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ENERGIA RAGGIANTE
Figura . . .1
ASSORBIVITA’
G ,ass ( )
G ( )
Gass ( ) * G ( ) * d
0
G
G ( ) * d
0
( )* E ,n ( ,5800 K )* d
s 0
E
0
,n ( ,5800 K ) * d
Questi integrali possono essere calcolati facendo riferimento alla tab 1 pg 526.
RIFLESSIVITA’
La riflessività è una propietà dei corpi che determina la frazione della radiazione
riflessa incidente su una superficie.
Essa pertanto ci da indicazioni sia sulla direzione che sull’intensità della
radiazione riflessa.
Questo valore, come per l’assorbività, dipende dalla natura del corpo e dalla
distribuzione sia spettrale che direzionale della radiazione incidente.
Trascurando il fattore direzione cioè estendendo l’analisi a tutto lo spazio
possiamo definire riflessività emisferica spettrale () il rapporto:
G ,rif ( )
( )
G ( )
Il valore di questi tre coefficienti è comunque compreso tra zero ed uno ed il loro
rispettivo valore dipende dalla natura del corpo, dalla temperatura e dalla
lunghezza d’onda della radiazione incidente.
Per quanto riguarda il coefficiente , il suo valore dipende anche dallo stato della
superficie irraggiata.
La riflessione può essere diffusa o speculare.
Avremo la riflessione diffusa quando l’intensità della radiazione riflessa è
indipendente dall’angolo di riflessione e la radiazione riflessa si diffonde su più
direzioni(figura . .14(a)).
Invece quando tutta la riflessione è concentrata in un’unica direzione simmetrica a
quella della radiazione incidente si avrà la riflessione speculare(figura . .14(b)).
Figura . .14
TRASMISSIVITA’
( ) * G ( ) * d Gtr
0
G
G ( ) * d
0
W ( x ) W ( 0) e * x ( . .15)
CONSIDERAZIONI SPECIALI
Dal bilancio energetico fatto precedentemente per il mezzo semitrasparente in
termini di potenza emissiva emisferica spettrale G(W/m2m) possiamo estendere
lo stesso bilancio in termini dei tre coefficienti , , , pertanto abbiamo:
1
1
Nel particolare caso in cui il mezzo si possa ritenere opaco abbiamo il seguente
bilancio:
1
T1 T2 ..... Ts
G E n (Ts )
Quindi come per il corpo 1 questo risultato può essere applicato a tutti gli altri i
corpi e quindi:
E1 (Ts ) E 2 (Ts ) E (T )
...... n s E n (Ts )
1 2 1
1 2
..... 1
1 2
e cioè in generale:
Questa relazione afferma che per ogni corpo alla stessa temperatura T l’emissività
emisferica totale coincide con l’assorbività totale emisferica .
Ovviamente si può particolareggiare la precedente nel senso che è comunque
valida ad ogni lunghezza d’onda che sia presa come riferimento, cioè:
, ,
C
E ,n 1
e
C 2 / T (..
5
1
19)
Questa legge in forma esplicita può essere sostituita in . .18 al secondo membro
in quanto è indipendente dalla natura del corpo.
Sempre nei riguardi del corpo nero possiamo mettere in relazione la sua potenza
emissiva totale En in funzione della sua temperatura.
Questa legge prende il nome di legge di Stefan-Boltzmann, ed è:
En * T 4 ( . .20)
C1=3.742*108W*m4/m2 ( . .22)
C2=1.439*104m*K ( . .23)
mT=C3 ( . .24)
che fornisce il valore della lunghezza d’onda m per la quale è massima la potenza
emissiva spettrale E,n.
Il valore della costante di Wien C3 è:
Dal principio di Kirchhoff si può dire che il corpo nero è quello che a parità di
temperatura emette molte più radiazioni qualunque sia la loro lunghezza d’onda.
Inoltre la potenza emissiva spettrale di un corpo qualunque non nero può essere
dedotta da quella del corpo nero purchè sia nota la funzione che esprime il
coefficiente di assorbività del corpo che si considera.
Oppure il coefficiente di assorbività di un corpo può essere dedotto dalla sua
potenza emissiva spettrale e da quella del corpo nero.
Dalle leggi di emissione del corpo nero si deduce che quando aumenta la
temperatura si ha un aumento della potenza raggiante globalmente emessa ( . .20);
la potenza emessa aumenta, oltre che globalmente, anche per ogni singola
lunghezza d’onda ( . .19), in maniera tale da far traslare verso l’alto l’andamento
e la posizione del massimo si sposta verso valori più piccoli della lunghezza
d’onda (legge di Wien . .24) per cui risultano proporzionalmente più incrementate
le radiazioni di lunghezza d’onda minore.
Le stesso osservazioni e lo stesso andamento generale dei diagrammi di emissione
restano qualitativamente validi per tutti i casi di emissione per temperatura da
parte di corpi condensati, anche se non neri.
Accettando il fatto che l’emissività e l’assorbività spettrale e direzionale siano
uguali, dalle propietà emisferiche si ricava che la precedente sarebbe:
2 / 2 2 / 2
Dal fatto che abbiamo supposto che , , segue che affinchè la precedente
sia vera devono sussistere le seguenti condizioni:
* E ,n ( , T ) * d * G ( ) * d
0
? 0
E n (T ) G
Dal fatto che segue che affinchè la precedente sia valida devono
sussistere due condizioni da aggiungere alle due precedenti:
1)L’irradiazione corrisponde a quella di un corpo nero con superficie a
temperatura T, nel cui caso G()=E,n(,T) e G=En(T)
2)La superficie è grigia ( , sono indipendenti da )
fig.8
Inoltre per due campi di irradiazione G,1() e G,2() il valore di può essere
completamente diverso.(vedi fig 19)
fig19
Si assume che il nostro vetro abbia proprietà selettive e che quindi ci sia una
dipendenza dalla lunghezza d’onda da parte di ed .
Infatti lo spettro della radiazione solare ha un range di lunghezze d’onda
significativo che vanno da 0.3 a 2.73m.
Il vetro utilizzato rientra come impiego nei vetri per finestre o per impianti di
accumulo del calore.
Esso ha un valore di =0.97 per 0.3-2.5m e per lunghezze d’onda maggiori il
suo valore si estingue a zero.
Mentre ha un elevato valore di remissività nel range dell’infrarosso termico con
>2.5m.
Per il nostro loop utilizzeremo un vetro con le seguenti caratteristiche:
Iv
(1 ) 1 e k *s v
IT
k=9.071 m-1
s=8 mm=0.008 m
Eseguendo i calcoli abbiamo che Iv è
I T (1 e k *s ) * I T I v
pa=0.91
pa0
pa=0.91
pa=0.09
Tpa=temperatura assorbitore (K)
Eapa= energia assorbita dall’assorbitore=pa*Iv
Erpa=energia riflessa dall’assorbitore=pa*Iv
Epa=energia emessa dall’assorbitore=pa**Tpa4
m t m a mb 2
ma mt * 0.4 ; mb mt * 0.6 ;
m r mamb mt 3
del canale b
Q hcpb potenza termica ricevuta dal fluido del canale b per convezione dalla
parete assorbente
Q hcpa potenza termica ricevuta dal fluido del canale a per convezione dalla
parete assorbente;
Qhcva potenza termica ricevuta dal fluido del canale a per convezione dalla
superficie vetrata;
Qhcrb potenza termica ceduta dal fluido del canale b per convezione alla
parete del canale di ricircolo;
Rexa numero di Reynolds del fluido del canale a valutato alla distanza x dalla
sezione di ingresso
Rexb numero di Reynolds del fluido del canale b valutato alla distanza x dalla
sezione di ingresso
Il nostro loop convettivo sfrutta l’energia proveniente dal sole per riscaldare degli
ambienti attraverso l’incremento di temperatura dell’aria che lo attraversa.
Alla sua tecnologia fa capo essenzialmente l’immagazzinamento della potenza
radiativi derivante dalla radiazione solare e il riutilizzo dell’aria interna
dell’ambiente da riscaldare.
In esso si verificano due fenomeni essenziali per il riscaldamento dell’aria:
l’irraggiamento termico e la convezione forzata.
Infatti l’irraggiamento solare incide sulla superficie vetrata del loop, la quale non
riducendo quasi assai questa potenza la trasferisce all’assorbitore metallico che
assorbendola quasi integralmente produce un aumento della temperatura dello
stesso.
A questo punto l’assorbitore avendo una temperatura maggiore emette per la legge
di Wien in un uno spettro diverso da quello solare; infatti esso riemetterà parte di
questa energia nell’infrarosso termico.
Poiché il vetro è un materiale selettivo esso, avendo un bassissimo valore del
coefficiente di trasparenza(trasmssività) nell’infrarosso termico, non permetterà a
queste radiazioni di riuscire trattenendole al suo interno facendo così aumentare
l’energia interna del sistema e quindi la temperatura di tutti i corpi presenti.
L’aria attraversando il canale assorbirà calore dalla piastra assorbente per
convezione ed all’uscita dello stesso l’aria avrà subito un aumento di temperatura.
Attraverso il canale di ricircolo parte dell’aria immessa nell’ambiente dal loop
verrà riutilizzata per miscelarsi a quella proveniente dall’esterno(aria fresca)
quindi in ingresso al canale si avrà dell’aria a temperatura maggiore di quella
elaborata precedentemente.
Questo, ovviamente consentirà un miglior sfruttamento delle potenzialità del
sistema che si evidenzieranno in un aumento ulteriore della temperatura dell’aria
in uscita dal canale.
Avendo espresso in breve il fenomeno fisico che avviene nel loop andiamo a
vedere tutte le considerazioni tecniche che regolano tale sistema.
Si assume che il nostro vetro abbia proprietà selettive e che quindi ci sia una
dipendenza dalla lunghezza d’onda da parte di ed .
Infatti lo spettro della radiazione solare ha un range di lunghezze d’onda
significativo che vanno da 0.3 a 2.73m.
Il vetro utilizzato rientra come impiego nei vetri per finestre o per impianti di
accumulo del calore.
Esso ha un valore di =0.97 per 0.3-2.5m e per lunghezze d’onda maggiori il
suo valore si estingue a zero.
Mentre ha un elevato valore di emissività nel range dell’infrarosso termico con
>2.5m.
L’irraggiamento solare totale IT(W/m2) incidente sulla superficie vetrata subirà un
decremento di potenza nell’attraversare lo spessore della stessa; la relazione che
esplicità tale fenomeno è indicata qui sotto secondo la legge di Bouguer:
Iv
(1 ) 1 e k *s v
IT
Qirrv v * * Tv * Av
4
Per quanto riguarda la superficie esterna anche questa sarà interessata allo
scambio termico per convezione (naturale) e per essa cambierà quindi il valore del
coefficiente di convezione; pertanto avremo:
hcvax * x 1
N uxva 0.332 * Rexa *
K fa Pr 3
dove con hcvax si è indicato il valore del coefficiente di convezione alla distanza x
dal bordo di attacco, e con Nuxcva il corrispondente numero di Nusselt; nella
precedente compare anche Rexa cioè il numero di Reynolds relativo ed il numero di
Prandtl Pr tiene conto delle proprietà fisiche del fluido.
Nella nostra analisi considereremo indipendenti dalla temperatura tutti i parametri
che ne possono dipendere come Kfa, il calore specifico, la viscosità cinematica e la
densità(ovviamente si intende che si considererà un valore medio).
Per calcolare il valore del coefficiente di convezione per tutta la piastra vetrata
basterà integrare la precedente; tuttavia questo procedimento verrà eseguito in
seguito nell’espressione generale del bilancio energetico del canale a del loop
convettivo.
Per quanto riguarda la superficie esterna valgono le stesse considerazioni fatte
precedentemente, quindi avremo:
hcvex * x 1
N uxve 0.332 * Rexa *
K fe Pr 3
dove Rexe è il numero locale di Reynolds per la superficie esterna così espresso:
vv * x
Rexe
amb
Qirrv v * * Tv * Av
4
Iv
(1 ) 1 e k *s v
IT
dove Iv è la potenza del sole che riesce ad attraversare il vetro di spessore s.
k=9.071 m-1
s=8 mm=0.008 m
Eseguendo i calcoli abbiamo che Iv è
I T (1 e k *s ) * I T I v