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IL GIORNO DEL GIUDIZIO ARRIVA ANCHE PER CHI SI

CREDE DIO(IN QUESTO CASO ALLAH)

Fino ad ora ci siamo abituati a sentire parlare poco della Tunisia, sebbene
si affacci sul Mediterraneo, tanto che da molti è ritenuta già quasi
Europea, e le poche cose che abbiamo sentito erano quasi sempre negative.
Si parlava solo di clandestini disperati che scappavano da una situazione di
estrema povertà per cercare qualcosa di meglio, e arrivati in Italia non
trovando quello che cercavano, si davano alla malavita, finendo al centro
delle notizie dei telegiornali, alimentando così la xenofobia già dilagante.
Questo fenomeno però dai media è stato solo accennato ed eventualmente
disapprovato, ma mai si è arrivati ad analizzarne le origini e le motivazioni
che potevano spingere queste persone ad abbandonare la loro casa e i loro
cari per lanciarsi verso l'ignoto, avventura che poteva benissimo tramutarsi
in tragedia. Siamo troppo occupati a giudicare e rinchiuderci tra di noi con
la scusa che siamo italiani per metterci un po' nelle loro scarpe e
comprenderli.
Come tutti abbiamo visto in questi ultimi giorni si è parlato moltissimo
della Tunisia, in ogni telegiornale c'erano notizie di un crescendo negativo
che è scaturito nel tragico. Tutto è cominciato da un atto estremo di un
ragazzo che per protesta si è dato fuoco, poi deceduto dopo un'agonia di
15 giorni, si chiamava Mohamed Bouazizi, di Sidi Bouzid, un villaggio a
260 chilometri a sud della capitale, Tunisi. Il suo gesto estremo era
giustificato dal sequestro del suo banchetto al mercato, unico mezzo di
sostentamento per lui e la famiglia, inutile dire che Mohamed era un
ragazzo disperato, e questo fa capire perché si è arrivati a questo punto. Le
masse dicono che è stato grazie al coraggio di questo ragazzo che hanno
avuto il coraggio di insorgere e ribellarsi, è stata la classica goccia che ha
fatto traboccare il vaso.
La Tunisia che tutti conoscevamo prima di questi eventi era quella
turistica, bella e divertente ricca di folklore locale, ma oggi siamo
tristemente consapevoli della sua realtà che dietro alla copertina patinata,
c'è ed esiste e che ha portato il regime "non dichiarato" e falsamente
democratico al crollo.
Questo regime che governava da 24 anni e che a tutte le elezioni ha
stranamente stravinto con quasi il 99% dei voti, imbavagliava la stampa,
censurava internet e la tv, imbeveva le menti di un positivismo irreale, e
quando i tunisini si sono svegliati dal sogno hanno capito che la realtà
invece era un incubo. Hanno dovuto subire rincari sui beni di prima
necessità, altissima disoccupazione soprattutto tra i giovani, corruzione
delle autorità, carenza di infrastrutture che ostacolavano lo sviluppo
economico interno, insomma un disastro su tutti i fronti.
La famiglia presidenziale ha sistemato tutti col metodo del nepotismo e
sono riusciti a ripulire la Tunisia di quasi ogni bene, addirittura la signora
"Ben Ali", che da parrucchiera è diventata first lady è scappata con 1
tonnellata e mezzo d'oro. Ben Ali invece per salvarsi la pelle ha fatto un
toccante discorso alla tv che gli ha permesso di rabbonire i tunisini e
scappare a gambe levate incolume rifugiandosi in Arabia Saudita
portandosi sulla coscienza, parecchie decine di vittime.
Si spera che questi eventi di grande portata siano fautori di un
cambiamento che finalmente faccia sbocciare questo bellissimo fiore del
Mediterraneo che è la Tunisia.

foto
http://blog.panorama.it/mondo/files/2011/01/tunisia-1-large.jpg
http://ispinews.ispionline.it/newsletter/images/tunisia.jpg
http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc3/
hs194.snc3/20132_1334499611891_1513094501_881790_7426047_n.jpg
(avenue h. bourgiba)

video
video benalÏ

http://www.youtube.com/watch?
v=s_gprwSBCto&feature=player_detailpage

"http://www.youtube.com/embed/s_gprwSBCto"

http://www.youtube.com/watch?
v=uW42DAc1K8A&feature=player_detailpage

http://www.youtube.com/watch?
feature=player_detailpage&v=n5JnatbYraU

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