Sei sulla pagina 1di 9

Rapporto tra storia e letteratura:

Romanzo storico= narrazione di fatti storici antecedenti all’autore


Romanzo realista o testimoniale= parla di fatti che accadono nel presente
Memoria (soggettiva) usata spesso come fonte di ricostruzione storiografica
Anche la storiografia (come le biografie) è una narrazione→ lo storiografo seleziona quali fonti usare
e quali no, non sempre sono oggettive.
Storiografia= disciplina che “mette a parole” i fatti storici.

Nueva novela histórica:


Secondo Menton questa nuova corrente nasce come conseguenza del romanzo storico
classico ed è caratterizzata da:
-Intertestualità
-Metafiction (il narratore interviene)
-Parodia carnevalesca
-Unica verità storica (non mimesi)
-Ficcionalizacion dei personaggi storici
-Omissioni, esagerazioni, anacronismi

Il critico Grutzmacher definisce non rigorosa questa classificazione in quanto:


-La nueva novela historica sarebbe nata dopo il boom
-I caratteri stessi non sono rigorosi
Secondo il critico: nueva novela historica→ decostruzione e riscrittura della storia, MA pensa che i
sostenitori di questa categoria siano incoerenti: da una parte considerano i romanzi storici
classici come verità storica affermata e dall’altra supportano la decostruzione di essa tramite
la nueva novela historica e quindi affermano l'esistenza di una verità storica alternativa.

“La storia è isterica: essa prende forma solo se la si guarda e se la si guarda bisogna
esserne esclusi.” Barthes.

L’idea del tempo all’inizio del 1900 muta nella concezione dello stesso come soggettivo e
psicologico, non più come contenitore esterno

Hayden White con “Metahistory” de 1973 define que la historiografía (desde su punto de
vista) no se puede considerar una ciencia positiva, sino un discurso, en cuanto el historiador
es influenciado por el contexto en que vive. De hecho, como consecuencia, cualquier texto
puede ser útil como fuente para representar los hechos históricos, también los textos
literarios.
El crítico cumple una análisis estilístico-textual de la historiografía:
-Una demitzación de la historiografía que no es espejo de la realidad sino representación de
la historia.
-No invita a reflexionar sobre todas las variables de lo que es la historia, gracias a un
debate.

Secondo Barthes il Mito è una forma, un significante, non ha limiti sostanziali in quanto
l’essere umano può parlare di qualsiasi cosa e trasmetterla attraverso il mito che diventa
accettato dalla società e comprensibile attraverso più mezzi di trasmissione, tutte le arti e i
mezzi d’espressione.
Semiologia: disciplina che studia il rapporto di equivalenza tra significante, significato e il
prodotto di questi: il segno. Il rapporto non è di uguaglianza perché gli oggetti appartengono
ad ordini differenti.
Ci sono tre tipi di mito:
-Tipo 1= del significante vuoto, riempito di senso dal creatore del mito
-Tipo 2= del significante pieno, decifrato e scomposto dal mitologo che riesce a discernere le
due componenti
-Tipo 3= intreccio tra forma e significato, non scomposto e ricevuto tutt’uno dal lettore.

Il mito non falsifica, educolora la storia, la rende eterna, di immediata comprensione...la


semiologia si trasforma in ideologia.

Narratologia:
Concetti principali
Fabula→ sequenza di eventi cronologici
Intreccio→ disposizione degli eventi secondo la decisione dell’autore
I due possono non corrispondere= flashbacks (analessi), flashforward (prolessi) rispetto al
presente narrativo.

Personaggi→ eroe (protagonista) antieroe (antagonista), possono essere descritti in modo diretto o
indiretto dall’autore.
Rapporti tra personaggi→ situazioni
Narratore→ extradiegetico (racconto astratto) o intradiegetico (racconto concreto), cioè se è esterno
alla narrazione o interno.
Lettore→ empirico, virtuale, ideale→ 3 letture differenti= empirica (la lettura che prescinde dall
ambiente e dall’epoca), virtuale (la lettura che l’autore pensa debba essere fatta dai lettori), ideale (la
lettura sublimata che discerne perfettamente le competenze di lettore ed autore).
Autore→ reale ed ideale→ colui che realmente scrive e l’immagine che il lettore si fa dell'autore.
Narratore vs narratario→ il primo è l’istanza che regola l’informazione della narrazione, il
secondo non per forza corrisponde al lettore, ma è il destinatario per esempio di un
interscambio epistolare in un racconto e quindi è anche personaggio.
Lo spazio nella narrazione è rappresentato tramite la descrizione→ funzione di realtà (complessiva nel
testo), funzione prosopografica (ci parla di un personaggio), funzione ritmica (per scandire una pausa)
Codice topologico→ Il rapporto tra gli elementi spaziali e i significati che assumono all’interno del
racconto.
Prospettiva→ lo spazio filtrato dalla descrizione, in quanto non è possibile descriverlo nella sua
totalità.
Simbolismo→ la descrizione dello spazio ci fornisce elementi fortemente simbolici e dunque
significativi, come le opposizioni casucce/palazzoni (sicurezza/pericolo)
Cultura (codice esterno al testo, i valori con cui un lettore legge un testo) vs codice interno (i
valori intrinsechi al testo).
Tempo narrativo→ Durata, frequenza, ordine
La durata è il rapporto di velocità tra il racconto e la storia narrata, guardare schema
Genette.
Tecniche della narrazione→ prospettiva (da che punto viene trasmessa l’info), voce (l’aspetto
discorsivo attraverso il quale viene trasmessa l’info)
Focalizzazione:
Zero→ Narratore onnisciente
Interna→ Può essere fissa, variabile (da un personaggio all’altro) o mobile (più personaggi per lo
stesso evento)
Esterna→

Alterazioni della prospettiva:


Parallissi→ un personaggio omette delle info, es: un indiziato interrogato che non dice tutto ai
poliziotti
Parallessi→ Il narratore dice più info di quelle che dovrebbe dire dalla sua focalizzazione, es:
intromissione nella coscienza di un personaggio.

Distanza (del narratore dal personaggio)


-Discorso narrativizzato→ il più distante, il narratore gestisce totalmente il discorso
-Discorso trasposto o stile indiretto→ Il narratore cita o riassume le parole dei personaggi
-Discorso stile indiretto libero→ il discorso del narratore imita quello del personaggio
-Discorso diretto→ quello meno distante

Funzioni del narratore:


-narrativa
-metanarrativa
-Funzione comunicativa
-testimoniale
-ideologica

Alejo carpentier:
Nacido en un contexto cosmopolita (madre rusa, padre suizo) estudió en París y en Suiza,
luego se mudó a Cuba.
Encarcelado por ser comunista (trabajó como periodista). En la cárcel escribe su primera
novela. Después de salir de la cárcel, logra huir a Francia donde conoce al surrealismo.
1943: viaje a Haití donde desarrolla su idea sobre “Lo real y maravilloso” que será
fundamental para la escritura de “El reino de este mundo” (1949).
De 1945 a 1959: Se autoexilia y escribe “El siglo de las luces”.
1959: Revolución cubana, vuelve a Cuba y se vuelve consejero de la embajada de París en
Cuba.
Lo real y maravilloso: Según Carpentier en América el surrealismo es cotidiano desde el
comienzo, no es intelectual y forzado como en Europa, es intrínseco a la historia americana,
es espontáneo. Es también el prólogo a su novela “El reino de este mundo”.

El Arpa y la Sombra (1979)


Novela dividida en:
-Indice

-Citazione
-3 partes
Donde los primeros elementos periféricos ya no dan algún indicio sobre los temas tratados
en los capítulos.
1. El Arpa (la lode)--> Estamos en la mitad del siglo XIX. El Mastai (Giovanni) futuro
papa, quiere ir de viaje a América Latina para establecer buenas relaciones entre el
vaticano y los países latinoamericanos. Esta parte del texto está conectada a la
narración del Laude, o sea el proceso de beatificación. La misión no tiene éxito
porque América Latina es anticlerical, entonces el Mastai decide beatificar a
Cristóbal Colón para encontrar un enlace entre Vaticano y América Latina (mitad del
siglo XIX). El narrador es omnisciente (III persona). En esta primera parte hay un
presente en que el papa Pio IX debe decidir si empezar el proceso de beatificación y
un pasado (a través del flashback) en que el narrador explica las razones que
llevaron el Mastai a pensar en la beatificación de C.C.
2. La Mano (el manipulador)--> Regresamos a 1506. Cristóbal Colón se encuentra en
punto de muerte y decide confesarse, definiéndose a sí mismo como manipulador.
Cuenta los hechos verdaderos, sin mentiras, de cómo descubrió a América. El
narrador es intradiegético ( primera persona). En esta parte hay un presente en que
C.C. espera en punto de muerte al confesor y un pasado (a través del flashback) que
trata la vida de C.C.
3. La Sombra (el fantasma)--> Estamos en finales del siglo XIX. Cristóbal Colón es un
fantasma que da vueltas por la plaza del Vaticano en espera del éxito del proceso de
beatificación, pero con resultado negativo porque no tiene las características
necesarias para ser beatificado. El narrador vuelve a ser omnisciente (III persona).
En esta parte hay solamente un presente narrativo (finales del siglo XIX).
La fábula es la narración cronológica y lógica de los eventos que así aparecen:
-Vida de C.C
-Juventud del Mastai y viaje en Sudamérica
-Mastai es Pio IX y firma la iniciación del proceso de beatificación.

Jorge Ibarguengoitia:
Mexicano. Estudia teatro y escribe algunas novelas entre las cuales se destaca Los Pasos
de López (1982) que relata la insurrección de la conjura de Querétaro que empieza el
proceso de independencia de Mexico (16 septiembre 1810) y su héroe Miguel Hidalgo (en la
novela Domingo Periñón). Los hechos son relatados por un joven militar que participa en la
conjura (Matias Chandon).

Independencia de México (1810-1821):


Las causas se pueden encontrar en las ideas iluministas que iban difundiendo en el país y
la crisis política debida a la toma de poder en España de Napoleón; El vice rey reclamaba la
soberanía en cuanto no reconocía la legitimidad de Napoleon.
Hubieron dos conjuras importantes→
-Conjura de Valladolid-Morelia (1809): fue un primer intento de establecer un gobierno
soberano. El conspirador Ignacio Allende inspiró al personaje de Ontananza.
-Conjura de Querétaro (1810): los conspiradores de la conjura anterior fueron liberados y se
unieron a otros en Querétaro en la casa del gobernador José Dominguez (Los Aquino).
Allende (Ontananza) se unió a Aldama (Aldaco) y Miguel Hidalgo (Perignon). La conjura que debía
tomar el poder el 1 de octubre fue delatada. Luego Josefa Ortiz logro enviar un mensaje de
advertencia a Miguel Hidalgo→ Grito de dolores (16 de septiembre): El cura Miguel Hidalgo (junto a
Allende y Aldama) invita a los ciudadanos a participara a la insurrección al grito de “Viva México”,
esto llevará a la campana de Hidalgo (1810-1811)--> organiza un ejército de independentistas y se
marcha hacia Celaya, Guanajuato y Valladolid, luego el objetivo es tomar Ciudad de México, pero
después de un fracaso en el campo de batalla Hidalgo decide de retirarse hacia el norte para re
organizarse y buscar ayuda. Llegan a Acatita de Bajan pero Ignacio Elizondo (Adarviles) un ex
general realista los traiciona. Hidalgo y otros son procesados y fusilados…la misión fracasa.

Los Pasos de Lopez:


ESTRUCTURA
1- Introducción a la época y los personajes (cap. 1-6)
● Cap. 1: descripción de los personajes Concha, Pinole y Manubrio
● Cap. 2: Chandon conoce a los Aquino, hay una descripción física de los dos, se
habla de la actitud reverencial de Carmen y hay algunos indicios que nos hacen
dudar de que sean realmente los dueños de esa casa lujosa (se pierden..) y que nos
hacen pensar en un plan oculto (conspiración).
● Cap. 3: presentación de Chandon a los otros conspiradores, “amigos”. El tema de la
independencia emerge de manera clara.
● Cap. 4: el día del examen, tono irónico durante el desayuno, pruebas del examen
(examen manipulado). nueva caracterización de Perignon.
● Cap. 5: La tertulia en la casa del Reloj, Chandon es introducido a los participantes de
la tertulia (que en realidad es la conjura). se ensaya una comedia. Intervención del
narrador
● Cap. 6: diálogo entre Matias y Diego donde le explica la real intención de hacer una
insurrección y la existencia de la junta.

2- Preparación de la conjura (cap. 7-15)


● Cap. 7: ceremonia de la aceptación en la junta y organización del plan de la
insurrección
● Cap. 8: Mentira de Chandon a Manubrio (para no hacerlo entrar en la tertulia)
● Cap. 9: Chandon acompaña a Cecilia a recoger los machetes (armas para la
insurrección).
● Cap. 10: fiesta del Carmen y Manrique (onìfendido por no ser invitado) que
traicionará a todos, la comedia sale mal (referencia a la realidad y al fracaso de la
insurrección).
● Cap 11: Misión en Ajetreo, Perignon y el canon mal construido (el Niño).
● Cap 12: Junta en Bogotá y Perinon se pone furioso (porque adelantaron la
revolución independentista).
● Cap 13: Concha que se está por morir confiesa de la junta a padre Pinole. Carmen
sugiere actuar como si la conspiración hubiera sido descubierta.
● Cap 14: Adarviles traiciona y cuenta todo a Ochoa y Manubrio
● Cap 15: manubrio y Ochoa saben que Diego participa a la conspiración pero Diego
no sabe que ellos saben.

3- Grito de dolores y campana militar (cap. 16-24)


● Cap. 16: grito de Ajetreo, historia vs mito, epos vs cotidianidad, perignon líder.
● Cap. 17: Organización del ejército libertador (insurgente) con Chandon como
Capitán. Perinon del mito vs Perignon en la realidad. Ejército constituido por civiles
pobres e inexpertos.
● Cap 18: Toma de Cuévano
● Cap 19: Reorganización del ejército y de la ciudad, perignon creador de su propia
leyenda
● Cap 20: toma de Canada, Diego firma las actas de independencia
● Cap 21: Toma de Huetamaro con saqueos y violaciones
● Cap 22: fracaso en la batalla hacia Ciudad de México, deserción.
● Cap. 23 : Error de Perignon que toma la decisión equivocada
● Cap 24: Adarviles llama a Perignon y les promete un refugio (Chandon no le cree
porque ya los traicionó una vez). Todos a parte de él caen en la trampa.

PERSONAJES
Domingo Perinon→ Miguel Hidalgo
Matias Chandon→ ??
Los Aquino (Diego y Carmen) → Los Dominguez (Miguel y Josefa)
Aldaco→ Aldama
Ontananza → Allende
El presbítero Concha→ Francisco de la Concha (un cura que hace fracasar la conjura de Valladolid)

Juan Domingo Perón y el peronismo:


4 de junio de 1943: golpe de estado que derrocó a Ramon Castillo (que hizo parte de la
década infame) por mano de algunos entre los cuales había Peron (Grupo de oficiales
unidos, anticomunistas).
La crisis de los años 30 había impuesto a Argentina desarrollar su industria y eso habia
llevado a una migración interna muy importante (del campo hacia la ciudad). Como
consecuencia se desarrolló una clase social de obreros que no tenian sindicato y echaron
las bases para la formación del movimiento peronista.

Peron entró a hacer parte del Departamento del Trabajo y esto no fue bien visto por algunos sectores
del ejército, así que lo secuestraron y encarcelaron. → esto llevó al famoso Dia de la lealtad peronista

17 de Octubre de 1945→ Día de la lealtad peronista, hubo una manifestación de sindicalistas, guiados
por Eva Peron en la Plaza de Mayo. Obtuvieron la liberación de Peron.
Descamisados: eran los protagonistas de esta nueva clase social de obreros. Es decir los
seguidores de Peron, los que se contraponian a la clase alta y rica de Argentina.
“Las patas en la fuente”--> durante el 17 de octubre numerosos obreros se fueron
marchando hacia la plaza de Mayo y una vez llegados, por el cansancio pusieron los pies
en la fuente; esta imagen nos sirve como alegoría del cansancio sufrido por los obreros tras
años de explotación sin reglamentación.

24 de febrero de 1946 (primeras elecciones) → Peron gana con el 55% de votos, candy dándose por
el Partido Laborista, contra la Unión Democrática (Unión Cívica Radical, comunistas y una
parte de los conservadores).

Primera presidencia (1946-1952)


Fundación del Partido Peronista → dividido en tres ramas: política, sindical y femenina (partido
peronista femenino). Redistribución de la riqueza debido a la situación en Europa y el fuerte
desarrollo económico. Eva Peron fue una figura muy importante durante la primera presidencia.
Segunda presidencia (1952-1955):
Crisis debida al plan Marshall y el fin de la guerra mundial.
Muerte de Eva Peron (26 de julio 1952)
Primer golpe fracasado: (16 de julio de 1955: los marinos bombardean la plaza de Mayo y la
Casa Rosada pero fracasan.
Revolución Libertadora (16 de septiembre de 1955): Lonardi y Aramburu ganan el golpe.

Exilio de Peron en Paraguay y luego en España con Fran. Franco


Represión de los militantes (fusilamientos de Leon Suarez)
Desaparición por 16 años del cuerpo de Eva Perón.
El peronismo sigue viviendo en ausencia del líder pero está fragmentado. Los Montoneros
representan la guerrilla de izquierda (del que hacen parte Walsh y Oesterheld y otro
intelectuales y artistas).

Tercera presidencia (1973-1974):


Con las elecciones de 1973 Cámpora llega a ser presidente. En realidad era una maniobra
orquestada por Perón, de manera que el nuevo presidente pudiese eliminar la proscripción y
convocar nuevas elecciones en las que Peron mismo se hubiera candidato.
20 de junio de 1973 (retorno de Perón) → tristemente conocido como Masacre de Ezeiza. Un grupo
de sindicalistas de la derecha del partido disparó en la muchedumbre de peronistas en espera de la
llegada de Peron en el aeropuerto.
En Octubre, después de la renuncia de Cámpora, Peron ganó las elecciones pero
gobernará menos de un año porque muere el 1 de septiembre de 1974.

Fusilamientos de José Leon Suarez (9 de junio de 1956):


Después de la toma de poder por parte de la revolución libertadora muchos peronistas militares fueron
presos en una nave en Bs As. Entre estos estaban José Valle y Tanco que trataban de organizar una
conspiración para obtener la liberación de los prisioneros políticos y la restauración de la constitución
de 1949. Sin embargo la conspiración fue descubierta y hubo una represión que dio lugar a los
fusilamientos → los policías dieron órdenes a José Leon Suarez de fusilar a 12 civiles. Gracias a la
novela-investigación de Walsh descubrimos que 7 sobrevivieron.

Eva Peron:
Nacida en 1919 de Juan Duarte (hija ilegítima) y Juana Ibarguren. Vive su infancia en Junín
hasta que a los 15 años se muda a Bs As con el sueño de ser actriz. Logra hacerse famosa
(no obstante no tuviera un talento destacable) y trabajar sobre todo en la radio.
En 1944 durante una condecoración de artistas por la ayuda brindada a las víctimas del
terremoto de San Juan, Eva encontró por primera vez a Perón.
Luego de morir a la edad de 33 años (pero también cuando estaba viva) la gente la empezó
a venerar como una verdadera santa. Hoy en día existe un culto de su imagen. Le dieron
muchos honores y apodos de santa. Cuando murió dijeron “pasó a la inmortalidad”. SE creo
un mito.
Eva Peron fue muy apreciada por la gente porque su misión personal (y política) era la de
hacer justicia para los pobres,los obreros y las mujeres (y sus derechos). Fundó el Partido
peronista femenino (1949) y creó muchos lugares de auxilio para huérfanos, ancianos y
pobres. Gracias a su campaña logró que se otorgara la ley de sufragio universal con la cual
también las mujeres por primera vez en la historia del país obtenían el derecho de votar.
Al empezar de 1951 descubrió que padecía de cáncer de útero y fue por eso (junto a las
presiones de algunos sectores más conservadores y sexistas del partido) que decidió renunciar al cargo
de vicepresidenta de Argentina (pedido por el pueblo mismo) durante el famoso “Dia del
renunciamiento” antecedido por el Cabildo Abierto → Durante las elecciones de 1951 la CGT
propuso a Eva como vicepresidenta. Hubo 2 millones de personas que en voz alta pedían a Eva que
aceptara.
Cuando murió, su cuerpo fue embalsamado (luego de un proceso de un año) por el doctor
español Ara, pero sucesivamente fue secuestrado por los militares de la revolución
Libertadora y subió una serie de interminables traslados que no lo quedaron en paz. Con la
participación del coronel Moori Koenig (que mantuvo el cuerpo escondido en su casa por
mucho tiempo) el cuerpo fue mandado a Milán donde bajo falso nombre (y con la
complicidad de la iglesia) fue enterrado en el cementerio. Luego fue devuelto a Peron y en
los años 70 volvió a Argentina para quedarse definitivamente en el cementerio junto a la
familia Duarte ( en Bs As). Su funeral fue impresionante; participaron 3 millones de
personas que esperaban 15 horas cada día por una semana (muy lluviosa) para ver
despedirse de ella.

Rodolfo Walsh:
Nacido en 1927 y desaparecido en 1977. Periodista y escritor que en los anos 40 hace parte
de una organizacion nacionalista de derecha (Alizanza libertadora nacionalista) luego
pasará a la izquierda. Al comienzo de los años 70 se unirá al grupo de los montoneros
(tomando entonces una posición muy radical). Entre sus trabajos se destacan obras de tipo
investigativo non-fiction: como su obra más famosa “Operación Masacre” (1958).

Operacion Masacre:
Los fusilamientos de Leon Suarez fueron un episodio de fusilamiento ilegal en el que 12
presos fueron condenados (sin saberlo) a una matanza en secreto. El evento era una misión
represiva contra el levantamiento del General Juan Valle, que hacía parte de la resistencia
peronista. Los responsables de la matanza fueron los dictadores (Aramburu y los
antiperonistas).

ESTRUCTURA
-Prólogos →
● datos editoriales, justificación (por qué un hombre de izquierda pública en una
revista de derecha
● Introducción: descripción de los personajes y de cómo llega a conocer estos hechos.
Resultados de la investigación, justificaciones (no es peronista, ha sido parte de la
Revolución Libertadora pero ahora no más. Interpretación de los eventos.
● Obligado Apéndice → reconstruye la historia de la investigación y habla de las acusaciones
de Fernandez Suarez (el autor del hecho)
● Provisorio epílogo → narración del comienzo de la Revolución Libertadora que sirve como
justificación e intento de comprensión histórica de la violencia.

1-Primera parte: Las personas:


● (Capp. 1-13) → Carranza (un peronista en clandestinidad), Garibotti (un amigo suyo que no
quiere meterse en líos), Don Horacio, Giunta (un vecino de Don Horacio), Diaz (un militar
retirado, no se sabe si es un conspirador o menos), Lizaso (hijo de un peronista pentido, que
después de la Rev. Libertadora vuelve a ser peronista.), Marcelo (Amigo de Lizaso,
sabe lo que le va a pasar e intenta salvar a su amigo), Gavino (es un peronista
clandestino que participa a la conspiración, escondido en la casa del amigo Torres),
Torres (sabe de la conspiración, vive en la casa de Don Horacio donde se
encuentran todos, ahora se refugia en la embajada de Bolivia), Mario (vive cerca de
la casa de Don Horacio), Juan Carlos Livarga (se encuentra en la casa de Torres
para atender a un encuentro de boxe), Vicente Damian Rodriguez (peronista, se va
hacia su trabajo cuando ve Livraga y deciden de ver el encuentro de boxeo juntos).
● “Las incógnitas”
● La policía pregunta por Tranco, nadie sabe de qué están hablando, la policía
reconoce a Gavino.
● La revolución de Valle → analisis del movimiento y crónica de los hechos
2-Segunda parte: Los hechos:
● (capp. 14-31) → traslado de los presos a una casa donde están también Julio Troxler y
Reinaldo Benavidez. Es otorgada la ley marcial.
● La reacción de los presos, la historia de Juan Carlos Longoni (héroe de la Rev.
Libertadora).
● Un prisionero en la comisaría descubre por qué están ahí. Preocupación por la ley
marcial.
● Interrogatorios de los prisioneros
● Fernandez Suarez da la orden de fusilar a los 10 presos.
● Cuello (Rodriguez Moreno) intenta salvar a Giunta porque sabe que es inocente. Los
otros presos son conducidos hacia el campo donde van a ser fusilados pero sin
saber nada todavía.
● “El fin del viaje” → llegada al lugar de la matanza, Troxler es el único que ha entendido la
situación e intenta buscar una solución.
● “La matanza” → escena del masacre y la reacción de los prisioneros que ya se dieron
cuenta.
● Cómo sobreviven Horacio di Chiano y Livraga
● descubrimiento de los cadáveres por parte de los habitantes de Leon Suarez.
3-Tercera parte: la evidencia:
● Descubrimiento y denuncia de la orden de Fernandez Suarez .
● Confesión del mismo.
● Epilogo
● Aramburu y el juicio histórico

Potrebbero piacerti anche