stro in Cina, all’età di soli 14 anni, dopo essersi allontanato da casa alla ricerca
della sua via.
A 21 anni lasciò la guida del Maestro per trasmetterne gli insegnamenti in diversi
Paesi: tenne seminari e fondò case di studio in America, Giappone e in Austria.
Fece numerosi viaggi in India e nei Paesi confinanti e probabilmente visitò anche
l’Africa.
Sotto la sua guida, attraverso la meditazione Zen e altre tecniche taoiste e tradi-
zionali, molte persone hanno avuto la possibilità di fare esperienza diretta della
riscoperta della propria natura.
Come esperto di medicina orientale raggiunse la consapevolezza che il modo di
cibarsi è una chiave preziosa per porre le basi e sostenere lo sviluppo dell’Uomo
e il suo riconoscersi come essere spirituale.
Questo libro – al di là dello splendido ricordo che conservano dell’autore quan-
ti l’hanno conosciuto personalmente – rappresenta la testimonianza del suo in-
segnamento, ed è probabilmente uno dei più affascinanti libri di alimentazione
macrobiotica mai pubblicati.
Capitolo 1
La dottrina del Tao
La dottrina del Tao insegna l’Ordine Perfetto secondo le leggi della natura, dal grande
Universo fino al più piccolo utensile quotidiano.
L’infelicità deriva solo dall’ignoranza!
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Capitolo 2
Il segreto della via
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Zeanè Lao Shin
alcuni frutti hanno il verme ed altri no? Perchè le zanzare pungono cosi spesso proprio
me? Tutti possono confermare che lei cucina bene perchè allora è proprio lei che si
ammala? Lui consuma solo cibi sani, il meglio è per lui appena sufficiente; nonostante
ciò è sempre malaticcio. Perchè? A tutti i miei bambini dò lo stesso cibo, per quale
motivo allora mio figlio è più debole di mia figlia? È Karma, destino, Dio o fede?
Mille domandano e innumerevoli rispondono. Varie diete salutari vengono decantate
da molta gente, facciamo cosı̀ svariati tentativi . . . Da nessuna parte, però, troviamo una
vera comprensione che ci apra gli occhi!
Ogni anno la primavera ci dona la sua bellezza.
Respiriamo, la forza della gioventù penetra nel nostro cuore.
In autunno, ancora, siamo testimoni di un altro miracolo: le foglie cadono dagli alberi,
le nuvole prendono un colore particolare, come se ci volessero raccontare qualcosa.
Gli animali cominciano a prepararsi per l’evento e l’Uomo diventa più calmo.
Milioni di tonnellate di verde ritornano nella terra, da cui provenivano, senza lasciare
traccia di sporco. Il lavoro procede perfettamente e puntualmente – mentre l’Uomo spaz-
za la sua immondizia da un angolo all’altro, ogni tanto si tira su con un caffè e ricerca
l’affermazione di sè ad ogni costo!
La natura, al contrario, si mostra semplice nella sua perfezione. Essa è là per chiunque
sia pronto al risveglio. Fortunatamente c’è un ordine, una legge non scritta che pervade
potentemente tutto l’Universo, che nutre la terra e opera nell’Uomo.
Questo istinto, che ci permette di percepire le leggi dell’Universo, è andato in gran
parte perduto. L’ordine naturale è stato dimenticato; questa degenerazione conduce per
via diretta, veloce e sicura, alla distruzione di sè. Non la bomba atomica, un vento troppo
forte, una gran calura o un gran freddo, la pioggia o la neve sono responsabili della nostra
sofferenza, bensı̀ il non conoscere la vita, l’ignoranza che, con orgoglio e arroganza,
se ne va impettita.
Chi non capisce, sente comunque, anche se non lo ammette, che qualcosa non è del
tutto giusto, che il suo equilibrio è disturbato. Di ciò soffre nel corpo e nello spirito.
Siamo finiti su un binario morto. Cominciamo a fare di nuovo pulizia in noi stessi ed
a riconoscere l’ordine dell’Universo!
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 3
Capire – la nostra capacità di giudicare
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Zeanè Lao Shin
1 meccanico
2 sensibile
3 emotivo
4 intellettuale
5 sociale
6 religioso e antireligioso
7 intuitivo, infinito
Tutti gli uomini iniziano con la nascita dal primo livello, quello che rappresenta la
conoscenza più bassa, per meglio dire la mancanza della vera conoscenza. Ogni livello
successivo porta con se una conoscenza più ampia. Allo stadio più alto la nostra cono-
scenza diventa universale, onnipresente – dal dualismo scaturisce l’unità. Questo è unità
di corpo e spirito, significa poter conoscere Dio. Solo qui l’uomo vede ciò che realmente
è!
Tutti gli altri gradini apportano un po’ alla volta esperienze, sono periodi transitori
che devono essere attraversati per raggiungere l’intuizione e l’unità. Per cui lo scopo
dell’uomo è quello di riconoscere sè stesso, il proprio Io, realizzarlo e sperimentarlo.
Parte della scienza vive oggi sul primo e sul secondo stadio: quello meccanico e quel-
lo sensibile. Uomini con una più alta capacità di giudizio capiscono che esiste solo un
principio che regola la vita intera fin nel dettaglio, per quanto piccolo e invisibile possa
essere, il mangiare e il bere inclusi.
È proprio secondo questo principio che tutto ciò che esiste al mondo e nell’Universo
può essere ordinato in una di queste due categorie: espansione yin, oppure contrazione
yang. Per far sı̀ che noi possiamo sperimentare la salute, la nostra libertà, la vita umana
dovrebbe essere il prodotto dell’equilibrio di queste due forze. Nell’alimentazione la
proporzione equilibrata oscilla – a seconda del clima e del luogo – da 5 a 7 yin per ogni
yang.
Nelle regioni di lingua tedesca la relazione è di 1 a 5. È evidente che il modo di
cucinare in estate deve essere diverso da quello invernale. Quando piove non c’è bi-
sogno di bere birra o vino al bar. L’aria umida verrebbe immancabilmente assorbita dal
corpo. Osservare tutto ciò è il compito di ciascuno; non può essere imparato in nessuna
università o lasciato sperimentare, al nostro posto; da qualcun altro.
Anche qui vale il detto: ≪Chi non semina, non raccoglie≫!
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Capitolo 4
Il corpo
Adesso che cominciamo a vedere gioia e infelicità, scopriamo che la gioia è l’equivalente
della salute, mentre l’infelicità è affine alla malattia. Colui che gioisce del raggio di
sole e ride anche quando gli cade una goccia di pioggia sul naso, non ha ancora perso
il senso della vita e può essere considerato sano.
Il contrario è negativo: siccome sento la mia scontentezza, dò la colpa agli altri, al
capo, al vicino, etc.. Se in quel momento non c’è nessuno da poter incolpare, allora
colpevole della mia miseria è lo stato o il partito, ma mai io! Questa scontentezza è
malattia.
Qui vediamo due tipi di gioia. Una è sinonimo di equilibrio, totalmente indipen-
dente dalle circostanze, mentre l’altra come estremo Yang è rozza.
La gioia di una tale persona non è ragionevole, non è naturale: essa necessita costan-
temente di altre persone per poter esistere. Senza gli altri questa persona è sola e vuota,
molto lontana dalla vera gioia. Una tale gioia è dipendente.
Ricordiamoci che ci sono anche due tipi di malattie: fisico-sociali e psichicoÂspirituali.
Dovremmo sempre chiederci:
Che cos’è la salute?
Che cos’è la malattia?
Che cos’è la morte?
Che cos’è la vita?
Che cos’è la guarigione?
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interessante.
C’era, per esempio, una bella famiglia turca, con un figlio unico. Il bambino aveva sei
anni, il padre era medico, la madre una semplice donna. Fin dalla nascita il bambino era
muto. La sua bocca era sempre aperta, la saliva gli colava ininterrottamente fuori. Pensava
in modo normale, era sveglio e anche gli organi della parola erano, come risultò da una
analisi approfondita, a posto.
La domanda era: qual’è l’origine di questo mutismo?
Il padre aveva, in quanto medico di fama, la rara possibilità di chiamare ottimi specia-
listi dall’America, Svizzera, Inghilterra e Francia. Le diagnosi erano differenti: eredita-
rietà, tumore cerebrale, nervi danneggiati. . . L’unico punto di accordo: il bambino resterà
muto, con molte probabilità, per tutta la vita.
Tutti consideravano solo i sintomi. Non è triste?!
Oppure un altro caso: una graziosa donna di 27 anni, alle soglie del matrimonio si
ritrovò improvvisamente la pelle delle braccia e delle gambe dura e cadente. All’inizio
non ci badò, però divenne sempre peggio. L’elasticità della pelle andò totalmente perduta.
La ragazza era naturalmente molto infelice.
Se la pelle, soprattutto alla punta delle dita, è elastica è un ottimo barometro per
ciascuno. In caso contrario segnala una condizione di salute molto preoccupante.
Nessuno dei molti medici potè aiutarla. Come mai? Molti pensarono che derivasse dal
troppo sole (i medici appoggiano la gente, nella convinzione sbagliata che il cancro
della pelle possa svilupparsi a causa di una forte influenza solare). No, non dobbiamo
dare la colpa unicamente al sole.
Che cosa ne è dei popoli che vivono sempre sotto il sole cocente? Che il cancro derivi
da un eccesso di irradazioni solari è una diagnosi unilaterale e perciò falsa. La pelle è,
semplicemente, troppo debole e di conseguenza non riesce a sopportare i raggi del sole.
Ognuno quindi dovrebbe cercare la causa di una malattia prima di tutto dentro
di sè, sia che essa si presenti spesso o raramente.
Ancora sul bambino muto. L’origine del suo disturbo era del muco nei seni nasali, in
quantità tali che già prima della nascita aveva ostruito le vie respiratorie. Il bambino non
poteva più respirare attraverso il naso, perciò doveva sempre tenere la bocca aperta. Di
conseguenza, non poteva usare la bocca per parlare. Non è forse logico e semplice?
Io consigliai di applicare quotidianamente degli impacchi bollenti, per poter sciogliere
il muco indurito. Passarono molti giorni, la fiducia dei genitori fu sottoposta a dura prova.
Il muco non voleva sciogliersi. Al contrario, il bambino diventò più infelice e non volle
seguire la prescrizione di mangiare verdure verdi; chiedeva invece del formaggio.
La fiducia del padre venne meno. Invece la madre, una semplice donna senza istruzio-
ne, mi disse che trovava la diagnosi molto chiara, ma non sapeva spiegarsi come mai non
desse risultati positivi. Si pose in lite con il marito, che, nonostante le amare esperienze,
aveva ripreso fiducia nelle pillole e nei medici.
Guardai ancora una volta il bambino: nessun errore. Pregai la madre di insistere per
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avere dal marito ancora una settimana di tempo, prima di portare il bambino all’ospedale.
Alcuni giorni dopo il muco indurito cominciò a sciogliersi: un muco verde, bianco e
giallo venne espulso. Le feci avevano un odore terribile. Perchè poi? In seguito, la
guarigione progredı̀ velocemente.
Oggi il bambino parla correntemente. I genitori sono strafelici.
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Capitolo 5
I nostri organi
Possiamo capire e sentire i nostri organi molto meglio se partiamo da un punto di vista
che nemmeno la scienza moderna, con i suoi apparecchi altamente sviluppati, conosce e
comprende.
Gli organi sono yin (vuoti) o yang (pieni). Tutto ciò che è vuoto può essere definito
yin (capace di espandersi).
Useremo questo termine solo come aiuto per una comprensione reciproca. Tutto ciò
che è pieno può essere considerato come contratto o yang.
Gli organi yin sono vuoti e più vicini alla superficie corporea: stomaco, vescicola
biliare, vescica, intestino crasso, intestino tenue e il triplice focolare; questo non è in
realtà un organo, ma esercita comunque una funzione fondamentale.
Gli organi yang sono localizzati più internamente nel corpo e sono più compatti:
cuore, fegato, polmoni, milza/pancreas e il mastro del cuore.
Ogni cosa ha due lati, che si completano l’uno con l’altro. Anche con gli organi è cosı̀.
Ogni organo yin ha il suo organo yang:
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sono essere spiegati facilmente con la terminologia della medicina moderna. Espres-
so in termini semplici, il triplice focolare è quell’organo che controlla e regola la
temperatura del corpo ed è perciò molto affine all’organo della pelle.
I tre sistemi – respiratorio, digestivo ed escretore – vengono regolati dal triplice foco-
lare.
Il mastro del cuore controlla il processo complessivo della circolazione ed è di conse-
guenza automaticamente in collegamento con tutto l’organismo.
Questi due organi, il triplice focolare e il mastro del cuore, esistono anche nelle più
primitive forme di vita: come pelle e sistema nervoso autonomo.
5.2 Lo stomaco
Il primo organo nel processo digestivo è lo stomaco. Il cibo viene mescolato ai succhi
gastrici, scomposto e inviato lentamente all’intestino tenue in forma di mistura semifluida.
Grassi e proteine restano nello stomaco più a lungo dei carboidrati.
Per i vari cibi lo stomaco produce vari tipi di succhi gastrici. A seconda del tipo di
alimento che giunge nello stomaco, i succhi necessari alla digestione saranno yin o yang.
Bibite fredde e zucchero impediscono il funzionamento corretto dello stomaco
e da ciò nasce il rischio di un eccesso di acidità yin; bibite fredde paralizzano l’attività
gastrica, perciò è sempre meglio iniziare il pasto con cibi caldi e solidi, che attivano le
funzioni dello stomaco.
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I carboidrati come cereali e pane, devono essere già predigeriti bene in bocca;
devono essere ben masticati e ben mescolati con la saliva, che possiede degli enzimi
stimolanti per la digestione.
Gastrite, ulcera e quasi tutti i problemi gastrici e del tratto duodenale hanno soprat-
tutto due origini: cattiva masticazione e troppo cibo dalle qualità estreme come alcool,
zucchero, carne, salumi, sale e caffè.
I problemi gastrici sono rivelati dalla mancanza d’appetito, dalla lingua, dalle labbra
e naturalmente dalle feci.
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5.4 Il cuore
Il cuore è il grande yang: rosso, contratto e molto attivo. Regola la circolazione del
sangue che invia in tutto il corpo. Se il corpo è forte, è forte anche il cuore. Spesso
avviene che vene ed arterie diventino dure (yang). Questa condizione viene denominata
sclerosi. Ha come conseguenza che la pressione arteriosa può raggiungere a volte, dei
valori pericolosamente elevati.
Molti altri disturbi cardiaci derivano parimenti da una condizione molto yang. Le
persone che ne sono soggette, sono estremamente attive e hanno un viso dal colorito
rosso. Spesso si produce una pressione alta a causa della contrazione dei reni, cosa che
costringe il cuore a lavorare di più per mantenere il sangue in circolazione.
Se il cuore è debole, il sangue non riesce più a raggiungere piedi e mani e la
conseguenza è un senso di freddo alle estremità.
Lo stesso senso di freddo può essere causato da un eccessivo uso di sale, che trat-
tiene il sangue nel centro del corpo e perciò si avverte un un senso di freddo. Se però
la circolazione riprende a funzionare bene, si avverte subito un senso di calore.
Lo zucchero ha l’effetto contrario. Le calorie dello zucchero entrano nel sangue e
producono calore; con il tempo però si produce un raffreddamento. L’alcool produce lo
stesso effetto.
Una condizione yin del cuore può sopravvenire a causa di una lunga malattia, di un
cattivo funzionamento delle valvole cardiache o dell’endocardio. Persone che si trovano
in queste condizioni sono pallide e hanno generalmente una pressione bassa.
I disturbi cardiaci si rivelano mediante il colorito del viso, del corpo e in gonfiori
in diverse zone, come il naso e i polpastrelli, ma anche nel ridere in modo esagerato o
raramente.
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Lao Tse
5.6 I polmoni
I nostri polmoni sono come un albero capovolto. Assorbono ossigeno ed emettono anidri-
de carbonica. Le piante verdi assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno.
Se osserviamo questo processo da un punto di vista yin/yang vediamo che le piante
sono yin e perciò attirano yang – l’anidride carbonica – e respingono yin, l’ossigeno (yin
e yin si respingono l’un l’altro, cosı̀ come si respingono due poli negativi. I polmoni, al
contrario, sono yang per cui attirano yin e respingono lo yang anidride carbonica.
Madre natura ci offre un’abbondanza di vegetazione. Senza di essa non potremmo
vivere. L’aria è importante! Ben il 25% dell’aria che respiriamo viene usata dal cervello.
Oltre che tramite il cibo siamo in diretto contatto con l’ambiente esterno anche grazie
ai polmoni. Come sono da compatire quelle persone che riducono il loro corpo in un
modo tale che non vogliono o non possono mangiare quasi più verdure!
La carenza di ossigeno rende stanchi, produce ristagni e blocca lo sviluppo del-
la propria evoluzione. I polmoni sono l’organo che si sviluppa per ultimo nel ventre
materno.
Il lavoro intellettuale rende molto più stanchi del lavoro fisico e non il contrario.
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Con il lavoro fisico i polmoni respirano automaticamente più forte, mentre con il lavoro
intellettuale – come leggere, preoccuparsi, scrivere, pensare, etc. – la respirazione
è più debole, e perciò non è in grado di provvedere ad una buona circolazione del
sangue.
La stanchezza viene provocata dalle mancanza di ossigeno nelle cellule! Se sie-
te stanchi, sedetevi per cinque minuti. Per prima cosa rilassatevi, poi espirate e
inspirate lentamente e profondamente.
Spesso con questo sistema si elimina persino il mal di testa. È ovvio che per una
respirazione corretta il presupposto è mantenere diritta la spina dorsale!
Una buona respirazione “viene dall’intestino” (respirare con la pancia). La migliore
“viene dai talloni”. L’inizio per una crescita sicura sono la giusta alimentazione (yang) e
la giusta respirazione (yin).
Difatti respirare bene è meglio dell’agopuntura, dell’omeopatia, delle medicine e
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5.7 La vescica
La vescica raccoglie l’urina che proviene dai reni e la immagazzina fino allo svuotamento.
Poichè l’acqua si espande quando la si svuota, è yin.
La vescica è un organo cavo e dilatato, perciò è altrettanto yin. I problemi alla vescica
sono rari. Se esistono, allora derivano da troppo yang.
La cura è facile. Il calore, che è yang, ha – applicandolo – un effetto yin per la
vescica: essa si dilata nuovamente e si calma.
5.8 I reni
I reni filtrano il sangue dalle tossine e da prodotti di rifiuto e li convertono in urina.
I reni, che hanno più o meno la grandezza delle nostre orecchie, compiono, nonostante
la loro piccolezza, un enorme lavoro.
Ogni giorno vengono filtrati circa 110 litri di sangue, però vengono eliminati solo
circa due litri di urina (nei macrobiotici meno). Il resto, dopo il filtraggio, torna di nuovo
in circolazione passando attraverso minuscoli canaletti.
Un’altra eliminazione, che è per composizione molto simile all’urina, è il sudore. Se
viene a mancare la capacità dei reni di filtrare bene i prodotti di rifiuto, il corpo
cercherà automaticamente di espellerli attraverso la pelle.
Ciò significa che all’origine di ogni malattia della pelle ci sono dei reni danneggiati.
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Quasi tutti i gas provengono dall’intestino crasso. Qui vengono anche assorbite le
sostanze nutrive contenute nei resti del cibo, viene assorbita l’acqua, si formano le feci e
vengono accumulate fino alla loro evacuazione.
In breve, la digestione viene completata nell’intestino crasso. Se l’intestino crasso
non assorbe abbastanza acqua, si ha la diarrea; se assorbe troppa acqua, si verifica la
costipazione. I problemi dell’intestino crasso sono rivelati dal labbro inferiore e dalle
mani.
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La bile è necessaria per la digestione dei grassi, e da alle feci il loro colore caratteri-
stico. Le bibite ghiacciate, il gelato, i grassi, i salumi, lo zucchero, etc. sono le cause del
blocco della vescicola biliare e della produzione di calcoli.
Non è vero, come comunemente si pensa, che gli unici responsabili siano i grassi.
5.11 Il fegato
L’intestino tenue produce sangue nuovo, che viene poi filtrato dal fegato delle tossine
prodotte durante la digestione. Il fegato forma anche acidi, ricavandoli dalle importanti
e utili componenti sanguigne che sono nella bile, partecipa alla formazione del sangue e
alla sua scomposizione.
Esso accumula e distribuisce il nutrimento per l’intero organismo.
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sbagliato”. In altre parole: sentirsi il viso in fiamme dopo un solo sorso di birra è
un gran buon segno. Dobbiamo essere disposti a smascherare l’educazione sbagliata
e il falso sapere, altrimenti non ci sarà possibilità di comprendere. Allora avverrà la
conversione secondo l’ordine visibile della natura, che rimane invisibile e chiuso, finchè
siamo preda delle emozioni.
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Capitolo 6
La via della natura
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za. Questo periodo di passaggio mostra alcune caratteristiche che si dovrebbero vivere e
conoscere, per non smettere e ritornare cosı̀ nel vecchio mondo abituale e nella prigionia.
Tutti quelli che hanno ingerito troppi liquidi, passando al modo di vivere macrobioti-
co soffrono di digestione incompleta e anche diarrea. Il corpo può essere sovraccario di
alcuni tipi di elementi dalle qualità estreme: acqua, grassi, proteine, zuccheri. Tra questi,
l’acqua è quella che viene eliminata più velocemente, quando il corpo si contrae (yanghiz-
za). Spesso si ha obesità perchè il corpo trattiene troppa acqua. Subito dopo l’inizio
di una alimentazione bilanciata comincia a sciogliersi il grasso. Entrambi, acqua e
grasso, vengono eliminati sotto forma di diarrea. L’espulsione di proteine in eccesso
si riconosce dal fatto che i muscoli diventano più sottili. Se sono molli e flaccidi, presto
acquistano più tono. Se erano rigidi e tesi, incominciano allora a rilassarsi.
Molti si lamentano della costipazione. A seconda delle condizioni dell’intestino, alcu-
ne persone non avranno evacuazione, oppure l’avranno in modo irregolare per un periodo
che va da alcuni giorni fino a tre/quattro settimane dopo che avranno iniziato a mangia-
re macrobiotico, o addirittura saranno per mesi molto irregolari. Tali persone hanno –
come conseguenza di una alimentazione estremamente yin – un intestino fortemente
dilatato.
Se si smette di mangiare cosı̀ yin (liquidi, frutta, zucchero, pane bianco, etc.),
gli intestini cominciano a contrarsi. Il continuo alternarsi di contrazione e dilatazione,
attraverso cui l’intestino si svuota, viene ora a mancare. In altre parole: in passato l’inte-
stino si è esaurito con il continuo passaggio da condizioni estremamente yin a yang, ma
comunque costretto all’evacuazione. Questo movimento intestinale viene ora interrotto
da una forte yanghizzazione. È un inizio di guarigione.
Generalmente la costipazione annebbia la mente, in questo periodo di transizio-
ne, invece la testa resta lucida. All’inizio si espelle l’urina più spesso del normale;
essa è scura e torbida, a causa della quantità di proteine e di grassi che vengono
eliminati dal corpo.
Può succedere che, un mese dopo l’inizio di questo diverso modo di mangiare, alcuni
genitori ansiosi portino il loro bambino dal dottore, per farlo visitare. Se gli vengono
trovati grassi e proteine nell’urina, il medico consiglia di sospendere la dieta e di fargli
mangiare più burro e carne, poichè egli collega i sintomi con certe malattie. Per noi sono
invece dei segni positivi.
Si può fare la prova seguente: al mattino si mette la prima urina in un vasetto e la si la-
scia riposare per dieci minuti. Non si dovrebbe vedere alcun deposito (color birra). Dopo
un’ora, una mezza giornata o ancora più a lungo, il color birra non dovrebbe aver subito
mutamenti, dopo un prolungato riposo un certo sedimento è normale. Ogni cambiamento
di colore e di densità indica quale prodotto è stato eliminato.
Spesso si verifica anche una diminuzione del desiderio sessuale, che può durare da
sei mesi ad un anno, e a volte anche da due fino a cinque anni. La durata dipende dalle
condizioni fisiche. Quando il corpo comincia a “riaggiustarsi”, la forza vitale si con-
centra dapprima negli organi più interni e più importanti: il cuore, l’intestino, i reni.
Poichè gli organi della riproduzione non sono importanti per la vita individuale, essi
vengono, secondo la legge di natura, ristabiliti nella loro funzione solo più tardi. Ciò
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Ciò dipende naturalmente dalla capacità di adattamento del corpo. Per esempio è più
un segno di buona salute quando ci si ubriaca con una piccola quantità di alcool, quando
il viso diventa rosso e il polso aumenta, che il bere molto, senza avvertire nessun effetto.
Nel primo caso, il corpo reagisce molto rapidamente. Esso è anche in grado di adattar-
si più facilmente al caldo quando si arriva dal freddo in una stanza riscaldata. Il passaggio
dallo zucchero e dalla carne ai cereali e alle verdure può avere come conseguenze mol-
te altre temporanee eliminazioni: calcoli renali, eliminazione di vermi dalle feci e dalla
bocca, espulsione di tossine attraverso la pelle in forma di pus, foruncoli, ascessi, prurito,
impurità, macchie, etc.
Il riso integrale stimola questa eliminazione di scorie e può portare in superficie ad-
dirittura lo stronzio 90. Il successo in questo processo di purificazione lo si riconosce
facilmente se si confrontano persone, che hanno percorso la Via della Natura per due
o tre anni, con quelle che mangiano abitualmente prodotti del supermercato. Dopo
la scomparsa di pus e foruncoli, scopriamo che una tale persona è diventata molto più
piacevole e tranquilla, ciò significa che l’eliminazione ha interessato anche l’interno del
corpo.
Riso e altri cereali fanno fuoriuscire i foruncoli, perchè vengono eliminate le tossine.
Se si rende necessario rallentare un’eliminazione troppo forte, basta diminuire la quantità
di cereali dall’alimentazione o tralasciarla addirittura. Naturalmente non si creda che la
scomparsa dei sintomi sia desiderabile!
Ognuno lo stabilisce da sè, a seconda della sua volontà di guarire e della sua disposi-
zione ad assumerne le conseguenze.
La durata di questa fase intermedia dipende dall’esperienza e dallo stato dell’interes-
sato. Se però ne guardiamo lo sviluppo a grande distanza avremo il seguente quadro: le
due persone – una vede le cose in modo fisico, l’altra ha una predisposizione alla spiri-
tualità – mutano col tempo verso una maggiore capacità di comprendere. Anzichè vedere
da una parte, il corpo come un insieme di tessuti, cellule, sangue e ossa e, dall’altro come
energia spirituale (Chi), esse riconoscono che corpo e spirito sono un tutt’uno.
Considerare il cibo semplicemente come un insieme di carboidrati, grassi e protei-
ne, significa vederne solo la materia. Al contrario, se lo si considera come energia
materializzata, come un regalo della vita, allora se ne coglie l’aspetto spirituale.
Queste sono le due faccie dell’esistenza.
Un uomo che è troppo yin pensa che l’uomo sia spirito e non corpo. Uomini troppo
forti (yang) e coloro i quali si occupano della forma fisica pensano che l’uomo sia solo
un corpo fisico. Persone cosı̀ diverse hanno differenti immagini di questo mondo. Il loro
sistema nervoso non è lo stesso: l’uno è molto yin, l’altro yang.
Lo stato del sistema nervoso è condizionato dall’alimentazione, dalla qualità del
nutrimento fisico e psichico. Se mangiamo in modo armonico, vedremo presto l’uomo
come una cosmica armoniosa unità.
Questo allinearsi con l’ordine della natura, fa sviluppare, col tempo, in tutti, una con-
cezione del mondo che abbraccia tutto e che spesso si presenta come segue: nei primi due
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Cibo come via 26
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anni i neofiti sono spesso arroganti, altezzosi, negativi e rifiutano gli altri; pensano: ≪Io
sono sano, mentre tutti gli altri sono naufraghi. Io capisco l’ordine universale del cielo
e della terra, gli altri invece non ci capiscono niente≫; oppure: ≪La mia famiglia non mi
capisce, perchè ha perduto la conoscenza diretta≫.
Nel giro di 3-5 anni si presentano sorprese e dubbi: ≪ Molte di queste regole di
alimentazione sono materiali, che ne è dello spirito?≫.
Forse hanno cercato di parlare ad altri della Via della Natura e hanno fallito. L’iniziale,
autodominante rigidità è andata perduta; adesso si sentono aggrediti e travolti dall’opinio-
ne dei genitori, dei medici, praticamente di tutti quanti. Nella misura in cui la durezza
del cuore inizia a sciogliersi cominceranno ad accorgersi delle altre persone e delle
situazioni sociali.
Era stato loro detto che non serve nessun diploma per essere felici. Però sarebbe me-
glio – pensano – averne comunque uno. . . Si pensa anche che l’alimentazione equilibrata
vada bene, ma ciò che si cerca veramente non è una dieta, ma qualcosa che, forse, si può
trovare sui monti, nella solitudine, da un guru. . . Probabilmente si intraprenderà molto in
questo periodo, si degusterano cibi estremi, ci si iscriverà ad una scuola superiore di medi-
cina, si praticherà ginnastica correttiva, si inizierà una nuova attività, si diventerà seguaci
di una filosofia, etc.
Dopo cinque, dieci anni la Via della Natura diventerà il tempo della Nuova Ricerca e
l’inizio dell’umiltà. Dopo aver avuto cosı̀ tante tentazioni e dubbi, si vede che lo stile di
vita condotto fino ad allora non è veramente ciò che si desidera e che questa condizione
spinge ad un cambiamento.
Questo stato conduce nuovamente ai cereali ed a una più profonda osservazione. Dopo
circa dieci anni inizia l’aurora del risveglio, l’alba della comprensione: ≪In tutti questi
anni parlavo di yin e yang e dell’infinito. Ma che cosa significa tutto ciò? Sto osservando
queste cose solo con il sapere anzichè con la comprensione?≫.
E cosı̀ iniziate nuovamente a verificare le sette leggi eterne e i loro principi. E ancora
una volta ci riflettete sopra e cominciate a far luce sul significato dell’alimentazione ad
ogni livello.
Oh stupore! La via si apre ad una vista di chiarezza cristallina che, anno dopo anno,
con la premessa della giusta alimentazione si è andata man mano dispiegando; allora
iniziate ad essere molto felici. Ogni scompiglio intorno a voi si dissolve. La separazione
e il logoramento dello spirito scompaiono e al loro posto subentra l’unità.
Non lo dimentichiamo: per il nostro benessere, più importante di ogni alimentazio-
ne è il nostro atteggiamento. Non è sorprendente che il mio dito si muova sempre là
dove io voglio che si muova?
E quotidianamente cambia il film della vita, per rallegrarci.
Improvvisamente tuona e piove; sono tutto bagnato. Chissà qual’è il prezzo della pu-
rificazione? (Morte). Poi mi sembra che gli alberi sorridano. . . (Vita). Questo sentimento
poetico dovremmo averlo nella vita di tutti i giorni. La comprensione di yin e yang è
molto importante, ma l’inizio della vera salute è gioia e profonda riconoscenza.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 7
Le tossine
Il cervello rispecchia a sua volta lo stato dell’intestino. Se, per esempio, la parte
destra dell’intestino è bloccata, avremo smemoratezza, confusione, mancanza di coerenza,
pesantezza, etc.
La parte sinistra del cervello produce pensieri sottili, complessi e le parole corrispon-
denti. Il pensiero della parte destra è più grossolano nel pensare e forma parole più
semplici.
27
Cibo come via 28
Zeanè Lao Shin
camminare fa bene,
la frutta alleggerisce l’intestino,
la sauna è salutare, docce fredde e calde vivificano,
lunghe passeggiate favoriscono la salute,
determinate cure riducono il peso corporeo,
la ginnastica rende più agili,
il latte è necessario.
E tutto ciò scaturisce non dall’averlo capito veramente, ma dalle condizioni disperate
del corpo: per esempio persone che hanno molti depositi di grasso o sangue colloso,
possono trarre sollievo dalla sauna e da altri esercizi.
¤dizioniPDF Y
. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 29
Zeanè Lao Shin
Per le persone senza depositi di grasso e con un sangue di buona qualità la sauna non
è affatto necessaria. Essa non vi fornirà nemmeno un senso di benessere.
Nessun animale, nessuna pianta ha bisogno della sauna; essi si nutrono in modo
corretto.
E chi mangia e agisce in modo corretto, ritiene tutti i cosiddetti esercizi salutari asso-
lutamente superflui. Noi mangiamo perchè il cibo ci fornisce energia. Noi mastichiamo
per liberare l’energia che è racchiusa negli alimenti per il nostro bisogno. Questa energia
ci rende attivi e l’attività ci dovrebbe aiutare ad osservare le meraviglie della vita.
Una di tali meraviglie è appunto la sauna naturale: il freddo fa morire tutto ciò che
non ha sufficiente energia yang per sopravvivere allo yin del freddo. Questo vale per
le piante, gli uomini, gli animali.
Tutta l’energia apportata dal cibo, se non viene immediatamente usata, viene imma-
gazzinata nel corpo.
Questa è la qualità del freddo: immagazzinare. In primavera la temperatura diventa
più calda (yang) e tutto ciò che non è troppo yin inizia ad uscir fuori. La terra incomincia
a “scaricare”. Le piante tropicali, per esempio, sono troppo yin per sopravvivere al caldo
delle zone temperate. per la loro esistenza esse hanno bisogno di un caldo più yang.
L’apice della scarica è in estate. Il corpo suda e il sudore espelle tutta l’energia trat-
tenuta dall’ultimo inverno, che adesso sarebbe solo gravosa per il corpo. Inoltre si forma
sulla pelle uno straterello di umidità che evapora per via dei raggi solari. Cosı̀ il corpo si
ripulisce da solo degli effetti dell’inverno.
Questa è la qualità del calore: scarica. Può subentrare un problema solo quando
questo processo naturale di eliminazione viene disturbato da troppe scorie. Allora le
energie immagazzinate dal freddo restano nel corpo indebolito e producono gas tossico,
che poi viviamo fisicamente sotto forma di depressione e aggressione.
Il freddo immagazzina l’energia, il caldo la elimina. La vita è molto semplice se si
segue il corso spontaneo della natura.
Tante persone non soffrono inutilmente quando sopravviene il freddo? E non soffrono
altrettante con l’arrivo della calura? È senza senso soffrire. Si soffre solo se si sono
disturbate le capacità naturali del corpo. Se non c’è abbastanza calore interno, l’uomo
gela nel freddo. Se c’è troppo calore interno, esso soffre per il caldo.
Le naturali capacità del corpo seguono il principio del Cielo: nel freddo si elimina
yin e si ha bisogno di yang. Nel caldo si elimina yang e viene utilizzato yin. In autunno
l’energia ritorna alla terra. Di conseguenza muore tutto ciò che è troppo yin o che possiede
troppa poca forza yang: cade sulla terra e ridiventa terra.
Tutto ciò che sopravvive ha abbastanza forza yang in sè. In primavera l’energia esce
di nuovo dalla terra. Ciò che non sopravvive ha la via d’uscita bloccata1 . Yang non può
uscire, yin non può sbocciare. La tragedia si compie.
Il freddo dell’inverno è yin. Sentiamo la sua estensione ed ampiezza. Avvertiamo la
1
Meridiani
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. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 30
Zeanè Lao Shin
sua pace e silenzio. L’influsso del freddo entra profondamente nel corpo e rende yin.
Chi possiede troppo poco yang percepisce immancabilmente il freddo come sofferenza e
la vita in inverno come tormento.
Il caldo dell’estate è yang. Sentiamo la vita pulsare e l’intensità dei suoi suoni. Av-
vertiamo la sua attività e la sua operosità. L’influsso del caldo entra profondamente nel
corpo e rende yang. Chi possiede troppo poco yin percepirà immancabilmente lo yang
del caldo come sofferenza e la vita in estate come tormento. Come compensazione, il
calore produce molto verde e frutta (entrambi yin). E nel freddo ci nutriamo di ciò
che riesce a sopravvivere naturalmente.
La sauna e gli altri esercizi salutari vanno perciò bene per coloro che, per via di un’ali-
mentazione di cattiva qualità e per il troppo cibo hanno accumulato troppe tossine e scorie,
che riducono e disturbano il decorso naturale nel corpo.
Gli esercizi citati aiutano allora a liberarsi delle tossine. Ma non sarebbe forse meglio
cercare di impedire sin dall’inizio questo accumulo nel corpo?
¤dizioniPDF Y
. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 8
Soldi – Cuore – Colesterolo
La base della felicità dell’uomo d’oggi sono i soldi. Alcuni non lo vogliono ammettere,
ma non appena entrano in causa i soldi, trionfa l’avidità. Queste persone perdono la loro
vita restando addormentate in una illusione.
Siamo venuti al mondo senza nulla, e nulla ci potremo portar via. Si dice che i soldi
sono molto importanti; il risultato è che molti risparmiano soldi, però perdono la loro
“vita”, la loro felicità.
In una certa misura il denaro rende felici, in quanto ci permette di procurarci le cose
necessarie. Questo però è tutto. Se invece col necessario non ci sentiamo contenti e
pretendiamo più comodità, comfort e lusso, allora siamo noi stessi responsabili della
perdita della nostra gioia. Nel corpo essa si mostra attraverso il sangue ingorgato e la
debolezza cardiaca.
Com’è sbalorditivo il nostro cuore!
Batte circa 70 volte al minuto, 4.200 volte all’ora, 100.800 volte al giorno e 36.792.000
volte all’anno. Al suo confronto, noi siamo veramente pigri, dormiamo e sogniamo so-
lamente, mentre il nostro cuore non si prende un solo giorno di vacanza. Un bilione di
battiti in 25 anni: un lavoro fantastico! Chi è l’ingegnere? È veramente un’azione gran-
diosa andare sulla luna? Un bilione di battiti richiede un’enormità di ossigeno. Che cosa
alimenta il cuore con l’ossigeno?
Troppo colesterolo, cosı̀ come tre pericolosi veleni – i cereali senza buccia, lo
zucchero bianco e il sale di cattiva qualità – provocano attacchi cardiaci.
I medici mettono in guardia contro il colesterolo troppo alto. Questa sostanza però
viene prodotta dal fegato ed ha una funzione molto importante nella digestione.
Se nel cibo sono ancora contenute le bucce dei cereali, allora il colesterolo può
trasformarsi in bile. Con i cereali raffinati ciò non può avvenire, il colesterolo viene
immesso nel sangue e si deposita nelle arterie. Tali depositi conducono ad un sovraccarico
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Cibo come via 32
Zeanè Lao Shin
del cuore.
Non credo di sbagliarmi dicendo che nelle regioni di lingua tedesca, le malattie car-
diache sono la più frequente causa di morte, mentre tra i popoli primitivi dell’Africa, la
cui alimentazione è integrale, sono praticamente sconosciute.
Il loro cibo non è “arricchito”, “pastorizzato”, “immunizzato”, nulla gli è stato sottrat-
to; poichè è grezzo, non resta nell’intestino dove, di conseguenza, possono vivere soltanto
i batteri utili. Senza queste fibre il fegato produce degli acidi, che fanno proliferare batteri
nocivi nel cibo che resta nell’intestino per più di tre giorni. Perciò anche Ohsawa insegna-
va: “Mangia solo cibo integrale”. Se mangiate carne, dovreste mangiare tutto l’animale
– dai peli della testa alla coda. Gli animali, che si attengono a questa regola, non soffrono
di iperacidità.
Se mangiamo solo una parte del tutto, si sviluppa uno stato di acidità, e il nostro
metabolismo si squilibra. La carne è ricca di proteine e grassi. Ma le componenti più
importanti, come iodio, magnesio, fosforo etc. mancano in un cibo parziale come la
carne!
Senza questi minerali sarà molto difficile, per il corpo, neutralizzare gli acidi.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 9
Il sale e l’agricoltura
Molti paesi hanno il monopolio della produzione del sale. È interessante e triste allo stesso
tempo che nessuno si accorga del pericolo che ciò comporta.
Chi segue la Via della Natura, però, riconoscerà ben presto l’assurdità di tali governi:
il sale raffinato è costituito solo da sodio e cloro, arricchito con jodio sintetico. Il sale
marino grezzo, al contrario, è ricco di minerali, jodio compreso.
D’altronde anche il succo di carota, la farina bianca e ogni alimento, di cui una parte
sia stata eliminata, hanno un valore nutritivo ridotto.
Nell’agricoltura si mostra la stessa decadenza spirituale: da circa 40 anni, i contadini
usano antiparassitari chimici e fertilizzanti artificiali. Ciò permette di ottenere grandi
raccolti, accumulare ricchi profitti e soddisfare la propria avidità.
Purtroppo però questa non è vera agricoltura! I veleni contro gli insetti uccidono
molti esseri viventi, che sono importanti per una terra sana. Automaticamente vengo-
no danneggiati anche animali e piante sane, che sono un prodotto dei rispettivi terreni.
L’arricchimento con fertilizzanti indebolisce la terra e inoltre genera degli acidi.
La pretesa di ricchi raccolti e grossi guadagni distrugge il modello di vita naturale e fi-
nisce in degenerazione e autodistruttività. Prima o poi, per via di questi metodi innaturali,
la terra sarà cosı̀ esausta, che anche il profitto finirà in niente. Il che significa che in una
prospettiva di lunga durata il vero guadagno è la giusta condotta di vita e non il profitto.
Il ciclo di raccolta e l’utilizzo di fertilizzanti organici (alla terra viene ridato ciò che
non possiamo usare come cibo) sono, da soli, una sufficiente sicurezza per ottenere gli
alimenti necessari e utili al nostro corpo.
Il giusto modo di vivere si vede anche dalla mancanza di rifiuti nella nostra ali-
mentazione. Non è un caso raro che un monaco Zen venga seriamente rimproverato,
perchè ha lasciato un solo chicco di riso per terra o nel piatto. Meno cibo sprechiamo
più ce ne sarà per altre persone.
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Cibo come via 34
Zeanè Lao Shin
Questo dovrebbe essere il compito di ciascuno per poter assicurare il cibo a tutti nel-
l’epoca della sovrappopolazione. È incredibile quanti prodotti alimentari vengano buttati
via in negozi, ristoranti e case!
Se vogliamo diventare sani, dobbiamo imparare a capire che la natura non si può nè
imbrogliare, nè raggirare. Se lo si fa, si deve accettare la perdita di una indicibile gioia
interiore e della felicità. Si diventa pazzi, cioè si parla e ci si lagna degli altri e, come
conseguenza ultima, si dovrà sopportare la rigidità del corpo.
Se questi avvertimenti della natura non sono sufficienti a produrre cambiamenti nella
nostra visione della vita, e ci attacchiamo avidamente ai vecchi prodotti alimentari, saremo
colpiti inesorabilmente da gravi malattie. A seconda delle condizioni del corpo esse si
mostreranno prima in forma fisica o psichica. Fortunatamene si può – se lo si vuole –
cambiare tutto.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 10
Il principio dello Yin e dello Yang
Come la bussola ci indica la via in campo geografico, cosı̀ il principio dello Yin e del-
lo Yang è la bussola conduttrice della nostra vita. Ci aiuta a trovare la nostra precisa
posizione nell’universo sconfinato.
Ci vuole e ci può condurre verso la salute e la gioia, nella misura in cui ci rende
possibile analizzare ogni alimento e riconoscere il suo effetto su corpo e spirito. In base a
questo principio praticamente tutto può essere determinato.
Pensiamo, per esempio, ai colori. L’intero universo è un campo di cariche positive e
negative che vibra costantemente e perciò dà origine a onde elettromagnetiche. Alcune di
esse vengono captate dal nostro sistema nervoso e tradotte nel nostro cervello: ultraviolet-
to, violetto, blu, verde, giallo, marrone, arancio, rosso, infrarosso. Il giallo sta nel mezzo
(cereali). Il rosso ci dà il senso del calore, perciò lo si definisce “yang”.
Qui riconosciamo che dilatazione e contrazione sono le prime due forze, che si ma-
nifestano nel nostro mondo relativo. Queste due forze – in cinese chiamate Yin e Yang –
creano tutte le altre (perciò si potrebbero usare anche altre parole che esprimano significati
opposti).
YIN YANG
ultravioletto viola blu verde giallo marrone arancio rosso infrarosso
SPAZIO TEMPO
QUIETE MOVIMENTO
ESTERIORE INTERIORE
FEMMINILE MASCHILE
VEGETALE ANIMALE
FREDDO CALDO
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Cibo come via 36
Zeanè Lao Shin
goria yang i seguenti concetti: tempo, movimento, interiore, maschile, animale, caldo.
Nella categoria yin comprenderemo: spazio, quiete, esteriore, femminile, vegetale,
freddo.
Il viola ci infonde un senso di freddo, cosı̀ lo classifichiamo come yin. Però tutto è
relativo: il verde, se lo confrontiamo con il giallo è yin, se lo confrontiamo con il blu è
molto yang. Il mondo vegetale è verde (clorofilla), quello animale è rosso (emoglobina).
Il colore dell’uomo varia dal rosso al giallo; esso è perciò vegetariano e si sente attratto
dal cibo yin, soprattutto se ha mangiato troppo yang.
Anche nei generi alimentari distinguiamo tra yin e yang. Alcuni prodotti delle cate-
gorie yin sono più yang di altri: la soja, per esempio, è molto yin, mentre le radici di
dente di leone sono decisamente verdure yang. L’alcool è generalmente molto yin (fra lo
zucchero e l’olio). I latticini sono da catalogare in diversi modi: latte di capra, Roquefort
e Edamer sono yang come il miso, altri prodotti del latte sono yin come il miele. Latte di
mucca, burro e la maggior parte dei formaggi sono un po’ meno yin.
Relativamente al colore corrispondente allo yin e allo yang, le droghe sintetiche sono
ultraviolette. Le droghe naturali, come lo zucchero, sono viola; l’olio e il miele blu, la
frutta e le alghe verdi. La verdura va dal verde al giallo, i legumi ed i cereali vanno dal
giallo al marrone, i frutti di mare sono arancio, il miso e la carne sono rossi, tenendo
presente che la carne, le uova e il sale raffinato corrispondono agli infrarossi.
L’alimentazione yin origina sentimenti yin, come paura, etc.; un’alimentazione
yang provoca sentimenti yang, come eccitazione, ostilità. Un buon equilibrio conduce
all’armonia e alla pace.
YIN YANG
droghe noci alghe verdure fagioli cereali volatili carne salsa uova sale marino sale marino
sintetiche miele (bianca di soia raffinato
frutta o rossa)
L’alimentazione ideale sta nel mezzo: cereali, verdure e in parte legumi. Tutto il resto
è – per il principiante – difficile da regolare.
Il sale dovrebbe essere usato solo in piccole quantità e soltanto per yanghizzare taluni
prodotti alimentari.
La coltivazione di piante di altre zone climatiche nelle nostre latitudini, va contro
natura. Non è naturale costringere una pianta a modificare le sue abitudini alimentari e
di vita in breve tempo. Occorrono alcuni secoli perchè una pianta tropicale si abitui ad
un clima più freddo. Un consumo eccessivo di carne – più di una volta la settimana –
corrisponde allo stadio embrionale, mentre l’uso dei cereali a quello umano.
Molti sviluppano, a causa di un’alimentazione disordinata, intestini pigri e deboli. Per-
ciò essi hanno bisogno, ogni tanto, di fare una interruzione, ritornando ai vecchi alimenti
come carne, uova e pollame. Inoltre si può verificare un forte desiderio di latte.
Ciò è comunque un fatto transitorio. Il latte rappresenta uno stadio successivo a quello
della carne e può funzionare come una specie di ponte.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Capitolo 11
Cereali, il nostro cibo quotidiano
Il più grande dono di madre terra e della natura agli uomini sono i cereali. Sono l’alimento
che favorisce un’evoluzione veloce.
Senza cereali, siano essi in grani, o sotto forma di farina (o di triturato), l’uomo per-
derebbe la bussola che lo conduce alla comprensione totale. Nel caso in cui, però, egli
abbia già perduto la bussola, sostituti come la scuola, i medici, la religione, i soldi o i libri
possono aiutarlo solo parzialmente.
Già poco tempo dopo l’assunzione di cereali, aumenta dentro di noi una chiara e
limpida memoria. Poichè riconosciamo di aver mangiato le cose giuste, ci sentiamo bene
e sicuri, viene di nuovo risvegliato in noi il prezioso e delicato sentimento, che registra le
infinite finezze della natura, che è la bussola più sicura, e diventiamo contenti e tranquilli.
Il primo livello per arrivare alla conoscenza di sè è il lento cambiamento nel modo di
mangiare. Questa bussola registra il mondo della contrazione (materia) cosı̀ come quello
dell’espansione (non materia) e tutte le sfumature tra questi due estremi. Certamente
attraverso di essa scopriremo la nostra natura interiore, senza essere tormentati o inibiti
da soldi e paure. In definitiva, tutti cerchiamo questa assoluta sicurezza.
Se il nostro stato fisico è yang – contratto – cerchiamo la sicurezza nella materialità,
per esempio nelle comodità, nel profitto, nella ricchezza, ma anche nell’assunzione di
medicinali, nelle cure mediche, etc.
Se siamo yin – espansi – la cerchiamo nella spiritualità: nella fede, nella mistica,
in un miracolo o addirittura nel ritirarsi dal mondo. In breve, siamo esseri inquieti. La
nostra natura interiore si mostra come in uno specchio nella nostra vita esteriore: possiamo
comprendere il prossimo in profondità solo nella misura in cui conosciamo noi stessi. La
nostra convinzione di sapere tutto è insensata.
La causa di questa errata convinzione sta nel consumo eccessivo di carne, uova e
zucchero. Un’alimentazione del genere sviluppa solo i sensi esterni, come il tatto con
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Cibo come via 38
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le mani, il gusto con il palato, l’odorato con il naso, l’udito con le orecchie, la vista con
gli occhi, e il parlare per via dell’accumulo del sapere. I delicati sensi interni, però,
vengono praticamente dimenticati e distrutti. Se la nostra abitazione è eccessivamente
piena, mostra il nostro stato interiore: l’accumularsi dei prodotti di rifiuto dentro di
noi.
Come e con cosa è stato fatto questo sovraccarico dimostra le abitudini alimentari a
cui siamo attaccati.
Possiamo vedere cosı̀ tante stelle in cielo quante sono le nostre cellule cerebrali rima-
ste attive. I bambini ne vedono essenzialmente più degli adulti. Il loro corpo è ancora
puro e reagisce più velocemente.
Rendiamo la cucina il centro della nostra abitazione, tramite essa scopriamo il mondo
vegetale – il nostro cibo – e con un po’ di esperienza ci diverrà chiara l’importanza di
cucinare.
Altrettanto importante è il nostro atteggiamento verso il cucinare, poichè tutti gli
stati d’animo (rabbia, gelosia, pena) influenzano immediatamente il cibo. Perciò non
mangiamo soltanto il cibo visibile, ma anche la fretta e l’impazienza con cui esso
viene preparato.
L’ideale è mettersi a preparare da mangiare tranquilli e rilassati. Se ho un pasto
dinnanzi a me, non vi riconosco dentro solo il cuoco, ma anche i suoi pensieri e i sogni
che lo occupano quando cucina: se ha litigato o se è tutto preso da un’avventura amorosa,
se ha bevuto il caffè etc.
La sua arte culinaria mostra chiaramente il suo stato fisico, psichico ed emotivo, che
si forma in pensieri e che si manifesta in ogni azione; il corpo non sa mentire. Molti
non vedranno alcun collegamento fra il cucinare e il pensiero e si chiederanno: “Da una
deliziosa colazione, come si può dedurre lo stato dei reni della cuoca?”. Nello stesso modo
in cui, con il tempo e con la propria esperienza, si può riconoscere al tatto se una stoffa
è sintetica, di fibre miste o di cotone, cosı̀ si svilupperà in noi la capacità di stabilire,
attraverso la semplice degustazione, se il cuoco si è agitato, ad esempio, per via di un
articolo di politica.
Più diventeremo interiormente tranquilli, meno avremo bisogno di spezie per
cucinare.
La pace interiore richiede pace, richiede il sapore naturale; l’inquietudine, al contra-
rio, desidera spezie e salse: ciò però non significa che dobbiamo giudicare il macellaio
o l’oste. È molto meglio osservare se stessi.
Dobbiamo renderci conto che l’impossibile può diventare possibile: pensare diversa-
mente dipende solo dalla presenza nell’organismo di molti prodotti di rifiuto, che provo-
cano stagnazioni nel sangue e nel corpo.
In natura l’impossibile è possibile e parimenti il possibile è impossibile: dobbiamo
solo ristabilire questo modo sottile di pensare.
Nei tempi antichi, cucinare e meditare erano la stessa cosa.
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. . . come una foglia nel vento. . .
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Miglio È pure molto yang, ha un alto contenuto di proteine ed è l’unico chicco alcali-
no. Per questo fatto è raccomandabile a persone che soffrono di acidosi e di
alitocattivo.
Il riso Come alimento quotidiano il riso è il più indicato. È molto digeribile, ha il più
alto contenuto di vitamine del gruppo B tra tutti i cereali ed è molto importante per
la cura delle allergie, cosı̀ come per il cervello e il sistema nervoso.
Frumento È ancora l’alimento principale in Europa, consumato sotto forma di pane e pa-
sta. Altri tipi di frumento sono il cous-cous (non consigliabile, perchè è sbucciato;
usato nei paesi arabi) e il bulgur (frumento spezzettato usato in Turchia).
È il cereale che contiene più proteine e glutine degli altri. I Cinesi affermano che è
l’alimento che favorisce il pensiero.
Non è comunque consigliabile cibarsi dei chicchi interi del frumento cotto, per-
chè sono di difficile digestione, mentre è raccomandabile in chicchi interi il
farro, un cereale di gran valore nutritivo e simile al frumento.
Orzo L’orzo è, dopo il riso, il più facile da digerire, è molto buono nelle minestre e, come
farina, è eccellente per la preparazione di creme per la prima colazione. Anche il
tè, il caffè e il miso vengono preparati con l’orzo.
Nella medicina orientale l’orzo, mescolato con altre piante, trova un molteplice
utilizzo.
Avena L’avena ha un alto contenuto di grassi ed è meglio tollerabile del grano saraceno
o del riso da persone che hanno grandi depositi di proteine nel corpo. È di grande
aiuto per gli ipotiroidei.
Segale È particolarmente adatta per pane e creme per la colazione. È molto simile
al frumento, ma contiene meno glutine. La segale e il frumento sono ottimi per
fornire potenza muscolare, producono energie e resistenza.
Mais È il cereale con la maggior quantità di energia yin. Poichè è rinfrescante, è partico-
larmente adatto nei caldi giorni estivi. È molto buono e delicato per fare polenta o
pane. Nel corpo si tramuta facilmente in zucchero buono e fornisce molta energia.
Il più dolce fra i cereali, è un buon produttore di sangue ed è eccellente per il cuore.
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Queste informazioni sono valide soltanto per i cereali integrali a chicchi interi. Le
farine, anche integrali, se sono state macinate più di 20 ore prima dell’uso, sono
senza valore e biologicamente morte. Non hanno più forza elettromagnetica e frenano,
di conseguenza, lo sviluppo psico-fisico. Ciò significa automaticamente regresso!
Il riso integrale possiede, fra tutti i cereali, la più alta concentrazione di “chi”
(energia elettromagnetica). Grano saraceno, miglio e riso riscaldano il corpo. Gli altri
cereali lo rinfrescano.
Il grano saraceno non appartiene alla famiglia delle frumentacee. Se viene mangiato
quotidianamente per lungo tempo, rende il carattere instabile e discontinuo.
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nel luogo di conservazione non vanno bene. Se l’umidità penetra nei cereali, i loro
enzimi diventano attivi ed iniziano a “digerire” i chicchi, a mangiarseli tutti. Germi
e spore, di cui è piena l’aria, vengono immediatamente attratti dai farinacei e dagli
amidi, che iniziano a fermentare. Già dopo alcuni giorni si può osservare che essi
sono ricoperti da uno strato leggero e biancastro di muffa.
Ci sono muffe buone e muffe pericolose. La penicillina è buona, ma chi vorrebbe
cercare o coltivare penicillina nel sacchetto dei cereali?
Nel Medio Evo c’era una malattia pericolosa e temuta, che attaccava i nervi, veniva
chiamata “il fuoco di Sant’Antonio”. Veniva dalla segale umida.
Fra le muffe pericolose ne esiste un tipo, che provoca forti allucinazioni: LSD. L’ulti-
mo grave scoppio di pazzia, provocato da questo tipo di muffa, è stato osservato in Francia
negli anni ’50. Per tenere sotto controllo la produzione dei cereali, i campi vengono spruz-
zati con enormi quantità di insetticidi. Ma gli insetti si adattano, diventando sempre più
immuni ad ogni veleno. Perciò non c’è da meravigliarsi che anche i raccolti di cam-
pi irrorati da insetticidi presentino uova di insetti: per il momento non sono ancora
molte, ma è pur sempre l’inizio di una nuova e forte generazione di parassiti. Cosı̀ si
corre ai ripari da questo nuovo problema, trattando il raccolto, prima della vendita, con il
potente gas tossico bromuro di metile, che puzza un po’ di cloroformio e viene utilizzato
soprattutto negli estintori.
Anche un altro gas tossico, il phostoxin, è molto usato; con esso vengono trattate
sopratutto le farine, per uno o due giorni.
Il riso, per esempio, viene trattato nei magazzini, più volte e in tempi diversi, con un
prodotto contro i pidocchi, che paralizza e soffoca i parassiti.
Per ogni genere di cereale trattato chimicamente, oggi vengono adottate diverse misure
precauzionali per la conservazione e l’immagazzinamento. Tutte sono altamente tossiche,
nessuna è raccomandabile.
Ben diverso è il trattamento per i cereali biologici. Le vespe e altri “predatori natu-
rali” aiutano, nei campi, a tenere sotto controllo l’infestazione degli insetti.
Magazzini puliti e un consumo veloce aiutano allo stesso modo, a tenere i cereali in
buono stato. Ciò nonostante, i cereali potrebbero contenere, già dai campi, uova vive
di insetti.
Fortunatamente, la maggior parte viene eliminata con la trebbiatura. In più il movi-
mento fisico dei cereali (per esempio, nella trebbiatura) impedisce la loro rigenerazione.
2. Chi ne avesse la possibilità, potrebbe sottrarre ossigeno dal suo magazzino e in-
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. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 43
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sufflarvi dentro azoto. L’azoto non è dannoso per i cereali ed è innocuo per le
persone.
Piccoli immagazzinatori di cereali, consapevoli del pericolo chimico, utilizzano
azoto; cosı̀ i cereali restano per un lungo periodo liberi da insetti.
4. La terra diatomaceous (DE) è una polvere fine ottenuta dai resti di un’alga antidi-
luviana, che ai giorni nostri viene estratta, negli USA, dalle miniere. Solo poche
persone ne conoscono l’esistenza.
La polvere viene mescolata direttamente ai cereali. Per 2 kg. di cereali ne servono
2 cucchiaini da tè. Per un sacco da 50 kg. di cereali, per esempio, occorre un chilo
e mezzo di questa polvere.
La DE è commestibile ed ha tracce di alcuni oligoelementi; la polvere non dovrebbe
comunque essere inspirata perchè irrita i polmoni. Essa funziona in un modo molto
semplice: la polvere fa seccare i vermi, che vengono poi eliminati col lavaggio.
Se, per errore, venissero mangiati, sarebbe comunque utile, poichè si imparerebbe
che i cereali devono sempre venir lavati bene.
Non si deve assolutamente usare la DE, che viene venduta per piscine come fil-
tro per l’acqua! Questo tipo di DE viene fortemente riscaldato, di conseguenza si
cristallizza e non è più commestibile.
Lo ripetiamo ancora una volta: nella conservazione dei cereali è molto importante
ridurre la temperatura e l’umidità! Gli insetti non amano l’asciutto e il fresco. Na-
turalmente può accadere che, anche senza precauzione alcuna, non vengano attaccati dai
parassiti. Se dovesse comunque succedere, si possono lavare molto bene i cereali e poi
tostarli.
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Cibo come via 44
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In Europa si fecero, con questa farina più chiara, molte varietà di paste delicate per
i ricchi ed i nobili. Naturalmente questa farina non poteva essere acquistata dal popolo,
perchè era molto più cara di quella integrale. Ci fu un tempo in cui la farina chiara venne
addirittura usata come cipria per le parrucche.
Quando, nel secolo passato, si scoprı̀ il modo di ottenere una farina completamente
bianca, questa fu considerato da tutti un vantaggio: si mantiene più a lungo della farina
integrale, non diviene cioè rancida ed è di conseguenza molto più facile da conservare.
Già poco tempo dopo la sua scoperta, la farina bianca fu venduta cosı̀ a buon mercato che
divenne accessibile a tutti. I fornai si accorsero che i prodotti confezionati con la farina
bianca erano più leggeri, più invitanti e inoltre si potevano lavorare e formare meglio.
Questa nuova tecnica “estetica” portò con sè un enorme sovvertimento economico.
Molti contadini chiusero per sempre i loro mulini e se ne andarono in città. Migliaia di
piccoli mulini fallirono. Le grosse ditte lavoravano più velocemente, a più basso prezzo e
potevano trasportare il loro prodotto senza problemi persino ai clienti molto lontani.
Anzichè coltivare e macinare da sè i cereali, molte persone abbandonarono la campa-
gna per la città. In questo tumulto dell’espansione e del facile guadagno ci si dimenticò
completamente delle componenti nutritive di base contenute nei cereali.
La crusca consiste di sei strati e comprende il 15% del peso totale del chicco. Il germe
costituisce una piccola parte nella zona superiore interna del chicco ed è il 3% del peso
totale. Il tessuto nutritivo interno – l’amido – è una massa bianca, situata al centro e
corrisponde all’80% del chicco.
La farina integrale contiene quasi tutte le componenti nutritive. A seconda del tipo di
frumento il contenuto proteico va dal 6 al 20%. Il tessuto nutritivo interno contiene il 70%
delle proteine totali e in più l’amido è un componente ad alto contenuto calorico.
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di quante siano contenute nella farina integrale. “Per andare sul sicuro!” mi disse un
ufficiale sanitario in America.
Ci si accontenta di queste misure, senza pensare che con la raffinazione dei cereali
vengono distrutte dozzine di componenti nutritive, mentre solo quattro di esse vengono
rimpiazzate.
Che poi siano addirittura artificiali non dovrebbe essere – oggi – indifferente a nessu-
no!
Come fa a diventare rancida la farina integrale? Quando i grassi insaturi della
farina vengono a contatto con l’ossigeno dell’aria, subiscono un processo di irran-
cidimento. In questo processo si produce superossido che dà alla farina un particolare
sapore amarognolo. Il calore e l’umidità durante la macinatura e nell’immagazzinag-
gio rendono ancora più breve la durata della farina. Perciò sarebbe meglio conservare
la farina in ambienti freschi e secchi.
Meglio di tutto sarebbe, comunque, consumare la farina subito dopo la macinatu-
ra. La vitamina E nella farina integrale è una protezione naturale contro l’irrancidimento.
Dopo tre mesi la vitamina E perde la sua efficacia e la farina comincia a diventare rancida.
La distruzione delle vitamine B, durante o dopo la macinatura, è causata dal calore,
dall’umidità e dall’immagazzinamento troppo prolungato.
Gli esperti dell’alimentazione asseriscono che il contenuto di tiamina, sottoposto ad
alte temperature, diminuisce. Io sono di un’altra opinione: la tiamina è yang, perciò
abbastanza stabile da sopportare, senza effetti permanenti, il calore che si sviluppa durante
la macinatura.
Se la farina viene macinata a bassa velocità fra le pietre (minore produzione di
calore), il danneggiamento delle componenti nutritive viene ridotto al minimo, men-
tre con l’alta velocità e inconseguenza del calore provocato vengono distrutte delle
particolari sostanze yin.
Secondo le affermazioni dei biochimici la farina vecchia di alcuni giorni non è nè
peggiore, nè di minor valore nutritivo di quella macinata di fresco.
Se si considera questa affermazione solo da un punto di vista fisico, è giusta. Si può
sopravvivere bene!
Ciò che però ancora non si sa, ma che si spera venga al più presto verificato, è il fatto
che la vita – l’energia Chi, lo spirito generatore di vita, o anche la forza elettroma-
gnetica – con la macinatura, nel giro di 10-24 ore, abbandona per sempre la farina.
Come un corpo che è stato troppo smembrato, e che anche con tutta la buona volontà non
è possibile rappezzare, cosı̀ anche la farina vede spegnersi la sua vita.
Una farina di questo genere può servire perciò solo allo sviluppo del corpo e non a
quello dello spirito!
Il frumento, che viene piantato in primavera e raccolto in autunno, possiede un alto
contenuto di glutine (un tipo di proteina) ed è adatto per la panificazione. Perciò il fru-
mento primaverile (grano duro) del Nord, cosı̀ come quello degli altipiani è eccellente
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per le paste.
Il frumento invernale, invece, viene piantato in autunno e raccolto all’inizio dell’estate.
Poichè matura nella stagione umida, possiede più amido del grano primaverile ed è perciò
più adatto per fare pane e biscotti.
Il farro, se mangiato in grani interi, è di molto superiore – in quanto a contenuto
energetico e digeribilità – ai chicchi interi del frumento.
Ci sono ancora molti altri tipi di frumento. I più leggeri e chiari sono ideali per biscotti
e dolci, il più scuro per il pane. Ad ogni modo, un pane integrale ben masticato ha un
sapore più dolce e delicato della pasticceria fine.
Se però si è troppo pigri per masticare oppure non si comprende il senso di una lunga
masticazione, allora tutto si inverte; il pane integrale ha un sapore orrendo, mentre la
brioche, un panino, una ciambellina o una crostata hanno un sapore meraviglioso! E
magari, in aggiunta, si prende un caffè con una buona cucchiaiata di zucchero!
Presto noi uomini altamente evoluti saremo arrivati al punto in cui avremo bisogno di
maestri che ci ricordino che i denti sono lı̀ per masticare.
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Capitolo 12
Informazioni pratiche sull’olio
Tutte le piante, ad eccezione della palma da cocco, contengono grassi insaturi e nien-
te colesterolo.
Che meraviglioso potere emana la parola “grasso insaturo” ! Ciò ha anche le sue buone
ragioni: i grassi insaturi sono una medicina contro i depositi di grassi che ostruiscono le
arterie (colesterolo) e che si formano a causa del consumo di carni grasse, uova e latticini.
Nella cucina austriaca, per esempio, i grassi animali vengono ancora usati largamente.
Secondo la mia valutazione essi sono il 40% dell’apporto calorico totale, ma potrebbe
anche essere di più! Fortunatamente però gli oli vegetali e gli oli per insalate diventano
sempre più popolari.
Gli oli insaturi contengono linolo e acido linoleico – conosciuti anche come “acidi
grassi insaturi” – che non vengono prodotti nel corpo. Poichè questi oli sono insaturi,
sono in grado di trasportare le vitamine solubili attraverso tutto il circolo sanguigno. Es-
se aiutano a mantenere la temperatura corporea, a formare nuovi tessuti e stimolano la
crescita di utili batteri intestinali.
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Ancora una volta viene usata una dicitura falsa a scopo pubblicitario e per di più con
la copertura della legge. Nessuno pensa che questo porta con sè conseguenze spirituali? Il
calore rende più facile l’estrazione delle sostanze oleose dai semi. Il mais e la soja devono
essere riscaldati in modo relativamente forte. Nonostante ciò il calore sviluppato nella
produzione degli oli naturali è, se confrontato con quello di qualsiasi olio commer-
ciale, molto ridotto. Gli oli naturali vengono ottenuti per spremitura e, quando si sono
decantati, riposti in contenitori.
Gli oli che si trovano comunemente in commercio vengono invece sottoposti ad un
trattamento di tutt’altra natura:
1. I semi vengono lavati in una soluzione di idrossido di sodio, per eliminare i sali
degli acidi fosforici. Uno di essi è, per esempio, la lecitina, che è stata riconosciuta
come uno dei più importanti elementi per la conservazione e la formazione di un
sistema nervoso sano!
Perchè vengono eliminati dagli olii questi elementi cosı̀ importanti?
I sali e gli acidi fosforici – quando vengono usate alte temperature – provocano un
inscurimento dell’olio, che si ripercuoterebbe negativamente sulle vendite.
2. I sali degli acidi fosforici, uniti agli acidi grassi liberi degli olii, formano la base
dei saponi. È perciò molto probabile che ci siano ditte, che producono sia olio che
sapone.
3. L’olio viene filtrato attraverso un filtro di terra cotta che, in questo modo, trattiene
minerali e pigmenti come la clorofilla e il carotene; viene insomma decolorato.
Con questa operazione circa l’80% del contenuto in ferro va perduto! Poi l’olio
viene disinfettato per mezzo di un calore enorme, liberato dagli odori e insomma
defraudato di tutte le sue sostanze preziose. Con il sapore più debole e delicato
possibile viene poi messo in commercio.
Il dottore americano Williams fece un esperimento: mescolò dell’olio di mais, che
era stato fortemente riscaldato e poi raffreddato, al mangime dei conigli. Come
conseguenza, si depositò nelle vene dei conigli un consistente strato di grasso.
4. Nell’ultimo stadio della lavorazione gli acidi grassi insaturi che sono rimasti, dopo
questo processo macchinoso, vengono saturati con idrogeno per stabilizzare l’olio.
Questo processo protegge contro la coagulazione e aumenta cosı̀ la durata dell’olio.
Se il vostro olio dovesse “separarsi”, cioè formare come dei coaguli, sarebbe un buon
segno perchè significherebbe che nella produzione non è stato sottoposto a processi troppo
artificiali.
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gono almeno il doppio. Oggi è normale la produzione di oli, che contengono sostanze
conservanti artificiali.
Se l’olio diventa rancido, se ne deve cercare la causa prevalentemente nell’ossida-
zione. Se il contenitore resta aperto per un lungo periodo, si sviluppano perossidi cosı̀
come altri elementi dall’odore sgradevole e dal sapore di stantio. L’olio rancido rovina
le cellule sanguigne e accelera il processo di invecchiamento!
La conservazione dell’olio in ambienti caldi aumenta il rischio di irrancidimento.
Noi abbiamo fatto un esperimento in cucina con dell’olio di sesamo, che è il più yang
di tutti gli oli. Ad una temperatura di 30 gradi, dopo tre mesi era diventato rancido.
Gli oli naturali contengono molti minerali e sali degli acidi fosforici – tutte sostanze
altamente nutritive, che si notano nel deposito dell’olio stesso sul fondo, dei contenitori.
Tutte queste componenti sono state eliminate negli oli preparati artificialmente, con la
convinzione che non fa bene tutto quella che galleggia nell’olio.
È vero, gli oli naturali non hanno un aspetto cosı̀ “pulito” come quelli normali e
incolori. Essi hanno l’aspetto, che un olio dovrebbe in realtà avere: naturale e non
raffinato.
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Capitolo 13
Il sale
L’uomo consuma due elementi fondamentali nella sua vita quotidiana: il sale e l’acqua.
Prima ancora che qualcosa esistesse sulla terra, si manifestarono la forza di contrazione
(yang) e quella di espansione (yin) sotto forma di gas.
Questi gas vengono chiamati idrogeno (peso atomico 1) e ossigeno (peso atomico
8). Entrambi si attirano fortemente l’un l’altro. Da questa attrazione deriva l’acqua, che
ricopriva un tempo tutta la terra. Quest’acqua era pura, elementare e non salata.
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sione più alta – yang – mentre la superficie esercita una pressione limitata. La profondità
aumenta anche la temperatura (yang), mentre il tempo dà forma alle cose (di nuovo yang).
Questi fattori yang materializzarono il sodio (yang) e il cloro (yin) dall’acqua e questi
due elementi formarono il cloruro di sodio (NaCl), che è un prodotto yang.
Il miracolo della formazione del sale dovrebbe essere esaminato più a fondo dagli
scenziati. In natura avvengono continuamente trasmutazioni del genere, senza marchin-
gegni, logica o pianificazione. L’estrazione del sale dall’acqua continua ad avvenire anche
oggi, il che significa che, con il tempo, il contenuto salino dell’acqua marina aumenta.
In altre parole, ogni cellula dell’uomo contiene dei liquidi, che costituiscono, senza
contare il sangue, il 15% del peso corporeo; questi liquidi hanno una funzione importante
nel corpo, confrontabile a quella dell’acqua marina per le forme viventi unicellulari nel
mare. Un altro liquido il plasma o sangue costituisce solo il 5% del peso corporeo umano.
Tutti questi liquidi sono a stretto contatto l’uno con l’altro e si influenzano reciproca-
mente. Ciò significa che cose esterne come il cibo, il clima, gli acidi, hanno un influsso
sul corpo intero e sono decisive nella modificazione del liquido infracellulare interno.
Perciò i bagni in mare hanno un effetto immediatamente percettibile e forte sulle
ghiandole linfatiche; mentre i bagni in acqua non salata e clorata povera di minerali
indeboliscono il sistema linfatico, dato che il sale dei liquidi interni viene prosciugato
per osmosi.
≪ L’uomo privato del sale, morirebbe per disidratazione≫.
Un’importante funzione del sale è quella di rendere permeabile ai liquidi le membra-
ne all’interno del corpo, soprattutto quelle dei vasi sanguigni: se nel sangue c’è la giusta
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quantità di sale, l’acqua in sovrappiù viene automaticamente assorbita dai tessuti vicini ed
eliminata attraverso i reni. Se, d’altra parte a causa del troppo mangiare, di un’alimenta-
zione non equilibrata o della funzione ormonale sregolata c’è troppo sale nei tessuti, dalle
pareti dei vasi sanguigni escono troppi liquidi e si verificano dei gonfiori.
Se durante una dieta non dovesse esser usato per niente il sale, esso verrebbe ceduto
dai tessuti del corpo. Questo stato però condurrebbe facilmente ad effetti collaterali, come
l’ammalarsi dell’uretra, proteine nell’urina (aluminuria) etc.
Una dieta ricca di sale aumenta automaticamente il fabbisogno di liquidi da parte del
corpo. I tessuti e la pelle richiedono più acqua.
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13.11 Il salgemma
Un’altra fonte di sale, nei paesi dell’area mediterranea, sono le miniere di salgemma.
Stagni salati, sorgenti saline sotterranee e il mare contengono sale sciolto in acqua. Il
salgemma invece si trova da lunghissimo tempo all’asciutto. La mancanza dell’acqua –
elemento equilibrante – insieme all’assenza della vita batteriologica, rendono il salgem-
ma un minerale estremamente squilibrato. Inoltre, per via del lungo deposito nelle
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viscere della terra in zone sfavorevoli alla vita, si viene a formare del gesso (solfato di
calcio).
Le condizioni ideali, per ottenere il miglior sale dal mare, sono i raggi solari e basse
vasche marine. Il contenuto di sale è molto basso (solo il 3%), in confronto a quello del
Mar Morto e di alcuni stagni salati (30%). E comunque il sistema di estrazione del sale
è sempre ancora lo stesso di 5000 anni fa. L’acqua di mare viene pompata in dei campi,
che sono collegati tra di loro per mezzo di canali. Cinque litri di acqua marina danno
1,8 kg. di sale.
3. come sale marino grigio, non seccato, non filtrato e non purificato
Solo l’ultimo contiene tutti gli elementi biologici in tracce che esistono anche nell’ac-
qua marina. Inoltre questo sale e ancora vivo ed ha la capacità di neutralizzare le sostanze
gassose, di calmare le infiammazioni e di aumentare l’attività secretoria dell’organismo.
Il sale cristallino e raffinato non contiene vita alcuna, è tossico ed estremamente
dannoso.
Autorità mediche ed esperti dell’alimentazione dichiarano che questo sale è di alto
valore nutritivo e ne incoraggiano l’uso, poichè il loro sapere, per quanto riguarda gli
effetti del sale, è basato su falsi concetti di salute.
Distillazioni frazionate ed essiccamento ad alte temperature modificano il contenuto
in minerali e la costituzione biologica di questo elemento prezioso in tale misura che alla
fine esso è totalmente snaturato.
Ricordiamoci che il sale marino grigio non è assolutamente sporco, nè impuro,
ma contiene semplicemente del fango. Lo stesso fango con cui è stato formato il nostro
corpo, con cui il corpo umano è sempre in stretta parentela.
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Capitolo 14
Il miso
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tener presente anche la sua qualità, che è enormemente importante. Le proteine animali
sono, fisiologicamente parlando, di scarso valore:
1. sovraccaricano i reni
14.4 Allergie
Sono una conseguenza di un intestino debole, che è incapace di trasformare le proteine
vegetali e animali in proteine adatte al corpo umano. Se si fortifica l’intestino, inizia anche
la guarigione.
Trasformare i diversi tipi di proteine in proteine utilizzabili dal nostro corpo e molto
importante.
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1
Dr. med. Tatsuichiro Akiziki: Nagasaki 1945
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bassa. La medicina bassa è una cura sintomatica, che elimina i sintomi per
mezzo di droghe e consimili, ma che può avere come conseguenza degli effetti
collaterali.
La medicina di mezzo usa farmaci che, anche dopo l’assunzione dopo un
lungo periodo non provocano nessun effetto collaterale. Queste due eliminano
i sintomi, ma non l’origine della malattia.
La medicina alta è la medicina protettiva.
La medicina moderna è più che altro medicina bassa. Solo una piccola parte
della medicina moderna appartiene alla categoria di mezzo. L’uomo moder-
no non è mai contento quando una medicina fa guarire troppo velocemen-
te. Egli ama la morfina, il talidomide e i cortisoni (l’adrenalina è un ormone
cortisonico).
Io sono convinto che il miso appartiene alla medicina più alta. La mia famiglia
mangiava zuppa di miso a colazione. Noi abbiamo usato zuppa di miso per
più di dieci anni. Con questa alimentazione ho guarito la tubercolosi e l’asma
cronica senza difficoltà. Ciò nonostante non condanno il latte, le uova, etc.
Sebbene una volta siano stati usati gli antibiotici contro la mia tubercolosi,
penso che la zuppa di miso ridoni salute al corpo in modo più efficace dei
farmaci≫.
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Il grande impulso si ebbe nel 1873 grazie all’austriaco Friedrich Haberlandt, che potè
presentare all’esposizione di Vienna quattro variazioni di soja ottenute dai suoi esperi-
menti.
Questi quattro tipi vennero poi coltivati in Austria, Ungheria e in altri paesi europei e
si ottennero buoni risultati.
Un tipo giallo di soja, che era stato sperimentato da Haberlandt, venne portato in Fran-
cia nel 1880 da Vimorin/Andrieus ed ha dato fino ad oggi risultati eccellenti. In America,
nel 1840, James Mease fu il primo che coltivò e propagò con successo la soja. Quando nel
1854 la spedizione Perry ritornò dal Giappone con due tipi di soja, essi vennero chiamati
per alcuni anni, “piselli giapponesi”.
Nel 1898 vennero importati dal Ministero dell’Agricoltura USA numerosi tipi di soja
dalll’Asia e alcuni dall’Europa e da altri paesi.
Da allora negli Stati Uniti crescono circa 10.000 tipi di soja originaria di altri paesi.
La soja può crescere quasi su ogni terreno, ma preferisce quelli fertili o sabbiosi.
In Asia i fagioli di soja vengono lavorati in vari modi e se ne ottengono centinaia di
prodotti alimentari, freschi, fermentati o secchi. La proteina principale della soja è la
glicina. Gli aminoacidi della glicina sono espressi in percentuale:
I fagioli di soja contengono tutti gli aminoacidi importanti, però solo poco triptofano
e pochi aminoacidi con zolfo. Al contrario, i chicchi dei cereali contengono in abbon-
danza tutto ciò che nella soja esiste in piccole quantità e solo poca iso-lencina e lisina,
largamente presenti invece nella soia.
I due prodotti combinati si completano perciò perfettamente per quanto riguarda le
proteine.
Questa è la ragione per cui il miso, ricavato dalla soja e dai cereali, ha un valore
nutritivo cosı̀ grande come prodotto alimentare di base ed è un dispensatore di aminoacidi
estremamente importanti.
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Troppi grassi sono tossici per il corpo; quelli presenti nei pesci, formaggi, burro,
insaccati e carne si ossidano molto facilmente, soprattutto in estate.
Le componenti grasse del miso sono esenti dal rischio di ossidazione ed esso può
essere utilizzato per tutto l’anno.
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Queste sono solo alcune combinazioni possibili. Ogni due giorni è bene prendere
un’altra alga con la zuppa di miso, poichè aumenta le possibilità di variare.
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Anche per quanto riguarda il sale non ci sono regole fisse. Ricordiamoci che il sale è
yang, mentre la fermentazione è yin. Con poco sale, la fermentazione è più veloce;
con molto sale, più lenta. Se si usano le quantità indicate nella ricetta data e ½ kg. di sale
marino, il miso può essere mangiato dopo 8-9 mesi. Se prendessimo 1 kg. di sale marino,
il tempo di maturazione sarebbe più o meno di 2 anni; per 1 chilo e mezzo, occorrerebbero
3 anni. Più il tempo di maturazione è lungo, più il miso diventa yang.
Se vogliamo fare del miso di riso o di soja, allora al posto dell’orzo useremo riso o un
qualsiasi altro cereale, come miglio, avena, grano saraceno. Al posto della soja si possono
adoperare ceci, cannellini o borlotti, lenticchie, fagioli rossi o neri ecc.
In ogni caso però gli aminoacidi non saranno cosı̀ equilibrati come nel miso di soja.
Nell’Asia orientale si trovano tanti tipi di miso quante varietà di formaggi ci sono in
Francia.
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4. Raffreddare l’orzo fino alla temperatura corporea, che è più alta della temperatura
ambiente, all’incirca come quella di un bagno caldo.
Per questa operazione si può stendere l’orzo su degli ampi vassoi.
Dopo 45 ore, la temperatura della stanza può essere ricondotta a livelli normali. Il
malto d’orzo può essere conservato molto a lungo. I contenitori devono essere chiusi
ermeticamente, perchè è dannoso se entra aria e un forte calore lo distrugge. Il fresco o
la normale temperatura ambiente sono i più adatti per la conservazione. Ogni volta che si
vuol fare del miso nuovo, si può rimescolare il malto già pronto all’orzo, senza che siano
necessari nuovi fermenti del miso.
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1. Lavare i fagioli
2. Metterli a bagno per tutta la notte (fino a 17 ore) in acqua a circa 15-18°. Nella
produzione di massa per ridurre il tempo di ammollo di circa 3 ore, oggi si utilizza
acqua bollente. Io non consiglio però questo metodo, perchè la qualità del prodotto
ne viene a soffrire.
4. Farli raffreddare.
Le moderne tecniche utilizzano a questo punto dei metodi di raffreddamento rapido
– come frigoriferi o ghiaccio – e non pensano allo spirito. Noi preferiamo lasciare
raffreddare i fagioli, senza alcun aiuto, finchè hanno raggiunto circa la temperatura
ambiente. Per il miso più yang, la temperatura finale può essere anche più bassa di
quella ambiente.
2. Alla mistura di fagioli di soja a e di malto d’orzo si aggiungono due terzi del sale
desiderato (che è quello che resta del sale) e, per facilitare il rimescolamento, un
po’ d’acqua.
Le moderne tecniche richiedono enzimi (una mistura di foglie cadute da alberi
speciali e fiori) come acceleratori. Ma noi non ne abbiamo bisogno!
3. L’impasto ben mescolato viene messo in contenitori di legno e viene coperto con
teli di lino o cotone. Sopra viene posto un piatto di legno pressato con una pietra o
un peso.
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Con del miso che matura in 3, 4 o 5 anni – o più a lungo – si possono guarire
molto facilmente le malattie. Il miso odierno (anche quello macrobiotico) è di poco
valore, perchè, a causa della grande richiesta in tutto il mondo, non può essere più
immagazzinato cosı̀ a lungo.
Perciò alcuni potranno dire: “Sebbene mangi macrobioticamente, non riacquisto
la salute”. Questa affermazione può essere giusta, perchè oggi i nostri alimenti sono
di qualità scadente.
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il fuoco, la qualità dell’acqua etc. dovrebbero essere cosı̀ armonizzati e precisi da far sı̀
che, dopo la cottura, ogni chicco di riso si presenti aperto e mostri la polpa interna,
che dovrebbe essere trasparente. Se ogni chicco è chiuso, il cuoco ha ancora molto da
imparare. Se alcuni chicchi sono aperti ed altri chiusi, significa che la strada giusta
per cuocere i cereali non è stata ancora trovata.
Cucinare è uno studio senza fine. La pazienza e uno spirito sereno sono i nostri
aiutanti in questa ricerca.
Questo vale anche per la preparazione del gomasio (sale di sesamo). Se è preparato in
modo giusto, ogni seme di sesamo dovrebbe essere metà schiacciato nel mortaio. Non ci
devono essere nè granelli, nè polvere – entrambi sarebbero sbagliati. I grani di sale devono
essere ricoperti dai semi di sesamo o, per meglio dire, dall’olio di sesamo che fuoriesce
dai semi mezzo aperti. Se mangiamo un gomasio di questo tipo, il nostro sangue assorbirà
contemporaneamente l’olio ed i minerali del sale.
Questo ci renderà forti per via della sua buona qualità yang.
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Capitolo 15
Il crescione
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stanza potranno anche essere belli, ma come si può confrontare la vivace bellezza dei fiori
naturali con delle cose morte?
L’uomo si sente attratto da falsi comfort, perchè egli stesso vive in modo falso. La
vita, con il suo incessante, vitale mutare è il vero comfort. Come si può amare la vita, se
ci si sente senza forze?
L’amore è forza! Se lo si perde, ci si sente senza energia e si ha la sensazione, pur
volendolo, di non poter più cambiare. Proprio come un morto che non può più ritornare
in vita. Allora nel cuore domina la forza yin e l’uomo diventa negativo e pessimista.
È chiaro che sente in modo negativo; se fosse positivo, potrebbe cambiare il suo stato e,
come premio, rivitalizzarsi.
Se il crescione avesse dello zolfo sintetico sotto forma di olio eterico, sarebbe più
dannoso che benefico per le nostre ghiandole. Ma non vale nemmeno la pena di parlarne,
cosı̀ come non vale la pena di possedere un giardino con i fiori di plastica.
Certo, il vento farebbe i suoi giochi anche tra le foglie di plastica e gli uccellini la-
scerebbero gioiosamente cadere i loro escrementi sui rami, ma l’autopurificazione non
esisterebbe più.
Cosı̀ come non esiste nelle persone, che vanno in giro con della plastica o altri “pezzi
di ricambio” nel loro corpo.
L’autoguarigione – un miracolo della natura – è drasticamente ridotta o morta del tutto.
Si dice che il crescione appartenga alla famiglia delle erbe aromatiche, ma in che cosa
ci è d’aiuto il saperlo, se poi non ne mangiamo? Questo tipo di conoscenza non è forse
una cosa morta?
Tutte queste sono solo vie secondarie; esse conducono all’errore. E l’errore è che si
crede di sapere.
Da millenni i vari tipi di crescione, specialmente quello d’acqua, sono ritenuti
preziosi in quanto verdura molto nutriente. Grazie al suo consumo si ottegono effetti
estremamente positivi per il corpo e per lo spirito. Il riconoscimento delle qualità di
questa verdura non avvenne in conseguenza delle analisi chimiche dei laboratori. Anzi,
quando nel secolo scorso prese piede la scienza di laboratorio, come per caso il crescione
fu totalmente dimenticato.
È proprio come se l’uomo, con il sapere “morto” che ottiene in laboratorio, avesse ot-
tenuto un diamante artificiale, che brilla e sembra veramente autentico. Come mai questo
diamante falso ha avuto un cosı̀ grande successo?
Si credette che da quel momento non si sarebbe più stati dipendenti dalla natura per
raggiungere la conoscenza. Sarebbe bastato leggere. La sola cosa importante sarebbe stata
non dimenticare le cose lette sui libri o sulle lavagne. In questo modo si dava ad ognuno
la possibilità di vivere il potere e di rallegrarsi dei diamanti prodotti artificialmente.
Perchè mai si dovrebbe mangiare il crescione o la verdura? Oggi possiamo procurarci
un nutrimento prezioso anche in pillole! La scienza di laboratorio dice che è la stessa
cosa – o addirittura meglio – se nel nostro corpo pervengano prodotti ad alta concentra-
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. . . come una foglia nel vento. . .
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zione, cosı̀ si facilita il lavoro degli organi, i quali dovrebbero, altrimenti e faticosamente,
scegliere i minerali più importanti dal nutrimento naturale.
E cosı̀ il crescione, in Europa, si può trovare soltanto sui menù francesi. In Francia è
molto apprezzata soprattutto la zuppa di crescione d’acqua. Una volta il crescione aveva il
suo habitat solo in Asia ed in Europa, oggi cresce ovunque il clima non sia troppo caldo;
anche nelle zone fredde, quando in piena estate c’è una sovrabbondanza di verdure verdi,
il crescione non ha la sua stagione. Lo si trova però in primavera, in autunno e nel
primo inverno, quando tutte le verdure si trovano più difficilmente. Questo mostra che
il crescione è regolato da un’energia yang positiva e che preferisce perciò il fresco clima
yin alla piena estate.
Fra tutti i tipi di crescione, il mio preferito è quello d’acqua, selvatico o coltivato
che sia. Il tipo selvatico è molto più forte, per quanto riguarda la carica energeti-
ca. La verdura coltivata ha molte più difficoltà a riprodursi autonomamente. Il crescione
rappresenta però un’eccezione. Esso cresce in acqua corrente, ha una radice forte, sottile
e bianca, che si attecchisce fortemente a un fondo sabbioso o al terreno. Il crescione
coltivato ha bisogno di molta acqua corrente e pura. Perciò è rimasto protetto, for-
tunatamente, dall’influsso degli specialisti del “miglioramento della terra” e continua ad
essere una verdura relativamente “pura”.
Fiorisce nella tarda estate e sparge in giro i suoi semi, che si possono facilmente
sviluppare nel terreno umido. L’umidità fa attecchire! E subito i semi sono coperti da
un umido manto di terriccio, che funziona da naturale protezione contro gli uccelli ed altri
animali, cosı̀ non vengano mangiati e possono continuare a svilupparsi fino a diventare
una pianta.
Se andiamo a passeggiare in un prato umido, le scarpe e i pantaloni si bagnano. Sterco
e sporco umidiccio ci si attaccano. In un prato asciutto questo non succede. Questo acca-
de anche con il cervello umano: se esso è troppo “umido” (yin), ci restano appiccicate
automaticamente immagini e illusioni. Solo con fatica riusciamo a liberarcene. La
speranza da sola non basta. È necessario darsi da fare!
Se si capisse veramente che il calore asciuga – cioè e yang – e che l’umidità (yin)
appiccica, avremmo a disposizione una soluzione efficace.
Forse che i reumatismi non sono molto più diffusi quando è umido e freddo? E quando
piove, si dovrebbe bere la stessa quantità di liquidi, o meno, o di più? Cosı̀ diventa palese
a tutti il grado di comprensione raggiunto da ognuno. Non c’è persona che possa
tenerlo nascosto! Tutto si mostra con evidenza! Prendiamo per esempio un grande
personaggio, il cui pensiero influenzò tutto il mondo occidentale. Si chiamava Aristotele.
Poco prima di lui visse Eraclito, che diceva: ≪Diventate asciutti come la verità!≫.
Aristotele non capiva quello che Eraclito diceva e pensava: “Nella mente di Eraclito
c’è qualcosa che non funziona. Gli manca qualcosa che tutti gli altri hanno”.
Non sapeva che Eraclito parlava del principio dell’universo. Non poteva capire perchè
era prigioniero dei suoi pensieri, che egli stesso produceva continuamente, senza rendersi
conto di quello che faceva. Era affascinato da se stesso.
Tutti quelli che credono di sapere sono affascinati da se stessi. Il fascino deriva dalla
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. . . come una foglia nel vento. . .
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presunzione.
Si costruisce qualcosa in testa e, nel parlarne, gli altri possono giudicare se è una
buona costruzione. Se è buona, si tributa all’interessato riconoscimento, battendogli la
mano sulla spalla e chiamandolo amico; se la sua presunzione è ad un livello più alto,
allora gli si dà un diploma o altri onori.
Il costruire è originato dalla logica; la logica conduce a poli estremi. Arrivata a questi,
si autodistrugge e l’uomo ricade al suo vecchio posto, da cui era già fuggito una volta.
Noi scappiamo perchè non sentiamo più interessante e stimolante la vita e il posto
in cui ci troviamo. Cosı̀ cominciamo, con l’aiuto dell’educazione, a formare qualcosa
di interessante. La morale, l’amicizia, la giustizia, la gentilezza appartengono a questa
presunzione. Pur accorgendoci che tale modo di essere non ha condotto, fino ad oggi, a
niente, continuiamo lo stesso con questa ipocrisia. Aristotele ha contribuito a costruire
un tale castello. Egli coltivava il sapere morto ed insegnava a occuparsi del sapere
morto.
La vera grandezza non è facile da capire, perchè è viva e non presuntuosa. Era-
clito era di questo tipo. Egli è il più grande uomo, che l’Europa abbia prodotto. Poichè
il lamentarsi e il preoccuparsi sono più facili da capire, vengono anche praticati in larga
misura dalla gente. L’amore e la gioia sono difficili da mettere in atto.
La loro frequenza è più alta di quella del lamento e del dar la colpa agli altri. Come
abbiamo già detto, la scienza pensa che il crescione appartenga alla famiglia delle erbe
aromatiche. In ogni caso ha un ottimo sapore ed è difficile trovare una verdura cosı̀
nutriente. Purtroppo è credenza diffusa che i gambi siano indigesti.
Che errore! Al contrario i suoi gambi e le sue foglie ruvide – dette anche fibre – sono
di grande aiuto per la digestione.
Oggi il crescione viene usato soprattutto per guarnire o come sostituto dell’insala-
ta, se non c’è altra insalata verde a disposizione. È un vero peccato, perchè bisognerebbe
gustarlo sempre. Se il corpo soffre per la calura, il crescione, mangiato crudo con succo di
prugne umeboshi, è di grande aiuto. Altrimenti è sufficiente cuocerlo per alcuni minuti
in acqua salata.
Si raccontano favolose storie sulle proprietà degli spinaci. In realtà, il crescione
d’acqua contiene più vitamine e più minerali organici degli spinaci.
(Anche del vento e della pioggia non si parla bene. Poichè la gente è cosi, quando dà
ascolto agli eruditi: si frastorna e alla fine non sa più qual è la realtà).
Invece, mentre gli spinaci contengono l’acido ossalico, pericoloso perchè rende
porose le ossa e le corrode, il crescione è libero da questo male.
Il contenuto di vitamina C è più del doppio che negli spinaci: non per niente, al tempo
dei pirati venne chiamata “erba antirachitica”.
I marinai si ammalavano notoriamente di rachitismo per carenza di vitamina C. Frutta
fresca e verdura sarebbero state di grande aiuto, ma non ce n’era a sufficienza sulle navi.
Se fosse stato distribuito del crescione, i pericolosi sintomi da carenza sarebbero scompar-
si. Che senso ha, per un marinaio, avere il permesso dal suo governo di “alleggerire” terre
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straniere delle loro ricchezze, se poi si ammala e si sente miserabile? Anche oggi qualche
capo di governo si sente impedito nella sua felicità e gloria apparente, se si ammala.
A che servono allora soldi ed intelligenza?
È cosı̀ facile: si stende la verdura fresca su un foglio di carta e la si espone al
sole, poi si va al cinema e, quando si ritorna, la verdura potrebbe anche essere già secca.
Altrimenti la si gira dall’altra parte e si aspetta ancora.
Ogni verdura seccata al sole può essere conservata a lungo in un luogo asciutto.
Cosı̀ si possono mangiare verdure in tutte le stagioni. Però devono essere seccate al sole;
quelle seccate al forno non hanno nemmeno lontanamente la stessa qualità. Perchè il
sole è il dispensatore di vita (yang) e ha un’enorme energia, che viene immagazzinata
nelle verdure e le arricchisce. Se vengono seccate nel forno, diminuisce drasticamente
il loro valore nutritivo.
Dovrebbe essere noto che la maggior parte delle verdure o insalate, cotte o crude
che siano, è carente di iodio.
Le autorità mediche sono generalmente del parere che una mancanza seria di iodio nel-
l’organismo conduce all’apatia, riduce enormemente l’attività interna del corpo, provoca
problemi di gozzo e tiroide, reumatismi, anemie e persino debolezza mentale.
Il crescione d’acqua è ricco di iodio. Soltanto le alghe marine ne contengono
più del crescione. Mangiato regolarmente, crudo o cotto, preparato in diverse maniere,
mantiene il livello di iodio in condizioni normali.
E condizione normale significa: equilibrio.
Mangiare fra i pasti è estremamente dannoso e affatica il corpo nel suo lavoro e
nelle sue reazioni. Le cose dolci rendono il corpo prima veloce, poi lento e freddo. La
carne riscalda, ma fa diventare aggressivi e causa la pressione alta. Le medicine aiutano
momentaneamente, ma alla fine rendono l’uomo schiavo, anzichè liberarlo.
Il troppo o il troppo poco è anormale e gli effetti si mostrano sempre molti anni più
tardi, come sofferenza del corpo e dello spirito.
Con un contenuto cosı̀ alto di vitamina C (yin), il crescione sarebbe decisamente trop-
po yin nel suo complesso energetico. Però una certa quantità di vitamine A, B ed E
aiutano ad equilibrare l’alto contenuto di vitamina C. La notevole quantità di proteine
contenute nel crescione – 2,15 grammi per ogni 100 grammi – è altrettanto rara per una
verdura verde.
Anche il manganese, che è un nutrimento dell’ipofisi, è presente. Il rame, il magnesio,
il sodio, il potassio sono altri minerali contenuti nel crescione. Inoltre esso contiene una
forte quantità di calcio, indispensabile per la formazione delle ossa e dei denti, e natural-
mente ferro. Sta di fatto che si sono potute aiutare innumerovoli persone anemiche, dando
loro regolarmente da mangiare il crescione. Se si ha mancanza di ferro, può succedere
che si provi un irresistibile desiderio di mangiarlo al solo vederlo sui banchi dei mercati.
Tutti i desideri sono determinati dal cibo: se esso è equilibrato, molti piccoli desideri
si esauriscono da sè e fanno posto ad un unico, naturale desiderio dell’uomo: capire chi
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Capitolo 16
Quanto e buono il latte?
Il latte è poi cosı̀ nutriente come dicono medici famosi e istituzioni economicamente in-
teressate? Per dare un giudizio appropriato, è necessario prendere in considerazione tutte
le caratteristiche del latte.
Come tutti sappiamo, il neonato beve latte (solo) dal seno materno. Che cosa succede,
se riscaldiamo il latte fino al punto di ebollizione e poi lo diamo al bambino?
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per la moderna scienza nutrizionale. Essa segue il principio che la condizione di salute si
basa sulla ricchezza di Na e Ca nel nostro corpo.
Sı̀, il nostro sangue ha bisogno di sufficiente Na e Ca. Secondo la mia esperienza, un
sangue in buono stato contiene più Ca (calcio) e Na (sodio) di un sangue in cattive condi-
zioni. Tuttavia non consiglio: in nessun caso il latte per il calcio è necessario! La ragione è
che gli elementi Na e Ca provengono soprattutto da prodotti animali, mentre gli ele-
menti K (potassio) e Mg (magnesio) derivano principalmente da un’alimentazione
vegetariana.
Una mucca mangia erba ed ha lo stesso una forte struttura ossea. Nonostante la sua
alimentazione esclusivamente vegetale, non avrà mai i reumatismi. Ma l’erba è molto
ricca di potassio!
Perchè la scienza non ci dà alcuna risposta? Da dove viene la grande quantità di calcio
che serve per una tale struttura ossea? La risposta sta nel continuo mutamento, a cui sono
sottoposte tutte le cose in natura: la trasmutazione.
Ca (calcio) può essere trasformato in Mg (magnesio), che è contenuto nella clorofilla
(foglie verdi), con l’aggiunta di O (ossigeno):
24
Mg12 + O816 −
→ Ca40
20
Cosı̀ è possibile avere sufficiente Ca, anche se mangiamo solo verdura! Inoltre il
calcio può essere trasmutato non solo dal magnesio, ma anche dal potassio. Vi do
questa risposta, comunque, solo per stimolare una riflessione.
Un vitello, alla nascita, pesa circa 60 kg.; un mese più tardi cammina già e pesa 115
kg. Questa crescita veloce richiede chiaramente uno sviluppo rapido della struttura ossea.
Perciò il latte vaccino ha da tre a quattro volte più calcio del latte materno. D’altra parte,
il latte materno possiede il fosforo, un elemento di gran valore per la crescita del cervello.
Da ciò possiamo dedurre che, nella crescita, un animale sviluppa per prime le ossa e
un neonato il cervello.
Di conseguenza, c’è un latte di natura diversa per uomini e animali e questa
differenza deve essere rispettata. Dare latte vaccino ad un essere umano, senza pensare
all’ordine naturale delle cose, è da ingenui.
Molti di quelli che durante l’anno sono venuti da me, erano perciò infantili o ingenui
nel loro modo di pensare, poichè, in buona fede e fiduciosi nella scienza, avevano ingerito
quantità enormi di latte e altri prodotti animali.
La scienza dice: “Il latte vaccino è il più simile a quello materno per quanto riguarda
la composizione chimica”. Ma che razza di logica è questa? Non si è più in grado di
pensare, figuriamoci se si riesce a vedere l’ordine della natura. L’uomo non è il figlio
della mucca. L’uomo è uomo!
Un altro errore, assecondato dalla scienza, dalla chiesa, dai governi e dal siste-
ma sociale, è la raccomandazione di mangiare frutti, prodotti animali e zucchero.
Nessuno si vuole risvegliare?
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La mucca ha il diritto di vivere solo perchè dà latte, carne, sangue e pelle. Vive solo
per essere sfruttata e alla fine uccisa. Per lei, l’uomo deve essere il più violento e brutale
animale del mondo. In India, al contrario che in Europa, le mucche sono libere e ce ne
sono tante quante in tutta Europa. Esse vengono rispettate e non uccise, poichè per gli
Indiani, sono il simbolo della bontà e dell’amore.
1. lattobacillus bulgarus
2. lattobacillus acidophilus
3. lattobacillus bifidus
Il primo tipo si trova nel formaggio crudo, il secondo ha una grande resistenza contro
gli acidi ed è il costituente principale delle bevande a base di latto-bacillo. Il terzo si trova
nel corpo dei neonati, che sono nutriti con latte materno. Le proprietà dei latto-bacilli
sono di grande importanza per la nostra salute:
4. Inoltre hanno una forte resistenza contro gli acidi – soprattutto il lattobacillus aci-
dophilus – che resiste ai succhi gastrici e che può perciò raggiungere l’intestino.
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di latte, appunto per il suo alto contenuto di latto-bacilli. Ma non si deve dimenticare che
il latte pastorizzato è inutile a questo scopo. Un neonato che viene nutrito con il latte
materno, ha molti lattobacillus bifidus. Essi scompaiono, se il bambino viene nutrito ar-
tificialmente. Il risultato è una cattiva costituzione, cellule corporee deboli e malaticce.
Se dall’alimentazione artificiale si ritorna a quella a base di latte materno, la quantità dei
latto-bacillli aumenta di nuovo.
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Capitolo 17
Il fumo e il cancro
1. Oggi quasi tutti sono dell’opinione che il fumo delle sigarette favorisca il cancro
dei polmoni.
Ricordiamoci che quegli stessi elementi che stimolano il cancro e che sono stati tro-
vati nelle sigarette si trovano, in grosse quantità, anche nelle esalazioni delle grandi
città. Ogni giorno un viennese respira 70 sigarette, un abitante di Monaco 70 ed uno di
New York 90. Sarebbe importante dare una spiegazione precisa del meccanismo, che fa
insorgere il cancro nei fumatori e nei non fumatori. Incominciamo con il
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Viviamo dentro, noi tutti, il lungo viaggio di ritorno a casa, che si realizza nella de-
materializzazione, cioè nello sciogliersi delle pene, della rigidità, della dittatura etc., fino
alla spiritualizzazione eternamente esistente. Se la raggiungiamo, vivremo la vita in modo
metafisico, come infinita libertà, infinita riconoscenza, eterna felicità e giustizia assoluta.
– i fumatori, in media, sono più magri dei non fumatori. Ciò significa yang, contrazione.
– i capillari del corpo umano si contraggono sotto l’azione del fumo. Anche questo è un
fenomeno yang.
– le persone che smettono di fumare ingrassano più facilmente. Ciò è yin e dimostra che
il fumo rende yang.
– le madri che fumano hanno una pressione arteriosa meno alta e cosı̀ pure meno gonfiori
e meno problemi ai reni.
Tutte le cose dell’universo, cosı̀ come l’universo stesso, possono essere divise in due
gruppi: yin e yang, negativo e positivo, espansivo e contratto, metafisico e fisico.
A quale gruppo appartiene il tabacco?
Il tabacco cresce nei climi caldi (yang). Poichè yang produce yin, il tabacco è yin.
Le foglie del tabacco sono grandi (yin) e piene di clorofilla (yin). Dopo la raccolta, il
tabacco viene immagazzinato e seccato. Diventare secco significa perdere l’acqua con
l’evaporazione, diventare piccoli a causa del raggrinzimento. Tutto questo è yang. Che
l’acqua sia yin lo si vede molto bene in un fungo secco, che, messo in acqua, si gonfia
(yin) e si ingrossa (yin).
Il tempo è yang: più a lungo si fa seccare una carota e più piccola essa diventa. Più il
tempo di immagazzinamento è lungo, più secco diventa il tabacco.
Le foglie fresche del tabacco sono verdi (yin), quelle seccate sono bruno dorato (yang).
Se qualcosa di grosso viene tagliuzzato, si opera una yanghizzazione. Una sigaretta
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viene accesa (fuoco = yang) e si consuma bruciando (yang). La cenere (yang) rappresenta
l’eliminazione finale di tutti gli elementi yin!
La sigaretta accesa mostra questa eliminazione con le esalazioni blu-violette, ascen-
denti, del fumo (yin). Il fumo che proviene dalla bocca è marroncino, tendente al rosso
(yang). In una stanza senza correnti si può osservare lo yang molto esattamente: esso si
muove verso la terra, il che significa che la forza di concentrazione è dominante. Il fumo
blu-violetto non viene inalato e contiene gli elementi yin. Il fumo giallo-rossastro viene
inalato e contiene gli elementi yang.
Con l’analisi biochimica questo processo può essere accertato piuttosto precisamente.
Il risultato della nostra analisi è: fumare una sigaretta è, per sua natura, una con-
trazione, perciò yang. Le persone ammalate di cancro possono, se lo desiderano,
continuare a fumare. L’affermazione che il fumo produce il cancro ai polmoni è
veramente ridicola!
Nei prossimi anni le statistiche ci dimostreranno che il cancro ai polmoni è prodotto
da troppi monosaccaridi (il semplice zucchero) e dalle proteine della carne e dei
salumi.
17.4 Varie
Io personalmente non fumo. Non perchè il fumo sia buono o cattivo, ma perchè:
1. non mi piace
3. è un piacere, oltre che una medicina. E il piacere non è necessario e può condurre
l’uomo in errore.
Il nostro compito come esseri umani è di scoprire il grande piacere senza piacere,
la sempiterna gioia. Noi, che veniamo al mondo senza niente, non abbiamo bisogno
che del necessario per la nostra vita quotidiana.
Con questo impariamo a conoscere noi stessi. E comunque, che cosa sia necessità e
piacere, dipende dal livello individuale di conoscenza. Perciò non sarebbe saggio proibire
il piacere.
Se il piacere conduce fuori dalla depressione e riporta vitalità e gioia, allora va
bene. Per chi segue la via della natura, non è molto difficile bilanciare il piacere ed i suoi
“effetti secondari”.
Per i popoli, in particolare gli Indiani americani, il tabacco era una medicina che
aiutava a guarire molte malattie. Quel tabacco però cresceva naturalmente. Per tutti quelli
che amano fumare, il tabacco naturale, arrotolato da sè, pressato nella pipa, o avvolto
in buona carta, è più raccomandabile delle sigarette commerciali.
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Ci sono paesi dove il tabacco viene coltivato con troppi antiparassitari pericolosi, o
altri trucchi perversi, oppure dove la carta da sigarette viene decolorata con soda caustica
o altri prodotti chimici dannosi. Ciò nonostante, fumare una sigaretta è molto yang: aiuta
a concentrarsi, riduce l’appetito, stimola gli organi yin e mette di buon umore.
La stanchezza è spesso la conseguenza di una condizione di acidità del sangue.
Se si vuole ridurre il consumo di sigarette, oppure smettere di fumare, ma se ne è attratti
irresistibilmente, è allora meglio respirare profondamente. Per tutti i fumatori, il fumo
è una via per inspirare molta aria; istintivamente vogliono eliminare la stanchezza dal
corpo.
Spesso succede che l’interruzione improvvisa dell’abitudine al fumo provochi un forte
desiderio di zucchero e di frutta. Smettere contemporaneamente di fumare e di mangiare
zucchero e frutta è un cambiamento troppo drastico, soprattutto se prima si sono consu-
mate grandi quantità di zucchero, droghe e medicine. In questo caso, ridurre le quantità
lentamente sarebbe più saggio.
Ogni cosa ha due facce. L’altro aspetto del fumo è che esso è molto yang. Con più
di 10 sigarette al giorno, le condizioni si mutano in yin. La nicotina è yang. Se ce n’è
troppa, si produce il catarro (yin) per bilanciarla. Cosı̀ come un eccessivo consumo
di zucchero provoca un abbassamento del livello di glucosio nel sangue, oppure troppo
sale fa diventare yin, poichè esaurisce il corpo; la stessa cosa avviene anche se si mangia
esclusivamente riso integrale. Per una persona debole e malata il riso integrale è più yang
che per una persona sana.
Persone con reni, polmoni o fegato deboli non dovrebbero mai fumare. Questi organi
sono preposti all’eliminazione delle tossine e degli elementi di qualità estrema.
Fumare o non fumare. Dobbiamo imparare a diventare liberi dal “buono” e dal “catti-
vo”, a diventare liberi dai problemi mentali, psichici e fisici, perchè ci rendono schiavi.
Diventare una vera persona libera, questa è il nostro obiettivo spirituale, lo scopo della
nostra esistenza.
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Capitolo 18
Che cos’è l’egoismo
L’uomo può vivere senza egoismo, ma senza l’uomo non può esistere l’egoismo!
Esso è totalmente dipendente dall’uomo! Senza egoismo non c’è nessun senso dell’Io.
L’Io è presente solo perchè vive l’egoismo. Di conseguenza, è naturale che l’uomo abbia
il dominio sull’Ego e non il contrario. Se l’Ego avesse il dominio sugli uomini, questo
sarebbe contro l’ordine naturale.
L’egoismo è come un anello al dito. Lo si ha addosso ogni giorno, ma senza fargli
attenzione. Solo se l’anello viene lodato per la sua bellezza, allora chi lo porta è consa-
pevole, per un breve momento, della sua presenza. La stessa cosa avviene con l’Ego. Lo
portiamo in giro con noi e non ce ne rendiamo conto.
L’Io – l’egoismo – non è cosı̀ facile da portare. Gesù ci mostra come sia pesante la
“croce”, che incosciamente portiamo ovunque con noi e a cui senza accorgercene ci siamo
inchiodati da soli.
Il peso reale dell’Io dipende totalmente dal singolo individuo. Una cosa è certa: la
croce sulle spalle dell’uomo è pesante e dolorosa. E cosı̀, per via delle molte esperien-
ze, è nato il saggio detto: “La vita è lotta e sofferenza”. Le persone che vivono secondo
questo detto sono veramente da ammirare: tenaci, perseveranti, sopportano il loro dolore,
portano il loro carico con energia e la loro infelicità in segreto e non ne parlano con nes-
suno. Si vergognano a mostrare di non essere affatto forti; se ne vergognano perchè altri
potrebbero ridere di loro. “Non deve interessare a nessuno come io mi sento” pensano e
coraggiosamente sopportano il loro destino. Intanto la vita si dilegua, e l’uomo ci sguazza
dentro meccanicamente.
Io non avrei questa energia, non potrei farcela a crocifiggermi cosı̀. L’energia di queste
persone è veramente degna di ammirazione. Ma sarebbe magnifico se questa energia e
questa perseveranza fossero utilizzate sulla via dell’illuminazione!
Una lode, uno sguardo pieno d’amore, un piccolo gesto d’amicizia, un complimento,
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sono come un raggio di sole in primavera che fa sciogliere il ghiaccio duro e freddo.
Subito ci si sente più leggeri, con le ali ai piedi. Si è quasi riconoscenti per il calore che
viene a toccare la fredda solitudine invernale che si ha dentro.
Dico “quasi riconoscenti” perchè in realtà non ci si accontenta facilmente. Infatti
appena si avverte un certo sollievo, si vuole trattenere il calore e non lo si vuole più
lasciare andare, se ne vuole avere di più.
Ci si può sentire sollevati, solo se prima ci si sentiva appesantiti!
Ogni lode o complimento diretto a persone insoddisfatte ha l’effetto di un ascensore
che porta verso alte sfere. Questo è il motivo per cui l’uomo assorbe la lode come un
assetato e non vuole più scendere giù, al suo vero livello.
Un uomo saggio è un osservatore e un guardiano di se stesso, attento e lucido.
Nessuna lode, nessuna dolce parola lo influenza o lo disturba. Egli equilibra subito
il pericolo con l’indifferenza o, persino, se è necessario, con la rudezza. Colui che lo
loda resta stupefatto, si raggela e ritorna con i piedi per terra. Cosı̀ il danno è annullato,
prima ancora che per entrambi potesse diventare seriamente pericoloso. Le lodi e le parole
dolci impediscono la realizzazione di se stessi!
A colui che esprime lodi e complimenti non si deve dare fiducia! Il saggio lo sa: a
tali persone non si deve prestar fede.
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impariamo che il ventilatore gira e che, per questo motivo non è visibile.
Per spiegare questo la società usa le parole. Infatti, se non avessimo la parola, non
ci sarebbe nessuna civiltà, nessuna cultura, non ci sarebbe niente di ciò che abbiamo
oggi. Che cosa saremmo senza la parola? Che cosa sapremmo? Tutto viene dal nulla.
Ma del nulla la società non sa che farsene. Perciò la società fa di tutto per rafforzare
l’egoismo. L’uomo viene scolpito a dovere, piallato, lucidato fino a che diventa colto e
civilizzato. Dopo egli non agisce più dal suo centro verso l’esterno, ma dal suo involucro
esterno, dal suo mantello, che è l’Io. È nato un nuovo uomo. Egli stesso non sa più cos’è.
È stato educato cosı̀ bene, ripulito cosı̀ perfettamente! Molti anni di lucidatura hanno
prodotto una pelle spessa, che ha l’effetto di non fargli ricordare niente della sua vera
natura. Egli adesso è un nome, un’educazione, una religione, una famiglia, un cittadino.
È diventato tutto, fuorchè quello che era da sempre. Infatti, cosa può farsene la società di
uomini liberi? Niente. Perciò ha bisogno dell’egoismo, del senso dell’Io. Questo lavoro
d’intaglio rende l’uomo senza volontà!
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Capitolo 19
Luce
Il veggente non sa nulla, vede e basta. Egli vede il momento, null’altro. Il momento è
amore. L’amore è lo scopo finale del fantastico viaggio interiore. E il viaggio comincia
con la luce. Finchè non si riceve la luce, finchè l’uomo non è disposto ad aprirsi, finchè
non piegherà il capo davanti alle parole che non capisce, non c’è nessun inizio del viaggio
dentro di sè. Il dentro resta oscuro, invisibile. E l’umanità continua a restare per lui un
enigma.
Egli è un enigma per se stesso. Rispecchia un enigma. Perciò deve continuare a non
avere fiducia negli uomini. Di conseguenza diffida di tutti, anche di se stesso. Diffida delle
cose invisibili, diffida delle opportunità che la natura offre. E non potrà mai distinguere
un saggio da un uomo comune. Cosı̀ non potrà mai accogliere l’alito della vita, perchè
non può sentirlo.
Aprite la mente e svuotatela di tutto il letame che si è raccolto nel corso degli
anni! Cominciate a guardare dentro di voi! All’inizio vedrete solo il buio, perchè
l’occhio è stato sempre orientato verso l’esterno. È necessario che prima si abitui al buio.
Allo stesso modo in cui ci si adatta lentamente all’oscurità di una stanza finchè lo spazio
inizia a diventare visibile, cosı̀ avviene anche in noi. Appena ci si abitua, si incomincia a
vedere sempre di più.
Non perdete però la pazienza, non siate troppo rapidi, non costringetevi! Osservate
soltanto. Non siate il giocatore, osservate il gioco e la purificazione avverrà da sè. E
con la purificazione ci sarà sempre più luce, tutto diventerà chiaro.
Quando non ci sarà più alcuna macchia scura, sarete diventati voi il maestro. Allora
potrete dire alla mente: “ferma” o “muoviti” ed essa eseguirà. Allora vedrete da dove
viene la luce. Allora saprete che cos’è il sole. E vedrete che la fonte della luce è il centro
del cervello.
L’osservazione è necessaria. Non è possibile essere prima un maestro e poi, solo
dopo, osservare. Prima di tutto si deve osservare: questa è la via dell’insegnamento,
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Capitolo 20
La nostra civilizzazione – Una
contraddizione
Rispettare l’ordine della natura, conduce alla Conoscenza e al vero benessere. Se non lo si
rispetta, si verifica il contrario. Osservando le leggi di natura, l’occhio spirituale, con
il quale è possibile penetrare la natura, incomincia lentamente ad aprirsi. Con questa
penetrazione la vista diventa più chiara. Si può riconoscere la perfezione della natura sia
dentro che fuori, poichè queste due nature non sono divise, ma veramente un Uno. Allora
scaturisce un’inimmaginabile gioia e una indicibile allegria.
Per millenni gli uomini hanno cercato di ristabilire la pace con le leggi. Ma fino ad
oggi invano. Leggi e regole sono innaturali e si volgono contro la natura. Chi appoggia
tali brutali misure sperimenta, vivendo, la morte del cuore.
Sembra molto logico che persino le leggi, inventate sui concetti di giustizia e ingiusti-
zia degli uomini, servano a far si che nessuno possa fare ciò che vuole: in altre parole, che
il popolo non diventi selvaggio e sfrenato e che i buoni debbano di conseguenza soffrirne.
Questo tipo di logica ha portato risultati disastrosi: carestia in mezzo ad una rigogliosa
vegetazione, ignoranza sulle piante e sul loro valore nutritivo, la più grande povertà nei
paesi più ricchi, molti soldi ed avidità, gran discorsi e paura di perdere, grande sapere
intellettuale e una grande ignoranza della natura, una enorme industria farmaceutica e
numerose malattie, corpi ben nutriti, mancanza di perseveranza e fiacchezza improvvisa,
per esempio nei cambi di stagione.
Questo tipo di logica ha portato oggetti volanti con migliaia di bombe, in ogni momen-
to pronte alla “difesa”, oppure – espresso chiaramente – alla distruzione. E il paradosso
è che dovrebbero in questo modo custodire la pace. Ha portato agli stati sociali, dove i
vecchi e gli incurabili sono stati tolti di mezzo ed esiliati in ospedali e case di cura, cosı̀
che non possano nuocere all’immagine dello stato.
“Libertà di parola e di commercio” e la maggior parte delle leggi fatte in nome della
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Capitolo 21
Il terzo occhio
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Capitolo 22
La diagnosi dell’occhio
(Iridologia)
Se le pupille sono distanti tra di loro, in direzione delle orecchie, la ragione principale
è troppo cibo yin, che allarga e dilata.
Generalmente questa posizione delle pupille sta a indicare che il sangue è diventato
alcalino. È possibile anche una tendenza al cancro.
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In tutti e tre casi si devono evitare i prodotti con qualità estreme e pericolose,
come le medicine, i prodotti chimici, i cibi raffinati e senza buccia, e cosı̀ pure i cibi
oleosi. Si dovrebbe invece mangiare dal 50 al 60% di riso integrale; la guarigione è
allora facile.
Non bisogna comunque dimenticare che tale posizione delle pupille si è venu-
ta formando in un lungo periodo. Abbiate perciò comprensione e praticate questa
comprensione sotto forma di pazienza.
22.1 La cataratta
La cataratta conduce spesso alla cecità. Il cristallino diventa grigio, torbido e rigido, la
luce non può più passarci attraverso.
Questo processo si sviluppa lentamente: il centro dell’occhio è yang, contratto. Il
centro è perciò il primo, in caso di cataratta, ad essere colpito. Poichè i contrari si attirano
tra di loro ininterrottamente, il centro del cristallino attira le forze di espansione e di
dilatazione (yin).
Questa è una conseguenza dell’uso di droghe, zucchero, frutta, grassi e salumi, carne
e latticini.
Il globo oculare è una sostanza gelatinosa con il cristallino alla superficie. Se mettiamo
dell’acqua in frigorifero, diventa ghiaccio, la cui trasparenza dipende dalla temperatura.
Se la temperatura si abbassa velocemente e regolarmente, diventa trasparente, se invece
si abbassa in modo irregolare, allora il ghiaccio diventa lattiginoso. In modo analogo si
forma anche la cataratta.
In questo caso si tratta di proprietà estreme dilatanti e contraenti nel cibo. E la
conseguenza è un’irregolarità del cristallino.
Un cibo pulito è in questo caso estremamente importante per ottenere la guarigione.
In seguito si possono introdurre anche dei metodi esterni. Prima, però, il “ghiaccio” deve
sciogliersi.
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Di grande aiuto sono delle compresse bollenti – ma non troppo – applicate quotidiana-
mente. Se si è molto vicini alla cecità, le compresse sono da applicare sei volte al giorno.
Le compresse possono essere fatte con zenzero, tè di tre anni, o acqua calda.
Un altro aiuto esterno è l’olio di sesamo. Prima l’olio di sesamo deve essere fatto
bollire e poi filtrato attraverso una pezzuola di lino o un filtro. Lo si lascia raffreddare e
poi se ne mettono due o tre gocce negli occhi. Cosı̀ la cattiva qualità yin, che ha provocato
il danno, verrà espulsa.
L’olio di sesamo ha delle proprietà dilatatorie, però possiede una forte energia. Il
buon yin espelle il cattivo yin – yin non armonizza con yin. Di conseguenza, l’acqua
fuoriesce dall’occhio.
Fra tutti gli olii, quello di sesamo è il migliore. È il più yang – contratto – e quello
che pesa più, tuttavia è sempre molto yin.
Il peggior servizio che si può rendere ai propri occhi è quello di acconsentire ad
un’operazione. Un’operazione agli occhi è paragonabile al lavoro in una macelleria. An-
che in questo lavoro non vengono tenuti in nessun conto le fenditure e gli intagli naturali
presenti nel corpo. Una volta trovati, si può spezzettare un animale anche con un coltello
senza filo.
L’atto violento di un’operazione agli occhi non può essere riparato, l’occhio non
è più salvabile.
L’occhio fa parte dei dispositivi più semplici del corpo. Com’è possibile che certe
persone abbiano il coraggio di dichiararsi specialisti degli occhi? Non vi sembra una
forma di culto stregonesco?
L’operazione – e questo vale anche per le altre – ha comunque un punto positivo: con
essa si può bloccare o mitigare l’evoluzione verso il peggioramento e verso una più grande
sfortuna, cosı̀ può nascere una sensibilità, che porti l’uomo a rispettare e sentire di nuovo
la propria vera natura.
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Capitolo 23
Importanti rimedi casalinghi
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L’albi deve essere prima sbucciato, poi grattugiato e mescolato con il 5% del suo peso
di zenzero fresco grattugiato, Se la mistura è troppo fluida, vi si può mescolare della farina
bianca, che la renderà più densa.
Spalmate questa massa su un panno – uno strato di circa 1-1,5 cm. – e ponetela sulla
parte da trattare, in modo che la pasta d’albi sia a contatto con la pelle. Ogni 4-5 ore
cambiate l’impiastro. Il tumore o altro scoppierà e verrà espulso.
Se, nell’applicare l’albi, la parte trattata fa prurito, significa che il corrispettivo organo
è proprio in cattive condizioni! Allora mescolate del succo di zenzero e dell’olio di sesamo
(1:1) e applicatelo sulla parte interessata (dopo le compresse di zenzero). Se non avete
zenzero a disposizione, massaggiate solo con olio di sesamo. Poi applicate l’impiastro
d’albi. Al posto dello zenzero può essere usata erba o altre foglie verdi (per esempio,
quelle di cavolo).
Se preparate l’impiastro d’albi con polvere, anzichè con la radice fresca, non dovete
mescolarla con l’acqua: è meglio usare succo di patata o succo di foglie verdi, per ottenere
l’impasto desiderato.
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dolente o da guarire.
Appena la pelle diventa rossa e calda, togliete l’impiastro. Se resta troppo a lungo
sulla pelle, diventa caldissima e comincia a bruciare.
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Oppure: per ogni cucchiaio di riso rosolato, aggiungete 3/4 d’acqua, un po’ di sale
marino e fate cuocere fino a che si è ridotto quasi a metà.
Questa bevanda va bene per tutti coloro che sono stanchi e deboli. Aiuta anche quando
il corpo è troppo indebolito per poter assimilare le sostanze nutritive dal cibo.
La mescolanza di riso abbrustolito e tè di tre anni rosolato dà una bevanda delicata.
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o su una garza e mettetelo poi nell’orecchio dolente. Tenete la testa piegata da una parte
per alcuni minuti, per facilitare la penetrazione dell’olio nell’orecchio. Lasciate l’ovatta
dentro l’orecchio per alcune ore.
In caso di spina dorsale incurvata o deviata: massaggiatela con la mistura per una
settimana e poi fate una pausa di una settimana. Riprendete l’operazione per una settimana
e risospendete, fino a che otterrete il risultato voluto. Il trattamento più lungo, di cui io sia
a conoscenza, è durato sei mesi, fino alla guarigione. In casi estremi, se questo non aiuta,
si dovrebbe massaggiare la schiena con una pasta ottenuta da kombu carbonizzata e salata
e poca acqua.
Per tutti gli altri dolori nominati sopra si deve strofinare la parte interessata con la
mistura.
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23.22 Tè mu
Questa bevanda fa molto bene alle persone con malattie yin.
Mettete un sacchettino di tè mu in poco meno di un litro d’acqua e lasciate ridurre –
per ebollizione – alla metà. Può essere riscaldato a piacere.
Questa quantità può bastare per due giorni. Ha un effetto rinforzante!
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oppure:
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Capitolo 24
Alcuni cenni pratici
Amore e attenzione sono la chiave per cucinare con successo. Essi fanno risaltare le
differenze di sapore e di aspetto dei vari cibi.
Mettete in pratica questa chiave cosı̀ a lungo fino a che vi appartiene completamente.
Con essa farete scoperte e conquiste, diventerete straordinari e ricchi. Apparecchiate la
tavola amabilmente, masticate bene e non mangiate fino a scopppiare: questo è un
buon comportamento a tavola.
Un comportamento corretto esprime riconoscenza per le tante ore d’amore e d’at-
tenzione, che sono necessarie per preparare il pranzo.
Questa riconoscenza è molto importante. È la chiave spirituale della vera felicità. La
fame è il miglior condimento di ogni pasto. La fame è il segno di un appetito sano.
Non usate mai condimenti chimici, come lo zucchero, etc.
È totalmente inutile usare in cucina cibi raffinati e non integrali. In loro mancano
quelle parti essenziali, di cui il corpo ha bisogno per digerire.
Se si frigge con l’olio bollente, può succedere che le pareti della cucina si scuriscano per
il fumo e il grasso. Pulirle è facile: 7 scodelle di acqua bollente, 1 cucchiaio di
ammoniaca, guanti di gomma e una spugna.
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Può succedere che durante la rosolatura l’olio si infiammi. Non perdete la testa! Get-
tate immediatamente sull’olio incendiato della farina o del sale; si spegnerà subito.
Non versateci mai acqua sopra!
L’olio si filtra più facilmente quando è bollente. L’olio freddo è denso e non si lascia fa-
cilmente filtrare attraverso il colino. Mettete un telino sottile e assorbente di cotone
in un colino e versateci sopra l’olio. Filtra a alla perfezione.
L’olio fritto avanzato si conserva più fresco in una bottiglia chiusa! Perciò mettete l’olio
fritto, dopo che si è raffreddato, direttamente dalla padella in una bottiglia e chiudete
bene. Se lo lasciate nella padella, viene a contatto con molta aria e sviluppa perciò
velocemente degli acidi.
Se le bottiglie o i vasetti vuoti e chiusi, hanno cattivo odore, sebbene li abbiate ben la-
vati e asciugati, riempiteli con acqua calda e senape in polvere, che lascerete
dentro per alcune ore. Tutti gli odori scompariranno!
La cena può restare calda per un paio d’ore se la metterete nel forno a gas, a bassa tem-
peratura, con una padella come coperchio. Con un forno elettrico si deve usare la
temperatura più bassa.
Gli avanzi di cibo è meglio se vengono riscaldati a vapore! Ogni altro modo di riscal-
darli ne modifica il sapore e soprattutto evapora il succo del cibo stesso, che perciò
diventa più salato.
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Capitolo 25
Le spezie e i condimenti
Il sale marino deve essere utilizzato per tutti i piatti; esso contiene tutti gli elementi
traccia di cui abbiamo bisogno.
L’olio è molto yin, ancora più dell’acqua, che è già yin. L’olio galleggia sull’acqua. Peciò
usatene poco.
L’olio di sesamo è il più yang di tutti. Subito dopo viene l’olio di mais. Per paste e
pane è molto adatta una miscela dei due oli.
La pasta di miso è estremamente importante nella vita quotidiana. Per gli adulti è suf-
ficiente un cucchiaino, per i bambini ½ cucchiaino al giorno in una tazza di brodo.
Una mistura di miso, tahini e un po’ di erbette è buonissima spalmata sul pane.
Il tahini è costituito di semi di sesamo, crudi e sminuzzati. È adatto per zuppe, salse, da
spalmare sul pane e per condire le verdure.
I semi di sesamo possono essere usati in molte ricette. Danno un buon sapore e possono
servire anche come decorazione. Fate però attenzione, perchè molti di quelli in
commercio sono sbucciati.
Il gomasio (sale di sesamo) può essere messo sulla tavola al posto del sale marino, per
condire il riso, la pasta etc..
Ha un sapore di noci ed è bilanciato tra yin e yang.
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Le umeboschi sono prugne salate. Sono buone per preparare palline di riso, come medi-
cina, per delle bevande o anche per essere mangiate cosı̀.
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Capitolo 26
Consigli pratici
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che il pesce è vecchio, lo stesso anche nel caso che la testa e la coda ricadano verso il
basso se li si tiene in mano. I pesci freschi hanno le pinne ancora dure e dritte. Se però
sono appena un po’ ripiegate, il pesce è ancora buono.
I pesci di acqua dolce non hanno odore o è appena accennato. Il loro odore è di
“pulito”, cosı̀ come (odore di pulito) la biancheria appena lavata.
Anche il pesce a trance deve avere un buon odore, un colore naturale, essere piuttosto
umido, sodo e non opaco. Non deve essere molle e spezzettarsi facilmente. I pesci vecchi
hanno un odore forte e disgustoso. Se le pinne sono bianchicce e cadono, il pesce è
vecchio. Un pesce del genere non deve essere assolutamente nè comprato nè mangiato.
I pesci di mare hanno un profumo di mare, buono e pulito.
Se si preme con un dito lo stomaco di un pesce, esso deve essere sodo ed elastico e,
tolta la pressione, deve ritornare alla sua forma. Se invece premendo escono gli organi o
anche solo del liquido dal foro caudale, il pesce è troppo vecchio. È molto importante che
il pesce acquistato sia veramente fresco.
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Cibo come via 116
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Se lo volete fare arrosto, è meglio spruzzarlo con aceto di riso o con un altro aceto
naturale, che lascerete penetrare per cinque minuti. Questo procedimento toglie tutti i
cattivi odori. Dopo lo potete fare arrosto.
Oppure: coprite il pesce con succo di zenzero e lasciatelo marinare per un’ora. Poi
lavatelo in acqua corrente, asciugatelo con della carta o con un canovaccio e mettetelo ad
arrostire.
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Capitolo 27
Modalità di cottura del pesce
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salsa di pesce (come da ricetta) e dividetela in tre porzioni. Una porzione la si fa bollire e
vi si mettono dentro i molluschi senza guscio, riportando il tutto a ebollizione. Poi togliete
i molluschi e mettete in padella la seconda porzione di salsa e fate bollire nuovamente.
Rimettete dentro i frutti di mare, portate a bollore e ritoglieteli. A questo punto, versate
in padella la terza porzione di salsa di pesce e fate bollire, senza coperchio e a fiamma
alta, fino ache si è ridotta della metà. Aggiungete i molluschi e fate cuocere per 5 minuti
a fiamma alta. Versate tutto in un recipiente freddo e lasciate riposare per 45 minuti prima
di servire.
Nei primi due anni del periodo di transizione all’alimentazione macrobiotica, il pesce
può essere mangiato ogni tanto o nei giorni di festa, come i compleanni, a Pasqua etc.
In generale si dovrebbe rispettare l’ordine naturale per cui, caso mai se ne mangi, se
ne dovrebbe prendere una piccola porzione.
Molte delle ricette che seguono sono previste per gruppi numerosi; nel caso di poche
persone, si consiglia di sostituire le tazze con tazzine e adeguare proporzionalmente tutti
gli altri ingredienti.
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Capitolo 28
Le ricette
Mischiate tutti gli ingredienti e impastate a lungo, ca. 300 volte, con movimenti cir-
colari fino ad ottenere una pasta liscia e morbida. Un’altra possibilità è di lavorarla coi
piedi, avendo cura di ricoprire la pasta per protezione, con plastica o qualcosa di simile.
Mettete l’impasto in una scodella di legno (deve poter circolare l’aria), copritela
con 4 teli di cotone inumiditi e riponetela in un luogo fresco e buio, dove resterà da
8 a 24 ore a riposare. Con la luna piena l’impasto lieviterà più in fretta, lo stesso
succederà se fa caldo.
Dopo impastate ancora, con movimenti circolari, per circa 100 volte (se la pasta ha
odore di birra, significa che è lievitata troppo a lungo).
Mettete la pasta in un recipiente di terra cotta o di ceramica, ma fate attenzione: se,
toccando con la punta della lingua la ceramica, sentite un sapore amaro, essa non è adatta
a farvi cuocere la pasta del pane, perchè prenderebbe lo stesso sapore!
Poi ponete un recipiente con dell’acqua nel forno – in alto, nel mezzo o in basso –
che servirà a non far diventare secco il pane.
Mettete la pasta nel forno e lasciate cuocere per circa 35 minuti a fiamma bassa poi
toglietela.
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Con un coltello praticate un taglio in diagonale fino a metà e con dei bastoncini cinesi
fate dei fori di lato. In questo modo il pane lieviterà meglio. Rimettetelo nel forno a
200 gradi (fiamma media) e lasciatevelo per 15 minuti. Poi alzate a 250° e continuate la
cottura per un’ora.
Se il pane diventa nero, vuol dire che è rimasto troppo a lungo nel forno. Deve essere
bruno dorato. Questo pane ha un sapore squisito!
Mescolate le farine e il sale. Aggiungetevi 1 tazza e 1/3 d’acqua bollente, avendo cura
di mescolare bene. Mettete il tutto a cuocere e poi toglietelo dal fuoco.
Diluite i 2 tuorli in una tazza d’acqua, aggiungete il cucchiaio d’olio e mescolate il
tutto alle farine.
Montate a neve le chiare d’uovo e incorporatele direttamente all’impasto. Mettete in
forno e fate cuocere a 220°, fino a quando il pane prenderà una colorazione dorata.
Impastate il riso con l’acqua e il sale, facendo ben attenzione che non si formino dei
grumi. Aggiungete la farina e la polenta rimescolando delicatamente, senza impastare.
Oliate una teglia da forno alta 4 cm. e stendetevi sopra la pasta. Cospargete di semi
di sesamo e fate cuocere a 200° per 45-60 minuti.
È molto adatto per la colazione.
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Cibo come via 123
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Mescolate le farine, l’olio e il sale; aggiungete l’acqua calda e poi impastate bene.
Formate due pani, metteteli sulla placca del forno (oliata) e inserire nel forno a 170°.
Se lo volete cuocere nel forno a legna, avvolgete l’impasto in carta oleata e durante il
tempo di cottura (circa 2 ore) giratelo alcune volte.
Il solo aspetto di questo pane e una benedizione!
3 tazze di farina
1. ¼- ½ cucchiaino di sale per ogni tazza di farina
1e½ tazza d’acqua
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Naturalmente si deve aggiungere il sale. Se si usa riso cotto si deve mettere meno sale.
Si possono utilizzare molti tipi di farina.
La farina di frumento contiene una quantità di crusca superiore a tutte le altre farine.
Con la sola farina integrale di frumento si può fare del pane delicato. Essa ha però la
tendenza a diventare collosa, è difficile da lavorare ed è perciò – in generale – più facile
da lavorare se è mischiata con altre farine.
La farina di segale è quella più simile alla farina di frumento, soltanto non è cosı̀
compatta. Il pane di farina di segale è molto scuro e pesante. È meglio se si mischia un
po’ di farina di frumento, perchè cosı̀ il pane è più leggero e cresce meglio.
La farina di grano saraceno è la più pesante di tutte ed è meglio mischiarne solo una
piccola parte alle altre farine.
Si possono fare tutte le combinazioni desiderate: segale, grano saraceno, riso, avena,
miglio, frumento, mais, castagne, etc..
È impossibile dare un’indicazione precisa della quantità d’acqua necessaria. Le
varie farine assorbono l’acqua in quantità diversa. In generale si può dire che si
deve usare sufficiente acqua da ottenere una pasta abbastanza soda da essere lavorata e
impastata.
La consistenza giusta si ha quando la pasta, a toccarla, ci ricorda la consistenza del
lobo dell’orecchio. Una pasta del genere si stacca poi facilmente dal bordo della scodella
in cui è stata impastata.
La quantità giusta di sale è lasciata alla decisione del singolo. Dipende dal gusto
personale, dal clima e dal tipo di farina utilizzata.
Per la farina di riso o di grano saraceno mescolate con la farina di frumento è suffi-
ciente ¼ di cucchiaino di sale per ogni tazza di farina.
Per la farina di frumento da sola o in combinazione con altre farine, circa ½ cucchiaino
di sale per tazza di farina (per bambini basta ¼ di cucchiaino per tazza di farina).
Se si desidera mettere anche dell’olio, deve essere aggiunto alla farina sempre pri-
ma dell’acqua, ma non è necessario usarlo. Personalmente amo l’olio perchè il pane
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risulta più asciutto. Pennellare la pasta con olio, favorisce la formazione di una bella
crosta. L’importante è avere il coraggio di essere creativi.
Mescolate insieme la farina, il sale e i semi di sesamo e impastate con l’acqua fino
alla consistenza del “lobo d’orecchio”. Lasciate lievitare per 4 ore. Poi date la forma
desiderata ai pani e metteteli sulla placca oleata del forno. Lasciate riposare ancora
per 6 ore, poi mettete in forno a 175° per 2 ore. Togliete subito dalla placca e fate
raffreddare.
Mescolate la farina e il sale, poi mettete le cipolle, l’olio e alla fine l’acqua. Impastate
e formate i cornetti: su una spianatoia infarinata tirate la pasta piuttosto sottile e poi
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Mescolate le farine e il sale marino. Aggiungete 2 tazze di acqua calda e poi il purè
di mele e di castagne. Impastate bene e unite l’uvetta, le noci e i semi che avrete prima
infarinato. Aggiungere il resto dell’acqua e impastate molto bene fino alla consistenza del
lobo dell’orecchio.
Notate bene che se usate acqua fredda per impastare otterrete una pasta più pe-
sante, mentre con l’acqua calda diventa più leggera. Mettete la pasta, coperta da un
telo, in un luogo caldo e lasciate lievitare per 24 ore. Ogni tanto inumidite il telo con
acqua calda. Poi date la forma desiderata ai pani, metteteli sulla placca precedentemente
riscaldata e oliata e fate cuocere per 1 ora a 170°.
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Fate stufare le carote in 3 cucchiaiate d’olio per circa due ore, cosı̀ diventeranno molto
dolci e dorate. Mescolate la farina, il sale, le spezie e un cucchiaio d’olio. Aggiungete
una tazza d’acqua, poi le carote fatte raffreddare e i semi infarinati. Impastate bene e, se è
necessario, aggiungete ancora un po’ d’acqua, fino a raggiungere la consistenza del lobo
dell’orecchio. Ma fate attenzione con le quantità d’acqua!
Poi cuocete a 175° per 45-60 minuti o fino a che uno stecchino inserito nella pasta
resta totalmente asciutto. Il forno deve essere preriscaldato.
Questo pane è molto delicato, simile ad una torta. Una variante è quella di porre
la pasta in un luogo caldo per alcune ore, coperta da un telo umido e caldo. Questo
pane dolce diventa molto più leggero e assume un sapore diverso.
Ad ogni pane possono essere aggiunti semi di cumino. Il pane fatto con sale marino
ha un sapore migliore di quello con sale industriale raffinato. Ma, soprattutto, in cucina
non dovrebbe mai comparire il sale raffinato!
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Cibo come via 128
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Carote, radici, cetrioli, ravanelli, scorza nera e tutti i tipi di verdura sono adatti per fare gli
insalatini.
Pulite la verdura, tagliatela a pezzi (o lasciatela intera, se è già piccola), mettete il
sale (circa un decimo del peso della verdura pulita) e ponetela in un vaso, pressata da
una pietra, per fare uscire l’acqua; dopo 24 ore, toglietela. Mettete un strato di miso
sul fondo di un recipiente di terracotta (o legno), poi adagiatevi i pezzi di verdura, uno
accanto all’altro, e coprite con un nuovo strato di miso. Chiudete il vaso con un coperchio,
eventualmente ponendo sopra un peso (ognuno decide da sè cosa è meglio).
Dopo sei mesi o un anno gli insalatini sono pronti. Il miso può essere utilizzato per
cucinare.
Se si fosse formato uno strato biancastro, toglierlo o – se è insignificante – mescolarlo
al miso.
1 parte di miso
2 parti di noci
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2-3 porri
1 cucchiaio colmo di miso
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio d’acqua
Tagliate a piccoli pezzi i porri e passateli in padella. Fate una pastella con miso e acqua,
aggiungetela ai porri e lasciate cuocere per 10 minuti.
Questo preparato è buono spalmato sul pane o come contorno, ottimo con la crema di
riso (Moi).
Oppure: sbollentate della lattuga per un momento. Mischiate miso e succo di limone
in proporzioni uguali e versate sulla lattuga.
Arrostite i fagioli in olio a fiamma media fino a che assumono un colore dorato.
Aggiungete il miso e continuate a cuocere fino a che si spande un buon odore.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 130
Zeanè Lao Shin
Lavorate i semi con cura e abbrustoliteli in una padella senza olio, a fiamma media,
mescolando in continuazione. Quando si lasciano schiacciare facilmente tra il pollice e il
mignolo, metteteli in un mortaio e pestateli. Poi aggiungete il miso e il brodo e mescolate
con cura.
Lavate le alghe kombu, mettetele in ammollo per tutta una notte e poi cuocetele nella loro
acqua fino a che diventano morbide. Le kombu possono essere poi mangiate da sole. Il
brodo può essere conservato a lungo. È particolarmente buono per la preparazione della
zuppa di miso.
Kombu e bonita. Il bonita è un pesce secco grattugiato. I fiocchi di Bonita vengono cotti
insieme a delle kombu preventivamente lavate e ammorbidite in acqua, per circa 1 ora o
più. Si ottiene un brodo gustosissimo, ottimo per la preparazione di zuppe di miso, zuppa
di verdura, etc.
Cuocete insieme della kombu e dei piccoli pesci secchi, che in giapponese vengono
chiamati Iriko. Poi toglieteli e utilizzate il brodo puro per le zuppe di miso.
***
Altri brodi possono essere preparati con funghi shiitake, oppure con kombu, shiitake
e bonita, o ancora con kombu, shiitake, iriko.
Per la preparazione di una buona zuppa di miso, la via giusta è quella di utilizzare
del brodo. Sarà di sapore squisito, di buona qualità e con un alto contenuto di minerali.
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Cibo come via 131
Zeanè Lao Shin
Fate cuocere le carote nell’olio, fino a diventare tenere. Aggiungete il sale. Passate la
farina attraverso un colino, versatevi sopra una tazza d’acquae mescolate. Legate le carote
con una cucchiaiata di farina. Preparate prima la farina, poi le carote. Mescolate le carote
alla farina impastata e mettete in forno per 1 ora.
Togliete la torta dalla teglia, tagliatela a fette e friggetele in poco o molto olio, poi fate
assorbire l’olio in eccesso, appoggiandole su una salvietta.
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Cibo come via 132
Zeanè Lao Shin
28.3.3 Insalata
Tagliate la nori in pezzetti di 2 cm. quadrati. Bagnatela in acqua per 20 minuti e cuocetela
nella sua acqua per 30 minuti. Tutta l’acqua dovrebbe essere assorbita. Aggiungete la
salsa di soia e lasciate cuocere per 30 minuti a fiamma bassa. Si conserva in frigorifero
per una settimana o anche più a lungo.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 133
Zeanè Lao Shin
Mescolate tutti gli ingredienti in una grande insalatiera, facendo attenzione che non
si sbriciolino, altrimenti alla fine avrete un purè! Poi versatevi il condimento per insalate
che desiderate.
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Cibo come via 134
Zeanè Lao Shin
2 cucchiai d’olio
4. 1 cucchiaino di sale
succo di un limone o di un’arancia
¼ o ½ kg. di pasta
1 carota tagliata a fiammifero
1 cavolfiore
2 mazzetti di crescione
1 cipolla tritata
3 cucchiaid’olio
1 cucchiaio di sale
½ cucchiaio di succo di limone o d’arancia
1 uovo biologico, sodo
Mescolate l’olio e il sale in una insalatiera, poi aggiungete il succo e le cipolle. La-
sciate raffreddare per 10 minuti nello scomparto del ghiaccio e mescolateci le carote e
la pasta, che dovranno restare al centro del piatto con tutt’intorno il cavolfiore. Fate un
ultimo giro di crescione, e guarnite a piacere con l’uovo.
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. . . come una foglia nel vento. . .
Cibo come via 135
Zeanè Lao Shin
Mescolate olio e sale in una scodella, poi aggiungete il succo di limone e la cipolla.
Fate raffreddare per 10 minuti nello scomparto del ghiaccio.
Premete delicatamente con la mano i cetrioli per fare uscire l’acqua, mescolateli con
la pasta e le carote e versate sopra il condimento.
Mettete in frigorifero e poi guarnite con prezzemolo tritato.
Nella preparazione del formaggio di soja, i fagioli di soja cotti vengono pressati in un telo.
Sono i resti di soja, molto nutrienti e di buon sapore.
Ammorbidite i funghi1 in acqua calda. Sminuzzate i resti di soja nel suribachi. Ta-
gliate i funghi e la carota a fiammifero. Tagliate il cetriolo in grosse fette e ricopritelo con
½ cucchiaino di sale e, dopo 20 minuti, con un cucchiaino di aceto di riso.
Fate bollire l’acqua d’ammollo dei funghi, versatevi la carota, i funghi, ¼ di cucchiai-
no di sale, uno di salsa di soja e fate cuocere il tutto. Togliete il coperchio e cuocete ancora
a fiamma alta, fino a che tutta l’acqua è evaporata. Fate raffreddare.
Riscaldate la padella di ferro o il Wok2 , mettetevi i resti di soja e, rimescolando in con-
tinuazione a fiamma alta, fateli asciugare. Aggiungete un cucchiaino di sale e 2 cucchiai
di aceto e continuate a tostarli, per alcuni minuti, rimescolando, fino a che sono di nuovo
asciutti. Fateli raffreddare. Dopodichè rimescolate il tutto e servite con prezzemolo.
1
I funghi shiitake non sono come i soliti che si trovano normalmente in commercio; per la loro crescita
occorrono 3 anni.
2
Il wok è una padella dal fondo arrotondato, molto pratica in cucina. Per preparare verdure e cereali
saltati, probabilmente non c’è di meglio!
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Cibo come via 136
Zeanè Lao Shin
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Cibo come via 137
Zeanè Lao Shin
28.4.9 Pizza
Mescolate la farina e il sale, poi mettete l’olio. Lavorate l’impasto fino a che diven-
ta sodo ed elastico e fate riposare per 15 minuti, poi mettete l’impasto, che deve essere
piuttosto sottile, in una teglia da pizza unta. La consistenza della pasta è puramente in-
dividuale. Al bordo dovrebbe essere ripiegata, in modo che si formi uno spessore più
grande.
Nella pentola a pressione mettete ½ cucchiaino di olio e fatelo riscaldare, poi versatevi
le verdure e fatele rosolare: per prime le cipolle, poi le radici e per ultime le carote.
Aggiungete il sale e l’acqua, coprite e lasciate cuocere a pressione per 15 minuti.
Quando le verdure sono cotte, riducetele in purea e mescolatele col miso e lo zenzero.
Riscaldate ½ cucchiaino d’olio in una padella e rosolatevi il peperone e i porri. Mettete il
purè sulla pizza e guarnite con il tofu, il peperone e i porri.
Fate cuocere nel forno preriscaldato per 30 minuti.
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Cibo come via 138
Zeanè Lao Shin
Lavate bene gli azuki e le castagne e metteteli a cuocere nella pentola a pressione con
¼ di cucchiaino di sale, 8 tazze d’acquae 1 tazza di té bancha per 50-55 minuti. Fate
raffreddare. Tostate le nocciole e spezzettatele. Riducete in purea le castagne e gli azuki.
Mescolate il semolino col sale, l’uvetta, 1 tazza e mezzo di nocciole, versateli nel purè e
mischiate bene.
Aggiungete ancora una tazza di té bancha con il succo d’arancia o di limone. Ponete
questa massa, di consistenza piuttosto soda, in una pirofila unta. Il resto delle nocciole va
messo in superficie, come guarnizione. Mettete in forno per circa 45-60 minuti.
Il sapore di questo dolce ricorda il cacao ed è molto delicato. Chi lo desidera più dolce,
può cuocere l’uvetta per circa 5 minuti. L’acqua di cottura va usata con l’altra acqua della
pentola a pressione. Le castagne stesse sono dolci.
Questa ricetta, di mia invenzione, ha avuto un grande successo presso degli amici
americani a cui l’avevo passata.
Mescolate bene cereali e farine, il sale, l’olio. Cuocete l’uvetta per 5 minuti in acqua
e mescolatela (con l’acqua) all’impasto. Fate riposare per 15 minuti. Mettete un telino
sottile in un recipiente di vetro di Jena o di materiale resistente al fuoco (anche porcellana).
Versate l’impasto umido e cuocete a vapore per 2-3 ore. Più a lungo cuoce, meglio è!
Controllate che vi sia sempre acqua a sufficienza nel recipiente!
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Cibo come via 139
Zeanè Lao Shin
Mettete a bagno l’uvetta per 2 o 3 ore, poi cuocetela per 5 minuti con ½ cucchiaino
di sale e la buccia di limone. Aggiungete la metà delle mele e l’altra metà fatele dorare
brevemente in olio, con un po’ di sale. Lavate l’agar-agar in acqua fredda, strizzatelo e
mettetelo a pezzi nel recipiente con la frutta. Fate cuocere ancora fino a che l’agar-agar
si e completamente sciolto nella frutta. Mettete le mele passate in padella nei piatti da
dessert e versatevi sopra la salsa. Lasciate riposare fino a che la gelatina si solidifica.
Eventualmente, aggiungete della cannella.
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Cibo come via 140
Zeanè Lao Shin
2 tazze di ciliegie
1 litro di mosto di mele (o simili)
3 litri e mezzo di acqua frizzante naturale
Togliete i noccioli alla metà delle ciliegie, schiacciatele e mettetele nel mosto per circa 15
minuti. Aggiungete l’acqua, mescolate e versate nei bicchieri. Guarnite con una ciliegia
intera e servite subito.
I bambini fanno tanto d’occhi quando viene servita questa bibita e sono contenti. Si
potrebbe anche usare del normale succo di mela, ma il mosto è più frizzante e perciò i
bambini lo gradiscono di più.
28.6 Specialità
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Cibo come via 141
Zeanè Lao Shin
Fate un impasto e fatelo riposare (facoltativo), poi prendetene dei pezzi, schiacciateli in
forme rotonde della grandezza di un piatto e cucinateli come le crépes in una padella
pesante con poco olio, girandoli da tutte e due le parti. Sono squisite! Si possono riempire
di fagioli o verdure, arrotolate e servite come piatto principale. Sono adatte anche come
contorno per altre pietanze.
3 tazze di riso
il doppio d’acqua
1/3-½ tazza di fagioli azuki
2-3 cipolle tagliate a lunetta
alghe nori
Mettete a cuocere i fagioli, aggiungete il riso lavato e fate cuocere per 45 minuti nella
pentola a pressione. Tagliate le cipolle a fettine sottili e rosolatele in poco olio di
sesamo, fino a che diventano marroncine. Mescolatele al riso e azuki e aggiungete la
salsa di soja. Si otterrà una mistura gustosa. Abbrustolite leggermente le nori sulla fiamma
(solo da una parte, facendo attenzione che non brucino) e poi spezzatele in due o tre pezzi.
Versate una cucchiaiata della mistura su ogni pezzo di nori, arrotolatelo e spargete sulla
parte aperta un po’ di sale e di semi di sesamo.
Questa non è una ricetta estiva, per cui insieme agli involtini si può mangiare, se lo si
desidera, un’insalata di cetrioli oppure verdure fresche o cotte al dente.
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Cibo come via 142
Zeanè Lao Shin
Tagliate il serpente, a cui avrete tolto la pelle, in fette di 1,5 cm. e cuocetelo al vapore
insieme allo zenzero (se il serpente è piccolo, usatene solo la metà), ai porri, alle radici del
prezzemolo, alle carote, ai peperoni, al miso, alle cipolle tritate e alla salsa di soja fino a
che tutto è diventato tenero. Per migliorarne il sapore, aggiungete – poco prima della fine
della cottura – ancora un po’ di soja e il prezzemolo tritato (se ne avete, del coriandolo).
Servite con una presa di pepe.
1 pezzo di tofu
1 pezzo di alga nori
½ cucchiaino di sale
un po’ di farina integrale di frumento
un pezzetto di zenzero fresco
1 cucchiaio di salsa di soia
Tagliate il tofu in piccoli pezzi e aggiungete 8 tazze d’acqua bollente. Portate nuova-
mente a bollore. Scolate e pressate il tofu, per fare uscire l’acqua. Aggiungete il sale e la
farina e mescolate. Tagliate la nori a pezzi di 4 cm., metteteli sul tavolo e ponete sopra
circa 1 cm. di impasto di tofu sopra a ogni pezzo.
Fate bollire l’olio (molto olio) e friggete per alcuni minuti i pezzi di tofu con la nori
sotto. Non fateli diventare marrone, ma toglieteli appena prendono colore.
Preparazione della salsa di zenzero: grattuggiate lo zenzero (se la bucciaè dura, va
tolta), schiacciate la polpa e raccogliete il succo. Mescolate 1 cucchiaino di zenzero con
la stessa quantità di salsa di soja e versatene un po’ su ogni pezzo di tofu, che avrete aperto
leggermente nel mezzo con due cucchiaini.
Serviteli molto caldi.
Il seitan proviene dalla Cina ed è una sorgente preziosa di proteine. Ha un sapore eccel-
lente ed è veramente un sostituto meraviglioso delle cotolette alla milanese!
Sciogliete il sale in acqua e versatelo sopra le farine. Impastate bene, altrimenti non si
ottiene un buon glutine. Si deve impastare con l’acqua per almeno 20 minuti.
Mettete l’impasto in un recipiente asciutto senza coperchio e lasciatelo riposare per
40 minuti; poi versate 8-10 tazze di acqua fredda e lavorate di nuovo la pasta, in modo
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Cibo come via 143
Zeanè Lao Shin
che l’amido fuoriesca e sia visibile (color crema). Cambiate l’acqua e ripetete questo
procedimento 5-6 volte. L’acqua può essere eventualmente utilizzata per fare il pane.
Ogni volta che l’acqua viene cambiata, contiene sempre meno amido. Quando non c’è
quasi più amido, si può smettere di impastare. Però l’impasto adesso deve essere lavorato
fino a che diventa una specie di gomma. Allora è pronto!
Da circa 14 tazze di pasta se ne possono trarre 5 di glutine.
Portate a bollore da 10 a 12 tazze d’acqua. Prendete con le dita dei pezzetti di glutine
di circa 3 cm., date la forma desiderata e metteteli nell’acqua. Devono cuocere fino a che
vengono a galla.
Toglieteli e ripetere l’operazione in 10 tazze di acqua bollente. Poi lavate il glutine
in acqua fredda una o due volte, fino a che diventi completamente freddo. Il seitan può
essere mangiato in ogni stagione; è di facile digestione e rappresenta una buona fonte di
proteine per le persone malate. Utilizzato nelle zuppe, nel goulasch o nello stufato è una
pietanza gustosa, ma può anche essere impanato e fritto.
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Cibo come via 144
Zeanè Lao Shin
1 tazza di riso
2-4 cipolle
3 carote
5 tazze di acqua calda
un po’ di sale
un po’ di olio di sesamo
alcune foglie di cavolo
1 cucchiaio di salsa di soia
Fate rosolare il riso integrale senza olio rimescolando continuamente, fino a che assu-
me un colore bruno dorato. Nella pentola a pressione fate dorare le cipolle in poco olio di
sesamo.
Poco dopo aggiungete le carote e lasciatele rosolare, quindi mettete anche le foglie di
cavolo tagliate in pezzi da 3 cm. quadrati e fatele rosolare. Versate il riso e mescolate;
aggiungete l’acqua calda e il sale e chiudete ermeticamente col coperchio. Quando si
sentirà il fischio che segnala l’ebollizione, abbassate la fiamma e fate cuocere per 1 ora.
Fare raffreddare la pentola sotto l’acqua fredda: la pressione si abbasserà immediata-
mente; aprite, aggiungete 1 tazza d’acqua e continuate a cuocere per 30 minuti a fuoco
bassissimo, rimescolando continuamente.
Cinque minuti prima di spegnere, aggiungete la salsa di soja ed eventualmente alcuni
semi di sesamo arrostiti.
Le carote devono essere tagliate cosı̀:
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Cibo come via 145
Zeanè Lao Shin
2 tazze di riso
10 tazze d’acqua
2 cipolle
2 carote
alcuni semi di sesamo
1 radice di prezzemolo
3 grosse foglie di cavolo (o di un’altra verdura
invernale)
un po’ d’olio di sesamo
2,1/2 cucchiai di miso
Cuocete il riso con l’acqua e un po’ di sale per 45 minuti (dopo il fischio) nella pentola
a pressione a fiamma bassissima, poi fate raffreddare fino a che il coperchio si stacca
leggermente dal bordo della pentola.
Nel frattempo, tagliate le carote e la radice di prezzemolo prima diagonalmente e poi
a forma di fiammifero, mentre le foglie potranno essere tagliate a piacere.
Rosolate le verdure una dopo l’altra, cominciando dalle cipolle e finendo con le foglie.
Aggiungete un po’ d’acqua, mettete il coperchio e lasciate cuocere per 15 minuti. Intanto
diluite il miso in una mezza tazza d’acqua, versatelo sulle verdure e fate cuocere per 2
minuti.
Mescolate le verdure al riso già pronto, aggiungete i semi di sesamo e lasciate cuocere
ancora per alcuni minuti.
Queste quantità sono per 4-6 persone.
28.7.3 Miiimoi
È un’ottima colazione, soprattutto per quelle persone che hanno stomaco ed intestino
deboli.
1 tazza di riso
4 tazze e mezzo d’acqua
1 cipolla intera
¼- ½ tazza di fiocchi d’avena
2 pezzi di zucca (se non l’avete, 1 cucchiaino di
fagioli azuki; se non avete nè zucca nè azuki,
riducete l’acqua di mezza tazza)
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Cibo come via 146
Zeanè Lao Shin
2 tazze di riso
½ tazza di miglio
3,1/2 tazze d’acqua
Cuocete tutti questi ingredienti, assieme a ½ cucchiaino di sale, in una pentola a pres-
sione; quando comincia a fischiare, cuocere per 40 minuti a fiamma bassa. Poi lasciate
riposare per 10 minuti, aprite la pentola e mescolate energicamente.
È sufficiente per 2-4 persone.
Prima cuocete i ceci con 3-4 tazze d’acqua per 40-45 minuti nella pentola a pressione,
a fiamma bassa. Poi aggiungete il riso e ½ cucchiaino di sale e fate cuocere ancora per 40
minuti a fuoco basso (eventualmente utilizzate per il riso anche l’acqua di cottura dei ceci
avanzata). Quando è pronto, lasciare riposare per 10 minuti e poi rimescolate. Basta per
3-4 persone.
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Cibo come via 147
Zeanè Lao Shin
Tostate la farina senza olio, fino ache si spande il suo tipico aroma, poi spegnete e fate raf-
freddare. Aggiungete l’acqua e fate cuocere, mescolando continuamente, a fuoco medio
per 20 minuti.
Servite la crema con porro crudo e tritato finemente. È molto buona a colazione.
Basta per due persone.
Tostate i fiocchi senza olio, mescolandoli continuamente fino a che sono bruno dorati.
In un’altra padella rosolate la cipolla tagliata a pezzettini in poco olio di sesamo; poi
aggiungete i fiocchi, la cipolla, l’acqua e ½ cucchiaino (ma se volete fino a 1 e mezzo) di
tamari o ½ cucchiaino di sale. Portate a bollore poi abbassate la fiamma e, mescolando
continuamente, fate cuocere ancora circa 30 minuti fino a che si raggiunga la consistenza
desiderata.
1 tazza di miglio
1 cucchiaio di fagioli azuki
1 cipolla
4 tazze e ½ di acqua
1 pizzico di sale
Lavate i fagioli azuki e cuoceteli per 20 minuti in una tazza d’acqua (a questo punto
la loro buccia è raggrinzita). Rosolate la cipolla in una padella, aggiungete il miglio e
continuate a far rosolare, rimescolando, fino a che il tutto diventa dorato e manda un buon
odore.
In una padella pesante mettere la cipolla, i fagioli azuki, il sale e l’acqua; portate a
bollore, poi abbassate la fiamma, mettete il coperchio e continuate a cuocere per 35-45
minuti, fino a che tutta l’acqua si è consumata. Poi mescolate e lasciate gonfiare per un
po’.
Basta per 3-4 persone. Se desiderate avere più verdure, preparate un contorno extra.
***
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Appendice A
L’ Appuntino:
rapporto tra qualità dell’alimentazione
e . . . violenza
148
Cibo come via 149
Zeanè Lao Shin
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Cibo come via 150
Zeanè Lao Shin
Studi di controllo protratti nell’anno successivo dimostrarono che, dopo aver limitato l’as-
sunzione di zucchero le aggressioni diminuirono dell’82%, i furti del 77%, gli horseplays1
del 65% e i rifiuti di obbedienza del 55%. Inoltre, i ricercatori constatarono che “i giovani che
presentavano un atteggiamento violento erano i soggetti più inclini al miglioramento”.
Bibliografia: “The Effect of Sugar on the Treatment and Control of Antisocial Behavior”, dott. S.
Schoenthaler International Journal of Biosocial Research 3(1):1-9,1982.
1
horseplay è un gioco abbastanza violento nel quale le persone, spesso adolescenti, si spingono e
percuotono l’un l’altra.
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Cibo come via 151
Zeanè Lao Shin
www.operasanfrancesco.it/OSF/testi/cosafacciamo/osfmenu.html :
Pranzo Cena
Lunedı̀ PASTA AL POMODORO MINESTRONE DI RISO
HAMBURGER COTOLETTE
PATATE FRITTE CAROTE
FRUTTA FRUTTA
Pranzo Cena
Lunedı̀ PASTA AL POMODORO MINESTRONE DI RISO
WURSTEL HAMBURGER
SPINACI PATATE FRITTE
FRUTTA FRUTTA
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Cibo come via 152
Zeanè Lao Shin
FAGIOLINI GIARDINIERA
FRUTTA FRUTTA
2
Si suggerisce la lettura dei seguenti testi per imparare a cucinare correttamente:
Inutile dire che gli alimenti da consumare è molto meglio che siano BIO.
Seguire la salutare dieta macrobiotica richiede non più di 60-70 euro a settimana, a persona.
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Indice
COPERTINA 1
4 Il corpo 6
5 I nostri organi 10
5.1 La vita si forma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
5.2 Lo stomaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
5.3 Milza e pancreas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
5.4 Il cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
5.5 L’intestino tenue . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
5.6 I polmoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
5.7 La vescica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
5.8 I reni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
5.9 L’intestino crasso (colon) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
5.10 La vescica biliare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
5.11 Il fegato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
7 Le tossine 27
9 Il sale e l’agricoltura 33
153
12 Informazioni pratiche sull’olio 48
12.1 L’olio spremuto a freddo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
12.2 In che modo va a male l’olio? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
12.3 Come si mantengono freschi gli oli naturali? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
12.4 Come si può capire se l’olio e fresco? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
12.5 Chi vuole produrre olio? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
13 Il sale 52
13.1 La formazione del sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
13.2 L’origine del sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
13.3 La funzione del sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
13.4 La corteccia cerebrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
13.5 L’effetto del sale sulle donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
13.6 Malattie cortico surrenali (malattia di Addinson’sche) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
13.7 Il complemento del sale: l’elemento acqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
13.8 Qual’e la quantità giusta di sale? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
13.9 La scoperta del sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
13.10Il sale marino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
13.11Il salgemma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
13.12Il sale da tavola – il sale raffinato e dannoso alla salute! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
13.13Il corpo e il sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
13.14Diversi modi per assumere il sale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
14 Il miso 59
14.1 La sua storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
14.2 Il miso e la nicotina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
14.3 Il miso e l’alcool . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
14.4 Allergie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
14.5 Il miso e le cellule epiteliali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
14.6 La resistenza alle malattie, la capacità di
perseverare e la forza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
14.7 Il miso e la sua azione protettiva contro le radiazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
14.8 La componente principale del miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
14.9 I grassi del miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
14.10I minerali del miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
14.11Il maestro Ohsawa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65
14.12Come si prepara la zuppa di miso? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
14.13Varie combinazioni di zuppa di miso con le verdure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
14.14Come si fa il miso? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
14.15La preparazione del malto per il miso d’orzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
14.16Preparazione dei fagioli di soia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
14.17La produzione del miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
14.18Considerazioni generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
15 Il crescione 72
17 Il fumo e il cancro 83
17.1 Punto 3) – L’immunità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
17.2 Punto 2) – Il cancro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
17.3 Punto 1) – Fumare favorisce il cancro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
17.4 Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86
18 Che cos’è l’egoismo 88
18.1 L’egoismo e l’Io – sono io stesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
18.2 Il pensare deriva dall’ignoranza!
Chi sa, non ha bisogno di pensare! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
18.3 L’egoismo e senza volontà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
18.4 Il tradizionalismo è morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
19 Luce 93
21 Il terzo occhio 97
22 La diagnosi dell’occhio
(Iridologia) 99
22.1 La cataratta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
28 Le ricette 121
28.1 Ricette per il pane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
28.1.1 Pane a lievitazione naturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
28.1.2 Pane di polenta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
28.1.3 Pane di riso integrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
28.1.4 Pane di riso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
28.1.5 Semplici ricette di pane non lievitato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
28.1.6 Un altro tipo di pane di mais . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
28.1.7 Pane di sesamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
28.1.8 Cornetti con cipolle saltate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125
28.1.9 Pane per gli ospiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
28.1.10 Pane di carote . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
28.2 Alcune ricette di miso
di MayLi Lao Shin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
28.2.1 Insalatini di miso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
28.2.2 Miso e noci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
28.2.3 Miso con funghi Shitake . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128
28.2.4 Polpettine di miso fritte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
28.2.5 Miso e porri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
28.2.6 Miso e fagioli di soja . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
28.2.7 Miso e sesamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
28.2.8 La migliore ricetta per il brodo
(sorprendentemente buona!) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
28.2.9 Una seconda ricetta per un buon brodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
28.2.10 Una terza ricetta per un buon brodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
28.3 Ricette per la stagione calda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
28.3.1 Riso con orzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
28.3.2 Torta di mais . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
28.3.3 Insalata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
28.3.4 Salsa di soia e nori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
28.4 Piatti estivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
28.4.1 Insalata di fagioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
28.4.2 Vari condimenti per insalate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
28.4.3 Insalata di pasta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
28.4.4 Un’altra insalata di pasta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
28.4.5 Ancora una insalata di pasta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
28.4.6 Insalata di resti di soia (okara) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
28.4.7 Insalata di tofu e alghe hiziki . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
28.4.8 Insalata di riso integrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
28.4.9 Pizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
28.4.10 Condimento per la pizza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
28.5 Dolci per l’estate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
28.5.1 Torta di castagne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
28.5.2 Dolci al vapore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138
28.5.3 Torta di semolino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
28.5.4 Gelatina di mele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
28.5.5 Bibita frizzante di ciliegie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
28.6 Specialità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
28.6.1 I migliori e più facili biscotti d’avena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
28.6.2 Sesamo per vari usi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
28.6.3 Focaccine sottili di pane (di 3 mm.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
28.6.4 Involtini di nori con riso e azuki . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
28.6.5 Una prelibatezza – Serpente con verdure che dà forza . . . . . . . . . . . . . . . . 141
28.6.6 Tofu (formaggio di soja) fritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
28.6.7 Glutine di frumento (seitan) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
28.7 Ricette per l’inverno
di MayLi Lao Shin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
28.7.1 Taantschi (minestrone denso) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
28.7.2 Riso Moi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
28.7.3 Miiimoi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145
28.7.4 Riso con miglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
28.7.5 Riso e ceci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
28.7.6 Crema di grano saraceno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
28.7.7 Fiocchi d’avena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147
28.7.8 Miglio e azuki . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147
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Diversi libri sono dedicati al DIGIUNO, un rimedio che non costa nulla ... approfon-
disci! Chissà, potrà esserti utile.
Digiuno razionale, per il ringiovanimento fisico mentale e spirituale del Prof. Arnold
Ehret
1
Chi è malato o gravamente malato cerca e vuole risposte rapidamente. I PDF offrono la possi-
bilità di ricerche rapide nel testo. Questi PDF offrono soluzioni ai problemi di salute. Questi libri in
PDF sono la risposta per coloro che non hanno più fiducia nella medicina allopatica. Occorre studiare
e cercare da sé ciò che fa al caso proprio. Buon lavoro dal team.
Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco del Prof. Arnold Ehret (Pregevole
per tante intuizioni valide e per quanto è scritto sul digiuno ma ATTENZIONE: la
dieta di Ehret non vale per chiunque, con qualunque costituzione fisica ... e lui inol-
tre non distingue a seconda della costituzione fisica, non parla di canali energetici
nel corpo, non sa nulla di prana/etere, non parla delle qualità energetiche dei diversi
alimenti ... e questa dieta presuppone comunque che si accompagni al digiuno e
lunghi bagni di sole ... meglio leggere anche qualche libro sulla dieta macrobiotica,
prima di cacciarsi nei guai).
Il digiuno può salvarti la vita del dr. Herbert SHELTON (uno dei migliori libri sull’ar-
gomento). Tante malattie gravi, incurabili per la medicina ufficiale, possono essere
guarite semplicemente digiunando e in breve tempo. Occorre forza di volontà.
La Facile Combinazione degli Alimenti del dr. Herbert SHELTON [molto importante
combinare correttamente i cibi]
Tumori e Cancri e loro sparizione naturale per autolisi del dr. Herbert SHELTON, c’è
anche una critica feroce ma onesta alla cosidetta ricerca scientifica (e relativa fame
di denaro senza mai fine) in campo oncologico (era il 1950) tutt’oggi attualissima.
Si parla anche di errate diagnosi. Non ci fanno una bella figura i medici. Shelton
era un Igienista Naturale, non un medico.
Il Vangelo Esseno della Pace scoperto da Edmond B. Szekely, un classico, poetico. Trat-
ta del digiuno e del corretto modo di alimentarsi.
La scoperta del Vangelo Esseno della Pace descrive come Szekely ha scoperto il Van-
gelo Esseno della Pace.
Di cancro si può guarire . . . con l’aloe arborescens preparata secondo la ricetta di Padre
Romano Zago.
SUGAR BLUES, il mal di zucchero, una dipendenza dal sapore dolcissimo di William
Dufty [un classico che mette in guardia dai gravi pericoli per la salute derivanti dal
consumo di zucchero raffinato]
Latte e Formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini di Claudio Corvino [contro
la disinformazioni della lobby dei produttori di latte & derivati]. Una volta letto
questo libro, uno di latte e derivati non ne vuole più saper nulla.
Chi consuma questi prodotti, si ritrova, una volta avanti con gli anni con un corpo
intasato da rifiuti metabolici di varia natura ... a chili! Vai in giro, guardati attorno
e osserva! ... le panze ... e l’addome sfatto/espanso delle donne, in particolare, ...
questo hanno ottenuto con la mozzarellina la sera, assieme all’insalata o sulla pizza,
col cacio sui maccheroni, con lo yogurt o il latte a colazione.
Intestino Libero, curarsi e purificarsi con l’igiene intestinale del dott. Bernard Jen-
sen, corredato da foto alquanto crude ed esplicite ... es. foto di corde di muco
nero e colloso ...
Essiac il famoso rimedio contro il cancro di Rene Caisse. Con Informazioni anche su
alghe Klamath, probiotici, enzimi digestivi
Cucinare per il corpo e per lo spirito di Roggero Guglielmo [valido libro di cucina ma-
crobiotica con facili ricette]
Le istruzioni per la pulizia del fegato con i Sali di Epson della dr. Hulda Clark. Cor-
redate da documentazione fotografica che mostra i calcoli biliari espulsi applicando
questo metodo facile, veloce, incruento e indolore e soprattutto “tremendamente”
efficace. È molto importante dare la stura al fegato periodicamente altrimenti tra i
65 e i 75 anni il processo si compie e il “fegato va a puttane” e fai una brutta fine ...
ma brutta davvero.
I MEDICI TACCIONO: e si capisce! Se questa pratica fosse diffusamente co-
nosciuta e adottata, centinaia, migliaia di interventi chirurgici non verrebbero più
eseguiti perchè inutili e tonnellate di medicine non sarebbero più vendute. Ergo . . .
centinaia, migliaia di medici a spasso . . . un business minacciato!
Riflessione: un bambino ha il fegato pulito ed efficiente e porzioni modeste di cibo
gli sono sufficienti per crescere. Un adulto ha il fegato intasato e consuma grandi
quantità di alimenti che male assimila. Se pulisce il fegato (anche 10-15 volte andrà
ripetuta la procedura, ad es. ogni 2 mesi), dopo, avrà bisogno di consumare molto
meno cibo.
I Sali di Epsom sono in vendita in alcune erboristerie oppure su
www.ecosalute.it e costano davvero poco.
Il miracolo degli alimenti vivi del dr. Kristine Nolfi sul crudismo (la Nolfi è cosı̀ guarita
da un cancro al seno)
Miracoli, come fare accadere quello che vuoi di S. Wilde. Un’opera che ti spiega come
funziona la realtà. Non è proprio come appare!
L’Acquario e l’Arrivo dell’Età d’Oro di O.M. Ivanhov [fa riferimento all’Era dell’Ac-
quario che avrà inizio a dicembre del 2012]
L’immensa balla della ricerca sul cancro di Lorenzo Acerra. In appendice un esercizio
di Chi Kung molto semplice e efficace. [Quanti inganni!]
I pericoli della televisione, argomenti scientifici ed esoterici. della Scuola della Rosa-
croce D’oro. [Lo leggi e non accendi più il televisore]
La medicina e le sue menzogne. del dott. Roger Dalet [Lo leggi e perdi ogni considera-
zione nei confronti dei camici bianchi]
Di sclerosi multipla si può guarire? la cura del dott. Montain frutto di 30 anni di ricer-
che. [anche in questo caso le campagne di raccolta fondi per la ricerca sono raggiri
belli e buoni. Si affianca al libro scritto dalla dr.ssa Kousmine e al lavoro del grande
Max Gerson]
Come curare senza operare ernia, emorroidi, ptosi, spostamento dell’utero. di A. Mos-
seri [in allegato come vincere i calcoli renali con l’alburno di tiglio selvatico]
Esperimenti di controllo del clima . . . con aerei che rilasciano scie di sostanze chimi-
che nel cielo. di un’Anonimo. [L’ho viste con i miei occhi . . . e anche gli effetti.
Tutto vero.]
Prevenzione e Cura del Cancro con la Dieta della dr.ssa Maud Tresillian Fere [medico
che si è curata da sé un cancro all’intestino con una dieta accorta.]
Gli Otto Pezzi di Broccato sono una serie di 8 esercizi di CHI KUNG, famosi per la loro
efficacia, e servono a colmare di energia i canali energetici del corpo. Aumentano
la forza. Utili anche nei periodi di digiuno ... per avere più energia senza mangiare.
Cosa rivelano i denti. La salute per mezzo della medicina dentaria olistica del dr. Y.
Gauthier, con in appendice un articolo sul leggendario dentisa Wenston Price che
curava la carie dentaria correggendo l’alimentazione e non trapanando. Il capitolo
sulla rimineralizzazione dei denti risponde perfettamente alla domanda “co-
sa devo fare per non avere più carie?” a cui gli ordinari dentisti di solito non
vogliono o non sanno rispondere. È probabile che non vogliano. . . :-)
Il Capitano Diamond, come visse fino a 120 anni. È un articolo breve che spiega come
all’inizio del ’900 un uomo visse fino a 120 anni alimentandosi con frutta e acqua
piovana/distillata.
La nostra salute di Muller – Nowally [un libro sull’Igiene Naturale del 1957! Ottimo il
cap.7. La prima parte, in alcuni passaggi, lascia a desiderare. Ha un valore storico.]
La droga nascosta - I fosfati alimentari della dr.ssa Hertha Hafer [questo libro indica
la causa dei problemi nei bambini disturbati nel comportamento]. Si capisce bene
come gli inquinanti chimici dei cibi, gli additivi derivati dal petrolio, perturbino la
chimica del corpo.
Ci si stupisce che la gente sia violenta e bestiale?
Libro molto utile ai genitori che si trovano a fronteggiare quei problemi.