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10 aprile 2017
Con il decreto del 25 maggio 2016 del Ministro dell'economia e delle finanze, il costo della Carta è stato
determinato in euro 16,79 (oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti) “per il ristoro delle spese di
gestione sostenute dallo Stato, ivi comprese quelle relative alla consegna del documento”.
Nella circolare viene infatti ribadito che per l’operatività dei comuni nella fase di presentazione della
richiesta e di acquisizione delle informazioni e dei dati necessari al rilascio “saranno dotati di
un'infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche (corredate di personal computer, stampante
multifunzione, scanner di impronta, lettore di codice a barre, lettore di smart card), attraverso le quali
potranno collegarsi al Portale del Ministero dell'Interno, CIEOnline, per acquisire tutti i dati del cittadino e,
tramite un canale sicuro, inviarli, per la certificazione, al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD)
ubicato presso questo Ministero, che a sua volta li trasmetterà all'IPZS per la produzione, personalizzazione,
stampa e consegna del documento elettronico all'indirizzo indicato dal titolare”.
A complemento della circolare è stato predisposto un apposito “Allegato Tecnico - Postazioni di lavoro per
la Carta di Identità Elettronica (CIE)” una sorta di vademecum con le specifiche per le dotazioni
informatiche che verranno fornite e alcune indicazioni sull’operatività del sistema. Di seguito un estratto:
Servizi di supporto
La circolare segnala che è stato allestito un centro di assistenza per supportare i comuni ed i cittadini che
risponde ai seguenti numeri verdi;
Altro strumento di supporto nella fase di rilascio, se il comune ha il servizio di emissione della CIE attivo, è
possibile per i cittadini prenotare un appuntamento tramite il sito agendacie.interno.gov.it appositamente
predisposto per facilitare nelle operazioni di richiesta. Il servizio richiede una registrazione, sia per il
cittadino che per il comune, per poter accedere. Un po’ con sorpresa il servizio è accessibile tramite
assegnazione di username e password, ma non è attualmente abilitato per l’identificazione elettronica
(SPID, TS/CNS o la “vecchia” CIE) per quei cittadini che ne siano già in possesso. All’atto della registrazione
del cittadino sono richieste informazioni anagrafiche, di residenza, di domicilio e di contatto.
Copertura dei maggiori comuni e il raggiungimento di circa tre quarti della popolazione entro il
2017;
Completamento della copertura di tutti i comuni entro la metà del 2018.
La circolare definisce anche un percorso di formazione “Per consentire un'adeguata conoscenza del
procedimento di rilascio della CIE nonché una facile gestione delle postazioni di lavoro da parte degli
operatori comunali è previsto un piano di formazione che sarà effettuato sia con lo svolgimento di corsi in
aula presso alcuni capoluoghi di provincia sia con strumenti multimediali quali l'"aula virtuale" e il video
corso”.
Precisando che “Ai corsi potranno partecipare gli operatori comunali presso le aule che verranno messe a
disposizione dalle Prefetture”.
Nella tabella che segue, l’elenco dei comuni lombardi con la pianificazione dei tempi per l’installazione dei
sistemi e la formazione del personale.
Il portale è già attivo e fornisce al cittadino tutte le informazioni utili sulla Carta di Identità Elettronica.
Per esempio, segnalando che all’atto della richiesta deve essere munito di fototessera (in formato cartaceo
oppure elettronico su supporto USB) e che la fototessera deve avere precise caratteristiche. Sul portale c’è
infatti una guida dettagliata su come deve essere la foto, la qualità e la risoluzione dell’immagine,
l’inquadratura, ecc. (utile supporto anche agli operatori dei comuni). Sul sito e anche consigliato, all’atto
della richiesta, di munirsi di codice fiscale o tessera sanitaria al fine di velocizzare le attività di registrazione,
precisando che non è necessario presentare altri documenti.
Sul portale è stato dato giustamente spazio anche alla descrizione delle caratteristiche tecniche e di
sicurezza della nuova Carta di Identità Elettronica. Questo è un elemento importante di comunicazione,
oltre che di informazione, per far meglio comprendere il progetto ed i suoi contenuti, ma anche per
sviluppare consapevolezza e instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini. Fiducia che la pubblica
amministrazione deve un po’ riconquistare, soprattutto nei passaggi innovativi che richiedono percorsi
complessi, e a volte travagliati, come nel caso della Carta di Identità Elettronica.