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CRONACHE di NAPOLI Lunedì 15 Ottobre 2001

Viaggio nella memoria

La storia vera
In un convegno a Capua l’Editoriale “Il Giglio” riscopre i valori napoletani

Volturno 1860,
IL PUNTO DI VISTA

“I veri eroi DEI REVISIONISTI


Si sono ritrovati a discutere su di un
argomento molto delicato, la Battaglia del
Volturno combattuta il 1° - 2 ottobre del
1860. Anche quest’anno la casa editrice
“Il Giglio” ha promosso degli incontri che
si sono svolti sabato scorso, con due eventi

siamo noi” particolarmente significativi: la Messa in


suffragio e in memoria dei soldati
dell’Esercito Napoletano caduti durante
gli scontri e il Convegno che si è svolto
nella chiesa di San Michele Arcangelo. I
relatori nei loro interventi hanno
ricordato gli avvenimenti attraverso
un’ottica finalmente diversa e libera dalle
obbligate versioni che finora hanno
offerto un quadro totalmente mistificato
di quel periodo storico. Ciò per amore
della verità e di chi ha sacrificato se stesso
per i propri ideali, senza distinzioni.
Nel diario di guerra di un piccola capanna che i miei gravemente ferito il tenente
ufficiale dell’Esercito soldati mi hanno costruito con colonnello La Rosa, siciliano,
Napoletano, Ludovico rami e foglie d’alberi. Un che andando all’assalto alla
Quandel, emerge l’eroismo dei ufficiale di cavalleria, mi testa del suo battaglione, ha
soldati che hanno combattuto chiede un posto nel piccolo ricevuto un colpo d’arma da
per la bandiera del Sud e per ricovero per ripararsi dalla fuoco al basso ventre. li risulta-
la loro Patria, il Regno delle pioggia che di momento in to della giornata ha comunque
Due Sicilie. Quandel, ex momento acquista maggiore sollevato straordinariamente il
allievo della Nunziatella, forza e di buon grado lo morale dei nostri soldati.
quando Garibaldi e le camicie accontento.
rosse entrarono a Napoli, Il temporale continua e *****

lasciò la Scuola Militare di diversi cavalli spaventati dalle


Pizzofalcone e con altri faville che il vento porta via Il primo artigliere di destra
compagni raggiunse il re dai fuochi di bivacco, rompono incaricato del caricamento del
Francesco II che con le sue i legami e corrono in varie pezzo si chiama Antonini, è un
truppe si era schierato sul direzioni: il cavallo che monto giovane calabrese e di
Volturno dove prese parte alla è uno di quelli che sono montagna. Da più di due ore
battaglia del 1° - 2 ottobre del scappati, riescono a maneggia l’attaccatoio, si sente
1860, Quandel partecipò anche riprenderlo, ma una delle due stanco e mi chiede un po’ di
all’assedio di gaeta. pistole sistemate sulla sella e riposo che di buon grado gli
Fedele al suo giuramento non che mio padre mi aveva concedo, facendolo sostituire
volle passare nelle fila donato, va perduta. Passo da un altro artigliere.
dell’esercito piemontese. l’intera notte senza chiudere L’Antonini si pone presso il
Si ritirò a Monte di Procida, occhio. Verso l’alba il cielo si miruolo della ruota destra del
dove vivono ancora oggi alcuni fa sereno e il sole sorge pezzo, incrocia le braccia e
suoi familiari. sgombro di nubi. guarda nella direzione del
Il racconto avvincente di E’ deciso per quel mattino nemico. Continuo i miei tiri,
Quandel inizia alla vigilia un attacco sulla posizione di allorché mi sento chiamare da
della battaglia, con lo scontro Caiazzo, difesa dalle truppe lui. Passo dalla coda del pezzo
di Caiazzo. garibaldine comandate dal e mi avvicino. Allora lui mi
generale Medici. Le Altezze indica un sito, a destra della
Reali, il Conte di Caserta batteria nemica, in direzione di
di Ludovico Quandel Alfonso di Borbone e di Tram S. Tammaro occupata dalle
Luigi di Borbone, giungono al forze nemiche. Il sole mi batte
Al Poligono giunge il Re Poligono di Capua alle otto del negli occhi e non mi fa
Francesco II che passa in mattino provenienti da Gaeta e distinguere bene. L’Antonini
rivista le truppe riunite; l’entu- si dirigono sulle alture di mi dice di portarmi dietro di lui
siasmo dei soldati napoletani è Caiazzo per essere presenti al e di seguire la direzione che
grandissimo. Grida altissime di combattimento. darà al suo braccio: truppe
“viva il re”, si elevano dalle Nessun altro attacco viene garibaldine filano verso la mia
righe e vedo che Sua Maestà è ordinato sulla nostra linea e la destra da albero in albero.
commosso dall’attestato di giornata va avanti. Giungono Sembra vogliano eseguire un
vero affetto che gli dimostrano notizie favorevoli per le nostre movimento offensivo. Mi tolgo
i suoi soldati. Un colonnello si truppe spedite a Caiazzo. Nelle da quel posto e sto per
presenta al Re che a sua volta ore pomeridiano passano scavalcare il pezzo allorché
gli dice: “Che cosa avete fatto alcune colonne di prigionieri. I una palla di cannone nemica va
del vostro reggimento?”, e il nostri soldati, con grandissimo a colpire nel petto l’artigliere
colonnello risponde di aver coraggio e slancio, si sono Antonini che cade fulminato
salvato la bandiera e il Re gli impadroniti delle posizioni di sull’istante. Non mi capita la
chiede nuovamente del Caiazzo, quasi annientando le stessa sorte per un puro caso,
reggimento. Sento, il forze garibaldine che le forse per uno o due secondi.
colonnello discolparsi e di difendevano. Le perdite del Un momento prima la stessa
asserire che merita di essere nemico sono di cinquecento cannonata avrebbe ucciso
sottoposto ad un consiglio di prigionieri, molti uccisi e entrambi. Recito una breve
guerra. Questo episodio mi annegati nel fiume Volturno preghiera per il bravo Antonini
addolora moltissimo e mi che scorre ai piedi del colle sul e ordino a due artiglieri di tra-
impressiona profondamente. quale c’è la città. Le nostre sportare il suo corpo in un
Il Re si allontana. Cade la perdite sono invece camposanto vicino, per
notte ed io mi ritiro in una insignificanti. Tra gli ufficiali è sottrarlo alla vista dei giovani
soldati che per la prima volta si sono occupati da nostri soldati Passa qualche carro
trovano sulla linea del fuoco. che si ritirano, seguiti a d’ambulanza, che trasporta
Dalla mia batteria si qualche distanza da forze feriti e penso che la guerra è il
continua a sparare ed ecco che garibaldine. E’ un momento peggiore flagello per l’umanità.
una granata nemica porta via i difficile perché se continuo il Passano dei prigionieri e arriva
due sportelli della garitta del fuoco produrrò un danno alle al galoppo il capitano Purmann
cantoniere ferroviario e di netto nostre truppe. Se non tiro, tra dello Stato Maggiore che si
la testa di un soldato di pochi mini nemico arriverà sui ferma e ordina al capitano
fanteria. 11 caldo è soffocante. nostri pezzi. Ordino di alzare la Pacca di far marciare con
La mia faccia è irriconoscibile: punteria e faccio partire due sollecitudine sulla strada
il sudore, la polvere del terreno colpi che fanno capire ai nostri ferrata verso Santa Maria, una
che si solleva per la caduta dei soldati di allontanarsi dai sezione della batteria. Il
proiettili nemici ed il fumo che binari. Viene da me un capitano Pacca è indeciso a chi
esce dalle canne dei pezzi, maggiore di fanteria per dirmi affidare il comando della
l’hanno resa quasi nera. Uguali che la posizione è insostenibile sezione e siccome l’altro
sono le mie mani e la mia e che bisogna ritirarsi e che se ufficiale non si offre, prendo io
uniforme è quasi a brandelli. si indugia ancora, non potrà il posto e mi metto in marcia
Ho una sete ardentissima e proteggere le artiglierie dal per la nuova destinazione. Il
nelle vicinanze non vi sono nemico le cui forze sono capitano Purmann mi aggiorna
pozzi o cisterne. Un artigliere superiori alle nostre. Gli della situazione: un primo
va in cerca di acqua anche rispondo che si può ancora attacco sopra Santa Maria non
necessaria per lavare le anime contrastare l’avanzata del è riuscito. Due reggimenti della
dei pezzi quasi roventi e per il nemico. Lui si altera e mi Guardia, una batteria di
dilatamento del metallo è quasi rinnova l’ordine. Tengo duro e artiglieri e una compagnia del
impossibile il caricamento rifiuto di obbedirgli. Allora Genio sono stati mandati li in
delle granate. L’artigliere torna egli si allontana e si reca dal mattinata ma la colonna si è
poco dopo con due secchie tenente colonnello Ferrara, fermata poco lontano dal
d’acqua e una fiasca che mi comandante del Battaglione Camposanto di Santa Maria:
offre. Bevo un liquido Tiratori che mi prega di sulla strada una grossa tagliata
nauseabondo ma bevo e sento recarmi da lui. E’ un bravo d’alberi impedisce il passaggio.
che è disgustoso. E’ soldato, di un sangue freddo a Il primo tenente Colucci del
impossibile sapere che cosa vi tutta prova. Ottengo che fino a Genio, sgombra la via.
fosse in quel pozzo, lo quando il pericolo non sarà Non pensando di restare
apprendo a sera, ormai troppo reso imponentissimo e che le esposto al tiro del nemico, il
tardi. Rivado alla punteria. Di munizioni non mi faranno primo tenente Giordano fa
lì a poco ecco un altro difetto, rimarrò al mio posto. eseguire un movimento
proiettile nemico che mi Vedo alcuni ufficiali e fra all’indietro a mezza batteria
fracassa la ruota sinistra del questi il capitano De Mollot sulla quale converge il tiro
pezzo a pochi centimetri dal che ho conosciuto sul campo di soprattutto a mitraglia dei
mio braccio. Ordino di battaglia. Povero De Mollot, nemici, dalle loro posizioni
sostituire la ruota con una muore valorosamente pochi sotto i cosiddetti Archi di
nuova e il fuoco riprende. minuti dopo, alla testa della Santa Maria. Il primo tenente
Vedo ripassare la batteria compagnia che comandava. Giordano muore colpito alla
comandata da Giovanni Afan Siamo a dopo mezzogiorno fronte dalla mitraglia e tre
de Rivera che batte in ritirata e in piedi dall’alba. I miei primi pezzi hanno i conduttori
perché la totalità delle truppe artiglieri hanno fatto tutti il o morti o feriti, mentre i cavalli
che si trovano sul mio fianco loro dovere e particolarmente il senza guida trascinano le
sinistro e che in mattinata sergente Amato. Con la mia artiglierie verso Santa Maria.
erano state riportate all’assalto, sezione mi ritiro verso la Un pezzo da 12 va in posi-
adesso si ritirano, per cui piazza di Capua. Sulla strada zione, ma per la fretta di
sull’ala dritta della prima linea consolare che porta ad Aversa sparare il fuochista e l’aiutante
non resto che io con due pezzi, sono raggiunto dal capitano di Luongo restano schiacciati
quattro compagnie di tiratori e Stato Maggiore Saverio Del Re sotto il rinculo. Altri artiglieri
circa tre, quattrocento soldati che in nome del generale in sono morti o feriti e la mezza
di fanteria. Il nemico viene capo, mi ringrazia per la batteria è quasi distrutta. Altri
avanti, sia sul lato dove condotta militare da me morti e feriti tra i reggimenti
l’Antonini me l’aveva fatto serbata. Davanti a noi il campo della Guardia che incolonnati
scorgere, sia sulla mia sinistra. di manovra è sgombro di in massa sulla strada, vengono
Non posso continuare il fuoco truppe. Colpi di cannone e di ripetutamente bersagliati dai
perché i binari della ferrovia fucilieria arrivano da lontano. colpi nemici. Questi reggimenti
che non avevano mai comandante parte al trotto con dell’Esercito Napoletano. Va
combattuto, si trovarono i tre reparti, passa sulla strada aggiunta un’ultima
improvvisamente in prima alle mie spalle, sale la rampa considerazione, questa: fino ad
linea e non c’è da meravigliarsi alla mia destra e dal movi- oggi sono sempre stati onorati i
se il morale dei soldati ne fosse mento del reggimento e dalle caduti garibaldini e quelli
scosso, tanto da porsi in grida di entusiasmo dei nostri dell’esercito piemontese nell’e-
ritirata, né in seguito si poté soldati, penso ad un esito felice saltazione e nell’enfasi
fare valido fondamento su di della carica. Ma il Reggimento risorgimentale, mai i soldati
essi. Dragoni ritorna senza aver dell’ex Regno delle Due Sicilie
attaccato e non so perché. che si batterono per la loro
***** Scorgo invece il nemico a causa e per il loro giuramento
trecento metri che avanza e le di fedeltà al Sud. Il 1° e il 2
Ordino all’alfiere Zara di nostre truppe che ripiegano ottobre del 1860 sul Volturno
battere di scarpa la batteria combattendo. Il colonnello ne morirono tantissimi. Non
nemica, mentre io la Negri è indignato contro il hanno mai ricevuto onori e non
cannoneggerò di fronte. Inizio comandante dei Dragoni, è c’è niente che tramandi le loro
il fuoco agli ordini dal fuori di sé, si tira il kepì sul storie.
colonnello Matteo Negri. Il capo e mi dice: “Ludovico, Soltanto da qualche anno,
nemico risponde con due colpi ordina di attaccare i pezzi agli grazie ad un’iniziativa della
dei pezzi da 12 di posizione. I avantreni, riunisci la mezza casa editrice napoletana “Il
proiettili mi passano sul capo batteria e poniti in ritirata, Giglio”, la memoria di quei
spezzando i rami degli alberi. Il altrimenti questi - parlava del ragazzi e il loro sacrificio sono
cannoneggiamento si fa colonnello dei Dragoni - finirà al centro di un convegno che,
vivissimo. Il mio fuoco per fartela cadere in mano al nell’anniversario della
produce dei buoni effetti: le nemico”. Battaglia del Volturno, si
colonne garibaldine che si Tramontava il sole quando svolge a Capua. Dopo la Messa
muovono sui lati della strada ripigliai la strada per rientrare in suffragio dei Caduti delle
prima retrocedono, poi verso la piazza di Capua. Due Sicilie, celebrata da
spariscono gettandosi nei Aveva termine la battaglia del monsignor Antonio Iodice
terreni ai lati. Noto una densa Volturno, combattuta il 1° - 2 nella chiesa di San Domenico,
nube di fumo nericcio e sento il ottobre 1860 e portata avanti lo scenario del convegno di
rumore di uno scoppio dopo il senza ponderazione, sabato scorso ha attivato la
quale la batteria nemica tace sperperando le forze su molti giornata dedicata agli “Eroi del
mentre diviene però più vivo il punti tanto da indebolire quasi Volturno” nella chiesa di San
loro fuoco di fucileria. Masse tutti i fronti e senza neanche Michele Arcangelo, dove si è
di garibaldini muovono contro conservare una riserva tale da svolto l’incontro “per la
le nostre truppe che com- rimettere a favore le vacillanti memoria contro l’oblio”. Ad
battono sul nostro lato destro. sorti del combattimento. aprire i lavori il sindaco di
E’ necessario bloccare il Restano i grandi episodi di Capua Alessandro Pasca di
nemico e ordino all’alfiere valore dei soldati napoletani. Magliano che ha portato il
Zara di convergere il tiro sulle saluto della città. Dopo di lui
forze avversarie. Il colonnello Termina qui il racconto del sono intervenuti i relatori
Negri dispone una carica di tre capitano Ludovico Quandel Giovanni Salemi, Giovanni
squadroni di Dragoni. Il loro Turco, Gennaro
De Crescenzo e
Pompeo De
Chiara, i quali
con il loro
contributo
hanno anche
onorato i Caduti
napoletani della
storica battaglia.

Pagina a
cura di
Gianfranco
Lucariello

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