Tutti i componenti hanno una certa resistenza, quindi ogni parte consuma una quantità di potenza reale. La
potenza apparente, o VA, è la potenza reale combinata con gli effetti dei carichi reattivi come i condensatori
e gli induttori.
Indipendentemente dal fatto che si stia utilizzando C.A. o C.C., i Watt continueranno a essere gli stessi dei
carichi resistivi che agiscono nello stesso identico modo con entrambi gli alimentatori. I carichi reattivi non si
comportano nello stesso modo. I condensatori agiscono come circuiti aperti mentre gli induttori fungono da
cortocircuiti quando sotto C.C. . ma, in A.C., aggiungono un componente complesso. Il componente
complesso, combinato con la parte reale (watt), produce la potenza apparente (VA).
C'è una ragione per cui bisogna distinguere tra VA e watt ed è l'efficienza. Watt è la potenza effettiva
necessaria per portare a termine il lavoro in A.C. ma l'energia consumata è il VA, di valore molto più alto. Per
minimizzare la potenza sprecata, è necessario ottenere il valore VA il più vicino possibile al valore in watt. Il
rapporto tra i due è il fattore di potenza, ed è auspicabile ottenere un fattore di potenza di "1" o vicino ad
esso per ottenere la massima efficienza. Questo è ottenuto attraverso la correzione del fattore di potenza.
Questa è l'aggiunta di componenti capacitivi o induttivi a seconda che il circuito abbia troppa induttanza o
troppa capacità. Questo viene spesso fatto da grandi aziende che utilizzano macchinari pesanti in quanto il
loro consumo energetico è abbastanza grande da consentire alla correzione del fattore di potenza di ridurre
significativamente il loro fabbisogno energetico.
Per concludere:
Esempi applicativi: Come faccio a scegliere i Watt/VA necessari al gruppo di continuità (U.P.S.)?
Il wattaggio complessivo è determinato dalla somma dei consumi massimi dei dispositivi da proteggere.
Esempio: usando il PC è normalmente acceso anche il monitor: PC (300W max) + monitor (50W max) =
350W. Volendo aggiungere un po' di margine si avrà bisogno di un UPS di almeno 400/450W.
Prima di effettuale la scelta della tipologia di gruppo di continuità UPS opportuno alle esigenze, è
necessario individuare il wattaggio (Watt), talvolta espresso in Volt-Ampere (VA). Individuare i watt
necessari è fondamentale perchè nel caso venisse a mancare la corrente, si rischierebbe che i dispositivi
collegati si spengano a causa di un consumo maggiore rispetto la capacità del gruppo di continuità.
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Le case produttrici esprimono in volt-ampere (VA) la capacità del UPS, quindi la potenza potrebbe essere
indicata come 750VA/450W. In linea generale, se nella scheda tecnica non è indicato, o sorge la necessità
di convertire i VA in Watt, si va a moltiplicate il valore VA x il fattore di potenza medio (0,6). Questo numerino
può assumere valori compresi tra 0 e 1 (dove il valore migliore è più vicino a 1), è il rapporto tra la potenza
attiva (W) e la potenza apparente (VA) e può essere assunto come indice dell'efficienza di un gruppo di
continuità.
Un paio di esempi: un UPS da 1000VA con fattore di potenza 0,6 è in grado di erogare circa 600Watt
(1000VAx0.6=600Watt). Un UPS da 1000VA che è in grado di erogare 700W avrà un fattore di potenza
migliore (1000VAx0,7=700Watt). Ancora, un UPS da 1000VA/500W avrà un f.d.p. di 0,5, il peggiore tra i tre.
Approfondimenti:
Il fattore di potenza (power factor) è il valore del coseno dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente.
Tale valore è uguale a 1 in caso di sfasamento nullo (es. carico puramente resistivo).
Per i carichi informatici il cos phi varia normalmente tra 0,5 e 0,7.