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Età Giolittiana Terza Prova
Età Giolittiana Terza Prova
Riforme: per favorire l'industria italiana soprattutto nella parte del triangolo
industriale fece delle nuove legislazioni sociali e interventi nel settore della sanità
pubblica, che determinarono un aumento demografico.
Rimesse degli immigrati: che favorirono l'incremento delle entrate dello stato e
la nascita della banca mista. Questi aspetti determinarono una favorevole situazione
finanziaria, in quanto accrebbe il risparmio, per cui le persone poterono depositare i loro
risparmi preso le banche che a loro volta poterono finanziare le imprese tra cui:
industria idroelettrica, industria automobilistica, industria della gomma e il
settore agricolo. E un intenso programma di lavori pubblici tra cui la creazione
dell’Acquedotto Pugliese.
Imprese coloniali: la conquista della Libia con la pace di Losanna (nel 1912 era
la pace tra il regno d’Italia e l’impero Ottomano), con la quale l’Italia si annette la
Tripolitania e Cirenaica. Questo porterà a un nuovo meccanismo di alleanze alla base
della Prima Guerra Mondiale.
Sud: aveva ancora un’economia molto arretrata basata sul latifondismo, per cui
l'economia si basava su un’agricoltura estensiva. Giolitti non fece inoltre delle riforme per
favorire la condizione del sud, ma piuttosto adottò il metodo del trasformismo di
Depretis.