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la lupa capitolina si colloca tra la fine del VI sec e gli inizi del V ed è una delle sculture

bronzee più significative dell’arte etrusca ora costudita nei musei capitolini del campidoglio,
la quale divenne simbolo delle leggendarie origini della città di Roma
L’origine mitologica di Roma si basa sulla leggenda della Lupa Capitolina e di Romolo e
Remo. La storia inizia col racconto della vestale Rea Silvia, figlia di Numitore, diventata tale
per volere dello zio Amulio che la fece diventare vestale in modo che non ci fossero stati altri eredi
al trono se non lui stesso poiché le vestali dovevano fare voto di castità.
ma il dio Marte si innamorò di rea silvia e dalla loro unione nacquero i gemelli Romolo e Remo. La
vestale, anche dopo aver violato il voto di castità non venne uccisa come voleva la legge, in quanto
appartenente alla famiglia reale, ma fu rinchiusa.
Amulio, saputa la notizia della nascita dei 2 eredi Per evitare che i nipoti, diventati adulti,
potessero rivendicare il trono ordinò che fossero gettati nel Tevere in una cesta.
Il servo che fu incaricato di ucciderli disubbidì e, avendo pietà di loro, li adagiò in una cesta che
lasciò lungo il fiume.
La cesta si fermò in un'ansa non lontana dal Campidoglio, dove vennero recuperati e salvati da una
Lupa che aveva perso i suoi cuccioli.
La "lupa" può darsi non fosse un'animale, ma più verosimilmente una donna che faceva la
prostituta. Queste donne erano dette "lupae", da cui "lupanari", cioè bordelli. La leggenda vuole
che la lupa fosse anche un animale sacro al dio Marte ed è per questo che la sorte dei suoi figli si
legò a un salvataggio così eccezionale.
I gemelli furono poi ritrovati da un allevatore di maiali, che li nascose e li allevò insieme alla
moglie. La donna pare avesse altri 12 figli ed è per questo che poté allattare anche i 2 gemelli, che
sarebbero divenuti i fondatori di Roma.
Una volta cresciuti Romolo e Remo vennero informati sulle loro origini e vollero rivendicare il
trono di Alba Longa.
Uccisero dunque Amulio e posero di nuovo sul trono il nonno Numitore. Non volendo dividere il
potere, chiesero il permesso di fondare una nuova città, proprio in corrispondenza dei luoghi dove
erano cresciuti, cioè nei pressi del colle Palatino.
Per i gemelli definire la primogenitura e decidere chi era il re divenne un problema, decisero di
fare una gara e di verificare la direzione del volo degli uccelli e il loro numero. Remo ne vide 6 che
andavano verso il colle Aventino, mentre Romolo ne scorse 12 che si dirigevano verso il Palatino,
inoltre Romolo uccise remo poiché aveva superato il "sacro solco", che delimitava i confini sacri
della città di Roma nonostante Romolo aveva promesso che chiunque lo avesse valicato lo avrebbe
ucciso e dunque mantenne la parola.

L’origine mitologica di Roma quindi si basa sulla leggenda della Lupa Capitolina e


di Romolo e Remo, per questo questa statua è l’icona stessa della fondazione della città
L’animale divenne quindi un simbolo della città di Roma e pertanto è presente in differenti
parti di Roma con sembianze alquanto differenti; addirittura, molto tempo fa, poteva persino
essere avvistato sulle antiche monete.

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