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POTENZA APPARENTE E POTENZA ATTIVA

Confronto tra VA e WATT


"VA", l'abbreviazione di Volt-Ampere e “Watt” sono due unità utilizzate per misurare la potenza. La principale
differenza tra VA e Watt è che tipo di corrente sono. Watt è l'unità utilizzata per la potenza reale mentre VA
viene utilizzata per la potenza apparente. La potenza reale, o Watt, è la potenza che viene effettivamente
consumata dai carichi resistivi.

Tutti i componenti hanno una certa resistenza, quindi ogni parte consuma una quantità di potenza reale. La
potenza apparente, o VA, è la potenza reale combinata con gli effetti dei carichi reattivi come i condensatori
e gli induttori.

Indipendentemente dal fatto che si stia utilizzando C.A. o C.C., i Watt continueranno a essere gli stessi dei
carichi resistivi che agiscono nello stesso identico modo con entrambi gli alimentatori. I carichi reattivi non si
comportano nello stesso modo. I condensatori agiscono come circuiti aperti mentre gli induttori fungono da
cortocircuiti quando sotto C.C. . ma, in A.C., aggiungono un componente complesso. Il componente
complesso, combinato con la parte reale (watt), produce la potenza apparente (VA).

In C.C., Watt e VA sono uguali in quanto non vi è alcun componente complesso.

C'è una ragione per cui bisogna distinguere tra VA e watt ed è l'efficienza. Watt è la potenza effettiva
necessaria per portare a termine il lavoro in A.C. ma l'energia consumata è il VA, di valore molto più alto. Per
minimizzare la potenza sprecata, è necessario ottenere il valore VA il più vicino possibile al valore in watt. Il
rapporto tra i due è il fattore di potenza, ed è auspicabile ottenere un fattore di potenza di "1" o vicino ad
esso per ottenere la massima efficienza. Questo è ottenuto attraverso la correzione del fattore di potenza.
Questa è l'aggiunta di componenti capacitivi o induttivi a seconda che il circuito abbia troppa induttanza o
troppa capacità. Questo viene spesso fatto da grandi aziende che utilizzano macchinari pesanti in quanto il
loro consumo energetico è abbastanza grande da consentire alla correzione del fattore di potenza di ridurre
significativamente il loro fabbisogno energetico.

Per concludere:

1. VA è la potenza apparente mentre Watt è la vera potenza.


2. VA è sempre maggiore o uguale a Watt.
3. VA si applica solo a C.A. mentre i Watt si applicano sia a C.A. che a C.C. .
4. VA è la potenza consumata dal dispositivo mentre Watt è il lavoro che viene realizzato.
5. Il rapporto tra VA e Watt è il fattore di potenza.

Esempi applicativi: Come faccio a scegliere i Watt/VA necessari al gruppo di continuità (U.P.S.)?

Il wattaggio complessivo è determinato dalla somma dei consumi massimi dei dispositivi da proteggere.

Esempio: usando il PC è normalmente acceso anche il monitor: PC (300W max) + monitor (50W max) =

350W. Volendo aggiungere un po' di margine si avrà bisogno di un UPS di almeno 400/450W.

Prima di effettuale la scelta della tipologia di gruppo di continuità UPS opportuno alle esigenze, è

necessario individuare il wattaggio (Watt), talvolta espresso in Volt-Ampere (VA). Individuare i watt

necessari è fondamentale perchè nel caso venisse a mancare la corrente, si rischierebbe che i dispositivi

collegati si spengano a causa di un consumo maggiore rispetto la capacità del gruppo di continuità.
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Le case produttrici esprimono in volt-ampere (VA) la capacità del UPS, quindi la potenza potrebbe essere

indicata come 750VA/450W. In linea generale, se nella scheda tecnica non è indicato, o sorge la necessità

di convertire i VA in Watt, si va a moltiplicate il valore VA x il fattore di potenza medio (0,6). Questo numerino

può assumere valori compresi tra 0 e 1 (dove il valore migliore è più vicino a 1), è il rapporto tra la potenza

attiva (W) e la potenza apparente (VA) e può essere assunto come indice dell'efficienza di un gruppo di

continuità.

Un paio di esempi: un UPS da 1000VA con fattore di potenza 0,6 è in grado di erogare circa 600Watt

(1000VAx0.6=600Watt). Un UPS da 1000VA che è in grado di erogare 700W avrà un fattore di potenza

migliore (1000VAx0,7=700Watt). Ancora, un UPS da 1000VA/500W avrà un f.d.p. di 0,5, il peggiore tra i tre.

Approfondimenti:

POTENZA APPARENTE (VA, kVA)

Si definisce come: Potenza apparente= V x A


dove V è la tensione di alimentazione del carico (Volt) e A è la corrente assorbita dal carico (Ampere).
Questa espressione indica il valore di potenza quando la corrente è in fase con la tensione.
In realtà, nei circuiti più comuni, la corrente è sfasata di un certo angolo phi, in ritardo oppure in anticipo,
rispetto alla tensione. Tale angolo phi è di difficile calcolo, pertanto, sui documenti e/o targhette dei carichi è
normalmente riportato il valore di potenza apparente.
La Potenza Apparente Permanente dell’UPS viene definita relativamente ad un carico permanente in VA o
KVA con cos phi (fattore di potenza) specificato (di solito tra 0,6 e 0,8).

POTENZA ATTIVA (W, kW)

Si definisce come: Potenza attiva = Potenza apparente x cos phi


dove cos phi è il fattore di potenza.
E’ la potenza che effettivamente agisce nel circuito ed è inferiore (carichi reattivi: cos phi <1) o uguale
(carichi resistivi: cos phi =1) alla Potenza apparente.
La potenza attiva e il cos phi dei carichi sono raramente indicati perché di difficile calcolo.
La Potenza Attiva dell’UPS espressa in W o kW è la reale potenza erogabile dall’UPS.

FATTORE di Potenza (cos phi, p.f.)

Il fattore di potenza (power factor) è il valore del coseno dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente.
Tale valore è uguale a 1 in caso di sfasamento nullo (es. carico puramente resistivo).
Per i carichi informatici il cos phi varia normalmente tra 0,5 e 0,7.

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