DIRITTO DI CONTARE
CLAUDIA CENTONZE
CLASSE III C
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “QUINTO ENNIO”-LECCE
a.s. 2020 / 2021
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INTRODUZIONE
La macroarea che mi hanno asseganto è stata quella della donna, ciò mi ha dato l’opportunità di
approfondire la condizione femminile, per ricordare le discriminazioni di cui le donne sono state
oggetto nella storia (e purtroppo ancora oggi), e per celebrare le loro conquiste a livello sociale,
politico e scientifico.
Attraverso lo studio delle diverse discipline ho avuto modo di conoscere figure di donne diverse che,
pur essendo partite da condizioni economiche e sociali sfavorevoli, pur vivendo in anni bui come
quelli delle guerre, sono riuscite ad affermarsi nella scienza, nella politica, nell’arte,
nell’imprenditoria.
Si tratta di personaggi molto diversi tra loro ma caratterizzati da una grande forza d’animo, che ha
fatto superare loro difficoltà e pregiudizi, in un mondo tutto al maschile.
Ad oggi ancora non si è raggiunta una vera e piena parità fra i sessi, infatti l’ONU nell’agenda 2030
ha inserito tra i 17 obbiettivi per un mondo migliore anche la parità di genere, ciò significa che c’è
ancora molto da fare in questa direzione.
Il percorso di emancipazione della donna ha radici lontane ed è stato un cammino lungo e tortuoso;
la consapevolezza che solo tramite una lotta si potesse ottenere la parità di diritti con l’uomo avviene
con la nascita del movimento femminista.
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IL FEMMINISMO
LA PRIMA ONDATA
Il termine “femminismo” viene coniato nell’Ottocento per battezzare il neonato movimento per
l’emancipazione delle donne. A rappresentarlo erano le suffragette, che lottavano per ottenere
l’allargamento del suffragio - cioè del diritto di voto - anche alle donne. L’epicentro delle loro
battaglie è la Gran Bretagna: è qui che nel 1865 nasce il primo comitato per l’estensione del diritto di
voto. All’epoca solo gli uomini potevano partecipare alla vita politica, mentre le donne erano relegate
in casa. In questa fase il femminismo si concentra quasi esclusivamente su rivendicazioni di natura
politica, ma le suffragette vogliono anche la parità tra uomini e donne nel diritto di famiglia. In Italia
ancora non esiste un movimento strutturato, ma alcune donne partecipano attivamente alla vita
politica del paese. Quasi ovunque, però, le suffragette devono aspettare decenni per vedere risultati
concreti: il suffragio viene esteso alla popolazione femminile solo nel ‘900.
LA SECONDA ONDATA
Il movimento femminista si risveglia negli Stati Uniti negli anni ‘60 del Novecento. Dopo la guerra,
gli Usa conoscono un boom economico ancor più esplosivo di quello europeo, e la prosperità
contribuisce a logorare le vecchie strutture sociali, già messe in discussione durante il conflitto,
quando le donne avevano sostituito gli uomini impegnati al fronte nelle fabbriche. I temi cari alle
femministe della seconda ondata sono nuovi, e spesso scandalosi per l’epoca: si parla di sessualità, di
stupro e violenza domestica, di diritti riproduttivi, ma anche di parità di genere sul posto di lavoro.
Sono anni di cambiamenti rivoluzionari: basta pensare che nel 1961 negli Stati Uniti viene messa in
commercio la pillola contraccettiva, che permette alle donne di controllare la propria fertilità in modo
facile, discreto e soprattutto autonomo. Anche in Italia il movimento femminista prende forma e per
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la prima volta assume dimensioni di massa. Negli anni ‘70 le piazze del nostro Paese vengono invase
dalle donne, decise a rivendicare diritti ancora negati, come quello di divorziare o di interrompere
una gravidanza indesiderata. Le battaglie per l’aborto e il divorzio sono le più famose, ma non le
uniche. Le femministe italiane si battono anche per modernizzare il diritto di famiglia, ad esempio
rimuovendo il cosiddetto delitto d’onore, che assicurava pene ridotte agli uomini che assassinavano
la moglie adultera.
LA TERZA ONDATA
Abbiamo visto che le donne rivoluzionano la società ma questo non avvenne in tutti i paesi del mondo
infatti ancora oggi in Arabia Saudita la donna è sottomessa e vive in una condizione di inferiorità
rispetto all’uomo.
ARABIA SAUDITA
In questi paesi purtroppo è molto difficile che il cambiamento della condizione femminile possa
avvenire velocemente poiché culturalmente la società è influenzata dalla religione islamica.
LA DONNA NELL’ISLAM
La condizione della donna nell’Islam, ossia nei Paesi a maggioranza musulmana, come l’Arabia
Saudita, è ampiamente discussa e il ruolo nella donna varia molto a seconda dei Paesi presi in
considerazione. In alcuni stati le donne hanno ottenuto diritti concessi solo agli uomini mentre negli
stati più tradizionalisti le norme del Corano sono applicate in maniera letterale e le donne sono
considerate inferiori all’uomo. Numerosi sono i passi del Corano che fanno riferimento alla
condizione femminile però essi sono soggetti a interpretazione e le opinioni sul loro significato
variano tra quanti affermano che il Corano prevede una chiara supremazia dell’uomo sulla donna e
quanti invece affermano che il Corano ha determinato un miglioramento progressivo della condizione
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femminile rispetto alla società araba-preislamica. Secondo alcuni, il Corano si limita a dire che gli
uomini devono provvedere al sostentamento economico della famiglia, mentre alle donne è affidata
la cura della casa. La donna, finché rimane in famiglia, è sottoposta all’autorità del padre e dopo,
quando si sposa, passa sotto l’autorità del marito. Inoltre il Corano prescrive che le donne musulmane
debbano abbassare lo sguardo e non mostrare le loro parti più belle, come gli stessi capelli, che devono
essere coperti. L’uso del velo nelle sue diverse tipologie, non è realmente prescritto dal Corano, ma
è più una questione culturale; infatti si ritiene che l’uso del velo per le donne sia molto antecedente
all’Islam. Esistono diversi tipi di velo: alcuni coprono solo i capelli, altri il viso, altri tutto il capo.
Però c’è da dire che negli ultimi cinque anni anche nel mondo islamico è maturata l’idea di nuovo
abito: molte donne velate hanno cercato di superare il problema di non riuscire a trovare dei completi
rispettosi della religione ma anche alla moda; alcune ragazze islamiche hanno dato vita a blog
piuttosto seguiti, diventando delle vere “fashioniste dell’hijab”.
D’ altra parte la moda ha sempre contribuito all’emancipazione femminile, oggi, come nel passato. E
se parliamo di MODA e di emancipazione della donna, non si può non pensare ad un personaggio
divenuto il simbolo, nel secolo scorso, di una generazione femminile che aveva voglia di riscatto:
COCO CHANEL
magasin de mode à Paris avant de fonder sa maison de couture en 1916. Elle crée des modèles d’une
élégance toute simple s’inscrivant dans le mouvement de libération de la mode féminine: les premiers
pantalons, la jupe plissée courte, la célèbre petite robe noire moulant les hanches. Apres une longue
parenthèse due à la guerre, en 1954, à 71 ans, Mademoiselle Coco fait son retour sur le devant dela
scène parisienne et présente sa collection. Le style Chanel s’impose, encore une fois, comme symbole
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La moda crea donne diverse, così come Alessandro Manzoni è riuscito nel romanzo dei Promessi
Sposi a rappresentare varie figure femminili ognuna con caratteristiche uniche e straordinarie che
rappresentano lo specchio della società dell’epoca e nonostante sembrino perseguitate dal destino
Alessandro Manzoni, nell’opera I Promessi sposi, ben descrive alcune figure femminili e le loro
condizioni, tipiche di questo periodo. In particolare quella della protagonista Lucia Mondella e quella
della monaca di Monza che simboleggiano la contadina soggetta ad attenzioni indesiderate da parte
dei nobili proprietari e la donna nobile costretta dalla famiglia a prendere i voti pur non avendo alcuna
vocazione
di sposare Renzo. Dalla descrizione di Manzoni emerge il ritratto di una ragazza nel fiore degli anni
dal carattere timido e introverso. Lucia è molto riservata, pia e devota. All’apparenza può sembrare
fragile e indifesa ma in realtà nel corso del romanzo emerge che una grande forza la sorregge che
umili origini. Gertrude è stata costretta dalla famiglia a farsi monaca ma la vita del convento non le
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si addice è infatti una monaca singolare sia nel vestire che nel modo di esprimersi. E’ estremamente
infelice ed incline a peccare ma nello stesso tempo succube del senso di colpa, ciò determina in lei
Rappresenta la saggezza popolare. Molto protettiva nei confronti della figlia è lei
che escogita le soluzioni più ingegnose per risolvere la situazione, fino ad ideare
il matrimonio a sorpresa.
Il nostro passato, così come il presente, è ricco di donne che hanno contribuito a
scrivere pagine importanti della storia dell’umanità, in molti casi offrendo il loro genio per il
progresso sociale e culturale, lanciandosi in imprese titaniche. Voglio rendere omaggio a donne
importanti che hanno lasciato il segno sia in Italia che nel mondo, prime fra tutte
MARIE CURIE
Fisica e in Matematica. In quel periodo Marie si innamorò di Pierre Curie, un professore della scuola
di Fisica e Chimica Industriale di Parigi che divenne suo marito. Insieme approfondirono le ricerche
sulle proprietà radioattive dell’Uranio. I mezzi a disposizione che avevano lei e il marito erano
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davvero rudimentali ed il loro laboratorio era praticamente un garage: ma l'impegno e la passione li
portarono a scoprire altri elementi radioattivi: uno lo chiamarono Polonio, il secondo Radio, per via
della sua enorme radioattività, cioè la proprietà di emettere radiazioni. Nel 1903 arrivò il
riconoscimento da parte dell'Accademia di Svezia che assegnò ai due coniugi il Premio Nobel per la
Fisica. Nel 1906 Pierre Curie morì; un mese dopo la Facoltà di Scienze della Sorbona decise di
affidare a Marie Curie il corso di Fisica appartenuto al defunto marito, divenendo così la prima donna
ad insegnare nella famosa università francese. Continuò a lavorare anche nel campo della ricerca e
nel 1910 riuscì ad isolare il radio sotto forma di metallo per renderlo più facilmente lavorabile: per
questo nel 1911 le venne riconosciuto il Premio Nobel per la Chimica. Partendo dagli studi sulla
radioattività che è la proprietà che hanno gli atomi di alcuni elementi di emettere spontaneamente
radiazioni, si arrivò a scoprire che alcuni atomi sono elevatamente instabili e danno origine ad un
processo detto reazione a catena, nel corso della quale si libera una grande quantità di energia. Si è
pensato di sfruttare questa energia per ottenere elettricità, cosa che avviene nelle
CENTRALI ELETTRONUCLEARI
tipi:
i reattori lenti che utilizzano come combustibile basse percentuali di uranio 235; in essi la reazione a
catena si sviluppa lentamente, producendo energia che viene utilizzata per far girare le pale di una
turbina;
i reattori veloci sono caratterizzati da una maggiore potenza. Sono definiti anche autofertilizzanti
L’uso delle centrali nucleari per la produzione dell’elettricità può anche provocare degli incidenti
come quello di Chernobyl, in Ucraina, avvenuto il 26 aprile 1986. A causa di alcuni difetti nella
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spargimento nell’atmosfera di una nube di sostanze radioattive, che raggiunsero gran parte
dell’Europa e anche l’Italia. Oltre al rischio di incidenti c’è anche il problema dello smaltimento
delle scorie radioattive che rimangono radioattive per lungo tempo e non esiste ancora un metodo che
riesca a renderle innocue. Gli elementi radioattivi, una volta immessi nell’aria, vengono trasportati
dagli agenti atmosferici anche per lunghe distanze e ricadono al suolo contaminando la vegetazione.
In questo modo le radiazioni entrano nella catena alimentare, passando agli animali e all’uomo. La
stessa Marie Curie fu vittima, inconsapevole, dei danni arrecati dalle radiazioni.
ROSALIND FRANKLIN
Nella corsa alla scoperta del DNA, Rosalind Franklin ha giocato un ruolo importante senza che le sia
stato mai riconosciuto in vita, sia perché è scomparsa a soli 37 anni, e sia a causa dell’invidia dei suoi
colleghi e dei pregiudizi nei confronti delle donne. E’ stata una biofisica e cristallografa a raggi X
prima a Cambridge, poi in Francia e infine presso il King’s College di Londra. Iniziò i suoi studi di
cristallografia a raggi X sul carbone, poi applicò la stessa tecnica sul DNA, di cui si conosceva
l’esistenza, ma non la struttura. Nel 1952, la Franklin ottenne una foto molto nitida del DNA, la
famosa Photograph 51, anche se lei non parlò mai di “doppia elica”. Al contrario, James Watson, si
recò a Londra e, non appena vide la Photograph 51, ebbe la certezza che il modello da lui ipotizzato
assieme a Crick era corretto. In tempi brevissimi, i due scienziati pubblicano su Nature il loro modello
di DNA a doppia elica, utilizzando alcune foto ai raggi X realizzate da Wilkins, anche se meno belle
di quelle della Franklin. Quest’ultima morì nel 1958, per un tumore all’ovaio probabilmente causato
dall’uso prolungato dei raggi X usati nelle sue ricerche. Solo molti anni dopo, nel 2002, una
giornalista americana, Brenda Maddox, pubblicò il libro “Rosalind Franklin: la donna che scoprì la
struttura del DNA”, ristabilendo equilibrio in questa vicenda e restituendole il giusto valore.
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IL DNA
Il DNA o acido desossiribonucleico è la molecola che si trova nel nucleo di ogni cellula e contiene il
rappresentano invece gli scalini sono disposte verso l’interno della molecola. Nel DNA di tutti gli
organismi esistono solo quattro tipi di basi azotate: -adenina -guanina -timina -citosina. Per formare
gli scalini, le basi azotate si appaiano due a due in modo molto preciso:
-la guanina si lega con la citosina, formando la coppia di basi complementari G-C
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- ciascuno dei due filamenti funziona come uno stampo per costruire un filamento nuovo, uguale a
quello di partenza. Il risultato del processo di duplicazione porta alla costruzione di 4 molecole di
DNA, due copie uguali, ognuna formata da un filamento nuovo e uno vecchio.
Trascrizione
il gene. A questo punto un filamento di DNA funziona da stampo per fare una copia della sequenza
ordinata di nucleotidi: la guanina si lega alla citosina, mentre l’adenina si lega all’uracile. Le istruzioni
contenute nella nuova molecola di mRNA o RNA messaggero sono scritte in un linguaggio diverso.
Il filamento di RNA messaggero che si è formato si stacca poi dal DNA, esce dal nucleo e si sposta
nel citoplasma della cellula, mentre la doppia elica di DNA si ricostituisce con i due filamenti che si
appaiano di nuovo. L’RNA messaggero esce dal nucleo e arriva al citoplasma dove si attacca a un
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proteiche. Questo trasporto è affidato ad un altro tipo di RNA presente nel citoplasma: RNA di
trasporto. Durante la sintesi delle proteine l’RNA messaggero scorre dentro al ribosoma e avviene la
della proteina.
Rosalind Franklin è quindi diventata il simbolo della discriminazione delle donne nel mondo della
scienza così come dall’altra parte del mondo e molti anni dopo, una donna come tante, con un
ROSA PARKS
Parks is best known for what she did in her home town of Mont-
the middle of the bus, the bus driver told her to move to the back
of the bus so a white passenger could take the seat in the front of
the bus. During this time, when there were no white seats for white
people, black people were told to get up out of their seat. Parks refused to move. The driver demanded,
"Why don't you stand up?" to which Parks replied, "I don't think I should have to stand up." The
This led to the Montgomery bus boycott. The boycott lasted 381 days. This caused a change in the
law. After that, black people were able to sit wherever they wanted to on the bus. Her refusal to let
others treat her differently was an important symbol in the campaign against racial segregation. She
was born as Rosa Louise McCauley on February 4, 1913, in Tuskegee, Alabama. Beginning at age
11, Parks attended the city's Industrial School for Girls in Montgomery. In 1929, while in the 11th
grade and attending a laboratory school for secondary education led by the Alabama State Teachers
College for Negroes, Parks left school to attend to both her sick grandmother and mother back in Pine
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Level. Parks didn't return to her studies. Instead, she got a job at a shirt factory in Montgomery. After
marrying in 1932, she earned her high school degree in 1933 with her husband's support.
After the Bus Boycott she had become a symbol of the “Civil Rights Movement”, Parks suffered
hardship in the months following her arrest in Montgomery and the subsequent boycott. In 1987 she
cofounded the “Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development “ to provide career training
for young people. She was the recipient of numerous awards, including the Presidential Medal of
On October 24, 2005, Parks quietly died in her apartment in Detroit, Michigan at the age of 92. She
had been diagnosed the previous year with progressive dementia, which she had been suffering from
JOAN BEAZ
sue canzoni, è nota anche per le interpretazioni dei brani di: Bob Dylan, The Beatles, Jackson Browne,
Paul Simon , The Rolling Stones. Nata a Staten Island nel 1941 da padre messicano e madre scozzese;
da ragazzina veniva presa in giro dai compagni di scuola per il colore della sua pelle. La sua carriera
fu legata soprattutto alla musica folk, quella che racconta di un popolo antico e delle sue lotte. Canzoni
e ballate che danno voce ai condannati, ai detenuti, agli emarginati. Nel 1961 Joan Baez conobbe Bob
Dylan, allora ancora sconosciuto al grande pubblico e per qualche anno cantarono insieme ed ebbero
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anche una relazione. Fu anche a capo del movimento di protesta pacifista contro la guerra del
Vietnam. La sua carriera musicale si è un po’ bloccata negli anni Ottanta ma non è mai diminuito il
suo impegno politico e sociale. Joan Baez ha continuato a esprimere la sua solidarietà nei confronti
di tutti coloro che soffrono a causa di governi totalitari: ha cantato per le madri dei desaparacidos in
compiere lotte sia collettive ma anche personali contro malattie che avrebbero potuto cambiarne il
FRIDA KAHLO
i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, non riuscendo così a curarla nel modo
adeguato.
La prova più dura per Frida arriva però nel 1925. Un giorno, mentre torna da scuola in autobus viene
coinvolta in un terribile incidente che le causa la frattura multipla della spina dorsale, di parecchie
vertebre e del bacino. Rischia di morire e si salva solo sottoponendosi a 32 interventi chirurgici che
la costringono a letto per mesi. Ha solo 18 anni e le ferite al fisico la faranno soffrire per tutta la vita,
metallo e gessi, i genitori le regalano colori e pennelli per aiutarla a passare le lunghe giornate. I
genitori incoraggiano sin da subito questa passione per l’arte, tanto da installare uno specchio sul
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soffitto della camera di Frida, così che possa ritrarsi nei lunghi pomeriggi solitari. È questo il motivo
dei numerosi autoritratti dell’artista. Lei stessa dirà: “Dipingo autoritratti perché sono spesso sola,
perché sono la persona che conosco meglio”. Frida Kahlo nel 1928, a 21 anni, si iscrive al partito
comunista messicano, diventando una convinta attivista. È in quell’anno che conosce Diego Rivera,
il pittore più famoso del Messico rivoluzionario, con il quale si sposò. Non riuscì mai ad avere figli,
a causa del suo fisico compromesso dall’incidente. Quando rimase incinta del primo figlio, Frida fece
di tutto per portare avanti la gravidanza. Si dovette arrendere solo quando i medici la costrinsero ad
abortire per evitare che perdessero la vita sia lei che il bambino.
La colonna rotta
lunghi periodi trascorsi a letto, usando anche chiari simboli cristiani come il sudario e i chiodi che la
trafiggono.
Le due Frida
per Frida sia a causa dei suoi problemi fisici sia per lo stacco
Diego. Un dettaglio fondamentale è il piccolo medaglione nella mano della Frida a destra, da cui parte
una vena che collega le due figure raggiungendo i due cuori: questa vena però viene recisa dalla Frida
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a sinistra, causando un sanguinamento che viene identificato come la ferita ed il dolore per la fine del
matrimonio.
Ai nostri giorni una donna diventata famosa per aver sfidato sé stessa e i suoi limiti è
FEDERICA PELLEGRINI
delle più forti e longeve di sempre; in carriera ha preso parte a quattro rassegne olimpiche: la prima
nel 2004 quando, solo sedicenne, conquistò la medaglia d'argento nei 200 m stile libero divenendo
all’epoca la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. Quattro anni dopo,
ai Giochi di Pechino, vinse in quella stessa gara la medaglia d'oro regalando all'Italia il primo successo
olimpico femminile nella storia del nuoto. Ai mondiali di Melbourne 2007 infranse il primo degli 11
record del mondo da lei stabiliti in carriera. Fu campionessa dei 200 m e 400 m stile libero sia nel
2009 sia nel 2011, diventando la prima nuotatrice capace di vincere consecutivamente il titolo in
entrambe le distanze in due diverse edizioni della manifestazione. Ai campionati del mondo è anche
l'atleta più vincente in una stessa gara grazie ai 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo conquistati in otto diverse
edizioni: dalla rassegna di Montréal 2005 a quella di Gwangju 2019, infatti, è sempre salita sul podio
nei 200 m stile libero. La rivista Swimming World Magazine la elesse "Nuotatrice dell'anno" nel 2009
e "Nuotatrice europea dell'anno" nel 2009, 2010 e 2011. Inoltre, per i successi ottenuti ai Giochi
Olimpici nel 2004 e nel 2008 venne insignita dei titoli di Ufficiale e successivamente di
Una frase celebre della Pellegrini è: “Sogno di essere la prima donna a fare cose riservate ai maschi”,
ma quale parità di diritti tra uomo e donna riconosce la nostra Repubblica attraverso la Costituzione?
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I DIRITTI DELLE DONNE NELLA COSTITUZIONE
La Costituzione riconosce alle donne dei diritti in particolare? Ovviamente tutti i diritti riconosciuti
dalla Costituzione sono riconosciuti agli uomini ed alle donne senza alcun tipo di distinzione. Per
ragioni storiche e per sottolineare meglio l’eguaglianza uomo – donna, la Costituzione ha però voluto
definire in modo particolare alcuni diritti evidenziando che essi vanno in concreto riconosciuti alle
• della protezione della maternità, cioè la predisposizione da parte delle strutture pubbliche
di tutto quello che occorre per agevolare la donna nel delicato compito dell’essere madre;
• del diritto della donna lavoratrice, a parità di lavoro, di conseguire le stesse retribuzioni del
• del diritto della donna all’elettorato attivo una volta conseguita la maggiore età (del diritto
• del diritto alle pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso agli uffici pubblici ed alle
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CONCLUSIONE
Io credo che per ognuno di noi sia importante capire, studiare e approfondire soprattutto ciò che ci
riguarda in prima persona; il mio interesse è stato quello di capire quali enormi sacrifici abbiano fatto
le donne per raggiungere dei diritti un tempo negati, sia nel mondo del lavoro e delle professioni, sia
nel mondo della formazione scolastica. Ecco perché ho scelto, per ogni materia da me studiata in
quest’ultimo anno, una donna simbolo delle conquiste raggiunte in vari settori. Il messaggio che
voglio lasciare a tutti voi è che, grazie ad una lotta iniziata più di un secolo fa, le donne hanno
conquistato traguardi un tempo inimmaginabili anche se, ancora oggi, in molte parti del mondo e
purtroppo anche nel nostro paese le donne sono ancora vittime di discriminazioni e pregiudizi.
Quindi, mentre il mondo ha fatto progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne
attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (tra cui la parità di accesso all’istruzione primaria
per ragazzi e ragazze), donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte
del mondo. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma è la condizione
necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace e anche se la strada da percorrere è ancora
lunga, io penso che con l’impegno di tutti potremo raggiungere questo meraviglioso traguardo.
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INDICE SOMMARIO
Storia: il femminismo.................................................................................PAG.3
Conclusioni.................................................................................................PAG.19
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