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Cos'è un treno e breve storia

Il treno è un mezzo di trasporto di persone o merci adatto alla circolazione sulle ferrovie. La parola treno deriva
da traino che a sua volta deriva dal latino Trahere: tirare.
Il treno ha rappresentato un punto di svolta per l'evoluzione industriale delle nazioni ottocentesche, arrivando
quindi a rivestire per molti anni un ruolo centrale nella struttura politica, economica e sociale delle nazioni,
nonché conquistando un posto di primo piano nell'immaginario collettivo.

Cos'è la locomotiva a vapore


La locomotiva a vapore ottiene l'energia per il suo funzionamento dalla combustione di un combustibile. Con
l'adozione di opportuni accorgimenti costruttivi è possibile alimentare il forno con combustibili solidi, liquidi o
gassosi. Tuttavia il combustibile principe è sempre stato il carbone (lignite o litantrace) ma, soprattutto nei paesi
ricchi di legname sono stati molto diffusi anche la legna e l'olio minerale. In generale la scelta del combustibile è
stata sempre fatta sulla base di criteri di economicità.

Elementi tipici di un treno


Locomotiva/Locomotore: serve a dare la forza necessaria per trainare o spingere il convoglio. Ve ne possono
essere anche più di una, se il convoglio ha dimensioni molto elevate.
Automotrice: veicolo in grado di muoversi autonomamente, dotato di uno o più apparati motori e relativo
sistema di trasmissione, adibito al contempo al trasporto di viaggiatori.
Carro merci: usato per il trasporto di diversi tipi di merci.
Carrozza passeggeri: per il trasporto di persone.
Carrozza semipilota: una carrozza passeggeri speciale munita di cabina di comando in grado di controllare
la marcia del treno in senso opposto a quello del locomotore dando ad esso comandi a distanza, che
permette di invertire il senso di marcia senza dover spostare il locomotore. Si usa soprattutto per treni
pendolari reversibili.

Tipo di trazione
A seconda della tipologia di trazione utilizzata, un treno può essere classicato come:
A potenza concentrata: i carri o le carrozze sono spinti o trainati da locomotori che possono essere
disconnessi dal convoglio, su di essi sono appunto concentrate le apparecchiature di trazione compresi i
carrelli motori.
A potenza distribuita: la trazione è data da una serie di motori dislocati direttamente sui carrelli (anche non su
tutti). Si usa per veicoli a composizione bloccata (vedi sotto).
Elettrotreno: convoglio a composizione bloccata a trazione elettrica, in genere usato per l'alta velocità. Autotreno:
convoglio a composizione bloccata a trazione termica.
Automotrice termica: veicolo viaggiatori leggero mosso autonomamente da Motore a combustione interna.
Automotrice elettrica: veicolo viaggiatori leggero mosso autonomamente da Motore elettrico.

Tipo di composizione
Composizione libera: le singole carrozze possono essere agevolmente disconnesse e le locomotive staccate e
cambiate. Ha il vantaggio di essere gestibile con più facilità a seconda delle esigenze contingenti (specie in caso
di guasti) anche se oggi è poco usata nel trasporto passeggeri visti i tempi di fermata necessari per modificare il
convoglio.
Composizione bloccata: usata prevalentemente sugli elettrotreni e automotrici, non consente di cambiare la
composizione nelle manutenzioni ordinarie, e l'operazione può richiedere anche interventi pesanti.
COME funziona un treno ad alta velocità
I treni ad alta velocità funzionano a trazione elettrica, con alimentazione a corrente alternata tramite un
pantografo (dispositivo di captazione dell'energia elettrica da una linea aerea di contatto) che porta sulla parte
superiore una piastra sdoppiata detta strisciante che rimane sempre a contatto col filo teso, anche alle alte
velocità.
Il motore elettrico è composto da un insieme di avvolgimenti elettrici (immaginiamolo come una specie di
mega-calamita) che si chiama rotore, e da altri avvolgimenti elettrici tutto intorno, che prendono il nome di
statore. Una volta elettrificati, gli avvolgimenti elettrici dello statore si comportano come un magnete che cambia
direzione nel tempo. Questo fenomeno, simile a quello delle calamite, è l’elettromagnetismo. Il campo
elettromagnetico del rotore continua a variare facendo girare il rotore su se stesso come una trottola. Una
volta creata questa rotazione (coppia rotante), è possibile trasferirla in modo meccanico alle ruote del
treno, che sposteranno in avanti l’intero convoglio. Più la coppia è in grado di fornire il motore, più veloce potrà
andare il treno.

I motori
I motori devono essere costruiti in base all'utilizzo di corrente alternata (AC) o di corrente continua (DC). Il
motore del treno ad alta velocità è alimentato in corrente alternata: è proprio il cambio di direzione che fa
variare il campo elettromagnetico e fa girare il rotore.
Fino agli anni ’80, sui treni i motori più diffusi erano in corrente continua. Da allora in poi, grazie agli sviluppi
dell’elettronica si è gradualmente passati alla corrente alternata, perché consente ai convogli di essere più
potenti, consumare meno, e usurarsi meno nel tempo.
Le linee AC per l’alta velocità possono trasportare fino a 25mila volt di tensione elettrica.
Importante: l’alimentazione di una ferrovia non determina che tipo di motore una locomotiva debba montare. Su
linee a corrente alternata è possibile infatti far correre anche dei treni che hanno dei motori DC: in questi casi, la
corrente viene convertita da AC a DC tramite uno strumento apposito, che si chiama raddrizzatore, e che si
trova a bordo treno.

L'impatto ambientale

In tutto il mondo, il treno è reputato uno dei mezzi di trasporto più ecologici. Mentre l’intero settore dei trasporti
contribuisce al 22% delle emissioni globali totali, i treni sono responsabili solo per lo 0.8% di esse tra il 1990 e il
2009, statistiche dall’European Environment Agency (EEA). In più le ferrovie e le vie navigabili interne sono stati
gli unici elementi che hanno registrato una percepibile riduzione del consumo energetico tra il 1990 e il 2013 in
33 stati membri dell’EEA. Tuttavia molti studiosi ritengono che, nonostante la sostenibilità di questo mezzo di
trasporto, la sua efficienza non venga sfruttata al massimo, mentre nello stesso momento altri mezzi stanno
diminuendo il loro impatto ambientale.

L’inquinamento prodotto dai treni è causato dall’uso di motori a diesel; i treni elettrici, al momento dell’utilizzo,
sono privi di emissioni. Secondo le statistiche, circa il 20% del trasporto ferroviario è dipendente da locomotive a
diesel. Gli studi dicono che c’è un grande rischio potenziale se la qualità dell’aria delle stazioni è bassa, dato il
numero di stazioni che adottano linee non elettriche, il grande uso delle rotaie e il tempo che i passeggeri
passano nella stazione. I ricercatori hanno valutato la qualità dell’aria nella stazione di Londra lungo un periodo
di cinque giorni e ogni volta hanno rilevato livelli di diossido d’azoto oltre i limiti europei. Anche le concentrazioni
di polveri sottili (PM2.5) e di anidride solforosa (SO2) erano molto più alte rispetto alla strada Marylebone posta
vicino. Grandi passi in avanti sono stati fatti nella zona europea, dove il 53% delle linee sono state rese
elettriche, ma la metà delle totali rimane ancora a diesel. Nel Regno Unito, solo il 41% delle ferrovie sono
elettriche; qui 29000 morti sono causati dall’inquinamento dell’aria ogni anno, quindi la pressione è crescente.

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