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La Catechesi Educa Alla Gioia Evangelica Riflessioni Teologicopastorali A Partire DallEsortazione Evangelii Gaudium
La Catechesi Educa Alla Gioia Evangelica Riflessioni Teologicopastorali A Partire DallEsortazione Evangelii Gaudium
it - 07/03/2020
A proposito di…
6
a cura di
Giuseppe Alcamo
1
Paolo VI, Gaudete in Domino. De christiano gaudio, 9 maggio
1975, in EV 5 (1974-1976) 1309.
10
11
12
1
L’Osservatore Romano, 28 novembre 2013, p. 5.
2
C. Theobald, Trasmettere un vangelo di libertà, EDB, Bologna
2010, p. 15.
16 giuseppe alcamo
3
G. Bassetti, L’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. Dinami-
smo del rinnovamento, in L’Osservatore Romano, 29 novembre 2013, p. 1.
18 giuseppe alcamo
20 giuseppe alcamo
8
G. Salvini, A venticinque anni dalla « Evangelii Nuntiandi », in
La Civiltà Cattolica 3610 (2000) 357.
22 giuseppe alcamo
24 giuseppe alcamo
10
Ioannes Paulus PP. II, Adhortatio apostolica Catechesi Traden-
dae ad Episcopos, Sacerdotes et Christifideles totius catholicae Ecclesiae
de catechesi nostro tempore tradenda, 16 octobris 1979, AAS 71 (1979)
1277-1340.
26 giuseppe alcamo
2. L’Evangelii Gaudium
11
E. Alberich, La catechesi oggi. Manuale fondamentale di cate-
chetica, LDC, Leumann-Torino 2001, p. 72.
12
La citazione è presa dall’Introduzione al testo: Riflessioni di
un pastore. Misericordia, Missione, Testimonianza, Vita, LEV 2013; in
L’Osservatore Romano, 4 dicembre 2013, p. 5.
28 giuseppe alcamo
13
Papa Francesco, Ripartire da Cristo, in Regno/documenti 19
(2013) 603-606.
30 giuseppe alcamo
I destinatari
32 giuseppe alcamo
14
La Dei Verbum, al numero 9, dice: « La sacra tradizione e la
sacra scrittura sono dunque strettamente tra loro congiunte e comuni-
canti. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse
formano in un certo qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine ».
15
Cfr. J. Daniélou - R. Du Charlat, La catechesi nei primi secoli,
LDC, Leumann-Torino 1982.
34 giuseppe alcamo
36 giuseppe alcamo
38 giuseppe alcamo
40 giuseppe alcamo
La complessità culturale
16
Cfr. M. de Franca Miranda, Inculturazione della fede. Un
approccio teologico, Queriniana, Brescia 2002, pp. 66-75.
17
Cfr. G. Colzani, Convertirsi a Dio. Opera della grazia scelta
della persona sfida per le chiese, Pontificia Università Urbaniana, Città
del Vaticano 2004.
42 giuseppe alcamo
18
Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacra-
menti, Direttorio sulla pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti,
LEV, Città del Vaticano 2002, p. 9.
44 giuseppe alcamo
46 giuseppe alcamo
48 giuseppe alcamo
Per concludere
50 giuseppe alcamo
1
Ho mostrato questo recentemente in: S. Tanzarella, Vota et
consilia dei vescovi della Campania, in A cinquant’anni dal Vaticano II.
Una riflessione storica sul Concilio e la sua applicazione nelle Chiese del
Mezzogiorno (in corso di pubblicazione).
56 sergio tanzarella
2
A. Spadaro, « Evangelii gaudium ». Radici, struttura e signifi-
cato della prima Esortazione apostolica di Papa Francesco, in La Civiltà
Cattolica 164 (2013/4) 433.
3
« Se qualcuno si sente offeso dalle mie parole, gli dico che
le esprimo con affetto e con la migliore delle intenzioni, lontano da
58 sergio tanzarella
2. Né occupazione di spazi
né cristallizzazione di processi
4
Cfr. S. Adamiak - S. Tanzarella, « Costantino e la teologia
romana del XIX-XX secolo », in Costantino I. Enciclopedia costantiniana
60 sergio tanzarella
62 sergio tanzarella
64 sergio tanzarella
5
M. Faggioli, Papa Francesco e la Chiesa-mondo, Armando,
Roma 2014, pp. 28, 33.
6
A. Spadaro, « Intervista a papa Francesco », in La Civiltà
Cattolica 164 (2013/3) 467.
66 sergio tanzarella
7
Ibidem.
68 sergio tanzarella
8
La citazione è assente nell’indice analitico realizzato in una
edizione molto diffusa dell’Esortazione.
70 sergio tanzarella
9
Ibidem 9.
72 sergio tanzarella
74 sergio tanzarella
76 sergio tanzarella
78 sergio tanzarella
10
J. Huizinga, La crisi della civiltà, Einaudi, Torino 1962, p. 3
(orig. olandese 1935). Il titolo del libro ebbe una traduzione infelice
nell’edizione italiana del 1937, mentre letteralmente la prima parte
del titolo originale In de schaduwen wan cioè Nelle ombre del presente
possiede una straordinaria capacità evocativa.
80 sergio tanzarella
11
P.A. Florenskij, Non dimenticatemi. Dal gulag staliniano le
lettere alla moglie e ai figli del grande matematico, filosofo e sacerdote
russo, Mondadori, Milano 2000, p. 382.
1
Al n. 111 dell’Esortazione, viene rivelata con nitidezza e peren-
torietà questa immancabile premessa: « Propongo di soffermarci un poco
su questo modo d’intendere la Chiesa, che trova il suo ultimo fondamen-
to nella libera e gratuita iniziativa di Dio », e subito dopo, al n. 112, il
Papa aggiunge: « Il principio del primato della grazia dev’essere un faro
che illumina costantemente le nostre riflessioni sull’evangelizzazione ».
Il fondamento ecclesiologico
della Esortazione apostolica Evangelii Gaudium
86 rosario la delfa
88 rosario la delfa
90 rosario la delfa
per liberarti”. Quando diciamo che questo annuncio è “il primo”, ciò
non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con
altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché
è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare
in modi diversi e che si deve sempre tornare ad annunciare durante la
catechesi in una forma o nell’altra, in tutte le sue tappe e i suoi momenti.
Per questo anche “il sacerdote, come la Chiesa, deve crescere nella co-
scienza del suo permanente bisogno di essere evangelizzato (PdV 26)” ».
3
Del discernimento l’Esortazione parla estesamente in tutto il
testo. In particolare cfr. nn. 45, 179, 180 e 181. Al n. 155, a proposito
della predicazione, spiega: « Si tratta di collegare il messaggio del testo
biblico con una situazione umana, con qualcosa che essi vivono, con
un’esperienza che ha bisogno della luce della Parola. Questa preoccupa-
zione non risponde a un atteggiamento opportunista o diplomatico, ma
è profondamente religiosa e pastorale. In fondo è « una vera sensibilità
spirituale per saper leggere negli avvenimenti il messaggio di Dio (EN
33) » e questo è molto di più che trovare qualcosa di interessante da dire.
Ciò che si cerca di scoprire è « ciò che il Signore ha da dire in questa
circostanza (ibidem) ». Dunque, la preparazione della predicazione si
trasforma in un esercizio di discernimento evangelico, nel quale si cerca
di riconoscere – alla luce dello Spirito – quell’ « “appello”, che Dio fa
risuonare nella stessa situazione storica: anche in essa e attraverso di
essa Dio chiama il credente (PdV 10) ». Al paragrafo 181 spiega come
il discernimento esiga l’uso di tutte le capacità dell’uomo: « Il Regno
che viene anticipato e cresce tra di noi riguarda tutto e ci ricorda quel
principio del discernimento che Paolo VI proponeva in relazione al
vero sviluppo: “Ogni uomo e tutto l’uomo” (PP 14) ». Sappiamo che
« l’evangelizzazione non sarebbe completa se non tenesse conto del reci-
proco appello, che si fanno continuamente il Vangelo e la vita concreta,
personale e sociale, dell’uomo (EN 29) ».
92 rosario la delfa
94 rosario la delfa
4
A. Spadaro, « Intervista a Papa Francesco », in La Civiltà
Cattolica, 164 (19 settembre 2013) 449-477, 464.
96 rosario la delfa
EG 44, e 112: « La salvezza che Dio ci offre è opera della sua misericor-
dia. Non esiste azione umana, per buona che possa essere, che ci faccia
meritare un dono così grande. Dio, per pura grazia, ci attrae per unirci
a Sé (Propositio 4). Egli invia il suo Spirito nei nostri cuori per farci suoi
figli, per trasformarci e per renderci capaci di rispondere con la nostra
vita al suo amore. La Chiesa è inviata da Gesù Cristo come sacramento
della salvezza offerta da Dio (LG 1). Essa, mediante la sua azione evan-
gelizzatrice, collabora come strumento della grazia divina che opera
incessantemente al di là di ogni possibile supervisione ». Lo esprimeva
bene Benedetto XVI aprendo le riflessioni del Sinodo: « È importante
sempre sapere che la prima parola, l’iniziativa vera, l’attività vera viene
da Dio e solo inserendoci in questa iniziativa divina, solo implorando
questa iniziativa divina, possiamo anche noi divenire – con Lui e in
Lui – evangelizzatori » [Meditazione durante la prima Congregazione
generale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi,
8 ottobre 2012, in AAS 104 (2012) 897]. Il principio del primato della
grazia dev’essere un faro che illumina costantemente le nostre riflessioni
sull’evangelizzazione.
7
Cfr. A. Spadaro, « Intervista a Papa Francesco », p. 464.
98 rosario la delfa
8
Cfr. EG 169-173.
9
V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano e
dei Caraibi, Documento di Aparecida, 31 maggio 2007.
10
Cfr. EG 23: « L’intimità della Chiesa con Gesù è un’intimità
itinerante, e la comunione “si configura essenzialmente come comunione
missionaria (CL 32)” ».
11
Cfr. EG, capp. III e IV, nn. 110-258.
12
Vale per tutti questo singolare asserto di EG 27: « Sogno una
scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetu-
dini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino
un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che
per l’autopreservazione ».
13
Cfr. EG 102, 201.
14
Cfr. EG 40, 41, 43, 68, 69, 90.
15
Cfr. EG 94.
16
Cfr. EG 95-96.
17
Cfr. EG 122-126.
18
Cfr. EG 20: « Ogni cristiano e ogni comunità discernerà quale
sia il cammino che il Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accetta-
re questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di
raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo ».
19
EG 47: « Queste convinzioni hanno anche conseguenze
pastorali che siamo chiamati a considerare con prudenza e audacia. Di
1
Cfr. Papa Francesco, La mia porta è sempre aperta. Una con-
versazione con Antonio Spadaro, Rizzoli, Milano 2013.
4
In Regno/documenti LVIII (2013/15) 463-472.
5
Francesco, Conversione pastorale, in Ibidem, 472.
La conversione pastorale
6
Francesco, La lezione di Aparecida, in Ibidem, 467.
7 Ibidem.
9
Cfr. C. Torcivia, Da una pastorale di conservazione a una mis-
sionaria. Per la comprensione di un imperativo pastorale, in Ho theológos
XIX (2001) 3, 379-400.
10
Cfr. C. Torcivia, La Chiesa oltre la cristianità, EDB, Bologna
2005; C. Torcivia, E se domani … Oltre le paure di un cristianesimo no-
stalgico, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, pp. 33-52.
11
Cfr. G. Ruggieri, Ritrovare il concilio, Einaudi, Torino 2012,
pp. 24-29.
12
« Altra cosa è infatti il deposito stesso della fede, vale a dire
le verità contenute nella nostra dottrina, e altra cosa è la forma con cui
quelle vengono enunciate, conservando ad esse tuttavia lo stesso senso
e la stessa portata » (Gaudet Mater Ecclesia, in EV 55). Una parte di
questo brano è citato in EG 41.
13
Cfr. C. Torcivia, Modelli di catechesi contemporanea, in A.
Romano (a cura di), Catechesi e catechetica per la fedeltà a Dio e all’uomo.
Studi in memoria del prof. Don Giovanni Cravotta, Coop. San Tommaso
- LDC, Messina 2008, pp. 193-198.201-204.
14
Per una trattazione più ampia di questa osservazione non
solo in termini giustificativi, ma anche nelle conseguenze pastorali,
cfr. C. Torcivia, La Parola edifica la comunità. Un percorso di teologia
pastorale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008, pp. 107-128.
15
Cfr. U. Montisci, L’annuncio evangelico tra omelia, catechesi
e mistagogia, in infra.
1
Già nella Veritatis splendor si legge: « La vita morale si pre-
senta come risposta dovuta alle iniziative gratuite che l’amore di Dio
moltiplica nei confronti dell’uomo. È una risposta d’amore » (n. 10).
E anche nella Gaudium et Spes si afferma: « Il cristiano, reso conforme
all’immagine del Figlio, che è il primogenito tra molti fratelli, riceve
le primizie dello Spirito, per cui diventa capace di adempiere la nuova
legge dell’amore » (n. 22).
2
Sant’Agostino realizza una feconda sintesi, approdando nella
sua lunga e appassionata ricerca della verità fondamentalmente a due
risultati: la dimensione interiore della verità (« in interiore homine ha-
bitat veritas »), peraltro non disponibile come possesso, ma come dono,
3
Il n. 7 dell’enciclica Veritatis splendor aveva sottolineato che il
problema morale, « prima che una domanda sulle regole da osservare,
è una domanda di pienezza di significato per la vita ».
3. Il cristocentrismo dell’annuncio
della salvezza e della morale
6
La vita morale del cristiano non è concepibile se non come
vita di unione con Cristo. L’esperienza cristiana acquista i caratteri di
7
Un classico riferimento all’impegno morale nella comunità
degli uomini, nella tensione tra il già e il non-ancora in R. Schna-
ckenburg, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia
1989, pp. 187-200.
in Credere Oggi 22 (2002) 128, 100. Il credente, nel suo agire etico-
spirituale, è chiamato ad esprimere lo stesso dinamismo trinitario di
Dio-Amore che « si rivela nella sua pienezza alla coscienza nel mistero
pasquale di Gesù Cristo. […] La coscienza è il luogo dove l’uomo si auto
comprende come dono di Dio in Cristo. Ne deriva che il giudizio morale
del cristiano è chiamato ad essere giudizio di valore sulla capacità di
vivere la vocazione in Cristo e a valutare se le scelte morali concrete
sono espressione del suo essere persona nuova » (ibidem 102).
Per concludere
1. Il rinnovamento missionario
che introduce il tema della qualità dei soggetti clericali, della forma-
zione del clero indigeno e l’inserimento della donna (religiosa e laica)
nella animazione missionaria. Si devono ricordare Ad Gentes n. 21; ma
i riferimenti più importanti sono nella ecclesiologia di Lumen Gentium
e nella Apostolicam Actuositatem. Dopo il concilio si ricordano Paolo
7
C. Geffrè, L’evoluzione della teologia della missione. Dalla Evan-
gelii Nuntiandi alla Redemptoris Missio, in Aa.Vv., Le sfide missionarie del
nostro tempo, Emi, Bologna 1996, pp. 63-82.
8
Questa impostazione giunge al suo culmine con J.B. Metz,
Memoria passionis. Un ricordo provocatorio nella società pluralista, Que-
riniana, Brescia 2009 [orig. 2006].
9
G. Colzani, Missiologia contemporanea. Il cammino evangelico
delle Chiese: 1945-2007, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2010.
10
C. Dotolo (a cura di), Pluralismo e missione. Sfide e opportu-
nità, Euntes Docete n.s., 58,1 (2005).
11
M. Elia, Cristo fuori le mura, Gribaudi, Torino 1985; Aa.vv.,
Il fuoco della missione. La missione « Ad gentes » interpella la Chiesa che
è in Italia, Emi, Bologna 1999.
12
Aa.vv., La missione negli anni 2000. Seminario di ricerca del
SEDOS sul futuro della missione, Emi, Bologna 1983; Appendix. Agenda
La nuova evangelizzazione
come questione missiologica
14
Giovanni Paolo II, Discorso di Giovanni Paolo II ai parteci-
panti al VI Simposio del Consiglio delle Conferenze Episcopali dell’Europa,
dell’11 ottobre 1985.
17
Cfr. L. Meddi, Papa Francesco e la missione. 1. Riforma della
chiesa e rapporto con le culture, in http://www.lucianomeddi.eu/?p=3265,
del 10 novembre 2013.
18
Sembrano essere una citazione quasi esplicita di GS 44 e
EN 63.
19
Dalla missione al mondo alla testimonianza interreligiosa,
in Concilium (2011) 47,1.
20
Una introduzione a queste problematiche in V. Neckebrouck,
La terza chiesa e il problema della cultura, San Paolo, Cinisello Balsamo
(MI) 1990. Cfr. M. Amaladoss, Oltre l’inculturazione. Unità e pluralità
delle chiese, Emi, Bologna 2000 [orig. 1998].
21
Cfr. S.B. Bevans, Models of Contextual Theology, Orbis Book,
New York 2002.
22
« L’uomo, nella piena verità della sua esistenza, del suo essere
personale e insieme del suo essere comunitario e sociale – nell’ambito
della propria famiglia, nell’ambito di società e di contesti tanto diversi,
nell’ambito della propria nazione, o popolo (e, forse, ancora solo del
clan, o tribù), nell’ambito di tutta l’umanità – quest’uomo è la prima
La responsabilità missionaria
strada che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua missione:
egli è la prima e fondamentale via della Chiesa, via tracciata da Cristo
stesso, via che immutabilmente passa attraverso il mistero dell’incarna-
zione e della Redenzione »; cfr. Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis,
4 marzo 1979, n. 14.
23 Ricordiamo a questo proposito le indicazioni di H. Godin - Y.
26
L. Meddi, Formare cristiani adulti. Desiderio e competenza del
parroco, Cittadella, Assisi 2013, pp. 52-59.
27
Per una ricostruzione della ricchezza delle Associazioni vedi:
Pontificio Consiglio per i laici, Associazioni internazionali dei fedeli.
repertorio, LEV, Città del Vaticano 2004.
29
L. Meddi, La parrocchia cambia parroco. Una risorsa per la
pastorale, Cittadella, Assisi 2012.
Fragilità e dispersione
della conversione missionaria
Roma, EP, 1975; cfr. il suo Le strutture comunitarie della nuova parrocchia,
EP, Roma 1973. Sul rinnovamento strutturale della parrocchia nella
prospettiva comunionale e missionaria si devono ricordare anche due
progetti: J.B. Cappellaro - G. Liut - L. Canesso - F. Cossu - J. McNaab,
Da massa a popolo. Progetto pastorale, Cittadella, Assisi 1981; e A. Fal-
lico, Parrocchia missionaria nel quartiere. Come rinnovare la parrocchia
in « comunità di comunità »: il ruolo delle comunità ecclesiali di base,
Chiesa-Mondo, Catania 1987.
33
Ricordo alcune riflessioni: S. Dianich, La teologia della parroc-
chia, in Aa.vv., Parrocchia e pastorale parrocchiale. Storia teologia e linee
pastorali, EDB, Bologna 1986, pp. 57-103; F. Coccopalmerio, Il concetto
di parrocchia, in Aa.vv., La parrocchia e le sue strutture, EDB, Bologna
1987, pp. 29-82; A. Borras, La parrocchia. Diritto canonico e prospettive
pastorali, EDB, Bologna 1997; F. Coccopalmerio, La Parrocchia. Tra
Concilio Vaticano II e Codice di Diritto Canonico, San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 2000.
34 Anzi fortemente relativizzata come testimonia efficacemente
40
L. Meddi, La parrocchia cambia parroco. Una risorsa per la
pastorale, Cittadella, Assisi 2012.
41
Conferenza Episcopale Italiana, Il volto missionario delle
parrocchie in un mondo che cambia. Nota Pastorale, 30 maggio 2004.
42
Una fondazione teorica si trova in L. Meddi, La forma missio-
naria della Chiesa. Istanze dalla prassi pastorale, in C. Aiosa - G. Giorgio
(a cura di), Credo la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, EDB,
Bologna 2011, pp. 71-111; per il loro ripensamento operativo cfr. L.
Meddi, Compiti e Pratiche di Nuova Evangelizzazione, in C. Dotolo - L.
Meddi, Evangelizzare la vita cristiana. Teologia e Pratiche di Nuova Evan-
gelizzazione, Cittadella, Assisi 2012, pp. 79-150.
1
Antonio Spadaro, « Evangelii gaudium ». Radici, struttura e
significato della prima Esortazione apostolica di Papa Francesco, in La
Civiltà Cattolica 164/IV (2013) 417-433; qui 419.
2
Gianfranco Brunelli, Una chiesa con la gioia del Vangelo: il cuore
del papato di Francesco, in Corriere della Sera (4.12.2013) 42.
Omelia
3
Si veda Giovanni Paolo II, Dies Domini 40; Benedetto XVI,
Sacramentum Caritatis 46, e Verbum Domini 59.
4
In questa prospettiva sembra collocarsi il documento della
Congregazione per il Clero, Direttorio Generale per la Catechesi, LEV,
Città del Vaticano 1997, n. 48.
5
Per un primo accostamento al tema della catechesi nel Sinodo
si veda, ad esempio, Cesare Bissoli, Nuova evangelizzazione e catechesi.
Alla luce delle proposizioni sinodali, in Catechesi 82 (2012-2013) 4, 60-
71; Ubaldo Montisci, La catequesis en la Nueva Evangelización, in Misión
Joven 438/439 (2013) 69-77.
3. Un bilancio complessivo
8
Ugo Lorenzi, La riforma dell’iniziazione cristiana dei ragazzi.
Uno sguardo d’insieme e alcune proposte. 1, in La Rivista del Clero Italiano
92 (2011) 6, 442-470; qui 444.
1
Il linguaggio di papa Francesco ha attirato l’attenzione di mol-
ti osservatori. Un allievo argentino del papa, Jorge Milia, ha pubblicato
su Terre d’America (www.terredamerica.com) una serie di articoli sul
« gergo di Francesco ». In questo volume, un’attenzione al linguaggio e
alla comunicazione del Papa si ritrova nella relazione di N. Vara. Soprat-
tutto cfr. D. Sala, Parole nuove, in Il Regno LVIII (15 dicembre 2013) 701.
1. La città
Siena 2010.
14 Gilson pubblica questo saggio nel 1952, quando in Europa si
nella lunga storia europea della costruzione della città terrena, intesa
come tentativo umano di edificare una città del tutto “autonoma”, dove
la religione, anche quella cristiana, assume il compito di religio civilis.
I risultati di questo tentativo furono segnati innanzi tutto dal sorgere
dell’ideologia politica della cosiddetta ragion di stato (N. Macchiavelli)
e dell’utopia. Quest’ultima sfociò in due esiti politici differenti. Da una
parte, l’idea utopica, dopo essere stata nel Rinascimento solo un’ela-
borazione teorica, trova una realizzazione concreta nelle Riduzioni,
istituite dai gesuiti in Sud America, dove la vita sembra fosse regolata
dal modello di società cristiana descritta negli Atti degli Apostoli. D’altra
parte, invece, l’utopia sognata e propagandata dai Lumi si realizza alla
fine nel regime del terrore di Robespierre, in cui « la libertà dei culti è
rispettata dal trionfo della ragione » e dalla radicale diversità del « Dio
della natura dal Dio dei preti » (Discorso di Robespierre sull’Essere
supremo pronunciato il 7 maggio 1794 alla Convenzione Nazionale).
Cfr. P. Petruzzi, La città ideale. La secolarizzazione di una immagine, dal
Medioevo all’Illuminismo, in Parole, Spirito e Vita 50 (2004) 299-254.
16 É. Gilson, Le metamorfosi della città di Dio, p. 306.
17 La concezione di Gilson della Città di Dio agostiniana è
condizionata dal clima ecclesiale in cui visse. Nel suo tempo, molti
studiosi di Agostino provarono a sganciare il grande Africano dal trion-
falismo ecclesiastico, che in passato aveva creato non pochi problemi
nei rapporti nella società europea circa il modo di intendere la relazione
Chiesa-mondo. In Gilson, la drastica dissociazione agostiniana della
Città di Dio e quindi della Chiesa dalla città storica degli uomini era
stata addolcita da una sovrapposizione a essa di concezioni aristoteliche-
tomiste, grazie alle quali era pur plausibile teologicamente un impegno
della Chiesa nella città terrena, ovvero nel mondo. Per questa riflessione
rimando alla relazione inaugurale di Marco Rizzi (Università Sacro
Cuore di Milano) alla Giornata di Studi, organizzata a Palermo, in Fa-
che “si coinvolge” […] La visione più profonda e più alta non porta ad
altre visioni, ma all’azione umile, situata e concreta » (J.M. Bergoglio,
Dio nella città, pp. 46-47).
19 In chiusura dell’EG, riprendendo le parole di Giovanni Paolo
2. La gioia e la carità
zione profana. Essa è sempre connessa alla fede e alla speranza, oppure
scaturisce dalla nuova condizione di libertà-salvezza donata dalla fede
in Cristo Gesù (Rm 12,5). La gioia è poi essenziale al rapporto tra Paolo
e la comunità (Rm 15,32; Fil 2,28s; 2Cor 2,3. Cfr. H. Conzelmann, voce
chará, in GLNT XV, 515-522.
24 Lo stesso Antonio Spadaro si pone la domanda: « Di quale
33
De catechizandis rudibus 2,4.
34
J.M. Bergoglio, In Lui solo la speranza. Esercizi spirituali ai
vescovi spagnoli (15-22 gennaio 2006), Jaca Book - LEV, Milano - Città
del Vaticano 2013, p. 74.
35
J.M. Bergoglio, È l’amore che apre gli occhi, Rizzoli, Milano
2013, p. 261. Le citazioni sono state riprese da A. Spadaro, « Evangelii
Gaudium », pp. 420-422.
36
« Il nostro oratore, dunque, quando parla di cose giuste e
sante e buone – né potrebbe parlare diversamente –, quando parla così,
per quanto gli è possibile, deve fare in modo di essere compreso dagli
ascoltatori, di riuscire loro gradito, di renderli obbedienti » (De doctrina
christiana IV, 35,32, trad. Manlio Simonetti (a cura di), Sant’Agostino.
L’istruzione cristiana, Mondadori, Milano 2006, p. 301).
Introduzione pag. 5
LA CATECHESI
DALL’EVANGELII NUNTIANDI
ALL’EVANGELII GAUDIUM
Giuseppe Alcamo
1. L’Evangelii Nuntiandi
nell’Evangelii Gaudium » 17
2. L’Evangelii Gaudium » 27
L’EVANGELII GAUDIUM
E I BISOGNI CONCRETI
DELLA STORIA
Sergio Tanzarella
1. Un nuovo modello di evangelizzazione » 55
2. Né occupazione di spazi
né cristallizzazione di processi » 60
3. Il concilio Vaticano II
nella Evangelii Gaudium » 65
4. Cosa comporta accogliere concretamente
la storia » 71
5. Bisogni concreti della storia » 75
6. Fuggire o sperare nella storia » 77
PARROCCHIA,
ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI
NELL’UNICA MISSIONARIETÀ
DELLA CHIESA
Luciano Meddi
1. Il rinnovamento missionario » 163
2. La prospettiva missionaria
di Evangelii Gaudium » 171
3. La qualità missionaria della parrocchia,
associazioni e movimenti,
soggetti della missione nella chiesa locale » 181
4. La parrocchia missionaria in Italia
e le innovazioni necessarie » 194
L’ANNUNCIO EVANGELICO
TRA OMELIA, CATECHESI
E MISTAGOGIA
Ubaldo Montisci
1. L’orizzonte della nuova evangelizzazione
e una comunità tutta missionaria » 208
2. Riferimenti all’omelia,
catechesi e mistagogia
nel contesto del XIII Sinodo dei Vescovi » 210
3. Un bilancio complessivo » 224