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Poesia più tradizionale.

Scioglie
le chiome al sole. C'è una
personificazione di Amore. In
mille modi tesse le reti.
Approfitta delle chiome della
donna per farmi innamorare. Mi
ritrovo in una bella prigione fatta
di lacci d'oro; amore come
prigione e seduzione della
donna con i capelli sciolti.
Metafora finale che spiega tutta
la costruzione: i capelli sono le
catene che incatenano il
cuore del poeta.
La poesia è un epigramma
La poesia è più pesante perché ci
sono più endecasillabi, mentre
con più settenari la
poesia è più leggera. Se la lettera
e maiuscola abbiamo un
endecasillabo, se minuscola un
settenario
Poesia più tradizionale. Scioglie
le chiome al sole. C'è una
personificazione di Amore. In
mille modi tesse le reti.
Approfitta delle chiome della
donna per farmi innamorare. Mi
ritrovo in una bella prigione fatta
di lacci d'oro; amore come
prigione e seduzione della
donna con i capelli sciolti.
Metafora finale che spiega tutta
la costruzione: i capelli sono le
catene che incatenano il
cuore del poeta.
La poesia è un epigramma
La poesia è più pesante perché ci
sono più endecasillabi, mentre
con più settenari la
poesia è più leggera. Se la lettera
e maiuscola abbiamo un
endecasillabo, se minuscola un
settenario
sorprende il lettore nella pagina
letteraria. Il concettismo lo
troviamo nella
prima metà del 600, in Italia c'è
Marino in questo periodo.
Vediamo una serie di testi
poetici, ca
sorprende il lettore nella pagina
letteraria. Il concettismo lo
troviamo nella
prima metà del 600, in Italia c'è
Marino in questo periodo.
Vediamo una serie di testi
poetici, ca
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letteraria. Il concettismo lo
troviamo nella
prima metà del 600, in Italia c'è
Marino in questo periodo.
Vediamo una serie di testi
poetici, ca
sorprende il lettore nella pagina
letteraria. Il concettismo lo
troviamo nella
prima metà del 600, in Italia c'è
Marino in questo periodo.
Vediamo una serie di testi
poetici, ca
Il tema trattato nel sonetto e nel madrigale è l'amore, celebrato attraverso una
caratterista della donna, i capelli che fanno innamorare l'autore.
Nel sonetto la donna viene quasi trasfigurata in diversi elementi della natura
attraverso una serie di metafore e immagini: i capelli della donna vengono dapprima
paragonati per splendore al "sole" e successivamente trasformati nei "rami" di una
selva; gli occhi della donna sono così attraenti da divenire l'unica cosa veramente
importante per il poeta; addirittura nel finale Marino afferma che la sua donna è
talmente potente che anche il sole finisce per essere rapito da lei e si rivolge verso di
lei proprio come fa il girasole col sole. Questa particolare trasfigurazione serve a
creare meraviglia. Questo testo nonostante tratti l'amore per una donna, è molto
fredda come composizione, priva di sentimenti, la donna viene esaltata solo in un
dettaglio del suo corpo. Anche nel madrigale ci sono metafore che ricordano queste
del sonetto. Vi è ancora la personificazione di Amore che spinge il poeta ad
innamorarsi di lei stringendolo in lacci d’oro. La lingua utilizzata in entrambe le
opere è di alto livello, la cui comprensione è resa difficoltosa, anche, dalla presenza
di numerosi latinismi come "aura" "crin" "piovea" .

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