Ossia la somma di tutti i giocatori s (a), poi consideriamo:
j
che è l’analoga espressione ha relativa ad una società G,
che è quella originaria salvo il giocatore i-esimo. Quello che bisogna fare è tassare ciascuno dei giocatori attribuendogli la perdita che lui induce alla società G \ i, se il giocatore in questione è l’i-esimo. Ricordando che
Il sistema di tasse prevede che l’agente i sia quindi tassato
con un importo del tipo:
in corrispondenza del vettore s di strategie.
A questo punto introduciamo il seguente gioco: Tale gioco è definito attraverso la funzione di pay-off del giocatore i-esimo ed è pari alla differenza tra l’utilità vera che il giocatori hanno sulla scelta Φ(s) e la tassa in corrispondenza di s. TEOREMA Per ogni giocatore i la strategia w è debolmente i
dominante. (w è la verità, pertanto per i giocatori sarà
i
dominante dichiarare la verità su come valutano le
alternative che formano l’insieme A). DIM: quello che si deve verificare è che: cattura
poiché questa scrittura mostra w domini qualsiasi
i
strategia S. Riscriviamo i termini ricordando a cosa è
uguale il gioco che stiamo considerando
cattura
ora riusciamo a stabilire che tale disuguaglianza è vera
poiché, innanzitutto ad ambo membri abbiamo la stessa funzione U, inoltre i primi due argomenti sono gli stessi e l’unica differenza è nei termini Φ(w , s ¿ e Φ ( s ) . i −i
Tuttavia, per definizione, Φ massimizza, a sinistra, (w , s ¿,
i −i
che rappresenta il valore più grande che si può ottenere
grazie alla funzione Φ, quindi necessariamente il termine di destra è più piccolo. Consideriamo ora una funzione f di una variabile reale a valori reali con dominio [0, x ¿. Sia f derivabile almeno due volte con f’<o e f’’<0. Sia inoltre c>0 tale che f(0)>c e sia f( x ¿=0.
Se trovo un x* tale che cui ∂ V ( x )=0. Ho un equilibro di
i i ¿
Nash ma devo inoltre avere la concavità della funzione,
ossia la derivata seconda negativa. Calcolando la derivata seconda, si ha:
Questa quantità è negativa, pertanto la funzione è
strettamente concava. Quindi è un equilibro di Nash un punto x* tale che f(x*)-c + x f ¿ ¿ ' i
Gli x verificano tutti la stessa equazione. In tal caso
¿ i
l’equilibro è detto simmetrico. Sommando le k-relazioni
tra loro otteniamo: la strategia di equilibro comuna a tutti gli giocatori e x*/k ossia ogni giocatore i-esimo giocherà la k-esima parte della soluzione x*. Per vedere se l’equazione ha soluzione, consideriamo una funzione: x g(x)=f(x)+ k f '( x ) questa ha la forma della funzione precedentemente studiata, quindi è strettamente decrescente ed esiste un unico punto x Є[0, x ¿ dove la funzione vale c. Abbiamo trovato un punto di Nash per il gioco considerato. La soluzione dell’equazione x f(X)+ k f '(x )=c è dunque x* , ma più precisamente x , cioè una ¿ k
successione di soluzioni tutte comprese tra [0, x ¿. Tale
successione è strettamente crescente. In corrispondenza di ogni x possiamo individuare la vincita ¿ k
corrispondente: x¿k 2 V(k)= ¿ ( ) f ' ( xk) k
È dato che l’equilibro è simmetrico, la vincita sarà
uguale per ogni giocatore V(1)=V(2)=…. Si può inoltre provare che, confrontando V(1)/k E e V(k), si ottiene V(1)>V(k). Sulla base di questi risultati ottenuti in modo astratto, è possibile fare un esempio concreto. Ipotizziamo che una città abbia a disposizione un enorme prato curato. Il sindaco di tale città mette a disposizione di tutti i cittadini questo prato, dato che una grande fetta della popolazione è dedita alla pastorizzia, ogni pastore può gratuitamente può far pascolare le proprio pecore, finchè non riterrò opportune venderle raggiunto un certo peso. Ogni pastore aveva già il proprio terreno e la propria attività, ma ora gli si presenta questa nuovo opportunità gratuitamente. E’possibili quindi pensare che un pastore possa decidere di acquistare nuove pecore da far pascolare nel nuovo prato così da ampliare la sua attività. Il valore c comparso nei calcoli precedenti rappresenta il costo di una pecora oggi. Per come funziona un pascolo, è ragionevole pensare che maggiore sia il numero di pecore nel prato minore sarà la quantità di erba che ogni pecora può mangiare, quindi le pecore ingrasseranno meno. Il prezzo di ogni singola pecora dipende dal peso, quindi dopo un tot di tempo di attività nel parco, è ragionevole pensare che il prezzo di una pecora sia funzione del numero di pecore che pascolano nel parco stesso. La funzione f considerata prima ha come interpretazione del suo valore il prezzo di vendita di ciascuna pecora e come interpretazione del suo argomento la quantità totale di pecore nel nuovo pascolo, infatti è la somma di pecore che ciascun pastore ha deciso di comprare. Con queste assegnazioni il ragionamento risulta corretto, perché se si pensa al valore di f assunto in zero, questo è maggiore di c. Inoltre il fatto che f sia decrescente rispecchia il ragionamento secondo cui più pecore mangiano al pascolo più il prezzo scende poiché mangiano meno. La concavità invece esprime ciò: raggiunto un certo livello di pecore al pascolo, portando altre pecore si ha un deprezzamento di ogni pecora per la decrescenza e , in particolare, se il livello di pecore iniziale era basso, il deprezzamento è basso poiché il prato è grande, ma se il livello di pecore è già alto portare al pascolo altre pecore causa un deprezzamento grave su ogni singola pecora, data la già scarsità di erba. Questo esempio mostra che lo sfruttamento di un bene comune porta alla distruzione dello stesso. Per sfruttare in modo fruttuoso un bene comune: 1. Un pastore può decidere di portare la pascolo un numero di pecore pari x*\k e in questo modo non fallirebbe, poiché sta utilizzando l’equilibro di Nash. Il suo profitto è V(K). 2. Un pastore potrebbe decidere di non utilizzare il parco, ma questa scelta è fruttuosa solo se il parco è affollato, poiché in questo modo le sue pecore avranno un valore maggiore di quelle degli altri. In generale la soluzione migliore è la prima, ma ipotizzando che ogni pastore è consapevole del numero di pecore da dover aggiungere al parco, la scelta giusta sarebbe eleggere un capo che porta un numero scelto di pecore al pascolo e poi dividere, usando l’equilibro di Nash i profitti di ogni altro pastore concordo con il piano, Tale esempio mostra come la collaborazione in certi casi prevalga sulla concorrenza a livello di profitto.