Sei sulla pagina 1di 2

Musicologia sistematica: psicologia della musica, sociologia della musica, filosofia della musica, acustica

musicale, neuroscienze applicate alla musica, computer sciences (tutte sotto discipline della musicologia
sistematica

Sovrapposizioni tra settori:

- La psicologia della musica applica contenuto e metodi di tutte le sotto discipline della psicologia
(percezione) a tutti gli aspetti del comportamento e dell’esperienza
- Musicologia cognitiva condivide la natura interdisciplinare di settori come la linguistica cognitiva
- Le neuroscienze cognitive applicate alla musica studiano il modo in cui l’abilità musicale viene
implementata nel cervello

Alle domande di ricerca si risponde attraverso:

1) L’analisi dei dati empirici (basati sull’osservazione)


2) Lo sviluppo di teorie

La musicologia sistematica è più interdisciplinare della musicologia storica

La musicologia sistematica è strettamente correlata a discipline orientate alla pratica (anche al di fuori della
musicologia) come:

- tecnologia musicale
- music information retrieval
- robotica musicale

Etnomusicologia: conosciuta precedentemente anche come musicologia comparata. É lo studio della


musica nel suo contesto culturale. Spesso a che fare con lo studio della musica non occidentale ma anche lo
studio di quella occidentale da una prospettiva antropologica o sociologica.

Gli etnomusicologi hanno spesso a che fare con osservazioni e ricerche di lungo termine.
Riassunto storia della musica generale:
 Punto di origine situato nell’antica Grecia (riflessioni sulla natura e il contenuto e le funzioni della
musica) nelle teorie di Platone e nella poetica di Aristotele.
 Nell’era cristiana si ha una sistemazione della musica (teoria di Boezio).

Boezio divide la musica in tre parti:


1) Musica Mundana (musica delle sfere/pianeti)
2) Musica Humama (dell’uomo, la voce)
3) Musica Instrumentalis (strumenti)

La categorizza nel Quadrivium (assieme ad aritmetica, geometria, astronomia)

 Il Medioevo ignora la prospettiva storica della musica (gli scritti sono un insieme delle varie
discipline)
 Dal XVI lo studio continua nelle università inglesi
 Nel XVIII l’Illuminismo rafforza lo status della musica in un discorso intellettuale. Da inizio ad una
consapevolezza storia del passato (sviluppata nel secolo successivo). Porta alla luce, inoltre, la
domanda della filosofia sulla natura della musica (nascita di un’estetica musicale)
 La prima storia della musica da Nicholaus Forkel (1788-1801). Storia della musica divisa in cinque
parti fisica, matematica, grammatica, retorica, critica musicale (apparentemente non collegata alla
storia della musica intesa come la intendiamo noi).
1869-1876 Fetis, altro autore, divide lo studio in cinque volumi ed includeva anche la musica
popolare europea e non europea (specialmente quella in Cina e India). In esso Fetis costruiva le basi
della musicologia comparata (=etnomusicologia)
 Nel Romanticismo e Modernismo le parole chiavi sono storicismo ed estetica. Razionalizzazione
della prospettiva storica e si consolida il concetto di musicologia come disciplina accademica. 1898
primo istituti di musicologia in Austria da Guido Adler.
 La visione della musicologia al giorno d’oggi è di una narrativa lineare, ovvero gli eventi sono
semplificati e posizionati in maniera sequenziale (un evento ne segue un altro).
 Negli anni Ottanta ci furono dei cambiamenti in concomitanza con l’ampliamento del repertorio
musicale a disposizione per lo studio (seguito da approcci di studio diversi). Il musicologo Kerman
nel 1980 ha pubblicato un articolo in cui esplica il concetto di analisi con numerose critiche. Nel
1985 pubblica un secondo studio in cui sottolinea le divisioni della musicologia come disciplina e
critica l’approccio musicologico fino ad all’ora.
Nella sua critica sottolinea i problemi dell’analisi musicale e l’approccio musicologico
contemporaneo.
Le sue domande principali erano:
1) La musica ha un significato indipendente dal contesto in cui è fruita?
2) La musica è inscindibile dal contesto sociale non può essere compresa al di fuori delle circostanze
nelle quali viene prodotta?
3) Il suo significato deriva da un eventuale intenzionalità mutualmente e compresa tra creatore ed
ascoltatore?
4) La musica è un attributo della mente o un prodotto di risposte cognitive e corporee al suono?

Dopo Kerman l’approccio è più riflessivo e critico.

Potrebbero piacerti anche