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MUSEOLOGIA: PRIMA LEZIONE

COSA E' L'UNESCO?


L'UNESCO è un ORGANISMO INTERNAZIONALE, istituito dalle Nazioni
Unite, per la tutela, e la valorizzazione dei siti e del patrimonio culturale
dell'umanità.
\→ oggi vine portata avanti l'idea del nazionalismo, (prima gli Italiani); invece
L'UNESCO nasce come organizzazione delle Nazioni Unite, dopo la Seconda
Guerra Mondiale, con l'idea che ci sono elementi che accomunano l'umanità
senza distinzioni.
Si parla di patrimonio culturale dell'umanità perché non siamo i proprietari dei
Beni Culturali che esistono nel nostro territorio, non sono beni che appartengo
alla nazione in cui si trovano, ma essi appartengono a tutti gli uomini del mondo,
all'intera umanità. (Paestum non è nostro e non ne possiamo fare quello che ci
pare)
Per questo vengono sottoposti dei vincoli, come la conservazione e la
promozione, che vengono regolati dal UNESCO.
L'UNESCO oltre a proteggere i beni materiali, protegge anche i beni immateriali
(come i canti popolari, tradizioni gastronomiche,ecc)
Un bene che viene riconosciuto dal UNESCO diventa noto a tutti, diventa
importante, e questo ci costringe a metterci in relazione con una prospettiva
sovranazionale e non nazionale; infatti l' UNESCO è un organismo
sovranazionale.

Il LOGO dell'UNESCO (stilizzazione tempio greco) è lo stesso logo che viene


utilizzato per indicare un museo. Perché il tempio? Perché si riferisce alla cultura
occidentale e ad un luogo sacro.
La stilizzazione mette in evidenzia i tre gradini, che sono un elemento
fondamentale, perché il tempio si trova ad una altezza maggiore rispetto al suolo,
e per accedere bisogna salire i gradini.
La nostra idea di MUSEO è mutata nel tempo. In passato il museo non era pop,
oggi lo è. L'idea del museo è nata perché il museo è una istituzione che ci
consente di accedere ad un livello più alto, dobbiamo salire, è un mondo
differente rispetto alla vita quotidiana.
Tutti pensano che i musei sono importanti, anche chi magari non ne ha mai
visitato uno. I musei quindi hanno una propria autorevolezza che noi
riconosciamo. Solo le avanguardie, gli artisti del futurismo, ritenevano che i
musei dovevano essere chiusi.
Questo logo ci dice con chiarezza una serie di cose:
Il museo è simile ad un luogo sacro, è un luogo differente da quello che noi
conosciamo nella nostra vita quotidiana ed è un luogo che ci fa pensare
all'antico. Il museo però ha si a che vedere con il passato,ma ha a che vedere
anche con il presente.

 Il museo e le mostre non sono la stessa cosa; avvolte si pensa,


erroneamente, che il museo è il luogo in cui si fanno le mostre.
 Il museo è qualcosa che va al di la della conservazione e dell'esposizione, è
più qualcosa di più ampio.
 Il collezionismo è così importante perché è alle origini della nascita del
museo, il collezionismo nasce grazie dalla passione personale delle
persone, quindi quando noi visitiamo un museo non incontriamo soltanto
gli oggetti ma ripercorriamo delle storie personali.
 Moltissimi musei sono nati nel 800; tant'è che l'800 viene definito anche il
secolo dei musei.
 Louvre di Abudabi: hanno aperto ad Abudabi, negli Emirati Arabi, una
sede del Louvre.
 MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA. C' qualcosa in esso che può
sembrare strano. Il museo,in genere, viene visto come qualcosa legato
all'antico. Qui invece sono conservati oggetti non antichi, ma
contemporanei, legati al presente. Era strano nei primi anni di nascita di
questo museo, perché esisteva l'idea che l'arte del presente non potesse
entrare in un museo. Essi restano ancora oggi meno visitati ma si
affermano come luoghi di ricerca e sperimentazione. Il museo di arte
contemporanea è spesso anche COMMITTENTE, ovvero è il museo stesso
a commissionare le opere agli artisti, che creano le opere per il museo
stesso. Può capitare quindi che da solo si crea le collezioni. I musei di arte
contemporanea insieme a quelli ecclesiastici hanno una missione molto
complessa che va al di la della conservazione e del esposizione perché il
MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA PRODUCE L'ARTE , i MUSEI
ECCLESIASTICI invece conservano oggetti funzionali al rito religioso, e
li raccolgono si per mostrarli al pubblico ma perché essi possano diventare
strumento pastorale di evangelizzazione. HANNO UN VALORE
PASTORALE
 Ordinamento e allestimento: due momenti fondamentali all'interno di un
museo, non coincidenti. L'ordinamento indica il modo in cui noi
disponiamo gli oggetti nella collezione; gli allestimenti...
 Marketing e Comunicazione, due elementi fondamentali per il museo.
Oggi il museo non è solo uno spazio fisico, ma è anche uno spazio virtuale.
Esistono i siti ufficiali dei musei, in cui troviamo tutte le informazioni utili (orari,
costi), tutte le comunicazioni. La comunicazione inoltre avviene anche attraverso
i social
 Le professioni museali: il museo richiede una serie di competenze e
professionalità estremamente larghe. In Italia esistono tanti piccoli musei, i
quali hanno una unità di personale, due al massimo...
 In Italia la museologia nasce insieme alla storia dell'arte, in altri paesi la
museologia nasce insieme alla sociologia. La museologia è una disciplina
ibrida.

L' ICOM (CONSIGLIO INTERNAZIONALE DEI MUSEI) proprio in questi


giorni sta lavorando, discutendo, con tutti i suoi organismi nazionali, per creare
una nuova definizione di museo, in quanto la definizione attuale è datata.
L' ICOM è un ORGANISMO ALL'INTERNO DELL'UNESCO . Esso nasce
dopo la seconda guerra mondiale, perché la guerra aveva messo con grandi e
dolorose evidenze la fragilità dei musei e aveva sottolineato che questioni
politiche, militari, conflitti fra nazioni, fossero in grado di distruggere un
patrimonio sovranazionale. (se bombardano un determinato museo o parco è un
problema dell'intera umanità). Nasce perché VUOLE AFFREMARE il principio
che i BENI CULTURALI VANNO TUTELATI E DIFESI DA TUTTI E PER
TUTTI.
l'ICOM e composto da un comitato internazionale che e composto da comitati
nazionali, (esiste anche l' ICOM Italia,) , funziona per sezioni ed esiste la sezione
di museologia. Il museo è un'invenzione occidentale.

Ultima DEFINIZIONE DI MUSEO (in attesa della nuova)

“IL MUSEO E' UN'ISTITUZIONE PERMANENTE, SENZA SCOPO DI


LUCRO, AL SERVIZIO DELLA SOCIETA' E DEL SUO SVILUPPO. E'
APERTO AL PUBBLICO E COMPIE RICERCHE CHE RIGUARDANO LE
TESTIMONIANZE MATERIALI E IMMATERIALI DELL'UMANITA' E DEL
SUO AMBIENTE; LE ACQUISISCE, LE CONSERVA, LE COMUNICA E,
SOPRATUTTO, LE ESPONE A FINI DI STUDIO, EDUCAZIONE E
DILETTO.”
Tutte le parole che sono state utilizzate, sono state scelta con cura.
SPIEGAZIONE:
 E' un'istituzione permanente → destinato a vivere per sempre. Non si può
aprire un museo e “poi vediamo”.. riguarda anche le generazioni future.
 Senza scopo di lucro → al museo non interessa guadagnare, fare profitto,
produrre reddito. I soldi dei biglietti ecc.. servono a sostenere il museo.
 Lo scopo dei musei → rendere la società armonica, meno conflittuale..
farla progredire, migliorare la vita. Mettersi a servizio della società e del
suo sviluppo. Serve alla società non allo stato.
 E' aperto al pubblico → se non è aperto al pubblico non è un museo. Deve
essere aperto al pubblico almeno 14 ore settimanali.
 Compie ricerche → non è solo un luogo dove gli oggetti sono fermi e stop.
Ma il museo è un luogo dove si produce conoscenza, dove si compiono
ricerche. Le ricerche servono a far vivere il museo. Vengono fatte quando
si acquisisce un'opera(sull'artista, sull'opera stessa); quando si realizzano le
mostre, ecc.. (per immateriali in questo caso si intendono i pensieri, le
tradizioni. La poesia è un bene immateriale, come anche il teatro perché è
composto da musica, canti)
 mette le conoscenze a disposizione di tutti, le espone, a fine di studio (noi
al museo andiamo anche come studiosi), diletto cioè lo si pensa anche
come un luogo di piacere, di divertimento,( si realizzano laboratori, ecc)
LEZIONE 2°
25-09-2019

Noi immaginiamo il museo come un luogo di conservazione e di esposizione, ma


esso ha un valore molto più ampio , ci si fa ricerca, studio, diletto ecc..

LA MUSEOLOGIA E' STORIA E PROGETTI. → Storia del museo, delle


collezioni, che ci serve a progettare il museo nel corso del tempo.

A. Lugli , una delle più importanti museologhe italiane, scomparsa molto


giovane, ci ha lasciato dei testi molto importanti , fra cui il testo di studio
intitolato “Museologia”.
All'apertura di questo testo scrive :
1) “IL MUSEO E' MOLTO PIU' CHE UN LUOGO DOVE SI
CONSERVANO OPERE E OGGETTI”
2) “LA CITTA' (la sua architettura e la sua economia) SI COSTRUISCE
ATTORINO AL MUSEO.” → questa frase potrebbe sembrare strana,ma ci
fa riflettere sul nostro atteggiamento “da turisti”. Quando visitiamo una
città che non conosciamo, la prima cosa che facciamo è informarci se
esiste un museo da visitare, perché il museo ci da l'idea che possiamo
impadronirci della storia, dell'arte, e della cultura di quella città. È
un'esigenza comune a molti. Spesso, questa esigenza viene risolta senza
neanche entrare nelle sale del museo, ma vedendo solo piccole parti . E'
come se fosse una DEVOZIONE,una necessità, come se il museo
diventasse un LUOGO DI PELLEGRINAGGIO a cui non ci si può
sottrarre.
Per questo motivo si afferma che : il MUSEO E' UN DISPOSITIVO
SIMBOLICO; ovvero ha un VALORE SIMBOLICO.
Esistono musei che sono molto frequentati (Louvre, Uffizi ecc)
Le persone che visitano i musei (anche chi non visita l'intero museo ma va solo
al suo interno) hanno UN' ASPIRAZIONE O ILLUSIONE DI TOTALITA':
come se avessero l'impressione di aver percorso o posseduto un manuale di storia
dell'arte. Ciò capita sopratutto a chi visita i grandi musei, come il Louvre, il
BrtishMuseum o il Metropolitan. Oggi in molti musei, nelle prime sale, viene
spiegato la storia del museo, come e nato (perché anche la struttura del museo è
un'opera) , i protagonisti e gli archeologi che hanno contribuito a creare le
collezioni (ciò lo troviamo al Museo Egizio di Torino, al Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, Pinacoteca di Brera).

Il MUSEO è un' INVENZIONE DELLA CULTURA OCCIDENTALE . (lo dice


A. Lugli)
e nasce come un LUOGO DI CELEBRAZIONE DEL PASSATO, per raccontare
le tappe di un processo di evoluzione, di progresso. Bisogna pensare la museo
come un deposito della memoria, del passato che conduce al presente.
Nel 900 nascono le Avanguardie, il Futurismo , ed esse volevano mettere un
punto con il passato e pensare al futuro, tant'è che volevano incendiare i musei
perché il museo rappresentava un luogo del passato che spegneva la vita,
impedendo il cambiamento e la creazione.

ADORNO, filosofo del 900 dedica uno scritto al museo, sottolineando un'
AFFINITA' TRA MUSEO E MAUSOLEO. Questa affinità verrà messa in
discussione. Queste due parole sono simili, ma hanno origini diverse.
Egli scrive:
“L'espressione “da museo” ha un suono sgradevole, essa indica oggetti con i
quali l'osservatore non ha più un rapporto vivo e diretto e già per conto loro
vanno morendo. Tali oggetti vengono conservati più per un riguardo storico che
per un bisogno attuale. Museo e mausoleo non sono solo collegati
dall'associazione fonetica. I musei sono tombe di famiglia delle opere d'arte. Essi
testimoniano la neutralizzazione della cultura.. eppure non si può fare a meno dei
musei.”

Spiegazione: testo semplice ma molto denso.


 l'espressione, “DA MUSEO” , ha una connotazione negativa , perché gli
OGGETTI all'interno del museo, PERDONO IL LORO VALORE D'USO.
 Per, NEUTRALIZZAZIONE DELLA CULTURA, vuole intendere che la
cultura di spegne
 I musei neutralizzano la funzione degli oggetti. (Tutti gli oggetti vengono
esposti e non svolgono più la loro funzione originaria. Questa è la cosa che
accomuna tutti gli oggetti in tutti i musei.)
 viene associato il museo ad un mausoleo. Il mausoleo è una tomba; Li
mette in relazione per dire che il museo è come una tomba, un mausoleo,
un luogo di morte.

“Una notte al museo” è un film,girato al Metropolitan, e narra che gli oggetti , di


notte, all'interno del museo prendono vita. (Qui possiamo ben vedere come il
museo viene concepito come un mausoleo.)

Nelle sale dei musei c'è molta PROMISQUITA' → ci sono oggetti molto diversi
fra loro, che provengono da luoghi diversi, perché sono diventate cose da museo.
Il museo è un'istituzione molto potente.
Esso TRASFORMA I SIGNIFICATI DEGLI OGGETTI E MODIFICA I
NOSTRI COMPORTAMENTI. Capiamo questa frase leggendo ciò che scrisse il
poeta Paul Valery (900) dopo che andò a visitare il Louvre :
“Non amo eccessivamente i musei. Ve ne sono molti ammirevoli, non ce n'è
alcuno piacevole. Le idee di classificazione, di conservazione di utilità pubblica,
che sono giuste e chiare, hanno poco a che fare con il piacere. Al primo passo
che muovo verso il bello, una mano mi toglie il bastone, una scritta mi proibisce
di fumare. Già raggelato dal gesto autoritario e dal senso di coercizione, entro in
una sala di sculture dove regna una fredda confusione.. davanti a me si estende
nel silenzio uno strano disordine ,organizzato. Sono colto da un orror sacro. Il
mio passo diventa religioso. La mia voce muta e si stabilizza su un tono un po'
più alto che in chiesa, ma un po' più basso di quanto non suoni comunemente...
Solo una civiltà non voluttuosa né razionale può avere edificato questa casa
dell'incoerenza “ → il museo ci impedisce di fare cose che normalmente faremo
(fumare, parlare a voce alta) ; Parla di “casa dell'incoerenza” perché si tengono
oggetti diversi (storia, diverso valore d'uso ecc..) tutti insieme. (Promiscuità)
Non è un luogo piacevole.

 Il museo attribuisce un' AURA a ciò che accoglie nella sue sale. (aura dal
latino aura: soffio, atmosfera, emanazione di un corpo). Parola molto
importante, perché è un termine che ha trovato molta fortuna nel corso del
900 grazie ad un teorico dell'arte, Walter Beniamin. Nel museo gli oggetti
acquistano un'aura, un valore diverso, perché gli oggetti perdono il loro
valore d'uso e acquistano il valore espositivo.
 Nel museo gli oggetti subiscono un PROCESSO DI FETICIZZAZIONE
(feticcio: parola di origine portoghese: fabbricato, artificiale, fittizio; indica
un oggetto adorato come una divintà presso i popoli primitivi)
Il feticcio è un valore che noi attribuiamo ad un oggetto, di cui non sono
importanti le qualità estetiche o la materia di cui è fatto. Il feticcio nasce
all'interno di culture primitive che riconoscevano in pietre, pezzi di legni ecc la
presenza del divino, del sacro. Anche noi attribuiamo a degli oggetti un valore
che non è intrinseco, ma che è frutto di una proiezione.
LEZIONE 3°
26\09\2019

Il museo ha una storia breve e lunga nello stesso momento. Il museo fonda le
radici nell'antichità, perchè la parola museo deriva da muse però poi è un
organismo nato da non molto tempo( 1789)
LE DISCIPLINE DEL MUSEO: Sono tante le discipline che si sono occupate, e
che si occupano ancora oggi del museo, come la Museografia e la Museologia. -
MUSEOGRAFIA: E' la disciplina più antica che si è occupata del musei.
L'intellettuale e lo studioso Cespar Friedrich Neickel, partecipò al GranTour,
(viaggio di istruzione che si svolge in Europa; fra i luoghi da visitare c'erano
anche le collezioni d'arte.) e Naikel, all'interno del trattato, “Museografia” (che
venne pubblicato nel 1727) descrive le collezioni importanti che meritavano di
essere visitate.
Etimologicamente, la parola museografia e formata da due parole: museo e
scrittura; quindi la museografia è la descrizione del contenuti delle collezioni,
degli oggetti, perchè non esistevano i musei come li intendiamo noi, ma
all'epoca, esistevano solo le collezioni, aperte a poche persone, per lo più
intellettuali, coloro che partecipavano al grand tour, che però venivano chiamate
musei. Quindi la museologia nasce come una disciplina descrittiva con il grand
tour. Oggi la museografia non è più descrizione, ma ha assunto nuovi significati
legati alla trasformazione dei musei , si occupa infatti della costruzione e
sistemazione del musei. (illuminazione, design ecc)
[immagine di ciò che era all'ora il museo: una sorta di biblioteca; erano presenti
dei libri ; gli oggetti erano conservati ma non erano esposti, venivano tirati furi
all'occorrenza. esisteva la conservazione ma non l'esposizione.
Non c'era la preoccupazione di sapere a cosa servisse il museo.]
-MUSEOLOGIA: E' una disciplina molto giovane. Essa nasce nel 1948, con la
fondazione del ICOM .Si occupa delle finalità del museo, e si afferma quando il
museo entra in rapporto con il pubblico; più decisamente:
“La museologia comincia a esistere quando il museo diventa quello che è oggi:
lo specchio della società che lo esprime, di volontà politiche precise e insieme la
sintesi di una delega collettiva nei confronti del tempo, del passato, del presente
e del futuro” → spiegazione: il museo è lo specchio della società che lo esprime.
Il museo esprime quali sono le condizioni della socità.( Avvolte nei regimi
autoritari non esprime tanto la società, ma il potere che governa la società.) ed e
una “DELEGA COLLETTIVA NEI CONFRONTI DEL TEMPO”, significa che
noi, collettivamente, ci affidiamo al museo, per conoscere la storia del nostro
tempo, passato, presente e futuro. Ci da un'idea del tempo.
La museografia e la museologia, come il museo, sono in continua
trasformazione.
Il primo presidente dell' icom fu un grande museologo e tutti si ricordano di lui
perché realizzò gli eco-musei: non vengono racchiusi all'interno di un edificio gli
oggetti, ma è un intero territorio all'aperto. (es parco del Cilento)

“La museografia come sistema di indicazioni di funzionamento,come analisi di


situazioni pratiche e risposte di soluzioni è (…) tutt'altro che eminentemente
tecnico, è comunque anch'essa una disciplina conoscitiva da ritenersi
strettamente legata alla museologia come una faccia della stessa medaglia. Non
si dà l'una senza l'altra. Tutti i problemi pratici che la museografia affronta,
necessitano di una consonanza progettuale con quello che il museo vuole essere.
È molto pericoloso separare i due momenti, ed è purtoppo un fenomeno al quale
stiamo assistendo oggi”
Spiegazione: LA MUSEOGRAFIA E LA MUSEOLOGIA vivono una
“CONSONANZA PROGETTUALE”-> hanno lo stesso obiettivo finale .
Avvolte può succedere che dal punto di vista, museologico le esigenze vanno
verso il pubblico, verso la comunità in cui il museo si trova
la museografia, che è la disciplina più sensibile ed esposta, può andare verso la
direzione del committente che vuole fare del museo una attrazione turistica
(importante perché lo chiede all'esame)

Cosa è una collezione? Anna Lugli, afferma che “LA COLLEZIONE E' UNA
RACCOLTA SISTEMATICA DI OGGETTI.”
Spiegazione: RACCOLTA SISTEMATICA → raccolta=un'insieme di cose, ma
NON E' UN CUMOLO; sistematica= HA UN CRITERIO, detto anche “CUNST
VOLLEN”. Quindi è una raccolta che ha un criterio.
È questa la differenza fra un collezionista e una persona che accumula, il
collezionista ha un criterio, l'altro no; Definizione semplice ma precisa.
Le collezioni ci mettono in relazione con un tempo che noi non abbiamo
conosciuto, un tempo altro.
Anna Lugli, afferma che “LA COLLEZIONE E' ALLA BASE DI UN MUSEO”
“Il museo è un gesto squisitamente privato” → il museo, che per noi è un
istituzione pubblica, a cui tutti possono accedere, nasce da un gesto
squisitamente privato. Nasce grazie ai collezionisti.
COLLEZIONARE E' UN GESTO ARCHETIPALE → fatto da sempre
I primi esempi di collezionismo sono : i corredi funerali e i tesori-> legati al
collezionismo religioso
queste prime collezioni, non avevano un valore espositivo, non erano pensati per
l'esposizione, perche i tesori, nelle chiese, venivano mostrati solo in occasioni
speciali (festa del santo ad es), e neanche i corredi funerali venivano esposti.
La figura del collezionista è una figura sulla quale si è lavorato molto, molti
hanno scritto su esso, anche i letterati, infatti esiste un romanzo intitolato “Il
violino di faenza” ,scritto da un francese alla fine dell'800, dove viene narrato
che due amici vogliono acquisire entarmi il violino di ceramica(detto di faenza
perchè è un luogo dove si produce questa ceramica). Questo libro ci fa capire che
questa passione avvolte diventa una malattia.
Walter benjamin, scrive “Il collezionista e lo storico” nel 1937, in cui afferma:
“La figura del collezionista, che per l'osservatore risulta col tempo sempre più
affascinante, non è finora stata riconosciuta come merita. Si potrebbe credere che
nessuna figura avrebbe potuto allettare più di questa i novellieri romantici. E
approposito del cugino Pons: “Balzac non rappresenta il cacciatore nelle riserve
di caccia dei pezzi rari, quel cacciatore con cui il collezionista può essere
paragonato.” → il COLLEZIONISTA rappresenta un CACCIATORE perchè ha
la passione, la pasienza, la ferocia, la competizione.

LEZIONE 4
30\09\2019

Aspetto PUBBLICO-PRIVATO: Il passaggio della collezione al museo,segna il


PASSAGGIO da una DIMENSIONE FISICAMNETE PRIVATA A UNA
DIMENSIONE PUBBLICA

I collezionisti sono accomunati dalla PASSIONE, che avvolte fa cancellare i


criteri razionali di economicità.
Gli artisti stessi sono stati importanti collezionisti, come REGAN, che ha vissuto
un fallimento economico a causa di questa sua passione.
Alle origini del museo e della collezione c'è prima di tutto un progetto, la volontà
di scegliere e di riunire una tipoligia di reperti, piuttosto che un'altra. → CUNST
VOLLEN
La museologia, è impegnata nel riconoscoscere il progetto, insieme alla
museografia. Deve tenere conto del progetto, che è alla base della collezione, che
il museo accoglierà o già accoglie.
I musei accolgono le collezioni e ciò non è un processo automatico, ma è un
processo di conoscenza, e di studio, perchè bisogna interpretare in maniera
correttala collezione, per poter capire se funziona o no per il nostro museo; se c'è
una consonanza.

PROGETTO-COLLEZIONE
museografia - museologia devono confrontarsi anche per quando riguarda
l'aspetto: progetto-collezione.
Nel museo, oltre a valorizzare i singoli oggetti, sempre piu spesso, si valorizza
anche la storia di come quegli oggetti sono entrati all'interno del museo, che è
un'aspetto molto importante.
Quando gli oggetti entrano in un museo vivono il passaggio di perdita del valore
d'uso, di feticizzazione, di taglio con la vita precedente. Occuparsi della storia
delle collezioni, significa risarcire questa frattura. Bisogna ridare agli oggetti,
una propria identità.

Lugli sottolinea che ogni collezione ha un progetto; Tutte le collezioni sono


opere effimere.
La collezione è sempre a rischio: può essere aggredita dal tempo, dalle persone,
può disperdersi, per questo bisogna proteggerla.

L'INVENTARIO: è un'elenco, in cui troviamo scritto cosa contiene la


collezione, quando un oggetto è entrato al suo interno, più la descrizione degli
oggetti.
Oggi negli inventari, accanto alle descrizioni, troviamo quasi sicuramente anche
la fotografia, ma in passato ciò non esisteva.
Le descrizioni avvolte sono molto sintetiche, il collezionista non sempre scrive
da dove proviene un determinato oggetto, da chi lo ha comprato, perchè in quel
momento, per lui non è importante, mentre per chi deve ricostruire la storia lo è.
L'inventario ci dice anche quando un'oggetto esce dalla collezione → Discarico.
Le collezioni crescono, si sviluppano, anche facendo delle selezioni.
Nel corso della vita, spesso, il collezionista modifica i suoi gusti. Nel corso del
900 accade che i collezionisti iniziano a collezionare un'arte contemporanea, più
tradizionale,(come solo la pittura) , poi nel frequentare le mostre, gli studi degli
artisti, il collezionista modifica il suo gusto, e si avvicina (come Panzamin
Biunom) a forme d'arte nuove, come il minimalismo, e vende alcuni oggetti che
prima aveva collezionato.
Le collezioni si arricchiscono di nuovi oggetti e si svuotano di altri. Vari possono
essere i motivi: vendite, donazioni (discarico)
L'inventario ci fa capire come evolve la collezione.

CATALOGO: saggio introduttivo dove si inquadra il tema o l'artista della


mostra; troviamo al suo interno riproduzioni delle opere con schede che ci
danno informazioni specifiche delle opere. È un'elaborazione più complessa di
informazioni, ha un carattere interpretativo. Vengono valorizzate solo
determinate cose. È un lavoro critico.

TESTAMENTO: Lugli afferma che il testamento, è un delicato anello che lega la


struttuta privata a quella pubblica. Lo mette in evidenza attraverso un caso
specifico, quello di Ulisse Aldrovandi.
Ulisse Aldrovandi lascia la sua raccolta naturalistica al comune di bologna, con
un testamento del 1603. Le fatiche spese e l'affetto per l'OPERA-COLLEZIONE
traspare dalle sue parole: “considerando le gran fatiche et spese c'ho
continuamente fatte, lascio questo mio caro tesoro al Regimento di Bologna.
Desidererei perciò che li fosse dato un loco sicuro con custodia, qual studio. Per
la sua migliore conservazione desidero sia eletto un dottore; né cosa alcuna sia
mai deteriorata, né alienata, né trasportara fuori dal museo né fuori dalla citta”.
Questo testamento ci dice tantissime cose: la collezione deve rimanere integra,
non deve uscire al di fuori del museo di Bologna, e deve essere affidata ad un
dottore, perchè deve continuare a produrre conoscenza, non deve essere
conservata solo per essere contemplata. Ci dice quale funzione deve continuare
ad avere la sia collezione, ovvero proseguire lo studio e la ricec
Oggi questa collezione fa parte delle collezioni di Palazzo Poggi a Bologna.
Ulisse era un'umanista, uno studioso di botanica e di zeologia, e prima di ciò si
era occupato di filosofia, rischiando di finire nelle maglie dell'inquisizione, in
quanto cosiderato eretico, e quindi gli venne consigliato di occuparsi di altro.
Accettò questo consiglio, perchè gli umanisti erano intellettuali che
attraversavano i saperi. Essere umanisti non consisteva nell'occuparsi soltanto
delle lettere, dei saperi che non hanno a che fare con la scientificità; gli umanisti
si occupavano del sapere in tutte le sue forme, quindi si poteva passare dalla
filosofia, all'astrologia, matematica ecc..
Il testamento è un documento fondamentale per capire il cunst vollen del
collezionista, e cosa di essa vuole che ne sia fatta.
Si parla di OPERA-COLLEZIONE → l'intera collezione è un'opera d'arte. Nel
testo uscito pochi anni fa “La Collezione come forma d'arte” viene sottolineato
come la collezione stessa si sia affermata nel corso degli ultimi decenni come
una forma d'arte. La collezione è un'opera.
Esiste la collezione intitolata “Mez Bau di Switz”, chè una costruzione di
oggetti, di ricordi, e di memorie; alcune molto banali (bottoni, biglietti dell'bus) e
altri piu rari (scritti degli amici artisti, disegni) che costruisce in una sorta di
archiscultura, un'architetttura che è anche scultura, perchè ci si puo entrare dento.
Quella è una collezione. È anche un'opera. Il cunst vollen, in questo caso è quello
di raccontare la sua vita attraverso gli oggetti.

TELECOMMESSO (?) è un'altro elemento fondamentale per analizzare le


collezioni. Il telecommesso, è un'istituto di origine feudale che si fondava sul
principio del magiorasto(?),stabiliva che i beni andassero al primogenito. Esso
rappresentò fino al 1861 uno strumento per garantire la conservazione.
Ed è grazie ad esso che ci sono giunte alcune collezioni come la Collezione
Barberini, la Collezione Colonna. Lo scopo era fare in modo che non venissero
disperse.
La Galleria Borghese è diventata pubblica attraverso un'acquisizione, è stata di
proprietà privata fino a tutta la prima metà del 900; la Galleria Colonna è ancora
oggi una galleria privata. Queste gallerie, ci consentono di incontrare opere d'arte
importantissime ma ci permettono anche di capire un modo di scrivere
l'esposizione diverso da oggi. Esse non erano nate per essere aperte al pubblico, e
quindi le opere sono collocate secondo il gusto personale del collezionista, e lo
spazio. C'è una forte relazione fra la collezione e lo spazio.

Oggi la Soprintendenza, può vincolare gli oggetti delle intere collezioni, come
anche gli archivi (che sono collezioni).
Perchè la soprintendenza può vincolare una collezione? Il VINCOLO è una
forma di tutela che vuole garantire l'interezza della collezione. Non si vincolano i
singoli pezzi, ma tutta la collezione, perchè è la l'intera collezione che è un'opera.
A Salerno, esiste la Collezione di Ceramiche, di Alfonso Tafuri. Essa è stata
messa insieme dal signore Alfonso, oggi deceduto, il quale aveva un negozio di
oriceferia a Via Mercanti. Non era uno studioso, ma era una sua passione. Aveva
una grande attenzione per la conservazione e la tutela del Centro Storico di
Salerno, che all'epoca viveva quasi nell'abbandono. Lui pensava che bisognasse
conservare la Storia del Centro Storico, e la ceramica era uno degli elementi che
ha accompagnato, e accompagna tutt'ora la vita del luogo. Per questo motivo
creò il museo che è ospitato nel Centro Storico in un locale di origine
Medioevale che è stato riqualificato. Questa collezione è stata vincolata dalla
soprintendenza, perchè è una collezione che ha oggetti in ceramica molto
importanti, ma sopratutto perchè è l'intera raccolta che racconta le trasformazioni
della città. Quando veniva abbattuto o restaurato un vecchio edificio, le
mattonelle venivano buttate, e Alfonso le recuperava, infatti la parte piu
importante della collezione sono le rigiole, le mattonelle.
Capiamo come sono cambiati i gusti, i modi di pensare lo spazio privato e
pubblico, perche queste mattonelle provengono da case ma anche da Chiese.
Il ministero l'ha vincolata (non si può vendere, spostare) perchè è l'intera
collezione che è interessante; la sua storia, il cunst vollen del collezionista, che
cercava non pezzi specifici ma tutti i pezzi che raccontavano la storia della città.

Il museo, per come noi lo intendiamo, non nasce molto tempo fa.
Nel mondo antico non esisteva il museo.
Il termine museo è legato alle muse. Le muse erano divinità che sorvegliavano le
arti.(danza, astronomia, musica, pittura ecc) La loro funzione era quella di
ispirare e temere vivo il ricordo, la memoria.
Il museo, luogo dedicato alle muse, ci dice molto della sua funzione: conservare,
trasmettere, ispirazione (perche si doveva produrre). Il museo quindi non è
soltanto un luogo di conservazione, di trasmissione e di esposizione, ma è un
luogo di memoria.

IL MUSEO NEL MONDO ANTICO: Non era un luogo di raccolta ed


esposizione degli oggetti. L'attenzione era posta sulla produzione. Era un luogo
dove si produceva sapere (scientifico, letterario ecc)
Anche oggi il museo è un luogo di studio e di ricerca. È un luogo in cui col
confronto degli oggetti nascono nuove idee. Esistono musei dove non ci sono
oggetti, ma ci sono idee.
Gli uomini di cultura rappresentavano il museo stesso. I musei nascono per
volontà del potere politico (ciò resta costante nella storia)
Essi non ci parlano solo del passato ma anche del presente. Il potere ha interesse
nel museo perchè egli si rappresenta attraverso esso.

IL MUSEO NEL MEDIOEVO : Nel medioevo non ci sono musei. Il termine


“museo” scompare.
|Warbug, ci ha insegnato a leggere il medioevo non come una fase in cui la
pittura classica scompare, ma un momento in cui la cultura classica assume
forme diverse. Troviamo comunque delle linee di continuità che non sono
immediatamente visibili. La sua biblioteca, è esemolare della ricchezza delle
discipline che entrano in gioco quando noi vogliamo parlare dell'arte, o meglio
delle immagini, perche lui lavora molto sulle immagini (filosofia, poesia,
discipline che apparentemente sono lontane dalla storia dell'arte ma di cui la
storia dell'arte non puo fare a meno. |
Non esistono musei, perchè la parole non esiste, ma le CHIESE, sono il primo
esempio di un'istituzione che si fonda sulle esposizioni , cosa che fino ad ora era
completamte mancata.
La Chiesa anticipa il museo moderno, attraverso aspetti museologici e
museografici riconoscibili, che ritroviamo successivamente nei musei .
Nella chiesa gli oggetti vengono esposti → è il primo caso in cui, in uno spazio
pubblico si trovano oggetti esposti. Questi oggetti hanno sia una funzione di
culto, che un valore espositivo, perchè vengono esposti. Alcuni oggetti vengono
esposti solo in alcune occasioni (tesori. Reliquie) altri sono esposti in maniera
permanente. È il primo spazio pubblico che esponde degli oggetti, con una
finalità di culto ma anche con la finalità pedagogica, pastorale; l'esposizione
serviva per raccontate. Il sapere non si trametteva attraverso la scrittura (pochi
sapevano leggere e scrivere) ma attraverso le immagini.
La Chiesa, è anche il primo spazio pubblico, in cui troviamo la gerchizzazione
degli spazi, cosa che accade nei musei → cosi come quando andiamo in un
museo, nelle chiese, riusciamo a riconoscere i capolavori, attraverso un certo tipo
di esposizione, per come vengono illuminati... gli spazi dei musei, sono
gerarchizzati nello stesso modo delle Chiese. Ci sono dei criteri.(Tutti siamo in
grado di entrare in una Chiesa, e capire dove trovare l'opera più importante,
sull'altare maggiore.)
Nelle chiese medioevali, venivano esposte opere d'arte, ma anche oggetti
straordinari, come le mirabilia, e tante altri oggetti diversi fra di loro (come i
coccodrilli; oggi un coccodrillo è ancora visibile all'interno della Chiesa della
Beata Vergine delle Grazie a Mantova).
I resti del mondo antico, venivano inglobati nel corso del Medioevo, e ciò accade
anche nei musei, in quanto ospitano oggetti di varie epoche; in più gli oggetti
erano collocati ad una altezza che li rendesse fluibili, proprio come oggi nel
museo.

MUSEO IN ETA' UMANISTICA : L'età umanistica riporta alla luce l'idea del
museo, che veniva visto nello stesso modo del mondo antico . Il termine
“museo” viene recuperato, e anche il museo, che viene visto come un luogo di
studio, di produzione della cultura, un luogo un cui gli oggetti sono presenti, ma
non esposti (come accadva nelle chiese) perchè servivano allo studio; infatti, si
formano gli STUDIOLI.
Gli studioli, sono delle stanze private, interne alle case, in cui si studiava, si
rifletteva, e al loro interno si trovavano le collezioni; come un gabinetto. Sono
spazi privati, intimi, più nascosti. Al loro interno entravano soltanto pochissime
persone.
Nell' Età Umanistica, si comprende l'importanza della tutela. Si comprende che
gli oggetti, che erano pervenuti dal mondo antico, erano un patrimonio
importante, che non doveva essere disperso, ma tutelato.
Papa Sisto IV, nel 1481, istituì il Museo Capitolino, anche per consolidare la
propria autorità. (Il museo, ancora una volta ha a che fare con il potere)
Papa Pio II, nel 4092, emanò una Bolla Papale che proibiva l'utilizzo dei marmi
antichi; le rovine del mondo classico non devono essere utilizzate come elemento
di spoglio o di reimpiego, come era accaduto nel Medioevo, ma devono essere
tutelate. Incomincia a nascere l'dea della conservazione e della tutela.
I pontefici diventano grandi collezionisti: Giulio II, commissiona la costruzione
del Museo del Belvedere; Leone X nominò Raffaello, come Ispettore Generale
delle Belle Arti. I beni culturali (noi oggi li chiamimo così, all'epoca non
venivano cosi chiamati) e i musei, hanno avuto per secoli ,come riferimento gli
artisti e non gli storici dell'arte o i direttori; erano loro ad occuparsi della
conservazione e della gestione. Si scelsero gli artisti, perchè erano persone in
grado di valutare la qualità delle opere e di realizzare restauri. Nell'800 finisce
l'era degli artisti, e inizia quello degli storici dell'arte.

03\10\2019
Lezione 5
Il collezionismo, in Italia, si sviluppa a partire dal 400, in Età Umanistica. Si
diffondono GABINETTI E STUDIOLI. Si tratta di raccolte di libri e di oggetti
eterogenei (naturalia, artificialia e mirabila) collocate in un piccolo vano, vicino
la camera da letto, nella parte più intima della casa.
Nei paesi del Nord Europa si diffondono, nelle corti principesche, le
Wunderkammern.
NATURALIA: Tutto ciò che non è prodotto dall'uomo, ma si trova in natura.
Gemme, oggetti di pietra, fossili, frutti esotici, minerali, animali impagliati nuti,
perchè siamo in conflitto. Per questo La dimensione pedagogica-didattica, è
importante. Nascono cosi le accademie, che hanno la funzione di modello e
insegnamento per gli artisti.
Il TEMPIO DELLA FAMA contiene i primi elementi museografici: didascalie,
pannelli illustrativi, i ritratti degli uomini illustri ordinati secondo delle categorie
(principio di ordinamento). (coccodrillo nella chiesa)
ARTIFICIALIA: Oggetti creati dagli uomini. Stumenti scientifici, musicali,
ritratti di uomini illustri, talismani, oggetti etnografici, monete, sculture, libri,
reperti archeologici
MIRABILIA: tutto ciò che è straordinario e mostruoso e suscita meraviglia
L'eterogenietà dei contenuti delle collezioni, ha fatto pensare inizialmente ad una
mancanza di razionalità, tant'è che avvolte sono state descritte come un'accumolo
di oggetti diversi fra di loro, tenuti insieme soltanto dal loro essere rari, e
ricercati, e non da un cunst vollen preciso.
In realtà attraverso gli studi, si è capito che c'è un criterio che tiene insieme i
naturalia, gli artificalia e i mirabilia ed è che questi oggetti, venivano studiati.
Successivamente anche esposti. Ma la cosa più importante è che essi venvivano
studiati. All'intero degli studioli si trovavano anche oggetti che appartenevano al
mondo classico. Sono oggetti semiofori.
Gli studioli servivano per la riflessione.
I gabinetti e gli studioli, sono inizialmente legati agli studi umanistici, poi nel
corso del 500, diventano anche oggetto di contemplazione estetica e di
affermazione del prestigio principesco. → c'è un'evoluzione.
Inolte, gli oggetti prima venivano raccolti soltanto dagli studiosi (per essere
studiati) poi anche dai principi.
Gli oggetti del passato servono a dare un significato, un valore al presente.
Quando il collezionismo, si afferma in ambito principesco, assume forme
diverse, perchè il principe, amante delle arti, le promoveva, le collezionava, non
tanto con lo scopo di studiarli ,quanto con l'intenzionde di dimostrare di
possedere la conoscenza, il prestigio, la cultura, che erano le condizioni
necessarie per poter esercitare il potere politico, e avere consenso. Il potere si
riconosceva nell'arte, per questi motivo le collezioni crescono e diventano
sempre più importanti.
Il gabinetto ha quindi significato diverso per principi e studiosi.
Lo studioso si spinge verso la direzione della conoscenza, il principe si spinge
verso la direzione del dominio. Ma al centro di tutto questo c'è il mondo.
Venivano raccolte artificalia, mirabilia, naturalia, libri, rarità, tutto quello che
serviva per diventare i personaggi centrali.
Tutti questi oggetti, contribiscono a restituirci un'immagine del mondo.
L'espressione, teatro del mondo, THEATRUM MUNDI, è un'espressione, che ci
dice con grande chiarezza, il valore che questi oggetti assumono nel loro
insieme. Attraverso essi si voleva avere una visione del mondo.
Si voleva cercare un rapporto fra il Microcosmo e il Macrocosmo.
L'astrologia è un residuo di queso processo, è un residuo del Microcosmo (uomo)
e il Macrocosmo(mondo delle stelle).
I gabinetti, gli studioli, le wunderkammern, sono osservatorio-laboratorio del
mondo, e offrono una suprema illusione di dominio.
Questi teatri della memoria, sono costruiti secondo un ordine che serve a
ricordare l'ordine del cosmo. Cosa centra questo con il collezionismo? La
collezione, nel microcosmo, deve rappresntare il macrocosmo.
Attraverso l'articolazione dello spazio, ci sono dei criteri topologici, di
disposizione e non di esposozione; tant'è vero che Molte di queste collezioni,
sono raccolte in armadi che hanno dei cassetti, che corrispondono a delle
posizioni, per cui è possibile ricostruire il cosmo. Per questo la collezione è
teatro del mondo.
Quindi, la collezione è costituita da oggetti di diversa natura, questi oggtti,
vengono disposti in criteri, mentre prima dicevano che erano
un'accumolo .l'esigenza della collezione era mettere in scena, la natura del
cosmo. Il rapposto tra la terra e il cielo. Possedere la collezione, significava
possedere il mondo.
Uno studioso, pensava che le collezioni dei gabinetti italiani e francesi, fossero
piu evolute di quelle tedesche fossero piu infantili.
Gli oggetti collezionati, sono stati importi sia per la storia dell'arte che per la
scienza.

Particolarmente importanti sono gli studioli di :


Leonello d'Este a Ferrara, Palazzo Belfiore
Francesco I De Medici
Isabella d'Este, moglie di Francesco Gonzaga, Mantova. Molto famoso. È andato
distrutto, anche se molti pezzi, sono oggi presenti al Louvre.

- Museo di Ferdinando Cospi: è interessante osservare come artificalia, naturali,


sono mescolate. Sono presenti moltissimi coralli, perchè, non si sapeva se
fossero vegetali, animali o pietre. Troviamo anche il busto di Dante, al centro,
perchè dante nella Divina Commedia, ci ha offerto una descrizione del mondo
ultraterreno, con le relazioni con il mondo terreno.
- Museo di Ferrante Imparato: farmacista e naturalista napoletano (1550-1631)
allestì un Museo Naturalistico presso la sua casa di Palazzo Gravina a Napoli.
Troviamo qui un'attenzione per la disposizione.

Età della Controriforma: nel 1517, le tesi di Lutero vengono affisse sulla porta
della cattedrale di Wittenberg, così inizia la Riforma Protestante. Nel 1545-63,
con il Concilio di Trento, si apre l'Età della Controriforma. Questo momento
della storia, trova un suo riflesso nelle collezioni.
Paolo Giovio, era un'umanista che dopo il Sacco di Roma, fatto dai
Lanzichenecchi (alcuni affermano che l'Umanesimo finisce con il Sacco di
Roma, anche Giovio lo pensa perchè Roma è diventata vulnerabile, e si è capito
che anche Roma, può essere distutta) realizza un Museo di Exsempla, che però
lui chiama il TEMPIO DELLA FAMA.
Qui non riunisce opere d'arte, o naturalia ecc, ma riunisce una serie di ritratti che
servono a ricordare la memoria di figure esemplari della storia dell'occidente,
perchè teme che tutto possa andare distrutto.
In questo caso l'esposizone è molto importante. Questi ritratti non vengono
esposti perchè contemplati da Giovio, ma sono messi li perche devono essere
visti dalle persone.
Haskell, afferma che la villa-museo di Giovio, può essere consideratoil primo
esempio di spazio museale ante litteram, non di mero collezionismo d'arte →
ante litteram = non esiste ancora il museo, ma questo lo è

07\11\19

Nell' ETA' DELLA CONTRORIFORMA (Chiesa di Roma contro Riforma


protestante di Lutero) si avverte la necessità di creare delle ISTITUZIONI che
abbiano un CARATTERE DIDATTICO E PEDAGOGICO, perchè l'Età della
Controriforma è un esperienza traumatica per la comunità cattolica e per la
cultura, che si divide tra Cattolici e Riformatori.
La Chiesa Cattolica che ha trovato sempre nell'arte un'affermazione dei propri
valori, in questo momento sente l'esigenza di definire in maniera ancora più
precisa i valori e i contenuti, perchè si era in conflitto, per questo la dimenisione
pedagogica-didattica, è importante. Nascono cosi le ACCADEMIE, che hanno la
funzione di modello e insegnamento per gli artisti.
Nel corso dello stesso secolo, ritroviamo l'esperienza di ULISSE
ALDROVANDI (ne abbiamo già parlato con il testamento). Egli era bolognese,
studioso di matematica, lettere, giurisprudenza, filosofia e medicina. Venne
arrestato nel 1549 per eresia e processato al Tribunale dell'Inquisizione. Su
consiglio di Paolo Giovio, si converte alle scienze dedicandosi innanzitutto alla
raccolta e schedatura dei pesci, e poi alla botanica.
Nel 1568 propone al Senato di Bologna di istituire un “Giardino dei Semplici”,
che era una raccolta naturalistica.
Realizza un museo enciclopedico, che segue un odine mnemonico, non
strutturale, di “Tutto ciò che giace sotto la Luna”.
Nel suo testamento del 1603, esprima la volontà di donare la sua collezione al
Senato di Bologna, scrivendo: “che le mie fatiche vengano continuate dopo la
mia morte, per l'onore e l'utile della mia città,perchè queste fatiche non siano
state fatte invano”
Nel 1676 alla sua collezione si aggiungerà quella di Ferdinando Cospi.
La sua esperienza è per noi molto importante, perchè ci consente di conoscere
come il Museo incomincia ad essere definito come uno spazio di studio e di
ricerca. (una delle cose che poi ritroviamo nei Musei Contemporanei)
Nasce cosi il Museo di Scienze Naturali di Ulisse Aldrovandi. In esso erano
conservati molti disegni, acquerelli, che ritraevano specie botaniche, flora, fauna
era un' enciclopedia.
Troviamo anche l'immagine del drago, perchè era considerato come un leone, un
cane, non era considerato un'anaimale fantastico, ma un'animale presente nel
regno animale. Ciò ci fa capire come i criteri si scientificità erano molto diversi
da oggi.
La classificazione degli esseri vegetali, animali, era fatta secondo criteri
morfologici (aveva messo insieme tutti gli animali a 4 zampe, a 2 ecc) e non
secondo i criteri funzionali (erbivori, mammiferi)
questa collezione nasce nell'Eta della Controriforma, come luogo di studio.

GLI UFFIZI:
I Medici, si dedicano al collezionismo a partire dal 400. Lorenzo de' Medici
colloca le collezioni nel Palazzo di Via Larga, e ne fa stumento di prestigio e di
affermazione politica.
Nel 1563 viene fondata l'Accademia del Disegno, per supportare e accompagnare
la creazione. (Perchè in Età della Contro Riforma era molto importante la
didattica, la pedagogia ecc)
Gli Uffizi, realizzati da Giorgio Vasari nel 1581, accoglievano un Teatro, una
Chiesa e una Galleria per le esposizioni. Aveva una funzione diversa quando
venne progettata e ralizzata,rispetto ad oggi. Successivamente diventerà un
modello per i musei futuri.
Nel 1769 il Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo di Lorena, promosse l'apertura
della Galleria degli Uffizi che venne gestita dallo Stato.
L'ordinamento venne affidato all'Abate Lanzi, autore della “Storia Pittorica
dell'Italia”.
Prima dell'apertura vennero dislocate le collezioni eliminando ciò che era
estraneo all'arte (armature, collezioni scientifiche) e questi oggetti vennero
trasferiti in altri musei come il Bargello. Viene organizzata una nuova struttra di
gestione del museo: direttore, specialista antiquario conoscitore, restauratore e
custodi.

PINACOTECA AMBROSIANA: Venne fondata dall'Arcivescovo di Milano,


FEDERIGO BORROMEO nel 1618 dove dona la sua collezione privata.
Nel 1601 fonda la Biblioteca Ambrosiana.
Nel 1621 fonda l'Accademia di Belle Arti.
Tutti luoghi in cui si conserva e si trasmette la cultura e il sapere.
Federigo Borromeo nel suo libro, “MUSAEUM” (1625) illustra i contenuti della
collezione, concepita con scopi pedagogici, come luogo di creazione del
consenso e affermazione della cultura cattolica. Era aperta al pubblico, ma ad un
numero ridotto.
L'aspetto estetico della collezione è funzionale alla trasmissione dei contenuti
cattolici.
È interessante che definisce questo suo libro Museum, ricordandoci ancora che il
museo è la casa delle Muse e quindi un luogo di ispirazione e di trasmissione.
Nella sua collezione che poi dona alla Pinacoteca , ci sono delle copie, perchè
quello che importava non era il capolavoro in sé ma l'iconografia e ciò che essa
trasmette.
Passo del libro Mausaeum: “In questo nostro museo ci sono quadri, disegni e
copie ricavate dalle opere più famose degli antichi. Vi sono ritratti di uomini
illustri, oltre quadri che rappresenta un fatto o un argomento particolare. Dicono
che tutte le cose umane sono caduche e in breve spazio di tempo si guastano o
periscono; perciò era da desiderarsi per il bene dell'umanità che, come giunsero
fino a noi le copie dei libri antichi, così giunsero quelle degli antichi quadri più
famosi.” → non sono importanti gli originali, importa il messaggio e la
trasmissione, il tramandare.
Il museo è luogo di ispirazione per gli artisti e di trasmissione di memoria del
passato.

IL GRAND TOUR:
Nel corso del 700 (Illuminismo) si afferma la consuetudine, già affermatasi nel
XVII sec, del Grand Tour → viaggio d'istuzione che veniva fatto dagli uomini
delle ricche famiglie del Nord Europa.
Meta irrinunciabile l'Italia, e in particolar modo Roma, Napoli e Sicilia.
Tra gli illustri personaggi che hanno lasciato racconti e diari dei loro viaggi in
Italia, c'è GOETHE, che nelle pagine del suo diario scrive:
“Da lontano non si ha notizia che dei massimi tra loro e sovente ci si accontenta
de'nomi; ma quando ci si avvicina a questo firmamento e si comincia a scorgere
anche il fulgore degli astri di seconda e di terza grandezza, e ciascuno di essi
risalta anche perchè fa parte dell'intera costellazione, ecco che quel mondo
diventa grande, l'arte più ricca”.
Questo paragrafo da lui scritto è molto importante perchè suggerisce una
derizione che sarà accolta molto piu tardi, cioè PENSARE AL PATRIMONIO
STORICO ARTISTICO NON SOLTANTO NEI SUOI CAPOLAVORI, nelle
eccellenze,MA PENSARLO COME AD UNA COSTELLAZIONE, dove ciascun
elemento illumina l'altro, dove ci sono stelle piu luminose e meno luminose, ma
senza esse non ci sarebbe costellazione.
Quando si è lontani, ci si immagina di andare a vedere Leonardo e i piu grandi
artisti, quando però arrivi ti rendi conto che è un tessuto, una trama, una
costellazione.
Le sue descrizioni ci hanno consentito di recuperare anche pezzi di paesaggio
che sono scomparsi.

Il 700 è il secolo in cui NASCE LA MUSEOGRAFIA. In questo periodo a Roma


c'erano numerosissimi collezionisti italiani e stranieri. Li guidavano studiosi
importanti, come Winkelmann, Canova. Il mercato ufficiale e quello clandestino
dell'arte convivevano.
Nel 1726 l'Editto Albani ampliò il numeo di addetti pontefici alla tutela.

Nel 1746 venne istitutito il MUSEO DI VILLA ALBANI, una raccolta privata,
visitabile, ordinata da Winkelmann. La cosa che viene messa in evidenza, è che
l'ordinamento enfatizza il rapporto con l'architettura. Grande attenzione
all'elemento museografico, infatti in questo momento che nascono le prime
architetture museali. Fino a questo momento le collezioni venivano collocate
all'interno di palazzi reali e residenze principesche.
A partire dalla fine del 700 cominciano ad essere costuiti i primi musei, la prima
architettura dei musei. Per museografia non si intendono le descrizioni delle
collezioni ma lo studio degli spazi per l'esposizone.
L'architettura dei musei utilizza come modello il mondo antico, il mondo
classico.

Nel 1775 in Vaticano nasce il MUSEO PIO CLEMENTINO (Clemente XIV e


Pio VI) che accoglie le collezioni archeologiche vaticane.
Il museo si afferma come istruzione per la conservazione e la tutela.
Esso viene realizzato con caratteristiche riprese dall'architettura del Pantheon e
delle Terme ( rotonda, lo scalone di ingresso, Sala delle Muse, cortile del
Belvedere) L'ordinamento delle statue venne affidato a due antiquari.

Oxford, THE ASHOMLEAN MUSEUM nasce nel 700. E' un Museo


Universitario. Accoglie una collezione di arte e archeologia, (l'arte egizia ecc.. )
che nasce con una convinzione fortemente pedagogica e didattica.
Raccoglie gli elementi che consentono lo studio e la conoscenza della civiltà
occidentale.

BRITISH MUSEUM , Londra : Nasce per volere del medico, naturalista e


collezionista Sir Hans SLOANE (1660-1753).
Durante la sua vita Sloane aveva collezionato più di 71.000 oggetti che voleva
conservare intatti dopo la sua morte, cosi lasciò in eredità l'intera collezione al
Re George II affinchè fosse messa a disposizione della Nazione in cambio di un
pagamento di 20.000 sterline ai suoi eredi.
La donazione fu accettata il 7 giugno 1753 e così venne istituito il British
Museum, che viene costruito sull'esempio del tempio.
Nel 1756 re George II donò la “Old Royal Library” dei sovrani d'inghilterra ,
aperta al pubblico il 15 gennaio dle 1759. diretto da scienziati raccoglie
collezioni intese come stumenti di lavoro, libri e manoscritti per un pubblico
scelto di eruditi. Il museo era allora regno di gentiluomini eruditi e l'accesso vi
era assai limitato. Dopo aver visitato Londra nel 1785, lo storico tedesco
Wenderborn lamentò che “ chiunque desiderasse visitare il museo era tenuto a
lasciare le proprie credenziali presso la segreteria e soltanto in capo a 15 giorni
all'incarica ci si poteva aspettare di ricevere una carta d'accesso”. Fino alla fine
del 19° sec l'accesso è rimasto soggetto alle medesime norme. (La classe
operaria, la piccola borghesia erano escluse.)
La sua istituzione è precendete al Louvre-> nascerà per volontà dei cittadini e
non per volontà del re
Le esposizioni universali, quelle dell'85 al Louvre, prevedevano l'accesso
indifferenziato ma questo venne considerato pericoloso, ma invece andò tutto
bene.

Il collezionismo meraviglioso, quello principesco, come le wundekammen,


(anche gli Uffizi) vengono disarticolate nel 700 quando si ha un mutamento
ipestimologico che porterà all'articolazione delle discipline (discipline
umanistiche-discipline scentifiche) nascono musei che hanno specifiche
caratteristiche dal punto di vista delle collezioni. Molte collezioni venivano
quindi anche disarticolate, come gli uffizi, i quali non raccoglievano solo opere
d'arte ma anche le armi, strumenti scientifici ecc.. gli artisti non controllano e
non organizzano piu i musei ma nasce la figura dello storico dell'arte. (anche
questo oggi sta cambiando, il direttore che prima dirigeva la reggia di caserta
aveva competenze manageriale, ma non era un'architetto, ne storico dell'arte)

LOUVRE: MUSEO MODERNO. MUSEO RIVOLUZIONARIO. (perchè


pubblico)
1789 presa di Bastiglia → situazione traumatica, grande rovesciamento.
1791 statalizzate le raccolte d'arte reali → pasaggio importante. È lo Stato a
gestire i beni storici artistici. I beni sono dei cittadini
10 Agosto 1792 cade la Monarchia, dopo 9 giorni viene trasformato il palazzo
del re in museo pubblico.
Il governo rivoluzionario istituisce 4 musei: Museum National, Museum
d'historie naturelle, Museum des Monument Francais, Museum des Art set
Metiers (delle arte e dei mestieri)
la rivoluzione francese ha molta sensibilità sull'elemento culturale. Venne fatto
ciò anche per avere consenso.
Appena cade la monarchia si apre il museo. “Il museo si apre con la
rivoluzione”.
Il louvre prima di diventare Museo era il palazzo reale, e una fortezza
Medioevale. Al louvre rimangono i beni archeologici e artistici, gli altri beni
vengono dislocati negli altri 3 musei.
La storia dei musei che si apre alla fine del 700 con il Louvre, avrà nell'800 uno
sviluppo molto importante, tant'è che si parla dell'800 come il SECOLO DEI
MUSEI. Nell'800 i musei aumenterano e nascono nuove tipologia di museo.
Il Museo dei Monumeti Nazionali Francesi raccoglie opere confiscate nelle
chiese o negli edifici religiosi; verrà chiuso nel 1816 (nel 1815 cade Napoleone).
Le collezioni confluiranno nel museo di Cluny, dedicato al medioevo francese e
più di recente nella città dell'archiutetture e del partimonio.

IL LOUVRE: Museo Nazionale. Dedicato alle arti figurative, viene innaugurato


nel 1793 ed è affidato a David (pittore romantico).
È un museo didattico, aperto gratuitamente al pubblico e sopratutto agli artisti.
Esistevano gli orari di apertura riservati agli artisti, in modo che essi potevano
lavorare.
La stuttura dipartimentale è diretta dai conservatori, il consiglio direttivo formato
da artisti.
“Epurazione” (allontanamento) delle collezioni , in seguito reintegrate in quanto
verrà adottato un criterio formalistico di lettura delle opere. David dichiara che le
collezioni del museo devono trasmettere i valori, quindi non distrugge i dipinti
ma non li mette in mostra.
Fa una selezione di opere dove non si celebra l'ozio, ma favorisce la visione di
opere che hanno un contenuto vicino agli ideali della rivoluzione. Quando poi il
museo perderà il didattico pedagogico tutte le opere rientreranno. David
affermava che “il museo non devesse essere una raccolta di frivoli oggettidi
lusso, ma un'autorevole scuola.”
Nel 1803 esso diventa Museo Napoleonico, in quanto si arricchisce degli oggetti
che Napoleone conquista nelle sue campagne. Molte opere italiane.
Nell'opera “Progetto di sistemazione della grande galleria del Louvre” possiamo
vedere raffigurati artisti che copiano le opere (le opere venivano ancora spostate,
e messe vicino l'artista) ci sono donne, un bambino, persone che leggono perchè
ci sono nuovi stumenti didattici come dei diaretti con la spigazione delle opere,
cerano anche visite guidate, perchè non si potevano esculdere le persone che non
sapevano leggere.
Negli anni 80, nel Secondo anniversario della Rivoluzione Francese, viene
bandito un concorso per creare un nuovo ingresso al Louvre e viene vinto da
un'architetto americano, FEI, che costruisce 3 piramidi. → una piu grande, le
altre due piu piccole. Queste piramidi realizzate in vetro e in acciaio, servono a
dare luce al sotterraneo e a creare un'accesso protetto per i visitatori. Questa
soluzione oggi non appare piu soddisfacente, perchè il numero dei visitatori è
cresciuto ancora di più e quindi le file vengono fatte già da fuori le piramidi. La
piramide grande era stata costruita per evitare che il pubblico dovesse fare la fila
all'esterno.
Perchè ha vinto il progetto delle piramidi? Perchè le piramidi richiamano
all'antico; è un monumento funebre quindi ha in se il senso del mausoleo; è un
simbolo riconoscibile a livello universale ; hanno un carattere di eternità; queste
piramidi create in vetro mostrano, non nascondono; entra luce naturale; sono
stati intelligenti a crearli per lo spazio di accoglienza, di ingesso. Il louvre ha
anche aperto un museo ad abudabi.

PINACOTECA DI BRERA: Nasce nel 1809. Accolse al suo interno la


Pinacoteca Ambrosiana, avviata da Federigo Borromeo, con opere confiscate
provenienti dall'Italia Centro-Settentrionale, con l'intenzione di concentrare a
Milano grandi capolavori.
Brara ha dei limiti di spazio enormi, perchè questo palazzo non era pensato per
accogliere un museo.

Nel corso dell'800 : Congresso di Vienna → fu una conferenza a cui


parteciparono le principali potenze europee, per riorganizzare l'assetto
dell'europa dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche. Nascono una
serie di musei importantissimi in tutta Europa
nel 1824 nasce a Londra la National Gallery
nel 1830 a Monaco la Gliptoteca progettata da Leo Von Kleanze
nel 1840 viene aperto al pubblico l'Ermitage a San Pietroburgo, progettato da
Von Kleanze
in Gran Bretagna i musei pubblici all'inizio del secolo erano una dozzina, nel
1850 una sessantina e nel 1914 oltre trecento.
Tutti questi musei vengono creati sul modello del tempio greco o sul modello del
palazzo rinascimentale.
A Berlino esiste l'isola dei musei. (qui si trova l'altare di pergamo)

09\10\19

I musei incominciano ad essere pubblici, diventando patrimonio nazionale.


Negli Stati Uniti nasceranno molti musei grazie alle associazioni e ai privati, non
come avviene in Europa.
Quando nascono i musei, gli Stati Uniti erano una nazione molto giovane e ricca
che doveva costuirsi un'identità, gli americani avvertono l'esigenza di rafforzare
la loro immagine culturale, che si rafforza attraverso l'acquisizione di pezzi di
storia europea. Nascono per rafforzare culturalmente la Nazione.
Dovremmo aspettare il 900 per vedere l'autonomia della cultura
statunitense,quando la capitale dell'arte si trasferirà dall'Europa agli Stati Uniti.
I circoli piu colti, gli intellettuali statunitensi, propongono di investire nella
cultura.
BOSTON, NEW YORK e PHILADELPHIA, sono le prime città americane in
cui nascono i musei.
Perche queste 3 città? Perchè sono le città di più antica fondazione, quelle che
hanno da sempre un legame forte con l'Europa.
Chi propone l'apertura dei musei negli Stati Uniti? I PRIVATI.
Le associazioni di intellettuali, di studiosi, di classe elevata, che si riconoscono
nei musei, li alimentano attraverso i propri investimenti, e le proprie collezioni.
Negli Stati Uniti il ruolo dei privati era ed è determinante.
I musei hanno una natura privata a differenza dell'Europa, dove la maggior parte
dei musei sono pubblici, stati, di enti locali, universitari, ma pubblici; negli USA
i pochissimi musei pubblici sono gestiti dagli Istituti Federali.
I musei negli Stati Uniti, coinvolgono da subito il pubblico.
In Europa il museo non aveva interessa nel coinvolgere il pubblico, questo
aspetto è diventato importante solo negli ultimi decenni. Negli usa invece si
perchè sono i visitatori, che con le loro donazioni, garantiscono buona parte delle
risorse che sono necessarie alla vita dei musei.
Nel 1870 nascono 3 GRANDI MUSEI:
Mamerican Museum Naturial History,
Metropolitan Museum Art di NY
Museum Art di Boston
Questi musei nascono proprio come musei, non come in Europa dove i palazzi
nobiliari si trasformano in musei. Essi si ispiano al Tempio o al modello di
Palazzi Rinascimentali.
Nello statuto di fondazione del Metropolitan: “il museo ha il compito di
incoraggiare e svilupare lo studio delle belle arti e la loro applicazione, di
promuovere la divulgazione di tutte le forme d'arte e, a questo fine, di offrire al
pubblico iniziative culturali e ricreative.” → di significativo in questo passaggio
dello statuto c'è: - il coinvolgimento del pubblico a cui bisogna offrire iniziative
culturali e ricreative; (Questo oggi è scontanto, ma all'epoca non lo era) -
promuove la divulgazione di tutte le forme d'arte, non solo quelle maggiori, ma
anche le arti applicate.
Tutto ciò in Europa è una acquisizione recente, negli USA invece il museo è nato
proprio con questa idea.
Leonardo Venuturi, Storico dell'Arte Italiana, è stato uno dei pochi docenti
universitari, che non ha firmato il giuramento di fedeltà al fascismo e quindi
venne espulso dall'università, e si è rifugiato prima in Francia e poi negli Stati
Uniti; caduto il fascismo è ritornato in Italia.
L'esperienza negli Stati Uniti, è stata molto formativa dal punto di vista dei
musei, ha portato infatti una serie di suggerimenti in Italia su modo di pensare e
gestire il museo (come luogo di didattica, come luogo di coinvolgimento del
pubblico)
Lo Smithsonial è una storia interessante. Ha 19 musei e …........

è un'istituzione che tiene insieme tanti musei. E' legato a James Smisson, che
negli USA non c'è mai stato. Era uno scienziato che ha deciso di lasciare la sua
eredità al nipote. È legato a washington. Ci sono archivi straordinari.
I musei privati ad un certo punto possono fallire. Lo smithsonial in questo caso
interviene se quel museo è reputato importante per la storia culturale degli usa.
Negli usa il rapporto con le collezioni è diverso rispetto al nostro. Da noi le
collezioni sono inalienabili, non possono essere venute, anche se il museo è in
difficoltà. Negli usa questo è possibile (a favore della nuova progettazione di uno
spazio, per comprare nuove collezioni). La gestione è diversa.

LE PERIODROOMS: Sono una modalità di allestimento.


Sono stanze, ricostruite di un tempo preciso, che danno la possibilità di leggere
un singolo oggetto all'interno del contesto originario.
E' un viaggio nel tempo muovendosi tra stanze.
Nascono con il Metropolitan, con la funzione di restituire i contesti delle opere.
Per noi è meno comprensibile, perchè entriamo più facilmente nei contesti delle
opere, riusciamo a ricollocare gli oggetti visivamente.
Se vediamo un trittico del 200 riusciamo ad immmaginarlo in qualche Chiesa
Medioevale, perchè esse appartengono alla nostra esperienza.
Un cittadino statunitense invece, non riesce a fare ciò (oggi si perchè esiste
interet) però quando nell' 800 nascono i musei era necessario raccontare anche i
contesti.
L'obiettivo è favorire la fuizione al pubblico.
Il pubblico colto viaggiava in Europa, ma per le persone che non potevano
viaggiare, bisognava trovare una soluzione.

A Boston nasce anche “ISABELLA STEWART GARDNER MUSEUM ”.


È una casa museo, una delle piu importanti degli USA.
Isabella era una collezionista che collezionava opere di grande valore e
importanza.
Nel testamento afferma che la sua casa deve diventare museo, a condizione che
nulla venga toccato, (Donazione modale) perche gli oggetti devono rimanere
come lei ha scelto che dovessero stare, secondo il suo gusto e la sua personalità.
Le case museo sono problematiche dal punto di vista dello spazio,
dell'accessibilità (creare rampe per i disabili) dal punto di vista della
conservazione, (es: luce che va a modificare un opera, perchè in questo caso, non
potendo spostare niente non cambiare disposizione).
Le case museo stanno nascendo sempre di più.
L'Isabella Stewart Garden Museum si è dovuto dotare di un nuovo spazio, che
non è andato ad intaccare la casa, per raccontare la storia del museo, come è
nato, per fare conferenze, mostre, ecc.. per questi musei bisogna trovare delle
soluzioni.
Lo stesso probelma c'è al Museo Filangieri di Napoli: è un museo di Arti
Industriali.
Filangieri voleva creare una Scuola di Arti Applicate a Napoli. Questo museo è
stato donato al Comune di Napoli, ma con un vincolo: le collezioni dovevano
essere accessibili a tutti, quindi aperto al pubblico, però per moltissimi anni è
stato inaccessibile, perchè il terrremoto del'80 aveva danneggiato la stuttura.
Questo problema non viene risolto velocemente, ma va avanti per moltissimi
anni e allora gli eredi fiangieri richiedono indietro le loro opere. (Legalmetne
loro hanno ragione)

TIPOLOGIE DI MUSEO CHE NASCONO DELL'800:

MUSEI CIVICI: Si diffondono in Italia dopo l'Unità d'Italia.


La storia italiana è caratterizzata da moltissime città che hanno avuto ruoli
importanti, quindi quando l'Italia raggiunge una unità, appare necessario
ricostitutire il tessuto di queste vicende.
I musei civici hanno la funzione di raccontare la memoria, la storia del paese,
della città, attaverso documenti, fotografie, dipinti, indumenti.

MUSEI INDUSTIALI :
La Rivoluzione Industirale crea nuove innovazioni.
Nel 1851 ci fu l'Esposizione Univesale di Londra, dove il pubblico entrò nei
musei perchè c'era un controllo da parte del pubblico stesso,che si controllava a
vicenda.
Ebbe un grandissimo successo. Venne creato uno stabile chiamato Cristal Palace,
“Palazzo di Vetro” che conteneva l'esposizione di arti applicate e innovative,
dell'industria di tutte le Nazioni.
Questa esposizione fu promossa da vari principi.
Un esempio di museo industiale è il MUSEO FILANGIERI: nasce nel 1872 e
viene innaugurato nel 1877. E' un museo civico, perchè è del Comune di Napoli.
È un museo artistico industriale con scuola officina.
Nel 1872 nasce a Torino il Museo Industriale.
Torino e Napoli accolgono i primi due Musei Industriali.

MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA:


A PARIGI nasce il Museo degli Artisti Viventi, il MUSEE' DU
LUXEMBOURG.
Nasco i Salon, mostre in cui espongono artisti contemporanei.
Il salon era un'istituzione sostenuta dalla Monarchia, dal re, in cui gli artisti
potevano esporre e vendere le loro opere.
Il musèe du Luxembourg, diventa uno spazio espositivo destinato alle opere e
agli artisti che avevano vinto i premi nei Salon, è un museo di passaggio.(Nei
Salon c'era una giuria che decretava i lavori migliori)
Queste opere esposte al Luxemboug poi potevano passare al Louvre ma solo
dopo la morte degli artisti. (In realtà al Louvre entreranno anche opere di artisti
viventi, come le opere di David.)
Le opere erano disposte su più ordini con una sorte di horror waqui, il criterio era
legato alle dimensioni dell'opera, e lo scopo era riempire tutti gli spazi.
Anche se è un MUSEO DI PASAGGIO è il PRIMO MUSEO DEDICATO ALLE
OPERE DEGLI ARTISTI VIVENTI.
Non è però un museo di Arte moderna, ma un museo degli artisti viventi di quel
tempo, per questo viene cheiamato anche museo di arte moderna, anche se non lo
è.
Sempre nell'800, mentre in Francia abbiamo questo museo di passaggio, a
BERLINO nasce l' ALTE NATIONALGALERIE, che non è un museo destinato
all'arte contemporanea, ma accoglie al suo interno anche l'arte contemporanea.
Questa è una tendenza del museo tedesco che si ritroverà fino agli anni del
nazismo.
Nell'800 i musei tedeschi, non aprono le loro porte soltanto all'arte del passato
ma anche all'arte del presente. (veniavno acquisite entrambe)
Per essa però non pensano ad uno spazio specifico.
Negli USA questo processo avviene attraverso una serie di interventi che
coinvolgono sopratutto gli artisti e i collezionisti.
La è formata da 3\4 personaggi, essa ha il compito di diffondere
l'arte delle avanguardie e moderne negli Stati Uniti.
Gli usa hanno una grandissima attenzione nell'arte contemporanea.
Ci fu una mostra che si tiene prima a New York e poi in altri paesi degli Stati
Uniti, in cui vengono esposte opere d'arte moderne e delle avanguardie. Questa
mostra ebbe un gran successo di scandalo.
la donna (uno dei personaggi) diventa una mercante, collezionista e operatirce
culturale

10\10\19

Nell'800 a Parigi, si incomincia ad avviare una forma museale dedicata all' arte
del presente, con caratteristiche però di un museo di passaggio, non come
un'istituzione permanente. (Museè du Luxembourg)
Negli Stati Uniti la situazione è diversa, perchè c'è l'urgenza di costuire un
sistema museale, e si pone direttamente l'attenzione anche verso l'arte nuova.
La mostra dell'ARMONY SHOW , tenuta a New York, a cui parteciparono
moltissimi artisti delle avanguardie, come Picasso, Brak ecc, segnerà “La
Tradizione del Nuovo”.
GLI STATI UNITI ISTITUIRANNO MUSEI DEDICATI ESCLUSIVAMENTE
ALL'ARTE MODERNA.

Copertine di due cataloghi: Gallery of Living Art e Museum of Livinf art.


Si riferiscono alla Collezione di Galatin, collezionista appassionato di Arte
Avanguardia.
I collezionisti non si limitano a raccogliere le opere ma le accompagnano anche
con una riflessione critica.
Galatin proporrà la sua collezione in una sede significativa, la New York
University. L'arte avanguardiatrova spazio nell'università.
L'arte delle Avanguardia è considerata un linguaggio progressista, in cui c'è una
carica di emancipazione e di rinnovamento . Saranno gli intellettuali, i
progressisiti e le donne i protagonisti. Le donne perchè l'arte dell'avanguardia
diventa un punto di trasformazione sociale, di emancipazione sociale che vede
pretagonista il genere femminile che è rimasto molto spesso a guardare.
L'arte contemporanea negli stati uniti si lega al rinnovamento sociale, culturale.

IL MOMA:
PRIMO MUSEO DI ARTE MODERNA.
Fondato nel 1929 da Lillie P. Bliss, Abby Aldrich Rockefeller, Mary Quinn
Sullivan ed altri quattro membri fondatori.
Il MOMA si dota di una sede dieci anni più tardi.
Direttore Alfred Barr, architetto prescelto Philipp Goodwin insieme a Edward
Durrel.
Philip Johnson che fu direttore del dipartimento di architettura del Moma,
intervenne nei due successivi apliamenti, a cui ne fecero seguito altri.
Nel 1996 progetto di riqualificazione complessiva conclusa nel 2004.
Si trova a Manattan.
1929, ci fu la crisi economica, il crollo di Wol Street. Il corollo di Wol Street e la
nascita del Moma è stata sempre messa in evidenza, come a dire che la nascita
del moma nasce una nuovo modo di investimenti.
Il moma nasce a New York dalla volontà di 3 signore, non nasce con
l'intenzione di permanenza, ma è un'esperimento.
Nasce in un appartamento privato, dove viene proposta come prima mostra opere
dell'arte moderna (Cesanne, Serà , Picasso, Gogen).
Inizialmente non aveva una propria collezione, se non pochiessime opere di
proprietà delle fondarici che le mettono a disposizione.
Il MOMA aveva un comitato scientifico, il cui direttore era Alfred Barr.
Alfred Barr è una figura importantissima nella storia del museo d'arte moderna,
perchè pone le basi di questa istituzione, e ci da la definifione di arte moderna.
Perchè il MOMA è un museo di Arte Moderna e non Contemporanea?
Perchè Barr nel MOMA intende esporre le opere che si collocano nella linea di
profondo rinnovamento nel linguaggio artistico e che provengono da ogni parte
del mondo. Ci fù una grande sensibilità per l'arte eurpoea.
Egli concepisce un museo. Si passerà dall'appartamento privato di Manattan ad
un edificio pensato per ospitare il Museo, dove ancora oggi si trova.
Con il tempo è stato ampliato perchè le collezioni sono crescitue.
Egli stesso scrisse i pannelli didattici del museo.
Il MOMA si distacca dall'Architettura Classica e Rinascimentale, la sua è un'
ARCHITETTURA MODERNISTA. C'è una somiglianza fra il contenuto e il
contenitore.
Troviamo luce naturale; in un colpo d'occhio riusciamo a coglie il museo in tutta
la sua complessità, i piani sono visibili non c'è una chisura; riusciamo a capire
dove ci troviamo anche in relazione con gli altri, è un modo per sottolineare che
il contenuto del museo non sono solanto le opere ma anche il pubblico.
Il MOMA è un museo pensato per un pubblico ampio, che deve soggiornare nei
suoi spazi. Puo usufruire del giardino, in cui si trovano le sculture, che è uno
spazio intemedio. Il pubblico deve vivere il museo come uno spazio di piacere,
di incontro.
E' un museo ricco di capolavori, ogni singolo pezzo viene esaltato attraverso un
dispositivo espositivo che è noto con il nome di WITHE CUBE(cubo bianco)
In cosa consiste?
le opere sono disposte lontane fra di loro, su una parete bianca e frantali allo
spettatore. La luce è diffusa dal soffitto. Tutto ciò toglie qualsiasi distrazione.
Si perde la relazione con la storicità, perchè il cubo bianco non ci da alcuna
continuazione di contesto. (contario delle Periodrooms)
Questo approccio è stato utilizzato anche nei musei di arte antica, e ha un valore
fortemente ediologico.
Il White Cube tende a rendere l'opera ancora piu feticcio, (cancella il valore
d'uso e accentua il valore espositivo).
Qualisiasi pera, di qualsiasi cronologia diventa omogenea, uguale.
Lo spettatore si trasforma in puro occhio, fa ammeno del suo corpo; L'opera si
neutralizza.
Anche nel giardino delle sculture, si possono vedere le sulture distanti fra di loro,
frontalità, distante dall'idea di occupazione dello spazio.
Nel MOMA le opere sono esposte secondo un ORDINAMENTO
CRONOLOGICO PER MOVIMENTI.
È un museo di riferimento per gli altri musei.
Anche il MOMA NASCEVA COME MUSEO DI PASSAGGIO.
Quando nasce, senza collezione, Barr ritiene che sia indispensabile acquisire una
collezione, però c'è lesigenza di essere sempre moderni.
Che succede quando la collezione invecchia?
Era stato preso un ACCORDO CON IL METROPOLITAN che non è stato mai
portato avanti: il Metropolitan avrebbe accolto nelle sue collezioni le opere che
erano invecchiate per il moma.
Oggi al moma si trovano opere della fine dell'800 inizio 900, non troviamo le
opere solo degli ultimi anni; Mentre quando nasceva voleva solo raccontare il
presente, le trasformazioni, e quindi doveva alleggerirsi.
Nasceva come un museo di passaggio. Successivamente si sono resi conto di non
poter fare ciò, di liberarsi di quadri di monet ecc, e quindi questo accordo non è
ancdato avanti.

WITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART: nasce nel 1931. la sede attuale


innaugurata nel 1966, progetto di Marcel Breuer, allievo di Gropius.

GUGGENHIEIM MUSEUM, New York:


Solomon Rober Guggenhieim, nacqua a Philadelphia. Dopo aver completato gli
studi in Svizzera, ritornò negli Stanti Uniti e iniziò a lavorare per l'azienda di
minerali di famiglia. Successimente fondò la Yukon Gold Company in Alaska.
Andò in pensione nel 1919 per iniziare a collezionare opere d'arte e sempre in
quest'anno fondò questo museo con lo scopo di incoraggiare e preservare l'arte
moderna.
Nasce come museo di arte non oggettiva, di ARTE ASTRATTA.
Anche questo nasce in un appartamento, le opere d'arte erano accompagnate da
musica, profumi, e cuscini, era una completa immersione nell'arte.
Tutto cio verrà eliminato in seguito. Esso si trova a Manattan.
E' un'architettura molto riconoscibile, ha un'andamento curvilineo, e aspirale,
all'ingresso non ci sono gradini, è al pari della strada, si azzera la distanza.
All'interno le opere sono collocate su pareti curve (è stato parecchio complicato
per gli allestitori lavorare qui) segue l'andamento ad aspirale, si sale ad aspirale;
molte volte appare nei film; appena si entra si puo guardare verso l'alto e si vede
tutto il movimento dell'aspirale.
ASPIRALE, SEGNO SIMBOLICO DEL MUSEO, perche?
L'aspirale è un segno di sviluppo, ci parla di una crescita illimitata, non si chiude.
È una linea infinita di sviluppo.
La collezione di un museo è sempre in evoluzione. L'aspirale è una figura
simbolo in moltissimi musei. Il museo in continua cresita, come una spirale.
Il Museo Guggenheim, è diventata una fondazione che ha diverse sedi, una a
Venezia e una a BILBAO → 1997, progetto di Frank Gehry. È in continuità, dal
punto di vista architettonico, con il Guggenheim di New York. Questo edificio
ha una grande dinamicità, si colloca nella zona portuale di Bilbao, (zona
principe della citta che nel 900 aveva visto un progressivo abbandono).
Bilbao si trova in Spagna, è la capitale dei Paesi Baschi.
Ghernica, l'opera di Picasso è un'opera che ci mostra il bombardameno da parte
dei fascisti di un paese basco, perchè è una zona che è stata molto bombardata,
sopratutto per la lingua che non è indeoropea, ma è singolarissima.
Questo museo ha fatto di Bilbao una capitale del Turismo Internazionale.
Il museo d'arte contemporanea è diventato uno dei luoghi più discussi e più
ambiti nell'ambito della progettazione museale.

CENTRE GEORGE POMPIDOU: Parigi.


Nel 1969 Pompidou decide di costruire un grande Centro Culturale in un'aria
degradata di Parigi: LES HALLES. → Quartiere di Parigi dove esisteva un
grande mercato, circondato da edifici fatiscenti. Tutto ciò oggi non esite più,
anche se il quartiere continua a mantenere alcune sue caratteristiche, come la
prostituzione.
Vince il progetto Renzo Piano, che ancora non avava 30 anni,e Richard Rogers.
La realizzazione inizierà nel 1971 e si concluderà nel 1977.
Questo museo ha riqualificato il quartiere di Les Halles, proprio come è successo
a Bilbao. (museo pensato come un'istituzione in grado di modificare l'entità di un
quartiere, di una città.)
Questo museo viene commissionato dallo Stato francese, è un Museo Nazionale.
Lo Stato Francese che ha sempre avuto un'attenzione per i musei, e commissiona
questo nuovo spazio, che viene definito un CENTRO.
Non un museo, ma un centro per le arti.
Ci sono molti piani con diverse collezioni esposte, c'è una parte per le
esposizioni temporanee, parte per il teatro e il cinema, biblioteca enorme e
biblioteca specialistica dedicata a chi si occupa di arte contemporanea, la
Biblioteca Kandischi-> Nina Kandischi ha donato gli archivi del marito a questa
biblioteca. All'ultimo piano c'è un ristorante, bar, negozi di design.
È un luogo in cui si entra non necessariamente per visitare le collezioni.
L'architettura è molto particolare, sembra un cantiere in costruizione, qualcosa di
precario. La linea a zig zag rossa, è la scala mobile esterna, essa mette in
relazione con la città, si sale e ci troviamo comunque fuori.
Entrare qui significa non necessariamente pagare il biglietto, perchè possiamo
andare all'ultimo piano, andare in biblioteca e non pagare nessun biglietto.
Il museo forum cosa è? Il foro è una piazza, poi c'è il forum virtuale, è un luogo
di discussione, di confronto. Il museo è un luogo di discussione e di confronto.
Oggi per entrare in questo centro bisogna passare dei controlli, come in
aereoporto (aprire la borsa ecc). All'inizio non era cosi.
È un pezzo di città. Qundo è stato istituito questo museo non si pensava che esso
potesse avere un determinato successo, da richiedere addirittura la chiusura del
museo, per ingrandirlo.
L'aereoporto è un NON LUOGO, lo dice mark auggè, antropologo e sociologo
francese. È un'espressione per definire quei luoghi che non sono luoghi in cui la
vita si sedimenta, ma luoghi di passaggio. Museo come l'aereoporto.
Museo tempio o museo forum? “i nostri musei hanno un grande bisogno di
psicoterapia. La crisi d'identità di acune dellenostre grandi istituzioni è ormai piu
che palese”
nel 69(anno in cui si decide di costruire il Pompidou) Pierre Bourdieu, sociologo
francesce propone un'inchiesta sul pubblico dei musei d'arte in europa e sulle
leggi della diffusione culturale scoprendo che solo il 4% dei visitatori
apparteneva alla classe operaia, che era al contrario la fascia sociale piu
numerosa. È una inchiesta ancora oggi molto importante, perchè nonostante
siano passati diversi anni, la cosa che ancora oggi è importante è capire chi
frequenta i musei. Lui vuole capire quali visitatori frequentano il museo. Questa
è una questione importante perchè c'è lesigenza di coinvolgere il non pubblico, le
persone che al musoe non entrano (lo dice Bourdieu) e conoscere chi entra e
perchè lo fa.
I musei oggi sono diventati anche dei luoghi di difficile fruizione. Le opere ci
sono ma vediamo sopratittp il pubblico. Argan, storico dell'arte e sindaco di
roma, aveva lavorato sulla funzione culturale e didattica dei musei. Bisogna
conosce le diverse tipologie di pubblico. I pubblici del museo sono: face di età
diffrenti, livelli culturali diversi, visite singole e visite con piu persone,
nazionalità diverse.

17\10\19
IL PUBBLICO non è un'entità omogenea ma E' DIVERSIFICATO a causa di
diverse conoscenze, per età, per formazione e per condizioni psicofisiche.
Per questo si parla dei “PUBBLICI”.
Il museo senza pubblico non esiterebbe.
Il pubblico si diversifica anche per modalità di visita: c'è il pubblico che
frequenta il museo singolarmente o in gruppo, (gruppo familiare, di amici o
organizzato) esiste il pubblico locale e il pubblico di turisti. Anche questo
modifica la relazione con il museo, perchè il pubblico locale può ritornare, il
turista invece no, quindi fa delle domande diverse.
In base a queste diverse condizioni ci sono esigenze diverse.
L'educazione al museo non corrisponde alla didattica museale.
La didattica è una disciplina che trasmette delle conoscenze. (La didattica puo
essere fatta frontale, di gruppo, e con diverse tecniche)
L'educazione, i servizi educativi, non si limitano a trasmettere i contenuti del
museo, ma si riferisce alla natura del museo che è uno spazio pubblico, e
l'educazione non va solo al patrimonio che riguarda quel determinato museo, ma
si riferisce ad una sensibilità del bene culturale come bene sociale, come spazio
di incontro e di reciproca conoscenza fra culture differenti.
Il museo è una risorsa educativa.
L'idea del museo tempio è quella tradizionale, che vede il museo come
affermazione dei valori, come luogo di consacrazione.
L'idea del museo come forum è un luogo dove i valori non sono gia stabiliti ma
sono da stabilire, sono oggetto di confronto, dialogo e crescita.
Da qui è nata una nuova idea di concepire il museo, che deve tenere in equilibrio
i due aspetti, il museo deve essere tempio perchè ci deve garantire dei valori, ma
deve anche essere forum, un luogo in cui ci viene proposto un discorso non
definito e si definisce anche grazie al nostro contributo.
Il museo deve essere uno spazio in cui i valori che ci vengono comunicati
devono essere discussi.
Argan gia negli anni 70 affermava che nei musei bisogna ridurre l'apparato
spettacolare e dare maggiore spazio alla funzione scientifico-culturale-didattica.
I musei sono luoghi di intrattenimento, luoghi che alimentano l'economia, che
interessano alla politica , ma questi aspetti devono venire dopo l'aspetto
scientifico-culturale-didattico .
Si è parlato di risorsa educativa in termini relazionali, ciò significa che il IL
MUSEO E' UNO SPAZIO DI RELAZIONI, questa relazione riguarda sia la
relazione fra il pubblico e il contenuto del museo, sia la relazione fra le diverse
persone che erano nel museo.
Da questo punto di vista si è guardato molto al marketing, no per vendere il
museo, ma perchè il marketing lavora sulla TARGHETTIZZAZIONE. Ci ha
aiutato a guardare ai diversi pubblici che entrano nel museo.
Il marketing propone strategie differenti per differenti targhet.
Bisogna trovare strategie diverse per le diverse tipologie di pubblico, cercare di
individuare con quale fascia di pubblico ha più difficoltà a relazionarsi e
individuare strategie specifiche.
Il marketing ha avuto un ruolo importante, nell'offrire delle starategie di
comunicazione e educazione connesse con ogni fascia di pubblico.
La Museologia Critica si interroga su se stessa.
Una delle critiche mosse all'attenzione sull'educazione del museo è che tutto
questo riduceva la qualià scentifica del museo. Cioè, se stiamo troppo attenti a
divulgare, a creare le condizioni per una comunicazione più allargata che
coinvolga tutte le persone, ci sarebbe stato un'abbassamento della sicentificità.
Questo non è vero. Il museo deve mantere la scientificità in ogni forma di
comunicazione modulandola rispetto al pubblico che l'ascolta. Nel museo infatti
esitono mediatori culturali. Mediazione culturale significa creare un ponte, un
contatto fra il museo e i suoi pubblici, mediare tra culture diverse. C'è bisogno di
mediazione nel museo.
Per creare la mediazione bisogna innanzitutto capire con chi parliamo.
Conoscere il proprio pubblico.
Come si fa a conosce il pubblico che entra nel museo? Attraverso il
QUESTIONARIO( dove viene chiesto l'età, come hai conosciuto il museo) sono
lo stumento piu comune e semplice.
Il limite del questionario però è che non tutti lo compilano,e si cerca di fare bella
figura (spesso le cose che si scrivono tendono a migliorare la nostra immagine
anche se il questionario è anonimo).
Le INTERVISTE sono un metodo molto più efficace, però l'intervistato deve
sentirsi a proprio agio, non sottoposto ad una valutazione. E' uno stumento
efficace perchè l'intervistatore a seconda delle risposte, cambia anche le
domande e riesce a capire di più. Non si possono intervistare però tutte le
persone che frequentano i musei e poi c'è bisogno di un personale formato.
E' efficace per la comprensione, però è anche limitato.
Poi ci sono i FOCUS GROUP che sono dei gruppi che vengono individuati come
particolarmente significativi e si scegli di analizzare i loro comportamenti e le
loro reazioni.
Un'aspetto che non è piu possibile per motivi di praivasi è osservare
l'atteggiamento del pubblico attraverso le telecamere.
In un museo oltre agli oggetti è ricco di testi, di scitture (pannelli, targette ecc)
IL RUOLO EDUCATIVO DEL MUSEO NELLE DEFINIZIONI DELL'ICOM:
nel 2007 l'ICOM afferma:
“il Museo è una istituzione permanente, aperta al pubblico, che compie ricerche
sulle testimonianze materiali e immateriali dell'uomole comunica e le espone a
fini di studio, educazione e diletto.”
la NUOVA DEFINIZIONE proposta nel settembre 2019 a Tokyo:
“I Musei sono spazi democratizzati,inclusivi e polifonici per il dialogo critico sui
passati e sui futuri. Riconoscendo e affermando i conflitti e le sfide del
presente,conservano reperti ed esemplari in custodia per la società,
salvaguardando diversi ricordi per le generazioni future e garantiscono pari
diritto e pari accesso al patrimonio per tuttele persone. I musei non hanno scopo
di lucro. Sono partecipativi e trasparenti e lavorano in collaborazione attivacon e
per le diverse comunità per accogliere, conservare, ricercare, intraprendere,
esporre e migliorare la comprensione del mondo, puntando a contibuire alla
dignità umana e alla giustizia sociale,all'uguaglianza globale e al benessere
planetario” → a questo testo hanno lavorato tutti i comitati scientifici dell'Icom
del mondo. Non è ancora diventata la definizione ufficiale perchè alcuni comitati
non sono daccordo. In questa definizione si parla molto del sociale.
Democratizzati: spazio pubblico, aperto al pubblico, non uno spazio non
gerechico, possono entrare quindi tutti.
Inclusivi: possono entrare tutte le persone.
Polifonico: significa più suoni polifonico, in questo caso significa che il museo
parla con più voci, cioè deve avere la capacità di parlare con piu linguaggi a piu
persone. Non deve avere quindi una voce unica, ma piu voci in grado di poter
arrivare a tutti gliascoltatori.
Dialogo critico: dialogo mirato ad una rifliessione sui passati e sui futuri.
Troviamo tantissimi plurali.
Il museo affronta i conflitti e le sfide del presente.
Diversi ricordi: nello stesso oggetto possiamo raccontare storie differenti.
Pari diritti e pari accesso per tutte le persone.
Non hanno scopo di lucro.
Sono partecipativi e trasparenti: deve coinvolgere il pubblico nelle scelte del
museo, riguardo le collezioni. Fare del pubblico non il frutore ma l'attore del
museo; deve rendere trasparenti le sue scelte e la sua gestione.
Lavorano in collaborazione attiva con e per le diverse comunità, per raccogliere,
esporre. La finalità è raccogliere, conservare, fare ricerca, dare significati nuovi
agli oggetti, esporre e migliorare la comprensione..
l'icom italia hanno detto no a questa definizione, perchè:
“ritiene la formulazione inadeguata a definire il museo, che storicamente ha
svolto il ruolo di istituto dedicato all'acquisizione, conservazion,
documentazione, ricerca, comunicazione e esposizione di oggetti patrimoniali, i
quali non sono solo oggetti materiali e mobili, ma vanno considerati come
testimonianze dell'umanità e del suo ambiente. Come istituzione, i musei sono
rivolti allo studio, all'educazione, al diletto e sono presidi e attori di primaria
importanza culturale e sociale nelle società moderne e contemporanee di tutto il
mondo”
qui icom italia rivendica l'uso primordiale dei musei: custodi di oggetti.

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