trascorse gli anni dell'infanzia e della prima giovi- La critica classico romantica (Madame de nezza dedicandosi agli studi classici nella biblio- Staël) si era rivolta agli italiani con l’intuito teca paterna. Nel 1816 si allontanò dagli studi ad aprirsi alle opere francesi ed essere più filologici per dedicarsi ai componimento poetici moderni. personali («conversione letteraria»). Nel 1817 iniziò un intenso scambio epistolare con Pietro Giordani, difensore del classicismo. Gli italiani si schierarono in L'atmosfera soffocante di Recanati indusse il gio- vane Leopardi a un tentativo di fuga, nel 1819, che però venne scoperto dal padre. CLASSICISTI ROMANTICI La sua esistenza e il suo percorso intellettuale chi riteneva che il Si riteneva che furono segnati in modo decisivo dalla «conversio- passato fosse bisognasse guardare ne filosofica» del 1819, che lo portò al passaggio l’unico modo di al futuro (Berché) «dal bello al vero». presentare il Verso la fine del 1822 Leopardi lasciò Recanati e, proprio valore fino alla primavera del 1823, soggiornò a Roma. Profondamente deluso dal soggiorno romano Leopardi si schierò a parole con i classicisti tornò a Recanati, dove rimase fino al 1825. In perché era cresciuto con essi. Egli ammira i seguito, si recò a Milano, a Bologna, a Firenze e classici. a Pisa. Durante il soggiorno romano maturò un cupo Ma la sua sensibilità è romantica. pessimismo, che lo indusse a sospendere la pro- duzione poetica, destinata a riprendere solo nel Scrive un discorso in italiano sulla poesia 1828. Ricominciò a scrivere poesia solo a Pisa romantica (1818). («risorgimento poetico»). Con questo saggio si avvicina ai Nel 1828, a causa di una grave malattia agli occhi, romantici Leopardi dovette tornare a Recanati, da dove però ripartì definitivamente nel 1830 per recarsi Condivide il rifiuto di copiare i a Firenze, dove conobbe Antonio Ranieri, di cui classici, condanna il divenne amico, e si innamorò, senza esserne sentimentalismo e il gusto per ricambiato, di Fanny Targioni Tozzetti. l’orrido. Nel 1833 Leopardi si recò insieme all'amico Ranieri a Napoli, dove mori nel 1837. Leopardi si avvicina alla cultura romantica per esprimere i sentimenti, il dolore, il proprio interiore, contro la storia, la natura,… LE OPERE Ricordiamo infine due opere scritte negli ultimi anni Leopardi iniziò fin da molto giovane a tradurre dal napoletani: i Paralipomeni della Batracomiomachia, greco e a scrivere testi a carattere erudito (Storia un poemetto ispirato a un'opera pseudo-omerica dell'astronomia e Saggio sopra gli errori popolari che racconta in chiave satirica il fallimento dei degli antichi). Tra il 1816 e il 1818 compose due moti rivoluzionari del 1820-1821, e / nuovi credenti brevi scritti; pubblicati postumi e relativi alla pole- un poema satirico in terzine contro gli esponenti mica classico-romantica, la Lettera ai compilatori dello spiritualismo napoletano e contro le loro teorie della Biblioteca italiana, che rispondeva all’inviata di Madame de Staël sulla necessità di aprire la ottimiste e progressiste letteratura italiana alle traduzioni di opere stranie- LE OPERE re, e il Discorso di un italiano intorno alla poesia Possiamo dividere la produzione poetica di romantica. In quest'ultima Leopardi si schiera Leopardi in 4 fasi: a favore dei classicisti e teorizza il contrasto tra 1ª fase(1818/1822) natura e ragione, legate rispettivamente all'età Caratterizzata dal pessimismo storico antica e all'età moderna. Lo Zibaldone raccoglie appunti, annotazioni e Leopardi si esprime con canzoni civili e riflessioni scritte tra il 1817 e il 1832 e riguardanti edilli poesie legate alla natura, con tutti i principali temi della produzione leopardia- descrizioni di ambienti pastorali. na. A partire dal 1820 Leopardi iniziò a datare le 2ª fase(1824) sue note e nel 1824 e nel 1827 stese due indici per Caratterizzata dal silenzio poetico meglio orientarsi nella grande quantità di mate- Leopardi si esprime con prose: riali. “ Le operette morali” Nel Discorso sopra i costumi degli italiani (1824) Leopardi mette a confronto gli italiani con altri Leopardi da una sistemazione filosofica del popoli europei, arrivando alla conclusione che i primi sono troppo poco civili per godere dei pessimismo storico benefici del progresso (come accade nelle nazioni 3ª fase (1828/1830) europee più sviluppate), ma troppo civili per poter Caratterizzata dal ritorno di ispirazione vivere ancora nello ' poetica. "stato di natura" Leopardi si esprime con grandi edilli. Tra la primavera e l'estate del 1824, nel pieno del «silenzio poetico» Leopardi scrisse la maggior parte delle Operette morali, brevi prose filosofiche 4ª fase(1831/1837) morte e satiriche ispirate ai Dialoghi del greco Luciano, Leopardi compone il “ciclo di Aspasia” nelle quali viene espresso il pessimismo cosmico È un ciclo di cinque liriche che dell'autore e la sua critica all'antropocentrismo e hanno come tema l’amore per alle celebrazioni del progresso umano. Pubblicate una nobildonna che lo illude nel 1827 e nel 1835 (e in versione definitiva nel 1845), le Operette comprendono 24 testi e sono Si conclude con una lirica con cui considerate, assieme ai Canti, la massima espres* Leopardi afferma che non vuole più sione del pensiero leopardiano. amare. I Pensieri raccolgono aforismi scritti fra il 1831 e il 1835, nei quali Leopardi riflette in modo lucido Delusione e disincantato sui rapporti tra gli uomini e sulle meschinità che speso li accompagnano. dolore } Amoroso!
Leopardi compone anche i canti della polemica
materialistica “La Ginestra” • IL PENSIERO E LA POETICA Dopo l'approdo a una concezione materialistica Egli sviluppa cosi una poetica dell'esistenza, Leopardi maturò un profondo pes- fondata sulla necessità di accendere l'immagina- simismo, che può essere diviso in due fasi. zione attraverso la combinazione di sensazioni . Il pessimismo storico (1819-1823): la natura, uditive e visive (teoria della "doppia visione"), in madre benigna, ha creato gli uomini felici, ma cui è fondamentale la «rimembranza», in grado di con il progresso e la modernità la ragione ha rendere poetico ciò che viene ricordato: in poesia distrutto le illusioni e avviato l'umanità verso questo si traduce nell'uso di un linguaggio evocativo e un inesorabile destino di decadenza e infelicità; sulla grande importanza data agli effetti fonici e ritmici • Il pessimismo cosmico (1823-1830): la natura è maligna perché prima inganna gli uomini e poi li delude non permettendo loro di realizzare le I CANTI proprie aspirazioni. La natura è meccanicistica e I Canti comprendono 41 componimenti scritti materialistica, gli uomini sono tutti uguali davanti tra il 1817 e il 1837 e ordinati secondo un criterio alla natura è questo porta alla sofferenza. La cronologico (fa eccezione Il passero solitario). Tra ragione però è alleata agli uomini perché l’uomo il 1819 e il 1825 Leopardi pubblicò su varie riviste ha una coscienza è una ragione in cui può molti dei testi già scritti. Nel 1825 uscirono a guardare in faccia la realtà .Leopardi giunge alla Bologna i Versi del conte Giacomo Leopardi, com- conclusione che tutto l'universo è regolato da leggi prendenti 14 testi (alcuni dei quali poi esclusi materialistiche e meccanicistiche e che l'uomo dall'edizione definitiva). La prima edizione dei e tutti gli esseri viventi sono condannati a un Canti fu pubblicata a Firenze nel 1831 e includeva destino di sofferenza, senza che la natura, vista 23 testi; nel 1835 apparve a Napoli una seconda come un'implacabile forza che crea e distrugge, edizione con 32 testi; infine, nel 1845 Ranieri curò si curi di questo( scrive operette morali). l'edizione postuma che comprendeva anche gli Negli ultimi anni Leopardi maturò un atteggia- ultimi due canti scritti a Napoli, Il tramonto della mento titanico. Egli polemizza contro le tesi degli luna e La ginestra. ideologi ottimisti e invita gli uomini a unirsi in un Al suo interno l'opera comprende vari nuclei patto solidale, in quanto coscienti del loro destino tematici: le canzoni civili (1818-1820), le canzoni di dolore e morte (fase eroica). filosofiche (1821-1823), i Piccoli idilli (1819-1821), Centrali nel pensiero e nella poetica leopardiana Grandi idilli (1828-1830), il Ciclo di Aspasia (1831- sono anche la teoria del piacere e la poetica del 1834), le canzoni sepolcrali (1834-1835); chiude la vago (ciò che è lontano e già avvenuto)e raccolta La ginestra, vero e proprio testamento dell'indefinito( ciò che deve ancora avvenire ed è poetico di Leopardi. Attraverso i Canti è possibile lontano nello spazio). Il poeta ritiene che l'uomo seguire lo svolgimento del pensiero leopardiano: sia alla continua ricerca del piacere, mai totalmen- dal pessimismo storico delle canzoni civili al pes- te appagato e che il piacere coincida con l'attesa simismo cosmico delle canzoni filosofiche e dei del piacere stesso o con la momentanea sospen- Grandi idilli, fino all'atteggiamento eroico del Ciclo sione del dolore. Le illusioni moderne: possono di Aspasia e della Ginestra. comportare il mito della felicità delle masse,a Nei Canti Leopardi passa da uno stile aulico e Leopardi NON piace quello che ritiene retorico a scelte più moderne, come la rielabora- consolatorio: fiducia nel progresso, religione, zione dell'idillio (che diviene un componimento esaltazione della scienza, antropocentrismo che dà spazio ai moti interiori dell'animo) e l'ap- (umanità al centro come individuo, tutto è in sua prodo alla canzone libera, in cui endecasillabi e funzione). settenari si alternano liberamente, non più legati dalla rima. GLI IDILLI LO ZIBALDONE Il termine idillio è un termine classico che esprimeva la sensibilità dei romantici. Composto tra il 1817/1832 È un diario intellettuale formato da 4000 Con Leopardi l’idillio diventa una poesia pagine di argomenti vari (filosofia del moderna, i cui temi principali erano : sensismo [conoscenza materialista tematiche intime e personali con un attraverso i sensi, studia il filosofo linguaggio più semplice e colloquiale. Locke],letteratura, politica, eccetera…) Ha un carattere privato, in quanto non era Il protagonista degli idilli è il proprio io un’opera destinata alla pubblicazione, ma interiore. uno strumento che Leopardi utilizza per far Il paesaggio è un elemento decorativo o meglio comprendere la sua evoluzione, gli sfondo malinconico in quanto suscita aspetti del suo pensiero. emozioni e sensazioni esplorando Nell’opera affronta la capacità dell’autore di l’interiorità ,suscitando l’idea di infinito e non contraddirsi, infatti se le sue riflessioni ricordo. hanno delle mutazioni, non si Leopardi unisce nella prima parte dei Canti contraddicono con quelle precedenti. due esperienze diverse come le canzoni e (Possono variare ma mai contraddirsi!) gli idilli. Le canzoni sono più legate all’antico e non sono molto rivoluzionarie, La prosa è molto curata dal punto di vista stilistico. Lo stile è sciolto e agile. mentre gli idilli sono una novità che si collega alla prima. Il conflitto tra ragione e natura Gli idilli si rinnovano rispetto alle canzoni Il desiderio di felicità con il confronto tra antico e moderno esprimendosi su un piano soggettivo tra io prescindente e io passato ricordanza
Rappresentano il momento più alto della
poesia di Leopardi in cui il soggetto lirico prende coscienza di sé.
Sono un primo passo verso la sintesi tra
esperienza psicologico-affettiva e meditazione filosofica(canti 1828-30).