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Lezione 001

01. La Teoria della Controllabilità:


Definisce tutte le condizioni necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni iniziali necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni plausibili necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
Definisce le condizioni future necessarie per poter considerare plausibile il raggiungimento del fine.
02. La ricetta di politica economica:
È l'insieme di azioni e scelte già intraprese per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando
l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme di azioni e scelte da intraprendere per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando
l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme degli obiettivi da intraprendere per poter raggiungere un determinato obiettivo considerando
l'esistenza di specifiche condizioni.
È l'insieme delle considerazioni obiettive da intraprendere per poter raggiungere una determinata strategia
considerando l'esistenza di specifiche condizioni.
03. Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è:
La soggettività di giudizio e di analisi che spesso derivano dagli orientamenti ideologici.
Nessuna delle altre affermazioni è corretta
La neutralità di giudizio e di analisi che spesso derivano dagli orientamenti ideologici.
L'oggettività di giudizio e di analisi che spesso derivano dagli orientamenti ideologici.
04. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la presenza di
oggettività, neutralità e soggettività di giudizio e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti
ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la neutralità di giudizio
e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è la soggettività di
giudizio e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti ideologici.
Un elemento essenziale e imprescindibile della politica economica in ogni sua fase, è l'oggettività di giudizio
e di analisi che spesso sono derivanti dagli orientamenti ideologici.
05. Quali delle seguenti affermazione è corretta:
La politica economica esamina solo in determinate circostanze i possibili modi per raggiungere gli obiettivi.
In questa fase diventa fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica non esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa
fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa
fondamentale la scelta di fare o non fare.
La politica economica esamina i possibili modi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase diventa
fondamentale la scelta di fare o non fare.
06. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi dati.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi ideali per il corretto funzionamento del
mercato.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi marginali dei consumatori.
La politica economica studia la gestione dei conflitti con gli obiettivi che ci si è assegnati.
07. il termine conflitto viene considerato fisiologico rispetto ad un gruppo d'individui. Questa
affermazione può essere giustificata in quanto:
Nessuna delle altre risposte
risulta soggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali che si andranno a
scontrare vicendevolmente con quelli degli altri individui
risulta oggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali che si andranno a
scontrare vicendevolmente con quelli degli altri individui.
risulta sia oggettivo ma anche soggettivo che diversi saranno i gusti, le preferenze e gli obiettivi individuali
si andranno a scontrare vicendevolmente con quelli degli altri individui.
08. La teoria delle scelte collettive stabilisce:
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su molteplici
obiettivi.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su un obiettivo
deciso a livello normativo.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione sulla scarsità
delle risorse.
come sia possibile rappresentare tutti gli individui di una comunità concentrando l'attenzione su un obiettivo
su cui tutti sono d'accordo, o almeno non in disaccordo.
09. Pareto efficiente significa:
che solo alcuni degli individui staranno peggio rispetto alla posizione iniziale.
che tutti gli individui staranno peggio rispetto alla posizione iniziale.
che nessuno degli individui starà peggio rispetto alla posizione iniziale.
Nessuna delle altre risposte
10. La politica economica studia:
la gestione dei conflitti con gli obiettivi dati.
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
la gestione dei conflitti con gli obiettivi tra le diverse forze di mercato.
la gestione dei conflitti con gli obiettivi che ci si è assegnati.
11. La politica economica ci aiuta a definire e a scegliere:
Le azioni da intraprendere per il raggiungimento di obiettivi predefiniti
Le azioni da intraprendere per il raggiungimento di obiettivi stabili
Le azioni da intraprendere per il raggiungimento di obiettivi normativi
Nessuna delle altre risposte

Lezione 002
01. Il fine rappresenta:
Il motivo, il perché, venga intrapresa un'azione di politica economica da parte delle autorità
L'insieme delle azioni nei tempi che vengono svolte, che necessitano dell'esistenza di condizioni iniziali
specifiche.
Nessuna delle altre risposte
Cosa vogliono raggiungere le autorità.
02. Le ricette sono:
Rappresenta il motivo, il perché, venga intrapresa un'azione di politica economica da parte delle autorità
Nessuna delle altre risposte
L'insieme delle azioni nei tempi che vengono svolte, che necessitano dell'esistenza di condizioni iniziali
specifiche.
Cosa voglio raggiungere le autorità.
03. Per privato si considera:
I singoli cittadini che perseguono i propri specifici obiettivi.
Lo stato che persegue specifici obiettivi.
I singoli cittadini e le imprese che perseguono i propri specifici obiettivi.
Una moltitudine di attori che perseguono i propri specifici obiettivi.
04. In ogni modello di politica economica è essenziale la presenza di:
Una moltitudine di attori pubblici
Un attore pubblico
Un attore pubblico e uno privato
Un attore privato
05. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
I politici individuano i fini e i burocrati mettono in atto le misure individuate dai politici
Nessuna delle altre affermazioni è corretta
I burocrati individuano i fini e i politici mettono in atto le misure individuare dai burocrati
I politici e i burocrati curano gli uni gli interessi degli altri
06. In una situazione di democrazia:
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato ai cittadini.
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato ai burocrati.
Nessuna delle altre risposte
I politici rispondono, o meglio dovrebbero rispondere, in qualche modo del loro operato alle istituzioni.
07. Il pubblico è:
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e
definisce in egual maniera.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che a fronte delle diverse teorie economiche
identifica e definisce in maniera diversa.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e
definisce in maniera diversa.
L'insieme delle Autorità di Politica Economica, Policy Maker, che ogni teoria economica identifica e
definisce in maniera diversa.
08. I politici all'interno dei modelli economici:
Mettono in atto le situazioni individuate dai burocrati
Individuano i fini e le eventuali azioni
Redistribuiscono le risorse
Nessuna delle precedenti
09. I modelli economici che si contraddistinguono per i compiti svolti dai policy maker precisano la
distinzione tra:
Politici e burocrati
Politici e pubblici
Politici e mercato
Politici e domanda
10. I burocrati all'interno dei modelli economici:
Individuano i fini e lasciano l'individuazione delle azioni ai politici
Mettono in atto le misure individuate dai politici
Individuano i fini e le azioni
Mettono in atto le misure individuate all'interno dei propri piano di lavoro

Lezione 003
01. Quali delle seguenti affermazione è corretta:
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e gli incrementi
di consumo.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito
nazionale.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito
disponibile.
La propensione al consumo è la relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito
autonomo.
02. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette
una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili
strumento.
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette
una soluzione univoca anche se il numero di variabili obiettivo è diverso da a quello delle variabili strumento
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette
una soluzione univoca quando il numero prefissato di variabili obiettivo è un dato.
Secondo la regola aurea di TImbergen un modello statico e deterministico di politica economica ammette più
soluzioni quando il numero prefissato di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili strumento
03. La propensione marginale al consumo è:
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e quella di risparmio.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il consumo dato.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e quella delle imprese.
La relazione economica tra la scelta di consumo delle famiglie e il reddito disponibile.
04. Analisi normativa:
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità quali-
quantitativa.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità
qualitativa.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità
descrittiva.
Permette di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere con una finalità
prescrittiva.
05. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere
con una finalità quali-quantitativa.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere
con una finalità descrittiva.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere
con una finalità qualitativa.
L'analisi normativa, permette, di determinare azioni proattive e punta allo studio di ciò che dovrebbe essere
con una finalità prescrittiva.
06. Secondo la regola aurea di Timbergen:
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero
prefissato di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili strumento.
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca quando il numero
prefissato di variabili obiettivo è un dato.
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette più soluzioni quando il numero prefissato
di variabili obiettivo è pari a quello delle variabili strumento
Un modello statico e deterministico di politica economica ammette una soluzione univoca anche se il numero
di variabili obiettivo è diverso da a quello delle variabili strumento
07. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
L'analisi positiva rappresenta: il mondo così com'è ed ha una finalità descrittiva.
L'analisi positiva rappresenta: il mondo così com'è ed ha una finalità quantitativa.
L'analisi positiva rappresenta: il mondo così com'è ed ha una finalità logico, quali-quantitativa.
L'analisi positiva rappresenta: il mondo così com'è ed ha una finalità qualitativa.
08. Il modello economico ha l'obiettivo di:
Far comprendere il funzionamento del mercato
Chiarire le relazioni che intercorrono tra stato e mercato.
Far comprendere il funzionamento dello stato
Chiarire il comportamento di burocrati e politici
09. L'analisi positiva rappresenta:
Il mondo così com'è ed ha una finalità logico, quali-quantitativa.
Il mondo così com'è ed ha una finalità descrittiva.
Il mondo così com'è ed ha una finalità qualitativa.
Il mondo così com'è ed ha una finalità quantitativa.

Lezione 004
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Nessuna delle altre affermazioni è corretta
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione
dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di
differenziali.
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione
dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di
equazioni.
Alla base di un modello economico semplificato troviamo: astrazione della realtà sociale e una descrizione
dei comportamenti dei soggetti economici e delle interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di indici.
02. Alla base di un modello economico semplificato troviamo:
Astrazione e descrizione dei comportamenti dei burocrati
Astrazione e descrizione dei comportamenti dei soggetti economici.
Astrazione e descrizione dei comportamenti dei politici
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
03. Alla base di un modello economico semplificato troviamo:
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di equazioni.
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di indici.
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
Astrazione della realtà sociale e una descrizione dei comportamenti dei soggetti economici e delle
interrelazioni tra le diverse variabili nella forma di differenziali.
04. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente
imprevedibile, pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile,
pertanto meglio è non effettuare nessun intervento.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente
imprevedibile ma è meglio effettuare interventi preventivi.
Secondo Robert Lucas, l'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile,
ma è meglio effettuare interventi preventivi.
05. Secondo quanto affermato da Lucas:
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, pertanto meglio è non
effettuare nessun intervento.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente prevedibile, ma è meglio effettuare
interventi preventivi.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile, pertanto meglio è
non effettuare nessun intervento.
L'esito di un qualunque intervento di politica economica è assolutamente imprevedibile, ma è meglio
effettuare interventi preventivi.
06. Robert Lucas, afferma che:
I singoli soggetti sono capaci solo in parte di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili razionalmente e
in maniera tale da cambiare il proprio comportamento in relazione alle decisioni dei policy maker senza
possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili ma in
modo irrazionale e in modo tale di cambiare il proprio comportamento in relazione alle decisioni dei policy
maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili
razionalmente e in maniera tale da cambiare il proprio comportamento in relazione alle decisioni dei policy
maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.
I singoli soggetti non sono sempre assolutamente e capaci di utilizzare l'insieme d'informazioni disponibili
razionalmente e in maniera tale da cambiare il proprio comportamento in relazione alle decisioni dei policy
maker senza possibilità per questi ultimi di prevedere alcunché.

Lezione 005
01. Rawls considera un ordinamento sociale giusto quando:
E' equo
È redistributivo
È allocativo
È efficiente
02. La teoria della giustizia postula:
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che
sta meglio nella società ed esclude che ci sia sostituibilità tra la soddisfazione di un individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità della collettività
escludendo che ci sia sostituibilità tra la soddisfazione di un individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che
sta peggio nella società postulando la sostituibilità tra la soddisfazione di un individuo ed un altro.
che il benessere sociale deve essere valutato esclusivamente facendo riferimento all'utilità dell'individuo che
sta peggio nella società ed esclude che ci sia sostituibilità tra la soddisfazione di un individuo ed un altro.
03. Secondo Rawls un ordinamento sociale è equo quando:
È capace di offrire lo stesso reddito a tutti gli individui
È capace di offrire risorse in maniera illimitata
È capace di offrire le stesse risorse a tutti gli individui
E' capace di offrire le stesse opportunità a tutti gli individui
04. La vecchia economia del benessere
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere
simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli
obiettivi individuali.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
Demanda alle votazioni
05. La nuova economia del benessere
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli
obiettivi individuali.
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere
simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Demanda alle votazioni
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
06. La teoria delle votazioni
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere
simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli
obiettivi individuali.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale.
Demanda alle votazioni
07. Quali delle seguenti affermazioni è corretta
Nessuna delle altre risposte.
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente allocazioni alternative. L'economia de benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente medesime allocazioni. L'economia del benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici sia possibile esplicitare in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente la ripartizione dei redditi. L'economia del benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di ripartizioni di redditi
08. Secondo Cellini:
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente medesime allocazioni. L'economia del benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici sia possibile esplicitare in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente la ripartizione dei redditi. L'economia del benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di ripartizioni di redditi
L'economia del benessere è la branca della scienza economica che si occupa di fornire criteri per valutare ed
ordinare socialmente allocazioni alternative. L'economia del benessere studia anche quali giudizi di valore
ideologici siano impliciti in ciascun possibile ordinamento sociale di allocazioni diverse
09. Per l'economia è importante stabilire:
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità di differenti risorse.
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità ed il benessere di differenti allocazioni
I criteri con cui ogni singolo individuo determina l'utilità di differenti allocazioni
I criteri con cui ogni singolo individuo determina il benessere di differenti allocazioni
10. L'approccio di Pigou:
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è decrescente nel reddito
e, di conseguenza, il benessere sociale è decrescente al crescere del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è crescente nel reddito e,
di conseguenza, il benessere sociale è decrescente al crescere del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è crescente nel reddito e,
di conseguenza, il benessere sociale è crescente al crescere del reddito o prodotto nazionale
Permette di ordinare i valori di utilità e di benessere in quanto: l'utilità di ciascuno è decrescente nel reddito
e, di conseguenza, il benessere sociale è crescente al decrescere del reddito o prodotto nazionale.
11. La scuola delle pubblic choices
Dimostra il "teorema dell'impossibilità" alla costruzione di una funzione capace di contenere
simultaneamente tutte le caratteristiche auspicabili.
Ritiene che i rappresentati degli enti collettivi perseguano fini propri che poco hanno a che fare con gli
obiettivi individuali.
Insiste sulla costruzione di una funzione di benessere sociale partendo dalla funzione di utilità individuale.
Demanda alle votazioni.
12. La differenza sostanziale tra Pigou e Bentham è che:
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini monetari, il
secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e trasferisce ad ogni individuo sotto forma di
beneficio, vantaggio, piacere o felicità".
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini monetari, il
secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e trasferisce ad ogni individuo sotto forma
reddito.
Il primo considera solo la parte di benessere individuale che deriva da fattori misurabili in termini monetari,
il secondo si concentra sull'utilità che l'insieme degli oggetti "produce e trasferisce ad ogni individuo sotto
forma di beneficio, vantaggio, piacere o felicità".
Il primo considera solo la parte di benessere sociale che deriva da fattori misurabili in termini nominali, il
secondo si concentra sull'utilità che ogni oggetto "produce e trasferisce ad ogni individuo sotto forma di
beneficio marginale.
13. Bentham già nell'Ottocento suggeriva che:
Il benessere di un individuo fosse pari alla somma del benessere della collettività.
Il benessere di una collettività fosse la somma del benessere di tutti gli individui.
Il benessere di una collettività non rappresenta il benessere del singolo individuo
Il benessere di una collettività fosse la somma del benessere dei singoli individui.

Lezione 006
01. Secondo il principio di Pareto:
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, anche se un solo soggetto nello stato X sta
almeno non peggio che nello stato Y e almeno un soggetto sta strettamente meglio
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, se tutti i soggetti nello stato X stanno almeno
non peggio che nello stato Y e almeno un soggetto sta strettamente meglio.
una configurazione X è preferibile ad una configurazione Y, se tutti i soggetti nello stato X stanno almeno
non peggio che nello stato Y anche se un soggetto sta strettamente peggio
02. Il Secondo teorema fondamentale dell'economia del benessere afferma che:
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità negative di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può essere raggiunta da un'economia di libero scambio a
patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
Nessuna delle altre
"ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può essere raggiunta da un'economia di libero scambio a
patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate non può essere raggiunta da un'economia di libero
scambio anche se si è provveduto a redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
03. Cosa si intende con completezza dei mercati:
L'autonomia del mercato
L'informazione è perfetta
Ogni bene può essere scambiato
La mancanza di interdipendenze strategiche
04. Il primo teorema dell'economia del benessere postula che:
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
ogni allocazione di equilibrio tra due consumatori è un ottimo paretiano
ogni allocazione di equilibrio economico perfetto su qualunque mercato è un ottimo paretiano.
ogni allocazione di equilibrio economico generale di perfetta concorrenza è un ottimo paretiano.
05. Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità positive di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate non può essere raggiunta da un'economia di libero
scambio anche se si è provveduto a redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
"ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità positive di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può essere raggiunta da un'economia di libero scambio a
patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
Nessuna delle altre affermazioni è corretta.
ogni allocazione pareto-efficiente nella quale si consumano e producono quantità negative di tutti i beni, e in
presenza di preferenze e tecnologie ben confermate può essere raggiunta da un'economia di libero scambio a
patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali".
06. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni
iniziali, una di queste è:
L'informazione deve essere completa e simmetrica.
L'informazione può non essere completa ma deve essere assolutamente simmetrica.
L'informazione deve essere completa ma non assolutamente simmetrica.
Nessuna delle altre
07. l'equità:
non è garantita dal libero scambio ma può essere perseguito con interventi endogeni.
è garantita dal libero scambio ma può essere perseguita con interventi endogeni.
non è garantita dal libero scambio ma può essere perseguita con interventi esogeni.
è garantita dal libero scambio e può essere perseguita con interventi esogeni.
08. Il secondo teorema dell'economia del benessere riconosce che:
L'efficienza è funzione dell'equità
Che l'equità è funzione dell'efficienza
Efficienza ed equità sono due obiettivi distinti
Che l'efficienza e l'equità vanno di pari passo
09. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni
iniziali, una di queste è:
L'utilità di ogni individuo è funzione del consumo autonomo
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dal suo reddito disponibile
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dal livello del suo reddito
L'utilità di ogni individuo deve dipendere unicamente dai livelli dei suoi consumi.
10. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni
iniziali, una di queste è:
Esistono solo beni privati
Esistono solo beni pubblici
Esistono sia beni privati che beni pubblici
Esistono solo beni privati ma caratterizzati da non escludibilità
11. Il primo teorema dell'economia del benessere si fonda sulla sussistenza di specifiche condizioni
iniziali, una di queste è:
A seconda dei casi il soggetto può essere pricetaker o price maker
Ogni soggetto è price maker
Ogni soggetto è price taker
Ogni soggetto decide i livelli di prezzo che assicurano il benessere della collettività
12. L'efficienza può essere raggiunta:
dall'economia di mercato senza bisogno di interventi di alcun tipo
dall'economia di mercato senza bisogno di alcun intervento esogeno
dall'economia di mercato senza bisogno di alcun intervento endogeno
dall'economia di mercato ma necessitano di interventi esogeni
13. Il primo teorema dell'economia del benessere è stato dimostrato per la prima volta da:
Pigou
Arrow e Lucas
Arrow e Debreu
Rawlse e Lucas
14. L'approccio paretiano rispetta il concetto di:
efficienza X
efficienza ed equità
efficienza allocativa
efficienza distributiva

Lezione 007
01. Il teorema dell'impossibilità di Arrow dimostra:
l'esistenza di un conflitto fra i principi di razionalità e coerenza
l'esistenza di un conflitto fra i principi di irrazionalità e coerenza
l'esistenza di un conflitto fra i principi di razionalità e trasparenza
l'esistenza di un conflitto fra i principi di razionalità e allocazione
02. Arrow definisce:
La possibilità di costruire una funzione di scelta sociale anche se si aggregano le preferenze individualiin
modo coerente e rispettoso.
Nessuna delle altre
La possibilità di costruire una funzione di scelta sociale aggregando le preferenze individuali in modo
coerente e rispettoso.
l'impossibilità di costruire una funzione di scelta sociale aggregando le preferenze individuali in modo
coerente e rispettoso.
03. L'unanimità salvaguarda:
la libertà di mercato
la libertà della collettività
la libertà normativa
la libertà personale
04. La caratteristica principale della teoria della maggioranza è:
la minore onerosità
la definizione del Quorum
l'onerosità
Nessuna delle altre
05. Uno degli elementi critici della regola della maggioranza è:
Non viene rispettata la regola della transitività
Nessuna delle altre
Non vengono rispettate ne la regola della completezza ne quella transitività
Non viene rispettata la regola della completezza
06. il quorum definisce:
quelli che sono i costi del dissesto, indirettamente correlati, e quelli della decisione, inversamente.
quelli che sono i costi per la decisione, indirettamente correlati, e quello del dissenso, inversamente.
quelli che sono i costi del dissesto, direttamente correlati, e quelli della decisione, inversamente.
quelli che sono i costi per la decisione, direttamente correlati, e quello del dissenso, inversamente.
07. quali sono i sei postulati di Arrow:
Dominio universale, Completezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle
alternative irrilevanti. Dittatorialità
Dominio universale, Incompletezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle
alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
Dominio universale, Completezza, Transitività, Rispondenza al principio di Pareto, Indipendenza dalle
alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
Dominio universale, Completezza, Transitività, assenza del principio di Pareto, Indipendenza dalle
alternative irrilevanti. Non-dittatorialità
08. La Scuola delle public choise vede:
il mercato come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
I privati come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
il governo come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
Lo stato nella sua totalità come il prodotto di gruppi di pressione a cui poi questi devono rispondere.
09. Arrow concentra i suoi studi sulla possibilità di costruire una funzione di decisione sociale
partendo dalle preferenze individuali e ancorandole alla soddisfazione di:
tre postulati
Sei postulati
quattro postulati
due postulati

Lezione 008
01. in un' ipotesi di Pareto efficienza:
occorrono interventi anche se non portano a miglioramenti
non occorre nessun intervento in quanto non apporterebbe miglioramenti.
non occorre nessun intervento anche se questi porterebbero a miglioramenti
occorrono interventi per apportare miglioramenti.
02. quali delle seguenti affermazioni è corretta:
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto anche se questo apporterebbe
miglioramenti. L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la redistribuzione delle risorse in maniera
efficiente.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto non apporterebbe miglioramenti.
L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la redistribuzione delle risorse in maniera più equa.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana non occorre nessun intervento in quanto non apporterebbe miglioramenti.
L'unico motivo d'intervento potrebbe essere la redistribuzione dei redditi.
In un'ipotesi di efficienza Paretiana occorrono interventi in quanto apportano miglioramenti. L'unico motivo
d'intervento potrebbe essere la redistribuzione delle risorse in maniera più equa.
03. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, non si verifica la perfetta allocazione delle
risorse, allora l'intervento di politica economica non può determinare un riposizionamento su posizioni
pareto-efficienti.
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, si verifica la perfetta allocazione delle
risorse, allora l'intervento di politica economica può determinare un riposizionamento su posizioni pareto-
efficienti.
Quando nel mercato, nel sistema economico nel suo complesso, non si verifica la perfetta allocazione delle
risorse, allora l'intervento di politica economica può determinare un riposizionamento su posizioni pareto-
efficienti.
Nessuna delle altre
04. L'efficienza secondo il primo teorema dell'economia del benessere:
Può essere raggiunta dall'economia di mercato senza alcun intervento endogeno
Può essere raggiunta dall'economia di mercato con l'ausilio di interventi esogeni
Può essere raggiunta dall'economia di mercato con l'ausilio di interventi endogeni
Può essere raggiunta dall'economia di mercato senza alcun intervento esogeno
05. Gli interventi di politica economica possono essere effettuati a livello didattico in:
4 livelli
6 livelli
3 livelli
2 livelli
06. Un fallimento del mercato rappresenta:
Nessuna delle altre
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato, non pareto-efficienti.
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato, pareto-efficienti.
Una situazione all'interno del sistema economico o del singolo mercato,di duopolio.
07. Gli interventi di politica economica possono essere effettuati a tre diversi livelli:
Microeconomici, macroeconomici, redistributivi
Microeconomici, macroeconomici, qualitativi
Microeconomici, macroeconomici, quantitativi
Microeconomici, macroeconomici, allocativi

Lezione 009
01. consumatori e imprese domandano e offrono beni:
ognuno dei quali massimizza la propria utilità
ognuno dei quali minimizza la propria utilità
ognuno dei quali rappresenta un paniere completo
ognuno dei quali e funzione delle risorse
02. L'utilità rappresenta:
Nessuna delle altre
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che
soddisfa le esigenze della collettività.
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene o servizio che
soddisfa la propria esigenza, domanda.
la misura della felicità o soddisfazione di ogni soggetto con in funzione del reddito che soddisfa la propria
esigenza, domanda.
03. Per ogni data quantità di bene consumato, il surplus per il consumatore è determinato dalla:
differenza tra il costo marginale e il beneficio marginale.
differenza tra il beneficio del bene stesso e l'utilità ottenuta.
differenza tra il costo del bene stesso e l'utilità ottenuta.
differenza tra il costo del bene stesso e il prezzo pagato.
04. Quando il surplus del consumatore e del produttore si eguagliano:
allo stesso prezzo di mercato allora il mercato stesso è in equilibrio.
allo stesso livello di utilità allora il mercato stesso è in equilibrio
allo stesso costo di mercato allora il mercato stesso è in equilibrio
allo stesso benefico di mercato allora il mercato stesso è in equilibrio
05. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
L'utilità�non è in grado di misurare la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un
bene�o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
L'utilità�misura la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene�o servizio che
soddisfa la propria esigenza, domanda.
L'utilità�misura dolo in parte la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un
bene�o servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
Nessuna delle altre
06. nel mercato dei beni e dei servizi i principali operatori sono:
banche e consumatori
consumatori e stato
imprese e banche
consumatori e imprese
07. all'interno del mercato i principali operatori:
domandano e offrono
domandano e contrattano
domandano e decidono
domandano
08. In ogni mercato s'incontrano:
4 operatori
3 operatori
2 operatori
un numero diversi di operatori in relazione al mercato di riferimento

Lezione 010
01. la redistribuzione personale implica:
valutazione della ripartizione dei fattori produttivi tra le classi
ripartizione tra i diversi settori dell'economia.
suddivisione tra le aree territoriali
distribuzione tra i membri di una singola comunità
02. la redistribuzione funzionale sociale implica:
ripartizione tra i diversi settori dell'economia.
distribuzione tra i membri di una singola comunità
valutazione della ripartizione dei fattori produttivi tra le classi
suddivisione tra le aree territoriali
03. la redistribuzione settoriale implica:
suddivisione tra le aree territoriali
distribuzione tra i membri di una singola comunità
valutazione della ripartizione dei fattori produttivi tra le classi
ripartizione tra i diversi settori dell'economia.
04. La redistribuzione geografica implica:
distribuzione tra i membri di una singola comunità
valutazione della ripartizione dei fattori produttivi tra le classi
ripartizione tra i diversi settori dell'economia.
suddivisione tra le aree territoriali
05. La bilancia dei pagamenti deve mantenere un costante equilibrio:
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul prezzo della moneta e aumenti o diminuzioni del tasso
d'interesse
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul tasso di occupazione e aumenti o diminuzioni del tasso
di disoccupazione.
In quanto posizioni divere comportano pressioni sul prezzo dei consumi e aumenti o diminuzioni del tasso di
cambio
In quanto posizioni diverse comportano pressioni sul prezzo della moneta e aumenti o diminuzioni del tasso
di cambio
06. L'inflazione comporta:
Costi impliciti e costi espliciti
Costi espliciti
Costi impliciti
Tal volta costi impliciti e tal volta costi espliciti
07. Il modello keynesiano si caratterizza per analizzare e spiegare:
i livelli di sottoccupazione e della rigidità dei prezzi.
i livelli di sottoccupazione e della flessibilità dei prezzi.
i livelli di sottoccupazione e della stabilità dei prezzi.
i livelli di inflazione e della rigidità dei prezzi.
08. Gli obiettivi di politica economica sono:
Pieno impiego, inflazione nulla, controllo del mercato
Pieno impiego, inflazione nulla, controllo della bilancia dei pagamenti
Pieno impiego, redistribuzione dei redditi, controllo della bilancia dei pagamenti
Pieno impiego, massimizzazione dei profitti, minimizzazione dei costi

Lezione 011
01. Chi è stato a sostenere che le imprese monopolistiche non hanno non hanno stimoli e necessità ad
effettuare investimenti in ricerca e sviluppo:
Schumpeter
Rawls
Arrow
Lucas
02. Schumpeter afferma che:
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è più forte rispetto alla crescita economica associata a
situazioni di concorrenza perfetta".
"la crescita economica associata a di concorrenza perfetta è più forte rispetto alla crescita economica
associata a situazioni di monopolio"
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è pari rispetto alla crescita economica associata a
situazioni di concorrenza perfetta".
"la crescita economica associata a regimi di monopolio è debole rispetto alla crescita economica associata a
situazioni di concorrenza perfetta".
03. Quali delle seguenti affermazione è corretta:
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a di concorrenza perfetta è più forte rispetto alla
crescita economica associata a situazioni di monopolio".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è più forte rispetto alla crescita
economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è pari rispetto alla crescita
economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
Secondo Schumpeter "la crescita economica associata a regimi di monopolio è debole rispetto alla crescita
economica associata a situazioni di concorrenza perfetta".
04. In monopolio:
Il surplus del produttore rimane invariato ed è pari al surplus del consumatore
Il surplus del produttore cresce mentre quello del consumatore diminuisce
Il surplus del consumatore cresce mentre quello del produttore diminuisce
Il surplus del consumatore è maggiore a quello del produttore.
05. In caso di monopolio:
È possibile dimostrare che l'efficienza generale è raggiunta.
Non è possibile dimostrare che l'efficienza generale non è raggiunta.
Non è possibile dimostrare che l'efficienza generale non è raggiunta.
È possibile dimostrare che l'efficienza generale non è raggiunta.
06. Un monopolista è:
Price maker
Price taker
Nessuna delle altre
Price maker o pricetaker in relazione alla sostituibilità del bene

Lezione 013
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta in materia di mercato concorrenziale:
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta
informazione e trasparenza.
Pochi operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta
informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, solo per la domanda; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e
trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; barriere all'ingresso e all'entrata; perfetta
informazione e trasparenza.
02. La teoria liberista considera il mercato capace di autodeterminare la situazione di efficienza:
considerando peggiorativi solo ogni tipo d'intervento interno.
considerando peggiorativi solo ogni tipo d'intervento esterno.
Considerando peggiorativi interventi esterni e interventi interni
Considerando peggiorativi solo alcuni tipi d'intervento esterno
03. La definizione di mercato concorrenziale richiede il rispetto di alcune condizioni:
numerosità di operatori, solo per la domanda; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta informazione e
trasparenza.
Pochi operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta
informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; libertà d'ingresso e assenza di barriere; perfetta
informazione e trasparenza.
numerosità di operatori, sia per la domanda che per l'offerta; barriere all'ingresso e all'entrata; perfetta
informazione e trasparenza.
04. In un mercato di concorrenza perfetta:
Il prezzo è stabilito in funzione delle quantità domandate
Il prezzo è fatto dall'imprenditore
Il prezzo non rispecchia tutte le informazioni disponibili nella realtà
Il prezzo è dato

Lezione 014
01. Le prime azioni di politica antitrust in Europa fanno riferimento agli articoli del trattato di:
Roma
Lisbona
Maastricht
Amsterdam
02. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che amplificano la competitività all'interno
del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla concentrazione
della competitività all'interno del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla polverizzazione
della competitività all'interno del mercato comune.
L'art. 81 del Trattato di Roma pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla restrizione o alla
distorsione della competitività all'interno del mercato comune.
03. L'articolo 81 del trattato di Roma:
Nessuna delle altre
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla restrizione o alla distorsione della competitività
all'interno del mercato comune.
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare alla piena competitività all'interno del mercato
comune.
pone l'attenzione su quelle pratiche che possano portare all'amplificazione della competitività all'interno del
mercato comune.
04. L'articolo 86 del trattato di Roma:
Vieta lo sfruttamento di posizione dominante
Vieta le fusioni
Favorisce lo sfruttamento delle posizioni dominanti solo per alcuni business
Favorisce la politiche di prezzo
05. L'articolo 85 del Trattato di Roma:
Consente le scissioni se sussistono alcune condizioni di mercato
Consente le fusioni se sussistono alcune condizioni
Vieta tutte le pratiche elusive
Vieta le fusioni a prescindere dalle condizioni di mercato

Lezione 015
01. Il mercato geografico:
È l'insieme dei prodotti "sostituti" uno dell'altro;
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
Nessuna delle altre
02. Il mercato di prodotto:
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
È l'insieme dei prodotti "sostituti" uno dell'altro;
Nessuna delle altre
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
03. Il concetto di elasticità:
considera la possibilità che a fronte dell'aumento del prezzo di un bene e di una riduzione della quantità
domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
considera la possibilità che a fronte dell'aumento del prezzo di un bene e di una aumento della quantità
domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
Nessuna delle altre
considera la possibilità che a fronte di una diminuzione del prezzo di un bene e di una riduzione della
quantità domandata, comunque il ricavo complessivo sia maggiore.
04. Il mercato rilevante:
Nessuna delle altre
È l'insieme dei prodotti "sostituti" uno dell'altro;
è definito da prodotti e aree geografiche che esercitano vincoli competitivi l'uno sull'altro.
l'insieme delle aree geografiche all'interno del quale il consumatore può sostituire sia il bene che il fornitore
Lezione 016
01. Nella collusione tacita:
si verifica comunicazione solo in alcuni casi
le imprese comunicano sempre
la comunicazione è funzione dell'accordo
non si verifica nessuna comunicazione tra le imprese
02. La collusione può avere:
Solo forma tacita
Forma tacita e esplicita
Nessuna delle altre
Solo forma esplicita
03. nella collusione esplicita:
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri è più facile e chiaro e non riporta il rischio di sanzioni da
parte dell'Antitrust.
Nessuna delle altre
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri non è facile e chiaro ma non riporta il rischio di sanzioni
da parte dell'Antitrust.
il meccanismo di accordo su obiettivi ed equilibri è più facile e chiaro ma riporta il rischio di sanzioni da
parte dell'Antitrust.

Lezione 017
01. Quali delle seguenti affermazioni è corretta:
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti e simili nell'ambito di produzione di beni o
servizi.
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti con diverse strutture di costo di produzione
di beni o servizi
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese non concorrenti nell'ambito di produzione di beni o
servizi.
Una fusione è orizzontale: quando riguarda imprese concorrenti e ma non simili nell'ambito di produzione di
beni o servizi.
02. Una fusione è orizzontale:
quando riguarda imprese concorrenti e ma non simili nell'ambito di produzione di beni o servizi.
quando riguarda imprese concorrenti e simili nell'ambito di produzione di beni o servizi.
quando riguarda imprese non concorrenti nell'ambito di produzione di beni o servizi.
quando riguarda imprese concorrenti con diverse strutture di costo di produzione di beni o servizi.
03. Le fusioni verticali sono:
l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte o ma non a valle.
l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte.
l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte o a valle.
l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a valle.
04. Quale delle seguenti affermazioni è corretta:
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte ma non a
valle.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a valle.
La fusione verticale rappresenta l'unione d'imprese operanti in stadi produttivi concatenati a monte e a valle.
Lezione 018
01. Cosa si definisce con settore terziario:
E' il settore delle imprese che lavorano per conto terzi
Nessuna delle altre
E' semplicemente un terzo del mercato di un sistema economico
E' tutto quello dei servizi
02. Che differenza esiste tra Liberalizzazione e Privatizzazione:
una è opposta all'altra
entrambe tendono a favorire un mercato più concorrenziale
Entrambe sono azioni a favore dell'aumento della dimensione d'impresa
nessuna differenza
03. Le esternalità positive vengono definite:
Di consumo
Di produzione
Economie esterne
Diseconomie esterne
04. Le esternalità possono essere:
Negative
Positive e negative
Nessuna delle altre
Positive
05. Le esternalità negative vengono definite:
Economie esterne
Diseconomie esterne
Di produzione
Di consumo
06. Le esternalità rappresentano un fallimento di mercato:
No
Solo sotto determinati aspetti
Si
Dipende dalle valutazioni ambientali

Lezione 020
01. Pigou propone:
L'introduzione di tasse sulle esternalità negative
L'introduzione di sussidi sulle esternalità negative
L'introduzione di tasse sulle esternalità positive
L'introduzione di sussidi sulle esternalità positive
02. la tassa in somma fissa non modifica il comportamento degli agenti economici; consideriamo
un'imposta fissa per un altissimo numero di quantità prodotta avremo un'incidenza irrisoria, con la
conseguenza che l'esternalità rimane e abbia o un gettito monetario da utilizzare.
1
Nessuna delle altre
0
vero ma solo se l'esternalità che rimane non abbia un gettito monetario da utilizzare
03. L'obiettivo di Pigou:
Nessuna delle altre
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità positive
avvantaggiando solo loro stessi.
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità negative
avvantaggiando solo loro stessi.
è quello d'indurre la riduzione dei comportamenti degli individui che producono esternalità negative
avvantaggiando solo gli altri

Lezione 022
01. il bene pubblico è quel bene caratterizzato da:
Nessuna delle altre
non escludibilità
non rivalità e non escludibilità
non rivalità
02. un bene rivale non escludibile è:
un bene pubblico
un bene privato
un bene di club
un commons
03. un bene rivale e escludibile è:
un bene privato
un bene di club
un bene pubblico
un commons
04. I beni privati sono:
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non
esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
Nessuna delle altre
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
05. un bene non rivale e non escludibile è:
un bene privato
un bene pubblico
un commons
un bene di club
06. I beni di commons:
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
Nessuna delle altre
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non
esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
07. quali delle seguenti affermazione è corretta in materia club goods:
possono sia escludere soggetti dal loro consumo sia il verificarsi della rivalità.
Nessuna delle altre
sono quelli che possono essere consumati o fruiti da tutti ma possono escludere chi non paga una tariffa.
sono quelli per cui non è possibile impedire a qualcuno di fruire o consumare un bene o servizio, non
esclude, ma ammette la rivalità ad un altro soggetto.
08. un bene non rivale ed escludibile
un commons
un bene privato
un bene di club
un bene pubblico

Lezione 023
01. La differenza tra il valore che viene dato all'uso o al consumo di un bene tra l'individuo e le
istituzioni, dipende:
dalla percezione di un beneficio o danno sociale che non viene valutato dagli individui ma solo dalle autorità.
da una bassa e corretta informazione
Nessuna delle altre
Entrambe le risposte sono giuste
02. Se l'asimmetria si verifica prima della conclusione del contratto:
Si potrebbero verificare entrambe le situazioni
Siamo di fronte a selezione avversa
Nessuna delle altre
Siamo di fronte ad azzardo morale
03. Il bene di merito è quel bene:
per cui i policy maker spinge il consumo positivo anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del
singolo soggetto;
per cui il policy maker spinge il consumo negativo anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del
singolo soggetto;
per cui il policy maker spinge il consumo neutrale anche in maniera maggiore rispetto alla percezione del
singolo soggetto;
Nessuna delle altre
04. il comportamento del policy maker è opposto verso i:
beni di demerito
commons
beni privati
beni pubblici
05. Se l'asimmetria si verifica dopo la conclusione del contratto:
Si potrebbero verificare entrambe le situazioni
Siamo di fronte a selezione avversa
Nessuna delle altre
Siamo di fronte ad azzardo morale
06. la limitatezza dell'informazione può causare dei fallimenti di mercato in due distinte modalità:
la prima è quella dei beni di merito e di demerito quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando
non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
la prima è quella dei beni privati quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è
uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
la prima è quella dei beni di pubblici quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra quando non è
uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
la prima è quella dei beni di merito ma non di demerito quando l'informazione stessa è insufficiente, l'altra
quando non è uniformemente distribuita creando l'asimmetria informativa.
Lezione 024
01. L'INFORMAZIONE è un elemento fondamentale per l'ottenimento di scambi efficienti nel
mercato e quando la distribuzione dell'informazione è ASIMMETRICA, il risultato complessivo è
inefficiente anche in presenza di decisioni individuali ottimali.
Solo se l'informazione non asimmetrica il risultato complessivo è inefficiente anche in presenza di decisioni
individuali ottimali.
Vero
Nessuna delle altre
0
02. La selezione avversa, rileva un'inefficienza paretiana generale:
Nessuna delle altre
1
Non generale ma solo in senso specifico
0

Lezione 025
01. Gli elementi che costituiscono il gioco sono:
le azioni
gli esiti
tutte le risposte precedenti
I giocatori
02. La teoria dei giochi permette di analizzare:
i comportamenti ottimali della collettività in generale ma non di conoscere le proprietà delle configurazioni.
i comportamenti diretti in situazioni d'influenza reciproca
di conoscere solo le proprietà delle configurazioni.
i comportamenti ottimali per i singoli soggetti coinvolti in situazioni d'influenza reciprocae anche conoscere
le proprietà delle configurazioni.
03. Gli elementi che costituiscono il gioco sono:
I giochi, gli esiti e i payoff
I giocatori, le azioni e gli esiti
tutte le altre risposte
Le azioni, le scelte, le decisioni
04. La strategia in un gioco può essere:
Discreta e continua
Discreta e pura
Pura o mista
Discreta e mista
05. secondo la loro natura i giochi possono essere:
cooperativi e dinaminci
cooperativi e oneshot
cooperativi e evolutivi
cooperativi e non cooperativi
06. I giochi possono essere classificati:
secondo la natura, in relazione alla somma, l'ordine di scelta, le strategie
secondo la natura, per la discrezione, l'ordine di scelta, le strategie
secondo la natura, la dimensione temporale, l'ordine di scelta, le strategie
secondo la natura, secondo la dinamica, l'ordine di scelta, le strategie
07. l'interdipendenza delle azioni può determinare:
nessuna delle altre risposte è corretta
l'impossibilità al raggiungimento del risultato ottimo, paretiano
il fallimento del mercato che richiederà l'intervento delle istituzioni
entrambe le risposte sono corrette
08. Secondo la Dimensione Temporale i giochi possono essere:
Scelta ripetuta
Scelta dinamica e evolutiva
Sono tutte corrette
Scelta fissa, oneshot

Lezione 026
01. Con il dilemma del prigioniero siamo di fronte ad un gioco non collaborativo, a informazione
completa e a contemporaneità di scelta.
1
Parzialmente vero
0
Nessuna delle altre
02. Una scelta si definisce dominante quando la scelta è "obbligata" nel senso che è la migliore tra le
possibili per il soggetto e fa ottenere i migliori risultati indipendentemente dalla scelta del soggetto
nostro concorrente.
0
Nessuna delle altre
Parzialmente vero
1
03. nel caso in cui una scelta determina dei risultati comunque migliorabili mediante una scelta
diversa, questa si definisce"dominata".
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
Vero
0

Lezione 027
01. Gli interventi posti in essere dai policy maker sono:
Interventi microeconomici e redistributivi
Interventi microeconomici e macroeconomici
Interventi microeconomici, macroeconomici e redistributivi
Interventi redistributivi e macroeconomici
02. L'utilità misura la felicità o soddisfazione di ogni soggetto con il consumo o l'uso di un bene o
servizio che soddisfa la propria esigenza, domanda.
Nessuna delle altre
Parzialmente vero
1
0
03. Per ogni data quantità di bene consumato, esiste un surplus per il consumatore determinato dalla
differenza tra il costo del bene stesso e l'utilità ottenuta.
0
1
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
04. Gli interventi dei Policy Maker sono:
Tutte le altre risposte
interventi microeconomici
Interventi redistributivi
Interventi macroeconomici
05. "Ogni allocazione Pareto-efficiente nella quale si consumano e producano quantità positive di tutti
i beni, e in presenza di preferenze e tecnologie ben confermate- può essere raggiunta da un'economia
di libero scambio a patto di redistribuire appropriatamente le dotazioni iniziali". Quanto affermato è
postulato nel:
Principio di Pareto
Secondo Teorema dell'economia del benessere
Primo teorema dell'economia del benessere
Teoria Arrow Debreu

Lezione 028
01. L'asimmetria informativa rappresenta quella situazione in cui l'insieme d'informazione disponibile
a due soggetti che vogliono reciprocamente concludere una transazione coincide, determinando un
vantaggio di un soggetto rispetto ad un altro
0
1
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
02. Un mercato, sia di prodotto che geografico, quando non è contendibile, "richiede" l'intervento
delle Autorità.
Vero solo sotto determinate condizione
Nessuna delle altre
1
0
03. Un mercato si definisce contendibile quando:
Tanto meno esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di prezzo
Solo se esistono esistono delle correlazioni parziali che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di
prezzo
Tanto più esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori a variazioni di prezzo
Tanto più esistono delle correlazioni che spostano le scelte dei consumatori sull'allocazione dei beni

Lezione 029
01. nel modello 2x2
il mercato della moneta non è menzionato
il mercato della moneta viene ipotizzato instabile
il mercato della moneta viene ipotizzato sempre in equilibrio
il mercato della moneta non viene ipotizzato in equilibrio
02. Nel modello macroeconomico 2x2
il Governo è un padre benevolo
il Governo, non svolge alcun comportamento attivo
il Governo ha un comportamento attivo
Nessuna delle altre
03. Secondo quanto postulato dall'approccio endogeno:
La politica economica come strumento atto a generare le condizioni affinché tutti i mercati possano
autonomamente tornare in equilibrio
Entrambe le risposte articolate
La politica economica come strumento attivo atto ad intervenire concretamente sulle cause di disequilibrio
macroeconomico
Nessuna delle risposte articolate
04. Secondo quanto postulato dall'approccio esogeno:
Entrambe le risposte articolate
La politica economica come strumento atto a generare le condizioni affinché tutti i mercati possano
autonomamente tornare in equilibrio
Nessuna delle risposte articolate
La politica economica come strumento attivo atto ad intervenire concretamente sulle cause di disequilibrio
macroeconomico

Lezione 030
01. Il regime di disoccupazione keynesiano è generato da un eccesso di offerta sia sul mercato dei beni
che del lavoro.
Nessuna delle altre
1
0
Vero solo se sussistono determinate condizioni
02. Il regime di disoccupazione classica è generato da un eccesso di domanda sul mercato dei beni ed
un eccesso di offerta sul mercato del lavoro.
0
Nessuna delle altre
1
Vero solo se sussistono determinate condizioni

Lezione 031
01. La domanda aggregata è pari a:
C+I+G+NX
C+I+G-NX
C-I+G+NX
C+I+GxNX
02. Il modello Keynesiano reddito - spesa spiega il livello del reddito e le sue fluttuazioni in relazione
all'andamento della domanda aggregata
0
Nessuna delle altre
PARZIALMENTE ESATTO
1
03. la spesa pubblica rappresenta la domanda di beni e servizi effettuata dal settore pubblico.
Parzialmente vero
0
1
Nessuna delle altre
04. Le esportazioni rappresentano:
la domanda da parte di altri paesi.
un eccesso di domanda del paese oggetto di studio che quindi si rivolge ad altre economie per soddisfare i
propri bisogni.
Entrambe le risposte articolate sono corrette
Nessuna delle precedenti

Lezione 033
01. La propensione media al consumo è uguale al:
rapporto fra consumi totali e reddito totale
rapporto fra consumi parziali e reddito disponibile
rapporto fra consumi totali e reddito disponibile
Nessuna delle altre
02. La propensione marginale al consumo è il rapporto fra:
La il consumo e la variazione del reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione del
consumo
a variazione del consumo e il reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione del consumo
la variazione del consumo e la variazione del reddito e analiticamente rappresenta la pendenza della funzione
del consumo
Nessuna delle altre
03. Il reddito disponibile è pari a:
Y-T
Y-T+G
Y-I
T-G
04. la funzione del consumo è pari a:
C=c?+c?Y
C=c?+c?Yd+I
C=c?+c?Yd
Nessuna delle altre
05. La relazione tra il consumo ed il reddito disponibile:
può essere espressa come funzione indiretta del reddito
può essere espressa come funzione crescente del reddito
può essere espressa come funzione decrescente del reddito
può essere espressa come funzione inversa del reddito
06. La propensione marginale al consumo è:
È SEMPRE DIVERSA DA 1
È COMPRESA TRA 0 E 1
È MAGGIORE DI 1
È MAGGIORE UGUALE A 1

Lezione 034
01. Se Y < D :
le scorte sono uguali a zero
aumentano le scorte e le imprese riducono la produzione
Nessuna delle altre
si riducono le scorte e le imprese aumentano la produzione
02. Se Y > D:
Nessuna delle altre
diminuiscono le scorte e le imprese riducono la produzione
aumentano le scorte e le imprese riducono la produzione
rimangono invariate le scorte e le imprese riducono la produzione
03. L'equilibrio nel modello reddito spesa viene definito come quella situazione dalla quale nessuno
degli operatori economici ha interesse a muoversi poiché le intenzioni degli stessi operatori presenti nel
sistema economico vengono di fatto realizzate
0
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
1
04. Il reddito di equilibrio è quel livello di reddito (produzione) Y che eguaglia la domanda globale
desiderata (D).
1
Parzialmente vero
0
Nessuna delle altre
Lezione 035
01. Una variazione della spesa autonoma determina una variazione del reddito maggiore della
variazione della spesa
Nessuna delle altre
1
0
Verso solo in determinate circostanze
02. La propensione marginale al risparmio è pari a:
1/s
1/c
1-c
1-s
03. In base al principio del moltiplicatore:
un aumento della domanda autonoma mantiene invariato il reddito.
un aumento della domanda autonoma genera un aumento più che proporzionale del reddito.
Una diminuzione o della domanda autonoma genera un aumento più che proporzionale del reddito.
un aumento della domanda autonoma genera una diminuzione più che proporzionale del reddito.
04. Il moltiplicatore del reddito è la relazione che esiste tra una variazione più che proporzionale del
reddito a seguito di una variazione di una componente autonoma della domanda globale.
Verso solo in determinate circostanze
Nessuna delle altre
0
1

Lezione 036
01. La domanda di beni è una funzione crescente della produzione. L'equilibrio richiede che la
domanda sia uguale alla produzione.
0
1
Nessuna delle altre
Parzialmente vero
02. All'aumentare del tasso di interesse si riducono gli investimenti, tanto maggiore è il tasso di
interesse quanto meno le imprese saranno incentivate a effettuare nuovi investimenti perché aumenta
il costo del finanziamento.
0
1
Nessuna delle altre
Parzialmente vero
03. Gli investimenti dipendono da:
Tasso d'interesse
Il livello delle vendite
Livello delle vendite e tasso d'interesse
Nessuna delle altre

Lezione 037
01. La IS è inclinata negativamente perché:
a più alti tassi di tasso d'interesse si associano più bassi livelli di investimenti e quindi di reddito
A più alti tassi di tasso d'interesse si associano più alti livelli di investimenti e quindi di reddito
A più bassi tassi di tasso d'interesse si associano più alti livelli di investimenti e quindi di reddito
Nessuna delle altre
02. La curva IS indica tutte le combinazioni di reddito e tasso di interesse (Y,i) che assicurano
l'equilibrio nel mercato dei beni. Esprime il livello di produzione di equilibrio in funzione del tasso di
interesse.
1
0
Nessuna delle altre
Parzialmente vero
03. L'equilibrio nel mercato dei beni richiede che la produzione sia una funzione decrescente del tasso
di interesse
Nessuna delle altre
1
0
Parzialmente vero
04. La IS è inclinata:
È parallela all'asse dell'ordinate
Positivamente
Negativamente
È parallela all'asse dell'ascisse
05. La curva IS esprime il livello di produzione di equilibrio in funzione del tasso di interesse:
Vero
in funzione dei diversi livelli di consumo
Falso
Nessuna delle altre
06. La curva IS esprime:
il livello di produzione di equilibrio in funzione del reddito
il livello di produzione di equilibrio in funzione del consumo
Nessuna delle altre
il livello di produzione di equilibrio in funzione del tasso di interesse
07. La curva IS indica combinazioni parziali di reddito e tasso di interesse (Y,i) che assicurano
l'equilibrio nel mercato dei beni. Esprime il livello di produzione di equilibrio in funzione del tasso di
interesse.
Nessuna delle altre
1
0
Parzialmente vero

Lezione 039
01. L'equilibrio nel mercato della moneta richiede che il tasso di interesse sia una funzione crescente
della produzione.
1
0
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
02. La domanda di moneta dipende positivamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal
tasso di interesse: il tasso di interesse rappresenta il costo-opportunità di detenere moneta. Il mercato
monetario è in equilibrio quando il tasso di interesse è tale da uguagliare domanda e offerta reali di
moneta;
1
0
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
03. La curva LM esprime la combinazione di equilibrio di produzione e tasso di interesse.
1
Parzialmente vero
Nessuna delle altre
0
04. M= €YL(i) stabilisce:
una relazione tra moneta, reddito nominale e tasso di interesse reale.
una relazione tra moneta, reddito nominale e tasso di interesse.
una relazione tra moneta, reddito reale e tasso di interesse.
una relazione tra moneta, reddito nominale e tasso di interesse nominale.
05. Sulla curva LM si trovano tutte le combinazioni di:
Tasso d'interesse che assicurano l'equilibrio sul mercato finanziario
Nessuna delle altre
reddito che assicurano l'equilibrio sul mercato finanziario:
Entrambe le risposte positive sono corrette
06. Sulla curva LM si trovano tutte le combinazioni di reddito e tasso d'interesse che assicurano
l'equilibrio sul mercato finanziario:
Vero
Nessuna delle altre
Parzialmente Vero
Falso

Lezione 040
01. Il termine inflazione indica:
un processo di ripartizione
un aumento del livello generale dei prezzi
una perdita del potere d'acquisto
un aumento del potere d'acquisto
02. UN AUMENTO DI M/P COMPORTA:
UNO spostamento verso lungo la curva di offerta di moneta
UNO spostamento verso sinistra della curva di offerta di moneta
UNO spostamento della curva di offerta di moneta
UNO spostamento verso destra della curva di offerta di moneta
03. La LM orizzontale si ha quando la domanda di moneta è molto sensibile a:
Y
u
p
i
04. Le politiche espansive vengono attuate per evitare che:
il livello dei consumi scenda troppo
il livello del reddito scenda troppo
tutte le altre risposte non sono corrette
il livello della moneta scenda troppo
05. Lungo la LM l'offerta reale di moneta è costante. Variazioni dell'offerta reale di moneta spostano
la curva LM.
0
1
VERO SOLO SE VARIA L'AD
VERO SOLO SE VARIANO I PREZZI
06. Il mercato monetario è in equilibrio quando:
il tasso di interesse è tale da uguagliare domanda e offerta reali di moneta:
Nessuna delle altre
il tasso di interesse è tale da uguagliare la scheda degli investimenti
il tasso di interesse è maggiore della domanda o dell'offerta reale di moneta
07. Un aumento di M/P comporta:
uno spostamento verso sinistra della curva di offerta di moneta
uno spostamento verso sinistra della curva di offerta di moneta
un livello di produzione di equilibrio in funzione della domanda di moneta
uno spostamento verso destra della curva di offerta di moneta
08. La LM orizzontale si ha quando la domanda di moneta è molto sensibile a:
al tasso d'interesse
al reddito
ai prezzi
allo spostamento della domanda d'investimento
09. La domanda di moneta dipende:
positivamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal tasso di interesse
Positivamente sia dal livello del reddito che dal tasso di interesse
Nessuna delle altre
Negativamente dal livello del reddito e dipende negativamente dal tasso di interesse
10. Il mercato monetario è in equilibrio quando il tasso di interesse è tale da uguagliare domanda e
offerta reali di moneta:
Vero
Falso
Nessuna delle altre
Parzialmente Vero
11. La LM, è inclinata positivamente in quanto a più alti livelli di tasso d'interesse:
più alti livelli di reddito
più alti livelli di consumo
Nessuna delle altre
si associano più alti livelli di investimenti
12. La LM è inclinata positivamente perché:
a più alti livelli di "i" si associano più alti livelli di "I" e, quindi, di "Y"
tutte le altre
a più bassi livelli di "i" si associano più alti livelli di "I" e, quindi, di Y
a più alti livelli di "i" si associano più bassi livelli di "I" e, quindi, di Y
13. La politica economica nel breve periodo viene attuata allo scopo di agire sul livello del:
del reddito
Nessuna delle altre
Entrambe le risposte positive sono corrette
PIL
14. La politica economica nel breve periodo viene attuata allo scopo di:
agire sul livello del PNL e quindi del livello del reddito
agire sul livello del PIL e quindi del livello dei consumi
agire sul livello del PIL e quindi sul livello del reddito
Nessuna delle altre
Lezione 041
01. Quando la crescita di un sistema economico è troppo alta s'innesca:
un processo di deflazione
un aumento del potere d'acquisto
un processo di stabilizzazione
un processo di inflazione
02. Il termine inflazione indica:
un aumento del livello generale dei consumi
un aumento del livello generale dei redditi
Nessuna delle altre
un aumento del livello generale dei prezzi
03. la politica fiscale�è lo strumento di azione adottato dal�governo per stabilire un livello
di�imposizione sui�cittadini�al fine di coprire la quota di uscite�statali
Nessuna delle altre
Vero
Falso
Parzialmente Vero

Lezione 042
01. La politica fiscale�è lo strumento di azione adottato dal�governo�per far fronte:
alle sole esigenze pubbliche
alle esigenze di�bilancio pubblico, ovvero per stabilire un livello di�imposizione o prelievo
fiscale�sui�cittadini�al fine di coprire la quota di uscite�statali
alle esigenze di�bilancio pubblico, ovvero per stabilire un livello di�imposizione o prelievo fiscale�sulle
aziende�al fine di coprire la quota di uscite�statali
Nessuna delle altre

Lezione 043
01. Nel modello IS-LM in presenza di una politica fiscale restrittiva:
un aumento della tassazione comporta una riduzione del reddito per cui la curva IS si sposta verso sinistra
una diminuzione della tassazione comporta una riduzione del reddito per cui la curva IS si sposta verso
sinistra
Nessuna delle altre
un aumento della tassazione comporta un aumento del reddito per cui la curva IS si sposta verso sinistra
02. Nel modello IS LM in presenza di una politica fiscale espansiva un aumento della spesa pubblica
genera:
Nessuna delle altre
un aumento del reddito disponibile, che a sua volta produce un disavanzo di domanda di beni
un aumento del reddito disponibile, che a sua volta produce un eccesso di domanda di beni
una diminuzione del reddito disponibile, che a sua volta produce un eccesso di domanda di beni

Lezione 045
01. Gli organi che possono intervenire sul sistema economico attraverso le politiche economiche sono:
il Governo e la Banca Centrale
il Governo e la pubblica amministrazione
la Banca Centrale e le altre banche
Nessuna delle altre
02. Gli organi che possono effettuare le politiche economiche sono: il Governo e la Banca Centrale;
rispettivamente per le politiche fiscali e per le politiche monetarie:
Falso
Nessuna delle altre
Vero
solo la banca centrale
03. Il governo pone in essere
Nessuna delle altre
politiche fiscali
politiche monetarie
politiche fiscali e monetarie
04. La banca centrale può intervenire con:
politiche fiscali e monetarie
tasso d'interesse e tasso di cambio
politiche fiscali
politiche monetare

Lezione 050
01. Una politica monetaria espansiva si attua:
provocando un aumento o una diminuzione della moneta in circolazione
provocando un aumento della moneta in circolazione.
provocando un aumento del tasso d'interesse
provocando una diminuzione della moneta in circolazione
02. La politica monetaria si occupa di raggiungere uno o più obiettivi di politica economica
manovrando le variabili monetarie:
tasso d'interesse o quantità di moneta in circolazione
i tassi di cambio
quantità di moneta in circolazione e offerta di moneta
domanda e offerta di moneta
03. La Banca Centrale interviene sul sistema economico manovrando:
la domanda di moneta
Nessuna delle altre
l'offerta di moneta
offerta e domanda di moneta

Lezione 051
01. L'aumento di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tale eccesso genera una diminuzione
dei tassi di interesse; diminuisce dunque il costo del denaro che porta ad un aumento degli
investimenti da parte delle imprese:
Falso
Nessuna delle altre
Vero
Vero ma genera un aumento dei tassi d'interesse
02. C + I + G + NX rappresenta:
La curva AS
La curva AD
IS-LM
Solo la IS
03. Un aumento dei prezzi interni nella curva AD, comporta uno spostamento verso sinistra sia della
curva IS che della curva LM; quindi inequivocabilmente il reddito di equilibrio diminuisce.
Falso
Vero ma il reddito d'equilibrio aumenta
Vero
Vero ma lo spostamento è verso destra
04. Le componenti della AD sono:
G, NX
Entrambe le risposte
C, I
M, i, P

Lezione 052
01. L'aumento di offerta di moneta genera un eccesso della stessa; tale eccesso genera una diminuzione
dei tassi di interesse; diminuisce dunque il costo del denaro che porta ad un aumento degli
investimenti da parte delle imprese:
Vero solo nel caso in cui non diminuisca il costo del denaro
Vero
falso, provoca un aumento dei tassi d'interesse
Vero, ma si attua una riduzione dei tassi di cambio e non dell'offerta di moneta
02. La relazione negativa tra produzione e livello dei prezzi è rappresentata dalla curva decrescente
AD: all'aumentare del livello dei prezzi, i saldi monetari reali diminuiscono.
Nessuna delle altre
Parzialmente Vero
Falso
Vero
03. L'equazione di domanda aggregata si deriva partendo:
dalle condizioni di equilibrio nei mercati finanziari
dalla variazione del tasso d'interesse sulla componente degli Investimenti
dalle condizioni di equilibrio nel mercato dei beni
dalle condizioni di equilibrio nel mercato dei beni e nei mercati finanziari
04. Ogni variazione di politica fiscale, monetaria o di altra variabile, diversa dal livello dei prezzi, che
sposti la curva IS o la curva LM sposta anche la curva di domanda aggregata.
Vero
Falso
Falso, ci sono solo spostamenti della curva di offerta aggregata
vero ma non vi è lo spostamento della IS
05. La DOMANDA AGGREGATA descrive:
Gli effetti del livello della produzione
Gli effetti del livello dei prezzi e della produzione
Gli effetti del livello dei prezzi
Le scelte di mercato da parte dei policy maker

Lezione 053
01. Una politica monetaria restrittiva si attua provocando una riduzione dell'offerta di moneta:
Nessuna delle altre risposte
Vero
Vero, ma si attua una riduzione del tasso d'interesse e non dell'offerta di moneta
Falso
02. L'equilibrio nel mercato del lavoro è stabilito da:
tasso interesse
equazione dei salari
quantità di moneta in circolazione
equazione dei prezzi
03. La funzione dell'offerta aggregata mostra il valore dei beni e servizi offerti ai vari livelli dei prezzi:
vero ma non considera il livello dei prezzi bensi le quantità
Vero
Falso
questa è la definizione relativa all'offerta di moneta

Lezione 054
01. In concorrenza perfetta, l'equilibrio per le imprese sul mercato del lavoro implica:
P maggiore di W
P minore di W
P diverso da Y
P uguale a W
02. In presenza di una politica monetaria restrittiva:
La LM trasla verso il basso
Nessuna delle altre risposte
La LM trasla verso l'alto
Ci muoviamo lungo la LM
03. La riduzione di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tutti vogliono liquidità per cui
aumentano i tassi di interesse:
Vero
Falso
Parzialmente Vero
vero ma non genera un eccesso di domanda di moneta
04. Nell'equazione dei salari si assume che l'interazione tra lavoratori e imprese stabilisca:
Nessuna delle altre
l'equazione dei salari nominali
l'equazione dei salari d'interesse
l'equazione dei salari reali

Lezione 055
01. Data la definizione della curva AS: se la produzione aumenta, la disoccupazione diminuisce, ciò
implica un aumento dei salari che porta, infine, ad un aumento del livello dei prezzi.
Falso
Non esiste interrelazione tra produzione e salari
Non esiste interrelazione tra salari e disoccupazione
Vero
02. L'equazione di offerta aggregata che mette in relazione P ed Y, sarà rappresentata da una curva:
inclinata negativamente
inclinata positivamente
parallela all'asse delle y
parallela all'asse delle x
03. La LM orizzontale ci indica che, al tasso di interesse ritenuto minimo, la domanda di moneta
diventa infinita: tutti vogliono vendere titoli e domandano moneta, è questa una situazione di crisi
finanziaria.
Vero
Vero ma non genera situazioni di crisi
Mediante deprezzamenti del tassi di cambio
Falso
04. L'equazione di offerta aggregata sarà rappresentata da una curva inclinata positivamente:
solo in regime di monopolio
Vero
solo se i prezzi sono fissi
Falso
05. La riduzione di offerta di moneta genera un eccesso della stessa, tutti vogliono liquidità per cui
aumentano i tassi di interesse:
vero ma non aumentano i tassi d'interesse
Falso
Vero
Vero ma non è sensibile al tasso d'interesse
06. La curva LM orizzontale si ha quando la domanda di moneta è molto sensibile al tasso di interesse:
Falso
Vero ma è sensibile all'offerta di moneta
Vero ma il tasso d'interesse minimo in questa situazione genera investimenti sicuri
Vero

Lezione 056
01. In caso di politica monetaria espansiva la Banca Centrale interviene:
nessuna delle altre risposte
aumentando il tasso d'interesse
immettendo liquidità sul mercato
diminuendo l'offerta di moneta:
02. In caso di politica monetaria espansiva la Banca Centrale interviene:
nessuna delle altre risposte
immettendo liquidità sul mercato
entrambe le risposte
immettendo liquidità sul mercato e aumentando così il tasso d'interesse
03. In caso di politica monetaria espansiva la Banca Centrale interviene immettendo liquidità sul
mercato:
diminuendo l'offerta di moneta
aumentando l'offerta di moneta
nessuna delle altre risposte
lasciando invariata l'offerta di moneta
04. La funzione di offerta aggregata è verticale in corrispondenza del livello di pieno impiego dei
fattori produttivi:
Falso
Nessuna delle altre
Parzialmente Vero. Perché i prezzi devono essere fissi
Vero
05. Nel lungo periodo si suppone che i salari monetari e i prezzi si aggiustino progressivamente.
solo i prezzi si aggiustano nel lungo periodo
in economia non esistono equilibri di lungo periodo
Vero
Falso
06. Secondo il modello classico, la produzione è funzione del capitale e del lavoro.
Falso
Vero
il capitale non è una componente del modello classico
il lavoro non è una componente del modello classico

Lezione 057
01. Il modello AD-AS incentra l'attenzione su grandezze macro come:
la spesa pubblica
livello generale dei prezzi
il PIL reale
nessuna delle altre risposte
02. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo
di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico o di perseguire contemporaneamente
obiettivi economici diversi
Vero
vero ma sono solo mix di politiche fiscali
nessuna delle altre risposte
Falso
03. L'affermazione: "Nei primi anni '70 gli shock sono stati invece dal lato dell'offerta. La curva di
offerta aggregata ha subito forti spostamenti verso l'alto e il modello keynesiano non era adeguato alla
spiegazione".
E' vera
E' parzialmente vera in quanto il modello keynesiano non prevedeva i valori aggragati
E' Falsa
Il modello keynesiano è stato l'unico applicabile
04. Il modello AD-AS è importante per valutare gli effetti di shock di domanda, di offerta e sui prezzi.
Vero solo per gli shock di domanda
Vero
Falso
Vero solo per gli shock di offerta
05. L'equilibrio si trova in corrispondenza dell'intersezione tra le curve AD e AS.
Falso
Vero solo per la curva AD
Vero solo per la curva AS
Vero

Lezione 058
01. Nel breve perido la società può controllare la disoccupazione:
Nessuna delle altre
espandendo la domanda aggregata ma a costo di maggiore inflazione
espandendo la domanda aggregata mantenedo invariata l'inflazione
riducendo la domanda aggregata ma a costo di maggiore inflazione
02. Nel breve periodo la società deve scegliere fra:
controllo dell'inflazione
Nessuna delle altre
controllo della disoccupazione e dei salari
controllo della disoccupazione e dell'inflazione
03. Nel lungo periodo il tasso naturale di disoccupazione dipende dalle caratteristiche del mercato del
lavoro, come la legge sui salari minimi, il potere di mercato dei sindacati, l'effetto dei salari efficienti,
l'efficacia della ricerca di lavoro.
Nessuna delle altre
Parzialmente Vero
Vero
Falso
04. Nel breve periodo la società può controllare l'inflazione:
Nessuna delle altre
contraendo la domanda aggregata ma a costo di maggiore disoccupazione
contraendo la domanda aggregata a costo di minore disoccupazione
riducendo la domanda aggregata ma a costo di maggiore disoccupazione
05. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo
di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico o di perseguire contemporaneamente
obiettivi economici diversi
vero ma è un mix di politiche monetarie
Falso
Vero
nessuna delle altre risposte
06. La Policy mix è la combinazione di politiche fiscali e monetarie attuate congiuntamente allo scopo
di perseguire con maggior efficacia un obiettivo economico o di perseguire contemporaneamente
obiettivi economici diversi
fiscali
monetarie
nessuna delle altre risposte
entrambe le risposte positive
07. La curva di domanda aggregata mostra la quantità di beni e servizi che gli agenti economici
vogliono:
acquistare per ogni dato livello generale dei prezzi
entrambe le risposte positive
ricevere per ogni dato livello generale dei prezzi
nessuna delle altre risposte

Lezione 059
01. Nella curva di Phillips originaria:
inflazione e disoccupazione sono correlate negativamente
tra inflazione e disoccupazione non vi è nessuna correlazione
le variabili erano esclusivamente monetarie
inflazione e disoccupazione sono direttamente correlate
02. La curva di Phillips ha spiegato bene l'andamento della disoccupazione e dell'inflazione in USA e
nel Regno Unito fino agli anni:
novanta
sessanta
settanta
ottanta
03. La AS riscritta in termini di tassi d'inflazione invece che di livelli di prezzi è un'equazione:
Nessuna delle altre
dinamica
statica
statica o dinamica a seconda dell'analisi che viene svolta
04. Le aspettative di inflazione sono dipese dagli shock petroliferi e dal fatto che, a partire dagli anni
70, il tasso di inflazione era costantemente positivo: (una delle due perché: le aspettative di inflazione
erano state innescate dai rialzi di prezzi seguiti agli shock petroliferi e dal fatto che, a partire dagli anni
70, il tasso di inflazione era costantemente positivo)
Nessuna delle altre
Falso
Parzialmente Vero
Vero
05. La curva di offerta aggregata mostra:
nessuna delle altre risposte
le quantità di beni e servizi che la pubblica amministrazione decide di chiedere per ogni dato livello dei
prezzi
le quantità di beni e servizi che le imprese decidono di produrre e vendere per ogni dato livello dei prezzi.
la curva di offerta aggregata mostra le quantità di beni e servizi che le imprese acquistano per ogni dato
livello dei prezzi

Lezione 064
01. Il Bilancio pubblico può essere distinto in base a diversi fattori:
annuale o pluriennale
competenza
tutte le risposte
previsionale e programmatico
02. La politica fiscale è l'insieme delle misure di politica economica relative alle entrate e alle uscite del
settore pubblico:
Vero
annuale o pluriennale
Parzialmente Vero
Falso

Lezione 066
01. Il disavanzo o l'avanzo viene definito primario:
se non si tiene conto degli interessi da pagare sul debito pubblico esistente.
se non si tiene conto dei titoli in circolazione
Nessuna delle altre
se non si tiene conto degli interessi in generale
02. Il saldo corrente è dato:
dalla differenza tra entrate e spese
dalla differenza tra entrate correnti e spese correnti
se non si tiene conto degli interessi da pagare sui sussidi
dalla differenza tra importazioni e esportazioni
03. La differenza tra le entrate e le uscite rappresenta il saldo; questo è attivo quando:
le entrate sono minori delle uscite
Nessuna delle altre
quando le uscite sono in capitale
quando le uscite non sono quantificabili
04. La differenza tra le entrate e le uscite rappresenta il saldo; questo è attivo quando:
le entrate derivino da soli movimenti interni di capitale
quando le uscite sono in capitale
le entrate sono maggiori delle uscite
Nessuna delle altre
Lezione 067
01. L'art. 81 della Costituzione Italiana stabilisce che il bilancio preventivo, di durata annuale, deve
essere approvato dal Parlamento; stabilisce altresì che il bilancio non può stabilire nuovi tributi e
nuove spese:
Nessuna delle altre
Vero
Falso
Parzialmente Vero
02. la legge finanziaria:
è una manovra di legge, da votare dopo il bilancio, nella quale introdurre le modifiche legislative che
introducono nuove spese ed entrate
è una manovra di legge, da votare più volte nell'anno quando se ne sente l'esigenza, nella quale introdurre le
modifiche legislative che introducono nuove spese ed entrate
è una manovra di legge, da votare prima del bilancio, nella quale introdurre le modifiche legislative che
introducono nuove spese ed entrate
Nessuna delle altre

Lezione 068
01. Obiettivi della Policy mix sono perseguire con più efficacia più obiettivi contemporaneamente:
Falso
vero ma solo un obiettivo
nessuna delle altre risposte
Vero
02. L'imposizione progressiva è il principio secondo il quale l'aliquota di imposizione deve essere:
decrescente nel reddito
crescente nel reddito
la redistribuzione collettiva delle risorse
proporzionale al reddito
03. Obiettivi della Policy mix sono:
perseguire un obiettivo con più efficacia
perseguire più obiettivi contemporaneamente
nessuna delle altre risposte
entrambe le risposte positive

Lezione 069
01. L'obiettivo prioritario dell'imposizione progressiva è:
la redistribuzione personale del reddito
la redistribuzione personale delle risorse
la redistribuzione collettiva delle risorse
la redistribuzione collettiva del reddito

Lezione 072
01. Gli aggeregati monetari sono:
4
3
nessuna delle altre risposte
2
02. La base monetaria viene anche indicata come moneta legale:
nessuna delle altre risposte
Vero
Parzialmente Vero
Falso
Lezione 082
01. Le politiche sui redditi sono:
nessuna delle altre risposte
politiche di mercato
politiche dirigentistiche (se inteso “dirigistiche” anche questa risposta è da ritenersi corretta)
politiche istituzionali
02. L'inflazione opera una redistribuzione tra chi si trova in posizione creditoria e debitoria:
Falso
Parzialmente Vero
nessuna delle altre risposte
Vero

Lezione 085
01. Il modello di Barro e Gordon mostra come:
in assenza di credibilità, l'economia sarà caratterizzata da una tendenza deflazionistica
in assenza di credibilità, l'economia sarà caratterizzata da una tendenza inflazionistica
in assenza di credibilità, l'economia sarà caratterizzata da una crescita economica
nessuna delle altre risposte

Lezione 087
01. La bilancia dei pagamenti si compone di:
un'unica sezione
nessuna delle altre risposte
delle partire correnti
2 sezioni pirncipali

Lezione 089
01. Un disavanzo nella BdP, ci indica che i cittadini domandano più moneta estera cedendo moneta
domestica:
Vero
Falso
nessuna delle altre risposte
vero ma domandano meno moneta

Lezione 091
01. Nel lungo periodo e se i capitali sono molto mobili, l'aumento del tasso di interesse causato dalla
politica fiscale espansiva comporta un avanzo della BdP. Ciò causa un apprezzamento del cambio che
sposta la IS verso sinistra:
Parzialmente Vero
nessuna delle altre risposte
Falso
Vero

Lezione 095
01. Il modello di crescita di Harrod-Domar si basa su:
3 varabili
2 variabili
6 variabili
4 variabili
02. Il tasso di crescita naturale "gn", che esprime la crescita del prodotto potenziale ed è pari alla
somma del tasso di crescita della produttività del lavoro e del tasso di crescita delle forze di lavoro:
nessuna delle altre risposte
Parzialmente Vero
Vero
Falso

Lezione 096
01. Solow sostiene di risolvere l'instabilità del modello di Harrod-Domar inserendo l'ipotesi di
sostituibilità tra i fattori produttivi (capitale e lavoro).
Vero
Parzialmente Vero
Falso
nessuna delle altre risposte

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