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Accumuli cellulari
Sono delle condizioni in cui c’è un accumulo di componenti di varia natura a livello cellulare. Questi
accumuli possono essere fisiologici o patologici.
Accumuli citoplasmatici
Sono dovuti principalmente a quattro tipi di alterazione:
● Metabolismo anormale di sostanze endogene
● Difetto del ripiegamento/trasporto delle proteine
● Difetto a carico di enzimi che metabolizzano sostanze endogene
● Accumulo di sostanze esogene non digeribili
A seconda del tipo di biomolecola accumulata, avremo condizioni diverse.
Accumulo di lipidi
Possiamo avere quadri di accumulo di trigliceridi, acidi gras redsi o colesterolo.
● Trigliceridi e acidi grassi. Un accumulo di queste componenti prende il nome di steatosi (o
degenerazione grassa).
Le cause possono essere svariate:
○ Inibizione β – ossidazione, la principale via catabolica degli acidi grassi. Questa può,
a sua volta, essere causata da:
■ Carenza di O2 a vari livelli. Una prima causa di carenza di O2 è l’anossia, che
può essere:
● Anossica, cioè dovuta ad una caduta della O 2 atmosferica
● Anemica, causata da una diminuzione dell’emoglobina (Hb)
● Tossica, dovuta a molecole che interferiscono con il catabolismo
degli acidi grassi. Un esempio è la tossina difterica, che porta ad un
calo intracellulare di carnitina, una molecola necessaria per spostare
acidi grassi nei mitocondri (dove avviene la β – ossidazione)
La carenza di ossigeno molecolare può anche derivare da una carenza di
vitamine della catena respiratoria, da ostacoli a livello bronchiale che non
permettono un’adeguata ventilazione polmonare, ed altre cause.
■ Farmaci
● Antivirali. Le zidovoduline, usate contro alcuni virus (tra cui HIV),
portano ad un calo di carnitina1.
● Acido valproico, un antiepilettico, conduce anche ad un calo di
carnitina
○ Alterazioni nutrizionali
■ Ipernutrizione (e quindi obesità)
■ Digiuno. In questo caso, avviene una eccessiva mobilizzazione di trigliceridi
dalle riserve (in risposta alle necessità energetiche dell’organismo) verso il
fegato. Tuttavia, il fegato non riesce a metabolizzare tutti i trigliceridi e acidi
grassi che riceve; di qui, l’accumulo.
■ Iponutrizione cronica, coma la Kwashiorkor (anche detto marasma infantile).
In questa evenienza, i lipidi non possono essere trasportati (a causa della
diminuita produzione di lipoproteine) e si accumulano.
○ Sostanze tossiche che di solito portano a minor sintesi proteica (e quindi anche di
apoproteine), tra cui:
1 La carnitina contribuisce al trasporto degli acidi grassi nel mitocondrio, dove avviene la β-ossidazione
■ Etionina, che sequestra ATP
■ Puramicina, tetracicline, α – amanitina, che causa inibizione della RNA
polimerasi II
■ CCl4, che danneggia il RER
Le sedi in cui l’accumulo di trigliceridi avviene in maniera preferenziale sono:
○ Fegato. I meccanismi attraverso cui il fegato accumula trigliceridi sono schematizzati
nell’immagine seguente.
Se il ripiegamento delle proteine non viene ristabilito correttamente, possiamo avere diverse
conseguenze:
○ UPR (Unfolded Protein Response). Si tratta di una risposta di stress cellulare
correlata al reticolo endoplasmatico, che ha come scopo quello di interrompere la
sintesi proteica ed aumentare la produzione di chaperoni.
Se permane la quota di proteine malripiegate, la UPR può anche indurre apoptosi
○ Perdita di funzione proteina interessata. Questo è alla base di varie patologie, tra cui
la fibrosi cistica, in cui c’è un’alterazione del CFTR che porta ad disregolazione dei
flussi ionici e dell’acqua, e la deficienza di α 1 – antitripsina.
Quest’ultima viene prodotta normalmente dal fegato e liberata; tuttavia, se
malripiegata, non riesce ad essere liberata e si accumula nel RE del fegato. Ne
consegue un’epatopatia, associata anche ad enfisema polmonare, in quanto l’α 1 –
antitripsina inibisce normalmente l’elastasi dei neutrofili.
○ Tumori maligni, se vengono interessate proteine come p53 o VHL