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(1544-1595)
Torquato Tasso è uno tra i maggiori poeti
italiani del Cinquecento.
La ragione della sua fama è dovuta alla
pubblicazione della Gerusalemme
liberata, poema pubblicato senza il suo
consenso. Anni dopo esce la
Gerusalemme conquistata, edizione
approvata dall'autore ma recante
numerose censure.
Brevi cenni biografici…
1544 → Nasce a Sorrento, in Campania.
1560-64 → Studia all’Università di Padova e Bologna
1565 → Entra al servizio del duca Luigi d’Este prima e poi di Alfonso II
1577 → L’inquisizione giudica la Gerusalemme liberata conforme all’Ortodossia e
assolve il poeta, deluso dalla decisione
1577-79 → A causa del suo squilibrio mentale viene rinchiuso in un convento da cui fugge
1579-86 → ritorna a Ferrara, litiga col duca, il quale lo reclude in un ospedale
1592 → viene nominato poeta di corte dal papa Clemente VIII
- Crisi nei rapporti con la corte estense di Ferrara, tenta di passare al servizio dei Medici
Le rime
aggiunta di commenti, varie edizioni
riflessioni e musica
Si tratta di oltre duemila testi tra poesie, canzoni, sonetti e madrigali
FONTI: Imita e a volte copia del tutto, prendendo proprio pezzi di altre opere,
i grandi poeti.
Analisi:
Madrigale composto da 4 endecasillabi e 10 settenari, disposti a rima baciata secondo lo schema
aaBBccddeEffGg.
Attraverso le metafore Tasso crea la corrispondenza tra natura e donna che esplicita alla fine del
madrigale con l’immagine dell’aura che si identifica con la donna e la donna che si identifica con
l’alba. Le allitterazioni in r e l e le rime interne contribuiscono a conferire continuità al ritmo e ad
accrescere la musicalità del componimento.
Analisi:
Madrigale in endecasillabi e settenari con rime secondo lo schema abABCDdcEeFf
Alla musicalità del testo contribuiscono la frequenza della rima baciata e il ricorso all’enjambement
che determina un rallentamento del ritmo e una spezzatura della sintassi. Un effetto di musicalità è
poi ottenuto anche dalla replicazione di alcuni voci in anafora. Alcuni chiasmi sottolineano
l’antitesi buio-luce che rafforza le sensazioni visive.
Presenza di 4 frasi interrogative.
Aminta
TRAMA: Il giovane e timido pastore Aminta ama la ninfa Silvia. Tirsi e
Dafne aiutano i due giovani. Aminta è indotto a recarsi dove la ninfa è
solita fare il bagno; e qui la trova legata a un albero da un satiro che sta per
violentarla. Aminta la libera, ma Silvia fugge. La vicenda si conclude con
alcuni malintesi: ad Aminta è riferito che Silvia è stata sbranata da un lupo
e per questo si butta giù da una rupe, ma viene salvato da un cespuglio.
Silvia, affranta per essere stata la causa indiretta dell'accaduto, va in cerca
del corpo del giovane, e appena trovato lo bacia.
FONTI : All’influenza dei modelli volgari si affianca quella dei grandi modelli classici, greci e latini. I
nomi di Lucrezio e di Euripide introducono poi una ulteriore questione interpretativa, non meno
importante: l'eventuale tragicità dell'Aminta.
TEMI:
amore → può essere quello saggio e disincantato dei maturi Tirsi e Dafne, oppure può essere quello radicale ed
estremo di Aminta.
rapporto tra mondo pastorale e mondo della corte → Il mondo pastorale per un verso si propone come evasione
dalle convenzioni cortigiane, e quindi come riconquista di un felice stato di natura; ma per un altro si fonda su
valori e modelli di rapporti sociali che richiamano proprio quelli delle brillanti corti rinascimentali. Questa
ricchezza problematica smaschera l'ipocrisia dell'ideologia cortigiana, mostrando la falsità e la violenza che
sottostanno ai rapporti tra gli individui e tra le classi
Pur conservando una funzione lirica, il paesaggio si
carica di significati ideologici. L'età dell'oro è il
paese della libertà e dell'amore, dove piacere e
morale coincidono. Si tratta tuttavia di un paradiso
perduto, che nemmeno la semplice società pastorale
può far rivivere. Neanche la società pastorale
incontrata da Erminia nella Gerusalemme Liberata è
paragonabile al paesaggio dell'Aminta. La semplicità
naturale di quei pastori è un'oasi di pace, lontana dalla
violenza della guerra, più che un'oasi di amore.
Dialoghi
EDIZIONE: Composti tra il 1578 e il 1595, con una concentrazione particolare
negli anni della reclusione a Sant'Anna. 26 sono quelli pubblicati, anche se si
ha notizia di altri titoli.
- Iliade omerica → Tasso porterà il numero dei canti, nel rifacimento della Conquistata, da
venti a ventiquattro, quanti sono i libri del poema greco. Rotazione dell'azione attorno a
una città assediata: Gerusalemme in Tasso, Troia in Omero.
- Eneide virgiliana → rappresentazione tragica del tema erotico, Goffredo ricorda Enea
- Petrarca → per la lingua e il tema del conflitto interiore
● L'amore si contrappone alla guerra, tema centrale dell’opera che ha come argomento la prima crociata.
La poetica
1. La concezione aristotelica esclude la varietà e la discontinuità strutturale, e impone all'azione
unità drammatica e organicità compositiva.
2.
L'invenzione poetica deve tenere conto della verità storica e dunque il ricorso al fantastico
e al meraviglioso deve essere limitato e ridotto. Il rispetto della verità storica impone di
scegliere come fondamento del racconto un evento realmente accaduto, esso non deve
essere né troppo lontano né troppo vicino nel tempo. Il ricorso al meraviglioso deve essere
giustificato dal punto di vista religioso; ciò definisce il “meraviglioso cristiano”.
3. Al poema compete una funzione educativa, in senso anche spiccatamente morale e religioso.
La funzione educativa del poema si esplica innanzitutto attraverso la scelta di un argomento
di forte significato culturale.
La ricezione del poema
Ultimato il poema, Tasso entra in una fase di profonda instabilità psichica, nella quale il
desiderio di successo convive con la tendenza vittimistica. Di qui nasce il bisogno di
legittimare il poema attraverso la verifica affidata all'autorità dei revisori.
Le critiche che essi rivolsero a Tasso riguardavano soprattutto due aspetti: la struttura
del poema e la sua moralità. A entrambe le critiche il poeta rispose con varie lettere.
Solo che poi si dichiarò intenzionato a modificare questo o quel particolare.
Spazio e tempo
Gli avvenimenti del poema si svolgono nello spazio storico e geografico che fu teatro della prima
Crociata, e il tempo storico è preciso e condensato negli ultimi mesi dell'assedio, fino alla
caduta di Gerusalemme, nel luglio del 1099. Al tempo dell'azione epica si sovrappone tuttavia
il tempo psicologico dei personaggi. (1096-99). L'azione principale ha il suo centro nel campo
cristiano attorno alla città santa, sebbene si dirami con avventure secondarie in altre località.
Allo spazio orizzontale corrisponde lo spazio verticale della dimensione religiosa. Lo scontro tra
cristiani e pagani è il riflesso terreno dello scontro tra Cielo e Terra. Lo spazio epico-guerriero è
legato alla profondità interiore. Le complesse storie psicologiche di Erminia, Tancredi, Armida e
Rinaldo sono tutte oggettivate in luoghi che acquistano forme, significato e vibrazioni diverse in
rapporto al loro stato d'animo.
amore e guerra
La novità principale intervenuta dopo Dante è, rispetto all'individuo, la problematizzazione della
dimensione interiore. La guerra corrisponde alla guerra dentro la coscienza. La divisione tra
cristiani e musulmani corrisponde la divisione fra cielo e inferno, tra bene e male.
La guerra si configura anche come lotta fra valori e comportamenti culturali opposti: da una parte
l'affermazione della norma autoritaria e teocentrica dei valori religiosi, dall'altra la libertà, il
pluralismo e la tolleranza.
Il tema del conflitto non si esaurisce nella chiarezza della contrapposizione ideologica e morale tra
nemici; esso rimanda a un'altra guerra che si combatte nella coscienza dei personaggi. La guerra
tuttavia non ha niente di trionfalistico, e anzi coincide con un bagno di sangue.
Alla guerra può contrapporsi solamente una prospettiva di soluzione radicale dei conflitti, l'amore.
Le 3 figure femminili precedentemente citate pur caratterizzate in modo diverso, queste figure
femminili hanno tutte un tratto in comune nella qualità dei loro rapporti affettivi: il loro amore
è attraversato dalla guerra.
Metrica: Ottave con schema: ABABABCC. Tasso utilizza molti enjambement, sia per
dare solennità alla frase sia per renderla più scorrevole.
Erminia tra i pastori
Analisi: Erminia, segretamente innamorata di Tancredi (non corrisposta), assiste, da una torre,
al duello tra Tancredi ed Argante, terminato lo scontro vorrebbe recarsi nel campo cristiano per
curare l’eroe ferito. Spinta dall’amore indossa quindi le armi della guerriera Clorinda e di notte
esce per raggiungere l’amato. Ma al campo cristiano un raggio di luce lunare la illumina e,
scambiata per Clorinda dalle sentinelle, è costretta ad una fuga precipitosa. Dopo aver corso,
arriva sulla riva del fiume Giordano e si addormenta. La mattina seguente, al risveglio, si
accorge di essere immersa in un paesaggio naturale dal fascino incantato, idillico (locus
amenus). L’armonia di questo scenario pastorale l’aiuterà a trovare consolazione per il suo
spirito addolorato ed a recuperare la serenità. Oltre al paesaggio anche le parole di un vecchio
pastore aiuteranno Erminia a trovare pace alla sua infelicità.
Duello tra Tancredi e Clorinda
Analisi: Clorinda, eroina pagana, uscita da Gerusalemme con Argante per incendiare e
distruggere la torre mobile di legno che i cristiani avevano costruito per colpire dall’alto le mura
della città, compiuta l’audace impresa, è rimasta chiusa fuori dalla porta di Gerusalemme, perciò
cerca di confondersi tra i nemici.
Tancredi ha notato questo guerriero sconosciuto e ne spia le mosse, non immaginando che possa
trattarsi della donna che ama. Clorinda che indossa una armatura scura, e non la sua solita
armatura argentea e luccicante, cerca di defilarsi tentando di raggiungere l’altra porta di
Gerusalemme ma Tancredi segue tutti i suoi spostamenti ed infine la sfida a duello. Il duello è
pieno di doppi sensi che alludono alla sessualità. Il combattimento continua feroce per tutta la
notte fino a che, sfiniti, i due contendenti si concedono una pausa e Tancredi domanda
all’avversario il suo nome, ma Clorinda fino all’ultimo rifiuta di farsi riconoscere.
Grazie per l’attenzione!
Giorgio Arena, Federico Bucca,
Alì Feola, Teresa Ragaglia
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