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Corso di Laurea: Percorso Formativo Docenti (D.M.

616)
Insegnamento: Psicologia dell’Educazione
Lezione n°: 14
Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

Vygotskij: Lo Sviluppo Cognitivo

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ


(1896-1934)
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Insegnamento: Psicologia dell’Educazione
Lezione n°: 14
Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Questo grande autore della


psicologia dello sviluppo
nacque a Orsa in Russia e
per una strana casualità
nacque proprio lo stesso
anno di Jean Piaget.
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Lezione n°: 14
Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

A differenza di Piaget, che come abbiamo visto, si interessò di


biologia, i suoi interessi iniziali sono rivolti alla letteratura. In
breve tempo però passo allo studio della psicologia dando
corpo a una complessa e articolata teoria dello sviluppo che
però restò parzialmente incompleta a causa della sua morte
prematura avvenuta a soli 38 anni.
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Lezione n°: 14
Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Lo sguardo con cui Vygotskij legge lo


sviluppo risente del contesto culturale e
storico che lo circonda. Lo sviluppo
cognitivo è essenzialmente un processo
sociale e questo può essere considerato un
chiaro riferimento alle teorizzazioni di Karl
Marx (1818-1883)
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Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Nonostante questa vicinanza di


pensiero le sue opere vennero proibite
fino al 1936, perché considerati non
corrispondenti all’ideologia marxista-
leninista, dal momento che davano più
risalto alle funzioni psichiche
superiori che ai fondamenti socio-
economici e pratici.
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Lezione n°: 14
Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Secondo Vygotskij lo sviluppo cognitivo è costituito proprio


dallo sviluppo delle funzioni psichiche superiori che egli
identifica nel ragionamento, nella comprensione, nella
pianificazione e nel ricordo. A causa di queste vicissitudini
politiche le opere di Vygotskij restarono inedite in occidente fino
a circa gli anni ‘60.
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Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Un momento importante per la diffusione del pensiero di questo


autore è il 1962 quando viene tradotto il suo libro P ensiero e
Linguaggio (uscito postumo in Russia nel 1934). La prefazione a
questa uscita viene curata dallo stesso Piaget che coglie l’occasione
per rispondere alle critiche al suo pensiero che il libro contiene.
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Titolo: LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)
Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

A questo evento si può far risalire la contrapposizione classica


tra il pensiero di Piaget e quello di Vygotskij. Per molto tempo
la teoria di quest’ultimo è stata letta solamente come critica al
pensiero piagetiano: da un lato Vygotskij avrebbe messo in
luce le differenze psicologiche, connesse ai fattori contestuali-
ambientali, mentre Piaget si sarebbe focalizzato sugli aspetti
universali e invarianti dello sviluppo cognitivo.
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Attività n°: 1

LEV SEMËNOVIČ VYGOTSKIJ (1896-1934)

Ovviamente si tratta di una


semplificazione eccessiva che non
rende giustizia alla complessità della
teoria socio-cognitiva ideata da
Vygotskij. Nelle prossime lezioni ci
occuperemo di analizzarla al meglio.
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Lezione n°: 14/S1
Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

Vygotskij: Lo Sviluppo Cognitivo

GLI STRUMENTI CULTURALI


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Lezione n°: 14/S1
Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Vygotskij era interessato allo studio dell’impatto dei contesti


sociali e culturali sulle specifiche specifiche strutture mentali.
Come abbiamo già sottolineato questo autore aveva intenti e
scopi bene diversi da Piaget che era interessato a ritrovare
tratti universali e determinati dello sviluppo cognitivo.
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Lezione n°: 14/S1
Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Lo studio di Vygotskij partì quindi


dall’analisi dei contesti di vita delle
persone. Secondo l’autore una
caratteristica fondamentale di questi
contesti è la presenza costante e
ineliminabile di strumenti o artefatti
culturali, intesi sia come oggetti che
come abilità.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Tali strumenti culturali vengono tramandati e perfezionati di


generazione in generazione. Gli esempi di strumenti culturali
sono numerosi e possiamo intenderli sia come strumenti
tecnologici, come ad esempio la bicicletta, l’orologio, il
computer, la penna, etc. sia come strumenti concettuali e in
questo caso ci riferiamo al linguaggio ma anche alle teorie
scientifiche.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Una questione molto


importante per Vygotskij è
come questi strumenti o
artefatti culturali possono
influenzare lo sviluppo...
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Gli strumenti o artefatti culturali sono inscindibili dalla cultura


di appartenenza e ci forniscono delle indicazioni precise sulle
modalità di pensare ed interpretare il mondo in cui viviamo. Le
tipologie di strumenti culturali di una società dicono molto
relativamente a quella società.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Se pensiamo ad esempio al nostro


mondo occidentale gli strumenti
culturali relativi al tempo sono
considerati fondamentali: le parole
mattino, pomeriggio, domani, etc.
ma anche strumenti come i
calendari o gli orologi.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Il pensiero che viene veicolato


restituisce una specificità culturale
riconoscibile che attribuisce tanta
rilevanza al tempo e organizza i
significati del mondo sulla base di
questo concetto, attraverso precisi
strumenti linguistici e tecnologici.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Il discorso aperto da Vygotskij sull’importanza degli strumenti


o artefatti culturali e del loro impatto sullo sviluppo cognitivo è
stato ripreso da molti autori. Ad oggi non sappiamo dire
esattamente quale sia l’influenza esercitata ma tale relazione
viene riconosciuta e studiata. Pensa ad esempio agli studi che
vengono fatti sulle nuove tecnologie e l’apprendimento.
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Titolo: GLI STRUMENTI CULTURALI
Attività n°: 1

GLI STRUMENTI CULTURALI

Sicuramente sullo sviluppo


cognitivo del bambino hanno
un’importanza sia gli strumenti
culturali di tipo tecnologico che gli
strumenti culturali di tipo
concettuale che agiscono in
sinergia nello sviluppo
dell’intelligenza.
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
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Vygotskij: Lo Sviluppo Cognitivo

PENSIERO E LINGUAGGIO
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

La relazione che lega


pensiero e linguaggio venne
molto studiata da Vygotskij
ed è anche il titolo di uno dei
suoi libri più famosi.
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

Come abbiamo già detto è proprio con questo libro, in cui è


presente un’esplicita critica a Piaget, che fa il suo ingesso sul
panorama culturale dell’occidente il pensiero di Vygotskij.
Come ricorderai, per Piaget il linguaggio non può essere
isolato dal più ampio sviluppo cognitivo del bambino
(l’acquisizione delle funzione simbolica dopo i due anni...).
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

Intorno ai 4-5 anni è facile vedere


bambini che utilizzano il linguaggio per
commentare quello che stanno facendo
durante il gioco.

Ad esempio Laura che sta giocando


nella casetta:

“Adesso prepariamo la torta. Ora mi


metto il grembiule”.
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Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
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PENSIERO E LINGUAGGIO

Oppure Sara che gioca con il


trattore:

“Ora andiamo a fare un giro.


Adesso mi fermo a far benzina”.
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

All’inizio infatti il
linguaggio del bambino è
un linguaggio
egocentrico...

Ma perché il bambino
“parla da solo”?
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

La risposta che da Piaget è molto semplice:

Questo linguaggio è egocentrico, tanto perché il bambino parla


solo di sé, quanto soprattutto perché egli non cerca in alcun
modo di porsi dal punto di vista dell’interlocutore”

(Piaget, 1923, p. 8).


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Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

Piaget non vede nessun intento comunicativo in questo


comportamento linguistico: semplicemente il bambino parla per
sé, esprimendo i propri pensieri e le proprie intenzioni. È
questo passaggio a convincere Piaget della subordinazione del
linguaggio rispetto al pensiero, in questa fase non c’è valenza
sociale o comunicativa.
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

PENSIERO AUTISTICO

LINGUAGGIO EGOCENTRICO

PENSIERO SOCIALIZZATO
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

Qual è la posizione di Vygotskij a riguardo?

Vygotskij ritiene non vi sia una dipendenza del linguaggio dal


pensiero ma pensa piuttosto a un’interdipendenza tra le due
funzioni: il pensiero trasformandosi in linguaggio si riorganizza
e modifica.
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Lezione n°: 14/S2
Titolo: PENSIERO E LINGUAGGIO
Attività n°: 1

PENSIERO E LINGUAGGIO

Per Vygotskij il linguaggio non è infatti


l’espressione di un pensiero già
pienamente formato all’interno della
mente del bambino, ma le due
funzioni sarebbero appunto
interdipendenti. Nella prossima
attività ci dedicheremo in dettaglio a
questa teoria.
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
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Vygotskij: Lo Sviluppo Cognitivo

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ


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Lezione n°: 14/S3
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Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Secondo Vygotskij l’origine del


linguaggio è di tipo sociale: esso si
origina all’interno delle relazioni
interpersonali e anche i suoi primi
utilizzi hanno un intento
comunicativo.
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Vygotskij ipotizza che in un


momento successivo avvenga un
passaggio della sola funzione
sociale e comunicativa a una
funzione intrapsichica.

Ma come avviene questo


passaggio?
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Secondo Vygotskij perché ciò avvenga è necessaria


un’interiorizzazione dei mediatori simbolici che avverrebbe
proprio durante la fase del linguaggio egocentrico. In questo
periodo la funzione del linguaggio sarebbe già intrapsichica –
di organizzazione – ma necessiterebbe ancora di un supporto
esterno che il bambino trova nel parlarsi ad alta voce.
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Lezione n°: 14/S3
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Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Infine il linguaggio viene


definitivamente interiorizzato verso
i 5-7 anni e diviene guida e
organizzatore del comportamento
dall’interno. In questo caso si parla
di linguaggio interiore o pensiero
verbale.
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

PRIMO
 Funzione comunicativa e sociale
LINGUAGGIO

LINGUAGGIO  Supporto esterno alla funzione


EGOCENTRICO intrapsichica

LINGUAGGIO  Funzione comunicativa e sociale


MATURO  Funzione intrapsichica
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Solo dopo questa interiorizzazione si


instaurerebbe una relazione
interdipendente tra pensiero e linguaggio.
Solo intorno ai 5 anni infatti il linguaggio
passerebbe dall’essere una funzione
comunicativa e sociale ad essere una
funzione cognitiva.
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
Attività n°: 1

IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

Vygotskij vede un passaggio


dall’interpsichico all’intrapsichico,
in altre parole da una dimensione
sociale a una individuale. La visione
di Vygotskij è quindi esattamente
l’opposto di quella di Piaget.
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Lezione n°: 14/S3
Titolo: IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ
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IL LINGUAGGIO PER VYGOTSKIJ

PIAGET

INTERNO ESTERNO

VYGOTSKJI

ESTERNO INTERNO
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PENSIERO E LINGUAGGIO

Nello sviluppo culturale del bambino ogni funzione compare due


volte, su due piani: dapprima compare sul piano sociale, poi sul
piano psicologico. Prima compare tra due persone, sotto forma di
categoria interpsicologica, poi all'interno del bambino, come
categoria intrapsicologica.
Vygotskij (1981, p. 63)

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