dal 10 al 17 Aprile 2022

DOMENICA DELLE PALME 8.30 Secondo intenzione del parroco

10 Domenica
Aprile Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Lc 22,14 – 23,56
10.30 Per tutta la comunità
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Ogni evangelista dedica molto spa- umiliato, l’avversario invece va affron-
Lunedì
11 Aprile
Is 42,1-7; Sal 26; Gv 12,1-11
Il Signore è mia luce e mia salvezza 18.30 deff. Micene Daniele; Ranzato Danilo zio al racconto della passione e morte tato per aiutarlo a liberarsi dalle sue
di Gesù e ognuno lo fa sottolineando schiavitù. Le armi servono per affron-
Martedì 18.30 deff. Meggiato Adelia; Bulegato Mara e Modesto; Fur-
12 Aprile
Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza lan Narciso; Codato Mario e Aida; deff. fam. Pezzin dei particolari ritenuti urgenti e signi- tare il nemico da sconfiggere, l’avver-
Mercoledì Is 50,4-9a; Sal 68; Mt 26,14-25 Numero 20 Anno 52 ficativi per la comunità cui rivolge la sario va trasformato includendolo tra i
13 Aprile O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi 18.30 Secondo intenzione del parroco
10 Aprile 2022 sua opera. Luca, la cui testimonianza fratelli.
GIOVEDÌ SANTO - CENA DEL SIGNORE 16.00 Messa “in coena Domini” per i ragazzi ilfoglietto@parrocchiazelarino.it ascoltiamo durante quest’anno liturgi- Poco più avanti, nel racconto, Luca
14 Giovedì
Aprile Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15 e famiglie della catechesi co, non perde mai l’occasione, neanche ricorda come Pietro, nella sua debolez-
Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza 19.00 Messa “in coena Domini” per tutta la comunità Parrocchia di Zelarino in questo tempo, di mettere in risalto za e per paura, rinneghi tre volte il
VENERDÌ SANTO - PASSIONE DEL SIGNORE la bontà e la misericordia di Gesù.
Parrocchia di Zelarino Maestro, ma solo questo evangelista
15 Venerdì
Aprile Is 52,13-53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1-19,42
19.00 Commemorazione della Passione e Morte del Signore
Gesù Cristo
Sperare che un aggressore, chiun- dice che Gesù guardò il discepolo, lo
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
que esso sia, finisca presto con la sua guardò dentro: uno sguardo commo-

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SABATO SANTO – VEGLIA PASQUALE

Il Foglietto
Sabato
16 Aprile Rm 6,3-11; Sal 117; Lc 24,1-12 21.00 Solenne Veglia Pasquale prepotenza, anche morendo, è una rea- vente; non un rimprovero, ma un gesto
Alleluia, alleluia, alleluia
zione umanamente comprensibile, an- di comprensione. Noi guardiamo l’este-

PARROCCHIA MARIA IMMACOLATA E S.VIGILIO ZELARINO

PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE
Domenica At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8; Gv
17 Aprile 20,1-9 (sera: Lc 24,13-35)
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegria-
moci ed esultiamo
Colletta per i cristiani della Terra Santa
“È tanto facile guardare da un’altra
parte. E in questo mondo ci siamo
abituati a quella cultura dell’indiffe-
renza, a quella cultura del guardare
da un’altra parte, e addormentarci
così, tranquilli”: queste le parole pro-
nunciate da papa Francesco a Cipro
lo scorso 3 dicembre. Veniamo tutti
da due anni difficili: abbiamo visto
morire, finire in terapia intensiva, a
causa della pandemia, gente che co-
noscevamo. Abbiamo percepito l’ango-
scia degli anziani segregati dagli af-
fetti familiari. Chi può dimenticare il
disagio di tanti bambini e ragazzi
imprigionati nella didattica a distan-
za oppure la fatiche di tanti lavoratori
che spesso hanno perso il loro lavoro...
Abbiamo condiviso anche il disagio
di tanti cristiani, spesso privati della
che se non del tutto giustificabile.
8.30 Secondo intenzione del parroco Nell’Orto degli Ulivi, la reazione degli
10.30 Per tutta la comunità
apostoli, contro Giuda e chi è lì per cat-
turare Gesù, è veloce, automatica: per
impedire l’ingiustizia, la prima cosa da
fare è mettere mano alla spada. E di-
fatti, prima di attendere il parere del
possibilità di radunarsi per pregare e Maestro, uno di loro passa alle vie di
celebrare l’Eucaristia e quello che è fatto e colpisce il servo del sommo sa-
accaduto in tutto il mondo è capitato cerdote. Gesù interviene e rimprovera
anche in Terra Santa, soprattutto in Pietro, ma soprattutto, particolare pre-
luoghi come Betlemme e la città vec-
sente solo in Luca, si prende cura del
chia di Gerusalemme, senza più pelle-
ferito e lo guarisce. Il messaggio è chia-
grini e senza lavoro. In questa setti-
mana santa non possiamo dimenti- ro: il discepolo, come ha fatto Gesù, è
carci dei fratelli e sorelle cristiani che chiamato a prendersi cura anche di chi
vivono nella martoriata terra dove gli ha fatto del male! Il cristiano può
Gesù ha vissuto e ha donato se stesso. avere degli avversari (come coloro che
È questo il senso della Colletta del fanno scelte di morte o che portano
Venerdì Santo: nel nome di Colui che
avanti un progetto di società dove un
ha donato tutto se stesso per arric-
chirci mediante la sua povertà (cfr
popolo deve prevalere su un altro po-
2Cor 8,9), aiutiamo i cristiani di Terra polo), ma non può avere dei nemici. Il
Santa a rimanere testimoni della no- nemico deve essere distrutto, almeno
stra generosità e i frati francescani a
portare la loro opera di carità.
riorità del gesto e delle parole vili di
Pietro, Gesù vede che, nel proprio cuo-
re, il discepolo gli rimane fedele. Sotto-
lineando questo sguardo, Luca spiega
ai discepoli di ogni luogo e tempo come
affrontare le debolezze proprie e altrui:
vanno guardate con gli occhi compas-
sionevoli di Gesù, occhi che ridanno
fiducia e speranza, aiutano a riprende-
re il cammino.
Durante la passione di Gesù, i disce-
poli, anche i più vicini, come Pietro o
Giuda, non fanno certo una bella figu-
ra: uno tradisce, l’altro rinnega, più o
meno tutti fuggono. Restano solo le
donne, le più coraggiose, a guardare
tutto, anche se da lontano. Luca è do-
tato della sollecitudine del pastore, che
pur non giustificando il peccato, lo at-
tribuisce alla miseria umana che tutti
ci accomuna. Non sottolinea l’errore

ORARIO SS. MESSE: Feriale dal Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì ore 18.30
Aprile 2022 Prefestiva ore 18.30
Festiva ore 8:30 - 10.30
Confessioni: Sabato, dalle 17.00 alle 18.00, in chiesa storica (chiedere in canonica)
Ufficio Parrocchiale: Lunedì, Mercoledì, Venerdì dalle 9.00 alle 12.00
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commesso, non lo rinfaccia a nes-
suno, perché sa che chi viene umi-
liato, spesso si ripiega su se stesso
e si convince di non avere nessuna
via di recupero.
Ancora più avanti, l’evangelista,
unico rispetto agli tre, ricorda una
frase di Gesù mentre lo stanno in-
chiodando in croce: Padre, perdona
loro perché non sanno quello che
fanno. Non si riferiva solo ai solda-
ti, ma a ogni responsabile della sua
morte: Gesù non si limita a chiede-
re ai suoi di amare anche i nemici,
ne dà l’esempio. Per comprendere
bene queste parole del Maestro, è
opportuno tornare nella sala
dell’Ultima Cena e riascoltare altre
parole, che solo Luca ricorda: Fate
questo in memoria di me! E anche
qui non si tratta solo del gesto di
spezzare il pane e di condividere il
calice del vino, ma si riferisce a tut-
ta la sua vita, spezzata e donata
agli uomini. Fate questo in memo-
ria di me!, cioè: Fate vostra la mia
scelta di vita! Solo chi fa questa
scelta, non ripete semplicemente
un gesto del Maestro, ma lo fa rivi-
vere.
Qualcuno ha detto che le nostre
comunità cristiane sono ammalate:
di che cosa? Del desiderio di occu-
pare i primi posti o di starsene in-
differentemente dietro? della prete-
sa che quello che faccio io è sempre
la cosa migliore oppure della falsa
umiltà di non lasciarsi prendere da
impegni che poi mi toglierebbero la
mia sacrosanta libertà? Non è un
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caso che subito dopo che Gesù si è
offerto completamente nei segni
del pane e del vino, tutti i discepoli
siano lì ad accapigliarsi perché
ognuno di loro voleva essere il più
importante, praticamente nessuno
voleva alzarsi per “servire” gli altri!
Servire è il senso dell’avere un ruo-
lo di autorità dentro una comunità
o semplicemente una famiglia. Ser-
vire non vuol dire decidere al posto
degli altri, imporre il proprio modo
di pensare, far capire che solo io
sono capace di fare certe cose, per-
ché questo è ancora dominare, cioè
travestire il potere con l’aureola del
servizio.
C’è un’altra parola che Luca usa
per descrivere la passione di Gesù:
agonia. Per noi sono gli ultimi mo-
menti prima
della morte, in
realtà significa
prima di tutto:
lotta. Il Mae-
stro, fin dall’i-
nizio della sua
missione, ha
combattuto, ha
lottato, con le
forze del male
e ha vinto, sempre! In questo mo-
mento, la lotta si fa più acuta e lui
ci offre l’esempio di come affrontar-
la: con la preghiera. Gesù prega
nell’Orto degli Ulivi e prega perfino
sulla croce, anche le sue ultime pa-
role sono una preghiera: Padre,
nelle tue mani affido il mio spirito.
Anche questi sulla preghiera e la
lotta di Gesù sono particolari pre-
senti solo in Luca: l’angelo che si
avvicina a Gesù per consolarlo; il
suo sudore che diventa come gocce
di sangue tanta è la sua tensione
prima della gara definitiva con sa-
tana.
C’è ancora un episodio che solo
Luca riporta: l’incontro di Gesù con
Erode, il figlio di quell’Erode, detto
il grande, che trent’anni prima ave-
va fatto uccidere tutti i bambini di
Betlemme per timore di perdere il
potere. Questo Erode è molto più
deole e molto più corrotto. Ha sen-
tito parlare di Gesù e il suo unico
desiderio è poter assistere almeno
a un suo miracolo. Niente di più.
Solo curiosità! Curioso che la pri-
ma reazione di Erode davanti a
Gesù sia quella di provare gioia,
che poi diventa delusione, insulto,
presa in giro. Di questo Gesù, Ero-
de non sa che farsene e lo rimanda
da Pilato, che pur riconoscendone
l’innocenza, lo consegna alla volon-
tà dei capi del popolo.
Infine, Luca è l’unico a parlare
delle donne che avevano accompa-
gnato Gesù fin dalla Galilea, delle
donne che lo incontrano lungo la
via dolorosa, di quelle che testimo-
niano la sua morte in croce, la sua
deposizione del sepolcro, la sua ri-
surrezione nel giorno di Pasqua.
Ah! Manca
l’ultimo parti-
colare proprio
di Luca: tutti
dicono che Ge-
sù fu crocifisso
tra due con-
dannati per
omicidio, i qua-
li, insieme alla
gente e ai sol-
ore 16.00 S. Messa per bambini/ragazzi catechesi
dati, lo insultavano. Invece, qui, uno oltraggia Ge-
sù, l’altro ne prende le difese, e chiamando chi era
in croce come lui per nome, gli chiese: Gesù, ricor-
dati di me..., ricevendo la più bella delle risposte:
Oggi sarai con me in paradiso.
All’inizio del Vangelo di Luca, Gesù nasce tra i
pastori: gli ultimi, persone disprezzate, considerati
impuri; trascorre la sua vita pubblica spesso in
compagnia di pubblicani e peccatori di ogni tipo;
alla fine muore in mezzo a due poveri infelici che
hanno sbagliato tutta la vita e adesso ne pagano il
prezzo. Gesù torna al Padre, non da solo, ma ac-
compagnato da un peccatore recuperato dal suo
amore.
Don Luigi
ore 18.30 S. Messa prefestiva
Ss. Messe: ore 8.30 - 10.30
(ad ogni celebrazione viene benedetto l’ulivo)
Il racconto della passione secondo Luca:
lettura, immagini, musica e canto
animati dai giovani della parrocchia
Adorazione Eucaristica dalle 16.00 alle 18.00
ore 18.30 S. Messa
ore 21.00
Celebrazione della Via Crucis
sui canali social della parrocchia
ore 16.00 S. Messa per bambini/ragazzi
della catechesi e loro famiglie
ore 19.00 S.Messa “In Coena Domini”
Al termine reposizione dell’Eucaristia
nella chiesa storica: la chiesa resta aperta
per l’adorazione fino alle 22.00 e riapre alle 9.00
ore 19.00 Azione liturgica della Passione
e morte del Signore
ore 21.00 Solenne Veglia Pasquale
Ss. Messe ore 8.30 - 10.30
S. Messa ore 10.30
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