Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Yogananda Paramahansa - Il Vangelo Di GesÃ
Yogananda Paramahansa - Il Vangelo Di GesÃ
Volume secondo.
Edizioni Vidyananda.
PREFAZIONE
OM
Carissime anime,
da più parti ci è stato chiesto di dire qualcosa su queste interpretazioni del
Vangelo di Gesù da parte del grande Yogi Paramhansa Yogananda.
Yogananda nacque in India il 5 gennaio 1893. Fin dall'inizio la sua vita fu
benedetta da santi genitori e precettori, discepoli del grande Yogavatar di
Benares Lahiri Mahasaya. Infine, il suo ardente desiderio di conoscere Dio gli
fece incontrare il suo Guru; Swami Sri Yukteswarji, un grande discepolo di
Lahiri Mahasaya. Sotto la sua guida Yogananda raggiunse la realizzazione di
Dio, e la sua sete spirituale si placò per sempre alla fonte di vita eterna
dell'Infinito.
Nel 1920 Yogananda andò in America, in obbedienza al comando del suo Guru e
del Divino Babaji Maharaj. La sua missione fu quella di far conoscere in
occidente l'antica scienza spirituale dello Yoga (Kriya Yoga), e mostrare la
perfetta unità esistente tra il vero insegnamento di Gesù contenuto nel Vangelo
e il vero insegnamento della Bhagavad Gita, la Bibbia indù.
Per potere svolgere meglio la sua missione in America, Yogananda fondò un,
organizzazione religiosa, chiamata prima Yogoda Satsanga e quindi Self-
Realization Fellowship. Dopo la metà degli anni venti, stabilito il suo
quartier generale a Los Angeles, Yogananda cominciò la pubblicazione di una
rivista spirituale che nel corso degli anni ebbe vari nomi: Inner Culture,
East-West, Self-Realization.
A partire dal 1932 cominciarono ad apparire regolarmente sulla rivista le
interpretazioni e i commenti di Yogananda sul vangelo di Gesù Cristo e la
Bhagavad Gita di Sri Krishna. In ogni numero c'era un articolo sul Vangelo e
uno sulla Gita. Il commento al Vangelo, apparso regolarmente per vent'anni,
giunse al termine nel marzo del 1952. Per una "strana" coincidenza, l'ultimo
articolo della serie - The final experience, che trattava dell'esperienza
finale di Gesù, dopo la crocifissione - coincise con il mahasamadhi (l'uscita
finale di uno Yogi dal corpo) di Paramhansaji. La rivista era già stampata,
quando Yogananda lasciò fisicamente questa terra, il 7 marzo 1952.
Negli ultimi anni della sua vita, trascorsi ininterrottamente in nirvikalpa
samadhi (il più alto stato di estasi o coscienza divina), egli passò gran parte
del suo tempo in ritiro (spesso nel deserto della Valle della Morte, in
California), lavorando giorno e notte per completare i suoi scritti, e
principalmente i commenti alla Bibbia (Genesi e Apocalisse) e alla Gita.
Gli insegnamenti di Gesù sono stati ricevuti e interpretati da Yogananda nello
stato di Coscienza Cristica. Yogananda insegnava che la Coscienza Cristica di
Gesù, liberata dalla crocifissione teologica, poteva essere riportata una
seconda volta nelle anime degli uomini. Questa era la vera "Seconda venuta di
Cristo". E il titolo che Yogananda diede al suo commento al Vangelo, e che
intitolava la serie di articoli apparsi sulla rivista, era proprio: "La seconda
venuta di Cristo". Il sottotitolo era: "Passi verso la realizzazione della
Coscienza che era in Cristo Gesù". La citazione dei passi del Vangelo
commentati era tratta dal libro: "Walks & words of Jesus" del Rev. M. N.
Olmsted.
Per quanto ci risulta, il commento di Yogananda al Vangelo non è mai stato
pubblicato in volume in nessuna lingua. A partire dal 1979 una casa editrice di
Dallas, l'Amrita Foundation - che si dichiara dedicata agli scritti e agli
insegnamenti originali e non cambiati di Paramhansa Yogananda - ha cominciato a
pubblicare parte dei commenti e altri scritti. Non sappiamo di altre iniziative
negli ultimi anni.
La nostra traduzione è basata sul testo originale di Yogananda apparso a
puntate sulla sua rivista dal 1932 al 1952. Per quanto riguarda la disposizione
del testo, abbiamo cercato di attenerci il più possibile alla successione
cronologica degli articoli, così come, venivano pubblicati nella rivista.
Abbiamo preferito seguire di proposito una traduzione il più letterale
possibile dell'opera, a volte anche a scapito della bella forma italiana,
proprio per cercare di mantenere al massimo il senso, lo stile, il tono e il
linguaggio dell'originale inglese.
E certo non è facile tradurre Yogananda. Il suo stile è molto prolisso,
traboccante. Spesso usa numerosi aggettivi per definire un concetto o una
parola; e sovente crea nuovi aggettivi; anche composti, che in italiano devono
essere tradotti con più parole. Ci sono frasi lunghissime, e nomi completamente
inventati, bellissimi, che esprimono perfettamente il concetto che
sottintendono; per esempio, alcuni di questi nomi li abbiamo tradotti con:
vitatroni (lifetrons), astralfulminati (astralocuted), chiesismo (Churchianity)
- il senso di queste parole sarà chiaro dal contesto nel quale appaiono.
Nel corso dell'opera si trovano molte ripetizioni o ricapitolazioni dovute
spesso alla necessità di riprodurre in sintesi al lettore argomenti di cui
aveva parlato negli articoli precedenti, apparsi magari qualche anno prima.
Inoltre questo è un metodo particolarmente usato dai Maestri indiani,
provenienti da una cultura principalmente a trasmissione orale; la
ricapitolazione serve a mettere in rilievo un particolare aspetto del discorso,
o ad aiutare il lettore a capire o assorbire meglio un concetto per lui nuovo.
In conclusione, il commento al Vangelo scritto da Yogananda non è qualcosa da
leggere, ma è piuttosto una Scrittura da meditare e assorbire lentamente ogni
giorno, per imparare a espandere gradualmente la nostra coscienza umana nella
Coscienza Cristica.
Con questo augurio, noi offriamo questi scritti di Paramhansaji alle anime che
cercano sinceramente la Verità.
L'EDITORE
"Perché non, v'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, e nulla di
segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre
ditelo nella luce, e quello che vi è stato detto all'orecchio predicatelo sui
tetti". (Matteo 10: 26-27).
"Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete veramente miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". (Giovanni 8: 31-32).
"E a tutti quelli che l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di
Dio". (Giovanni 1: 12).
Come una piccola coppa non può contenere in sé l'oceano, non importa quanto
sia desiderosa di farlo, allo stesso modo la coppa della coscienza umana
materiale non può contenere l'universale Coscienza Cristica, non importa quanto
la desideri.
Ma quando, grazie a certi metodi di concentrazione e meditazione yoga, il
devoto espande lo spazio della sua coscienza fino all'onniscienza, allora può
contenere dentro la sua la coscienza universale presente in tutti gli atomi
(Coscienza Cristica). Questo e il significato di "l'hanno accolto".
Perciò, secondo Gesù, tutte le anime che possono effettivamente realizzare la
loro unità con la Coscienza Cristica, per mezzo dell'intuitiva
autorealizzazione, possono essere chiamate "Figli di Dio".
Tutte le sacre Scritture, come la Bhagavad Gita (la Bibbia indù) e la Bibbia
cristiana, hanno un triplice significato. In altre parole, le sacre Scritture
si occupano dei tre fattori che costituiscono l'essere umano, cioè, il
materiale, il mentale e lo spirituale. Dunque, tutte le vere sacre Scritture
sono state scritte per essere di beneficio al corpo, alla mente e all'anima
dell'uomo. Le vere Scritture sacre sono come pozzi d'acqua Divina, che possono
placare la triplice sete materiale, mentale e spirituale dell'uomo. Inoltre, le
vere Scritture devono aiutare realmente l'uomo d'affari, l'intellettuale, e
l'uomo spirituale. Sebbene sia l'interpretazione materiale che quella
psicologica delle sacre Scritture siano necessarie, bisogna ricordare che gli
autori delle Scritture si sottoposero a grandi sofferenze per mostrare all'uomo
che l'interpretazione spirituale è della massima importanza.
Un uomo materialmente o intellettualmente pieno di successo può non essere
l'uomo veramente e scientificamente di successo che fa della vita un perfetto
successo; mentre l'uomo spirituale è il felice uomo "completo", pieno di salute
di ricchezza intellettiva, sempre contento e veramente prospero, in possesso
della saggezza che tutto soddisfa. Poiché, con l'intuizione, gli autori
spirituali cercarono per prima cosa di rendere l'uomo spirituale, io do
l'interpretazione spirituale inserendo nel mezzo anche l'interpretazione
psicologica e materiale. Queste interpretazioni aiuteranno ugualmente
l'aspirante spirituale, l'intellettuale e l'uomo che lavora.
Queste interpretazioni, ricevute e interpretate attraverso la Coscienza
Cristica, rappresentano il metodo scelto dai Maestri per mostrare al mondo la
comune base scientifica della percezione intuitiva, dove possono trovare unita
la Bibbia cristiana, la Bhagavad Gita, e le sacre Scritture di tutte le vere
religioni. Quest'interpretazione spirituale del vangelo rivela e libera la
Verità nascosta nelle tenebrose caverne degli studi speculativi e teologici.
Gesù Cristo fu crocifisso una volta ma il suo insegnamento è stato e viene
crocifisso continuamente dalla gente ignorante. La comprensione e
l'applicazione di questi insegnamenti, percepiti intuitivamente, cerca di
mostrare come la Coscienza Cristica di Gesù, liberata dalla crocifissione
teologica, può essere riportata una seconda volta nelle anime degli uomini.
Queste interpretazioni spirituali delle parole di Gesù Cristo nascono
dall'intuizione, e verranno realizzate universalmente vere se saranno meditate
con percezione intuitiva. Esse devono essere studiate coscientemente e meditate
ogni giorno dai veri cristiani e da tutti i sinceri devoti di Dio.
L'universale Coscienza Cristica apparve nel corpo di Gesù, ed ora, attraverso
specifiche tecniche di concentrazione e meditazione, e queste interpretazioni
intuitive delle sacre Scritture, la Coscienza Cristica sta venendo una seconda
volta per manifestarSi nella coscienza di ogni vero devoto di Dio.
Ogni uomo è un Cristo potenziale, e tutti coloro che possono rendere la loro
concentrazione abbastanza lunga e profonda possono ricevere Cristo nella loro
coscienza.
"Vi fu poi una festa per i Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme,
presso la porta delle pecore, c'è una piscina, chiamata in ebraico
Betzaeta, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi,
ciechi, zoppi e paralitici. (Un angelo infatti in certi momenti scendeva
nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione
dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto). C'era là un uomo
malato da trentotto anni. Gesù, vedendolo disteso e sapendo che da molto
tempo stava così, gli disse: 'Vuoi guarire?'". (Giovanni 5:
1-6).
"Gli rispose il malato: 'Signore, non ho nessuno che m'immerga nella piscina
quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andare, qualche altro
vi scende prima di me'. Gesù gli disse: 'Alzati, prendi il tuo lettuccio e
cammina'. E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò
a camminare". (Giovanni 5: 7-9).
"Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: 'Ecco che sei guarito.
Non peccare più, perché non ti avvenga qualcosa di peggio'".
(Giovanni 5: 14).
Il Sabato
"L'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per
questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva queste
cose di sabato. Ma Gesù rispose loro: 'Il Padre mio opera sempre e anch'io
opero'. Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo; perché
non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale
a Dio". (Giovanni 5: 15-18).
Padre Onnipotente
Gesù parlò di quei figli che potevano vedere con il loro occhio
intuitivo ('egli vede' ciò che il Padre Onnipresente o lo Spirito sta
operando in tutta la creazione). La parola 'Padre' indica lo Spirito
Onnipresente, che alla coscienza ordinaria appare come un padre
umano con forma umana. Gesù appariva agli altri esseri umani del
suo tempo nel suo corpo, come se vedeva attraverso gli occhi
fisici, ma il vero Gesù interiore poteva vedere ogni cosa con
l'occhio spirituale dell'intuizione. Come l'onnipresente Gesù appariva
in un corpo umano, similmente anche Dio può apparire in un
corpo umano materializzato dall'etere, proprio come apparve a
Gesù sulla cima della montagna. In quel tempo Gesù non poteva
vedere con gli occhi umani la forma materializzata del Padre che
operava con le Sue mani in tutta la creazione. Fu lo spirito interiore
dagli innumerevoli occhi, presente in Gesù il Figlio, che vide
o percepì intuitivamente il Padre Onnipresente che opera in segreto,
e presente nel cuore degli atomi, degli elettroni e dei protoni
contenuti in tutto ciò che è stato creato materialmente. La Coscienza
Cosmica del Padre opera soltanto come il Figlio riflesso in
tutta la creazione vibratoria. Al di là della creazione Dio Padre è
inattivo, ed è solo indirettamente attivo nel riflettere la Sua Intelligenza
come l'Intelligenza Cristica presente in tutta la creazione.
Nessun occhio fisico può vedere il Padre Onnipresente e Invisibile,
e conoscere il Suo operare segreto nella creazione.
Differenze Rispettate
"Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa, e gli
manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete
meravigliati". (Giovanni 5: 20).
'Dare la vita'
Il Giudizio
'Il Figlio giudica tutti gli uomini' non significa che l'Intelligenza
Cristica punisce o ricompensa ogni uomo, ma piuttosto che
"In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che
mi ha mandato ha la vita eterna e non và incontro al giudizio, ma è passato
dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: È venuto il momento,
ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che
l'avranno ascoltata vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso,
così ha dato al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere
di giudicare, perché è Figlio dell'uomo". (Giovanni 5: 24-
27).
La Promessa
Energia Cosmica
Come il Padre ha in Se l'energia eterna o la vita cosmica, così
ha posto l'Intelligenza Cristica nella creazione vibratoria per
dominare l'Energia Cosmica, mediante la condensazione della quale
sono creati i mondi. Inoltre Egli ha dato al Figlio o all'Intelligenza
Cristica il potere di giudicare e creare qualsiasi cosa nell'universo.
E questo Figlio o Intelligenza Cristica si può manifestare
anche sotto forma di uomo o di corpo umano, come è stato nel
caso di Cristo e dei Figli di Dio che hanno ricevuto la Coscienza
di Dio grazie alla trasparenza delle loro coscienze.
Quando Gesù parlava del suo corpo fisico, si riferiva ad esso
come al Figlio dell'uomo; poiché il suo corpo era figlio di un altro
uomo (perché era nato da Giuseppe o del quale si diceva che era
imparentato a Giuseppe, nel modo comune o immacolato, secondo
il caso). Ogniqualvolta Gesù parlò della crocifissione del corpo
fisico, egli disse che era il 'Figlio dell'uomo' che doveva essere
consegnato ai Gentili e crocifisso. Egli parlò del Figlio dell'uomo
o del suo corpo come differente da sé, il Figlio di Dio, il riflesso
emancipato di Dio. Gesù non insegnò mai che l'onnipresente Figlio
di Dio poteva essere crocifisso.
CHE COSA INTENDEVA GESÙ CON RISURREZIONE
"Non stupitevi di questo perché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono
nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per
una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di
condanna. Io non posso fare nulla da me stesso. Giudico secondo quello
che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma
la volontà di Colui che mi ha mandato". (Giovanni 5:
28-30).
'Perché verrà l'ora', cioè, in tutti i tempi futuri è legge che tutte
le persone fisicamente morte sentiranno il suono della Vibrazione
Cosmica e abbandoneranno lo stato inconscio del sonno subcosciente
che assale ogni anima dopo la morte, comprese tutte quelle
buone e tutte quelle che hanno fatto il male. Coloro che hanno
foto il bene saranno resuscitati o reincarnati in una vita terrena
spirituale, grazie agli effetti accumulati delle loro buone azioni.
Quelli che nelle vite passate hanno raccolto il male con i loro
corpi astrali, saranno portati dalla Vibrazione Cosmica a reincarnarsi
in corpi fisici con cattivi cervelli e tendenze, in cattive famiglie.
La Tromba di Gabriele
Legge d'Armonia
Significato di 'Voce'
Sonno e Morte
Gesù e Giovanni
Gesù voleva dire: "Ma io, Coscienza Cristica, con la mia percezione
universale testimonio e contemplo una saggezza più grande
di quella di Giovanni. Giovanni può avervi ispirato un poco in
Dio, ma la mia opera di risuscitare di nuovo le anime in Dio,
com'è manifesto nelle vite dei discepoli e nei miracoli che faccio
secondo la volontà del Padre e in tutte le riforme divine che Dio
mi ha dato da fare durante la vita terrena, tutte queste cose
portano sufficiente testimonianza che in me vibra l'assoluta
coscienza di Dio (e non quella parziale, come in Giovanni). Come la
prova della crema sta nel mangiarla; così le mie diverse dimostrazioni
di potere divino provano ampiamente che la manifestazione
di Dio in me è più piena e più grande che in Giovanni; e le mie
opere, la mia coscienza, i miei insegnamenti ricevono testimonianza
e sono garantiti dalla coscienza del Padre Celeste.
"0 voi anime identificate al corpo, in nessun periodo della
vostra vita avete mai ascoltato l'Intelligente Suono Cosmico che
emana dal cosmo e da tutta la creazione vibratoria, né avete visto
la Luce Cosmica emanante dalla Vibrazione Cosmica e diffusa in
tutta la creazione vibratoria. Perché se qualcuno di voi fosse stato
benedetto con tale esperienza, avreste saputo che Dio può essere
visto come Luce Cristica in tutta la creazione e come suono
vibrante nei devoti guidati intelligentemente dalle loro comunioni
estatiche. Inoltre, se aveste conosciuto Dio, avreste capito che Egli
può assumere la forma di qualsiasi santo, e apparire davanti ai
vostri occhi e parlarvi".
"Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi
accusa, Mosé, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se infatti credeste
a Mosé, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non
credete alle sue Scritture, come potrete credere alle mie parole?".
(Giovanni 5: 45-47).
Amore Incondizionato
"Giovanni intanto, che era in carcere, quando sentì parlare delle opere del
Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 'Sei tu colui che
deve venire o dobbiamo attenderne un altro?', Gesù rispose: 'Andate e
riferite a Giovanni ciò che udite e vedete. I ciechi recuperano la vista, gli
storpi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi riacquistano l'udito, i
morti risuscitano e ai poveri è predicata la buona novella. Beato colui che
non si scandalizza di me!". (Matteo 11: 2-6).
Giovanni il Battista
Gesù chiese alla folla, in mezzo alla quale c'erano molti seguaci
di Giovanni che erano andati a trovarlo nel deserto:
"Che cosa siete andati a cercare nel deserto? Non un uomo
vestito con morbidi e splendidi indumenti di seta, ma Giovanni il
Battista vestito solo di pelli. Egli è una canna divina vibrante al
vento di Dio. Certamente non siete andati a cercare un'autorità
politica splendidamente vestita, che si può trovare nella corte di
un re, ma nel deserto siete andati a vedere un uomo di maggiore
autorità spirituale di quelli che si trovano nelle corti terrene dei
re. Si, siete andati a vedere un profeta che parlava di Dio. Ma egli
è più grande di un comune profeta, poiché è un profeta speciale
che fu predestinato ad essere il mio precettore in una incarnazione
passata e a svolgere una grande parte nel piano divino; infatti
questa volta egli venne sulla terra per proclamare il figlio di Dio in me".
Ecco perché Gesù citò dalle sacre Scritture:
"In verità vi dico: tra i nati di donna non è mai sorto uno più grande
di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più
grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei
cieli è oggetto di violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge
e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete
capire, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda".
(Matteo 11: 11-15).
"In verità dico a voi tutti che tra coloro che sono nati dalla
carne non c'è stato nessuno più grande di Giovanni il Battista,
poiché egli è stato scelto per battezzare Gesù Cristo, riformatore
di un ciclo del mondo".
Gesù sottolineava continuamente la grandezza di Giovanni il
Battista, e tutto ciò che era stato nella precedente incarnazione
(come Elia) e tutto ciò che doveva compiere in relazione a lui
(Gesù).
Udito Spirituale
Autodisciplina
"Gesù allora gli disse: 'Simone, ho una cosa da dirti'. Ed egli: 'Maestro,
dì pure'. 'Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento
denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito
a tutti e due. Chi di loro lo amerà di più?'. Simone rispose: 'Suppongo quello
a cui ha condonato di più'. Gesù gli disse: 'Hai giudicato bene'. E volgendosi
verso la donna, disse a Simone: 'Vedi questa donna? Sono venuto
nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha
bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i capelli. Tu non mi hai
dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi
i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, lei invece mi
ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i
suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona
poco, ama poco'". (Luca 7: 40-47)
Perdonare i Peccati
Significato di 'Peccatore'
Dottore Spirituale
Liberato dall'Amore
'Dannazione Eterna'
Questo ciclo del male è ciò che s'intende con dannazione eterna.
Cioè, un'anima fa continuamente il male contro il suo desiderio.
Una persona che subisce le conseguenze delle cattive abitudini
si sente così impotente che teme di dover continuare a raccogliere
eternamente, per molte incarnazioni, i risultati delle sue cattive
azioni. Tuttavia, dannazione eterna non significa che un'anima
dovrà subire eternamente le conseguenze delle cattive abitudini.
È solo che un grande peccatore continua impotentemente a raccogliere
i risultati delle sue azioni, e si sente eternamente
condannato a vivere sotto l'influenza e nei tentacoli delle sue cattive
abitudini. L'inveterato fumatore, il drogato, l'oppiomane,
l'ubriacone, lo schiavo del palato, la persona dedita al sesso, gli
schiavi della collera e della gelosia - tutti questi sentono di
essere eternamente dannati perché agiscono male contro il loro
desiderio di essere buoni.
Tuttavia non c'è cattiva abitudine, per quanto forte sia, che
non possa venire conquistata con la buona compagnia, la meditazione
e il continuo sforzo d'adottare l'antidoto della buona abitudine
per neutralizzare la cattiva abitudine. Quelli che hanno le
cattive abitudini dimenticano che l'abitudine è stata acquisita dopo
un lungo periodo di tempo e parecchie iniziazioni di azioni
cattive. Inoltre quando una cattiva abitudine è già formata, essa
toglie automaticamente all'individuo la libertà d'agire come gli
pare.
Le persone cattive devono agire male malgrado la loro volontà
di essere buone, ma questo non significa che non potranno mai
diventare buone. Anche se le persone cattive sono assai ben disposte
a diventare buone, esse non devono aspettarsi che con una
o due buone azioni potranno liberarsi dal male. Se continueranno
a lungo a fare buone azioni e a tenersi lontane dalla cattiva
compagnia e dai cattivi pensieri che stimolano le cattive azioni,
certamente svilupperanno delle buone abitudini che a suo tempo
cacceranno fuori le cattive abitudini.
Quando viene scoperto, un assassino può essere giustiziato dalla
legge umana, ma se non viene scoperto può rimanere libero. Ma
secondo la legge cosmica un assassino accumula tendenze assassine
nel cervello. Un assassino non è punito venendo assassinato da
qualche altro individuo - come molti suppongono - secondo la
vendetta della legge cosmica. La legge divina non funziona secondo
la politica dell'occhio per occhio. La legge divina non funzione
secondo il sistema dell'occhio per occhio, dente per dente.
Un assassino invece accumula dentro di se tendenze omicide, e
dallo stesso momento che commette l'assassinio comincia a punirsi
continuamente attraverso la coscienza, il terrore interiore e l'incapacità
d'agire secondo la legge 'fai agli altri come vuoi che essi
facciano a te'.
Seme e Suolo
"Come potrebbe uno entrare in casa dell'uomo forte e rubare le sue cose,
se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non
è con me è contro di me e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò vi
dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la
bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata". (Matteo 12:
29-31).
"A chi parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia
contro lo Spirito non gli sarà perdonata né in questa vita né in quella
futura". (Matteo 12: 32).
È LA TESTA O IL CUORE
CHE LEGA L'UOMO ALLA SOFFERENZA?
"Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete
un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si
conosce l'albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete
cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L'uomo buono dal
suo buon tesoro trae cose buone, mentre il malvagio dal suo cattivo tesoro
trae cose cattive". (Matteo 12: 33-35).
"Ma io vi dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di
ogni vana parola; perché in base alle tue parole sarai giustificato e in base
alle tue parole sarai condannato". (Matteo 12: 36-37).
Estasi Cosciente
Questo periodo di tre giorni e tre notti vissuti nel corpo sono
chiaramente significativi, in quanto dopo aver abbandonato il corpo
fisico generalmente i grandi maestri impiegano tre giorni e tre
notti per superare il karma sattvico, rajasico e tamasico -
il karma buono, attivante e cattivo - che invade i tre corpi
dell'uomo: i corpi causale, astrale e fisico.
Dopo la morte l'anima lascia il corpo fisico composto di sedici
elementi fisici, ma rimane ancora rinchiusa nel corpo astrale di
diciannove elementi sottili e nel corpo causale di trentacinque
idee. Le tre qualità - buona, cattiva e attivante - rimangono
radicate nei corpi astrale e causale dell'individuo fisicamente morto.
Il karma fisico - o i semi delle azioni, con le tre qualità -
rimane celato nei due corpi astrale e causale. Ci vogliono tre
distinti sforzi e tre distinti periodi di tempo per distruggere le
buone, cattive e attivanti qualità che rimangono sottilmente alloggiate
nei corpi astrale e causale dopo la morte. Ecco perché,
quando apparve dapprima a Maria Maddalena, Gesù le disse:
"Non sono ancora asceso". Cioè la sua anima non aveva finito
d'esaurire tutte le tre qualità presenti nei corpi astrale e causale,
così da poter lasciare le loro limitazioni e divenire uno con lo
Spirito, libero e onnipotente come Lui.
Come Dio, con una creazione speciale, ha creato i primi Adamo
ed Eva, allo stesso modo i grandi maestri - dopo che s'innalzano
sopra le limitazioni dei tre corpi - possono ricreare il corpo che
avevano in un'incarnazione passata, oppure possono ricomporre
i corpi già seppelliti nei sepolcri come fu il caso del corpo di Gesù.
Così Gesù disse che il più grande segno e miracolo di tutti i
tempi sarebbe stato dimostrato nella sua resurrezione, non per
soddisfare la curiosità della gente che voleva i miracoli, ma per
risvegliare la fede e dare coraggio e speranza a coloro che vogliono
sforzarsi e guadagnare con la meditazione il regno di Dio.
La resurrezione di Gesù avrebbe provato al mondo che il corpo
e l'anima essendo entrambe riflessioni dello Spirito Immortale,
sono anch'esse immortali. Non solo Gesù aveva il potere di ritirare
la forza vitale dal corpo come nell'animazione sospesa, o di
ritirare completamente l'anima e la forza vitale dal corpo come
nella morte ma aveva il potere di rimodellare il suo corpo
crocifisso e rendere anch'esso immortale, proprio come può fare Dio.
Salomone e Giona
"Mentre parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, che stavano
fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: 'Ecco là fuori
tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti'. Ed egli, rispondendo a chi
lo informava, disse: 'Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?'. Poi,
stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: 'Ecco mia madre ed i miei
fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è
mio fratello, mia sorella e mia madre'". (Matteo 12 : 46-50).
Quando Gesù disse: 'Chi è mia madre?', egli non voleva insegnare
ai figli la mancanza di rispetto verso le madri o i fratelli, ma
voleva dire che la gente non deve accentuare le proprie relazioni
familiari o amarle più di Dio. Poiché Dio è il Donatore di tutte le
persone che amiamo. Se amiamo ardentemente madri e fratelli per
le loro amabili nature, quanto più dovremmo amare Dio che saggiamente
sceglie per noi madri e fratelli amorosi invece di persone
crudeli. Mentre amiamo le nostre madri e i nostri fratelli non
dobbiamo dimenticare il nostro Padre Celeste, che di fatto è il
nostro Padre eterno nel passato, nel presente e nel futuro, e che
nel corso d'innumerevoli incarnazioni Si prende cura di noi con
l'aiuto di molte madri e fratelli. In effetti, quelli che adorano le
loro relazioni familiari dimenticando completamente Dio dovranno
essere disillusi al momento della morte, quando verranno separati
da tutti i legami familiari. È il legame con Dio, sebbene non
manifestamente visibile, che è permanente.
Importanza dell'Abitudine
Penetrare le Parabole
"E così s'adempie in loro la profezia di Isaia, che dice: 'Voi udrete ma non
comprenderete, guarderete ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo
s'è indurito, sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non
vedere con gli occhi, non sentire con le orecchie e non intendere col cuore e
convertirsi, affinché io li risani'.
Ma beati i vostri occhi, perché vedono; e i vostri orecchi, perché sentono.
In verità vi dico: molti profeti e giusti desiderarono vedere quel che vedete
voi, e non lo videro; e ascoltare ciò che ascoltate voi, e non l'udirono!".
(Matteo 13: 14-17).
Beati Discepoli
Gesù disse: "Ma miei cari discepoli, beati sono i vostri occhi
di saggezza, perché vedono la verità; e benedette sono le vostre
orecchie di ricettività perché voi ascoltate la verità. Perché, in
verità, la Coscienza Cristica dentro di me vi dichiara che nel corso
dei tempi molti profeti che videro il piano di Dio e molti uomini
che hanno vissuto una vita giusta e morale desiderarono vedere
le dimostrazioni divine che adesso voi state vedendo nella mia
vita, ma essi non sono stati abbastanza fortunati da vederle e
ascoltare - come state ascoltando voi - le parole di verità che
vengono direttamente dalla mia Coscienza Cristica".
Devoto Indegno
Strano Contatto
"Espose loro un'altra parabola dicendo: 'Il regno dei cieli si può paragonare
a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre
tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se
ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, allora apparve anche la
zizzania. Quindi i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone,
non hai seminato buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la
zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico, ha fatto questo. E i servi gli
dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No - rispose - perché
non succeda che, cogliendo la zizzania, sradichiate con essa anche il grano.
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura, e al momento
della messe dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in
fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio'".
(Matteo 13: 24-30).
I Servi Interiori
Abitudini Negative
"Diceva: 'Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
che dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come,
egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce da sé prima lo stelo, poi la
spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si
mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura'". (Marco 4:
26-29).
Il Regno di Dio
"Diceva: 'A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che,
quando si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che stanno sulla
terra; ma appena seminato cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi, e
fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua
ombra'". (Marco 4: 30-32).
Piccole Ispirazioni
"Gesù disse tutte queste cose alle folle in parabole, e non parlava ad esse
se non in parabole, perché si adempisse quanto era stato detto dal profeta:
'Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla creazione
del mondo'.
E non parlava loro senza parabole; ma ai suoi discepoli, in privato, spiegava
ogni cosa". (Matteo 13: 34-35; Marco 4: 34).
Protette da Parabole
Mancanza Moderna
Discepoli Pronti
Mercante Divino
"Il regno dei cieli, infine, è simile ad una rete gettata in mare, che
raccoglie ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e
poi, sedutisi, mettono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così
sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai
buoni, e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridor di
denti". (Matteo 13: 47-50).
"'Avete capito tutte queste cose?'. Gli risposero: 'Si'. Ed egli disse loro:
'Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile ad un
padrone di casa che trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche'".
(Matteo 13: 51-52).
"Vedendo una gran folla intorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: 'Maestro, io ti seguirò dovunque
andrai'. Gesù gli rispose: 'Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo
i
loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo'".
(Matteo 8: 18-20).
La Casa Onnipresente
Tutti i grandi Maestri che sono una sola cosa con lo spirito
sentono lo Spirito onnipresente come loro sola coscienza, e l'intero
universo fisico nel quale sono inclusi i loro corpi come loro unico
corpo. Gesù considerava lo spazio onnipresente come casa sua, e
l'universo come proprio corpo. Egli non si preoccupava d'identificarsi
con un piccolo corpo fisico o d'avere un posto fisso come dimora.
Come gli animali hanno le tane per case, e gli uccelli i loro
nidi, così l'uomo dalla coscienza limitata restringe il suo pensiero
di casa a un posto. L'uomo liberato non si sente più estraneo o
alieno in nessuna parte del cosmo o dell'al di là.
Inoltre, Gesù seguiva un sentiero di rinuncia simile a quello
seguito da certi devoti in India. C'è un ordine di rinuncia, in India,
i cui seguaci non si fermano mai in un posto più di tre giorni.
Essendo un uomo di rinuncia, Gesù non si sposò, né riconobbe la
propria famiglia terrena come la sua sola famiglia, né considerò
sua proprietà qualche dimora.
Un capofamiglia ha un certo nome, una famiglia, un paese ed
anche una dimora fissa, ma un uomo di rinuncia considera
l'universo come sua casa, l'intera famiglia umana come sua famiglia, e
Dio come suo Padre. Chi segue le regole dell'ordine degli Swami,
segue i suddetti precetti di rinuncia. L'orientale Gesù stava
effettivamente seguendo l'antico ordine di rinuncia.
C'è un grande parallelismo tra i detti di Shankara e quelli di
Gesù, poiché seguivano entrambi l'ordine della rinuncia.
Uno Swami cambia il nome di famiglia con un nome divino. Il
nome di famiglia si riferisce alla razza e alla particolare famiglia
alla quale appartiene l'uomo, ma i seguaci dell'ordine degli Swami
hanno un nome che si riferisce alla loro identità con Dio. L'originario
nome di famiglia viene abbandonato quando, da parte del
guru o del maestro, viene dato il nuovo nome monastico,
Anche se gli Swami vivono in monasteri o ashram (eremitaggi),
essi non considerano nessun posto particolare come casa loro.
Alcuni Swami continuano a spostarsi da un luogo all'altro per
osservare la regola che ogni posto è casa loro, e non un posto fisso
in particolare, poiché Dio è ovunque. Per questo motivo Gesù
aveva detto altrove: "Non preoccupatevi di quello che mangerete
o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete;
la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?".
Cioè, considerate il vostro corpo una parte di Dio e non accentuate
la coscienza materiale in esso, ma spiritualizzatelo mettendolo
in sintonia con la coscienza di Dio.
Il devoto che considera il suo corpo o la sua casa come sua
dimora dimentica che lo Spirito dentro di lui è presente in tutti i
luoghi. Quando uno considera continuamente il proprio corpo
e la propria abitazione con attaccamento, egli limita la propria
coscienza a un punto dello spazio.
Gesù non stava lamentando il fatto di non avere casa, ma stava
affermando che la sua casa era in tutto lo spazio; perciò non aveva
bisogno di una piccola casa in un punto particolare dello spazio.
Egli aveva detto altrove: "Chiunque avrà lasciato case, o fratelli,
o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome,
riceverà cento volte tanto ed erediterà la vita eterna". (Matteo 19: 29).
Chi rinuncia alla propria limitata coscienza di casa e identità
riceverà come sua parte d'eredità tutto lo spazio e tutta la creazione.
"E un altro dei suoi discepoli gli disse: 'Signore, permettimi prima di
andare a seppellire mio padre'. Ma Gesù gli rispose: 'Seguimi, e lascia
che i morti seppelliscano i loro morti'". (Matteo 8: 21-22).
La Famiglia Universale
I Morti Spiritualmente
'Taci, Calmati'
Anime Erranti
"Arrivarono quindi nel paese dei Geraseni, che sta di fronte alla Galilea. E
quando scese a terra, gli venne incontro un uomo della città, che da lungo
tempo era posseduto dai demoni ,e non portava vestiti, né dimorava in una
casa, ma fra le tombe. Quando vide Gesù, cominciò a gridare, cadde davanti
a lui, e disse a gran voce: 'Cosa c'è tra me e te, o Gesù, figlio di Dio
Altissimo? Ti prego, non mi tormentare'. Infatti egli stava ordinando allo
spirito impuro di uscire da quell'uomo. Poiché molte volte se n'era
impossessato,
e lo legavano con catene e ceppi ai piedi; ma egli rompeva i legami,
ed era portato via dal demonio nel deserto".
(Luca 8: 26-29).
Significato di 'Abisso'
"E Gesù gli domandò: 'Qual'è il tuo nome?'. Rispose: 'Legione !'. Perché
molti erano i demoni entrati in lui; e supplicavano Gesù che non comandasse
loro d'andare nell'abisso". (Luca 8 : 30-31).
Poiché Gesù Cristo, col suo potere Divino, stava ordinando agli
spiriti immondi di lasciare il corpo del povero folle, essi desiderarono
almeno godere le sensibilità inferiori nei corpi di un vicino branco
di porci. Quei malvagi spiriti disincarnati preferirono passare
dalla percezione delle sensazioni umane alla percezione di
sensazioni animali in corpi animali, piuttosto che essere ributtati
vorticosamente nell'oscuro stato subcosciente dello spazio eterno, dove
erano stati condannati dal cattivo karma delle loro vite passate.
Gesù permise loro di farlo. Allora gli spiriti impuri lasciarono il
cervello dell'individuo ossesso ed entrarono nei corpi di quel
branco di porci, i quali - posseduti dagli immondi spiriti disincarnati -
cominciarono ad agire come pazzi furiosi e si precipitarono
violentemente nel lago.
Con grande difficoltà gli spiriti maligni avevano trovato un
individuo malvagio da usare come loro mezzo appropriato, e si
erano accalcati nel suo cervello e lo avevano torturato, facendogli
fare cose che non voleva. Essi si sfrenarono con il suo corpo, e fin
tanto che poterono godersi la vita tramite le sue sensazioni non si
preoccuparono di cosa succedeva ad esso. Nel cercare di
manifestare tutte le loro violente emozioni attraverso un cervello, essi lo
distrussero. Venendo loro negata questa tanto desiderata, anche se
affollata, dimora in un cervello, gli spiriti disincarnati con l'aiuto
di Gesù andarono temporaneamente a provare le gioie dell'esistenza
animale nei corpi di un branco di porci.
"L'uomo dal quale erano usciti i demoni lo pregava di poter andare con lui;
ma Gesù lo rimandò, dicendo: 'Ritorna a casa tua, e racconta tutte le grandi
cose che Dio ti ha fatto'. Ed egli se ne andò, divulgando per tutta la città
ciò che Gesù aveva fatto per lui. Quando Gesù fu di ritorno, la folla lo
accolse con gioia, perché tutti l'aspettavano". (Luca 8: 38-40).
"Una donna che soffriva d'emorragia da dodici anni, e che nessuno era
riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del
mantello
e subito le si arrestò il flusso del sangue. Allora Gesù disse: 'Chi mi ha
toccato?'. Mentre tutti negavano Pietro disse: 'Maestro, la folla ti stringe
da ogni parte e ti schiaccia'. Ma Gesù disse: 'Qualcuno mi ha toccato,
perché ho sentito che una forza è uscita da me'. Vedendo che non poteva
rimanere nascosta, la donna si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi,
narrò davanti a tutto il popolo perché l'aveva toccato e com'era stata subito
guarita. Egli le disse: 'Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!'".
(Luca 8: 43-48).
L'Ago dell'Attenzione
Raggi Ultravioletti
Il Guaritore Mentale
Guarigione a Distanza
"Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro che era il capo della sinagoga:
gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregò di andare a casa sua, perché la sua unica
figlia di dodici anni stava per morire".
"Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della
sinagoga a dirgli: 'Tua figlia è morta non disturbare più il maestro. Ma
Gesù che aveva udito rispose: 'Non temere soltanto abbi fede e sarà
salvata'. Giunto alla casa, non fece entrare nessuno con sé, all'infuori di
Pietro, Giovanni e Giacomo, e il padre e la madre della fanciulla. Tutti
piangevano e si lamentavano su di lei. Gesù disse: 'Non piangete, perché
non è morta, ma dorme'". (Luca 8: 41-42; 8: 49-52).
Risuscitare la Morta
Incubi Astrali
Come un uomo può dormire una o due o tre ore o dodici ore, o
può avere la malattia del sonno, così dopo la morte molte anime
rimangono nello stato di sonno incosciente per un po' di tempo
oppure a lungo, secondo il loro karma nella vita terrena. Come le
persone irrequiete ed emotive hanno spesso degli incubi durante il
sonno, così le anime che nella loro esistenza terrena condussero
una vita confusa e malvagia dopo la morte si trovano a soffrire di
incubi astrali.
Solamente le anime che hanno un buon karma sono in grado di
rimanere sveglie nella terra astrale, dopo il sonno della morte.
Moltissime anime, dopo aver dormito il sonno incosciente della
morte, si svegliano nel grembo di una madre incinta. Qualche
volta le anime buone che hanno praticato molte virtù, per godere
i risultati del loro buon karma, vengono trasferite in pianeti astrali
dove non esistono molte delle limitazioni della vita terrena.
Soltanto le anime che attraverso la meditazione possono controllare
i loro cuori, e rimanere assorbite nell'estasi costante con la
coscienza Divina mentre sono in vita, potranno mantenere la
loro coscienza al momento della morte e anche nel mondo astrale.
È facile comprendere che l'anima che, come San Paolo, attraverso
la beatitudine e il contatto della Coscienza Cristica potrà
innalzarsi al di sopra del corpo e fare quotidianamente l'esperienza
della morte - quando l'anima esce dal corpo e contatta la
Coscienza Cristica - sarà in grado di mantenere la propria coscienza
dopo la morte. In altre parole, chi pratica la ritenzione
della coscienza attraverso la meditazione quotidiana, manterrà
certamente la propria coscienza sia quando la morte verrà a lui sia
anche nello stato dopo la morte.
La testimonianza del devoto che può mantenere la sua coscienza
dopo la morte rivela il mistero dell'esperienza astrale. Come i
vermi vivono nella terra, i pesci nell'acqua, gli uomini sulla terra,
gli uccelli nell'aria e gli angeli nelle sottili regioni vibratorie senza
aria, allo stesso modo nell'universo astrale ci sono diverse atmosfere
e regioni vibratorie dove tipi differenti di anime occupano le
diverse sfere vibratorie secondo i meriti e i demeriti della loro
esistenza pre-astrale sulla terra.
'Astralfulminate'
"Allora disse ai suoi discepoli: 'La messe e molta, ma gli operai sono
pochi! Pregate dunque il padrone della messe di mandare operai nella sua
messe!'. (Matteo 9: 37-38).
"Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: 'Non andate fra i
Gentili e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle
pecore perdute della casa d'Israele. E durante il viaggio predicate che il
regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, mondate i
lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
date'". (Matteo 10: 5-8).
Democrazia Spirituale
"E ordinò loro che, eccetto un bastone, non prendessero nulla per il
viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i
sandali, non indossassero due tuniche". (Marco 6: 8-9).
Differenti Temperamenti
Gesù Parla del Serpente o del Potere Spinale di Kundalini, e del Terzo Occhio o
Occhio Spirituale, Simbolizzato da una Colomba.
Dipendere dall'Intuizione
"Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo
padrone. Basta al discepolo essere come il suo maestro e al servo come il
suo padrone. Se han chiamato Beelzebul il padrone di casa, quanto più
i suoi familiari!". (Matteo 10: 24-25).
"Non li temete dunque, perché non v'è nulla di nascosto che non debba
essere rivelato, e nulla di segreto che non debba essere manifestato. Quello
che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quel che vi è stato detto
all'orecchio predicatelo sui tetti". (Matteo 10: 26-
27).
"Non temete quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere d'uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che può far perire anima e corpo nella
Geenna. Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche
uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati; non
temete dunque: voi valete più di molti passeri!". (Matteo
10: 28-31).
Qui Gesù dice che è un grande peccato se, per paura dell'uomo,
uno agisce contro la legge cosmica, causando così la propria rovina.
Inoltre Gesù parla dell'onnipresente e onnisciente potere di
Dio, che protegge e apprezza l'opera dei devoti che vengono
condannati al martirio per amore della verità.
"O amati discepoli, per amore del conseguimento dell'immortalità,
non abbiate paura nemmeno se dovrete sacrificare il corpo. Il
sacrificio del corpo non porterà la distruzione all'anima, ma il
sacrificio di un principio spirituale può causare un disastro sia
all'anima che al corpo. Non temete quelli che possono uccidere il
vostro corpo, ma siate consapevoli della Coscienza Cosmica che ha
evoluto la vostra anima e il vostro corpo e che può ridissolverli
nuovamente in Sé a causa dell'azione della vostra ignoranza".
Quando Gesù parla di Dio che distrugge sia il corpo che l'anima,
egli vuol dire che Dio ha potere assoluto sui corpi e le anime
di tutte le creature, così come i re hanno potere sui corpi dei loro sudditi.
"Ogni anima è fatta ad immagine di Dio, e come tale è indistruttibile.
La persecuzione può distruggere il corpo dell'uomo, ma
agire contro le leggi della verità colpisce il corpo come pure
l'anima dopo la morte. Le sofferenze del corpo terminano con la
morte, ma l'agonia derivata dalle cattive azioni fatte da un individuo
nel corso della vita continua nell'anima dopo la morte. Cari
discepoli, state attenti ai peccati commessi contro le leggi dell'anima,
più durevoli degli errori fatti contro il corpo. O amati,
non temete le persecuzioni temporanee della gente per un pò
sulla terra, ma ricordate il vostro legame con il Padre Celeste, la
cui coscienza è dentro di voi e dovunque, anche negli insignificanti
passeri moribondi che vengono venduti per due soldi".
Padre Onnipresente
Glossario:
GESÙ SPIEGA PERCHÈ L'AMORE DI DIO DEVE VENIRE PRIMA DELL'AMORE PER LA FAMIGLIA
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra. Non sono venuto
a portare la pace, ma la spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal
padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo
saranno i suoi familiari. Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno
di me. E chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno di me".
(Matteo 10: 34-38).
"O amati discepoli, non pensate che io sia venuto a portare la
pace materiale nella vita terrena. Non sono venuto per dare la felicità
materiale di breve durata, ma per dare alla valorosa anima
spirituale la spada a doppio taglio della saggezza e dell'autocontrollo
con la quale può uccidere la tentazione e il piacere materiale,
o qualsiasi cattiva influenza familiare che le impedisca di
conseguire la felicità eterna e la libertà spirituale.
"La verità eterna che io predico, e che è manifestata dentro di
voi, interesserà differentemente la gente con differenti karma buoni
e cattivi; così, un mio buon devoto potrà non essere d'accordo
con il proprio padre mondano, o una figlia satura di Coscienza
Cristica potrà non sentirsi in sintonia con la propria madre
materialista, e la nuora spirituale potrà agire contro i desideri materiali
della suocera, e un uomo di meditazione che starà godendo
dell'estasi nella Coscienza Cristica potrà trovare i membri della propria
famiglia materiale che agiscono contro di lui a causa del loro
cattivo karma e delle loro cattive tendenze".
Glossario:
"Chi tien conto della sua vita, la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per
amor mio, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie
colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la
ricompensa del profeta; e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la
ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere d'acqua
fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità vi dico:
non perderà la sua ricompensa". (Matteo 10: 39-42).
Glossario:
"Gli apostoli si riunirono intorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che
avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: 'Venite in disparte, in un
luogo solitario, e riposatevi un po''". (Marco 6: 30-31).
"Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè in
Tiberiade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i prodigi che faceva sugli
infermi. Gesù sali sulla montagna e là si pose a sedere con i discepoli. Era
vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che
una grande folla veniva a lui, e disse a Filippo: 'Dove possiamo comprare il
pane perché costoro abbiano da mangiare?'. Diceva così per metterlo alla
prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose
Filippo: 'Duecento denari di pane non bastano neppure perché ognuno possa
riceverne un pezzo'. Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di
Simon Pietro: 'C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci;
ma cos'è questo per tanta gente?'. Rispose Gesù: 'Fateli sedere'. C'era
molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila
uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a
quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei Pesci, finché ne vollero. E
quando furono saziati, disse ai discepoli: 'Raccogliete gli avanzi, perché
nulla vada perduto'. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi
dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato".
(Giovanni 6 : 1-13).
"Allora la gente, visto il prodigio che egli aveva compiuto, cominciò a dire:
'Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!'. Ma Gesù, sapendo
che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla
montagna, tutto solo". (Giovanni 6: 14-15).
Tutti gli esseri che uscirono da Dio nella materia possono avvicinarsi
sempre più al regno di Dio abbandonando i loro desideri e
i vagabondaggi dissipatori nel regno della materia. Le anime sono
più o meno avanzate secondo la diversa distanza che esiste tra
loro e Dio durante il loro viaggio di ritorno alla Sua dimora.
Anche Gesù, dopo la sua morte, ebbe bisogno di tre giorni per
meditare ed eliminare i semi delle sue azioni (karma) rimasti
dalle incarnazioni passate, ed anche per eliminare i peccati dei
suoi discepoli e devoti che egli aveva preso parzialmente su di sé
da espiare.
"La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle
onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli andò verso
di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, si
spaventarono e dissero: 'È un fantasma', e si misero a gridare dalla paura.
Ma subito Gesù parlo loro: 'Coraggio, sono io, non abbiate paura'. Pietro
gli disse: 'Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque'. Ed
egli: 'Vieni!'. Pietro, sceso dalla barca, si mise a camminare sulle acque e
andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento s'impaurì e, cominciando ad
affondare, gridò: 'Signore, salvami!'. E subito Gesù stese la mano, lo afferrò
e gli disse: 'Uomo di poca fede, perché hai dubitato?'. Appena saliti sulla
barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a
lui, esclamando: 'Tu sei veramente il Figlio di Dio!'".
(Matteo 14: 24-33).
"Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era
una barca sola e che Gesù non era salito con i discepoli sulla barca, ma
soltanto i suoi discepoli erano partiti. Altre barche erano giunte nel
frattempo
da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il
Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era
più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di
Cafarnao in cerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare gli dissero: 'Rabbì,
quando sei venuto qua?'. Gesù rispose: 'In verità, in verità vi dico, voi mi
cercate non per i segni che avete visto, ma perché avete mangiato di quei
pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il
Padre, Dio, ha messo il suo sigillo'". (Giovanni 6: 22-27).
'Carne' o Cibo
Glossario:
"Gli dissero allora: 'Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?'.
Gesù rispose: 'Questa è l'opera di Dio: credere in colui che Egli ha mandato'".
(Giovanni 6 : 28-29).
Glossario:
"Allora gli dissero: 'Quale segno fai dunque perché vediamo e possiamo
crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel
deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo'.
Rispose loro Gesù: 'In verità, in verità vi dico: Mosè non vi ha dato il pane
dal
cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è
colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo'". (Giovanni 6:
30-33).
Glossario:
A tutti quelli che con la Meditazione hanno allargato la Loro Coscienza Per
Ricevere l'Infinito
"Allora gli dissero: 'Signore, dacci sempre questo pane'. Gesù rispose: 'Io
sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me
non avrà più sete. Vi ho detto però che voi m'avete visto, eppure non
credete. Tutto ciò che il Padre mi ha dato verrà a me; colui che viene a me,
non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà
ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che
mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo
risusciti nell'ultimo giorno. Questa intatti è la volontà del Padre mio, che
chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo
risusciterò nell'ultimo giorno'". (Giovanni 6: 34-40).
"Ma io vi dico che voi che avete visto solo me (il mio corpo),
e non avete sentito la Coscienza Cristica che è dentro, non credete
in ciò che è in me.
"Io non dimenticherò mai quel devoto che sintonizza la propria
devozione e attenzione con la mia coscienza, non importa
quanto egli sia peccatore o colpito dall'errore. Egli è mio fratello
che senza saperlo nasconde l'immagine della coscienza di Dio sotto
la propria mente colpita dall'illusione. Poiché la coscienza celata
nel mio corpo fisico e la stessa universale Coscienza Cristica
presente nell'Energia Cosmica celeste. E come l'Intelligenza Cristica
in tutta la creazione è in sintonia con la volontà di Dio Padre
esistente al di là della creazione, così la mia volontà è sintonizzata
con la Sua volontà".
"Intanto i Giudei mormoravano di lui, perché aveva detto: 'Io sono il pane
disceso dal cielo'. E dicevano: 'Costui non è forse Gesù, il figlio di
Giuseppe?
Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono
disceso dal cielo?'. Ma Gesù rispose: Non mormorate tra di voi. Nessuno
può venire a me, se non lo attiri il Padre che mi ha mandato; ed io lo
risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno
ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a
me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha
visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha la vita
eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel
deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne
mangia non muoia. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita
del mondo'". (Giovanni 6: 41-51).
"Ogni devoto che con l'ardore dei suoi desideri spirituali e con la
meditazione quotidiana comunica spesso con la Coscienza Cristica
vedrà che il giorno in cui tutti i semi delle sue azioni di tutte
le vite saranno bruciati nel fuoco della sua saggezza Cristica, io
- l'Intelligenza Cristica presente in lui - solleverò la sua coscienza
dal dominio della materia al regno della Coscienza Cosmica che
libera completamente.
"Gli antichi profeti che comunicavano con Dio scrissero che a
tutti quelli che mi verranno vicino sarà insegnato il modo di
comunicare con Dio Padre attraverso l'Intelligenza Cristica che si
ottiene nella meditazione profonda. Ogni ricercatore della verità che
in meditazione ha sentito la Vibrazione Cosmica, che emana dalla
Coscienza Cosmica, s'accorgerà che prima di poter definitivamente
sentire la Coscienza Cosmica che vibra al di là della creazione, egli
dovrà sentire la Coscienza Cristica presente in tutta la creazione".
IL VERO SIGNIFICATO DI: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE"
PERCHÉ GESÙ PERMISE A GIUDA DI TRADIRLO?
"Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: 'Come può costui darci a
mangiare la sua carne?'. Gesù disse: 'In verità, in verità vi dico: se non
mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non
avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita
eterna, ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero
cibo, e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue rimane in me ed io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato
me ed io vivo per il Padre, così chi mangia me vivrà anch'egli per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri
vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno'".
(Giovanni 6: 52-58).
I Giudei discutevano tra loro: "Forse quest'uomo sostiene il
cannibalismo, offrendo alla gente la propria carne?". A loro e alle
loro dubbiose menti materialiste incapaci di comprendere la sua
saggezza nascosta dietro le parabole, Gesù rispose in questo modo:
"Fino a quando il devoto non mangia e assorbe la carne della
Coscienza Cristica celata nel Figlio dell'uomo o corpo umano, e
non beve il suo sangue o assorbe l'Energia Cosmica datrice di
vitalità presente in esso, egli non può sentire la vita eterna
presente dentro di lui.
"Molti di voi sono morti viventi, morti che camminano; voi
non percepite la vita eterna in voi, né caricate la vostra vita con
l'Energia Cosmica, e la vostra coscienza con la Coscienza Cristica
celata dietro la vostra coscienza corporea.
"Ogni devoto che per mezzo dell'estasi può assorbire nella
propria coscienza umana la mia Coscienza Cristica, e può unire la
propria forza vitale nel corpo con la mia onnipresente Energia
Cosmica (sangue), scoprirà la sua coscienza immortale e la sua vita
eterna. Poiché la mia carne di Coscienza Cristica, presente in tutte
le anime, è la vera carne o sostanza che può soddisfare eternamente
la fame di saggezza di tutte le anime. L'Energia Cosmica (il mio
sangue), guidata dall'Intelligenza Cristica, è la sola forza che può
caricare la vita umana d'immortalità, e placare la sete di tutti i
desideri di vita terrena".
"Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Cafarnao. Molti dei
suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: 'Questo linguaggio è duro: chi
può intenderlo?'. Ma Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli
mormoravano di questo, disse loro: 'Ciò vi scandalizza? E se vedeste il
Figlio dell'uomo salire dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne
non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. Ma ci sono
alcuni tra voi che non credono. Gesù infatti sapeva fin da principio chi
erano quelli che non credevano e chi l'avrebbe tradito".
(Giovanni 6: 59-64).
"E continuò: 'Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non
gli è concesso dal Padre mio'". (Giovanni 6:
65).
"Grazie alla mia coscienza divina, io conosco quelli tra voi che
hanno accumulato buone azioni e karma, e hanno meritato la
compassione divina dalla quale saranno spinti a seguirmi. Conosco
anche quelli con brutto karma che mi lasceranno. Nessun uomo
materialista può raggiungere ed essere in sintonia con la Coscienza
Cristica dentro di me, se con la sua devozione egli non si è rivolto
al Dio Supremo, al Padre".
Qui Gesù fece notare ai suoi discepoli che non era facile che
qualcuno riconoscesse la Coscienza Cristica in lui, a meno che
quell'individuo non avesse precedentemente guadagnato del buon
karma e la cooperazione della legge cosmica.
"Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più
con lui. Allora Gesù disse ai Dodici: 'Forse anche voi volete andarvene?'.
Gli rispose Simon Pietro: 'Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita
eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio'.
Rispose Gesù: 'Non sono stato io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno
di voi è un diavolo!'. Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota:
questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici!".
(Giovanni 6: 66-70).
Potere del Libero Arbitrio
Predizione su Giuda
Se Gesù fosse stato sicuro che tutti i suoi dodici discepoli erano
prigionieri del destino e predestinati a rimanere con lui, egli non
avrebbe chiesto: "Volete andarvene anche voi?". Gesù sapeva
che i discepoli, sebbene influenzati dal karma e dalla legge cosmica,
avevano il libero arbitrio di rimanere con lui o di abbandonarlo.
In effetti, Gesù predisse il suo tradimento per mano di Giuda
per ammonirlo, affinché questi potesse correggersi e astenersi dal
compiere la cattiva azione. Giuda fu il migliore agente pubblicitario
non assunto e non pagato di Gesù Cristo, e indirettamente
contribuì moltissimo a diffondere la vita ideale e gli insegnamenti
di Gesù Cristo nel mondo.
"E riunita la folla disse loro: 'Ascoltate e comprendete! Non quello che
entra nella bocca rende l'uomo impuro, ma ciò che, esce dalla bocca rende
l'uomo impuro!'". (Matteo 15: 10-11).
"Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: 'Sai che i Farisei si sono
scandalizzati nel sentire le tue parole?'. Ed egli rispose: 'Ogni pianta che
non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono
ciechi e guide di ciechi. Ma se un cieco guida un altro cieco, tutti e due
cadranno in una fossa!'". (Matteo 15: 12-14).
Citazione Analoga
Nelle sacre Scritture indù, c'è una citazione analoga che dice:
"Un cieco che guida il cieco: entrambi vanno fuori strada". Nelle
suddette parole Gesù espresse indignazione, perché i discepoli
pensavano che egli aveva offeso i Farisei. Gesù rispose dicendo
che tutte le cattive tradizioni fatte dall'uomo periranno, mentre
l'eterne regole di vita fatte da Dio rimarranno sino alla fine.
"Pietro allora gli disse: 'Spiegaci questa parabola'. Ed egli rispose: 'Anche
voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra per la
bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Ma ciò che esce dalla bocca
proviene dal cuore, ed è questo che rende l'uomo immondo. Dal cuore,
infatti, provengono i cattivi pensieri, gli omicidi, gli adulteri, le
prostituzioni,
i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che
contaminano l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina
l'uomo". (Matteo 15: 15-20).
"Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una
donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: 'Signore,
figlio di Davide, pietà di me. Mia figlia è crudelmente tormentata da un
demonio'. Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli
gli si accostarono implorando: 'Esaudiscila, vedi come ci grida dietro'. Ma
egli rispose: 'Non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa
d'Israele'". (Matteo 15: 21-24).
Cristna, il Profeta
Buddha, il Compassionevole
Gesù, il Cristo
Shankara, il Filosofo
Lahiri Mahasaya
"Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si
prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare
un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio,
allo scopo d'espiare i peccati del popolo. Infatti proprio per essere stato
messo alla prova, ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in
aiuto a quelli che subiscono la prova". (Ebrei 2: 16-18).
Missione Speciale
Bisogna ricordare che Gesù sapeva della breve durata del suo
soggiorno sulla terra e che egli non poteva assolutamente dare la
sua coscienza divina al mondo intero, che era troppo impreparato.
Egli voleva dare il suo tempo solo a quelli che erano spiritualmente
pronti e avevano buon karma, e avevano perciò attirato l'attenzione
di Dio. Gesù stava solo cercando di compiere il volere
divino nella propria vita. Ma anche se sapeva d'essere venuto
principalmente per gli Israeliti, Gesù non rifiutò di guarire la
figlia della donna straniera, che come ci dice San Luca era 'una
greca, d'origine siro-fenicia'. A lei Gesù disse: "O donna, il
potere trascinante della tua fede e volontà è abbastanza grande
d'attirare da me l'Energia Cosmica che tutto guarisce, perciò: che
si compia la tua volontà. Và per la tua strada; vedrai che l'Energia
Cosmica, risvegliata dalla tua fede e dalla mia volontà, ha
scacciato lo spirito maligno dalla vita di tua figlia".
Satana e Simbolico?
C'era un tempo in cui credevo che Satana fosse una forza simbolica,
un'illusione metafisica, ma ora so, e aggiungo la mia testimonianza a
quella di Gesù Cristo, che Satana e responsabile
della creazione di tutto il male sulla terra e nelle menti degli
uomini. Ho visto coscientemente Satana ostacolarmi molte volte
con misteriose disgrazie, e con forme materializzate assunte
coscientemente mentre stavo ricevendo la grazia di Dio.
Dio alletta i Suoi devoti ad andare da Lui mediante tutte le
cose buone, mentre Satana cerca di trascinare la gente nella fossa
dell'ignoranza e del dolore attraverso lo pseudo allettamento delle
promesse di felicità. L'uomo è libero di scegliere le cose buone
fatte da Dio o il male fatto da Satana. Ogni volta che un uomo
agisce bene va verso Dio; ogni volta che s'arrende alle abitudini
impiantate da Satana della cupidigia, della collera, e degli altri
mali dentro di lui, egli va verso Satana. Quindi l'uomo deve
considerare tutti i sussurri della propria coscienza, e le buone
tendenze, come richiami di Dio dentro di sé. Tutti gli esseri
umani devono considerare i suggerimenti dei cattivi pensieri come
richiami di Satana, e perciò evitarli.
"Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il
mare di Galilea, in pieno territorio della Decapoli. E gli condussero un
sordomuto, pregandolo d'imporgli la mano. E portatolo in disparte, lontano
dalla folla, gli pose le dita nelle orecchie e con la saliva gli tocco la
lingua.
Quindi, alzando gli occhi al cielo, emise un sospiro e disse: 'Effatà', cioè
'Apriti!'. E subito gli si aprirono le orecchie, si sciolse il nodo della sua
lingua e parlava correttamente". (Marco 7: 31-35).
La Familiarità è un Pericolo
"Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn.
I Farisei e i Sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, e gli
chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose: 'Quando si
fa sera, voi dite: Farà bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino:
Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete interpretare l'aspetto del
cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? Una generazione perversa
e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di
Giona'. E lasciatili, se ne andò". (Matteo 15: 39; 16: 1-4).
Gesù voleva dire che i miracoli fatti nella sua vita da Dio erano
segni e testimonianze sufficienti della Sua approvazione di lui.
Inoltre, con il riferimento a Giona, egli profetizzò circa la sua
imminente prova e resurrezione dopo la morte, che avrebbe provato
la sua immortalità ed eredità divina per tutti i tempi e tutte
le genti.
Gesù, essendo sia umano che divino, provò un dolore profondo,
figurando nella sua visione divina la sofferenza che i suoi malvagi
contemporanei avrebbero dovuto passare a causa del loro cattivo
karma e del rifiuto di farsi divinamente purificare da lui.
Rivelazioni Benedette
Leggi di Libertà
Comprensione Illusoria
"Allora Gesù disse ai suoi discepoli: 'Se qualcuno vuol venire dietro a me
rinneghi
sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria
vita,
la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti,
quale
vantaggio avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria
anima?
E cosa potrà dare l'uomo in cambio della propria anima?'".
(Matteo 16: 24-26).
"'Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi
angeli,
e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi dico: vi sono alcuni
tra
i presenti che non moriranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel
suo
regno'". (Matteo 16: 27-28).
"Quando la Coscienza Cosmica del Padre e la gloria delle Sue
gioie angeliche e della Sua saggezza sono rivelate al Figlio dell'uomo,
o nel corpo, allora il devoto sa che raccogliendo la messe
abbondante della Coscienza Divina ognuno è ricompensato secondo
il lavoro della sua meditazione. Secondo la profondità della sua
meditazione, ogni devoto vede gli angeli di differenti stati
d'autorealizzazione rivelarsi nella sua coscienza umana (Figlio dell'uomo)
attraverso la comunione estatica con la Coscienza Cosmica.
'Non Moriranno'
"Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e
li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il
suo
volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed
ecco
apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Allora Pietro prese la
parola
e disse a Gesù: 'Signore, com'è bello per noi stare qui; se vuoi farò tre
tende, una
per te, una per Mosè e una per Elia'. E stava ancora parlando quando una nube
luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che disse: 'Questi è il
mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo'. Udendo ciò,
i
discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore; ma
Gesù
si avvicinò e toccatoli disse: 'Alzatevi e non temete'. E sollevando gli occhi
non
videro nessuno, se non solo Gesù". (Matteo 17: 1-8).
I Grandi Uniscono
I discepoli non capirono che cosa voleva dire Gesù con 'risorgere
dai morti'. L'ultimo paragrafo del Vecchio Testamento dice che
'Elia sarà inviato prima del giorno del Signore... perché ristabilisca
tutte le cose' (Malachia 3: 23-24), e su questa profezia i discepoli
interrogarono Gesù. Che Giovanni Battista era l'incarnazione di
Elia è spiegato nel primo capitolo del Vangelo di Luca, quando
l'angelo appare a Zaccaria per annunciargli la nascita di un figlio:
'E lo chiamerai Giovanni' (13); 'ed egli camminerà davanti a Lui
con lo spirito e la forza d'Elia... per preparare al Signore un popolo
ben disposto' (17).
Gesù disse: "È stato scritto anche nelle sacre Scritture che il
Figlio dell'uomo, o il mio se fisico, dovrà subire molte prove e
sarà combattuto dalla gente alla quale insegnerà. Per la Coscienza
Cosmica che è in me, io so e vi dichiaro che Elia è già venuto
prima di me - rinato come Giovanni Battista - ed è stato decapitato
e quindi accolto in cielo nello stato di liberazione finale come
quell'Elia che avete visto con me sul monte. Perciò Elia è già
venuto nel corpo di Giovanni, ma la gente non l'ha riconosciuto e
l'ha ucciso. Io profetizzo che anche il mio corpo, come quello di
Giovanni Battista, soffrirà nelle mani degli ignoranti".
In queste parole di Gesù c'è la grande risposta a tutti i Cristiani,
se Gesù credeva o no nella reincarnazione! Alcuni dei profeti del
Vecchio Testamento che predissero la reincarnazione di Elia
sapevano, e non meramente credevano, che la reincarnazione è
basata sulla legge di causa ed effetto che regola tutte le vite.
L'Illusione è Temporanea
"E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il
ragazzo
che, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: 'Da quanto
tempo
gli accade questo?'. Ed egli rispose: 'Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha
buttato persino
nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi
e
aiutaci'. Gesù gli disse: 'Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede'. Il
padre del
fanciullo rispose ad alta voce: 'Credo, aiutami nella mia incredulità. Allora
Gesù
vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: 'Spirito muto
e
sordo, io te l'ordino, esci da costui e non rientrarci più'. E gridando e
scuotendolo
fortemente, se ne uscì. E il fanciullo fu come morto, sicché molti dicevano: 'È
morto'.
Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli s'alzò in piedi. In seguito,
entrato
in una casa, i discepoli gli chiesero in privato: 'Perché noi non abbiamo
potuto scacciarlo?'.
Ed egli disse loro: 'Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun
modo, se non con la preghiera e il digiuno'". (Marco 9: 20-29;
Matteo 17: 21).
Una persona che crede nel proprio potere e nel potere di Dio,
continuamente e senza dubbio, può compiere qualsiasi cosa,
spirituale o materiale, tutto ciò che vuole. Ricordate che non bisogna
aspettarsi di poter realizzare tutti i risultati desiderati con il credo
di un momento.
È ispirante sapere che Gesù dice che non si possono avere dei
buoni risultati con l'immaginazione, ma che bisogna comunicare
con la Coscienza Cristica nella preghiera, senza stimolare la
coscienza corporea mangiando spesso. Quelli che meditano
profondamente, e digiunano spesso e si distaccano dalla coscienza
corporea, in ultimo sviluppano l'intuizione e il potere onnirealizzante
della fede o convinzione intuitiva. Gesù dice che anche un minimo di
potere intuitivo può fare meraviglie, più di un grande potere
d'immaginazione. Egli sottolinea che il potere della fede o della
convinzione intuitiva non viene con un credo mentale o una convinzione
intellettuale, ma tramite la preghiera e la meditazione regolare e
profonda, e assoggettando il corpo alla disciplina implicita nel digiuno
e nel vivere morale. E quando la coscienza del devoto sarà
finalmente unita alla Coscienza Cosmica, egli realizzerà di poter
apportare qualsiasi cambiamento nel sogno cosmico.
Gesù disse: "I re della terra non riscuotono tributi dai loro figli;
che ne sono esenti. Similmente, le persone materialiste e mondane
devono necessariamente pagare le tasse ai re della terra, ma noi
che siamo figli di Dio consideriamo tutte le cose del mondo
appartenenti a Dio. Ed essendo figli di Dio, che possiede il cosmo,
anche noi lo possediamo.
"Tuttavia, malgrado nelle nostre menti sappiamo d'essere figli
di Dio, per non offendere l'ordine del mondo facciamo la nostra
parte pagando le tasse. Caro Simone, perché tu sappia che io sono
il Figlio di Dio, ora vedrai la Sua gloria, poiché Egli mi libererà
dall'obbligo terreno di pagare le tasse mandandomi miracolosamente
del denaro attraverso un pesce del mare".
"Se un devoto vuole essere il primo agli occhi di Dio, deve desiderare
d'essere l'ultimo nella stima del mondo. Dev'essere il più
umile e servire tutti con amore e umiltà, nel più completo oblio
di sé o dell'ego. Chi desidera essere il più grande nel regno dei
cieli deve sforzarsi, finché vive, di contattare la Coscienza Cristica
in meditazione, ed esternamente deve mantenere la sua coscienza
pronta a servire tutti. Non chi desidera essere il primo sarà il più
grande, ma chi - fino al termine dei suoi giorni - vivrà in sintonia
con la Coscienza Cristica, sempre pronto ad essere il servo di tutti.
La sua coscienza diventerà una sola cosa con il Grande Spirito
- la Coscienza Cosmica - e di conseguenza egli sarà considerato
il più grande nei cieli".
Dio non vuole mai essere il primo, perciò serve silenziosamente
tutta la creazione e tutte le creature fino al termine dell'eternità,
senza chiedere nulla in cambio. Stando in amore con tutto, Dio
sente la Sua unità con tutte le creature e le cose. Perciò Egli è
il più grande; non ci può essere nessuno più grande di Dio. Chi
vuol essere il più grande nell'universo dev'essere umile come Dio
e vivere in eterna sintonia con Lui.
"Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie
me,
non accoglie me, ma colui che m'ha mandato". (Marco 9: 37).
"Giovanni gli disse: 'Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel
tuo
nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri'. Ma Gesù disse: 'Non
glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e
subito
dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è con noi. Chiunque vi
darà da bere un bicchier d'acqua nel mio nome, perché siete di Cristo, in
verità
vi dico che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi
piccoli
che credono, è meglio per lui che gli si metta al collo una macina d'asino e
venga
gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te
entrare
nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco
inestinguibile.
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita
zoppo, che
esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza,
cavalo:
è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato
con
due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si
estingue'". (Marco 9: 38-48).
Espansione di Coscienza
Coraggio Divino
"Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai
all'uomo per colpa del quale avviene do scandalo!'". (Matteo
18: 7).
Illusione Cosmica
"Perché ciascuno sarà salato col fuoco, e ogni sacrificio sarà salato col
sale. Il
sale è buono; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete?
Abbiate
sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".
(Marco 9: 49-50).
"Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i
loro
angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Perché
il
Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che era perduto". (Matteo 18: 10-
11).
"Se un tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se
ti ascolterà, avrai guadagnato il fratello; se non t'ascolterà, prendi con te
una o due
persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se
poi non
ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche
l'assemblea
sia per te come un pagano e un pubblicano". (Matteo 18: 15-17).
"In verità vi dico: quanto legherete sulla terra sarà legato anche in cielo e
quanto
scioglierete sulla terra sarà sciolto anche in cielo. Vi dico ancora: se due di
voi s 'accorgeranno
sulla terra per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve
la concederà. Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, ci sono io in
mezzo
a loro". (Matteo 18: 18-20).
Isolato dall'Egoismo
"Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: 'Signore, quante volte dovrò
perdonare
al fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?'. Gesù gli rispose:
'Non ti
dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. Per questo il regno dei
cieli è simile
a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu
presentato
uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro
da
restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui, la moglie, i figli e tutto
quanto
possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo
supplicava:
Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del
servo, il
padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo
trovò
un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo
soffocava e
diceva: Paga quanto mi devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava
dicendo:
Abbi pazienza con me e ti pagherò. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece
gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quel che
accadeva,
gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al padrone tutto
l'accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti
ho
condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà
del
tuo compagno, come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in
mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così
anche il
mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro
fratello'". (Matteo 18: 21-35).
Evitare la Pena
Problema Morale
Immortalità Conseguita
"Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; e non voleva più andare
per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. S'avvicinava intanto la
festa
dei Giudei detta dei Tabernacoli; i suoi fratelli gli dissero: 'Parti di qui e
và in
Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che fai. Nessuno infatti
agisce
di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose,
manifestati
al mondo!'. Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Perciò Gesù disse
loro:
'Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. Il mondo
non
può odiare voi, ma odia me, perché attesto di lui che le sue opere sono
cattive.
Andate voi a questa festa: io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora
venuto'.
Dette loro queste cose, restò in Galilea. Ma quando i suoi fratelli andarono
alla
festa, allora vi andò anche lui; non apertamente, ma di nascosto. I Giudei
intanto
lo cercavano durante la festa e dicevano: 'Dov'è quel tale?'. E si faceva
sommessamente
un gran parlare di lui tra la folla. Poiché alcuni dicevano: 'E buono!'; e
altri
invece: 'No, inganna la gente!'. Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura
dei
Giudei". (Giovanni 7: 1-13).
Oltre l 'Astrologia
"Quando si era ormai a metà festa, Gesù salì al tempio e insegnava. I Giudei
ne erano stupiti e dicevano: 'Come mai costui conosce le Scritture, senza avere
studiato?'.
Gesù rispose: 'La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.
Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se
parlo
da me stesso. Chi parla da sé stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la
gloria
di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. Non è
stato Mosè
a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di
uccidermi?'.
Rispose la folla: 'Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?'".
(Giovanni 7: 14-20).
Guarire di Sabato
Ambasciatore Divino
Il fatto che Gesù disse che era venuto dal Padre e che era stato
mandato da Lui non significa che per molte vite egli non avesse
fatto uno sforzo cosciente per conoscere Dio. Dopo aver ottenuto
un alto stato di coscienza, Gesù fu scelto come ambasciatore
dell'Infinito.
Con lo stato avanzato della sua coscienza Gesù sapeva che lui
e tutti gli esseri erano stati originariamente mandati sulla terra
per volontà di Dio. Gli esseri che non realizzano questa verità
fanno cattivo uso del libero arbitrio dato loro da Dio e s'identificano
coi desideri mortali, reincarnandosi continuamente in questo
mondo di dolore. Tutte le anime che vengono sulla terra secondo
la volontà di Dio e conducono una vita guidata dalla saggezza e
dalla volontà divina, ritornano a Dio dopo aver adempiuto i loro
scopi divini sulla terra.
Quando Gesù disse 'Non sono venuto da me', voleva dire che
non era venuto perché obbligato dai desideri terreni che causano
la reincarnazione. Essendo molto avanzato spiritualmente, Gesù
non venne solo per bruciare i semi d'azioni che potevano essergli
rimasti dalle vite passate, ma venne chiaramente per compiere la
missione di Dio.
Gesù avrebbe potuto bruciare tutti i suoi semi d'azioni nel
mondo astrale, senza avere affatto bisogno di ritornare sulla terra.
Gesù era altissimamente avanzato in Spirito, e aveva pochissimo karma
da bruciare; perciò per lui non era affatto necessario nascere
sulla terra. Per questo disse: "Sono venuto sulla terra scelto dallo
Spirito, e non spinto dal karma del mio sé o ego".
"Solamente per poco tempo il mio corpo rimarrà con voi sulla
terra. Quindi la mia anima e la Coscienza Cristica in essa si uniranno
nella Coscienza Cosmica dalla quale provengono. Allora alcuni
di voi realizzeranno l'importanza della mia vita e mi cercheranno,
ma sarà troppo tardi. Per quel tempo io sarò nella dimora
di mio Padre, nella Coscienza Cosmica, dove le vostre coscienze
non possono giungere. Anche in questo momento io percepisco la
mia Coscienza Cristica come l'Eterno Presente che la vostra
coscienza non può comprendere. Quando il mio corpo sarà
sottoposto alla crocifissione, la mia Coscienza Cristica rimarrà la stessa,
conoscendo l'Eterno Presente. Tutto questo è oltre la comprensione
della vostra coscienza materiale".
Opportunità Unica
L'Eterno Presente
Gesù sapeva che sia che era nel corpo o nello Spirito dopo la
crocifissione avrebbe sempre percepito l'Eterno Presente. La
coscienza dell'Eterna Presenza non può essere conseguita dai comuni
mortali, ma solo dai grandi devoti. Quando l'avanzato devoto percepisce
Dio come eterno, dentro di lui svanisce la coscienza di
passato e futuro. Egli percepisce continuamente che è per sempre,
e non che era o che sarà esistente per sempre. Ecco perché Gesù
disse: "Dove la mia coscienza è, sperimentando l'Eterno Presente,
quello stato la vostra coscienza non l'ha realizzato".
Non comprendendo il significato interiore delle parole di Gesù, i
Giudei cominciarono a interpretarle in molti modi sbagliati.
'Fiumi di Luce'
"Allora Gesù s'avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo
nel
tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli
scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel
mezzo,
gli dicono: 'Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora
Mosè
nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?'.
Questo
dicevano per metterlo alla prova e per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si
mise
a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il
capo e
disse loro: 'Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei'.
E chinatosi
di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno dopo
l'altro,
cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Sicché Gesù rimase solo, con la
donna
là in mezzo. Alzatosi, allora Gesù le disse: 'Donna, dove sono? Nessuno ti ha
condannata?'.
Ed essa rispose: 'Nessuno, Signore'. E Gesù le disse: 'Neanch 'io ti condanno;
và e d'ora in poi non peccare più'". (Giovanni 8: 1-11).
Applicazioni Pratiche
"Di nuovo Gesù parlò loro: 'Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita'". (Giovanni 8:
12).
Definizione di Spirito
Intelligenza Segreta
"Allora gli dissero: 'Dov'è tuo padre?'. Rispose Gesù: 'Voi non conoscete né
me
né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio'. Queste parole
Gesù
le pronunciò nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo
arrestò,
perché non era ancora giunta la sua ora". (Giovanni 8: 19-20).
"Gesù disse loro di nuovo: 'Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel
vostro
peccato. Dove vado io, voi non potete venire'.
(Giovanni 8: 21).
"Dicevano allora i Giudei: 'Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado
io, voi non potete venire?'. Inoltre diceva loro: 'Voi siete di quaggiù, io
sono di
lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che
morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono (Lui), morirete
nei
vostri peccati'". (Giovanni 8: 22-24).
"Allora gli dissero. 'Tu chi sei?'. E Gesù rispose loro: 'Proprio ciò che vi
dico.
Molte cose avrei da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha
mandato
è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui'. Ma non capirono
che parlava loro del Padre". (Giovanni 8: 25-27).
"Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: 'Se rimanete fedeli
alla
mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità
vi farà liberi". (Giovanni 8: 31-32).
"Gli risposero; 'Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi
di nessuno. Come puoi dire: Sarete liberi?'. Gesù rispose: 'In verità, in
verità vi
dico: chi commette il peccato è schiavo del peccato. E lo schiavo non resta per
sempre
nella casa, ma il Figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi,
sarete liberi
davvero. Lo so che siete discendenza di Abramo, ma intanto cercate di
uccidermi,
perché la mia parola non trova posto in voi. Io dico quello che ho visto presso
il
Padre; e anche voi fate quello che avete imparato dal padre vostro!'".
(Giovanni 8: 33-38).
"Gli risposero: 'Il padre nostro è Abramo'. Rispose Gesù: 'Se siete figli di
Abramo,
fate le opere di Abramo! Ora invece cercate di uccidere me, che v 'ho detto la
verità
udita da Dio; questo Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre
vostro'.
Gli risposero: 'Non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre,
Dio!'.
Disse loro Gesù: 'Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché sono
uscito
e vengo da Dio; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Perché non
capite il mio linguaggio? Perché non potete ascoltare le mie parole; voi avete
per
padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato
omicida
fin dal principio e non ha perseverato nella verità, perché non c'è verità in
lui. Quando
dice il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. A me
invece non credete, perché dico la verità. Chi di voi può convincermi di
peccato?
Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di
Dio:
per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio'".
(Giovanni 8: 39-47).
"Risposero i Giudei: 'Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e hai un
demonio?'. Rispose Gesù: 'Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi
mi disprezzate. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. In
verità
in verità vi dico: se uno custodisce la mia parola, non vedrà mai la morte'".
(Giovanni 8: 48-51).
"Gli dissero allora i Giudei: 'Non hai ancora cinquant'anni e hai visto
Abramo'.
Gesù rispose loro: 'In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, lo
sono'.
Allora raccolsero delle pietre per scagliargliele contro, ma Gesù si nascose e
uscì dal
tempio". (Giovanni 8 : 57-59).
"La cecità di questo cieco fin dalla nascita non è dovuta ai suoi
peccati di questa vita né ai peccati dei suoi genitori, ma è dovuta
ai peccati nascosti di una vita passata. E siccome non sa d'aver
peccato in una vita passata, si chiede perché è cieco, giacché né
lui né i suoi genitori hanno peccato nella vita presente. Ora a questo
cieco, che in questa vita è buono e proviene da genitori virtuosi,
per qualche suo buon karma passato gli è stato permesso di
venire in contatto con me; così vedrà manifestarsi nella sua vita
il miracolo della guarigione divina.
"Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango
sugli
occhi del cieco e disse: 'Và a lavarli nella piscina di Siloe (che significa
Inviato)'.
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva...
Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato
il giorno
in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
gli
chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: 'Mi ha
posto
del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo'. Allora alcuni dei farisei
dicevano:
'Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato'. Altri dicevano:
'Come
può un peccatore compiere tali prodigi?'. E c'era dissenso tra loro. Allora
dissero
di nuovo al cieco: 'Tu che dici di lui dal momento che ti ha aperto gli
occhi?'.
Egli rispose: 'E un profeta'. Ma i Giudei non vollero credergli ...e gli
dissero:
'Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore'. Quegli rispose:
'Se sia
un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo'. Allora
gli
dissero di nuovo: 'Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?'. Rispose
loro:
'Ve l'ho già detto e non m'avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo?
volete
forse diventare anche voi suoi discepoli?'. Allora lo insultarono e gli
dissero: 'Tu
sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè. Sappiamo infatti che a Mosè ha
parlato
Dio; ma costui non sappiamo di dove sia'. Rispose loro quell'uomo: 'Proprio
questo
è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Ora,
noi
sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la
sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire
che
uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non
avrebbe
potuto far nulla'. Gli replicarono: 'Sei nato tutto nei peccati e vuoi
insegnare a noi?'.
E lo cacciarono fuori". (Giovanni 9: 6-34).
"Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: 'Credi tu
nel
Figlio dell'uomo?'". (Giovanni 9: 35).
"Egli rispose: 'E chi è, Signore, perché io creda in lui?'. Gli disse Gesù:
'Tu l'hai
visto: è colui che parla con te'. E gli disse: 'Signore, io credo!'. E gli si
prostrò innanzi". (Giovanni 9: 36-38).
INDICE
Prefazione
La seconda venuta di Cristo
Guarigione di un paralitico di sabato
Pag. 285
Che cosa intendeva Gesù con risurrezione Pag.
299
I miracoli non si possono compiere senza la Coscienza Divina Pag. 311
Che cos'è il peccato? Come può essere perdonato? Pag. 320
Cos'è la bestemmia contro lo Spirito Santo?
Un uomo cattivo può essere un guaritore?
Pag. 330
È la testa o il cuore che lega l'uomo alla sofferenza?
Perché Gesù impiegò tre giorni per risorgere dal sepolcro? Pag. 336
Onore dovuto ai genitori e onore dovuto a Dio
'A chi ha, sarà dato' - La legge dell'abbondanza
Pag. 344
Quando sradicare le abitudini del dubbio e del materialismo
dai campi della gioia spirituale
Pag. 352
Il significato di 'Fine del mondo'
Pag. 364
'Lascia che i morti seppelliscano i loro morti'
Il potere di 'Taci, calmati'
Pag. 371
Gli sciocchi Geraseni e le loro copie moderne
Pag. 379
Come guariva Gesù - Soltanto la forza-vitale guarisce Pag.
381
Come Gesù 'risuscitò' la morta
Come mantenere la coscienza dopo la morte
Pag. 393
Cosa dovrebbero offrire le chiese moderne ai loro fedeli Pag.
398
Come riconoscere un vero maestro spirituale
Le due scuole di Yoga e Rinuncia
Pag. 403
'Siate saggi come serpenti e innocui come colombe'
Pag. 412
Come bisogna agire durante le persecuzioni
L'intuizione, e non l'ego, dev'essere la guida dell'uomo
Pag. 420
Perché l'amore di Dio deve venire prima dell'amore per
la famiglia
Pag. 428
Idee dei Maestri sulla dieta
La legge con la quale Gesù compiva i miracoli
Pag. 434
'Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame'
La Coscienza Cristica è la sola vera manna
Pag. 442
Cristo promette la vita eterna a tutti i suoi devoti
Pag. 447
Il vero significato di: "Chi mangia la mia carne e beve il
mio sangue"
Perché Gesù permise a Giuda di tradirlo? Pag.
454
Gesù rimprovera i Farisei di seguire i comandamenti degli
uomini
Pag. 463
Dio manda i suoi perfetti devoti come salvatori del mondo Pag. 469
La realtà di Satana e del male
Pag. 475
La legge di guarigione Divina
Prova della fede dei discepoli - Risposta ispirata di Pietro Pag. 482
Chi era Gesù in un'incarnazione passata?
Chi era il suo guru?
Pag. 487
L'insegnamento di Gesù sulla reincarnazione Pag. 493
Perché tutti gli uomini devono diventare come bambini
Perché Dio è umile
Pag. 501
Il vero significato di 'inferno'
L'inferno del desiderio, dove 'Il fuoco non si estingue' Pag.
507
Dio non ha creato la punizione eterna
Pag. 514
Può la preghiera ottenere il perdono perché l'uomo non
subisca le conseguenze delle sue cattive azioni? Pag.
524
Gesù confonde i suoi critici
Pag. 532
Perché Gesù perdonò la donna sorpresa in adulterio Pag.
539
'Prima che Abramo fosse, io sono'
L'onnipresente Coscienza Cristica, che annulla spazio e tempo Pag. 550