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I raggi del sole che giungono sulla Terra non la riscaldano ovunque in egual misura. Le cause sono
diverse. Ad esempio, è abbastanza ovvio che il riscaldamento della Terra dipenda dalla distanza dal
Sole (circa 150milioni di Km) ma anche dalla posizione geografica di una regione (ad esempio, se è
vicina al mare, in montagna, all’interno di u continente).
Molto più importanti, tuttavia, sono i seguenti fattori:
1. la latitudine (se si è più o meno vicini all’Equatore, ai tropici, alle medie latitudini o ai
circoli polari, il riscaldamento è molto diverso).
2. l’angolo di incidenza dei raggi solari (ovvero l’inclinazione con cui i raggi solari
colpiscono le varie zone della Terra)
3. l’inclinazione dell’asse terrestre (da cui dipende l’alternarsi delle stagioni)
L’angolo di incidenza. I raggi del sole giungono sulla Terra tutti uguali ma la riscaldano in modo
differente perché l’angolo con cui la colpiscono (detto “angolo d’incidenza”) è molto diverso tra i
poli e l’Equatore. L’angolo d’incidenza aumenta progressivamente a partire dai poli (dove si
approssima allo zero) fino a raggiungere i 90° in prossimità dell’Equatore.
Pertanto:
- Ai poli: i raggi sono molto obliqui, quasi radenti anzi, e quindi scaldano e illuminano poco.
- All’Equatore e ai tropici, invece, i raggi sono perpendicolari e la loro capacità di
riscaldamento è massima.
Questo fenomeno è molto facile da comprendere se solo provi a pensare al moto apparente che il Sole compie ogni
giorno, dal mattino al tramonto: di mattina, il Sole è appena sopra l’orizzonte e i raggi sono molto obliqui, quindi
scaldano poco (così è ai poli, appunto); col passare delle ore, il Sole “si alza” sempre di più fino a che, a mezzogiorno,
esso raggiunge il punto più alto nel cielo: in quel momento i raggi sono perpendicolari e il loro riscaldando è massimo
(come accade all’Equatore).
1. due calotte polari (una compresa tra Polo Nord e il parallelo chiamato “Circolo polare
artico”; l’altra compresa tra il Polo Sud e il parallelo chiamato “Circolo polare antartico”).
Sono le principali zone fredde del pianeta (IMPORTANTE: vedi cartina p. 52 del tuo libro
di geografia)
A. il Sole a mezzanotte. Nelle località comprese tra i circoli polari e i poli, il Sole rimane tutto il
giorno sopra l' orizzonte durante l'estate, quindi anche a mezzanotte. La durata di questo fenomeno
dipende dalla latitudine: ai poli (90° di latitudine) il Sole non tramonta mai per 6 mesi ma via via
che si procede verso i circoli polari (66° 33'di latitudine), la durata del fenomeno diminuisce fino a
un minimo di 24 ore di sole sul circolo polare, nel giorno del solstizio d' estate.
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01_GEOGRAFIA_02_GEOGRAFIA_Il RISCALDAMENTO DELLA TERRA.doc
Il fenomeno del Sole a mezzanotte riguarda le calotte polari (artica e antartica) ma dato che non ci
sono terre abitate a sud del circolo polare antartico, questa esperienza si considera limitata alla
calotta artica che comprende le popolazioni della Russia, del Canada, dell' Alaska, della Groenlandia
e dell'
Islanda.
2. due zone temperate, una a nord (emisfero boreale) l’altra a sud (emisfero australe),
comprese tra un circolo polare e un tropico (il 45° parallelo è il parallelo intermedio di
queste zone).
Nelle zone temperate la durata del giorno è quella della notte sono diverse di stagione in
stagione e in base alla latitudine. In estate, ad esempio, il giorno è lunghissimo vicino ai circoli
ma le ore diurne decrescono a latitudine più basse. In queste zone temperate le stagioni sono ben
differenziate. Avvicinandoci ai Tropici, tuttavia, un vero e proprio inverno non esiste.
(IMPORTANTE: vedi cartina p. 42 del tuo libro di geografia)
3. una zona intertropicale: è in pratica la fascia centrale della Terra, collocata tra i due
tropici. L’Equatore è la linea mediana di questa zona. E’ la zona più calda della terra perché
i raggi arrivano perpendicolari o quasi per tutto l’anno. Non esiste un vero inverno. A
cavallo dei tropici si hanno le zone più aride del mondo dove non piove praticamente mai,
mentre a cavallo dell’Equatore, dove invece esiste una stagione delle piogge, si ha un clima
caldo-umido. (IMPORTANTE: vedi cartine p. 32 e 22 del tuo libro di geografia)