montagna, ad Auronzo di Cadore, con due miei grandi amici e i loro familiari. Quando siamo arrivati all’hotel, dopo aver sistemato le nostre cose, abbiamo tutti insieme deciso di andare a fare un rifugio, il rifugio “Auronzo”; questo rifugio è famoso per un suo tratto della discesa, perché ha la particolarità di avere un: Fun Bob. Quando siamo arrivati ai piedi della montagna, prima di cominciare la “passeggiata” mi ricordo che ci siamo fatti un fantastico selfie tutti insieme per ricordare meglio questa fantastica giornata. Quando abbiamo cominciato a camminare pensavo che sarebbe stato un gioco da ragazzi questo rifugio, ma non è stato così, almeno per me perché oltre alla fatica della camminata in pendenza avevamo tutti uno zaino pieno di provviste e oggetti utili per il viaggio. Circa a metà strada io e il mio amico, ci siamo accorti di aver seminato gli altri e quindi gli abbiamo aspettati; mentre gli aspettavamo, ci hanno parlato dei passanti stranieri, e parlando in inglese siamo riusciti a comunicare, ma queste persone mi hanno sbalordito, perché io già a metà viaggio mi sentivo stanchissimo, invece loro anche avendo una certa età stavano una favola, quindi gli chiesi se fossero degli appassionati di escursioni o comunque degli amanti delle montagne e mi dissero che da giovani tutti i weekend gli passavano a camminare e scalare montagne; nel frattempo erano anche arrivati gli altri e abbiamo ripreso la nostra camminata. Eravamo a più o meno a metà viaggio quando ho sentito tra gli alberi vicini dei passi e pensando fosse qualche animale, cominciavo a preoccuparmi ma alla fine da quel bosco spuntarono fuori solo dei ragazzi con i loro genitori (o almeno credo) con un cesto strabordante di funghi; per fortuna queste persone erano italiane quindi siamo riusciti a comunicarci bene, e ci hanno detto che erano da circa sei ore in quel bosco per cercare questi funghi e sono stati anche molto gentili perché ce ne diedero un paio. Quando eravamo a pochi metri dal rifugio a me e a miei amici ci è venuta la malsana idea di tagliare il percorso e di farlo di corsa, dato che mancavano solo duecento metri, quindi abbiamo cominciato a correre ma ci siamo accorti che l’erba dove stavamo correndo era bagnata e dopo qualche passo siamo scivolati tutti e siamo tornati allo stesso punto dove eravamo qualche secondo fa’ ma lì abbiamo scoperto che la gente di quel luogo era molto disponibile e gentile, infatti la gente vicina ci incitava a riprovarci, quindi abbiamo ritentato la corsa e anche alla fortuna ma soprattutto grazie all’incitamento di quelle persone siamo riusciti ad arrivare in cima. Arrivati a quel punto, abbiamo nuovamente aspettato tutti e ci siamo finalmente rifocillati con qualche panino. Dopo questo pic-nic ci siamo tutti riposati per una trentina di minuti e poi abbiamo provato anche noi ad andare alla ricerca di qualche fungo, ma un po’ per sfortuna, un po’ per negligenza in questo settore, abbiamo raccolto solo un paio di funghetti. Rientrati nella zona dove ci eravamo accampati per mangiare, abbiamo preso le nostre cose e siamo scesi dalla montagna, ma questo rifugio si distingue dagli altri, perché per scendere, non serviva per forza farlo a piedi, ma c’era anche una specie di “giostra”, il Fun Bob. Questa attrazione turistica, personalmente mi ha fatto divertire molto, ma non a tutto il gruppo, infatti c’era un mio amico che è stato fischiato dal ragazzo dietro di lui perché andava troppo piano, dato che aveva paura di questo veicolo; arrivati al capolinea della pista, abbiamo comprato degli scatti fatti durante la discesa e ce ne siamo andati. Io ho questa giornata impressa nella memoria, non per il fun bob o per la fatica che ho fatto per raggiungere la cima, ma mi sono divertito molto perché sono stato in compagnia di questi miei grandi amici, spero sempre che riusciremo di nuovo a passare una giornata divertente come questa qui.