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STORIA DEGLI STRUMENTI ELETTRAOACUSTICI

 Il Telegrafo Musicale: Elisha Gray, nato il 02 Agosto 1835 e morto il 21


Gennaio 1901. Grande Inventore ma dal castigato prestigio dovuto agli
avvenimenti della storia.

Proveniente da una famiglia umile e religiosa, da bambino fu allevato in una fattoria.


Passò due anni della propria vita nel Oberling College dove approfondì gli studi
sull’elettricità.

Nel 1867 ricevette un brevetto per il perfezionamento dei sistemi di trasmissione


telegrafica (In totale gli furono assegnati più di 70 invenzioni brevettate).

Nel 1872, fondò la Western Electric Manufacturing Company, fu membro fondatore


della Highland Park Presbyterian Church la quale ancora esiste e nel 1874 fece la
prima dimostrazione pubblica della sua invenzione “IL TELEFONO”.

Il 14 Febbraio del 1876 presentò il Progetto della sua


invenzione, disgraziatamente, per Gray, solo due ore prima
un certo Alexander Graham Bell aveva presentato un
brevetto su cui veniva esposto un progetto dalle
caratteristiche analoghe.

Mentre l’ufficio brevetti decideva a chi attribuire


l’invenzione, Gray metteva in discussione il primo brevetto
presentato da Bell.

Dopo due anni, a Bell, furono riconosciuti i diritti di


sottoscrizione del brevetto attribuendo ad esso l’invenzione
del telefono. Nel frattempo il brevetto di Bell era ancora
discutibile in quanto si scoprì che egli avesse un confidente presso l’ufficio brevetti il
quale l’avvisò in anticipo dell’invenzione di Gray.

Sempre nel 1876 Elisha Gray inventò il primo sintetizzatore di musica elettronica,
scoprì quasi per caso che poteva controllare il suono di un circuito elettromagnetico,
inventando in questo modo un Oscillatore di nota basilare che portò alla luce poco
più tardi il TELEGRAFO MUSICALE.

Utilizzò zufoli di acciaio le cui fluttuazioni erano


trasmesse su una linea telefonica, sviluppando e
dotando questo apparecchio di altoparlanti che
vibravano grazie ad un campo magnetico
(Oscillazione udibile) ottenne le frequenze udibili.

Il primo "telegrafo musicale" di Gray Elisha o


"telegrafo armonico" conteneva abbastanza
oscillatori di singolo-tono da suonare due ottave,
più tardi, nuovi modelli furono dotati di un
semplice controllo di ruota di tono. Gray prese lo
strumento con lui inaugurando spettacoli nel
1874. Alexander Graham Bell disegnò una
sperimentale Arpa Elettrica per trasmissione su
linea telefonica utilizzando una tecnologia simile a quella di Gray.

 Nel corso della sua vita Gray lavorò nello sviluppo del TELAUTOGRAPH, un
dispositivo che poteva trasmettere lettere attraverso il sistema telefonico.
 Il THELHARMONIUM: di Taddheus Cahill, fu il primo strumento a produrre dei suoni
elettricamente.
Costruito nel 1895 si avvaleva per il suo funzionamento della tecnologia allora
emergente e legata fondamentalmente allo sviluppo della trasmissione telefonica.
Infatti non esistendo ancora ne' l'altoparlante ne' la radio, non rimaneva che, come
unica possibilità la trasmissione telefonica della musica. L'idea di Cahill infatti era
proprio quella di diffondere la musica attraverso le linee telefoniche, e realizzò la prima
trasmissione nel 1904 da Holioke, Massachussets, a New Haven, Connecticut.

Il Telharmonium si suonava su una normale tastiera da organo, ma era alimentato da


dodici dinamo, per cui era di dimensioni gigantesche. A causa del suo funzionamento le
linee telefoniche iniziarono ad avere dei disturbi dovuti all'assorbimento di energia del
Thelharmonium che ben presto a causa della sua poca praticità sparì dalla circolazione.

 L’ INTONARUMORI: Gli strumenti creati dal pittore e musicista Futurista Luigi


Russolo detengono un ruolo rivoluzionario. L'incorporazione del suono - rumore
nella musica moderna di quel periodo diventava fonte di ispirazione primaria per
molti compositori, quali: Edgard Varèse, John Cage e Pierre Schaefer.

I tentativi di Russolo di mettere in pratica le idee artistiche musicali dei compositori


futuristi prima della guerra, lo portarono alla creazione di uno strumento
straordinario chiamato INTONARUMORI.

Nel 1913 con l'Arte dei Rumori, manifesto futurista, Luigi Russolo descrive il
passaggio storico di alcune idee per un reale ammodernamento della musica. Dal
1913, Russolo iniziò a partecipare alle serate futuriste con il suo intonarumori: una
scatola abbastanza voluminosa dove il rumore veniva prodotto girando una
manovella (velocità maggiore = maggiore intensità); il rumore veniva intonato
mediante una leva che tendeva più o meno una membrana e dove il suono generato
veniva amplificato da una tromba acustica simile a quella dei grammofoni. Lui
sosteneva che la serie limitata di suoni e strumenti musicali correnti, non era più in
grado di soddisfare l'esigenza acustica dell'uomo / spettatore moderno.

L' "intonarumori" o le macchine del rumore erano una famiglia di generatori di


suono acustici progettati da Russolo per la creazione della tavolozza di suoni
descritta nel suo manifeto "l'Arte dei Rumori". Russolo ed il suo assistente Piatti
lavorarono perfezionando questi strumenti fino alla loro prima esecuzione teatrale
nel 1914.
Questa riproduzione dei rumori portò ad una loro classificazione: Russolo arrivò a
costruire una ventina di diversi intonarumori divisi
in: gorgogliatori, crepitatori, ululatori, scoppiatori, ronzatori, stropicciatori, sibilatori, 
scrosciatori.

Ogni strumento era formato da un parallelepipedo di legno con un altoparlante di


cartone o metallico nella parte anteriore. Il suonatore schiacciava bottoni e strane
leve per mettere in funzione il macchinario e controllarne le dinamiche.  All’interno
degli intonarumori c’erano lastre di metallo, ingranaggi e corde metalliche che
venivano fatte vibrare. Le tensioni delle corde erano modificate dal suonatore che,
glissando sulla corda, generava un suono dalla frequenza e ampiezza variabile.

Nel 1914 Russolo e Marinetti fecero 12 spettacoli con l'intonarumori, al Colosseo


Londinese gli spettacoli erano apparentemente applauditi tanto che Marinetti
affermò che 30.000 persone furono testimoni della musica del futuro. I giorni eroici
per le macchine del rumore finirono dopo la prima guerra mondiale. Nel corso del
conflitto Russolo rimase gravemente ferito alla testa, dopo una lunga convalescenza
lasciò l'Italia e si trasferì a Parigi dove cercò di portare avanti l'innovazione del suo
strumento. I suoi concerti del 1920 provocarono diverse discussioni, ma
entusiasmarono molti compositori notevoli come: Milhaud, Ravel, Honegger, Edgard
Varèse, John Cage e Pierre Schaefer che utilizzarono questo strumento.

 L’ETEROFONO o THEREMINOVOX (Theremin): fu il primo apparecchio elettrico che destò un


certo interesse. Costruito tra il 1919 e il 1920 dal russo Leon Termen, l'Eterofono
veniva alimentato con batterie a secco, ed era costituito da una piccola cassa di legno
sormontata da due piccole antenne di diversa altezza.

Il suono veniva generato sfruttando i battimenti prodotti da due oscillatori ad alta


frequenza (300 khz), ed era inviato ad un filtro passa bassi. Quindi dopo aver soppresso
tutte le componenti acute il suono veniva amplificato e diffuso tramite altoparlante. La
tecnica di esecuzione allo strumento era abbastanza singolare, infatti l'esecutore si
poneva davanti all'apparecchio, e muovendo le mani sopra le antenne suonava
l'Eterofono.

Gli intervalli venivano prodotti in relazione della posizione della mano sulle antenne.
Questo accadeva in quanto il circuito di generazione del suono era composto da un
oscillatore a frequenza fissa, e da uno controllato in frequenza dalle variazioni di
capacità del campo elettrostatico prodotto dalla mano sopra le antenne dello strumento.

Nonostante le notevoli difficoltà derivanti dalla tecnica di esecuzione all'Eterofono, e alle


imperfezioni costruttive (ad esempio l'uso di un semplice potenziometro a pedale per
l'inviluppo), diversi compositori si interessarono a questo strumento, inserendolo nelle
proprie opere. Il primo che si servì del nuovo strumento fu A.F.Pascenko. Egli scrisse
nel 1923 un mistero sinfonico per Eterofono e orchestra, e nel 1929 a New York Joseph
Schillinger compose la prima suite aerofonica per Eterofono e orchestra. Nello stesso
tempo Termen apportò alcune modifiche al suo strumento. Si accorse ben presto che il
sistema di produzione degli intervalli a secondo della posizione della mano sulle antenne
non era affatto perfetto, e cosi aggiunse una tastiera ai suoi eterofoni che dal 1930
furono costruiti dalla Radio Corporation of America (RCA), e con i quali Edgar
Varese compose nel 1934 il suo Equatorial, per due apparecchi Theremin.

L 'Eterofono entrò nell'industria cinematografica nel 1945 facendo la sua comparsa nelle
partiture del film "Spellbound" di Miklos Rosza, e in "The lost week end" di Billy
Wilder. Nel frattempo altre persone si erano occupate del
tereminofono, apportando delle modifiche allo strumento.

 L’ ELETTRONDE: Ideato nel 1929 da Martin Taubmann, anche questo strumento deriva
direttamente dall' Eterofono, da cui differisce per l'aggiunta di un interruttore azionato
dalla mano sinistra con cui era possibile determinare la durata delle note, il vibrato, e lo
staccato.
 Lo STEREOFONO: E' nel 1926 che Jorg Mager presenta al pubblico il suo strumento
elettrico, lo Sferofono. questo basava il suo funzionamento sugli stessi principi
dell'Eterofono, da cui differiva solo per il sistema di produzione degli intervalli. Infatti
nell'Eterofono si variava per induzione la capacità del circuito di un oscillatore per
ottenere un cambio di frequenza; nello sferofono invece la variazione di capacità nel
circuito era determinata dall'inserzione manuale di condensatori tramite una leva
graduata con i gradi della scala cromatica.
Chiaramente questo sistema non era affatto soddisfacente a causa dei glissandi continui
che si producevano tra una nota e l'altra, e cosi Mager costui lo Sferofono II con due
tastiere e un pedale per controllare l'ampiezza del suono.
Nonostante queste ulteriori modifiche lo sferofono non ottenne il successo sperato a
causa anche della concorrenza dello strumento di Termen.
 Le ONDES MUSICALES: Maurice Martenot, sicuramente il piu' fortunato tra i primi
ideatori di strumenti elettronici presentò nel 1928 le sue "Ondes Musicales" (Onde
Martenot). L' apparecchio di Martenot sfruttava come gli altri il battimento prodotto da
due oscillatori ad alta frequenza.

Per suonare le "ondes", l'esecutore si poneva davanti allo strumento costituito


inizialmente da una tastiera finta che serviva solo come riferimento per le note, e dopo
aver infilato un dito della mano destra in un anello lo spostava in misura dell'intervallo
voluto sulla finta tastiera. Una fune collegata all'anello e ad un condensatore rotante
(fig 13) modificava la capacità del circuito e di conseguenza l'altezza del suono
generato. La mano sinistra invece agiva su un tasto che aveva la funzione di dare
l'inviluppo al suono. La pressione esercitata sul tasto (agente su una resistenza a
polvere) variava l'ampiezza del suono prodotto. In seguito le "ondes musicales" furono
perfezionate e dotate di tastiera simile a quella del pianoforte sulla quale si potevano
eseguire anche accordi arpeggiati, e staccati. Grazie alla dotazione numerosa di filtri
l'apparecchio generava anche una grande varietà di timbri che lo rendevano
estremamente versatile.

 Il DYNAPHONE: questo strumento (ideato nel 1928 da Renè Bertand) dotato di


tastiera a cinque ottave sfruttava come i precedenti il sistema dei battimenti prodotti da
oscillatori ad alta frequenza. Chiaramente anche la tecnica adoperata per produrre gli
intervalli e' quella della variazione di capacità, ma nonostante questo strumento non
differisse tecnologicamente dagli altri, e fosse logicamente monofonico, alla pressione di
un tasto venivano generate dal dinafono oltre che la fondamentale, anche la quinta e
l'ottava.
Particolarità che avvalse allo strumento il prematutro nome di organo elettrico.
Il dinafono era dotato anche di filtri, che inseriti riproducevano numerose nuove
sonorita' e imitavano i timbri degli strumenti tradizionali.
 Il TRAUTONIUM: nel 1929 il tedesco Friedrich Trautwein costruisce
il Trautonium (ascolta il suono del Trautonium).
Caratteristica di questo strumento è il principio di funzionamento del tutto diverso da
quello degli strumenti visti finora. Infatti il Trautonium impiega un oscillatore a bassa
frequenza che produce onde a dente di sega ricche di armoniche. il circuito oscillante
era realizzato utilizzando le scariche periodiche di un condensatore in un tubo luminoso
a gas inerte (neon).
Variando la tensione di carica del condensatore per mezzo di una valvola a tre poli la cui
tensione di griglia era determinata da una tastiera si variava il numero di scariche del
condensatore, determinando cosi la frequenza del suono udito dall'altoparlante.

Il Trautonium non possedeva una tastiera vera e propria, ma un'impugnatura a nastro.


L'esecutore doveva premere con un dito un sottile nastro di metallo finché questo
chiudeva il circuito con una resistenza sottostante. A secondo del punto del nastro si
determinava la tensione di carica del condensatore (legge di ohm) e con essa la
frequenza del suono generato. La forza della pressione del dito sul nastro di metallo
veniva tradotta in valore elettrico da una resistenza a carbone, che determinava la
dinamica del suono. sull'impugnatura del Trautonium si potevano suonare tre ottave, e
la tastiera stessa era munita di linguette spostabili per individuare la posizione delle
note sul nastro. Naturalmente l'apparecchio era munito di interruttori per l'estensione
della tastiera e per la trasposizione ad ottave, ma l'innovazione più interessante fu
senz'altro l'introduzione di filtri attivi per il rinforzo di alcune componenti armoniche.
 Il TELEFUNKEN: Nel 1932 la Telefunken cominciò a costruire in serie un modello
perfezionato di Trautonium che venne presentato all'esposizione radiofonica di Berlino
dello stesso anno suscitando notevole interesse trattandosi del primo strumento
elettronico prodotto in serie in Europa. Il Trautonium subì delle modifiche nel corso
degli anni grazie ad Oscar Sala. Allievo di Trautwein e virtuoso suonatore di
Trautonium, Sala arricchì lo strumento di una seconda voce e di un generatore di
rumore modulato capace di produrre diversi effetti ritmici.
Questa nuova versione fu chiamata Mixturtrautonium e presentata a Berlino nel
1948.

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