Sei sulla pagina 1di 13

Reincarnazione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Per reincarnazione si intende la rinascita dell'anima, o dello spirito di un individuo,
in un altro corpo fisico, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte
terrena.

Il termine reincarnazione è considerato sinonimo di metempsicosi ed è riferito in


particolare al mondo culturale e religioso orientale e a movimenti spiritistici che
descrive una trasmigrazione in altri corpi, anche vegetali, animali o minerali sino a
quando l'anima non si sia liberata completamente dalla materialità.[1] Si ritrova
anche il termine con significato simile di metemsomatosi, letteralmente «passaggio
da un corpo all'altro», il trasferimento cioè di una stessa anima umana in successivi e
svariati corpi: umani, animali, astrali.

Indice
1 Diffusione
2 Reincarnazione in filosofia Rappresentazione della
2.1 Pitagora reincarnazione secondo l'induismo
2.2 Empedocle
2.3 Platone
2.4 Neoplatonici
2.5 Cristianesimo
2.5.1 Controversie sulla reincarnazione
2.6 Età moderna
3 Reincarnazione nel Buddhismo
4 Reincarnazione nell'Induismo
5 Reincarnazione nell'Ebraismo
5.1 Secondo l'Arizal, lo Zohar ed altri
5.1.1 I modi della reincarnazione
5.1.2 Esperienze
5.2 Studi accademici attuali e confronto religioso
6 Reincarnazione nell'Islam
7 Reincarnazione secondo l’Antroposofia
8 Studi e ricerche
8.1 I risultati di J. B. Tucker
9 Nella letteratura e nell'arte
9.1 Metempsicosi nella mitologia classica
10 Note
11 Bibliografia
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni
Diffusione
È una delle credenze più diffuse in ambienti legati all'induismo, al giainismo, al sikhismo e al buddhismo, anche se in quest'ultimo
caso non riguarda la reincarnazione dell'anima ma quella del karma[2], ad alcune religioni africane e altre filosofie o movimenti
religiosi. La maggior parte dei pagani contemporanei crede nella reincarnazione. Nell'antichità occidentale questa credenza era molto
diffusa nelle scuole filosofiche come quella platonica o nei movimenti religiosi come l'orfismo. Divenne poi fondamentale nel
misticismo neoplatonico pagano con Plotino, Giamblico e Proclo. La metempsicosi si ritrova nel manicheismo ed in alcune sette
dell'islamismo come quella dei Drusi.[3]

Nel secolo scorso, uno dei più importanti propugnatori della reincarnazione in Occidente è stato il filosofo austriaco Rudolf Steiner
(1861-1925), nell'ambito della sua corrente di pensiero denominata antroposofia. Più di recente, la dottrina della reincarnazione ha
formato parte integrante del movimentoNew Age. La reincarnazione è inoltre riconosciuta principalmente nelle società che praticano
o praticavano la cremazione dei defunti, basata sulla convinzione che lo spirito del defunto dopo la morte si distaccasse dal corpo che
poteva quindi essere distrutto dal fuoco.

Reincarnazione in filosofia
La reincarnazione nella filosofia occidentale viene indicata con il termine metempsicosi (dal greco antico μετεμψύχωσις
metempsicosis, "passaggio delle anime") intendendo la trasmigrazione dell'
anima o dello spirito vitale dopo la morte in un altro corpo
di essere umano, animale o vegetale.

Erodoto riferisce di una credenza nella metempsicosi presso gli egizi e ritiene che da questi si sia trasmessa ai greci. Gli storici hanno
dimostrato che quanto riportato da questo autore non sia attendibile in quanto non è stata rinvenuta nessuna concezione simile alla
metempsicosi nella religione egiziana.[4]

Pitagora
Nell'ambito della filosofia occidentale,Pitagora e la sua scuola sembrano essere stati
fra i primi a sostenere la dottrina della reincarnazione o metempsicosi seppure sulla
base di culti orfici preesistenti.

Aristotele[5] cita la metempsicosi come un "mito" della scuola pitagorica mentre


Platone, il più noto per la sua dottrina della trasmigrazione delle anime[6] non
nomina mai Pitagora ma piuttosto indicaFilolao, membro della scuola pitagorica.[7]

Alcuni versi di Senofane, riportati da Diogene Laerzio[8] alludono alla metempsicosi


riferendola a un aneddoto con protagonista Pitagora:

« Si dice che un giorno, passando vicino a qualcuno che


maltrattava un cane, [Pitagora], colmo di compassione, pronunciò
queste parole: "Smettila di colpirlo! La sua anima la sento, è quella
di un amico che ho riconosciuto dal timbro della voce." »
Pitagora.
Oltre a questo riferimento lo stessoDiogene Laerzio scrive:

« Si narra che Pitagora sia stato il primo presso i greci ad insegnare che l'anima deve passare per il cerchio
[9] »
delle necessità e che veniva legata in vari tempi a diversi corpi viventi...

Nell'orfismo e nella scuola pitagorica la metempsicosi era collegata alla loro cosmologia poiché essi sostenevano che questa
avvenisse ciclicamente al compimento di un corso astronomico dell'universo.
L'uomo secondo i pitagorici è precipitato sulla terra a causa di una colpa originaria, per via della quale è costretto a trasmigrare da un
corpo a un altro, non solo di umani ma anche di piante e animali. Per liberarsi da questa catena di morti e rinascite occorre ritornare
allo stadio di purezza originaria dedicandosi alla contemplazione disinteressata della verità, praticando dei rituali esoterici di
iniziazione e di catarsi, di purificazione. I pitagorici ritenevano che la vita del matematico fosse quella che più si avvicinasse alla
condizione libera e divina in cui l'anima si trovava prima della sua caduta.

Empedocle
Empedocle nelle sue Purificazioni riprenderà la dottrina orfico-pitagorica della metempsicosi, sostenendo sulla scia di Parmenide che
nulla si crea e nulla si distrugge, aggiungendo però che tutto si trasforma sulla base di due forze soprannaturali, Amore e Odio, le
quali determinano l'aggregazione o la disgregazione dei quattro elementi. L'anima dunque è immortale e la sua nascita e la sua morte
sono solo aspetti passeggeri dovuti all'intervento di quelle due forze. L'uscita dal ciclo dipende per ognuno dal comportamento tenuto
in vita.

Platone
Riappropriandosi della tradizione orfica e pitagorica, Platone fece della reincarnazione, trattata soprattutto nel Mito di Er[10] il perno
della sua dottrina della conoscenza, basata sul concetto di reminiscenza o anamnesi.[11] Secondo Platone l'esistenza della
reincarnazione è testimoniata dal fatto che le nostre conoscenze del mondo sensibile si basano su forme e modelli matematici che non
trovano riscontro in esso, ma sembrano provenire da un luogo iperuranio dove il nostro intelletto doveva averli contemplati prima di
nascere. Nel mito del carro e dell'auriga, da lui esposto nel Fedro, egli immagina che l'anima, in seguito alla morte, sia simile a una
biga che cerca il più possibile di risalire al cielo iperuranio, dimora delleIdee, per assorbirne la sapienza.

A causa della propria concupiscenza, simboleggiata da un cavallo nero, l'anima è facilmente soggetta a precipitare nuovamente verso
il basso, cioè a reincarnarsi. Chi è precipitato subito rinascerà come una persona ignorante o comunque lontana dalla saggezza
filosofica, mentre coloro che sono riusciti a contemplare l'Iperuranio per un tempo più lungo rinasceranno come saggi e come
filosofi. La reincarnazione consente secondo Platone di spiegare anche l'innatismo della conoscenza, concezione secondo la quale
l'apprendimento consiste propriamente nel ridestarsi di un sapere già presente in forma latente nella nostra anima, ma che era stato
dimenticato al momento della nascita ed era perciò inconscio: conoscere significa dunque ricordare.

Neoplatonici
Dopo Platone, la dottrina della reincarnazione o metempsicosi passerà nei neoplatonici e in varie correnti gnostiche, esoteriche ed
ermetiche, proprie del tardo ellenismo. Filone di Alessandria fu tra i primi a conciliare la religione ebraica con la reincarnazione
platonica.[12] Plotino, Giamblico e Proclo, ripresero sostanzialmente da Platone la concezione che l'anima si reincarni e ritorni sulla
terra a causa di una colpa originaria, per espiare la quale occorre compiere un lungo cammino di ascesi, liberandosi dagli affetti
[13]
terreni che altrimenti potrebbero indurre l'anima a restare vincolata alla materia.

Cristianesimo
La reincarnazione fu accolta solo presso ambienti cristiani poi ritenuti eterodossi. Origene sembrava accettare la possibilità di una
preesistenza dell'anima anteriore alla nascita,[14] ma contestava che lo spirito umano potesse reincarnarsi nel corpo di animali. In
seguito la reincarnazione fu ribadita dal filosofo Scoto Eriugena.[15] Secondo i sostenitori della reincarnazione nel Cristianesimo,[16]
alcuni passi del Vangelo farebbero indurre questapossibilità, ad esempio:

Quando Gesù chiede agli apostoli: «Chi credete che io sia?», essi rispondono: «Alcuni dicono che sei Giovanni
[17]
Battista, altri Elia ed altri Geremia o uno dei Profeti». Ciò testimonierebbe l'accettazione della possibilità che un
profeta del passato potesse reincarnarsi nel Cristo.
L'episodio della trasfigurazione sul monte Tabor: «“Ma io vi dico che Elia è già venuto e non lo hanno riconosciuto”,
allora i discepoli compresero che aveva parlato di Giovanni il Battista».[18]

«Tutti i profeti e la legge hanno profetato finoa Giovanni e, se volete accettarlo, egli è quell'Elia che doveva
venire».[19]
Quando i farisei interrogano il cieco che annuncia la guarigione: «T u sei venuto al mondo ricoperto di peccati e vuoi
farci da maestro». [20]

Quando i farisei interrogano il Battista su chi egli sia e con quale autorità compia il suo ministero, gli prospettano tre
personaggi di cui uno sicuramente morto ovvero Elia, il Messia o il Profeta.
Nell'incontro con Nicodemo Gesù sembrerebbe suggerire una rinascita immediata ovvero una conversione
dell'anima all'ipotesi di reincarnazione.
Anche in un testo gnostico denominato Pistis Sophia verrebbe prospettata la possibilità della reincarnazione, sempre però in vista di
un suo superamento finale. Va però precisato che tra i tanti testi gnostici ed apocrifi la quasi totalità di questi, riprende l'idea della
rinascita in questa vita(come detto sopra o inGiovanni, III) e non in un'altra.

Controversie sulla reincarnazione


Alcune delle prime sette Cristiane come i Sethiani, e a seguire la corrente gnostica di Valentino, credevano nella reincarnazione. Nel
clima del sincretismo ellenistico, la dottrina della reincarnazione trova varie testimonianze come quella San Gregorio Nisseno,
fratello minore di Basilio di Cesarea, che affermò: «È una necessità di natura per l'anima immortale essere guarita e purificata, e
quando questa guarigione non avviene in questa vita, si opera nelle vite future e susseguenti»[21]. Così Giustino: «Alcune anime che
si credono indegne di vedere Dio a seguito delle loro azioni durante le reincarnazioni terrene, riprenderanno i corpi»[22]. Origene
sostenne che «in quanto a sapere perché l'anima ubbidisce talvolta al male, talvolta al bene bisogna cercare le cause in una nascita
anteriore alla nascita corporea attuale»[22]; egli tuttavia, se ammetteva la reincarnazione da uomo a uomo, si espresse in maniera
diversa circa la dottrina della metensomatosi (cioè rinascita in corpi di animali)[23] respingendola come «stoltezza»[24] e «estranea
[25] poiché lo stesso corpo accompagna l'anima.
alla Chiesa di Dio, non tramandata dagli apostoli, né mai manifestata dalle Scritture»

Fra gli avversari della dottrina della reincarnazione vi fu invece Tertulliano. La disputa di fatto si concluse con la definitiva condanna
della reincarnazione nel sinodo di Costantinopoli del 553. Per ordine dell'imperatore Giustiniano, che si riteneva capo supremo della
chiesa d'oriente, venne condannata ladottrina di Origene con nove anatemi del patriarca Menas. Il primo di questi recitava:

« Contro chiunque dichiari o pensi che l'anima umana preesistesse, ossia che sia stata spirito o sacra podestà,
ma che sazia della visione di Dio si sia volta al male e che in questo modo il Divino amore si sia raffreddato in
lei e sia pertanto divenuta anima, precipitando per castigo nel corpo,anatema sia. »

In seguito la credenza nella reincarnazione riemerse nelle eresie dei Catari e degli Albigesi, diffuse nella Linguadoca, e quindi nei
pensatori cristiani rinascimentali.

Oggi la dottrina della reincarnazione è ufficialmente respinta dalla Chiesa cattolica[26] e dalla Chiesa ortodossa. Anche alcuni
Evangelici e Fondamentalisti Cristianiconsiderano ogni fenomeno che riguarda la reincarnazione come inganno del diavolo.

Vari contemporanei hanno tentato una conciliazione tra cristianesimo e reincarnazione. Geddes Macgregor scrisse un libro intitolato
Reincarnazione nella cristianità: una nuova visione della Rinascita nel pensiero Cristiano,[27] Rudolf Steiner è stato l'autore di
Cristianità come fatto mistico, e Tommaso Palamidessi ha scritto Memorie di vite passate e le sue Tecniche, che contengono alcuni
[28]
metodi attraverso i quali sarebbe possibile ottenere memorie dalle vite precedenti.

Tra i gruppi che si considerano Cristiani e credono nella reincarnazione, si ricordano la Chiesa Cattolica Liberale, La Chiesa Unitaria,
I Movimenti Spiritualisti Cristiani, la Compagnia Rosacruciana ed Lectorium Rosicrucianum.

Età moderna
Col Rinascimento tornarono in voga le dottrine platoniche della reincarnazione soprattutto in Giorgio Gemisto Pletone, Marsilio
Ficino e Giordano Bruno, insieme alle correnti esoteriche dell'alchimia. Di nuovo nel Romanticismo la reincarnazione fu sostenuta da
Arthur Schopenhauer,[29] e da Giuseppe Mazzini.[30]

Reincarnazione nel Buddhismo


Più che di reincarnazione, nel Buddhismo sarebbe corretto parlare di "rinascita". Il
Buddhismo
infatti sostiene che non ci sia alcun sé, anima o spirito individuale (anātman) e tantomeno che
trasmigri di corpo in corpo.

Nella scuola degli Yogācāra, appartenenti al Buddhismo Mahāyāna, ha avuto origine la


dottrina dell'ālāyavijñāna, la "coscienza deposito", l'ottava delle "coscienze", Vijñāṇa, quale
responsabile del trasferimento dei semi, o impressioni, che gli atti volitivi lasciano sul loro
autore, anche alle rinascite successive. Questa coscienza successivamente venne identificata
da alcuni autori yogacara come uguale al concetto del Tathāgatagarbha, la "Matrice dei Così-
Venuti/Andati", e pertanto è ritenuta assolutamente identica alla Vacuità. È da tener presente
che la dottrina dell'ālāyavijñāna fu tuttavia criticata e rigettata dagli autori madhyamaka,
un'altra importante scuola Mahāyāna, come "sostanzialista" in quanto sostanziava la vacuità.
Bassorilievo buddhista:
La legge che regola il ciclo di rinascite o saṃsāra è il karma, altrimenti conosciuto come Yama, signore della morte,
legge di causa ed effetto, in virtù della quale ciò che l'uomo semina raccoglierà. Diverse stringe la ruota
tradizioni buddhiste, in luoghi e tempi diversi, hanno posto l'accento sulla raggiungibilità del dell'esistenza.
nirvana in modo istantaneo, in questa vita, o come processo lentissimo da compiersi in
numerose vite, accentuazioni che dipendono anche dalle diverse culture e società in cui il
buddhismo si è radicato.

Reincarnazione nell'Induismo
Nella Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad si legge: «Come un orefice prende la materia di un gioiello e con essa foggia un disegno nuovo e più
bello, allo stesso modo questo ātman scrollandosi via il corpo e rendendolo insensibile, ne foggia una forma nuova e più bella».
(IV,4,4)

Il Manusmṛti (Leggi di Manu) afferma esplicitamente: «Considera attentamente le trasmigrazioni degli uomini, cagionate dalle loro
azioni colpevoli… lo spirito vitale che esce dal corpo per rinascere nel grembo di una creatura umana… le sciagure che soffrono gli
esseri animati a cagione delle loro iniquità e la felicità inalterabile che invece provano nella contemplazione dell'essere divino che
conferisce ogni virtù».[31]

Nella Bhagavadgītā (Il canto Divino) Krishna afferma: «Come l'anima incarnata passa in questo corpo dall'infanzia alla giovinezza e
poi alla vecchiaia, così l'anima passa in un altro corpo all'istante della morte. L'anima realizzata non è turbata da questo
cambiamento». (B.Gita 2.13) E ancora: «Come una persona indossa vestiti nuovi e lascia quelli usati, così l'anima si riveste di nuovi
corpi materiali abbandonando quelli vecchi e inutili». (B.Gita 2.22).

Un gruppo relativamente piccolo come la Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna, popolarmente noto come Hare
Krishna, ha distribuito milioni di copie dei suoi libri e opuscoli. Il testo sulla reincarnazione più diffuso dagli Hare Krishna (A.C.
Bhaktivedanta Swami Prabhupada, La reincarnazione: la scienza eterna della vita, trad. it., Edizioni Bhaktivedanta, Firenze 1983) è
diventato popolarissimo in numerosi Paesi dell'Occidente, è spesso citato anche in contesti insospettati e ha certamente contribuito
[32]
alla moda della reincarnazione, anche presso persone che non si sognerebbero mai di aderire al movimento degli Hare Krishna.

Reincarnazione nell'Ebraismo
« Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.[33] »
« Il Creatore del mondo e di tutte le anime sa quello che accadde tra gli individui nelle vite precedenti »

(Zohar )
Benché sia una concezione non presente nellaTorah scritta e non esplicita nel Talmud la credenza nella reincarnazione non è estranea
nemmeno all'Ebraismo[34]. Definita Ghilgul (‫ )גלגול‬è insegnata infatti dalla Qabbalah, la componente mistico-esoterica della
religione ebraica basata in buona parte sul valore mistico-occulto dei numeri e delle lettere alfabetiche ebraiche, grazie al quale
vengono estratti dai testi sacri dei significati nascosti e più profondi rispetto a quelli ottenibili dallo studio ordinario.

La dottrina ebraica della reincarnazione si può allora rintracciare nei seguenti elementi:

Il principale continuatore della dottrina della reincarnazione secondoesegesi


l' ebraica è l'Arizal anche attraverso uno
dei suoi testi edito anche ininglese, Gate of reincarnation, dall'originale ebraico. Accettando il presupposto secondo
cui non tutti gli uomini sono soggetti alla reincarnazione, spiegando poi che lo scopo del ghilgul ètiqqun,
il in questo
caso la rettificazione delle differenti anime Nefesh, Ruach e Neshamah, che possono essere raggiunte e completate
in una stessa persona, egli enumera differenti concezioni di reincarnazione, facendone esempi pratici: dice ad
esempio che ogni tipo di anima delle persone soggette alla reincarnazione dev'essere rettificato in vite ferenti
dif ed
in rari casi tutte in una vita successiva soltanto e sottolineando anche che ne esiste un tipo in cui due persone si
corrispondono senza per forza di cose essere stretti dalla stessa anima venuta al mondo due volte o in più situazioni
differenti; la persona nasce e muore in più vite; più anime di persone differenti potrebbero essere rettificate nel corso
di un unico ciclo di reincarnazioni.
Rabbi Shimon bar Yochay, rabbino del Talmud ed autore dello Zohar, fu a conoscenza del mistero della
reincarnazione.
Anche il Gaon di Vilna ha scritto un commento alLibro di Giona adattandolo alla reincarnazione secondo
l'interpretazione iniziale che trova l'analogia diGiona con l'anima dell'uomo, della barca come il suo corpo, del mare
come questo mondo e della Terra asciutta come il Mondo Futuro.
Tra gli altri si ricordano Isaia Horowitz e Shlomo Alkabetz il quale afferma che vi sono tre tipi di reincarnazione
rapportati alle caratteristiche dei tre patriarchi delpopolo d'Israele: ad Avraham corrisponde il tipo in cui nelle vite
successive si compiono buone azioni e si realizzano i precetti non compiuti o quelli trasgrediti nelle vite precedenti;
ad Isacco, simbolo di timore e potenza, corrispondono le vite di anime reincarnate in animali puri,rettificate"
" dai
peccati dagli Ebrei; infine aGiacobbe, segno di bellezza ed armonia, corrispondono vite successive, fino a 2000, in
cui si possono compiereMizvot non compiute precedentemente per mancanza di opportunità.

Secondo l'Arizal, lo Zohar ed altri


Nel testo dell'Arizal e dello Zohar vengono espressi i seguenti princìpi:

Il primo caso riguarda la corrispondenza tra l'anima diAdamo, primo uomo e padre dell'Umanità, edAvraham, primo
padre del popolo d'Israele da cui sorsero anche altri popoli. Considerando che vrahamA ebbe maggiori meriti di
Adamo, ci si chiese allora perché non fosse stato creato come primo uomo;maestri i mistici ed i rabbini del Talmud
considerano che, nel caso Avraham avesse commesso l'errore di Adamo come primo uomo, sarebbe stato quasi
impossibile il tiqqun, la rettificazione delpeccato originale. Questo è un ulteriore motivo per cui Avraham e Sarah,
corrispondendo appunto ad Adamo edEva ed associati al tiqqun suddetto, vennero sepolti inMachpelah anche
assieme al primo uomo ed alla prima donna dell'umanità. Questa corrispondenza non vale come reincarnazione
vera e propria, ma vuole evidenziare come valga lo stesso principio, ossia quello della crescita spirituale e morale
delle vite successive.
La serva di Iesse è il Ghilgul di Agar.
Un esempio analogo è quello della corrispondenza traMosè ed Abele o di Core e Caino; anche Esaù è il Ghilgul di
Caino mentre Jetro è il Ghilgul soltanto del bene di Caino. Secondo un'altra opinione anche Hillel in parte
corrisponde a Mosè.
Un caso molto vicino alla concezione comune di reincarnazione è quello della corrispondenza Pinchas di [o Fineas]
e del profeta Elia.
Ancora il caso dell'affinità di reincarnazione tra Nimrod e Nabucodonosor.
Balaam è il Ghilgul di Labano infatti da questo ereditò la magia, appresa anche dall'angelo caduto Azazel.
Secondo Moshe Alshich, Rut è il Ghilgul della figlia primogenita diLot; anche di Tamar.
Non è comunque esclusa la possibilità che una stessa anima possa vivere più vite in periodi storici differenti e sia soggetta a più
rinascite dopo la morte:

a questo proposito si parla dianime nuove che non subiranno o non hanno subito sino a quel momento vissuto
alcun tipo di reincarnazione; esse sono più forti delle altre;
vi è poi il caso di anime che, mancanti della forza necessaria ad ascendere al Cielo, vagano per il mondo a volte in
gruppi in cielo, come turbini, ed a volte stazionando accanto ad animali, piante o oggetti inanimati per averne
riferimento per il proprio movimento spirituale: l'Arizal ritiene che lo stazionamento ed il passaggio dal regno
minerale al regno vegetale sino al regno animale e poi dell'uomo possa durare dai 20 anni o 100 sino a 1000 in
ciascuno di essi;
simile a quest'ultimo caso è quello della sosta di un'anima di una persona spirata presso un uomo vivente: non si
tratta di un vero e proprio possesso del corpo di quest'ultimo quanto piuttosto di qualcosa simile ad un
accompagnamento senza alcun danno per l'uomo o la donna che ne sono il riferimento sovrannaturale. Dunque
l'accompagnatore ospitante e l'anima accompagnatrice dovranno avere molte somiglianze nella propria natura
spirituale, anime dello stesso genere;
l'ibbur riguarda il sostegno divino dato ad una persona con la collaborazione di un'anima di una persona spirata che
sia Zaddiq, un giusto: viene insegnato in moltitesti rabbinici, tra cui il Tanya, che gli Zaddiqim continuano la loro
assistenza al mondo anche dopo la morte, ché anzi è ancor più completa perché libera dai peccati ed unita in modo
perfetto all'Unità divina in collaborazione assoluta conDio, ciò non escludendo l'impedimento di rivolgersi in
preghiera a persone spirate o ad angeli, divieto che prevale secondo la fede unica in Dio il cui Regno regge ogni
cosa, anche il Mondo dell'Aldilà. Spesso l'anima ospitata potrebbe invece necessitare del supporto dell'ospitante per
un proprio tiqqun. Una volta rettificati tutti i gradi delle anime proprie, nell'
'Olam Ha-Ba quella persona potrà
raggiungere lo stesso livello dello stesso Zaddiq o dei vari Zaddiqim che lo supportarono durante i cicli di
reincarnazione e rettificazione delle anime. L'assistenza dell'anima di uno Zaddiq ad una persona viva viene
paragonata al caso Talmudico del prestito il cui credito viene poi estinto nel Gan Eden secondo i meriti fatti ottenere
al secondo dal primo attraverso leMitzvot e di cui entrambi potranno godere i benefici in quanto entrambi capaci di
ciò durante quel ciclo o i più cicli di reincarnazione.
Uno degli esempi di ibbur è quello dei figli diGiacobbe sui principi delle dodici tribù d'Israele entrati ad esplorare la
Terra d'Israele per ordine di Mosè: essi furono loro di supporto sino a quando decisero però di parlare male della
Terra d'Israele, ciò avvenne da parte di tutti iprincipi ad esclusione diCaleb e Giosuè; dei colpevoli l'Arizal dice che
vennero abbandonati dal supporto delle anime dei figli di Giacobbe loro assegnato e questa maldicenza fu infatti uno
dei peccati principali che impedirono poi a quella generazione di entrare inerra T d'Israele.
Le discussioni ammettono 3 possibili cicli di reincarnazione per persone non rette nei casi in cui ve ne sia necessità, numero, anche
questo, che ha rilevanza simbolica anche secondo l'aspetto del ciclo di vita vissuto. Per le persone rette può avvenire un numero
superiore di reincarnazioni;

vi è poi l'Yibbum che, precetto della Torah oggi non più possibile per insufficienza nei livelli di purità e santità,
riguarda il matrimonio di un uomo con la sposa del proprio fratello dopo la morte di quest'ultimo: questo precetto
veniva comandato non solo per onorare la memoria spirituale del fratello ma anche per rendergli meriti ed onori con
la nascita di figli che poi sarebbero stati dunque discendenza sua. Sebbene non si tratti di reincarnazione, l'Arizal
sottolinea che questo vale come suo paragone. L'Y ibbum non presenta una reincarnazione all'interno della famiglia
lasciata e ciò sebbene il cognato faciliti in questo modo una modalità simile alla reincarnazione ma di questa assente
ed intesa come rettificazione per il fratello morto: l'Y
ibbum è necessario al fine di avere figli in nome del fratello che
altrimenti sarebbe considerato morto senza una discendenza; particolare la tradizione secondo la quale il primo figlio
nato da questa nuova coppia di sposi avrebbe ricevuto il nome del fratello che non riuscì ad adempiere in vita al
precetto biblico della procreazione perché morto prima.

I modi della reincarnazione


Il processo di reincarnazione così descritto riguarda il tiqqun, la rettificazione dell'anima dai peccati commessi nelle vite precedenti
non con l'intento di punire durante le vite successive ma con quello di purificazione ed aumento dei meriti: secondo questa teoria le
vite successive delle sole anime coinvolte in questi cicli saranno sempre purificate dai peccati delle vite precedenti o attraverso la
rinascita stessa o tramite il compimento di azioni che aggiungano un numero di meriti sempre maggiore. Non è presente quindi il
rischio che gravi o lievi peccati commessi nelle vite precedenti possano influenzare il corso delle vite successive o, come anche i
peccati o le sofferenze patite, possano danneggiare l'anima ospitata nel caso di un ibbur; anche per questo viene insegnato che è molto
difficile che una persona divenga consapevole delle vite vissute in precedenza.

« ...preservando la misericordia per 1000 (2000) generazioni...» (Esodo 34.7)

Secondo questo versetto (in ebraico per mille, ‫( אלפ‬alaf), al plurale, ‫אלפים‬, si può intendere duemila) per l'Arizal ci si riferisce al
ciclo di reincarnazione dei retti che può contare sino a 2000 "reincarnazioni" per una stessa persona mentre per i non retti vale il
[35].
versetto che afferma: sino alla quarta generazione, contando quindi 3 reincarnazioni in un totale di 4 vite

Vi possono essere quindi cicli di tre reincarnazioni ma si può arrivare sino a venti, trenta ed oltre: questo dipende dal tipo di
reincarnazione, se si tratta di un caso tra i vari ibburim o tra i vari ghilgulim. La Qabbalah esclude quindi che un'anima di uomo o
donna possa divenire, nella sua interezza, un essere completo differente come animali, piante o oggetti perché, ad esempio, di natura
superiore a quella degli animali comunque esistente. Nel ciclo delle reincarnazioni la sola interazione tra uomini ed animali, piante o
altro, come nel caso sopra descritto, avviene per "anime vaganti" che non sono ancora giunte in Gan Eden. Anche gli ebrei di oggi
usano chiedere a Dio un sostegno spirituale per queste anime durante la Benedizione degli alberi, benedizione che viene effettuata al
principio della Primavera di ogni anno.

Il motivo della reincarnazione come modo per poter rettificare la propria anima, secondo i meriti aggiunti e per acquisirne un numero
più alto, passaggio aggiunto all'espiazione completa dei propri peccati solo dopo la morte nel Ghehinnom, è il privilegio di avere
un'opportunità in più in un'altra vita anche per compiere maggiori buone azioni, in particolare quelle non compiute nelle vite
precedenti; la ricompensa di questi sarà manifesta nell'era messianica e nell'
'Olam Ha-Ba in modo da potervi giungere completamente
rettificata grazie al percorso durante la propria vita o le molte reincarnazioni, ciò anche per rettificare le trasgressioni compiute in
precedenza; nel caso invece di un'anima di una persona non retta occorre invece un intervento divino di maggior forza individuato
nell'espiazione nel Ghehinnom che ha una durata massima di un anno e che nella Tradizione ebraica, inteso come Inferno e
Purgatorio contemporaneamente, permetterà a quest'anima di espiare grazie all'intervento divino suddetto per poi giungere comunque
nel Gan Eden finalmente rettificata e purificata. Come detto quindi ciò non esclude che anche l'anima di chi è sottoposto a
reincarnazione debba espiare i propri peccati nel Ghehinnom infatti nelle vite successive, oltre a meriti comuni, si deve aderire a
quelli mancati precedentemente.

Anche se per motivi differenti, similmente l'Arizal ammette che l'uomo soltanto è passibile di reincarnazioni perché il fuoco dello
studio della Torah lo protegge dal fuoco del Ghehinnom. Questo studio per la donna non è considerato obbligo quindi essa è soggetta,
dopo la morte, all'espiazione dei peccati tramite il fuoco del Ghehinnom e non attraverso reincarnazioni successive.

La donna non è quindi soggetta al ciclo delle reincarnazioni anche perché più fragile dell'uomo e quindi con un bisogno maggiore
della protezione e dell'intervento divino. In alcuni casi eccezionali, come non essere riuscita ad avere figli e per aver avuto rapporti
sessuali proibiti con altre donne, è necessaria la reincarnazione per la gravità del peccato commesso. Nel testo sulle "reincarnazioni"
l'Arizal afferma che talvolta donne che hanno commesso i peccati prima ricordati, con individui dello stesso sesso, potrebbero avere
una vita successiva "[quasi] come uomini" Gate
( of reincarnation).

L'espiazione dei peccati nel Ghehinnom può valere anche per gli uomini.

Quando l'era messianica sarà completata, e tutto il mondo vivrà nella completa rettificazione, non vi sarà più bisogno del ciclo delle
reincarnazioni. Nella resurrezione, con la rivelazione del Messia, potrà succedere che due corpi possano ricevere comunque le due
anime distintamente anche se una stessa persona avesse sostenuto in un ibbur soltanto, contribuendo alla rettificazione delle due
stesse. Un corpo di una persona potrà ricevere soltanto un'anima definita Nefesh mentre un altro potrà ricevere sia Nefesh che Ruach
o Nefesh, Ruach e Neshamah anche rettificate nel corso di una stessa reincarnazione se espressioni originarie di quell'anima
principalmente attiva alla sua creazione al principio di tutto; può succedere poi che in seguito ad una reincarnazione in un secondo
corpo l'anima della persona nell'era messianica risorga nel secondo corpo e non più nel primo maggiormente macchiato dalle colpe
della prima vita e ciò nel caso di un'unica anima nefesh in entrambe le vite.

I maestri insegnano che prima di nascere le anime di ogni sposo ed ogni sposa sono unite sino a quando, una volta presenti nel
mondo, in vita Dio si occupa di farli incontrare affinché si riuniscano come individui nuovamente divenuti un'entità completa. In un
commento ad una parte del Talmud, a tal proposito l'Arizal spiega che il versetto che afferma come Dio li riunisca contro la loro
volontà non si riferisce ad anime gemelle ma all'anima di un uomo reincarnato che, per adempiere alla Mizvah della procreazione, si
riunisca con una donna diversa da quella a cui era unito nel corso della prima vita, sua sola anima gemella. L'Arizal insegna infatti
che la potenza della Volontà divina è tale da permettere che essi possano vivere assieme in modo corretto e conforme accettando poi
senza astio o disprezzo questa possibilità; ciò è vero alla luce dell'insegnamento secondo cui soltanto l'uomo, e non la donna, è
soggetto alla reincarnazione. Questo tipo di coppia, riunita da Dio, nell'Halakhah presenta la medesima valenza giuridica del caso di
matrimonio tra individui le cui anime erano unite prima di nascere.
Vi è poi il caso di due coniugi che si reincarnano per non essere riusciti ad avere figli, obbligo biblico, nella vita precedente: essi si
riuniranno rincontrandosi anche nella reincarnazione al fine di adempiere all'obbligo di questa Mizvah. Talvolta però si reincarnano
in periodi storici differenti.
Esperienze
[36] »
« ...poiché per il G/giudice esiste solo ciò che i S/suoi "occhi" vedono

(Talmud, Rabbi Yeoshuah [37])


Chaim Vital racconta che spesso il suo maestro Arizal scorgeva anche le anime di Zaddiqim o studiosi di Torah stare in piedi sulle
loro tombe inoltre poteva intravedere anime sostare presso oggetti inanimati ed indicare i nomi di tali persone nonché le loro
mancanze in vita per quelle reincarnazioni.

Studi accademici attuali e confronto religioso


Poiché secondo lo studiosoGershom Scholem la dottrina della trasmigrazione era diffusa nel II secolo presso le comunità manichee e
cristiane, non è impossibile che il suo ingresso nell'Ebraismo sia dovuto proprio alle influenze delle filosofie indiane veicolate dal
Manicheismo, dal Neoplatonismo così come dagli insegnamenti degliOrfici[38].

Reincarnazione nell'Islam
L’islam non contempla la reincarnazione, tuttavia nella corrente Ismailita, in special modo nella variante drusa e nizarita vi è la
credenza secondo la quale esiste la reincarnazione.

Reincarnazione secondo l’Antroposofia


L’Antroposofia di Rudolf Steiner considera la reincarnazione come un aspetto importante della scienza dello spirito. Secondo Steiner
nell’uomo è presente uncorpo fisico, uno eterico, uno astrale e infine l’Io.

Alla morte il corpo fisico è abbandonato immediatamente, mentre per qualche giorno l’uomo conserva la sua "natura eterica".
Deposta anche questa il corpo eterico trascorre un periodo di purificazione nel "mondo animico", dopodiché abbandona anche il
"corpo astrale". A questo punto rimane soltanto l’Io (corpo mentale) in forma di “seme” che cresce nel mondo spirituale finché, dopo
un lungo periodo (da cinquecento a mille anni), riceve un nuovo corpo astrale ed eterico, sceglie i genitori, vede la sua vita futura in
un rapido quadro d’insieme e infine si reincarna in un nuovo corpo fisico. Ciascuna vita è influenzata dalle vite precedenti secondo la
legge del karma.[39] Tra una reincarnazione e l’altra sussisterebbe il kamaloka un periodo intermedio in cui l’anima rivive le
[40]
emozioni suscitate agli altri nel corso dell’esistenza.

Questa idea sulla natura dell'uomo, riflette una credenza sulla natura dell'universo (cosmologia) di stampo religioso (nella fattispecie
induista): in essa si ripropone la credenza della teosofia sulla discesa (o “condensazione”) dello "spirito" nella materia e della sua
successiva risalita o “spiritualizzazione”.[41]

Secondo Steiner coloro che in vita non riescono a sollevarsi verso una maggiore spiritualità furono un tempo incarnati in popoli
diversi rispetto all’esistenza.[40]

Studi e ricerche
Nell'ambito dell'esercizio della professione medica, alcuni professionisti hanno riportato i risultati di estese ricerche basate sulla
presunta regressione a vite passate, ottenuta con l'ipnosi o con tecniche di rilassamento guidato, nel corso delle quali i soggetti
coinvolti descrivevano con notevoli dettagli esperienze di vita che si sarebbero svolte sino a diversi secoli, o anche millenni, anteriori
alla loro nascita. Un altro metodo di ricerca è invece stato quello di vagliare la veridicità delle affermazioni di bambini che
impersonificavano personalità precedenti defunte, osservando se presentassero dei segni di nascita (voglie, malformazioni, ecc.)
corrispondenti a quelli dei morti. Tra questi studiosi, nell'uno o nell'altro approccio, si possono ricordare:

Helen Wambach, che ha condotto studi su 1.088 soggetti;[42]


Brian Weiss, che ha pubblicato diversibest seller sulla sua attività di psichiatra basata sulla tecnica della
regressione;[43]
lo psichiatra e docente universitarioIan Stevenson;[44]
Jim B. Tucker, direttore della clinica dipsichiatria infantile della Università della Virginia, "allievo" di Stevenson.
Quest'ultimo (Tucker) ha continuato l'opera del suo predecessore effettuando uno studio comprendente molti nuovi casi in particolare
sui bambini che affermano di ricordare vite precedenti. Nel suo saggio Life before Life: a scientific investigation of children's
memories of previous life,[45] egli descrive quarant'anni di ricerche compiute in tal senso, e da lui ereditate e continuate. I bambini da
lui analizzati, così come da Stevenson prima, provengono da ogni angolo del pianeta e da diversi tipi di famiglia. L'età di questi
bambini varia all'incirca dai due ai sei anni, dopodiché tali ricordi verrebbero dimenticati. I ricercatori, una volta raccolte le
testimonianze, sono andati personalmente nei posti indicati dai bambini ad incontrare le persone di cui avevano parlato, riscontrando,
a loro dire, che avevano detto la verità.[46] Psicologi come Tucker analizzano i casi di centinaia di pazienti, e spesso per verificare le
informazioni che i bambini ricordano devono interrogare almeno una cinquantina di persone diverse. Stevenson per primo fece
notare, tra le altre cose, che organizzare una truffa coinvolgendo più di cinquanta persone è quantomeno difficile, se non impossibile.

I risultati di J. B. Tucker
Secondo la testimonianza di Jim B. Tucker, i bambini analizzati non usano mai l'espressione "vita precedente" pur descrivendo con
chiarezza ciò che sarebbe loro avvenuto in passato. Un bambino turco, per esempio, avrebbe fornito molti dettagli circa la sua
famiglia passata residente nella città di Istanbul, che si trovava molto lontano dal luogo dove abitava adesso, aggiungendo particolari
di parenti avuti in passato, citando i loro nomi armeni assieme ai relativi indirizzi di casa. Ricordava anche i nomi della moglie e dei
figli.

Non tutti i bambini però ricorderebbero le vite precedenti. Tucker avrebbe notato che nel 70% dei casi i bambini ricordano morti
avvenute soprattutto in circostanze non naturali, quali incidenti, episodi traumatici improvvisi e morte violenta.

A fronte dei suoi vari esperimenti, che lo hanno portato a ritenere che lacoscienza non sia un prodotto delcervello bensì dell'anima, e
che quindi sia immortale, Jim B. Tucker non vuole usare il termine "reincarnazione", pur affermando che tale possibilità non possa
essere esclusa del tutto; egli preferisce parlare di prove concrete sulla sopravvivenza delle emozioni umane in presenza di specifiche
circostanze.

Nella letteratura e nell'arte

Metempsicosi nella mitologia classica


Nella mitologia classica Poseidone fece reincarnare il figlio Cicno, che era stato ucciso da Achille durante la guerra di Troia, in un
cigno. L'episodio è narrato nelleMetamorfosi di Ovidio:

« Con le ginocchia il corpo, e con la palma / Con più forza, che può, stringe la gola, / Tanto, che toglie quella
strada à l'alma, / Che suol dar fuor lo spirto, e la parola. / Al fin con questo modo à lui la palma / De la vittoria il
forte Achille invola./ Cerca poi trargli il vincitor Acheo / L'arme, perpetua à lui gloria, e trofeo. / Ma tosto,
ch'apre l'arme, intende il lume / Quivi entro, volar fuor vede un augello. / Spiega lontan da lui le bianche piume,
/ Grande, ben fatto, à maraviglia bello: / Il Re, che tributario have ogni fiume, / Volle, ch'entrasse in quel corpo
novello. / Hor le cagnate sue terrene some / Non ritengon di prima altro, che 'l nome. »

(Ovidio, Metamorfosi , libro XII [47])


Un altro grande protagonista della guerra di Troia, anch'egli semidio e vittima di Achille, fu egualmente fatto reincarnare dopo la
morte: Memnone, il bellissimo re degli Etiopi, che era figlio di Eos (anche stavolta la fonte è il testo ovidiano). La dea era
inconsolabile, e Zeus decise di alleviarne il dolore: mentre la pira stava per ardere la testa e il corpo di Memnone (il sovrano era
morto tramite decapitazione) si levò improvvisamente dalle fiamme uno stormo di uccelli. Memnone da quel momento avrebbe
vissuto in ognuno di essi, e per sempre:
« De la prima favilla ogni sorella/Nel revoluto fumo un'alma informa./Da questo, e da quel lato esce una
ascella,/ Fin che di vero augel mostra la forma./Quante scintille alzar fa la facella,/Tante in augelli il fato ne
trasforma/Nel modo stesso in aere in un momento/Se ne veggon formare, e cento, e cento./Sì gran numero al
ciel se'n vede asceso,/Che fan quasi oscurar ne l'aere il giorno./Fan sopra mille giuochi al rogo acceso,/Indi il
giran tre volte intorno intorno./Tre volte il grido lor fan, che sia inteso/Insino al più beato alto
soggiorno/L'essercito in due campi poi si parte/E forman le battaglie al fiero Marte./Indi crudeli ad affrontar si
vanno,/E con gli urti, e co' rostri, e con gli artigli,/Et ogni estrema ingiuria empi si fanno/Del bruggiato Mennone
in novi figli./Tanto che molti con disnore, e danno/Del proprio sangue lor cadon vermigli./E fan l'essequie con la
lor tenzone/A la cognata polve di Mennone.[47] »

Nel VI libro dell'Eneide, durante la discesa agli Inferi di Enea e della Sibilla Cumana, dalle parole che Anchise rivolge al figlio
traspare la concezione pitagorico-orfica di Virgilio: Anchise descrive una teoria dei cicli e delle rinascite spiegando come molte
ombre dei Campi Elisi si immergano nel fiume Lete per dimenticare le vite precedenti e poter dunque reincarnarsi in nuovi corpi
terreni.[48] Secondo vari studiosi, la descrizione della sofferenza di queste anime per gli errori delle vite passate (quisque suos
patimur Manes, v.743) è una reminiscenza del Gorgia platonico, dove si parla delle sofferenze animiche di purificazione per un
perfezionamento della vita successiva.[49]

Note
1. ^ Vedi lemma "Reincarnazione" in Vocabolario Treccani (http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?
pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/R/VIT_III_R_095407.xml)
2. ^ «Dottrinalmente il Buddhismo non insegna né l'esistenza dell'anima, né la sua trasmigrazione in successive
incarnazioni, ma insiste sulla trasformazione dinamica, o "flusso" (samsāra) di esistenze.uttavia,
T nella sua
influenza sul pensiero popolare, questa dottrina è assimilata a ogni altra dottrina sulla trasmigrazione» Masaharu
(
Anesaki, alla voce "Trasmigration (Buddhist)" inThe Buddhists. Encyclopaedia of Buddhism, a cura di Subodh
Kapoor, Cosmo Publications, New Delhi 2001, vol. V, pag. 1451).
3. ^ Metempsicosi nell'Enciclopedia Italiana Treccani
4. ^ Fabio Mora, Religione e religioni nelle storie di Erodoto, Edizioni universitarie Jaca, 1986 pagg.115-123
5. ^ Aristotele,De anima 407b20 = 58 B 39 DK, p. 955 tr. it.
6. ^ Platone, Menone, 81 AD; Fedone, 70 A, ecc.
7. ^ Platone, Fedone, 61b
8. ^ Diogene Laerzio,21 B 7 DK in VIII, 36, pp. 301-303 .trit.
9. ^ Edoardo Bratina Vite e dottrine dei filosofi, La Reincarnazione, documentata dalla religione, filosofia e scienza, ETI,
Trieste 1972, pag. 27.
10. ^ Platone, La Repubblica, libro X.
11. ^ Fedone, 75 d.
12. ^ «Le anime disincarnate sono distribuite in vari ordini. Il dovere per alcune di queste è di entrare in corpi mortali e
dopo un certo tempo sono nuovamente libere. Quelle dotate di una natura più divina sono sciolte dai vincoli terreni»
(Filone d'Alessandria, in E. Bratinaop. cit., pag. 37).
13. ^ «È una credenza universalmente ammessa che l'anima che ha commesso peccati li espia, subendo una punizione
nel mondo invisibile e poi passa in nuovi corpi», tratto da Plotino,Enneadi (in E. Bratina, op. cit., pag. 34).
14. ^ Edmond Bertholet, La Reincarnazione nel mondo antico, ed. Mediterranee, 1978.
15. ^ E. Bertholet, op. cit., pag. 280.
16. ^ Prophet, Reincarnazione. L'anello mancante del cristianesimo(v. bibliografia).
17. ^ Matteo XVI, 13-14.
18. ^ Matteo XVII, 12.
19. ^ Matteo XI, 13-14.
20. ^ Giovanni IX, 34.
21. ^ Gregorio Nisseno, Grande discorso catechetico, tom. III.
22. ^ a b Edmond Bertholet, La Reincarnation, Paris, 1972.
23. ^ Origene , I Princípi 1,8,4; Commento al Vangelo di Giovanni 6,10,64; Commento alla Lettera ai Romani5,1; 6,8;
Commento al Vangelo di Matteo 11,17; Contro Celso 1,20
24. ^ Origene, Contro Celso 3,75
25. ^ Origene, Commento al Vangelo di Matteo 13,1
26. ^ Secondo la teologia cattolica in realtà Cristo non ha mai parlato di reincarnazione, ma soprattutto questa è in
contraddizione con la Resurrezione. Ma poi:

Nell'episodio del cieco nato, sono i discepoli che pensano che possa aver peccato lui od i suoi genitori. È Gesù
che nel versetto successivo chiarisce questa questione presente nella mentalità ebraica: «[3]Rispose Gesù: «Né
lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.». Dunque questo male
fisico non era dovuto ne per i suoi peccati, ne per quello dei suoi genitori, contrariamente a quanto loro
pensavano.
In Matteo (XII, 31-32) Gesù dice: «[31]Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli
uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. [32]A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo
sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello
futuro.». Dunque ne in questa vita, ne in quella futura che verrà dopo la morte, ovvero nell'aldilà.
Nel vangelo di Luca, il buon ladrone viene portato subito in Paradiso, essendosi pentito e riconosciuto peccatore
di fronte a Gesù. «[42]E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». [43]Gli rispose: «In
verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
27. ^ G. Macgregor, Reincarnation in Christianity. A new Vision of the role of rebirth in christian thought(v. bibliografia).
28. ^ Tommaso Palamidessi, Memorie di vite passate e loro tecniche, Edizioni Archeosofica, 1977.
29. ^ «Se un asiatico mi domandasse la definizione dell' Europa sarei obbligato a rispondere: è quella parte del mondo
infestata dall'incredibile illusione che l'uomo sia stato creato dal nulla e che la sua nascita sia la sua prima venuta
nella vita» (Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, vol. II, cap. XV).
30. ^ «Noi crediamo in una serie infinita di reincarnazioni dell'anima, di vita in vita, di mondo in mondo, ciascuna delle
quali rappresenta un miglioramento ulteriore…» (Mazzini, in E. Bratina, op. cit., pag. 70).
31. ^ E. Bratina, op. cit., pag. 21.
32. ^ Le religioni in Italia: Il "credere senza appartenere" e la rilevanza del pluralismo (http://www.cesnur.org/religioni_itali
a/introduzione_04.htm)
33. ^ Incipit del Qoelet (o Ecclesiaste), testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, tradizionalmente attribuito a
Salomone.
34. ^ Cfr Devarim (parashah)
35. ^ Non deve essere escluso [comunque] che l'uomo [sino ad oggi] che visse più anni fu Matusalemme (cfr
"Pentateuco")
36. ^ Questa fu anche una sorta di conclusione di una discussione sull' Halakhah in genere
37. ^ Potrebbe anche trattarsi di una "Dottrina anonima" del Talmud
38. ^
« The doctrine of transmigration was prevalent from the second century onward among some Gnostic sects
and especially among Manicheans and was maintained in several circles in the Christian Church (perhaps
even by Origen). It is not impossible that this doctrine became current in some Jewish circles, who could
have received it from Indian philosophies through Manicheism, or from Platonic and neoplatonic as well as
from Orphic teachings. »

(Gershom Scholem . Ghilgul in Encyclopedia Judaica vol.7. New Y ork, Gale, 2007, p.602 )

39. ^ Rudolf Steiner e il Karma, su www.area75.eu. URL consultato il 28 giugno 2017.


40. ^ a b Rudolf Steiner, Universo, terra, uomo (Welt, Erde und Mensch, deren Wesen und Entwickelung, sovie ihre
Spiegelung in dem Zusammenhang zwischen iiuptischem Mythos undgegenwürtiger Kultur .), Editrice Antroposofica,
Milano, 2005. ISBN 88-7787-370-1
41. ^ La Società Antroposofica, in Le religioni in Italia, 7 aprile 2014. URL consultato il 22 giugno 2017.
42. ^ Helen Wambach, Storie vere di viaggi meravigliosi dentro la vita prima della nascita , edizioni Mediterranee, 1991.
43. ^ Di seguito alcuni best seller di Brian Weiss editi da Oscar Mondadori:Molte vite, un'Anima Sola, 2008; Oltre le
porte del tempo, 2000; Molte vite, un solo amore, 1996;
44. ^ Ian Stevenson, Reincarnazione, 20 casi a sostegno, Armenia edizioni, 2005.
45. ^ Jim B. Tucker, Life before Life: a scientific investigation of children's memories of previous life , edito da St. Martin's
Griffin, 2008 ISBN 0-312-37674-X.
46. ^ Fonte: Maurizio Molinari, Gli scienziati studiano i bimbi che ricordano le loro vite precedenti(http://bancadati.lastam
pa.it/LaStampaArchivio-free/main/History/viewObj.jsp?objid=7062082) , su Tuttoscienze, inserto del quotidianoLa
Stampa del 21 giugno 2006.
47. ^ a b Ovidio, Metamorfosi, libro XII, traduzione di Giovanni Andrea Dell'Anguillara
48. ^ Virgilio, Eneide, Mondadori 1989, Commento p.772
49. ^ Ibidem, p.773
Bibliografia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, La reincarnazione: la scienza eterna della vitaEdizioni Bhaktivedanta,
Firenze 1983
Elizabeth C. Prophet, Erin L. Prophet,Reincarnazione, l'anello mancante del cristianesimo , traduzione italiana a
cura di A. Carbone, Armenia, 2003ISBN 88-344-1478-0
Battista Mondin, Preesistenza Sopravvivenza Reincarnazione, Àncora, Milano 1989
Geddes MacGregor, Reincarnation in Christianity. A new Vision of the role of rebirth in christian thought, The
Theosophical Publishing House, Wheaton, Ill. U.S.A 1986
Christoph Schönborn, Risurrezione e reincarnazione, trad. it., Piemme, Casale Monferrato 1990
Maria Penkala, La reincarnazione. Prove e dottrine di ogni tempo e luogo , Mediterranee, Roma 1993ISBN 88-272-
0226-9
Rudolf Steiner, Cristianesimo come fatto mistico e i misteri antichi
, editrice Antroposofica, 2006
Hans Urs von Balthasar, La metempsicosi, in: Homo creatus est. Saggi teologici V, trad. it., Morcelliana, Brescia
1991, pp. 111–130
Tigunait Rajmani, Karma e reincarnazione, Laris, 2008
Edouard Bertholet, La reincarnazione nel mondo antico, trad. it., edizioni Mediterranee, Roma 1978ISBN 88-272-
1022-9
Jim B. Tucker, Il bambino che visse due volte, Sperling & Kupfer, 2009
Stefania Rocchetta, Tornare al Mondo. Resurrezioni, rinascite e doppi nella cultura antica, Il Mulino, 2013, 978-88-
15-23883-2

Voci correlate
Anima
Dybbuq
Ghehinnom
Incarnazione
Origenismo
Peccato originale
Rinascita (religione)

Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni sullareincarnazione
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «reincarnazione»
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sullareincarnazione

Collegamenti esterni
U. Fracassini, Metempsicosi in "Enciclopedia Italiana" (1934)
, Treccani.it
(EN ) Reincarnation, Encyclopedia Britannica(2010)
Reincarnazione, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
Controllo di autoritàGND: (DE ) 4077308-5

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Reincarnazione&oldid=92987315
"

Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 4 dic 2017 alle 11:37.

Il testo è disponibile secondo lalicenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo
; possono applicarsi
condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.

Potrebbero piacerti anche