Sei sulla pagina 1di 2

Dal Vangelo secondo Luca 1,39-45

1. In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la


regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella
casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta
ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel
suo grembo.

Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:


«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo
grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga
da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il
bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
2. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il
Signore le ha detto».

Gioca e incidi nel cuore il Vangelo


Due madri ci vengono in aiuto per preparare il nostro cuore
ad accogliere Gesù: la giovane Maria e l’anziana cugina
Elisabetta. Maria, giovane di quindici o sedici anni si mette in
viaggio verso la montagna e raggiunge in fretta una città della
Giudea, Ain Karim, che vuol dire “sorgente generosa”. Maria
va da Elisabetta per aiutare l’anziana parente e per confidarle
il suo segreto: sarà la mamma di Gesù. Ella è colma di Spirito
Santo e lo Spirito di Dio fa fiorire tutto e fa sobbalzare di gioia
Giovanni Battista nel grembo di Elisabetta. Ecco la missione di
Maria: entra nella casa di Zaccarìa, entra in tutte le famiglie.
La sua voce e il suo saluto sono come una carezza, e suscitano
tanta gioia. Maria ha creduto alle parole del Signore e ha
obbedito con cuore docile e forte. Ella ha sempre creduto alla
Parola di Dio e si è abbandonata al suo amore e alla sua
volontà. Dall’anima di Maria erompe un canto di gioia e di
fede: il Magnificat, con cui ella ringrazia il Signore di essere
poverissima. Anche oggi Maria entra nella tua casa, se lo vuoi,
come 2000 anni fa entrò nella casa di Elisabetta e di Zaccarìa
portando la gioia, perché dove c’è la Madonna c’è la gioia. I
primi ad avvertire l’arrivo della Mamma Celeste sono sempre
i bambini, che sobbalzano di gioia al suono melodioso della
sua voce. Massimino e Melania, i due bambini che videro e
udirono parlare la Madonna a La Salette, dissero che quella
voce era “dolcissima e flautata”, e che avrebbero voluto
mangiarla se fosse stato loro possibile. Elisabetta loda la
Madre di Gesù perché ha creduto alla Parola di Dio che
l’Angelo Gabriele le ha rivelato. Quale madre del Battista,
precursore di Gesù, ella sa bene che è la fede che ha reso
Maria grande agli occhi di Dio!
Dal Vangelo secondo Luca 2,1-114
1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando
Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire,
ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla
città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa
e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua
sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in
una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

2. C’erano in quella regione alcuni pastori che,


pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte
facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del
Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li
avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore,
ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi
annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un
Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il
segno: troverete un bambino avvolto in fasce,
adagiato in una mangiatoia»
E subito apparve con l’angelo una moltitudine
dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace
agli uomini, che egli ama».
Gioca e incidi nel cuore il Vangelo
Il censimento è un atto di orgoglio umano. Dio non vuole
le statistiche, perché si fondano sulla sicurezza umana;
Dio ci vuole abbandonati a lui con una fede semplice. Il
popolo d’Israele per millenni aveva invocato il Salvatore.
Ora, dopo molta attesa, nella pienezza dei tempi, Dio
risponde a questa preghiera mandando il suo Figlio
dilettissimo. In cielo gli Angeli annunciano la pace agli
uomini di buona volontà; sulla terra alcuni pastori, quella
notte, si trovano nei pascoli di Betlemme occupati a fare
la guardia alle loro greggi. All’improvviso sono avvolti da
uno splendore. Un Angelo si presenta ad essi, li rassicura
e comunica loro un bellissimo messaggio. «Non temete,
ecco io vi annuncio una grande gioia: oggi vi è nato nella
città di Davide un Salvatore, che è Cristo Signore!». È il
grande annuncio di gioia che si rinnova ogni anno nella
notte santa di Natale. Oggi Gesù nasce nuovamente,
attraverso la Liturgia e i Sacramenti, per rimanere in
mezzo a noi, nella Chiesa, nel mondo e nel cuore di ogni
uomo che lo accoglie. Nasce anche in te perché tu possa
essere una creatura nuova, nello splendore della vita di
Grazia. Il mistero del Natale è tutto soffuso dalla luce
della Vergine, Madre di Dio, Madre della Chiesa e
mamma di ciascuno di noi. Quando Gesù venne nel
mondo, gli uomini non conoscevano l’amore di Dio per
loro, erano nel buio, il loro cuore vagava nella notte. Per
questo Dio ha mandato a noi il suo Figlio Unigenito: con
lui la luce è discesa sul mondo e le tenebre si sono
dissipate. Con la Vergine Madre adora Gesù e offrigli in
dono l’impegno di fare ogni cosa come piace a lui.

Potrebbero piacerti anche