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STORIA

ARGENTINA

Le coste argentine furono colonizzate nel XVI° sec.


Nel 1527 venne fondata dagli spagnoli Sancti Spiritu, la prima colonia in
territorio argentino. Questa città venne distrutta nel 1536 dagli indigeni.
Ricostruita, prese il nome di Buenos Aires e nel 1617 divenne il capoluogo
dell’omonima provincia sotto il governo spagnolo.

Fra il 1808 ed il 1810 Napoleone intraprende una campagna contro la


Spagna. I cittadini di Buenos Aires sfruttarono allora l’occasione ed il 25
maggio 1810 crearono la Primera Junta de Govierno. L’indipendenza
formale dalla Spagna venne dichiarata il 9 luglio 1816.

Tra gli anni ‘50 e gli anni ‘60 del ‘900, l’economia divenne più
protezionista ed i contrasti politici si accrebbero. Il governo, di stampo
populista, si trovò a fronteggiare la cosiddetta “Tripla A” (Alianza
Anticomunista Argentina) da una parte e l’Ejército Revolucionario del
Pueblo dall’altra. Il 24 marzo del 1976 l’esercito prese il potere con un
golpe sotto la guida del generale Jorge Rafael Videla. Iniziò così la
cosiddetta Guerra Sporca. In questo periodo oltre 30.000 persone
scomparvero, creando il fenomeno degli desaparecidos.
Le persone venivano sequestrate o arrestate e deportate in centri
clandestini di detenzione, dove venivano torturate e, molto spesso, uccise;
l'occultamento dei cadaveri avveniva anche in mare, con i voli della morte,
ossia il trasporto delle vittime, spesso ancora vive, a bordo degli aerei
dell'esercito argentino e fatte precipitare nell'oceano o nel Rio de la Plata.

Nel 1983 venne ripristinata la democrazia che sussegue tutt’ora. Superate


varie crisi economiche, ora il paese è guidato dal presidente Mauricio
Macri.
CILE

Il Cile fu territorio dell’impero Inca fin dal XV° sec. (1600) a.C. Nel 1541
d.C. il Cile fu conquistato dai conquistadores spagnoli, che fondarono la
città di Santiago del Cile. Il Cile divenne quindi colonia spagnola. Fra il
1810 ed il 1817 il Cile intraprese una serie di guerre per La propria
indipendenza, che fu dichiarata nel 1818 Bernardo O’Higgins. Questi
inaugurò un periodo di riforme, che portarono nel 1833 alla firma della
costituzione cilena basata sul modello di repubblica conservatrice.
L’economia cilena fiorì soprattutto grazie alle miniere di zinco, potassio,
rame (Cate likes that) ed argento. Nel 1970 fu eletto presidente il socialista
Salvador Allende (e qui cominciano i casini). L’11 settembre 1973 venne
realizzato il golpe che porterà alla dittatura di Pinochet. L’esercito, sotto il
comando di Augusto Pinochet, assaltò il Palazzo della Moneda (sede del
governo cileno) e durante gli scontri morì suicida Allende, dopo un ultimo
messaggio lanciato via radio. La dittatura di Pinochet fu una delle più
disumane del ‘900 e porterà alla scomparsa di almeno 30.00 persone. Nel
1989 Pinochet fu arrestato e processato per i suoi crimini, morirà nel 2006.
Dopo la sua destituzione, in Cile fu reinstaurata la democrazia, che
sussegue tutt’ora. Il suo presidente è Michelle Bachelet fino all’11 marzo
2018, quando si insedierà Sebastian Piñera.

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