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Chryso, la terra nata da un’uovo e da una Balena

Nel tempo che fu, quando nulla vagava nella landa che ora chiamiamo Chryso, dove non vi erano laghi o
montagne, pianure o foreste, apparve un uovo, tanto grande da essere visibile da ogni angolo del mondo. Il
tempo, che mai aveva davvero iniziato a scorrere, iniziò a fluire nell’istante in cui la prima frattura apparve
sul liscio guscio dell’uovo e venne seguita da una seconda. Ogni volta che una nuova frattura si creava e
pezzi di uovo cadevano si andavano a creare nuovi pezzi nel mondo, dai frammenti più grossi si crearono le
montagne, dai frammenti più piccoli le colline, e da quei frammenti più piccoli la terra e la sabbia. Quando
infine tutto l’uovo si ruppe, Phalayna, la balena alata, si mostrò, tanto possente e luminosa da illuminare il
mondo. Iniziò a sbattere le ali per librarsi in volo, portando così il giorno e la notte sul regno di Sedrian e
dal battito delle sue ali si creò il vento, e mentre volava dalle sue ali iniziò a generarsi la pioggia. Dopo ogni
giro del mondo, Phalayna vedeva come esso si trasformava, le montagne iniziarono a ghiacciare e a fare
uscire fiumi che finirono per creare laghi, mari ed oceani e dalla terra iniziarono a germogliare piante e
alberi. Poco a poco il mondo iniziò a prendere vita, prima sono con la flora, poi con gli animali più
mastodontici, primi tra tutti i draghi, per poi passare ai più piccini e infine giunsero gli umanoidi. Nati
ognuno da una diversa fonte: acqua, fuoco, terra, vento, fulmine, oscurità e luce e così centinaia di popoli
nacquero dalle vestigia del mondo. Questi popoli iniziarono a popolare il mondo, costruendo e inventando,
scoprendo e studiando e poco a poco si creò un vero e organismo, che ora chiamiamo mondo o più
precisamente Chryso. Molti anni passarono da quando Phalayna aveva iniziato a solcare i cieli di Chryso,
illuminandolo e rendendolo florido, quando gli esseri viventi avevano iniziato a farsi la guerra, tutti i popoli
avevano trovato nella guerra la soluzione più giusta per ogni conflitto. La morte, il sangue e la violenza
iniziarono a essere l’unica realtà conosciuta nel mondo. I popoli si uccidevano per un non nulla, le foreste
venivano bruciate, le case distrutte, la terra marciva, ogni dono pervenuto dalla grande divinità veniva
sperperato e/o distrutto. Tra tutti ci fu però un gruppo che si distinse tra le masse, i Vasilyas, sette
guerrieri: Photia, la monarca del fuoco; Vero, il monarca di ghiaccio; Anemos il monarca vagante; Vronty, la
monarca di vetro, Gii la monarca di ferro, Skodaki la monarca delle ossa e infine Fos, il dio lucente, guerrieri
e maghi formidabili, in grado di cambiare l’esito delle battaglie. Questi sovrani con i loro eserciti iniziarono
a conquistare e sconfiggere i regni nemici, creando così dei loro regni, dove finalmente i popoli iniziarono a
vivere nuovamente in pace. Le gesta di questi potenti monarchi fu ricompensata da Phalayna donando loro
poteri divini, permettendo loro di ascendere in cielo e cavalcare le sue ali.
Phalayna e i Vasilyas vennero così infine deificati dalle genti del mondo di Chryso, arrivando a generare dei
veri e propri culti sulle loro entità, portando il mondo creare la Chiesa dell’uovo, così divisa:

Divinità Dominii Allineamento

Phalayna, la balena volante Vita, Luce, Natura, Sogni, Connessione, Fertilità e Acqua -
Photia, la monarca del fuoco Fuoco, Guerra, Sangue, Orgoglio, Forza e Sangue LM
Vero, il monarco di ghiaccio Ghiaccio, Magia, Mistero e Commercio LN
Anemos, il monarca vagante Viaggio, Connessione, Conoscenza, Humor e Inganno CN
Vronty, la monarca di vetro Trasformazione, Cautela, Reggenza e Ricerca NB
Gii, la monarca di ferro Ferro, Armi, Armature, Protezione e Creazione N
Skodaki, la monarca di ossa Non morti, Morte, Omicidio, Odio, Chaos e Oscurità CM
Fos, il dio lucente Stelle, Redenzione, Pace, Punizione, Etica e Sacrificio LB
Sidhero, la costa di ferro

Sidhero è il regno della Vasilyas Gii, signora del ferro, fondata con le armi e le armature forgiate con il
lucido ferro che viene estratto dai monti Shuyr, la Vasilyas proveniva infatti da un villaggio di minatori e
prima imparò a forgiare il ferro e poi a combattere per proteggere se stessa e gli altri, con i possenti scudi
che Gii usava tanto per la difesa che per l’attacco. Iniziò il suo viaggio di conquista prima dai monti per poi
passare alle pianure e all’arcipelago e infine si appropriò del deserto. Il regno, ribattezzato Sidhero, è uno
dei più vasti del monto di Chryso, e conta uno degli eserciti più grandi e meglio addestrati dopo quelli del
regno di Photia. Dopo l’ascesa di Gii il suo regno venne diviso in sei province, governati dai figli della
Vasilyas. I sei figli e i loro discendenti hanno sempre governato con amore e passione, così come la loro
antenata avrebbe fatto. Il regno è forse uno dei più vasti e vari come biomi, passando dalle alte montagne
del nord fino ai torridi deserti del sud. L’arcipelago ovest è un conglomerato di isole dalla grandezza di
scogli fino a isole dalla grandezza di centinaia di chilometri. Le pianure, che rappresentano la stragrande
maggioranza del regno sono floride, piene di rovine di antiche civiltà e di grotte sotterranee che portano
alle cave di Mithrill, oro, argento e del Ferro Nero, particolare metallo che si trova solo in questa zona e che
richiedi un antico e assai complicato metodo di lavorazione, che lo porta ad essere estremamente ricercato
negli altri regni, tanto che l’artigianato è la pratica più comune di tutto il regno, tanto che Sidhero è
conosciuto in tutto il mondo per le sue creazioni, le sue armi e gioielli derivati dalla lavorazione del ferro da
procurandogli il nome che tutt’ora porta di Costa di Ferro
Regno di Grea

Il regno di Grea, chiamato così dal nome della prima figlia di Gii, che governò il paese dopo sua madre e di
cui la dinastia ancora governa il regno è, culturalmente parlando, il più importante di tutti i regni di
Sidhero. L’antica capitale e paese natale della Vasilyas, Forte Rosso, che si trova sotto i Monti Shuyr, si
trova qui e tutt’ora rappresenta il più grande crogiolo del mondo, dove le opere d’artigianato vengono
forgiate. Dai monti al nord si ricava gran parte del ferro, mithril e argento del paese. La capitale del regno è
Fligur, una gigantesca città torre, divisa in più di cento piani per oltre trecento metri di altezza, dove le alte
cariche del governo risiedono. La città, al limite di una metropoli, è la città più popola di tutta Sidhero, con
al suo intento centinaia di migliaia di persone, tra turisti, pellegrini, soldati e abitanti. Nel centro del paese
vi è Hurllan, lo snodo commerciale più importante, perché attraverso il fiume Hermeo, collega la regione di
Grea a tutte le altre regioni dell’entro terra di Sidhero. Più a sud, a confine con il regno di Flegar e con i
Monti Tyghur, si estende la foresta di Grej, dove crescono le Sequoie Nere, una particolare specie di
sequoia alte ben oltre i duecento metri, da queste foreste si rifornisce tutta la regione di legname, per i
crogioli e per l’artigianato. L’altro grande bosco della regione è il Bosco Grigio, chiamato così perché vi
cresce una variante grigia di sequoia, meno alta di quella nera ma estremamente più resistente, che
secondo le leggende è diventata grigia e dura a forza di assorbire il fumo dei crogioli del paese durante il
regno di Gii. Vi sono poi tre importanti villaggi: Platio, Berio e Resio che rappresentano i tre grandi poli
agricoli e di peregninazione, essendo essi i tre luoghi dove Gii diede alla luce i suoi sei figli, due in ogni
paese. Vi sono poi le Rovine di Shalleg e Cash, regni antichi che si opposero a Gii e che per la loro resistenza
vennero annientati, lasciando al loro poste grigie e vuote rovine, piene di spettri e, secondo alcuni, tesori.
Vi è poi Ogrindar, la fucina di uomini, dove i soldati di Sidhero vengono addestrati nell’arte del
combattimento

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