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IDROCARBURI: CxHy

Si dividono in due famiglie:


1) Alifatici e aliciclici (i primi sono a catena aperta, mentre i secondi a catena chiusa ad anello, e hanno
proprietà simili)
2) Aromatici (hanno proprietà particolari, contengono almeno un anello benzenico)
Gli idrocarburi provengono dalla distillazione del petrolio.
ALCANI: CnH2n+2
Contengono legami di tipo sigma e sono detti idrocarburi saturi. Tutti gli atomi di carbonio in essi contenuti
sono ibridi sp^3. Vengono detti paraffine per la loro scarsa tendenza a reagire.
NOMENCLATURA
1) Metano (CH4) 2) etano (C2H6) 3) propano (C3H8) 4) butano (C4H10)
Poi si procede indicando come prefisso il numero greco di atomi e mettendo come suffisso -ano
5 MODI PER INDICARE LA FORMULA DELLE MOLECOLE ORGANICHE:
1) Formula bruta
2) Formula razionale
3) Formula scheletale
4) Formula di struttura di Lewis
5) Stereoformula, che tiene conto degli angoli di legame veri e propri
 Legame uscente dal piano del foglio
 Legame entrante nel piano del foglio
 Legame che si trova sul piano del foglio
Cicloisomeria conformazionale: diffusa negli alcani e nei cicloalcani, indica la possibilità della molecola di
di assumere due conformazioni. La barriera di energia tra due forme limite si dice tensione torsionale.
Fenomeno dell’isomeria di posizione: si ha isomeria quando due o più molecole che hanno la stessa formula
molecolare hanno forma diversa. Nel caso si tratti di una diversa disposizione degli atomi si parla di isomeri
di posizione.
Due tipi di isomeri di posizione:
1) Normale, nel caso di una struttura lineare
2) Iso, se la catena è ramificata
Le conformazioni che corrispondono ad un minimo di energia si dicono isomeri conformazionali: essi
differiscono per la rotazione attorno al legame semplice e sono quindi interconvertibili.
Può essere utile classificare un atomo di carbonio in base al numero di altri atomi di carbonio a cui è legato.
Un atomo di carbonio potrà quindi essere definito primario, secondario, terziario o quaternario a seconda del
numero di atomi di carbonio legati.
NOMENCLATURA ALCANI, METODO IUPAC
1) Individuo la catena di atomi di carbonio più lunga
2) Si considera il composto come derivato da questa struttura per sostituzione degli atomi di idrogeno
con gruppi alchilici
3) Si numerano gli atomi di carbonio della catena principale cominciando dall’estremità che consente di
usare i numeri più bassi per indicare i sostituenti.
4) Se lo stesso gruppo compare più di una volta come catena laterale, si aggiunge il prefisso di-, tri-,
tetra-
5) Se vi sono gruppi alchilici diversi legati alla catena principale si elencano in ordine alfabetico.
Si dicono alchilici quei gruppi che contengono un idrogeno in meno del relativo alcano. Un generico gruppo
alchilico, si indica con la lettera R.
Il nome del gruppo alchilico si ottiene sostituendo al suffisso -ano degli alcani quello -ile.
Gli alcani:

 Contengono solo legami covalenti, disposti in modo simmetrico.


 I loro punti di fusione ed ebollizione aumentano con l’aumentare delle dimensioni della molecola.
 Il punto di ebollizione dell’isomero più ramificato è inferiore rispetto a quello dell’isomero lineare,
dovuto al fatto che in un caso si garantisce una maggiore superficie di contatto.
 I primi quattro sono tutti gassosi a temperatura ambiente.
 Sono solubili nei solventi apolari e non in acqua perché non contengono legami a idrogeno
 Sono molto poco reattivi
ALCHENI: CnH2n
Alcheni e ALCHINI sono idrocarburi insaturi, contengono legami multipli.
Gli alcheni sono caratterizzati dalla presenza di un doppio legame carbonio-carbonio, formato da un legame
sigma, dovuto alla sovrapposizione sp^2 dei due atomi di carbonio e da un legame π, per la parziale
sovrapposizione dei due orbitali p non ibridati.
I primi 4 termini di questa famiglia sono: etene, propene, butene, pentene.
NOMENCLATURA ALCHENI: Segue quella dell’alcano corrispondente, da cui si allontana per:
1) Il nome dell’alchene si ottiene da quello dell’alcano sostituendo il suffisso -ano con quello -ene
2) La numerazione della catena di carboni più lunga deve partire dal doppio legame, in modo che il
primo atomo di carbonio impegnato nel legame abbia il numero più basso.
Le proprietà degli alcheni sono simili a quelle degli alcani, mentre la loro reattività è diversa.
Esempio: BUTENE
Presenta diversi fenomeni di isomeria:

 Posizione del doppio legame


 Ramificazione della catena
 Stereoisomeria, che riguarda il cis-2-butene e trans-2-butene. Si definiscono stereoisomeri quelli che
differiscono solo per la disposizione nello spazio degli atomi. In questo caso si parla di
DIASTEREOISOMERI perché non sono l’uno l’immagine speculare dell’altro, altrimenti sarebbero
enantiomeri. Questo tipo di isomeria viene anche detta isomeria geometrica e si può manifestare in
tutti quei composti che contengono un doppio legame, poiché la rotazione intorno al doppio legame
è impedita.
Reazioni degli alcheni:
Gli alcheni sono molto reattivi e danno reazioni che impiegano il doppio legame. Una tipica reazione che
impiega il gruppo C=C è la reazione di Addizione, che porta alla formazione di composti saturi. La reazione
di addizione rompe il legame π, presente nel doppio legame.
Nella reazione di addizione, il reagente viene sommato alla molecola organica. Il doppio legame funge da
sorgente di elettroni (per via del doppio legame), quindi si comporta come una base di Lewis. I reagenti alla
ricerca di elettroni si definiscono reagenti elettrofili e la reazione tipica di un alchene è quindi l’addizione
elettrofila.
Tale reazione si svolge in due tappe, attraverso la formazione di un carbocatione intermedio.
1) Addizione elettrofila: l’alchene addiziona il componente positivo dell’addendo. Tale passaggio è
catalizzato da acidi (idrogenione che si comporta da elettrofilo, favorendo la rottura del doppio
legame e la formazione del carbocatione) .
2) Il carbocatione si lega con una qualsiasi specie basica
Se l’alchene considerato è “superiore” all’etene si segue la regola di Markovnikov, cioè “Nell’addizione di
un doppio legame carbonio-carbonio, l’addendo positivo si lega al carbonio che ha già il maggior numero di
idrogeni legati a sè”. Tale legge è giustificata dalla stabilità del carbocatione, che per essere valutata richiede
l’effetto induttivo dei gruppi alchilici.
l’effetto induttivo dei gruppi alchilici: il gruppo alchilico agisce come elettrondonatore, rifornisce cioè di
elettroni l’atomo con cui è legato respingendo la densità elettronica. Maggiore è la densità di carica positiva
sull’intermedio carbocationico, maggiore è la sua energia potenziale e minore è la sua stabilità.
Versione generica della regola di Markovnikov: “L’addizione elettrofila ad un doppio legame carbonio-
carbonio implica la formazione del carbocatione intermedio più stabile e cioè dell’ordine maggiore
possibile”.
ALCHINI: CnH2n-2
Sono idrocarburi alifatici insaturi, caratterizzati da un triplo legame carbonio-carbonio.
NOMENCLATURA IUPAC
Fa riferimento al corrispondente alcano di pari numero di atomi di carbonio, a cui si sostituisce la desinenza -
ano con -ino.
Gli alchini sono caratterizzati da una debole acidità. Anche loro essendo composti insaturi danno reazioni di
addizione.
Le proprietà degli alchini sono simili a quelle degli alcani e alcheni.
CICLOALCANI: CnH2n
Appartengono alla categoria degli idrocarburi aliciclici, caratterizzati da una struttura ad anello costituito
esclusivamente da atomi di carbonio. Hanno caratteristiche che ricordano quelle degli idrocarburi alifatici.
Per il nome basta anteporre il prefisso ciclo- al nome del rispettivo idrocarburo alifatico.
Cicloesano e ciclopentano sono molto stabili e tendono a dare una reazione di sostituzione radicalica.
Il cicloesano può esistere in tre diverse conformazioni: a sedia, a barca e twist, tutte prive di tensioni
angolari. (quella a sedia è la più stabile)
IDROCARBURI AROMATICI
Il termine aromatico indica un particolare assetto elettronico.
Il più importante termine di questa famiglia è il benzene.
BENZENE:
Caratterizzato da tre doppi legami, con una particolare inerzia chimica. Hanno una forte tendenza a dare
reazioni di sostituzione nonostante l’elevato grado di insaturazione.
Kekulè propose una struttura ciclica che anticipava la teoria dell’ibrido di risonanza delle due strutture
limite.
Ogni legame C-C è equivalente e la lunghezza è intermedia tra un legame singolo e uno doppio. La forma è
di tipo esagonale.
Ogni atomo di carbonio è ibridato sp^2 e i rimanenti orbitali p non ibridati, uno per atomo, sono disposti
perpendicolarmente al piano e parallelamente fra di loro. In questo modo, i sei elettroni possono
delocalizzarsi in un unico orbitale π esteso a tutto l’anello.
Proprietà che definiscono un composto aromatico
1) Formula bruta che denota un elevato grado di insaturazione, ma si mostrano resistenti alle reazioni di
addizione tipiche dei composti insaturi, dando preferibilmente reazioni di sostituzione elettrofila.
2) Sono molto stabili, con bassi calori di idrogenazione e combustione
3) Sono ciclici e sono molecole planari
4) Devono avere sopra e sotto il piano della molecola delle nuvole cicliche di elettroni π delocalizzati,
che contengano in totale 4n+2 elettroni π. (Regola Humckel)
5) Planarità dell’anello
Il benzene da reazioni di sostituzione elettrofila: l’elettrofilo va a sostituite un idrogeno dell’anello che esce
come protone. La differenza tra sostituzione e un’altra consiste nella preparazione del reagente elettrofilo

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