DELLE SPECIE 1.L’evoluzione per definizione è il cambiamento di caratteristiche in una popolazione nell’arco di molte generazioni, le caratteristiche che variano con l’evoluzione possono essere di diversi tipi: morfologiche, cellulari, molecolari. Con il termine evoluzione si indicano gli effetti che avvengono su una determinata popolazione nell’arco di molte generazioni. Per quanto riguarda le cause dell’evoluzione sono state formulate varie teorie. Fino al 1800 si credeva alla fissità delle specie, ovvero si credeva che le specie non potessero variare nell’arco di generazioni e fossero destinate a rimanere così come sono state create. Dal 1800 in poi sono state formulate nuove teorie, i maggiori pionieri in quest’epoca furono Lamarck e Charles Darwin(nipote di Erasmus). Lamarck credeva che determinate caratteristiche potessero comparire, migliorare o scomparire rispettivamente per l’uso e il disuso delle parti. Le giraffe per c4ompter con altre specie tentavano di allungare il collo per cibarsi maggiormente e sforzando i muscoli e le ossa del collo accoppiandosi davano vita a una prole con queste determinate caratteristiche assunte nel corso della 2.loro vita. Questa teoria è basata sull’ereditarietà dei caratteri acquisiti. Charles Darwin, scrisse la propria teoria sul libro “Evoluzione delle specie”. Questa teoria si basa su 2 principi fondamentali: MUTAZIONE: evento che si osserva quando un individuo si accoppia e può determinare diverse varianti di un carattere SELEZIONE NATURALE: forza dettata dall’ambiente che seleziona positivamente le mutazioni che avvantaggiano un individuo a vivere in un determinato ambiente e seleziona negativamente le mutazioni che porterebbero un individuo a morire in un determinato ambiente. Esempio. Due giraffe che si accoppiano potrebbero casualmente, tramite una mutazione, dare vita a una progenie con il collo lungo, successivamente agisce la selezione naturale, le giraffe dal collo lungo nutrivano vantaggio a differenza delle giraffe con il collo più corto che essendo svantaggiate tendono a scomparire. La teoria di Darwin è stata rivoluzionaria poiché ha introdotto il concetto di casualità. Queste teorie sono state sviluppate nel corso del 1900 con altre osservazioni che hanno portato al neodarwinismo. 3.A confermare le teoria di Darwin abbiamo la Distribuzione geografica delle specie è studiata dalla biogeografia, Darwin osservò che le specie presenti sulle isole Galápagos somigliavano molto più a quelle presenti sul continente sudamericano che a quelle presenti su altre isole vicine, questo poiché molte specie hanno un antenato comune. Omologie anatomiche confermano la discendenza da specie ancestrali comuni Evidenziate dagli studi di anatomia comparata, le strutture omologhe sono quelle strutture o organi che in due o più specie differenti hanno la stessa origine, cioè derivano dalla stessa struttura dell’antenato comune, ma svolgono funzioni diverse. Le strutture vestigiali, cioè atrofizzate e senza funzione, sono particolari strutture omologhe, residui di strutture con funzioni importanti nei progenitori della specie considerata. La biologia molecolare, che studia gli acidi nucleici e le proteine, ha permesso ai biologi di formulare ipotesi sulle principali ramificazioni dell’albero della vita. Fornisce una prova convincente dell’ipotesi che tutte le forme di vita siano imparentate tra loro. Tutte gli esseri viventi utilizzano lo stesso codice genetico basato sulle molecole di DNA e RNA, Due specie con sequenze di DNA simili condividono un antenato comune più recente rispetto a due specie con sequenze di DNA con più differenze. La storia evolutiva di una specie o di un gruppo di specie viene chiamata filogenesi 4.Le ipotesi sulle relazioni filogenetiche possono essere costruite attraverso diverse linee di ricerca. La documentazione fossile fornisce una descrizione dettagliata del cambiamento biologico verificatosi su vasta scala, nell’arco delle ere geologiche. Le Omologie morfologiche e molecolari esistenti fra organismi viventi possono ricondurre a origini comuni. Albero filogenetico: diagramma che illustra la storia evolutiva delle specie. Le strutture omologhe possono avere un aspetto e una funzione diversi, ma si somigliano perché si sono evolute dalla stessa struttura ancestrale presente in un antenato comune. Nell’evoluzione convergente, specie appartenenti a rami evolutivi diversi possono finire per somigliarsi se vivono in ambienti simili e se la selezione naturale favorisce adattamenti simili. Definizione biologica di specie, una specie è un gruppo di popolazioni i cui membri, in natura, hanno la potenzialità di incrociarsi e di generare prole feconda, cioè in grado di riprodursi a sua volta. Definizione morfologica di specie, Si basa prevalentemente sulle caratteristiche osservabili e misurabili come la forma, le dimensioni e altri tratti fisici. Definizione ecologica di specie, identifica le specie in base alla nicchia ecologica, cioè al ruolo svolto all’interno della comunità biologica (ad esempio due specie di pesci che 5.vivono nello stesso lago e simili nell’aspetto differiscono per il tipo di dieta). Definizione filogenetica di specie, identifica una specie in base alla sua storia evolutiva, o filogenesi. La sistematica si occupa di classificare gli organismi e di determinare i loro rapporti evolutivi. Il sistema di nomenclatura binomia assegna a ciascuna specie un nome latino composto da due termini: genere e specie. Generi simili sono raggruppati all’interno della stessa famiglia; le famiglie simili nello stesso ordine; gli ordini simili nella stessa classe; classi simili nello stesso phylum, phylum simili nello stesso regno; regni simili nello stesso dominio. La sistematica molecolare utilizza il confronto tra acidi nucleici o altre molecole per costruire gli alberi filogenetici. Quanto più lungo è il periodo durante il quale due specie hanno percorso vie evolutive separate, tanto più il loro DNA dovrebbe essere divergente. Basandosi sull’analisi delle sequenze di RNA ribosomiale è stato costruito un albero della vita che prevede tre domini: batteri, archeobatteri, eucarioti. Il dominio degli Eucarioti comprende 4 regni: PROTISTI: organismi unicellulari di vario tipo sia autotrofi che eterotrofi. FUNGHI: organismi eterotrofi sia unicellulari come i lieviti che pluricellulari come i funghi commestibili 6.REGNO DELLE PIANTE, Organismi pluricellulari autotrofi. Comprende: Le alghe, Le briofite(muschi),Le felci, Le gimnosperme cioè le conifere (abeti, pini, sequoie, ecc.),Le angiosperme (piante con i fiori). ANIMALI, Il regno degli animali è formato da organismi eterotrofi (animali che si nutrono di altri esseri viventi).Comprende moltissime specie diverse, da quelle più semplici a quelle più complesse. In base alla struttura del corpo gli animali si dividono in: Invertebrati, sono animali senza scheletro e senza colonna vertebrale; hanno il corpo molle e sono: i poriferi(spugne), i celenterati (meduse) gli echinodermi(ricci di mare e le stelle marine), gli anellidi(lombrichi),i molluschi(cozze, le vongole, il polpo, le seppie e i calamari)gli artropodi che comprendono: gli insetti, i crostacei (gamberi), gli aracnidi (ragni) e i miriapodi (millepiedi). Vertebrati I vertebrati sono animali che hanno uno scheletro interno con una colonna vertebrale Sono più evoluti degli invertebrati e possono essere “a sangue freddo” (eterotermi) o “a sangue caldo” (omeotermi).Si dividono in: Vertebrati semplici come i pesci che vivono in acque dolci e salate e si dividono in pesci cartilaginei (condroitti) come squali, mante e razze, e pesci ossei (teleostei), gli 7.anfibi adatti sia alla vita acquatica sia a quella terrestre, i rettili con il corpo allungato ricoperto di squame o placche ossee e gli uccelli con uno scheletro leggero adatto al volo. Vertebrati complessi cioè i mammiferi che sono i vertebrati più evoluti e gli organismi più complessi, dei quali fa parte l’uomo. Generano piccoli già vivi e formati, che vengono nutriti con il latte prodotto dalla madre. Ci sono mammiferi terrestri, acquatici (delfini e foche) e volanti (pipistrelli). Caratteristiche dei animali: Il movimento è considerato una caratteristica degli animali, che si muovono per procurarsi il cibo, per riprodursi, per sfuggire ai pericoli. La forma e la struttura del loro corpo dipende dall’ambiente in cui si muovono. Anche il numero delle zampe varia da specie a specie. La respirazione, Gli animali hanno bisogno di ossigeno, che assorbono dall’aria mediante la respirazione. A seconda della specie, respirano in modo diverso e hanno perciò organi diversi: I vertebrati terrestri respirano con i polmoni. I pesci respirano con le branchie che assorbono l’ossigeno dall’acqua. Gli anfibi hanno polmoni piccoli e respirano anche attraverso la pelle. Tra gli invertebrati alcuni respirano con i polmoni, altri attraverso la pelle o le branchie. Gli insetti respirano con le trachee. Alimentazione, attraverso il cibo, gli animali forniscono all’organismo le sostanze nutritive per farlo crescere e avere l’energia per muoversi, respirare e pensare. Gli animali si classificano in base al tipo di alimentazione in: Carnivori: animali che si nutrono di altri 8.animali. Erbivori: che si nutrono di vegetali. Onnivori: che si nutrono di vegetali e di animali. Insettivori: che si nutrono di insetti. Granivori: che si nutrono di semi e chicchi. La riproduzione. La vita degli animali inizia con la fecondazione. Dall’unione di una cellula maschile con una cellula femminile si forma un embrione, che si sviluppa fino a diventare un nuovo individuo. In base al modo di riprodursi, gli animali si classificano in: Ovipari: animali che si riproducono per mezzo di uova: pesci, anfibi, rettili e uccelli. Vivipari: ne fanno parte quasi tutti i mammiferi. L’embrione si sviluppa nel corpo della madre. Ovovivipari: ne fanno parte alcuni animali per i quali le uova si schiudono all’interno del corpo materno (vipera e squalo). Molte specie di insetti, ma anche alcuni anfibi come la rana, nascono da uova e compiono una metamorfosi per trasformarsi in animali adulti. Ad esempio, la farfalla: da ogni uovo nasce una larva, che si nutre e cresce rapidamente. La larva produce un filo sottile con cui costruisce un bozzolo, all’interno del quale si trasforma in crisalide. La crisalide si sviluppa e dopo esce una farfalla. Per sopravvivere in un ambiente, alcune specie di animali stabiliscono rapporti di alleanza o di rivalità con altri organismi: PREDAZIONE: il predatore uccide un altro essere vivente di specie diversa (la preda) per cibarsene. SIMBIOSI: tra due specie diverse si crea un rapporto di alleanza e collaborazione. Un esempio è dato da degli uccelli che si posizionano sul dorso di alcuni animali 9.cibandosi dei parassiti attaccati alla pelle. PARASSITISMO: Il parassita vive a spese di un altro organismo (l’ospite), sopra o all’interno del suo corpo. Tra i mammiferi, l’ordine dei primati comprende tre gruppi: i lemuri, lori e potto (proscimmie), i tarsi, gli antropoidi che comprendono le scimmie (del Vecchio Mondo, dette platirrine, e quelle del Nuovo Mondo, dette catarrine) e gli ominoidei, cioè le scimmie antropomorfe e l’uomo,Gli esseri umani appartengono al gruppo delle scimmie antropomorfe,I primati più antichi erano piccoli mammiferi arboricoli comparsi prima di 65 milioni di anni fa. Nel lori gracile (vive solo in Sri Lanka) sono visibili diversi caratteri tipici dei primati:le articolazioni delle spalle e delle anche sono molto mobili, Anche le cinque dita dei piedi e delle mani sono molto mobili, il pollice e l’alluce sono opponibili ,notevole sensibilità tattile, occhi ravvicinati e in posizione frontale, Il lori gracile è imparentato sia con i potto dell’Africa tropicale, sia con i lemuri, I lemuri sono un gruppo diversificato esclusivo del Madagascar. I tarsi costituiscono un altro gruppo di primati, Sono diffusi solo nel Sud-est asiatico, Sono piccoli mammiferi arboricoli ,Hanno il muso piatto, una lunga coda che li agevola nei salti e occhi enormi per la visione notturna. Gli antropoidi comprendono le scimmie e gli ominoidei, che a loro volta includono le scimmie antropomorfe e gli esseri umani:Hanno generalmente un 10.cervello grande rispetto alle dimensioni del corpo, si affidano maggiormente alla vista e meno all’odorato rispetto agli altri animali, sono provvisti di un pollice opponibile, che negli esseri umani consente manipolazioni più precise, grazie a una particolare struttura ossea che si trova alla sua base. Le scimmie del Nuovo Mondo (platirrine) e del Vecchio Mondo (catarrine) sono attive nelle ore diurne e di solito vivono in gruppi. Hanno arti anteriori e posteriori della stessa lunghezza. Le prime scimmie si sono evolute in Africa. Gli ominoidei comprendono i gibboni, gli oranghi, i gorilla, gli scimpanzé e i bonobo, riuniti nel gruppo delle scimmie antropomorfe, e gli esseri umani,Con l’eccezione degli esseri umani, questi primati hanno una distribuzione geografica più limitata rispetto alle scimmie,Sono presenti solamente in Africa e nel Sud-est asiatico, confinati nelle regioni tropicali. Gli ominoidei hanno un cervello più grande in proporzione al corpo, e comportamenti più flessibili,I gorilla, gli scimpanzé e gli esseri umani hanno un grado di organizzazione sociale piuttosto elevato,I gibboni sono le uniche scimmie antropomorfe totalmente arboricole, sono le scimmie antropomorfe più piccole, leggere e acrobatiche, sono anche le uniche monogame. L’orango è una specie timida e solitaria che vive nelle foreste pluviali di Sumatra e del Borneo,È il mammifero arboricolo di maggiori dimensioni,Non è completamente arboricolo, occasionalmente scende a terra. Il gorilla è la più grande 11.scimmia antropomorfa,sono diffusi nelle foreste pluviali africane,trascorrono quasi tutto il loro tempo a terra, dove possono stare eretti sulle zampe posteriori,quando camminano a quattro zampe si appoggiano sulle nocche delle mani,Gli scimpanzé e i bonobo camminano appoggiandosi sulle nocche come i gorilla,vivono nell’Africa tropicale e trascorrono un quarto del loro tempo sul terreno,sono i nostri parenti più stretti.