1. In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la
regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 2. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Gioca e incidi nel cuore il Vangelo
Due madri ci vengono in aiuto per preparare il nostro cuore ad accogliere Gesù: la giovane Maria e l’anziana cugina Elisabetta. Maria, giovane di quindici o sedici anni si mette in viaggio verso la montagna e raggiunge in fretta una città della Giudea, Ain Karim, che vuol dire “sorgente generosa”. Maria va da Elisabetta per aiutare l’anziana parente e per confidarle il suo segreto: sarà la mamma di Gesù. Ella è colma di Spirito Santo e lo Spirito di Dio fa fiorire tutto e fa sobbalzare di gioia Giovanni Battista nel grembo di Elisabetta. Ecco la missione di Maria: entra nella casa di Zaccarìa, entra in tutte le famiglie. La sua voce e il suo saluto sono come una carezza, e suscitano tanta gioia. Maria ha creduto alle parole del Signore e ha obbedito con cuore docile e forte. Ella ha sempre creduto alla Parola di Dio e si è abbandonata al suo amore e alla sua volontà. Dall’anima di Maria erompe un canto di gioia e di fede: il Magnificat, con cui ella ringrazia il Signore di essere poverissima. Anche oggi Maria entra nella tua casa, se lo vuoi, come 2000 anni fa entrò nella casa di Elisabetta e di Zaccarìa portando la gioia, perché dove c’è la Madonna c’è la gioia. I primi ad avvertire l’arrivo della Mamma Celeste sono sempre i bambini, che sobbalzano di gioia al suono melodioso della sua voce. Massimino e Melania, i due bambini che videro e udirono parlare la Madonna a La Salette, dissero che quella voce era “dolcissima e flautata”, e che avrebbero voluto mangiarla se fosse stato loro possibile. Elisabetta loda la Madre di Gesù perché ha creduto alla Parola di Dio che l’Angelo Gabriele le ha rivelato. Quale madre del Battista, precursore di Gesù, ella sa bene che è la fede che ha reso Maria grande agli occhi di Dio! Dal Vangelo secondo Luca 2,1-114 1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
2. C’erano in quella regione alcuni pastori che,
pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». Gioca e incidi nel cuore il Vangelo Il censimento è un atto di orgoglio umano. Dio non vuole le statistiche, perché si fondano sulla sicurezza umana; Dio ci vuole abbandonati a lui con una fede semplice. Il popolo d’Israele per millenni aveva invocato il Salvatore. Ora, dopo molta attesa, nella pienezza dei tempi, Dio risponde a questa preghiera mandando il suo Figlio dilettissimo. In cielo gli Angeli annunciano la pace agli uomini di buona volontà; sulla terra alcuni pastori, quella notte, si trovano nei pascoli di Betlemme occupati a fare la guardia alle loro greggi. All’improvviso sono avvolti da uno splendore. Un Angelo si presenta ad essi, li rassicura e comunica loro un bellissimo messaggio. «Non temete, ecco io vi annuncio una grande gioia: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è Cristo Signore!». È il grande annuncio di gioia che si rinnova ogni anno nella notte santa di Natale. Oggi Gesù nasce nuovamente, attraverso la Liturgia e i Sacramenti, per rimanere in mezzo a noi, nella Chiesa, nel mondo e nel cuore di ogni uomo che lo accoglie. Nasce anche in te perché tu possa essere una creatura nuova, nello splendore della vita di Grazia. Il mistero del Natale è tutto soffuso dalla luce della Vergine, Madre di Dio, Madre della Chiesa e mamma di ciascuno di noi. Quando Gesù venne nel mondo, gli uomini non conoscevano l’amore di Dio per loro, erano nel buio, il loro cuore vagava nella notte. Per questo Dio ha mandato a noi il suo Figlio Unigenito: con lui la luce è discesa sul mondo e le tenebre si sono dissipate. Con la Vergine Madre adora Gesù e offrigli in dono l’impegno di fare ogni cosa come piace a lui.