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DIVA

Vita e morte di Liliana Castagnola


di
Corrado Ardone

Ispirato a fatti realmente accaduti

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Nota.
L’intero copione è strutturato come un giallo. Il personaggio del Maresciallo svolge
un’indagine, attraverso le testimonianze, per ricostruire la verità sulle cause della morte della
diva. L’occhio del Maresciallo rappresenta simbolicamente lo sguardo di osservazione dello
spettatore e di ciò che potrebbe chiedere e chiedersi. Per questa esigenza drammaturgica,
il Maresciallo è un personaggio realmente esistito (dalle cronache dell’epoca risulta che un
maresciallo e un appuntato della pubblica sicurezza, svolsero i rilevamenti nella stanza della
diva) ma che compie un ‘indagine che non fu condotta nella realtà.
Dalle lettere della Castagnola si rinviene ripetutamente il nome di un tale Signor D, senza
citarne mai il nome per intero. Pertanto il nome del personaggio, nel copione, è tratto nello
stesso modo in cui veniva citato. Dalle lettere si fa menzione di una denuncia che la
Castagnola notificò al Signor D, ma non viene specificata la causa della denuncia, pertanto,
per motivi drammaturgici, si è pensato ad aggiungerla di fantasia, ma si suppone non molto
lontano a ciò che sarebbe accaduto.
I contenuti della storia, invece, sono tutti documentati dalle lettere e dagli articoli di giornale
pubblicati tra il 1929 e il 1930, nonché pubblicati oggi sul web, pertanto di domino pubblico.
Nella narrazione si fa spesso ricorso al flashback, tipicamente cinematografico, ma in questo
caso è reso possibile dall’incastro delle scene. Per rendere questo possibile si è reso
necessario notificare a copione ogni cambio luce, necessario per far intendere al pubblico il
flashback. Altrettanto fondamentali saranno i neri e i contrasti delle luci.
È importante inoltre specificare che, in casi di esigenze, l’attore che interpreta Salvatore
Rubino, potrà essere impiegato anche per il ruolo dell’Appuntato del maresciallo, e per
l’Uomo, amante che spara alla Castagnola. Le indicazioni di scenografia sono indicative

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PROFILO DEI PERSONAGGI
Dalle lettere di Liliana

I personaggi sono tratti dai racconti delle lettere della diva.

LILIANA. Età scenica 35 anni


Liliana Castagnola, la soubrette del Café Chantant anni trenta. È la fragile donna protagonista della
vicenda realmente accaduta. Affascinante, maliziosa, ma che costudisce una profonda malinconia,
Si racconterà del figlio che ha avuto da un precedente matrimonio, che ha lasciato nelle mani dei
parenti che l’hanno allontanata per le sue scelte artistiche, delle sue storie d’amore fallite
miseramente ed alcune che hanno portato al suicidio i suoi amanti. Cantante sensuale, di grande
fascino. S’innamora di Antonio De Curtis da Napoli, detto Totò. La vicenda con il comico napoletano
la porterà al suicidio.

MARESCIALLO età scenica 40/60 anni


Divisa di pubblica sicurezza. Il Maresciallo è esistito nella realtà. È il pubblico ufficiale che ha
repertato gli oggetti nella stanza della Castagnola e redatto il verbale di morte. Nello spettacolo è la
persona che conduce l’indagine sulla morte della diva. Ha per riflesso dei toni fascisti, data l’epoca,
ma probabilmente è un anti. Ha con sé un Appuntato, nella prima e nell’ultima scena. Esprime le
domande che lo spettatore potrebbe porsi. Personaggio fondamentale al ritmo della messa in scena.

MARA. Età scenica 35 anni


Abbigliamento curato. È l’amica del cuore di Liliana, sono inseparabili, pare che Mara sia la
confidente di Liliana, la persona alla quale Liliana confida tutto. È il personaggio/strumento per
comunicare gli stati d’animo della protagonista. Mara è un personaggio con poca personalità che
vive di riflesso. Si prende a cuore le vicende della Liliana come fossero sue. In una delle lettere è
specificato che Liliana e Mara hanno pianto insieme per le ingiurie che Antonio aveva indirizzato alla
diva. Da qui la deduzione di essere un personaggio grigio e che vive di una recondita invidia nei
confronti della sua amica più famosa.

Signora Gina. Età scenica 60/70 anni


Abbigliamento da locandiera anni 30. È la padrona della pensione ma ha una leva importante sulla
diva. La Gina è la persona che insinua il dubbio nella mente di Liliana in merito alla fedeltà di Antonio.
Ha secondi fini: vuole sfruttare la fama della sciantosa per scopi di lucro, insieme al Signor D.
Pertanto non vede di buon occhio l’unione con il comico, che potrebbe allontanare la sua influenza
sulla donna, perdere una cliente da 100 lire al giorno e mancare un’occasione per lucrare sulla
soubrette.

Signor D. età scenica 40/50


Abbigliamento elegante. È uno scalcinato produttore teatrale, nelle lettere si allude ad una vecchia
storia con Liliana, una delle tante avventure della donna, ma è questa a scatenare la gelosia di

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Antonio. Liliana non riuscirà mai a far cambiare del tutto idea il suo amante in merito al Signor D. In
particolare modo per una vicenda che vede la sciantosa andare a Benevento per aver promesso di
esibirsi in un teatro preso a percentuale dal Signor D. in una esperienza professionalmente terribile
per la diva, che aveva accettato solo per le pressioni della signora Gina della pensione. La quale
aveva prima strappato un consenso, ma quando Liliana voleva tirarsi indietro perché temeva la
gelosia di Antonio, la Gina aveva insinuato che non era bene non mantenere una parola, e che se la
gente lo avesse saputo (minacciando di diffondere la notizia) non sarebbe stata una buona
pubblicità per la sua già discutibile fama. Il signor D. è un uomo grande di età rispetto a Liliana, e
vuole in qualche modo averla sua, tant’è vero che s’inventa questi spettacoli a Benevento, ma in
realtà punta solo a passare due notti in albergo con lei. Non ci riuscirà, ma è quello che crede
Antonio, da qui una delle liti, forse la decisiva.

Salvatore Rubino. Età scenica 30/40


Napoletano. Abbigliamento non ricco ma dignitoso. È l’uomo di scena e segretario di Totò. È l’uomo
che porta i fiori alla diva con il biglietto del comico, lo indirizza alla diva dicendole che è un vulcano,
ma è lo stesso che insinua dubbi nell’attore raccontando della donna come di una canzonettista,
una femmina di guai, una donna che ha mietuto morti sul suo percorso, consigliando all’attore di
liberarsene il prima possibile. Il tutto lascia pensare a un personaggio che vorrebbe ambire alla diva
ma non può permetterselo, quindi la denigra.

Antonio De Curtis età scenica 30/35


È il comico Totò all’epoca dei suoi trenta anni. Uomo concreto, serio, risoluto. Pensa principalmente
alla sua carriera ma ha una debolezza per le belle donne. Rimane affascinato da Liliana, pensando a
lei come un’avventura come tante, non sospetta che la donna si è perdutamente innamorata di lui.
Il pregiudizio che lo porta non credere alle parole e le promesse d’amore di una canzonettista, lo
renderà insofferente nel liberarsi di quella “femmina di guai”, fino alle estreme conseguenze.

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Note di Scenografia
Sulla sinistra su una pedana c’è un letto matrimoniale, con un comodino, un telefono, una cassettiera,
una radio dell’epoca anni 30, un separé alle spalle del letto. Sopra il letto, sospeso, c’è uno schermo,
pressappoco delle dimensioni del letto, sul quale sarà proiettata in bianco e nero, le immagini della Diva
durante le scene a letto. Per rendere questo possibile, una piccola telecamera (GoPro o simile) è sospesa
ad un cavo ad una altezza di circa tre metri dal materasso matrimoniale. Scorrendo verso destra ci sono
delle scale, cinque gradini circa, dalle quali si accede a un praticabile. Su questo c’è una toeletta con
specchio incorniciato da luci da camerino, una sedia e un “Uomo morto” su cui appoggiare abiti di scena.
Scorrendo verso destra vediamo una lunga tenda rossa (H4mxL5m circa), sarà utilizzata come piccolo
sipario o come secondo schermo sul quale vedremo alcune scene recitate dal vivo, in bianco e nero. In
particolar modo la scena del taxi, tra Liliana e Antonio. Al centro della scena un tavolo con due sedie. In
proscenio sulla destra una sedia/poltrona dove talvolta siederanno i personaggi interrogati dal
Maresciallo. Tutto l’arredamento è anni 30.

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DIVA

Scena Maresciallo, Appuntato poi Totò


All’apertura del sipario, da una radio suona una canzone dell’epoca. (Amami di più) C’è un
cadavere coperto da un lenzuolo bianco, in un letto di una stanza d’albergo, negli anni
trenta. Il Maresciallo e un Appuntato della pubblica sicurezza fanno dei rilevamenti,
rinvenendo alcuni oggetti della vittima tra cui una lettera. L’Appuntato la rinviene e la
consegna nelle mani del Maresciallo che legge a bassa voce. Nella stanza irrompe
silenziosamente, un attore noto in quell’epoca: il comico Totò. Ha poco più di trenta anni.
L’Uomo muto osserva sgomento la scena. L’Appuntato spegne la radio, si ferma la musica.

Appuntato
Ma…voi…siete…( indica l’Uomo al Maresciallo) Maresciallo…lui è…

Totò non risponde ma fissa da lontano il cadavere coperto dal lenzuolo, che giace sul
grande letto. Il Maresciallo si avvicina, con tono intimo e riservato.

Maresciallo
Conoscevate…

Totò fa un leggero cenno di assenso.

Maresciallo
(con la lettera tra le mani, sempre con tono riservato)
Forse questa lettera vi riguarda

Totò fissa per un istante il Maresciallo, prende la lettera e si apparta di qualche passo per
leggerla.

Maresciallo (all’Appuntato)
Hai già schedato i reperti trovati sul comodino?

Appuntato (mentre setaccia la stanza)


Sonniferi, Maresciallo…si…un tubetto completamente vuoto…barbiturici.

Maresciallo
Ottimamente

Appuntato
Ci sono diversi oggetti, anche di valore…e del danaro

Maresciallo
Bisogna repertarli tutti

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Appuntato
Certo Maresciallo

Maresciallo
Abbiamo il nome anagrafico della vittima?

Totò (legge ad alta voce la firma della lettera)


…Lilia tua…

Musica e cambio luci. In scena una performance da Caffè-Teatro, ad esibirsi una delle più
grandi chanteuse dell’epoca: Liliana Castagnola. Appare in cima alla scenografia, come
una diva, in abito di piume e lustrini. Canta una canzone nota negl’anni trenta.

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Scena Mara e Maresciallo.
Dopo l’intro della canzone, la diva accenna la strofa poi la musica accompagna la scena
successiva con Mara, seduta, e il Maresciallo che gli si è posto d’avanti.
Mara è coetanea di Liliana o ha pochi anni di differenza. È ben vestita, di buona famiglia,
educata nei modi, timida, talvolta remissiva.

Maresciallo
Signorina Mara…dalla nostra indagine, risultate presente nella vita della vittima…eravate
amiche?

Mara
Si…

Maresciallo
Come vi siete conosciute?

Mara
Questo non me lo ricordo…delle persone di famiglia non puoi dire da quando le conosci
perché le conosci da sempre

Maresciallo
Quindi eravate parenti? Vostra sorella?

Mara
Come sorelle, si, ma lei ne aveva due vere, ma solo con Gina aveva rapporti epistolari…

Maresciallo
Gina, si, è riportata nella lettera rinvenuta

Mara
Era il suo unico legame con la famiglia di origine, con il resto non aveva rapporti da
quando…

Maresciallo
Da quando? Continuate…

Mara
Aveva solo quattordici anni quando già frequentava le osterie di Genova…per cantare, era
un artista

Maresciallo
E la famiglia…non era d’accordo

Mara
Decisero di farla sposare con un impresario di costruzioni, uno sicuro…pensando che
questo sarebbe bastato…ma Milla era una ragazza libera…

Maresciallo
Milla?

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Mara
Si…la chiamavamo così. All’anagrafe si chiamava Eugenia, poi preferì farsi chiamare
Liliana. Libera anche nel decidere il proprio nome…ma questo è quasi un reato, giusto?

Maresciallo
Signorina Mara, vi sentite allo stesso modo libera?

Mara
(fa una pausa, capisce che la domanda è insinuante) Quello che la mia famiglia
concede…

Maresciallo
…dov’è il marito adesso?

Mara
Non ha importanza

Maresciallo
Qualcuno deve essere avvisato di quanto accaduto

Mara
Scappò via, dopo due anni, in Francia…dove riprese a cantare nei café-concerto

Maresciallo
Il marito? Andò a cercarla…

Mara
No…ma ci andò il padre, Daniele Castagnola. Un ex campione di lotta greco romana,
l’onore della famiglia. Non poteva permettere di avere una figlia canzonettista

Maresciallo
Quindi andò a riprenderla per portarla a casa…

Mara
“…tu hai avuto la gloria con la tua forza fisica, io l’avrò con la mia bellezza e la mia voce”.
Così disse…e il padre decise di ripudiarla…chiese alla Milla di non farsi più viva, perché
per lui, ormai…era morta…(sorride amara) la considerava una pazza fuori controllo…

Maresciallo
La Castagnola era dunque sposata.

Mara
Non solo…

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Scena Liliana e Mara
Cambio luci
Liliana è ad una toeletta con specchio, si sta struccando

Liliana- Mi ha fatto strano rivederlo dopo tutto questo tempo

Mara si alza e raggiunge Liliana

Mara- Che vuoi dire?

Liliana- Non so…forse ha fatto strano a lui, ed ho capito il suo imbarazzo…

Mara- Da quanto tempo non lo vedevi?

Liliana- Bhè, dagli spettacoli di giro in Francia, anche se regolarmente gli ho sempre
mandato il denaro, sai…è stata questa la mia promessa…

Mara- Perché dici che è stato strano?

Liliana- Non so…ogni volta che lo vedo…e sono dei momenti sempre più rari… il
lavoro…ma ho la sensazione che mi vede sempre più come un’estranea…il tempo, amica
mia, il tempo cancella…a volte è un bene…ma altrettante volte genera dolori irreparabili…

Mara- Quanti anni ha adesso?

Liliana- 5 anni…ma sembra già un uomo

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Scena Mara e Maresciallo
Cambio Luci. Il Maresciallo, che è rimasto in proscenio. La diva in ombra.

Maresciallo- La Castagnola aveva dunque un figlio?

Mara- Certo…dopo la separazione…in accordo con il marito, ma il tribunale affidò il figlio


al padre, contrariamente a come di solito accade

Maresciallo
Perché…

Mara
Perché…questo non lo so di preciso, ma posso immaginarlo

Maresciallo
E cosa immagina, signorina Mara?

Mara
Una canzonettista è considerata una persona affidabile? Un’artista, una cantante, una
frequentatrice di Cafè-Concerto, è vista dalla gente come una madre solida? Capace di
garantire?

Maresciallo- e fu per questo che il giudice ben decise…

Mara- …E fu per questo che Liliana, spediva regolarmente soldi al marito…o meglio al
cognato

Maresciallo- Al cognato?

Mara- Si, perché il padre del bambino, di par suo, affidò il figlio al fratello…

Maresciallo- Ne conoscete il motivo?

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Scena Liliana e Mara
Cambio Luci Musica Liliana canta. Mara la raggiunge con dei fiori, la interrompe,

Mara- Milla…

Liliana- Tesoro, non vedi che sto provando?

Mara- Ma guarda…sono appena arrivati (mostra i fiori)

Liliana-Oh, che belli…chi è il gentiluomo?

Mara- Un marinaio

Liliana- Un marinaio? Bhè, di solito non sono così eleganti…che dire… (legge il
bigliettino) Deve essere uno degli spettatori dello spettacolo di ieri

Mara- Lo stesso che ti è venuto a salutare in camerino?

Liliana- (con il bigliettino in mano, leggendo) Eh…no, mi sa che questo è un altro

Mara- Un altro…santo dio, che sfacciataggine, non credi?

Liliana- E perché? Chi non rischia… (pensa, poi civettuola e divertita) invitalo a cena
stasera…

Mara- Ma stasera avevi promesso all’altro…

Liliana- …Di concedergli un tetè a tetè al Restaurant de Paris, lo so…ma come si fa a non
rispondere a un gentiluomo in divisa che manda dei fiori così belli…e costosi…

Mara- Milla, ma si incontreranno e non vorrei…

Liliana- Si prospetta una serata interessante…sarà divertente mia cara

Mara- Ma si presenteranno in due, cosa gli dirai?

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Signora Gina e Maresciallo
Cambio Luci. Ad un lato della scena appare la Signora Gina, al bancone della reception.
È una donna sui sessanta. Padrona della pensione dove alberga Liliana. Ha un carattere
forte, talvolta greve, da locandiera. S’intuisce che è una donna che ha vissuto la strada.

Signora Gina
“Sfidatevi a duello, il vincitore mi avrà…” Ah, quante volte mi avrà ripetuto questa storia,
fino allo sfinimento. È restata del tempo, nella mia pensione…e per me ormai, era una di
casa…una figlia…

Maresciallo
Una figlia da 100 lire al giorno…

Signora Gina
Ma certo…che centra…avevo delle spese e non mi potevo permettere di ospitare…

Maresciallo
Quindi conosce bene la storia dei due marinai francesi

Signora Gina
Certo…come tante altre che Milla mi raccontava…eravamo molto amiche

Maresciallo
Avete appena detto che era come una figlia

Signora Gina
Bhé, che c’è? Una figlia amica…poi io di figlie non ne ho avute e quindi…

Maresciallo
Come andò a finire con i due marinai?

Signora Gina
L’ho detto

Maresciallo
Avete detto che la Castagnola li invitò in un duello…

Signora Gina
Lo fecero…che strani gli uomini, vero? Si sfidarono di coltello per una…passione

Maresciallo
E quindi?

Signora Gina
Uno morì…non ferito, morto proprio, stecchito, sotto i suoi occhi e sotto gli occhi degl’altri
commensali del ristorante (sospira) Ah…deve essere stata una bella serata…piena di
vita…cu nu muort’ ‘nterr’.

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Scena Liliana e Mara
Musica. Una musica che ricorda l suono di un treno, in stile anni trenta, accompagna
l’intera scena.
Cambio luci
Liliana a Mara, concitate, fanno le valigie per andare via, cacciate dalla Francia. Mettono
velocemente vestiti e cose in valigie mentre consumano e battute.

Liliana
Non capisco…io proprio non capisco…cosa centro io?

Mara
L’hanno giudicata come un’istigazione al duello…

Liliana
Ho detto una cosa così per dire…non pensavo certo che mi avrebbero preso di parola. Mi
da tanta noia tornare in Italia, credimi…

Mara
Mia cara amica, in Francia per i colpevoli di omicidio c’è la ghigliottina…

Liliana
E ghigliottinate il marinaio…non vedo io che centro. Peccato però per quel giovine, così
educato…nonostante fosse un marinaio…hai letto quel bigliettino nei fiori? (si ferma
sognante) A volte i poeti possono vivere sotto mentite spoglie…

Mara
È tardi, perderai il treno… (mentre ripone gli ultimi abiti)

Liliana
Certo, certo, ho finito… (Mara gli chiude la valigia) Cara…grazie. Ci meritiamo una
vacanza, che ne dici di Montecatini? Cambieremo a Torino…

Mara
No, io…sono un po' scossa…

Liliana
Perché sei scossa, cara, le cose vanno così…la vita è fatta anche di morte…

Mara
Certo, ma vorrei raggiungere per un po' la mia famiglia…è un po' che manco da casa

Liliana
Ah, la famiglia, certo…tu ne hai una…

Mara
Ma ci rivediamo presto, prima di quanto credi…

Liliana

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Amica mia, questa vicenda merita una pausa, prima di ripartire. Tra tre mesi abbiamo
Boucarest…o Roma…sai non me lo ricordo più. Mi trovi a Montecatini…è proprio questo il
caso di dire che si parte per altri lidi…

La Musica sfuma insieme alle luci. Cambio Luci.

Scena Maresciallo e Signor D. poi Signora Gina


Alla poltrona in proscenio siede il Signor D. È un Uomo di mezza età, elegante nel
vestire. È un calcolatore freddo. La vita da impresario teatrale lo ha reso un affarista, un
opportunista.

Signor D..
Che strana la vita…ha sempre lasciato cadaveri sulla sua strada…

Maresciallo
Voi vi fate chiamare Signor D.…

Signor D.
Non proprio…sono gli altri che mi chiamano in questo modo

Maresciallo
E secondo voi…

Signor D.
Bisognerebbe chiederlo a loro.

Maresciallo
Abbiamo racconto testimonianze che vi hanno citato spesso…che rapporto avevate con
la Castagnola?

in un altro punto della scena


Entra La Signora Gina con della biancheria da sistemare nella camera della diva

Signora Gina
Il Signor D., nella mia umile pensione, che onore…

L’attore si volta e raggiunge la Signora Gina nella camera della diva.

Signor D.
L’onore è sempre mio, Signora Gina

Signora Gina
Ma che graziosi convenevoli, dopo tanti anni di conoscenza…(lo fissa) che vuoi?

Signor D.
Non essere sempre così aggressiva, sono passato solo per salutare

Signora Gina
Tu? Con quella faccia? (pausa) Bevi qualcosa? Io si… ( si dirige verso un bar da camera
per versarsi qualcosa)

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Signor D.
Sai…sono da queste parti a Napoli, perché ho da poco preso un teatro…

Signora Gina
Eccolo che si avvicina al punto…che vuoi la diva?

Signor D..
Ho saputo che è a pensione da te

Signora Gina
Ho solo ottimi ospiti, lo sai…bhé insomma che vuoi?

Signor D..
È un bel teatro, un po' fuori…

Signora Gina
Dove?

Signor D..
A Benevento

Signora Gina
Un po' fuori? Io ho bevuto e tu hai perso il senso delle distanze (ride)

Signor D..
Si ma è un bel teatro…grande…poi Benevento è una bella piazza, gente attenta al
teatro…

Signora Gina
Lo conosco quel teatro, e conoscendo anche te, se lo hai preso è solo perché ti sono
costati pochi soldi…

Signor D..
(un po' imbarazzato, la Signora Gina ha detto una verità, ammette) …Un affare…

Signora Gina
Si ma non capisco da me che vuoi…sei un impresario, lei è la diva, vai, parlaci …che ne
so…

Signor D..
È più complicato di come sembra…qualche tempo fa, forse un anno…ho già lavorato con
lei…ma…non andò molto bene

Signora Gina
Se non andò bene perché la vuoi ancora, che sei masochista?

Signor D..
No, gli spettacoli andarono bene, per questo…ma siccome…ci fu una cena…

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Signora Gina
Signor D…mai andare a letto con le scritturate, altrimenti vedi che succede?

Signor D..
Succede che poi ci sono le amiche che ti aiutano…

Signora Gina
Ma cosa vuoi che faccia, non capisco…poi anche se c’è stato qualcosa tra voi, non vedo
perché…l’hai picchiata?

Signor D..
Ma no…

Signora Gina
E allora cosa?

Signor D..
Fatti bastare che non ci siamo salutati con il sorriso sulle labbra, per colpa mia…lo
ammetto…ma dopotutto, che dovevo fare… (volendo cambiare discorso) …Sono venuto
per chiederti di darmi una mano

Signora Gina
Non ho il potere di persuadere i miei ospiti, mio caro…

Signor D..
Lei è una diva, parliamo di un incasso…potrebbe essere una bella somma

Signora Gina
E io, che c’entro?

Signor D..
Potrei ricompensarti …

Signora Gina
Ti prego, non mortificarmi in questo modo…

Signor D..
Non so…facendo un ragionamento sugli incassi…

Signora Gina
Stai decidendo di offendermi

Signor D..
Il 5…

Signora Gina
il 20…ti avevo detto di non offendermi.

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Scena Mara poi Liliana e Maresciallo
Cambio luci, su un altro punto della scena Mara parla al Maresciallo.

Mara
Milla a Montecatini, trovò l’amore. Così mi scrisse. In una delle sue lettere scriveva: in lui
ho trovato la famiglia che forse cercavo senza rendermene conto. Ero contenta per lei,
…lui amava Milla, ma non amava il suo mondo…

Liliana appare sul letto a telefono con il suo amante

Liliana
…Ancora con questa storia dei fiori, amore ma non sono io a chiederli…è una educazione
accettarli…(ascolta) ma no, non mi piace nessuno, sei tu il mio uomo…(ascolta) Ma è il
mio mondo cheri devi accettarlo…(ascolta) Mi piace quando ti arrabbi, sei così
maschio…però adesso, fai il bravo (ascolta)…si…bene… prenota un tavolo stasera…per
me…e per te…si…si…certo… tutto per te amore…

Liliana va in ombra mentre Mara torna in luce.

Mara
Anche quella volta finì male…

Maresciallo
La Castagnola dava motivo, di tali gelosie?

Mara
A lei piaceva giocarci, piaceva essere corteggiata, amata da tutti…chi non vorrebbe un
simile trattamento

Maresciallo
Senza conoscere i limiti di un uomo

Mara
Maresciallo, sta giustificando quell’insano gesto?

Maresciallo
Abbiamo un verbale dell’epoca. Appuntato…

L’Appuntato legge il verbale

Appuntato
Secondo la testimonianza della Liliana Castagnola, l’uomo irruppe nella sua camera una
mattina, armato di rivoltella. Sparò due colpi alla donna uno alla fronte che la prese di
striscio, uno alla tempia, mortale…

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Mara
Ma miracolosamente quei colpi di pistola non la uccisero. Uno le sfiorò la fronte
lasciandole una cicatrice che lei copriva con il taglio di capelli alla garcon, che da quel
momento portò per sempre.

Appuntato
L’altro, più disgraziato, si conficcò nella tempia e si fermò nella calotta cranica…abbiamo il
referto (lo mostra al Maresciallo)

Mara
Cosa che gli procurava delle terribili emicranie, ma almeno era viva…

Maresciallo
Il suo amante, invece, morì sul colpo. Trovarono il suo cadavere nel tentativo di un
abbraccio alla povera Liliana, ridotta comunque in fin di vita.

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12 Scena Signora Gina e Liliana
Cambio Luci

Signora Gina
(entra con un vassoio con tazzine di caffè. Liliana è a letto. Gina apre le tende per far
entrare la luce)
Sei morta mia cara? Sveglia, sveglia….Il sole è già alto da un po'

Liliana (a letto ancora con la bocca impastata)


…chiudete, mi da fastidio la luce

Signora Gina
Hai deciso di vivere solo di notte? Come i pipistrelli…o ‘e zoccole…

Liliana
Gina…avete deciso di offendermi di primo mattino

Signora Gina
Ma no che voglio offenderti, e non è primo mattino…anzi la giornata comincia bene per te
(offrendo la tazzina)…mi sono permessa di procurarti una scrittura

Liliana
Una scrittura? E da quando fate l’impresario teatrale…

Signora Gina
Da quando amici cari mi chiedono di intercedere…

Liliana
Ma di chi parlate?

Signora Gina
Del grande Signor D.

Liliana salta dal letto e provvede ad indossare una vestaglia nervosamente.

Liliana
Ma che dite, voi scherzate…

Signora Gina
Non sarà meraviglioso come i tuoi amanti abituali, ma è pur sempre una persona che
merita rispetto

Liliana
Io non lo rispetto affatto…dopo quello che è successo…

Signora Gina
E che sarà mai…esistono le incomprensioni…

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Liliana
L’ho denunciato alla pubblica sicurezza, questo vi basta? Ha avuto dei modi…criminali

Signora Gina
“Criminali”…che parole, lo conosco da anni, non è capace di commettere dei crimini

Liliana
Mi ha segregato in una camera d’albergo. Capite? (pausa) Va bene c’è stata una …cosa,
tra noi, ma di quelle poco importanti …una serata…orribile

Signora Gina
È stato così terribile?

Liliana
Non se ne dava una ragione…e ha ben pensato di tenermi chiusa in una camera
d’albergo per due giorni, sperando che cambiassi idea…

Signora Gina
Ma che vuoi che sia, è la passione a dettare leggi …credimi è pentito…

Liliana
Ma io me ne infischio se sia pentito.

Signora Gina
Milla…Milla, non fare la diva con me…mi preoccupo solo di assicurarti di poter
sostenere…

Liliana
Vi ho già pagato il mese in anticipo, non è abbastanza?

Signora Gina
Ma non è per questo…il lavoro è sacro, sei in un momento fortunato…ma le fortune non
sono eterne…

Liliana
Ma è spregevole

Signora Gina
E tu tappati il naso …non lo devi mica incontrare in una camera d’albergo. È solo per
affari…

Liliana
E quale sarebbe questo affare?

Signora Gina
Oh una roba da poco, qualche replica in un teatro sconosciuto a Benevento

Liliana
Perché dovrei farlo?

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Signora Gina
Perché Benevento è vicino Napoli, soldi non previsti…vai, canti, prendi i soldi, torni, fine
della storia…

Liliana (pausa)
Non lo so…non avrei mai immaginato di trovarmi a decidere…

Signora Gina
Sul lavoro, mia cara, non devono esistere amicizie e non devono esistere rancori…
(sospira) sei solo una bambina che ha bisogno di qualcuno che ti guidi

Liliana
Guidarmi? Non c’è riuscito nemmeno mio padre…

Signora Gina
Vuoi continuare come un cavallo pazzo per sempre?…oggi sei la diva…ma la giovinezza,
fidati, non rimane…e bisogna cogliere ogni occasione utile finché si è in tempo…

Liliana (pausa)
Quando dovrò rispondere?

Signora Gina
Hai già risposto…io farò bella figura, il Signor D. sarà contento e tu mi
ringrazierai…vedrai…

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SCENA
Salvatore Rubino e Maresciallo, poi Mara.
Cambio luci, Sulla poltrona in proscenio è seduto Salvatore Rubino. Ha un abbigliamento
povero ma decoroso. Con un marcato accento napoletano. Servile per lavoro, proviene da
un quartiere popolare.

Salvatore Rubino (Seduto stringe un berretto tra le mani mentre il Maresciallo gli gira
intorno.)
Mi chiamo Salvatore Rubino, sono uomo di scena e segretario del comico Totò.
Comandatemi

Maresciallo
Conoscevate la vittima?

Salvatore Rubino
Ho avuto il piacere di portare personalmente i fiori alla signorina Liliana, dopo che lei era
venuta a vederci a teatro

Maresciallo
Che fiori? Mandati da chi?

Salvatore Rubino
Dal mio padrone…quando la signorina Liliana aveva chiamato in teatro, al Teatro Nuovo,
per chiedere di poter venire a vedere lo spettacolo, nei camerini non si parlava di altro…
…poi tutti i giornali parlavano di questa femmina esagerata…di una che si era
accompagnata sempre con principi e reali…il mio padrone s’incuriosette…pure perché è
nu buono “femminaiolo”.

Maresciallo
Spiegatevi meglio

Salvatore Rubino
’O femminaiolo: ce piaceno ‘e femmene… Quella sera che venette la Castagnola a teatro,
mi mandò a me a fare la spia: voleva sapere dove era seduta, per capire chi era in mezzo
al pubblico

Maresciallo
E così avete fatto.

Salvatore Rubino
Si, ma non c’era bisogno…quella si distingueva benissimamente, Marescià, abbagliava.
Pure se si mise in un palchetto laterale…la gente durante lo spettacolo non guardava di
fronte sul palcoscenico…guardava di lato nel palco.

Maresciallo
Perché tra tanti spettacoli in città, venne a vedere proprio quello?

Salvatore Rubino (precisa)


E che ne so, si parlava assai del comico Totò, l’uomo di gomma

23
Scena Liliana e Mara
Cambio luci
Liliana dietro un separè, si sta vestendo

Liliana
…e pensi sia veramente così bravo?

Mara
Non so, io non l’ho visto, così dicono di lui in tanti, altri dicono che è un imitatore nemmeno
troppo bravo

Liliana
Bhè se vogliamo farci un’idea nostra, bisogna toccare con mano

Mara
In che senso?

Liliana
Oggi è giorno libero a teatro, siamo libere, perché non passare una serata diversa invece
dei soliti ristoranti?

Mara
Vuoi andare a teatro?

Liliana
Bhè perché, che c’è? (intanto prende il telefono)

Mara
Ma…non abbiamo degli accompagnatori

Liliana
(al telefono) Il teatro Nuovo, per favore… (a Mara) Ci accompagniamo da sole, ci basterà

Mara (imbarazzata)
Ah…si, ma…

Liliana
Si, pronto, teatro Nuovo? …sono Liliana Castagnola, avrei il piacere di venire ad assistere
al vostro spettacolo, stasera…(ascolta)…si…si proprio lei…(ascolta) si, se vi fa piacere,
sono proprio la diva e voi siete molto caro…certo…saremo in due

Mara gesticola come a dire no, ma Liliana allo stesso modo fa segno di stare zitta

Liliana
A stasera allora, con chi ho avuto il piacere di parlare? …Grazie, mi accompagnerete voi
stesso al palco?....galante…a stasera allora. (riattacca, ironica) Gli uomini…

Mara
Perché hai detto che saremo in due…io non ho detto…

24
Liliana
Vuoi lasciare la tua amica da sola?

Mara
Ma Milla, non è bene due signorine sole a teatro…

Liliana
Tesoro, se avessi dovuto pensare a quello che è bene e a quello che è male, non sarei qui

Mara
…mio padre non mi darà il consenso…andare in giro da sola con…una…

Liliana
Non devi aggiungere altro, capisco perfettamente…però amica mia…vivi…se non hai
ricordi non potrai mai dire di essere vissuta…

Mara
Tu però mi racconterai tutto…

Liliana
Come sempre…e spero come credo che ne valga la pena

Buio.

25
Scena Salvatore Rubino e Maresciallo poi Liliana e Mara
Musica finale de “Il bel Ciccillo” con applausi scroscianti del pubblico

Salvatore Rubino (a un lato della scena)


Il mio padrone è una potenza, a teatro, ma quella sera ci venne a trovare un’artista
internazionale, e tutte le attenzioni erano per lei

Maresciallo
Nonostante fosse venuta, per così dire, in incognito?

Salvatore Rubino
E ve l’ho detto: come si faceva a non vederla…e allora sono stato comandato di portare
dei fiori…

Mentre recita le battute, si alza, prende un mazzo di fiori e si dirige verso la camera della
diva

Non vi nego che un poco le gambe mi tremavano, una persona così importante…

Liliana (Con una vestaglia elegante e sexy, Mara seduta in un angolo assiste alla scena)
Avanti caro..avanti…

Salvatore Rubino
…buongiorno…

Liliana
Poggia pure lì…

Salvatore Rubino (poggia i fiori e ne estrae il bigliettino che porge alla diva)
Il mio padrone, il comico Totò, ha l’onore di mandarvi questi fiori e questo biglietto…

Liliana (prende il biglietto e legge)


…Oh ma che caro…dovete fare i complimenti al vostro padrone, ieri sera mi ha molto
divertito

Salvatore Rubino (emozionato, non sapendo che dire)


Eh…diverte a tanta gente…

Liliana
Mi fate la cortesia di aspettare da basso? Vorrei farvi portare una mia risposta…

Salvatore Rubino
Fate i comodi vostri, senza il pensiero…

Salvatore resta però fermo come imbambolato ad ammirare.

26
Liliana
Accomodatevi dunque….

Salvatore Rubino
Eh?...si…aspetto da basso, con permesso…

Esce

Liliana ( A Mara)
Che ti avevo detto?

Mara (con un pizzico di invidia)


Non si è fatto certo attendere…

Liliana
Ero sicura che mi aveva fissato, anche con le luci negl’occhi è riuscito a vedermi…

Mara si avvicina ai fiori

Mara
Che belli…Milla, sei una donna fortunata

Liliana (non la sente piuttosto legge ad alta voce il biglietto)


“È con il profumo di queste rose che vi esprimo tutta la mia ammirazione…Antonio”

Mara
Galante…(con una vena di invidia) per essere un comico

Liliana
Elegante, si…di solito al primo biglietto c’è già un invito a cena… (si rigira il biglietto) e
lui…invece…no

Mara
A cosa stai pensando?

Liliana
La cosa più semplice da fare…rispondere a tono.

Appuntato
(Legge il biglietto di risposta)
Signor Antonio De Curtis. Vi ringrazio, gentile signore, delle belle rose che ho gradito con
piacere. Intanto suppongo, non vi dimentichiate che, dopo un certo numero di giorni,
queste meravigliose rose appassiranno e che, di conseguenza, occorrerà sostituirli con
altri fiori. Che fare per contracambiarvi? Sabato, al Santa Lucia, canterò per voi le mie
migliori canzoni

L’Appuntato passa il biglietto al Maesciallo

27
Salvatore Rubino
Me lo sono imparato a memoria, però non lo dite al padrone che vi ho portato il biglietto…

Maresciallo
E il comico Totò…che pensò di fare, dopo aver ricevuto il biglietto?

Salvatore Rubino
…13 dicembre 1929, Napoli…

Maresciallo
Come?

Salvatore Rubino
Eh? No, è la data, ve l’ho detto, me la sono imparata... (rispondendo alla domanda) E che
pensò di fare? Quello che avrebbe fatto chiunque…ricambiò il favore di andarla a vedere a
teatro…e sopra il palcoscenico? Ancora più bella.

Scena Liliana, Salvatore Rubino e Maresciallo


Musica. Liliana canta una canzone del suo repertorio (Amami di più o altro) La diva di
spalle al pubblico è rivolta verso l’odience in un cono di luce (possibile playback). La
musica continua e fa da sottofondo alle battute di Rubino in proscenio.

Salvatore Rubino
Si vedevano di notte. Di giorno il mio padrone provava, poi la sera aveva le recite. Quando
aveva finito si vedeva con la signorina Liliana, cenavano insieme ma mai in un ristorante.
Totò non voleva farsi vedere

Maresciallo
Perché? Farsi vedere con una donna tanto ambita, non era un motivo d’orgoglio per
qualsiasi uomo?

Salvatore Rubino
Si, ma il padrone…come dire…non voleva ufficializzare. Quello è molto riservato, voi lo
vedete che fa le macchiette, ma poi è serio assai. Sul lavoro? Non vi dico: nu surdat’

Maresciallo
E quindi come avvenivano questi incontri?

Salvatore Rubino
Alla pensione dove dormiva la signorina Castagnola. Si facevano prendere delle cose da
mangiare. È capitato delle volte che io stesso ero incaricato di portare la cena e farla
trovare in camera della signorina per dopo lo spettacolo.

28
Scena Liliana e Totò
Fine musica. Liliana e Totò cenano in camera d’albergo. Nella stanza domina un cesto
di fiori più grande di quelli fatti portare dal comico. La diva è seduta verso la platea, il
comico è seduto di spalle.

Liliana
Non sono belli?

Totò non risponde, piuttosto fa un sorso di vino

Liliana
C’era il teatro pieno stasera, a te come è andata?

Totò
E chi te li ha mandati?

Liliana
Cosa?

Totò indica i fiori

Totò
Quelli…

Liliana
Un conte, credo…così c’era scritto sul biglietto… (nota il disappunto di Totò, sorride) Che
c’è? Sei geloso perché sono più belli dei tuoi?

Totò
Non è questo…potevi evitare di portarteli in albergo

Liliana
E che potevo fare?

Totò
Non lo so…lasciarli in camerino

Liliana
Sarebbe stato un peccato, sono fiori delicati

Totò
E…cosa c’era scritto sul biglietto?

Liliana
Un invito a cena, per questa sera…e invece dove sono?

Totò
Si…ma non ci faccio una bella figura

29
Liliana
Ma se nessuno sa nemmeno che ci frequentiamo, con chi la fai questa brutta figura?

Totò
…con lo specchio

Liliana
Antonio… (gli prende la mano) Non dovranno essere più bravi di te a regalarmi
fiori…dovranno essere più bravi di te a baciare…resti a dormire?

Totò
No, domani mi sveglio presto…

Liliana
Ma non resti mai…io voglio dormire con te

Totò
Lilià, lo sai, mi voglio svegliare con le mie cose, le mie abitudini. Poi domani c’ho le prove
di mattina presto

Liliana
Non mi accontenti mai…

Totò
Ho detto che non dormo…però possiamo fare tardi.

30
Scena Signora Gina e Liliana
In un altro punto della scena, al bancone della reception appare in luce la Signora Gina

Signora Gina
Io poi, mi faccio i fatti miei…ma certo è che quel comico andava e veniva dalla pensione.
Io poi la notte dormo poco e certe cose non mi sfuggono.

La signora Gina sale sul praticabile verso la camera della diva, portando biancheria

Signora Gina
È permesso? Si può rifare la camera?

Liliana (seduta a letto)


Gina…buongiorno. Avete dormito poco…

Signora Gina
Poco tesoro mio. Di notte, nel silenzio, si sente tutto…anche i rumori che vengono dalle
camere da letto…

Liliana
Si…ho conosciuto una persona…

Signora Gina
E questa persona non è per caso il comico Totò?

Liliana
Come lo sapete? Ci siamo visti qualche volta e solo di notte

Signora Gina
E mica è colpa mia…so’e muri ca teneno ‘e recchie…

Liliana (pensierosa)
È una sensazione che non vi so spiegare bene…ma…forse mi sono innamorata

Signora Gina
Ma tu ti innamori sempre, figlia mia. Ma poi, sinceramente, ti sei sempre accompagnata
con uomini facoltosi, ne hanno parlato tutti i giornali…e adesso…con un comico. Che c’è?
Ti stai facendo vecchia?

Liliana
È questo il punto. Io non ho visto la sua posizione…

Signora Gina
E allora che ci hai visto?

Liliana
È una persona…sana. Pulita. Per bene. È un appassionato. Per il suo lavoro ha
un’attenzione maniacale… sono sicura che sarà un grande, se lo merita.

31
Signora Gina
Ma tu non sei più nell’età degli “investimenti”. Non vorrei sbagliare ma hai quasi 35 anni.
Forse hai ragione, è arrivato il momento di qualcosa di più solido…ma non con un comico
che corre dietro le sottane

Liliana
Ma che dite?

Signora Gina
Io? Niente…non lo dico mica io. Lo dice Napoli.

Liliana
Vi prego, non ho mai ascoltato i pettegolezzi della gente. Però non vorrei che se ne
creassero dei nuovi…e per quel contratto che mi dite, del Signor D.…

Signora Gina
Ne abbiamo già parlato, mia cara, è deciso.

Liliana
Io non ho deciso affatto…il fatto è che, non vorrei che Antonio potesse fraintendere, se
sapesse del mio passato con il Signor D.…

Signora Gina
A volte sembri così ingenua…

Liliana
Che volete intendere?

Signora Gina
Quello che si dice…si sa…ma quello che non si dice…

32
Scena Maresciallo e Signora Gina poi Salvatore Rubino
Cambio Luci. Il Maresciallo in proscenio.

Maresciallo
Avete, quindi, voluto mettere in bocca un “si”

La signora Gina dalla camera della diva, raggiunge il Maresciallo in proscenio

Signora Gina
Niente affatto…io ho fatto solo gli interessi di Liliana.

Maresciallo
Da come lo raccontate non si evince perfettamente

Signora Gina
Mi sono comportata come una madre. Voi consigliereste vostra figlia di frequentare un
comico, per di più “femminaiuolo”?

Maresciallo
Come mai eravate così interessata a farla lavorare con il Signor D.?

Signora Gina
Il Signor D., oltre ad essere un amico, è una persona in vista…va ad applaudire le attrici a
teatro e spesso fa in modo che alberghino da me. Perché dovevo rifiutare questo favore?
E per cortesia, facitece faticà…

La Signora Gina esce di scena. Cambio luci, dal lato opposto entra Salvatore Rubino
con in braccio i costumi di scena di Totò. Durante la scena li sistema su sedie e Uomo
morto come a preparare un camerino. Il Maresciallo gli va incontro.

Salvatore Rubino
Maresciallo…ci venite a trovare anche a teatro, vi vedete lo spettacolo?

Maresciallo
Non proprio…ero interessato di voler parlare con il comico Totò

Salvatore Rubino
Eh, ma ci dovete scusare ma oggi proprio non è cosa. Domani abbiamo un provino
importante con Stefano Pittaluga…(con orgoglio) il cinema!

Maresciallo
E chi sarebbe?

Salvatore Rubino
Come…ha prodotto il primo film sonoro…un film che si sentono le voci…”La canzone
dell’amore” (nota che il Maresciallo lo guarda interrogato) Marescià ma voi non ci andate a
cinema, eh?

33
Maresciallo
All’epoca dei fatti, voi avete presentato nel migliore dei modi la Castagnola al signor
Clemente?

Salvatore Rubino
De Curtis…no Clemente…e non vi fate sentire perché ci tiene. Clemente è il nome della
madre…Il padre lo ha riconosciuto da quasi dieci anni…

Maresciallo
Potete rispondere alla domanda?

Salvatore Rubino
Si, già vi spiegai…era una femmina incredibile…(con superficialità) ma era una
canzonettista

Maresciallo
Spiegatevi meglio

Salvatore Rubino
Ma è passato tanto tempo, questo è un argomento delicato

Maresciallo
Vi prego…

Salvatore Rubino
Sentite, se volete sapere quello che penso…il signor Antonio, legami, non ne voleva.
Pensava al lavoro, solo al lavoro

Maresciallo
E allora perché corteggiarla?

Salvatore Rubino
E perché…perché siamo uomini.

Maresciallo
Ma risulta che ne era geloso

Salvatore Rubino
E chi non sarebbe stato geloso di una femmina così importante, così corteggiata? Lui lo
sapeva e diceva: “Salvatò, non mi posso permettere di avere la distrazione di essere
geloso” ed era per il lavoro, penso io.

Maresciallo
Quindi fece un passo avanti e due indietro

Salvatore Rubino
Io per primo non lo consigliavo: “…ma che dovete fare…quella è femmina di guai”
Però…non abbiamo capito che invece la signorina Liliana lo voleva bene…lo voleva bene
veramente…lo voleva bene come poche volte si vuole bene a qualcuno. Ma questa è una
brutta storia…

34
Scena Liliana e Mara poi Signora Gina e Signor D.
Liliana è sul letto, parla a telefono. Nella stanza Mara è seduta poco vicino ad ascoltare

Liliana
Hai ricevuto il mio biglietto? (ascolta) si, è così…Hanno detto: Voi credete che Totò si sia
recato a casa sua? V’illudete…poi hanno riattaccato, proprio come ti ho scritto…Antonio
che succede? (ascolta) Tu…non lo vuoi correre questo rischio? (Ascolta) Che ne sai se non
hai nemmeno provato? (Ascolta) Mi offendi… come fai a dirlo?...(ascolta) ma ti prego
Antonio, vuoi fidarti dei giornali che scrivono storie per vendere? …ma che pensi che non
le sento le voci su di te? …il femminaiolo, le telefonate anonime…ma io non le voglio
nemmeno ascoltare…se solo tu mi facessi sentire più sicura di te…Antonio…(ascolta) va
bene…va bene…però dopo lo spettacolo aspetto una tua telefonata…o ancora meglio se
vieni qua… (Ascolta) va bene, ho capito, ti chiamano…ah, Antonio…pronto? Ha
riattaccato…

Mara
Ho sentito. E non è giusto nei tuoi confronti…

Liliana
Si, ma aveva una voce strana…non mi piace

Mara
Ma sei sicura di questo…(dispregiativo) comico…?

Liliana
Perché me lo chiedi?

Mara
Perché non ti ho mai vista così…implorante…quasi da provare fastidio. Per molto meno
hai licenziato altri uomini

Liliana
Ora è diverso…voglio che sia diverso

Mara
Che hai in mente?

Liliana
Niente…vorrei solo essere creduta per una volta

Entra Signora Gina con un servizio da thè

Signora Gina
Permesso? La porta è aperta e sono entrata

35
Liliana
Avanti, venite pure

Signora Gina
Ho portato thè, biscotti e una sorpresa…

Liliana
Che sorpresa?

Signora Gina
(chiamando) Avanti…

Entra timoroso il Signor D.

Signor D.
Buongiorno mia cara…

Liliana
Ma per carità, Signora Gina, ma come vi viene in mente...e poi ho un tale mal di testa…

Signora Gina
Ma tranquilla tesoro, siamo amici, ci sono io, non morde mica… (al Signor D.) Mordi?

Signor D.
Certo che no…

Signora Gina
Lo vedi? Non morde…capisco i vostri rancori, il vostro passato…ma se si chiama
“passato” è pecché è passato… (a Mara) o no?

Mara
Non saprei

Signora Gina
Zitta tu…siamo qui solo per una questione di affari, solo per affari…

Signor D.
Si, certo…ma mi aspettavo un’accoglienza diversa, visto che sto proponendo lavoro

Signora Gina
( al Signor D.) E statte zitte, pure tu (A Liliana) Mia cara, non vogliamo toglierti il tuo
tempo, ma gli affari vanno notificati…e quindi è solo per una firmetta (al Signor D.) Dammi
il contratto

Liliana (sul letto)


Oggi sono veramente poco disposta, non ho né voglia né intenzione di leggere contratti
adesso…

36
Signora Gina
E non leggerli, li devi solo firmare…che c’è da leggere? È tutto quello che già abbiamo
detto (al Signor D.) o no?

Signor D.
Tutto quanto…ci sono le condizioni, la paga…e mi sono permesso di prenotare
anche…l’albergo.

Liliana
…che sarà diverso da dove dormite voi, voglio sperare…

Signor D. (si fa avanti)


Ah, bene, siamo in trattativa allora…per l’albergo non è un problema…se troverò un altro
posto, sarò ben lieto…

Liliana
Non è una trattativa…anzi, confesso che non ho nessuna intenzione….

Signora Gina
Milla..Milla…che fai? Abbiamo dato una parola, che fai, te la rimangi?

Liliana
Non voglio rimangiarmi nessuna parola…ma forse…non è bene…insomma non vorrei che
questa cosa potesse essere interpretata diversamente da come è

Signora Gina
Ma che dici? Interpretata da chi?

Liliana
…da Antonio…

Signora Gina
Antonio? Ancora?

Signor D.
Chi è questo Antonio?

Signora Gina
Nessuno, caro, nessuno…appartati un istante. (A Liliana) Milla…non puoi fare quello che
stai facendo

Liliana
E perché mai…

Signora Gina
No, io lo dico per te…la gente lo sai, non è che dice bene di te…la famme fatale, la
mangiatrice di uomini…che vuoi che si sappia anche che sei una persona poco seria? Ne
parlerebbero tutti i giornali…pensaci

37
Liliana
A me dei giornali non me ne importa niente….

Signor D. (aggredisce)
Io credo di aver sentito abbastanza. Non è necessario fare affari con voi, signorina. Siete
così sicura. Ma non sapete, che state correndo il rischio di non cantare mai più a Napoli.

Liliana (con impeto)


Se cantare a Napoli vuol dire fare affari con voi, ce ne faremo una ragione!

Signora Gina
Va bene…ho sbagliato io…non dovevo portare il thè…ma la camomilla. Calmiamoci tutti.
Anzi (fa cenno al Signor D.) Noi ci ritiriamo, poi ne parliamo in un altro momento

Signor D.
Io, a differenza di altre…ho una sola parola: Nennè, tu a Napoli nun canti cchiù.

Signora Gina
Andiamo…usciamo…canterà, canterà…statte zitto…canterà, a Napoli…e a Benevento.

Escono

38
Scena Liliana e Mara
Liliana si siede stanca sul letto

Liliana
Ma che cosa sta succedendo oggi?

Mara
Amica mia devi stare attenta…non sei una persona qualsiasi, sei una diva

Liliana
Che vuoi dire?

Mara
Lo dici anche tu che i giornali non aspettano altro che ingigantire storie per vendere più
copie…ma se tu gli presti il fianco…

Liliana
Mara…non mi starai mica dicendo…

Mara
No.…ma se i giornali fossero più teneri con te, invece di alimentare il personaggio della
mangiatrice di uomini… forse quelle discussioni con Antonio non sarebbero mai nate…

Liliana
(pausa) Non posso farci niente…non posso farci più niente…

Mara
Forse no…quello che puoi fare e non alimentare altre possibilità di far scrivere peggio su
di te…

Liliana
Mara…dovrei andare a Benevento con quel signore, con cui ho avuto una notte…Come la
potrebbe prendere Antonio? Alimenterei i suoi dubbi…io stessa al suo posto ne avrei…

Mara
Si ma se non ci vai, dopo aver dato una parola, la stampa non aspetterebbe altro: “ La
diva svampita dice no al Teatro” e così via…i dubbi del nostro Antonio potrebbero
alimentarsi…tu gli vuoi far credere che sei cambiata…

Liliana (agitata)
Io non gli voglio far credere…io sono cambiata. Per lui… grazie a lui…e poi non ho dato
nessuna parola, io non capisco perché continuate tutti a dire che ho fatto una promessa,
ma quale?

Mara
Non lo so…è quello che ho sentito…ma se non vuoi andare, perché agitarsi tanto. Non si
va e basta, poi ci assumeremo tutte le conseguenze: i giornali, le malelingue e questo è
quanto.

Liliana (si siede sconfitta sul letto, le mani al volto a pensare)


Va bene ci vado, allora. Antonio non dovrà mai saperlo

39
Scena. Signor D. e Maresciallo
Musica di sottofondo.
Il Maresciallo guadagna il centro del proscenio, in un corridoio di luce.

Maresciallo
Una diva, all’apice della sua carriera. Un giovane attore comico, agli inizi della sua
carriera. Si poteva pensare che il comico potesse sfruttare l’immagine della diva per la
propria propaganda. Si poteva pensare che la diva, all’apice si, ma abbastanza avanti con
gli anni per essere una sciantosa, volesse cavalcare l’onda di ciò che lei intuiva come un
cavallo di razza, per rinvigorire la sua, di propaganda.
Probabilmente niente di tutto questo. Ciò nonostante, sembrava che nessuno volesse
quella relazione…segreta…notturna. Per motivi che ancora risultano oscuri. Signor D.. (Il
Signor D. appare in luce seduto alla poltrona in proscenio a destra. ), ci volete chiarire con
la vostra versione dei fatti?

Signor D.
…che fatti volete farvi chiarire?

Maresciallo
In questa vicenda si fa spesso menzione di voi.

Signor D.
Non so in che termini…signor Maresciallo

Maresciallo
Si fa chiaro riferimento, senza scendere nei particolari, che tra voi e la Castagnola si è
intercorsa una relazione. È corretto?

Signor D.
Non saprei. Bisogna che definite bene la parola “relazione”.

Maresciallo
Avete avuto una relazione intima con la signorina Liliana. È corretto?

Il Signor D. non risponde

Maresciallo
Mi sembra che non vi ho fatto una domanda interpretabile. Ripeto: è corretto?

Signor D. (esitante)
C’è stata…una…cosa. Ma diverso tempo fa, molto prima della fine della povera Liliana. Se
voi volete intendere che mi ritenete in qualche modo responsabile…

Maresciallo
Io non ho detto questo, nemmeno l’ho pensato…voi invece…si?

40
Signor D.
C’ è stata una relazione…intima…ma non è durata molto. Non può essere stata
significativa

Maresciallo
Avete mai commesso violenza?

Signor D.
Maresciallo…mi devo ritenere offeso?

Maresciallo
Come preferite, ma è stata esporta denuncia contro di voi, alla pubblica sicurezza, da
parte della Castagnola…

Signor D.
Io non ho picchiato Liliana, se è questo che volete sapere…io…io ne ero innamorato.

Maresciallo
Innamorato, dite? Ah…per questo vi ha denunciato?

Signor D.
Liliana non era una donna facile. Era una diva…e le dive per definizione sono inarrivabili.
Aveva tante personalità, non era facile stargli dietro, per niente…

Maresciallo
E per questa incapacità di stare dietro le sue bizzarìe, che vi siete procurato una
denuncia?

Signor D.
Maresciallo, ma parliamo di una canzonettista. Voi sapete come sono le donne: quando
decidono te la fanno pagare.

Maresciallo
Quindi non è vero che l’avete tenuta segregata due giorni in una camera d’albergo.

Il Signor D. non risponde

Maresciallo
Così è scritto nella denuncia

Signor D.
Una canzonettista non è credibile, si sa. Mi meravigliai che la denuncia fu accolta e
notificata dalla pubblica sicurezza. La Castagnola non era stata ancora pagata, per alcuni
spettacoli che io stesso organizzai. Questo, è il motivo che la mosse a volermi fare un
dispetto. Ora io trovo indecoroso…

Maresciallo

41
Ma all’epoca dei fatti, se non sbaglio, avete proposto alla Castagnola alcuni spettacoli al
teatro comunale di Benevento. Organizzati da voi.

Signor D.
Certamente

Maresciallo
Sembra strano che una scritturata che vi ha creato tanti problemi…che vi ha anche
denunciato, commettendo una falsa testimonianza, come dite voi, poi viene richiamata a
lavorare qualche tempo dopo, come niente fosse accaduto.

Signor D.
Gli affari sono affari.

Maresciallo
Gli affari?...non avete detto che ne eravate innamorato?

Scena Liliana
Cambio luci. Liliana è sul letto della sua camera d’albergo. È a telefono con Antonio.

Liliana
Ma io non lo sono mai stata, ma che dici, Antonio!? (ascolta) Non sono un ipocrita, no…mi
offendi se pensi…(ascolta) Si…è successa questa cosa con il Signor D., ma molto prima
che ti conoscessi…(ascolta) Ma non te l’ho detto perché non mi sembrava importante, anzi,
non è importante, Antonio. Credimi, non lo è. (ascolta) e allora avrei dovuto raccontarti tutte
le storie che ho avuto prima di te? Bhè…bastava leggere i giornali, visto che a te piace tanto
leggerli…(ascolta) no, ti prego non riattaccare…perdonami, ma sono così confusa ed ho un
tale mal di testa. (ascolta) Hai ragione, ho sbagliato, te lo dovevo dire che andavo a
Benevento…ma tu non puoi, non devi pensare che sono andata per concedermi al Signor
D. alle tue spalle…Antonio…non sono un ipocrita (ascolta) no…non è vero…no…Antonio,
ti prego…credimi…almeno tu…

42
Scena Salvatore Rubino e Maresciallo
Cambio luci. Salvatore Rubino è in proscenio con il Maresciallo

Salvatore Rubino
Non gli credeva…e non ci stava niente da fare

Maresciallo
C’è stato un momento in cui il comico Totò, ha preso sul serio le intenzioni della
Castagnola?

Salvatore Rubino
Non lo so…forse si. All’inizio pure lui era preso…ma non era semplice. …non ci
dimentichiamo che ha lasciato solo morti sul suo cammino…

Maresciallo
A cosa vi riferite?

Salvatore Rubino
Marescià , voi me lo volete far dire a me, ma stava su tutti i giornali ogni volta che ne
combinava una…e ora il marinaio in Francia, e quello che l’ha sparata e si è suicidato…o
si uccidevano o si rovinavano… poi con il fatto di Benevento…

Maresciallo
Come lo venne a sapere, il De Curtis?

Salvatore Rubino
Questo non lo so di preciso, ma certo è che qualcuno non si è fatto i fatti suoi…forse
quella della pensione, la Signora Gina…però non lo so.

Maresciallo
Fu detto che era per lavoro

Salvatore Rubino
Ma in quel momento, uno pensa che è per lavoro o che ti vogliono prendere per fesso?
Uno va fuori città con una vecchia fiamma, per lavoro? Insomma il dubbio forte, al mio
padrone ci è venuto. Però…secondo me…anche lui la voleva bene…forse pensava che
era un amore impossibile…ma le voleva bene

Maresciallo
Come fate a dirlo?

Salvatore Rubino
Se uno è sicuro che è stato preso in giro, mica si prende la briga di telefonare, accusare,
arrabbiarsi…io c’ero quando ci fu la telefonata. Il mio padrone era sempre stato
calmo…fermo nelle sue posizioni. Con un’altra sarebbe semplicemente sparito senza dare
spiegazioni. In quell’occasione, invece, perdette ‘a capa…urlava che lei era un’ipocrita,
che con lui aveva fatto una commedia, si agitava…e da come si sbatteva, si vedeva che la
voleva bene…pure perché…

Maresciallo

43
Cosa…

Salvatore Rubino
Decisero di vedersi, per chiarire. O meglio, la signorina Liliana gli aveva pregato di vederlo
senza un filo del telefono di mezzo, e il mio padrone disse di si. Perché la voleva
accontentare? Perché non gli importava niente? A uno che non gli importa niente va ad
incontrarla di notte per dire che cosa?

Maresciallo
Di notte…sempre di notte

Salvatore Rubino
Si, di notte…un po' perché era più comodo, dopo lo spettacolo. Un po' perché al mio
padrone il giorno non lo amava. Troppo rumore, troppa luce, troppa gente…così diceva.

Maresciallo
Invece, come si dice, la notte porta consiglio…

Salvatore Rubino
Con il silenzio si ascoltano meglio le voci di dentro, diceva lui.

Maresciallo
E dove avvenne questo incontro? In albergo?

Salvatore Rubino
No…il signor Antonio non ci voleva andare, perché sapeva che lì, in camera, lei avrebbe
vinto e lo avrebbe convinto delle sue ragioni…(allude) lì dentro ne teneva di motivi da far
valere.

Maresciallo
E allora dove si videro?

Salvatore Rubino
Presero un taxi, di notte. Girarono per tutta Napoli, senza una destinazione. Ma per quello
che so… camminarono parecchio…

44
Scena in taxi Liliana e Totò
Rumore di un motore d’auto, in sottofondo. In un punto della scena Appaiono Liliana e
Antonio seduti ad un sedile di un taxi. La scena è proiettata in bianco e nero sulla tenda
posta sul praticabile, con gli attori in primo piano che sembrano ricostruire sullo schermo
un film dell’epoca. C’è tensione tra i due, sulle prime battute, poi pian piano l’atmosfera si
scioglie. Il comico Totò è in penombra.

Totò
…C’è il gatto nero…autista non lo vedete?

Liliana
Sempre scaramantico…

Totò
Non è per questo…ma è meglio che non passiamo di qua. Girate a destra…

Liliana
Come è andato lo spettacolo?

Totò
Al solito. Ormai manca una sola recita

Liliana
E...Il Bel Ciccillo, lo hai fatto?

Totò
Come sempre…

Liliana
Sai…ho parlato con l’impresario

Totò
Quale impresario?

Liliana
Mi sono proposta di prendere parte alla compagnia, nel prossimo spettacolo

Totò (non sa cosa dire)


Io…non ne vedo il motivo

Liliana (assicura)
Ma lascio a te il diritto di vedetta, sarai tu a comandarmi…ho accettato la paga minima,
potremmo stare insieme…

Totò
Liliana…

Liliana (lo interrompe come a insistere)


Se dividiamo le giornate, vedrai che sarà più facile chiarirsi, confrontarsi…

45
Totò
Non mi sembra una soluzione

Liliana (Pausa. Poi ironica, sforzando di sdrammatizzare)


No, ma non essere così contento…non mi aspettavo tutto questo entusiasmo

Totò
Lilià, di che cosa mi volevi parlare ancora?

Liliana (pausa)
Ti volevo chiedere scusa di persona. Ho sbagliato a non dirti di Benevento, sono stata
sciocca…ingenua…però sai…di ritorno da Benevento, alla stazione, ho saputo che il treno
avrebbe impiegato 5 ore a tornare a Napoli, così volevo evitare di stare tutto questo tempo
in ferrovia. Ma quando ho saputo che Il Signor D. non sarebbe partito perché aspettava un
telegramma, mi sono decisa a partire, per non farti pensare che ero rimasta lì per lui…per
non farti dispiacere

Totò
Non fa una piega…tranne per il fatto che io, di tutta questa storia, non ne sapevo
niente…ora mi dici per non farmi dispiacere...ma di cosa? Se nemmeno mi avevi detto che
eri andata a Benevento…con il tuo amante

Liliana
Antonio…mi devi dare fiducia di quello che dico. Io ho sbagliato, è vero. Ma tu mi offendi
se pensi che possa esserci qualcosa tra me…

Totò
Ma non lo penso mica io

Liliana (incalza)
Non lasciarti convincere dalle voci delle persone che hai intorno. Non lo capisci che
vogliono il nostro male? Antonio, devi essere uomo. Io voglio la nostra felicità e si può
raggiungere, con un impegno formale, per farti stare tranquillo. Mi avrai vicino e vedrai che
non avrò occhi per nessuno

Totò
Ma non è questo…o meglio: non è solo questo. Sono geloso…lo ammetto. Abbiamo
provato ma…tu mi fai diventare come non voglio essere e non me lo posso permettere.
Poi mi da fastidio che la gente deve pensare che questo Signor D.…

Liliana
Ti prego…ti prego…Perché io devo giustificare una cosa che tu ritieni vera e non lo è?!

Totò (pausa)
Comunque questo tuo progetto, al momento non si può fare. Dopo questo spettacolo
partirò con Cabiria, un giro di spettacoli, si comincia da Padova

Liliana (pausa)
…e così lasci Napoli

46
Totò
Momentaneamente…

Liliana
La tua città… bella da vivere, ma è difficile quando bisogna nuotare nel fango di certe
persone.

Totò
A chi ti riferisci?

Liliana
A tutti quelli che hai intorno, a quelli che non ci vogliono vedere insieme. Devi rendertene
conto. Tu stesso ammetti di disprezzare il mondo del Varietà. Tu stesso mi hai
detto…forse parole prese da quei momenti…che non meritavo un mondo del genere. E
adesso che mi voglio mettere completamente nelle tue mani…tu parti.

Totò (come a guardare fuori dal finestrino)


È bella Mergellina di notte. Anche di giorno, ma di notte ha un altro effetto

Liliana
Antonio, mi stai a sentire?

Totò (pausa)
Lilià…io ti voglio bene, e forse ti voglio bene veramente. Ma sono successe troppe cose in
troppo poco tempo

Liliana
Non vuoi darmi nemmeno una speranza? Non partire…È Lilia tua che te lo chiede…

Totò
Io ci voglio pensare…e questo viaggio mi farà bene. Stare un poco lontani ci farà bene a
tutti e due

Liliana (con dolcezza, con il sorriso sulle labbra)


Tu, hai già deciso…non chiamarmi ipocrita, allora…

Totò
Non ho deciso niente…devo riflettere. Questo spettacolo, poi, è importante e io non posso
dire…

Liliana (c.s.)
Antonio guardami…tu… mi stai lasciando.

Musica.

47
Scena Maresciallo e tutti
Cambio luci. Tutti i personaggi entrano lenti in scena e si sistemano sulla scenografia. Il
Maresciallo si muove tra loro.

Maresciallo
La sera prima della morte, la Castagnola si ritirò all’una, sembrava di buon umore, ed aveva
conversato con le amiche. Chiese di spedire delle lettere per i suoi familiari a Genova. Il
mattino seguente la cameriera entrò per errore nella camera e la vide in una sorta di letargo,
chiamò aiuto, si precipito il Dtt. Razzi che notò i tubetti sul comodino, Chiamò il Dott. Pavese
del Pellegrini che intervenne con infermieri per rianimarla ma spirò alle 20 senza mai
svegliarsi. Liliana Castagnola è morta il 3 marzo del 1930… da sola. I giornali titolarono che
si trattò di un errore nel dosaggio dei sonniferi, perché non è bene per il regime, raccontare
di un suicidio. Ma siamo poi così sicuri che ci troviamo di fronte a un palese caso di suicidio?
Salvatore Rubino…voi avete denigrato la vittima…

Salvatore Rubino
…io?

Maresciallo
Siete stato voi per primo ad elogiarla: Le sette meraviglie, il fuoco del Vesuvio…

Salvatore Rubino
E appunto per questo…

Maresciallo
Ma quando si è arrivati al momento di ufficializzarla come persona, ci avete sputato sopra.

Salvatore Rubino
Io ho cercato di consigliare per il meglio…

Maresciallo
Avete detto che è una canzonettista, è corretto?

Salvatore Rubino
Ma che vuol dire…tutti quanti…

Maresciallo
Lo avete detto, in mia presenza…dispregiandola…Ma l’avete disprezzata perché una
donna così non l’avreste mai potuta avere nell’arco di una vita intera. (sottovoce) È
corretto?

Salvatore Rubino abbassa lo sguardo.

Maresciallo (Guardando Mara)


Nell’arco di una vita…una vita vera…

Mara
Non avete mica intenzione di accusarmi di qualcosa?! Il bene che gli ho voluto…

48
Maresciallo
La sola cosa per la quale vorrei accusarvi…e di non esservi fatta una vita vostra,
cara…Mara. Di essere vissuta nel grigiore, senza entusiasmo.

Mara
Questo lo dite voi… e chiedo scusa, se vi sembro sfacciata.

Maresciallo (incalza)
Succube, delle regole della propria famiglia, al punto di non poter andare a teatro da
sola…perché non è bene…o forse perché non vuole farsi vedere in giro con una
canzonettista, anche se famosa

Mara (pausa. Esita)


È solo una questione di buon senso

Maresciallo
Pertanto, avete avuto bisogno di disegnare una vita parallela attraverso gli occhi della
Castagnola. Avete vissuto di suo riflesso…sognando la vita avventurosa della diva, che
mai avreste potuto avere, ma…con le giuste distanze…è corretto?

Mara
Non ho capito di cosa mi state accusando

Maresciallo
Il vostro errore? L’invidia.

Mara fissa il Maresciallo senza sapere cosa dire.

Maresciallo
Invidia che invece non sembra aver toccato la Signora Gina.

Signora Gina
Ci mancherebbe

Maresciallo
Lei, la signora, era più conquistata da un sentimento di manipolazione

Signora Gina
Non so di cosa state parlando

Maresciallo
Poteva dar fastidio il comico, accoppiato alla diva. Avrebbe forse avuto un nuovo
riferimento, la Liliana, diverso da quello che con maestria, vi siete conquistata. (si avvicina
a lei) Non avete per caso fatto in modo che il comico Totò venisse a sapere del viaggio a
Benevento con il Signor D., suo precedente fidanzato? Sapendo di causare una frattura,
s’intende.

Signora Gina (pausa)


Avete delle prove?

Il Maresciallo non risponde ma sorride.

49
Signora Gina
Allora mi state diffamando. Ho sempre dichiarato di averla voluto bene come a una figlia

Maresciallo
Forse…ma dopotutto…non era che una ragazzetta dalla quale farci tanti soldi, una
svampita canzonettista, è corretto Signor D.?

Signor D.
Non ho mai affermato di averla definita in questo modo

Maresciallo
Sapete l’idea che mi sono fatto? È che gli spettacoli a Benevento erano tutta una scusa.
Volevate averla, ad ogni costo. Non vi siete arreso e pensavate che una proposta di
lavoro, fosse una buona causa per riavvicinarla, (citandolo) dopo tutto si tratta di una
canzonettista…poi, chissà…qualche giorno insieme…la situazione avrebbe fatto il resto

Signor D.
Maresciallo, scusate…ma state perdendo il polso della situazione

Signora Gina (incalzando)


È giusto. Qui ci fate sembrare tutti colpevoli, ma di che cosa? Ci state accusando tutti
quanti di omicidio o cosa? Se proprio volete rivolgere un’accusa, prendetevi la
responsabilità di puntare il dito e dire chi è stato. Chi l’ha uccisa?

Maresciallo
L’ha uccisa il pregiudizio…il pregiudizio. Ma per fortuna per voi ,non è un reato, se non
quello morale… il pregiudizio…il misero pregiudizio.

50
Scena Maresciallo, Appuntato, Totò
Musica. Le luci calano, i personaggi diventano sagome, lentamente si allontanano. Sugli
schermi si proiettano articoli di giornale dell’epoca sulla morte della diva.
La voce di Liliana nella sua ultima lettera, di sottofondo si sentono le voci degli strilloni:

Voice off Liliana


Antonio. Potrai dare a mia sorella Gina tutta la roba che lascio in questa pensione. Meglio
che se la goda lei anziché chi mai mi ha voluto bene. Perché non sei voluto venire a
salutarmi per l’ultima volta? Scortese omaccio! Mi hai fatto felice o infelice? Non so. In
questo momento mi trema la mano…ah, se mi fossi vicino! Mi salveresti è vero?Antonio,
sono calma come non mai. Grazie del sorriso che hai saputo dare alla mia vita grigia e
disgraziata. Non guarderò più nessuno. Te l’ho giurato e mantengo. Stasera, rientrando, un
gattaccio nero mi è passato dinnanzi. E ora, mentre scrivo, un altro gatto nero, giù per la
strada, miagola in continuazione. Che stupida coincidenza, è vero? …Addio. Lilia tua

Si ascoltano le voci degli strilloni.

“…L’improvvisa fine di una donna fatale..”, “ …La tragica diva!”, “…Liliana Castagnola
muore per un tragico errore!”

Scena Maresciallo, Appuntato, Totò


Cambio luci. Come nella scena iniziale, il Maresciallo e l’Appuntato stanno rinvenendo
oggetti nella stanza della Castagnola, mentre ancora si sentono le voci degli strilloni. Il
giovane Totò, da parte, sta leggendo la lettera consegnatagli dal Maresciallo, mentre
l’Appuntato gira per la stanza e mette sul tavolo tutto quello che trova.

Maresciallo
Appuntato…ho intenzione di interrogare tutte le persone che hanno avuto a che fare con la
vittima, disponete…

Appuntato
Maresciallo, ma si tratta palesemente di un caso di suicidio

Maresciallo
Disponete quanto vi ho ordinato

Appuntato
Agli ordini, Maresciallo

Maresciallo
E repertate minuziosamente tutti i rinvenimenti…

Sale lentamente una musica di una canzone (Amami di più) Il Maresciallo nota ai piedi del
letto un fazzoletto, quasi nascosto dalle lenzuola dismesse. Si china a raccoglierlo, mentre
l’Appuntato reperta e verbalizza a voce alta.

51
Appuntato
Un anello di brillanti…bracciale…in oro…

Il Maresciallo analizza il fazzoletto poi indica Totò

Maresciallo
Signore…venite

Totò si avvicina di qualche passo verso il letto. Il Maresciallo con tono intimo e delicato.

Maresciallo
Questo fazzoletto, sporco di mascara…lo riconoscete?

Totò prende il fazzoletto, fa un cenno come a dire si, mente lo stringe, la mano gli trema.

Maresciallo
…la ragazza…deve aver pianto, prima di…

Appuntato
Ancora anelli…uno, due, tre, quattro…

Totò fa cenno al Maresciallo di scoprire il cadavere.

Appuntato
Orologio…no…braccialetto, tempestato di pietre preziose, credo…

Il Maresciallo scopre il cadavere. La vista di Liliana fa crollare Totò al suo capezzale, con
la testa tra le mani. Non si accorge di niente l’Appuntato che continua.

Le luci lentamente si abbassano

Appuntato
Banconote…di diverso taglio…mille, duemila, tremila, quattromila…cinquecento
lire…quattromila cinquecento lire in tutto. Ancora gioielli…anelli..una collana di perle…

La musica sale a coprire le voci. Calano le luci fino al buio.

Sipario.

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Canzoni 1929

Amami di più (autore ignoto)


Balocchi e profumi (by Mario,EA) - Gino Franzi
Come le rose (by Genise - Lama,G) - Gennaro Pasquariello
- E' vero o non è vero (by Balzani - Frapiselli) - Romolo Balzani
Fresca fresca (by Pisano / Cioffi) - Ria Rosa
Gigolò (by Casucci - Frati) - Daniele Serra
Spazzacamino (by Cherubini / Rusconi) - Daniele Serra
Zappatore (by Bovio / Albano,F) - Gennaro Pasquariello
'O Varcaiuolo (by Pisano / Valente) - Salvatore Papaccio
Ve cunosco (by Fiore / Lama) - Mario Mar- Ria Rosa.
Che te sfrutt' a ffà (by ?) - Giuseppe De Laurentiis

Un americano a Parigi 1928 Gershwuin


Show Girl - (testi di I. Gershwin, Kahn)

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