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Il vangelo di Gesù secondo Paramhansa Yogananda.

Volume secondo.
Edizioni Vidyananda.

Traduzione e disposizione del testo originale inglese a cura delle edizioni


Vidyananda.
La foto di copertina è tratta da un acquerello originale dipinto dal fratello
artista di Yogananda, Sananda Lal Ghosh, e donato personalmente all'editore nel
1977.

PREFAZIONE

OM

Carissime anime,
da più parti ci è stato chiesto di dire qualcosa su queste interpretazioni del
Vangelo di Gesù da parte del grande Yogi Paramhansa Yogananda.
Yogananda nacque in India il 5 gennaio 1893. Fin dall'inizio la sua vita fu
benedetta da santi genitori e precettori, discepoli del grande Yogavatar di
Benares Lahiri Mahasaya. Infine, il suo ardente desiderio di conoscere Dio gli
fece incontrare il suo Guru; Swami Sri Yukteswarji, un grande discepolo di
Lahiri Mahasaya. Sotto la sua guida Yogananda raggiunse la realizzazione di
Dio, e la sua sete spirituale si placò per sempre alla fonte di vita eterna
dell'Infinito.
Nel 1920 Yogananda andò in America, in obbedienza al comando del suo Guru e
del Divino Babaji Maharaj. La sua missione fu quella di far conoscere in
occidente l'antica scienza spirituale dello Yoga (Kriya Yoga), e mostrare la
perfetta unità esistente tra il vero insegnamento di Gesù contenuto nel Vangelo
e il vero insegnamento della Bhagavad Gita, la Bibbia indù.
Per potere svolgere meglio la sua missione in America, Yogananda fondò un,
organizzazione religiosa, chiamata prima Yogoda Satsanga e quindi Self-
Realization Fellowship. Dopo la metà degli anni venti, stabilito il suo
quartier generale a Los Angeles, Yogananda cominciò la pubblicazione di una
rivista spirituale che nel corso degli anni ebbe vari nomi: Inner Culture,
East-West, Self-Realization.
A partire dal 1932 cominciarono ad apparire regolarmente sulla rivista le
interpretazioni e i commenti di Yogananda sul vangelo di Gesù Cristo e la
Bhagavad Gita di Sri Krishna. In ogni numero c'era un articolo sul Vangelo e
uno sulla Gita. Il commento al Vangelo, apparso regolarmente per vent'anni,
giunse al termine nel marzo del 1952. Per una "strana" coincidenza, l'ultimo
articolo della serie - The final experience, che trattava dell'esperienza
finale di Gesù, dopo la crocifissione - coincise con il mahasamadhi (l'uscita
finale di uno Yogi dal corpo) di Paramhansaji. La rivista era già stampata,
quando Yogananda lasciò fisicamente questa terra, il 7 marzo 1952.
Negli ultimi anni della sua vita, trascorsi ininterrottamente in nirvikalpa
samadhi (il più alto stato di estasi o coscienza divina), egli passò gran parte
del suo tempo in ritiro (spesso nel deserto della Valle della Morte, in
California), lavorando giorno e notte per completare i suoi scritti, e
principalmente i commenti alla Bibbia (Genesi e Apocalisse) e alla Gita.
Gli insegnamenti di Gesù sono stati ricevuti e interpretati da Yogananda nello
stato di Coscienza Cristica. Yogananda insegnava che la Coscienza Cristica di
Gesù, liberata dalla crocifissione teologica, poteva essere riportata una
seconda volta nelle anime degli uomini. Questa era la vera "Seconda venuta di
Cristo". E il titolo che Yogananda diede al suo commento al Vangelo, e che
intitolava la serie di articoli apparsi sulla rivista, era proprio: "La seconda
venuta di Cristo". Il sottotitolo era: "Passi verso la realizzazione della
Coscienza che era in Cristo Gesù". La citazione dei passi del Vangelo
commentati era tratta dal libro: "Walks & words of Jesus" del Rev. M. N.
Olmsted.
Per quanto ci risulta, il commento di Yogananda al Vangelo non è mai stato
pubblicato in volume in nessuna lingua. A partire dal 1979 una casa editrice di
Dallas, l'Amrita Foundation - che si dichiara dedicata agli scritti e agli
insegnamenti originali e non cambiati di Paramhansa Yogananda - ha cominciato a
pubblicare parte dei commenti e altri scritti. Non sappiamo di altre iniziative
negli ultimi anni.
La nostra traduzione è basata sul testo originale di Yogananda apparso a
puntate sulla sua rivista dal 1932 al 1952. Per quanto riguarda la disposizione
del testo, abbiamo cercato di attenerci il più possibile alla successione
cronologica degli articoli, così come, venivano pubblicati nella rivista.
Abbiamo preferito seguire di proposito una traduzione il più letterale
possibile dell'opera, a volte anche a scapito della bella forma italiana,
proprio per cercare di mantenere al massimo il senso, lo stile, il tono e il
linguaggio dell'originale inglese.
E certo non è facile tradurre Yogananda. Il suo stile è molto prolisso,
traboccante. Spesso usa numerosi aggettivi per definire un concetto o una
parola; e sovente crea nuovi aggettivi; anche composti, che in italiano devono
essere tradotti con più parole. Ci sono frasi lunghissime, e nomi completamente
inventati, bellissimi, che esprimono perfettamente il concetto che
sottintendono; per esempio, alcuni di questi nomi li abbiamo tradotti con:
vitatroni (lifetrons), astralfulminati (astralocuted), chiesismo (Churchianity)
- il senso di queste parole sarà chiaro dal contesto nel quale appaiono.
Nel corso dell'opera si trovano molte ripetizioni o ricapitolazioni dovute
spesso alla necessità di riprodurre in sintesi al lettore argomenti di cui
aveva parlato negli articoli precedenti, apparsi magari qualche anno prima.
Inoltre questo è un metodo particolarmente usato dai Maestri indiani,
provenienti da una cultura principalmente a trasmissione orale; la
ricapitolazione serve a mettere in rilievo un particolare aspetto del discorso,
o ad aiutare il lettore a capire o assorbire meglio un concetto per lui nuovo.
In conclusione, il commento al Vangelo scritto da Yogananda non è qualcosa da
leggere, ma è piuttosto una Scrittura da meditare e assorbire lentamente ogni
giorno, per imparare a espandere gradualmente la nostra coscienza umana nella
Coscienza Cristica.
Con questo augurio, noi offriamo questi scritti di Paramhansaji alle anime che
cercano sinceramente la Verità.

L'EDITORE

"Perché non, v'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, e nulla di
segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre
ditelo nella luce, e quello che vi è stato detto all'orecchio predicatelo sui
tetti". (Matteo 10: 26-27).

"Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete veramente miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". (Giovanni 8: 31-32).

LA SECONDA VENUTA DI CRISTO

"E a tutti quelli che l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di
Dio". (Giovanni 1: 12).

Come una piccola coppa non può contenere in sé l'oceano, non importa quanto
sia desiderosa di farlo, allo stesso modo la coppa della coscienza umana
materiale non può contenere l'universale Coscienza Cristica, non importa quanto
la desideri.
Ma quando, grazie a certi metodi di concentrazione e meditazione yoga, il
devoto espande lo spazio della sua coscienza fino all'onniscienza, allora può
contenere dentro la sua la coscienza universale presente in tutti gli atomi
(Coscienza Cristica). Questo e il significato di "l'hanno accolto".
Perciò, secondo Gesù, tutte le anime che possono effettivamente realizzare la
loro unità con la Coscienza Cristica, per mezzo dell'intuitiva
autorealizzazione, possono essere chiamate "Figli di Dio".
Tutte le sacre Scritture, come la Bhagavad Gita (la Bibbia indù) e la Bibbia
cristiana, hanno un triplice significato. In altre parole, le sacre Scritture
si occupano dei tre fattori che costituiscono l'essere umano, cioè, il
materiale, il mentale e lo spirituale. Dunque, tutte le vere sacre Scritture
sono state scritte per essere di beneficio al corpo, alla mente e all'anima
dell'uomo. Le vere Scritture sacre sono come pozzi d'acqua Divina, che possono
placare la triplice sete materiale, mentale e spirituale dell'uomo. Inoltre, le
vere Scritture devono aiutare realmente l'uomo d'affari, l'intellettuale, e
l'uomo spirituale. Sebbene sia l'interpretazione materiale che quella
psicologica delle sacre Scritture siano necessarie, bisogna ricordare che gli
autori delle Scritture si sottoposero a grandi sofferenze per mostrare all'uomo
che l'interpretazione spirituale è della massima importanza.
Un uomo materialmente o intellettualmente pieno di successo può non essere
l'uomo veramente e scientificamente di successo che fa della vita un perfetto
successo; mentre l'uomo spirituale è il felice uomo "completo", pieno di salute
di ricchezza intellettiva, sempre contento e veramente prospero, in possesso
della saggezza che tutto soddisfa. Poiché, con l'intuizione, gli autori
spirituali cercarono per prima cosa di rendere l'uomo spirituale, io do
l'interpretazione spirituale inserendo nel mezzo anche l'interpretazione
psicologica e materiale. Queste interpretazioni aiuteranno ugualmente
l'aspirante spirituale, l'intellettuale e l'uomo che lavora.
Queste interpretazioni, ricevute e interpretate attraverso la Coscienza
Cristica, rappresentano il metodo scelto dai Maestri per mostrare al mondo la
comune base scientifica della percezione intuitiva, dove possono trovare unita
la Bibbia cristiana, la Bhagavad Gita, e le sacre Scritture di tutte le vere
religioni. Quest'interpretazione spirituale del vangelo rivela e libera la
Verità nascosta nelle tenebrose caverne degli studi speculativi e teologici.
Gesù Cristo fu crocifisso una volta ma il suo insegnamento è stato e viene
crocifisso continuamente dalla gente ignorante. La comprensione e
l'applicazione di questi insegnamenti, percepiti intuitivamente, cerca di
mostrare come la Coscienza Cristica di Gesù, liberata dalla crocifissione
teologica, può essere riportata una seconda volta nelle anime degli uomini.
Queste interpretazioni spirituali delle parole di Gesù Cristo nascono
dall'intuizione, e verranno realizzate universalmente vere se saranno meditate
con percezione intuitiva. Esse devono essere studiate coscientemente e meditate
ogni giorno dai veri cristiani e da tutti i sinceri devoti di Dio.
L'universale Coscienza Cristica apparve nel corpo di Gesù, ed ora, attraverso
specifiche tecniche di concentrazione e meditazione, e queste interpretazioni
intuitive delle sacre Scritture, la Coscienza Cristica sta venendo una seconda
volta per manifestarSi nella coscienza di ogni vero devoto di Dio.
Ogni uomo è un Cristo potenziale, e tutti coloro che possono rendere la loro
concentrazione abbastanza lunga e profonda possono ricevere Cristo nella loro
coscienza.

GUARIGIONE DI UN PARALITICO DI SABATO

"Vi fu poi una festa per i Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme,
presso la porta delle pecore, c'è una piscina, chiamata in ebraico
Betzaeta, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi,
ciechi, zoppi e paralitici. (Un angelo infatti in certi momenti scendeva
nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione
dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto). C'era là un uomo
malato da trentotto anni. Gesù, vedendolo disteso e sapendo che da molto
tempo stava così, gli disse: 'Vuoi guarire?'". (Giovanni 5:
1-6).

Durante una festa Gesù andò a Gerusalemme e si recò alla


piscina di Betzaeta, dove una folla di gente sofferente aspettava di
potersi bagnare quando le acque venivano agitate da un'invisibile
forza curativa (un angelo). In determinati periodi, l'acqua di questa
piscina vibrava ed emanava correnti di terra (elettriche) curative,
e coloro che facevano il bagno nella piscina in quel momento
venivano guariti.
Inoltre, credere nel potere curativo dell'acqua causava una reazione
mentale che guariva molte persone. La mente controlla il
corpo. Una persona malata da lungo tempo diventa mentalmente
debole, e la sua volontà viene talmente paralizzata dalla malattia
che essa non può liberarsi da quel disturbo. Però la fede in
qualcosa o in qualcuno può fare rivivere la sua onnipotente e
onniguarente volontà, così da liberare la nascente energia cerebrale
ed attuare la guarigione di qualsiasi parte malata del corpo.
Vedendo l'uomo afflitto da trentotto anni Gesù fu pieno di compassione
e, conoscendo la superiorità del potere mentale (che potrebbe
guarire da solo, senza dipendere da nessun fattore esterno), gli
chiese: "Vuoi guarire?".

"Gli rispose il malato: 'Signore, non ho nessuno che m'immerga nella piscina
quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andare, qualche altro
vi scende prima di me'. Gesù gli disse: 'Alzati, prendi il tuo lettuccio e
cammina'. E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò
a camminare". (Giovanni 5: 7-9).

Gesù conosceva la legge di guarigione divina, che per fare


crescere l'albero della guarigione richiede l'appropriato suolo della
fede da parte del malato e il giusto seme del potere curativo
mentale da parte del guaritore. Perciò Gesù preparò il suolo della
fede, creando nel sofferente il desiderio di venire guarito dalla
legge divina. Quando Gesù vide che il malato desiderava veramente
essere guarito, disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e
cammina". Egli voleva dire che l'uomo afflitto non aveva più
bisogno d'aspettare che venisse guarito dalle acque della piscina di
Betzaeta (cioè da una condizione fisica esteriore), ma che egli
doveva realizzare l'illimitato potere di Dio celato dentro la mente
umana, e allora sarebbe stato guarito subito.
L'uomo fu guarito istantaneamente: 1) Dal flusso ininterrotto
dell'illimitata e onniguaritrice energia di Dio proveniente dalla
trasparenza mentale della vita di Gesù; e 2) dalla propria fede
risvegliata e dalla ripresa della propria volontà paralizzata, che
serviva da antenna per ricevere la congiunta energia cosmica
onniguaritrice proveniente da Gesù e la latente energia vitale del
proprio cervello.

"Quel giorno però era sabato. Dissero dunque i Giudei al guarito:


' È sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio'. Ma egli rispose
loro:
'Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina'.
Allora gli chiesero: 'Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?'.
Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era
allontanato, essendoci folla in quel luogo".
(Giovanni 5: 10-13)

Gli ipocriti Giudei non vollero manifestare la loro meraviglia


alla guarigione compiuta da Gesù, poiché ciò sarebbe stato come
riconoscere la sua superiorità su di loro. Perciò cominciarono a
mostrare un falso zelo per le leggi del sabato.

"Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: 'Ecco che sei guarito.
Non peccare più, perché non ti avvenga qualcosa di peggio'".
(Giovanni 5: 14).

Gesù disse all'uomo guarito che la sua infermità era stata il


risultato delle sue cattive azioni prenatali e post-natali, e per
questo motivo egli non doveva continuare a perseguire le vie del
male. Gesù gli disse anche di liberare il suo potere d'azione indipendente
dall'influenza dei semi delle cattive azioni passate. Egli
disse che se le cattive azioni fossero continuate, tutti i mali delle
sue azioni passate e i mali derivati dalle nuove azioni avrebbero
agito come una bomba karmica causale che sarebbe esplosa causando
guai peggiori.
I segni delle cattive azioni rimangono nascosti nel cervello come
bombe mentali, finché non vengono riaccesi dalle cattive azioni
fatte di recente. Le bombe nascoste delle cattive tendenze passate
possono essere distrutte immergendole nelle acque della fresca
saggezza recentemente acquisita.
Quando siete fisicamente malato, ricordate che ciò è la conseguenza
di avere infranto qualche legge mentale o fisica sia in
questa vita o nelle incarnazioni passate. E se quindi venite guarito
conducendo una vita sana o spirituale, o dal potere di guarigione
di qualche essere divino, non dovrete accumulare di nuovo i semi
delle cattive azioni per farli esplodere in seguito come più gravi
malattie fisiche o mentali.
Le sacre Scritture indù dicono che è difficile evitare le conseguenze
derivate dagli errori fisici, mentali, morali o spirituali fatti
in questa vita o nelle vite passate. Molte persone conducono una
vita meccanica, senza prendere in considerazione quanto bene o
male hanno accumulato nelle vite passate. I risultati delle buone o
delle cattive azioni sono riposti nella mente subcosciente come
tendenze-seme che germogliano e crescono quando si presenta la
specifica opportunità favorevole.
Accade a volte in questo mondo che un uomo buono diventi
improvvisamente cattivo. La ragione di questo cambiamento è che
una bomba nascosta di male prenatale esplode quando tocca il
fuoco del cattivo ambiente. Allo stesso modo, un uomo abitualmente
conosciuto come cattivo può improvvisamente diventare
buono a causa del germogliare dei semi nascosti delle buone azioni
prenatali. Naturalmente una persona può diventare buona o cattiva
per libera scelta, ma in molti casi troviamo che i cambiamenti
improvvisi nelle abitudini di una persona possono venire attribuiti
a delle cause prenatali o agli effetti sottili delle azioni post-natali.

'Non Peccare Più'

Quando Gesù disse : "Non peccare più, perché non ti avvenga


qualcosa di peggio", egli voleva dire che le nostre sofferenze sono
direttamente o indirettamente causate dalle azioni peccaminose
compiute in questa vita o in quelle passate, Gesù voleva dire che
con il suo grande potere di volontà egli aveva vinto le sofferenze
risultanti dai peccati compiuti nel passato dall'uomo malato, e che
questi non doveva peccare di nuovo, per non essere colpito da un
male peggiore. Gesù indicò chiaramente che le ricompense del
peccato o della virtù non provengono da cause sconosciute o da
un atto di Dio, ma sono il risultato delle cattive o delle buone
azioni umane.
Gesù conosceva la legge di causa ed effetto, la legge del karma
o azione, che governa la vita dell'uomo. Le persone comuni non
conducono una vita scientifica e pensano che ogni buona fortuna o
sfortuna sia causata da un inscrutabile e capriccioso destino. Invece
di lamentarvi del vostro fato e dare la colpa al destino, dovete
cercare d'adottare l'antidoto controbilanciante delle buone azioni,
per mitigare e diminuire gli effetti delle cattive azioni passate.
Dalla guarigione del peccatore operata da Gesù ricaviamo la
lezione che quando un individuo è sovraccaricato dagli effetti delle
azioni peccaminose passate, egli può liberarsi seguendo il consiglio
di un vero dottore spirituale, che con la sua forza di volontà può
guarire parzialmente o completamente il paziente, se quest'ultimo
sceglie di cooperare con il dottore spirituale e seguire le sue
prescrizioni divine.
Non C'è Parzialità

Le sacre Scritture indù dicono che ogni vita è governata dalla


legge di causa ed effetto, Per questo alcune persone nascono cieche
o ignoranti, mentre altre nascono piene di salute, ricche e
sagge. Se le cause prenatali non fossero operanti nel creare le
differenze nelle vite degli uomini al momento della nascita, allora
Dio potrebbe essere rimproverato di parzialità nel dotare uno con
il cervello di un deficiente e un altro con il cervello di un saggio.
Se Dio ordinasse a un bambino di nascere con il cervello di un
deficiente, certamente Egli non potrebbe ritenere quel bambino
responsabile delle sue ignoranti azioni; mentre un bambino dotato
di un buon cervello naturalmente agirebbe con saggezza.
Dalle parole dette è chiaramente evidente che non solo Gesù
sapeva che le nostre vite sono governate dalla legge dell'azione,
ma che solo la reincarnazione può spiegare le ineguaglianze e le
apparenti ingiustizie che colpiscono gli esseri umani al momento
della nascita. In questa guarigione è anche evidente che tutte le
malattie e le visitazioni dei peccati, sia all'inizio della vita che in
seguito, sono dovute alle stesse azioni dell'uomo. Gesù rende ogni
uomo responsabile delle proprie sofferenze. Un'altra lezione ch'egli
insegna è che una malattia cronica fisica, morale o mentale può
essere guarita in uno di questi due modi: contattando un uomo
spirituale e seguendo i suoi consigli, oppure adottando l'antidoto
controbilanciante delle buone azioni per ridurre al minimo o
distruggere gli effetti delle cattive azioni passate.

Il Sabato

"L'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per
questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva queste
cose di sabato. Ma Gesù rispose loro: 'Il Padre mio opera sempre e anch'io
opero'. Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo; perché
non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale
a Dio". (Giovanni 5: 15-18).

I Giudei osservavano meccanicamente il sabato e le loro etiche


di vita mentre Gesù seguiva lo spirito delle regole, ignorando spesso
la formalità e la superficialità nel seguirle. È possibile non fare
niente di sabato, ma essere consapevoli dell'inattività del corpo
materiale. Molte persone che osservano il sabato esternamente
vivono ancora identificate con la coscienza materiale del corpo.
Queste persone che danno grande importanza all'inattività del
corpo dimenticano spesso di seguire lo spirito del sabato, che
consiste nell'identificarsi con lo Spirito rinunciando alle occupazioni
materiali. Quegli ipocriti Giudei, che seguivano soltanto il
sabato materiale consistente nell'astensione dall'attività fisica, senza
avere nessuna comunione spirituale, non realizzavano che Gesù
poteva compiere un atto materiale di sabato senza per questo
essere materiale.
Inoltre, l'atto di guarire una persona non è un'azione materiale
e non contraddice lo spirito del sabato. I Giudei sapevano tutto
questo nei loro cuori, e per tranquillizzarsi la coscienza circa la loro
ipocrita osservanza del sabato vollero perseguitare Gesù, che
apparentemente aveva infranto il riposo del sabato guarendo il peccatore.
Con 'Il Padre mio opera sempre e anch'io opero' Gesù voleva
dire che Qualsiasi cosa faceva sulla terra era guidata dalla propria
coscienza del Padre; e che egli non era guidato dal male, ma dalla
coscienza intuitiva che aveva ricevuto da Dio.
Le Azioni sono libere

Ogni devoto, indipendentemente da Quello che fa, sente che le


sue azioni, volontà e ragione sono libere, ma guidate dalla saggezza
del Padre Celeste. I devoti non sono schiavi di Dio, bensì
agiscono saggiamente con la loro volontà, e in questo modo vengono
guidati dalla saggezza di Dio, poiché ogni saggezza viene da
Dio. Dio non comanda mai ai Suoi devoti di fare qualcosa, ma
quelli che sentono la Sua presenza Lo conoscono come saggezza , e
preferiscono essere guidati dalla saggezza superiore di Dio piuttosto
che dalla loro volontà egoistica. Per Questo motivo Gesù disse:
"In verità, in verità vi dico: Il figlio da sé non può fare nulla se non
ciò che vede fare al Padre". (Giovanni 5: 19).

In questa frase Gesù ci dice esattamente come operava,


mostrandoci di stare in un rapporto d'amore con Dio, e con questa
saggezza e amore di Dio egli vide Dio e le Sue opere ; e quando
vide agire il Padre Celeste e percepì il Suo operare, egli agì
similmente per sua libera scelta.
Tutto ciò non vuol dire asservimento della volontà di Gesù, ma
significa che Gesù scoprì che la volontà umana guidata dalla saggezza
è identica alla volontà guidata dalla saggezza di Dio, poiché
ogni saggezza è semplicemente la Sua.
In questa frase dobbiamo comprendere chiaramente il significato
delle parole 'Padre e Figlio' e delle due parole 'egli vede' . La
definizione di 'Figlio' fu data da Gesù nel vangelo di San Giovanni,
quando disse: "A tutti quelli che Lo hanno ricevuto ha dato
il potere di diventare Figli di Dio". Un pezzo di carbone e un
diamante che stanno fianco a fianco sotto il sole lo riflettono in
maniera differente. Il diamante riceve la luce del sole e la riflette
brillantemente mentre il carbone con la sua oscurità respinge la
luce del sole e non la riflette.
Similmente l'onnipresente coscienza di Dio splende ugualmente
nella vita di un maestro spirituale e nella vita di un materialista.
Con la trasparenza della sua coscienza e la purezza del suo modo
di vivere il maestro spirituale riflette l'onnipresente coscienza di
Dio mentre con l'opaca oscurità della sua coscienza materiale la
persona materialista non riceve l'imparziale luce di Dio.
Ci sono mentalità spirituali di diamante e mentalità oscure
d'ignoranza. Il maestro che riceve Dio mediante la trasparenza
interiore della sua sviluppata intuizione è chiamato Figlio, mentre
l'individuo che si mantiene ignorante ed esclude Dio è un figliol
prodigo. Non c'è differenza sostanziale tra un figlio spirituale e un
figliol prodigo, poiché come con l'alta pressione il carbone può
essere trasformato in un diamante che riflette i raggi del sole, così
con lo sviluppo spirituale un figliol prodigo con una mentalità di
carbone può trasformarsi in una mentalità di diamante che riflette
l'onnipresente coscienza di Dio. Perciò tutti i figli prodighi che
diventano veri figli di Dio mediante la purificazione interiore sono
chiamati Figli di Dio.

Padre Onnipotente

Gesù parlò di quei figli che potevano vedere con il loro occhio
intuitivo ('egli vede' ciò che il Padre Onnipresente o lo Spirito sta
operando in tutta la creazione). La parola 'Padre' indica lo Spirito
Onnipresente, che alla coscienza ordinaria appare come un padre
umano con forma umana. Gesù appariva agli altri esseri umani del
suo tempo nel suo corpo, come se vedeva attraverso gli occhi
fisici, ma il vero Gesù interiore poteva vedere ogni cosa con
l'occhio spirituale dell'intuizione. Come l'onnipresente Gesù appariva
in un corpo umano, similmente anche Dio può apparire in un
corpo umano materializzato dall'etere, proprio come apparve a
Gesù sulla cima della montagna. In quel tempo Gesù non poteva
vedere con gli occhi umani la forma materializzata del Padre che
operava con le Sue mani in tutta la creazione. Fu lo spirito interiore
dagli innumerevoli occhi, presente in Gesù il Figlio, che vide
o percepì intuitivamente il Padre Onnipresente che opera in segreto,
e presente nel cuore degli atomi, degli elettroni e dei protoni
contenuti in tutto ciò che è stato creato materialmente. La Coscienza
Cosmica del Padre opera soltanto come il Figlio riflesso in
tutta la creazione vibratoria. Al di là della creazione Dio Padre è
inattivo, ed è solo indirettamente attivo nel riflettere la Sua Intelligenza
come l'Intelligenza Cristica presente in tutta la creazione.
Nessun occhio fisico può vedere il Padre Onnipresente e Invisibile,
e conoscere il Suo operare segreto nella creazione.

"Infatti quello che fa Lui, lo fa anche il Figlio".


(Giovanni 5: 19).

Ogni Figlio di Dio con un corpo umano si sente internamente


in sintonia con l'universale Coscienza Cristica. Ogni Maestro, vero
Figlio, sa che l'Intelligenza Cristica presente in tutta la creazione
vibratoria è solo la riflessione dell'Intelligenza di Dio Padre presente
al di là della creazione vibratoria. Il sole riflesso in una palla
di cristallo viene diviso in due, il sole oltre la palla di cristallo e il
sole nella palla di cristallo.
Sebbene sia limitato, il sole nella palla di cristallo è lo stesso
del sole che splende oltre la palla di cristallo. Similmente, la
coscienza Cosmica di Dio Padre che splende oltre la palla di
cristallo della creazione vibratoria cosmica, anche se limitata è la
stessa del sole della Coscienza Cristica che splende dentro la palla
di cristallo della creazione vibratoria cosmica. Perciò Gesù disse
che egli, come uno dei Figli di Dio, sentì la sua presenza in tutta
la creazione, realizzando che la riflessione del Padre Cosmico al di
là della creazione poteva fare soltanto ciò che la Coscienza del
Padre la spingeva a fare.

Differenze Rispettate

"Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa, e gli
manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete
meravigliati". (Giovanni 5: 20).

Dio Padre Si differenziò nello Spirito Santo o nella Creazione


Vibratoria Cosmica o nella Vergine Maria. Nel grembo dello Spirito
Santo o della Creazione Vibratoria Cosmica nacque l'Intelligenza
Cristica di Dio Padre. Poiché Dio Padre Si differenziò in
Dio Padre al di là della creazione e Dio Figlio presente nella
creazione, Egli rispetta tutte le differenze che ha creato. Perciò il
Padre al di là della creazione, essendo Amore e Beatitudine sempre-nuova,
rifletteva lo stesso Amore e Beatitudine sempre-nuova
nel Figlio o nell'Intelligenza Cristica presente in tutta la creazione
vibratoria. Questo è ciò che vuol dire: 'Il Padre ama il Figlio'.
Il Padre che mostra tutte le cose al Figlio vuol dire che l'Intelligenza
di Dio Padre al di là della creazione possiede tutte le Sue
qualità rivelanti nell'Intelligenza Cristica riflessa nella creazione.
Quindi, come Dio Onnipresente conosce ogni cosa, allo stesso
modo pure i Figli che possono sentire l'onnipresenza di Dio
conoscono ugualmente ogni cosa.
La rivelazione al Figlio di opere ancora più grandi significa che
a tutti i Maestri, compreso Gesù - man mano che avanzano
sempre più verso Dio, cioè, che conoscono sempre più le infinite
manifestazioni del potere di Dio nell'eternamente progressiva
creazione - saranno continuamente rivelate per l'eternità opere
più grandi e meravigliose di tutte le opere rivelate in una sola
volta. Opere ancora più grandi significa che il progresso della
creazione in Dio è infinitamente nuovo, poiché Dio è eterno ed
eternamente nuovo nella Sua manifestazione.

"Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita


a chi vuole". (Giovanni 5: 21).

Come il Padre ha il potere di risuscitare un corpo morto restituendogli


la forza vitale, così un maestro - se comandato da Dio -
può fare rivivere un corpo morto. Metafisicamente parlando la
vera morte significa non solo la morte del corpo fisico di sedici
elementi, ma anche la disintegrazione degli altri due corpi nei
quali è rinchiusa l'anima: il corpo astrale di diciannove elementi,
e il corpo causale di trentacinque idee fondamentali. Soltanto
questi tre corpi possono morire, cioè l'anima può sollevarsi al di
sopra dei tentacoli e degli attaccamenti di questi tre corpi a
condizione che venga risuscitata in tutto lo spazio dall'unione con
la Coscienza del Padre Onnipresente.

'Dare la vita'

Coloro che mediante le tecniche di meditazione e l'aiuto di Dio


hanno evitato di essere rinchiusi nella prigione dei tre corpi, queste
anime con i tre corpi metafisicamente morti vengono risuscitate
- cioè, vengono spinte fuori dalle limitazioni dei tre corpi
verso la percezione dell'infinito regno della vita. Come Dio può
contribuire a risuscitare le anime dal venire sepolte dentro il
sepolcro illusorio dei tre corpi, allo stesso modo i Figli e i Maestri
o i veri Guru che sono una sola cosa con il Padre possono risuscitare
ogni discepolo veramente devoto dalla Prigionia dei tre corpi
allo Spirito onnipresente. Un vero guru può aiutare il discepolo
che medica veramente a fare uscire la sua vita e coscienza dalla
circonferenza limitata del corpo nello spazio onnipresente, per
sentire la totalità della vita presente in tutto lo spazio. Quando
con la tecnica spirituale un'anima viene rapidamente trasferita dal
corpo fino a sentire l'universo, questo è il significato de 'il Figlio
dà la vita' o 'il Padre dà la vita'.

"Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha rimesso ogni giudizio al


Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora
il Figlio non onora il Padre che l'ha mandato". (Giovanni 5: 22-
23).

Il trascendente Padre Cosmico che sta al di là della creazione Si


è riflesso come l'Intelligenza Cristica presente in tutta la creazione.
L'Intelligenza Cristica presente nella creazione vibratoria e
direttamente responsabile della creazione dell'uomo. Perciò è l'Intelligenza
Cristica che ha dato a ogni uomo il potere di scegliere
liberamente di fare il bene o il male. Quindi tutti gli uomini che
vivono nella creazione vibratoria sono direttamente responsabili
verso l'Intelligenza Cristica presente nella creazione.

Il Giudizio

'Il Figlio giudica tutti gli uomini' non significa che l'Intelligenza
Cristica punisce o ricompensa ogni uomo, ma piuttosto che

essendo stato fatto ad immagine di Cristo e di Dio ogni uomo che


fa cattivo uso del libero arbitrio deve soffrire per le sue azioni.
Essendo stato fatto ad immagine di Cristo l'uomo dovrebbe vivere
naturalmente la vita di Cristo, ma quando si oppone e agisce
contro la Coscienza Cristica in lui, allora si pone in disarmonia
con il sempre-presente giudizio o saggezza o armonia o amore o
pace di Cristo. Quando un fiume vuole straripare e rendere una
terra fertile se sul terreno si pone un argine, indirettamente il
fiume emette un giudizio punitivo negando l'acqua. Allo stesso
modo, quando l'anima innalza un muro d'ignoranza, di non-recettività
e d'identificazione con la materia, si accorge che le acque
divine della saggezza Cristica hanno emesso il giudizio di non
scorrere nella sua vita.
Nello studio delle sacre Scritture bisogna avere grande cura di
non attribuire a Cristo, che soffrì sulla croce dicendo: "Padre
perdona loro perché non sanno quello che fanno", e a Dio o alle
anime divine, nessun peccato di pensiero o azione vendicativa.
Tutti gli uomini saggi desiderosi di conoscere il Padre devono
sapere che il Padre rimane nascosto nello spazio e Si manifesta
attraverso i Suoi veri Figli, che nascono sulla terra e ricevono e
riflettono la Sua saggezza. Coloro che rispettano mentalmente il
Padre, ma non possono sentire la Sua voce, dovrebbero rispettare
e onorare i veri Figli di Dio, o Guru, le cui voci sono udibili
e attraverso di esse Dio parla ai devoti che cercano la verità.
È così facile per i devoti non solo ascoltare la voce di Dio, ma anche
ricevere una guida precisa attraverso i Guru-precettori che conoscono
Dio. Non purificando le loro menti le persone ignoranti non
ricevono Dio, perciò non sanno che Dio esiste. Sono Cristo e le
anime Cristiche che manifestano Dio, perciò gli ignoranti che non
onorano o offrono una rispettosa attenzione ai Figli di Dio o al
Guru non possono offrire una rispettosa attenzione al Padre, che è
responsabile della manifestazione dei veri Figli sulla terra.

"In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che
mi ha mandato ha la vita eterna e non và incontro al giudizio, ma è passato
dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: È venuto il momento,
ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che
l'avranno ascoltata vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso,
così ha dato al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere
di giudicare, perché è Figlio dell'uomo". (Giovanni 5: 24-
27).

"In verità, in verità, con la certezza che sento attraverso la mia


intuizione, io dico a voi e a tutta l'umanità: i devoti che ascoltano
la Vibrazione Cosmica, la Parola o il consolante Spirito Santo e la
mia saggezza sentita in Esso, credono e sanno che la mia saggezza
proviene da Dio Padre".
La gente si chiede perché ci sono tanti cosiddetti Cristiani che
credono in Gesù, e in Dio che lo ha mandato, senza mai conoscere
o sentire effettivamente nella loro coscienza cos'è la vita eterna, o
che essi sono liberi dalla condanna o dall'espiazione delle cattive
conseguenze di tutte le azioni delle vite passate. Solamente le
anime che possono sentire Cristo in tutta la creazione, attraverso
la meditazione costante e l'estasi spirituale, sono veri Cristiani.
Questi conoscono Cristo manifestato come Vibrazione Cosmica.
Essi conoscono e credono nell'Intelligenza Cristica e nel Padre che
ha rimesso l'Intelligenza Cristica in tutta la creazione. Ecco perché
viene enfasizzato: 'Chi ascolta la mia parola', cioè, soltanto chi
sente scorrere intuitivamente in lui la saggezza Cristica può credere
in Cristo o in Colui che lo ha mandato, e quelli che conoscono
e credono in Cristo e in Dio sono una sola cosa con la vita eterna
che emana da Loro.
Le anime che sono una sola cosa con la Vibrazione Cosmica e
l'Intelligenza Cristica in essa e l'Intelligenza di Dio al di là della
creazione sono libere dalla condanna; cioè, sono libere dalla legge
dell'azione e dal suo inscrutabile giudizio che governa le nostre
vite. Passando dalla morte alla vita, un uomo deve praticare la
tecnica d'ascoltare la Vibrazione Cosmica e sentire la Coscienza
Cristica. Quando è coscientemente in grado di fare questo, egli
risuscita i tre corpi come è stato detto prima ed è metafisicamente
morto per passare dalla limitazione dei tre corpi alla percezione
della perpetua libertà dello Spirito.

La Promessa

Le persone comuni che non sanno niente della Vibrazione


Cosmica o del consolante Spirito Santo, che Gesù promise di
mandare e che gli uomini possono sentire praticando i metodi
d'autorealizzazione di fatto non vivono; cioè non vivono e sentono
coscientemente dopo la morte. Ma in verità, in verità dico a tutti i
devoti, verrà un tempo in futuro (com'è stato rivelato ai grandi
santi secondo questa predizione di Cristo), e il tempo è ora arrivato,
quando gli avanzati discepoli realmente morti - cioè, che con
l'aiuto del guru e con la meditazione sono in grado d'innalzare le
loro anime dalla percezione delle sensazioni del corpo fisico, del
potere e dell'energia del corpo astrale e, infine, della prigionia
fatta di pensiero del corpo causale - ascolteranno il Suono Cosmico
della Vibrazione Santa o Spirito Santo e sentiranno la loro
saggezza emanante dal Figlio di Dio, o dalla Coscienza Cristica
riflessa in tutta la creazione e che è la riflessione di Dio Padre al
di là della creazione. E i devoti avanzati che sono in stretto
rapporto spirituale con il consolante Spirito Santo o Vibrazione
Santa non faranno esperienza dell'oblio della morte come viene
provato dai morti comuni, ma vivranno per sempre - cioè, sentiranno
la loro vita onnipresente in tutta la creazione.
Apparentemente un'anima comune vive solo una volta, perché
non può ricordare la sua identità durante il processo di transizione
da una vita all'altra. Né può ricordare la sua identità quando la
sua anima passa attraverso molte incarnazioni; perciò si dice che
una persona comune vive soltanto una volta, anche se la sua
anima è immortale. Ma un maestro abbastanza avanzato che sta
passando attraverso le sue ultime incarnazioni, e ha bisogno di
porre fine ai suoi desideri latenti, può mantenere l'identità della
sua anima. Queste anime vivono perché imparano gradualmente a
vivere per sempre in Dio, senza che la loro coscienza venga
interrotta dalla morte. Le anime comuni vivono e muoiono molte volte,
senza saperlo, perciò in questo senso esse non vivono per sempre.

Energia Cosmica
Come il Padre ha in Se l'energia eterna o la vita cosmica, così
ha posto l'Intelligenza Cristica nella creazione vibratoria per
dominare l'Energia Cosmica, mediante la condensazione della quale
sono creati i mondi. Inoltre Egli ha dato al Figlio o all'Intelligenza
Cristica il potere di giudicare e creare qualsiasi cosa nell'universo.
E questo Figlio o Intelligenza Cristica si può manifestare
anche sotto forma di uomo o di corpo umano, come è stato nel
caso di Cristo e dei Figli di Dio che hanno ricevuto la Coscienza
di Dio grazie alla trasparenza delle loro coscienze.
Quando Gesù parlava del suo corpo fisico, si riferiva ad esso
come al Figlio dell'uomo; poiché il suo corpo era figlio di un altro
uomo (perché era nato da Giuseppe o del quale si diceva che era
imparentato a Giuseppe, nel modo comune o immacolato, secondo
il caso). Ogniqualvolta Gesù parlò della crocifissione del corpo
fisico, egli disse che era il 'Figlio dell'uomo' che doveva essere
consegnato ai Gentili e crocifisso. Egli parlò del Figlio dell'uomo
o del suo corpo come differente da sé, il Figlio di Dio, il riflesso
emancipato di Dio. Gesù non insegnò mai che l'onnipresente Figlio
di Dio poteva essere crocifisso.
CHE COSA INTENDEVA GESÙ CON RISURREZIONE

"Non stupitevi di questo perché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono
nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per
una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di
condanna. Io non posso fare nulla da me stesso. Giudico secondo quello
che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma
la volontà di Colui che mi ha mandato". (Giovanni 5:
28-30).

'Perché verrà l'ora', cioè, in tutti i tempi futuri è legge che tutte
le persone fisicamente morte sentiranno il suono della Vibrazione
Cosmica e abbandoneranno lo stato inconscio del sonno subcosciente
che assale ogni anima dopo la morte, comprese tutte quelle
buone e tutte quelle che hanno fatto il male. Coloro che hanno
foto il bene saranno resuscitati o reincarnati in una vita terrena
spirituale, grazie agli effetti accumulati delle loro buone azioni.
Quelli che nelle vite passate hanno raccolto il male con i loro
corpi astrali, saranno portati dalla Vibrazione Cosmica a reincarnarsi
in corpi fisici con cattivi cervelli e tendenze, in cattive famiglie.

La Tromba di Gabriele

La Vibrazione Cosmica è la tromba di Gabriele che solleva


corpi astrali e causali delle anime imprigionate - con buono o
cattivo karma - che dormono sotto le tombe dell'incoscienza del
dopo-morte. Grazie all'incoscienza del dopo-morte che invade
tutte le anime, siano esse con buono o cattivo karma, lo Spirito
Santo o la tromba di Gabriele dell'intelligente Vibrazione Cosmica
trasporta le varie anime astralmente imprigionate ai rispettivi lidi
di buoni e cattivi ambienti terreni.
La Vibrazione Cosmica si comporta come onde danzanti nel
mare dell'etere per guidare le anime buone a entrare nei luminosi
segnali vitali prodotti dall'unione delle cellule dello spermatozoo e
dell'ovulo, durante il positivo-negativo rapporto fisico tra buoni
genitori.

Attrarre una Casa Corporea

Quando dei buoni genitori si uniscono fisicamente, essi producono


alla base della colonna spinale una luce derivata dalle correnti
positive e negative della spina dorsale e degli organi sessuali.
Questa luce agisce da segnale per indicare il portale attraverso il
quale una buona anima astralmente imprigionata può essere guidata
per venire concepita fisicamente, nella cellula dove si congiungono
ovulo e spermatozoo. Quando l'anima entra, viene formato
l'embrione e gradualmente il corpo si prepara a nascere. Le anime
che hanno un cattivo karma devono entrare nel corpo di madri
cattive. Quando dei genitori malvagi si uniscono fisicamente
producono una debole luce scura alla base della spina dorsale,
segnalando l'entrata a un'anima con cattivo karma.
Ecco perché Gesù dice con la sua universale Coscienza
Cristica: "lo da me stesso non posso fare nulla". Cioè, Dio, o Gesù
come Intelligenza Cristica, non è un divino autocrate che emette
sentenze sulle azioni della gente. L'Intelligenza Cristica presente
nella materia non punisce mai nessuno; invece, secondo le vibrazioni
di bene o male presenti nelle anime, la legge cosmica con
intelligenza divina pronuncia automaticamente un giudizio buono
o cattivo, secondo il caso. La legge cosmica e i suoi giudizi sono
basati sulla legge di causa ed effetto che governa la nostra vita, ed
è giusta.

Legge d'Armonia

Quando uno sbatte le sue nocche su una pietra, le nocche


vengono automaticamente ferite senza che ci sia stata volontà
della pietra di ferirle; similmente la legge divina dell'armonia crea
condizioni giuste per tutte le anime. Quando un'anima agisce
contro questa legge, allora si fa del male. Per esempio, la carne
della mano è sensibile: se viene immersa nell'acqua fredda ciò
produce un effetto calmante. Se viene messa sul fuoco, brucia. In
questi casi, il fuoco non brucia di sua volontà una persona, ne
l'acqua fredda produce per sua scelta freschezza nella mano di
qualcuno. Chi tocca il fuoco è responsabile della scottatura. Chi
immerge la mano nell'acqua è responsabile della sensazione di
freddo sulla sua mano.

Il Simile Attira il Simile

Il simile attira il simile. Le anime con cattivo karma nascono


nelle famiglie cattive, mentre le anime con un buon karma nascono
nelle buone famiglie. Le famiglie buone e cattive attirano
anime con buone e cattive tendenze secondo il magnetismo dei
loro gusti interiori. Cioè le cattive famiglie desiderano avere anime
con un brutto karma; le buone famiglie desiderano avere
buone anime. Allo stesso modo i cattivi desiderano avere cattive
famiglie, mentre le anime buone desiderano avere delle buone
famiglie. La legge cosmica e l'energia cosmica sono soltanto guide
che aiutano sia le anime buone che le cattive a raggiungere le loro
rispettive destinazioni.
Gesù voleva dire: "lo, la Coscienza Cristica presente in tutta
la creazione e in tutte le anime non cerco di materializzare i miei
desideri sulla terra ma di obbedire alla giusta legge cosmica della
creazione guidata dalla volontà e dalla saggezza della Coscienza
Cosmica - il Padre presente al di là della creazione come Assoluto
Trascendentale e nella creazione come me stesso, l'Intelligenza
Cristica".
L'interpretazione letterale delle parole usate nelle sacre Scritture
ha causato molto male, nelle varie interpretazioni della Bibbia
fatte da scrittori intellettuali che avevano poca o nessuna percezione
diretta e intuitiva della verità. La parola 'sepolcri' usata da
Gesù non significa che saranno risuscitate solo le anime che
vengono sepolte nei sepolcri. Molti corpi non vengono sepolti, ma
cremati e le loro ceneri disperse al vento.
La parola 'sepolcro' fece pensare agli scrittori che le anime
stavano aspettando sotto terra, pronte ad essere risuscitate quando
Gabriele avesse suonato la sua tromba. Sembra che per venti
secoli Gabriele non abbia suonato la sua tromba, perché gli scheletri
di milioni di persone si possono trovare ancora nei loro
sepolcri. E quale crimine per Gabriele fare aspettare per secoli i
buoni e i cattivi senza discriminazione. E supponiamo che Gabriele
suonasse la sua tromba oggi, i malvagi che furono sepolti ieri
verrebbero risuscitaci dopo un giorno d'attesa, mentre le anime
morte venti secoli fà sarebbero risuscitate dopo venti secoli. Questa
concezione popolare della risurrezione è infondata, rivoltante
nociva e irragionevole. Gesù fu risorto o reincarnato in un corpo
distrutto dalla morte e rimodellato in tre giorni.
Significato di 'Sepolcri'

'Sepolcri' indica lo stato dopo-morte di stupore mentale o di


sonno incosciente per il quale devono passare la maggioranza delle
anime. Quasi tutte le anime, eccetto quelle evolute, vengono
seppellite sotto i sepolcri del sonno subcosciente. La coscienza di
veglia dell'uomo è seppellita nel sepolcro del sonno incosciente.
Durante il sonno egli non è cosciente del corpo e dello stato di
sonno che seppellisce l'anima vigile dell'uomo. Durante il sonno il
corpo astrale e il corpo causale si ritirano dai muscoli e
s'addormentano nelle cavità degli organi interni, nella spina dorsale e
nella mente subcosciente.
Durante il risveglio, la forza vitale vibra all'esterno con molti
suoni e risuscita il corpo astrale e la mente addormentati dell'uomo.
Similmente, lo stato dell'incoscienza dopo la morte e considerato
come dei sepolcri che seppelliscono tutte le anime con buono
o cattivo karma dentro i loro corpi astrali e causali. Il tempo di
questo sonno-morte e differente per le varie persone, secondo le
loro caratteristiche individuali, proprio come persone con abitudini
diverse dormono per brevi o lunghi periodi.
Come la vibrante forza vitale risuscita la vigile coscienza dell'uomo
nello stato di veglia, così la voce della vibrante energia
cosmica innalza le anime con buono o cattivo karma - con i loro
corpi astrali e causali - dalla tomba dello stato dopo la morte
nell'ambiente spirituale del cielo o della terra, o nel buono o
cattivo ambiente della vita terrena.

Tutte le Vibrazioni Hanno Suoni

La parola 'voce' confonde molto perché fa pensare a un essere


umano, ma tutte le vibrazioni hanno le loro voci o suoni distintivi.
Anche l'Energia Cosmica, o Vibrazione, ha una voce o Suono
Cosmico, che è chiamato Amen dai Cristiani, e Aum o Om dagli
Indù. Questo Amen è il testimone fedele all'inizio della creazione
- cioè tutta la creazione vibratoria è accompagnata dal Suono
Cosmico di Amen o Om o Parola o Spirito Santo, che è la prima
manifestazione vibratoria di Dio.

Significato di 'Voce'

Dio è la Parola o Om o Spirito Santo o Vibrazione Cosmica o


Energia Cosmica. Dio è il Suono Cosmico risultante dall'Energia
Cosmica e dalla vibrazione Cosmica. La prima manifestazione di
Dio è la Parola o l'Intelligente Suono Vibratorio Cosmico. In
tutta la Bibbia, dovunque viene usata la parola 'voce' o l'espressione
'Dio disse', ciò non significa che Dio ha parlato mediante
una gola, ma che ogniqualvolta Dio ha voluto creare qualcosa di
definito la Sua volontà ha stimolato ed energizzato l'Energia
Cosmica che produce vari suoni. Quindi 'Dio disse' significa 'Dio
vibrante', e la Sua voce indica la Sua Intelligente Vibrazione ed
Energia Cosmica.

Nel Sonno il Corpo Viene Dimenticato

La risurrezione della vita indica la reincarnazione o il nuovo


sorgere delle anime da sotto i sepolcri dello stato incosciente del
dopo-morte. Durante il sonno l'anima non è cosciente del corpo
fisico. Allo stesso modo, dopo la morte l'anima non è cosciente
dei suoi corpi astrale e causale, addormentati nel sonno incosciente
della morte. Come potrebbero le anime addormentate nello
stato dopo la morte vigilare sui loro scheletri disintegrati seppelliti
nei sepolcri?
Nel sonno la prima cosa che viene dimenticata è il corpo.
Similmente, nella morte la prima cosa che viene dimenticata è il
corpo fisico. Malgrado si dimentichi il corpo fisico, nel sonno c'è
ancora un legame tra esso e l'anima, così svegliandosi l'anima
torna di nuovo cosciente del corpo dimenticato. Nella morte, la
connessione dell'anima con il corpo fisico viene tagliata
permanentemente. Il caso di Gesù Cristo fu eccezionale perché,
anche se con la morte la sua anima fu separata dal corpo fisico,
con un atto di volontà egli ricostruì con l'Energia Cosmica il suo corpo
dilapidato, alloggiandovi di nuovo la sua anima. In questo caso,
l'anima di Gesù Cristo risuscitò nello stesso corpo. L'anima di Elia fu
risuscitata o reincarnata nel corpo di Giovanni il Battista.
Inoltre, come un'anima dopo l'incoscienza del sonno si sveglia
nel corpo fisico grazie alla ritirata forza vitale che dalla spina dorsale
e dal cuore và nei nervi sensori motori, nello stesso modo le
anime addormentate nello stato dopo la morte sono svegliate
dall'Intelligente Energia Cosmica vibratoria (la Sua voce) e sono
spinte a entrare nelle nuove case di protoplasma fatte di cellule di
spermatozoo e ovulo che diventano embrione.

Sonno e Morte

La differenza tra svegliarsi dopo il sonno e svegliarsi dopo la


morte è questa: nel sonno un'anima si sveglia dallo stato
subcosciente alla coscienza dello stesso corpo fisico dimenticato nel
sonno. Mentre terminato il sonno della morte, un'anima non si sveglia
nello stesso corpo ma in uno differente. La risurrezione di
bene e male dipende dalla quantità di bene e male compiuto
usando il libero arbitrio dell'uomo, ed è basata sulla legge scientifica
di causa ed effetto.
Poche azioni cattive non possono condannare un'anima fatta ad
immagine di Dio ad essere eternamente condannata alla sofferenza.
Poche azioni buone non possono qualificare un'anima a godere
dell'immortalità eterna, La quantità di bene e male presente nelle
anime le porta più vicine a Dio o le allontana sempre più da Dio.
Sulla terra nascono diversi tipi di anime buone, ma quando una
raggiunge il bene finale, o Dio, essa non deve necessariamente
tornare sulla terra, a meno che non sceglie di farlo di sua spontanea
volontà.

Una Causa Finita

Malgrado abbia potuto commettere molti peccati, anche se potrebbe


essere il più grande di tutti i peccatori, e anche se ha
continuato a peccare per molte incarnazioni, un'anima fatta ad
immagine di Dio non può essere condannata o giudicata colpevole
di peccato per sempre. Una causa finita non può avere un effetto
infinito.
Essendo fatta ad immagine di Dio, l'anima è potenzialmente ed
eternamente buona, ma a causa del cattivo uso del suo libero
arbitrio può immaginare di essere cattiva; proprio come un figlio
di re sotto l'ebbrezza del liquore può pensare di essere povero, ma
non appena si riprende dall'intossicazione dimentica quella
coscienza di povertà. Allo stesso modo, quando un'anima - che
non è stata fatta con il peccato - si sveglia in Dio, allora ricorda
la sua vera natura che è eternamente buona.
Inoltre, Dio e Cristo non giudicano. Noi, che siamo fatti a loro
immagine, siamo inerentemente obbligati ad essere felici quando
siamo in armonia con Dio e la Coscienza Cristica. E quando
agiamo differentemente, contro l'armonia di Dio, soffriamo a causa
delle nostre stesse azioni.

L'Uomo Punisce Se Stesso

Questo è il motivo per cui Gesù dice chiaramente: "Da me


stesso io non faccio nulla . Giudico secondo quello che ascolto".
Cioè, l'Intelligenza Cristica agisce secondo le vibrazioni della legge
cosmica di Dio che governa le nostre vite. Vivendo erroneamente
un'anima può creare un inferno fisico e mentale, causandosi più
sofferenza di quella che subirebbe nell'inferno di fuoco dopo la
morte così come è stato creato dall'immaginazione vendicativa
dell'uomo. E vivendo bene un'anima può creare dentro di se un
posto più dolce del paradiso.
Sotto l'influenza dell'illusione l'uomo attribuisce all'amorevole
Dio, che è equamente il Padre di tutti, uno spirito vendicativo che
crea inferni e purgatori. Nel Suo Amore Infinito Dio chiama
continuamente l'anima a ritornare nel Suo eterno regno di
Beatitudine. Ma quando abusano dell'indipendenza data loro da Dio,
le anime s'allontanano da Lui e si rotolano nel fango della sofferenza,
punendosi con gli effetti dei loro stessi errori.
L'idea di un cielo eterno è vera, poiché siamo fatti ad immagine
di Dio, e alla fine del sentiero delle reincarnazioni messe in moto
dai nostri aberranti desideri materiali troveremo il beato Padre
Celeste che aspetta di ricevere i Suoi figli prodighi, per accoglierli
con il vitello grasso della Gioia eterna e sempre-nuova. Ma l'idea
della dannazione eterna per le anime eternamente benedette, fatte
ad immagine di Dio, è insostenibile e dev'essere screditata e bandita
dalle menti superstiziose degli uomini.

"Se fossi io a rendere testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non


sarebbe vera; ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la
testimonianza che mi rende è verace". (Giovanni 5: 31-
32)

Gesù voleva dire: "Non è giusto o vero o corretto che io renda


testimonianza al mio essere. C'è un altro, la trascendentale
Coscienza Cosmica al di là della creazione (Dio Padre), la cui
Coscienza Cristica riflessa in tutta la materia rende testimonianza al
mio essere; cioè, dichiara che la mia saggezza è derivata da Lui.
Ed io, Coscienza Cristica, so intuitivamente che la testimonianza
di Dio Padre su di me, o qualsiasi cosa Dio dichiari attraverso la
mia voce e i miei insegnamenti su di me e le mie caratteristiche, e
sul mio stato di Salvatore di tutti gli esseri, è vera".

Gesù e Giovanni

"Voi avete inviato messaggeri a Giovanni ed egli ha reso testimonianza


alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste
cose perché possiate salvarvi. Egli era una lampada ardente e splendente,
e voi avete voluto rallegrarvi solo un momento alla su luce".
(Giovanni 5: 33-35)

Gesù voleva dire: "Voi credevate in Giovanni, ed egli rese


testimonianza e dichiarò la verità che vide dentro di sé. Voi avete
ricevuto la verità di Dio indirettamente, attraverso la testimonianza
della coscienza umana di Giovanni. Ma io, Gesù Cristo, avendo
la coscienza unita con l'Intelligenza presente in tutta la creazione,
non parlo mosso dalla conoscenza derivata da un altro uomo.
Queste verità che dichiaro, e che vi salveranno dalla sofferenza
imposta dalla coscienza fisica, io le ricevo da Dio Padre. Giovanni
ardeva d'amore divino e splendeva con l'amore della saggezza di
Dio, e voi avete voluto gioire soltanto per poco, guardando la
gloria di Dio, ma senza seguirlo sinceramente".
"Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere
che il Padre mi ha dato da compiere, queste stesse opere che sto facendo
mi rendono testimonianza che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre
che mi ha mandato mi ha reso testimonianza. Voi non avete mai udito la
sua voce, né avete visto il suo volto, e non avete la sua parola che dimora
in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato".
(Giovanni 5: 36-38)

Gesù voleva dire: "Ma io, Coscienza Cristica, con la mia percezione
universale testimonio e contemplo una saggezza più grande
di quella di Giovanni. Giovanni può avervi ispirato un poco in
Dio, ma la mia opera di risuscitare di nuovo le anime in Dio,
com'è manifesto nelle vite dei discepoli e nei miracoli che faccio
secondo la volontà del Padre e in tutte le riforme divine che Dio
mi ha dato da fare durante la vita terrena, tutte queste cose
portano sufficiente testimonianza che in me vibra l'assoluta
coscienza di Dio (e non quella parziale, come in Giovanni). Come la
prova della crema sta nel mangiarla; così le mie diverse dimostrazioni
di potere divino provano ampiamente che la manifestazione
di Dio in me è più piena e più grande che in Giovanni; e le mie
opere, la mia coscienza, i miei insegnamenti ricevono testimonianza
e sono garantiti dalla coscienza del Padre Celeste.
"0 voi anime identificate al corpo, in nessun periodo della
vostra vita avete mai ascoltato l'Intelligente Suono Cosmico che
emana dal cosmo e da tutta la creazione vibratoria, né avete visto
la Luce Cosmica emanante dalla Vibrazione Cosmica e diffusa in
tutta la creazione vibratoria. Perché se qualcuno di voi fosse stato
benedetto con tale esperienza, avreste saputo che Dio può essere
visto come Luce Cristica in tutta la creazione e come suono
vibrante nei devoti guidati intelligentemente dalle loro comunioni
estatiche. Inoltre, se aveste conosciuto Dio, avreste capito che Egli
può assumere la forma di qualsiasi santo, e apparire davanti ai
vostri occhi e parlarvi".

La Domanda del Devoto

"Il gas fatto d'idrogeno e ossigeno è invisibile, ma può essere


convertito in un pezzo di ghiaccio solido; allo stesso modo lo
Spirito invisibile può manifestarSi in qualsiasi forma mediante la
domanda del devoto. Ma bisogna ricordare che sebbene Dio possa
apparire al devoto sotto forma umana o come una grande luce o
l'intelligente suono cosmico, Egli non può essere circoscritto dai
limiti di un corpo o della vibrazione materiale, poiché Dio è
eternamente presente laddove la vibrazione non può entrare.
"Come l'invisibile Dio è diventato i mondi visibili, gli universi,
la natura, la terra e l'uomo, così Dio può assumere qualsiasi forma
desideri. Quando Egli è Onnipresenza invisibile, allora è impersonale.
Quando Egli è visibile alla luce della devozione di un devoto,
allora è personale. Perciò è sciocco discutere se Dio è personale
o impersonale. Egli è tutte e due le cose. E siccome non credete
nell'Intelligenza Cristica manifestata nella mia coscienza, questo
dimostra che non avete sentito la Vibrazione Cosmica di Dio
dentro di voi. Tutti i devoti che hanno udito il Suono Cosmico
sanno che non è una vibrazione comune, ma che dentro di essa c'è
l'intelligenza e l'ispirazione della Coscienza Cristica".

"Voi scrutate le Scritture, credendo tramite esse di avere la vita eterna;


ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. Ma voi non volete
venire a me per avere la vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma io vi conosco e so che non avete
in voi l'amore di Dio. lo sono venuto nel nome del Padre mio e voi non
mi ricevete. Se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. E come
potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la
gloria che viene da Dio solo?". (Giovanni 5: 39-44).

Gesù voleva dire: "Cercate le parole dei saggi nelle sacre


Scritture nelle quali pensate siano presenti la vita e la saggezza
eterna, poiché anche quelle Scritture parlano della mia venuta. E
tuttavia voi non venite a me, da colui nel quale non dovete
pensare alla vita eterna, ma che è la stessa manifestazione nella
carne della vita eterna. Se venite a me, le vostre isolate e piccole
vite trascinate lontano da Dio troveranno unione con la vita cosmica.
Congiungendovi con la vita eterna avrete la realizzazione di
tutti i vostri desideri e la libertà dalla ruota di nascita e morte
creata dai vostri desideri materiali.
"Non sto cercando la gloria personale dagli uomini, eccetto che
vi chiedo d'ascoltarmi affinché possa darvi il messaggio di Colui
che mi ha mandato. Io non cerco la deperibile gloria dagli uomini,
perché ho ricevuto il permanente riconoscimento e l'amore di Dio.
ma so che le vostre anime sono rivolte verso il mondo materiale,
amando le sue manifestazioni, e questo vi ha fatto dimenticare il
sempre piacevole e liberante amore di Dio dentro di voi. Coloro
che con pseudo-brillantezza attirano la vostra attenzione con
l'eloquenza; l'esagerazione e l'appello emotivo, gettano su di voi il
loro falso incantesimo. Io sono venuto a proclamare il mio Padre
Cosmico non con l'appello emotivo, ma appellandomi alla vostra
intelligenza".

Come Potete Credere?

"Rifiutate di ricevere in voi la mia saggezza redentiva riguardante il


Padre. Come potete credere che l'atto e l'assicurazione
della protezione di Dio è la massima garanzia onorata da tutta la
creazione, quando voi avete imparato a desiderare ardentemente la
futile, incostante, vana e poco duratura lode dell'uomo? L'attenzione
della gente verso di voi e incostante, ma l'amorevole attenzione o
l'amore di Dio è eterno e garantisce una guida e una
sicurezza sempre certa. Non perdete tempo cercando l'incostante
lode dell'uomo, piuttosto utilizzate ogni momento della vostra vita
facendo quelle azioni che attirano l'attenzione e il favore di Dio.

"Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi
accusa, Mosé, nel quale avete riposto la vostra speranza. Se infatti credeste
a Mosé, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. Ma se non
credete alle sue Scritture, come potrete credere alle mie parole?".
(Giovanni 5: 45-47).

Gesù voleva dire: "Non pensate che perché non m'ascoltate, io


v'accuserò e vi considererò responsabili davanti al Padre. (Sulla
croce, invece di accusare, Gesù disse: 'Padre, perdona loro, perché
non sanno quello che fanno'. Qui Gesù rivelò la sua natura
tutto amore e perdono che non solo voleva portare le anime a
Dio, ma voleva amare e per mezzo dell'amore sollevare le anime
dalla melma dell'errore).

Amore Incondizionato

"C'è un profeta, Mosé, che giudica giustamente i vostri peccati


davanti a Dio secondo la saggezza divina, e voi avete fiducia in
lui. Mosé aveva l'amore condizionato del padre verso il figlio. Se
il figlio era buono il padre lo amava, ma se era cattivo il padre lo
puniva, Mosé trattava i suoi discepoli con l'amore condizionato
del padre, ma l'amore che io vi do è simile all'amore incondizionato
della madre che ama il figlio senza badare se questi è buono o
cattivo. Ed è strano che quando credete a Mosé, voi non credete a
me che ho per voi un amore più grande di quello che aveva Mosé.
E se non credete ai visibili scritti profetici di Mosé, poiché Mosé
scrisse della mia venuta nelle sacre Scritture, come potrete credere
soltanto alle mie parole?".
Secondo la condotta di un vero devoto di Dio, Gesù stava
cercando di persuadere i suoi fratelli confusi dall'ignoranza mediante
la ragione e manifestando amore e umiltà, e non con le
minacce teologiche e la paura della punizione divina o con la
costrizione dei miracoli fisici. Se Dio Onnipotente usasse la forza
per fare ritornare a Se i Suoi figli prodighi, questi sarebbero
creature meccaniche e non piene di spirito.
Dio diede agli uomini il libero arbitrio, affinché essi potessero
accettarLo o rifiutarLo se volevano, sperando forse che l'uomo
avesse usato la ragione per abbandonare i piaceri temporanei della
carne e avesse scelto l'amore eterno nel Suo Spirito. Con tutti i suoi
poteri miracolosi, Gesù stava discutendo con le persone ignoranti
cercando di destare in loro la saggezza, con la quale avrebbero
potuto usare il loro libero arbitrio per abbandonare i mali dei piaceri
dei sensi e cercare la permanente beatitudine sempre nuova meditando su Dio.

I MIRACOLI NON SI POSSONO COMPIERE SENZA LA COSCIENZA DIVINA

"Giovanni intanto, che era in carcere, quando sentì parlare delle opere del
Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 'Sei tu colui che
deve venire o dobbiamo attenderne un altro?', Gesù rispose: 'Andate e
riferite a Giovanni ciò che udite e vedete. I ciechi recuperano la vista, gli
storpi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi riacquistano l'udito, i
morti risuscitano e ai poveri è predicata la buona novella. Beato colui che
non si scandalizza di me!". (Matteo 11: 2-6).

Gesù disse: "Tornate indietro e riferite a Giovanni il Battista


tutto ciò che avete visto e sentito sulle dimostrazioni di Dio fatte
tramite me: come i ciechi fisici e spirituali ricevono la vista fisica
o la visione spirituale interiore; gli zoppi camminano; i lebbrosi
fisici, morali e spirituali vengono guariti e mondati dalla saggezza;
i sordi fisici riacquistano l'udito, i sordi spirituali ascoltano la voce
della saggezza; i morti fisici vengono nuovamente risuscitati
dall'energia cosmica; gli uomini spiritualmente morti vengono
rinnovati dalla saggezza e dal battesimo spirituale, e i poveri di
spirito ricevono il contatto vivente della saggezza e della vibrazione di Dio.
(Vangelo significa 'Parola sacra o Vibrazione di Dio'). Dio non
parla mai a nessuno, eccetto ai Suoi devoti. Naturalmente Egli
può parlare al devoto mediante una forma umana, ma di solito
parla attraverso vibrazioni intelligenti che si manifestano come
suoni nell'etere; oppure, Dio fa vibrare la Sua saggezza attraverso
l'intuizione del devoto.
Gesù parla del suo messaggio vibrante di coscienza Divina.
Nessuno può predicare la verità vibrante di Dio se non la sente
dentro di sé. I comuni insegnanti spirituali predicano e parlano
della verità grazie al sapere libresco, ma i Maestri come Gesù
parlano della verità che sentono nella loro coscienza.

'Non la Mia Gloria'

"È benedetto colui che non trova colpa in me, accusandomi


di egotismo, o che faccio i miracoli per magnificare la mia gloria.
Benedetto colui che invece apprezzerà le dimostrazioni dei miracoli
spirituali che faccio con l'autorizzazione e la volontà di Dio, per
riportare a Lui altre anime illuse".
I miracoli fatti dalle anime semisviluppate possono ingannarle,
quando cominciano ad essere rovinate dalla lode degli ammiratori,
dimenticando di dare lode e gloria a Dio soltanto. I miracoli non si
possono compiere senza la coscienza divina, perciò è folle cercare
l'autoelogio. Nel corso del suo più alto sviluppo spirituale il devoto
riceve il dono dei miracoli, ma usarli senza il permesso di Dio è
peccato e porta come conseguenza la degradazione spirituale.
Gesù realizzò che normalmente l'ostentazione dei miracoli può
essere un'offesa divina, ma chiunque riconosceva ch'egli stava
facendo i miracoli per manifestare la gloria di Dio era benedetto,
perché avrebbe ricevuto la realizzazione divina.

"Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle


folle: 'Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal
vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide
vesti? Coloro che portano morbide vesti dimorano nei palazzi dei re.
E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, vi dico, anche
più di un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero,
che preparerà la tua via davanti a te'".
(Matteo 11: 7-10).

Giovanni il Battista

Gesù chiese alla folla, in mezzo alla quale c'erano molti seguaci
di Giovanni che erano andati a trovarlo nel deserto:
"Che cosa siete andati a cercare nel deserto? Non un uomo
vestito con morbidi e splendidi indumenti di seta, ma Giovanni il
Battista vestito solo di pelli. Egli è una canna divina vibrante al
vento di Dio. Certamente non siete andati a cercare un'autorità
politica splendidamente vestita, che si può trovare nella corte di
un re, ma nel deserto siete andati a vedere un uomo di maggiore
autorità spirituale di quelli che si trovano nelle corti terrene dei
re. Si, siete andati a vedere un profeta che parlava di Dio. Ma egli
è più grande di un comune profeta, poiché è un profeta speciale
che fu predestinato ad essere il mio precettore in una incarnazione
passata e a svolgere una grande parte nel piano divino; infatti
questa volta egli venne sulla terra per proclamare il figlio di Dio in me".
Ecco perché Gesù citò dalle sacre Scritture:

"Ecco, Io (Dio) mando il mio messaggero (Giovanni il Battista) davanti


a te (prima di te); egli preparerà la strada davanti a te (ed è ordinato che
il mio messaggero divino Giovanni farà riconoscere alle menti delle persone
il Cristo in te, o figlio mio Gesù)". (Marco 1:
2).

"Ecco, manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me; e


subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; l'angelo
dell'alleanza,
che voi desiderate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti".
(Malachia 3: 1).

Anche se Dio ha dato indipendenza a tutta la creazione, tuttavia,


in questo cosmo disordinato da Satana, Dio ha certi piani da
portare a termine per sconfiggere l'influenza di Satana e ristabilire
il Suo regno. Di tanto in tanto i profeti dichiarano la volontà di
Dio: per questo Gesù citò ch'era stato ordinato da Dio molto
tempo prima, com'era espresso nelle sacre Scritture, che Giovanni
il Battista doveva annunciare Gesù Cristo. Il guru doveva far
conoscere il suo discepolo Gesù al mondo.

"In verità vi dico: tra i nati di donna non è mai sorto uno più grande
di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più
grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei
cieli è oggetto di violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge
e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete
capire, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda".
(Matteo 11: 11-15).

"In verità dico a voi tutti che tra coloro che sono nati dalla
carne non c'è stato nessuno più grande di Giovanni il Battista,
poiché egli è stato scelto per battezzare Gesù Cristo, riformatore
di un ciclo del mondo".
Gesù sottolineava continuamente la grandezza di Giovanni il
Battista, e tutto ciò che era stato nella precedente incarnazione
(come Elia) e tutto ciò che doveva compiere in relazione a lui
(Gesù).

'Il Più Piccolo in Cielo'

"Nondimeno chiunque ha ottenuto la liberazione finale nella


misura più piccola possibile nel regno dei cieli è più grande di
Giovanni il Battista". Qui Gesù distingue tra l'autorealizzazione
nella vita terrena di Giovanni il Battista e l'autorealizzazione
perfino della più piccola anima individuale che viene definitivamente
liberata nel regno di Dio.
"E dal tempo antecedente Giovanni il Battista fino ad ora, o
fino al momento presente e a tutti i tempi futuri, il regno di Dio
è oggetto di violenza (permette di venire conquistato da una forte
e violenta volontà e determinazione)". Gesù dice, con il grande
yogi Patanjali, che i devoti fortemente determinati ottengono la
salvezza e il celestiale stato di beatitudine puntando con forza la
loro visione, forza vitale e concentrazione su Dio. 'E i violenti lo
prendono con la forza' significa che un'anima che medita
profondamente, intensamente e continuamente, è guidata da un degno
yogi precettore, sa come staccare velocemente e con forza la sua
vita dal corpo, permettendole di unirsi all'energia cosmica presente
nello spazio. Questo libera l'anima dalla prigione corporea e la
unisce con la propria dimora cosmica in tutto lo spazio. Patanjali
sottolinea in particolare che coloro che sono assai desiderosi di
conoscere Dio e meditano profondamente, si uniscono rapidamente
con lo Spirito. La suddetta legge, che il regno dei cieli può
essere ottenuto rapidamente dalle persone spiritualmente
desiderose, è manifestata nella vita di Giovanni il Battista, che conquistò
il regno di Dio con la forza della sua volontà.

I Profeti del Vecchio Testamento

I profeti o veggenti del Vecchio Testamento che rivelarono la


volontà di Dio, e la legge - cioè, il piano di Dio progettato nella
creazione e rivelato attraverso le sacre Scritture - profetizzarono
sugli avvenimenti spirituali finché alcune di quelle profezie si
adempirono di fatto nella vita di Giovanni il Battista, che doveva
venire sulla terra secondo i piani divini, e com'era stato predetto
dai profeti.
Quindi Gesù disse e spiegò come la vita di Giovanni il Battista
non era un evento fortuito, ma determinato secondo il piano
divino. Allora Gesù disse: "Tutti quelli che hanno il potere della
visione per ricevere e comprendere la verità, circa la profezia della
venuta di Giovanni il Battista realizzino che egli non è altri che
l'Elia di un'incarnazione precedente".
Qui Gesù indica in maniera precisa che soltanto la reincarnazione
spiega come le anime, che prese dalla morte abbandonano le
rive della vita senza poter raggiungere la salvezza, possono di
nuovo sforzarsi e raggiungere la liberazione finale attraverso molte
altre incarnazioni umane. Reincarnazione significa che quando
un'anima lascia il corpo in uno stato poco sviluppato essa deve
ritornare in un altro corpo nella vita terrena per completare il suo
sviluppo spirituale e riguadagnare la coscienza della sua persa
identità con Dio. Gesù dice chiaramente che l'anima di Elia era
entrata nel corpo di Giovanni il Battista poiché non aveva raggiunto
la liberazione finale e perché secondo il piano divino doveva
compiere certe attività in relazione con la vita di Gesù.

Udito Spirituale

"Chi ha orecchie spirituali per ascoltare e sentire la vibrazione


della verità ascolti o realizzi la verità che sta dietro le mie parole".
Molti di quelli che ascoltarono Gesù resero giustizia all'azione
di Dio, perché erano stati battezzati o preparati spiritualmente da
Giovanni il Battista. Ma gli Scribi e i Farisei, che non erano stati
battezzati o preparati da Giovanni, rifiutarono il consiglio di Dio
che veniva tramite Gesù, anche se questo consiglio veniva dato
per il loro bene.

"A chi paragonerò questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli


seduti nelle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo
suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non
avete pianto. È venuto Giovanni che non mangia e non beve, e hanno
detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e
dicono: Ecco un mangione e un beone, amico di pubblicani e peccatori.
Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere".
(Matteo 11: 16-19)

Gesù disse che gli uomini di questa generazione sono come


bambini ignoranti che siedono pigramente in un mercato; senza
comprare niente né impegnandosi in giochi felici, ne rammaricandosi
di sprecare il tempo inutilmente. Quello che Gesù voleva dire
è che il mondo è un mercato, dove la gente con il proprio lavoro
compra cose materiali o spirituali. Ma molte persone sono ignoranti
e sciocche come bambini, che vengono sulla terra e sono troppo
pigri per spronarsi l'un l'altro a impegnarsi in cose che vale la
pena di fare. Queste persone si accusano sempre reciprocamente
della colpa di non essere progressive, e dicono: "Vi abbiamo
suonato il flauto, ma non avete danzato". Invece d'impegnarsi
nelle cose spirituali, queste persone ignoranti sperperano il loro
tempo nella pigrizia fisica e mentale. Occasionalmente alcuni si
lamentano di sprecare inutilmente il tempo prezioso della vita,
mentre altri non versano mai una lacrima per la vita che
sperperano infruttuosamente oziando.
Gesù voleva dire che in questo mercato della terra, dove i veri
devoti sono impegnati ad acquistare le qualità spirituali, alcuni
trovano occasionalmente piacere nelle cose spirituali, mentre altri
non trovano nessun piacere nella cultura spirituale. Alcuni si
lamentano perché non trovano la verità, e altri non piangono mai
perché non trovano la verità. Inoltre egli voleva dire che questa
terra è piena di gente che passa il tempo ad accusarsi reciprocamente
di non progredire spiritualmente. Ecco perché i Farisei
passano il loro tempo nell'ozio e nell'indifferenza interiore,
accusandosi reciprocamente della colpa di sprecare tempo. Presi dalla
follia, essi agiscono come bambini ignoranti e non riescono a
trarre vantaggio del bene portato loro da Dio mediante Gesù.
Il Mercato della Vita

Gesù continuò: "Voi Scribi e Farisei impegnati a sperperare


il vostro tempo nel mercato della terra dove potreste
trovare Dio, voi siete ignoranti, indifferenti, ciechi e mentalmente
sconcentrati, e perciò non avete potuto riconoscere la grandezza
spirituale di Giovanni il Battista e il bene che avrebbe potuto
farvi. Voi folli pensate che egli sia posseduto da un demonio,
anche se esternamente è abbastanza autocontrollato perfino da non
mangiare pane o bere vino. Se di uno esternamente autocontrollato
potete pensare che sia posseduto da un demonio, allora come
potrete riconoscere il figlio di Dio nascosto dietro il figlio dell'uomo,
o la natura umana che esternamente mangia e beve? Voi
pensate a me come a un goloso, a un beone, a uno che si associa
con pubblicani e peccatori. Voi non sapete che qualsiasi cosa
facciano, anche se esternamente non viene compresa, tutti i figli
della saggezza come me sono giustificati dalle sottili e immutabili
leggi della vera saggezza interiore".
Qui Gesù enfasizzò che sebbene Giovanni era molto avanzato
tuttavia si trovava in uno stato d'autodisciplina spirituale nel quale
doveva digiunare e seguire certe leggi di azioni fisiche; mentre
lui (Gesù), anche se prendeva pane e vino, era molto più avanti di
Giovanni il Battista e aveva ottenuto la coscienza Divina, così che
mangiare pane e bere vino secondo la consuetudine non aveva
connessione se non con la sua natura fisica (il figlio dell'uomo), e
non toccava la natura spirituale manifestata in lui come Figlio di
Dio.

Autodisciplina

Gesù voleva dire che Giovanni il Battista era cosciente del


corpo, e perciò malgrado la sua spiritualità interiore doveva seguire
una disciplina fisica, mentre il Figlio di Dio in Cristo era
completamente distaccato dalle azioni del figlio dell'uomo, Gesù.
Egli voleva dire che gli Scribi e i Farisei erano talmente ciechi
spiritualmente che se non potevano riconoscere la spiritualità
dell'esteriormente disciplinato Giovanni il Battista, come potevano
riconoscere la grande spiritualità di Gesù nascosta dietro la vita
apparentemente immutata e comune dei vecchi tempi? Gesù non
condannò l'autodisciplina di Giovanni il Battista, né approvò il
mangiare e il bere quando non si è guidati dalla saggezza, ma
disse semplicemente che l'individuo spiritualmente cieco non può
riconoscere la bontà dell'uomo neanche quando questi è
esternamente buono, né può riconoscere la profonda spiritualità nascosta
dietro una vita semplice.

Guidato dalla Saggezza

Inoltre Gesù sostenne che le sue azioni erano guidate dalla


saggezza. Cioè, qualsiasi cosa faceva era guidata soltanto dalla vera
saggezza intuitiva. Gesù mangiò e bevve per essere socievole con i
pubblicani e i peccatori, per fare sentire ad essi che era con loro.
Così facendo, Gesù poteva frequentare da vicino i peccatori o
coloro che sbagliavano e avevano bisogno di lui, e che egli poteva
aiutare grazie alla confidenza che avevano in lui considerato come
uno di loro. Se Gesù avesse assunto un'attitudine ostile contro
tutte le attività sociali sarebbe stato evitato da tutti, e per lui
sarebbe stato impossibile fare del bene a tutti. Gesù sapeva che il
suo mangiare e bere non avrebbe fatto del male a lui o ad
altri, e che la vicinanza della sua personalità magnetica avrebbe
redento i peccatori dai loro errori. Gesù sapeva, che il suo mangiare
e bere non era importante, mentre per lui era della massima
importanza associarsi con i peccatori, diventando apparentemente
uno di loro e simpatizzando con loro.

"Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior


numero di miracoli, perché non si erano convertite: "Guai a te, Corazin!
Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i
miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto
penitenza, in cilicio e cenere. Ebbene, vi dico che nel giorno del giudizio
Tiro e Sidone avranno una sorte meno dura della vostra. E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché se
a Sodoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, ancora oggi essa
esisterebbe! Ebbene, vi dico: 'Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno
dura della tua!". (Matteo 11: 20-24)

"O abitanti di Corazin e Betsaida, voi avete visto le potenti


opere del potere segreto di Dio, ma non ne avete tratto abbastanza
profitto da cambiare le vostre vie, anche se avete assistito a delle
dimostrazioni spirituali e avete visto cosa potrebbero fare per voi.
Alla fine la vostra attitudine mentale per niente ricettiva vi porterà
a seguire le vie del male e a cadere nelle sue fosse di dolore.
Anche gli abitanti delle antiche città di Tiro e Sidone sarebbero
stati più ricettivi se avessero visto queste dimostrazioni divine;
essi si sarebbero pentiti profondamente delle loro cattive vie,
facendo la penitenza di portare il cilicio e ricoprirsi di cenere.
Vi profetizzo che quando lascerò questo corpo, stando nella mia Coscienza
Cristica, guarderò con gioia le anime dei morti di Tiro e
Sidone innalzati in una più alta regione d'esistenza vibratoria".

Che Cos'è il Giorno del Giudizio?

Il giorno del giudizio non è stabilito dagli dèi in un certo


periodo, ma generalmente consiste di quel tempo dopo la morte
quando le anime disincarnate ricevono il giudizio, o i frutti delle
azioni, secondo le azioni accumulate delle vite passate. Perciò, il
giorno del giudizio è quel tempo dopo la morte quando le anime,
in conformità con il loro karma individuale, ricevono il giudizio
secondo la legge cosmica riguardo al tipo di rinascita o di promozione
spirituale che devono avere sulla terra o su un'altra più alta
sfera d'esistenza.
"Ed è per questo che io so e posso predirvi, o abitanti di
Corazin e di Betsaida, che a causa della vostra indifferenza
spirituale voi raccoglierete frutti cattivi nel giorno del giudizio dei
vostri karma, dopo la morte, e anche gli abitanti di Tiro e Sidone
nel giorno del giudizio dei loro karma raccoglieranno risultati
migliori, grazie ai loro modi di vivere meno malvagi. La mia
coscienza - che è onnisciente, continua e ininterrotta dalla morte -
vede adesso tutto ciò che accadrà in futuro a tutti voi. Io
profetizzo che nel giorno del vostro giudizio certamente mi rattristerò
per la vostra follia, o abitanti di Corazin e Betsaida".
Riguardo a Cafarnao (sua fissa dimora durante la sua vita
pubblica, e perciò la città maggiormente favorita) Gesù dice come essa
soffrirà nel futuro; dice anche che i suoi abitanti sono stati molto
ciechi e non hanno saputo apprezzare le dimostrazioni spirituali
che hanno visto. Egli dice che se gli abitanti di Sodoma avessero
visto quelle dimostrazioni avrebbero avuto, qui e nell'al di là, una
condizione migliore di quella di Cafarnao, che fu 'esaltata in cielo'
per essere stata lo scenario di molti dei miracoli di Cristo, ma che
non fu capace di apprezzare il suo onore.

CHE COS'È IL PECCATO?


COME PUÒ ESSERE PERDONATO?

È Possibile per Qualcuno 'Perdonare i Peccati'


di un Altro?

"Gesù allora gli disse: 'Simone, ho una cosa da dirti'. Ed egli: 'Maestro,
dì pure'. 'Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento
denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito
a tutti e due. Chi di loro lo amerà di più?'. Simone rispose: 'Suppongo quello
a cui ha condonato di più'. Gesù gli disse: 'Hai giudicato bene'. E volgendosi
verso la donna, disse a Simone: 'Vedi questa donna? Sono venuto
nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha
bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i capelli. Tu non mi hai
dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi
i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, lei invece mi
ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i
suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona
poco, ama poco'". (Luca 7: 40-47)

Ogni azione, buona o cattiva, che una persona fa è governata


dalla legge del karma o legge di causa ed effetto. Le buone azioni
producono buoni risultati. Le cattive azioni producono effetti cattivi.
Qualsiasi azione cattiva contro la società è chiamata crimine.
Qualsiasi azione cattiva contro il benessere dell'anima è chiamata
peccato. Quando un criminale infrange la legge di una città viene
condannato secondo le leggi della città. Ma il governatore dello
stato, che ha potere su tutte le leggi, può perdonarlo. Similmente,
la legge del karma che regolava la vita di questa peccatrice - e di
tutti gli individui - è inscrutabile nelle sue vie e nel suo modo
d'operare. Ma Dio, che è onnipotente, e i Suoi santi che sono in
sintonia con Lui e sono anche molto potenti spiritualmente, con
l'esercizio della forza di volontà hanno il potere d'arrestare in
qualsiasi individuo il manifestarsi del cattivo karma.

Perdonare i Peccati

Soltanto Dio e i figli di Dio possono completamente o parzialmente


perdonare i peccati di un individuo contro la sua anima,
purché egli sia molto devoto e cerchi il perdono non con la
supplica, ma con l'amore divino. Essendo fatta ad immagine di
Dio, l'anima non può mai cambiare nell'essenza, non importa
quanto sia apparentemente peccatrice. Il peccato agisce soltanto
come un'incrostazione, che impedisce alla pura anima di riunirsi al
puro Spirito. Quando l'incrostazione fatta di peccato viene rotta,
l'anima si unisce con lo Spirito. Quando un litro d'acqua di mare
viene chiuso in bottiglia e messo nel mare, la bottiglia impedisce
all'acqua di mischiarsi con l'oceano d'acqua marina. Quando la
bottiglia viene rotta, l'acqua di mare nella bottiglia diventa tutt'uno
con l'oceano. Allo stesso modo le anime sono imbottigliate nel
peccato, e così impedite di contattare lo Spirito onnipresente.
Quando viene rotta la bottiglia del peccato, l'anima viene liberata
e diventa una sola cosa con lo Spirito.
Ogni anima è un potenziale figlio di Dio ed ha in sé tutto
l'amore divino. Quando un'anima diventa peccatrice o segue il
sentiero dell'ignoranza, essa s'allontana da Dio. Quando un'anima
si concentra troppo sulla felicità dei sensi, allora è peccatrice;
cioè, dimentica di cercare la felicita superiore della beatitudine
sempre-nuova presente nell'anima e che può essere gustata in
meditazione. Chi ama i piaceri sensuali più del beato contatto della
meditazione è un peccatore contro la sua vera felicità. Non importa
quanto veementi siano state queste anime nel seguire la felicità
materiale, quando le loro menti si volgeranno dentro e cercheranno
sinceramente, e finalmente grazie alla meditazione otterranno
la felicità, esse non dovranno passare - parzialmente o completamente -
attraverso le sofferenze collegate al loro precedente
attaccamento ai sensi.

Significato di 'Peccatore'

Essendo fatta ad immagine di Dio, ogni anima è un figlio di


Dio e come tale ha in sé ogni potere. Perciò, quando un figlio di
Dio sceglie d'identificarsi con i sensi o d'agire contro la sua vera
felicità, allora è un peccatore, cioè un violentatore della sua autentica
felicità divina. Ma quando l'anima peccatrice realizza che, a
causa dell'illusione di sogno, essa immaginava temporaneamente di
essere peccatrice mentre in realtà è un figlio di Dio, allora sente la
gran fede di non essere un peccatore ma un vero figlio di Dio (che
come tale ha in sé ogni potere). Quando nasce questa fede nel suo
vero Se interiore, allora essa dimentica l'immaginazione di essere
una persona peccatrice e realizza di essere un vero figlio di
Dio.
La convinzione di essere un peccatore è immaginaria e incostante
in un'anima. Ma la convinzione latente che l'anima è un figlio
di Dio è immutabile e permanente, anche se temporaneamente
nascosta sotto la copertura del peccato. Perciò, ogni anima che ha
fede nell'amore per la divinità della sua anima e l'onnipotente
natura di Dio si affranca presto dai risultati di tutte le cattive
azioni fatte nel passato.
Se una stanza è stata buia per un migliaio d'anni, l'oscurità non
può essere scacciata battendola con un bastone, ma se viene
introdotta una luce, mille anni d'oscurità sono dispersi in un attimo.
Similmente, quando un'anima vive nell'oscurità dell'ignoranza e
piena di cattive azioni per incarnazioni, nondimeno, quando viene
accesa la luce della saggezza e della fede nell'anima e in Dio,
allora tutta l'oscurità risultante dai semi accumulati delle cattive
azioni delle incarnazioni viene dispersa in un attimo.
La peccatrice che Gesù perdonò era potenzialmente Divina.
Malgrado i suoi numerosi peccati, ella realizzò il potenziale potere di
Dio dentro di sé e il potere di Gesù che poteva risvegliare in lei
la coscienza Divina, che l'avrebbe liberata dall'obbligo di raccogliere
i risultati delle sue azioni passate. Questo è ciò che s'intende
con perdono dei peccati.

Dottore Spirituale

Il cieco non può condurre il cieco. Un peccatore non può


perdonare un altro peccatore. Un prete peccatore non può perdonare
i peccati di un membro peccatore della chiesa. La confessione
fatta a un prete che ha bisogno lui stesso della confessione non fa
alcun bene. La confessione fatta a un vero prete spirituale è
buona. Un prete spirituale è un dottore spirituale che può
diagnosticare i difetti psicologici del fedele che si confessa,
prescrivendo il rimedio spirituale adatto a lui.
Ogni individuo che pecca contro la propria felicità deve cercare
il consiglio di un maestro spirituale e imparare come può essere
liberato dal raccogliere i risultati delle sue azioni peccaminose. I
preti comuni non possono perdonare i peccati dei loro discepoli.
Soltanto le anime straordinarie possono farlo. È noto che i grandi
maestri prendono nei loro corpi le conseguenze dei peccati degli
altri. Gesù fu crocifisso perché assorbì nel suo corpo i peccati dei
suoi discepoli e di molte altre persone. Così anche la crocifissione
di Gesù fu regolata dalla legge di causa ed effetto. Ma anche se il
corpo di Gesù fu crocifisso la sua anima divenne libera di unirsi a
Dio. Attraverso la crocifissione Gesù fu in grado d'esaurire nel
suo corpo i peccati dei risultati delle cattive azioni dei suoi discepoli
e di numerose anime e con ciò offrì ai suoi discepoli e a
molti altri il premio della libertà spirituale.
I comuni dottori spirituali o preti non possono perdonare o
liberare i peccatori che vanno da loro per consiglio, ma possono
offrire loro soltanto una prescrizione spirituale. Se hanno un effettivo
contatto divino, i preti possono sviluppare non solo il potere
di dare consigli spirituali ai peccatori ma anche d'impregnarli
con il potere spirituale, attraverso il quale potranno essere liberati
dai risultati delle loro cattive azioni. Tutte le azioni, buone e
cattive, vengono impresse nelle cellule del cervello e rimangono
come abitudini nella mente. Una persona che soffre di cattive
abitudini e di cellule cerebrali sature di male può liberarsi
imparando dei metodi di meditazione dai maestri spirituali, e
praticarli regolarmente finché la sua cattiva abitudine non viene
trasformata dalle buone abitudini di calma e pace, e le sue cellule
cerebrali sature di male non vengono cauterizzate dall'energia divina
e convertite in cellule cerebrali sature di bene.
Le cellule cerebrali sature di cattivi pensieri vengono cauterizzate
dalla rilassata forza vitale accumulata nel cervello. Un individuo
identificato con il corpo fisico mantiene la forza vitale continuamente
identificata con i muscoli e i sensi ma l'uomo spirituale che
medita mantiene i muscoli e il corpo rilassati e la mente lontana
dai sensi così che la forza vitale viene rilassata dai nervi sensori
motori e accumulata nel cervello. Ecco perché la meditazione è il
modo migliore di cambiare le cellule cerebrali e di sradicare le
abitudini dalla mente.

Cauterizzare le Cellule Cerebrali

Un'anima divina come quella di Gesù ha il potere, con la forza


di volontà, di caricare il cervello d'energia cosmica, che cauterizza
tutti i mali saturati nelle cellule cerebrali e le cattive abitudini
saturate nella mente. La donna, che grazie alla sua fede fu perdonata
di molti peccati, rilassò la sua mente dai sensi e andò dentro.
Quando Gesù s'accorse che questa peccatrice desiderava abbandonare
l'identificazione con i sensi e concentrarsi sul cervello, con la
sua energia cosmica stimolò l'energia vitale lì raccolta e cauterizzò
le cellule cerebrali della donna, bruciando tutti i semi e le
tendenze di peccato ivi saturate.
Perciò i comuni insegnanti spirituali non devono pensare che
sia facile perdonare i peccati dei loro discepoli. Un insegnante
spirituale che può staccare la sua mente dai sensi, raccogliere la
sua energia nel cervello, e cauterizzare le sue cellule cerebrali con
la ripetizione di queste azioni, può mostrare ad altri come fare
altrettanto. Quando si è molto sviluppato, con un atto di volontà
egli può mandare l'energia nelle anime ricettive e rilassate, e
guarire i loro cervelli dalle cattive abitudini.
Ogni anima, essendo fatta ad immagine di Dio, è divinità potenziale.
Ma quando un'anima fatta ad immagine di Dio s'identifica
con il proprio corpo e il piacere dei sensi, allora dimentica la
propria natura divina; perciò agisce contro il proprio interesse e
pecca contro se stessa. Se un principe sperpera il suo denaro per i
suoi malvagi amici folli di piaceri, facendoli bere e mangiare,
allora pecca contro il proprio interesse. Allo stesso modo, quando
un'anima principesca provvede ai temporanei piaceri del corpo
essa dimentica di concentrarsi sull'eterna e sempre nuova beatitudine
celata dentro di se.

Liberato dall'Amore

Dio è amore. Ogni anima, anche se illusa o in uno stato


peccaminoso, è fatta ad immagine dell'amore di Dio. Non importa
quanto profondamente un'anima colpita dall'errore sia identificata
con i piaceri fisici, quando per mezzo della meditazione essa sentirà
molto l'amore di Dio dentro di sé, allora comincerà a sollevarsi
sopra tutte le sue cattive abitudini d'identificarsi con i peccaminosi
piaceri dei sensi. Questo è ciò che successe a questa donna che amava
troppo. La peccatrice sentì moltissimo l'amore di Dio dentro di
sé, e per questo i suoi peccati furono perdonati. Cioè, con la propria
coscienza e l'aiuto di Gesù Cristo, la sua coscienza fu liberata
dalle abitudini del peccato o d'identificarsi con i piaceri dei sensi.
Dev'essere ancora ricordato rigorosamente che soltanto Dio e i
grandi santi che comprendono e conoscono l'esatta relazione tra
mente, abitudini, e cervello degli individui, possono cambiare la
natura delle loro menti e delle loro cellule cerebrali, e così perdonarli
o liberarli dal soffrire i risultati delle loro cattive azioni. Se
una persona beve un potente veleno e quindi confessa il suo
peccato di voler commettere suicidio a un comune prete, quest'ultimo
non può perdonare la persona avvelenata dal patire i risultati
della sua azione peccaminosa contro il corpo, evitandole così la
morte.
Se un prete non può perdonare gli individui dal peccato o dalle
conseguenze dell'avvelenamento corporeo, come può perdonarli
dal subire le conseguenze dei loro peccati mentali, morali e spirituali?
Alcuni peccatori creduloni pensano che confessando i loro
peccati a un prete comune ricevano la libertà e l'amnistia divina
dal subire le conseguenze delle loro cattive azioni. Siccome nella
confessione ricevono una sorta di consolazione mentale, e poiché
non possono vedere la sottile operazione della legge del karma che
governa tutte le azioni, essi pensano di essere perdonati.

Legge Cosmica e Umana

L'operazione della legge cosmica riguardo alle azioni umane è


differente dall'operazione della legge umana. Quando viene scoperto
e propriamente condannato, un criminale è rapidamente punito
dalla legge umana, ma se non viene scoperto egli può rimanere
libero. La legge cosmica non punisce coscientemente nessun individuo.
Ogni individuo ricompensa o punisce sé stesso, a seconda
se è in sintonia con la legge cosmica o agisce contro di essa. Se un
uomo dà un pugno contro una parete di ferro, non si ferisce per il
desiderio del muro di ferro di ferirlo, ma perché è stato talmente
sciocco da colpire una parete di ferro.
L'uomo è nato ad immagine di Dio e le leggi cosmiche dell'armonia
governano la sua vita. Ma quando usa il suo libero arbitrio
per agire contro l'armonia del suo essere, egli procura sofferenza a
sé stesso. Quando è in sintonia con l'armonia interiore nell'anima,
egli si ricompensa procurandosi felicità. Mai Dio punisce o ricompensa
gli individui. Essi si puniscono o ricompensano da soli, in
conformità rispettivamente ai risultati delle loro cattive o buone
azioni.
Quando un uomo fa il male, non c'è nel mondo una forza
cosciente pronta a piombare su di lui e a distruggerlo. Ma i semi
delle sue cattive azioni rimangono piantati nel cervello, pronti ad
attirare altro male e a germogliare sul suolo favorevole di una
cattiva esperienza. Le cattive azioni lasciano delle cattive tendenze.
Le cattive tendenze si sviluppano in cattive abitudini, e le cattive
abitudini risultano in cattive azioni. Questo è il modo in cui un
peccatore punisce sé stesso. Le sue tendenze continuano a perseguitarlo
finché non diventa disperato, facendo sempre più male
senza interruzione.

'Dannazione Eterna'

Questo ciclo del male è ciò che s'intende con dannazione eterna.
Cioè, un'anima fa continuamente il male contro il suo desiderio.
Una persona che subisce le conseguenze delle cattive abitudini
si sente così impotente che teme di dover continuare a raccogliere
eternamente, per molte incarnazioni, i risultati delle sue cattive
azioni. Tuttavia, dannazione eterna non significa che un'anima
dovrà subire eternamente le conseguenze delle cattive abitudini.
È solo che un grande peccatore continua impotentemente a raccogliere
i risultati delle sue azioni, e si sente eternamente
condannato a vivere sotto l'influenza e nei tentacoli delle sue cattive
abitudini. L'inveterato fumatore, il drogato, l'oppiomane,
l'ubriacone, lo schiavo del palato, la persona dedita al sesso, gli
schiavi della collera e della gelosia - tutti questi sentono di
essere eternamente dannati perché agiscono male contro il loro
desiderio di essere buoni.
Tuttavia non c'è cattiva abitudine, per quanto forte sia, che
non possa venire conquistata con la buona compagnia, la meditazione
e il continuo sforzo d'adottare l'antidoto della buona abitudine
per neutralizzare la cattiva abitudine. Quelli che hanno le
cattive abitudini dimenticano che l'abitudine è stata acquisita dopo
un lungo periodo di tempo e parecchie iniziazioni di azioni
cattive. Inoltre quando una cattiva abitudine è già formata, essa
toglie automaticamente all'individuo la libertà d'agire come gli
pare.
Le persone cattive devono agire male malgrado la loro volontà
di essere buone, ma questo non significa che non potranno mai
diventare buone. Anche se le persone cattive sono assai ben disposte
a diventare buone, esse non devono aspettarsi che con una
o due buone azioni potranno liberarsi dal male. Se continueranno
a lungo a fare buone azioni e a tenersi lontane dalla cattiva
compagnia e dai cattivi pensieri che stimolano le cattive azioni,
certamente svilupperanno delle buone abitudini che a suo tempo
cacceranno fuori le cattive abitudini.
Quando viene scoperto, un assassino può essere giustiziato dalla
legge umana, ma se non viene scoperto può rimanere libero. Ma
secondo la legge cosmica un assassino accumula tendenze assassine
nel cervello. Un assassino non è punito venendo assassinato da
qualche altro individuo - come molti suppongono - secondo la
vendetta della legge cosmica. La legge divina non funziona secondo
la politica dell'occhio per occhio. La legge divina non funzione
secondo il sistema dell'occhio per occhio, dente per dente.
Un assassino invece accumula dentro di se tendenze omicide, e
dallo stesso momento che commette l'assassinio comincia a punirsi
continuamente attraverso la coscienza, il terrore interiore e l'incapacità
d'agire secondo la legge 'fai agli altri come vuoi che essi
facciano a te'.

Punizione Mediante la Coscienza

Un assassino sa che non vorrebbe essere assassinato né subire


il dolore fisico e i terrori mentali della non-esistenza. Perciò,
quando commette l'omicidio e rimane impunito e li è tormentato
dal pensiero d'avere agito contro la propria coscienza commettendo
un'azione che non vorrebbe che succedesse a sé stesso. Questa
tendenza omicida rimane nell'assassino come abitudine omicida e
terrore di venire lui stesso assassinato. Se l'assassino non si libera,
con la meditazione e il contatto di Dio, o tranquillizzando la sua
coscienza consegnandosi alla legge, allora - anche se rimane impunito
in un'incarnazione - nella prossima incarnazione s'accorgerà
di stare portando dentro di sé la bomba di una tendenza
omicida. Sotto l'influsso del fuoco dell'ira la bomba mentale della
sua tendenza omicida potrà esplodere in un'altra improvvisa azione
d'assassinio, nella quale egli potrà a sua volta essere ucciso dal
suo avversario. Bisogna capire che in questo caso la legge cosmica
non uccide l'assassino attraverso un altro individuo ma con le sue
cattive azioni l'assassino attira a sé l'omicidio.

"Poi le disse: 'Ti sono perdonati i tuoi peccati'. (Luca 7:


48).

Grazie al potere attirante o ricettivo della donna, Gesù realizzò


che l'Energia Cosmica era uscita da lui ed era entrata nel corpo
della peccatrice, guarendo le sue cellule cerebrali sature d'abitudini
peccaminose. Con le parole 'Ti sono perdonati i tuoi peccati',
Gesù enfasizzò che l'energia Divina trasmessa da lui era stata il
fattore principale nella guarigione della donna. Gesù mise in rilievo
il seme di guarigione del potere divino, che è il primo fattore
essenziale nella guarigione della malattia fisica di un individuo.

Seme e Suolo

Nelle sue successive parole: 'La tua fede ti ha salvata', Gesù


mise in rilievo il suolo della fede nell'illimitato potere della guarigione
divina, che costituisce il secondo fattore richiesto nella guarigione
delle malattie fisiche operata dal potere divino. Come una
pianta cresce dopo che il giusto seme è stato piantato nel terreno
propriamente coltivato, così la pianta divina della guarigione cresce
quando il giusto seme del divino potere di Dio viene seminato
da un maestro sul terreno della vera fede di un devoto.

"Allora i commensali cominciarono a dire tra loro: 'Chi è quest'uomo che


perdona anche i peccati?'. Ma egli disse alla donna: 'La tua fede ti ha
salvata; và in pace!'". (Luca 7: 49-50).

Coloro che sedevano a tavola con Gesù si chiedevano chi era


Gesù, per poter perdonare i peccati di una persona. Indubbiamente
la gente s'interrogava sul potere di Gesù, poiché egli era uno con
Dio e poteva fare tutti i miracoli autorizzati dalla Volontà Divina.

Volontà Paralizzata dal Peccato

"O donna, la tua fede nell'illimitato potere della guarigione


divina ha caricato di Volontà Divina la tua volontà paralizzata dal
peccato, causando la liberazione dell'energia racchiusa nel cervello,
la quale, rinforzata dall'energia cosmica proveniente da me, ha
bruciato le abitudini peccaminose piantate nelle tue cellule cerebrali.
Ora, liberata dalla costrizione e dalla reazione automatica
delle cattive abitudini e della schiavitù dei sensi, tu puoi essere
cosciente della pace risuscitata della tua anima".
Nella frase: 'Sono perdonati i tuoi peccati', è dato rilievo al
potere divino e a quello di Gesù che destò l'onnipresente volontà
divina per mandare la curativa energia cosmica nelle cellule cerebrali
della peccatrice. 'La tua fede ti ha salvata', enfasizza la
liberazione della latente energia vitale curativa nelle cellule cerebrali
della peccatrice, dovuta al risveglio della sua volontà paralizzata
dal peccato, in risposta alla volontà divina di Gesù e di Dio.

COS'È LA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO?


PUÒ UN UOMO CATTIVO ESSERE UN GUARlTORE?

"In seguito egli se ne andò per le città e i villaggi, predicando e annunziando


la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune
donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria di
Màgdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie di Cusa,
amministratore di Erode, Susanna e molte altre. Esse li assistevano con i
loro beni". (Luca 8: 1-3).
"Allora gli portarono un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì; sicché
il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: 'Non è forse
questi il figlio di Davide?'. Ma i Farisei, udendo ciò, si misero a dire:
'Costui scaccia i demoni in nome di Beelzebul, principe dei demoni'.
Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse: ..". (Matteo
12: 22-25).

Avendo già conseguito la coscienza Divina, e non lauree teologiche


e avendo convertito la propria coscienza nella coscienza di
Dio per evitare qualsiasi pensiero egoistico, Gesù andò per città e
villaggi predicando sul sempre-nuovo e gioioso stato che uno può
ottenere meditando nel regno di Dio, cioè nello stato di Coscienza
Cosmica. Molte donne possedute da spiriti maligni furono guarite.
Le donne che sono emotive attirano molto facilmente le anime
disincarnate 'erranti' che vagano nell'etere cercando di possedere i
corpi delle anime di mente debole. Maria Maddalena fu liberata
da sette demoni: cioè, da sette anime erranti che possedettero il
suo corpo in momenti differenti.

Accuse dei preti

C'era uno posseduto da un demone, ed era cieco e muto. Gesù


guarì anche lui. Tutte le persone rimasero stupite e dissero: "È
questo il figlio di Davide?". O in altre parole: "Appartiene
Gesù alla famiglia umana?". Quando gli Scribi e i Farisei vennero
da Gerusalemme, e udirono delle meravigliose guarigioni fatte
da Gesù, lo accusarono di scacciare i demoni o gli spiriti maligni
con l'aiuto di Beelzebul, il principe dei demoni.
Come nel mondo astrale ci sono diversi tipi di angeli, a causa
dei differenti tipi d'autorealizzazione conseguita durante la loro
esistenza terrena, così nello stato dopo la morte - nel mondo
astrale - ci sono diversi tipi di anime cattive trapassate da questa
terra. Tra le anime cattive, ci sono piccoli spiriti maligni e potenti
spiriti maligni. Ma quando le anime raggiungono la loro completa
unità con Dio sono tutte uguali. Non ci sono anime liberate in
Dio più alte o più basse. Tutte sono ugualmente onnipotenti.
Per rispondere all'accusa dei Farisei, Gesù parlò in parabole.

"Ogni regno discorde cade in rovina, e nessuna città o famiglia divisa in se


stessa può reggersi. Ora, se Satana scaccia Satana, egli è discorde con sé
stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demoni in
nome di Beelzebul, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo essi
saranno i vostri giudici. Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di
Dio, certamente è giunto a voi il regno di Dio". (Matteo 12:
25-28).

Come potrebbe Satana, il Male Cosmico, scacciare le anime


sataniche che controllava e che stavano eseguendo i suoi scellerati
desideri nel cosmo? Se i governanti di un regno sono divisi nelle
loro attività e ideali e agiscono contraddittoriamente, essi non
possono continuare nel loro dominio. È Satana che, servendosi
del cattivo karma degli individui, manda batteri e portatori di
malattie per infettarli. Come potrebbe Gesù usare la stessa forza
satanica o di Beelzebul per distruggere le malattie provocate da
Satana? Questa opinione è insostenibile e irragionevole.

Dio è Fonte solo di Bene

È ugualmente insostenibile che Dio fonte di ogni bene e che è


soltanto bene, abbia potuto mandare in qualsiasi modo - non
importa quale sia stata la colpa - malattie e sofferenze agli esseri
umani. Perciò, tutto il male è creazione di Satana e non di Dio.
La buona salute, la ragione, l'autocontrollo, la pace, il desiderio di
meditare e ogni pensiero di benessere per il corpo, la mente e
l'anima viene da Dio. Mentre ogni disturbo fisico, mentale o spirituale
che contagia il corpo dell'uomo viene da Satana. Satana sta
cercando di tormentare la gente con il male, mentre Dio sta
cercando di liberarla con il bene. Gesù dimostrò questa verità
nella sua vita, poiché quando fu maledetto e insultato dalla gente
cattiva non usò la sua forza divina per distruggerli. Usò invece il
suo amore e la sua infinita compassione divina per dire: "Padre,
perdona loro perché non sanno quello che fanno".
Gesù disse che ogni città o casa, sia essa buona o cattiva, non
può esistere se i suoi membri sono divisi negli scopi. Se nella casa
ci sono alcuni che vogliono essere cattivi e altri che vogliono
essere buoni, ci saranno certamente contrasti e collisioni mentali.
Perciò Gesù disse che se i Farisei l'accusavano di guarire per
mezzo di Beelzebul sbagliavano, poiché la forza maligna certamente
non vuole che un individuo sia liberato dalle sofferenze perpetrate
dagli spiriti maligni.
Similmente, se un gruppo di persone buone o cattive vogliono
mantenere la propria individualità, esse non possono agire contro i
propri fini. Gesù continua dicendo: "Se mi accusate di cacciare i
demoni per mezzo di Beelzebul, allora la stessa cosa dev'essere
vera per gli altri guaritori. Quei membri della vostra comunità che
hanno cacciato i demoni e guarito gli altri devono averlo fatto con
lo stesso potere che ho io. Perciò, accusando me, state accusando
nello stesso tempo le persone divine, sagge e semplici della vostra
comunità d'aver cacciato i demoni per mezzo di Beelzebul. Quando
udranno quest'accusa, certamente esse condanneranno voi, che
avete sostenuto che i demoni vengono scacciati e le malattie guarite
con il potere di Beelzebul. Ma se io scaccio le anime maligne
disincarnate risvegliando l'invisibile e sempre fluente presenza spirituale
di Dio, allora le persone guarite non soltanto sentiranno
nella loro coscienza la liberazione dagli spiriti maligni ma la presenza
dell'Onnipotente Coscienza Cosmica".

Grande Legge d'Unita

Il detto di Gesù che ogni casa o città divisa in sé stessa non


può reggersi è una grande legge che dovrebbe governare tutte le
buone case, città, organizzazioni religiose, nazioni e razze. Quando
nella famiglia o nel paese c'è divisione allora ci sono difficoltà,
disarmonia e disgregazione. L'armonia dovrebbe essere il respiro
vitale che governa tutti i paesi e le organizzazioni religiose.

"Come potrebbe uno entrare in casa dell'uomo forte e rubare le sue cose,
se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non
è con me è contro di me e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò vi
dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la
bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata". (Matteo 12:
29-31).

Gesù disse: "Come posso entrare nella forte organizzazione di


Satana nel cosmo, e distruggere le sue opere maligne nella natura
e la sua malvagia influenza negli uomini, se non lego Satana con la
mia saggezza? È proprio perché posso vedere coscientemente Satana
e usare la mia volontà contro di lui che sono in grado di
scacciare gli spiriti maligni che possiedono le anime. Ma non
potrei scacciare gli agenti di Satana con il potere di Satana. Non
essendo con me Satana o Beelzebul è contro di me, e io non
potrei usare il suo potere contro di lui. Tutte le anime che non
sono in armonia con me agiscono contro le mie leggi, e soffrono.
Ogni anima che non sa come accumulare saggezza contattando me
in meditazione disperde la propria concentrazione nel corpo e
rimane distratta, soffrendo d'irrequietezza.
"Chi ha interiorizzato la propria coscienza grazie alla meditazione
riceve saggezza e beatitudine con l'aiuto della mia Coscienza
Cristica presente nella sua anima. Ma chi non s'identifica con me
nella propria coscienza, la disperde nella carne e nei piaceri dei
sensi ed è pieno d'inquietudine e ansietà. Ecco perché rivelo a
tutti voi la verità che ogni tipo d'errore fisico, mentale e morale,
commesso da coloro che s'identificano con i loro corpi sarà perdonato,
e qualsiasi altro errore essi fanno agendo inconsapevolmente
contro Dio sarà perdonato.
"Ma a quelle anime che in meditazione sentono coscientemente
la sacra vibrazione cosmica di Aum e deliberatamente la
ignorano o la canzonano come fosse un suono fisico, ad esse non
saranno perdonate le conseguenze derivate dai loro errori".

La Bestemmia contro lo Spirito Santo

Quando un'anima contatta la vibrazione sacra (come San Giovanni,


che sentì questa voce o suono come una tromba), e sente la
gioia sempre-nuova in essa, e quindi deliberatamente ritorna a una
vita disarmonica, essa dovrà soffrire le conseguenze delle proprie
azioni sotto forma di una corrosiva agitazione interiore e uno
stato di distruzione mentale. Nessuno che prima non lo conosca
come il suono cosmico udito in meditazione può commettere qualche
empietà contro lo Spirito Santo. Se dopo aver ascoltato il
suono cosmico uno conduce deliberatamente una vita disarmonica,
non potrà essere salvato dal raccogliere il risultato del suo cattivo
karma. La persona che ignora la guida intuitiva del suono cosmico
udito in meditazione dovrà esaurire il proprio karma di vita
disarmonica e mente sconvolta.
Tutti i tipi d'errori fisici e mentali possono venire dissipati o le
loro conseguenze modificate con l'aiuto delle grandi anime, ma
nessuno può rimuovere l'agitazione di un devoto sconvolto che
bestemmia contro la propria percezione della beatitudine e della
Vibrazione Cosmica. Con deliberati atti di meditazione profonda
egli deve rimuovere l'agitazione, per riguadagnare la sua beata
coscienza e il contatto vibratorio di Dio o Spirito Santo. È chiaramente
evidente che tutti i tipi d'errori fatti dagli individui possono essere
più o meno distrutti mediante i loro sforzi e le benedizioni
dei grandi maestri, ma nessun maestro può dare a un'anima
il contatto della Vibrazione Cosmica e la gioia della meditazione
se questa non dimentica la sua irrequietezza con il proprio sforzo
di volontà. Questo è ciò che s'intende quando si dice che la
bestemmia contro lo Spirito Santo non viene perdonata. Quelli
che bestemmiano contro la ricerca del contatto vibratorio di Dio
non possono venire perdonati da nessun altro, ma con la
meditazione profonda devono fare il proprio sforzo per riguadagnare il
contatto dello Spirito Santo.

"A chi parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia
contro lo Spirito non gli sarà perdonata né in questa vita né in quella
futura". (Matteo 12: 32).

Gesù disse: "E chiunque usa un cattivo linguaggio contro


qualsiasi figlio dell'uomo o individuo con un corpo - incluso me
con il mio corpo - avrà il perdono da Dio e dai maestri, se lo
vorrà e sarà pentito. Ma chiunque contatterà la Vibrazione Cosmica
e nello stesso tempo penserà o parlerà male e vibrerà malvagiamente
in contraddizione alla buona e armoniosa vibrazione dello
Spirito Santo, soffrirà d'irrequietezza in questo mondo e nella
prossima incarnazione. E se continuerà a farlo, formerà l'abitudine
dell'agitazione mentale così profondamente nell'anima che
sentirà d'essere stato eternamente condannato all'irrequietezza e al
fatto che gli venga negato il sempre-nuovo e beato contatto della
sacra vibrazione dell'anima".

È LA TESTA O IL CUORE
CHE LEGA L'UOMO ALLA SOFFERENZA?

PERCHÈ GESÙ IMPIEGÒ TRE GIORNI


PER RISORGERE DAL SEPOLCRO?

"Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete
un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si
conosce l'albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete
cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L'uomo buono dal
suo buon tesoro trae cose buone, mentre il malvagio dal suo cattivo tesoro
trae cose cattive". (Matteo 12: 33-35).

Poiché i Farisei insinuavano che Gesù stava facendo il bene


servendosi del potere del male, Gesù disse: "Dovete ammettere
che sono buono e opero mediante il potere della bontà, poiché i
risultati delle mie azioni di guarigione sono buoni. E se dite che
sono cattivo, allora come potrei produrre i frutti della guarigione
divina? Se fossi cattivo potrei solo produrre male nel mondo.
Come un albero viene conosciuto dai suoi frutti, così dalle mie
azioni dovete realizzare che dentro di me si cela l'albero della
conoscenza. O voi vipere umane, piene del veleno del cattivo
karma autocreato, come potete tirar fuori le cose buone che sono
nascoste nella vostra anima, sotto la maschera delle vostre cattive
azioni? La vostra bocca parla secondo il contenuto del vostro
cuore".
Se nel vostro cuore c'è il bene, esprimete il bene nelle vostre
azioni. Se sentite il male, vi esprimete in maniera malvagia. L'uso
della parola 'cuore' da parte di Gesù è molto significativo in
questo contesto. Il grande yogi Patanjali dice che per ottenere la
realizzazione di Dio bisogna controllare il cuore o chittwa e le sue
emozioni. Come sembra deformata la luna quand'è riflessa in un
recipiente d'acqua agitata, così appare distorta e piena di dolore
anche la beata immagine di Dio, l'anima, riflessa nell'acqua mentale
disturbata dalle sensazioni all'interno del recipiente corporeo.
Patanjali dice che quando, grazie alla meditazione, le onde delle
sensazioni vengono eliminate dalle acque mentali del recipiente
corporeo, allora si può percepire la pura beatitudine dell'anima.

Il Cuore, non il Cervello

Le esperienze che invadono la mente non creano il disturbo


dell'agitazione finché non viene toccato il cuore. Se tutte le esperienze
rimanessero nella persona come conoscenza accademica, esse
non potrebbero ferirla o legarla. Perciò è il cuore che ha in sé la
dualità e diventa intimamente partecipe a tutte le esperienze,
provando per esse attrazione o repulsione. Se un individuo guardasse
le esperienze della propria vita come si guarda impassibilmente un
film, lascerebbe questa terra da maestro libero. Ma è il cuore che
attraverso simpatie e antipatie, lega l'individuo alla ruota di nascita
e morte e alla sofferenza mortale. Il cuore perciò, è l'indice
della vita di una persona. L'uomo buono abituato a compiere
buone azioni, e che ha buoni pensieri, accumula nel suo cuore
buone abitudini e le sue parole e azioni riflettono il bene che c'è
nel suo cuore. Una persona malvagia, con le cattive azioni, crea
cattive abitudini e nel suo cuore sente o ama il male, e quando
parla o agisce esprime il male.
Così, né il bene né il male nel cervello di un uomo può
renderlo buono o cattivo, se non quando egli si sente buono o
cattivo nel suo cuore e manifesta ciò di conseguenza. Nessuna
cattiva esperienza può intaccare un uomo a meno che egli non
assorbe il male nel suo cuore. Ciò che vien fuori dal suo cuore lo
fa conoscere e lo colpisce, e non quello che va nel suo cervello.

"Ma io vi dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di
ogni vana parola; perché in base alle tue parole sarai giustificato e in base
alle tue parole sarai condannato". (Matteo 12: 36-37).

"Io vi dico che ogni vana parola pronunciata dagli uomini


manterrà i suoi effetti nel cervello e nella mente, e quando l'anima
lascerà il corpo il suo rientro nell'altro mondo sarà modificato e
governato dal giudizio del cattivo karma risultante dalle sue vane
o cattive parole. Dalle buone parole espresse dalla tua buona
mente raccoglierai buoni risultati nella tua anima, e dalle cattive
parole manifestate dalla tua cattiva mente raccoglierai cattivo
karma o azioni nella tua anima".
Ogni parola è composta di tre vibrazioni: vibrazione mentale,
vibrazione astrale o d'energia, e vibrazione fisica. Tu sei pace e
un suono vibratorio che ha in se tre vibrazioni : 1) La vibrazione
delle corde vocali e l'effetto fisico che si ha quando viene pronunciata
la parola 'pace'; 2) La vibrazione di energia nel cervello
nelle corde vocali e nella lingua, generata dalla volontà nel momento
in cui viene pronunciata la parola 'pace'; 3) La vibrazione
del pensiero o della volontà, che è la vibrazione originaria che dà
vita alla vibrazione d'energia e a quella fisica quando viene pronunciata
la parola 'pace'. Perciò ogni parola, buona o cattiva,
lascia buone o cattive vibrazioni nel fisico o nel cervello, nella
forza vitale e nella mente, sotto forma di tendenze. Quindi tutte
le vibrazioni delle parole, buone o cattive, lasciano nella mente
buone o cattive tendenze.
La somma totale di tutte le tendenze mentali derivate dai buoni
e dai cattivi pensieri determina, dopo la morte, una buona o una
cattiva rinascita dell'anima.

"Allora alcuni Scribi e Farisei lo interrogarono: 'Maestro, vorremmo vedere


da te un segno'. Ed egli rispose: 'Una generazione perversa e adultera
pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non quello del profeta
Giona. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce,
così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della
terra'". (Matteo 12: 38-40).

Gesù voleva dire: "...Non vi sarà dato nessun miracolo eccetto


quello che fu già dato dal profeta Giona, che dimostrò d'avere
ottenuto la coscienza Divina e che la sua vita era satura di vita
immortale rimanendo in uno stato d'animazione sospesa nello
stomaco di una balena".

Nello stato d'estasi divina la forza vitale rimane nella spina


dorsale ed elettrizza tutti i ventisettemila bilioni di cellule del
corpo, impedendone la decadenza. In questo stato non sono necessari
né il respiro né la circolazione, per mantenere le cellule vive.
Nello stato d'animazione sospesa ogni cellula corporea funziona
come una batteria a secco, e può vivere indefinitamente, venendo
caricata dall'energia interiore, Per questo Gesù disse : "L'uomo
(la batteria corporea con i suoi bilioni di cellule, quando viene
caricata d'energia divina, può funzionare come una batteria a secco
alimentata dall'energia cosmica) o vivrà di solo pane (respiro,
ossigeno e luce solare), ma di ogni parola (energia cosmica) che
proviene dalla bocca di Dio (midollo allungato)".
Tutti i grandi devoti conoscono l'arte di staccare la forza vitale
dalla lampadina del corpo, Quando vedete una lampadina accesa
dall'elettricità, non vedete la dinamo che l'alimenta di corrente
elettrica, ma se disinserendo la corrente dalla lampadina uno potesse
seguire l'elettricità che si ritira fino alla dinamo, allora
comprenderebbe la relazione tra la lampadina, la luce accesa nella
lampadina e l'energia nella dinamo.

Potere sul Corpo Astrale

Allo stesso modo quando, con l'animazione sospesa e metodi


d'estasi ancora più grandi, uno può staccare la corrente vitale dal
corpo e mantenerla dentro la colonna spinale o far uscire il
proprio corpo astrale dal corpo e riportarlo indietro e farlo entrare
a volontà nel corpo, allora egli comprende la relazione tra la
forza vitale nel corpo e la dinamo d'energia cosmica esistente
nell'etere. Come le lampade possono venire accese per mezzo di
onde radio senza bisogno di fili elettrici, così Dio con un movimento
radioattivo manda la Sua Energia Cosmica pervadente tutto
l'etere affinché entri nel cervello dell'uomo e lo mantenga vivo.
Quando lo strumento corporeo non serve più a nulla l'energia -
con i desideri - si ritira dal corpo nell'etere cosmico.
Molte persone che hanno paura di avere estasi o di andare nello
stato d'animazione sospesa dovrebbero logicamente aver paura di
dormire, poiché nel sonno la vita viene sospesa e dai nervi sensori
motori si ritira nel cuore e nella colonna spinale. Il sonno è il
modo inconscio in cui l'anima dimentica la propria natura corporea
e rimane nella sua onnipresente e beata natura spirituale. Quando,
mediante il sonno, anche inconsciamente l'anima contatta la sua
beata natura spirituale, essa viene ringiovanita e rinvigorita.
Similmente, con l'estasi e l'animazione sospesa, l'anima impara a
ritirarsi in Dio, al di là di nervi sensori motori, cuore e colonna
spinale; e dopo aver gioito coscientemente dello stato di beatitudine
divina, immette forza vitale nella colonna spinale e nel cuore,
rivivificandoli. Chi, in estasi, può andare coscientemente fuori dal
corpo, può anche ritornarvi coscientemente.

Estasi Cosciente

Non c'è assolutamente pericolo per nessuno nel cadere in un'estasi


divina cosciente. Naturalmente, bisogna ricordare che durante
l'estasi uno dev'essere internamente cosciente di Dio. Allora
l'incoscienza esterna non lo toccherà minimamente. Ma quando
l'anima è incosciente sia esternamente che internamente, ogni tipo
d'animazione sospesa è soltanto un cloroformio mentale e dev'essere
abbandonata. Certi insegnanti producono uno stato d'animazione
sospesa negli animali e in loro stessi premendo delle ghiandole;
ciò produce uno stato d'incoscienza interna ed esterna, che
dev'essere strettamente evitata come metafisicamente inutile.
(I metodi da me insegnati vengono dai più grandi maestri dell'India
e producono estasi coscienti e armonizzazione con Dio.
Essi non possono mai produrre l'incoscienza interiore. Con questi
metodi d'estasi divina il devoto viene dapprima talmente assorbito
in Dio che, apparentemente, non è cosciente del proprio corpo
fisico. Mediante estasi superiori egli può rimanere sintonizzato con
Dio e nello stesso tempo essere cosciente del proprio corpo).
Senza l'estasi, o l'unione completa con Dio, uno non potrà mai
contattare Dio. Perciò Gesù disse che il più grande segno che
avrebbe dato al mondo, per dimostrare che la sua vita aveva
raggiunto l'immortalità, sarebbe stato quando il suo corpo fisico
(il figlio dell'uomo) sarebbe stato sepolto nel cuore della terra per
tre giorni e tre notti e quindi ne sarebbe uscito di nuovo vivo.
Il più grande miracolo scientifico che Gesù dimostrò al mondo
fu la realizzazione dell'immortalità nel corpo fisico. La scienza non
dice all'uomo come conquistare la sua più grande debolezza: la
morte e la distruzione fisica.
Gesù dimostrò che seguendo le leggi dell'esistenza soprasensibile
e comprendendo la relazione tra mente e materia, l'anima può
conquistare le debolezze del corpo o manifestare la propria
immortalità nel suo veicolo fisico. Quando l'uomo comprenderà la
relazione esistente tra corpo e coscienza allora capirà perché la
separazione della coscienza e della vita dal corpo distrugge le
cellule corporee. Quando l'uomo saprà come rintrodurre la vita e
la mente in un corpo morto egli compirà i più grandi miracoli
sulla terra. Gesù disse che il caso di Giona che visse tre giorni e
tre notti nel ventre della balena, era una profezia relativa al corpo
crocifisso di Gesù, che rimase tre giorni e tre notti nella terra e
poi ne riuscì vivo.

Periodo di Tre Giorni e tre Notti

Questo periodo di tre giorni e tre notti vissuti nel corpo sono
chiaramente significativi, in quanto dopo aver abbandonato il corpo
fisico generalmente i grandi maestri impiegano tre giorni e tre
notti per superare il karma sattvico, rajasico e tamasico -
il karma buono, attivante e cattivo - che invade i tre corpi
dell'uomo: i corpi causale, astrale e fisico.
Dopo la morte l'anima lascia il corpo fisico composto di sedici
elementi fisici, ma rimane ancora rinchiusa nel corpo astrale di
diciannove elementi sottili e nel corpo causale di trentacinque
idee. Le tre qualità - buona, cattiva e attivante - rimangono
radicate nei corpi astrale e causale dell'individuo fisicamente morto.
Il karma fisico - o i semi delle azioni, con le tre qualità -
rimane celato nei due corpi astrale e causale. Ci vogliono tre
distinti sforzi e tre distinti periodi di tempo per distruggere le
buone, cattive e attivanti qualità che rimangono sottilmente alloggiate
nei corpi astrale e causale dopo la morte. Ecco perché,
quando apparve dapprima a Maria Maddalena, Gesù le disse:
"Non sono ancora asceso". Cioè la sua anima non aveva finito
d'esaurire tutte le tre qualità presenti nei corpi astrale e causale,
così da poter lasciare le loro limitazioni e divenire uno con lo
Spirito, libero e onnipotente come Lui.
Come Dio, con una creazione speciale, ha creato i primi Adamo
ed Eva, allo stesso modo i grandi maestri - dopo che s'innalzano
sopra le limitazioni dei tre corpi - possono ricreare il corpo che
avevano in un'incarnazione passata, oppure possono ricomporre
i corpi già seppelliti nei sepolcri come fu il caso del corpo di Gesù.
Così Gesù disse che il più grande segno e miracolo di tutti i
tempi sarebbe stato dimostrato nella sua resurrezione, non per
soddisfare la curiosità della gente che voleva i miracoli, ma per
risvegliare la fede e dare coraggio e speranza a coloro che vogliono
sforzarsi e guadagnare con la meditazione il regno di Dio.
La resurrezione di Gesù avrebbe provato al mondo che il corpo
e l'anima essendo entrambe riflessioni dello Spirito Immortale,
sono anch'esse immortali. Non solo Gesù aveva il potere di ritirare
la forza vitale dal corpo come nell'animazione sospesa, o di
ritirare completamente l'anima e la forza vitale dal corpo come
nella morte ma aveva il potere di rimodellare il suo corpo
crocifisso e rendere anch'esso immortale, proprio come può fare Dio.

Gesù Può Essere Visto?


Allora si pone la domanda: se Gesù è immortale con tutto il
corpo, perché noi non lo vediamo? Tutti i veri devoti possono
vedere Gesù Cristo. Egli apparve ai suoi discepoli per quaranta
giorni; San Francesco d'Assisi lo vedeva tutte le notti.
Gesù parla sempre del suo corpo come del figlio dell'uomo, o
di un corpo imparentato con una generazione di esseri umani o
con un albero genealogico. Certamente il Figlio di Dio che era
rinchiuso nel corpo di Gesù, ma che era anche onnipresente, non
poteva essere sepolto tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Fu il corpo fisico di Gesù che poté essere sepolto tre giorni e tre
notti, e la sua resurrezione dopo tre giorni avrebbe provato all'umanità
l'onnipotente potere di Dio, che poteva rendere immortale
anche un corpo fisico.
Non ha importanza se Gesù ha realmente lo stesso corpo, poiché
egli può materializzare o smaterializzare lo stesso corpo o un
altro corpo simile. Avendo ottenuto l'immortalità, Gesù Cristo
sapeva quante volte si era reincarnato sulla terra fin da quando
s'era staccato dapprima dal petto del Padre, e poteva materializzarsi
davanti a un devoto esattamente com'era come Gesù Cristo o
in qualsiasi altra forma delle sue precedenti incarnazioni.

"Quelli di Ninive s'alzeranno a giudicare questa generazione e la


condanneranno,
poiché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ed ecco, qui
c'è ben più di Giona! La regina del sud si leverà a giudicare questa
generazione e la condannerà, poiché essa venne dall'estremità della terra per
ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui c'è ben più di Salomone!".
(Matteo 12: 41-42).

Le anime degli uomini comuni e dei maestri sono potenzialmente


le stesse, poiché sono tutte perfette immagini di Dio. La differenza
tra Salomone, Giona e Gesù consisteva nel fatto che sebbene
le loro anime avessero potenzialmente lo stesso merito, tuttavia
la loro manifestazione delle qualità spirituali era differente.

Salomone e Giona

Gesù Cristo aveva pienamente manifestato tutte le qualità


dell'anima e dello Spirito nella propria coscienza mentre Salomone e
Giona non erano stati in grado di farlo perfettamente nel corso
della loro vita. In altre parole Gesù Cristo non avrebbe dovuto
reincarnarsi per riacquistare la perfezione della propria anima,
poiché aveva esaurito tutto il suo karma nel corso di parecchie
incarnazioni precedenti e durante la sua vita come Gesù, quando
vinse le tentazioni di Satana e durante i tre giorni dopo la morte.
Secondo le parole di Gesù Cristo Salomone e Giona furono
inferiori a lui nel manifestare la perfezione delle loro anime.
perciò dovevano reincarnarsi prima di raggiungere la loro completa
salvezza. Per questo San Giovanni aveva detto altrove: "Colui
che vincerà non andrà più fuori", o in altre parole, l'anima che in
una vita si libera di tutti i desideri materiali non dovrà reincarnarsi
- e anche se si reincarna e muore per aiutare l'umanità,
secondo la volontà di Dio, essa non subirà la comune morte
dolorosa degli esseri umani. Cioè, essa potrà smaterializzare il proprio
corpo o staccare coscientemente la forza vitale e la coscienza
dal proprio corpo senza venire sottoposta all'incoscienza o alla
sofferenza fisica o mentale. Evidentemente Salomone e Giona,
essendo inferiori in autorealizzazione a Gesù Cristo, dovevano rinascere
di nuovo per esaurire i loro karma e ottenere la Perfezione
totale.
Inoltre, bisogna ricordare che anime come Giona e Salomone,
anche se non avevano raggiunto la perfezione totale, potevano
lasciare coscientemente i loro corpi senza provare dolore fisico, ma
forse con un po' d'attaccamento mentale.

ONORE DOVUTO AI GENITORI


E ONORE DOVUTO A DIO

'A CHI HA, SARÀ DATO'


LA LEGGE DELL'ABBONDANZA

"Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi


cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Tornerò nella mia abitazione,
da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna. Allora
va, prende con sé altri sette spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e
la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà
anche a questa generazione perversa". (Matteo 12: 43-45).

Qui Gesù si riferisce a quelle anime, tra la gente del suo


tempo, che erano abbastanza avanzate nell'evoluzione spirituale e
avevano contattato lo Spirito Santo, rimosso alcuni dei loro difetti
spirituali e scacciato il demone interiore dell'attaccamento ai sensi.
Ma Gesù disse che malgrado essi avessero scacciato il demone
dell'attaccamento materiale, la loro attitudine verso di lui - di
non riconoscere lo Spirito in lui - non solo avrebbe riportato
indietro la loro coscienza materiale, ma avrebbe riportato più
grandi demoni d'ignoranza, attaccamento ai sensi, orgoglio, presunzione,
indifferenza spirituale, e mancanza d'apprezzamento e
di giudizio spirituale attraverso il quale avrebbero potuto trasformarsi
spiritualmente con l'aiuto di Gesù.
Gesù dice: "O uomini di questa generazione, il vostro temporaneo
sviluppo spirituale vi ha reso presuntuosi e stagnanti, e così
non state approfittando della grandissima occasione di redimere le
vostre anime per mezzo della profonda manifestazione spirituale
che è in me. Ecco perché adesso soffrirete di un'ignoranza più
grande di quella che avevate prima".

L'Uomo è un Agente Libero

È chiaramente evidente che qui Gesù mette in rilievo che


l'uomo è un agente libero, e che apprezzando e contattando i più
grandi maestri egli può evolversi, mentre con l'indifferenza spirituale
verso i maestri e i loro insegnamenti rimane ignorante come
sempre; oppure, facendosi restringere la mente da qualche
forma di chiesismo può immaginare di essere autosufficiente,
ignorando gli insegnamenti datori di salvezza dei grandi maestri.

"Mentre parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, che stavano
fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: 'Ecco là fuori
tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti'. Ed egli, rispondendo a chi
lo informava, disse: 'Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?'. Poi,
stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: 'Ecco mia madre ed i miei
fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è
mio fratello, mia sorella e mia madre'". (Matteo 12 : 46-50).

Quando Gesù disse: 'Chi è mia madre?', egli non voleva insegnare
ai figli la mancanza di rispetto verso le madri o i fratelli, ma
voleva dire che la gente non deve accentuare le proprie relazioni
familiari o amarle più di Dio. Poiché Dio è il Donatore di tutte le
persone che amiamo. Se amiamo ardentemente madri e fratelli per
le loro amabili nature, quanto più dovremmo amare Dio che saggiamente
sceglie per noi madri e fratelli amorosi invece di persone
crudeli. Mentre amiamo le nostre madri e i nostri fratelli non
dobbiamo dimenticare il nostro Padre Celeste, che di fatto è il
nostro Padre eterno nel passato, nel presente e nel futuro, e che
nel corso d'innumerevoli incarnazioni Si prende cura di noi con
l'aiuto di molte madri e fratelli. In effetti, quelli che adorano le
loro relazioni familiari dimenticando completamente Dio dovranno
essere disillusi al momento della morte, quando verranno separati
da tutti i legami familiari. È il legame con Dio, sebbene non
manifestamente visibile, che è permanente.

Dio è il Solo e Vero Congiunto

Riflettete, se morite nella vostra casa e rinascete nuovamente


nella famiglia della porta accanto, se vi capita d'andare nella casa
appresso (la vostra vecchia casa dell'ultima esistenza) allora l'amatissima
famiglia della vostra vita passata vi tratterà come un estraneo.
Perciò è chiaramente evidente che è solamente Dio che
instillando istinti d'affetto nella madre, Si prende direttamente
cura del bambino attraverso l'affetto della madre.
Gesù realizzò questa verità e volle sottolineare nelle menti delle
moltitudini che soltanto Dio - che egli percepiva dappertutto -
era il suo vero e solo congiunto dietro tutti i parenti visibili; ed
egli non poteva considerare come padre nessun altro eccetto il
Padre Celeste, e chiunque viveva in sintonia con Dio egli lo
considerava come parente divino - come madre, fratello o sorella.
Non solo Gesù riconobbe la Paternità di Dio e la fratellanza degli
uomini, ma fece notare che coloro che erano coscientemente in
sintonia con Dio e Lo sentivano erano realmente suoi fratelli
divini. Tutti i devoti che sentono Dio come loro Padre comune
sono uniti dalla corda della vera e permanente fratellanza divina.

Onora i Tuoi Genitori

Gesù aveva detto altrove: 'Dio comandò dicendo: Onora tuo


padre e tua madre' (Matteo 15: 4). Perciò in questa occasione egli
non insegnò la mancanza di rispetto ai genitori. Tuttavia, mentre
ognuno deve onorare suo padre e sua madre, non dev'essere talmente
attaccato a loro che se essi bestemmiano deliberatamente e
gli chiedono di desistere dal seguire il sentiero della rinuncia o
della meditazione su Dio, egli deve ubbidire loro e abbandonare
Dio. Dio deve venire prima di ogni desiderio e prima di tutto.
L'impegno con Dio nella meditazione dev'essere considerato prima
di tutto, poiché nessuno può avere un altro impegno nella vita se
non riceve il cervello, l'energia e il potere mentale e muscolare da
Dio.

"Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al lago. Si cominciò a


raccogliere intorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e vi si
pose a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di
molte cose in parabole, e disse:
'Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del
seme cadde sulla strada, e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra parte
cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, poiché
il terreno non era profondo. Ma spuntato il sole venne bruciata e non
avendo radici si seccò. Un'altra parte cadde sulle spine, e le spine crebbero e
la soffocarono. Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il
cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchie da intendere,
intenda'". (Matteo 13: 1-9).

Nella suddetta famosa spiegazione del seminatore, del seme e


del terreno, Gesù illustra i diversi tipi d'aspiranti spirituali che
spargono i semi della spiritualità sul suolo dei differenti tipi di
fede e ricettività. Questa parabola si applica anche alla coltivazione
delle buone o cattive abitudini, da parte dei diversi tipi di
persone, sul terreno ricettivo o pietroso delle loro menti.

Diverse Qualità di Terreno

Gesù dice: "Ascoltate attentamente la verità nella seguente


parabola. Osservate, con saggezza e attenzione, che qui ci sono
vari tipi di devoti che spargono differentemente i semi dei miei
insegnamenti nei diversi livelli delle loro menti ricettive. Ci sono
alcuni seminatori o aspiranti spirituali che hanno ricevuto dei semi
dei miei insegnamenti, ma siccome erano soltanto dei cercatori di
curiosità quei semi o insegnamenti caddero lungo la strada della
loro indifferenza spirituale, e i semi spirituali delle esperienze
intuitive furono calpestati dagli animali delle abitudini materiali.
E gli uccelli del cielo, o i dubbi che volano nell'atmosfera della
mente, divorarono quei semi di spiritualità sparsi sulle loro menti
non ricettive ma spiritualmente curiose.
"Alcuni semi dei miei insegnamenti di Verità caddero sulle
menti materialmente rozze che avevano soltanto un apprezzamento
e una percezione spirituale superficiale. In queste persone gli
insegnamenti spirituali germogliarono in alcune brevi e superficiali
esperienze spirituali e, quando spuntò il sole delle quotidiane
abitudini materiali, quelle esperienze spirituali di breve durata
furono bruciate. Poiché quelle esperienze spirituali non diventarono
delle abitudini profondamente radicate nell'anima, esse appassirono
per mancanza di nutrimento dato da nuovi atti spirituali di
meditazione e sforzo spirituale. Le brevi esperienze spirituali delle
persone materialiste si estinsero per mancanza del concime della
continua devozione e aspirazione spirituale.
"Alcuni semi dei miei insegnamenti furono seminati sul terreno
mentale di persone piene delle spine sempre crescenti della
diffidenza spirituale e dei dubbi teologici. E così, malgrado i miei
insegnamenti germogliarono in qualche modo in queste menti
teologicamente inquisitive, tuttavia quelle ispirazioni spirituali non
poterono crescere, ma vennero soffocate dalle spine sempre
crescenti e irresistibilmente predominanti dei dubbi teologici. Perciò
queste piante d'ispirazione non diedero i frutti della saggezza divina
o del contatto di Dio.
"E altri semi dei miei insegnamenti caddero sul terreno delle
mentalità arate e solcate dalla ricettività, annaffiate dalle continue
virtù e dal regolare e profondo sforzo spirituale nella meditazione,
e circondati dalle buone compagnie, affinché gli animali dei dubbi
e delle menti materiali non potessero invadere e distruggere il
giardino della mente ricettiva. In queste menti protette dalle nobili
compagnie, i semi dei miei insegnamenti annaffiati dalla meditazione
giornaliera si svilupparono in grandi alberi d'autorealizzazione.
Questi alberi umani d'autorealizzazione, forti e vigorosi, poterono
resistere agli assalti delle mentalità animali e continuarono a
crescere finché non produssero sempre più i frutti della saggezza,
della beatitudine divina e della realizzazione divina in quantità
sempre maggiore. Alcune persone spirituali svilupparono in loro
trenta, sessanta, o cento e più qualità spirituali".

La Vera Arte d'Intendere

Con 'Chi ha orecchie da intendere, intenda', Gesù voleva dire:


"Chi ha orecchie ricettive e spirituali per intendere ciò che dico
allora apprezzi la verità nelle mie parole e le applichi nella vita
per la completa liberazione spirituale". La gente non deve ascoltare
casualmente gli insegnamenti di Cristo o prestar loro solo una
parca attenzione, ma dev'essere zelante e diligente come uno sposo
spirituale e conoscere L'arte di far crescere le piante spirituali
dell'autorealizzazione mediante la giusta tecnica della meditazione
e della vita morale e spirituale, affinché esse producano i frutti
della saggezza divina, della beatitudine divina e della completa
liberazione spirituale dalle reincarnazioni e dai desideri umani.

"Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli chiesero: 'Perché parli loro in


parabole?'. Egli rispose: 'Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno
dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a chi ha, sarà dato e sarà
nell'abbondanza;
mentre a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo
loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono
e non comprendono'". (Matteo 13: 10-13).

Quando i discepoli chiesero a Gesù perché insegnava in parabole


o con sottili illustrazioni, egli rispose: "Perché è ordinato che
voi siete i miei veri discepoli, che vivete e disciplinate le vostre
vite secondo i miei insegnamenti, e in virtù delle vostre meditazioni
meritate di comprendere la verità circa la realizzazione della
Coscienza Cosmica o Celeste nascosta dietro l'illusione cosmica.
Ma le persone comuni, a causa dell'estrema piccolezza della coppa
della loro ricettività, non sono in grado di contenere le acque
oceaniche della saggezza, anche quando queste onde vengono
mandate loro".

La Legge Perfetta dell'Attrazione

Quindi Gesù continua spiegando la legge perfetta che regola


tutte le abitudini materiali - che chiunque ha creato un'abitudine
spirituale attirerà l'autorealizzazione da dentro di sé e, avendo
assaggiato l'autorealizzazione, svilupperà maggiori abitudini
spirituali, attirando una più grande autorealizzazione spirituale.
Ma chi non ha - cioè, chi non si cura di possedere o creare le
abitudini spirituali della meditazione e della vita pura - dovrà
perdere ogni abitudine spirituale che possa essere latente in lui, a
causa della mancanza del sapore della gioia dell'autorealizzazione
spirituale sentita in meditazione.
La persona che nutre e coltiva l'abitudine spirituale della
meditazione sente la gioia nuova dell'autorealizzazione, che aumenta il
desiderio di rafforzare le proprie abitudini spirituali e acquisire una
più grande gioia d'autorealizzazione con meditazioni più profonde.
Ma la persona che ha una tendenza latente ad essere spirituale,
e però non si preoccupa di coltivare coscientemente quella tendenza
spirituale con ulteriori meditazioni e le nuove esperienze di
gioia dell'autorealizzazione provate nell'estasi profonda, a suo
tempo troverà che la tendenza e il desiderio latente di meditare
inaridiranno nella sua mente per mancanza del rinforzo della meditazione.

Importanza dell'Abitudine

Questo vale per ogni buona abitudine. Se una persona possiede


una buona abitudine, e la pratica nella propria vita, attirerà un'abbondante
virtù. Mentre la persona con una tendenza latente di
virtù, che però non alimenta con azioni quotidiane di bontà, a suo
tempo s'accorgerà di perdere la tendenza a diventare virtuosa.
Questo vale anche per il conseguimento della prosperità, del successo,
e così via.
Questa frase di Gesù non significa che quelli che sono ricchi
saranno più ricchi, mentre i poveri saranno ancora più poveri. La
legge del karma regola tutte le abitudini della vita. Una persona
che è nata ricca e ha l'inclinazione e la convinzione innata di
essere ricca attirerà ricchezza per due motivi: 1) per le sue abitudini
prenatali di successo finanziario, che stimolano la sua volontà
ad avere successo; 2) per la sua volontà e determinazione di
questa vita ad avere successo finanziario. Perciò la persona che ha
determinazione ed esercita al massimo la sua volontà per avere
successo in questa vita, e che ha pure il karma del successo
finanziario in un'incarnazione precedente, e quella che attirerà ulteriore
successo finanziario.
Bisogna ricordare che una persona finanziariamente creativa che
rimane povera malgrado i numerosi sforzi d'avere successo deve
fare continuamente sforzi maggiori per ottenere il successo finanziario,
affinché possa vincere l'influenza della latente coscienza di
povertà portata con se da un'esistenza prenatale.

Motivo del Fallimento

La stessa verità vale per tutti i ricercatori spirituali. Se una


persona medita continuamente e non ottiene l'autorealizzazione
deve sapere che la sua determinazione di meditare dev'essere creata
nuovamente in questa vita, a causa del suo fallimento nella
meditazione nelle vite passate, dovuto a qualche esperienza infelice.
Perciò, invece d'abbandonare la pratica come impossibile, essa
deve meditare sempre più profondamente finché non viene creata
l'abitudine di meditare; e l'esperienza della gioia nuova
dell'autorealizzazione
creerà in lei abitudini più forti di meditazione, che a
loro volta attireranno l'abbondante beatitudine sempre nuova del
contatto di Dio. Similmente, se una persona ha delle cattive abitudini
svilupperà il gusto per il piacere temporaneo dell'attaccamento
ai sensi; e più assaggerà la fuggevole gioia dell'attaccamento
ai sensi, più la cattiva abitudine crescerà in lei, e con la crescita
delle cattive abitudini attirerà a sé numerose esperienze cattive. Se
una persona ha una cattiva tendenza ma non si preoccupa d'alimentarla
con ulteriori azioni e temporanee gioie maligne, a suo
tempo scoprirà che la cattiva tendenza è scomparsa.

Penetrare le Parabole

"Perciò, miei discepoli io vi parlo in parabole o essenze di


verità coperte dal guscio delle parole mistiche o spiegazioni segrete.
Come un uccello non conosce l'uso dello schiaccianoci per
arrivare a prendere la sostanza celata dietro il guscio, così le
persone che non sanno come usare lo schiaccianoci delle loro
percezioni interiori non fanno lo sforzo di penetrare i gusci delle
parabole che racconto e raggiungere il cibo di saggezza nascosto in
loro. Anche ascoltando le parabole, queste persone non possono
sentire l'eco della saggezza che accompagna le parole di verità.
Perciò, anche se ascoltano le parole di verità che escono dalle mie
labbra, queste persone non le comprendono; è come se esse non
l'avessero mai udite".

QUANDO SRADlCARE LE ABITUDINI SUBCOSCIENTI


DEL DUBBIO E DEL MATERIALISMO
DAI CAMPI DI GRANO DELLA GIOIA SPIRITUALE

"E così s'adempie in loro la profezia di Isaia, che dice: 'Voi udrete ma non
comprenderete, guarderete ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo
s'è indurito, sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non
vedere con gli occhi, non sentire con le orecchie e non intendere col cuore e
convertirsi, affinché io li risani'.
Ma beati i vostri occhi, perché vedono; e i vostri orecchi, perché sentono.
In verità vi dico: molti profeti e giusti desiderarono vedere quel che vedete
voi, e non lo videro; e ascoltare ciò che ascoltate voi, e non l'udirono!".
(Matteo 13: 14-17).

Gesù disse che il profeta Isaia, con la sua percezione divina,


previde la legge di causa ed effetto che per molte incarnazioni
avrebbe governato le anime di quelle persone che fecero parte
delle grandi folle che ascoltarono le parole di Gesù. Coloro le cui
percezioni spirituali non erano coltivate da incarnazioni, pur udendo
le parole di Gesù non potevano comprenderle e rimanevano
come se non le avessero mai ascoltate. Essi videro i grandi poteri
manifestati da Gesù, ma non percepirono la sua grandezza e rimasero
spiritualmente ciechi. Il cuore (chittwa) o la sensibilità di
queste persone è assorbito da un'abitudine di materialità continuata
per incarnazioni, e quindi non può percepire l'anello della
verità quando ascolta le parole di Gesù. Poiché le loro menti sono
assorte nelle abitudini materiali, esse tengono i loro occhi di ricettività
spirituale e desiderio di meditare chiusi alle parole di Gesù.
Esse non apriranno i loro occhi di ricettività o ragione spirituale
per paura che qualche volta possano vedere la verità con i loro
occhi di saggezza, e ricevano la verità ascoltando le parole di
Gesù, conoscano la verità con il sentimento intuitivo dei loro
cuori e siano convertiti da esseri materiali striscianti nella sofferenza
a esseri spirituali assorti nell'interminabile gioia dell'estasi.
Queste persone sono talmente innamorate delle loro illusioni materiali
che hanno paura d'essere troppo ricettive al messaggio di
Gesù, che sarebbe capace di farle uscire dalla prigione dell'ignoranza
nella quale hanno vissuto a lungo.

Beati Discepoli

Gesù disse: "Ma miei cari discepoli, beati sono i vostri occhi
di saggezza, perché vedono la verità; e benedette sono le vostre
orecchie di ricettività perché voi ascoltate la verità. Perché, in
verità, la Coscienza Cristica dentro di me vi dichiara che nel corso
dei tempi molti profeti che videro il piano di Dio e molti uomini
che hanno vissuto una vita giusta e morale desiderarono vedere
le dimostrazioni divine che adesso voi state vedendo nella mia
vita, ma essi non sono stati abbastanza fortunati da vederle e
ascoltare - come state ascoltando voi - le parole di verità che
vengono direttamente dalla mia Coscienza Cristica".

"Ma quando fu solo, i suoi discepoli con i dodici lo interrogarono sulle


parabole ... Ed egli disse loro: 'Se non comprendete questa parabola, come
potrete capire tutte le altre? Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la
strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano,
subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. Similmente
quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la
parola, subito L'accolgono con gioia, ma non hanno radici in sé stessi, sono
incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione
a causa della parola, subito si abbattono. Ci sono altri che ricevono il seme
tra le spine: sono quelli che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le
preoccupazioni del mondo, l'inganno delle ricchezze e tutte le altre bramosie,
soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Infine quelli che ricevono il
seme sul terreno buono sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e
portano frutto: chi il trenta, chi il sessanta, chi il cento'".
(Marco 4: 10; 4: 13-20).

Gesù disse: "Non comprendete questa parabola? Allora come


capirete tutte le parabole che vi dirò? Ascoltate, perciò, la parabola
del seminatore spiegata in un'altra maniera. Il seme è la vibrazione
di saggezza, il suono cosmico (parola) proveniente dalla
Coscienza Cosmica così come viene sentito dal devoto in meditazione
attraverso la sua intuizione. Soltanto quelli che hanno fatto
esperienza dell'estasi possono sentire e ascoltare la vibrazione
cosmica e la saggezza vibratoria di Dio. Dio non parla con parole,
poiché non ha bocca. Essendo Spirito, Dio fa vibrare la Sua coscienza
e intuizione attraverso l'intellegibile suono vibratorio,
compreso solo dai devoti che hanno un'intuizione sviluppata.
"In meditazione, il seminatore o l'avanzato devoto diviene uno
con il suono cosmico e la saggezza. Quelli lungo la strada dove
viene seminata la parola sono devoti che hanno temporaneamente
meditato, e per qualche tempo hanno percepito la saggezza vibratoria
e il suono cosmico provenienti dall'interno. Ma avendo udito
i suoni cosmici provenienti dalla Coscienza Cosmica di Dio, dopo
aver meditato su di essi per un po' senza riconoscerli come vibrazioni
di Dio, essi rinunciano a contattarli".

Devoto Indegno

"Allora Satana, o l'illusione cosmica, va da loro portando


immediatamente la coscienza del corpo e togliendo dal loro interno
la vibrazione di saggezza e il suono cosmico che essi avevano
sentito nei loro cuori o per intuizione. Anche dopo aver percepito
in meditazione la vibrazione cosmica di saggezza e il suono cosmico,
essi non hanno creduto che fossero manifestazioni di Dio e
perciò non sono stati liberati. Questo è il tipo di devoto che per
un po' ha ricevuto il suono cosmico nella propria coscienza, ma lo
ha fatto morire lungo la strada della propria indifferenza spirituale".

Strano Contatto

"Quando il seme della vibrazione cosmica fu dapprima percepito


dai devoti materialisti - meno ricettivi e duri come pietre - con
il suo strano contatto delle vibrazioni di saggezza e del suono
cosmico udito in meditazione, esso diede gioia ai devoti. Ma questi
non meditarono abbastanza a lungo da poter sentire il suono
cosmico non solo nella mente cosciente, ma anche nella loro mente
subcosciente e supercosciente.
"Alcuni devoti meditano per un pò su questo suono cosmico e
manifestazione vibratoria di Dio e quindi, quando vengono tentati
dai piaceri materiali del corpo o sono colpiti da malattie fisiche o
perseguitati dalla povertà o dalle prove spirituali, lasciano perdere
- cioè, smettono di meditare dentro. Quei devoti che ascoltano
la vibrazione del suono cosmico, e trovano in esso un piacere
temporaneo, vengono spesso sottoposti al paragone mentale tra
la gioia della meditazione sul suono cosmico e i piaceri e le
inclinazioni del corpo; ma non essendo fortemente abituati alla
percezione di Dio come la Saggezza e la Beatitudine Cosmica della
meditazione, questi devoti superficiali soccombono ai piaceri dei
sensi, ai quali sono abituati da lungo tempo".

Preoccupazioni del Mondo

"E ci sono alcuni devoti, pieni delle preoccupazioni spinose del


mondo, che meditano e contattano la manifestazione vibratoria
cosmica di Dio in meditazione. Ma quando vengono gradualmente
travolti dalle preoccupazioni del mondo, dagli allettamenti temporanei
di felicità, dalle promesse di ricchezze, dalle temporanee
gioie mondane che danno piacere e dall'ingordigia di vari desideri,
essi soccombono uccidendo le loro percezioni delle manifestazioni
vibratorie della pace di Dio provata in meditazione. In questo
modo, non raccolgono mai il frutto ultimo dell'emancipazione
e della saggezza finale.
" Infine ci sono dei devoti che, circondati da buone compagnie,
buoni pensieri e menti profondamente meditative, contattano la
manifestazione di Dio come suono cosmico. Con genuina sincerità
e penetrante intuizione del cuore, avendo contattato Dio come il
suono e la saggezza cosmica della meditazione, essi continuano a
contattarLo profondamente mediante l'estasi nata dalla meditazione.
Contattando pazientemente Dio come la gioia e l'estasi della
meditazione, essi raccolgono la messe della molteplice saggezza,
molto al di là dei loro sogni".

"Espose loro un'altra parabola dicendo: 'Il regno dei cieli si può paragonare
a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre
tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se
ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, allora apparve anche la
zizzania. Quindi i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone,
non hai seminato buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la
zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico, ha fatto questo. E i servi gli
dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No - rispose - perché
non succeda che, cogliendo la zizzania, sradichiate con essa anche il grano.
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura, e al momento
della messe dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in
fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio'".
(Matteo 13: 24-30).

Il regno della realizzazione di Dio può essere paragonato a un


uomo che con la profonda meditazione quotidiana seminò nel
campo della propria coscienza buoni semi d'esperienze spirituali.
ma mentre dormiva (cioè, mentre i suoi 'uomini' o facoltà fisiche
erano ebbri d'illusione, inconsapevoli delle sue percezioni spirituali)
il suo nemico d'abitudini materiali subcoscienti attirò e fece
crescere le erbacce delle abitudini materiali in mezzo al grano
dell'autorealizzazione spirituale; quindi il nemico scomparve
segretamente dentro la sua mente subcosciente. A suo tempo, quando il
grano verde dello sviluppo spirituale crebbe sensibilmente e portò
con sé i frutti della saggezza e della beatitudine spirituale, il
devoto s'accorse anche d'essere perseguitato costantemente dalla
zizzania e dalle erbacce dei dubbi interiori, delle vessazioni, delle
paure e da un senso di disperazione circa la soluzione del mistero
della vita e di Dio.

I Servi Interiori

Allora i servi d'autocontrollo e di disciplina spirituale appartenenti


alla casa o coscienza del devoto sorsero in lui e gli vibrarono
questa domanda: "O devoto, pensavi d'aver seminato soltanto
semi d'autorealizzazione nel campo della tua coscienza? Allora da
dove sono spuntate in te queste erbacce fatte di ostacoli spirituali?
Mediante la sua introspezione, il devoto rispose all'autocontrollo
e all'aspirazione spirituale: "Un nemico subcosciente di cattive
abitudini ha fatto crescere segretamente le erbacce delle abitudini
materiali insieme alle mie abitudini spirituali".
Attraverso l'introspezione, i servi dell'autocontrollo, dell'aspirazione
spirituale e del desiderio di meditare intimarono al devoto :
"O padrone della casa della tua coscienza e dei tuoi pensieri,
desideri che i tuoi servi d'autocontrollo vadano profondamente
nella mente subcosciente e impieghino molto tempo a estirpare
alacremente la zizzania profondamente radicata?".

Abitudini Negative

Ma il devoto rispose: "Servi miei, non sprecate il vostro tempo


concentrandovi sulle abitudini materiali negative, perché nel
fare ciò potreste perdere qualche abitudine spirituale, non riuscendo
a prestare attenzione al loro sviluppo. Non importa, continuate
a sviluppare le vostre migliori abitudini spirituali, senza
curarvi delle abitudini materiali finché non arriverà la messe dell'estasi
divina e del contatto di gioia e saggezza di Dio. Nel momento
dell'estasi divina chiederò agli abili mietitori dell'intuizione
e delle abitudini spirituali d'andare profondamente nella mia
mente subcosciente, e raccogliere le erbacce di tutte le incarnazioni
passate e delle cattive abitudini per bruciarle con il potere
folgorante, che tutto consuma e annienta, dell'ardente saggezza e
della luce dell'energia vitale accumulata nel cervello attraverso la
mente interiorizzata".
Durante il sonno e la meditazione, la mente e L'energia si ritirano
nella colonna spinale e nelle cellule cerebrali, dimenticando le
abitudini delle preoccupazioni e dell'inquietudine. Nel sonno, l'energia
ritirata nel cervello e nella mente subcosciente caccia via soltanto
le preoccupazioni temporanee. Durante la meditazione profonda
l'energia s'accumula nel cervello e penetra nei solchi cerebrali,
dove sono nascoste le abitudini, e distrugge coscientemente le
cattive abitudini. Essendo meccanica, la mente subcosciente distrugge
soltanto le abitudini d'ansietà, mediante l'energia rilassata
e concentrata nel cervello durante il sonno; ma nella meditazione,
la supercoscienza si serve dell'energia rilassata della mente concentrata
nel cervello per andare profondamente nei solchi cerebrali,
scovando le cattive abitudini e cauterizzandole.
"Ma voi, percezioni divine, raccogliete tutto il grano della
beatitudine e della saggezza divina cresciuto nel giardino della
coscienza e riponetelo nell'immenso granaio o ricettacolo della mia
supercoscienza".

"Diceva: 'Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;
che dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come,
egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce da sé prima lo stelo, poi la
spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si
mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura'". (Marco 4:
26-29).

Il Regno di Dio

"Così è il regno della Coscienza Cosmica (che è uno stato più


alto del regno dei cieli o delle forze astrali). Il regno di Dio è la
regione della Coscienza Cosmica dove Dio Padre dimora oltre i
confini della creazione vibratoria, nella quale dimora la sola riflessione
di Dio Padre come L'universale Coscienza Cristica. Il regno
dei cieli è situato dentro la regione vibratoria astrale, che è nascosta
dietro le vibrazioni fisiche di elettroni, protoni e materia".
Nella parabola precedente Gesù ha parlato del devoto che, in
estasi, può sentire il mondo astrale ed ha una coscienza mista di
percezioni celesti e percezioni materiali. Ma in questa menzione
del regno di Dio, Gesù parla di quei devoti che sono andati oltre
il contatto celeste della creazione vibratoria e sono diventati una
sola cosa con Dio Padre o la Coscienza Cosmica che sta al di là di
tutta la creazione.
Gesù dice come si raggiunge il regno di Dio. Quando l'uomo
spirituale semina i semi dell'estasi o dell'unione con le regioni
astrali nel terreno della propria coscienza, e sente lo stato d'estasi
astrale ugualmente durante il sonno e la veglia, di notte e di
giorno, egli vedrà che il seme dell'estasi spirituale astrale o del
contatto con L'Intelligenza Cristica celata in tutta la creazione
vibratoria - o cielo - si svilupperà automaticamente nella Coscienza di
Dio Padre al di là della creazione; poiché la terra o la
percezione astrale dentro il corpo produce, mediante l'estasi astrale,
il frutto della coscienza dell'Intelligenza Cristica e, gradualmente,
quello della Coscienza Cosmica al di là della creazione vibratoria.
Il devoto si sviluppa passando per vari stadi, come un seme di
grano si sviluppa prima nello stelo, poi nella spiga e quindi nel
chicco pieno. Lo stelo si riferisce all'estasi astrale o estasi con
percezioni di luci e vibrazioni che all'inizio appaiono nella coscienza
del vero devoto.
Il secondo stadio dello sviluppo del devoto è contrassegnato dal
contatto dell'Intelligenza Cristica in tutta la vibrazione, e ad esso
ci si riferisce con la parola 'spiga'.
Nel terzo stadio il devoto contatta la Coscienza al di là della
creazione, che è il 'chicco pieno', come l'ha chiamata Gesù.

la Falce della Saggezza

Quando il frutto della più alta estasi con la Coscienza di Dio


viene raccolto nella coscienza del devoto, egli usa la falce della
saggezza per staccare la propria coscienza umana da tutte le percezioni
finite e unire la coscienza umana - piena dei frutti dell'estasi
vibratoria astrale e dell'estasi nella Coscienza Cristica - con
l'estasi dell'Assoluto o Dio Padre.

"Diceva: 'A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo? Esso è come un granellino di senapa che,
quando si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che stanno sulla
terra; ma appena seminato cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi, e
fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua
ombra'". (Marco 4: 30-32).

"A che cosa paragonerò il regno di Dio o Coscienza Cosmica?


Non c'è nulla di simile con cui paragonarlo. Soltanto chi ha realizzato
l'estasi suprema con la Coscienza Cosmica di Dio Padre
trascendente tutta la creazione vibratoria, sa che cosa sia. Nessun
altro può saperlo. Nell'estasi suprema, la mente e la coscienza
umana si espandono nella Coscienza Cosmica e diventano una sola
cosa con essa. La mente umana, con le sue limitazioni, non può
comprendere lo stato d'estasi nella Coscienza Cosmica".

Piccole Ispirazioni

Gesù continua dicendo : "Ma il regno dei cieli, o l'estasi della


supercoscienza e delle regioni vibratorie astrali, appare nella propria
coscienza come un granello di senape di felicità sempre nuova.
Se uno semina nei campi della propria coscienza queste piccole
percezioni raccolte nella meditazione quotidiana e nelle estasi
supercoscienti, vede che quando le estasi quotidiane vengono seminate
nella terra - cioè non evaporano o scompaiono, ma diventano
parte della percezione fisica del corpo - queste percezioni
possono sembrare più piccole degli altri semi di felicità sensuale o
delle esperienze materiali; ma quando il granellino di senape della
piccola ispirazione o gioia sentita nella meditazione quotidiana
viene seminato nel terreno della coscienza umana, allora esso cresce
e diventa altissimo e con maggiore influenza di tutte le altre
erbe delle percezioni dei sensi.
"Esso protende i suoi rami di gioia nei viali coscienti, subcoscienti
e supercoscienti delle percezioni umane e diventa un albero
di gioia e saggezza cosmica, dove gli uccelli del cielo - tutti i
pensieri o le percezioni dell'atmosfera mentale - si riuniscono nei
rami della gioia estatica che si diffonde attraverso l'intera coscienza
dell'uomo".
"Disse loro 'Il regno dei cieli si può paragonare al lievito che una donna ha
preso e impastato con tre misure di farina, perché tutta si fermenti'".
(Matteo 13: 33).

Regno dei Cieli

Il regno dell'estasi astrale e della gioia supercosciente della


meditazione è simile al lievito che la debole e femminile natura
materiale del devoto ha messo dapprima in tre misure di farina o
tre tipi di coscienza: cosciente, subcosciente e supercosciente. Come
il lievito alza o fa crescere le tre misure di farina, così il
lievito dell'estasi astrale della meditazione - quand'è praticata
giornalmente - si diffonde per tutta la coscienza, la subcoscienza
e la supercoscienza.
Bisogna ricordare che 'regno dei cieli' indica l'estasi astrale
nella quale vengono percepite le forze astrali che governano la
creazione. Nell'estasi subcosciente il devoto fa esperienza di un
immaginario stato di gioia incosciente. Nell'estasi supercosciente
uno percepisce gioia e luci occasionali. Nell'estasi vibratoria cosmica
il devoto percepisce gioiosamente tutta la creazione vibratoria
come il proprio corpo. Nell'estasi Cristica il devoto sente la
Coscienza Cristica esistente in tutta la creazione. Nell'estasi di Dio
Padre, o estasi cosmica, il devoto si sente una sola cosa con la
Coscienza Cosmica al di là della creazione - uno stato di gioia
indescrivibile. "Chi lo conosce, sa. Nessun altro sa".

"Gesù disse tutte queste cose alle folle in parabole, e non parlava ad esse
se non in parabole, perché si adempisse quanto era stato detto dal profeta:
'Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla creazione
del mondo'.
E non parlava loro senza parabole; ma ai suoi discepoli, in privato, spiegava
ogni cosa". (Matteo 13: 34-35; Marco 4: 34).

Queste interpretazioni spirituali, come mi sono venute attraverso


l'ispirazione di Gesù Cristo, mi convincono che alcune delle
verità che egli rivelò al mondo non sono mai state date in maniera
così semplice fin dall'inizio di questo ciclo o 'creazione'.

Protette da Parabole

Gesù poteva fare questa affermazione, poiché in maniera semplice


spiegò ai discepoli le grandi verità ricevute direttamente da
Dio. Le persone comuni non potevano comprendere tutte le differenze
tra il regno di Dio e il regno dei cieli, ottenibili con l'estasi
supercosciente. Gesù insegnò queste verità ai discepoli quando
essi erano soli, inoltre insegno le stesse verità protette da parabole
affinché tutte le meritevoli anime avanzate potessero comprenderle.
Gesù protesse queste profonde verità metafisiche con parabole
in modo che, anche se arrivavano alle orecchie delle persone comuni,
queste potevano considerarle come semplici illustrazioni, senza
mettere in ridicolo verità inintellegibili alle loro limitate percezioni.
Questo è uno dei motivi per cui l'essenza dei detti di Cristo
ricoperta dai gusci delle parabole, non è stata presa dai teologici
uccelli umani che volano nei cieli della loro immaginazione. Per
questo motivo L'immaginazione teologica ha creato così tante sette
e interpretazioni intorno agli insegnamenti di Gesù Cristo. Per
comprendere L'unica e sola percezione di Gesù Cristo dietro le
parole dei suoi insegnamenti, gli uomini devono riuscire a prendere
lo schiaccianoci dell'intuizione dentro il santuario della meditazione,
e imparare a rompere i gusci delle parabole e accettare
come vera l'unica sostanza dell'autorealizzazione e della percezione
dietro le parole di Gesù Cristo.
Per lo stesso fatto che Gesù insegno in privato ai suoi discepoli
intimi le grandi verità nascoste nelle parabole date alle moltitudini,
i Cristiani moderni dovrebbero imparare a non essere soddisfatti
ascoltando gli stessi sermoni rappezzati alle funzioni religiose
domenicali. Un sacerdote con una conoscenza teorica delle
Scritture è soddisfatto ispirando momentaneamente i suoi fedeli
con quello che immagina sia la verità insegnata da Gesù. Ma un
vero ministro religioso meditativo, saturato con la Coscienza Cristica,
non è soddisfatto parlando semplicemente al suo uditorio
sulle parabole di Gesù, bensì forma e crea una banda di discepoli
- o un gruppo disciplinato di dimostratori della verità - che
attraverso la meditazione possa raggiungere il santuario interiore
del silenzio e apprendere i misteri della vita e dell'anima da Dio,
che parla mediante le labbra dell'intuizione del devoto.

Mancanza Moderna

Nelle chiese moderne è tristemente visibile questa mancanza di


ministri religiosi d'autorealizzazione e di fedeli che si sforzano di
raggiungere l'autorealizzazione. Senza imparare a contattare Dio,
invero un ministro religioso e i membri della sua chiesa vivono
contro lo stesso scopo per il quale viene organizzata una chiesa di
Dio. Una chiesa di Dio non dev'essere soddisfatta solo con teorie
su Dio. Essa deve insegnare l'arte di contattare Dio, e come fare
dell'anima dell'uomo un vero tempio di Dio dove lo stesso Dio
possa andare dal devoto e, con la Sua voce d'intuizione, pronunciare
sermoni agli aridi e supplichevoli pensieri spirituali del devoto.

Discepoli Pronti

Gesù disse: "Siccome siete spiritualmente ricettivi e avanzati


nel pensiero spirituale, la coppa allargata della vostra comprensione
può contenere la sottile verità - riversata e data sotto forma
di misteri nascosti - che io ho sentito nello stato di Coscienza
Cosmica o regno di Dio. Uno sente lo spazio onnipresente riempito
da un Re d'assoluta esistenza, assoluta coscienza e assoluta
beatitudine; perciò lo stato di Coscienza Cosmica è chiamato 'regno di Dio'.
Lo stato di Coscienza Cosmica può essere sentito
dalle anime che hanno ritirato le loro menti dalle regioni del
corpo, e sono andate oltre la subcoscienza e si sono concentrate
sulla beatitudine supercosciente della meditazione. Ma alle anime
che sono senza, o che sono identificate con i corpi fisici, tutte
queste sottili percezioni sullo stato di Coscienza Cosmica vengono
date racchiuse in parabole, così che anche ascoltandole non potranno
percepire la verità che vi sta dietro e metterle in ridicolo
per mancanza di comprensione. Queste anime, e i predicatori teorici,
e gli individui identificati con il corpo, ascolteranno le verità
coperte dalle parabole, ma non saranno in grado di comprendere i
loro veri significati. Le anime identificate col corpo non sono
spiritualmente ricettive e non cercano di comprendere le verità per
mezzo delle quali potrebbero essere convertite in esseri spirituali,
liberati dalle cattive azioni materiali per grazia di Dio e in virtù
del proprio sforzo".

IL SIGNIFICATO 'DI FINE DEL MONDO'


CONTINUA POSSIBILITÀ DATA DA DIO AL DEVOTO
DI LIBERARSI ANCHE NELLO STATO DISINCARNATO

"Lasciata poi la folla, Gesù entrò in casa. I suoi discepoli gli si


accostarono
per dirgli: 'Spiegaci la parabola della zizzania nel campo . Ed egli rispose:
Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo.
Il buon seme sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il
nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del
mondo, e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e
si getta nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo
manderà i suoi angeli che toglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli
operatori d'iniquità e li getteranno nella fornace ardente, ove sarà pianto
e stridor di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del
Padre loro. Chi ha orecchi da intendere, intenda!'". (Matteo 13: 36-
43).

La parabola della zizzania viene spiegata da Gesù in un modo


nuovo: "Chi coltiva nella propria coscienza il buon seme della
saggezza di Dio trova il corpo in sintonia con la Coscienza Cosmica,
così come è in sintonia il mio corpo (Figlio dell'uomo).
(Io sono venuto e ho seminato i miei insegnamenti e la mia vita nel
campo della coscienza del mondo).
"Ma l'illusione cosmica di Satana pianta l'ignoranza, le erbacce
delle preoccupazioni, la collera, la paura e l'oscurità mentale nelle
menti degli individui inclini al male.
"L'ignoranza cosmica è il demone che una volta era un arcangelo
di Dio incaricato di creare un mondo perfetto; ma egli fece
cattivo uso della sua indipendenza e creò i semi di tutti i mali da
seminare nelle menti inclini al male. Quando le anime lasciano
questa terra, alla fine del mondo - della 'creazione' o di questo
ciclo - o dopo aver terminato la loro esistenza terrena, esse
raccolgono buoni o cattivi frutti secondo il loro karma buono o
cattivo.

Lo Stato Dopo la Morte

"I mietitori sono gli angeli luminosi dell'intuizione interiore


che rivela la verità. Le anime con cattivo karma, riunite nel mondo
astrale dopo la morte bruceranno nel fuoco delle sofferenze
risultanti dalla loro stessa ignoranza. Questo succederà alle anime
inclini al male alla fine del mondo, o al termine della loro esistenza
terrena. Nel mondo astrale il Figlio dell'uomo, o la forma
visibile di Gesù o qualsiasi essere con la Coscienza Cristica, si
farà avanti e raccoglierà ovunque siano le anime piene d'iniquità
o cattivo karma che hanno peccato o creato cattive vibrazioni,
e ad esse verrà fatto realizzare coscientemente che finora hanno
bruciato nel fuoco autocreato del male e dell'ignoranza. Allora
gemeranno e faranno rimostranze per i loro errori e la loro
esistenza prenatale. Quelli che si pentiranno, e cercheranno coscientemente
d'essere giusti, splenderanno come il sole della saggezza
manifestato attraverso la coscienza di Dio. Quelli che hanno
orecchie per intendere, intendano. Dio non è un dio vendicativo che
punisce le anime malvage e ricompensa quelle buone; le anime
buone o cattive si ricompensano o si puniscono da sole, secondo le
loro attività".

Significati della Parabola

In questa parabola Gesù dichiara una profonda verità mistica :


che un Dio buono e misericordioso non getterà mai un peccatore
in una fornace di fuoco nel mondo astrale, poiché nello stato
disincarnato anche il più grande peccatore è un'anima ed ha un
corpo luminoso che non può essere bruciato da nessun fuoco
fisico. Quello che Gesù voleva dire e che non solo le anime
malvage possono pentirsi delle loro cattive vie in questa vita, e
guarire la loro esistenza bruciata dal male con il balsamo della
saggezza e della pace interiore che si trova in meditazione, ma
anche dopo la morte esse possono trovare la salvezza quando
vengono risvegliate dagli angeli di Dio e grazie al pentimento
interiore e al buon karma sepolto gli viene dato di sentire la loro
esistenza astrale nel mondo astrale. Generalmente le anime cattive
muoiono nell'incoscienza, ma lo stato d'incoscienza dopo la morte
viene temporaneamente rimosso dagli angeli di Dio. Le anime che
soffrono in maniera subcosciente nel fuoco delle proprie tendenze
malvage hanno la possibilità di lottare e ricevere la coscienza di
Dio attraverso la meditazione astrale, e splendere come il puro
sole della spiritualità che arde con la coscienza di Dio.
Questa parabola può essere spiegata anche in un altro modo,
per soddisfare la mente di un altro tipo di devoto. Il devoto che
semina il buon seme della saggezza nella propria coscienza e nel
proprio corpo diventa un buon esempio nel mondo, e tutti i suoi
buoni semi o buone tendenze vengono saturati con la beata
presenza dello stato di Coscienza Cosmica. La zizzania, o le erbacce,
sono quelle tendenze mentali figlie della malvagia ignoranza nata
dal contatto dei sensi.
Satana, e non l'uomo, è il creatore dell'egoismo, della cupidigia
e della tentazione sessuale, che nascono nella coscienza dell'uomo
senza che questi abbia cercato di crearle.
Tutte le buone tendenze nell'uomo vengono da Dio, mentre
quelle cattive vengono dal Suo arcangelo ribelle mutato in diavolo,
o Satana, che combatte Dio ovunque, negli uomini e nella
natura - combattendo e guastando dappertutto la Sua perfezione
e armonia. Al termine della coscienza terrena, o alla fine del ciclo
di questo mondo, il devoto mieterà la messe della saggezza per
mezzo dei suoi mietitori d'intuizione angelica, autorealizzazione e
saggezza. Egli brucerà la zizzania o le erbacce delle cattive azioni
accumulate nella propria anima dalle vite passate, nel fuoco
recentemente acceso della propria saggezza.

Il Fuoco della Saggezza

Inoltre il figlio dell'uomo saturo di Dio, il devoto, manderà


profondamente i suoi angeli o percezioni intuitive nella mente
subcosciente e supercosciente per raccogliere tutte le nascoste,
oltraggiose, peccaminose e segrete tendenze maligne delle vite passate;
queste tendenze saranno bruciate nella fornace dell'ardente
saggezza del devoto, estesa su tutta la foresta della sua mente
cosciente, subcosciente e supercosciente. Le sue cattive tendenze
interiori gemeranno e si ribelleranno contro l'essere bruciate nel
fuoco della saggezza. Allora il giusto devoto uscirà da dietro le
nuvole di tutto il cattivo karma passato e splenderà come il sole
della saggezza cosmica, che arde con la pura coscienza trascendentale
di Dio Padre sentita nell'unione di corpo, mente e anima con
l'Intelligenza Cristica nella creazione e la Coscienza Cosmica al di là
della creazione. Che quelli che hanno orecchie spirituali ascoltino
la verità di queste parole e le vivano nella loro vita.

"Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo


trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi
e compra quel campo. Inoltre, il regno dei cieli è simile ad un mercante che
va in cerca di perle preziose; trovata una perla di gran valore, va, vende
tutti i suoi averi e la compra". (Matteo 13: 44-46).

"Ancora, il regno astrale delle forze e delle percezioni celesti


sentite dal devoto nell'estasi supercosciente appare pieno di ricchi
tesori spirituali, angeli di Dio, maestri e devoti trapassati celati
dietro il campo della coscienza materiale e della percezione dei
sensi. Quando la coscienza fisica dell'uomo trova queste verità
rivelate, egli nasconde profondamente questi tesori nella propria
coscienza e con grande gioia va dentro, butta fuori tutti i suoi
desideri materiali, e con il potere della sua profonda devozione e
del suo buon karma, s'impadronisce di tutte le verità nascoste
sotto il campo della sua coscienza materiale".

Mercante Divino

"Inoltre, quando al devoto viene rivelato il regno delle forze


astrali, egli diventa un mercante divino che va in cerca della
preziosissima perla della saggezza; e quando trova l'unica
impareggiabile perla d'inestimabile valore della saggezza di Dio e della
realizzazione divina, egli va nel mondo abbandonando tutti i
desideri materiali e, con il potere accumulato della concentrazione
che libera dal desiderio, s'impadronisce della divina perla di
saggezza".

"Il regno dei cieli, infine, è simile ad una rete gettata in mare, che
raccoglie ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e
poi, sedutisi, mettono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così
sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai
buoni, e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridor di
denti". (Matteo 13: 47-50).

"Il devoto, con la rete dell'autorealizzazione gettata nel mare


della meditazione, raccoglie dal suo interno visioni astrali e anche
i cattivi semi del brutto karma. Quando nella rete della sua
introspezione trova tutte le buone percezioni e i cattivi semi del
karma passato raccolti sulle rive della sua mente esteriore, egli
siede in meditazione e si concentra, raccogliendo le cose buone che
trova nella rete della sua devozione e scacciando con la forza della
saggezza tutte le cattive tendenze nascoste.
"Tutti i devoti avranno quest'esperienza alla fine del mondo, o
quando finiranno i loro desideri terreni. Il devoto che esaurisce
tutti i desideri terreni scorgerà gli angeli dell'intuizione e
dell'autorealizzazione venir fuori dalla sua coscienza segreta, per
separare il suo karma cattivo dalle buone tendenze da lui acquisite, e per
gettare le cattive tendenze nel fuoco sempre vivo della saggezza
interiore. Le cattive tendenze prenatali dure a morire che offriranno
resistenza interiore, prodotta dalle cattive abitudini, saranno
certamente consumate dal fuoco della saggezza acceso dal devoto".

Il Regno dei Cieli

"'Avete capito tutte queste cose?'. Gli risposero: 'Si'. Ed egli disse loro:
'Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile ad un
padrone di casa che trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche'".
(Matteo 13: 51-52).

"Perciò, ogni essere che attraverso la meditazione trova il regno


del mondo astrale è un uomo colto, o un divino capofamiglia,
che dalla sua realizzazione spirituale tira fuori verità nuove e
verità antiche espresse in maniera nuova".

"Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano


avvicinarlo a causa della folla. Gli fu riferito: 'Tua madre e i tuoi fratelli
sono là fuori e desiderano vederti'. Ma egli rispose; 'Mia madre e i miei
fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica'".
(Luca 8: 19-21).

"Quei devoti ricettivi alle parole o alle ispirazioni di Dio che


vengono tramite me e i grandi maestri, e che sentono la coscienza
di Dio manifestata come la parola o il suono cosmico della
meditazione saturo di beatitudine sempre nuova, sono realmente in
sintonia con mio Padre - con l'unica Coscienza Cosmica al di là
della creazione vibratoria; e poiché condividono con me la comune
percezione della Coscienza Cosmica o Dio, essi sono i miei veri
parenti. Tutte le donne con la coscienza di Dio sono mie madri, e
tutti gli uomini con la coscienza di Dio sono miei fratelli".

"Vedendo una gran folla intorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: 'Maestro, io ti seguirò dovunque
andrai'. Gesù gli rispose: 'Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo
i
loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo'".
(Matteo 8: 18-20).

La Casa Onnipresente

Tutti i grandi Maestri che sono una sola cosa con lo spirito
sentono lo Spirito onnipresente come loro sola coscienza, e l'intero
universo fisico nel quale sono inclusi i loro corpi come loro unico
corpo. Gesù considerava lo spazio onnipresente come casa sua, e
l'universo come proprio corpo. Egli non si preoccupava d'identificarsi
con un piccolo corpo fisico o d'avere un posto fisso come dimora.
Come gli animali hanno le tane per case, e gli uccelli i loro
nidi, così l'uomo dalla coscienza limitata restringe il suo pensiero
di casa a un posto. L'uomo liberato non si sente più estraneo o
alieno in nessuna parte del cosmo o dell'al di là.
Inoltre, Gesù seguiva un sentiero di rinuncia simile a quello
seguito da certi devoti in India. C'è un ordine di rinuncia, in India,
i cui seguaci non si fermano mai in un posto più di tre giorni.
Essendo un uomo di rinuncia, Gesù non si sposò, né riconobbe la
propria famiglia terrena come la sua sola famiglia, né considerò
sua proprietà qualche dimora.
Un capofamiglia ha un certo nome, una famiglia, un paese ed
anche una dimora fissa, ma un uomo di rinuncia considera
l'universo come sua casa, l'intera famiglia umana come sua famiglia, e
Dio come suo Padre. Chi segue le regole dell'ordine degli Swami,
segue i suddetti precetti di rinuncia. L'orientale Gesù stava
effettivamente seguendo l'antico ordine di rinuncia.
C'è un grande parallelismo tra i detti di Shankara e quelli di
Gesù, poiché seguivano entrambi l'ordine della rinuncia.
Uno Swami cambia il nome di famiglia con un nome divino. Il
nome di famiglia si riferisce alla razza e alla particolare famiglia
alla quale appartiene l'uomo, ma i seguaci dell'ordine degli Swami
hanno un nome che si riferisce alla loro identità con Dio. L'originario
nome di famiglia viene abbandonato quando, da parte del
guru o del maestro, viene dato il nuovo nome monastico,
Anche se gli Swami vivono in monasteri o ashram (eremitaggi),
essi non considerano nessun posto particolare come casa loro.
Alcuni Swami continuano a spostarsi da un luogo all'altro per
osservare la regola che ogni posto è casa loro, e non un posto fisso
in particolare, poiché Dio è ovunque. Per questo motivo Gesù
aveva detto altrove: "Non preoccupatevi di quello che mangerete
o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete;
la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?".
Cioè, considerate il vostro corpo una parte di Dio e non accentuate
la coscienza materiale in esso, ma spiritualizzatelo mettendolo
in sintonia con la coscienza di Dio.
Il devoto che considera il suo corpo o la sua casa come sua
dimora dimentica che lo Spirito dentro di lui è presente in tutti i
luoghi. Quando uno considera continuamente il proprio corpo
e la propria abitazione con attaccamento, egli limita la propria
coscienza a un punto dello spazio.
Gesù non stava lamentando il fatto di non avere casa, ma stava
affermando che la sua casa era in tutto lo spazio; perciò non aveva
bisogno di una piccola casa in un punto particolare dello spazio.
Egli aveva detto altrove: "Chiunque avrà lasciato case, o fratelli,
o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome,
riceverà cento volte tanto ed erediterà la vita eterna". (Matteo 19: 29).
Chi rinuncia alla propria limitata coscienza di casa e identità
riceverà come sua parte d'eredità tutto lo spazio e tutta la creazione.

'LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I LORO MORTI'


IL POTERE DI 'TACI, CALMATI'

"E un altro dei suoi discepoli gli disse: 'Signore, permettimi prima di
andare a seppellire mio padre'. Ma Gesù gli rispose: 'Seguimi, e lascia
che i morti seppelliscano i loro morti'". (Matteo 8: 21-22).

"Segui il mio Spirito vivente e gli insegnamenti eterni che


danno la vita, e lascia che i morti spiritualmente seppelliscano tuo
padre morto fisicamente. Poiché tu sei mio discepolo, e hai
riconosciuto Dio come tuo Padre, non hai bisogno di seppellire il
corpo morto di tuo padre, che può essere seppellito da tante
persone spiritualmente morte".
Gesù aveva citato altrove il comandamento divino: 'Onora il
padre e la madre' (Matteo 15: 4), perciò qui non stava insegnando
la mancanza di rispetto del figlio verso il padre. Gesù disse al
discepolo: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti", solo
perché il discepolo aveva cambiato il suo rapporto familiare ed era
stato ammaestrato ad essere cosciente della sua reale parentela
divina con Cristo e l'umanità. Gesù stava cercando di ricordare al
discepolo - quando questi voleva seppellire suo padre - che era
più importante per lui essere uno con Dio sintonizzandosi con la
sua Coscienza Cristica piuttosto che perdere tempo nell'illusione
che fosse necessario seppellire il padre, quando c'erano tantissime
persone spiritualmente morte pronte a seppellire l'inservibile corpo
morto del padre del discepolo.

La Famiglia Universale

In India è tradizione per il figlio cremare il padre o la madre.


Egli è il primo a dare fuoco alla pira funeraria dove sta il genitore
morto. Ma a uno Swami, che lascia la sua famiglia personale e
s'identifica con la famiglia universale di Dio, non è permesso
cremare nessuno dei suoi genitori morti, perché nella
rappresentazione cosmica di questo mondo egli non s'identifica più soltanto
con una singola e piccola famiglia. Uno Swami pensa che poiché
appartiene alla famiglia di Dio, e non crema i morti di tutte le altre
famiglie, perché dovrebbe cremare i morti appartenenti soltanto
alla famiglia nella quale è nato?
Naturalmente, spiritualmente non è peccato per uno Swami
cremare i propri genitori, poiché anche il fondatore dell'ordine
degli Swami - Swami Shankara - andò contro l'interpretazione
letterale della regola del suo ordine e cremò sua madre. Nel suo
caso Swami Shankara non era attaccato alla madre, ma poiché al
momento della morte non c'era nessun altro per cremarla, egli
andò a compiere quel dovere. Si dice che Swami Shankara produsse
un fuoco divino per cremare il corpo della madre. A uno
Swami non è vietato cremare qualcuno dei suoi parenti morti se
non c'è nessun altro che possa farlo, ma gli viene insegnato di
non identificarsi con la famiglia nella quale è nato né seguire le
sue regole tradizionali, poiché egli ha mutato la propria coscienza
da quella di membro di una famiglia ed è diventato membro
della famiglia universale.
Inoltre Gesù stava insegnando al discepolo a pensare prima di
tutto a Dio e passare ogni momento nel contatto Divino, piuttosto
che mettere il contatto di Dio e la meditazione in secondo luogo,
anche quando era necessario seppellire il padre morto. Il Padre
Celeste è Colui che ci da il padre terreno, perciò l'attenzione e
l'onore più grande devono essere dati sempre al Padre Celeste.
Gesù chiese particolarmente al discepolo di seguire lui in preferenza
ad andare a seppellire il padre, perché il discepolo era uno
che aveva cambiato la sua relazione familiare ed era entrato in
relazione con Gesù e la sua famiglia divina del cosmo.

I Morti Spiritualmente

È anche significativo notare come Gesù enfasizzò che i morti


fisicamente sono morti e i morti spiritualmente sono ugualmente
morti, ma non lo sanno. Gesù fece notare che i morti spiritualmente
erano oggetto di più grande pietà dei morti fisici, perché
avendo perso la vita terrena i morti fisicamente non potevano
destarsi agli insegnamenti di Cristo o alla Verità, ma difficilmente i
morti spiritualmente potevano essere perdonati d'essersi resi
volutamente morti agli insegnamenti di Cristo che danno la vita e la
liberazione.
Gesù, inoltre, assicurò il discepolo che seguendo lui, che aveva le
chiavi dei misteri della vita e della morte, con la sua buona
volontà spirituale egli poteva rendere all'anima del padre morto
un servizio più grande di quanto non potesse fare seppellendo
meramente la sua forma fisica.
"Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: 'Passiamo
all'altra riva del lago'. Ora, mentre navigavano, egli s'addormentò. Un turbine
di vento s'abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
Avvicinatisi a lui, lo svegliarono dicendo: 'Maestro, maestro. Siamo perduti
!'. E lui,
destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si
fece bonaccia. Poi disse loro: 'Dov'è la vostra fede?'. Ma essi, presi da
timore e meraviglia, si dicevano l'un l'altro: 'Chi è dunque costui, che dà
ordini ai venti e alle onde e gli obbediscono?'". (Luca 8: 22-25).

Sebbene apparentemente dormiva, internamente Gesù era unito


con Dio. Durante la veglia il centro di coscienza dell'individuo sta
nella mente cosciente, durante il sonno sta nella mente subcosciente
e durante la meditazione profonda sta nella supercoscienza.
Quando una persona è concentrata nello stato di veglia, la sua
subcoscienza e supercoscienza rimangono nel sottofondo. Quando
dorme la sua coscienza e supercoscienza rimangono nel sottofondo.
Ma un maestro come Gesù, il cui centro di coscienza è
nella Coscienza Cosmica, è sempre desto nello Spirito - non importa
se il suo corpo sia sveglio o addormentato - ed è in grado
d'osservare il suo corpo mentre dorme o lavora durante la veglia,
proprio come Dio guarda ugualmente tutti gli esseri umani sia che
essi dormano o stiano svegli. Questo è il motivo per cui Gesù
aveva detto: "Non si vendono due passeri per un soldo ? Eppure
nessuno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro".
(Matteo 10 : 29).

Presente in Tutto lo Spazio

Poiché la coscienza di Dio è onnipresente, Egli conosce vita e


morte, sonno e veglia di tutte le creature esistenti in Lui, come
noi conosciamo tutti i pensieri dentro la nostra mente. Come
l'essere umano in vita è consapevole delle sensazioni del corpo
o del dolore che può esserci in qualcuna delle ventisettemila
bilioni di cellule del suo corpo, così la coscienza di Dio - consapevolmente
presente in tutto lo spazio - conosce tutto quello che
accade anche in ciascuno dei più piccoli atomi tra le innumerevoli
creazioni nel cosmo.
Gesù mise in dubbio la fede dei discepoli perché essi non
realizzarono che, anche se stava dormendo, la sua coscienza era
tutt'uno con il Padre ed era presente nella tempesta, nella barca,
nei discepoli, e in tutto. Se avessero avuto fede nella coscienza
onnipresente di Gesù, i discepoli avrebbero saputo che la sua
coscienza interiore li avrebbe protetti anche se il suo corpo apparentemente
dormiva.
Per questo Gesù disse: "Perché siete impauriti per ignoranza,
e non avete fede nell'onnipresente potere protettivo e nella
coscienza che è in me?". Con l'autorizzazione della Volontà Divina
di manifestare la coscienza onnipresente e il potere di Dio dentro
di sé, Gesù si levò e comandò le forze della natura, i venti e le
acque, rivolgendosi al mare: "O voi tempestosi mare e vento -
che siete governati dalle forze cosmiche e siete stati creati e agite
secondo la volontà dell'onnipresente Dio, il Padre con il quale
sono una sola cosa - io vi comando di cambiare la vostra vibrazione,
di calmarvi e stare quieti".

'Taci, Calmati'

Non appena Gesù vibrò pace, con la sua coscienza onnipresente


e l'onnipresente volontà di Dio dentro di lui, immediatamente le
forze della natura guidate da Dio seguirono il suo esempio. Alle
persone comuni sembra che il vento e l'oceano siano mossi da
forze cieche che non hanno alcun piano. Ma è evidente che
l'armonia nella natura, la regolarità delle stagioni e la matematica
dell'ordine planetario rivelano la legge intelligente e il piano cosmico
di Dio che li governa. Le persone irriflessive attribuiscono la legge
e l'ordine presente nel mondo al caso e alla natura, ma l'uomo
divino che percepisce coscientemente Dio in tutto sa che tutte le
cose, tutti i sistemi planetari e stellari, sono governati dalla volontà di
Dio.
Quindi Gesù, che era un maestro tutt'uno con lo Spirito, non
nell'immaginazione ma per autorealizzazione, aveva poteri Divini.
Essendo una sola cosa con Lui, Gesù poteva controllare il vento e
la tempesta come Dio controlla gli elementi della natura.

Un Miracolo del Mio Maestro al Quale ho Assistito

Ho avuto la benedizione d'assistere al controllo della natura da


parte del mio grande maestro, Swami Sri Yukteswarji. Una volta
a Puri, durante un caldissimo giorno d'estate, quando non c'era la
più piccola prospettiva di nubi o di pioggia, dovevo partecipare ad
una delle processioni religiose del mio Maestro. Perciò andai da
lui e obiettai che era quasi impossibile condurre la processione a
piedi nudi sulla sabbia calda nelle strade della città. Il Maestro
rispose: "Ti dirò un segreto. Non dirlo a nessuno per adesso. Il
Signore manderà una nuvola, e delle gocce di pioggia rinfrescheranno
la sabbia, affinché voi tutti possiate fare la processione.
Finché farete la processione Dio terrà l'ombrello di nuvole sulla
vostra testa e spruzzerà piccole gocce di pioggia per mantenere
freschi i vostri piedi".
Con grande meraviglia del nostro gruppo, notammo che non
appena iniziata la processione religiosa, come per magia tutto il
cielo si riempì di nuvole e cadde una pioggia molto leggera, che
rinfrescò la sabbia sulle strade della città. Fin quando la processione
religiosa del Maestro sfilò per le strade, le nuvole e la
confortevole pioggia continuarono ad essere presenti; ma non
appena la processione tornò all'eremitaggio il cielo fu arso dal sole
orientale, la sabbia riprese a scottare per il grandissimo calore, e
le nuvole e la pioggia scomparvero come se non ci fossero mai
state. Il Maestro osservò: "Hai visto come Dio lavora per noi?
Egli lavora per tutti e risponde a tutti, ma pochi realizzano
coscientemente quando Dio risponde coscientemente alle loro preghiere.
Dio non è parziale verso pochi devoti, ma risponde a
tutti; se essi avessero fede in Lui. I bambini umani dovrebbero
avere una fede implicita nella bontà e nel potere onnipresente
del loro unico Padre Cosmico".

Anime Erranti

"Arrivarono quindi nel paese dei Geraseni, che sta di fronte alla Galilea. E
quando scese a terra, gli venne incontro un uomo della città, che da lungo
tempo era posseduto dai demoni ,e non portava vestiti, né dimorava in una
casa, ma fra le tombe. Quando vide Gesù, cominciò a gridare, cadde davanti
a lui, e disse a gran voce: 'Cosa c'è tra me e te, o Gesù, figlio di Dio
Altissimo? Ti prego, non mi tormentare'. Infatti egli stava ordinando allo
spirito impuro di uscire da quell'uomo. Poiché molte volte se n'era
impossessato,
e lo legavano con catene e ceppi ai piedi; ma egli rompeva i legami,
ed era portato via dal demonio nel deserto".
(Luca 8: 26-29).

Questi pazzi si trovano pure al giorno d'oggi nei manicomi,


rinchiusi in celle imbottite. La pazzia non è tutta dovuta a disordini
cerebrali; a volte i cervelli sono posseduti da spiriti maligni
che possono essere esorcizzati o scacciati da uomini come Cristo.
Quando questo pazzo vide venire Gesù, lo spirito maligno in lui
riconobbe Cristo, e pieno di paura lo implorò di non scacciarlo.
A questo Gesù rispose: "O anima disincarnata e riflessione
dello Spirito piena d'impuro e cattivo karma, tu devi abbandonare
l'illecita possessione del corpo di quest'uomo, che hai fatto
diventare pazzo".
È stato spiegato prima che un'anima errante è in genere l'anima
disincarnata di un assassino o di un uomo che ha commesso
suicidio. A causa della sua indifferenza per la vita, il proprio
karma lo condanna a un'esistenza da incubo nel mondo astrale.
Non ottenendo la tanto desiderata rinascita, spesso queste anime
prendono possesso di menti impazzite che hanno un cattivo karma.
I Maestri, che possono distinguere tra la possessione spiritica
e il comune disordine cerebrale, hanno il potere di comandare
coscientemente a queste anime erranti di lasciare i corpi umani
che possiedono illecitamente.

Significato di 'Abisso'

"E Gesù gli domandò: 'Qual'è il tuo nome?'. Rispose: 'Legione !'. Perché
molti erano i demoni entrati in lui; e supplicavano Gesù che non comandasse
loro d'andare nell'abisso". (Luca 8 : 30-31).

Essendo onnipotente, Gesù conosceva qualsiasi cosa succedeva


nel mondo astrale dove milioni di anime buone e cattive vanno dopo
la morte. Tutte le anime cattive sono controllate da Satana, e
hanno tutte caratteristiche e nomi che le distinguono. Ecco perché
Gesù chiese il nome dello spirito. Il capo degli spiriti rispose che
il loro nome era Legione - cioè, molti demoni - che significa
che molte anime malvage disincarnate affollavano e stavano
disordinando la casa mentale del folle. Come molti pensieri possono
stare in una mente, e diversi temperamenti e personalità possono
venire espressi dallo stesso autore, così diversi spiriti disincarnati
- essendo sottili - possono occupare o possedere la stessa mente
e lo stesso corpo. Come molte persone possono vivere ammucchiate
in una stanza, così molte anime disincarnate possono possedere
lo stesso cervello, affollandolo.
Le anime disincarnate essendo nel mondo astrale, conoscevano
pienamente l'influenza della coscienza di Gesù Cristo nel mondo
astrale. Esse conoscevano il potere di Gesù sugli spiriti maligni
perciò lo pregarono che non comandasse loro di vagare nuovamente
senza la coscienza di corpi fisici nell'oceano profondo dello
spazio buio, dove venivano tormentati e soffocati dalle loro stesse
visioni di un'esistenza da incubo, senza una luce per guidarli.
Le anime disincarnate che affollavano il cervello di quest'individuo
erano assai deliziate e sfrenate, godendo le sensazioni di
suono, luce, gusto, odorato, tatto, e le percezioni di un mondo
pieno d'oggetti definiti grazie al cervello dell'individuo posseduto.
Ecco perché gli spiriti disincarnati ebbero paura che venisse negata
loro un'ulteriore corsa nell'automobile di carne marciante sulla
terra di sensazioni e scenari fisici, ed essere ributtati nell'Ade e
nell'incubo dell'oscura esistenza subcosciente. Questo è quanto si
vuol dire con la parola 'abisso'.

"Ora, c'era là un numeroso branco di porci, che pascolavano sulla montagna;


ed essi lo pregarono che permettesse loro d'entrare nei porci. Gesù lo
permise. Allora i demoni uscirono da quell'uomo, ed entrarono nei porci, e
il branco si precipitò violentemente nel lago dall'alto della rupe e annegò".
(Luca 8: 32-33).

Poiché Gesù Cristo, col suo potere Divino, stava ordinando agli
spiriti immondi di lasciare il corpo del povero folle, essi desiderarono
almeno godere le sensibilità inferiori nei corpi di un vicino branco
di porci. Quei malvagi spiriti disincarnati preferirono passare
dalla percezione delle sensazioni umane alla percezione di
sensazioni animali in corpi animali, piuttosto che essere ributtati
vorticosamente nell'oscuro stato subcosciente dello spazio eterno, dove
erano stati condannati dal cattivo karma delle loro vite passate.
Gesù permise loro di farlo. Allora gli spiriti impuri lasciarono il
cervello dell'individuo ossesso ed entrarono nei corpi di quel
branco di porci, i quali - posseduti dagli immondi spiriti disincarnati -
cominciarono ad agire come pazzi furiosi e si precipitarono
violentemente nel lago.
Con grande difficoltà gli spiriti maligni avevano trovato un
individuo malvagio da usare come loro mezzo appropriato, e si
erano accalcati nel suo cervello e lo avevano torturato, facendogli
fare cose che non voleva. Essi si sfrenarono con il suo corpo, e fin
tanto che poterono godersi la vita tramite le sue sensazioni non si
preoccuparono di cosa succedeva ad esso. Nel cercare di
manifestare tutte le loro violente emozioni attraverso un cervello, essi lo
distrussero. Venendo loro negata questa tanto desiderata, anche se
affollata, dimora in un cervello, gli spiriti disincarnati con l'aiuto
di Gesù andarono temporaneamente a provare le gioie dell'esistenza
animale nei corpi di un branco di porci.

Regioni dello Spazio

Quando gli spiriti disincarnati entrarono nei corpi dei porci, i


cervelli degli animali furono distrutti; gli spiriti maligni dentro di
loro erano talmente eccitati dal piacere animale che non sapevano
cosa stavano facendo, e si precipitarono violentemente nell'acqua e
annegarono. Gli spiriti immondi e le anime dei porci furono riportati
nelle regioni oscure dello spazio, dove le anime malvage
vivono con le anime uscite dai corpi animali.

GLI SCIOCCHI GERASENI E LE LORO COPIE MODERNE

"Quando i guardiani videro ciò che era accaduto, fuggirono, divulgando la


notizia nella città e nelle campagne. La gente uscì per vedere cos'era
accaduto;
andarono da Gesù, e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demoni
seduto ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; ed ebbero paura. Quelli
che avevano visto, raccontarono loro in che modo era stato guarito
l'indemoniato.
Allora tutta la gente del territorio dei Geraseni lo pregò di andarsene
da loro; perché erano stati presi da una grande paura. Ed egli, salito su
una barca, ritornò di nuovo indietro". (Luca 8: 34-37).

Fu assurdo da parte di queste persone ignoranti avere paura di


Gesù, e non aver paura della loro stessa ignoranza. Se avessero
realizzato il potere onniredentore di Gesù, invece d'aver paura di
lui, gli avrebbero chiesto come si potevano liberare dall'essere
possedute dal demone dei demoni - l'ignoranza. Anche ai nostri
giorni, vedendo qualche maestro in estasi con Dio, con il corpo
nello stato d'animazione sospesa, molte persone educate lo temono
assurdamente come uno che sia sotto l'influsso della stregoneria o
della magia nera, e che possa insegnare l'arte dell'incoscienza o
della possessione da spiriti disincarnati o praticare l'autoipnotismo.
Incomprensibili paure del genere furono provate nei confronti
di Gesù dai Geraseni ignoranti, duemila anni fa.

L'Arte Yogica della Morte-in-Vita

Bisogna ricordare che per separare l'anima dal corpo si deve


morire. Nella morte ordinaria l'anima viene separata dal corpo in
maniera tale che non può più rientrarvi. Ma un maestro insegna
come conquistare la morte portando coscientemente l'anima fuori
del corpo, a volontà, e riportandola di nuovo nel corpo. Con
questa tecnica, invece d'andare in estasi nello stato dopo la morte,
senza essere in grado di tornare indietro, l'anima impara che il
corpo è la sua dimora materiale. Può rimanervi fin quando vuole
e dopo esserci vissuta abbastanza può lasciarlo quando vuole -
senza patire il dolore fisico o mentale dovuto all'attaccamento - e
ritornare nella sua casa onnipresente in Dio.
Ma la persona comune non sa di vivere nel corpo prigioniera
del suo karma passato. A causa della lunga permanenza nella
prigione corporea, vulnerabile agli incidenti e alla morte, l'individuo
impara ad amarla; e quando scade il termine karmico del
confinamento nel corpo e dalla costrizione della malattia gli viene
comandato d'andarsene, egli odia lasciare la prigione corporea.
Molte persone non sanno perché vengono nel corpo o perché ne
escono.
Gli Yogi dicono che poiché il confinamento corporeo è dovuto al
termine karmico, l'anima deve realizzare la sua identità con lo
Spirito e attraverso la meditazione liberarsi dai dettami del karma
e avere il potere d'entrare e uscire a volontà dalla prigione corporea,
afferrando la chiave del mistero della vita e della morte grazie
alla meditazione yoga e all'arte dell'autorealizzazione.
Perciò nessun individuo sano dovrebbe scioccamente temere un
maestro o condannare la sua liberatoria tecnica di meditazione,
come i Geraseni ebbero stupidamente paura di Gesù e invece di
chiedergli la salvezza lo pregarono d'allontanarsi dalle loro rive.

Gesù Usava la Pubblicità

"L'uomo dal quale erano usciti i demoni lo pregava di poter andare con lui;
ma Gesù lo rimandò, dicendo: 'Ritorna a casa tua, e racconta tutte le grandi
cose che Dio ti ha fatto'. Ed egli se ne andò, divulgando per tutta la città
ciò che Gesù aveva fatto per lui. Quando Gesù fu di ritorno, la folla lo
accolse con gioia, perché tutti l'aspettavano". (Luca 8: 38-40).

È straordinario notare come Gesù era senza ego. Egli non


parlò dei suoi poteri di guarigione, ma del potere Divino che si
manifestava tramite lui. Egli credeva che la dimostrazione del
potere Divino aveva bisogno di pubblicità attraverso un esempio
vivente, affinché altre anime afflitte potessero cercare soccorso
nell'illimitato potere Divino. Quando la pubblicità è usata per il
guadagno materiale, produce risultati materiali. La pubblicità è
utile per diffondere le dimostrazioni Divine fatte per la guida delle
anime afflitte, ma l'autoelogio è pernicioso e ripugnante all'uomo
spirituale.

COME GUARIVA GESÙ


SOLTANTO LA FORZA-VITALE GUARISCE

Risvegliare la Forza-Vitale Paralizzata Mediante il Potere della Volontà,


dell'Immaginazione, del Sentimento e della Ragione.

"Una donna che soffriva d'emorragia da dodici anni, e che nessuno era
riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del
mantello
e subito le si arrestò il flusso del sangue. Allora Gesù disse: 'Chi mi ha
toccato?'. Mentre tutti negavano Pietro disse: 'Maestro, la folla ti stringe
da ogni parte e ti schiaccia'. Ma Gesù disse: 'Qualcuno mi ha toccato,
perché ho sentito che una forza è uscita da me'. Vedendo che non poteva
rimanere nascosta, la donna si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi,
narrò davanti a tutto il popolo perché l'aveva toccato e com'era stata subito
guarita. Egli le disse: 'Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!'".
(Luca 8: 43-48).

Essendo consapevole della sua coscienza interiore, del mondo


astrale e della forza vitale presente in tutti i corpi, Gesù sapeva
che questa donna - con la sua forza di volontà, con le sue mani
che avevano toccato il lembo del suo mantello - aveva preso dal
suo corpo della forza vitale che, come raggi-r, aveva bruciato fino
in fondo ed estinto la malattia che affliggeva il corpo della donna.
Come un malato deve toccare gli elettrodi per essere beneficiato
dalla corrente proveniente da un apparecchio elettrico, così la
donna che desiderava una guarigione magnetica stabilì un contatto
con il corpo di Gesù, rinforzando il proprio corpo con la sottile
aura o corrente astrale che emanava da e circondava il corpo di
Gesù.
In ogni corpo umano ammalato, la medicina o la guarigione
mentale stimola soltanto l'indolente forza vitale ad effettuare la
guarigione. Una persona malata può risvegliare la propria forza
vitale curativa con la propria forza di volontà, ravvivata dalla forte
volontà del guaritore; oppure, mediante la fede, il malato può
attingere forza vitale dal corpo di una personalità magnetica, e con
ciò risvegliare e rinforzare la propria forza vitale onnicurativa per
compiere la guarigione della malattia. Per questo motivo Gesù
disse: "Una fede sottile ha toccato con mano astrale la mia
emanazione astrale, ed ha preso da me virtù o forza vitale per
scopi curativi".

Seme e Suolo, Due Fattori Importanti nella Guarigione

Quando Gesù disse 'Una forza e uscita da me', egli mise in


rilievo il seme del potere curativo che uscì da lui. Quando disse
'La tua fede ti ha salvata', mise in rilievo il suolo della guarigione.
Entrambi sono necessari per la crescita della pianta della guarigione.
Nella guarigione della donna, Gesù sta insegnando ai guaritori
che nella guarigione divina devono essere sicuri di due cose: la
fede della persona che desidera essere guarita; e l'abilità del guaritore
divino, che deve sapere come caricarsi con il divino potere
curativo mediante il quotidiano e profondo contatto di Dio in
meditazione. Un seme non cresce su una pietra, ma su un buon
terreno; così la virtù, o il seme di forza vitale uscito da Gesù,
venendo ricevuto dall'appropriato terreno o fede della donna,
produsse in lei la guarigione. Bisogna notare che nel suo paese
natale, malgrado tutto il suo potere, Gesù non riuscì a guarire la
malattia di alcune persone troppo materiali per venire saturate
dalla coscienza di Dio.

Tre Tipi di Malattie

Per comprendere la legge di guarigione divina usata da Gesù,


uno dovrebbe conoscere la scienza di guarigione di tutte le malattie.
La malattia consiste di una condizione disarmonica che causa
dolore o infelicità - immediatamente o alla lontana - ad una
creatura vivente. Gli esseri umani sono attaccati da tre tipi di
malattie, che colpiscono il corpo, la mente e l'anima. Il corpo è
colpito da batteri, incidenti, ferite e malattie organiche; la mente
dell'uomo viene colpita dai batteri mentali di paura, collera, cupidigia,
sensualità insaziabile, egoismo, gelosia e tendenze morbose
che producono disagi e sofferenze mentali. Le malattie dell'anima
sono prodotte dall'ignoranza e dall'illusione cosmica, a causa delle
quali l'uomo dimentica la sua perfetta natura divina e si concentra
sull'imperfetta natura umana.
Ci sono diversi modi di guarire questi tre tipi di malattie. Il
modo per distruggere l'illusione è di meditare sempre più
profondamente, fin quando non si raggiunge il contatto estatico della
sempre-nuova beatitudine di Dio. L'ignoranza si può distruggere
non solo con la meditazione, ma leggendo con discriminazione
intuitiva degli autentici libri sacri e frequentando la compagnia dei
santi che contattano Dio. La devozione, le buone azioni d'aiutare
sé stessi e gli altri a liberarsi dalla sofferenza fisica, mentale e
dell'anima, la discriminazione introspettiva delle verità religiose, e
il vivere morale, questi sono i randelli che uccidono l'illusione.
Andare in chiesa o frequentare una buona compagnia mostra soltanto
che una persona è interessata nelle cose spirituali, ma fin
quando non s'associa realmente con quelli che contattano Dio e
possono insegnare la tecnica per contattare Dio, essa non potrà
mai essere liberata.
Uno non dovrebbe mai avere la mente ristretta in un insegnamento
dogmatico, ma dovrebbe trovare il più grande insegnamento
che dia l'Autorealizzazione e farsi fedelmente assorbire in esso.
Provare parecchi sentieri finché non si trova il miglior sentiero
spirituale è il solo modo; ma avendo trovato la via migliore, ed
essendo certi che è la migliore, uno dovrebbe continuare a percorrerla
fedelmente fin quando non raggiunge la più alta coscienza di
Dio. Uno non dovrebbe mai essere soddisfatto dall'insegnamento
dogmatico o soltanto dalla certezza spirituale degli altri. Fino a
quando non sa d'avere contattato Dio, uno deve continuare a
cercarLo finché non Lo contatta.
Tutte le malattie psicologiche possono essere distrutte dall'auto-analisi,
dall'attenta introspezione, e associandosi con persone
mentalmente sane e cercando di vivere secondo il loro esempio.
La concentrazione e la meditazione distruggono le malattie mentali,
e corrodono le cattive abitudini mentali. Durante la meditazione
la mente viene interiorizzata, ritira la forza vitale dai muscoli e
dai nervi e la concentra nelle cellule cerebrali, dove sono conficcate
le cattive abitudini mentali. L'energia vitale concentrata durante
la meditazione brucia fino in fondo le ferite delle abitudini
mentali che sono state fatte nel cervello.

L'Ago dell'Attenzione

L'attenzione è l'ago che forma i solchi delle buone o delle


cattive abitudini mentali. È con l'attenzione profonda, rivolta a
una cattiva o a una buona esperienza, che nel cervello si forma
una buona o una cattiva abitudine. Queste buone o cattive abitudini
rimangono nel cervello come buone o cattive registrazioni delle
esperienze umane. Come le comuni registrazioni fonografiche
possono essere suonate tramite un ago, così le buone e cattive
registrazioni nei solchi del cervello possono essere suonate e riprodotte
dagli aghi dell'attenzione. Cioè, ogniqualvolta l'attenzione viene
rivolta alle buone o cattive abitudini, esse si manifestano in attività
mentale e muscolare. La forza di volontà e l'autosuggestione
proveniente da altri può ugualmente distruggere le cattive abitudini
mentali. La forza di volontà può concentrare l'energia nei
solchi cerebrali, con risultati di guarigione. L'autosuggestione è
utile quando la volontà di un uomo è paralizzata dall'esperienza
della continua malattia mentale; allora egli può rinforzare la propria
forza di volontà mediante la suggestione di un'altra forte
volontà, affinché sia guarito. L'autosuggestione, che viene usata in
moltissime forme di guarigione, può rivitalizzare la volontà paralizzata
dalla malattia e mandare energia nel cervello, causando la
rimozione dell'abitudine distruttiva alloggiata nelle cellule cerebrali.
Le cattive abitudini mentali possono venire distrutte associandosi
con le persone che hanno buone abitudini mentali. Il timido
dovrebbe frequentare il coraggioso, il sensuale quelli che
possiedono autocontrollo, l'irrequieto quelli che hanno abitudini meditative.
L'esercizio della volontà e il tenersi lontano dalla cattiva
compagnia che alimenta una particolare cattiva abitudine mentale
può distruggerla. Come dei buoni medici possono trattare le
malattie croniche, così dei buoni guaritori mentali possono aiutare una
persona con l'autosuggestione o la trasmissione d'energia attraverso
l'etere per mezzo della volontà. Soltanto le anime Cristiche
possono mandare l'energia divina, con la forza della volontà, per
invadere il cervello dell'individuo psicologicamente malato, e per
mezzo dell'energia divina possono bruciare completamente le cattive
abitudini mentali nel suo cervello.

La Causa della Malattia

Bisogna ricordare che l'ignoranza spirituale è la vera causa della


malattia fisica e mentale. Se uno rimuove l'ignoranza dall'anima
con la meditazione e il contatto Divino, allora ha automaticamente
rimosso dal suo corpo la malattia fisica e mentale. Questo è ciò
che Gesù voleva dire quando disse: "Cercate prima di tutto il
regno di Dio (eliminate l'illusione), e tutte le altre cose (la guarigione
di corpo, mente e anima) vi saranno date in aggiunta (vi
saranno date senza che facciate uno sforzo particolare per averle)".
Le malattie psicologiche danno vita alle malattie fisiche. In
effetti, moltissime malattie fisiche hanno le radici nella mente,
nella convinzione di essere malati. Se per cinquant'anni avete goduto
un'ottima salute, pensate che non potrete mai ammalarvi; ma
se improvvisamente v'ammalate fisicamente; all'inizio pensate che
presto starete bene. Ma se la malattia fisica continua per sei mesi,
vi convincete che non starete mai più bene. È un grande errore
psicologico pensare in questo modo, perché dovreste usare e
visualizzare costantemente la convinzione di cinquant'anni d'esperienza
e di coscienza di salute per scacciare i sei mesi di convinzione
di malattia.
Tutte le malattie possono essere trattate in due modi: con
metodi fisici e con metodi mentali. Il metodo fisico di trattare la
malattia consiste nel digiunare, o nel fare ringiovanire la forza
vitale. Nel digiuno la volontà si rivolge allo Spirito e prende
energia da Esso, rinforzando nel corpo l'energia che stimola la
guarigione fisica. La guarigione fisica è possibile anche usando
prodotti chimici e le vitamine contenute nelle fresche piante medicinali,
che producono la guarigione eliminando i veleni e distruggendo
i batteri nel sangue. Nel digiunare uno dovrebbe essere
guidato da un esperto consiglio per quanto riguarda il metodo e
la durata del digiuno.

Uso di Medicine e Cibo

Poiché le piante medicinali non si possono avere in tutte le


stagioni, sono venuti in uso gli estratti da esse. Anche le medicine
hanno qualche potere curativo, così come i veleni hanno il potere
di distruggere il corpo. Quelli che non credono nella medicina, e
nei suoi effetti sull'organismo umano, dovrebbero usare del veleno
e provare che non fa effetto sul loro organismo, Ogni fanatico
guaritore mentale, che dice che la medicina non ha effetto, dovrebbe
bere del veleno e provare la sua inefficacia sul proprio
organismo. Lo iodio forte cura le ferite, ma se preso internamente
in quantità sufficiente può uccidere una persona. Questi guaritori
dovrebbero abbandonare il cibo insieme alle medicine, poiché
chiunque prende del cibo usa le proprietà medicinali o donatrici
di salute del cibo.
Ma mentre parlo del potere della medicina, derivato da Dio,
devo dire che la medicina non ha il potere di guarire posseduto
dalla mente, se uno sa come usare quel potere. Quelli che vivono
costantemente di medicine indeboliscono le loro menti e devono
vivere di medicine, come alcune persone che ho conosciuto non
possono vivere senza operazioni periodiche.

Raggi Ultravioletti

Meglio della guarigione medica è la guarigione ottenuta per


mezzo dei raggi ultravioletti del sole o delle lampade ultraviolette,
e la conoscenza del loro giusto uso. Com'è salutare fare il bagno
nel mare, così è estremamente importante il bagno di sole, che
realizza ogni tipo di guarigione. La guarigione per mezzo di raggi
è molto utile, poiché nelle malattie croniche i raggi possono cambiare
il disordine atomico delle cellule. L'aggiustamento della colonna
spinale e i massaggi sono efficaci e a volte migliori del
trattamento fatto con i comuni raggi, poiché l'aggiustamento della
colonna spinale libera l'ostruita forza vitale, che può effettuare
una guarigione delle malattie fisiche più rapida e sicura di qualsiasi
altra cosa. Dei casi di polmonite sono stati curati con molto
successo da buoni osteopatici e chiropratici.
Anche gli esercizi yoga favoriscono l'aggiustamento delle vertebre
spinali, cosa che allenta la pressione sui nervi spinali e
produce il normale flusso di forza vitale nel sistema nervoso che a
sua volta produce la guarigione di molte malattie. I sistemi d'esercizio
Yogoda risvegliano direttamente l'onnicurativa forza vitale
e insegnano i metodi più rapidi di guarire la malattia.
I suddetti sono i diversi metodi di guarigione con sistemi fisici
che più o meno stimolano la forza vitale ed effettuano la guarigione.
In certi casi le operazioni sono necessarie, ma dovrebbero
essere evitate il più possibile. Le operazioni possono eliminare il
tessuto malato e impedirgli d'attaccare il tessuto sano. Ma la gente
dovrebbe dipendere più sull'onnicurativo potere della mente, e
non su mezzi artificiali come le operazioni.

Il Guaritore Mentale

La guarigione delle malattie fisiche è possibile stimolando la


volontà, l'immaginazione, l'emozione, o la ragione nel paziente
fisicamente sofferente. Affinché possa scoprire la natura del paziente,
il guaritore mentale dev'essere uno studente di psicologia profonda;
inoltre dev'essere una persona di grande concentrazione,
che possa esercitare la propria volontà, immaginazione, emozione,
o ragione, sui suoi pazienti. Il guaritore mentale evoluto deve
trattare i pazienti secondo le loro diverse nature, stimolando la
volontà nei pazienti con forte volontà, stimolando l'immaginazione
negli individui immaginativi, e così via.
Si racconta una storia vera, che durante un incendio - quando
tutti gridavano 'fuoco' - un muto che viveva in quella casa si mise
a gridare 'fuoco', fuoco' con il resto della gente, e mediante lo
'shock' e l'eccitazione gli fu restituito il potere della parola che aveva
perso.
Tuttavia bisogna ricordare che la volontà, l'emozione e la ragione
non hanno da sole il potere di guarire. Esse stimolano
soltanto, nell'individuo fisicamente malato, la forza vitale parzialmente
inattiva affinché bruci i batteri che producono la malattia.
Molti guaritori mentali usano l'autosuggestione e la ragione per
stimolare l'immaginazione e la volontà nei loro pazienti. Come è
stato detto prima, la volontà e l'immaginazione del guaritore stimolano
la volontà e l'immaginazione del paziente. La volontà e
l'immaginazione destata nel paziente risveglia a sua volta la sua
forza vitale parzialmente inattiva, che a sua volta brucia i batteri
che producono la malattia ed effettua la guarigione.

Guarigione a Distanza

La guarigione a distanza è basata sull'autosuggestione. L'autosuggestione


si basa nel risvegliare l'immaginazione latente a liberare
la forza vitale curativa presente nel paziente. Le guarigioni
mentali istantanee si producono quando il guaritore e la persona
che dev'essere guarita sono perfettamente in sintonia l'uno con
l'altro. Se il guaritore ha una forte volontà e immaginazione, e la
persona che dev'essere guarita ha fede nella capacità del guaritore
di risvegliare la sua volontà e immaginazione, allora il paziente
sarà guarito dalla propria forza vitale risvegliata. Il fattore tempo
nella guarigione sorge o quando il guaritore è deficiente nel suo
potere di guarigione oppure quando la persona da guarire non è
adeguatamente ricettiva alle vibrazioni curative del guaritore.
Gesù e i grandi sapienti guarirono mandando energia cosmica
nel cervello della persona malata. L'energia divina mandata da un
maestro si unisce con l'energia cerebrale parzialmente inattiva del
paziente, e la loro combinazione elimina quasi istantaneamente i
batteri della malattia, o le abitudini malate o le abitudini d'ignoranza
piantate nel cervello. Quest'ultimo metodo divino era quello
che Gesù il Cristo usava per guarire le anime possedute, o gli
zoppi o i ciechi. Soltanto i Maestri, se hanno il permesso divino,
grazie alla forza di volontà divina possono usare l'energia cosmica
per materializzare nuove parti corporee nel malato. Perciò, quando
Gesù guariva, egli sentiva: 'una virtù è uscita da me'. Cioè, la
cosciente energia cosmica che sentiva sempre dentro di sé usciva
da lui per effettuare la guarigione.
Inoltre, ogniqualvolta Gesù disse 'la tua fede ti ha salvato' sottolineò
che, non importa quanto grande sia il seme del potere curativo
che il guaritore possiede, per produrre la guarigione desiderata
questi deve avere il terreno indispensabile della fede del paziente.
'La tua fede ti ha salvato' significa: La tua ricettività mentale al
mio potere di guarigione ha reso possibile produrre la guarigione
desiderata. Il dubbio è la tempesta che disturba la ricezione della
vibrazione curativa proveniente da un grande guaritore. L'individuo
malato deve sintonizzare la sua anima - come una radio -
con la fede e la giusta attitudine mentale, per ricevere dal guaritore
le trasmissioni delle vibrazioni di guarigione diretta o a distanza.

Differenti Tipi di Guarigione

Infine bisogna ricordare che tutti i metodi di guarigione fisica o


mentale devono essere somministrati alla gente: in conformità con
le loro inclinazioni e abitudini mentali. Gesù disse 'Date a Cesare
quel che e di Cesare', cioè, fate andare dai medici coloro che
credono nella guarigione medica; e quelli che credono nella
guarigione attraverso i metodi dell'osteopatico e del chiropratico,
usino questi metodi; e quelli che credono nella guarigione per mezzo di
raggi, vadano da quelli che curano con l'elettricità e così via;
e quelli che credono nei guaritori mentali, vadano dai guaritori
mentali; e quelli che credono nell'illimitato potere di guarigione
dei Maestri e di Dio, vadano dai Maestri e da Dio.
Tutti i guaritori hanno un limitato potere di guarigione. Soltanto
Dio ha un potere di guarigione illimitato. Perciò, se con la
meditazione e la devozione profonda uno si sintonizza costantemente
con Dio, e con fede risoluta continua a chiedere aiuto al
Padre nonostante l'intrusione degli indesiderabili dubbi, certamente
egli otterrà il risultato desiderato. Ma spesso quelli che non
sono in sintonia con Dio possono avere una guarigione più rapida
mettendosi in sintonia con quelle anime e Maestri già in sintonia
con Dio. Poiché i devoti e i Maestri offrono tutta la loro devozione
a Dio, a sua volta Dio concede ai Suoi veri devoti e ai Maestri
un illimitato potere per guarire corpo, mente e anima.
I Maestri mettono in rilievo soprattutto la guarigione dell'anima
dall'ignoranza. I devoti che vogliono essere guariti dall'ignoranza
devono continuamente e ininterrottamente credere nei loro guru.

Dio Manda il Guru

Durante il periodo di curiosità filosofica Dio manda alla persona


che cerca degli insegnanti comuni, oppure determina lo studio
di alcuni libri spirituali che risvegliano l'anima. Ma quando uno è
deciso con tutta l'anima a conoscere Dio, Egli manda un'anima
illuminata o guru per istruire il devoto ricercatore. Quindi Dio
stesso usa l'intelligenza, l'autorealizzazione e gli insegnamenti
dell'anima illuminata o guru per istruire il devoto ricercatore. Il
devoto dev'essere sempre leale a questo guru, il messaggero
mandato da Dio, per tutta la vita e per incarnazioni - se necessario
- finché non raggiunge la salvezza.
La persona che impara da un comune insegnante è chiamata
studente, mentre la persona che impara da un guru e chiamata
discepolo (chela). Un discepolo che impara e pratica fedelmente
nella vita gli insegnamenti del guru mandato da Dio
attirerà - se necessario - lo stesso guru per tutte le incarnazioni,
finché non raggiungerà la liberazione. È così che Gesù attirò a se
il guru della sua incarnazione passata, Elia, reincarnatosi nella forma
di Giovanni il Battista.
Bisogna ripetere di nuovo che non si deve mai ignorare nessun
metodo di guarigione che operi più o meno secondo la legge
divina. Si deve chiaramente ricordare che è meglio usare il potere
mentale che i metodi fisici di guarigione; ed è ancor meglio
- con la fede e la meditazione - chiamare all'opera l'infallibile e
illimitato potere di guarigione divino, per guarire non solo il
corpo e la mente, ma anche l'anima. Con la loro forza di volontà
i grandi guru possono trasmettere l'energia cosmica nel cervello
dei discepoli, bruciando fino in fondo le abitudini d'ignoranza di
molte incarnazioni che perseguitano il devoto. Bisogna ricordare
ancora: cercate prima di tutto di guarire l'ignoranza dell'anima, e
la guarigione del corpo, della mente e dell'essere interiore vi sarà
automaticamente data in aggiunta senza che facciate nessuno
sforzo specifico.

I Metodi di Guarigione di Gesù

Quando Gesù guarì l'uomo posseduto, lo fece in due modi:


Primo, poiché la sua coscienza era in sintonia con l'Intelligenza
Cristica, egli usò la volontà Cristica che governa tutte le forze e le
entità astrali per costringere lo spirito immondo a lasciare il
cervello dell'individuo posseduto. Secondo, egli usò la sua forza di
volontà per mandare l'energia cosmica nel cervello dell'individuo
posseduto e ivi distruggere l'abitudine d'essere posseduto da uno
spirito immondo.
Gesù usò soltanto il potere di guarigione divino e diede tutto il
merito delle sue guarigioni a Dio, poiché dentro di sé egli non
sentiva la coscienza dell'ego o 'Io sono', che nasce dall'identificazione
dell'anima con il corpo fisico. Anche quando Gesù disse: 'Io
ti dico, alzati', o sii guarito, egli non si riferiva alla coscienza
dell'ego o 'Io sono' dentro di lui, ma all'illimitata coscienza di Dio
con la quale la sua anima si era unita. Fin quando l'anima
- attraverso la meditazione intuitiva e l'interiorizzazione della
coscienza - non dimentica la coscienza dell'ego o 'Io sono' che
nasce dal corpo, essa non può diventare una sola cosa con lo Spirito.
Quando Gesù disse: "Io e mio Padre siamo una sola cosa",
con la parola 'Io' non voleva indicare la coscienza in relazione al
corpo, ma intendeva la coscienza della sua mente nata in connessione
con la sua anima, l'immagine vera e perfetta dello Spirito.
Prima che possa essere unito allo Spirito, ogni devoto deve
dimenticare l'ego-coscienza fisica e concentrarsi sulla sua anima.
Gesù voleva dire: "Io (tutti coloro che con la meditazione hanno
realizzato la coscienza della loro anima) e mio Padre (la Coscienza
Cosmica che ho sentito mediante la coscienza della mia anima)
siamo una sola cosa (siamo inseparabili)". Quando una persona
comune dice 'io faro questo', si riferisce alla propria coscienza
dell'ego o 'io sono' nata dall'identificazione col corpo. La persona
comune sa di essere un corpo, e difficilmente sente la sua anima;
ma quando Gesù si riferiva all''Io' dentro di sé, intendeva sempre
la coscienza dell'anima unita alla coscienza di Dio, che egli sentiva
dentro di se.

Il Bisogno dei Peccatori


"Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e
peccatori, che si misero a tavola con lui e i suoi discepoli. Vedendo ciò, i
farisei dissero ai suoi discepoli: 'Perché il vostro maestro mangia insieme ai
pubblicani e ai peccatori?'. Gesù li udì e disse: 'Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma i malati. Andate, dunque, e imparate che cosa
significa: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto per
chiamare i giusti, ma i peccatori'. (Matteo 9: 10-
13).

"Quelli che stanno fisicamente bene non hanno bisogno del


medico, ma chi è malato nel corpo ha bisogno dell'aiuto del medico.
La stessa cosa vale nelle cose spirituali. Io amo mangiare con
peccatori e pubblicani perché, essendo mentalmente, moralmente e
spiritualmente malati, essi hanno bisogno di guarigione divina
attraverso la vita divina manifestata da me".
Gesù voleva dire che soltanto le anime altamente evolute come
lui potevano curare le malattie spirituali degli altri. Questo è il
motivo per cui s'associò con i peccatori e i pubblicani, e non solo
con le persone religiose o gli intellettuali. In molte chiese c'è la
tendenza di attirare persone ricche e ben vestite. Il vero ministro
divino deve insegnare alle persone spiritualmente avanzate come
avanzare di più, e alle persone spiritualmente malate l'arte della
guarigione spirituale. Gesù stava con i suoi discepoli per farli
avanzare di più, e stava in compagnia dei peccatori affinché potesse
guarire le malattie delle loro anime.
Gesù continuò a dire: "Andate, dunque, e imparate che significa
curare le persone spiritualmente malate e non provvedere
alle persone spiritualmente sane. Avrò compassione e misericordia,
e con queste cercherò di guarire le persone spiritualmente malate
dai mali delle loro anime, e non permetterò che vengano sacrificate
sull'altare del loro destino o karma. Userò misericordia e
compassione per salvarli e non li abbandonerò. Non sono qui per
chiamare soltanto quelli che sono già liberati, ma per chiamare in
particolare tutte le specie di peccatori di ogni livello sociale -
che nella loro saggezza mondana e ignorante concezione di vita
s'identificano col corpo e soffrono d'angosce e preoccupazioni, non
vedendo i loro errori e quindi non pentendosi - affinché essi
possano godere l'eterno e beato contatto di Dio in meditazione.

COME GESÙ RISUSCITÒ LA MORTA


COME MANTENERE LA COSCIENZA DOPO LA MORTE

"Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro che era il capo della sinagoga:
gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregò di andare a casa sua, perché la sua unica
figlia di dodici anni stava per morire".
"Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della
sinagoga a dirgli: 'Tua figlia è morta non disturbare più il maestro. Ma
Gesù che aveva udito rispose: 'Non temere soltanto abbi fede e sarà
salvata'. Giunto alla casa, non fece entrare nessuno con sé, all'infuori di
Pietro, Giovanni e Giacomo, e il padre e la madre della fanciulla. Tutti
piangevano e si lamentavano su di lei. Gesù disse: 'Non piangete, perché
non è morta, ma dorme'". (Luca 8: 41-42; 8: 49-52).

Gesù disse: "Non riempire la tua anima con la paura della


disperazione, ma credi nell'onnipotente volontà divina dentro di
me, e tua figlia tornerà in vita".
A causa delle serie condizioni della ragazza, Gesù non volle che
la sua mente fosse disturbata dalla presenza di persone disarmoniche,
perciò chiese di seguirlo soltanto ai discepoli più, avanzati:
Pietro, Giacomo e Giovanni. A quelli che piangevano e gemevano
disse: "Perché siete tanto agitati e piangete? Sebbene i vostri
occhi fisici vedono che la ragazza è morta, tuttavia io posso vedere
che lei sta solo dormendo in Dio e, con il Suo volere, può essere
riportata in vita.

"E lo deridevano, sapendo che era morta. Ma egli, prendendole la mano,


disse ad alta voce: 'Fanciulla, alzati!'. Il suo spirito ritornò in lei, ed
ella si
alzò all'istante. Gesù ordinò di darle da mangiare. I genitori rimasero
sbalorditi, ma egli comandò loro di non raccontare a nessuno quanto era
accaduto. (Luca 8: 53-56).

Gesù si liberò da tutte le vibrazioni di dubbio, allontanando


dall'ambiente circostante tutti i dubitanti Tommaso. Quindi, col
suo corpo e la mano destra piena di dinamica energia cosmica,
Gesù prese per mano la ragazza morta e fece vibrare in lei il suo
potere che dà la vita, dicendo: "Ragazza, per la Coscienza di Dio
e la Vibrazione Cosmica che sono ugualmente presenti in me e nel
tuo corpo morto, con la mia volontà cosmica io vibro e voglio che
tu sia cosciente di questa energia cosmica che dà la vita, e
abbandoni il tuo sonno mortale e ti svegli".

Risuscitare la Morta

Consapevole dell'Intelligenza Cristica che governa tutte le forze


astrali e le anime disincarnate, con la sua volontà universale Gesù
comandò all'anima disincarnata della ragazza di rientrare nel
proprio corpo, che era già stato caricato della forza vitale mandata da
Gesù attraverso l'energia cosmica. La ragazza dodicenne fu
istantaneamente guarita e si alzò, tra la meraviglia dei suoi genitori.
Realizzando la segretezza e la serietà della guarigione divina della
morta, Gesù chiese ai presenti di non discutere la cosa con altri.
Egli chiese che alla ragazza fosse dato qualcosa da mangiare.
Dopo l'estasi i santi amano sempre bere dell'acqua per rivitalizzare
la coscienza del corpo. Perciò Gesù volle che la ragazza mangiasse,
affinché potesse ricordare e sentire nuovamente il suo corpo,
dopo che la sua anima era tornata nel corpo dal mondo astrale.
Risvegliare la persona fisicamente morta e quella spiritualmente
morta infondendo la coscienza di Dio, sono considerate due delle
più grandi forme di guarigione compiute dal grande Maestro. Più
grande della guarigione della persona fisicamente morta e la
trasformazione di un'anima materialista in un anima devota a Dio. I
grandi Maestri possono trasmettere la coscienza di Dio nei discepoli
avanzati con una speciale tecnica di volontà e il permesso divino.

"Mentre Gesù s'allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: 'Figlio


di Davide, abbi pietà di noi. Entrato in casa i ciechi gli si accostarono. E
Gesù disse loro: 'Credete che io possa fare questo?'. Gli risposero: Si, o
Signore!'. Allora toccò loro gli occhi e disse: 'Vi sia fatto secondo la vostra
fede'. E si riaprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: 'Badate
che nessuno Io sappia'. Ma essi, appena usciti, diffusero la sua fama in tutta
la regione". (Matteo 9: 27-31).

Essendo una forza intelligente, onnipotente e onnicreativa,


l'energia cosmica mandata da Gesù negli occhi dei ciechi riordinò i
vitatroni, gli elettroni e i protoni che erano stati scompigliati negli
occhi malati dei ciechi, e determinò la guarigione richiesta.
Dopo che furono guariti Gesù disse: "State attenti che gli
uomini materialisti non sappiano della vostra guarigione, perché
questi uomini, non importa quali dimostrazioni spirituali vedano,
preferiscono non credere nel potere onnipotente di Dio".
"Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. Scacciato il demonio,
quel muto cominciò a parlare; e la folla meravigliata diceva: 'Non s'è
mai vista una cosa simile in Israele!'. Ma i farisei dicevano: 'Scaccia i
demoni per mezzo del principe dei demoni'". (Matteo 9:
32-34).

Non c'è niente di misterioso circa i demoni o le anime disincarnate,


eccetto che la gente non ha studiato le loro caratteristiche.
Molti segreti scientifici che prima erano celati nella natura sono
ora cose comuni, Così, un giorno, quando le persone saranno più
avanzate spiritualmente, esse sapranno tutto sui misteri della vita
e della morte, e sulle anime che sono andate nell'ignoto.
Quando, con la pratica costante della meditazione, il devoto
potrà spostare la sua volontà e attenzione dal cosciente al
subcosciente, e quando potrà andare più profondamente e indirizzare
coscientemente la sua concentrazione oltre le porte del subcosciente
- e dalla supercoscienza percepita nel corpo potrà proiettare la
sua coscienza sulla luce dell'Intelligenza Cristica nascosta oltre lo
stato di veglia, sogno, subcoscienza e, supercoscienza - allora egli
potrà vedere un vasto universo interiore di luminosi pianeti vibratori
e di sfere vibratorie popolate da diverse qualità di anime
disincarnate che possiedono differenti karma terreni.

Incubi Astrali

Come un uomo può dormire una o due o tre ore o dodici ore, o
può avere la malattia del sonno, così dopo la morte molte anime
rimangono nello stato di sonno incosciente per un po' di tempo
oppure a lungo, secondo il loro karma nella vita terrena. Come le
persone irrequiete ed emotive hanno spesso degli incubi durante il
sonno, così le anime che nella loro esistenza terrena condussero
una vita confusa e malvagia dopo la morte si trovano a soffrire di
incubi astrali.
Solamente le anime che hanno un buon karma sono in grado di
rimanere sveglie nella terra astrale, dopo il sonno della morte.
Moltissime anime, dopo aver dormito il sonno incosciente della
morte, si svegliano nel grembo di una madre incinta. Qualche
volta le anime buone che hanno praticato molte virtù, per godere
i risultati del loro buon karma, vengono trasferite in pianeti astrali
dove non esistono molte delle limitazioni della vita terrena.
Soltanto le anime che attraverso la meditazione possono controllare
i loro cuori, e rimanere assorbite nell'estasi costante con la
coscienza Divina mentre sono in vita, potranno mantenere la
loro coscienza al momento della morte e anche nel mondo astrale.
È facile comprendere che l'anima che, come San Paolo, attraverso
la beatitudine e il contatto della Coscienza Cristica potrà
innalzarsi al di sopra del corpo e fare quotidianamente l'esperienza
della morte - quando l'anima esce dal corpo e contatta la
Coscienza Cristica - sarà in grado di mantenere la propria coscienza
dopo la morte. In altre parole, chi pratica la ritenzione
della coscienza attraverso la meditazione quotidiana, manterrà
certamente la propria coscienza sia quando la morte verrà a lui sia
anche nello stato dopo la morte.
La testimonianza del devoto che può mantenere la sua coscienza
dopo la morte rivela il mistero dell'esperienza astrale. Come i
vermi vivono nella terra, i pesci nell'acqua, gli uomini sulla terra,
gli uccelli nell'aria e gli angeli nelle sottili regioni vibratorie senza
aria, allo stesso modo nell'universo astrale ci sono diverse atmosfere
e regioni vibratorie dove tipi differenti di anime occupano le
diverse sfere vibratorie secondo i meriti e i demeriti della loro
esistenza pre-astrale sulla terra.
'Astralfulminate'

Come i pesci non possono vivere a lungo nell'aria, così le anime


erranti devono rimanere nei pianeti astrali di vibrazione grossolana,
mentre le anime più sottili vivono in pianeti luminosi che
vibrano sottilmente. Se le anime erranti osassero avvicinare i
pianeti luminosi, verrebbero colpite o elettrofulminate o 'astralfulminate',
cioè, distrutte dall'alto voltaggio dell'energia astrale. Le
anime erranti del mondo astrale che vivono nelle regioni oscure
possono, per affinità e l'agonia del loro desiderio di rinascere,
impossessarsi delle deboli anime terrene piene di cattivo karma.
Allora si dice che queste anime sono possedute dai demoni. Allo
stesso modo, le grandi anime possono essere possedute dai santi
divini. Proprio come il presidente degli Stati Uniti non può accettare
un invito ovunque, fin quando non gli viene fatto il giusto
invito, allo stesso modo i santi divini non si manifestano se non
quando sono invitati dai loro avanzati devoti. Grazie alla forza
della loro devozione, con gli occhi chiusi i devoti avanzati possono
vedere o parlare ai santi, in visione. Quando si sviluppano
ulteriormente essi possono vedere i santi con gli occhi aperti, e
parlare con loro o toccarli, proprio come i discepoli avanzati di Gesù
poterono - grazie alla loro devozione - vedere Gesù il Cristo
dopo la sua resurrezione nella carne, e poterono anche toccarlo.
Perciò l'idea che dei demoni possiedano delle anime non dev'essere
rifiutata come una superstizione. Mentre medita su Dio, uno
dev'essere assolutamente convinto che il proprio corpo viene caricato
da un alto voltaggio d'energia cosmica proveniente dal pensiero
di Dio, e così viene protetto dall'invasione delle anime erranti
nel mondo astrale.
Le anime erranti che cercano di possedere i corpi delle anime
divine vengono 'astralfulminate', o elettricamente scosse, e vengono
ricacciate nelle sfere tenebrose del mondo astrale. Perciò
chiunque ha la coscienza Divina non dovrebbe mai temere la
possibilità di venire posseduto dagli spiriti maligni.

COSA DOVREBBERO OFFRIRE LE CHIESE MODERNE Al LORO FEDELI?

Il Bisogno Vitale di Sostituire i Sermoni con la Beatitudine del Contatto


Divino

"Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe,


predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo
le folle, ne ebbe compassione; perché erano stanche e sfinite, come
pecore senza pastore". (Matteo 9: 35-36).

Era meraviglioso come Gesù, col suo grande potere divino


attraversava le indaffarate città e villaggi, insegnando nelle
sinagoghe la verità vibratoria di Dio o vangelo che usciva da lui. Egli
ebbe compassione della folla che non aveva guida spirituale.

"Allora disse ai suoi discepoli: 'La messe e molta, ma gli operai sono
pochi! Pregate dunque il padrone della messe di mandare operai nella sua
messe!'. (Matteo 9: 37-38).

"La messe della coscienza cosmica è abbondante e infinita, ma


ci sono pochissimi devoti che lavoreranno per seminare i semi
della meditazione, per poi raccogliere il suo prodotto. Pregate
perciò che Dio, l'Elargitore della Coscienza Cosmica, possa benedirvi
per diventare dei veri devoti operai, affinché attraverso la
Sua grazia e i vostri sforzi spirituali possiate ottenere la messe
della Coscienza Cosmica".
Messe Abbondante

La messe della realizzazione Divina è abbondante, poiché offre


l'eterna saggezza, l'eterna beatitudine sempre-nuova, l'immortalità
e la coscienza eterna. Ma ci sono pochissimi esseri umani che
vivranno una vita di disciplina e di continua meditazione, per
potere raccogliere la messe eterna del contatto di Dio nella breve
stagione della vita. La realizzazione Divina viene al devoto non
solo per i suoi sforzi d'autorealizzazione, ma anche per la sua
compassione divina. Il devoto che, a causa delle sue realizzazioni
spirituali, chiede con orgoglio a Dio di rivelarSi trova molte
difficoltà a raggiungere la meta spirituale ultima, anche se ottiene
dei poteri miracolosi.
Né un devoto riceve la misericordia divina se egli crede solo
ciecamente in Dio e infrange deliberatamente tutte le leggi spirituali
prescritte dai veri figli di Dio, i profeti. Per questo Dio e il
Signore che concede la messe finale di tutta la spiritualità coltivata
dai devoti sul terreno della loro vita meditativa.
Ogni devoto deve praticare regolarmente tutti i metodi graduali
della più alta realizzazione e nello stesso tempo, con la più profonda
devozione, deve pregare il Padre-Dio di concedergli la liberazione
finale. Pregate Dio, che può concedere la salvezza, di darvi le
Sue benedizioni affinché possiate diventare degli operai divini,
coltivando il terreno della vostra coscienza con la meditazione e
seminando in esso i semi della saggezza e dell'autorealizzazione, perché
alla fine possiate raccogliere la ricchissima messe del contatto Divino
che libera da ogni dolore. Dio non può essere ottenuto né
per procura, né con la fede cieca, né per un'improvvisa e immeritata
visita divina, né morendo; ma attraverso il lavoro spirituale
della meditazione scientifica e con la grazia divina.

Trasferimento di Potere Spirituale

"Chiamati a sé i dodici discepoli; diede loro il potere di scacciare gli


spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e infermità".
(Matteo 10: 1).

Come i ricchi possono trasferire le loro ricchezze a chiunque


vogliono - sia durante la loro vita o dopo che sono trapassati -
così anche i grandi profeti d'autorealizzazione possono con certe
tecniche trasmettere le loro estasi spirituali, la saggezza di Dio e il
potere di guarire ai loro sinceri discepoli, in qualsiasi momento.
Così Gesù chiamo i dodici discepoli e trasmise loro i poteri
spirituali e l'autorità divina sulle anime disincarnate, per poterle
scacciare quando queste peccavano iniquamente possedendo gli
esseri umani. Inoltre Gesù instillò nei discepoli il potere di guarire
tutti i tipi di malattie.

Libero Arbitrio di Giuda

A questo punto bisogna ricordare che Gesù diede il suo potere


divino anche a Giuda, ma Giuda usò il libero arbitrio per ignorare
la sua spiritualità e andare per la strada sbagliata. Anche se Gesù
diede ai discepoli un'uguale misura di potere divino, i discepoli
ricevettero e manifestarono differentemente i suoi insegnamenti
secondo i loro diversi gradi di spiritualità e il buono e il cattivo
karma di ciascuno. Discepoli come San Giovanni furono
completamente liberati durante la vita di Gesù, ma Giuda ha dovuto
esaurire il cattivo karma del suo tradimento di Gesù per molte
incarnazioni.
Certi grandi Maestri, in India, affermano che Giuda ha lavorato
per venti secoli per scontare i suoi peccati ed è stato liberato
soltanto nel nostro tempo, nel ventesimo secolo. Il cattivo karma
di Giuda era molto grande, perché egli peccò e bestemmiò contro
Gesù, che aveva contattato la Sacra Vibrazione o Spirito Santo e
Dio Padre (la Coscienza Cosmica) dentro di se.
Gesù non mandò i suoi discepoli con delle lauree teologiche, ma
li fornì del potere nato dal contatto di Dio, per predicare il vangelo
o la vibrazione Divina sentita in meditazione attraverso l'esempio
delle loro vite spirituali.

Come Devono Essere Organizzate le Chiese Moderne

Le chiese cristiane hanno fatto molto bene mantenendo vivo il


pensiero di Gesù, ma non sono riuscite a dare il contatto di Dio
ai loro fedeli. Questo è dovuto al fatto che i ministri e le autorità
che guidano i fedeli vengono scelti secondo la loro personalità
fisica, il potere oratorio, la capacità organizzativa o le lauree
teologiche, e non secondo la qualità della loro autorealizzazione.
Gesù e i suoi discepoli non avevano nessuna laurea teologica o
istruzione universitaria, né avevano preso lezioni nell'arte oratoria,
ma predicavano quello che conoscevano dal contatto diretto di
Dio. Gesù disse: "Noi parliamo di quel che conosciamo, e
testimoniamo ciò che abbiamo visto". (Giovanni 3: 11).
Per essere fedeli a Cristo e a Dio, i capi delle chiese cristiane
moderne devono cambiare i loro metodi d'intrattenere la gente
con la trita ripetizione e il rappezzamento dello stesso sermone
ogni domenica, con le riunioni sociali, i film, le vendite di
beneficenza e le danze e devono invece cercare di tenere insieme la
gente in chiesa - se vogliono stare insieme - con la spontanea
fedeltà nata dalla loro autorealizzazione conseguita nella scuola
della disciplina e della meditazione insegnata dalla chiesa.
La funzione religiosa della domenica mattina non dev'essere
fatta dei diversi movimenti del coro e della mente richiesti per
cantare e lodare, alzarsi e sedersi, pregare, recitare, e così via. Ma
dovrebbe consistere principalmente di meditazione, arresto dei
movimenti corporei, assenza d'agitazione mentale e presenza del
contatto di Dio. Dove cessano i movimenti corporei, e si dissolvono
i pensieri della mente, Dio comincia a manifestarSi come calma
e beatitudine divina sull'altare della pace e dell'immutabilità.

Nutrire con Sermoni

Per questo motivo Gesù lamentò che molte persone erano


soddisfatte di partecipare alle funzioni nella sinagoga, ma c'erano
pochi operai che meritavano di raccogliere la messe dell'eterna e
abbondante spiritualità. Poiché molte chiese moderne sono
soddisfatte di creare costosissime organizzazioni ecclesiastiche per
nutrire con sermoni i fedeli non spiritualmente affamati una volta la
settimana, la domenica mattina, così l'armamentario della chiesa è
diventato un'organizzazione sovraccarica e scarsamente utile.
Tutti gli insegnanti spirituali, invece di concentrarsi prima di
tutto sulla costruzione di grandi chiese con forti ipoteche, dovrebbero
stabilire i templi dell'autorealizzazione nelle anime dei loro
seguaci. Inoltre, tutti i ministri e i capi spirituali dovrebbero
insegnare soltanto dopo avere ottenuto qualche grado di contatto
di Dio per mezzo della meditazione regolare e profonda. I ministri
delle chiese dovrebbero essere scelti secondo la loro devozione a
Dio e l'autorealizzazione ottenuta attraverso la meditazione. Come
in occidente le chiese sono diventate luoghi di sermoni domenicali,
similmente i grandi templi indù in India sono diventati luoghi di
canti occasionali e d'adorazione rituale.

Comunione con Dio

All'inizio i grandi templi erano occupati da grandi maestri, ma


dopo la loro morte le persone ambiziose di potere e di denaro
s'impadronirono dei templi e li dissacrarono con i loro metodi
materiali. Ora i grandi maestri hanno lasciato i templi, di solito a
causa del monopolio dei preti, e vivono in angoli e templi isolati
dove insegnano l'autorealizzazione a degli studenti selezionati -
non predicando tutto il tempo, ma meditando con loro sul contatto
di Dio. I sermoni creano soltanto il desiderio di conoscere Dio,
ma la meditazione con i grandi santi dà la conoscenza e la
beatitudine proveniente dalla comunione con Dio.

Ministri che Contattano Dio: Vero Bisogno delle Chiese

Quello che è necessario adesso non sono nuove denominazioni,


ma il vero insegnamento di Cristo e vivere gli insegnamenti di
Cristo, migliorando la qualità dei fedeli con la meditazione e la
scelta di ministri che contattano e conoscono Dio. Tutto il chiesismo
potrà essere abolito e il vero Cristianesimo riportato nella
chiesa se le chiese diventeranno luoghi per la meditazione quotidiana,
incluso la domenica. L'atmosfera della meditazione cambierà
le chiese, da nidi dell'ingannevole chiesismo che divide, nel
paradiso della Coscienza Cristica o dei veri seguaci di Cristo. Ecco
perché Gesù conferì ai discepoli il potere divino, perché essi a
loro volta instillassero quel potere nella gente, guarendola
dall'ignoranza. Inoltre Gesù insegnò loro l'arte di sviluppare una
dinamica forza di volontà e di guarigione, mediante la quale
potessero guarire i corpi afflitti di quelli che volevano essere spirituali,
ma non potevano a causa dei loro difetti fisici.

COME RICONOSCERE UN VERO MAESTRO SPIRITUALE LE DUE SCUOLE DI YOGA E RINUNCIA

"Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: 'Non andate fra i
Gentili e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle
pecore perdute della casa d'Israele. E durante il viaggio predicate che il
regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, mondate i
lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
date'". (Matteo 10: 5-8).

Insegnate a Quelli che Sono Pronti

"Non seguite la via di molti Gentili, né entrate nelle città dei


Samaritani, ma andate piuttosto dalle anime innocenti e senza
pastore che cercano la verità e costituiscono il vero Israele. E
quando andate, predicate, dicendo a tutti che il beato regno di
Dio è dentro ogni anima, e quindi a portata di mano di tutti.
Guarite i malati spiritualmente e anche i malati fisicamente, come
per esempio i lebbrosi. Risuscitate le persone spiritualmente morte
e anche quelle che devono essere riportate in vita perché
fisicamente morte, dopo aver considerato il loro buono o cattivo karma.
Scacciate Satana e i suoi seguaci dalle anime possedute. Voi
avete ricevuto la verità attraverso il vostro libero arbitrio e per
mezzo del mio libero arbitrio; quindi date gratuitamente la verità
a quelli che spontaneamente, senza costrizione, desiderano riceverla".
In queste parole di Gesù abbiamo un suggerimento riguardo a
dove bisognerebbe costruire le chiese e a chi dovrebbero essere
dati gli insegnamenti. Molte persone pensano di costruire chiese
nei quartieri aristocratici. Questo può andar bene se gli aristocratici
sono interessati spiritualmente, ma se non lo sono è meglio
costruire le chiese dove la gente si pente e sente di essere come
pecore perdute che hanno abbandonato l'ovile della coscienza di
Dio.
Prima di predicare agli altri, ogni maestro spirituale deve innanzitutto
imparare a contattare Dio, e a vivere una vita di disciplina
sotto la tutela di un grande maestro divino. Ogni discepolo
accreditato di un grande maestro è in grado d'insegnare. In occidente
chi è maestro in virtù della sua personalità, o per la sua conoscenza
intellettuale, inizia spesso la sua carriera desiderando prima di
tutto costruire una chiesa e fondare una setta personale. Questo
coinvolge e incatena il maestro in difficoltà finanziarie e l'obbliga a
raccogliere soldi per la sua chiesa come meglio può. Il denaro e il
desiderio d'avere molti seguaci hanno mantenuto chiese e templi
nel ristagno spirituale.

'La Seconda Venuta di Cristo'

Tutte le chiese devono essere strutturate senza nomi settari, se


possibile, e devono aprire le loro porte ai ricercatori della verità
di ogni razza, disciplinandoli nell'arte del contatto di Dio. La
finalità di un negozio è vendere cose, ma lo scopo di una chiesa
è quello di dare il contatto di Dio. E se essa afferma di dare
questo, deve farlo o cessare d'esistere come forza spirituale. Ogni
maestro spirituale che ha studiato sotto un altro grande maestro
deve passare la propria vita più in meditazione che a leggere libri;
e deve trasmettere la propria spiritualità ai sinceri ricercatori che
incontra per volontà di Dio e tramite una giusta pubblicità morale,
meditando regolarmente con loro ogniqualvolta è possibile, in
piccoli gruppi, in luoghi tranquilli o in città, in posti isolati anche
se centrali. Se tutte le chiese si unissero e seguissero questo metodo,
produrrebbero un vero risveglio della Coscienza Cristica nei
cuori dei veri ricercatori. Quando i sinceri ricercatori e i degni
ministri religiosi mediteranno profondamente insieme, allora, nella
coppa allargata della loro coscienza, si manifesterà la Coscienza
Cristica che era in Gesù, determinando così la seconda venuta di Cristo.
Quindi, se i devoti discepoli di un maestro spirituale autoevoluto
gli costruiscono una chiesa, ciò e lodevole. Ma il maestro
spirituale deve stare attento a non assumersi la responsabilità
dell'organizzazione materiale, che lo condurrebbe a cercare di
soddisfare o lusingare gli altri per lucro, occupandogli infine tutto il
tempo e impedendogli di mantenere il suo impegno più grande
con Dio nella meditazione.

Come Distinguere Tra Imbroglioni Metafisici e Veri Maestri

In occidente molti imbroglioni metafisici si autoeleggono grandi


maestri, pubblicizzando menzogne circa il loro contatto con santi e
maestri invisibili. In India la gente ha un modo molto intelligente
di distinguere tra ciarlatani che parlano santamente e autentici
maestri spirituali divini. In India i ricercatori della verità realmente
intelligenti, come per una legge non proclamata, cercano quei
maestri che praticano la vita spirituale e dei quali si sa con certezza
che hanno praticato l'autocontrollo sotto un grande maestro
vivente. Se i ricercatori occidentali seguiranno questo metodo
discriminativo, eviteranno d'essere ingannati dalle buffonate dei
maestri autoelettisi.
I falsi profeti hanno sempre uno scopo; fare soldi, sia facendo
pagare per l'insegnamento o i libri, o sfruttando l'immaginazione
di ricercatori creduloni con false storie di santi invisibili e avvenimenti
miracolosi. Chiedere un compenso o una libera offerta per
rendere un servizio spirituale attraverso libri o lezioni e giustificabile,
se il denaro viene usato per diffondere la causa spirituale e per
il mantenimento del maestro, poiché questi dedica tutta la sua vita
per la diffusione dell'opera divina. Però, chiedere un compenso o
una libera offerta è da condannare se il ricavato viene usato per
soddisfare l'ambizione di guadagno finanziario e le abitudini lussuose
di uno pseudo profeta senza scrupoli.
Per questo Gesù comandò ai discepoli: "Non andate dagli
auto-compiaciuti Gentili o Samaritani, ma andate piuttosto dagli
Israeliti che si stanno pentendo d'essersi allontanati dall'ovile della
coscienza di Dio. Quando andate, vibrate in loro la vostra
realizzazione di Dio, e mostrare loro che il regno dei cieli - lo stato di
saggezza e vibrazione astrale - è a loro portata, proprio dietro la
coscienza umana o lo stato di consapevolezza, di subcoscienza e di
supercoscienza realizzato nella meditazione profonda. E come
guarite l'anima dalla coscienza materiale, stabilendovi il regno dei
cieli o la coscienza di Dio, allo stesso modo liberate i ricercatori
dalle malattie fisiche come la lebbra, l'ossessione e la morte.

Guarite Tutti i Sofferenti di Malattie Fisiche, Morali, Mentali e Spirituali

"Guarite gli Israeliti veramente pentiti che cercano Dio non


solo dalle malattie fisiche, ma anche da quelle morali, mentali e
spirituali. Risuscitate nella coscienza di Dio la gente spiritualmente
morta e trasmettendo spontaneamente il vostro potere divino
liberatela dai demoni e dalle ossessioni dell'illusione cosmica,
dell'ignoranza satanica e delle malvage anime disincarnate, attraverso
il vostro libero arbitrio spontaneamente spirituale e non soggetto a
influssi. Riportate in vita le buone anime trapassate che hanno più
buono che cattivo karma, o che hanno un'uguale misura di buono
e cattivo karma, perché questi atti sono ora autorizzati dal Padre
Celeste per assicurare l'umanità che ogni cosa è possibile ai sinceri
devoti di Dio e ai seguaci della via della virtù. Le anime meritevoli
che risusciterete faranno molto bene sulla terra.
"Voi avete ricevuto la coscienza di Dio, trasmessa nelle vostre
vite autodisciplinate di meditazione attraverso il mio libero arbitrio
e la compassione divina di Dio. Insegnate alla gente lo stesso
modo nel quale voi avete afferrato la coscienza di Dio. Voi avete
usato il vostro divino ardore, la ragione e il libero arbitrio per
meditare e avanzare spiritualmente, e così avete risvegliato in Dio
e in me il desiderio spontaneo di trasmettere in voi le nostre
divine coscienze. Insegnate similmente alla gente a risvegliare il
loro libero arbitrio e a meditare, e a ricevere grazie a questo la
coscienza di Dio gratuitamente accessibile a loro".

Democrazia Spirituale

Bisogna realizzare chiaramente che far pagare un certo numero


di persone per le lezioni spirituali o i libri religiosi, e usare questo
denaro per il mantenimento del ministro religioso e la diffusione
dell'insegnamento, non è un peccato da parte della chiesa o
dell'organizzazione religiosa, ma è di fatto una forma migliore di
democrazia spirituale che far dipendere il mantenimento della
chiesa da un solo uomo ricco assoggettante e orgoglioso. Mantenere
una chiesa con le libere offerte ricevute durante le funzioni e
gli incontri religiosi e con il denaro ottenuto dalla vendita dei libri
è spiritualmente legittimo. Far pagare per le lezioni spirituali, o
ricevere libere offerte, è peccato solo quando la raccolta di denaro
viene usata per soddisfare l'ambizione privata di un cosiddetto
maestro spirituale senza scrupoli.

C'è Bisogno di Spontaneità

Inoltre bisogna convincersi che la verità ultima non è così


semplice da poter essere ricevuta dai membri della chiesa soddisfatti
d'ascoltare sermoni dogmatici o semplicemente morali. Invece
d'essere persuaso con bei modi ad andare in chiesa, ogni fedele
deve andarci spontaneamente, e meditare e imparare la tecnica del
contatto di Dio da un santo divino che conosce Dio. In India i
grandi maestri vivono in tranquilli eremitaggi, dove insegnano la
verità a discepoli scelti, meditando frequentemente con loro e
interpretando saltuariamente la saggezza delle sacre Scritture.
Troppa pubblicità, adulazione e organizzazione di servizi sociali
hanno obliterato la volontà dei fedeli di cercare liberamente o
spontaneamente la verità, e riceverla attraverso la volontà di Dio
stimolata dall'ardore spirituale e dalla profonda meditazione del devoto.
Perciò Gesù disse ai suoi discepoli: "Con la vostra volontà e
ardore spirituale avete stimolato la volontà di Dio a darvi gratuitamente
la coscienza divina; similmente, dovete insegnare alla gente
come con la loro volontà e ardore spirituale possono stimolare
la volontà di Dio a concedere loro l'autorealizzazione data attraverso
la vostra volontà".
La verità non si può ricevere ascoltando semplicemente delle
conferenze, ma deve venire con la suddetta legge d'ardore spirituale,
con il lavoro spirituale del devoto e la compassione divina di Dio
quale Signore della tanto desiderata e molto sospirata messe
spirituale dell'autorealizzazione.

"E ordinò loro che, eccetto un bastone, non prendessero nulla per il
viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i
sandali, non indossassero due tuniche". (Marco 6: 8-9).

In queste parole Gesù ci dice in che modo i suoi discepoli


dovevano vivere nel mondo mentre predicavano il suo vangelo alla gente.

Gli Ordini Spirituali della Rinuncia e dello Yoga

In India ci sono due diversi sentieri, seguiti da due scuole di


devoti: 1) La scuola della rinuncia; 2) La scuola dello yoga, che
ingiunge di seguire il sentiero della rinuncia mentale e del
non-attaccamento mentre si vive nel mondo.
L'ordine degli Swami appartiene al sentiero della rinuncia. Gli
yogi praticano la tecnica del contatto di Dio mentre vivono nel
mondo. Essi pensano che sintonizzandosi con l'Infinito saranno
talmente concentrati sulla beatitudine divina che troveranno
automaticamente le loro menti sollevate, e rinunceranno al desiderio
per i piaceri materiali. Di solito questi yogi rimangono ebbri di
Dio e non si preoccupano di obbedire meticolosamente alle leggi
della rinuncia esteriore. Uno yogi può apparire come un uomo del
mondo, ma internamente può essere uno che ha rinunciato a tutti
i desideri per i piaceri materiali.
Un uomo di rinuncia, d'altro canto, all'inizio rinuncia esternamente a
tutti i lussi materiali solo per abituare la sua anima alla
vita semplice della rinuncia. Ma un uomo può rinunciare
esternamente a ogni cosa e tuttavia rimanere attaccato agli oggetti
mondani. Lo yogi dice: "Perché non avere prima di tutto Dio, e
mediante l'attaccamento a Dio dimenticare l'attaccamento agli
oggetti materiali?". Il rinunciante dice: "Dovete rinunciare a tutti
i piaceri materiali e i modi materiali di vivere prima di poter
conoscere Dio".
Lo yogi mette in rilievo la tecnica del contatto di Dio, e appartiene
al più alto sentiero spirituale seguito in India. Il sentiero
dello yoga, o dell'unione scientifica dell'anima con Dio, può essere
seguito da persone di tutti i ceti sociali. Non ha importanza se
esse vivono nel mondo, nella giungla del lusso, o se vivono nella
giungla piena di bestie feroci e lontano dalle comodità fisiche. Dal
canto suo, il rinunciante lascia il mondo, non si sposa e interrompe
ogni relazione umana, andando in un luogo solitario per praticare
la meditazione indisturbato.
Il sentiero della rinuncia è solo per pochi, ma il sentiero dello
yoga è per tutti. Il sentiero della rinuncia esterna ed interna può
essere seguito soltanto da pochi, mentre il sentiero dello yoga può
essere seguito da tutti. Se ciascuno seguisse il sentiero della rinuncia,
allora le giungle dovrebbero essere trasformate in città. Ma il
sentiero della rinuncia è meraviglioso per quei maestri spirituali
che, senza i legami di una famiglia, possono dedicare tutto il loro
tempo al servizio di Dio e dell'umanità.

Differenti Temperamenti

Il sentiero della rinuncia o il sentiero dello yoga e indicato


secondo i differenti temperamenti della gente, ma essere uno yogi
come pure un rinunciante è meraviglioso. Un vero yogi è un uomo
d'autentica rinuncia, anche se vive nel mondo. E un rinunciante
può praticare austerità fisiche pur senza essere uno yogi o
conoscere la tecnica del contatto di Dio. Perciò anche un rinunciante
dev'essere uno yogi; cioè, deve imparare l'arte del contatto di Dio
che viene particolarmente accentuata dallo yogi. Uno yogi non
deve necessariamente vivere nel mondo o lasciare il mondo. Egli
dice: "Mediante l'arte del contatto di Dio e le tecniche di
concentrazione e meditazione, uno deve scientificamente contattare
Dio. Non ha importanza se vivi nel mondo o fuori del mondo".

Gesù Era uno Yogi

Gesù era uno yogi, ed anche un rinunciante. Non solo Gesù


stabilì il contatto con Dio nel suo spirito e s'innalzò sopra tutti gli
attaccamenti materiali, ma praticò anche il non-attaccamento alle
cose materiali nella sua vita esteriore. Egli voleva che i suoi
discepoli, insieme alla saggezza e all'autorealizzazione che
possedevano, fossero anche uomini di rinuncia. Ecco perché prima di
tutto Gesù Cristo diede autorità ai suoi discepoli con la coscienza
di Dio e il potere di guarire, e quindi ingiunse loro di non portare
niente lungo il viaggio che potesse indicare un senso d'attaccamento
al corpo: Per questo egli disse: "O miei discepoli, che siete
carichi e saturi di Dio, mostrate il vostro elevato esempio spirituale
e il vostro non-attaccamento alle cose materiali non portando
niente lungo il viaggio, eccetto un bastone e un semplice vestito.
Non mettete oro o argento o denaro nella vostra borsa. Portate
solo un soprabito, non due. Non calzate lussuose scarpe di pelle,
ma calzate dei sandali di legno facilmente ottenibili".
Gesù ingiunse ai suoi avanzati discepoli di non portare scarpe,
perché queste erano più costose dei sandali. Gesù preferiva i
sandali di legno alle scarpe fatte con la pelle degli animali uccisi.
In tutti i luoghi sacri orientali venivano usati sandali di legno;
mentre le scarpe di pelle, considerate impure, venivano scartate.

Regole per i Monaci

I numerosi monaci buddisti che vissero in India nell'era


pre-cristiana e tutti i membri dell'ordine degli Swami in India
confinano i loro possessi principalmente in un bastone e un
semplice vestito, e la maggioranza del tempo essi camminano a
piedi nudi o calzano sandali di legno. Gesù disse ai suoi discepoli
di usare un solo soprabito perché vivevano in un paese caldo.
Da ciò non segue che usando semplicemente sandali di legno, o
andando con il corpo ignudo, una persona diventi necessariamente
spiritualmente grande.

"Né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché


l'operaio ha diritto al suo nutrimento". (Matteo 10:
10).

Quindi Gesù disse ai discepoli come dovevano mantenersi: "O


voi rinuncianti divini, ricordate che come l'abile operaio guadagna
onestamente il suo vivere con il proprio lavoro, anche, voi come
operai divini che offrono agli uomini il più alto servizio spirituale
e la salvezza meritate di ricevere il vostro sostentamento fisico da
quelli che aiutate".
In India ci sono molti Swami altamente evoluti che vivono
delle elemosine date dalla gente. Un uomo spirituale impegnato ad
offrire all'umanità il servizio più alto, quello di salvare anime,
vive molto onorevolmente anche se campa di elemosine.
A causa dell'alto costo della vita, in occidente i religiosi ricevono
dei salari. Ma l'unico danno di vivere col salario è che il
ministro religioso viene spesso controllato dagli amministratori o
dal consiglio; e se egli, come impiegato, non è d'accordo con la
linea indicata dal consiglio corre il rischio d'essere esonerato, come
un impiegato disubbidiente in ufficio viene licenziato perché
non ubbidisce al suo superiore.

Istituzioni Gratuite in India

Nei grandi centri religiosi dell'India ci sono grandi istituzioni


dove Swami e yogi ricevono gratuitamente vitto e alloggio senza
alcun obbligo da parte loro. Questo tipo di istituzioni favoriscono
la crescita dei veri maestri che vogliono dedicare tutto il loro
tempo alla causa del benessere spirituale, senza avere la distrazione
di doversi guadagnare da vivere. Naturalmente, il solo male che
deriva da questo e che molti mendicanti, che non riescono a
mantenersi, indossano l'abito di Swami e rinuncianti e
usufruiscono del vitto e dell'alloggio gratuito dato da queste istituzioni
religiose.
Malgrado questo male, l'assistenza gratuita per i veri maestri
spirituali favorisce immensamente la crescita delle anime spiritualmente
evolute, liberandole dal controllo dei consigli amministrativi delle chiese.

'SIATE SAGGI COME SERPENTI E INNOCUI COME COLOMBE'

Gesù Parla del Serpente o del Potere Spinale di Kundalini, e del Terzo Occhio o
Occhio Spirituale, Simbolizzato da una Colomba.

"In qualunque città o villaggio entrerete, fatevi indicare se vi sia qualche


persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa,
salutatela. Se la casa ne è degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se
non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno non vi accoglierà,
né darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e
scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del
giudizio
il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città".
(Matteo 10: 11-15).

"E in qualsiasi città o villaggio andiate, cercate chi sono le


persone spirituali e degne di ricevere il vostro messaggio di
salvezza; accettando la loro ospitalità come vostra ricompensa
spirituale, dimorate con queste persone finché non avrete insegnato
loro abbastanza e sarete pronti per andare altrove ad aiutare altri.
Visitando un'altra famiglia, salutatela umilmente come una
manifestazione di Dio. Se la famiglia è spiritualmente meritevole, allora
fatele sentire la pace della vostra anima. Ma se vedete che quella
famiglia è materiale, e non apprezza il dono della vostra pace
allora ritiratela nella vostra anima. E se qualcuno non accoglierà il
vostro messaggio di libertà divina, né ascolterà le vostre parole di
saggezza, allora andate via da quella casa o città - e scuotete la
polvere delle loro cattive vibrazioni. Questo sarà una prova delle
loro cattive nature davanti alle loro coscienze. In verità vi dico
che la legge del karma punirà quella città o casa che ha rifiutato il
vostro messaggio di liberazione dell'anima anche più di quello che
Sodoma e Gomorra soffrirono come conseguenza dei loro misfatti".

Trasferire la Coscienza Divina

È stato detto prima che i grandi maestri possono trasmettere


la loro pace e coscienza Divina ai discepoli degni, proprio come un
ricco può cedere la sua ricchezza a chiunque vuole. Avendo il
potere di trasmettere la pace ai ricercatori di Dio, i discepoli di
Gesù furono istruiti nella maniera seguente: "O amati discepoli,
trasmettete la pace alle anime degne nelle case o nei luoghi spirituali,
ma se andate in un posto e v'accorgete che la gente è
spiritualmente indegna, conservate la vostra pace dentro di voi e
andatevene. Anche se vi chiedo di vivere della carità della gente
di una casa, non dimenticate in nessun modo di mantenere la
coscienza che siete leoni spirituali, figli divini fatti ad immagine di
Dio. Ecco perché se qualche casa non apprezzerà le vostre
esemplari vite spirituali, o non trarrà profitto dalle vostre parole di
saggezza, allora allontanatevi dal quel posto; non nella collera, ma
dichiarando fermamente la follia di quella gente ignorante che
avrebbe potuto avere la salvezza tramite voi, e non è riuscita ad
averla a causa della loro grande ostilità e mancanza di ricettività.
Le azioni di quelli che vi trattano con ostilità saranno registrate
dalla legge cosmica, attirando così un cattivo karma. In verità vi
dico che il giudizio della legge cosmica contro gli ignoranti malfattori
di Sodoma e Gomorra sarà meno severo del giudizio contro
quei criminali spirituali che hanno bestemmiato contro Dio, non
riconoscendo voi che siete i più alti rappresentanti dell'intelligenza
Cristica e di Dio".

"Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti


come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché
vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e
sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per essere di
testimonianza a loro e ai pagani". (Matteo 10: 16-18).

"Ecco, dovunque andiate la mia coscienza dev'essere manifesta


in voi, e dovete sempre considerarvi umili, inoffensivi, non
vendicativi, come un mite agnello, anche quando sarete circondati da
persone crudeli e senza scrupoli come lupi voraci. Per trattare con
le persone sataniche e selvagge e con le tentazioni dei sensi, voi
dovete rimanere sempre dentro la vostra grande calma e saggezza
- nata dalla realizzazione divina che avete ricevuto risvegliando
la vostra forza serpentina, o l'energia divina avvolta a spirale - e
nella pace che avete acquisito concentrandovi nell'occhio spirituale
di tre colori, che dà la pace e somiglia a una colomba".

Significato Interiore di Serpente

Generalmente non si comprende che cosa Gesù intendeva


quando disse di essere saggi come serpenti e innocui come colombe.
I comuni serpenti non hanno saggezza, sono pronti all'ira, e
sono abbastanza stupidi da mordere la gente e venire uccisi. Le
colombe non sono innocue, perché uccidono e mangiano gli insetti.
Anche se la colomba può essere usata come simbolo di pace per
il suo aspetto pacifico, il serpente certamente non sembra saggio o
ispirante. Gesù usò queste parole in senso simbolico, esoterico,
poiché stava parlando ai suoi discepoli avanzati.
Le sacre Scritture orientali hanno usato la similitudine del serpente
per descrivere la forza serpentina, ovvero la forza che passa
attraverso un passaggio avvolto a spirale alla base della colonna
spinale. La forza astrale che, attraverso il passaggio serpentino a
spirale che si trova nel coccige, và dai sensi al cervello con l'aiuto
di qualche alta tecnica d'autorealizzazione viene chiamata Kundalini
risvegliata, o forca serpentina risvegliata.

Kundalini Non Può Essere Risvegliata Accidentalmente

Molte persone pensano che questa forza Kundalini possa essere


facilmente risvegliata, o destata per caso. Sono queste persone che
parlano erroneamente del risveglio di Kundalini o del risveglio
divino come cosa pericolosa. Nel sonno, l'energia e la coscienza nel
corpo umano si ritirano dai muscoli, dai nervi sensori e dai sensi, e
vanno nella regione del cuore, della spina dorsale e del cervello.
Nell'estasi profonda, il devoto sa come ritirare coscientemente la
forza vitale dal coccige e dal cuore, e farla scorrere velocemente
attraverso il passaggio serpentino alla base della colonna spinale e
attraverso i plessi spinali e il cervello, rivoltando la sua direzione
verso l'alto, verso Dio.
Nel comune individuo identificato con il corpo la forza vitale e
la coscienza scorrono continuamente verso il basso, attraverso il
passaggio serpentino alla base della colonna spinale, e così egli è
cosciente solamente del corpo e dei suoi piaceri sensuali.
Ogni grande santo di qualsiasi religione che abbia ottenuto la
coscienza Divina sa come ritirare la propria coscienza e forza
vitale dalle regioni dei sensi, dal passaggio e dai plessi nella
colonna spinale, alla coscienza Divina nel cervello e nello spazio
eterno che circonda il corpo.

Mosè Innalzò il Serpente nel Deserto

Si dice che Mosè abbia innalzato il serpente nel deserto: cioè,


con la meditazione profonda, egli innalzò la sua coscienza e forza
vitale attraverso il passaggio serpentino alla base della colonna
spinale per unirle con la coscienza Divina nel cervello, nel deserto
o nel profondo silenzio nato dalla meditazione.
Il risveglio della forza Kundalini è estremamente difficile, e non
può essere fatto accidentalmente. Chi è in grado di svegliare
Kundalini si avvicina rapidamente allo stato di Cristità. Molti maestri
ignoranti pensano che risvegliare la forza Kundalini sia identico
a risvegliare la coscienza sessuale, una concezione estremamente
ridicola ed erronea. Gesù sapeva che molti dei suoi discepoli
avevano risvegliato la loro coscienza, destando la Kundalini, la
forza avvolta a spirale come un serpente; perciò chiese ai suoi
avanzati discepoli di mantenere la calma e la saggezza profonda
che avevano acquisito con il risveglio di Kundalini, ogniqualvolta
dovevano affrontare la persecuzione.

Ammoniti Contro la Vendetta

Chiunque ha risvegliato questa forza serpentina, cioè, ha portato


la sua coscienza attraverso il passaggio serpentino nel coccige
fino al cervello, ha acquisito poteri miracolosi; e con la potente
energia ridestata nel suo cervello e nella forza di volontà, può
distruggere i suoi nemici o conquistare tutte le tentazioni. Ecco
perché Gesù ammonì i discepoli a non usare il potere divino per
mettere in atto la vendetta sui nemici, ma di usare il potere
celestiale dell'amore per conquistarli. Gesù dimostrò altrove
quest'idea; quando i suoi nemici l'arrestarono per portarlo davanti a
Caifa, egli non usò contro di loro i suoi poteri spirituali, sebbene
disse chiaramente: "Pensi forse che non possa pregare il Padre
mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli?". (Matteo 26: 53).
In seguito Gesù, quand'era crocifisso e sofferente sulla croce,
compì il più grande miracolo spirituale della sua vita dicendo:
"Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno". (Luca 23: 34).

Dimostrate l'Amore Silenziosamente

Non importa quanto una persona sia cattiva o agisca contro le


leggi divine, Dio non usa mai i Suoi poteri miracolosi per distruggerla.
La persona cattiva si distrugge con i propri peccati. Dio è
amore, e dimostra l'amore con il silenzio; amando silenziosamente
chi fa il male, Egli lo richiama alla Casa Divina. Con tutto il Suo
potere onnipotente, Dio non usa mai la forza fisica per conquistare
il male. Egli Si serve dell'amore e della saggezza per sconfiggere
il male nel mondo. Tutte le anime Cristiche che Lo amano sanno
che non devono mai usare il potere divino per distruggere i figli
di Dio che sbagliano, ma devono usare il Suo amore per conquistarli.
Usare il potere divino per fini maligni è un'empietà, e conduce
a una grande caduta spirituale. Per questo motivo Gesù chiese ai
discepoli di usare la più innocua e più forte forza di pace, aprendo
l'occhio spirituale con la meditazione, per conquistare tutte le
altre cosiddette forti forze del male.
Quando una persona si concentra con gli occhi chiusi nel punto
tra le sopracciglia vede una luce con una stella bianca in mezzo,
racchiusa in una sfera di luce blu, che a sua volta è circondata da
un anello di luce dorata.
Quando s'accende l'interruttore di un'automobile, ciò manda la
corrente attraverso un filo nei due fili che fanno accendere i due
fari della macchina. Allo stesso modo, il midollo allungato manda
la forza vitale nei due occhi fisici attraverso i due nervi ottici.

Figura di pagina 417 (una colomba circondata di raggi).

Il Singolo Occhio Spirituale

Gesù disse: "Se perciò il tuo occhio è singolo, tutto il tuo


corpo sarà pieno di luce". Egli voleva dire che ogni devoto che sa
come focalizzare il proprio sguardo interiore nel punto tra le
sopracciglia s'accorge che la luce che dai due occhi va ai nervi
ottici viene concentrata in un singolo e visibile occhio spirituale,
nel punto tra le sopracciglia.
Con la meditazione più profonda, il devoto sa come far penetrare
nello spazio eterno la propria coscienza e forza vitale, attraverso il
telescopico occhio spirituale di tre colori. Ogni devoto che
può focalizzare i propri occhi e riesce a contemplare l'occhio spirituale,
ed è in grado di entrarvi, scopre il suo corpo fisico e il suo
corpo universale pieni di luce cosmica e di luce di saggezza.

I Pastori Seguirono la Stella Spirituale

Quando i pastori videro la stella che annunciava loro la nascita


di Cristo, attraverso il loro occhio spirituale essi videro la stella
della saggezza, dove la Coscienza Cristica si era manifestata nel
corpo di Gesù. Ogni devoto deve sapere come far passare la sua
saggezza attraverso la stella dell'est - o la stella nascente della
saggezza, che egli vede in fronte a sé in meditazione - fino alla
Coscienza Cristica che le sta dietro.
Quei maestri spirituali che sono andati oltre la coscienza umana,
nella Coscienza Cristica, penetrando attraverso l'occhio spirituale,
hanno poteri tremendi e possono compiere molti miracoli divini.
Perciò Gesù ammonì i suoi discepoli, che avevano trovato la pace
infinita facendo penetrare la loro coscienza attraverso l'occhio
spirituale o la colomba di luce, affinché essi non usassero male i loro
poteri spirituali quando si sarebbero trovati di fronte alla malvagità
dei figli di Dio che sono nell'errore.

I Tre Colori dell'Occhio Spirituale Paragonati a una Colomba

A causa dei suoi tre colori, l'occhio spirituale è stato paragonato


a una colomba: la bocca della colomba è stata paragonata alla
stella bianca nel mezzo dell'occhio spirituale, e gli altri due colori
- il blu e l'oro - sono stati paragonati alle due ali della colomba.
Tutte le anime Cristiche che aspirano a raggiungere il regno di
Dio devono comportarsi divinamente, e conquistare il male soltanto
con la forza spirituale, come fa Dio. Il male non può essere
conquistato con il cattivo uso del potere divino.
Sarebbe facile per i devoti che hanno acquisito dei poteri miracolosi
cercare di conquistare i loro nemici con il cattivo uso della
forza divina. Perciò Gesù avvertì i discepoli del pericolo di perdere
la forza divina duramente acquisita, se uno la usasse per fare
vendetta contro i propri fratelli divini che agiscono sotto l'influsso
dell'ebbrezza dell'illusione.

Il Male non Può Conquistare il Male

Quindi Gesù profetizzò riguardo alle persecuzioni che i suoi


discepoli avrebbero subito per mano degli uomini privi di
comprensione. Per questo Gesù disse: "Figli miei, state attenti agli
uomini materialisti che vi consegneranno ai giudici e vi faranno
frustare nelle sinagoghe perché predicate il vangelo della libertà
divina. Voi sarete accusati davanti a re e governatori perché vivete
la mia verità e la predicate. I pagani e le forze politiche che vi
ostacolano perché vivete la verità e predicate il mio messaggio
saranno condannati davanti al tribunale della Legge Cosmica. Il
loro cattivo trattamento sarà come una testimonianza che agirà
contro di loro durante il giudizio pronunciato dalla Legge Cosmica".

Guardare il Nostro Corpo Cosmico

Un uomo comune, coscientemente identificato con il proprio


corpo, usa gli occhi e le sue sensazioni per vedersi limitato dal
corpo, dalla famiglia, dalla società, dal paese, dal mondo, e da una
certa porzione dello spazio. Ma quando medita e fa penetrare la
propria coscienza attraverso l'occhio spirituale, allora egli si vede
in tutto lo spazio, e vede tutte le creature viventi come differenti
forme del proprio sé. In questa condizione, con il suo corpo e la
sua mente come stati centrali di coscienza, egli vede tutti gli esseri
viventi come parti del suo immenso corpo cosmico. Questo devoto,
che ha risvegliato la propria forza del serpente, ha levato il
riflettore della propria coscienza da una parte limitata di materia e
sensazioni in un corpo ed ha espanso la propria coscienza per
illuminare tutto lo spazio, avendo un'effettiva percezione delle
sensazioni di tutti gli esseri viventi.
Questo devoto, risvegliando la forza del serpente, o rivoltando
nel corpo i riflettori dei suoi sensi verso Dio, s'identifica con la
saggezza eterna e non viene per niente disturbato da prove e
tentazioni. Il devoto che attraverso l'occhio spirituale contempla la
propria esistenza in tutto, e sente un'ineffabile pace e armonia con
tutte le cose e creature viventi, e vede tutti i sé come manifestazioni
del proprio essere, diventa inoffensivo verso tutto, amando
ugualmente tutte le diverse parti del proprio corpo cosmico.
Questa realizzazione e ciò che Gesù intendeva quando chiese ai
discepoli di essere saggi come serpenti e innocui come colombe.

COME BISOGNA AGIRE DURANTE LE PERSECUZIONI


L'INTUIZIONE, E NON L'EGO, DEV'ESSERE LA GUIDA DELL'UOMO

"E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come


parlerete o di cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento
ciò che dovrete dire. Non sarete infatti voi a parlare, ma sarà lo Spirito del
Padre vostro che parlerà in voi.
Il fratello darà a morte il fratello, e il padre il figlio; i figli
insorgeranno
contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio
nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato". (Matteo
10: 19-22).

"Quando v'arresteranno non usate la ragione umana limitata e


calcolatrice, ma lasciate che Dio parli attraverso la vostra intuizione
e la vostra voce. Non fate parlare il vostro ego umano, ma fate
parlare la saggezza di vostro Padre attraverso il vostro abbandono
interiore a Lui. Anche il fratello umano perseguiterà il fratello
spirituale che seguirà la verità. Per seguire l'Intelligenza Cristica
dentro di voi, sarete odiati da tutte le persone materialiste. Ma
chi per amore della verità resisterà alla persecuzione fino al termine
della vita, sarà salvato dalla reincarnazione della vita terrena
che dà infelicità".
Nelle suddette parole Gesù descrive come dovrebbero agire le
persone guidate da Dio quando vengono perseguitate. Negli affari
e nei processi, gli uomini studiano con esattezza le loro parole
e attività in ogni trattazione, ma Gesù fece notare che le anime in
sintonia con la Coscienza Cosmica sono guidate da essa nei loro
sensi, nei pensieri, nei sentimenti, nell'intelligenza e nelle intuizioni.

Guidati dalla Più Alta Saggezza

Quindi le anime sintonizzate con Dio devono essere guidate in


tutte le loro attività dalla più alta saggezza e dall'onniveggente
intelligenza, invece di dipendere dalla preparazione della limitata
ragione. La Coscienza Cosmica non ragiona con i devoti, ma lascia
cadere la verità nelle loro intuizioni. I devoti usano le loro intuizioni
per guidare ragione, parole e azioni. L'intuizione non nasce
nella ragione, ma è il padre della ragione, e può soddisfare tutte le
domande della ragione.
La ragione umana si basa sull'esperienza dei sensi ed è da
questa limitata. Se l'esperienza dei sensi viene interpretata male,
la ragione si dimostra erronea. Una persona che da lontano vede
una nuvola di polvere su una montagna può essere indotta a
pensare che la montagna stia bruciando, provocando una nuvola di
fumo. Questo mostra come la ragione che dipende dall'esperienza
dei sensi, può ingannare se l'esperienza sensoria o l'osservazione è
imperfetta o incompleta.
D'altro canto, come Dio conosce la verità di tutte le cose attraverso
la Sua intuizione onnipresente così anche i Suoi devoti
conoscono tutto grazie alla loro sviluppata intuizione. Dio non ha
occhi, ne sensi, ne ragione dipendente dai sensi attraverso la quale
conoscere. Egli è il Conoscitore, il processo del conoscere, e la
saggezza da conoscere. Quindi Egli conosce tutto mediante la Sua
intuizione o sentimento presente in tutto.
Gesù esorta i suoi discepoli a dipendere dall'illimitato potere e
dalla guida della percezione intuitiva di Dio, e non dalla loro limitata
ragione, quando devono affrontare le persecuzioni o altri problemi
umani. Perciò disse: "Miei cari, quando per amore di predicare
la mia verità liberatoria voi sarete portati davanti ai governatori,
non fate piani su come parlerete o cosa direte in difesa vostra
e della verità, poiché Dio e la Vibrazione Cosmica (essendo presenti
in voi) parleranno istantaneamente attraverso la vostra voce e
ragione, nello stesso momento in cui vi sarà chiesto di parlare".

Dipendere dall'Intuizione

"Stando in sintonia con lo Spirito del vostro Padre Celeste, voi


dovrete sentire che non sarà il vostro io ma Lui che parlerà
attraverso la vostra intuizione, ragione, e voce. Io profetizzo che
quando vivrete e predicherete la mia verità, Satana creerà grandi
mali e spingerà un fratello materiale a perseguitare il fratello
spirituale; il padre materiale perseguiterà il figlio spirituale, e i
figli materialisti si solleveranno contro i genitori che credono nella
mia verità e li metteranno nei guai, e saranno la causa della loro
grande sofferenza e morte. E per volere manifestare la sottile e
pura luce dell'Intelligenza Cristica nelle vostre azioni, non sarete
amati dagli uomini materialisti, che sono soliti vivere nell'oscurità
dell'ignoranza. Quel devoto che non solo vince per un pò le
prove lungo il sentiero spirituale, ma che fino al termine della vita
è paziente e sopporta le difficoltà e le tentazioni spirituali e il
disappunto di non trovare Dio dopo anni di preghiere e meditazioni,
troverà la vita eterna e sarà salvato per sempre dalle altre dure
prove e sofferenze che accompagnano gli individui che si
reincarnano pieni di desiderio".

"Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra. In verità vi


dico: non finirete di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio
dell'uomo". (Matteo 10: 23).

"E quando vi perseguiteranno in una città, prendete la via di


minor resistenza e della mansuetudine divina e fuggite in un'altra
città a predicare il Suo messaggio. E non finirete di predicare nelle
città d'Israele finché le parole e il messaggio proclamato attraverso
il mio corpo (Figlio dell'uomo) non sarà conosciuto su tutta la terra".

Ammoniti a Non Usare i Poteri Divini in Modo Spettacolare

Con queste parole Gesù istruì i discepoli a farsi guidare da Dio


e a usare il Suo potere per fare solamente cose buone. Gesù
ammonì i discepoli a non usare il potere divino in nessuna maniera
spettacolare. Ecco perché disse: "O amati discepoli, quando la
gente vi perseguiterà perché predicate il mio messaggio in una
città, usate il vostro senso pratico e la mansuetudine divina per
seguire la via di minore resistenza, e fuggite e predicate in un'altra
città; poiché in verità, con l'onniveggente potere della visione
spirituale, io profetizzo e dichiaro a voi che vi ci vorrà molto
tempo per predicare il mio messaggio nelle diverse città d'Israele,
e continuerete a farlo finché il Figlio dell'uomo o il mio corpo e il
suo nome e la sua opera non diventeranno pienamente conosciuti
sulla terra".

"Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo
padrone. Basta al discepolo essere come il suo maestro e al servo come il
suo padrone. Se han chiamato Beelzebul il padrone di casa, quanto più
i suoi familiari!". (Matteo 10: 24-25).

Nelle suddette parole Gesù infasizza che la persecuzione dei


suoi discepoli sarà grande, se non più grande di quella che egli
stesso subirà, perciò dice: "Miei cari, voi sapete che anche un
discepolo simile al maestro non è onorato come il maestro, non
importa quanto il discepolo sia spiritualmente avanzato; né un
servo glorificato è mai considerato grande quanto il suo padrone.
È spiritualmente sufficiente davanti agli occhi di Dio che il discepolo
diventi uguale al maestro e il servo diventi potente come il suo
padrone, ma la stessa cosa non vale davanti agli occhi degli uomini.
Ora, se le persone mondane e i Farisei hanno chiamato
'Beelzebul' (principe dei demoni) il padrone di casa degli
insegnamenti Cristici, quanto più criticheranno tutti voi che siete
seguaci della verità rivelata nella Coscienza Cristica?".

"Non li temete dunque, perché non v'è nulla di nascosto che non debba
essere rivelato, e nulla di segreto che non debba essere manifestato. Quello
che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quel che vi è stato detto
all'orecchio predicatelo sui tetti". (Matteo 10: 26-
27).

In queste parole Gesù dice ai suoi discepoli che anche se dovranno


essere umili e mansueti, seguendo il corso di minor resistenza, essi
dovranno parlare impavidamente delle verità nascoste,
anche se la loro spiegazione e novità potrà suscitare un terribile
criticismo da parte dei malvagi e degli ignoranti. Per amore dei
sinceri ricercatori, tutte le verità nascoste devono essere rivelate
per il loro beneficio.
"Miei amati, siate mansueti ma non temete i vostri critici, per
amore dei sinceri ricercatori alla cui coscienza risvegliata devono
essere rivelate tutte le verità nascoste dallo sguardo delle persone
spiritualmente ignoranti. Non c'è saggezza che possa rimanere per
sempre celata o nascosta dalla coscienza risvegliata e dalla fame
spirituale del devoto. Tutte le cose, tutte le verità che le persone
ignoranti e spiritualmente tenebrose non possono percepire, saranno
percepite da quelli che si sono sviluppati nell'autorealizzazione
intuitiva. Tutte le verità che vi dico nell'oscurità della segretezza e
che sono nascoste dallo sguardo di tutti, vi chiedo di
rivelarle con la luce della vostra autoconoscenza, affinché altri
devoti altamente evoluti possano percepirle comprensibilmente. E
tutte le verità che ascoltate da me, e tutte le verità che attraverso
la mia Intelligenza Cristica rivelerò nelle vostre intuitive orecchie
interiori, per l'uso pubblico, potete predicarle a voce alta a tutti
senza distinzioni".

'Parlate nella Luce'


"Vi dico ancora che tutte le verità esoteriche che faccio vibrare
dentro di voi nel segreto della vostra anima, voi dovete trasmetterle
alle altre anime che sono nella luce o che sono già spiritualmente
avanzate a motivo del loro buon karma passato; e tutte le
verità generali che ascoltate dalle mie parole, potete predicarle ad
alta voce da tutti i palchi, dovunque siate, davanti allo sguardo
del pubblico".
Bisogna notare che Gesù chiese ai suoi discepoli di diffondere
due tipi d'insegnamenti: primo, i più alti insegnamenti segreti, a
persone scelte spiritualmente avanzate; secondo, gli insegnamenti
generali per tutta la gente.

"Non temete quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere d'uccidere
l'anima; temete piuttosto colui che può far perire anima e corpo nella
Geenna. Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche
uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati; non
temete dunque: voi valete più di molti passeri!". (Matteo
10: 28-31).

Il Potere della Legge Cosmica

Qui Gesù dice che è un grande peccato se, per paura dell'uomo,
uno agisce contro la legge cosmica, causando così la propria rovina.
Inoltre Gesù parla dell'onnipresente e onnisciente potere di
Dio, che protegge e apprezza l'opera dei devoti che vengono
condannati al martirio per amore della verità.
"O amati discepoli, per amore del conseguimento dell'immortalità,
non abbiate paura nemmeno se dovrete sacrificare il corpo. Il
sacrificio del corpo non porterà la distruzione all'anima, ma il
sacrificio di un principio spirituale può causare un disastro sia
all'anima che al corpo. Non temete quelli che possono uccidere il
vostro corpo, ma siate consapevoli della Coscienza Cosmica che ha
evoluto la vostra anima e il vostro corpo e che può ridissolverli
nuovamente in Sé a causa dell'azione della vostra ignoranza".
Quando Gesù parla di Dio che distrugge sia il corpo che l'anima,
egli vuol dire che Dio ha potere assoluto sui corpi e le anime
di tutte le creature, così come i re hanno potere sui corpi dei loro sudditi.
"Ogni anima è fatta ad immagine di Dio, e come tale è indistruttibile.
La persecuzione può distruggere il corpo dell'uomo, ma
agire contro le leggi della verità colpisce il corpo come pure
l'anima dopo la morte. Le sofferenze del corpo terminano con la
morte, ma l'agonia derivata dalle cattive azioni fatte da un individuo
nel corso della vita continua nell'anima dopo la morte. Cari
discepoli, state attenti ai peccati commessi contro le leggi dell'anima,
più durevoli degli errori fatti contro il corpo. O amati,
non temete le persecuzioni temporanee della gente per un pò
sulla terra, ma ricordate il vostro legame con il Padre Celeste, la
cui coscienza è dentro di voi e dovunque, anche negli insignificanti
passeri moribondi che vengono venduti per due soldi".

Padre Onnipresente

"Ricordate che per l'eternità avrete a che fare con questo


amato Padre sempre vigile. Ricordate che Dio è cosciente attraverso
presente, passato e futuro. Egli è cosciente di ogni capello
sulla vostra testa; e la legge cosmica osserva sempre ogni azione
- buona, cattiva, o indifferente - tutte le innumerevoli azioni
della vostra vita, per potervi dare giustamente la ricompensa che
meritate. Perciò, non temete i vostri persecutori e non desistete
dal predicare la verità, ma ricordate che la vostra vita e le vostre
azioni come figli di Dio interessano il Padre più della vita meccanica
di due passeri - che sono liberi dal karma buono e cattivo e
le cui vite, per quanto possano essere insignificanti, sono bene
assistite e curate da Lui".

Glossario:

'Quelli' - Persone mondane. 'Uccidono l'anima' - Dissolvono


l'anima indistruttibile. 'Temete colui' - State in soggezione davanti
a Lui. 'Che può far perire anima e corpo' - Che è onnipotente e
tramite la Sua legge cosmica di causa ed effetto può
dissolvere la vostra anima e il vostro corpo. 'Nella Geenna' -
Sofferenza autocreata, che brucia l'essere interiore come pure la
salute esteriore. 'Senza che il Padre vostro lo voglia' - Senza la
coscienza del Padre che è onnipresente e onnisciente.

"Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò


davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli
uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli".
(Matteo 10: 32-33).

Promessa di Protezione Eterna

"Chiunque ammetterà d'essere in sintonia con la mia coscienza


e i miei insegnamenti davanti alle persone materialiste e ai
persecutori, troverà anche me in sintonia con lui; e io parlerò con il
Padre perché lo prenda nel Suo regno di spazio luminoso, anche
se egli potrebbe avere peccati di cattivo karma. Ogni anima che
subirà la morte fisica per avere insegnato la mia verità, vedrà
passare la sua coscienza attraverso l'Intelligenza Cristica nella
Vibrazione Cosmica fino alla sfera della Coscienza Cosmica che
esiste al di là di tutta la creazione vibratoria".

Il Rinnegamento Causa la Punizione

"Quell'individuo che rinnegherà o cesserà di praticare la sua


Coscienza e vita Cristica davanti alle persone mondane per paura
della persecuzione, quando dopo la morte raggiungerà il beato
stato dell'Intelligenza Cristica troverà quella coscienza indebolita
in lui (a causa del suo precedente rinnegamento), e così gli sarà
impedito di rimanere nell'Intelligenza Cristica o d'entrare nel più
alto stato di Dio Padre - nell'Intelligenza Cosmica che esiste
oltre la Coscienza Cristica".
Con queste parole Gesù avverte che se qualche discepolo, dopo
avere contattato l'Intelligenza Cristica dentro di sé, non condivide
apertamente quella coscienza con gli altri per paura di persecuzioni
e per egoismo, egli perderà quella coscienza e non sarà in grado
d'avanzare ulteriormente.

GESÙ SPIEGA PERCHÈ L'AMORE DI DIO DEVE VENIRE PRIMA DELL'AMORE PER LA FAMIGLIA

"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra. Non sono venuto
a portare la pace, ma la spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal
padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo
saranno i suoi familiari. Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno
di me. E chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno di me".
(Matteo 10: 34-38).
"O amati discepoli, non pensate che io sia venuto a portare la
pace materiale nella vita terrena. Non sono venuto per dare la felicità
materiale di breve durata, ma per dare alla valorosa anima
spirituale la spada a doppio taglio della saggezza e dell'autocontrollo
con la quale può uccidere la tentazione e il piacere materiale,
o qualsiasi cattiva influenza familiare che le impedisca di
conseguire la felicità eterna e la libertà spirituale.
"La verità eterna che io predico, e che è manifestata dentro di
voi, interesserà differentemente la gente con differenti karma buoni
e cattivi; così, un mio buon devoto potrà non essere d'accordo
con il proprio padre mondano, o una figlia satura di Coscienza
Cristica potrà non sentirsi in sintonia con la propria madre
materialista, e la nuora spirituale potrà agire contro i desideri materiali
della suocera, e un uomo di meditazione che starà godendo
dell'estasi nella Coscienza Cristica potrà trovare i membri della propria
famiglia materiale che agiscono contro di lui a causa del loro
cattivo karma e delle loro cattive tendenze".

I Genitori Sono Dati da Dio

"Poiché i genitori sono dati al devoto da Dio, egli non deve


amarli così materialmente da dimenticare d'amare il proprio Padre
Celeste. Il devoto che ama materialmente suo figlio o sua figlia più
di Dio, e dimentica di meditare su di Lui, non è degno di sentire
Dio e di conoscerLo come il solo grande Amante Cosmico. Chi
non è preparato a mantenere sempre la pace Cristica della meditazione
durante la crocifissione della calma da parte dell'irrequietezza,
dell'autocontrollo da parte della tentazione, della fedeltà divina
da parte della persecuzione, non merita di mantenere la propria
Coscienza Cristica dalla vita terrena alla vita eterna".
Bisogna notare specialmente che Gesù non vuol dire che i suoi
insegnamenti non porteranno la pace nella vita familiare, in mezzo
ai componenti familiari che cercano la verità, ma egli avverte i
membri della famiglia a non rimanere immersi nell'ignoranza di
una vita materiale, bensì di prendere la spada della saggezza per
distruggere tutto il loro attaccamento ai beni terreni.
Gesù continua dicendo che se un devoto vede che i membri
della propria famiglia lo dissuadono o gli impediscono di coltivare
la coscienza Divina, egli non deve arrendersi a loro, ma deve
continuare a sviluppare la sua coscienza Divina. Gesù rammenta al
devoto di non scordare che dovrà raccogliere le conseguenze delle
proprie azioni, e perciò non dovrà permettere che la propria famiglia
terrena - a causa della sua cattiveria - lo rivolti contro il
Padre Celeste, Gesù puntualizza che quelli che superano tutti gli
ostacoli per ottenere l'autorealizzazione creano buon Karma e buone
tendenze, che li porteranno automaticamente alla realizzazione
della Coscienza Cosmica.

Glossario:

'Non la pace, ma la spada' - Non la pace terrena, ma la forza


e la determinazione divina. 'A separare il figlio dal padre' - A
dar forza all'uomo spirituale per resistere all'influenza di un padre
materialista. 'Chi ama il padre o la madre più di me' - Chi ama
le creature di Dio più di Dio non merita di conoscerLo. 'Chi non
prende la sua croce' - Non combatte le tentazioni con l'autodisciplina.
'Mi segue'' - Porta la sua mente dal piano dei sensi alla
stella della Coscienza Cristica in meditazione.

"Chi tien conto della sua vita, la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per
amor mio, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie
colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la
ricompensa del profeta; e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la
ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere d'acqua
fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità vi dico:
non perderà la sua ricompensa". (Matteo 10: 39-42).

la Felicità Materiale Non è Duratura

"Una persona in sintonia con un profeta o un uomo giusto o la


vibrazione spirituale di un discepolo che agisce con misericordia,
riceverà rispettivamente qualità profetiche o giustizia, o misericordia
divina, secondo i meriti delle sue azioni.
"Chi trova la felicità materiale nella vita la perderà nella morte,
e chi perde la felicità materiale della sua vita per trovare la
beatitudine Cristica troverà la vita eterna. Chi è in sintonia con i
discepoli sintonizzati con Cristo è automaticamente in sintonia con
la Coscienza Cristica. E chi può ricevere l'Intelligenza Cristica
nella propria coscienza allargata è in sintonia con la Coscienza
Cosmica dalla quale emana la Coscienza Cristica.
"O discepoli, ricordate che chi scopre soltanto i piaceri
materiali della vita mondana perderà le gioie divine nascoste
dietro di essa. Inoltre, chi nella vita trova la gioia cosmica della
meditazione perde il desiderio d'essere attaccato ai piaceri della
vita materiale. Chi perde il desiderio per la vita materiale per
scoprire in sé l'Intelligenza Cristica, troverà le gioie eterne nascoste
dietro la vita materiale. Quel devoto che rinuncia al piacere
del corpo per provare la gioia sempre-nuova sentita in meditazione,
nell'estasi con la Coscienza Cristica, troverà che gli saranno
dati in aggiunta ogni prosperità materiale e i piaceri della vita
terrena. Chi rinuncia alla felicità terrena per quella di Dio troverà
anche la felicità terrena, ma chi cerca soltanto la felicità materiale
la perderà, a causa della sua natura poco duratura".

In Sintonia con la Coscienza Cristica

"Quei devoti che sono in sintonia con la vostra coscienza -


miei amati discepoli - con il vostro aiuto e con la meditazione
gradualmente contatteranno la Coscienza Cristica dentro di loro.
Quelli che con la meditazione profonda saranno capaci d'unirsi
alla Coscienza Cristica in tutta la creazione vibratoria, e disciplineranno
le loro vite sotto la vostra tutela, alla fine saranno in
grado d'unirsi con la Coscienza Cosmica al di là della creazione, e
il cui riflesso è presente nell'Intelligenza Cristica dentro di me.
Chi riceve nella sua intuizione la coscienza del discepolo conoscerà
l'Intelligenza Cristica. Quella persona che sente l'Intelligenza Cristica
in meditazione, alla fine realizzerà Dio Padre.
"Miei cari, dovete realizzare che il devoto che ha supremamente
allargato la sua coscienza con la meditazione per ricevere la
Coscienza Cristica o la coscienza di un profeta, sarà in sintonia
con tutta la creazione vibratoria; e chi si mette in sintonia con la
coscienza di una persona giusta, e vive la sua vita in conformità
con la legge di causa ed effetto, sarà un uomo giusto. E chi dà
anche solo un bicchiere d'acqua fresca all'assetato o una coppa di
fresca saggezza ricevuta da qualcuno dei miei discepoli per
spegnere la sete dei piccoli nel sentiero di Dio, riceverà buon karma e
tendenze celesti che infine l'innalzeranno verso la Coscienza Cristica".

Parallelismo con la Gita

Queste parole di Gesù Cristo hanno un notevole parallelismo


con alcune parole della Bhagavad Gita. La Gita dice: "Quelli che
adorano differenti divinità e differenti ideali ottengono ciò che
desiderano, ma quei devoti che vogliono Me (Dio) vengono a
Me". Anche Gesù voleva dire che tutte le buone azioni sono
ricompensate, e i seguaci delle differenti forme di virtù ottengono
i loro obiettivi secondo i desideri innati di ciascuno. Ma coloro
che sono in sintonia con un profeta o vogliono raggiungere la
Cristità, ottengono la loro meta e diventano profeti e persone
Cristiche, secondo il desiderio del loro cuore.

Glossario:

'Tiene conto della sua vita' - Pone la felicità materiale come


fine della propria vita. 'Perderà' - Perderà quella felicità materiale
con la morte. 'Perde la sua vita per amor mio' - Sacrifica i
suoi piaceri materiali per contattare la beata Coscienza Cristica in
meditazione. 'La troverà' - Troverà la felicità eterna. 'Accoglie
colui che mi ha mandato' - È in sintonia con la Coscienza
Cosmica che riflette la Coscienza Cristica presente in tutta la
creazione, 'Accoglie' - Contiene saggezza espandendo la capacità
della propria coscienza. 'Accoglie un profeta' - È in sintonia
con la coscienza di un profeta. 'La ricompensa del profeta' - La
saggezza che viene data in ricompensa a un profeta. 'La ricompensa
del giusto' - La ricompensa di una vita virtuosa e felice che
va all'uomo giusto. 'Piccoli' - Principianti sul sentiero spirituale.
'Un bicchiere d'acqua fresca' - Una misura di fresca saggezza che
spegne la sete ardente dei piaceri materiali. 'Perché è mio discepolo'
- Attraverso le vibrazioni spirituali di un discepolo . 'Non
perderà la sua ricompensa' - Non perderà il risultato o il karma
benefico delle sue buone azioni.

Vero Servizio Reso all'Umanità dai Discepoli

"E partiti, predicavano che la gente si convertisse, e scacciavano molti


demoni,
ungevano con olio molti infermi e li guarivano". (Marco 6: 12-13).

I discepoli predicarono circa le vibrazioni della coscienza Divina


che venne mediante Gesù, e chiesero alla gente di convertirsi e
abbandonare i loro attaccamenti materiali affinché, con il risveglio
spirituale, potessero ottenere la coscienza Divina. Con il potere
della loro sviluppata volontà, i discepoli liberarono molti dalle
ossessioni e guarirono molti malati dalle loro varie malattie, ungendoli
con olio. Questi servigi mostrano chiaramente che i discepoli
erano più che prodotti di una scuola teologica: erano predicatori
che vissero praticamente la verità nelle loro vite, e con i loro
esempi spirituali fecero grande bene all'umanità guarendo i corpi
dalle malattie fisiche e le anime dall'ignoranza. Essi erano diversi
dai moderni studenti di teologia che, solo in virtù di una laurea
ecclesiastica, cercano di predicare la verità agli altri con la
conoscenza libresca, e non perché vivono la verità nella vita pratica.

"Gli apostoli si riunirono intorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che
avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: 'Venite in disparte, in un
luogo solitario, e riposatevi un po''". (Marco 6: 30-31).

"O amati discepoli, lasciate la folla e venite in disparte, nella


tranquillità di un luogo solitario. E là riposatevi e ricaricatevi con
la Coscienza di Dio, prima che andiate a predicare di nuovo".

Necessita della Comunione con Dio Prima e Dopo la Predicazione

Il suddetto messaggio di Gesù è estremamente importante in


connessione alla predicazione del messaggio divino. Gesù disse che
i discepoli, attraverso la meditazione profonda, dovrebbero essere
sempre pieni di coscienza Divina sia prima di predicare sul vangelo
della Coscienza di Dio, sia dopo che hanno finito di predicare e
si sentono spiritualmente svuotati - quando dovrebbero ritirarsi
nuovamente in posti tranquilli e ricaricarsi con la Coscienza di
Dio. Il religioso moderno, invece di perdere tempo a leggere un
gran numero di libri per preparare il sermone domenicale, dovrebbe
meditare molto profondamente e avere un contatto estatico
con Dio prima e dopo ogni sermone domenicale.
IDEE DEI MAESTRI SULLA DIETA
LA LEGGE CON LA QUALE GESÙ
COMPIVA I MIRACOLI

"Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè in
Tiberiade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i prodigi che faceva sugli
infermi. Gesù sali sulla montagna e là si pose a sedere con i discepoli. Era
vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che
una grande folla veniva a lui, e disse a Filippo: 'Dove possiamo comprare il
pane perché costoro abbiano da mangiare?'. Diceva così per metterlo alla
prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose
Filippo: 'Duecento denari di pane non bastano neppure perché ognuno possa
riceverne un pezzo'. Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di
Simon Pietro: 'C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci;
ma cos'è questo per tanta gente?'. Rispose Gesù: 'Fateli sedere'. C'era
molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila
uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a
quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei Pesci, finché ne vollero. E
quando furono saziati, disse ai discepoli: 'Raccogliete gli avanzi, perché
nulla vada perduto'. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi
dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato".
(Giovanni 6 : 1-13).

È evidente che in conformità con l'usanza del tempo Gesù non


sosteneva uno stretto vegetarianismo, visto che spesso mangiò con
i suoi discepoli pescatori, e qui distribuì i due pesci per sfamare la
moltitudine.

Dieta Vegetariana per la Disciplina Spirituale

È vero che quelli che praticano una disciplina spirituale devono


favorire una dieta vegetariana. Ma per i grandi maestri, quando
hanno raggiunto la coscienza Divina, mangiare pesce è
insignificante, poiché essi vedono tutto il mondo solo come una
manifestazione dell'idea di Dio. Per loro tutte le forme d'esperienza
fisica sono soltanto differenti atti di coscienza sotto l'influsso del
sogno cosmico. Quando un uomo sogna d'essere seduto a tavola
mangiando pesce, carne, uova o vegetali, indubbiamente si sente
differentemente stimolato secondo il gusto e i diversi effetti dei
differenti cibi sul suo palato di sogno, stomaco di sogno e corpo
di sogno; ma quando si sveglia dal sogno, egli scopre che il suo
mangiare pesce, carne, uova o vegetali nella terra di sogno erano
soltanto differenti forme d'immaginazione e d'esperienze
immaginarie. Per l'uomo che sogna c'è differenza tra il piatto di sogno
di pesce e quello di vegetali, ma quando si sveglia dal sogno egli
realizza che il mangiare pesce o vegetali di sogno erano solo
differenti idee ed esperienze mentali.
Allo stesso modo, per l'uomo di realizzazione la stessa coscienza
di dare realtà a una qualsiasi forma di dieta è un'illusione. Quando
si sveglia dall'illusione di sogno del cosmo, egli realizza di
essere Spirito, e non ha mai mangiato nulla né ha avuto qualche
esperienza fisica o corpo eccetto nella coscienza di sogno.
A questo punto bisogna scrupolosamente ricordare che la
coscienza del corpo, i diversi modi di mangiare e i loro differenti
effetti sul corpo non devono essere ignorantemente negati, come
viene insegnato da alcuni credenti ben pensanti. Invece di perdere
tempo immaginando circa l'illusione della non esistenza del corpo,
stimolando nello stesso tempo l'illusione sia mangiando che con tutte
le forme d'attività relative al corpo, uno dovrebbe al contrario
impiegare il proprio tempo nel contatto di Dio. Quando quell'individuo
raggiungerà l'estasi spirituale e si sveglierà nella coscienza
di Dio, sognando tramite Lui egli realizzerà che l'universo con
tutte le sue esperienze non sono il proprio sogno, ma il sogno di
Dio.
Quindi, tutti gli aspiranti spirituali devono prima di tutto condurre
una vita di disciplina spirituale, osservando la più salutare
dieta vegetariana e meditando su Dio, e non affermare di essere
uomini di grande realizzazione al di sopra delle comuni regole
della vita fisica.

Regole sul Digiuno

Gesù aveva detto prima che lui - lo sposo, il divino maestro


- e i suoi discepoli non avevano bisogno di digiunare di sabato,
poiché erano già saturi di coscienza divina e non avevano bisogno
di digiunare per sollevarsi sopra la coscienza del corpo. Ma Gesù
disse anche che quando sarebbe andato via, e la sua vibrazione
spirituale non sarebbe stata fisicamente presente, i discepoli
avrebbero dovuto digiunare e condurre una vita di stretta disciplina.
Gesù non poteva chiedere facilmente alla gente di vivere di
vegetali, perché in Asia Minore e nei posti deserti dove lui
predicava crescevano pochissimi vegetali. Gesù vide che la cosa più
grande che avrebbe potuto fare sarebbe stata quella di saturare gli
uomini con la coscienza di Dio, e quando essi sarebbero diventati
divini avrebbero saputo cosa mangiare.
Gesù si preoccupava sempre del benessere delle persone, perciò
li fece sedere a gruppi di cinquanta sull'erba verde. Che Gesù
inoltre amava l'ordine è evidente dalla sua volontà di disporre la
folla in gruppi. Riportando il miracolo dei pani e dei pesci, San
Luca ci dice: "Ed egli disse ai suoi discepoli: 'Fateli sedere in
gruppi di cinquanta'".
Quando le persone furono confortevolmente sedute sull'erba,
ricevendo del magnetismo dalla terra, Gesù prese i cinque pani e i
pesci, e ringraziò Dio; e guardando nella regione astrale, attraverso
il suo occhio spirituale, caricò i cinque pani e i due pesci
d'energia cosmica condensata, così da contenere nelle loro piccole
forme abbastanza energia da soddisfare la fame di cinquemila
persone.
Inoltre Gesù mandò la sua energia cosmica negli stomachi affamati
delle moltitudini, facendo loro realizzare che nel loro corpo e
cervello avevano abbastanza energia da soddisfare tutta la fame
del corpo e da supplire la mancanza d'energia provata durante la
fame. Così la folla fu sfamata con cinque pani e due pesci.
Se un piccolo contagocce è collegato a una grande riserva d'acqua,
esso farà gocciolare continuamente una goccia d'acqua alla
volta. Se migliaia di persone bevono le gocce d'acqua che provengono
una alla volta dal piccolo contagocce, esse saranno soddisfatte
anche se l'acqua è venuta in piccole gocce, ma continuamente.
L'acqua che viene in piccole gocce è sufficiente a placare la sete
d'innumerevoli persone. I cinque pani e i due pesci furono spezzati
in piccoli frammenti, ma internamente erano come l'acqua continuamente
caricata d'energia cosmica, così essi continuarono a
materializzarsi ininterrottamente in differenti briciole di pane e pesce,
secondo il comando divino di Gesù.
I primi esseri umani, simbolicamente chiamati Adamo ed Eva,
furono materializzati secondo la volontà di Dio, ma in seguito si
riprodussero per mezzo della creazione sessuale. Allo stesso modo,
sebbene il pane è fatto dall'uomo e il pesce viene da lui pescato
nel mare o nei laghi, egli dimentica che l'originaria farina, il pesce
e tutte le cose furono create dalla volontà e dall'apposita energia
creativa di Dio.

Gesù Aveva il Potere di Dio

Essendo in sintonia con Dio, Gesù aveva il potere di creare


qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Gesù poteva comandare
l'energia cosmica di condensarsi in elettroni, protoni, atomi e molecole
di qualsiasi tipo, di qualsiasi densità e peso specifico. Così
Gesù continuò a materializzare i frammenti di pane e pesce man
mano che venivano consumati; inoltre, con la sua energia magnetica,
caricò le moltitudini con sufficiente magnetismo che esse si
sentirono soddisfatte dopo aver mangiato piccoli pezzi di pane.
Gesù aveva questo potere di straordinario magnetismo, per
mezzo del quale poteva far pensare e sentire a cinquemila persone
d'essere soddisfatte mangiando poche briciole di pane e pesce.
Questi miracoli mentali sono stati fatti anche da alcuni operatori
di miracoli dell'India. Bisogna ricordare che la sensazione della
fame può essere allontanata da un individuo, o da molti individui,
mediante la suggestione di una forte volontà.

Gesù Era un Uomo di Grande Precisione

Gesù disse ai suoi discepoli: "Raccogliete gli avanzi, perché


nulla vada perduto". In questo detto è chiaramente evidente che
Gesù moltiplicò effettivamente le briciole di pane e i pesci con
l'energia cosmica, e dopo che furono sfamati cinquemila uomini
rimasero dodici ceste piene di avanzi di pani d'orzo e pesci.
Vediamo anche che Gesù era un uomo di grande esattezza e
precisione. Egli insegnò ai suoi discepoli di essere economi e non
sprecare il pane di Dio e il cibo fatto da Dio. Gesù chiese
specialmente ai discepoli di raccogliere gli avanzi di pane e pesce
perché in questa occasione erano creazioni straordinarie di Dio.

"Allora la gente, visto il prodigio che egli aveva compiuto, cominciò a dire:
'Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!'. Ma Gesù, sapendo
che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla
montagna, tutto solo". (Giovanni 6: 14-15).

Gesù non volle mai essere il re di un regno materiale e temporale,


poiché era già il Principe dell'universo, essendo uno con il
Padre, e perciò il vero re di tutti i regni della terra.

"Subito dopo Gesù ordinò ai discepoli di salire in barca e precederlo


all'altra riva, mentre egli congedava le moltitudini. Dopo averle licenziate,
salì sul monte in disparte a pregare e, venuta la sera, era là da solo".
(Matteo 14: 22-23).

Il fatto che Gesù andò in disparte a pregare mostra che stava


ancora cercando di svilupparsi nello Spirito. Quando viene acquisito
lo stato ultimo e finale della realizzazione di Dio non c'è
bisogno di pregare, perché allora uno è sempre unito con Dio, non
importa se è in un luogo solitario o in un posto affollato. Dio non
ha bisogno di pregare o meditare perché è onnipresente e non
cerca nient'altro al di là di Sé Stesso. Egli è assorto nella Sua
gioia e non ha bisogno d'ottenere nessuno stato più alto della
propria Coscienza.

La Nostra Evoluzione Dipende dalla Nostra Distanza da Dio

Tutti gli esseri che uscirono da Dio nella materia possono avvicinarsi
sempre più al regno di Dio abbandonando i loro desideri e
i vagabondaggi dissipatori nel regno della materia. Le anime sono
più o meno avanzate secondo la diversa distanza che esiste tra
loro e Dio durante il loro viaggio di ritorno alla Sua dimora.
Anche Gesù, dopo la sua morte, ebbe bisogno di tre giorni per
meditare ed eliminare i semi delle sue azioni (karma) rimasti
dalle incarnazioni passate, ed anche per eliminare i peccati dei
suoi discepoli e devoti che egli aveva preso parzialmente su di sé
da espiare.
"La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle
onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli andò verso
di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, si
spaventarono e dissero: 'È un fantasma', e si misero a gridare dalla paura.
Ma subito Gesù parlo loro: 'Coraggio, sono io, non abbiate paura'. Pietro
gli disse: 'Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque'. Ed
egli: 'Vieni!'. Pietro, sceso dalla barca, si mise a camminare sulle acque e
andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento s'impaurì e, cominciando ad
affondare, gridò: 'Signore, salvami!'. E subito Gesù stese la mano, lo afferrò
e gli disse: 'Uomo di poca fede, perché hai dubitato?'. Appena saliti sulla
barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a
lui, esclamando: 'Tu sei veramente il Figlio di Dio!'".
(Matteo 14: 24-33).

"Siate contenti che potete testimoniare il miracolo di Dio fatto


attraverso me: che io, col mio corpo solido, posso camminare
sull'acqua e parlare con voi. Sono io, lo stesso che voi conoscete,
con lo stesso corpo fisico. Lo Spirito in me è il vostro Redentore
da tutte le preoccupazioni terrene. Perché dovreste avere paura di
me?".

I Grandi Yogi Possono Compiere Tutti i Miracoli

L'apparizione di Gesù che camminava sulle acque davanti ai


discepoli è un miracolo che può essere compiuto dai grandi yogi
che comprendono la relazione tra la mente e la composizione
elettronica del corpo.
Quando un uomo di realizzazione scopre che l'intero cosmo è
un sogno di Dio e che tutta la materia e fatta d'elettroni e protoni,
onde di luce, egli s'accorge d'essere al di sopra delle comuni
leggi della materia. Il suo corpo fatto di luce non potrebbe annegare
nel mare ugualmente fatto di luce.
Il corpo di un individuo comune annega nell'acqua perché egli
non realizza che il proprio corpo è fatto della stessa sostanza
dell'acqua. Se un uomo stesse annegando nel sonno, sentirebbe la
soffocazione dell'annegamento durante il sonno. Ma mentre sogna
che il proprio corpo di sogno sta annegando nell'oceano di sogno,
se egli conoscesse l'arte di cambiare o controllare i propri sogni a
volontà, allora cambiando i suoi pensieri di sogno potrebbe anche
vedere il proprio corpo di sogno che fluttua senza pericolo sulle
acque di sogno.

L'Arte di Materializzare la Nostra Immaginazione

Normalmente un essere umano può immaginare o visualizzare


un corpo solido che cammina sulle acque dell'oceano. Ora, se
quella persona potesse concentrarsi profondamente, e materializzare
la sua immaginazione, potrebbe sognare o vedere una visione
del proprio corpo che cammina sulle acque.
Essendo in sintonia con Dio, Gesù sapeva che il cosmo era
costituito delle differenti idee-di-sogno materializzate di Dio. Egli
vide che i suoi discepoli stavano remando su un mare di sogno, e
vide che anche il suo corpo era un sogno. Conoscendo l'arte di
manifestare o dissolvere il sogno cosmico, egli fece vedere ai
discepoli - che erano sotto l'illusione del sogno cosmico - una
immagine cosmica del suo corpo che camminava sulle acque.
Un bicchiere di latte si dissolverebbe in un gallone d'acqua, ma
se il latte fosse congelato galleggerebbe. Conoscendo la relazione
tra volontà e corpo, come onde di sogno differenziate o differenti
onde elettromagnetiche, Gesù poteva fare qualsiasi cosa con il
proprio corpo in relazione a tutta la materia, semplicemente volendo.
Con la forza di volontà egli cambiò il peso specifico o la
composizione elettronica del corpo e lo fece fluttuare sull'acqua.

Il Ferro della Materialità

Se un piccolo pezzo di sughero viene legato a un pesante pezzo


di ferro affonderà in un recipiente d'acqua, ma se il ferro viene
separato dal sughero, quest'ultimo galleggerà sulla superficie
dell'acqua. Similmente, il corpo è sovraccaricato dal peso della
coscienza materiale. Ecco perché affonda nell'acqua. Quando con la
meditazione la coscienza materiale viene separata dal corpo,
quest'ultimo può fluttuare sull'acqua o camminare o volare nell'aria a
volontà. Nel sogno, quando uno vede un corpo di sogno che
annega in un mare di sogno, con l'arte di cambiare i sogni egli
può vedere che il corpo di sogno fluttua al sicuro sulle onde di
sogno. Come un uomo può cambiare i suoi pensieri, così un
superuomo può cambiare le sue esperienze nel mondo, cambiando
semplicemente le sue convinzioni intuitive.
Con il potere della fede o della concentrazione mentale Pietro
entrò in sintonia con la coscienza di Cristo, libera dal sogno
materiale della materia. Così, quando scese dalla barca, Pietro
poté camminare sull'acqua mentre s'avvicinava a Gesù Cristo. Ma
quando si concentrò sui forti venti, Pietro dimenticò la sua coscienza
divina. L'abitudine di considerare la materia reale ritornò
nella sua mente, e immediatamente sentì annegare il suo corpo.
Pietro gridò: "Signore, salvami" . Subito Gesù allungò la mano e
lo prese, dicendo : "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".

Che Cosa Intendeva Gesù con Fede

"O Pietro, perché hai diminuito la tua fede e coscienza cosmica


smentendola e cacciandola con l'ordinaria coscienza della materia?".
Gesù dice a Pietro di tenere sempre ferma la sua coscienza
cosmica, e non ingannarla con la coscienza della materia fatta
entrare attraverso il canale dell'abitudine del dubbio. Con la fede
o la ferma convinzione che Dio è tutto, uno può allontanarsi dalla
coscienza della materia.
Bisogna capire chiaramente che con fede Gesù non intendeva
un credo mentale che evapora al più piccolo contatto col dubbio.
Gesù aveva detto altrove che la messe era grande, ma c'erano
pochi operai per raccoglierla. Cioè, la coscienza di Dio e i Suoi
poteri sono illimitati, ma ci sono poche persone che si sviluppano
costantemente con la meditazione così da poter formare una ferma
convinzione sull'onnipotente natura di Dio.
Chi è sempre cosciente del corpo non è cosciente dello Spirito.
Durante il sonno, la coscienza del corpo viene temporaneamente e
con forza separata dall'anima. Ma nella meditazione, la coscienza
corporea viene coscientemente rimossa, e durante l'estasi ottenuta
con la meditazione più profonda viene la fede o la profonda
realizzazione mentale circa la natura immateriale, elettrica e mentale
del corpo. Più grande è un uomo sul sentiero spirituale, più
grande è la sua fede o convinzione nata dalla meditazione circa la
natura immateriale della materia e del proprio corpo.
Quando Gesù rimproverò Pietro di perdere la fede, nel momento
in cui stava camminando sull'acqua, egli voleva dire: "O
Pietro, perché hai diminuito la tua fede o autorealizzazione stimolata
dalla Coscienza Cristica e nata dall'intuizione, e attraverso il
dubbio hai fatto rivivere la tua coscienza della materia?!".
'IO SONO IL PANE DELLA VITA;
CHI VIENE A ME NON AVRÀ PIÙ FAME'
LA COSCIENZA CRlSTICA È LA SOLA VERA MANNA

"Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era
una barca sola e che Gesù non era salito con i discepoli sulla barca, ma
soltanto i suoi discepoli erano partiti. Altre barche erano giunte nel
frattempo
da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il
Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù non era
più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di
Cafarnao in cerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare gli dissero: 'Rabbì,
quando sei venuto qua?'. Gesù rispose: 'In verità, in verità vi dico, voi mi
cercate non per i segni che avete visto, ma perché avete mangiato di quei
pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il
Padre, Dio, ha messo il suo sigillo'". (Giovanni 6: 22-27).

Gesù disse: "In verità vi dico, sentendo i vostri pensieri dentro


di me, io vedo che voi mi cercate non perché i miei miracoli
divini vi hanno spinti a cercare Dio tramite me, ma soprattutto
perché siete interessati a placare la vostra fame con il pane
divinamente prodotto che avete mangiato a sazietà. È folle da parte
vostra concentrarvi e spendere tutto il vostro tempo pensando al
deperibile cibo che serve a sostenere un deperibile corpo.
"Dovreste cercare la saggezza divina e la beatitudine sempre
nuova che si trova in meditazione, e che una volta acquisita resterà
e servirà a nutrire la vostra vita fino a quando diventerà
immortale. Lo spirito dentro il Figlio dell'uomo, o nel mio corpo,
può insegnarvi come cercare il pane divino della saggezza che può
renderla vostra vita eterna. Il trascendente Dio Padre ha tenuto
questo pane di saggezza divina che dà la salvezza e l'immortalità
nascosto nell'Intelligenza Cristica, che voi potete contattare in
meditazione tramite me, seguendo i miei insegnamenti".

'Carne' o Cibo

Chiunque visiterà Gerusalemme e il territorio deserto circostante


vedrà che la gente vive principalmente di pane e carne, e
pochissimo di vegetali. Gesù uso la parola 'carne' (qui tradotta con
cibo) perché la carne era uno degli alimenti principali della gente
che viveva nel suo paese. Ma la parola 'carne' non veniva sempre
usata da Gesù per indicare la carne animale. Egli usava la parola
'carne' per voler dire principalmente cibo.

Glossario:

'Carne che perisce' - Il cibo deperibile. 'Quello che dura per


la vita eterna' - La saggezza e la beatitudine divina che soddisfano
per sempre l'anima e sono il suo indispensabile nutrimento.
'Sigillo' - Dio ha sigillato tutti i segreti e i poteri nella Coscienza
Cristica di Gesù, per essere dati a tutti i devoti che meditano
sull'anima all'interno.

"Gli dissero allora: 'Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?'.
Gesù rispose: 'Questa è l'opera di Dio: credere in colui che Egli ha mandato'".
(Giovanni 6 : 28-29).

"Quando la gente soffre, quando i devoti sulla terra mandano


il richiamo delle loro anime a Dio, allora Egli opera e risponde
mandando un figlio divino spiritualmente avanzato come me, che
con la sua esemplare vita spirituale può insegnare agli uomini
come diventare simili a Dio e compiere l'opera di Dio nelle loro
vite".

Dio Manda il Suo Messaggero Speciale

Qui Gesù dice di nuovo che mediante il loro richiamo interiore


i comuni ricercatori spirituali vengono in contatto con libri divini
o comuni maestri spirituali; ma quando un devoto è estremamente
ansioso di conoscere Dio, allora come risposta divina alla ricerca
della sua anima arriva un messaggero speciale o un avanzato guru-precettore.
Ecco perché Gesù disse sottilmente che chiunque voleva diventare
di fatto come Dio e realizzare la Sua verità nella propria vita
doveva seguire qualcuno che si era sforzato e aveva già ottenuto
la coscienza di Dio. Egli enfasizzò di nuovo che chiunque desiderava
operare come Dio doveva farlo seguendo qualcuno che conosceva
Dio. Ecco perché Gesù disse che era desiderio di Dio che i
sinceri devoti credessero in lui e nei suoi insegnamenti.

Glossario:

'Questa è l'opera di Dio' - Il decreto di Dio che chiunque,


per mezzo della meditazione profonda, era in sintonia con la
Coscienza Cristica in Gesù avrebbe compiuto l'opera e fatto la
volontà di Dio.

"Allora gli dissero: 'Quale segno fai dunque perché vediamo e possiamo
crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel
deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo'.
Rispose loro Gesù: 'In verità, in verità vi dico: Mosè non vi ha dato il pane
dal
cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è
colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo'". (Giovanni 6:
30-33).

"In verità, dall'intuito onnisciente dentro di me, io vi dico che


Mosè vi diede l'ispirazione spirituale; ma non vi ha mostrato come
ottenere il pane del cielo o la Cosmica Intelligenza Cristica celata
dentro l'Energia Vibratoria Cosmica. È il trascendentale Dio
Padre presente oltre la creazione vibratoria che, attraverso me,
vi manda la conoscenza per contattare l'Intelligenza Cristica
celata dietro la regione celeste dell'Energia Vibratoria Cosmica.
Poiché l'Intelligenza Cristica - la sola riflessione di Dio Padre
che è nascosto dietro il cielo o Energia Cosmica - venne sulla
terra e fu manifestata nella mia vita. Chiunque per mezzo della
meditazione si metterà in sintonia con la mia vita, sarà in sintonia
con la vita eterna dell'Intelligenza Cristica, che è la sorgente che
dà la vita a tutte le cose viventi nel mondo o cosmo".

Credere Non Basta - È Necessario Vivere la Vita di Cristo

Qui Gesù diceva ai devoti avanzati che credere semplicemente


in lui, senza vivere le sue verità nella vita, non poteva assolutamente
liberarli dai tentacoli dell'illusione cosmica. Con queste
parole Gesù stava spiegando in parabole quale tipo di pane poteva
nutrire il devoto e dargli la vita eterna. Gesù fa notare che pane
significa l'Intelligenza Cristica nascosta nel cielo o dentro l'Energia
Cosmica. Guidata dalla latente Intelligenza Cristica, l'Energia
Cosmica si trasmuta in differenti velocità di vibrazione, creando
forza vitale semicosciente, elettroni e protoni potenzialmente
coscienti, atomi e molecole; che a loro volta si formano in solidi,
liquidi e gassosi, e nelle sostanze viventi astrali che costituiscono
il cosmo, le isole degli universi, i sistemi stellari, i sistemi planetari,
il sistema solare, la terra e i suoi abitanti umani. Gesù stava
dicendo che non venne sulla terra per elevare la gente con semplici
ispirazioni soltanto, ma con la precisa missione d'insegnare agli
uomini come espandere le loro coscienze nell'Intelligenza Cristica,
affinché potessero sentire il cosmo come loro corpo e l'Intelligenza
Cristica come loro coscienza.
Gesù fece notare che nessuno potrebbe mostrare ad altri devoti
l'arte di contattare l'Intelligenza Cristica, eccetto le anime come
lui che sono in sintonia con l'Intelligenza Cristica nascosta dietro
l'Energia Cosmica. Come un uomo è cosciente della propria mente
che percepisce ogni tipo di sensazione in qualsiasi parte del corpo,
così un maestro Cristico è consapevole della propria coscienza
presente in tutto; e nella propria coscienza egli conosce e sente
tutto ciò che accade in qualsiasi parte del cosmo. Questo è ciò che
Gesù voleva dire quando disse: "Non si vendono due passeri per
un soldo? Eppure nessuno di essi cadrà a terra senza il volere del
Padre". (Matteo 10: 29).

Dio è Cosciente di Tutto

Dio è cosciente di ogni punto nello spazio e nella materia, e i


santi che sono in sintonia con Lui diventano onniscienti come Lui.
Con 'Pane della vita' Gesù indicava l'Intelligenza Cristica presente
nell'Energia Cosmica che compie l'opera della creazione. Inoltre
Gesù fece notare che il proprio corpo sceso sulla terra non era
sostenuto dalla comune coscienza umana, ma dentro di lui era
presente l'Intelligenza Cristica - la stessa Intelligenza Cristica
che dava coscienza e vita a tutte le creature viventi nel cosmo.

Glossario:

'Non vi ha dato il pane' - Non poteva darvi l'onniliberante


Coscienza Cristica. 'Cielo' - La regione astrale o di luce dietro lo
spazio. 'Padre' - La Coscienza Cosmica come Personalità cosciente.
'Pane vero' - L'Intelligenza Cristica, che è il vero cibo che
sostiene tutti. 'Pane di Dio' - La Coscienza Cristica che emana
da Dio ed è il pane divino che sostiene tutta la creazione e gli
oggetti creati. 'È colui che discende dal cielo' - La Coscienza
Cristica che discese dallo spazio infinito e venne manifestata nel
corpo umano di Gesù. 'Dà la vita al mondo' - Sostiene tutte le
cose create.

CRISTO PROMETTE LA VITA ETERNA A TUTTI I SUOI DEVOTI:

A tutti quelli che con la Meditazione hanno allargato la Loro Coscienza Per
Ricevere l'Infinito

"Allora gli dissero: 'Signore, dacci sempre questo pane'. Gesù rispose: 'Io
sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me
non avrà più sete. Vi ho detto però che voi m'avete visto, eppure non
credete. Tutto ciò che il Padre mi ha dato verrà a me; colui che viene a me,
non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà
ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che
mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo
risusciti nell'ultimo giorno. Questa intatti è la volontà del Padre mio, che
chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo
risusciterò nell'ultimo giorno'". (Giovanni 6: 34-40).

"L'Intelligenza Cristica e l'illuminato Io-sono (o ego, coscienza


umana) in me sono una sola cosa; la Coscienza Cristica in me è la
sorgente della vita e della coscienza di tutti gli esseri viventi.
Poiché la Coscienza Cristica è manifesta nella mia vita, e io sono
cosciente di essa, ogni devoto che verrà a me con un'attitudine
ricettiva e disciplinerà la propria vita secondo i miei insegnamenti
appagherà per sempre la fame di tutti i desideri mortali e spirituali.
"Essendo un riflesso dell'immagine di Dio, gli esseri umani
non potranno mai rimanere soddisfatti con le cose materiali. Tutti
i loro appetiti materiali e spirituali sono soddisfatti solamente
sintonizzandosi con la loro divina natura nella Coscienza Cristica.
Ogni anima che viene a me (cioè, ogni anima che può mettere
permanentemente in contatto la propria coscienza umana con la
Coscienza Cristica dentro di me) appagherà per sempre tutti gli
appetiti e le brame dei suoi desideri terreni. Il devoto che di
quando in quando è in sintonia con la Coscienza Cristica presente
in lui e in me, e crede o e convinto d'essere capace di contattare
la Coscienza Cristica e la beatitudine sempre-nuova in essa,
s'accorgerà che diversamente dall'uomo comune egli non sarà
assetato delle gioie temporanee delle cose materiali".

Che Cos'è il Vero Credere

"Ma io vi dico che voi che avete visto solo me (il mio corpo),
e non avete sentito la Coscienza Cristica che è dentro, non credete
in ciò che è in me.
"Io non dimenticherò mai quel devoto che sintonizza la propria
devozione e attenzione con la mia coscienza, non importa
quanto egli sia peccatore o colpito dall'errore. Egli è mio fratello
che senza saperlo nasconde l'immagine della coscienza di Dio sotto
la propria mente colpita dall'illusione. Poiché la coscienza celata
nel mio corpo fisico e la stessa universale Coscienza Cristica
presente nell'Energia Cosmica celeste. E come l'Intelligenza Cristica
in tutta la creazione è in sintonia con la volontà di Dio Padre
esistente al di là della creazione, così la mia volontà è sintonizzata
con la Sua volontà".

Predice la Sua Crocifissione

"La volontà di Dio Padre vibra dentro la mia coscienza umana


e mi suggerisce che tutto il potere dell'Intelligenza e della
Coscienza Cristica che viene riflesso in me durante la mia vita
terrena dev'essere coscientemente usato (senza perderne nemmeno una
iota durante la crocifissione fisica del mio corpo) e mantenuto da
me dopo la morte, nell'ultimo giorno, quando i semi delle azioni
(karma) di tutte le mie vite passate saranno distrutti per sempre.
In quell'ultimo giorno, dopo la mia crocifissione, io innalzerò la
mia Coscienza Cristica e la unirò con la Coscienza di Dio Padre
dopo aver conseguito la vittoria finale su tutti i miei karma.
"E questa è la volontà di Dio Padre, che è il Creatore del mio
corpo e della Coscienza Cristica in esso: che ogni devoto avanzato
che alla luce della propria intuizione sviluppata dalla meditazione
si unisce con la Coscienza Cristica - o l'Unigenito Figlio d'Intelligenza
Cristica riflesso nella creazione - ed è in grado di mantenere questa
coscienza d'unità (credendo nell'unità con la Coscienza
Cristica ottenuta in meditazione), quell'anima illuminata troverà
che la propria vita è tutt'uno con la vita eterna nella Coscienza Cristica".

Tutto il Karma Distrutto

"E nell'ultimo giorno, quando i semi delle mie azioni saranno


bruciati nel fuoco della saggezza allora solleverò la mia Coscienza
Cristica nella creazione fino alla regione della Coscienza Cosmica
che esiste al di là della creazione, e dopo la crocifissione anche la
mia coscienza umana e il mio corpo - essendo in sintonia con la
basilare e onnipotente Coscienza Cosmica di Dio Padre - avranno
l'immortalità.
"Allora percepirò il mio corpo non come una parte del mutamento
nel tempo, ma come un'emanazione dell'immutabile immortalità;
e dopo aver superato l'illusione della propria crocifissione,
anche il mio corpo sintonizzato alla Coscienza Cosmica si dissolverà
nella Coscienza Cosmica, mantenendo la propria individualità
materializzandosi ovunque, in qualsiasi momento, secondo la mia
volontà o il richiamo del devoto. Attraverso la mia universale
Coscienza Cristica, ogni devoto convinto della presenza dell'Intelligenza
Cristica dentro di sé sarà innalzato per sempre nell'ultimo
giorno, quando tutti i semi delle sue azioni accumulati nel corpo
fisico, astrale e causale saranno eliminati dalla sua anima".

'Pane della Vita'

In questo passo, 'Pane della vita' si riferisce alla Coscienza


Cristica che sostiene le anime di tutti gli esseri viventi. Bisogna
notare che le due frasi 'viene a me' e 'crede in me' hanno un
significato differente. 'Chi viene' indica un'anima che è tutt'uno
con la Coscienza Cristica, mentre 'chi crede' indica uno che solo di
quando in quando raggiunge la Coscienza Cristica per mezzo della
meditazione.
Quando Gesù dice 'chiunque vede il Figlio', con la parola 'vede'
egli si riferisce al potere dell'intuizione o al sentimento che
può vedere ascoltare, odorare, gustare o toccare. È chiaramente
evidente che non tutte le persone che videro Gesù millenovecento
anni fa furono salvate, e ci sono molti Cristiani oggi che credono
in Gesù Cristo e tuttavia non vengono salvati, perché coscientemente
essi non sanno nulla di lui in saggezza ne cercano di sentirlo in
meditazione. Soltanto quelli che, con la meditazione regolare
e profonda, hanno sviluppato l'onnisciente intuizione possono
vedere o percepire intuitivamente il Figlio o la Coscienza Cristica che
esiste oltre gli stati della coscienza, della subcoscienza e della
supercoscienza senza sogno.

"Intanto i Giudei mormoravano di lui, perché aveva detto: 'Io sono il pane
disceso dal cielo'. E dicevano: 'Costui non è forse Gesù, il figlio di
Giuseppe?
Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono
disceso dal cielo?'. Ma Gesù rispose: Non mormorate tra di voi. Nessuno
può venire a me, se non lo attiri il Padre che mi ha mandato; ed io lo
risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno
ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a
me. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha
visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha la vita
eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel
deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne
mangia non muoia. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita
del mondo'". (Giovanni 6: 41-51).

Gli Uomini Nascono per Costrizione

"Non mormorate o vibrate con dubbio, scacciando così la


comprensione divina che sto cercando di trasmettervi. Voi siete
troppo materiali per comprendere chi sono io.
"Molte persone vengono sulla terra costrette dai semi delle
azioni delle loro vite passate. Ma nella mia ultima incarnazione
come Gesù - nella quale raggiungerò la liberazione finale - non
sono venuto per la mia liberazione soltanto, ma per aiutare gli
altri a liberarsi, mostrando loro l'arte di contattare la Coscienza
Cristica e la Coscienza Cosmica.
"Voi tutti pensate che il vostro padre terreno sia stato la causa
della vostra nascita umana, ma io so che anche se il mio corpo è
nato nella casa di Giuseppe, tuttavia il mio tempio terreno e
l'Intelligenza Cristica in esso vennero sulla terra direttamente per
volontà del Padre, per adempiere la missione di liberare anime.
Similmente, ricordate che voi che siete così vicini al mio corpo non
potete realizzare o avvicinare l'Intelligenza Cristica in me.
"Dovete realizzare che nessuno che sia identificato con il proprio
corpo fisico può essere tutt'uno con me, l'Intelligenza Cristica
presente oltre gli stati dell'umana coscienza subcoscienza e
supercoscienza. Solo i devoti che contemplano Dio profondamente
sono benedetti, e vengono da Lui diretti in maniera tale da trovare i
giusti insegnamenti, e meditare e andare oltre gli stati subcoscienti,
coscienti e supercoscienti, per essere una sola cosa con la
Coscienza Cristica in tutta la creazione. Anche voi che siete vicini
al mio corpo avete avuto del buon karma, grazie al quale il Padre
Celeste vi ha mandato a me. Ogni devoto che incontra un superuomo
divino è perciò benedetto dal Padre Celeste, che ha risposto al
desiderio spirituale del devoto".

I Devoti Saranno Liberati

"Ogni devoto che con l'ardore dei suoi desideri spirituali e con la
meditazione quotidiana comunica spesso con la Coscienza Cristica
vedrà che il giorno in cui tutti i semi delle sue azioni di tutte
le vite saranno bruciati nel fuoco della sua saggezza Cristica, io
- l'Intelligenza Cristica presente in lui - solleverò la sua coscienza
dal dominio della materia al regno della Coscienza Cosmica che
libera completamente.
"Gli antichi profeti che comunicavano con Dio scrissero che a
tutti quelli che mi verranno vicino sarà insegnato il modo di
comunicare con Dio Padre attraverso l'Intelligenza Cristica che si
ottiene nella meditazione profonda. Ogni ricercatore della verità che
in meditazione ha sentito la Vibrazione Cosmica, che emana dalla
Coscienza Cosmica, s'accorgerà che prima di poter definitivamente
sentire la Coscienza Cosmica che vibra al di là della creazione, egli
dovrà sentire la Coscienza Cristica presente in tutta la creazione".

Sintonizzarsi con Cristo

"Ed io vi dico, nessun uomo identificato con il proprio corpo


potrà assolutamente vedere o essere uno con Dio Padre, la
Coscienza Cosmica che esiste al di là della creazione. Lo realizzano
solo quelli che con la meditazione profonda e l'estasi cosciente
hanno innalzato il loro essere interiore dalla subcoscienza, supercoscienza
e Coscienza Cristica alla Coscienza Cosmica. Chi ha imparato l'arte
di comunicare con Dio Padre, ascoltando la Vibrazione Cosmica e
sentendo la Coscienza Cristica in essa, appartiene a Dio e ha visto
o e diventato uno con la Coscienza Cosmica (il Padre), grazie al
potere onniricettivo della sua sviluppata intuizione.
"In verità, attraverso la Coscienza Cosmica in me, io dico a
voi tutti che il devoto che crede realmente di comunicare con
l'Intelligenza Cristica in lui, attraverso la profonda estasi quotidiana,
scopre la propria vita in armonia con la vita eterna. La
coscienza umana (Io-sono) in me è una sola cosa con la Coscienza
Cristica (pane) che sostiene le anime e le vite di tutti.
"I vostri antenati mangiarono la cosiddetta manna o ispirazione
divina nel deserto del silenzio, e tuttavia sono morti; cioè, le
loro anime non si sono eternamente risvegliate nella saggezza,
liberandosi così da nascite e morti. Io so questo dalla mia
onnisciente Coscienza Cristica, che sa la storia di tutte le anime
apparse sulla terra. Ma questa Coscienza Cristica (pane), che è stata
nascosta dietro i baluardi celesti dell'Energia Cosmica ed ora è
manifesta nel mio corpo, può produrre l'immortalità nei sinceri
devoti che con la loro coscienza umana possono mangiare o
assorbire la Coscienza Cristica in ogni cosa.
"La coscienza umana (Io-sono) in me è unita con l'eternamente
vivente Intelligenza Cristica nascosta dietro la celestiale Energia
Cosmica ed ora manifestata nel mio corpo. Se qualche devoto
alimenterà continuamente la propria vita con il pane dell'Intelligenza
Cristica, troverà la propria vita unita per sempre alla vita
eterna. E al sincero devoto io darò il pane o l'Intelligenza Cristica
che si è manifestata come la mia carne, o Energia Cosmica
condensata, affinché egli possa unirla con la forza vitale nel proprio
corpo (la vita del mondo o la vita sentita nel mondo) e lo renda immortale.
"Per le persone materialiste in generale, affinché possano risvegliarsi
e cerchino di scoprire la vita eterna in loro, io sacrificherò sulla croce
la mia carne, che dopo tre giorni sarà risuscitata nella Coscienza
Cristica e nell'immortalità".
Qui sopra Gesù parla del pane come della Coscienza Cristica
dentro di lui, e dice che la sua carne e la sua Coscienza Cristica
sono un'unica e stessa cosa. Gesù poteva dire questo perché vedeva
che la sua carne non era come la percepivano i comuni esseri
umani, ma era solo l'emanazione della Coscienza Cristica.

Illusione della Separazione

Se un uomo vede in sogno che sta per essere crocifisso, e quindi


viene crocifisso nel sogno, svegliandosi egli realizza che il corpo
percepito nel sogno - prima e dopo la sua crocifissione di sogno - era
un'inseparabile manifestazione della propria coscienza. Così,
quando Gesù Cristo prediceva che avrebbe abbandonato il
corpo nella crocifissione - a simbolo del sacrificio della felicità
materiale del corpo, per ricevere la beatitudine spirituale dell'anima
- egli realizzava che il corpo e la Coscienza Cristica nel suo
corpo erano entrambi eterni, non essendo altro che emanazioni
dell'unica coscienza di Dio.

IL VERO SIGNIFICATO DI: "CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE"
PERCHÉ GESÙ PERMISE A GIUDA DI TRADIRLO?

"Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: 'Come può costui darci a
mangiare la sua carne?'. Gesù disse: 'In verità, in verità vi dico: se non
mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non
avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita
eterna, ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero
cibo, e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio
sangue rimane in me ed io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato
me ed io vivo per il Padre, così chi mangia me vivrà anch'egli per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri
vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno'".
(Giovanni 6: 52-58).
I Giudei discutevano tra loro: "Forse quest'uomo sostiene il
cannibalismo, offrendo alla gente la propria carne?". A loro e alle
loro dubbiose menti materialiste incapaci di comprendere la sua
saggezza nascosta dietro le parabole, Gesù rispose in questo modo:
"Fino a quando il devoto non mangia e assorbe la carne della
Coscienza Cristica celata nel Figlio dell'uomo o corpo umano, e
non beve il suo sangue o assorbe l'Energia Cosmica datrice di
vitalità presente in esso, egli non può sentire la vita eterna
presente dentro di lui.
"Molti di voi sono morti viventi, morti che camminano; voi
non percepite la vita eterna in voi, né caricate la vostra vita con
l'Energia Cosmica, e la vostra coscienza con la Coscienza Cristica
celata dietro la vostra coscienza corporea.
"Ogni devoto che per mezzo dell'estasi può assorbire nella
propria coscienza umana la mia Coscienza Cristica, e può unire la
propria forza vitale nel corpo con la mia onnipresente Energia
Cosmica (sangue), scoprirà la sua coscienza immortale e la sua vita
eterna. Poiché la mia carne di Coscienza Cristica, presente in tutte
le anime, è la vera carne o sostanza che può soddisfare eternamente
la fame di saggezza di tutte le anime. L'Energia Cosmica (il mio
sangue), guidata dall'Intelligenza Cristica, è la sola forza che può
caricare la vita umana d'immortalità, e placare la sete di tutti i
desideri di vita terrena".

'Mangia la Mia Carne' o Assorbe la Mia Coscienza

"Quel devoto che grazie alla profonda meditazione estatica ha


assorbito la mia Coscienza Cristica nella sua coscienza umana, e ha
ricaricato la sua forza vitale con l'Energia Cosmica guidata dalla
Coscienza Cristica, è unito nel proprio essere con la Coscienza Cristica.
Il sempre-vivente Dio Padre (la Coscienza Cosmica al di là
della creazione vibratoria) è Colui che ha riflesso la Sua vita
eterna nell'Intelligenza Cristica (presente in tutta la creazione
vibratoria). Quel devoto che assorbe (mangia) la Coscienza o
Intelligenza Cristica, scopre che la propria vita e coscienza sono
sostenute eternamente dalla Coscienza Cristica, che e ugualmente
presente nel corpo del devoto e nel mio corpo chiamato Gesù Cristo.
"Questa è la Coscienza Cristica, o pane nascosta dietro l'Energia
Cosmica celeste e manifestata nel corpo chiamato Gesù Cristo.
I vostri padri, che mangiarono la manna della temporanea ispirazione
spirituale, non si sono pienamente risvegliati nella saggezza
né sono stati liberati da morte e rinascita; ma ognuno di voi che
attraverso la meditazione profonda assorbirà nella propria coscienza
la Coscienza Cristica (pane), troverà la propria vita unita alla vita eterna".
Bisogna capire chiaramente che, nelle suddette parole, Gesù sta
parlando di verità molto profonde in parabole. Egli parla della
propria carne come pane o Coscienza Cristica presente in tutta la
creazione vibratoria, e del proprio sangue come Energia Cosmica.
La Coscienza Cristica e l'Energia Cosmica sono inseparabili, poiché
la Coscienza Cristica è la riflessione della Coscienza Cosmica
(che è oltre la creazione) manifestata come Energia Cosmica o
creazione vibratoria.

Differenza Tra Dio Padre e Cristo Figlio

Dio Padre e la Coscienza Cosmica sono un'unica e stessa cosa;


Cristo il Figlio e la Coscienza Cristica, sono un'unica e stessa cosa.
Dio Padre emanò da Sé il proprio Figlio - l'Intelligenza Cristica
- e l'Energia Cosmica (lo Spirito Santo). Come un figlio non può
nascere senza la duplice cooperazione del padre e della madre, così
l'Intelligenza Cristica non sarebbe potuta esistere senza la duplice
cooperazione tra Dio Padre e l'Energia Cosmica. Perciò
l'Intelligenza Cristica, il pane o carne, e l'Energia Cosmica o sangue
stando inseparabilmente insieme, operano per manifestare le
differenti forme della creazione e delle manifestazioni cosmiche.
Gesù Cristo parla del pane e della carne come di un'unica e
stessa cosa. La carne del Figlio dell'uomo si riferisce alla Coscienza
Cristica presente nel corpo di Cristo, come pure nel corpo di
ogni individuo. 'Bevete il suo sangue' si riferisce all'Energia
Cosmica da unire con l'energia vitale, entrambe presenti nel corpo
umano e che possono essere unite dalla saggezza. 'Mangiate' si
riferisce all'atto di assorbire. La parola 'bevete' in 'bevete il suo
sangue' si riferisce al ricaricare la forza vitale con l'Energia
Cosmica (sangue).

Riti Cristiani Simbolici

Nelle chiese cristiane ci sono cerimonie in cui le persone bevono


del vino benedetto come sangue di Gesù, e mangiano del pane
benedetto come la sua carne. Questo è simbolico. Questa cerimonia
deve ricordare ai sinceri devoti che, imparando la tecnica della
meditazione da un'anima Cristica, possono imparare a mangiare o
assorbire la Coscienza Cristica (pane) nelle loro coscienze, e bere o
rimettere nelle loro vite il sangue o l'Energia Cosmica presente
nella Coscienza Cristica, ottenendo così la vita eterna.

"Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga di Cafarnao. Molti dei
suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: 'Questo linguaggio è duro: chi
può intenderlo?'. Ma Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli
mormoravano di questo, disse loro: 'Ciò vi scandalizza? E se vedeste il
Figlio dell'uomo salire dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne
non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. Ma ci sono
alcuni tra voi che non credono. Gesù infatti sapeva fin da principio chi
erano quelli che non credevano e chi l'avrebbe tradito".
(Giovanni 6: 59-64).

"Sono sorpreso di vedere che non solo non comprendete la


saggezza inestimabile che vi do, ma che la state fraintendendo e
trovate da ridire su di essa. Voi mettete in dubbio le mie parole e
vi stupite ai miei detti, ma quanto più vi stupireste se vedeste il
mio corpo, il Figlio dell'uomo ritornare nella Coscienza Cristica
dalla quale e venuto?".
Qui Gesù voleva dire che la sua coscienza era già in sintonia
con la Coscienza Cristica, e che il suo corpo, malgrado visibilmente
separato da quella coscienza, poteva ritornare ad essa. Gesù
intendeva che il proprio corpo, essendo un'emanazione della
Coscienza Cristica, sarebbe stato assorbito in essa quando sarebbe
arrivato il momento opportuno.

Gesù Promette la Prova

Gesù disse ai suoi dubbiosi discepoli che se si stupivano al suo


meraviglioso linguaggio, avrebbero avuto motivo di stupirsi
maggiormente quando - dopo la crocifissione - essi avrebbero visto
il suo corpo ritornare in vita ed essere ricevuto dalla Celeste
Coscienza Cristica. In altre parole, Gesù promise ai suoi dubbiosi
discepoli una dimostrazione della verità contenuta nel suo sottile
linguaggio.
"Quando vi concentrate sullo Spirito, voi capite che Esso può
vivificare la vostra vita temporanea con la vita eterna. È la
coscienza della carne o la dubbiosa coscienza materiale dentro di
voi che non vi darà alcun beneficio, nessuna felicità duratura. È
la vostra comprensione spirituale che può condurvi rapidamente
alla meta dell'emancipazione eterna.
"La vostra coscienza corporea, la vostra identificazione con le
cose materiali, e i dubbi nati da queste, non vi daranno la felicità
ultima. Dovete realizzare che le parole di saggezza che vi dico
sono caricate con la Coscienza Cosmica dello Spirito, e possono
dare la vita agli individui spiritualmente morti come alcuni di voi.
E ci sono alcuni di voi che non credono che la panacea universale
di tutte le sofferenze umane si trovi nascosta dietro le parole della
mia saggezza, se sono veramente applicate nella vita".
Quando Gesù dice che le sue parole sono Spirito e Vita, egli
vuole comunicare la verità che ogni parola ha due aspetti: la
coscienza contenuta in essa e l'energia che produce. Quando un
uomo mentalmente malato si pente, e ascolta la parola 'pace' da
un santo individuo, egli viene saturato con la coscienza della pace
e dell'incoraggiamento mentale, o dell'energia che dà la vita. Perciò
Gesù disse chiaramente ai suoi discepoli che se sarebbero stati in
sintonia con lui avrebbero sentito dietro le sue parole la saggezza
Cristica dello Spirito e l'energia che dà la vita contenuta in esse.

Parole Viventi del Maestro

Le parole di Gesù non venivano da un libro. Esse provenivano


direttamente dalla sua sorgente della Coscienza Cosmica e
dall'energia che sostiene ogni vita. Le persone sagge e spirituali si
ritirano ogni giorno oltre la foresta dei pensieri, e cercano le grotte
del silenzio nascoste nella rocca della contemplazione. Nelle grotte
del silenzio, il sincero devoto può bere dalla fonte dello Spirito e
della Vita che sgorga dalle parole di Gesù. Tutti i Maestri, che
come Cristo sono in sintonia con la Coscienza Cristica, esprimono
parole cariche della Coscienza Cosmica dello Spirito e della Sua
forza vitale che tutto sostiene.
Grazie alla sua saggezza onniveggente, che poteva seguire le
tracce della legge di causa ed effetto che governa le azioni di ogni
individuo, Gesù sapeva fin dall'inizio chi credeva in lui e chi lo
avrebbe tradito.

"E continuò: 'Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non
gli è concesso dal Padre mio'". (Giovanni 6:
65).

"Grazie alla mia coscienza divina, io conosco quelli tra voi che
hanno accumulato buone azioni e karma, e hanno meritato la
compassione divina dalla quale saranno spinti a seguirmi. Conosco
anche quelli con brutto karma che mi lasceranno. Nessun uomo
materialista può raggiungere ed essere in sintonia con la Coscienza
Cristica dentro di me, se con la sua devozione egli non si è rivolto
al Dio Supremo, al Padre".
Qui Gesù fece notare ai suoi discepoli che non era facile che
qualcuno riconoscesse la Coscienza Cristica in lui, a meno che
quell'individuo non avesse precedentemente guadagnato del buon
karma e la cooperazione della legge cosmica.

"Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più
con lui. Allora Gesù disse ai Dodici: 'Forse anche voi volete andarvene?'.
Gli rispose Simon Pietro: 'Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita
eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio'.
Rispose Gesù: 'Non sono stato io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno
di voi è un diavolo!'. Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota:
questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici!".
(Giovanni 6: 66-70).
Potere del Libero Arbitrio

È chiaro che Gesù non dubitava che i suoi dodici discepoli


preferiti sarebbero andati via da lui, ma egli rispettò il loro libero
arbitrio e ricordò loro che potevano rimanere con lui o se volevano
potevano andar via.
Bisogna capire chiaramente che quando Gesù aveva detto altrove:
"La messe veramente è tanta, ma gli operai sono pochi"
egli aveva messo distintamente in rilievo che la messe della
Coscienza Divina poteva essere raccolta usando il libero arbitrio per
fare il lavoro spirituale con l'autodisciplina e la meditazione. La
legge è che più uno lavora spiritualmente, e più raccoglierà la
messe spirituale della Coscienza Divina.
I devoti stabiliscono gli eventi delle loro vite secondo i semi
prenatali e post-natali delle azioni (karma); perciò, quando Gesù
disse: "Non sono stato io che ho scelto voi dodici (secondo il
vostro karma)? Eppure uno di voi è un diavolo!", egli non diceva
questo come fosse un inevitabile decreto arbitrario di Dio. Egli
disse questo dalla sua profonda conoscenza della vita interiore di
tutti i suoi dodici discepoli.

Predizione su Giuda

Se Gesù fosse stato sicuro che tutti i suoi dodici discepoli erano
prigionieri del destino e predestinati a rimanere con lui, egli non
avrebbe chiesto: "Volete andarvene anche voi?". Gesù sapeva
che i discepoli, sebbene influenzati dal karma e dalla legge cosmica,
avevano il libero arbitrio di rimanere con lui o di abbandonarlo.
In effetti, Gesù predisse il suo tradimento per mano di Giuda
per ammonirlo, affinché questi potesse correggersi e astenersi dal
compiere la cattiva azione. Giuda fu il migliore agente pubblicitario
non assunto e non pagato di Gesù Cristo, e indirettamente
contribuì moltissimo a diffondere la vita ideale e gli insegnamenti
di Gesù Cristo nel mondo.

Fu Dio o Satana che Usò Giuda Come Strumento del Destino?

Sorge la domanda: Fu Dio che progettò che Giuda doveva


tradire Gesù, e così servire da divino capro espiatorio? O fu
Satana, il male cosmico, a progettarlo? Per comprendere questa
situazione molto complessa bisogna capire chiaramente tutte le
cause che operarono per produrre le circostanze del tradimento di
Gesù da parte di Giuda.
Nella sua coscienza divina Gesù Cristo sentiva l'ignoranza e la
malvagità delle persone che lo circondavano. Egli ne scelse dodici
come i migliori che poté trovare tra di loro. Naturalmente, bisogna
ricordare che Gesù scelse i dodici discepoli perché già li
conosceva e li aveva istruiti nelle vite passate, affinché essi
potessero agire come suoi perfetti messaggeri per compiere la
volontà di Dio durante la sua ultima incarnazione sulla terra.
Gesù scelse coscientemente Giuda come suo discepolo perché
l'aveva già istruito in una precedente incarnazione, e l'aveva
accettato come figlio spirituale malgrado la sua malvagità. Come un
padre non può abbandonare un figlio malvagio nato dal suo sangue,
così un guru-precettore non può abbandonare un figlio spirituale o
un discepolo che diventa malvagio.

Gesù Amava Giuda


Gesù sapeva che con la loro spiritualità gli undici discepoli
avrebbero diffuso la sua causa nel mondo, mentre con il suo
tradimento Giuda gli avrebbe permesso la grande prova che
avrebbe portato alla sua vittoria finale sul male. Gesù scelse Giuda
come discepolo perché l'aveva già scelto nelle vite passate, e lo
considerava come un figliol prodigo. Gesù amava Giuda e gli
diede l'opportunità di migliorarsi nell'ambiente Cristico dei discepoli.
La precognizione del tradimento di Giuda non impedì al
grande cuore di Gesù d'accettare Giuda nella famiglia divina dei
suoi discepoli.
Giuda era stato un buon discepolo, ma nella sua ultima vita - proprio
prima che morisse e rinascesse come Giuda - egli aveva
deciso d'abbandonare la sua natura migliore e diventare avido e
cattivo. Giuda aveva dentro di sé un'abbondanza di latenti buoni
semi d'azioni prenatali, grazie ai quali attirò la compagnia del suo
passato guru-precettore Gesù Cristo ma a causa di un'invisibile
cattiva tendenza d'avidità egli tradì il suo maestro.

La Bomba Nascosta dell'Avidità

Come un dottore spirituale Gesù diagnosticò la vita di Giuda


com'era stata in molte incarnazioni, e sapeva della bomba nascosta
dell'avidità finanziaria celata nella sua mente subcosciente, e che
sarebbe esplosa sotto forma di tradimento.
Anche la malvagia forza cosmica sapeva della manifestazione di
Dio in Gesù, e cosa egli stava per fare per distruggere il regno
dell'illusione. Ecco perché la cosciente forza satanica dell'illusione
o male si servì della debolezza di Giuda per tradire Gesù Cristo.
A loro volta, anche Dio e Gesù Cristo sapevano come Satana
doveva influenzare Giuda attraverso la seduzione del suo cattivo
karma (azione). Inoltre Dio sapeva che anche se la forza satanica
del male avrebbe causato la crocifissione di Gesù Cristo, tuttavia
Cristo avrebbe ottenuto la vittoria finale sull'illusione satanica,
redimendo la sua anima attraverso il sacrificio del corpo e facendo
risorgere nuovamente il suo corpo grazie al potere della sua forza spirituale.
Dio non cercò di vincere il male con la malvagia forza materiale.
Per questo motivo Gesù non volle farsi dare dal Padre dodici
legioni di angeli per essere salvato, ma permise di venire crocifisso.
Satana pensò che con il tradimento di Giuda Gesù sarebbe
stato ucciso, e quindi impossibilitato a diffondere il regno di Dio
nocivo all'esistenza del regno d'illusione satanica.
Se Gesù avesse usato la forza sovrannaturale per distruggere
Satana, sarebbe stato vittorioso. Ma se Gesù avesse avuto paura di
morire per Dio e avesse amato il proprio corpo, egli avrebbe
dovuto reincarnarsi, rimanendo schiavo dell'illusione e di Satana.
Anche se Satana riuscì a crocifiggere temporaneamente Gesù,
tuttavia con la propria risurrezione di corpo e anima Gesù rese vane
le speranze di Satana.
D'altro canto, crocifiggendo Gesù, Giuda e Satana attirarono
l'attenzione del mondo su Cristo e diffusero il suo messaggio su
tutta la terra. Dio sapeva che opponendo il male col male Gesù
sarebbe caduto nella rete del male, mentre cercando di vincere il
male col bene alla fine sarebbe stato vittorioso su tutto il male. Il
male distrugge se stesso. Alla fine il male diventa in maniera
indiretta lo strumento di Dio. Poiché il male, cercando di distruggere
il bene, fa di esso un martire e così lo immortalizza.
Queste verità spiegano perché Gesù prediceva la propria
crocifissione. Come un ottimo studente sa che supererà certamente
l'esame, così Gesù sapeva che malgrado la prova che doveva
affrontare - secondo il proprio karma, il karma di Giuda e
l'intervento di Satana - sarebbe stata molto difficile, attraverso la
crocifissione egli avrebbe infine superato l'esame finale della sua
vita terrena, e dopo tre giorni sarebbe stato liberato per sempre.

GESÙ RIMPROVERA I FARISEI DI SEGUIRE I COMANDAMENTI DEGLI UOMINI PIUTTOSTO CHE


I COMANDAMENTI DI DIO

"In quel tempo andarono da Gesù alcuni Scribi e Farisei venuti da


Gerusalemme e gli dissero: 'Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la
tradizione
degli antichi? Infatti non si lavano le mani quando prendono cibo!'. Ma egli
rispose loro: 'Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della
vostra tradizione? Dio ha detto: Onora il padre e la madre; e inoltre: Chi
maledice il padre e la madre sia messo a morte. Invece voi asserite:
Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare e offerto a
Dio,
non e più obbligato ad onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato
la parola di Dio in nome della vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato
di voi Isaia, dicendo: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo
cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine
che sono precetti di uomini'". (Matteo 15: 1-
9).

"Ditemi, perché passate il tempo seguendo tradizioni limitate, e


dimenticate di seguire i comandamenti di Dio? Ditemi, quale peccato
è più grande: ignorare la tradizione e seguire i comandamenti
di Dio, oppure ignorare i comandamenti di Dio per seguire le
usanze tradizionali? Sapete benissimo che per apparire
esteriormente santi voi preferite seguire le vostre usanze tradizionali
e respingere completamente il comandamento di Dio.
"Perché Dio ha comandato, cioè ha fatto vibrare la Sua legge e
desiderio attraverso l'intuizione del profeta: 'Onora tuo padre e
tua madre con la devozione del tuo cuore, poiché essi sono gli
strumenti divini della tua creazione; e chi maledice, o usa un
linguaggio spregevole, o ha cattivi pensieri contro suo padre e sua
madre sia messo a morte' - cioè, sia tormentato dal rimorso con
un dolore intenso come la morte, e che egli cambi se stesso e la
propria coscienza così come si viene cambiati nella morte".

'Onora i Tuoi Genitori'

"Bisogna ricordare che i genitori sono le incarnazioni fisiche di


Dio che proteggono il bambino. Perciò un figlio che bestemmia
contro i propri genitori bestemmia contro Dio, che Si manifesta
sulla terra come l'amore dei genitori che protegge il figlio. Tuttavia
voi avete fatto leggi che consentono a un uomo d'affrancarsi
dai suoi obblighi verso i propri genitori, permettendogli così
d'infrangere il comandamento di Dio d'onorare il padre e la madre.
"Voi ipocriti, che esternamente siete santi e internamente malvagi,
quanto adeguatamente Isaia profetizzò di voi, dopo aver
sentito queste verità dalla sua coscienza di vibrazione cosmica.
Invero egli profetizzò correttamente circa la natura di quelli che
vanno dai Maestri con linguaggio dolce e frasi rispettose, ma con i
cuori immersi profondamente negli abissi della falsità. Invano
questi uomini m'adorarono, poiché essi insegnano dottrine che
sono comandamenti di uomini invece che comandamenti di Dio".

'Lavate le Vostre Anime'

"Poiché avete messo da parte la legge di Dio per una vita


perfetta com'è stata rivelata dai profeti, voi vi siete attaccati alle
vane tradizioni degli uomini, come per esempio lavarsi le mani
prima dei pasti. Non è meglio che lavate le vostre anime seguendo
le pure leggi di Dio rivelate dai veggenti, piuttosto che passare il
vostro tempo seguendo usanze tradizionali che non producono
nessun duraturo risultato spirituale?".
Molti preti d'oriente e occidente danno importanza al seguire le
regole tradizionali invece di seguire lo spirito delle regole spirituali.
Degli antichi Giudei fecero la legge che se un uomo, in un
eccesso di collera o con malvage intenzioni, prometteva di dare i
suoi beni terreni per il servizio del tempio - anche se non
sarebbero mai stati utilizzati per quello scopo - allora non gli si
poteva chiedere di dare quei beni per aiutare i propri genitori
bisognosi. L'obbedienza a questa legge del Korban fatta dall'uomo
significava disobbedire ai comandamenti di Dio. Con la sua critica
Gesù fece notare come seguire questa legge cerimoniale poteva
condurre alla violazione della legge divina.

"E riunita la folla disse loro: 'Ascoltate e comprendete! Non quello che
entra nella bocca rende l'uomo impuro, ma ciò che, esce dalla bocca rende
l'uomo impuro!'". (Matteo 15: 10-11).

"Prestatemi attenzione, voi tutti, e sintonizzando con me la


vostra attenzione cercate di capire che nessuna tradizione o cattivo
ambiente esteriore può colpire un uomo dall'esterno della sua
coscienza, ma ogni esperienza o pensiero che entra nella sua
coscienza e la satura, e quindi esce da lui come azione o desiderio
cattivo, lo dissacra e gli procura sofferenza. Se qualche uomo ha
orecchie per intendere, intenda".
Qui Gesù vuol dire che l'azione dei suoi discepoli, di mangiare
il pane senza lavarsi le mani, non toccava le loro anime. Gli Scribi
e i Farisei che praticavano esternamente le tradizioni sacre non
venivano toccati spiritualmente all'interno, e perciò erano ipocriti.
Gesù disse che non importa quale sia l'ambiente esterno, buono
o cattivo, esso non può toccare un uomo come il bene o il male
che c'è nel suo cuore. Un uomo virtuoso in un cattivo ambiente
solitamente rimane buono, mentre un uomo malvagio in un
ambiente buono solitamente rimane cattivo.
Gesù non dice che l'ambiente esterno non ha influenza sull'uomo,
ma sottolinea che l'ambiente interiore dell'uomo ha più importanza
di quello esteriore. Un uomo deve prima di tutto stabilire il bene
nella propria anima, pensare bene e vivere bene, e
automaticamente attirerà un buon ambiente circostante. Ma l'uomo
che dà importanza al seguire le buone tradizioni praticate
esternamente, e però non si cura di scacciare i cattivi pensieri che
fuoriescono dal suo sé interiore è contaminato e pieno di male.
Per conoscere un uomo non bisogna giudicarlo dalle sue azioni
esterne, ma secondo le cause o i moventi delle sue azioni. È
il cattivo movente che esce da un uomo che lo spinge a fare il
male, null'altro. Naturalmente ci sono dei mali commessi dai
bambini per imitazione. In quel caso, chiaramente, il bambino non
può ritenersi responsabile. Ma quando il bambino fa il male spinto
dal proprio desiderio innato egli diventa sempre più cattivo ed
e contaminato.

Un'Esperienza con il Mio Maestro in India

Una volta il mio grande maestro, Swami Sri Yukteswarji, mi


vide alzare la mano per uccidere una zanzara che stava pungendo il
mio corpo. Ma quando vide che improvvisamente avevo cambiato
idea, egli disse: "Perché non finisci l'opera?". Sorpreso, risposi:
"Perché maestro, sostenete di uccidere?". A questo il maestro
rispose: "Tu hai già ucciso la zanzara nella tua mente, e hai già
fatto il peccato. Qual è la differenza se l'uccidi fisicamente?".
Il maestro non voleva dire che ogniqualvolta uno ha il desiderio
d'uccidere un uomo o una zanzara deve ucciderli, ma intendeva
dire che un uomo non dovrebbe sentire affatto il desiderio
d'uccidere. Poiché il desiderio d'uccidere accolto nella mente anche
per un momento, può alla fine mutare l'individuo in un assassino.
Ma dev'essere pure notato che è meglio sopprimere il desiderio
d'uccidere qualcosa o qualcuno piuttosto che commettere
l'effettivo atto d'uccidere. Ma la più grande realizzazione è quando
uno può rimanere libero dai cattivi pensieri, che sono la causa
fondamentale di tutte le cattive azioni.

"Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: 'Sai che i Farisei si sono
scandalizzati nel sentire le tue parole?'. Ed egli rispose: 'Ogni pianta che
non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono
ciechi e guide di ciechi. Ma se un cieco guida un altro cieco, tutti e due
cadranno in una fossa!'". (Matteo 15: 12-14).

"Ogni pianta della legge umana di vivere che cresce solamente


sul terreno della tradizione è un'erbaccia, e sarà distrutta dalla
Legge Cosmica perché inutile all'umanità. Tutte le regole che
attraverso la loro coscienza cosmica i profeti hanno dichiarato utili
all'umanità rimarranno fino alla fine. Lasciate i Farisei da soli.
Lasciateli nella loro amatissima oscurità autocreata. I Farisei sono
spiritualmente ciechi, guide dei loro seguaci spiritualmente ciechi.
Se la persona spiritualmente cieca guida la gente cieca con
ignoranza, insieme cadranno nella fossa dell'ignoranza che produce
sofferenza".

Citazione Analoga

Nelle sacre Scritture indù, c'è una citazione analoga che dice:
"Un cieco che guida il cieco: entrambi vanno fuori strada". Nelle
suddette parole Gesù espresse indignazione, perché i discepoli
pensavano che egli aveva offeso i Farisei. Gesù rispose dicendo
che tutte le cattive tradizioni fatte dall'uomo periranno, mentre
l'eterne regole di vita fatte da Dio rimarranno sino alla fine.

"Pietro allora gli disse: 'Spiegaci questa parabola'. Ed egli rispose: 'Anche
voi siete ancora senza intelletto? Non capite che tutto ciò che entra per la
bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Ma ciò che esce dalla bocca
proviene dal cuore, ed è questo che rende l'uomo immondo. Dal cuore,
infatti, provengono i cattivi pensieri, gli omicidi, gli adulteri, le
prostituzioni,
i furti, le false testimonianze, le bestemmie. Queste sono le cose che
contaminano l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina
l'uomo". (Matteo 15: 15-20).

"Anche voi, miei veri discepoli, siete privi di comprensione


divina? Non capite che nessuna tradizione esteriore può
danneggiare un uomo, poiché egli non la sente nel proprio cuore?".

Il Cuore, Sede del Sentimento

Secondo il grande maestro indù Patanjali, i sentimenti del cuore


sono responsabili di tutti i nostri impegolamenti nelle vite terrene.
Secondo lui, l'uomo fu mandato sulla terra come una perfetta
immagine di Dio per esservi intrattenuto. Ma quando l'uomo
dimentica la natura immortale dentro di sé, e nel suo cuore forma
simpatie e antipatie verso le cose materiali, viene legato alla terra.
Egli si reincarna sulla terra a causa delle simpatie e antipatie
presenti nei sentimenti acquisiti nelle vite passate.
L'anima che viene sulla terra e fa esperienza di tutto col
non-attaccamento nel cuore non si reincarna, ma viene liberata in Dio,
dal quale è venuta. L'uomo è mandato sulla terra per assistere alle
esperienze terrene con l'attitudine di un essere divino fatto ad
immagine di Dio. Ma quando fabbrica nel proprio cuore simpatie
e antipatie verso tutte le esperienze terrene, l'uomo rimane impigliato in
esse.
Ecco perché Gesù fece notare che azioni come mangiare il pane
con le mani sporche non toccano un cuore pulito. Il pane tocca
soltanto lo stomaco, mentre i cattivi pensieri toccano l'anima. La
fonte dell'azione che si manifesta come cattivo linguaggio, ed esce
dalla bocca, viene da dentro il cuore, che prima sente il male e
quindi lo esprime nel linguaggio parlato.

I Cattivi Pensieri Contaminano

I cattivi pensieri che un uomo sente dentro di sé lo contaminano


realmente. I cattivi pensieri agiscono come una cortina fumogena
d'ignoranza, che nasconde la purezza e la gioia eterna dell'anima
dalla mente cosciente dell'uomo. L'uomo che pensa male e
nutre pensieri sbagliati dentro di sé, è incapace di percepire la
bellezza sottile e invisibile (al male) della propria anima. L'uomo
che vive nell'oscurità del male invita la sofferenza fisica, mentale e
spirituale.
Un uomo che nutre pensieri luminosi e sereni, e sente dentro di
sé nobili pensieri, scopre che grazie alla trasparenza della propria
vita interiore luminosa tutta la bellezza e la gioia della propria
anima si riversa e splende nella propria mente cosciente.
Gesù disse: "Non sapete, miei cari, che tutti i cattivi pensieri
e le cattive azioni sorgono dalle cattive tendenze accumulate nei
cuori (chittwa o sentimento) degli uomini attraverso il loro cattivo
karma accumulato nel passato? I desideri e le azioni d'adulterio,
le fornicazioni o prostituzioni, desideri d'uccidere e atti d'assassinio,
pensieri e atti di rubare, pensieri e atti d'avidità, desideri e
azioni d'apparire come falsi testimoni, desideri d'ingannare e azioni
false, pensieri e atti lussuriosi, desideri di maledire e azioni
maledette, desideri di bestemmiare e azioni blasfeme, sentimenti
d'orgoglio e azioni di vanagloria, e tutte le altre insensatezze
nascono dalle malvage tendenze accumulate nel cuore dell'uomo con
le ignoranti azioni di questa vita e delle forme passate d'esistenza.
Tutte queste cattive tendenze lo contaminano, procurandogli ogni
forma di sofferenza. Ma le cerimonie esterne, come mangiare con
le mani lavate, non toccano l'anima dell'uomo".

DIO MANDA I SUOI PERFETTI DEVOTI COME SALVATORI DEL MONDO

"Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una
donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: 'Signore,
figlio di Davide, pietà di me. Mia figlia è crudelmente tormentata da un
demonio'. Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli
gli si accostarono implorando: 'Esaudiscila, vedi come ci grida dietro'. Ma
egli rispose: 'Non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa
d'Israele'". (Matteo 15: 21-24).

"Ogniqualvolta la terra viene oppressa dal peccato, allora di


quando in quando, secondo il bisogno, il Padre Celeste manda un
maestro spirituale che si è fatto da sé a una razza particolare,
dove l'influsso spirituale è più necessario. Per questo, sebbene i
miei insegnamenti siano universali e saranno applicabili e utili agli
uomini che vivranno sulla terra in tutti i tempi, tuttavia non sono
stato mandato per tutti i presenti, poiché mi e stato particolarmente
ordinato dal Padre Celeste d'agire come pastore spirituale
delle pecore smarrite dei ricercatori spirituali appartenenti alla
casa d'Israele. Una volta gli Israeliti erano profondamente virtuosi
e accumularono nelle loro anime buon karma (azioni passate) e
tendenze prenatali, così il potere accumulato del loro buon karma
emise una preghiera silenziosa al Padre Celeste. In risposta a
quella preghiera il Padre Celeste mi ha mandato, in questo ciclo,
come Salvatore degli Israeliti".

La Promessa del Signore

Le suddette parole di Gesù accentuano chiaramente la verità


della più grande Bibbia indù, la Bhagavad Gita, che molti secoli
prima della nascita di Cristo dichiarava; "O devoto Bharata,
quante volte c'è declino della virtù sulla terra, altrettante volte Io
- lo Spirito - ordino a qualche Mia forma d'incarnarsi sulla
terra per dare la vita eterna ai virtuosi e mostrare ai peccatori
come distruggere i loro peccati. Per stabilire il predominio della
virtù sulla terra, Io - lo Spirito - appaio di tanto in tanto nei
diversi cicli attraverso le differenti anime incarnate dei Maestri".

Cristna, il Profeta

Cristna (Krishna) apparve molti secoli prima di Cristo per redimere


la virtuosa gente Pandava dell'India, che era oppressa dai
malvagi Kuru. Egli fu uno dei più grandi Maestri in grado di
manifestare pienamente tutte le qualità di Dio nella propria vita, e
mediante il saggio Vyasa diede all'India la sua più grande Bibbia,
la Bhagavad Gita.

Buddha, il Compassionevole

Buddha apparve in India per impedire la crudeltà verso gli


uomini e gli animali. Egli s'incarnò là quando c'era estremamente
bisogno del messaggio della misericordia. Egli mise in evidenza la
necessità di sviluppare la compassione verso uomini e animali, per
poter sentire la presenza di Dio in tutto. Grazie a Buddha molti
sacrifici animali nei templi furono fermati.

Gesù, il Cristo

Cinque secoli dopo apparve Gesù, per portare il messaggio della


fede e della devozione, e la guarigione di corpo, mente e anima.

Shankara, il Filosofo

Nel settimo secolo d.C. s'incarnò Swami Shankara (Shankara-charya),


per portare l'idea positiva di Dio come sempre-esistente,
sempre-cosciente, sempre-nuova Beatitudine. La concezione positiva
di Dio era estremamente necessaria per le classi super-intellettualizzate
dell'India, che avevano sviluppato la dottrina dell'annullamento come
fine ultimo della vita. Questa cattiva dottrina nacque dall'errata
interpretazione dell'idea di Nirvana, o cessazione
delle rinascite, insegnata dal Buddha. Egli aveva semplicemente
detto che i desideri causano la rinascita, e ogni anima che avrebbe
vinto i desideri materiali sarebbe stata libera. Egli non voleva dire
che le anime avrebbero cessato d'esistere.
Secondo Swami Shankara, un'anima libera dal desiderio materiale
viene unita allo stato positivo del sempre-esistente, sempre-cosciente,
sempre-nuovo Dio di Beatitudine. Swami Shankara
fece notare che Dio, essendo Beatitudine sempre-nuova, era una
necessità universale e la meta più alta della vita che ognuno
doveva sforzarsi d'ottenere attraverso la discriminazione e la meditazione
del Sé interiore, dove si trovava nascosto lo Spirito Infinito come
Beatitudine sempre-nuova.
In seguito Sri Chaitanya venne in India per diffondere il vero
amore di Dio. Nei tempi moderni è venuto Lahiri Mahasaya, per
mostrare a Cristiani e Indù, e a tutti gli altri devoti, la tecnica
scientifica di concentrazione e meditazione attraverso la quale
possono contattare Dio. Lahiri Mahasaya mise particolarmente in
rilievo che tutti i religiosi dovrebbero innalzarsi al di là delle loro
differenze superficiali, concentrarsi sui principi universali di moralità
e imparare la più alta tecnica per sintonizzare la mente con l'Infinito.

Lahiri Mahasaya

La dottrina di Lahiri Mahasaya è unica specialmente nel fatto


che, a prescindere dai consigli sulla cultura morale e l'autodisciplina,
essa dà definite tecniche d'Autorealizzazione graduale attraverso le
quali - con il raggiungimento dei diversi stati di supercoscienza,
Coscienza Cristica e Coscienza Cosmica - infine uno può
fondersi con l'Essere Supremo.
L'insegnamento di Lahiri Mahasaya è particolarmente adatto all'era
moderna e a persone di tutte le religioni, perché non chiede
a nessuno di credere in qualcosa dogmaticamente, ma di scoprire
con una tecnica ben determinata tutta la verità su se stessi e Dio.
Lahiri Mahasaya ha dato al mondo differenti tecniche di meditazione,
che producono diversi stati universali d'autorealizzazione
- finché, con la più alta estasi, non viene raggiunta la Coscienza
Cosmica.
Ciascuno dei suddetti Maestri o Salvatori, con il proprio sforzo
spirituale, ha manifestato nella propria vita differenti gradi delle
qualità di Dio. Tutti i Maestri, quando sono quasi pienamente
sviluppati spiritualmente, vengono sulla terra per volontà di Dio
per adempiere i Suoi ordini speciali. Questi Maestri sono spesso
chiamati Incarnazioni di Dio, ma per l'esattezza bisogna ricordare
che Dio Stesso, nella Sua totale perfezione, non scende mai sulla
terra in nessun corpo umano.
Se Dio venisse come essere umano, e manifestasse le limitazioni
di un essere umano, Egli imiterebbe le debolezze della natura umana.
Tutti i profeti di Dio venuti sulla terra sono stati tentati, e hanno
dovuto vincere certe debolezze umane per ottenere lo stato finale
della Coscienza Cosmica. Se Dio apparisse in forma umana non
potrebbe essere tentato, e se Egli semplicemente interpretasse
la parte di vincere una tentazione, rimanendo in realtà in
disparte nella Sua coscienza divina, allora quella tentazione non
sarebbe affatto tentazione per Lui. Dio può vincere la tentazione
perché non ha inclinazione ad essere tentato, e perciò non potrebbe
certamente essere d'esempio agli esseri umani, che sono tentati
realmente. Ma quando gli uomini vedono che Gesù e stato tentato,
e grazie alla sua coscienza divina ha vinto la propria coscienza
umana, allora anch'essi sperano e si sentono incoraggiati a vincere
le loro forti tentazioni.

Gesù Fu lo Strumento Giusto Per Adempiere il Piano di Dio


La verità è che Gesù - avendo ottenuto un grande autosviluppo per
mezzo dell'autodisciplina, della preghiera fatta sulle
cime dei monti e della meditazione pratica per molte vite - fu
scelto da Dio per essere lo strumento idoneo che mostrasse
all'umanità sofferente in che modo ogni anima potrebbe lavorare
spiritualmente e raccogliere la messe abbondante della divinità.
Bisogna ricordare chiaramente che Dio non fabbrica anime Cristiche
nel cielo e poi le manda sulla terra a interpretare le parti
divinamente progettate per ispirare i deboli mortali.

Umano Come Noi

Un Gesù Cristo creato da Dio, e crocifisso sulla croce, non


poteva sentire dolore fisico; in quel caso il suo gridare: "Padre,
perdona loro perché non sanno quello che fanno", sarebbe stato
soltanto l'espressione di un automa divino. Gesù Cristo fu tentato,
pianse, e soffrì come ogni altro essere umano, ma grazie allo
sviluppo accumulato di molte incarnazioni per mezzo del quale
aveva manifestato l'immagine potenziale della Coscienza Divina
celata dentro di lui - egli divenne un Cristo, ovvero uno dotato
di Coscienza Cristica.
Due citazioni dalla lettera di San Paolo agli Ebrei sostengono
questo punto:

"Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si
prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare
un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio,
allo scopo d'espiare i peccati del popolo. Infatti proprio per essere stato
messo alla prova, ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in
aiuto a quelli che subiscono la prova". (Ebrei 2: 16-18).

"Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le


nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza
di noi, escluso il peccato". (Ebrei 4: 15).

Poiché Gesù era umano e divino, e con il lavoro spirituale


aveva raccolto l'abbondante messe spirituale della Coscienza Divina,
per questo il Padre Celeste lo mandò sulla terra a terminare i
suoi ultimi sforzi per la salvezza finale. Nello stesso tempo, mentre
si sforzava d'ottenere il suo fine sulla terra, Gesù doveva servire
come esempio spirituale alla gente della terra oppressa dal dolore.

I Profeti Sapevano di Gesù

I profeti che proclamarono la venuta di Gesù sulla terra erano


abbastanza avanzati spiritualmente da conoscere la vita interiore
dell'uomo Gesù attraverso molte incarnazioni. Ecco perché gli
antichi veggenti sapevano esattamente cosa sarebbe successo nella
vita di Gesù Cristo, durante la sua incarnazione sulla terra; così
come gli astronomi, attraverso calcoli matematici, possono predire
l'apparizione delle comete anni prima che siano visibili. Ci sono
molte profezie dell'Antico Testamento riguardanti la vita e la
morte di Gesù Cristo.

Uguaglianza delle Anime

Tutte le anime degli uomini sono potenzialmente immagini perfette


di Dio. Quindi non c'è differenza tra l'anima di una persona
comune e l'anima di un maestro. La differenza tra un comune
essere umano e un maestro sta, però, nel fatto che con la sua
mentalità di carbone l'essere umano non riflette la luce di Dio,
mentre con la propria mentalità di diamante il maestro riflette
pienamente la luce di Dio che cade su di lui.
I grandi Maestri che hanno raggiunto completamente la perduta
coscienza di Dio dentro di loro sono tutti essenzialmente uguali,
ma vengono differenziati secondo le loro opere sulla terra. I
Maestri si distinguono secondo il numero di anime Cristiche che
hanno contribuito a produrre sulla terra, e secondo il numero di
persone che hanno ispirato durante il loro soggiorno sulla terra.
Gesù produsse undici maestri dai suoi dodici discepoli. Lahiri
Mahasaya produsse quasi altrettanti maestri - e uno di questi fu
Sri Yukteswarji, il mio maestro.

Missione Speciale

Adesso comprendiamo perché Gesù disse: "Non sono stato


mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele". Gesù disse
questo per proclamare la sua speciale missione divina sulla terra, e
non perché era d'idee ristrette o parziale con gli Israeliti.

"Ma quella venne e si prostrò davanti a lui, dicendo: 'Signore, aiutami!'.


Ed egli rispose: 'Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai
cagnolini'. È vero, Signore - disse la donna - ma anche i cagnolini
mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni'. Allora
Gesù rispose: 'Donna, grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri'. E
da quell'istante sua figlia fu guarita". (Matteo 15: 25-
28).

"Lascia che i figli divinamente predestinati, gli Israeliti, vengano


prima serviti spiritualmente da me. Secondo la volontà di Dio,
durante il breve periodo che rimango sulla terra il mio aiuto è
prima di tutto riservato a loro, e non è giusto che io dia il pane
della coscienza divina - che ora dev'essere dato ai figli divini
d'Israele - a persone più materialiste".

Breve Soggiorno sulla Terra

Bisogna ricordare che Gesù sapeva della breve durata del suo
soggiorno sulla terra e che egli non poteva assolutamente dare la
sua coscienza divina al mondo intero, che era troppo impreparato.
Egli voleva dare il suo tempo solo a quelli che erano spiritualmente
pronti e avevano buon karma, e avevano perciò attirato l'attenzione
di Dio. Gesù stava solo cercando di compiere il volere
divino nella propria vita. Ma anche se sapeva d'essere venuto
principalmente per gli Israeliti, Gesù non rifiutò di guarire la
figlia della donna straniera, che come ci dice San Luca era 'una
greca, d'origine siro-fenicia'. A lei Gesù disse: "O donna, il
potere trascinante della tua fede e volontà è abbastanza grande
d'attirare da me l'Energia Cosmica che tutto guarisce, perciò: che
si compia la tua volontà. Và per la tua strada; vedrai che l'Energia
Cosmica, risvegliata dalla tua fede e dalla mia volontà, ha
scacciato lo spirito maligno dalla vita di tua figlia".

LA REALTÀ DI SATANA E DEL MALE

L'ossessione degli esseri umani da parte di spiriti maligni, e la


guarigione di questi casi, non sono una superstizione primitiva.
Vediamo questo chiaramente in molte guarigioni di Gesù, come
nel caso di questa donna di Cana e di sua figlia, che era duramente
vessata dal demonio, e che Gesù guarì tramite la grande fede che
la madre aveva in lui. Con la sua perfetta integrità e conoscenza
divina, Gesù non si sarebbe riferito a questi casi come a ossessioni
da spiriti maligni, se fossero stati semplicemente casi d'isteria o di
pazzia. In molte occasioni egli fece chiaramente uscire lo spirito
ossessionante, e la vittima veniva quindi guarita.
La forza maligna cosmica impiega migliaia di cattive anime
disincarnate per operare il male nel mondo. Come tutto il bene e
predisposto da Dio e dai Suoi angeli, e come Dio di tanto in tanto
manda sulla terra i Suoi figli spiritualmente avanzati per sradicare
il male, allo stesso modo la potente forza maligna - Satana -
con una grande orda di spiriti maligni, sta compiendo in tutto
l'universo una campagna di malvagità organizzata.
Milioni di batteri e tutte le specie di cattive malattie, cattivi
pensieri, cattive passioni, sono instillati nella mente e nel corpo
dell'uomo dalla forza maligna. L'uomo è essenzialmente fatto ad
immagine di Dio; ma Satana inculcò nell'uomo la cupidigia,
l'egoismo, la collera e tutte le cattive tendenze che hanno offuscato
la purezza delle anime umane.
È stato descritto altrove come le anime erranti possiedono le
persone di mente debole e torturano il loro cervello, causando
disordini mentali. Nel mondo non mancano casi di queste ossessioni.
Posseduti da uno spirito maligno, i maniaci sessuali trovano
gusto ad attaccare e uccidere le donne.
Nel famoso caso di Hickman, che deliberatamente smembrò una
fanciulla dopo aver passato giorni con lei, noi realizziamo che non
avrebbe potuto fare un'azione così atroce se non fosse stato
posseduto dal demonio. Normalmente Hickman era un devoto
studioso di chiesa e aveva una buona reputazione. Quando fu catturato
disse che anche se esternamente aveva condotto una vita pulita,
internamente era solito sentirsi posseduto da un irresistibile impulso
d'uccidere ragazze innocenti. Egli disse che doveva uccidere
la ragazza e aveva progettato di farlo per giorni, e non avrebbe
potuto trovare pace finché quell'ossessione d'uccidere non veniva soddisfatta.
Il caso era chiaramente di ossessione. Un'invisibile anima assassina
entrò nel corpo di Hickman, attirata dal cattivo karma passato
alloggiato segretamente nel suo cervello come tendenza
predominante, nascosta dietro molte altre buone tendenze superficiali.

Satana Tenta i Maestri

Quando s'avvicinano alla liberazione finale, i grandi Maestri


possono chiaramente vedere Satana e le sue legioni di spiriti maligni
prendere forma per opporre la resistenza finale contro l'entrata dei
Maestri nel cielo. Quando Gesù s'avvicinò alla liberazione completa
fu affrontato da Satana, che lo portò in cima a una
montagna, dandogli l'idea del vasto regno terreno che avrebbe
potuto ricevere se avesse rinunciato allo stato di Coscienza Divina.
Buddha fu affrontato da Mara, che gli apparve sotto forma di
fanciulle danzanti che cercavano di tentarlo a rinunciare alla sua
beatitudine divina per il piacere sessuale. Quando Buddha rimase
impassibile, venne a lui la liberazione finale.
Satana tenta differenti maestri con difficili tentazioni. I grandi
devoti di Dio, quando s'avvicinano a Lui, sono misteriosamente
tentati da varie tentazioni che si presentano nelle loro vite. Ma
quando i devoti sono molto vicini a Dio, allora Satana abbandona
il suo nascondiglio e appare apertamente per sfidarli.

Satana e Simbolico?
C'era un tempo in cui credevo che Satana fosse una forza simbolica,
un'illusione metafisica, ma ora so, e aggiungo la mia testimonianza a
quella di Gesù Cristo, che Satana e responsabile
della creazione di tutto il male sulla terra e nelle menti degli
uomini. Ho visto coscientemente Satana ostacolarmi molte volte
con misteriose disgrazie, e con forme materializzate assunte
coscientemente mentre stavo ricevendo la grazia di Dio.
Dio alletta i Suoi devoti ad andare da Lui mediante tutte le
cose buone, mentre Satana cerca di trascinare la gente nella fossa
dell'ignoranza e del dolore attraverso lo pseudo allettamento delle
promesse di felicità. L'uomo è libero di scegliere le cose buone
fatte da Dio o il male fatto da Satana. Ogni volta che un uomo
agisce bene va verso Dio; ogni volta che s'arrende alle abitudini
impiantate da Satana della cupidigia, della collera, e degli altri
mali dentro di lui, egli va verso Satana. Quindi l'uomo deve
considerare tutti i sussurri della propria coscienza, e le buone
tendenze, come richiami di Dio dentro di sé. Tutti gli esseri
umani devono considerare i suggerimenti dei cattivi pensieri come
richiami di Satana, e perciò evitarli.

La Voce della Coscienza

Se l'uomo ascolta continuamente i sussurri della coscienza dentro


di sé, e s'abitua a modi migliori di vivere, alla fine scoprirà in
sé il bene eterno e di essere fatto ad immagine di Dio, venendo
così liberato. Satana infrange le sue promesse di dare ai suoi
seguaci la felicità duratura attraverso il male. Alla fine tutti i
seguaci di Satana andranno via da lui verso Dio.
Ogni maestro, quand'è liberato, sente che l'ossessione dell'ignoranza
dentro di lui è andata. Con la scomparsa dell'ossessione
dell'ignoranza da un devoto avanzato, grandi cambiamenti
avvengono in lui. Tutti i devoti sotto l'influenza dell'illusione cosmica
vedono la materia come materia, e vedono la dualità di bene e
male e la relatività della coscienza, che rivela la materia come
differenti forme di sostanze solide, liquide, gassose e astrali. Ma
quando l'influenza di Satana è completamente terminata nell'anima,
il devoto liberato vede solo la presenza del sempre-esistente,
sempre-cosciente, onnipresente, sempre-nuovo e beato Spirito
presente in tutto lo spazio. Tutto il male, tutte le contraddizioni della
natura scompaiono come ombre dimenticate dalla coscienza del
devoto illuminato.

"Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il
mare di Galilea, in pieno territorio della Decapoli. E gli condussero un
sordomuto, pregandolo d'imporgli la mano. E portatolo in disparte, lontano
dalla folla, gli pose le dita nelle orecchie e con la saliva gli tocco la
lingua.
Quindi, alzando gli occhi al cielo, emise un sospiro e disse: 'Effatà', cioè
'Apriti!'. E subito gli si aprirono le orecchie, si sciolse il nodo della sua
lingua e parlava correttamente". (Marco 7: 31-35).

"Con il mio sospiro io assorbo il tuo cattivo karma e il conseguente


dolore e la tua malattia dentro di me. Ho comandato
all'energia celeste che tutto guarisce di scendere su di te e il tuo
cervello, e mandare le sue vibrazioni curative a sciogliere i difettosi
nervi dell'udito e della parola. Sii guarito".

"Partito quindi di là, andò nella sua patria, e i discepoli lo seguirono.


Venuto il sabato, cominciò a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltandolo,
rimanevano stupiti e dicevano: 'Donde gli vengono queste cose? E che
sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle
sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di
Giacomo,
di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui fra
noi?' E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: 'Un profeta non è
disprezzato che nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua'. E non poté
operarvi nessun prodigio, ma impose solo le mani a pochi ammalati e li
guarì. E si meravigliava della loro incredulità". (Marco
6: 1-6).

Un lampione dà luce tutt'intorno tranne che direttamente sotto


di esso, dove rimane l'ombra. Similmente, un profeta illuminato
da Dio dà luce a tutti ed è molto apprezzato, tranne spesso da
quelli della propria famiglia o da quelli che appartengono al proprio
paese, che vivono vicino a lui in una relazione familiare o
razziale e non devozionale. I familiari e i vicini di un profeta, a
causa della loro enfasi sulle relazioni umane, non realizzano la
grandezza in lui.

La Familiarità è un Pericolo

Un giudice può essere temuto o ammirato nella corte, ma per


sua moglie può essere solo un marito, e soggetto ad essere ammonito da lei.
È un fatto psicologico naturale che la familiarità
generi disprezzo. Le persone che vivono vicino a un grande uomo
spesso non realizzano la sua grandezza, a causa della loro mancanza
d'attenzione per lui; ma le persone che vivono lontano da un
profeta e non hanno coscienza di familiarità, quando sentono parlare
della sua grandezza vengono con attenzione e devozione, non
per abituarsi a lui, ma per apprezzare la grandezza divina dentro
di lui.
Ecco perché e naturale per i devoti comprendere la grandezza
del loro maestro. Con la visione telescopica della devozione, i
devoti possono visualizzare la vastità della coscienza di un
maestro; mentre i familiari, con la loro visione oscurata dalla familiarità,
non valutano bene la grandezza dell'anima di un maestro.

Bellezza Non Riconosciuta

È a stessa cosa con molte persone che vivono nell'Imalaya.


Esse non riconoscono giammai la sua bellezza, grandiosità, vastità
e i suoi picchi elevati, perché la loro attenzione è sulla loro vita
familiare e non sull'Imalaya. Hanno vissuto così a lungo vicino
alle montagne che sono abituate ad esse. Ma i visitatori che vengono
da terre lontane con un'ardente attitudine mentale apprezzano
tutta la grandiosità e l'immensità delle montagne imalayane.
Similmente, i familiari di un profeta, abituati alla sua presenza
fisica, non usano la loro attenzione per guardare la grandezza
nascosta dietro il suo corpo. Ma i devoti, che vanno dal profeta
con devozione, realizzano la sua grandezza spirituale.
A causa dell'incredulità della gente del suo paese, Gesù non vi
fece molti miracoli, eccetto che usò i poli positivo-negativo delle
sue mani per utilizzare l'energia cosmica e guarire quelli che avevano
fede nel potere di Dio in lui.

"Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn.
I Farisei e i Sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, e gli
chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose: 'Quando si
fa sera, voi dite: Farà bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino:
Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete interpretare l'aspetto del
cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? Una generazione perversa
e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di
Giona'. E lasciatili, se ne andò". (Matteo 15: 39; 16: 1-4).

Segni Divini di Gesù

"O voi ipocriti, che potete leggere il buono o il cattivo tempo


dall'aspetto del cielo, perché non potete leggere nella mia vita i
segni dei tempi, cioè, il messaggio divino dell'era presente? Come
le persone ignoranti non possono predire il tempo dall'aspetto del
cielo, così questa generazione malvagia ha perso la sua visione
spirituale e non può riconoscere il messaggio e il segno divino
nella mia vita, manifestato nelle miracolose guarigioni di Dio
compiute tramite me.
" Giona ritornò in vita dopo aver passato tre giorni nello stomaco
della balena in uno stato d'animazione sospesa, provando
così l'immortalità della vita e del corpo quando questi vengono
caricati con la Coscienza di Dio. Un simile segno o miracolo
divino sarà compiuto da Dio nella mia vita, quando il mio corpo
crocifisso resterà tre giorni sotto la tomba e quindi risorgerà
nell'immortalità".

Profezia sulla Resurrezione

Gesù voleva dire che i miracoli fatti nella sua vita da Dio erano
segni e testimonianze sufficienti della Sua approvazione di lui.
Inoltre, con il riferimento a Giona, egli profetizzò circa la sua
imminente prova e resurrezione dopo la morte, che avrebbe provato
la sua immortalità ed eredità divina per tutti i tempi e tutte
le genti.
Gesù, essendo sia umano che divino, provò un dolore profondo,
figurando nella sua visione divina la sofferenza che i suoi malvagi
contemporanei avrebbero dovuto passare a causa del loro cattivo
karma e del rifiuto di farsi divinamente purificare da lui.

"Nel passare all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il


pane. Gesù disse loro: 'Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei
Farisei e dei Sadducei'. Ma essi parlavano tra loro e dicevano: 'Non abbiamo
preso il pane!'. Accortosene, Gesù disse: 'Perché, o uomini di poca fede,
andate dicendo che non avete il pane? Non capite ancora? E non vi ricordate
dei cinque pani per i cinquemila uomini, e quante ceste avete portato via?
E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto?
Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando ho detto:
Guardatevi dal lievito dei Farisei e dei Sadducei?'. Allora compresero che
non aveva detto loro di guardarsi dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei
Farisei e dei Sadducei". (Matteo 16: 5-12).

Niente Preoccupazioni Materiali

"Amati discepoli, perché con la confusione e l'agitazione rendete


la vostra fede o autorealizzazione nata dalla meditazione così
piccola da non riuscire a comprendere ciò che io dico attraverso la
vostra onniveggente intuizione, ma usate il potere della ragione e
diventate confusi? Perché non sentite nella vostra intuizione quello
che dico, e cercate di comprenderlo con la vostra ragione? Pur
avendo gli occhi spirituali della saggezza e dell'intuizione, voi non
li usate per vedere la verità nei miei detti; pur avendo le orecchie
della ricettività spirituale, non le usate per comprendere il significato
che sta dietro alle mie parole. Non ricordate come il
Divino in me ha sfamato cinquemila persone con cinque pani, e
come rimasero molte ceste di pezzi di pane?".
"Amati discepoli, perché avete così poca convinzione divina
che vi preoccupate del pane materiale quando avete già visto
come, grazie a Dio, ho sfamato moltitudini con pochi pani? Perché
le vostre menti dovrebbero pensare al pane, senza riuscire a
capire ciò che volevo dire circa il lievito dei Farisei e dei Sadducei?
State attenti alle loro false dottrine, che non sono il pane
della vita che trovate nei miei insegnamenti, ma pane velenoso che
una volta preso da qualcuno ammalerà la sua vita spirituale con
l'ignoranza".

LA LEGGE DI GUARIGIONE DIVINA PRATICATA DA GESÙ


PROVA DELLA FEDE DEI DISCEPOLI RISPOSTA ISPIRATA DI PIETRO

"Giunsero a Betsaida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.


Allora, preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo
avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: 'Vedi
qualcosa?'. Quello, alzando gli occhi, disse: 'Vedo gli uomini, perché vedo
come degli alberi che camminano'. Quindi gli impose di nuovo le mani sugli
occhi, ed egli ci vide chiaramente, e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
Allora lo rimandò a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio'".
(Marco 8: 22-26).

Gesù non voleva guarire l'uomo nel villaggio di Betsaida, né


permettergli di dare testimonianza della guarigione nel villaggio,
perché Betsaida aveva rifiutato Gesù, ed egli aveva detto di essa:
"Guai a te, Betsaida! Poiché se i grandi miracoli che sono stati
fatti in te fossero stati fatti a Tiro e a Sidone, da tempo avrebbero
fatto penitenza in cilicio e cenere. Ma io vi dico che nel giorno
del giudizio la sorte che toccherà a Tiro e a Sidone sarà più mite
della vostra'". (Matteo 11: 21).
Gesù sapeva che ogni particella del suo corpo, inclusa la saliva,
era carica con l'alta tensione dell'energia cosmica che tutto guarisce.
Egli prese la saliva e la passò sugli occhi del cieco,
elettrificandoli con la corrente positiva-negativa proveniente dalle sue
mani. Quindi Gesù gli chiese se vedeva chiaramente. Il cieco
rispose: "Vedo gli uomini come alberi che camminano". Allora
Gesù praticò una seconda guarigione agli occhi del cieco, caricandoli
con la corrente cosmica che tutto guarisce, e chiese all'uomo
di guardare in alto, nel punto tra le due sopracciglia, dove si trova
l'occhio spirituale. Quando il cieco alzò là i suoi occhi, stabilì un
contatto con l'energia cosmica e gli occhi furono guariti
completamente, così che poteva vedere ogni uomo chiaramente.

"E Gesù con i suoi discepoli se ne andò verso i villaggi di Cesarea di


Filippo'". (Marco 8 : 27).

Per raggiungere lo stato d'emancipazione finale, Gesù pregava e


comunicava con Dio nella solitudine della propria anima, in
compagnia dei suoi discepoli. Si deve capire che se Gesù avesse già
raggiunto lo stato d'emancipazione finale, essendo uno con Dio
egli non avrebbe avuto bisogno di pregare o comunicare con Lui.
Le sacre Scritture indù dicono: "Il fiore precede il frutto".
Quando il frutto appare, il fiore appassisce. Così i fiori della
meditazione e della preghiera devono sbocciare nel giardino della
coscienza del devoto, ma quando viene il frutto dell'Autorealizzazione
i suoi fiori di preghiera e meditazione divina appassiscono.
Il devoto che ha già ottenuto l'Autorealizzazione, ed e arrivato
all'ultimissimo stato della Coscienza Cosmica, non ha bisogno di
meditare. Gesù non raggiunse lo stato d'emancipazione finale fino
al momento dopo la sua resurrezione.
Mente Completamente Assorta

Il profeta Cristna (Krishna) chiese a uno dei suoi discepoli


perché non meditava, dicendo che se non meditava non avrebbe
trovato Dio. Ma il devoto, che realizzò che Cristna era una
manifestazione di Dio, rispose: "O Cristna, la mia mente è giorno e
notte talmente assorta in te che io non posso distoglierla per
meditare su qualsiasi altro spirito diverso da te, che sei la più alta
manifestazione dello Spirito Stesso". A questo Cristna non disse
nulla e rise, perché sapeva che il suo devoto e lui avevano
raggiunto l'unione finale nello Spirito. Naturalmente, quei devoti che
non hanno raggiunto l'unione finale non devono immaginare d'essere
tutt'uno con Dio, rinunciando così a meditare e a lavorare
per l'abbondante messe della Coscienza di Dio.

"Giunto nella regione di Cesarea di Filippo Gesù chiese ai suoi discepoli:


'La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?'. Risposero: 'Alcuni Giovanni
il Battista, altri Elia, e altri Geremia o qualcuno dei profeti'. Disse loro:
'Voi chi dite che io sia?'. Rispose Simon Pietro: 'Tu sei il Cristo, il Figlio
del Dio vivente'. E Gesù: 'Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la
carne né il sangue ti ha rivelato questo, ma il Padre mio che sta nei cieli.
E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le
porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del
regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e
tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli'. Allora ordinò ai
discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo".
(Matteo 16: 13-20).

Rivelazioni Benedette

Gesù disse: " non m'importa cosa la gente in generale pensa di


me, ma ditemi cosa realizzate voi". Pietro rispose: "In te c'è la
manifestazione della Coscienza Cristica, che è il Figlio unigenito o
l'unica riflessione in tutta la creazione vibratoria di Dio Padre, che
e al di là della creazione".
Gesù rispose: "Tu sei benedetto dal tuo buon karma e dalla
benedizione del Padre, che attraverso la tua intuizione ti ha rivelato
la verità su di me. Chiunque è identificato con il corpo
umano non può percepire la Coscienza Cristica dentro di me. È il
Padre onnipresente nella Sua Celeste Coscienza Cosmica che,
attraverso la tua elevata coscienza, ti ha rivelato la natura della
Coscienza Cristica dentro di me. Ed io ti dico, Pietro, che tu hai
realizzato 'Tu sei quello', e perciò la tua coscienza è una sola cosa
con la Coscienza Cosmica". (Swami Shankara e i Veda usano le
parole Tat Twam Asi: 'Tu sei Quello' - Tu sei uno con il Padre
Cosmico).
"Pietro, sulla solida roccia della tua saggezza fondata sulla
Coscienza Cosmica io costruirò il mio tempio di saggezza, la chiesa
della Coscienza di Dio, dove le anime che cercano troveranno Dio
dopo aver raggiunto l'altare della meditazione dentro di esso. E le
porte decorate degli infernali piaceri dei sensi che producono
sofferenza non riusciranno ad allettare quei ricercatori che anche
per una volta hanno sentito la gioia d'entrare nella chiesa della
Coscienza Cristica, costruita tramite te sulla roccia dei miei
insegnamenti. Mediante la percezione della Coscienza Cristica dentro
di te, infine tu troverai le chiavi della conoscenza per entrare nella
regione celeste dove regna il Re della Coscienza Cosmica o Dio
Padre.
"Con la tua elevata coscienza, dopo aver sentito la Coscienza
Cristica in tutta la creazione, tu conoscerai la tecnica attraverso la
quale sentire la Coscienza Cosmica oltre tutta la creazione. Ed io
lascerò queste chiavi (tecniche per contattare Dio) a te, affinché
chiunque potrà entrare nella chiesa della tua coscienza - cioè,
sarà in sintonia con te - abbia anche lui le chiavi, quando sarà
pronto e meritevole d'entrare nel regno della Coscienza Cosmica".

Leggi di Libertà

"Tutte le leggi di vita supercosciente che darai per disciplinare


le anime terrene avranno l'approvazione della Coscienza Cosmica
o la Celeste Coscienza 'Tu sei Quello' che hai realizzato dentro
di te. E tutte le leggi di libertà supercosciente che inculcherai
nelle anime attaccate alle cose terrene o materiali saranno le stesse
che guidano le anime emancipate che possiedono la Coscienza
Cosmica".
Qui le parole 'carne e sangue' indicano la coscienza corporea, che
è dannosa alla realizzazione della Coscienza di Dio. Una persona
cosciente solamente del corpo, e non dello Spirito dentro di esso,
non può realizzare la Coscienza Cristica che vi si cela dietro. Gesù
spiega che non fu la coscienza corporea di Pietro, ma la Coscienza
Cristica in lui - rivelata attraverso la Coscienza Cosmica - che
permise a Pietro di conoscere la manifestazione della Coscienza
Cristica in Gesù. Inoltre, egli disse che Pietro aveva raggiunto la
Coscienza 'Tu sei Quello', o Coscienza Cosmica; e sulla roccia di
quella saggezza Gesù s'apprestava a costruire la chiesa dei suoi
insegnamenti interiori.

'Porte degli Inferi'

'Porte degli Inferi' significa piaceri dei sensi, quando paragonati


ai piaceri della coscienza divina che uno sente entrando nella chiesa.
della meditazione. Le parole 'a te darò' si riferiscono alle rivelazioni
della Coscienza Cristica. La parola 'chiavi' si riferisce alle
tecniche spirituali. Le parole 'regno dei cieli' indicano la Coscienza
Cosmica dove Dio Padre regna come unico Re.
"Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva
andare a Gerusalemme, e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi
Sacerdoti e degli Scribi e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma
Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: 'Dio te ne
scampi, Signore; questo non ti accadrà mai'. Ma egli, voltandosi, disse a
Pietro: 'Allontanati da me, Satana? Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini!'". (Matteo 16: 21-23).

"O illusione satanica, che parli attraverso l'erronea comprensione


di Pietro, allontanati dalla mia coscienza e rimani dietro, mentre
io marcio verso il regno della Coscienza Cosmica. Mentre sono
pieno d'entusiasmo e fremo di gioia all'idea di sopportare una
temporanea sofferenza corporea sulla croce in cambio della gioia
eterna nello Spirito, io sono scandalizzato - o illusione satanica
- alle tue parole di comprensione che hai pronunciato tramite
Pietro. Poiché, o Satana, anche se le tue parole sono mascherate
sotto la voce e la comprensione di Pietro, esse rivelano chiaramente
la coscienza degli uomini mondani posseduti dall'illusione e
non vibrano con la saggezza della Coscienza Cosmica".

Comprensione Illusoria

Nelle suddette parole, Gesù mette in rilievo che se avesse ceduto


alla comprensione di Pietro avrebbe di fatto abbracciato l'illusione,
abbandonando così la sua preparazione a compiere il difficile
dovere divino che era stato rivelato alla sua visione. Per questo
motivo Gesù rifiuto la comprensione di Pietro. Sebbene Pietro
voleva bandire il pensiero della dura prova che aspettava Gesù,
tuttavia nell'eco di quelle parole c'era la tentazione di Satana, che
voleva che Gesù rinunciasse alla sua crocifissione e così non
riuscisse a realizzare il piano di Dio.

CHI ERA GESÙ IN UN'INCARNAZIONE PASSATA?


CHI ERA IL SUO GURU?

"Allora Gesù disse ai suoi discepoli: 'Se qualcuno vuol venire dietro a me
rinneghi
sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria
vita,
la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Infatti,
quale
vantaggio avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria
anima?
E cosa potrà dare l'uomo in cambio della propria anima?'".
(Matteo 16: 24-26).

"Che ogni devoto che vuole ottenere me, o la mia Coscienza


Cristica, s'innalzi con la meditazione oltre la coscienza del suo sé
fisico e mantenga l'attenzione costantemente focalizzata sulla sua
pace Cristica, anche se ogni giorno viene crocifisso dall'agitazione
e da altre prove e distrazioni. Perché chiunque manterrà la propria
vita identificata al corpo e vorrà salvaguardare stupidamente il suo
corpo dalle prove e dall'agitazione che si hanno nello sforzo di
meditare, vedrà che alla fine perderà tutte le gioie temporanee della
vita mondana; ma il devoto pronto a rinunciare ai piaceri della
vita materiale per la gioia superiore e sempre-nuova della Coscienza
Cristica che si sente nella meditazione profonda, salverà
certamente la propria vita o la doterà con la felicita eterna dello Spirito.

Predica con la Sua Vita

"Ogni devoto che vive la vita Cristica e la predica con le


vibrazioni delle sue percezioni divine, e non per mezzo di letture, e
rinuncia a tutti i piaceri fisici della vita - o allo stesso corpo -
otterrà l'immortalità. Se un uomo guadagnasse il mondo intero gli
sarebbe di poca utilità poiché non potrebbe usare tutti i beni del
mondo in una vita e al momento della morte dovrà lasciare il regno
della terra.
"Perciò è folle per l'uomo sforzarsi di guadagnare le gioie
temporanee della vita mondana. Un uomo che s'identifica con le
ricchezze materiali alla fine della vita si ritrova senza ricchezze e
senza Coscienza Divina. Inebriato dalla vita mondana, l'uomo
perde l'anima nel fango dell'ignoranza. Nessun piacere terreno, per quanto
grande, è abbastanza buono per riscattare l'immortale felicità
perduta della supercoscienza. Perciò, nessuno dovrebbe rinunciare alla
gioia della supercoscienza che si prova in meditazione in preferenza
alle gioie dei piaceri dei sensi".

"'Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi
angeli,
e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi dico: vi sono alcuni
tra
i presenti che non moriranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel
suo
regno'". (Matteo 16: 27-28).
"Quando la Coscienza Cosmica del Padre e la gloria delle Sue
gioie angeliche e della Sua saggezza sono rivelate al Figlio dell'uomo,
o nel corpo, allora il devoto sa che raccogliendo la messe
abbondante della Coscienza Divina ognuno è ricompensato secondo
il lavoro della sua meditazione. Secondo la profondità della sua
meditazione, ogni devoto vede gli angeli di differenti stati
d'autorealizzazione rivelarsi nella sua coscienza umana (Figlio dell'uomo)
attraverso la comunione estatica con la Coscienza Cosmica.

I Devoti Vedono gli Angeli

Ogni devoto, in conformità con la legge di causa ed effetto o


legge del karma che governa i diversi gradi delle sue meditazioni
e tutte le sue azioni, si trova più lontano o più vicino a Dio. I
devoti avanzati, con la luce della Coscienza Cosmica percepiscono
anime avanzate disincarnate sotto forma di angeli luminosi. Ogni
devoto che si vergogna d'esprimere le gioie della Coscienza
Cristica - e le parole di saggezza che da essa scaturiscono - alle anime
identificate al corpo che abbandonano la beatitudine divina, avrà
un deterioramento dello stato di Coscienza Cristica che aveva
contattato nel corpo grazie alle rivelazioni estatiche della Coscienza
Cosmica e dei santi angeli delle ispirazioni che da Essa scaturiscono.
"Ogni devoto che dimentica d'essere coraggioso e altruista, e
non cerca di dividere le sue gioie estatiche con le anime identificate
col corpo, vedrà che la sua coscienza verrà limitata entro i confini
del proprio ego. Chi cerca di trasmettere la sua estasi ad altre
anime si vedrà espandere. L'anima che sente la sua gioia nelle altre
anime gradualmente si percepisce come il Se di tutto, e infine
s'identifica con la coscienza onnipresente di Dio Padre.
"Tutti i devoti che durante la vita terrena contattano la Coscienza
Cristica, ma che per paura di persecuzioni o di scherno
non cercano di trasmettere la loro coscienza ai fratelli ignoranti,
dopo la morte avranno un deterioramento della loro Coscienza
Cristica. Queste anime egoiste che visitano la Coscienza Cristica,
dopo la morte sono mandate nuovamente sulla terra per imparare
a condividere le loro realizzazioni spirituali con le anime identificate
col corpo, poiché anch'esse sono figlie addormentate di Dio.

'Non Moriranno'

"In verità, vi rivelo sinceramente che ci sono alcuni devoti qui


presenti che percepiranno l'onnipotente Coscienza Cosmica dentro
le loro coscienze ancor prima che dall'attuale esistenza fisica passino
a un altro piano d'esistenza".

"Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e
li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il
suo
volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed
ecco
apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Allora Pietro prese la
parola
e disse a Gesù: 'Signore, com'è bello per noi stare qui; se vuoi farò tre
tende, una
per te, una per Mosè e una per Elia'. E stava ancora parlando quando una nube
luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che disse: 'Questi è il
mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo'. Udendo ciò,
i
discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore; ma
Gesù
si avvicinò e toccatoli disse: 'Alzatevi e non temete'. E sollevando gli occhi
non
videro nessuno, se non solo Gesù". (Matteo 17: 1-8).

La Legge della Materializzazione

È molto importante sapere in che modo Gesù si trasfigurò, e


come Elia e Mosè si materializzarono e apparvero a lui.
Quando una persona sta guardando intensamente un film, può
essere così assorta da pensare che tutti gli attori siano reali. Ma
quando si alza e osserva attentamente le immagini, realizza che
sono prodotte da un raggio di luce elettrica che cade sullo schermo.
Così vede la loro vera natura elettrica e la loro differenza
con le forme e le figure terrene reali.
Similmente, molti esseri umani sono così impegnati a osservare
il film terreno proiettato sullo schermo delle loro coscienze e dello
spazio, che non guardano la loro vera natura. Un maestro - uno
che ha sintonizzato la propria coscienza con Dio - realizza che
la terra e tutte le sue sostanze solide, liquide, gassose, gli esseri
umani, il cielo e le stelle, sono solo differenti forme vibratorie
di raggi elettro-protonici proiettati sullo schermo dello spazio.

La Natura Elettrica dell'Universo

Gesù era un grande maestro che aveva realizzato la natura


elettrica del proprio corpo e dell'universo. Quando stava pregando in
cima al monte, comunicando coscientemente con la Coscienza
Cosmica, l'illusoria coscienza umana in lui e nei suoi discepoli - che
faceva apparire l'universo come materia - svanì completamente.
Ecco perché al corpo di Gesù fu tolta la maschera dell'illusione
e della coscienza di solidità, ed apparve luminoso ed etereo.
La preghiera intensa produce l'estasi o l'unione con la Coscienza
Cosmica. Un maestro che ha sperimentato l'estasi suprema con la
Coscienza di Dio vede effettivamente il suo corpo e tutte le forme
terrene composte di luce. Inoltre un vero maestro può far vedere
ai discepoli molto avanzati che tutte le forme della materia sono
fatte d'energia elettrica. Tutti i maestri liberati, anche se si fondono
nella Coscienza Cosmica, mantengono la loro individualità, così
che volendo possono uscire dall'Oceano Cosmico e materializzare
le loro forme in qualsiasi modo desiderino. Fu così che le anime
liberate di Elia e Mosè, pur rimanendo nello Spirito, poterono
materializzare le loro forme e apparire sulla cima del monte con Gesù,
secondo il decreto divino.

Elia Era il Guru di Gesù in un'Incarnazione Passata

Bisogna notare in particolare che l'apparizione di Elia in cima


al monte con Gesù fu molto significativa. Ho già detto prima che
Elia non era altri che il guru di Gesù, nell'incarnazione precedente
di quest'ultimo come Eliseo, Gesù stesso riconobbe che Elia era
già venuto come Giovanni Battista. Perciò è significativo e
facilmente comprensibile perché Gesù chiese al reincarnato Elia, o
Giovanni Battista, di battezzarlo; perché è il guru che dà il battesimo
spirituale al discepolo. Quando Gesù andò da Giovanni per essere
battezzato, gli disse: "Lascia che sia così per ora, poiché conviene
che così adempiamo ogni giustizia" (Matteo 3: 15); cioè, e legge
divina che tutti i giusti trovino la liberazione mediante l'unione
divina delle anime del guru e del discepolo.
Liberato Dopo la Prova

Bisogna notare che l'apparizione di Elia sulla cima del monte,


dove fu trasfigurato Gesù, avvenne dopo che Giovanni Battista
era stato decapitato e con quella dura prova aveva conseguito la
liberazione completa. Dopo aver lasciato il corpo, l'anima di Elia
s'era reincarnata nel corpo di Giovanni Battista. Quando il corpo
di Giovanni fu decapitato, l'anima di Elia venne completamente
liberata nello Spirito; e per questo apparve come Elia, e non come
Giovanni Battista, sul monte dove Gesù fece l'esperienza della trasfigurazione.
È stato già spiegato che il guru è il supremo messaggero scelto
da Dio per liberare un sincero devoto. Il guru e il sincero devoto
formano un patto d'amore incondizionato e cercano d'aiutarsi reciprocamente
lungo le incarnazioni, finché non e raggiunta la liberazione finale.
Elia e Gesù, entrambi altamente avanzati spiritualmente,
erano stati reciprocamente in contatto per molte incarnazioni,
all'insaputa degli uomini. Per questo Elia apparve a Gesù
Cristo, per dargli la sua forza spirituale perché potesse vincere
senza difficoltà la durissima prova della morte sulla croce.
Mosè apparve con Gesù per mostrare che entrambi erano
inseparabilmente uniti nel sentiero spirituale ed erano stati uniti nel
lavoro divino per molte incarnazioni. Perciò gli Ebrei moderni
dovrebbero ritrovare e ristabilire la loro fratellanza con i Cristiani.
Mosè - il maestro degli Ebrei - e Gesù - il maestro dei Cristiani
- apparsi insieme nella gloria divina sul monte della trasfigurazione,
dovrebbero essere parimenti d'ispirazione a Cristiani ed Ebrei.
Mosè e Gesù, che ora stanno in cielo, guardano con dolore le
differenze di parte sorte tra i figli di Dio Ebrei e Cristiani. Il
corpo di Gesù venne dalla razza ebraica. Non bisogna biasimare
l'intera popolazione ebraica perché pochi Ebrei malvagi furono
strumenti nella crocifissione di Gesù. Gli Ebrei devono riconoscere
la grandezza di Mosè, che apparve con Gesù sul monte della
trasfigurazione.

I Grandi Uniscono

La presenza unita di Mosè e Gesù sul monte della trasfigurazione


fu un faro di luce divina installato da Dio nell'oscuro passato
perché risplendesse lungo le età future per dissolvere le tenebrose
differenze confessionali esistenti tra i Suoi figli Ebrei e Cristiani.
La voce vibratoria del Padre e la nube celeste che avvolse i tre
Maestri e i discepoli di Gesù sul monte della trasfigurazione rivela
chiaramente che il Padre Celeste aveva un messaggio speciale da
dare al mondo attraverso l'unione delle vite liberate di Gesù, Mosè
ed Elia. Inoltre, l'apparizione di Elia sul monte con Gesù stabilisce
il fatto che tutte le anime che cercano la verità, inclusi i grandi
maestri come Gesù, non possono trovare la liberazione da soli o
seguendo un cieco insegnante, ma sintonizzandosi con un
guru-precettore mandato da Dio. Gesù disse: "Nessuno viene a me,
se non l'attira il Padre Celeste". Cioè, solo quando un devoto prega
intensamente Dio per conoscere la verità, gli può essere mandato
per guida un vero guru-precettore.
Ogni devoto deve ricordare che per trovare un vero guru bisogna
pregare costantemente Dio. E se il devoto crede pienamente
e prega incessantemente, allora Dio gli manderà certamente un vero
guru. Dio Stesso insegnerà all'ardente devoto attraverso le parole,
i pensieri, la saggezza e l'intuizione di un vero guru.

L'INSEGNAMENTO DI GESÙ SULLA REINCARNAZIONE


"E mentre discendevano dal monte, Gesù ordino loro: 'Non parlate a nessuno
di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti'.
Allora i discepoli
gli domandarono: 'Perché dunque gli scribi dicono che deve prima venire Elia?'.
Ed egli rispose: 'Si, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è
già venuto
e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così
anche
il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro'. Allora i discepoli
compresero che
parlava di Giovanni il Battista". (Matteo 17: 9-13).

La Profezia del Vecchio Testamento

I discepoli non capirono che cosa voleva dire Gesù con 'risorgere
dai morti'. L'ultimo paragrafo del Vecchio Testamento dice che
'Elia sarà inviato prima del giorno del Signore... perché ristabilisca
tutte le cose' (Malachia 3: 23-24), e su questa profezia i discepoli
interrogarono Gesù. Che Giovanni Battista era l'incarnazione di
Elia è spiegato nel primo capitolo del Vangelo di Luca, quando
l'angelo appare a Zaccaria per annunciargli la nascita di un figlio:
'E lo chiamerai Giovanni' (13); 'ed egli camminerà davanti a Lui
con lo spirito e la forza d'Elia... per preparare al Signore un popolo
ben disposto' (17).
Gesù disse: "È stato scritto anche nelle sacre Scritture che il
Figlio dell'uomo, o il mio se fisico, dovrà subire molte prove e
sarà combattuto dalla gente alla quale insegnerà. Per la Coscienza
Cosmica che è in me, io so e vi dichiaro che Elia è già venuto
prima di me - rinato come Giovanni Battista - ed è stato decapitato
e quindi accolto in cielo nello stato di liberazione finale come
quell'Elia che avete visto con me sul monte. Perciò Elia è già
venuto nel corpo di Giovanni, ma la gente non l'ha riconosciuto e
l'ha ucciso. Io profetizzo che anche il mio corpo, come quello di
Giovanni Battista, soffrirà nelle mani degli ignoranti".
In queste parole di Gesù c'è la grande risposta a tutti i Cristiani,
se Gesù credeva o no nella reincarnazione! Alcuni dei profeti del
Vecchio Testamento che predissero la reincarnazione di Elia
sapevano, e non meramente credevano, che la reincarnazione è
basata sulla legge di causa ed effetto che regola tutte le vite.

Gesù Credeva nella Rinascita?

La dottrina della reincarnazione è molto antica. Duecento milioni di


persone in India, cinquecento milioni di Buddisti in Cina,
in Giappone e in Asia, gli antichi sacerdoti Druidi, ed eminenti
filosofi d'oriente e d'occidente, hanno creduto e credono nella
dottrina della reincarnazione.
Senza la legge della reincarnazione nessuno può spiegare perché
alcuni nascono ciechi, o ricchi, o poveri, o deboli, o malvagi oppure
buoni. Inoltre, la morte prematura delle persone che muoiono
in uno stato imperfetto impedisce loro di trovare la liberazione,
e quindi dovranno necessariamente reincarnarsi sulla terra per
avere l'opportunità di perfezionarsi. Se questa vita fosse l'inizio e la
fine, mostrerebbe chiaramente l'ingiustizia e la natura parziale di
Dio, che avrebbe fatto alcune persone buone e sane e altre cattive
e malate. Dopo la morte, al loro arrivo nel mondo astrale, secondo
la legge cosmica emanata dalla Coscienza Cosmica, tutte le anime
sono giudicate secondo le azioni (karma) compiute mentre vivevano sulla terra.
Karma - Legge Cosmica

La legge cosmica libera le anime molto avanzate in Dio. Avendo


vinto i desideri materiali, esse diventano pilastri o entità immortali
nell'onnipresente dimora di Dio, e non hanno più bisogno di uscire
reincarnandosi sulla terra (vedi Apocalisse 3: 12). Le altre anime,
però, rinascono sulla terra in diversi tipi di famiglie buone o cattive,
in conformità coi loro differenti desideri materiali e con le
buone o le cattive azioni passate. Se fossimo fantocci nelle mani
del destino e dovessimo vivere secondo le leggi predestinate da
Dio, allora il libero arbitrio sarebbe insignificante per noi. Invece
siamo dotati di libero arbitrio e agiamo come vogliamo, accumulando
così buoni o cattivi semi di azioni che governeranno le nostre
vite future. Avendo il libero arbitrio, noi siamo gli architetti del nostro
destino.
La mancanza di memoria prenatale non prova che un uomo non
s'è incarnato prima, perché egli non ricorda la sua vita al momento
della nascita o il primo anno della sua esistenza. I grandi santi,
che possono mantenere inalterata la coscienza e la memoria sia
durante che dopo la morte, ricordano chi erano prima di morire
e quando rinascono ricordano le loro vite passate. E come Gesù
sapeva chi era stato prima Giovanni Battista (Elia), così sapeva
anche che lui era stato Eliseo, il discepolo di Elia.
Un giudice terreno ha sufficiente buon senso da indicare i termini
di carcerazione di un criminale, secondo la natura del crimine
commesso. In maniera simile il più grande di tutti i giudici, la
legge cosmica, fa sì che la gente riceva la punizione o la ricompensa,
in conformità alle azioni fatte sulla terra. Un milione d'incarnazioni di
peccati commessi da un'anima potranno attirare un milione d'anni
di brutte incarnazioni, ma non di più. Un'anima, essendo
prima di tutto ed essenzialmente fatta ad immagine di Dio,
anche se responsabile di un milione d'anni di peccati non può essere
condannata alla dannazione eterna. Delle azioni finite non possono
produrre risultati infiniti.

L'Uomo è l'Immagine di Dio

Quindi sorge la domanda, come può un uomo essere liberato


eternamente dalle azioni virtuose di una o più incarnazioni? Bisogna
ricordare che essendo fatto ad immagine di Dio, l'uomo è
eternamente buono, e solo temporaneamente cade nell'illusione.
Questa temporanea illusione lo spinge a pensare d'essere mortale. E
fino a quando penserà d'essere mortale, fino ad allora dovrà soffrire.
La coscienza mortale nell'anima può estendersi a poche o a molte
incarnazioni, ma con l'autotrofo e l'aiuto della legge di Dio
l'anima prodiga trova la saggezza. Non appena un'anima prodiga
è illuminata, ricorda l'immagine eterna di Dio dentro di se e ritorna
nella sua casa fatta di Coscienza Cosmica. Allora il Padre la
serve con il vitello grasso della saggezza eterna e la libera per sempre.

L'Illusione è Temporanea

Essendo fatto principalmente ad immagine di Dio, l'uomo può


abusare del suo libero arbitrio per un certo tempo e considerarsi
mortale, ma quest'illusione temporanea non potrà mai cancellare
dentro di lui il segno dell'immortalità e l'immagine della perfezione
di Dio. Quindi le anime non potranno mai essere cambiate
nell'essenza in entità eternamente cattive a causa dell'illusione
temporanea. Un bambino che muore prematuramente, senza essere
stato battezzato, non può in alcun modo aver usato il suo libero arbitrio
per essere o abbastanza virtuoso da venire liberato o abbastanza
vizioso per essere dannato. La Natura dovrà riportare il bimbo
sulla terra e dargli la possibilità di usare il suo libero arbitrio sia
per esaurire il karma passato per il quale ha subito la morte, sia
per compiere le buone azioni necessarie per liberarsi. Quindi tutte
le anime fatte ad immagine di Dio, dopo un certo numero d'illusorie
vite terrene, con l'autosforzo e col risveglio della saggezza alla
fine ritornano nella loro dimora eterna nello Spirito.
Se un'anima immortale non si libera dell'illusione nella lezione
di una vita, dovrà avere un'altra o più lezioni prima di poter tornare
a casa nella Coscienza Cosmica ricordando la sua immortalità.
Generalmente le anime comuni si reincarnano spinte dai loro
desideri materiali. Mentre le grandi anime vengono sulla terra
parzialmente per esaurire il loro karma, ma principalmente per vivere
come nobili figli di Dio e mostrare ai Suoi figli perduti la via verso
la dimora onniliberante del Padre Celeste.

"Quando ritornarono presso la folla, s'avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi


in ginocchio, gli disse: 'Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico
e soffre
molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; l'ho già portato dai
tuoi
discepoli, ma non l'hanno potuto guarire'. E Gesù rispose: 'O generazione
incredula
e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?
Portamelo qui'". (Matteo 17: 14-17).

"O generazione di gente piena d'ignoranza e senza autorealizzazione


dello Spirito, sono stato a lungo con voi e non m'avete apprezzato, e
fino a quando dovrò sopportare il vostro egoismo e
prendere su di me anche il vostro cattivo karma? Comunque, portami tuo figlio".

Le Grandi Anime Possono Assumersi il Karma degli Altri

Qui Gesù espresse dolore per il continuo sovraccaricarsi col cattivo


karma altrui. Con la loro forza di volontà i grandi santi possono
bruciare nelle loro anime le sofferenze altrui, e così liberarli,
come un ricco può salvare un malvivente dalla prigione pagando
la cauzione per lui. Bisogna però ricordare che ciò accade solo ad
anime pentite che, per il loro buon karma, incontrano un maestro
che può parzialmente ridurre le loro sofferenze.
Gesù sapeva che accumulando il cattivo karma o le azioni
peccaminose degli altri, alla fine avrebbe dovuto pagare con la
crocifissione del corpo. Gesù rinunciò al più caro possesso dell'uomo,
il proprio corpo, per bruciare il karma altrui con la sua crocifissione.
Mentre lasciò che il suo corpo fosse crocifisso dai peccati altrui,
con la forza superiore dell'anima Gesù fece risorgere il suo corpo
e dimostrò la sua vittoria sul suo karma e su quello altrui.
Consapevole della terribile prova che avrebbe dovuto affrontare per il
fatto di prendere su di sé il karma altrui, egli disse: "Fino a quando
soffrirò per voi e accetterò l'imposizione del vostro karma sulla
mia anima?". Ma anche se sapeva che avrebbe dovuto portare molto
cattivo karma guarendo il figlio posseduto dell'uomo, con la
sua infinita compassione Gesù acconsentì a guarire il ragazzo.

"E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il
ragazzo
che, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: 'Da quanto
tempo
gli accade questo?'. Ed egli rispose: 'Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha
buttato persino
nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi
e
aiutaci'. Gesù gli disse: 'Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede'. Il
padre del
fanciullo rispose ad alta voce: 'Credo, aiutami nella mia incredulità. Allora
Gesù
vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: 'Spirito muto
e
sordo, io te l'ordino, esci da costui e non rientrarci più'. E gridando e
scuotendolo
fortemente, se ne uscì. E il fanciullo fu come morto, sicché molti dicevano: 'È
morto'.
Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli s'alzò in piedi. In seguito,
entrato
in una casa, i discepoli gli chiesero in privato: 'Perché noi non abbiamo
potuto scacciarlo?'.
Ed egli disse loro: 'Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun
modo, se non con la preghiera e il digiuno'". (Marco 9: 20-29;
Matteo 17: 21).

Una persona che crede nel proprio potere e nel potere di Dio,
continuamente e senza dubbio, può compiere qualsiasi cosa,
spirituale o materiale, tutto ciò che vuole. Ricordate che non bisogna
aspettarsi di poter realizzare tutti i risultati desiderati con il credo
di un momento.

Come Coltivare la Fede

C'è un modo di coltivare il credo finché non diventa fede o


convinzione assoluta. Il credo è l'iniziale attitudine ricettiva della
mente, necessaria perché vi sia piantato il seme di un desiderio.
Quando il suolo del credo è continuamente annaffiato con la
credenza nel Sé e in un maestro, allora germoglia la fede o la
convinzione assoluta che il risultato desiderato sarà realizzato.
Come un uomo impara le leggi della semina per avere un buon
raccolto, così il ricercatore della verità deve imparare come coltivare
il credo perché possa produrre il risultato desiderato. Gesù
conosceva le leggi della Verità, era dotato con l'onnipotente
Coscienza Divina e sapeva che chiunque credeva nelle sue parole
avrebbe creato un canale attraverso il quale la Coscienza Cristica
avrebbe potuto essere facilmente trasferita a lui. Non tutti i maestri
spirituali possono dire ciò che disse Gesù, poiché non sempre loro
stessi sono convinti dell'onnirealizzante potere della volontà divina e
della fede o della convinzione nata dall'intuizione.
Gesù disse: "Malvagia anima disincarnata, a causa del tuo cattivo
karma sei stata muta e sorda nel mondo astrale. Perché invece
d'esaurire le tue cattive azioni, stai accumulando altre cattive azioni
nella tua anima, possedendo questo fanciullo davanti a me? O
spirito immondo, poiché sei stato muto e sordo, la tua ossessione
ha causato la perdita della parola e dell'udito in questo fanciullo.
Io ti comando d'uscire dal suo corpo e di non possederlo più".
Qui Gesù lascia chiaramente intendere che ci sono spiriti sordi
e muti che provano a possedere delle anime terrene per poter udire
e parlare; ma anche se riescono a possedere illecitamente un
individuo, a causa del loro cattivo karma non riescono ancora a parlare
e a sentire, e in questo modo distruggono le corde vocali e i nervi
uditivi della persona posseduta. Tali spiriti, condannati dal proprio
karma ad essere muti e sordi, non possono sentire o parlare neanche
quando possiedono altri corpi. Questa è l'immutabile legge del
karma che regola tutte le vite.

Caricato dall'Energia Cosmica


Poiché il fanciullo era stato posseduto dallo spirito maligno fin
dall'infanzia, il suo sistema nervoso era completamente esaurito.
Così anche quando lo spirito maligno lo lasciò, il fanciullo rimase
come morto. Ma Gesù lo prese per mano, caricò in essa dell'Energia
Cosmica e lo sollevò. Da quel momento il ragazzo fu guarito.
Gesù disse ai suoi discepoli: "Cacciare lo spirito maligno alloggiato
da molto tempo nel fanciullo richiedeva una fede risoluta.
E quando non siete riusciti a guarirlo dopo uno o due tentativi
non avete creduto, e a causa della vostra incredulità non è stato
guarito. Con la mia Coscienza Cristica vi dichiaro che se avrete
la convinzione intuitiva nata dalla meditazione, anche se piccola
come un granello di senape, allora potrete dire alla montagna di
difficoltà di sparire ed essa lo farà. La convinzione cosmica di Dio
è onnipotente e ha creato le stelle, i pianeti e gli esseri umani.
Dio sa di essere onnipotente; Egli sente intuitivamente di poter
fare qualsiasi cosa; perciò tutto ciò che pensa di fare, lo fa.
"Così, con la meditazione sempre più profonda, le anime possono
infine acquisire l'onnipotente convinzione intuitiva di Dio. Quando
possiedono questa convinzione intuitiva, le anime comprendono
che tutte le vibrazioni cosmiche della materia e le sue manifestazioni
sono controllate e guidate dalla convinzione intuitiva di Dio.
Realizzando ciò, un'anima può spostare una montagna da un posto
a un altro. Quando le anime avanzate trovano le loro convinzioni
in sintonia con quelle di Dio, allora realizzano la relazione tra
intuizione e materia. Così un'anima avanzata, col potere della sua
convinzione intuitiva, può creare qualsiasi cosa nella materia.
"Tutte le figure e le forme di un sogno sono controllate e manifestate
dall'immaginazione del sognatore. L'immaginazione del sognatore
può creare qualsiasi cambiamento nel sogno che percepisce. Perciò
una persona che può sognare a volontà realizza che nel mondo
dei sogni può creare qualsiasi cosa o qualsiasi cambiamento.
Similmente; il sogno cosmico è sostenuto dalla Coscienza
di Dio, ed io - Cristo - essendo in sintonia con quella Coscienza,
posso creare qualsiasi cambiamento nelle manifestazioni di sogno
del cosmo. Ecco come ho guarito il fanciullo ossesso.
"Ma ricordate, non vi sto dicendo che se immaginerete mentalmente
che una montagna si sposti da un posto a un altro, ciò accadrà.
Solo quando svilupperete la vostra fede con il contatto di
Dio potrete realizzare qualsiasi cosa. Quando acquisirete la
Coscienza Divina che controlla tutte le forme di sogno del cosmo,
allora con quella Coscienza potrete operare qualsiasi cambiamento
dell'universo. Però vi ripeto energicamente che il potere di realizzare
le cose mediante la fede non può venire senza far nulla o
col semplice credo; ma viene con la costante richiesta di Coscienza
Cosmica nella meditazione (preghiera), e rimanendo lontani e
distaccati dalla coscienza corporea mediante digiuni occasionali".

Non con l'Immaginazione

È ispirante sapere che Gesù dice che non si possono avere dei
buoni risultati con l'immaginazione, ma che bisogna comunicare
con la Coscienza Cristica nella preghiera, senza stimolare la
coscienza corporea mangiando spesso. Quelli che meditano
profondamente, e digiunano spesso e si distaccano dalla coscienza
corporea, in ultimo sviluppano l'intuizione e il potere onnirealizzante
della fede o convinzione intuitiva. Gesù dice che anche un minimo di
potere intuitivo può fare meraviglie, più di un grande potere
d'immaginazione. Egli sottolinea che il potere della fede o della
convinzione intuitiva non viene con un credo mentale o una convinzione
intellettuale, ma tramite la preghiera e la meditazione regolare e
profonda, e assoggettando il corpo alla disciplina implicita nel digiuno
e nel vivere morale. E quando la coscienza del devoto sarà
finalmente unita alla Coscienza Cosmica, egli realizzerà di poter
apportare qualsiasi cambiamento nel sogno cosmico.

PERCHÉ TUTTI GLI UOMINI DEVONO DIVENTARE COME BAMBINI


PERCHÉ DIO È UMILE

"Arrivati a Cafarnao, s'avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il


tempio
e gli dissero: 'Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?'. Rispose:
'Si'. Mentre
entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: 'Che te ne pare, Simone? I re di
questa
terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?'.
Rispose:
'Dagli estranei'. E Gesù: 'Quindi i figli sono esenti. Ma perché non si
scandalizzino,
va al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e
vi
troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te'".
(Matteo 17: 24-27).

Gesù disse: "I re della terra non riscuotono tributi dai loro figli;
che ne sono esenti. Similmente, le persone materialiste e mondane
devono necessariamente pagare le tasse ai re della terra, ma noi
che siamo figli di Dio consideriamo tutte le cose del mondo
appartenenti a Dio. Ed essendo figli di Dio, che possiede il cosmo,
anche noi lo possediamo.
"Tuttavia, malgrado nelle nostre menti sappiamo d'essere figli
di Dio, per non offendere l'ordine del mondo facciamo la nostra
parte pagando le tasse. Caro Simone, perché tu sappia che io sono
il Figlio di Dio, ora vedrai la Sua gloria, poiché Egli mi libererà
dall'obbligo terreno di pagare le tasse mandandomi miracolosamente
del denaro attraverso un pesce del mare".

"Giunsero intanto a Cafarnao., E quando fu in casa, chiese loro: 'Di che


stavate
discutendo lungo la via?'. Ma essi tacevano. Per la via infatti avevano
discusso chi
tra loro fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro:
'Se uno
vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti'".
(Marco 9: 33-35).

"Se un devoto vuole essere il primo agli occhi di Dio, deve desiderare
d'essere l'ultimo nella stima del mondo. Dev'essere il più
umile e servire tutti con amore e umiltà, nel più completo oblio
di sé o dell'ego. Chi desidera essere il più grande nel regno dei
cieli deve sforzarsi, finché vive, di contattare la Coscienza Cristica
in meditazione, ed esternamente deve mantenere la sua coscienza
pronta a servire tutti. Non chi desidera essere il primo sarà il più
grande, ma chi - fino al termine dei suoi giorni - vivrà in sintonia
con la Coscienza Cristica, sempre pronto ad essere il servo di tutti.
La sua coscienza diventerà una sola cosa con il Grande Spirito
- la Coscienza Cosmica - e di conseguenza egli sarà considerato
il più grande nei cieli".
Dio non vuole mai essere il primo, perciò serve silenziosamente
tutta la creazione e tutte le creature fino al termine dell'eternità,
senza chiedere nulla in cambio. Stando in amore con tutto, Dio
sente la Sua unità con tutte le creature e le cose. Perciò Egli è
il più grande; non ci può essere nessuno più grande di Dio. Chi
vuol essere il più grande nell'universo dev'essere umile come Dio
e vivere in eterna sintonia con Lui.

"Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 'In


verità
vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete
nel
regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino sarà il
più
grande nel regno dei cieli'". (Matteo 18: 2-4).

Il Bambino Non è Egoista

"Con la verifica della mia conoscenza divina, io vi dichiaro che


se - con la meditazione e l'aiuto di un guru adeguato - non
cambierete la vostra natura mondana guidata dall'ego nella natura
innocente guidata dall'anima, non riuscirete ad innalzarvi sopra la
vostra coscienza corporea e a fare entrare il vostro Sé interiore
nello stato di gioia sempre-nuova della Coscienza Cristica. Sulla
cima montuosa della coscienza dell'ego le gocce di pioggia della
misericordia divina non rimangono; ma nella grande vallata
dell'umiltà infantile (o della mentalità non egoistica) le gocce
misericordiose della divinità si raccolgono sempre in un vasto lago di
saggezza.
"Una persona egotistica identifica l'illimitata coscienza della sua
anima con certi poteri fisici, mentali o astrali, e così crea intorno
a sé una barriera di confine che esclude la maggior parte della
Coscienza Cosmica. Il mio Padre celeste - essendo onnipotente
- non identifica la Sua coscienza con alcun potere, e così non Si
fa limitare dall'egotismo. Mio Padre non Si separa dai Suoi poteri
prendendo coscienza di essi. Egli mantiene le Sue infinite qualità
infinitamente disciolte nell'oceano insondabile della Sua umiltà. Tutti
i buoni e bellissimi bambini fatti nella pura immagine del Padre
sono umili e inconsapevoli delle loro inestimabili qualità. Perciò
ogni devoto che s'innalza sopra la coscienza dell'ego, identificandosi
con le qualità divine dell'innocenza e dell'umiltà, è il più grande nel Suo
regno.
"Dio è il più grande nel Suo regno celeste fatto di beatitudine,
perciò anche l'umile devoto che è uno con Lui è il più grande,
possedendo tutti i poteri di Dio perché non ne vuole nessuno. Ogni
devoto che attraverso la comunione e l'estasi divina assorbe nella
sua coscienza satura di vibrazioni cosmiche le divine qualità dei
bambini, riceve me e manifesta gradualmente la mia onnipresente
Coscienza Cristica. Mentre la persona malvagia che per egoismo
e amore del proprio corpo scandalizza e offende deliberatamente
le divine e innocenti qualità interiori che manifesta la mia Coscienza
Cristica, sentirà gravare sulla sua vita la macina dell'infelicità,
che lo farà annegare negli abissi del mare dell'ignoranza".

Non s'Intende il Bambino Fisico

In queste parole di Cristo, bisogna capire che cosa Gesù intendeva


esattamente quando parlava dell'umile bambino come del più
grande nei cieli. Un umile bambino ignorante può essere caro a
tutti, ma non è certo considerato la più grande anima sulla terra.
Mentre un saggio che contatta Dio in meditazione manifesta
l'innocenza e l'umiltà di Dio.
Le Scritture indù dicono che chi conosce Brahman o lo Spirito
è lo stesso Spirito; perciò il saggio che è uno con Dio è Dio Stesso.
L'egoismo e il segno più sicuro di una persona ignorante. La natura
umile e innocente di un saggio è il segno più sicuro che egli
contatta Dio. C'è un proverbio che dice che pochi pesci in una
piccola vasca fanno molto rumore, mentre le balene e i grandi pesci
che si muovono nell'oceano non creano molto scompiglio. Così
gli egotisti si vantano dei loro piccoli poteri, mentre i grandi Maestri
che nella loro visione divina possono vedere l'intero cosmo
nel battito di un ciglio parlano difficilmente dei loro poteri. Dio
possiede tutti i poteri concepibili nell'universo, ma non li usa mai
per farne mostra; ecco fin dove è umile.
Umiltà non significa falsa mitezza; una simulazione d'umiltà non
fà una persona umile. La persona continuamente impegnata a
sviluppare grandi poteri dentro di sé è talmente assorta nella pratica
che non ne parla mai. E quando una persona è talmente assorta
a fare grandi cose che non ha il tempo di parlarne, allora è realmente
umile; mentre la persona che rimane mentalmente e fisicamente
oziosa, ma immagina di stare facendo grandi cose, passa
tutto il suo tempo parlando di quanto è grande. La persona egotista
parla sempre dei suoi poteri. La persona più umile, essendo
totalmente impegnata con il Grande Dio, non ha tempo di parlare
di sé. Un bel bambino sboccia come un fiore, incapace di
pubblicizzare o di parlare della sua fragranza e bellezza. Perciò un
uomo divino, assorto nella bellezza di Dio dev'essere come un bambino
ignaro delle proprie qualità. Amare i bambini vuol dire adorare
alcune delle più belle qualità di Dio sull'altare dell'amore.
Chiunque pensa che sia una cosa semplice, che se riceve un
bambino in casa sua nel nome di Gesù Cristo Lo conoscerà, è in
errore. Solo quando un devoto svilupperà in meditazione le pure qualità
dei bambini, egli manifesterà gradualmente la Coscienza Cristica.
I Maestri manifestano tutte le qualità - sincerità, franchezza,
non attaccamento, universalità, uniformità di pensiero, parola e
azione, clemenza, veracità, calma, dolcezza, ilarità e mancanza di
preoccupazione - che appartengono a un bambino, meno l'ignoranza di
quest'ultimo.
La persona che non coltiva le summenzionate qualità latenti nell'anima
sarà costantemente torturata da egoismo, dubbi, preoccupazioni,
paure e attaccamenti, che annegheranno la sua pace nell'oceano
dell'infelicità. Come un bambino vive felicemente, confidenzialmente
sicuro della protezione dei genitori, così un uomo divino
abbandona paura, mondanità e vita egoistica, diventando un bambino
divino che dipende completamente dall'onniproteggente potere di Dio.
Tutti i Maestri divini liberati in Dio mantengono le loro individualità
per l'eternità, anche se diventano una sola cosa con Dio.
In altre parole, tutti i Maestri divini liberati sanno d'essere stati
emanati da Dio e quindi si fondono in Lui. Conoscendo Dio in
questo modo, essi comprendono che Egli è diventato i loro molti
Sé, come Cristo, Krishna, Babaji, Lahiri Mahasaya, Sri Yukteswarji e
gli altri santi di Dio.

"Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie
me,
non accoglie me, ma colui che m'ha mandato". (Marco 9: 37).

Gesù disse: "Ogni devoto in sintonia con la mia Coscienza Cristica


che con spirito innocente ama un bambino e le sue qualità
celesti, sentirà la mia presenza nella sua innocente mentalità. Ogni
devoto che espande la sua coscienza con la meditazione profonda,
e quindi può ricevere o essere in sintonia con la mia Coscienza
Cristica, non troverà la sua coscienza limitata dall'Intelligenza
Cristica presente nella creazione vibratoria, ma con la sua Coscienza
Cristica s'innalzerà fino alla Coscienza Cosmica che esiste parimenti
al di là delle vibrazioni creative.

L'Anima Viene Liberata


"Il devoto in sintonia con la Coscienza Cristica non rimane confinato
là, ma attraverso me (Coscienza Cristica) entra in sintonia
con la Coscienza Cosmica. L'anima del devoto che ha bandito la
coscienza dell'ego o del corpo viene liberata e diventa una sola
cosa con l'onnipresente Coscienza Cosmica. Perciò il devoto che
ha poca o nessuna coscienza del corpo, essendo uno con Dio,
secondo la legge metafisica è considerato il più grande".
Gesù non voleva dire che chiunque ama i bambini avrà la Coscienza
Cristica, ma che chiunque ama i bambini con saggezza e
spirito cristico percepirà la Coscienza Cristica in loro. Gesù sottolineò
il fatto che i devoti devono prendere e assorbire le qualità
migliori dei bambini (mancanza d'egotismo, di coscienza corporea,
d'egoismo e d'attaccamento, e presenza di purezza, sincerità,
innocenza, ubbidienza, umiltà, mitezza, amore, fiducia e gioia).
Nei bambini sono manifestate alcune delle migliori qualità della
Coscienza Cristica; perciò Gesù sottolineò che se un devoto fosse
stato in sintonia con alcune delle qualità migliori dei bambini, avrebbe
saputo facilmente come contattare la Coscienza Cristica. Amare
le qualità migliori dei bambini è il modo più facile di praticare
tangibili qualità cristiche nella vita quotidiana.
Inoltre Gesù voleva dire che chi è egoista e si considera grande
viene scacciato dal tempio dei cuori altrui e gettato nel punto più
basso della loro stima. Mentre la persona che ama e serve tutti
senza motivi egoistici diventa il grande imperatore seduto sui troni
di tutti i cuori.

IL VERO SIGNIFICATO DI 'INFERNO'


L'INFERNO DEL DESIDERIO, DOVE 'IL FUOCO NON SI ESTINGUE'

"Giovanni gli disse: 'Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel
tuo
nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri'. Ma Gesù disse: 'Non
glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e
subito
dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è con noi. Chiunque vi
darà da bere un bicchier d'acqua nel mio nome, perché siete di Cristo, in
verità
vi dico che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi
piccoli
che credono, è meglio per lui che gli si metta al collo una macina d'asino e
venga
gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te
entrare
nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco
inestinguibile.
Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita
zoppo, che
esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza,
cavalo:
è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato
con
due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si
estingue'". (Marco 9: 38-48).

"Amati discepoli, non bandite nessuno che opera guarigioni nel


mio nome (attraverso la mia Coscienza Cristica). Non importa se
un uomo ha connessioni esterne con noi oppure no; fino a quando
è in sintonia con la Coscienza Cristica, egli è uno come me e tutti
noi ed ha il diritto di compiere le guarigioni divine, che non possono
essere monopolizzate da nessuno.
"Chiunque pratica la legge divina ha il diritto d'amministrare
la guarigione divina ai figli di Dio afflitti. Chi opera il miracolo
della guarigione divina mediante la vibrazione della mia Coscienza
Cristica non può in alcun modo parlare contro di me, dove la
Coscienza Cristica è pienamente manifestata.

Espansione di Coscienza

"Ogni devoto che non pratica nulla contro i nostri principi è


naturalmente in sintonia con noi. Chiunque vi aiuterà anche solo
con un bicchiere d'acqua quando sarete assetati sarà ricompensato,
a causa della manifestazione della Coscienza Cristica nella coscienza
di tutti. Chiunque è in armonia con voi è in sintonia con la
Coscienza Cristica presente in tutti voi, e sarà ricompensato con
un'espansione di coscienza. Una persona in sintonia con voi attirerà
automaticamente e simpateticamente le qualità della Coscienza Cristica.
"Chiunque perseguiterà in qualche modo un discepolo che è in
sintonia con me e manifesta le qualità divine dei bambini, attirerà
a sé il male, perché è strumentalizzato dalla forza maligna. Chiunque
perseguiterà dei discepoli che hanno la Coscienza Cristica, attirerà
a sé una grande sofferenza fisica e spirituale, molto più grande che
se si legasse una macina intorno al collo e si buttasse nel mare.
"La sofferenza fisica finisce con la morte, ma secondo la legge
del karma la sofferenza spirituale nata da azioni ignoranti continua
dopo la morte, nel mondo astrale e fino all'esistenza post-natale.
"Se l'avidità di denaro (la mano) offende la legge divina e
v'impedisce l'accesso alla spiritualità, distruggete la vostra avidità.
È meglio che mutiliate le vostre qualità mondane, o anche il corpo,
nello sforzo di raggiungere la felicità eterna. È meglio avere la
felicità eterna piuttosto che la felicità corporea che dev'essere gettata
nel fuoco della morte e della sofferenza e nel fuoco inestinguibile
dei desideri materiali.
"Quelli che durante la vita terrena non rinunciano alle loro cattive
abitudini mortali porteranno i vermi torturanti delle loro cattive
tendenze sia nel mondo astrale che nella loro prossima incarnazione,
e saranno bruciati continuamente dal fuoco inestinguibile
dei cattivi desideri sempre più numerosi.
"E se il piede, simbolo d'attività materiale, v'impedisce di meditare
e ottenere il regno della gioia sempre-nuova provata in meditazione,
allora abbandonate con tutti i mezzi molte delle attività
materiali che vi ostacolano. È meglio avere la gioia della vita eterna
piuttosto che il piacere temporaneo procurato da attività materiali
che finiranno nel fuoco sempre crescente dei desideri materiali,
che si propagheranno da un'incarnazione all'altra.
"Chiunque non realizza la felicità celeste, ma rimane immerso
nelle attività materiali, dopo la morte vedrà che i vermi delle
inquietudini lo inseguiranno da un'incarnazione all'altra, e le fiamme
inestinguibili dei desideri materiali lo tormenteranno per molte incarnazioni.
"Se qualche devoto trova il suo occhio o l'intelligenza materiale
in conflitto con le sue aspirazioni spirituali, egli deve cambiarlo
o rinunciarvi. È meglio entrare con la meditazione nel regno della
gioia eterna con l'unico occhio intuitivo della saggezza, piuttosto
che con i due occhi materiali di dualità e relatività rimanere ad
ardere nel fuoco infernale dei piaceri corporei e della miserevole
e insoddisfacente coscienza materiale.
"Ogni persona che s'identifica coi desideri materiali e muore
in quello stato, scoprirà che i vermi dell'intelligenza materiale la
tormenteranno anche nel mondo astrale, e da incarnazione in
incarnazione, con continue tendenze di distrazioni e di desideri per
i piaceri dei sensi. Tale persona, priva di saggezza divina, sarà
bruciata continuamente dal fuoco dei desideri materiali".
Nelle suddette parole, quando dice di gettar via la mano, il piede o
l'occhio per ottenere il regno di Dio, Gesù ha un triplice
messaggio: uno per il martire cristico, uno per il moralista e uno
per lo yogi che cerca d'unire scientificamente la sua anima con lo Spirito.

Coraggio Divino

1) Dopo che Cranmer - un martire del sedicesimo secolo - scrisse


con la mano destra qualcosa contro le sue convinzioni religiose,
mentre stava per essere bruciato al rogo con Latimer gridò: "Latimer,
la mia mano indegna brucerà prima. Noi accenderemo un
tale fuoco (il Protestantesimo) che non sarà mai spento". Sorridendo
Cranmer bruciò prima la mano destra e quindi consacrò tutto
il suo corpo e i suoi piaceri temporanei alle fiamme, ascendendo
coscientemente nella regione celeste dello Spirito.
Sulla croce Gesù rinunciò ai piaceri temporanei del suo corpo
per ottenere la felicità eterna, ma se avesse scelto la felicità corporea
invece dell'eterna felicità della Coscienza Cosmica, forse oggi
- dopo venti secoli - la sua anima sarebbe stata ancora errabonda,
afflitta dai desideri, subendo per molte incarnazioni i morsi dei
vermi delle inquietudini.
Quando vide che la mano il piede l'occhio e tutto il suo corpo
veniva tentato dall'ignoranza satanica, Gesù vi rinunciò perché
- pur se fisicamente menomato - potesse guadagnare la vita eterna
ed anche la risurrezione del corpo menomato.
Facendo questo Gesù fu saggio, perché sacrificando un corpo
temporaneo ereditò la vita eterna. Quelle persone che per il piacere
di un corpo sano rinunciano al desiderio di meditare e di vivere
nella Coscienza di Dio sono folli, perché rinunciano all'immortalità
e alla felicità eterna per godere la breve felicità fisica dei pochi
anni d'esistenza sulla terra.
2) L'individuo morale deve rinunciare alla sua mano o all'amore
del denaro, al suo piede o all'attaccamento alle attività materiali
della vita, e al suo occhio o all'intelligenza mondana, per avere
l'eterna felicità di una morale vita spirituale.

Consiglio allo Yogi

3) Con le sue parole, Gesù dà il seguente messaggio allo yogi:


"Ogni devoto che prova a unire scientificamente la sua anima con
lo Spirito deve sapere che la meditazione è la sola via per ottenere
l'eterna felicità del divino contatto estatico. Durante la meditazione,
il devoto o yogi trova spesso che delle sensazioni nelle mani,
nei piedi e negli occhi - sotto forma di tentazioni dei sensi o di
tentazioni visive di cose belle e di scenari - cercano d'invadere
il suo cervello e distogliere la sua attenzione dal volgere verso
l'unione estatica con la Coscienza Divina e la gioia sempre-nuova
della meditazione. Egli deve vincere questo stato con la meditazione
profonda e la concentrazione mentale, e con l'arte di staccare
la forza vitale dai nervi sensori ottici, uditivi e tattili, come si
fa inconsciamente durante il sonno.
"Quando nella meditazione profonda lo yogi gode dell'eterna felicità
del contatto di Dio, egli realizza che per lui è molto meglio
entrare nel regno della gioia sempre-nuova della meditazione sia
menomandosi (facendo tacere il suo se fisico) o staccando la sua
attenzione dalla coscienza delle sensazioni di tatto, udito, vista,
odorato e gusto".
Quando con la tecnica della meditazione lo yogi impara a staccare
la forza vitale dai cinque sensi, allora scopre che la sua attenzione
viene distaccata dal corpo e unita alla Coscienza Divina. Quando
uno yogi può godere della comunione estatica con Dio distaccando
la sua attenzione dalle sensazioni, allora capisce che non
vorrà più indulgere nella felicità fisica, per la quale dovrebbe rimanere
continuamente ad ardere nel fuoco dei desideri materiali, dei
piaceri dei sensi e delle inquietudini.

Il Fuoco del Desiderio

Perciò lo yogi Gesù dice: "Se le sensazioni corporee e i piaceri


dei sensi t'impediscono di unire la tua coscienza con l'eterna gioia
sempre-nuova della meditazione, allora tagliali staccando la tua
attenzione dalle sensazioni. È meglio essere uniti con la gioia eterna
che si trova in meditazione, piuttosto che rimanere consapevoli
del corpo bruciando costantemente nei fuochi dei desideri nati
dall'amore insaziabile dei piaceri dei sensi e morsi continuamente
dai vermi delle inquietudini".

"Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai
all'uomo per colpa del quale avviene do scandalo!'". (Matteo
18: 7).

Illusione Cosmica

"I guai e le sofferenze fisiche, mentali e spirituali avvengono nel


mondo a causa delle illusioni e dei mali creati da Satana o
dall'illusione cosmica. E a causa della ribellione dell'illusione cosmica
contro le parole di Dio, la presenza di mali o scandali nel mondo
è inevitabile. L'uomo non ha creato la collera, l'avidità, l'egoismo
e il desiderio sessuale; questi furono messi in lui da Satana, insieme
alle qualità divine messe in lui da Dio. Con l'uso del suo libero
arbitrio e con la direzione della saggezza interiore l'uomo può
scegliere di coltivare le virtù istillate in lui da Dio, e diventare per
sempre felice e libero. Mentre guai e la triplice sofferenza visitano
l'uomo che s'identifica con le cattive passioni istillate in lui
dall'illusione cosmica. L'uomo che agisce secondo l'impulso dell'illusione
prende scandali o mali dal suo interno e li trasmette nelle sue azioni,
avvelenandole.
"Per questo dovete staccare coscienza, attenzione ed energia dalla
mano o dal piede quando vengono usati, o stanno per essere
usati, come strumenti del male. Poiché tagliare fisicamente la mano
o il piede o gli organi fisici non distrugge il male in essi. La
distruzione della lingua non distrugge la sua ingordigia; l'ingordigia
dev'essere distrutta dall'interno.
"Con la forza della volontà dovete staccare le correnti e la coscienza
del male da mani e piedi, quando questi stanno per diventare
strumenti del male. Dopo aver interrotto i cattivi impulsi che
spingono mani e piedi a fare il male, gettateli fuori per sempre
da voi e dalla vostra coscienza.

Non Bisogna Tagliare Fisicamente le Mani

"Non vi sto dicendo di tagliare le mani o i piedi che sono stati


strumenti del male, o di gettarli via, perché così facendo distruggerete
soltanto gli strumenti del male, ma non le cattive tendenze
che sono le vere forze che spingono le mani e i piedi innocenti
a commettere il male. Tagliare mani e piedi potrà impedirvi di
fare del male fisico, ma non v'impedirà di fare il male mentale
che è la vera causa del male fisico e della caduta dell'anima. È
meglio per voi entrare nella coscienza del piacere divino e della
vita eterna fermando o menomando o distruggendo per sempre le
vostre inclinazioni per il temporaneo piacere dei sensi. È meglio
per voi rinunciare ai piaceri temporanei per ottenere l'eterna
beatitudine divina della meditazione, piuttosto che permettere agli
organi dei sensi e al sistema nervoso d'essere continuamente usati
per bruciare col fuoco inestinguibile della lussuria fisica. Se
v'identificherete coi piaceri dei sensi; essi vi renderanno
inevitabilmente consapevoli che la sensualità è eternamente
insaziabile e produce una sofferenza ardente come il fuoco.
"Quando siete portati a vedere il male o ad agire secondo il
male, staccate l'impulso dai nervi ottici, disconnettendoli col potere
della concentrazione. Dopo aver fatto questo, distruggete per
sempre l'impulso dell'avidità dai vostri occhi. È meglio per voi
entrare nella Coscienza Cristica aprendo l'occhio onniveggente della
saggezza e dell'intuizione meditativa, piuttosto che usare i vostri
due occhi di relatività e coscienza dei sensi e rimanere così
prigionieri nel tormentoso inferno delle sensazioni insaziabili'".

"Perché ciascuno sarà salato col fuoco, e ogni sacrificio sarà salato col
sale. Il
sale è buono; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete?
Abbiate
sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".
(Marco 9: 49-50).

"Ogni anima deve, con la meditazione, salare o saturare se stessa


col fuoco della realizzazione, perché sia gradita a Dio nel mondo
astrale. Chiunque sacrifica i piaceri materiali troverà la sua anima
salata o saturata col fuoco della realizzazione divina. Il sale è buono
- cioè, quando il fuoco della realizzazione divina o il sapore
divino satura la coscienza umana, essa viene salvata dalla decadenza
della morte e diventa immortale. Questo sale di realizzazione
divina è buono per l'anima e dona l'immortalità. Se però, concentrandovi
sui piaceri materiali e l'orgoglio di essere materialmente
grandi, voi perderete il sapore del sale divino, allora come potrete
risvegliare la vostra memoria divina e condire la vostra anima con
essa, se non acquisendo il sale fresco dell'autorealizzazione attraverso
la meditazione quotidiana e assorbendo la mutua e divina
autorealizzazione della pace con un'assidua buona compagnia?".
Qui Gesù accenna al deterioramento della realizzazione divina
di alcuni suoi discepoli, causata dal loro desiderio d'essere
materialmente grandi. Questo fu evidenziato dal fatto che i discepoli
non poterono guarire il ragazzo posseduto fin dall'infanzia da uno
spirito maligno. Gesù suggerisce che abbandonando tutti i piaceri
materiali e praticando la meditazione i discepoli avrebbero riguadagnato
la loro nuova autorealizzazione; e con il ritrovato sale nuovo
dell'autorealizzazione avrebbero potuto saturare le loro anime,
rendendole immortali nella Coscienza Cristica.

DIO NON HA CREATO LA PUNIZIONE ETERNA

Dev'essere chiaro che con fuoco dell'inferno Gesù non voleva


dire che il grande Dio d'amore ha creato, in qualche parte dello
spazio, delle saettanti lingue di fuoco per bruciare le anime
disincarnate dei peccatori con un cattivo karma. Lo Spirito Celeste,
che è il Padre di tutti i bambini umani, non potrebbe assolutamente
arrostirli vivi per sempre solo perché hanno fatto degli errori
temporanei durante il loro soggiorno sulla terra. Abusando
dell'indipendenza data loro da Dio, le anime soffrono mediante il karma
o per le conseguenze delle loro cattive azioni; oppure si ricompensano
con il loro buon karma o con le azioni virtuose.
Gli esseri umani che agiscono malvagiamente creano cattive
tendenze che rimangono nascoste nel cervello, pronte al momento
opportuno a elargire terribili sofferenze. Al momento della morte
l'anima con cattivo karma porta con sé nel mondo astrale queste
torturanti e scottanti tendenze nascoste (o fuochi dell'inferno).
La parola 'inferno' viene dal latino infernum: posto sotto, nascosto.
La radice greca è helios: sole o fuoco (da cui l'inglese hell).
Perciò la parola fuoco dell'inferno e veramente appropriata per
descrivere il fuoco nascosto delle sofferenze che le cattive tendenze
accumulate possono produrre nella vita terrena o nel mondo astrale.
Un'anima con una cattiva coscienza soffre in questa vita il fuoco
dell'inferno o del dolore, e quando morrà e andrà nel mondo astrale
vivrà le conseguenze del suo cattivo karma come un incubo di
fuoco.
Se un uomo ha delle cattive tendenze, le ha volute, e soffre
sia in questa vita che nel corpo astrale dopo la morte. Come un
assassino è bruciato di giorno dal rimorso della cattiva coscienza
e durante il sonno dal terrore subcosciente, allo stesso modo un'anima
soffre di mali brucianti sia nello stato di veglia della vita
che nel sonno della morte. Il fuoco infernale delle cattive tendenze
nascoste e creato dai mali perpetuati dall'uomo.
Il Padre benevolo non brucerebbe mai eternamente un anima,
fatta a Sua immagine, per gli errori temporanei commessi sulla
terra. Dio, come un giudice giusto, non potrebbe punire
infinitamente un'anima-figlio a causa di un periodo finito di peccati.
L'idea della punizione eterna è illogica. L'anima è fatta per l'eternità
ad immagine di Dio. Neanche un milione d'anni di peccati potrebbero
cambiare il suo sostanziale ed eterno carattere divino. La collera
implacabile dell'uomo contro le cattive azioni dei suoi fratelli
ha creato l'idea sbagliata del fuoco dell'inferno.
Alcune persone si dissanguano lentamente fino a morire,
commettendo suicidio e mostrando di soffrire volentieri l'agonia
fisica della morte per liberarsi dell'acuta e intollerabile agonia mentale
dell'anima.

La Mia Esperienza con un Credente nel Fuoco dell'Inferno

Una volta incontrai una persona anziana vicino a Seattle. Mi


ero seduto vicino al mare, molto ispirato dalla grandezza della sua
divinità. Passata quell'ispirazione, sentii fame e andai nella fattoria
di quest'uomo, in cerca di ciliege. Con le sue guance rosa, l'uomo
sembrava molto felice, e si mostrò gentile e ospitale. Mi venne
un impulso divino e gli chiesi: "Buon uomo, sembrate molto felice,
ma nella vostra vita c'è una sofferenza nascosta". Mi disse: "Siete
un indovino?". Risposi: "No; io dico agli uomini come correggere
le loro vite". Egli disse: "Sapete, noi siamo tutti peccatori e il
Signore brucerà le nostre anime nello zolfo e nel fuoco dell'inferno".
Io risposi: "Come potrebbe un uomo, che con la morte perde
il corpo e diventa un'anima invisibile, essere bruciato dal fuoco
creato dallo zolfo materiale?". Ma egli s'arrabbiò molto e continuò
a ripetere: "Certamente bruceremo nel fuoco dell'inferno". Allora
gli dissi: "Avete ricevuto un telegramma da Dio su questo, che
ci brucerà col fuoco dell'inferno?". Udendo ciò il vecchio si scaldò
sempre più.
Per ammorbidirlo cambiai argomento e dissi: "Che dite della
vostra infelicità e del vostro cattivo figliolo?". Rimase sorpreso dalle
mie parole, ma riconobbe di bruciare costantemente di dolore per
un figlio incorreggibile. Mi spiegò che non riusciva a correggere
suo figlio, e questo dolore era come un fuoco ardente in fondo
alla sua mente. Improvvisamente dissi: "Ho un rimedio per la totale
guarigione di vostro figlio". Gli occhi del vecchio luccicarono
di gioia e sorrise.
Parlando sotto voce con fare misterioso, come se stessi per rivelare
qualcosa di grande che avrebbe cambiato suo figlio, gli chiesi:
"Avete un grande forno con una graticola?". Mi rispose: "Si, perché?".
Gli dissi: "Scaldatelo fino a farlo infuocare. Avete due amici
fidati che non direbbero niente contro di voi?". Mi rispose di nuovo:
"Si, perché?". Allora gli dissi: "Molto bene per voi. Avete delle
corde robuste? Portate gli amici e le corde nello scantinato e
chiamatevi vostro figlio, quindi legatelo mani e piedi e infilatelo nel
forno infuocato".

L'Amore Umano Viene da Dio

L'uomo era furente, e mostrandomi il pugno gridò: "Testa piatta,


dove s'è mai sentito di un padre che brucia il figlio, per quanto
possa essere cattivo?". Risposi: "Questo è esattamente ciò che
volevo dirvi. Adesso vedete chi è testa piatta, voi o io. Voi essere
umano, da dove avete ricevuto quest'istinto d'amore, se non
dall'amore del Padre Divino? Neanche un padre umano può sopportare
il pensiero crudele d'arrostire vivo il proprio figlio, per tirarlo
fuori dalla sua disgrazia. Allora come potete pensare al sempre
amorevole Padre Divino, che ha un cuore infinitamente più grande
del vostro e che permette ai genitori d'amare i loro figli col dono
del Suo amore, come a uno che brucia i figli da Lui creati con
lo zolfo e il fuoco dell'inferno?". Gli occhi del vecchio si riempirono
di lacrime di pentimento, mentre diceva: "Ora so che il Padre
Celeste è un Dio d'amore. Noi ci puniamo con le nostre cattive
azioni, e ci ricompensiamo con le nostre buone azioni".
Nello stato dopo la morte le anime non hanno sensazioni fisiche
e perciò non possono soffrire per scottature risultanti dal contatto
col fuoco. Una persona senza corpo non può essere bruciata dal
fuoco fisico; ma le anime con cattivo karma possono soffrire di
agonie mentali peggiori di brucianti scottature.

"Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i
loro
angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Perché
il
Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che era perduto". (Matteo 18: 10-
11).

"Guardatevi dal disprezzare la coscienza dei bambini, o i loro


piccoli sé. La Vibrazione Cosmica che sento dentro di me e la
celeste Luce Cosmica che vedo dentro di me rivelano che gli angeli
- o i corpi astrali dei bambini che lasciarono la terra senza la
possibilità d'acquisire saggezza - hanno la possibilità di vedere nel
mondo astrale la forma materializzata di qualche essere o santo nel
cui volto splende la coscienza di Dio Padre. La Coscienza Cristica
è apparsa in questo corpo chiamato Gesù affinché, attraverso la
mia coscienza e i miei insegnamenti le anime che s'erano perdute
nelle giungle dei desideri materiali e delle vite mondane potessero
ritrovare la via del ritorno a casa dal Padre".
La parola 'angeli' si riferisce ai corpi astrali o alle forme luminose
di diciannove elementi in cui sono racchiusi le anime disincarnate
con buono e cattivo karma. Il 'Padre che è nei cieli' significa
che un uomo materiale identificato col corpo non può essere
consapevole della presenza di Dio nella materia, mentre con l'aiuto della
meditazione un'anima divina può risvegliare la supercoscienza e
per suo tramite vedere che tutte le differenti forme della materia
sono solo vibrazioni di sogno della Luce e della Coscienza di Dio.
'Padre nei cieli' significa che fino a quando un uomo non vedrà
il mondo intero come luce, e non come materia, egli non potrà
percepire la presenza di Dio nascosto dietro la luce astrale e la
luce della saggezza.
'Faccia del Padre' non significa che Dio ha un corpo con una
faccia. Lo Spirito onnipresente non può essere limitato da una forma
umana materializzata, ma come il freddo può congelare i gas
invisibili di idrogeno e ossigeno in un iceberg, così - grazie al
potere materializzante della volontà di Dio e della devozione del
devoto - il Padre Celeste può materializzarSi in qualsiasi forma. Le
anime dei bambini che vanno prematuramente in una sfera astrale,
vedono il Padre Celeste materializzato in una forma angelica; ma
dopo, benedetti dal potere di Dio, i bambini si reincarnano sulla
terra per esaurire i loro karma e tornare definitivamente da Lui.
'Faccia del padre' significa che l'onnipresente Coscienza di Dio
può riflettersi nel viso di qualsiasi angelo o santo o nel volto di
qualsiasi forma materializzata. Ma in nessuna circostanza
l'onnipresente Coscienza di Dio potrebbe limitarSi a tal punto
da entrare in una forma umana e rimanervi. Questo è impossibile, poiché
se Dio ritirasse la Sua onnipresenza da tutto lo spazio e rimanesse
confinato in una forma, tutti i sistemi planetari perirebbero.
Dio, che ha creato il primo uomo e la prima donna, potrebbe
parimenti materializzarSi in qualsiasi forma desideri, ma Egli non
Si materializza mai in alcuna forma. Dio può riflettere la Sua
onnipresenza in una o più forme, ma non può mai limitare Se Stesso
in una forma.
Grazie alla sua devozione un devoto può vedere Dio in qualsiasi
forma desideri, come Gesù, Krishna o qualche altro santo. Però
Dio non ha mai creato una forma particolare per Se Stesso nella
quale apparire invariabilmente alle anime del mondo astrale o ai
santi di questo mondo, quando essi possono far penetrare le loro
coscienze nel mondo astrale.

Il Peccato Non Può Cambiare l'Anima

Un'anima - che potenzialmente è l'immagine di Dio - può smarrirsi


per un certo tempo nella giungla del cattivo ambiente, ma
nessuna quantità di peccato può cambiare la sua eterna natura
divina. Il peccato è una crosta che nasconde l'anima perfetta fatta
ad immagine di Dio. Quando la crosta viene tolta con la meditazione,
si rivela la perfezione dell'anima.

"Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà


forse le novantanove sui monti per andare in cerca di quella perduta? E se
riuscirà
a trovarla, in verità vi dico che si rallegrerà più per quella che per le
novantanove
che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda
neanche
uno solo di questi piccoli". (Matteo 18: 12-14).

"Sulla terra Dio ha molte anime virtuose che rimangono nell'ovile


della Sua attenzione, ma quando vede che un'anima - facendo
cattivo uso del libero arbitrio e a causa di cattive compagnie - si
perde nelle foreste dell'egoismo e dell'estrema coscienza corporea,
dimenticando di meditare, Dio diventa molto preoccupato per
quell'anima. E per il buon karma passato di quell'uomo, Dio gli manda
un guru-precettore o qualche forma d'aiuto spirituale per riportarlo
nel Suo ovile della virtuosa vita divina.
"Perciò sia alle anime piccole, cioè a quelle che hanno poca saggezza,
che alle anime dei bambini che non hanno avuto la possibilità
d'esaurire il loro karma sulla terra, quando si perdono nelle foreste
delle tendenze materiali e nelle montagne d'ego-coscienza del
mondo astrale, Dio vuole aiutarle a uscire dalle loro sofferenze
karmiche. Così li aiuta a reincarnarsi in posti dove possono esaurire
i loro karma, mediante il Suo aiuto divinamente predisposto,
e liberare le loro anime con la meditazione e la saggezza. Tutte
le anime della terra appartengono all'ovile di Dio; il Pastore invisibile
ha cura di loro. Quando un'anima devia dal retto cammino,
perdendosi nei boschi dell'ignoranza, Dio non vuole che quell'anima
perisca, ed ha sempre cura che il peccatore ritorni in qualche
modo al Suo ovile di vita virtuosa".

"Se un tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se
ti ascolterà, avrai guadagnato il fratello; se non t'ascolterà, prendi con te
una o due
persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se
poi non
ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche
l'assemblea
sia per te come un pagano e un pubblicano". (Matteo 18: 15-17).

"Se in qualche modo tuo fratello agisce erroneamente contro di


te, prendilo in disparte e digli con calma le sue colpe. Se egli t'ascolterà,
allora avrai riguadagnato la buona volontà e l'amore di
tuo fratello. Ma se gli dirai le colpe in pubblico, lo farai arrabbiare
e perderai la sua fiducia, trasformando così tuo fratello in un nemico
permanente. Se invece gli dirai le sue colpe in segreto, egli
capirà che stai cercando di correggerlo con amore e non per scherno.

Come Trattare un Fratello nell'Errore

"E se non volesse ascoltarti da solo, allora prenderai con te uno


o due amici fidati e con buone intenzioni cercherete di cambiare
il fratello. Questo farà conoscere ai testimoni la tua sincera intenzione
di cambiare l'irragionevole fratello. E se il malvagio fratello
non t'ascolterà, prega per lui in chiesa e nel tempio della tua
coscienza divina. Inoltre porta le sue azioni a conoscenza dei maestri
religiosi della tua chiesa, che potranno aiutarti a saldare le
differenze tra te e tuo fratello. Tuttavia, se tuo fratello disdegnasse
il consiglio dei maestri religiosi, allora sia per te come un pagano
o un miscredente nella verità e come un peccatore (o pubblicano)
davanti al tribunale della sua coscienza".
Qui Gesù sottolinea che per risvegliare la coscienza addormentata
di un fratello afflitto dall'errore, perché questi possa ravvedersi
uno deve usare l'influenza delle buone intenzioni sue, di gente
virtuosa e dei maestri religiosi. Se non si correggesse, la persona
errante potrebbe per lo meno rimanere convinta dalla propria
coscienza, stimolata dagli amorevoli e supplichevoli pensieri del
fratello, della gente virtuosa e dei maestri religiosi. Quando però il
fratello malvagio rifiuta d'essere destato da qualsiasi buon metodo,
e meglio lasciarlo solo con la propria coscienza.

"In verità vi dico: quanto legherete sulla terra sarà legato anche in cielo e
quanto
scioglierete sulla terra sarà sciolto anche in cielo. Vi dico ancora: se due di
voi s 'accorgeranno
sulla terra per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve
la concederà. Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, ci sono io in
mezzo
a loro". (Matteo 18: 18-20).

"Con la testimonianza della Vibrazione Cosmica e della Verità


dentro di me, io vi dichiaro che tutte le cattive tendenze che
creerete sulla terra limiteranno la vostra vita terrena, e dopo la morte
quelle stesse tendenze limiteranno anche la vostra anima nel mondo
astrale. E tutte le buone tendenze che scioglierete nella vostra
anima, le stesse vibrazioni delle buone tendenze dopo la morte
espanderanno la vostra anima nel mondo astrale. Questa è la legge
del karma o di causa ed effetto, che è valida sia per le anime
sulla terra che per quelle nel mondo astrale. Le cattive azioni
compiute sulla terra saranno portate nelle vostre anime nel mondo astrale,
e quindi vi reincarnerete in cattivi ambienti. Le buone azioni fatte
sulla terra alla fine vi daranno la libertà e quindi sarete con Dio.
Nel mondo astrale, dopo la morte, le vostre buone qualità terrene
vi daranno l'opportunità di reincarnarvi in un buon ambiente.
"Vi dico ancora che se due di voi s'accorderanno o uniranno
la loro concentrazione durante la vita terrena e pregheranno
profondamente per la realizzazione di qualunque sano desiderio, il
Padre Celeste lo saprà e con la Sua volontà esaudirà il loro desiderio
sulla terra. Ricordate però che la vostra concentrazione unita deve
essere forte e continua per raggiungere il Padre, prima che possiate
aspettarvi che Lui esaudisca il vostro desiderio. Ogniqualvolta due
o tre devoti si radunano insieme e ascoltano in meditazione la
Vibrazione Cosmica dentro di loro, in quella Vibrazione essi
percepiranno la mia Coscienza Cristica".
Qui Gesù spiega la legge del karma. Quando dice 'Se due di
voi s'accorderanno', egli mette in evidenza che quando la volontà
umana è rinforzata da un'altra volontà essa diventa più forte. Quando
le forti volontà unite di due o più persone meditano profondamente
su Dio, le loro volontà vengono mutate nell'onnipotente
Volontà Divina che tutto realizza.

Isolato dall'Egoismo

Ogni anima è figlia di Dio e una riflessione della volontà di


Dio, ma con !'egoismo l'uomo isola la propria volontà dalla Volontà
Divina, e così la limita. Quando però, per mezzo della concentrazione
profonda e dell'unione con altre volontà, un devoto trasforma
la propria volontà nella volontà di Dio, egli ricorda la sua
identità con Dio e quindi riguadagna la sua eredità divina, possedendo
tutti i poteri materiali e spirituali che possiede Dio. Perciò
il devoto non deve aspettarsi la realizzazione della sua volontà e
delle sue preghiere finché non le avrà rinforzate con la compagnia
divina e il contatto di Dio.
Quando Gesù disse: 'Dove due o tre sono riuniti nel mio nome,
ci sono io in mezzo a loro', egli voleva dire che quando due o
tre persone si riuniscono per concentrarsi su Dio, la più forte
concentrazione divina di una persona rinforza la più debole concentrazione
di un'altra. Se però le persone si riuniscono nel nome di
Dio e quindi chiacchierano o pensano a qualcos'altro mentre
esternamente pregano, oppure fanno una serie di azioni meccaniche senza
comunicare con Dio, esse non riusciranno a percepire la coscienza
di Cristo. Ciò che Cristo intendeva e che quando due o più persone
uniscono la profondità delle loro meditazioni e ascoltano il Nome
o il Suono Vibratorio Cosmico, AUM - che emana dalla Coscienza
Cristica - esse possono percepire l'Intelligenza Cristica dentro
la Vibrazione Cosmica.
San Giovanni disse nell'Apocalisse che quando avvicinò lo Spirito
udì una grande vibrazione o il suono cosmico di tutti gli atomi,
quando gli apparve la coscienza del Signore o di Cristo: "Fui rapito
nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di mie una voce
potente come di tromba". La 'tromba' indica la Vibrazione
Cosmica che il devoto sente in meditazione. Il 'giorno del Signore'
indica il giorno o il tempo quando la Coscienza Cristica, Signore
di tutta la creazione vibratoria, appare nella coscienza del devoto
in profonda meditazione.

Il Potere delle Menti Unite


Vaste congregazioni con menti eterogenee hanno trasformato il
tempio di Dio in una sala per conferenze. Le grandi assemblee,
coi loro pensieri agitati, vogliono essere intrattenute con i discorsi
intellettuali e atteggiati di un aristocratico ministro. È meglio che
due o tre o un piccolo numero di anime si riuniscano in luoghi
tranquilli, unendo le loro volontà in meditazione, ascoltando il suono
cosmico che vibra dietro i battiti del cuore, e risvegliando così
la loro intuizione per percepire l'universale coscienza di Cristo,
invece di frequentare vaste assemblee tenute insieme dalla musica
o dalla personalità di un ministro. Poche persone - sinceri
ricercatori - dovrebbero riunirsi, meditare profondamente e
ascoltare la voce di Dio dentro, percependo la Coscienza Cristica e tenendosi
legati insieme dalla loro autorealizzazione.
Invece di grandi chiese costose con un ministro intellettualmente
preparato che fa pubblicità per avere più clienti religiosi, si
dovrebbe dar vita a piccoli centri di meditazione non settari, in
luoghi tranquilli, dove un ministro divino rimarrà in comunione con
Dio, permettendo a pochi ricercatori di venire a meditare con lui
per imparare il modo di comunicare con Dio in compagnia di
poche anime estremamente zelanti che meditano profondamente.
Grazie alle pure vibrazioni di un vero ministro, il piccolo centro
di meditazione attirerà quei pochi devoti che cercano realmente
Dio. Queste anime, con la loro realizzazione, si terranno unite a
un ministro vivente che comunica con Dio. Un vero ministro deve
ascoltare la voce di Dio dentro, e non correre ogni settimana in
biblioteca per preparare i suoi indigesti sermoni domenicali. Gesù
predicava alla gente, e quando aveva finito si ritirava sulle cime
dei monti per comunicare con Dio. Dopo aver fatto questo,
ritornava per dare la sua rafforzata Coscienza-di-Dio ai sinceri
ricercatori. Alle folle egli parlò in parabole, e dalla moltitudine scelse
dei sinceri ricercatori che capivano il significato nascosto delle sue
parabole.

PUÒ LA PREGHIERA OTTENERE IL PERDONO PERCHÉ L'UOMO NON SUBISCA LE CONSEGUENZE


DELLE SUE CATTIVE AZIONI?

"Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: 'Signore, quante volte dovrò
perdonare
al fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?'. Gesù gli rispose:
'Non ti
dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. Per questo il regno dei
cieli è simile
a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu
presentato
uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro
da
restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui, la moglie, i figli e tutto
quanto
possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo
supplicava:
Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del
servo, il
padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo
trovò
un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo
soffocava e
diceva: Paga quanto mi devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava
dicendo:
Abbi pazienza con me e ti pagherò. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece
gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quel che
accadeva,
gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al padrone tutto
l'accaduto.
Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti
ho
condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà
del
tuo compagno, come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in
mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così
anche il
mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro
fratello'". (Matteo 18: 21-35).

"Io ti dico che devi perdonare il peccato di tuo fratello contro


di te non solo sette volte, ma settanta volte sette. E devi perdonarlo
non solo perché è un fratello umano, ma perché è un fratello
divino. Devi ricordare che il regno astrale, governato dall'Intelligenza
Cosmica, dispensa tutto e tutti secondo la legge di causa
ed effetto o del karma. Se avrai perdonato molte volte il fratello
che ti ha offeso molte volte, allora il tuo buon cuore ammorbidito
dal perdono ti attirerà il perdono dalla legge cosmica, sia mentre
vivi sulla terra sia nel mondo astrale dopo la morte. Per questo
devi perdonare il fratello peccatore, perché anche tu possa essere
perdonato dei tuoi peccati contro gli altri e la legge cosmica".
Gesù fa notare che come Dio perdona incessantemente i peccati
dei propri figli, così l'uomo deve seguire l'esempio del Padre
Celeste. La storia del padrone e dei suoi servi illustra l'azione della
legge del karma. Gesù sottolinea che gli effetti delle cattive azioni
già compiute possono essere modificati con la preghiera e le buone
azioni, che sono gli antidoti contro le cattive azioni. Dice anche
che una persona che per mezzo della preghiera ha ricevuto la
misericordia e il perdono divino dalla necessità di subire tutte le
conseguenze del suo karma, deve parimenti imparare a perdonare i peccati
commessi contro di lui dai suoi fratelli pentiti.

La Preghiera Può Cambiare il Karma

Gesù mostra chiaramente che sebbene la legge del karma è quasi


immutabile, tuttavia può essere modificata dalla preghiera divina.
Secondo la legge terrena, gli esseri umani devono necessariamente
soffrire per le loro cattive azioni; ma quando si sintonizzano con
Dio mediante la preghiera profonda e ricordano l'immagine perfetta
dentro di loro, allora - realizzando la loro divinità - non hanno
bisogno di soffrire per gli errori passati. Se però questi esseri umani,
dopo aver ricordato l'immagine divina dentro di loro ed essersi
liberati dal karma, diventassero nuovamente umani non perdonando
i peccati dei fratelli contro di loro, allora si sottoporrebbero
nuovamente al governo dell'esigente legge del karma.
Il solo modo in cui gli esseri umani possono evitare di raccogliere
le conseguenze delle loro azioni passate è quello di cambiare
il loro stato da esseri umani in bambini divini. Un'anima
identificata col corpo può fare delle cattive azioni, e subire la pena secondo
la legge del karma. Ma se con la meditazione l'anima si libera
dall'identificazione col corpo, e si vede come una pura immagine
dello Spirito, allora non è più soggetta alla pena per gli errori
compiuti durante la condizione umana.

Evitare la Pena

Una volta il potente imperatore di un paese s'ubriacò. Travestito,


andò in una taverna del suo stato e durante una lite ruppe
la gamba a un uomo. I proprietari lo portarono da un giudice,
messo al suo posto dal re. Quando il giudice stava per emettere
la sentenza, improvvisamente il re gettò via la maschera ed
esclamò: "Io sono il re che ti ha nominato giudice, e ho il potere di
gettarti in prigione. Come ti permetti di condannarmi?".
Similmente l'anima - che è l'immagine perfetta dello Spirito - durante
la sua identificazione col corpo può commettere del male ed essere
giudicata colpevole dal giudice o dalla legge del karma; ma quando
essa identifica la propria coscienza con Dio - il Creatore del
giudice o della legge del karma - quell'anima reale non può essere
punita dalla legge giudicatrice.
Gesù dice che uno può sfuggire alla legge del karma identificandosi
con Dio. Una volta in grado di far questo egli deve ottenere
il perdono divino perdonando i fratelli che peccano contro di lui;
ma se dopo aver ricevuto il perdono divino del suo karma, quell'anima
diventasse nuovamente umana condannando i fratelli peccatori,
allora s'identificherebbe nuovamente con la vita umana e
tornerebbe ad essere sottoposta alle inscrutabili leggi del limitante
karma. Perciò Gesù dice a ogni anima di rimanere divina essendo
continuamente clemente e amorevole come Dio.
Quando Gesù dice che un uomo deve perdonare i peccati del
fratello, egli intende dire che l'uomo deve dispensare il fratello
colpevole dal subire le conseguenze delle sue cattive azioni.
Secondo le leggi di un paese, un giudice potrebbe condannare un giovane
criminale a tre anni di riformatorio. Ma generalmente il giudice
ha la facoltà di perdonare il giovane, se questi si pente e promette
di comportarsi bene. Perciò, secondo la legge del karma, una
persona che agisce malvagiamente deve raccogliere i risultati delle sue
cattive azioni. Tuttavia se con la preghiera e la meditazione
intensa l'autore del male s'appella a Dio per avere il perdono, allora
Dio - che è il Creatore della legge del karma - può concedergli
la remissione della pena.

Problema Morale

Sorge la domanda: Se un uomo compie una cattiva azione contro


il fratello e viene perdonato da quest'ultimo, è l'uomo libero anche
dall'azione della legge del karma? La risposta è molto difficile. Se
l'uomo colpevole che è stato perdonato si pente e non ripete le
sue cattive azioni, alla fine potrebbe essere liberato dall'agire di
nuovo erroneamente spinto dall'influenza delle tracce subcoscienti
lasciate dalle cattive azioni. E evidente che anche se un uomo
venisse perdonato dai suoi simili per le sue cattive azioni, non
necessariamente troverebbe clemenza dalla legge del karma.
Perciò il modo più sicuro perché una persona sia liberata dagli effetti delle
sue cattive azioni è quello di cauterizzare le sue cellule cerebrali
e la mente con la forza della volontà e con l'energia divina, cancellando
tutte le tracce lasciate dalle cattive azioni.

Attenzione ed Energia Vitale Sono Forze Inseparabili

La meditazione è il modo più sicuro di bruciare interamente


le tracce di tutte le cattive azioni passate. Nella meditazione la
mente viene interiorizzata e contatta la pace supercosciente, che
stimola tutte le tracce delle buone azioni accumulate nel cervello
e agisce contro le tracce delle cattive azioni. Similmente, rimuginare
cattivi pensieri stimola le tracce delle cattive azioni lasciate nel
cervello. L'attenzione e l'energia vitale sono forze inseparabili che
operano nel cervello e nel sistema nervoso durante tutte le attività
fisiche e mentali dell'uomo. Quando l'attenzione è concentrata su
un particolare attaccamento dei sensi, allora l'energia va all'esterno
e s'identifica con quel particolare piacere dei sensi; ma con la
concentrazione profonda su un pensiero buono o cattivo l'attenzione
diviene interiorizzata. Quando un cattivo pensiero viene
interiorizzato dalla concentrazione, esso stimola tutte le tracce di cattive
azioni nel cervello. Quando un pensiero buono viene interiorizzato
dalla meditazione, esso stimola tutte le buone tracce lasciate
nel cervello,
Quando la mente s'interiorizza, essa ritira la forza vitale dal
sistema nervoso e la concentra nelle cellule cerebrali. La forza
vitale concentrata nel cervello dai buoni pensieri della meditazione
profonda ha un carattere pacifico, e così stimola le tracce armoniose
delle buone azioni e brucia completamente le tracce disarmoniche
delle cattive azioni lasciate nelle radici del cervello. Allo stesso
modo, la forza vitale focalizzata nel cervello da un cattivo pensiero
profondo e concentrato stimola le tracce delle cattive azioni e
distrugge le tracce lasciate dai buoni pensieri.

Tre Metodi per Vincere le Conseguenze del Male Passato

Ci sono tre metodi per vincere le conseguenze delle cattive azioni


passate:
1) La meditazione divina è il modo più sicuro per bruciare
completamente le tracce prenatali e post-natali di tutte le cattive azioni
e per stimolare le tracce delle buone azioni.
2) C'è un'altra grandissima tecnica metafisica per mezzo della
quale i grandi maestri e gli yogi si liberano delle tracce accumulate
delle cattive azioni di molte, molte vite. Quando grazie alla
meditazione profonda e all'estasi un uomo identifica la propria coscienza
con quella di Dio, egli cambia il suo stato da quello di un essere
umano con karma a una perfetta immagine di Dio o anima divina.
Quindi la legge del karma, con le sue inscrutabili vie, si presenta
per punire l'individuo trasformato; ma l'uomo dice all'intelligente
legge del karma: "Tu non puoi punirmi per le colpe dell'individuo
che illusoriamente sognavo d'essere prima. Ora, col sorgere della
saggezza, ho ripreso coscienza del mio vero Se, e adesso sono
un'immagine perfetta di Dio già libera dalle catene del karma".
Tuttavia la legge del karma insiste: "Sia ora che sei un maestro che prima
quando eri un comune essere umano, tu sei sempre la stessa anima
e perciò devi pagare per il tuo cattivo karma".

I Maestri Possono Creare dei Corpi col Potere della Visione

Allora il maestro, trovandosi di fronte a questa legge, escogita


un metodo ingegnoso per 'pagare' e assolvere ogni suo debito
karmico. Il maestro o yogi che ha unito scientificamente la propria
anima con Dio vede chiaramente le cattive tracce delle sue azioni
e cerca d'eliminarle in uno o due o in più corpi che crea in visione.
Per esempio, se lo yogi condusse una vita mondana per cinque
incarnazioni, nella sua visione crea cinque corpi che si sottopongono
a quelle esperienze ed esauriscono in poche ore le parti di
cinque vite differenti. Quindi il maestro dice alla legge del karma:
"Grazie alla coscienza divina e all'intensità della mia concentrazione,
ho sperimentato tutte le conseguenze del mio cattivo karma
nella visione materializzata di cinque vite. Ora sono libero".
Bisogna ricordare che questo metodo-visione di bruciare il karma
o i semi delle azioni passate può essere eseguito soltanto da
maestri avanzati che sono in sintonia con la Coscienza Cosmica,
e hanno perciò il completo controllo dell'onnicreativa Energia
Cosmica e possono materializzare visioni o copie di condizioni reali
con il potere della volontà. Le anime ignoranti non imparano la
giusta lezione di un'esperienza neanche ripetendola parecchie volte
per molti anni; ma l'uomo saggio, con la sua concentrazione
profonda, può imparare la verità di un'esperienza in pochi minuti.
3) C'è un terzo modo col quale i grandi maestri possono bruciare
i semi delle loro azioni e di quelle altrui. La crocifissione di Gesù
ci dice come egli bruciò il suo karma e quello dei suoi discepoli.
Gesù non fu crocifisso per volontà di Dio, ma a causa di alcune
sue azioni e per le cattive azioni dei discepoli. Gesù sapeva che
predicare la verità e sfidare i farisei gli avrebbe attirato il karma
della morte, e sapeva anche che per perdonare le cattive azioni
dei suoi discepoli e di altre persone doveva pagare soffrendo nel
proprio corpo. Così Gesù, per amore del supremo guadagno del
contatto di Dio per sé e per gli altri, e per bruciare il proprio
karma e quello altrui, permise coscientemente che il proprio corpo
venisse crocifisso.

Immortalità Conseguita

Gesù rinuncio al proprio corpo per conseguire l'immortalità per


sé e per gli altri. E fu saggio nel far questo, perché sottoponendosi
alla crocifissione non solo riconquistò la libertà per sé e per gli
altri, ma fece risorgere anche il proprio corpo. I grandi yogi e
maestri come Gesù possono offrire i loro corpi o le loro avanzate
coscienze per esaurire in breve tempo il proprio e l'altrui karma,
guadagnando così per sé e per gli altri la libertà dalle inscrutabili
leggi del karma. Non appena un individuo sperimenta i risultati
delle sue cattive azioni, sia in un sogno autocreato o in una visione
in pochi minuti, o nei comuni eventi della vita in un certo numero
d'anni, la legge karmica viene soddisfatta e l'uomo è libero.
Sia che uno vada a New York a cavallo in qualche mese, o in
aereo in poche ore, quando vi arriva ammira la grandezza di quella
città. Similmente, l'elemento tempo non conta nel conseguimento
della libertà dalle leggi del karma. Sebbene Dio sia il Creatore
dell'uomo ed abbia ordinato che la legge di causa ed effetto governi
la sua vita, tuttavia l'uomo è l'arbitro delle proprie azioni. Quando
sceglie d'agire malvagiamente, è secondo il suo decreto e invito
alla legge del karma che crea la propria sofferenza. Similmente,
con le buone azioni egli costringe la legge del karma a ricompensarlo.
É molto importante sapere che l'uomo ha l'assoluta certezza della
sua emancipazione finale, se si sforza energicamente. L'uomo
è essenzialmente ed eternamente fatto ad immagine di Dio, e i
peccati di un milione di vite non possono cancellare la perfezione
della sua anima. Non c'è motivo per cui egli dovrebbe continuare
una vita d'ignoranza e sofferenza. Con i metodi di meditazione
avanzata egli può bruciare velocemente gli errori delle sue molte
vite e diventare libero, riguadagnando la perfezione perduta e
dimenticata della sua anima.

Il Fatalismo Non è Buono

La legge del karma non deve rendere la gente fatalista, ma deve


renderla capace di diagnosticare scientificamente tutti i semi
nascosti delle sofferenze autocreate, perché possano essere
adeguatamente distrutti al momento giusto. Una volta distrutti, i semi delle
cattive azioni non possono germogliare improvvisamente né causare
sofferenza perché si è impreparati.

"Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; e non voleva più andare
per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. S'avvicinava intanto la
festa
dei Giudei detta dei Tabernacoli; i suoi fratelli gli dissero: 'Parti di qui e
và in
Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che fai. Nessuno infatti
agisce
di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose,
manifestati
al mondo!'. Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Perciò Gesù disse
loro:
'Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. Il mondo
non
può odiare voi, ma odia me, perché attesto di lui che le sue opere sono
cattive.
Andate voi a questa festa: io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora
venuto'.
Dette loro queste cose, restò in Galilea. Ma quando i suoi fratelli andarono
alla
festa, allora vi andò anche lui; non apertamente, ma di nascosto. I Giudei
intanto
lo cercavano durante la festa e dicevano: 'Dov'è quel tale?'. E si faceva
sommessamente
un gran parlare di lui tra la folla. Poiché alcuni dicevano: 'E buono!'; e
altri
invece: 'No, inganna la gente!'. Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura
dei
Giudei". (Giovanni 7: 1-13).

Valore del Tempo di Gesù

Alcuni dei molti cercatori di curiosità che seguivano Gesù, ma


non credevano nella sua missione divina cercarono di convincerlo
ad andare apertamente alla festa dei Tabernacoli. Essi affermavano
che Gesù non avrebbe dovuto agire segretamente, tra pochi, ma
apertamente davanti al mondo. Gesù rispose: "La mia vita è guidata
da Dio. Il tempo del Suo comando perché io vada alla festa
non è ancora arrivato ma voi tutti - che siete guidati dai desideri
mondani - potete fare sempre quel che volete. Il mio tempo è
prezioso e divinamente pianificato, ma il vostro tempo è per voi
senza importanza e sempre pronto ad essere speso secondo i vostri
desideri materiali. Voi non siete interessati ad assumervi la
responsabilità d'indicare i difetti del mondo, perciò esso non vi danneggerà
o disturberà. Siccome io amo il mondo e voglio che si salvi,
non m'importa quale punizione pagherò perché indico amorevolmente
ma intrepidamente i suoi difetti".
Qui Gesù mostra che anche le più piccole azioni della sua vita
erano guidate dalla volontà di Dio. Egli non obbediva
meccanicamente a Dio, ma aveva scoperto che la cosa migliore da fare era
lasciare che la sua volontà fosse guidata dalla volontà guidata dalla
saggezza del Padre. Gesù fece notare che tutte le persone che vivono
alla deriva non pianificano le loro vite secondo la saggezza divina.
Non soltanto Gesù guidava la propria volontà secondo la volontà di Dio,
ma compiva ogni azione secondo gli ordini della legge
di causa ed effetto. Grazie alla sua saggezza divina, Gesù sapeva
qual era il tempo migliore per andare alla festa. Le persone comuni,
identificate col corpo, non sanno che le loro vite sono governate
dalla legge di causa ed effetto, e hanno bisogno della pianificazione
divina.

Oltre l 'Astrologia

Alcuni studiano l'astrologia per conoscere l'influenza del loro


karma per mezzo dei pianeti, cercando di controbilanciare le cattive
influenze con la prescienza astrologica. I maestri, invece, vanno
oltre l'astrologia. Essi guidano le loro vite e tutte le loro azioni
con la saggezza divina. Umilmente, ma saggiamente, Gesù rispose
ai suoi fratelli miscredenti che qualsiasi cosa faceva, anche se
comunemente non veniva compresa, era fatta in conformità con la
guida divina.

GESÙ CONFONDE I SUOI CRITICI

"Quando si era ormai a metà festa, Gesù salì al tempio e insegnava. I Giudei
ne erano stupiti e dicevano: 'Come mai costui conosce le Scritture, senza avere
studiato?'.
Gesù rispose: 'La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato.
Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se
parlo
da me stesso. Chi parla da sé stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la
gloria
di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. Non è
stato Mosè
a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perché cercate di
uccidermi?'.
Rispose la folla: 'Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti?'".
(Giovanni 7: 14-20).

"Io non ho preparato nulla come intruglio della mia intelligenza


e immaginazione. I miei insegnamenti non sono miei solo perché
li pronuncio con la mia bocca. Le mie parole, la mia mente, la
mia intelligenza, la mia intuizione, la mia coscienza in tutta la
creazione, sono ispirate dalla coscienza del Padre, per volontà del
Quale sono qui per proclamare il Suo messaggio. Ogni persona
in sintonia con la volontà di Dio saprà che io sono sintonizzato
con la Sua volontà e che predico la verità come desiderato da Lui,
e che non parlo da me stesso o mosso dalla mia ego-coscienza.

Gli Egoisti Sono Lontani da Dio

"Chi parla mosso dalla sua ego-coscienza cerca sempre fama e


gloria per il suo piccolo ego, ma chi dietro alla sua coscienza
percepisce la presenza della Coscienza Cosmica cerca solo di glorificare
e proclamare Dio come suo Creatore. È vero profeta chi proclama
Dio ed è leale a Lui. Chi è fedele a Dio e Lo sente costantemente
dimostrando continuamente la Sua coscienza con la sua vita, non
può fare niente di sbagliato. Non vi diede Mosè la legge di non
uccidere? Tuttavia nessuno di voi obbedisce ai comandamenti divini,
com'è dimostrato dal vostro desiderio di uccidermi. Io so che
questo desiderio è nelle vostre menti, sebbene voi lo neghiate".
Gesù non imparò in nessuna scuola normale. Il suo
ammaestramento e la sua saggezza venivano dalla Coscienza
Divina, che egli aveva acquisito nelle vite precedenti. Gesù mise in rilievo
che
tutta la sua vita era guidata da Dio e che egli stava cercando di
proclamare Lui e non sé stesso. Inoltre disse che poiché stava cercando
di fare la volontà di Dio, non poteva avere alcun pensiero
ingiusto dentro di sé; mentre erano i Giudei - che erano egoisti
e non obbedivano alla legge divina data da Mosè - che nutrivano
pensieri ingiusti.

"Rispose Gesù: 'Un'opera sola ho fatto, e tutti ne siete stupiti. Mosè vi ha


dato
la circoncisione - non che essa venga da Mosè, ma dai patriarchi - e voi
circoncidete
un uomo anche di sabato. Ora se un uomo riceve la circoncisione di sabato
perché
non sia trasgredita la Legge di Mosè, voi vi sdegnate contro di me perché ho
guarito
interamente un uomo di sabato? Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate
con retto giudizio!'". (Giovanni 7: 21-24).

Con 'Un'opera sola ho fatto', Gesù si riferisce alla guarigione


dell'uomo infermo nella piscina di Betzaeta, di sabato, che aveva
provocato la collera omicida dei farisei contro di lui (Giovanni 5: 1-18).

Guarire di Sabato

Malgrado la legge mosaica proibisse il lavoro servile di sabato,


in quel giorno la circoncisione era permessa. Gesù mostra l'incoerenza
dei suoi critici che permettevano la purificazione inferiore
simbolizzata dal rito della circoncisione, mentre s'opponevano al
totale ringiovanimento (fisico e spirituale) compiuto di sabato dal
Signore per l'uomo che 'era infermo da trentotto anni'.
"Non giudicate le azioni degli altri da un punto di vista frettoloso
e superficiale, ma giudicate secondo il motivo interiore che vi
sta dietro".
"Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: 'Non è lui quello che cercano
d'uccidere?
Ecco che parla liberamente, e non gli dicono nulla. Forse che i capi abbiano
riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiano di dov'è; il
Cristo invece,
quando verrà, nessuno saprà donde sia'. Allora Gesù, mentre insegnava nel
tempio,
esclamò: 'Dunque voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono
venuto
da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo
conosco,
perché vengo da lui ed egli mi ha mandato'". (Giovanni 7 : 25-29).

La gente, sapendo che i farisei volevano la vita di Gesù, si


chiedeva stupita perché egli stava insegnando apertamente durante la
festa dei Tabernacoli. Forse i governanti s'erano convinti che Gesù
era il Messia? Molti si stupivano, ma altri - riferendosi a qualche
credenza tradizionale che la famiglia d'origine del Messia sarebbe
stata misteriosa - rifiutavano di credere in Gesù come Cristo, perché
conoscevano la sua famiglia a Nazaret.
Gesù disse: "Voi tutti mi conoscete come figlio di Giuseppe e
conoscete il luogo della mia casa terrena, ma non sapete che io
non sono venuto sulla terra per mia volontà, o spinto esclusivamente
dall'irresistibile influenza del mio karma passato. Il mio desiderio
di venire sulla terra è stato per agire come ambasciatore
di mio Padre.
"Mio Padre esiste veramente nello spazio, anche se voi non Lo
percepite nella vostra vita o intelligenza; ma la mia Coscienza
Cristica è un riflesso della Coscienza Cosmica di mio Padre, perciò
io Lo conosco. Anche la mia coscienza universale viene da Lui".

Ambasciatore Divino

Il fatto che Gesù disse che era venuto dal Padre e che era stato
mandato da Lui non significa che per molte vite egli non avesse
fatto uno sforzo cosciente per conoscere Dio. Dopo aver ottenuto
un alto stato di coscienza, Gesù fu scelto come ambasciatore
dell'Infinito.
Con lo stato avanzato della sua coscienza Gesù sapeva che lui
e tutti gli esseri erano stati originariamente mandati sulla terra
per volontà di Dio. Gli esseri che non realizzano questa verità
fanno cattivo uso del libero arbitrio dato loro da Dio e s'identificano
coi desideri mortali, reincarnandosi continuamente in questo
mondo di dolore. Tutte le anime che vengono sulla terra secondo
la volontà di Dio e conducono una vita guidata dalla saggezza e
dalla volontà divina, ritornano a Dio dopo aver adempiuto i loro
scopi divini sulla terra.
Quando Gesù disse 'Non sono venuto da me', voleva dire che
non era venuto perché obbligato dai desideri terreni che causano
la reincarnazione. Essendo molto avanzato spiritualmente, Gesù
non venne solo per bruciare i semi d'azioni che potevano essergli
rimasti dalle vite passate, ma venne chiaramente per compiere la
missione di Dio.
Gesù avrebbe potuto bruciare tutti i suoi semi d'azioni nel
mondo astrale, senza avere affatto bisogno di ritornare sulla terra.
Gesù era altissimamente avanzato in Spirito, e aveva pochissimo karma
da bruciare; perciò per lui non era affatto necessario nascere
sulla terra. Per questo disse: "Sono venuto sulla terra scelto dallo
Spirito, e non spinto dal karma del mio sé o ego".

"Allora cercarono d'arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso,


perché non era ancora giunta la sua ora. Però molti della folla credettero in
lui, e
dicevano: 'Il Cristo quando verrà, potrà fare segni più grandi di quelli che ha
fatto
lui?'. I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui;
perciò i
sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. Gesù disse:
'Per
poco tempo ancora sono con voi, poi vado da chi mi ha mandato. Voi mi
cercherete,
e non mi troverete; e dove io sono, voi non potrete venire'. Dissero dunque tra
loro
i Giudei: 'Dove mai andrà, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli
che sono dispersi fra i Gentili e ammaestrerà i Gentili? Che discorso è questo
che
ha fatto: Mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potrete
venire". (Giovanni 7 : 30-36).

"Solamente per poco tempo il mio corpo rimarrà con voi sulla
terra. Quindi la mia anima e la Coscienza Cristica in essa si uniranno
nella Coscienza Cosmica dalla quale provengono. Allora alcuni
di voi realizzeranno l'importanza della mia vita e mi cercheranno,
ma sarà troppo tardi. Per quel tempo io sarò nella dimora
di mio Padre, nella Coscienza Cosmica, dove le vostre coscienze
non possono giungere. Anche in questo momento io percepisco la
mia Coscienza Cristica come l'Eterno Presente che la vostra
coscienza non può comprendere. Quando il mio corpo sarà
sottoposto alla crocifissione, la mia Coscienza Cristica rimarrà la stessa,
conoscendo l'Eterno Presente. Tutto questo è oltre la comprensione
della vostra coscienza materiale".

Opportunità Unica

Qui Gesù mise in evidenza l'opportunità unica che la gente d'allora


ebbe in lui come incarnazione della Coscienza Cristica. La
gente comune non conosce la Coscienza Cristica: ma al tempo di
Gesù anche la gente ignorante ebbe l'opportunità di vedere coi
propri occhi la Coscienza Cristica manifestata nel corpo di Gesù.
Tuttavia, a causa della loro perversione, gli uomini non utilizzarono
questa grande opportunità per seguire Gesù ed essere redenti.
Egli disse che dopo la Sua partenza molti si sarebbero svegliati
e l'avrebbero cercato, ma non l'avrebbero trovato. Gesù parlò in
particolare dello stato della coscienza universale presente in lui,
e descrisse il suo stato come la coscienza dell'Eterno Presente.
Nello Spirito non c'è né passato né futuro, ma solo la coscienza del
presente. Gesù espresse quella coscienza dicendo 'Dove io sono'.

L'Eterno Presente

Gesù sapeva che sia che era nel corpo o nello Spirito dopo la
crocifissione avrebbe sempre percepito l'Eterno Presente. La
coscienza dell'Eterna Presenza non può essere conseguita dai comuni
mortali, ma solo dai grandi devoti. Quando l'avanzato devoto percepisce
Dio come eterno, dentro di lui svanisce la coscienza di
passato e futuro. Egli percepisce continuamente che è per sempre,
e non che era o che sarà esistente per sempre. Ecco perché Gesù
disse: "Dove la mia coscienza è, sperimentando l'Eterno Presente,
quello stato la vostra coscienza non l'ha realizzato".
Non comprendendo il significato interiore delle parole di Gesù, i
Giudei cominciarono a interpretarle in molti modi sbagliati.

"Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, levatosi in piedi Gesù


esclamò
ad alta voce: 'Chi ha sete venga a me, e beva. Da chi crede in me, come dice la
Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno'. Questo egli disse
riferendosi
allo Spirito che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui:
infatti lo
Spirito non era stato ancora dato, perché Gesù non era stato ancora
glorificato". (Giovanni 7: 37-39).

"Se un uomo è esasperato dai desideri e non ha trovato pace,


se uno ha sete del regno della Coscienza Divina e della beatitudine
eterna, che egli sintonizzi la sua coscienza con la Coscienza Cristica
dentro di me; che egli beva le acque immortali della beatitudine
che sgorga da lì. Le sacre Scritture hanno profetizzato
(per esempio, Isaia 58: 11) che ogni persona che con attenta concentrazione
e devozione sintonizzerà la propria coscienza con la Coscienza
Cristica, vedrà che dal suo seno - o dal plesso solare nella regione lombare
- sgorgheranno molti fiumi di luce o forze vitali, liberati dalle regioni
dei sensi attraverso la meditazione, che trasporteranno la sua coscienza
verso lo Spirito nel cervello".

Cristo dà Profonde Istruzioni Yoga

Qui Gesù descrive come i devoti, come i grandi yogi dell'India,


potrebbero soddisfare la sete dei desideri mortali controllandoli con
la rinuncia e unendoli in meditazione con la gioia eterna e
sempre-nuova di Dio. Per la persona comune la frase di Gesù 'Da chi
crede in me, come dice la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno
dal suo seno', può essere insignificante; ma queste parole sono
molto care allo yogi che cerca di unire scientificamente la sua
coscienza con la coscienza interiore.
Ogni devoto che conosce la tecnica di concentrazione yoga sa
che quando la concentrazione s'interiorizza egli sente che la forza
vitale e l'attenzione vengono ritirate dai nervi motori e sensori
e dal cuore, e vengono accumulate nella regione coccigea. Durante
la meditazione profonda, la coscienza e la forza vitale accumulate
nella regione coccigea cominciano a muoversi attraverso il plesso
sacrale, lombare, dorsale, cervicale e midollare, fino a raggiungere
lo Spirito nel cervello.

'Fiumi di Luce'

Lo yogi in meditazione profonda vede la sua coscienza e forza


vitale sotto forma di luminosi fiumi di luce che scorrono dalla regione
coccigea, sacrale e lombare (o dal seno, che copre queste
regioni) fino all'oceano di luce dello Spirito nel cervello. Questi
fiumi di luce non sono altro che forze vitali e coscienza ritirate
dalle regioni dei sensi con la meditazione e rivoltate lungo i plessi
fino allo Spirito. Chi non può comprendere quest'esperienza
tecnico-metafisica deve pensare che la coscienza che scorre attraverso i
cinque fiumi di vista, udito, odorato, tatto e gusto rende l'uomo
cosciente della materia; ma quando, con la meditazione, la coscienza
e la forza vitale sono effettivamente ritirate dai cinque sensi,
sembrano come tanti fiumi di luce (o di forza vitale, coscienza e molte
altre forze nella spina dorsale) che scorrono in alto verso l'oceano di
luce dello Spirito nel cervello.
Gesù voleva dire che non solo quelli che credevano
intellettualmente in lui, ma soprattutto quelli che erano in sintonia con la
sua Coscienza Cristica e lo Spirito Santo, o la Vibrazione Creativa,
avrebbero compreso il significato delle sue profonde parole circa
i 'fiumi d'acqua viva' che sgorgano dall'interno del devoto.

"Udite queste parole, alcuni fra la gente dicevano: 'Questi è davvero il


profeta!'.
Altri dicevano: 'Questi è il Cristo!'. Altri invece dicevano: 'Il Cristo viene
forse dalla
Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide
e da
Betlemme, il villaggio di Davide?'. E nacque dissenso tra la gente riguardo a
lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le
guardie
tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei, che dissero loro: 'Perché
non
l'avete condotto?'. Risposero le guardie: 'Mai un uomo ha parlato come
quest'uomo!'.
Ma i farisei replicarono: 'Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? Forse
gli ha
creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? Ma questa gente, che non conosce
la
Legge, è maledetta!'. Disse allora Nicodemo, uno di loro, che era venuto
precedentemente
da Gesù: 'La nostra Legge giudica forse un uomo prima d'averlo ascoltato
e di sapere ciò che fa?'. Gli risposero: 'Sei forse anche tu della Galilea?
Studia e
vedrai che dalla Galilea non sorge profeta'. Poi ciascuno tornò a casa sua".
(Giovanni 7 : 40-53).

Che Cristo sarebbe venuto dalla casa di Davide (2 Samuele 7: 12)


e dalla città di Betlemme (Michea 5: 1) era stato predetto nelle
sacre Scritture ebraiche. Così Gesù, nato dalla casa di Davide a
Betlemme, aveva soddisfatto le attese messianiche degli Ebrei,
sebbene i suoi accusatori non smettessero d'investigare sull'argomento
e lo considerassero uno venuto dalla Galilea. Nicodemo, il fariseo,
tentò una moderata difesa del Signore, che egli adorava in segreto
(Giovanni 3: 2), ma non poté influenzare coloro che erano determinati a
uccidere Gesù.
PERCHÉ GESÙ PERDONÒ LA DONNA SORPRESA IN ADULTERIO

"Allora Gesù s'avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo
nel
tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli
scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel
mezzo,
gli dicono: 'Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora
Mosè
nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?'.
Questo
dicevano per metterlo alla prova e per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si
mise
a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il
capo e
disse loro: 'Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei'.
E chinatosi
di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno dopo
l'altro,
cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Sicché Gesù rimase solo, con la
donna
là in mezzo. Alzatosi, allora Gesù le disse: 'Donna, dove sono? Nessuno ti ha
condannata?'.
Ed essa rispose: 'Nessuno, Signore'. E Gesù le disse: 'Neanch 'io ti condanno;
và e d'ora in poi non peccare più'". (Giovanni 8: 1-11).

In queste parole Gesù mostrò suprema saggezza, compassione


e abilità spirituale nel trattare una situazione molto difficile. Egli
lanciò una bomba contro gli ipocriti santarelli che nascondevano
i loro peccati ed erano venuti sia per condannare la donna
colpevole che per accusare Gesù d'infrazione alla legge, se avesse osato
mostrarle compassione, ignorando così la legge di Mosè. Gesù voleva
dire: "Voi tutti, essendo peccatori, dovreste gettare pietre e
calunnie prima di tutto su voi stessi".

Applicazioni Pratiche

Questo detto di Gesù è applicabile a vari aspetti della vita, e


può essere usato nei seguenti modi: 1) Solo l'uomo spirituale libero
dal peccato ha il diritto di scagliare la pietra del criticismo all'uomo
materiale, per svegliarlo. 2) Ogni persona senza peccato può
lanciare una pietra d'ammonimento a un peccatore. 3) Non
criticate nessuno per nessuna colpa, se voi stesso non ne siete libero.
Chi non è libero dall'ignoranza non ha il diritto di criticare un
altro per la sua ignoranza spirituale. Se uno non è libero da un
particolare attaccamento dei sensi, non deve criticare gli altri che
per caso possiedono la stessa debolezza. Solo chi non fa errori
sociali può fare osservazioni sugli errori degli altri riguardo alla
condotta sociale. Soltanto chi non fa errori di lavoro può giustamente
criticare gli errori di lavoro degli altri.
Gesù disse: "Anch'io, con la mia intelligenza e saggezza divina,
non ti condanno davanti a Dio, anche se ignorantemente tu hai
peccato. D'ora in avanti continua la strada della vita nella giustizia.
La Coscienza Cristica in me t'ha salvata dal subire le conseguenze
delle tue azioni adultere. Ecco perché né gli uomini né
io ti condanniamo per le tue peccaminose azioni passate. Non
identificare la tua mente con le insaziabili abitudini d'adulterio, che
danno un piacere temporaneo ma distruggono la gioia dell'anima.
Poiché se ripeterai le tue azioni peccaminose, distruttive della vera
gioia, esse si svilupperanno in una salda abitudine e tu sarai
costretta ad agire peccaminosamente anche contro la tua volontà.
Più diventerai schiava dei sensi, e più subirai la condanna fisica,
mentale, sociale, morale e spirituale. Presa nella trappola di una
cattiva abitudine, ti sarà molto difficile essere perdonata o liberata
da te stessa o dall'aiuto altrui".

"Di nuovo Gesù parlò loro: 'Io sono la luce del mondo; chi segue me, non
camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita'". (Giovanni 8:
12).

"L'intelligenza Cristica che io vedo dentro di me emana la Luce


o l'Energia Cosmica dalla quale s'è sviluppato il mondo della materia
o cosmo fisico. Il devoto che segue il sentiero della meditazione
e porta la sua coscienza attraverso gli stati beati della subcoscienza
e della supercoscienza, in ultimo perviene allo stato benedetto della
Coscienza Cristica. Il devoto che riesce ad ottenere la Coscienza
Cristica e diventa così conscio della presenza della sua coscienza
in tutta la materia e la creazione vibratoria, non cammina o non
si muove più nell'oscurità o nelle limitazioni dell'ignoranza e della
coscienza umana, ma trova la sua forza vitale unita alla Luce
Cosmica o Energia Cosmica, che è la sorgente di tutte le creature
viventi e degli oggetti in cui la vita è potenzialmente presente".

Definizione di Spirito

In queste parole Gesù dà nuovamente un'esposizione e definizione


scientifica dello Spirito dentro di sé. La Coscienza Cosmica
o Dio Padre proiettò la Vibrazione e l'Energia Cosmica. Quindi
Dio Padre Si proiettò nella creazione e nell'energia vibratoria come
Coscienza Cristica. Un'anima comune è consapevole della sua
coscienza e forza vitale limitata dal corpo; ma Gesù e i devoti
spiritualmente avanzati come lui vedono i loro corpi come il cosmo
fisico e le loro vite come l'Energia Cosmica che sostiene il cosmo
fisico. Inoltre essi realizzano la Coscienza Cristica presente nella
creazione come la propria coscienza. Le parole 'Io sono' si riferiscono
alla Coscienza Cristica. La 'Luce del mondo' si riferisce
all'Energia Cosmica che si materializza e appare come il cosmo fisico.
Molti cosiddetti Cristiani che credono che Gesù era la 'Luce
del mondo' e seguono le dottrine teologiche cristiane interpretate
intellettualmente, ma non meditano mai, non capiranno mai
veramente perché Gesù si definì la 'Luce del Mondo', né sapranno
quale tipo di chiesa e di ricerca spirituale li potrebbe portare a
conseguire lo stato di Coscienza Cristica.

Intelligenza Segreta

Gesù aveva già detto: "Mi cercherete e non mi troverete; e dove


sono io, voi non potrete venire". Così Gesù profetizzò sui moderni
Cristiani intossicati di teologia che cercano Cristo nell'erronea via
teologica e non lo trovano; e poiché non sollevano, con la
meditazione, le loro coscienze dal piano fisico al piano della Coscienza
Cristica, essi non la raggiungeranno mai.
I teologi Cristiani dipingono Gesù Cristo limitato da una forma
e dalle bellezze di una figura umana, ma le anime che per mezzo
della meditazione hanno identificato le loro coscienze con l'universale
e onnipresente Coscienza che s'era manifestata in Gesù vedono il
cosmo come il corpo di Cristo, l'energia in esso come la sua
vita, e l'Intelligenza segreta in esso come la sua Coscienza Cristica.
E adorando Cristo nel tempio autocostruito della meditazione e
dell'autorealizzazione che si può essere un vero cristiano, e riuscire
a portare la Coscienza Cristica che era in Gesù a una 'seconda
venuta' dentro l'anima del devoto.

"Gli dissero allora i farisei: 'Tu rendi testimonianza a te stesso; la tua


testimonianza
non è vera'. Gesù rispose: 'Anche se io rendo testimonianza a me stesso, la mia
testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Mentre voi non
sapete
da dove vengo ne dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico
nessuno.
E anche se giudico il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il
Padre
che mi ha mandato. Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due
persone
è vera: sono io che rendo testimonianza a me stesso, ma anche il Padre, che mi
ha mandato, mi rende testimonianza'". (Giovanni 8: 13-
18).

"Poiché so per divina memoria che la coscienza nel mio corpo


è venuta dall'onnipresente Coscienza Cristica e che infine la mia
coscienza si fonderà in essa, perciò la mia mente non è limitata
dall'ego identificato al corpo, ed io posso testimoniare su di me
o sulla natura della mia Coscienza Cristica senza alterarla con la
limitazione dell'ego fisico. Le persone egotistiche spesso esagerano
quando parlano di loro; ma io, che sono la vera Coscienza Cristica
manifestata attraverso la mia coscienza, non posso esagerare o dire
il falso quando parlo di me. E siccome voi non sapete come la
Coscienza Cristica e discesa in questa forma fisica chiamata Gesù
o dove andrà la coscienza in essa dopo la crocifissione del corpo,
per questo state giudicando secondo la carne o secondo il giudizio
mondano e le limitazioni fisiche.

Non un Giudizio Fisico

"La Coscienza Cristica in me vede ogni uomo fatto ad immagine


dell'Infinito, perciò io non giudico o valuto l'uomo secondo la sua
apparenza fisica o mentale. Tuttavia, usando la mia onnisciente
Intelligenza Cristica posso vedere quanto un'anima è identificata
con la sua apparenza fisica. Tutto ciò che la mia Intelligenza
Cristica giudica della natura fisica dell'uomo è vero. Se la mia
coscienza fosse sola o isolata dalla Coscienza Divina, allora il mio
giudizio sarebbe limitato e soggetto ad errore; ma poiché la mia
coscienza è satura di saggezza divina, il mio giudizio su tutto è vero.
"Sta anche scritto nella vostra legge umana che la testimonianza
di due persone è vera. Io - la mia coscienza umana - manifesto
la coscienza del mio Se o la Coscienza Cristica presente in tutta
la creazione vibratoria. E la Coscienza Cristica in me e la
manifestazione della Coscienza Cosmica che esiste al di là della
creazione vibratoria".
Le persone egotiste non dovrebbero parlare di sé e dei loro meriti,
perché in genere esagerano le loro virtù; ma Gesù disse che
poiché era uno col Padre, ogniqualvolta avesse parlato di sé avrebbe
parlato solo del Padre Celeste. Perciò era naturale che con la
sua saggezza divina non egoica Gesù parlasse di sé.

"Allora gli dissero: 'Dov'è tuo padre?'. Rispose Gesù: 'Voi non conoscete né
me
né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio'. Queste parole
Gesù
le pronunciò nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo
arrestò,
perché non era ancora giunta la sua ora". (Giovanni 8: 19-20).

"Voi non avete comunicato con la Coscienza Cristica dietro la


mia coscienza, né con la Coscienza Cosmica - mio Padre e Creatore.
Se - tramite la meditazione - aveste comunicato con la Coscienza
Cristica dentro di me, allora avreste conosciuto anche la
Coscienza Cosmica, la cui sola riflessione nella creazione è la
Coscienza Cristica". Gesù fa notare che se un devoto potesse
sintonizzarsi con la Coscienza Cristica nella creazione vibratoria,
percepirebbe automaticamente la Coscienza Cosmica esistente al di
là della creazione vibratoria.

"Gesù disse loro di nuovo: 'Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel
vostro
peccato. Dove vado io, voi non potete venire'.
(Giovanni 8: 21).

"Io seguo la via indicata dalla Coscienza Cristica in me, e quando


un giorno me ne andrò dalla terra, voi cercherete di seguirmi,
ma non trovandomi morirete col vostro cattivo karma e sarete
soggetti alla reincarnazione. A meno che non meditiate profondamente,
nello stato attuale della vostra coscienza non potete comprendere la
Coscienza Cristica, in cui e stata assorbita la mia coscienza umana".

"Dicevano allora i Giudei: 'Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado
io, voi non potete venire?'. Inoltre diceva loro: 'Voi siete di quaggiù, io
sono di
lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che
morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono (Lui), morirete
nei
vostri peccati'". (Giovanni 8: 22-24).

"Voi anime legate alla terra e impigliate nei desideri materiali,


vi reincarnate da un posto all'altro in questo mondo di vibrazioni
grossolane. La mia anima proviene dalle più sottili regioni di buone
vibrazioni del mondo astrale. Le vostre anime sono incatenate
a questo mondo dai desideri terreni, ma il mio Spirito - sebbene
rinchiuso in un corpo che si muove sulla terra - non appartiene
a questa sfera terrena di vibrazioni grossolane.
"Per questo vi dico che le vostre anime, anche se immortali,
faranno tuttavia parecchie volte l'esperienza della morte mediante
la legge del karma e la reincarnazione. Le vostre vite spirituali
moriranno, seppellite nel sepolcro delle vostre errate azioni
peccaminose. E siccome non credete che la Coscienza Cristica in
me è il riflesso della Coscienza Cosmica, non farete lo sforzo di scoprire
la Coscienza Cristica nelle vostre anime. Questo peccato d'ignoranza,
di non cercare di realizzare la presenza dell'universale Coscienza
Cristica dentro di voi, seppellirà le vostre anime sotto i peccati
autocreati dell'ignoranza".
Qui Gesù parla della gente comune che viene da quaggiù; cioè,
le persone mondane, a causa del loro karma materiale, continuano
a reincarnarsi da un posto all'altro quaggiù o sotto l'influenza delle
vibrazioni terrene.

Sotto Vibrazioni Terrene

La parola 'lassù', in 'Io sono di lassù' , significa che Gesù proveniva


dalle regioni vibratorie più sottili. Dicendo 'Io non sono di
questo mondo', Gesù voleva dire che la sua Coscienza Cristica
era onnipresente nell'intero universo e non era limitata in un punto
dello spazio chiamato 'mondo'. 'Morirete nei vostri peccati' significa
che la loro vita spirituale era sepolta sotto i peccati dell'ignoranza.
Quando Gesù usa le parole 'lo sono Lui', sta usando
una proposizione che è stata usata dai maestri indiani prima e dopo
di Cristo. Swami Shankara usò spesso nei suoi scritti la parola
Soham, che significa 'Io sono Lui'.
Pronunciando spesso 'lo sono Lui', le persone materialiste possono
sviluppare l'ego invece della Coscienza Divina. In realtà tutte
le anime possono dire 'lo sono Lui', ma è meglio dirlo quando
uno ha coscientemente ristabilito la propria identità con Dio. L'oceano
può esistere senza le onde di superficie, ma le onde non
possono esistere senza l'oceano. Dio può esistere senza la creazione
o le creature che vivono in essa, ma le creature non possono esistere
senza Dio. E un errore per l'onda pensare 'lo sono l'oceano'
è meglio per la gente comune pensare 'Dio è in me' piuttosto che
'Io sono Lui' . Le anime che hanno realizzato la Cristità possono
dire 'Io sono Lui', Con 'Io sono Lui' Gesù intendeva che la Coscienza
Cristica ch'egli percepiva dentro di sé era una sola cosa
con la Coscienza Cosmica. Gesù sentiva: "La mia coscienza nella
creazione vibratoria è una sola cosa con la Coscienza Cosmica al
di là della creazione".
Quando Gesù disse 'Perché se non credete che io sono Lui,
morirete nei vostri peccati', egli voleva dire che coloro che
s'identificano col corpo, e non meditano, non possono realizzare che
l'anima è un riflesso dello Spirito (Io sono Lui). Le anime divine che
vivono sulla terra identificate con la Coscienza Cosmica non creano
desideri umani o karma, e così, al momento della morte, diventano
tutt'uno con lo Spirito. Mentre le anime che vivono sulla
terra inconsapevoli dell'immagine divina in loro creano karma terreno
o peccati; e quando muoiono con questi desideri terreni inappagati,
devono reincarnarsi di nuovo per appagarli.

"Allora gli dissero. 'Tu chi sei?'. E Gesù rispose loro: 'Proprio ciò che vi
dico.
Molte cose avrei da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha
mandato
è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui'. Ma non capirono
che parlava loro del Padre". (Giovanni 8: 25-27).

"Vi ho detto fin dall'inizio che 'Io sono Lui', e in verità lo


sono. Avrei da dirvi molte verità e, secondo il grado della mia
saggezza intuitiva, dovrei giudicare la vostra vita e condotta in
generale. Io vi dico che il grande Dio che a voi sembra invisibile,
e quindi irreale, in verità esiste. Egli non è reale per voi perché
non potete percepirlo con i vostri sensi; ma per la testimonianza
dell'infallibile intuizione dentro di me, io so che Egli esiste. I sensi
e le percezioni dei sensi vi danno la conoscenza dell'apparenza delle
cose, ma l'intuizione dentro di voi può darvi la conoscenza della
Sostanza dietro le apparenze. Tutte le parole di saggezza che io
pronuncio sono emanazioni della Vibrazione Cosmica che viene dall'Infinito.

"Allora Gesù disse: 'Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora


saprete
che Io Sono, e che non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il
Padre,
così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo,
perché
io faccio sempre le cose che gli sono gradite'. Mentre così parlava, molti
credettero in lui". (Giovanni 8: 28-30).

"Quando con la meditazione profonda innalzerete la vostra


coscienza dal figlio dell'uomo o corpo fisico, allora sarete in grado
di realizzare l'universale Coscienza Cristica presente in voi e in
me. E realizzando questo, percepirete la Coscienza Cristica in voi
e in me come la riflessione della Coscienza Cosmica. Quando
realizzerete la Coscienza Cristica in voi e in me, allora saprete che
ne voi ne io facciamo azioni fisiche e mentali mossi dall'ego o
dalla coscienza umana. E poiché mio Padre ha trasmesso la Sua
saggezza alla Coscienza Cristica in me, per questo la mia coscienza
rivela soltanto quella saggezza.
"La Coscienza Cosmica che proiettò e materializzò il mio corpo
è con me, come l'oceano che proietta l'onda la sostiene rimanendogli
dietro. Come l'onda non può esistere da sola, ma è sostenuta
dall'oceano che le sta dietro, così il Padre Celeste non ha isolato
il mio corpo da Lui, ma rimane sempre dietro la mia coscienza,
sostenendola. Coloro che vivono d'accordo coi desideri terreni,
guidano i loro corpi e le loro menti secondo i dettami di quegli
impulsi. La mia coscienza, invece, è sempre consapevole della
presenza del Padre, e quindi manifesta sempre quelle azioni che
fanno piacere al Padre e sono in armonia con i Suoi desideri".

"Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: 'Se rimanete fedeli
alla
mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità, e la verità
vi farà liberi". (Giovanni 8: 31-32).

"Se continuerete a meditare sulla Vibrazione Cosmica (come si


sente in meditazione, con le orecchie chiuse) e sulla Coscienza
Cristica in essa, allora potrete veramente considerarvi miei discepoli,
disciplinati e guidati dalla mia Parola o dalla Coscienza Cristica
dentro di voi. E mantenendo la vostra coscienza sintonizzata con
il Suono Vibratorio Cosmico e la Coscienza Cristica dentro di voi,
sarete in grado di conoscere la verità su voi stessi, sulla vita e
sul cosmo. Quando riuscirete a mantenere la vostra coscienza in
sintonia con la Coscienza Cristica, non v'identificherete più coi
desideri e i karma umani, e quindi libererete la vostra anima
dall'illusione e dalle reincarnazioni".
Con 'Rimanete fedeli alla mia parola', Gesù consigliò ai suoi
ascoltatori di meditare continuamente sulle sue sagge parole circa
la tecnica di contattare il Suono Vibratorio Cosmico e la Coscienza
Cristica in esso, diventando così suoi veri discepoli.
Gesù parlava al popolo in parabole per risvegliare la loro curiosità
nei confronti della verità, ma ai discepoli insegnava chiare verità
e tecniche di meditazione. Nell'Apocalisse (1: 10), San Giovanni
parlò chiaramente della tecnica con la quale contattò lo Spirito
come Suono Cosmico: 'Fui rapito nello Spirito nel giorno del Signore
e udii dietro di me una voce potente, come di tromba'. La
tromba si riferisce al Suono Cosmico che emana dalla Vibrazione Cosmica.
E quindi evidente che credere ignorantemente nelle parole di
Cristo non fà di una persona un cristiano. Chiunque aspira a
manifestare la Coscienza Cristica che era presente nella mente di
Gesù deve diventare un vero discepolo. Vero discepolo è chi continua
a percepire la Coscienza Cristica nella sua vita quotidiana. Chi
sente la Coscienza Cristica è in sintonia con tutta la creazione
e conosce la verità riguardo a sé stesso e alla vita; sapendo questo
egli non e più guidato dall'ignoranza e diventa libero dalla legge
del karma e dalle reincarnazioni.

"Gli risposero; 'Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi
di nessuno. Come puoi dire: Sarete liberi?'. Gesù rispose: 'In verità, in
verità vi
dico: chi commette il peccato è schiavo del peccato. E lo schiavo non resta per
sempre
nella casa, ma il Figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi,
sarete liberi
davvero. Lo so che siete discendenza di Abramo, ma intanto cercate di
uccidermi,
perché la mia parola non trova posto in voi. Io dico quello che ho visto presso
il
Padre; e anche voi fate quello che avete imparato dal padre vostro!'".
(Giovanni 8: 33-38).

"Con la certezza della verità che sento intuitivamente dentro


di me, io vi dico che chiunque commette azioni erronee o peccaminose
contro la felicità della propria anima crea abitudini peccaminose.
Ogni individuo che agisce sotto l'influenza di una forte abitudine
peccaminosa diventa suo schiavo, e dimora nella casa corporea.
Ma pur rimanendo schiavo di un'abitudine peccaminosa nella
sua casa corporea, uno dovrebbe ricordare che lo schiavo della
coscienza peccaminosa non può occupare per sempre la dimora
dell'anima (il corpo). Le abitudini peccaminose, non importa quanto
siano forti, possono occupare solo temporaneamente la dimora dell'anima.
Ogni individuo reso schiavo dalle abitudini peccaminose deve
ricordare che il Figlio o la Coscienza Cristica è il vero Maestro-Creatore
che resta eternamente nel tempio dell'anima. Ogni devoto che sa
che la Coscienza Cristica o il Figlio (e non il peccato)
occupa il tempio dell'anima, e pone la sua coscienza in sintonia
con la Coscienza Cristica, diventa libero da ogni karma terreno.
Perciò, se mi conoscerete come la Coscienza Cristica presente in
voi, Essa vi libererà da ogni schiavitù umana, e con l'esercizio
della vostra volontà sarete veramente liberi dall'illusione cosmica.

La Buona Nascita Non è Sufficiente

"Io so che siete discendenti di Abramo e fatti ad immagine di


mio Padre, ma siccome non v'armonizzate con le parole della mia
saggezza onniveggente, siete diventati schiavi del peccato per il
vostro desiderio di uccidermi. Perciò, essendo temporaneamente
schiavi di pensieri peccaminosi, siete in schiavitù. Se solo vi
sintonizzaste con la mia Parola o Vibrazione Cosmica, potreste
essere liberi, e non più schiavi del peccato. Le mie parole sono ispirate
dalla saggezza del Padre Celeste che sento intuitivamente dentro
di me, mentre voi parlate e agite secondo la condotta e la limitata
comprensione dei vostri genitori terreni".
Gesù fece notare ai discendenti di Abramo che essi avevano
perduto la qualità della loro buona nascita a causa dell'ignoranza e
dei pensieri peccaminosi, e per aver seguito la tradizione e le
abitudini familiari invece delle leggi di Dio.
Anche alcuni corrotti brahmini dell'India si vantano della loro
parentela divina, ma Gesù dice che la buona nascita fisica non
è sufficiente. Sebbene sia un'immagine di Dio e pur nascendo da
buoni genitori, ogni anima può temporaneamente diventare schiava
di abitudini peccaminose. Perciò Gesù disse ai discendenti di
Abramo che con le loro azioni peccaminose essi avevano eclissato
la loro nascita e coscienza divina. Tuttavia, mentre parla della
degradazione dei discendenti di Abramo, Gesù dice loro che non
potranno essere schiavi del peccato per sempre, ma dovranno
realizzare che sono eternamente fatti ad immagine di Dio.

'PRIMA CHE ABRAMO FOSSE, IO SONO'


L'ONNIPRESENTE COSCIENZA CRISTICA, CHE ANNULLA SPAZIO E TEMPO

"Gli risposero: 'Il padre nostro è Abramo'. Rispose Gesù: 'Se siete figli di
Abramo,
fate le opere di Abramo! Ora invece cercate di uccidere me, che v 'ho detto la
verità
udita da Dio; questo Abramo non l'ha fatto. Voi fate le opere del padre
vostro'.
Gli risposero: 'Non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre,
Dio!'.
Disse loro Gesù: 'Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché sono
uscito
e vengo da Dio; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Perché non
capite il mio linguaggio? Perché non potete ascoltare le mie parole; voi avete
per
padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato
omicida
fin dal principio e non ha perseverato nella verità, perché non c'è verità in
lui. Quando
dice il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. A me
invece non credete, perché dico la verità. Chi di voi può convincermi di
peccato?
Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di
Dio:
per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio'".
(Giovanni 8: 39-47).

"Se con la meditazione aveste conosciuto Dio come vostro Padre,


voi mi amereste, perché la Coscienza Cristica in me è la riflessione
di Dio Padre, e anche il mio corpo - in cui è racchiusa quella
coscienza - viene da Lui. Non sono nato da me stesso; Egli ha
mandato il mio corpo sulla terra perché la Coscienza Cristica riflessa
in me ricordasse alle altre anime addormentate la Coscienza Cristica presente
in loro.
"Realizzate perché non potete capire il mio linguaggio? Siccome
la vostra coscienza non è in sintonia con la Vibrazione Cosmica
o la Parola, non comprendete il mio linguaggio ispirato dalla
Coscienza Cristica che vibra all'interno della Vibrazione Cosmica o
Parola. Avete dimenticato lo Spirito dentro di voi e, avendo creato
delle cattive abitudini, siete posseduti dall'ignoranza satanica che
agisce come vostro padre guida e consigliere. Le tendenze lussuriose
inculcate in voi dal vostro pseudo-padre - l'abitudine satanica -
sono le forze che guidano le vostre azioni. Satana e le abitudini
sataniche sono gli assassini della felicità dell'anima fin dall'inizio
della creazione; essi non manifestano la verità perché l'hanno esclusa
dalla loro natura. Satana dice menzogne o opera illusioni per l'abuso
che fa del suo libero arbitrio. Satana è il padre dell'illusione
cosmica che mente circa la natura di Dio e della Verità.
"Con le vostre cattive abitudini avete invitato Satana o l'illusione
cosmica a guidarvi, e quindi non credete alla verità in Dio che
Satana cerca sempre di nascondere. Nessuno di voi può convincermi
che ci sia qualche valore o verità nelle vostre vie peccaminose;
perché non dovreste convincervi dell'effettiva verità e credere in
essa, quando io ve la metto davanti?
"Tutti i grandi come Abramo - che sono i veri devoti di Dio
- per mezzo della meditazione hanno sintonizzato le loro coscienze
con la Vibrazione Cosmica o la Parola di Dio dentro di loro. Voi
non avete mai meditato, e quindi non avete sentito la Vibrazione
Cosmica e la presenza di Dio in essa. Perciò non vi considerate
provenienti da Dio".
Gesù mette in evidenza che la lussuria o le cattive tendenze
sono inculcate nelle anime da Satana, e chi agisce secondo i dettami
degli impulsi lussuriosi invita Satana ad essere la sua forza guida.
Gesù descrive Satana come un bugiardo che per mezzo dell'illusione
cosmica fa apparire Dio all'uomo come materia grossolana.
Il vero devoto che percepisce la presenza di Dio dentro di sé non
è guidato dalla menzognera illusione cosmica, e così percepisce Dio
come la sola Sostanza esistente nella natura e nello spazio.
Inoltre Gesù dice che sebbene tutti gli uomini siano creati ad
immagine di Dio, tuttavia quelli che meditano percepiscono la
presenza di Dio dentro di loro come la Vibrazione Cosmica o la
Parola, mentre quelli che s'identificano con le abitudini sataniche
sono immemori della presenza di Dio dentro di loro.

"Risposero i Giudei: 'Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e hai un
demonio?'. Rispose Gesù: 'Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi
mi disprezzate. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. In
verità
in verità vi dico: se uno custodisce la mia parola, non vedrà mai la morte'".
(Giovanni 8: 48-51).

"Essendo consapevole della Coscienza Cristica dentro di me, non


sono ingannato dall'illusione cosmica e da Satana. Io - Coscienza
Cristica - onoro il Padre del quale sono il riflesso. La mia coscienza
non cerca la gloria umana, ma è glorificata con la Coscienza
Cristica dentro di me. C'è una legge cosmica che cerca di glorificare
il Padre: la legge che giudica le persone secondo il loro buono
o cattivo karma.
"Invero, per la verità che sento dentro di me, vi dico che se
un devoto custodisce la mia parola - cioè, se con la meditazione
quotidiana egli contatta la Vibrazione Cosmica che io sento dentro
di me, segue i miei insegnamenti e si fissa sull'Assoluto
Immutabile - non avrà mai la sua visione interiore distratta dalla legge del
mutamento, che altrimenti guida invariabilmente il corpo e la
materia".
Con queste parole Gesù fece notare che il suo occhio interiore
era aperto, e perciò egli non poteva vedere le tenebre del male
da nessuna parte. Vedendo Dio dentro di sé, non poteva esaltare
la sua ego-coscienza.
Molte persone, considerandosi nei termini delle loro acquisizioni
mentali e delle relazioni familiari, glorificano i loro ego materiali.
Invece, quando un devoto distacca la sua mente dal corpo e dalle
sue relazioni, egli vede dentro di sé soltanto Dio e non cerca di
glorificare altri che Dio. Perciò Gesù disse che non cercava di
glorificare sé stesso.

La Legge Cosmica è il Giudice

È la legge cosmica che cerca le virtù degli uomini e la gloria


di Dio, e pronuncia il suo giudizio su di esse. Quando Gesù dice
'Custodisce la mia parola', vuol dire chiaramente che uno deve
praticare tutti i giorni i suoi insegnamenti e i metodi per contattare
la Vibrazione Cosmica. Quando un uomo è sballottato da qualche
onda non ha tempo di guardare l'intero oceano, ma se esce dalle onde
e si mette sulla riva può avere una bella vista dell'oceano. Così
la persona comune impegnata a identificarsi con i cambiamenti nel
suo corpo e nell'ambiente circostante non può percepire l'immutabile
Infinito dentro di sé. Ma quando con la meditazione il devoto
sintonizza la propria coscienza con la Vibrazione Cosmica e la
Coscienza Cristica dentro di sé, egli vede l'Infinito e si libera dalle
visioni dei mutamenti riguardanti il corpo e l'ambiente esterno.
"Gli dissero i Giudei: 'Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come
anche i profeti, e tu dici: Se uno custodisce la mia parola non conoscerà mai
la
morte. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti
sono morti; chi pretendi di essere?'. Rispose Gesù: 'Se glorificassi me stesso
la mia
gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite:
'È nostro
Dio!', ma non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi di non
conoscerlo
sarei come voi, un bugiardo. Ma lo conosco e osservo la sua parola. Abramo,
vostro
padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne
rallegrò'". (Giovanni 8: 52-56).

"Se onorassi il mio ego e le mie relazioni fisiche, ciò sarebbe


di poco valore per il mondo o per Dio. È il Padre Celeste dentro
di me - che S'è compiaciuto d'accettare la mia vita e le mie azioni
- che ha reso la mia vita di valore per il mondo. È lo stesso Dio
che voi proclamate come vostro Dio che riconosce la verità in me
e perciò vuole che voi tutti riconosciate la verità in me, perché
possiate beneficiarne.
"Voi parlate del vostro Dio, del quale non sapete nulla; ma io
Lo conosco. Se dicessi che la mia coscienza umana non conosce
la Coscienza Cosmica dentro di sé, direi il falso come siete soliti
fare voi. Ma io conosco la Coscienza Celeste dentro di me e pratico
nella mia vita tutte le regole divine che ho ricevuto dalle Sue
vibrazioni interiori.

Abramo Era Liberato

"Il vostro illuminato padre - Abramo - essendo in sintonia con


la Coscienza Cristica dentro, fu pieno di gioia divina vedendo il
'mio giorno' o la luce della stessa Coscienza Cristica che era in
lui e che ora è in me. Abramo 'lo vide' - cioè, vide la saggezza
nella Coscienza Cristica (che io e tutte le anime liberate vediamo)
e fu pieno di letizia divina: la stessa gioia che io sento dentro di me".
Qui Gesù espone delle verità profonde. Con la sua Coscienza
Cristica e la sua visione interiore egli poteva vedere distintamente
tutto il passato, il presente e il futuro nella sua coscienza d'Eterno
Presente. Generalmente i mortali hanno la coscienza spezzata o
interrotta dalla morte, ma Gesù - avendo realizzato
l'Assoluto - poteva sentire esattamente ciò che l'anima liberata di Abramo
aveva sentito molti secoli prima. Gesù sottolineò che Abramo percepì
la stessa Coscienza Cristica che egli percepiva dentro di sé. Gesù
sapeva che la gioia della Coscienza Cristica è uniformemente la
stessa, sia per lui che per Abramo che per qualsiasi anima liberata.
Quando disse 'Abramo esultò nel vedere il mio giorno', Gesù
voleva dire che Abramo esultò nel sentire la stessa eterna Coscienza
Cristica che egli sentiva dentro la sua mente e il suo corpo,
ma non nel corpo chiamato Gesù. Egli non dice se al tempo d'Abramo
viveva in un'altra forma, però dice chiaramente che con
la sua eterna Coscienza Cristica poté sentire esattamente ciò che
Abramo sentì molto prima che il corpo di Gesù nascesse sulla terra.

"Gli dissero allora i Giudei: 'Non hai ancora cinquant'anni e hai visto
Abramo'.
Gesù rispose loro: 'In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, lo
sono'.
Allora raccolsero delle pietre per scagliargliele contro, ma Gesù si nascose e
uscì dal
tempio". (Giovanni 8 : 57-59).

Né Passato né Presente né Futuro

"In verità - con l'eterna Coscienza Cristica che sento dentro


di me - io non vedo divisione tra passato, presente e futuro nella
mia coscienza, che essendo sempre-presente è continua e consapevole
solo dell'Eterno Presente. Perché la coscienza sempre-presente
dell'Eterno Presente è consapevole di tutti gli avvenimenti anteriori
ad Abramo, e di quelli che avvennero dopo di lui e di quelli
che dovranno ancora venire per l'eternità".
Qui Gesù dice che nella sua Coscienza Cristica sono annullate
tutte le divisioni tra passato, presente e futuro. Nella sua coscienza
non c'era né spazio né tempo. Tutto ciò che sentiva, lo sentiva
dentro. Egli sentì la sua unità con Dio e così realizzò che non
esisteva altro che Dio. Perciò vide che tutte le cose succedevano
dentro di sé e Dio. Tutti gli avvenimenti e tutte le cose sono Dio.
Gesù - essendo uno con Dio - realizzò la sua presenza in tutto;
perciò disse: 'Prima che Abramo fosse, lo Sono'.
Poiché nulla può esistere senza la coscienza di Dio, i devoti liberati
realizzano che tutte le cose succedono in Dio nella loro sempre-presente
ed eterna coscienza. Un devoto avanzato come Gesù ha
la propria coscienza in sintonia con l'universale Coscienza Cristica.
Ogni devoto cristico che ottiene improvvisamente l'onnipresente
Coscienza Cristica realizza di colpo che la luce della sua coscienza
illumina e rivela simultaneamente i compartimenti di passato,
presente e futuro, e di tutto lo spazio. Quest'anima illuminata trova
di colpo la sua coscienza ugualmente presente nel passato, nel
presente, nel futuro e in ogni punto dello spazio. Per questo Gesù
poté dire: "Io sono presente prima che Abramo fosse, sono presente
ora e - essendo onnipervadente - sono consapevole della mia
presenza nel futuro".
La persona comune soggetta all'illusione vede che tutte le cose
occupano uno spazio e che gli eventi accadono nel tempo. Ma le
coscienze delle anime cristiche sono ugualmente distribuite in tutto
lo spazio e simultaneamente presenti nelle categorie temporali
di passato, presente e futuro. La coscienza di spazio e tempo è
annullata dentro di loro. La persona comune che vede le diverse
misure delle cose esistenti l'una in relazione all'altra, concepisce
l'idea dello spazio in cui esistono le cose. La persona divina, avendo
una coscienza onnipresente, vede il suo Sé identificato allo
Spirito esistente per l'eternità; la sua anima non ha posto per lo spazio
e il tempo nella sua coscienza. Quando un uomo è nella terra
dei sogni può fare il giro del mondo in bicicletta in alcuni anni
ma svegliandosi scopre d'aver fatto il suo giro di sogno in pochi
secondi.
Quando un uomo sogna di fare il giro del mondo in bicicletta
in parecchi anni, crea una coscienza di spazio e tempo che al suo
risveglio scoprirà non esistente. Svegliandosi, il sognatore analizza
il giro del mondo fatto nel sogno e capisce che lo spazio e il tempo
che gli ci sono voluti per fare quel giro erano creazioni della sua
immaginazione. Gesù e i grandi maestri che si sono risvegliati in
Dio, abbandonando il sogno cosmico, hanno visto che spazio e
tempo e tutte le cose sono state create nell'immaginazione di Dio
e perciò, pur apparendo temporaneamente reali, sono essenzialmente
irreali.

"Passando vide un cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono:


'Rabbi,
chi ha peccato, lui o i suoi genitori, per essere nato cieco?'. Rispose Gesù:
'Né lui
né i suoi genitori hanno peccato, ma è così perché si manifestassero in lui
le opere
di Dio. Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno;
poi viene la notte, quando nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono
la luce del mondo'". (Giovanni 9: 1-5).

"La cecità di questo cieco fin dalla nascita non è dovuta ai suoi
peccati di questa vita né ai peccati dei suoi genitori, ma è dovuta
ai peccati nascosti di una vita passata. E siccome non sa d'aver
peccato in una vita passata, si chiede perché è cieco, giacché né
lui né i suoi genitori hanno peccato nella vita presente. Ora a questo
cieco, che in questa vita è buono e proviene da genitori virtuosi,
per qualche suo buon karma passato gli è stato permesso di
venire in contatto con me; così vedrà manifestarsi nella sua vita
il miracolo della guarigione divina.

'Giorno' Significa Creazione

"Finché è giorno (cioè, finché tutta la creazione è in manifestazione,


e non dissolta in Dio) la mia Intelligenza Cristica deve continuare
l'opera della creazione ordinata. Quando invece arriverà
la notte o la dissoluzione cosmica della creazione, la mia Coscienza
Cristica - privata del ricettacolo della creazione vibratoria in cui
è riflessa - si ritirerà nel trascendente Dio Padre. Allora, per la
dissoluzione della creazione in Dio, la mia Coscienza Cristica non
avrà nulla con cui operare. Finché esisterà il mondo o la creazione
cosmica, fino ad allora la mia Coscienza Cristica sarà la sua luce
guida o principio intelligente. Quando però tutta la creazione
vibratoria verrà dissolta in Dio nel mahapralaya o nella completa
dissoluzione cosmica (diversa dalle dissoluzioni parziali, o khanda pralaya,
in cui viene dissolta solo parte della terra, come accadde durante
il diluvio vissuto da Noè), allora la mia Coscienza Cristica
si ritirerà automaticamente dal cosmo e si unirà col Padre, come
la riflessione della luna si unisce con la luna quando viene distrutto
lo specchio".
Quando Gesù disse che l'uomo non era nato cieco per i suoi
peccati o per quelli dei suoi genitori, molti rimasero sconcertati
pensando che Dio avesse reso arbitrariamente l'uomo cieco perché
tramite Gesù potessero manifestarsi i Suoi miracolosi poteri divini.
Dio non avrebbe fatto soffrire la cecità a un uomo per anni, solo
per manifestare una guarigione divina attraverso Gesù. Egli voleva
dire semplicemente che sebbene né il cieco né i suoi genitori
avessero peccato in questa vita, la sua cecità era causata dai peccati
nascosti di una vita passata. Egli voleva dire che il cieco aveva
del buon karma, per cui gli era stato permesso di contattare Gesù
e fare l'esperienza della guarigione divina.
A questo riguardo Gesù voleva dire due cose: 1) La Coscienza
Cristica era manifestata soltanto per un pò nel suo corpo sulla
terra, e quindi egli doveva utilizzare tutto il suo tempo qui per
fare la volontà di Dio. Gesù realizzò che quando il suo corpo si
sarebbe dissolto nello Spirito, nel grande stato notturno della
dissoluzione e della Coscienza Cosmica, non avrebbe potuto operare
la guarigione divina nei confronti delle persone afflitte della terra.
Per questo egli volle fare tutto il bene che poteva, finché il suo
corpo rimaneva sulla terra.
2) Gesù voleva dire che la Coscienza Cristica è la luce dell'Intelligenza
che guida il cosmo. Quando il cosmo scompare, durante
la dissoluzione cosmica, la Coscienza Cristica in esso si unisce con
la trascendente Coscienza Cosmica di Dio Padre.

"Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango
sugli
occhi del cieco e disse: 'Và a lavarli nella piscina di Siloe (che significa
Inviato)'.
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva...
Intanto condussero dai farisei quello che era stato cieco: era infatti sabato
il giorno
in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
gli
chiesero di nuovo come avesse acquistato la vista. Ed egli disse loro: 'Mi ha
posto
del fango sopra gli occhi, mi sono lavato e ci vedo'. Allora alcuni dei farisei
dicevano:
'Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato'. Altri dicevano:
'Come
può un peccatore compiere tali prodigi?'. E c'era dissenso tra loro. Allora
dissero
di nuovo al cieco: 'Tu che dici di lui dal momento che ti ha aperto gli
occhi?'.
Egli rispose: 'E un profeta'. Ma i Giudei non vollero credergli ...e gli
dissero:
'Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore'. Quegli rispose:
'Se sia
un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo'. Allora
gli
dissero di nuovo: 'Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?'. Rispose
loro:
'Ve l'ho già detto e non m'avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo?
volete
forse diventare anche voi suoi discepoli?'. Allora lo insultarono e gli
dissero: 'Tu
sei suo discepolo, noi siamo discepoli di Mosè. Sappiamo infatti che a Mosè ha
parlato
Dio; ma costui non sappiamo di dove sia'. Rispose loro quell'uomo: 'Proprio
questo
è strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Ora,
noi
sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la
sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non s'è mai sentito dire
che
uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non fosse da Dio, non
avrebbe
potuto far nulla'. Gli replicarono: 'Sei nato tutto nei peccati e vuoi
insegnare a noi?'.
E lo cacciarono fuori". (Giovanni 9: 6-34).

Sebbene Gesù chiese al cieco d'andare nella piscina di Siloe e


lavarsi gli occhi che erano stati spalmati col fango fatto con la
saliva, egli avrebbe potuto guarirlo anche senza la saliva o le acque
della piscina. Gesù fece questo solo per creare fede nell'uomo,
facendo realizzare al cieco d'aver saturato con la sua forza vitale
l'unguento di fango fatto con la saliva.
Per rafforzare la fede del cieco, Gesù gli chiese d'andare nella
piscina di Siloe, che era famosa per le sue acque curative. Tutti
i luoghi di pellegrinaggio, dove molte persone si riuniscono e si
concentrano su pensieri divini, possiedono delle vibrazioni curative
divine e inoltre contribuiscono a creare fede nelle persone desiderose
di guarigione divina.
Gesù sapeva che per far nascere la pianta della guarigione divina
erano necessari il seme del potere divino e il terreno adatto della
fede della persona da guarire. Egli era sicuro del seme del divino
potere di guarigione dentro di sé, ma non era sicuro dell'idoneo
suolo divino della fede del cieco, nel quale voleva far crescere la
pianta della guarigione. Per questo egli seguì il procedimento esterno
di creare un unguento di fango e chiese al cieco di lavarsi gli
occhi nella piscina di Siloe.

"Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: 'Credi tu
nel
Figlio dell'uomo?'". (Giovanni 9: 35).

"Credi tu nella Coscienza Cristica dentro di me, che è l'unigenita


riflessione o Figlio - presente nella creazione vibratoria e nel
mio corpo - emanata da Dio Padre?".
Qui la parola 'Figlio' indica la Coscienza Cristica, che è la sola
riflessione di Dio Padre presente nella creazione vibratoria. La parola
'Dio' indica Dio Padre o la Coscienza Cosmica presente al
di là della creazione vibratoria.
Bisogna ricordare con precisione che Gesù non asserì mai che
il suo corpo era l'unigenito Figlio di Dio, ma si riferiva alla
Coscienza Cristica dentro di sé. I Cristiani ortodossi pensano che
il corpo di Gesù fu il solo Figlio di Dio. Essi devono correggere
la loro idea sbagliata, ammettendo la verità delle seguenti parole:
'E a tutti quelli che Lo hanno ricevuto ha dato il potere di diventare
Figli di Dio".
Ogni anima che può sintonizzare la sua coscienza con la
Coscienza Cristica dentro di sé può diventare un Figlio di Dio. Le
anime ignoranti non realizzano la presenza di Dio dentro, ma le
anime divine imparano con la meditazione a ricevere o a sentire
la presenza della Coscienza Cristica dentro di loro. Come il sole
splende ugualmente su pezzi di diamante e di carbone, così Dio
è ugualmente presente nel saggio e nell'ignorante immerso nella
più nera illusione. Come per la sua qualità intrinseca il diamante
riceve e riflette la luce del sole, così il saggio con le sue meditazioni
riceve e riflette la luce di Dio. E come il carbone respinge i
raggi del sole con la sua oscurità, così l'ignorante respinge la luce
di Dio con la sua tenebrosa illusione. Gesù stesso disse che tutte
le persone che con la saggezza e la meditazione hanno realizzato
la presenza di Dio dentro di loro diventano Figli di Dio. In effetti,
tutti gli uomini sono potenziali Figli di Dio. Le anime liberate
sono Figli di Dio risvegliati.

"Egli rispose: 'E chi è, Signore, perché io creda in lui?'. Gli disse Gesù:
'Tu l'hai
visto: è colui che parla con te'. E gli disse: 'Signore, io credo!'. E gli si
prostrò innanzi". (Giovanni 9: 36-38).

"Tu hai visto il corpo in cui è racchiusa la Coscienza Cristica.


Ed è la Coscienza Cristica, il Figlio di Dio, che sta dietro le parole
dell'uomo chiamato Gesù".
Qui è manifesta l'umiltà naturale di Gesù. Egli non parlava mai
del suo ego come del Cristo, ma si riferiva ala propria riflessione
di Dio come Coscienza Cristica.

INDICE

Prefazione
La seconda venuta di Cristo
Guarigione di un paralitico di sabato
Pag. 285
Che cosa intendeva Gesù con risurrezione Pag.
299
I miracoli non si possono compiere senza la Coscienza Divina Pag. 311
Che cos'è il peccato? Come può essere perdonato? Pag. 320
Cos'è la bestemmia contro lo Spirito Santo?
Un uomo cattivo può essere un guaritore?
Pag. 330
È la testa o il cuore che lega l'uomo alla sofferenza?
Perché Gesù impiegò tre giorni per risorgere dal sepolcro? Pag. 336
Onore dovuto ai genitori e onore dovuto a Dio
'A chi ha, sarà dato' - La legge dell'abbondanza
Pag. 344
Quando sradicare le abitudini del dubbio e del materialismo
dai campi della gioia spirituale
Pag. 352
Il significato di 'Fine del mondo'
Pag. 364
'Lascia che i morti seppelliscano i loro morti'
Il potere di 'Taci, calmati'
Pag. 371
Gli sciocchi Geraseni e le loro copie moderne
Pag. 379
Come guariva Gesù - Soltanto la forza-vitale guarisce Pag.
381
Come Gesù 'risuscitò' la morta
Come mantenere la coscienza dopo la morte
Pag. 393
Cosa dovrebbero offrire le chiese moderne ai loro fedeli Pag.
398
Come riconoscere un vero maestro spirituale
Le due scuole di Yoga e Rinuncia
Pag. 403
'Siate saggi come serpenti e innocui come colombe'
Pag. 412
Come bisogna agire durante le persecuzioni
L'intuizione, e non l'ego, dev'essere la guida dell'uomo
Pag. 420
Perché l'amore di Dio deve venire prima dell'amore per
la famiglia
Pag. 428
Idee dei Maestri sulla dieta
La legge con la quale Gesù compiva i miracoli
Pag. 434
'Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame'
La Coscienza Cristica è la sola vera manna
Pag. 442
Cristo promette la vita eterna a tutti i suoi devoti
Pag. 447
Il vero significato di: "Chi mangia la mia carne e beve il
mio sangue"
Perché Gesù permise a Giuda di tradirlo? Pag.
454
Gesù rimprovera i Farisei di seguire i comandamenti degli
uomini
Pag. 463
Dio manda i suoi perfetti devoti come salvatori del mondo Pag. 469
La realtà di Satana e del male
Pag. 475
La legge di guarigione Divina
Prova della fede dei discepoli - Risposta ispirata di Pietro Pag. 482
Chi era Gesù in un'incarnazione passata?
Chi era il suo guru?
Pag. 487
L'insegnamento di Gesù sulla reincarnazione Pag. 493
Perché tutti gli uomini devono diventare come bambini
Perché Dio è umile
Pag. 501
Il vero significato di 'inferno'
L'inferno del desiderio, dove 'Il fuoco non si estingue' Pag.
507
Dio non ha creato la punizione eterna
Pag. 514
Può la preghiera ottenere il perdono perché l'uomo non
subisca le conseguenze delle sue cattive azioni? Pag.
524
Gesù confonde i suoi critici
Pag. 532
Perché Gesù perdonò la donna sorpresa in adulterio Pag.
539
'Prima che Abramo fosse, io sono'
L'onnipresente Coscienza Cristica, che annulla spazio e tempo Pag. 550

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