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Computo del prezzo.

noie non soltanto per il carbone ma anche per la


nafta, dall'abolizione dei depositi e delle vasche
Detti:
per nafta, dall'abolizione delle riserve che impe-
Pm il prezzo a mc del metano a 760 mm di Hg e gnano ingenti capitali e assorbono elevati interessi
O°C; al capitale impegnato.
Pc il prezzo di un kg di carbone sulla piazza di I vantaggi indiretti sono difficilmente valuta-
vendita del metano; bili, essi dovrebbero essere maggiori per le aziende
Pn il prezzo di un kg di nafta sulla piazza suddetta; poste in zone montane, ove i trasporti sono più
assunti mediamente: difficili, specie d'inverno, e ove le basse tempera-
7350 calorie per il potere calorifico del carbone ture, il pericolo di gelo del carbone umido nei de-
a kg; positi all'aperto, le perdite per umidità, sono evi-
10.500 calorie per il potere calorifico della nafta dentemente più sensibili.
a kg; I vantaggi diretti sono tanto più elevati quanto
9.000 calorie il potere calorifico del metano a mc più elevata è la temperatura da raggiungere nel-
(controllato periodicamente) ; l'apparecchio utilizzatore, sono quindi massimi
il cliente può scegliere per il calcolo del prezzo per i forni ad alta temperatura quali ad esempio
una qualunque delle due seguenti formule: (per quelli per la siderurgia, per il vetro ecc.
mc di metano) Per gli apparecchi che forniscono vapore, i
vantaggi diretti sono maggiori per le caldaie non
recenti, di non grandi dimensioni, di tipo sem-
plice o antiquato.
Esso vantaggio può ritenersi del 10 % almeno
per caldaie il cui rendimento si aggira sul 75 %.
Per caldaie moderne e potenti con bruciatori a
nafta o a carbone polverizzato che raggiungono
Nota. - Questi prezzi si riferiscono al 1950.

Generalmente viene scelta la seconda formula


rendimenti dell'85 % il maggior rendimento può
essere attorno al 5 %. Architettura del violino
perchè il prezzo ufficiale della nafta è più facil- Constatata la inimitabile perfezione acustica e costruttiva dei violini degli antichi maestri italiani.
mente individuato essendo fissato dall'AGIP stesso
Trasformazione degli apparecchi utiliz- l'A. si indugia ad illustrare ed a giustificare alcuni accorgimenti tecnici proprii allo strumento
ed anche perchè il prezzo ufficiale è generalmente zatori. mettendoli in relazione alla espressione architettonica dello stesso.
più favorevole di quello di mercato libero. La trasformazione degli apparecchi utilizzatori
Dall'esame della formula si rileva che il è semplice. Se per architettura del violino si deve intendere rità minima, timbro dolce e nasale. Il genio di Ga-
prezzo del metano, basato sul potere calorifico del Il concetto generalmente seguito, e consiglia- quell'espressione formale per cui dall'oggetto mo- spare da Salò, intuì la possibilità di rafforzare il
combustibile cui si confronta, viene ulteriormente bile, è quello di mantenere intatta la possibilità di dellato se ne trae ad un tempo piacere estetico, troppo debole suono, sommando alle vibrazioni
aumentato mediante un moltiplicatore maggiore di far funzionare l'apparecchie a carbone o a nafta perfetta funzionalità pratica, logica corrispondenza della tavola superiore, quelle trasmesse diretta-
1 che vale 1,25 per il carbone e 1,05 per la nafta. come funziona attualmente (riserva) aggiungendo tra forma e costruttivismo di ogni singola parte, mente, e non unicamente per simpatia, al legno del
Ciò dipende dal fatto che il kg di carbone non la possibilità di farlo funzionare a metano che si nonchè aderenza alla scala umana e quant'altro fondo, se questo avesse potuto raccogliere, a sua
è mai utilizzato completamente per il contenuto deve ritenere il combustibile normale. simultanee doti si vogliano elencare, questa del volta, le vibrazioni del ponticello.
in ceneri che provoca la formazione di incombusti Il costo della trasformazione dipende molto dal violino è particolarmente espressione architetto- Il risultato fu tale da rendere giustamente or-
anche per le parti attive. sistema costruttivo dell'aparecchio, infatti certi nica. goglioso il grande liutaio Bresciano.
Si ritiene cioè che il rendimento del metano, il bruciatori a nafta si prestano per la trasforma- Come nelle architetture di pietra, anche qui vi La grande rivoluzione operata nel campo della
quale brucia completamente e si può regolare auto- zione che permette di utilizzarli indifferentemente ha la perfezione, la quasi perfezione e l'allontana- liuteria, sul finire del XVI secolo, è dovuta al-
maticamente con molta facilità, sia molto supe- sia per la nafta che per il metano, generalmente mento della perfezione. Trattandosi dunque di og- l'applicazione della piccola colonnina di legno
riore, a parità di calorie del carbone e un po' su- però la trasformazione si compie aggiungendo un getto aderente a cànoni architettonici, c'interessa dolce (leggermente sforzata e non incollata) in un
periore al rendimento della nafta che evidente- bruciatore automatico a metano che è intercambia- la sua storia, la ragione della sua nascita, il perchè preciso punto sotto il peduccio destro del ponti-
mente brucia meglio e più completamente del bile con quello a nafta (che rimane di riserva) negli delle sue dimensioni, della sua cavità, del suo con- cello, sotto quello cioè che corrisponde alle due
carbone. Per questo al carbone si aplica un coeffi- impianti a nafta, o che si fissa in apposito foro da torno in funzione delle qualità acustiche, e tutto corde del suono acuto. L'anima, così si chiama,
ciente di aumento del prezzo (25 %) molto supe- praticarsi in un portello del forno, all'incirca come quanto ne riguarda la costruzione. Aveva Gaspare tocca con i suoi estremi il fondo di acero e la
riore a quello della nafta (5 %). si fa per applicare il bruciatore a nafta, negli im- Bertolotti da Salò (non è ammissibile ascrivere ad tavola armonica superiore del violino (di abete)
I tecnici dell'AGIP affermano però, in base a pianti che funzionano a carbone. altri la concezione del violino) idea così profonda in modo da fare direttamente entrare il primo nel
loro esperienze pratiche che malgrado tali coeffi- Il fatto che l'AGIP provvede a proprie spese il della scienza acustica tale da modificare, di colpo, gioco delle vibrazioni.
cienti, rimane ancora un discreto margine di mag- metanodotto e talvolta interviene anche nelle spese tutto il congegno della liuteria dell'epoca? Si fab- La fragilità costruttiva delle viole non permet-
gior rendimento a favore dell'utente. Questo mag- per le cabine, dimostra che essa è sicura del van- bricavano e si suonavano da tempo, è vero, le viole teva una robusta tensione delle corde vibranti. La
gior rendimento avrebbe due origini, una diretta taggio fornito dall'uso del metano, tanto più che comprese in una vasta famiglia di strumenti: da sola tavola armonica superiore, non era in grado
e l'altra indiretta. essa stessa consiglia di mantenere come riserva il spalla, da gamba, da braccio, a cinque e sette di sopportare sforzo troppo grave, libera com'era,
Il vantaggio diretto dipende appunto dal fatto sistema precedentemente adottato e quindi l'utente, corde. Ma il rendimento acustico era limitato; il senza rinforzi di catene od altro. Sonorità insuffi-
che il metano brucia completamente, si regola se non trovasse vantaggio nell'uso del metano po- sistema costruttivo non era molto diverso da quello ciente, dunque, a cagione pure della scarsa ten-
molto bene, aumenta i rendimenti degli apparecchi trebbe facilmente tornare al combustibile comune. del primordiale ravanastron indiano. Vogliamo pre- sione delle corde di budello. Il nuovo strumento
utilizzatori. Il fatto che la Montecatini, la Pirelli, la SNIA cisare cioè che le vibrazioni del ponticello, su cui di Gaspare, rinforzato da catena ed anima, per-
Il vantaggio indiretto dipende dall'abolizione ecc. utilizzano già largamente il metano e conti- poggiavano le corde sollecitate dall'arco, venivano metteva ora alle corde una maggiore tensione. Si
di personale per trasporti interni, dall'eliminazione nuano a impiantare nuovi bruciatori, dimostre- raccolte dalla tavola superiore dello strumento, potrebbe obiettare perciò che la necessità di raf-
dell'umidità che specie in inverno e nei depositi rebbe che, almeno in molti casi l'uso del metano questa tavola di legno era l'elemento principale forzare la troppo fragile struttura, sia stata unica
all'aperto viene assorbita dal carbone, dalla sem- è nettamente favorevole. vibrante; il fondo con le sue vibrazioni per sim- ragione determinante l'opportuno piazzamento del-
plificazione dei trasporti esterni che danno spesso Vittorio Zignoli patia, ne aumentava lievemente la potenza. Sono- l'anima. Il miracolo sonoro sarebbe così dovuto al

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caso. Perchè allora, rispondiamo, non si pensò di miracolosa colonnina, al controllato scivolamento
collocare due anime, oppure due catene, o una del ponte d'acero, alla verniciatura di questo ele-
sola catena o una sola anima al centro della volta mento e dell'anima. Qualsiasi ritocco alla primitiva
della tavola sonora? Perchè furon scelti legni di impostazione conduce a risultati acusticamente
fibra diversa per il coperchio e per il fondo? negativi.
Conosciamo tutti la difficoltà di ottenere un men Ponticello - catena - anima determinano un si-
che mediocre risultato dalla verniciatura dell'abete. stema così perfettamente equilibrato che un lievis-
Non sarebbe stato scelto questo legno povero senza simo spostamento dell'uno o dell'altro elemento
valida ragione. dalla esatta posizione, è sufficiente a disturbare
L'intuizione del liutaio Bresciano deve essere qualità e potenza del suono 1.
stata chiara, perfetta, ed in accordo con le accre- Le vibrazioni della tavola e del fondo non sono
sciute esigenze dei famosi strumentisti italiani del- separate l'una dall'altra. Si ha una simultanea
l'epoca. Oltre al bisogno di ottenere strumento che rispondenza di vibrazioni, dal fondo alla tavola,
avesse robuste capacità sonore, si imponeva altresì dalla tavola al fondo che genera quella ricchezza
imperioso il problema di giungere alla unificazione di suono, prodotta da molteplici vibrazioni che ac-
di quanto, fino a quel tempo, era stato del tutto compagnano la nota dominante. Sono quei gruppi
arbitrario. Dal numero delle corde alla lunghezza armonici che determinano, almeno nei preziosi stru-
del manico, alla misura della cassa armonica, alla menti italiani antichi, quel suono paradisiaco che
maggiore o minore tensione delle corde. Arbitrario tanto ha fatto parlare di misteri, di segreti e financo
ancora l'imbracciamento e la posizione per suonare. di diavolerie. Vero mistero e vero segreto è, per
È interessante a questo proposito osservare come noi, la intuizione e l'ideazione d'una tale conce-
ancora strumenti seicenteschi conservino il segno zione acustica da parte di liutai vissuti secoli ad-
di appoggio del mento dalla parte opposta alla dietro. Di più di trecent'anni hanno preceduto le
posizione attuale. Abbiamo osservato in queste nostre conoscenze in fatto di rinforzo di suono, di
condizioni un bel Cappa (da Saluzzo) del XVII se- vibrazioni per simpatia, di vibrazioni aggiuntive o
colo. gruppi armonici. Questi ultimi determinano il
Il numero pari quattro permette la divisione fra timbro inimitabile della voce del violino italiano 2 .
corde basse e corde alte. Nel violino : sol e re sono Oltre a tutto quanto riguarda il rendimento acu-
le corde basse; la e mi, quelle alte. stico, la perfezione di linea stupisce per la com-
Ha una certa importanza, per motivi che di- pleta rispondenza fra necessità pratiche, costrutti-
remo in seguito, il fatto che l'antico LA era di vismo e forma. Negli strumenti dei grandi liutai,
808 vibrazioni/secondo, in confronto delle 870 le linee del contorno e dei particolari sono tal-
odierne. mente armoniche da stimolarci a cercare le ragioni
Nei moderni apparecchi radio-riceventi si hanno geometriche di tanto perfetto equilibrio.
due altoparlanti (dinamici): l'uno vibra in alta Lo scandaglio geometrico del contorno del vio-
frequenza, e l'altro in bassa frequenza. Nel violino lino ha appassionato in tutti i tempi gli studiosi
avviene pressochè la stessa cosa, ma con la notevole di liuteria. Dei tracciamenti originali, non giunsero
precedenza di circa quattro secoli. Non è poco se a noi che alcuni frammenti provenienti dalla bot-
si pensa che fino a ieri la nostra scienza acustica tega di Antonio Stradivari. Resta tuttavia qualche
era ben misera cosa. dubbio sulla loro autenticità.
Delle quattro corde, equidistanti fra loro sul Si ha unicamente la certezza che, per il trac-
ponticello, le due basse « sol re » agiscono di pre- ciamento del contorno veniva usato il compasso.
ferenza, e per il peso, e per le vibrazioni, sul pie- Uno di questi disegni riguarda lo studio per la
dino di sinistra. Questo sollecita direttamente forma e la posizione delle « f » 3.
quella catena che, al pari di una balestra, sostiene
1
la tavola d'abete. Il concertista conosce, per esperienza, l'importanza
Il piedino di destra del ponticello, raccoglie della perfetta ubicazione dell'anima. È un vero e proprio
disastro se, per una qualunque causa esterna, avviene il
sforzo e sollecitazioni delle corde alte a la e mi » più lieve movimento qualche ora, o, peggio, pochi istanti
trasmettendo le vibrazioni direttamente all'anima prima del concerto.
e quindi al fondo. 2
A quegli eventuali lettori privi di conoscenza tecnica
Il miracolo d'intuizione è questa distribuzione cui tuttavia questo modesto studio sul violino può interes-
delle vibrazioni di alta e bassa frequenza : tavola sare, converrà dire che i gruppi armonici determinanti il
timbro di un qualunque suono, non hanno nulla a che ve-
armonica (o coperchio superiore) di abete con ve- dere con le « note armoniche ». Nel pianoforte, ad esempio,
natura larga, disposta in senso longitudinale; ca- si può facilmente constatare come ottave, terze, quinte, set-
tena pure di legno dolce, piazzata anch'essa longi- time entrino in vibrazione insieme alla corda che è stata
percossa dal martelletto. Questo fatto era già noto al vio-
tudinalmente. Il sistema è predisposto per le vibra- linista Tartini che, nel violino, lo chiamò « il terzo suono »
zioni ampie delle basse frequenze. L'acero del ed interessa le note doppie (corde doppie).
fondo, duro e con venatura stretta e compatta, è 3
Esiste uno studio del Padovano Bagatella presentata
legno adatto alle vibrazioni veloci delle alte fre- alla Accademia delle scienze - lettere - arti di Padova nel
quenze. 1786. È una regola sulla geometrizzazione del contorno del
Prove ed esperienze sono state eseguite dagli violino che però non fu mai di alcun aiuto ai liutai mo-
derni. Essi trovano assai più spedito adottare la linea rite-
studiosi: dall'inversione delle corde al piazzamento nuta « perfetta » degli Stradivari dell'epoca migliore, ed a
di due anime; dal graduale spostamento di questa tal fine si servono addirittura di una sagoma di metallo con

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Ancora oggi non pochi fattori sfuggono alle in- A che si deve ascrivere il suono portentoso dei raffinatissimo, oggi indubbiamente perduto, li mente (vi sono dei « Pietro Guarneri di Venezia »
dagini acustiche. nostri antichi cremonesi, che mantennero la palma aiutava nella scelta dell'abete che probabilmente talmente gonfi che si ha difficoltà a contenerli nella
Così è per quanto riguarda il complesso dei sui buoni e talvolta perfetti strumenti bresciani, veniva scelto saggiando il blocco ligneo mediante normale custodia). La caratteristica più appari-
gruppi armonici che accompagnano la nota pura, veneziani, bolognesi, piemontesi e napoletani? Il percussione con un corpo metallico, o mazzuolo di scente, vera forma del Maestro, è data dal taglio
complesso di cui il violino è estremamente ricco. mancato ed accurato studio della acustica, ha fatto legno. Ma ipotesi che a nostro parere potrebbe delle « f », dalla filettatura che gira intorno ai
Sappiamo che esistono e null'altro. Ne ignoriamo anche troppo parlare di misteriose essenze e segreti avere maggior credito è la seguente: oggi i nostri bordi e dalla modellazione del riccio. Violino che
la natura e non sappiamo se vi prevalgano le alte, di vernici. liutai ricevono da fornitori i pezzi già gros- possiede un manico arricchito da una voluta at-
le medie o le basse frequenze. Per quale motivo È ancora troppo radicato il preconcetto che la solanamente sbozzati. Il tronco viene abbattuto torta con elegante grandiosità, è certamente vio-
famosa vernice, la cui formula sarebbe stata sotto- con la sega e la sega prepara le tavole da cui ven- lino di un maestro.
l'arcata di un grande violinista riesce ad ottenere
voce sussurrata con l'ultimo respiro dal maestro gono ricavati i blocchetti senza nodi, che danno una Purtroppo pressochè tutti gli strumenti hanno
un timbro più pieno, vale a dire un suono più ricco
all'allievo, sarebbe d'importanza capitale nel ren- certa garanzia di buona vibrazione. Il massello di subito, nel tempo, restauri e rimaneggiamenti per
di gruppi armonici, ed il suo arco sviluppa quel
dimento sonoro dello strumento. Si sa che non fu legno viene quindi contornato ed assottigliato dal parte di liutai non sempre rispettosi del genio
cosidetto « bel suono » che lo strumentista normale, liutaio che, servendosi di sgorbie e coltelli e da
anche sullo stesso strumento non riesce a ricavare? mai possibile rintracciarne formula scritta. creativo.
ultimo della cartavetrata, lo riduce agli spessori La moderna tecnica violinistica che ha preteso
Eppure gli elementi per studiare questo fenomeno In realtà, l'antica vernice, di cui effettivamente
desiderati. Se nell'ultima fase la lavorazione è del l'allungamento del cosidetto « diapason » e la mag-
non sono infiniti : peso dell'arco sulla corda, per- non conosciamo la esatta composizione, era una
tutto simile a quella degli antichi liutai, non così giorazione del LA3 da 808 vibr./sec. a 870 vibr./
fetta ortogonalità dei crini rispetto alla direzione mistura che, a Cremona, uno speziale preparava avviene, ne siamo convinti, in quella precedente. sec. comporta l'operazione di rinforzo dell'innesto,
di questa, appoggio del fascio dei crini sulla corda per tutti. Molti degli elementi che la componevano In antico, taglio dell'albero e sbozzatura, venivan
durante lo scorrimento dell'arco nei due sensi. Lo ci sono tuttavia noti. Altri invece, come per es. il e l'allungamento del manico degli antichi violini.
eseguiti a colpi di ascia, la quale recideva la fibra Sicchè talvolta l'originalità del riccio n'è andata
squilibrio di uno di questi elementi è sufficiente ad sangue di Drago, non sappiamo a cosa oggi, cor- del legno seguendone anche l'andamento, ed evi-
eccitare o meno la maggiore o minore quantità di rispondano. Quale è l'influenza della vernice sul di mezzo.
tando quello snervamento della fibra che a nostro
gruppi armonici. Quali restano silenziosi? Forse suono? Puramente quella di proteggere e rendere parere non va certo ad avvantaggiare la sua com- Potremmo concludere con l'asserzione di non
è un frammento solo della superficie vibrante del impermeabili le fibre. Infatti, un violino suona pattezza. volere svelare altri « segreti ». Quando si parla di
ponticello che resta inattivo. perfettamente, non appena costruito senza verni- violino aleggia sempre intorno una certa aria di
Dopo i non brillanti tentativi fatti per gareg- ciatura. Ma trascorso qualche tempo avviene ciò Poichè la differenza fra la brillante sonorità an- mistero e di stregoneria. Ed invece siamo noi che
giare con i nostri liutai, la scuola francese ha de- che accade con le chitarre (la cui tavola armonica tica ed il mediocre risultato moderno esiste, essa è domandiamo aiuto ai maestri dell'acustica per rive-
dicato la sua attività alla costruzione ed alla tec- non è verniciata). Le fibre si infiacchiscono e lo provocata indubbiamente dalla sommatoria di una lare (oltre a quello del cosidetto « bel suono »)
nica dell'arco. strumento perde la originale potenza di suono e le quantità di piccoli errori di cui questo, dell'im- l'inspiegabile fenomeno acustico per cui il suono
qualità della sua voce. Una chitarra nuova suona piego del mezzo per il taglio, riteniamo di parti- degli Stradivari, dei Guarneri del Gesù, per citare
Lucien Capet, valente violinista quartettista, nel colare importanza.
suo importante indiscusso trattato « La Technique meglio di una chitarra antica. La vernice, nel vio- soltanto due fra i grandi, si espande in modo tale
lino, assicura la protezione delle fibre e della voce Gli antichi maestri, specie quelli più « com- che, mentre l'uditore si allontana dallo strumento
Supérieure de l'Archet » (1916) avverte lo studioso pleti » del XVIII secolo, non seguivano una precisa
per un lungo periodo di tempo. La ragione per cui che suona, ha la netta impressione che la potenza
che « ... le caractère supérieur d'une oeuvre d'art regola per determinare spessori e cubatura. Questi
se ne è perduta la formula è semplice. Allorchè delle onde sonore abbia ad aumentare. Non è raro
violonistique ne réside pas dans la technique de la elementi essi maggioravano o riducevano a seconda
anche a Cremona venne lanciata sul mercato la il caso che il violinista, non pratico di strumenti
main gauche, mais dans l'Archet ». della fibra, stretta o larga del legno. Fatto che si
« Vernis Martin » ad alcool, i liutai furono ben antichi, ne abbia una vera delusione: il suo orec-
E dalla tecnica dell'arco trae ragionamenti filo- desume dal controllo degli strumenti scoperchiati chio, posto necessariamente così vicino allo stru-
sofici: un capitolo porta l'intestazione: Explica- lieti di avere a disposizione una vernice che a tutta
prima parve avere enormi vantaggi su quella da per riparazione. mento, non è affatto colpito dall'eccezionale vo-
tion technique e Philosophique des différents coups Di ogni liutaio è personalissimo il contorno lume di voce. Egli prova soddisfazione maggiore a
d'archet. loro composta. Oli ed essenze, troppo tempo im-
piegavano a prosciugare e a volatilizzare le parti- dell'oggetto creato; osservarne la curva superiore, tirar l'arco sulla povera « casseruola » di studio.
Fu Nicolo Paganini ad impostare la moderna quella inferiore ed il taglio dei C. Personalissimo
celle non solide 4.
tecnica del violino, basata su quel faticoso disarti- il rigonfiamento della cassa considerato trasversal-
colato avanzare della spalla che, con l'appoggio Occorreva esporre all'aria gli strumenti e pro- Aldo Morbelli
teggerli dalla polvere per parecchi mesi. Primi ad
del mento, blocca la cassa e permette la massima
adottare le vernici ad alcool furono i Galliano,
libertà alla mano sinistra. Quanto all'impugnatura
liutai napoletani. Cronologia dei Capi-Scuola * Non si deve pensare che la razza dei buoni liutai sia
dell'arco, oggi la nuova tecnica vuole le dita ap-
piattite e distese, mentre Paganini maneggiava Ma il tempo ha dimostrato che la vernice ad La scuola a considerarsi estinta. Vogliamo ricordare i torinesi Oddone
alcool, secca e scarsamente elastica, procura allo Bresciana — Gaspare Bertolotti da Salò 1542 1609
l'arco sospendendolo con le dita arcuate. Ma a noi, — Giov. Paolo Maggini 1580 e il suo allievo Guerra tutt'ora vivente, modestissimo lavo-
strumento suono aspro e vetroso. Mentre se si
poco interessa qui il modo con cui il violino si A Cremona — Andrea Amati 1556 1630 ratore, conosciuto ed apprezzato dai violinisti e collezionisti,
sfiora con la mano un vecchio strumento, si ha la — Nicola Amati di Girolamo 1596 1684
suona. che a lui si rivolgono per lavoro e consultazioni. Torinese
sensazione che ancora vi sia un poco di untuosità — I Grancino dal 1640
nella sua vernice. — Ant. Stradivari (della possiamo pure considerare anche il giovane Morano, benchè
Quante volte, davanti ad un buon strumento scuola d'Amati) 1644 1737 egli lavori a Casale. Vinse l'ultimo premio di liuteria a
Si potrebbe pensare che, una cubatura interna — Andrea Guarneri padre
superiore a quella normale (poco meno di 2 deci- antico italiano, si è prospettato l'interrogativo di: Giov. Batt. - Pietro - Cremona.
metri cubi), compatibilmente con la comodità di che vorrebbe spiegata la deficenza della moderna Giuseppe col figlio Pietro
imbracciamento, possa dare alla cassa armonica liuteria nei confronti di quella di un tempo? Dal (detto di Venezia) * Vogliamo ricordare nomi di piemontesi troppo dimen-
— Giuseppe Guarneri del
maggiori possibilità. Tedeschi e francesi hanno in- momento che le cause ci debbono essere, si può Gesù 1687 1745 ticati. Viotti, estrosissimo compositore, violinista famoso,
fatti tentato con questo sistema il raggiungimento tentare di avanzare alcune ipotesi. Intanto i liutai — Carlo Bergonzi 1686 1747 fondatore della scuola violinistica piemontese. Cappa, morto
della sonorità italiana. Ma il suono diventa cupo si cercavano essi stessi il legname adatto. Un senso A Piacenza — Giambatt. Guadagnini nel 1717, ottimo liutaio saluzzese, con il suo allievo Ca-
— Carlo e Giuseppe Testore
e stucchevole. La bella brillantezza della voce ita- A Milano — C. F. Landolfi 1734 1787 tenar; Pressenda piemontese, liutaio eccellente il cui nome
4
liana si ottiene soltanto con quella precisa cubatura. Componenti noti delle antiche vernici: Resina di pino A Venezia — Montagnana a detta dei competenti sostituirà quello di Stradivari allorchè
- Amhra bianca - Pece greca - Trementina - Olio di tremen- — Santo Serafin 1678 1730
tina - Olio d'Abezzo - Olio di Sandalo - Dorema ammo- A Napoli — I Galliano i suoi strumenti avranno raggiunto il limite dell'anzianità.
cui incidono sul legno da lavorare, la traccia del contorno. niacum. — Coloranti : Gomma gutta - Aloe - Sandalo rosso A Torino
Qualche liutaio ha tentato con effetto disastroso, la « no- - Sangue di Drago. e Saluzzo — Cappa +1717 * Molte notizie sono tratte da « L'Anatomie et la Physio-
vecentizzazione » della vecchia forma. Ne risultarono tra- Con molta probabilità il primo velo di vernice era di — Catenar logie du Violon » par L. Greilsamer. Fin'ora non siamo a
pezi ed altre sciocchezze che, casomai, mettono in risalto tipo duro e doveva difendere le fibre dalla penetrazione — Pressenda
la bellezza originale e funzionale, dei nostri geniali artisti dell'olio. Se si asporta la vernice da uno strumento antico, — Guadagnini conoscenza di alcun trattato elle dia spiegazioni sulla vera
di un tempo. il legno scoperto appare perfettamente pulito. — Rocca funzione acustica dell'anima, introdotta da Gaspare da Salò.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 5 - N.3 - MARZO 1951
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