Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Anno 2
Numero 10_19
Mensile
• 4,50 €
31_10_2019
29_11_2019
ATP FINALS
Berrettini stop a Parigi
ma è ancora in lizza
Meloccaro Dipende tutto
Nostalgia canaglia dai risultati di Monfils
Se Matteo ce la fa, sarà
il Master più giovane
Il tennis di oggi
i personaggi di ieri
54/60
6/21
okTennis L’Analisi.GRAND’ITALIA
SPECIALE
Forza otto.
Ma nessuno è imbattibile
Nuovo Sistema Italia
Posteraro
Renzoni
28-34
6-10
6-21
MAGAZINE
Periodico mensile a 11 uscite/anno Stats. Il Club dei primi 100 9
Una copia 4,50 euro Intervista. Caruso, l’ottavo uomo Bertellino 12-16
Direttore responsabile Primo piano. La meglio Next Gen Facchinetti 18-21
Daniele Azzolini Retali DUNLOP C’è tutto un mondo intorno D’Alessandro 22-23
Pubblicità
e settore commerciale: SPECIALE ATP FINALS 24-38
Roberto Bartolozzi
Il torneo. Una poltrona per due Azzolini 24-31
Servizi fotografici:
Chryslene Caillaud Gianni Ciaccia
Intervista. Daniil Medvedev Perugini 32-38
Adelchi Fioriti Stats. Vincitori e finalisti nei “1000” 36-37
Stampa: Digital Team, Fano
Editore: A-COM ALTA DEFINIZIONE Nostalgia Canaglia Meloccaro 40-43
Absolutely Communication coop a r.l. Primo piano. Rafa dice di sì (a tutto) Facchinetti 46-47
via G.B. Belzoni, 8 - Roma
IN LIBRERIA Nadal l’Extraterrestre Martucci 48-51
I nostri sponsor BORDOCAMPO È bello rivederti Gattone Andy D’Adamo 52-53
Lavazza manchette Primo piano. Gauff, prove di Coco Barbiani 54-60
Brotini 2ª di copertina In vetrina. Emil Ruusuvuori Facchinetti 54-60
ITAS per i Circoli 2/5
Uliveto 11 PANATTA Un circolo per insegnare il tennis classico 68-70
Lavazza 15 L’intervista: Ricomincio da Federer
Banca Generali 17
Dunlop 1 / 2 29 / 39 UNINDUSTRIA E dieci! D’Adamo 72-73
79
K-Swiss 31 E il Padel ha già i suoi vincitori 74
Bardahl 44 / 45
Mantoflex 57 / 59 LE PAGINE Baby Boom
Federcon 61 DEL Iscrizioni record
Edizioni Slam 62 / 63 NEW COUNTRY alle Scuola Tennis 76-79
Neri Alimentari 67 FRASCATI Bellifemine trionfa
Mp Broker 71
Soluzioni Arredamenti 75 ai Regionali
New Country 78 / 80 Under 18 79
3ª e 4ª cover
1
coperta ottobre.qxp_Layout 1 31/10/19 10:57 Pagina 4
coperta ottobre.qxp_Layout 1 31/10/19 10:57 Pagina 5
coperta ottobre.qxp_Layout 1 31/10/19 10:57 Pagina 6
coperta ottobre.qxp_Layout 1 31/10/19 10:57 Pagina 7
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 1
Andreas Seppi
numero 74
best ranking: 18
Marco Cecchinato
numero 71
best ranking: 16
Stefano
Travaglia
n. 88
best:
79
C
Nuovo Sistema Italia
C’È UNA GRANDE NOVITÀ NELLA CLASSIFICA ATP: SI CHIAMA ITALIA
8
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 4
Il Club dei primi 100 nato dal responsabile del settore maschile Filippo Vo-
landri, sono cambiati i rapporti con giocatori e alle-
GIOCATORE BEST DATA natori privati, ossia i coach slegati dalla federazione
stessa.
1. Adriano Panatta 4 24.08.1976 Tutto nell’ottica di fare sistema, come dicono i
2. Corrado Barazzutti 7 21.08.1978 professori di economia nelle aule universitarie. Che
3. MATTEO BERRETTINI 9 28.10.2019 tradotto significa guardare tutti nella stessa dire-
FABIO FOGNINI 9 15.07.2019
zione, creando una fitta rete di interazione e collabo-
5. Paolo Bertolucci 12 23.08.1973
razione tra i protagonisti della palla gialla e tutti i
6. MARCO CECCHINATO 16 25.02.2019
soggetti capaci di contribuire al loro processo di cre-
7. Omar Camporese 18 10.02.1992
Andrea Gaudenzi 18 27.02.1995
scita. Così i tennisti in maglia azzurra possono con-
ANDREAS SEPPI 18 04.02.2013
tare a tutto campo sulle forze della federazione, quel
10. Renzo Furlan 19 15.04.1996 poco dal punto di vista economico, molto di più per
11. Francesco Cancellotti 21 15.04.1985 quanto riguarda un sistema di consulenze legate al
12. Tonino Zugarelli 24 12.06.1976 miglioramento degli aspetti tecnici, mentali, fisici e
13. Filippo Volandri 25 23.07.2007 tattici. Qualcosa di parecchio organizzato, insomma,
14. Paolo Canè 26 21.08.1989 che aiuta i ragazzi di talento “intercettati” dai coach
Cristiano Caratti 26 22.07.1991 privati per aiutarli a diventare giocatori strutturati.
16. Potito Starace 27 15.10.2007 Se i nostri eroi sono diventati famosi anche al li-
17. Gianni Ocleppo 30 03.12.1979 vello internazionale, una percentuale di merito spetta
18. PAOLO LORENZI 33 15.05.2017 al nuovo approccio della fit. Nato per centrare due
19. SIMONE BOLELLI 36 23.02.2009 obiettivi decisamente ambiziosi: svecchiare il team
20. Gianluca Pozzi 40 29.01.2001 di Coppa Davis e, soprattutto, aumentare la truppa
21. Stefano Pescosolido 42 02.03.1992 italiana nel grup-
Davide Sanguinetti 42 31.10.2005 pone dei giocatori
23. Martin Mulligan 44 01.05.1974 che si dividono la
24. Claudio Panatta 46 18.06.1984 torta più importante.
LORENZO SONEGO 46 01.07.2019 Detto, fatto. In ma-
26. DANIELE BRACCIALI 49 08.05.2006 niera progressiva e
27. Simone Colombo 60 17.11.1986 decisamente vin-
28. Diego Nargiso 67 10.10.1988
cente. Solo per ci-
29. Alessio Di Mauro 68 23.02.2007
tare i casi più
30. Flavio Cipolla 70 23.04.2012
luminosi, Berrettini
THOMAS FABBIANO 70 18.09.2017
32. Claudio Pistolesi 71 17.08.1987
si è fatto conoscere
33. Laurence Tieleman 76 26.04.1999
fino a New York ar-
34. Massimiliano Narducci 77 23.05.1988 rivando a disputare
35. STEFANO TRAVAGLIA 79 05.08.2019 la semifinale contro
36. ALESSAND. GIANNESSI 84 24.07.2017 quel mostro di Na-
37. Federico Luzzi 92 11.02.2002 dal, e Sonego ha co-
38. JANNIK SINNER 93 28.10.2019 minciato ad alzare
39. SALVATORE CARUSO 95 14.10.2019 trofei importanti. La
40. Marzio Martelli 96 08.09.1997 crescita di Matteo e Lorenzo, primi profili che hanno
41. Stefano Galvani 99 02.04.2007 beneficiato del nuovo corso, rappresenta una doppia
42. Vincenzo Santopadre 100 03.05.1999 conferma di come stia funzionando il nuovo schema
LUCA VANNI 100 11.05.2015 organizzativo. I loro allenatori storici continuano ad
• NOTA • I giocatori in giallo sono attualmente nel circuito avere un ruolo centrale ma sono affiancati trecento-
9
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 5
10
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 8
I
Il siciliano rivive per i lettori di OkTennis Magazine i momenti caldi di una stagione
che lo ha visto battere giocatori importanti come Goffin, Simon e Cuevas
e dare battaglia sul Centrale del Roland Garros al numero uno Novak Djokovic
13
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 9
14
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 10
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 11
18
L
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 14
19
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 15
Nel 2018 fu invece Alex De Minaur a impres- Benoit Paire) e Rio de Janeiro (da Laslo Djere), oltre
sionare per solidità e tenuta mentale, piegato sol- alle semifinali di Queen's e Key Biscayne.
tanto dal talento di Tsitsipas, mentre l'ultimo Così, numero uno è diventato Alex De Minaur,
ammesso fu il polacco Hubert Hurkacz (allora n°82 finalista la scorsa stagione, che per tutto il 2019
del mondo). ha gravitato fra il numero 24 (best ranking) e il nu-
Anche quest'anno i mero 38, e ha ottenuto addirittura un tris di
protagonisti saranno di- 2017 vittorie negli Atp250 di Sydney (a spese di
PLAyERS ATP C’ERA
visi in due gironi da quat- Andreas Seppi) Atlanta (su Taylor Fritz) e
tro, con i primi due 1 A. Zverev 4 no Zhuhai (su Adrian Mannarino).
classificati di ciascun 2 A. Rublev 35 sì Alle sue spalle c'è il canadese Denis
raggruppamento a gio- 3 K. Khachanov 44 sì Shapovalov, l'unico tennista entrato di diritto
care le semifinali incro- 4 D. Shapovalov 49 sì in tutte e tre le edizioni disputate. L'anno
ciate. Confermate le 5 B. Ćorić 51 sì scorso rinunciò a poche ore dall'inizio della
regole innovative del tor- 6 J. Donaldson 54 sì competizione, quest'anno ha toccato il best
neo (incontri al meglio 7 H. Chung 55 sì ranking al numero 20, prima di una leggera
dei 5 set brevi, che pre- 8 D. Medvedev 63 sì flessione estiva che gli ha fatto perdere
vedono il raggiungi- 9 G. Quinzi 294 wc qualche posizione. È stato semifinalista
mento di 4 games con negli Atp250 di Chengdu e Winston-Salem,
eventuale tie break sul RISERVE: TIAFOE E TSITSIPAS, NON UTILIZZATE ma soprattutto ha vinto il primo titolo ATP
FINALE: CHUNG B. TIAFOE 34 43 42 42
3-3), la possibilità di della carriera a Stoccolma ed è stato fra i
chiedere l'aiuto dei rispettivi coach du- 2018 migliori quattro del Masters
rante i cambi campo, l’assenza dei PLAyERS ATP C’ERA 1000 di Key Biscayne.
giudici di linea sostituiti da un’occhio Grande curiosità desta
di falco a tutto campo. 1 A. Zverev 5 no il serbo Miomir Kecmanovic
Se l'entry list del 2019 si apriva 2 S. Tsitsipas 14 sì (n°55, best al numero 50), che
con Tsitsipas (vincitore di due Atp250 3 D. Shapovalov 27 no molti tifosi italiani ricordano
a Marsiglia ed Estoril, semifinalista agli 4 A. De Minaur 33 sì per essere arrivato a un passo
Australian Open e quartofinalista nel 5 F. Tiafoe 43 sì dallo sconfiggere Lorenzo So-
Masters1000 di Madrid e negli Atp500 6 T. Fritz 45 sì nego nella finale sull'erba del-
di Dubai e Pechino), non sono da meno 7 A. Rublev 70 sì l'Atp250 di Antalya. Il ragazzo
anche gli altri protagonisti, sebbene un 8 J. Munar 74 sì di Belgrado che vive e si al-
altro forfait sia intervenuto proprio in 9 H. Hurkacz 82 sì lena a Bradenton è entrato da
queste ultime settimane, quello di Felix 10 L. Caruana 622 wc poche settimane nella top-50
Auger-Aliassime (per un problema al- RISERVE: HUMBERT E MMOH, NON UTILIZZATE e ha mostrato grandi margini
l’anca), salito al n°17 Atp con un gua- FINALE: TSITSIPAS B. DE MINAUR 24 41 43 43 di miglioramento, per il mo-
dagno di quasi 100 posizioni rispetto all'inizio della mento si è fermato ai quarti di finale nel Masters
stagione grazie a tre finali perdute sull'erba di Stoc- 1000 di Indian Wells partendo dalle qualificazioni
carda (da Matteo Berrettini), sulla terra di Lione (da e ai quarti di finale nell'Atp250 di Atlanta.
20
Forza otto.qxp_Layout 1 30/10/19 11:37 Pagina 16
Il tennis statunitense si affida nuovamente a 400 posizioni saltate quest'anno (chiuse il 2018 al
Frances Tiafoe (n° 46), il cui maggiore squillo è numero 551) ne giustificano la sua convocazione,
giunto agli Australian Open, dove ha estromesso frutto dei titoli nei challenger di Bergamo e Lexin-
Kevin Anderson, prima di arrendersi a Rafael Nadal. gton, la sconfitta nella finale del challenger di
In carniere anche i quarti di finale Ostrava, la doppietta nel World Ten-
2019
nel Masters1000 di Key Biscayne e PLAyERS ATP GIOCA
nis Tour fra Trento e Santa Marghe-
i quarti negli Atp250 di Winstom rita di Pula, i quarti di finale
Salem ed Estoril. 1 S. Tsitsipas 7 no nell'Atp250 di Anversa, il secondo
Il ruolo di outsider spetta al fi- 2 A. De Minaur 18 sì turno nell'Atp250 di Budapest, il se-
glio d'arte Casper Ruud, norvegese 3 F. Auger Alias. 19 no condo turno agli Internazionali d'Ita-
specialista della terra rossa, dove è 4 D. Shapovalov 28 sì lia e le qualificazioni superate agli
stato finalista nell'Atp250 di Hou- 5 F. Tiafoe 46 sì Us Open.
ston, semifinalista negli Atp250 di 6 M. Kecmanovic 55 sì Ultimo entrato, lo svedese nero
Kitzbuehel e San Paolo, quartofina- 7 U. Humbert 62 sì Mikael Ymer, allenato dall’ex Top-10
lista nell'Atp 250 di Rio de Janeiro, 8 C. Ruud 63 sì Robin Soderling, grazie ai titoli chal-
ma ancora da verificare sui terreni 9 M. ymer 73 sì lenger di Noumea, Tampere, Orle-
indoor, dove ha ottenuto i quarti di 10 J. Sinner 92 wc ans, Mouilleron e al 2° turno del
finale nell'Atp250 di San Pietro- RISERVE: ALExEI POPyRIN E CORENTIN MOUTET Roland Garros. Dietro scalpitano altri
burgo. talenti come Corentin Moutet, Alexej
Chi invece è specialista del veloce è il francese Popyrin e Alejandro Davidovich Fokina, mentre il
Hugo Humbert (entrato per qualche settimana nella resto della pattuglia azzurra si deve accontentare
top-50 con un guadagno rispetto all'anno scorso di delle briciole, con un torneo di qualificazione a otto
una cinquantina di posizioni, oggi al n. 62). Dalla sua da giocare allo Sporting Club Milano 3, il cui vincitore
parte la doppietta nei challenger di Istanbul e Cher- godrà del posto di riserva, mentre il finalista parte-
bourg e le semifinali negli Atp250 di Newport e Mar- ciperà al Red Bull Next Gen Open, torneo organizzato
siglia. Risultati simili a quelli di Sinner, al quale l'Atp da Red Bull e Atp. Fra questi Gian Marco Moroni, En-
ha riservato addirittura una wild card. L'altoatesino rico Dalla Valle, Giulio Zeppieri, Lorenzo Musetti,
è ancora di rincorsa rispetto agli avversari (seppur Francesco Forti, Jacopo Berrettini, Ric-
di poco, è 92) in termini di classifica, tuttavia le oltre cardo Balzerani ed Emiliano Maggioli.
21
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:48 Pagina 1
D
un mondo
intorno
unlop ancora al centro delle Next Gen Finals milanesi per continuare il suo
momento di rivoluzione e crescita. Dunlop oggi è “Palla Ufficiale” in più
tornei rispetto a qualsiasi altro brand. Basta ricordare gli accordi pluriennali
JASON con l’Australian Open e con l’ATP in cui è “Palla Ufficiale” con le omonime
D’ALESSANDRO palle: “Australian Open” e “ATP”. E le partnership con alcuni tra i tornei più
prestigiosi del circuito: oltre al primo Slam dell’anno, Dunlop è a Wimble-
don – dove si gioca con palle Slazenger – a Miami, grazie a un accordo
appena firmato, agli Internazionali BNL d’Italia, a Madrid, Monte-Carlo, Shanghai e ancora Barcellona,
Tokyo, Anversa, Basilea, Vienna e, cer-
tamente, alle Next-Gen ATP Finals di
Milano e alle Nitto ATP Finals di Lon-
dra.
La palla ATP è la Regina! Una palla
pensata per i professionisti, spinta
dall’avanguardia tecnologica del del futuro e, in molti casi, del presente.
brand. Sono orgoglioso di vedere Dunlop come
“Palla Ufficiale”. Sarà un gran torneo,
Due tecnologie, una palla come ogni anno!», ha dichiarato Daniel
HD Pro Core e HD Pro Cloth le tec- Beswick, General Manager di Dunlop in
nologie utilizzate: HD sta per “High Italia.
Definition”, il nucleo (core) prevede
degli inserti in carbonio per mante- Gli elementi del gioco
nere la pressione costante – caratte- Dunlop è stata acquisita nel 2017
ristica richiesta espressamente dal colosso Sumitomo Rubber Indu-
dell’ATP – e il feltro (cloth) è prodotto stries (SRI).
con lana pregiata della Nuova Ze- Oltre a rafforzare giorno dopo giorno
landa. l’impatto globale con le palle da tennis,
«Considero le Next-Gen ATP Finals Dunlop sta investendo risorse ed ener-
un evento innovativo, divertente e gie nella produzione di racchette al-
spettacolare: si ammirano i tennisti l’avanguardia.
22
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:48 Pagina 2
La rivoluzione Dunlop,
oggi “palla ufficiale”
dor del brand, affiancati da altri mostri sacri del
nostro sport: James Blake a Michael Chang.
di un numero di tornei
Dunlop Sport fa parte del gruppo “Sumitomo
23
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:48 Pagina 3
B
9315 punti Race 8035 punti 6190 punti 5705 punti
errettini è quello che «non perde mai, o vince o impara», e il fatto che il conio
dell’espressione sia a dir poco pregiato, dà a sufficienza la misura della fi-
ducia che scorta il nostro nella navigazione, affatto agevole, verso l’approdo
londinese delle ATP Finals, proprio sulla banchina di lato alla O2 Arena già
santificata dall’agente 007 Pierce Brosnan in una delle sue carambole ci-
nematografiche, all’inseguimento della bella Cigar Girl interpretata da una
sfuggente (in quel caso lo era, essendo inseguita) Maria Grazia Cucinotta.
“Il Mondo non basta”, il titolo del film…
DANIELE E non stiamo divagando, caso mai lo aveste pensato.
AZZOLINI Anche Matteo, di fatto, sta cercando di raggiungere Londra fra una ca-
rambola e l’altra, e non tutte potrebbero rivelarsi prive di ecchimosi ed ema-
tomi come quella di Shanghai, giunta in una semifinale giocata da Sascha
Zverev a un tanto così dalla perfezione (e comunque dispensatrice di doni
preziosi: 360 bei punticini, l’ottavo posto nella classifica della Race e l’un-
dicesimo nel ranking Atp, insieme con l’investitura a primo tennista d’Italia),
o la successiva, di nuovo in semifinale, questa volta però a Vienna, battuto
da un Thiem capace davanti al “suo” pubblico di triplicare gli sforzi eppure
a lungo in sofferenza contro il nostro giocatore, che gli ha sfilato il primo
set, è andato avanti nel secondo, e si è riportato ancora in testa dopo essere
UNA POLTRO
24
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 12:11 Pagina 4
L’ultima sfida,
sul campo indoor
stato agguantato dall’austriaco. Un match chiuso da un terzo set tutt’altro
di Parigi-Bercy,
che banale, e in generale giocato più che bene dai due, apparsi ancora una
si annunciava
volta (come a Shanghai, dove a vincere era stato Matteo) nient’affatto lontani
Ma Berrettini è
ciata non benissimo a San Pietroburgo con una caduta evitabile in secondo
si sono fatti da
ray, infine assestatasi sulla giusta velocità di crociera nel “1000” di Shan-
Fognini e Goffin.
cedere a Zverev – e proseguita con successo nell’ATP500 di Vienna met-
possa sfilare a
cipizio contro Thiem.
Matteo il biglietto
E la sconfitta è arrivata al primo impatto con il “1000” di Parigi-Bercy, in
per Londra è il
secondo turno contro il vecchio Jo-Wilfried Tsonga, che la pessima serata
francese Monfils
di Matteo ha fatto sembrare un fanciullino pieno di slanci e di ardimento.
Una caduta che ha scombinato le carte sul tavolo delle Finals, anche perché
giunta in una giornata che ha visto cadere tutti gli inseguitori del Berretta
NESSUNO CI CREDEVA
Ancora oggi, non tutti sono
convinti delle qualità del russo
Daniil Medvedev, ma i risultati
parlano per lui. Da Wimbledon
sei finali consecutive, con due
Masters 1000 conquistati
Finale di stagione
a braccetto per
stesso Fognini, come potenziali rivali nella corsa alle Finals, è spuntato lo
Djokovic e Nadal.
spauracchio di Monfils. Per gli italici appassionati di tennis, che hanno vis-
Il 4 novembre
suto da vicino gli anni Settanta, la riscoperta di un mondo di attese, di calcoli,
la classifica ATP
di valutazioni dei rivali, che forse avevamo dimenticato. Sono i giorni del
riproporrà Rafa
tennis “minuto per minuto”, quelli del “che ha fatto Matteo?”, e devo dire
al primo posto
che aggiungono un bel po’ di spezie al nostro quotidiano sforzo di tenere
di fine anno
A Parigi si sono rivisti Djokovic e Nadal, che presto (con la classifica del
saranno le Finals
4 novembre) si scambieranno le insegne. Nole scenderà al numero due,
a decidere). Intanto
Rafa tornerà, almeno per una settimana al numero uno. Se per restarci lo
in esibizione
sono stati anche in Medio Oriente, a Nur Sultan capitale del Kazakhstan, per
a Nur Sultan
un’esibizione in occasione dell’apertura di un centro di tennis per bambini.
(Kazakhstan) e ha
Ha vinto Nadal 63 36 11-9, cinque giorni dopo il matrimonio (che l’ingaggio
vinto lo spagnolo
di Bulat Utemuratov, il paperone del tennis kazako, avrà di sicuro reso eco-
nomicamente più sostenibile). A Basilea, invece, Roger Federer è tornato
sugli scudi, capace di un tennis a tratti travolgente. Non ha concesso diritto
di replica a Stefanos Tsitsipas in semifinale, spazzato via, e lo stesso ha
28
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:48 Pagina 8
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:48 Pagina 9
Se la classifica
“Race” precedente
fatto con il giovane, ardimentoso e ricco di slanci Alex De Minaur (62 62),
il torneo
che appena finita la partita – così ha detto – ne avrebbe volentieri giocata
di Parigi Bercy
subito un’altra, dato che Federer gli aveva mostrato un lato del tennis a lui
verrà confermata
ancora oscuro e sconosciuto, che non vedeva l’ora di approfondire.
e Berrettini ottavo),
zione giovanile. È successo un po’ alla volta, ma alla fine è successo. Negli
componente
Fab, Djokovic, e un Next Gen (ancora lo era), Sascha Zverev, e a vincere è
giovanile con
stato quest’ultimo.
quattro giocatori
La prossima edizione, invece, cambia i suoi connotati alla radice: ci sono
tra i 21 e i 23 anni.
i tre grandissimi di sempre, c’è un Thiem a rappresentare il tennis giovane
Senza dimenticare
ma già adulto, e quattro ragazzi che vanno dai 21 anni di Tsitsipas (prima
che il campione
volta) ai 23 di Medvedev e Berrettini –ammesso che riesca a entrarci – con
uscente, il tedesco
i 22 di Zverev a fare da giuntura. Mai Master ha avuto, negli ultimi 15 anni,
Sascha Zverev,
campioni tanto giovani. Favoriti i vecchi Fab, probabilmente, ma con certezze
ha solo 22 anni
limitate dal tipo di tennis che i più giovani mettono in pratica. Zverev, Med-
vedev, lo stesso Berrettini colpiscono duro, Tsitsipas e Thiem non sono da
meno... Magari, a volte, colpiscono e non li beccano, ma se per caso li bec-
cassero anche i tre Fab finirebbe a gambe all’aria.
30
Da Dunlop in poi.qxp_Layout 1 31/10/19 01:49 Pagina 10
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 1
E
Sei finali consecutive, tre vittorie
due Masters 1000 e cinque set
contro Nadal nel match decisivo degli Us Open.
Daniil Medvedev si propone oggi come il tennista
delle ultime leve più vicino al vertice del tennis.
Cura molto la preparazione mentale, gioca
a scacchi e ha un passato tennistico da farsi perdonare.
«Ma so che quando sono al meglio posso battere tutti»
al settimo torneo monsieur Daniil si riposò da tutti i tornei che aveva fatto.
Mise da parte la racchetta e pensò che fosse giusto e saggio ammirare la
da Cannes nuova classifica che aveva creato...
FABRICE Di curioso, in Daniil Medvedev, tennista futuribile, c’è che sa benissimo
PERUGINI dissimulare. Nell’esercizio di non far trasparire dall'aspetto o dal compor-
tamento le proprie intenzioni, emozioni o reazioni, lui è maestro.
Lo fa sul campo, dove si ingegna a rendere l’uno diverso dall’altro i game che conquista, sebbene
li giochi per lo più su un unico schema, ma grondanti di variazioni al loro interno, cui il ventitreenne
russo si dedica cambiando all’impronta i colpi che porta, qui piazzando un raid a rete, lì un drop shot
pescato fra i morbidi sensori della sua mano fatata.
Lo fa nella vita, della quale fa trapelare pochissimo, addirittura niente sul matrimonio, al punto
che in molti si chiedono se sia davvero sposato, e da quando, e se sia quella bionda dallo sguardo
riservato e un po’ amletico la prediletta. La biografia ufficiale spiega che lei si chiama Daria, e che
hanno pronunciato il “sì” a settembre del 2018. Ma di più lui non gradisce far sapere.
32
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 2
33
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 3
«Aspettavo
che qualcosa
mi scattasse
dentro, ed è
successo
davvero. Ho
avvertito
il famoso clic.
Ero a Tokyo
un anno fa
e vinsi contro
Nishikori
e il pubblico.
Fu lì la prima
volta in cui
mi venne
naturale dirmi
“Okay, Daniil
a questo punto
poi rivelarsi zeppa di trabocchetti e di sprofondi. Inarrestabile, ricomincia da San Pie- sai di poter
troburgo e batte Coric in finale, vola a Schnghai e mette in fila Fognini, Tsitsipas e diventare
davvero forte”
Sascha Zverev cui lascia cinque game appena. Il conto stagionale, a questo punto
La serie dei
parla di due vittorie nei Masters 1000 (Cincinnati e Shanghai) i successi a Sofia e
buoni risultati
San Pietroburgo, le finali a Brisbane (250), Barcellona (500), Montreal (1000) e Us
del 2019 la
Open (Slam). Difficile ricordare chi abbia fatto meglio di lui, fra i tennisti fuori dalla
devo a quella
cerchia dei campioni più celebrati. La classifica sale fino alla quarta posizione, ma la
vittoria»
Race lo indica come terzo. Lì Daniil ha tirato giù dal podio anche Federer...
36
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 6
37
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 7
«L’obiettivo è quello di
mi arrabbio in mental trainer non mi ha indirizzato nei modi giusti
condurre l’avversario
campo, e non non sono riuscito a uscirne».
ALTA DEFINIZIONE
di stefano meloccaro
Il tennis degli anni Settanta e Ottanta era
più divertente rispetto a quello di oggi, ma
nel complesso si giocava peggio. La contraddizione
I
è facile da spiegare. Il livello medio attuale
Nostalgia
surclassa quello di allora, ma per fascino, appeal
sul pubblico e riconoscibilità dei personaggi
non c’è storia. Gli “antichi” vincono a mani basse
canaglia
l tennis degli anni ‘70/‘80 era appeal sul pubblico, fascino, riconoscibilità dei
più divertente rispetto a personaggi, non c’è storia. I moderni saranno
rubrica di quello di oggi. Non è que- pure più forti, ma divertono meno. Spesse volte
STEFANO stione di effetto nostalgia, è danno l’impressione di divertirsi poco loro stessi.
MELOCCARO un fatto. Si giocava nel com- Per divertimento si intende la somma di: tennis
plesso peggio, ma lo spetta- più annessi e connessi extra campo. In estrema
tore si divertiva di più. sintesi, tutto ciò che accade quando la palla non
Contraddizione apparente, in realtà facile da è in gioco. I tempi morti, il 90% circa della durata
spiegare. A patto di separare il ragionamento tec- di un match. Oggi sono momenti interlocutori, nei
nico da quello sull’appeal dei personaggi in quali non accade un bel niente. al massimo qual-
campo. Se parliamo di tennis, non c’è partita. Il che bottiglietta sistemata con cura. Anni fa quei
livello medio attuale surclassa quello di allora. minuti valevano il prezzo del biglietto, e pure il
Non certo per colpa degli atleti, ma per via dei supplemento.
mostruosi passi avanti di tecnologie e materiali.
Con le racchette di legno la palla viaggiava la Quando i tennisti se la spassavano
metà rispetto a oggi. Serviva meno atletismo, i Un nome su tutti, a puro titolo esemplifica-
muscoli contavano poco, c’era spazio per il tocco tivo: Ilie Nastase. Campione di Slam, mano vel-
e per i ricami. Con tutto l’affetto possibile per i bei lutata, artista, istrione, mattatore. Uno che si fa
tempi andati, la differenza è imbarazzante. Fede- portare un gatto nero in campo se gioca contro
rer batte 61 61 61 il miglior McEnroe e Nadal fa Panatta, notoriamente molto superstizioso.
lo stesso con Borg. Sì, negli anni ‘70 funzionava così. I tennisti
se la spassavano da pazzi, con essi il pubblico.
Il fascino del genio Jimmy Connors, numero uno pure lui. Il più cat-
Al netto della pecoreccia banalizzazione, le tivo. Il primo che esulta platealmente sugli errori
cose stanno così. Se invece vogliamo discutere dell’avversario. Litiga con arbitro, giudici di
del resto, il rapporto si capovolge, stavolta gli an- linea e pubblico. Spesso contemporaneamente.
tichi sovrastano i contemporanei. Elementi come: Nessuno è stato odiato e amato quanto lui. An-
40
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 10
41
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 11
“asciugamanate” uno spettatore in prima fila a globali cominciano a pompare soldi nello sport. È
Wimbledon. Quello lo provoca e Ilie non ci pensa l’era del jet-tennis, dei premi in denaro e delle
due volte. Di aneddoti così se ne potrebbero nar- prime pecette pubblicitarie sulle magliette. I mo-
rare a centinaia. Non esistono i coach né i clan. derni farebbero bene a erigere una statua ai loro
La sera, dopo essersi insultati in campo, i gioca- colleghi anziani. Avrebbero conti in banca ben di-
tori vanno a cena assieme. Parlano, sono amici, versi senza le battaglie di quel tempo.
si frequentano.
Succede perché il mondo è cambiato in pochi Meravigliose macchine da tennis
anni, le vecchie regole non valgono più e le nuove Gli stessi moderni che hanno portato il tennis
sono ancora da scrivere. Il ‘68 ha rivoluzionato e su livelli mai raggiunti in passato. Nei '90 Sam-
abbattuto gli stereotipi del tennis aristocratico, pras e Agassi. Per arrivare a Federer, capofila del
che resistevano dall’800. Nel 1972, dopo lunga e nuovo millennio. Poi Nadal e Djokovic. Di seguito
controversa gestazione, nasce l’ATP. È tutto di- tutti gli altri.
verso, i ragazzacci del tempo non hanno modelli Meravigliose macchine da tennis, capaci di ri-
cui uniformarsi. Per decenni erano stati tutti petere gli stessi gesti all’infinito. Su ogni superfi-
uguali. Omologati per vestiario, pettinatura e at- cie, in ogni parte del mondo. In ogni stagione
teggiamento. All’improvviso diventano variegati, dell’anno. Sempre uguali, sempre perfetti. Ac-
capelloni, alternativi, colorati. In qualche caso compagnati da comportamenti sempre corretti.
maleducati. E molto popolari. Compaiono nel cir- Rilasciano dichiarazioni pre e post match sempre
cuito i primi grandi sponsor. Televisioni e marchi uguali. Tutto troppo perfetto.
42
Daniil.qxp_Layout 1 30/10/19 12:30 Pagina 12
Un percorso inesorabile, che ha portato il cir- un po’ diventi lo scemo del villaggio.
cuito a essere quello di oggi. Ineccepibile e un po’ Il tennis non è solo dritto e rovescio. Non lo sarà
noioso. Supremo per qualità di gioco, moscio per mai.
qualità dei personaggi e delle rivalità. È il rovescio Rotazioni e vincenti contano, ma non sono tutto.
della medaglia. Il prezzo che gli spettatori pagano All’interno del rettangolo si muovono anime, per-
per avere giocatori così forti, vincenti e longevi in sonalità, contrasto di stili, sentimenti.
vetta alle classifiche. Protagonosti meno interes- Un match racconta sempre almeno una storia.
santi e meno storie extra-campo da raccontare. Lo E su questo piano gli anni d’oro restano insu-
show latita, solo rare scintille qua e là. perabili.
I big ricercano la prestazione senza errori, non
Aggrappati a Fognini, Paire, Monfils... lo show. L’iper professionalità porta con sé l’omo-
Siamo aggrappati agli umori di Fognini o alle logazione dei caratteri. La ricerca della perfezione,
follie di Paire. Monfils è simpatico, ma prossimo al il rigore maniacale, l’esistenza monastica che que-
capolinea. Promette bene Medvedev, speriamo non sti campioni conducono.
si guasti col crescere. Kyrgios pareva dovesse di- Elementi imprescindibili per un atleta di vertice,
ventare il nuovo Nastase, ma se continua così fini- certo. Al tempo stesso fattori di appiattimento.
sce preda del suo stesso personaggio. Ormai recita Verso l’alto, ma pur sempre di appiattimento si
un copione prevedibile. E poi c’è un distinguo so- tratta.
stanziale. Se fai casino e sei un campione, entri Esaltante, se valutato mentre la palla è in gioco,
nella leggenda. Se rompi le palle e non vinci, dopo tristanzuolo se paragonato al tennis che fu.
43
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 1
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 2
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 3
PRIMO PIANO.
NADAL, MATRIMONIO E NUMERO UNO
P
Rafa dice sì
(a tutto!)
rende tutto Rafa Nadal, com’è nelle sue abitudini. Meglio, dice sì a tutto,
a cominciare dal matrimonio celebrato tra sfarzo e segretezza a Sa For-
MATTEO taleza di Maiorca, con una Xisca quanto mai bella e abbagliante di sorrisi,
NANNI e onorato dalla presenza di Re Juan Carlos, molto amico degli sposi. Per
proseguire con il numero uno del tennis, che gli cadrà sulla racchetta
prima delle Finals di Londra, e che poi dovrà provare a mantenere. Se
vorrà... Visto che è stato lui il primo a dichiarare di non rincorrere alcun primato, quanto quel be-
nessere fisico che gli ha permesso dal torneo di Roma di confezionare una stagione con due Slam
(Parigi e New York) e due Masters 1000 (Roma e Canada) vinti, successi che gli hanno permesso di
salire a “meno uno” da Federer nella classifica delle vittorie Slam (19 a 20) e di tenersi saldamente
in testa a quella dei Masters 1000, con 35 vittorie.
È un fatto... Nadal tornerà numero uno del mondo il 4 novembre, a un anno e una settimana dal-
l’ultima volta che si è seduto sulla poltrona più alta. Conseguenza della sconfitta di Djokovic nei
quarti di finale di Shanghai con Stéfanos Tsitsipas (36 75 64). Nole avrebbe potuto facilmente ri-
46
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 4
Un matrimonio da re
Giungono le prime foto dal blindatissimo matrimonio di Rafa Nadal, 33 anni, con
Maria Francisca Perellò, per tutti Xisca, 31, svoltosi sabato 19 ottobre a Sa Fortaleza,
Maiorca. Fra gli invitati (nelle foto) il re di Spagna, Juan Carlos (colto mentre saluta
dalla vettura), Feliciano Lopez, David Ferrer e Carlos Moya con le mogli. Rafa indos-
sava un tight Brunello Cucinelli in due tonalità di grigio, per Xisca invece due abiti
firmati dalla stilista Rosa Clarà, uno per la cerimonia l’altro per la giornata di festa.
47
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 5
I nemici-amici
la superficie dov'è nato, aggiudicandosi 12 edizioni-record del Roland Garros, crescendo
così tanto negli anni da minacciare il record di 20 Slam di Roger. Vi proponiamo stralci
di un capitolo di "Nadal l'extraterrestre" che si può prenotare su Amazon e in libreria.
48
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 6
Quando la rivalità è un cocktail perfetto quel 28 marzo 2004, e si impressiona proprio, accusa la
pressione di quel continuo mulinello di là del net, si fa
Le rivalità sono il sale dello sport. Per mescolarsi rubare il tempo, si impaurisce vedendosi così indifeso,
bene, per garantire un cocktail perfetto, per esaltarsi ed incassa un improvvido quanto clamoroso ko, per 6-3
e produrre equilibrio, pathos e spettacolo, i protagonisti 6-3, in 70 minuti. Anche se fa il superiore, da cattivo per-
devono essere completamente diversi, in tutto, esatta- dente quale è sempre stato, e da cattivo analizzatore
mente come Roger & Rafa. L’antagonismo fra personalità delle sconfitte.
così diverse, proprio come lo svedese di ghiaccio, infal- La superiorità fisica e mentale di Rafa
libile da fondocampo e il mancino statunitense tutto fan-
tasia e servizio-volée, segna per sempre il tennis. (...) Curiosamente, si ritrovano di fronte esattamente
Caratterizzando i tornei di vertice anche più dei pionieri un anno dopo, sempre a Miami, ma in finale, dove
anni 80. Monopolizzando la scena, in pratica, nel periodo Roger recupera da due set a zero e 4-1 al terzo sotto
2005-2010, in assenza di altri grandissimi protagonisti, per imporsi per 2-6 6-7 7-6 6-3 6-1. Approfittando
finché non appare Novak Djokovic ed Andy
Murray non si guadagna per un paio d’anni
uno spicchio di gloria, allargando la famiglia
ai “Fab Four”. I Beatles del tennis. (...) Ten-
nisticamente parlando, Rafa è l’incubo di
Roger. “È semplice: non ti fa sentire a tuo
agio, con quella palla sempre alta e pe-
sante, e quella velocità che ha nell’arrivare
sempre bene all’impatto, nessuno gioca
nemmeno vicino a come gioca lui, e quindi
non so con proprio con chi potrei allenarmi
per abituarmi alle situazioni che lui propone
in partita. La sua palla è sempre profonda e
mi spinge sempre fuori campo …”. Tutta
quella prorompente vitalità, quella baldanza
gladiatoria, quella superiorità sulla terra in-
fluenza fortemente il loro duello anche sulle
altre superfici. Finché l’equilibrio non si spo-
sta decisamente dalla parte di Nadal, dal
sorpasso a Wimbledon 2008 e la tragica de- Rafa e Roger nel giorno dell’apertura
lusione degli Australian Open 2009. dell’Accademia Nadal a Manacor
L’istinto di Roger della maggiore esperienza nel dosare le energie sulla di-
In realtà, Roger, da giocatore tanto istintivo, capisce stanza lunga. Vantaggio che, sulla terra rossa del Roland
da subito, dal terzo turno del torneo di Miami 2004, Garros, pochi mesi dopo, svanisce, consentendo a Nadal
quando lo incrocia sul campo nel primo duello uffi- il 6-3 4-6 6-4 6-3 decisivo. Il giorno del diciannovesimo
ciale, che quel ragazzino che gli sfreccia davanti ine- compleanno, sulla strada del primo trionfo a Parigi. Roger
sauribile gli renderà la vita estremamente difficile. si dice ancora convinto di poter superare Rafa sulla terra:
Un po’ perché è la sua nemesi, un po’ perché lo ammira “Ho le chiavi tecniche per farcela, ma devo essere al me-
al volo, istintivamente, per lo spirito, il coraggio, il desi- glio”. In realtà, sta già somatizzando pesantemente la
derio di migliorarsi. E ammirare un rivale non è mai il superiorità fisica e mentale dello spagnolo, che non riu-
massimo, se davvero vuoi batterlo. Già, ma che strari- scirà più a battere per altre cinque finali di fila: Dubai,
pante ed affascinante personalità ha già quello scugnizzo Montecarlo, Roma e Parigi 2006. (...) Al Foro Italico, nella
spagnolo dai capelli lunghi, dall’abbigliamento strava- finale più bella del torneo e forse in assoluto del tennis
gante e dai colori accesi come i suoi modi che, a 17 anni, Open, il terribile mancino la spunta poi per 6-7 7-6 6-4
da numero 34 del mondo, sfida a viso aperto il numero 2-6 7-6, dopo che Roger, impacciato e timoroso, sbaglia
1, nel loro primo confronto di sempre? Roger ha 22 anni, il lunghezza due match point di dritto, estenuato da un
49
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 7
50
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 8
51
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 9
È bello rivederti,
di avere perduto, fra i pochi capace di elaborare un tracciato tattico
C
ad alta velocità e per questo meritevole della sua quota nel bottino dei Fab Four
“Gattone” Andy
onfesso un debole per Andy Murray! Rivedo in lui quel
Gattone Mecir che incantava le folle con la sua tattica
all’olio d’oliva. Al pari del campione slovacco, lo scoz-
zese gode di una visione di gioco analoga, seppure na-
turalmente evoluta rispetto al suo illustre prototipo. Sua
è la spiccata abilità nel giocare uno scambio per l’altro,
che attiene a pochi campioni, e suo è quel pensiero tat-
tico che lo pone al posto giusto nel momento giusto per
una rubrica di fare la cosa giusta.
MASSIMO Una grande capacità di ragionamento tattico elabo-
D’ADAMO rato ad alta velocità che gli è valsa, giustamente, la sua
quota parte nel bottino dei Fab Four.
Così, quando Andy nel giugno del 2017 aveva fatto il suo applaudito ingresso
sul centrale del Queen’s da numero uno del mondo, avevo aggrottato la fronte
nel vederlo incedere con un’andatura più simile all’ambio del cammello che alla
naturale deambulazione di un bipede. Da qualche settimana girava voce di pro-
blemi fisici sorti dopo la semifinale di Parigi persa al quinto con Wawrinka dopo
una lotta tra i suoi acciacchi e quelli dello svizzero, dolorante a un ginocchio.
Quel giorno in Barons Court, tuttavia, per eccesso di ottimismo, avevo ricon-
dotto lo strano incedere a calzature difettose.
Un’illusione dalle gambe corte poiché la doccia fredda sarebbe arrivata, di lì
a poco, con la partitaccia persa contro l’australiano Jordan Thompson. In confe-
renza stampa il fastidio all’anca destra era uscito dall’anonimato e tutti ci eravamo
sentiti un po’ più tristi.
L’asso scozzese era entrato in campo trainando al seguito i segni di una pa-
tologia che una complicatissima definizione definisce come “Impingement fe- Andy Murray torna
a vincere una prova
moro-acetabolare”, qualcosa che una rapida semplificazione riduce a seri disturbi del circuito ATP
dell’anca. La destra! Quella fondamentale per un destroso, la stessa che frena, in singolare dopo
riparte e spinge da dietro nell’esecuzione del diritto e che è destinataria del peso due anni e mezzo
dall’ultima, ottenuta
corporeo nel ritorno del rovescio. Un fianco fondamentale! a Dubai nel 2017.
Il resto lo sappiamo. Ad Anversa (Atp250)
ha sconfitto Stan
Intervento, fisioterapia, assenza dal circuito e la prima poltrona mondiale che Wawrinka in rimonta,
se ne va! Quindi una cattivo rientro in Oceania e le lacrime di Melbourne quale per 36 64 64
52
Nadal e altro.qxp_Layout 1 30/10/19 12:59 Pagina 10
"Rivedo in
Murray quel
preludio a un possibile ritiro.
Mecir che
Sceso negli inferi del ranking, pensavamo di averlo perso! Ma “anche la notte
a rischiararsi dopo la seconda operazione che ha riacceso le speranze e lo ha ri- incantava con
più buia, eterna non è” diceva Bertolt Brecht, e quella di Andy Murray ha iniziato
la sua tattica
amata del Queen’s e, pian piano, in perfetta autonomia nei tornei cinesi fino que- all’olio d’oliva.
messo in campo. Prima accanto a Feliciano Lopez in un doppio vincente sull’erba
Al pari dello
slovacco,
sta rinascita in Anversa, opposto, ironia della sorte, a un Wawrinka rinato, anche
lo scozzese
lui, a nuova vita.
gode di una
Nell’immaginario collettivo, Murray è sempre rimasto parte dei Fab Four e
visione di
frettolose sono state, in questo lasso di tempo, quelle voci che, alludendo al ver-
Fab. Dalle lacrime di Melbourne a quelle ben diverse di Anversa sono passati tanti gioco analoga”
tice più forte della storia, sono scese dai “four ai three” parlando dei magnifici
mesi, tutti alle spalle. Un rientro oltremodo eroico in un momento in cui è forse in Ora lo attende
l’esame più
come Cilic, Del Potro, Nishikori e lo stesso Wawrinka, giocatori che non hanno difficile: dovrà
atto quel cambio generazionale che farà vittime soprattutto tra le seconde leve
abbastanza forza per sfondare verso l’alto né sufficiente resistenza per contenere dimostrare che
il suo ritorno
Anche il ritorno di Murray potrebbe incagliarsi fuori dalla ristretta cerchia dei può riproporlo
il nuovo che avanza da sotto.
nella cerchia
dei più forti
migliori ma sarà pur sempre un pezzo importante di quei superquattro che hanno
segnato la storia di questo sport.
53
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 1
L’
atteggiamento, le facce, sono quelli di chi sta camminando dentro a un
grande luna park, ha appena fatto strike e vinto un mega lecca-lecca. La
foto di Coco Gauff a Linz, col trofeo in mano a forma, guarda un po’, pro-
prio di lecca-lecca è significativa di come il 2019 stia radicalmente cam-
biando le carte in tavola nella Wta. Una ragazzina del 2004, poco più di
15 anni, che si impone alle prime esperienze assolute tra le professioniste
non è cosa normale, eppure il titolo in Austria ha fatto seguito agli ottavi
a Wimbledon e al terzo turno dello US Open, due giganti che dicono molto
DIEGO di più in termini di raggiunta maturazione, sebbene Linz potrebbe rap-
BARBIANI presentare per lei il vero punto di partenza.
Sono tantissimi i discorsi, le ipotesi, i pensieri che si potrebbero espri-
mere, ma il fatto di non aver mai accennato al termine “favola” lungo
tutta la settimana del torneo a Linz, è forse la dimostrazione di come sia riuscita, Coco, a rendere
tutto una logica conseguenza di quanto di buono messo in campo. Ed è forse il complimento migliore
che si possa fare a una debuttante.
54
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 2
55
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 3
5 Mirjana
Lucic
4 Andrea Jaeger A Bol nel 1997, la 6 Nicole Vaidisova
Vince Las Vegas 1980 croata ha 15 anni, Trionfa a Vancouver 2004
a 14 anni, 7 mesi, 14 giorni 1 mese, 25 giorni a 15 anni, 3 mesi, 23 giorni
problemi fisici. La croata si sta ritrovando ora e ogni tanto fa riferimento a quei momenti di grandi difficoltà
dopo la finale del 2012 a Tashkent. L’ucraina, addirittura, quest anno ha deciso di staccare col tennis per
3 mesi dopo non aver confermato il terzo turno all’Australian Open del 2018 e prendersi tutto il tempo per
ripartire. Aveva vissuto nella scorsa stagione dei mesi fantastici pur non giocando sempre al meglio, ma
i problemi alla spalla hanno rovinato la seconda metà della stagione fino a portarla a gennaio con gran
parte del suo ranking da difendere e senza la possibilità di sbagliare. Lo ha fatto, ed è crollata.
Scendendo un po’ indietro nel tempo c’era Michelle Larcher de Brito, portoghese in top-100 a 16 anni
appena compiuti e bloccatasi nel momento in cui i risultati non stavano arrivando, con un brutto infortunio
al polso che di fatto le ha chiuso la carriera. Ora fa la maestra in un circolo tennis in Florida, dove si era
trasferita (scuola Bollettieri) all’età di 9 anni, prima ancora gestiva un rifugio per gli animali abbandonati.
Con lei c’erano anche Nicole Vaidisova e Tatiana Golovin. La ceca forse è stata tra le migliori enfant prodige,
capace di essere n.7 del mondo a 17 anni, di passare a 15 anni dal non avere ranking (gennaio) a 72 del
mondo (ottobre), portatrice di un dritto devastante ma “bruciatasi” già a 20 anni. Percorso uguale per la
francese e Michaella Krajicek, entrambe afflitte da una marea di problemi con Golovin costretta al ritiro
nel 2009 e l’olandese che ha continuato a girovagare dentro e fuori dal circuito.
L’esaltazione c’è e non potrebbe essere altrimenti, fa tutto parte di un momento in cui la WTA sta ra-
dicalmente cambiando pelle. Quest’anno su 54 tornei giocati solo uno è finito a una giocatrice nata negli
anni ’80: Auckland, in cui ha prevalso Julia Goerges. L’età media è crollata in ogni settore, dalle vincitrici
Slam all’età delle giocatrici in vetta al ranking. Ashleigh Barty la numero 1 avrà 23 anni ad aprile, Naomi
58
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 6
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 7
8 Gabriela
7 Monica Seles Sabatini 9 Cori Gauff
Vince Houston 1989 Nel 1985 l’argentina conquista l’importante Vince Linz 2019
a 15 anni e 4 mesi torneo di Tokyo a 15 anni, 5 mesi e 4 giorni a 15 anni e 7 mesi
l’anticipo sulla palla, indietreggiando e faticando sempre più nel contrastare una nuova filosofia di gioco
che avrebbe poi dato luogo a un cambio radicale nel modo di vivere e di allenarsi delle tenniste.
Gauff è annunciata come una che può avere un percorso simile se non proprio cambiare il modo di
giocare come ci sono riuscite le Williams. Bisognerebbe forse abbassare i toni perché ancora la ragazzina
non ha quella superiorità tecnica così evidente e il fattore fisico da solo potrebbe non bastare. Andrà
incontro a una generazione (quella delle giocatrici nate tra il 1996 e il 2000) già ricca di protagoniste e di
caratteri distintivi, bruciando il confronto con quella precedente (91/95) in cui le maggiori esponenti in ter-
mini di costanza (Halep, Svitolina e Karolina Pliskova) sono arrivate lassù solo tra i 22 e i 23 anni.
Bisognerebbe tenere a mente, più che il titolo a Linz, quello che è successo a New York. Talmente ri-
coperta di attenzioni e popolarità dopo la vittoria in rimonta contro Anastasia Potapova, a Coco gli orga-
nizzatori hanno dato libertà di scelta per il campo in cui giocare al secondo turno, opzione che a malapena
viene data ai big “veri” di entrambi i tabelloni. E dopo la pesante sconfitta contro Naomi Osaka, con 25.000
persone presenti sull’Arthur Ashe solo per lei in un match prime time della sessione serale, voleva correre
a piangere nello spogliatoio. Ora forse si può capire ancor di più come mai la giapponese la fermò per
farle dire due parole al pubblico: non c’era voglia di umiliarla, o fare la finta carina, ma di spingerla ad af-
frontare il momento e a capire che non c’è nulla di male in tutto ciò che sta facendo. Ha 15 anni, ha appena
cominciato a scrivere la sua storia. “Call me Coco” è pure azzeccato, ma ogni tanto bisogna anche fermarsi
e capire che adesso serve la giusta misura delle cose e fare molta attenzione a una crescita che deve es-
sere gestita con cura e lungimiranza.
60
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 8
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 9
La prova del Coco.qxp_Layout 1 30/10/19 13:12 Pagina 10
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 1
Da scioglilingua
64
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 2
C ’
a futuro campione è un po' d'Italia nell'esplosione a tutto tondo di Emil Ruusuvuori, ventenne
"acciughino" di Helsinki che a metà giugno era addirittura numero 410 del
mondo e poche settimane fa ha toccato la posizione numero 141. Dietro ai
titoli ottenuti nei challenger sui terreni veloci di Fergana, Maiorca e Glasgow
e alla finale giocata sulla terra tedesca di Augsburg, c'è infatti la mano di
un tecnico italiano, Federico Ricci, l'allenatore che lavora alla "Jarkko Nie-
minen Tennis Academy", e che guida dentro e fuori dal campo il ragazzino.
Il loro è un sodalizio consolidato, tanto che dura da sei anni. Correva il
servizio speciale 2013 quando Ruusuvuori abbandonò il quartiere di Töölö per trasferirsi nel
ANDREA centro, dove Ricci (reduce da un'esperienza di nove anni alla Evert Tennis
FACCHINETTI Academy negli Stati Uniti dove ha seguito, fra le altre, Beatrice Capra, Lau-
ren Davis, Madison Keys e il finalista di Wimbledon juniores Henri Kontinen)
era nel frattempo direttore tecnico del centro. Ora, con la collabora-
zione dell'ex pro di casa Veli Paloheimo, si dedica a questo Next
Gen che ha tutta l'aria di diventare sempre meno Next e sempre
più attuale. E magari, proporsi un giorno come colui che riuscirà
a battere il record appartenente proprio a Jarkko Nieminen, il
più forte finlandese della storia, capace di raggiungere il nu-
mero 13 Atp nel 2006.
65
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 3
«I primi mesi lontani da mamma Eva e papà obiettivo da raggiungere sia sotto l'aspetto tec-
Jari sono stati difficili», racconta Ricci del suo nico, sia sotto quello mentale. In questo sta
nuovo allievo, «a un certo punto Emil voleva addi- avendo un ruolo di primo piano il mental coach
rittura smettere per via dei continui infortuni e dei Satu Kaski, impegnato a migliorare la gestione dei
pochi successi sul circuito del tennis Europe. La momenti chiave del match e nel consolidamento
sua bravura è stata quella di non avere mollato, delle situazioni più o meno favorevoli che inevita-
insieme a Nieminen lo abbiamo convinto a insi- bilmente caratterizzano una carriera.
stere». Ma tutta la famiglia è impegnata a sostenere
il ragazzo. Se il padre vigilia senza intromissioni
La “chiamata” di Nieminen sui comportamenti, la madre ne cura la gestione
Grande è stata la soddisfazione dello stesso manageriale, mentre la sorella Aino e il fratello
Nieminen, diventato nel frattenpo capitano di Elias non mancano di sostenerlo con il loro incon-
Coppa Davis, nel convocare lo scorso mese di set- fondibile tifo sulle tribune.
tembre il suo "protetto" nel match di Coppa Davis
(gruppo 1) che vedeva la Finlandia affrontare l'Au- Nato per il tennis
stria di Dominic Thiem. «Il mio obiettivo? Far sì che il tennis sia parte
Qual è stato il risultato? Due vittorie, contro il della mia vita il più a lungo possibile», ha dichia-
numero 5 del mondo e Sebastian Ofner (numero rato qualche tempo fa Emil, quando ancora il suo
161), insufficienti a ribaltare il pronostico, ma am- cognome sembrava quasi uno scioglilingua.
piamente sufficienti per rimettere in moto un mo- Archiviati i primi successi nel mondo challen-
vimento che oltre a lui non vanta nemmeno un ger, Ruusuvuori è entrato con maggiore facilità nel
giocatore nella top-500. lessico dei protagonisti del circuito e appare de-
Ricci e il suo staff stanno lavorando per fargli stinato a rimanere in tempi brevi nella memoria
mettere ancor di più i piedi dentro al campo, un di parecchi antagonisti.
66
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 4
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 5
«Ricomincio
P
ADRIANO PANATTA. Un circolo a Treviso per insegnare il tennis classico
da Federer»
Ha detto La notizia
Dall’intervista pubblicata rima la società. Si chiama A&P International
il 20 ottobre su “La Verità” e sta per Adriano Panatta solo in parte. Di-
a firma Maurizio Caverzan. ciamo... Al 50 per cento. In realtà, la A è di
Adriano e la P di Philippe, Donnet, Ceo di
Qual è stata la molla Generali, amico di Panatta e socio in questa
di questa decisione? iniziativa che ha previsto 550 mila euro di
«Desideravo un’attività più MATTEO controvalore sottoscritto e ne prevede da qui
stanziale, per non essere NANNI al 2020 altri 2 milioni e 500 mila di investi-
sempre in giro. Viene il mento per la riqualificazione dell’area del
momento in cui si ha vo- Circolo Sporting Club Zambon, in via Meda-
glia di fermarsi. A me glie d’Oro a Treviso, città nella quale Adriano vive da qualche anno
piace molto lavorare e con con Anna Bonamigo. Un’istituzione cittadina il club che Adriano e il
gli anni alcune attività suo socio hanno rilevato per rilanciarlo. Panatta sarà l’amministratore
sono cambiate. Ma mi delegato, Donnet terrà a posto i conti. Inaugurazione a ottobre 2020.
sento pieno di energie e Il Tennis Club di Bepi Zambon, uno dei maestri più noti nella zona
ho trovato come partner trevigiana era gravato da un pignoramento promosso dalle banche
una persona che mi tran- creditrici, ed era già andato all’asta – andata sempre deserta – per
quillizza in tutti i sensi. quattro volte. Appena rilevato, il circolo è solo all’inizio di un lungo iter
Philippe Donnet, ceo mon- che dovrà resituirlo agli antichi fasti. È stato presentato il piano finan-
diale del Gruppo Generali, ziario, poi c’è stata la presentazione al Comune di Treviso. Panatta ha
è un grande amico, gli ho intenzione di farne un circolo “vecchio stile”, di quelli che invitavano
i soci a frequentarlo per l’intera giornata, un club per bambini e adulti,
segue a pagina 68
donne e nonni... Non resta che da trovargli il nuovo nome.
68
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 6
In alto le strutture
odierne del club
di Treviso che
Panatta ha preso
per rilanciarlo
69
Suuusticazzi.qxp_Layout 1 30/10/19 13:20 Pagina 7
E dieci!
2009
I
Rispoli e Tani vincitori del doppio
Soriani e Sassanelli finalisti
2013 2014
sulle premiazioni del Trofeo 2013 Fiorella Albano e Marilena Gasbarro
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 2
2015 2017
Aurelio Regina e Luigi Abete Stefano Meloccaro intervista l’olimpionica Josepha Idem
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 3
SCENARI
numeri importanti grazie a una partecipazione complessiva che va
oltre le 1.300 presenze consumate in rappresentanza di 153
aziende! Al punto che, giunti alla decima replica, si può parlare
ormai di tradizione con tanto di albo d’oro: una sfilza di nomi in
bella mostra che sono solo l’apice di una più ampia adesione votata
al risultato ma anche a quei rapporti associativi di cui Unindustria
Unindustria di tennis
A me il piacere di fare da skipper insieme a un equipaggio di
e 1.300 partecipanti
E Dieci… dunque, il nastro è tagliato, il varo avvenuto! E come
scrivevo già qualche anno fa “... Trofeotennis scorre parallelo al Ci-
nefestival Internazionale di Roma e tra i due eventi capitolini si
scorge una certa simbiosi, giacché il torneo di Unindustria è un
soggetto in piena evoluzione degno di Spielberg, ma cullandosi nel
fascino antico del Foro Italico, sprizzano anche i toni vintage di un
affresco alla Pupi Avati!”
Il tabellone del torneo di Padel Trofeo Unindustria. Sedici coppie al via, con le otto coppie sconfitte al primo
turno che hanno imboccato la strada del tabellone B mentre le otto vincenti si sono date battaglia nel tabellone
A. Alla fine, Negro e Quaglione hanno prevalso nel tabellone principale dall’alto di una qualità che solo la
coppia De Rosa-Massa ha posto in dubbio, mentre Maggi e Presicci hanno dominato nel tabellone B.
74
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 4
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 5
T
RECORD D’ISCRIZIONI PER LA SCUOLA TENNIS DEL CLUB DI FRASCATI: 180 IN CAMPO
Babyb
pica di altre discipline a causa
il percorso di crescita scelto
della quale il giovane atleta ri-
da Molinari e dagli altri
schia di finire in secondo piano o
maestri piace ai soci del Club
si sente troppo sotto pressione».
Molinari ricorda gli appunta-
menti settimanali delle varie
fasce d’età: «Gli Under 10 e 12 si
possono allenare per due volte a
settimana a scelta dal lunedì al
venerdì dalle 17,30 alle 19,30 o
il sabato dalle 14,30 alle 16,30.
Gli Under 14 e 16 dalle 16,30 alle
18,30, mentre gli adulti hanno
una fascia all’ora di pranzo
(13,30) e una serale (19,30):
questi ultimi possono anche ag-
giungere le sedute di prepara-
continua a pagina 79
76
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 6
yboom 77
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 7
78
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 8
Bellifemine,
il titolo regionale
Under 18 è tuo!
L
a scuola tennistica del New Country ha
colpito ancora. Alessandro Bellifemine,
atleta classe 2001 nato e cresciuto nel
circolo di via dell’Acqua Acetosa, ha conqui-
stato il titolo regionale Under 18. Nelle finali di-
sputate a Vigna di Valle (frazione di Bracciano),
Bellifemine ha dovuto “sudare” solo ai quarti
contro Morucci piegato col punteggio di 76 64,
Alessandro Bellifemine mentre la semifinale con Russo (duplice 6-0)
ha un Coppa da mostrare. e la finalissima con Cardone (doppio 6-1) non
Un trofeo vero, significativo
perché parla di un hanno praticamente avuto storia. «Già l’anno
traguardo ormai raggiunto: scorso ero arrivato a un passo dal vincere il
a livello Under 19, nel Lazio,
lui è il numero uno. titolo e persi in finale, quindi quest’anno ci te-
Qui accanto un momento nevo in modo particolare», racconta Bellife-
di lavoro alla scuola tennis mine. «Tra l’altro in contemporanea ho giocato
del New Country Club
anche le finali regionali Open dove sono uscito
zione atletica speci- ai sedicesimi finale, senza riuscire a brillare».
fiche per il tennis Settimane importanti per Bellifemine: «Recen-
che si tengono il temente ho battuto il mio primo avversario
martedì e il giovedì classificato 2.3 della carriera, vale a dire Spin-
alle 19,30. La prepa- nato che ho piegato in un torneo Open al Ten-
razione atletica, in- nis Roma. Quel successo mi ha dato carica e
vece, è già autostima notevoli». Alessandro, che si allena
compresa nelle due ore di seduta di al- al Tennis Club New Country assieme al fratello Federico più
lenamento dei bambini e dei ragazzi”. grande di due anni, coi maestri Marcello Molinari, Marco
Dalla scuola tennis, poi, si può sce- Marte e Matteo Giudizi e da qualche tempo anche con Marco
gliere di fare un ulteriore salto in Viola, è letteralmente esploso nelle ultime stagioni: «Ho co-
avanti. «C’è chi è più pronto o è vo- minciato a giocare a tennis in questo circolo all’età di 7 anni,
glioso di fare un’attività di perfeziona- ma fino a qualche tempo fa non riuscivo ad avere la giusta
mento che è più intensa e che curiamo coordinazione. Sicuramente mi ha fatto molto bene iniziare
direttamente io, Marco Marte e Matteo a giocare con la prima squadra (che attualmente milita in
Giudizi», spiega Molinari. «La quasi to- serie C, ndr) perché questo ha aumentato il mio bagaglio di
talità dei ragazzi che fanno parte del esperienza. Ora farò un torneo al Tennis Club Panda nel
settore agonistico del Tennis Club New week-end, poi dall’anno prossimo probabilmente inizierò a
Country S.S.D. di Frascati, a esempio, fare attività internazionale, cercando di crescere ancora.
è partita proprio dalla nostra scuola L’obiettivo è migliorare gradualmente e continuamente senza
tennis per arrivare a giocare tornei fe- fare troppi voli pindarici, seguendo le indicazioni dei maestri
derali, avendo un impegno quotidiano del mio circolo», dice con umiltà Bellifemine.
con questa disciplina».
79
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 9
80
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 11
Da aziende a Frascati.qxp_Layout 1 30/10/19 19:34 Pagina 13