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PROGRAMMA BIOLOGIA

UNITA’ 6: EVOLUZIONE E CLASSIFICAZIONE


DELLE SPECIE
1.L’evoluzione per definizione è il cambiamento di
caratteristiche in una popolazione nell’arco di molte
generazioni, le caratteristiche che variano con l’evoluzione
possono essere di diversi tipi: morfologiche, cellulari,
molecolari. Con il termine evoluzione si indicano gli effetti
che avvengono su una determinata popolazione nell’arco
di molte generazioni. Per quanto riguarda le cause
dell’evoluzione sono state formulate varie teorie. Fino al
1800 si credeva alla fissità delle specie, ovvero si credeva
che le specie non potessero variare nell’arco di generazioni
e fossero destinate a rimanere così come sono state
create. Dal 1800 in poi sono state formulate nuove teorie,
i maggiori pionieri in quest’epoca furono Lamarck e
Charles Darwin(nipote di Erasmus).
Lamarck credeva che determinate caratteristiche
potessero comparire, migliorare o scomparire
rispettivamente per l’uso e il disuso delle parti. Le giraffe
per c4ompter con altre specie tentavano di allungare il
collo per cibarsi maggiormente e sforzando i muscoli e le
ossa del collo accoppiandosi davano vita a una prole con
queste determinate caratteristiche assunte nel corso della
2.loro vita. Questa teoria è basata sull’ereditarietà dei
caratteri acquisiti.
Charles Darwin, scrisse la propria teoria sul libro
“Evoluzione delle specie”.
Questa teoria si basa su 2 principi fondamentali:
MUTAZIONE: evento che si osserva quando un individuo si
accoppia e può determinare diverse varianti di un
carattere
SELEZIONE NATURALE: forza dettata dall’ambiente che
seleziona positivamente le mutazioni che avvantaggiano
un individuo a vivere in un determinato ambiente e
seleziona negativamente le mutazioni che porterebbero
un individuo a morire in un determinato ambiente.
Esempio. Due giraffe che si accoppiano potrebbero
casualmente, tramite una mutazione, dare vita a una
progenie con il collo lungo, successivamente agisce la
selezione naturale, le giraffe dal collo lungo nutrivano
vantaggio a differenza delle giraffe con il collo più corto
che essendo svantaggiate tendono a scomparire. La teoria
di Darwin è stata rivoluzionaria poiché ha introdotto il
concetto di casualità. Queste teorie sono state sviluppate
nel corso del 1900 con altre osservazioni che hanno
portato al neodarwinismo.
3.A confermare le teoria di Darwin abbiamo la
Distribuzione geografica delle specie è studiata dalla
biogeografia, Darwin osservò che le specie presenti sulle
isole Galápagos somigliavano molto più a quelle presenti
sul continente sudamericano che a quelle presenti su altre
isole vicine, questo poiché molte specie hanno un
antenato comune. Omologie anatomiche confermano la
discendenza da specie ancestrali comuni Evidenziate dagli
studi di anatomia comparata, le strutture omologhe sono
quelle strutture o organi che in due o più specie differenti
hanno la stessa origine, cioè derivano dalla stessa struttura
dell’antenato comune, ma svolgono funzioni diverse. Le
strutture vestigiali, cioè atrofizzate e senza funzione, sono
particolari strutture omologhe, residui di strutture con
funzioni importanti nei progenitori della specie
considerata. La biologia molecolare, che studia gli acidi
nucleici e le proteine, ha permesso ai biologi di formulare
ipotesi sulle principali ramificazioni dell’albero della vita.
Fornisce una prova convincente dell’ipotesi che tutte le
forme di vita siano imparentate tra loro. Tutte gli esseri
viventi utilizzano lo stesso codice genetico basato sulle
molecole di DNA e RNA, Due specie con sequenze di DNA
simili condividono un antenato comune più recente
rispetto a due specie con sequenze di DNA con più
differenze. La storia evolutiva di una specie o di un gruppo
di specie viene chiamata filogenesi
4.Le ipotesi sulle relazioni filogenetiche possono essere
costruite attraverso diverse linee di ricerca. La
documentazione fossile fornisce una descrizione
dettagliata del cambiamento biologico verificatosi su
vasta scala, nell’arco delle ere geologiche. Le Omologie
morfologiche e molecolari esistenti fra organismi viventi
possono ricondurre a origini comuni. Albero filogenetico:
diagramma che illustra la storia evolutiva delle specie. Le
strutture omologhe possono avere un aspetto e una
funzione diversi, ma si somigliano perché si sono evolute
dalla stessa struttura ancestrale presente in un antenato
comune. Nell’evoluzione convergente, specie
appartenenti a rami evolutivi diversi possono finire per
somigliarsi se vivono in ambienti simili e se la selezione
naturale favorisce adattamenti simili.
Definizione biologica di specie, una specie è un gruppo di
popolazioni i cui membri, in natura, hanno la potenzialità
di incrociarsi e di generare prole feconda, cioè in grado di
riprodursi a sua volta.
Definizione morfologica di specie, Si basa
prevalentemente sulle caratteristiche osservabili e
misurabili come la forma, le dimensioni e altri tratti fisici.
Definizione ecologica di specie, identifica le specie in base
alla nicchia ecologica, cioè al ruolo svolto all’interno della
comunità biologica (ad esempio due specie di pesci che
5.vivono nello stesso lago e simili nell’aspetto differiscono
per il tipo di dieta).
Definizione filogenetica di specie, identifica una specie in
base alla sua storia evolutiva, o filogenesi. La sistematica si
occupa di classificare gli organismi e di determinare i loro
rapporti evolutivi. Il sistema di nomenclatura binomia
assegna a ciascuna specie un nome latino composto da
due termini: genere e specie. Generi simili sono
raggruppati all’interno della stessa famiglia; le famiglie
simili nello stesso ordine; gli ordini simili nella stessa
classe; classi simili nello stesso phylum, phylum simili nello
stesso regno; regni simili nello stesso dominio. La
sistematica molecolare utilizza il confronto tra acidi
nucleici o altre molecole per costruire gli alberi filogenetici.
Quanto più lungo è il periodo durante il quale due specie
hanno percorso vie evolutive separate, tanto più il loro
DNA dovrebbe essere divergente. Basandosi sull’analisi
delle sequenze di RNA ribosomiale è stato costruito un
albero della vita che prevede tre domini:
batteri, archeobatteri, eucarioti.
Il dominio degli Eucarioti comprende 4 regni:
PROTISTI: organismi unicellulari di vario tipo sia autotrofi
che eterotrofi.
FUNGHI: organismi eterotrofi sia unicellulari come i lieviti
che pluricellulari come i funghi commestibili
6.REGNO DELLE PIANTE, Organismi pluricellulari autotrofi.
Comprende:
Le alghe, Le briofite(muschi),Le felci, Le gimnosperme cioè
le conifere (abeti, pini, sequoie, ecc.),Le angiosperme
(piante con i fiori).
ANIMALI, Il regno degli animali è formato da organismi
eterotrofi (animali che si nutrono di altri esseri
viventi).Comprende moltissime specie diverse, da quelle
più semplici a quelle più complesse. In base alla struttura
del corpo gli animali si dividono in:
Invertebrati, sono animali senza scheletro e senza colonna
vertebrale; hanno il corpo molle e sono: i poriferi(spugne),
i celenterati (meduse) gli echinodermi(ricci di mare e le
stelle marine), gli anellidi(lombrichi),i molluschi(cozze, le
vongole, il polpo, le seppie e i calamari)gli artropodi che
comprendono: gli insetti, i crostacei (gamberi), gli aracnidi
(ragni) e i miriapodi (millepiedi).
Vertebrati I vertebrati sono animali che hanno uno
scheletro interno con una colonna vertebrale
Sono più evoluti degli invertebrati e possono essere “a
sangue freddo” (eterotermi) o “a sangue caldo”
(omeotermi).Si dividono in:
Vertebrati semplici come i pesci che vivono in acque dolci
e salate e si dividono in pesci cartilaginei (condroitti) come
squali, mante e razze, e pesci ossei (teleostei), gli 7.anfibi
adatti sia alla vita acquatica sia a quella terrestre, i rettili
con il corpo allungato ricoperto di squame o placche ossee
e gli uccelli con uno scheletro leggero adatto al volo.
Vertebrati complessi cioè i mammiferi che sono i
vertebrati più evoluti e gli organismi più complessi, dei
quali fa parte l’uomo. Generano piccoli già vivi e formati,
che vengono nutriti con il latte prodotto dalla madre. Ci
sono mammiferi terrestri, acquatici (delfini e foche) e
volanti (pipistrelli). Caratteristiche dei animali: Il
movimento è considerato una caratteristica degli animali,
che si muovono per procurarsi il cibo, per riprodursi, per
sfuggire ai pericoli. La forma e la struttura del loro corpo
dipende dall’ambiente in cui si muovono. Anche il numero
delle zampe varia da specie a specie. La respirazione, Gli
animali hanno bisogno di ossigeno, che assorbono dall’aria
mediante la respirazione. A seconda della specie, respirano
in modo diverso e hanno perciò organi diversi: I vertebrati
terrestri respirano con i polmoni. I pesci respirano con le
branchie che assorbono l’ossigeno dall’acqua. Gli anfibi
hanno polmoni piccoli e respirano anche attraverso la
pelle. Tra gli invertebrati alcuni respirano con i polmoni,
altri attraverso la pelle o le branchie. Gli insetti respirano
con le trachee. Alimentazione, attraverso il cibo, gli
animali forniscono all’organismo le sostanze nutritive per
farlo crescere e avere l’energia per muoversi, respirare e
pensare. Gli animali si classificano in base al tipo di
alimentazione in: Carnivori: animali che si nutrono di altri
8.animali. Erbivori: che si nutrono di vegetali. Onnivori: che
si nutrono di vegetali e di animali. Insettivori: che si
nutrono di insetti. Granivori: che si nutrono di semi e
chicchi. La riproduzione. La vita degli animali inizia con la
fecondazione. Dall’unione di una cellula maschile con una
cellula femminile si forma un embrione, che si sviluppa
fino a diventare un nuovo individuo. In base al modo di
riprodursi, gli animali si classificano in: Ovipari: animali che
si riproducono per mezzo di uova: pesci, anfibi, rettili e
uccelli. Vivipari: ne fanno parte quasi tutti i mammiferi.
L’embrione si sviluppa nel corpo della madre. Ovovivipari:
ne fanno parte alcuni animali per i quali le uova si
schiudono all’interno del corpo materno (vipera e squalo).
Molte specie di insetti, ma anche alcuni anfibi come la
rana, nascono da uova e compiono una metamorfosi per
trasformarsi in animali adulti. Ad esempio, la farfalla: da
ogni uovo nasce una larva, che si nutre e cresce
rapidamente. La larva produce un filo sottile con cui
costruisce un bozzolo, all’interno del quale si trasforma in
crisalide. La crisalide si sviluppa e dopo esce una farfalla.
Per sopravvivere in un ambiente, alcune specie di animali
stabiliscono rapporti di alleanza o di rivalità con altri
organismi: PREDAZIONE: il predatore uccide un altro
essere vivente di specie diversa (la preda) per cibarsene.
SIMBIOSI: tra due specie diverse si crea un rapporto di
alleanza e collaborazione. Un esempio è dato da degli
uccelli che si posizionano sul dorso di alcuni animali
9.cibandosi dei parassiti attaccati alla pelle.
PARASSITISMO: Il parassita vive a spese di un altro
organismo (l’ospite), sopra o all’interno del suo corpo.
Tra i mammiferi, l’ordine dei primati comprende tre
gruppi: i lemuri, lori e potto (proscimmie), i tarsi, gli
antropoidi che comprendono le scimmie (del Vecchio
Mondo, dette platirrine, e quelle del Nuovo Mondo, dette
catarrine) e gli ominoidei, cioè le scimmie antropomorfe e
l’uomo,Gli esseri umani appartengono al gruppo delle
scimmie antropomorfe,I primati più antichi erano piccoli
mammiferi arboricoli comparsi prima di 65 milioni di anni
fa. Nel lori gracile (vive solo in Sri Lanka) sono visibili
diversi caratteri tipici dei primati:le articolazioni delle
spalle e delle anche sono molto mobili, Anche le cinque
dita dei piedi e delle mani sono molto mobili, il pollice e
l’alluce sono opponibili ,notevole sensibilità tattile, occhi
ravvicinati e in posizione frontale, Il lori gracile è
imparentato sia con i potto dell’Africa tropicale, sia con i
lemuri, I lemuri sono un gruppo diversificato esclusivo del
Madagascar. I tarsi costituiscono un altro gruppo di
primati, Sono diffusi solo nel Sud-est asiatico, Sono piccoli
mammiferi arboricoli ,Hanno il muso piatto, una lunga
coda che li agevola nei salti e occhi enormi per la visione
notturna. Gli antropoidi comprendono le scimmie e gli
ominoidei, che a loro volta includono le scimmie
antropomorfe e gli esseri umani:Hanno generalmente un
10.cervello grande rispetto alle dimensioni del corpo, si
affidano maggiormente alla vista e meno all’odorato
rispetto agli altri animali, sono provvisti di un pollice
opponibile, che negli esseri umani consente manipolazioni
più precise, grazie a una particolare struttura ossea che si
trova alla sua base. Le scimmie del Nuovo Mondo
(platirrine) e del Vecchio Mondo (catarrine) sono attive
nelle ore diurne e di solito vivono in gruppi. Hanno arti
anteriori e posteriori della stessa lunghezza. Le prime
scimmie si sono evolute in Africa. Gli ominoidei
comprendono i gibboni, gli oranghi, i gorilla, gli scimpanzé
e i bonobo, riuniti nel gruppo delle scimmie antropomorfe,
e gli esseri umani,Con l’eccezione degli esseri umani,
questi primati hanno una distribuzione geografica più
limitata rispetto alle scimmie,Sono presenti solamente in
Africa e nel Sud-est asiatico, confinati nelle regioni
tropicali. Gli ominoidei hanno un cervello più grande in
proporzione al corpo, e comportamenti più flessibili,I
gorilla, gli scimpanzé e gli esseri umani hanno un grado di
organizzazione sociale piuttosto elevato,I gibboni sono le
uniche scimmie antropomorfe totalmente arboricole, sono
le scimmie antropomorfe più piccole, leggere e
acrobatiche, sono anche le uniche monogame. L’orango è
una specie timida e solitaria che vive nelle foreste pluviali
di Sumatra e del Borneo,È il mammifero arboricolo di
maggiori dimensioni,Non è completamente arboricolo,
occasionalmente scende a terra. Il gorilla è la più grande
11.scimmia antropomorfa,sono diffusi nelle foreste pluviali
africane,trascorrono quasi tutto il loro tempo a terra, dove
possono stare eretti sulle zampe posteriori,quando
camminano a quattro zampe si appoggiano sulle nocche
delle mani,Gli scimpanzé e i bonobo camminano
appoggiandosi sulle nocche come i gorilla,vivono
nell’Africa tropicale e trascorrono un quarto del loro
tempo sul terreno,sono i nostri parenti più stretti.

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