Sei sulla pagina 1di 9

,.

--

-8THOS ARTHOS 161

e leg. l, 1, 4, PARASHU.HAMA E PERSEO


è conferma-
re i flamines
Lo stL;dioso che voglia intraprenclere I analisi dei miti ellenici seconclo una
i. delleflama prospettiva traclizionale sitrova di f ronte non un corpus organico cui appog-
qiarsi. ma una serie di narrazioni che in realta sono sempliciframmenti cli una
aminato non
tradizione che sembra racchiuclere tesori ancora inesploi'ati.
Giulii, un sa-
Attorno all'Vlll Vl sec a Cr i Ellade assiste a dei rivolgirnentiditale porta-
r tutela I'Asy-
gstaurazione ta da cambiare struttLlralnrente le basi sacrali sLr cui poggiava I'attitudine spi-
ritLrale dell Elleno. Da questa attitudine. che potremrno definire mitica , si
passa ad un tipo di esperienza umana dai pronunciati caratieri laici Certo.
zato dall'au- eletnenti itrportanti dell'antica spiritualita restano nell'arnbito dei Niisteri del-
genite et ge-
l Oi'fismo. ciel Pitagorismo etc., rÌla conre staccalt dal corpo centraie de!la re-
Augusto: nel
ìigiosita ellerrica. ln realla sembra che imitoloqhenri dell'arcaica Ellacie non
l stesso - hic siano piùr capiti. E quanclo i ltoeti i tragici e perfino Esiodo ci conservano ele-
menti di tale religiosita arcaica, questo viene fatto senza la percezione diret-
ta cjel sinrbolisrno soggiacente alle narrazioni leggendarie e a! miti (1)
INAZZARI
Tutto cio e gia eviclente per il ciclo mitologrco relativo alle drvrnita isre-
olimpiclte alle leggende rimasle su Helios, su Eds, suOrione, suiGiganti, la
cui strutturazione coirplessiva pare alludere per{ino a situaziorri astronomi-
che oggi non piùl coglibili. Parlicolarmente colpite le narrazioni sui fitairi, le
cui leggende sembrano in realtà racchiudere un simbolisnro presente pres-
so altri popoli e in modo specifico presso qli lndu, con tulto Lrn aspetto sim-
lrolico di lipo cosmjco celeste. Tale per es il ciclo det dLie |ralelli Atiante e
Ptontetea posti da Zeus a presidiare idue poli estremi del moncjo, il prirno
acl orrest e ii secondo ad est, secondo ut'ì asse equinoziale che coslitrrisce
una precisa indicazione sull'esistenza nell'Ellacle di dottririe sLri cicli cosnrici
h del tipo presente in lndia. Cio che in questo mitologhema puo inleressare an-
che il nosiro problema ò che dei cjue fratelli, Atiante era consideralo il padre
Celle Esperidi di Maia e delle Pleiadi, ossia di tLitto un gruppo rii divinita po-
ste sempre ad occidente, mentre Prometeo addirittura era detto essere il pa-
dre di Deucalione, l'urrico soprawissuto al diluvio che distrusse la stirpe
bronzea, grazie all'intervento del paclre Promeleo che gli ingiunse dicostrui-
re I arca suila quale pote salvarsi. AggiLrngeremo che le connessioni rilevate
fi-a l'Occidente. la sttrpe bronzea e il diluvio possono essere chiarite anclre
dallaconsiderazionesullasorlediMenezio,ilterzofratellodeidLretitani qirel-
lo considerato piu particolarmente tracotante e aggressivo a tal purrto che
Zeus col suo fulmine lo precipito nell'Erebo, procurandogli così una f ine non
dissimile da quella attribuita, appunto, alla stirpe bronzea.
ll problema sì pone irr lermirri diversi per i Irrdia. la cui tradizionc lra corr-
servato nel modo piu chiaro la dottrina dei cicli cosmici e in particclare quel-
la degli avatàra, che ci interessa nel modo piu diretto Nel corso deqli evi
umani il dio Vishnu (che nella Trrmufti indiana costituisce il principio della

(1) Abbiamo analizalo questo periodo di passgglo in N. D'ANNA, la Àerglosità a rcaica c\eil'Eilade, Ecjizioni
Cutturali tn-
ternazionali dì Genova (ECIG), Genova 1 986 2! ed , che è bene aver presente per capire quanto diremo in questo studio. Sui
cicli cosmici, cfr. N. D ANNA Vigilio e le Riveluioni divine, cap. lll ('/ clcll cosmici e it regno di Saturnoi;, ECIG, Genora
1989. pp. 4968
ARTHOS ABTHOS
162

a discendere nella madàgni


conservazione degli esseri e dell'irrtero universo) viene rato corn
esseri, oglruno dei quali trorr è
manifestazione incarriàÀOoii;irì àeterminati dìvirra del- Ràma all
una Oualita
;i;; .l;ò rlm-Uoto
it Oi un ùàòiso prirrcipio spirituale,
invera[asi in una funzione sptrituale Le ne uccid
Eterno pro*L.nrìàtmehte
lAvatàra -qivala[a4-aivinà siconiL
;;ì;;;; con una funzione cosmica sono tradizionalmente Così
pì"iiài" À"t nun1bro cti Oieci, ma cli esse a noì interessa qui consiclerare bre- come un
vementeleprrme"'nqrt,Matsya.Kurma'Varalta'Narasimlra.eVantatta;ter- ziale" ch
.il" i, à;lÈà,a,iit, a'i,iìa. èòéiiruira loggetto specilico dgl.ngsJro studio'
e reéIanclo su ulr tipo dììnt,erpretaziotre ni intrap
Vof schòmatizzaie ài'rnassimo, stessa ei
"nìò
;;.;;"J;i òròuie'"i cne rroi clovremo trattare.a.propotllo-qi,l-ul9^ìttu-Ràma' tutta l'az
;i;;ò,li;..'Àe i primi 5 avatarc si pongopo: (1 ) dopo tl mattap.ratay" n?93^
(2 t la conseguenle struttirrazrone te porsi
à"[àirà if rério à,f settinro rnanvarftaia. squilibri
di una ciiversa situazigÀò aitrorori.r; la ìrubya secie Ùoreale (3:): gli eventi
dr quella secle (4 t e,il_trasfetitrien- stesso a
c ire lrarrno contrassegììàr, É Oi.tt,.,rione tanto un
ìo i,. ì.ài ciicunrpctail (S i,iiqLietta c.lei Puranas chiamatto Hams'r ii p.o-
trattazione cerclrerenro cii far le, una ft
à"oio àér .iqno; àijf ia s"c)! i:òt"aiu Nella
nostra
figura eroica possa simbolizza- battere
,à.:.à.ore a,che nLit'fLIuO" almetro una
Ia 6r Ci- dall'arm
re ta sressa reatta avalàtiòà:àtp1-òita in lndÉ daParashu-Rama simbolo
faremo potrà mostrare
scesa,incarnazione ai-vÉlrrr.' ll ratfronto chericerca
di troppo ternpo che regr
.i.'"inìi"ii.Àpéttàti ed indicate una clirezione .per
indiani cla par- videnzia
trascLrrala, ancheu.u*u clell ignoranza manifesta ciei sinrbolimiopì ce altro
ì" àéi .ràìSò,.ti . c,òiirrirrori-ellenici cla parle di orierrtalisti
solstizia
manità r

ad un'o
ll net
que-
così come il Bhagavata-purana preselrta la storia di Paraslru-Bdma,
-Oiécààa nif icazic
sta dòfdioV;;ru-noà e àttrc clte la raffigurazionp;i1b_olica della con-
sta è
ìotta sostenuta per un periodo cli tempo puttosto lullgo dai.B.ralrll]ana un'attrit
pretesero di diassunrer-
iiò Èìàrto kshàrriya quando co{oro sostitrrìrvisi e
'discese deitant
,,n ìi niòòrio l'autcjrità'stririiLnle. Essa.'inoltre. apre la serie delle tre tualità.
L'"i.lli,7.rÉi;y,;;;;. 6hòìi,ltunno via^vìa dopo Paras/tu R3ma il cavalle- sualme
-stirpe.lun?rPla ,stirpe solare
e
iesòo AaÀa Cnandri appànerterrte alla Stirya-vatnsha. bronzo
la lotta intrapre
xrislr;a ii Nero deliaÒjrano ra-vamsha , !a Til'gasl
c: .ta nrrpste tre tiouò eroico-divine cotttro inémici dei detentori della sa-
toso". L
itX)""iìu"tn"u.';i Ì;ià.1Éò-iri eventi clalla durata di piu secoli ìl cui
"vacca
[r"f àir.,-.ià'è'.iuto òoÀtiàtseg'rato da pafiicolari cambiamenti della situa- tolinear
i,n"B
-pià"ru i"'òàinéiAònza OiseOi dive'rse occupate dar detentori della sa- sapien:
"àf ".i". itt modo
tiÀ,ià Conòruàersirrell'attuale tiadizione indLr che
ùào"ionaie. Rig-Vér
5rròciii"o e il risultato di clueste tre'cliscese" divine' Coscie
Kaftavirya 9egli
La storia di Parashtt-àdma comittcia con la visita del re Nono-
stazion
t4ahihavaalt'ashramàòlsJggìo"ramactàgni,ilpadredell'eroeitrdiano porane
ossi:uo it re cerca di impadronirsi
:fi;i""i;;i,;ru;;;i oi ,tato fartò esprlm
a zi
ààìiutuu'C"u oeitaouànà"liÉia dà'o atteùù' Ia 1;ienezzasusapìerrziale che proprlc
òranmana ltroltre. oltraggìo oltrasgio con-
àp'òà,rìàròi, p;pri";iià;àira sostitur
trawiene atte regote Jàl òiÉìàntà staltilite dal riqiclo càÉone sacerdotale in- Tutl
tà pia-Éeruià. rà-111oòtià dellasceta Pér ptrnire questo primo atto figlidel
lrriài,Oò Kafiavirya dalle
di orevaricazione e OììrtogonTr'. Parashu Bama siida il re diJa' me abl
;;[i; brffi.;""lo *.iJ.""nlòò uòttà ifigliclel re invaclono t'astrram
- ì-tHos ARTHOS 163

' : llella firuclàgrìie, con una azione che la tradizione indu in ogni tempo ita consÌde-
- IOII è rato còme una deile piu ernpie possibili ucciciono il saggio asceta. Parashu-
rìa del- Ràma allora giura c1i slermirrare gli kshatriya e, in una guerra durata 2"1 anni,
..ale. Le ne Llccide tré volte sette . permettendo tuttavia alle loro vedov€ di risl;osar-
.Inel-lte si con i bràhmana e ricostitliire così una casta kshatriya riconsacrata.
- .
.-'e bre- Così corne viene.presetrtato dalla tradizione, Parasl'ru-Ràma appare non
' -i- per- come Un personaggio storico delerminato, ma come Llna collettivita sapien-
)ttldio. ziale che nell'eroòha voluto simbolizzare tUtta una serie di eventi e di azio-
: ìzione ni intraprese per la salvaguardia della tradizione spirituale della quale essa
ìama, stessa bra la depositaria e la custode. Anzi, come srvedrà meglio in seguito,
. SCCa- tutta l'azione di rettificazione di cui qui è questione. non può necessariamen-
rZlOne te porsi che parecchio tempo dopo la fine del Krita-yuEa, in coincidettza di
a\,i enti squilibri inerenti al popolo che occupo urr continente oggi scomparso Lo
,':'. iileil- stàsso attributo c|i Ràma. Parashu - dalla doppia ascia , esprime percio non
. il po- tanto Lln'altribuzione estrinseca, quanto una precisa determinazione sacra-
, Lii far le, una f gnzione spirituale espletata da quell"'entita divina "discesa' a com-
. ) tzza- battere contro i portaiori del disordine Tale funzione è carallerizzala
. i.- di- ciall'arma ciiRàma, la doppia ascia di pietra dono del dio Shiva, che e un
- rirare sirnbolo delia folgore celesle Percio stesso simbolizza ia "presenza" ciivina
::inpo che regge ivari morrcli e, in virlu della propria natura "solare , inierviene pror'"
:a par- vicienzialmenle a rettificarne il corso, La sua stessa forma poi, non riilrodu-
ce aitro che le rJue nretà del corso arlnua!e cJei sr:ie, tagiiato ilail'asse
solstiziale nord-siir-1, conre seconCo le pìu srrariate traclizioni spiritLiali ciell'u-
manìta che qut, nel caso di Parashu-Rdma, vengono fatte risallre adcjit'iitura
aC un origine iperborea
i l nemlco per eccellen za di P aresh Lt -Ràm a e i! re Àerlav i r y* a,
tipica irer§o'
- : qLre-
irificazione della prctervia e dell'arroganze\ deiia casta guerriera ouaxdo que-
r - Liella
sta e disgiunla dal sa.cro. Egli e caratterizzaio Ca cento braccia
j-a COn-
,

un attribuzfone che richiama !a natura proteiforme ciegii esseri eletnentari e


' ì ì -il-Ilef- clei tanti mostri che sbarrano la strada ai legittir-'iti detentori ilella ver: spiri-
: I ):gse
tLtalita Taie aggettivazione inoltre, setnbra in qualche moclo simile nolr ca-
l,rall€-
)lo o suaimente a qùell'esoressione esiodèa clre voleva gii uomini deii'eta rJei
, ' i-apre-
brcnzo caratterizzati da una forza grandiosa, da tnani irivinciLrili e da Lln cor-
no gagliardr:, menlre il loro cornportamento è terriL:iie "iiioiento" e spaven-
.

.: a sa- loso'. Lempieta di Kartavirya riiene espressa in clue !;ìomerìti' il furto della
I cui vacca dell'Abbondanza e I'oitraggio a Renukà, la mogiie dei rlshl cire sot-
. : situa- tr:iineanc un'idea similare Kàma-dhentr irrfatti. e propriainente la ttie'tieiza
:riila sa-
. - lllodo sapienziale , equivalente aila Vacca-Luce clai 'sette raggi ' isapta gavt:itl dei
Rig-Vétla, che le posteriori dottrine soteriologiche interpreterat-ino coine la
(loscienza lnfinita, la Consapevolezza presente in ogni essere iiella manife-
: clegli
slazione. Renukà, poi, la moglie diJamadàgni, e la sua shaktl, ossia contem-
l!ono- pcraneamente la sua 'sposa e la sua potenza'. La '",acca e la moqlie
' :,r ronirsi
:. e che
esprimono percio idue aspettidiognivera spiritualita che appartengono in
proprro ai,9ishis primordiali. che I'empio re cerca cii far propri "r'ubandoii" e
' , l. con- sostituendosi così ai leqittirni rappresentanti.
- . ,tale in- Tuttavia l'episodio che scalenera la gr-ierra à I'occupazione, da pa(e riei
-ro atto
f iqli del re ucciso, dell'as/rram del rishi Jarnadàgni e la sua uccisi.tne che. co-
? clalle me abbianro visto, e un'azione considerata in ogni tempo in lndia come una
.1 diJa-
164 ARTHOS

cJelle piu empie possibili. Tetle misfatto, consumato in assenza di Parashtt-Rà'


ma; ha un SUo preciso significato. sitnbolizza una prevaricazione.tesa a so-
stìtLlire i rishis nella loro stessa sede. Ora, nella tradizione indu i rishis -
termine questo che pogqra sLl l,lrr radicale che esprime un'idea di lttce e di
spiendoie - sono sim6òlizzati dal cirighiale' , ossia da una delle fortne as-
sJnte cla Vishnu nella sLia discesa ilella manifestaz-ione. E siccr:me Vishnu
in tale attitutline prowiclenziale e identif icato al Sole, anche qui.abbiamo lc
stesso sirnbolo legato alle lLrci che si inverano nel mondo e lo illuttlinano .

L'azione dei figli dt Kanavtrya llercio non puo essere intesa come Llna Sem-
plice vendetta]rla Corne Llna prevaricaziorre tesa a soslitLlire ai cinghiali ( -
iiuci primordialì quelii che la tradizione ci ha dato come le Orse in riirolta.
)
Viceriersa tutta l azione ciiParashu-Bdma si presenta come Un intervettto ret-
tificatcre teso a ricostitLrire le basi di una civiltà tradizionale. Lo stesso tern-
po indicato dai testi per il conrpirnento dell'opera dell'Eroe pare cosi non
essere altro che l'equivalente cJi un eone, di un ternpo conchiuso irr sé e
perJetto, in relazione alla dottrina cjei cicli cosrriicie ìn particolare alla durata
della precessione degli equinozi. Quest'ultimo rilievo va così a cotrpletare
quanto cletto lrrecedentemente a proposito della doppia ascia di pietra di
Parashu-Ràrna e del simbolisn-to solstiziale che le è proprio, percio con le
stazioni del sole che parimenti contrassegnanc k: svolgimento ciclico.

Figiio di Zeus e tji Dattae, secondo la tradizione Petseo dopo il c-otrcepi-


mentò in una tomba di bronzo, assierle alla madre era stato rinchiuso in
Llir'arga e posto sulle acque. Ouesta fu aw'istata da un pescalore che la scam'
bio per un grossopescé, piu arrtichidell'umanità che
'pone ossia uno dei simboli
la tràdizioné indu adclirittura all'inizio stesso del nostro manvantara.ll
nome cii Perseo si lascia scomporre nei suoi elementi costitutivi-base PRS
che seconcio 'Geticus (autore di una serie di studi cli vario valore sr-t La Da-
cie hyperboreenne, Etitdes Traditionrrelles , 1936-37) (2) sono gli stessiche
e poibiUile riscontrare nel termine sanscrito PaRaShu, dove ha una funzio-
ndlità semantica iclentica a quella del termine greco Aggiungeremo che il
procedimento eseqetico utilizzato da Geticus" per spiegare il rapporto Pa-
haShu PeBSeo e iAentico a quello utilizzato da René Guénon per indi'.,idua-
rr: la radice dei terrnini Krortos e Karneios, KRN ll nome dell'Eroe ellenico
percio, non sarebbe altro che la raziorlalizzazione." di un appellativo s1'ì. tr.-
bedentemente era servito per designare unafunzione spirituale, il quale poi
venne riferito ad un personaggio nel punto in cui tron fu piu compreso nella
sua realtà simbolica.
Abbiamo cletto che la tradizione ci dice che Perseo era figiio di Danae e
cli Zeus. Questi, per poter entrare ttella stanza sollerranea nella quale era sta-
ta rinchiusa la f Lttura moglie, si era trasfortrato in pioggia aLtrea. Zeus è il so-
vrano di un ciclo spirituale gia lontano dalle origini. susseguente la fine

(2) Circa ogni valutazione o utilizzazione del pensiero di 'Geticus , lasciamo al nostro collaboratore ogni responsabilità,
dal momento che già piÙ volte la nostla rivista si è espress molto negativamente (n.d.B.).
iBTHOS ABTHOS t05

j cjell eta aurea e itr connessione corr rin ciclo cosrrico certarnente prù riclotto
' . shtr-Bé-
di quello di KronosiSaturno Tutto cio puo essere conrprovato anclre cla un
' :Sa a SO-
fatto e,eneralrnente poco notato se si rroltiplica la clurata del percorso side-
ris/rls - .1

rce' e di reo del pianeta Giove di 2 anni lrer i360 gracJiciei cercirio cosrrrco, si otter-
. ':,!'lrìe as- ra la cifra di 4320 anni Rappor-tando taie cifra alla durata di un sentiperiodo
-'. t/ishnu cjella precessione degli eqLrinozi ( 12960) conre era Llsuclle in Grecia, si ot-
. :-'iamo lo terra una stagiorte cosntica delle tre rrelle clualisi clivrdeva l anno in un tein-
:tnano .
po in cui i progenitori degli Elleni abitavano una regiorre che talidati ci clicono
: .'.4 sem- non gia polare, ma circun-rpolare. Ora, e qLlesto precisarnente quello che in-
rtriali ( : clica il ,?ig-lzéda quanclo parla delle tre terre e clei tre cieli oppLrre deile tre
,. - , t'Nrolta. splendenti regionl celesii , che poi non e altro cire un aspetto del simboli
a:rtlO ret- stÌlo cornpreso ttella 5i discesa clell aureo Vrsiti'tu clrando, sotto la forrna cii
,'= ì -cO tem- Varnana-avatdra" ilisura il nroncio con i suoi /i'e passi I trit",Ìkrama) e nsta-
. , tsi non btlisce l'ordine cosmico.
::- llisé€ TLrtto cio ha Lrna sua corrislroircleriza nel rrìto elierrico. ll cicio mìtolr:qico
. ,r ci rata
U
cii Perseo, infatli. ha inizio con ia sirana gLterra clei clue gemelliAcrisio e Pre-
l ptletare tc per la so'vrattita sLr Atgo Gra taie qLierra ha un sr-ro parallelo con clLrella dei
:_,. etra di
frateili Atreo e-f ieste cltianiìo Zetts intervenne in airito clel prinro cambiando
." 1 con le perfittir il corso delle stelie, firro a spinclere ie Pìéiadiilove sono altLi:ìlnrente
- un eco di qLiesti aweninrenti fu ccrnservalo cla Pi-AlCNE. Pol 2lÉì9A e s.lq
- co.
La citla per cui liÌigairo idiie frertelli e Argo la citta bianca , dato che tale te,--
mine e iclentico a clreiio cieli ai;ileritivo a/qos, biairco , con la semplice cìilfe-
renza cliaccentazione QLreslo rileritnento appare percio colle il frutto cji L,rna
precisa scelta. dalo che Arqo ò uno rlei Iern'rini cor] cr.ii ,,reniva intesa ia se-
secle lroreale cia cui ltae acl essere il crclo ctre stianro studiaircio lla c'e cJr
piit t-a tradizione prrne il rriiÌcloclherra cli Perseo airreno irr tre occasioni rn
ral.rporlo a carnbiarnentr clella situazione ccsmica, 1)dLtranle la guerra fra
Acrisio e Preto fu inventato lo scado rotonclo. quello stesso che fLt apfieso
ad un cippo a ricordo della c;uerra . 21 al piccalo Perseo cade di rrano una
y:a!ia, :31 aila fine di lanti cotlirattimenti Perseo riccirle inciclentalrnente il non-
noAcrisio, colpenclolo corj Lirrrllsco. Sono. qLresti. ire sirnboli che ci cliccrro
il tentl,io itt cuisiluare I az-ione di Perseo OLri. infaiti si Iratta dialterazioniclel-
la volta cosrlica cire harrno pori;ìto a carxDiarnenti della stessa struttLirazio-
ne deli equatore celeste, corr la nascita cli rrn nLiovo piano eqLiatoriale e cji un .
nLrovo axis nundi La lotta per Argo pei'cio. pare coincidere con un ternpo
preciso collocabile gia dopo la fine cJell eta aLrrea e l inizio di un nLiovc ciclo. l

rnentre l' azione di Perseo llare non iirlitarsi a qLresii fatti. ma si dispiega ar-r-
che in ternpi successivi per una clttrata di rrolti secoli, in una curiosa sintesi
del simbolisino cor-npreso inVantana-avatàra e n Parasttu-Ràma. risl;efiiva-
trente5.'e6q ciiscesa'diVislinu.comun(ìueinrapportoall'istituzionedinuo-
vi centri spiritttali sulla crii imporlanza nel rrilo di Perser; avrenro cja tornare.
)di Danae e L arma che Perseo ulilizza per cornpiere le sue straorciinarie imprese e la
uale era sta- harpe.la falce con ia cluale egli stacchera la testa della terribile Mecjusa. La
Zeus e il so- harpe si ritrova nel ciclo prececlente legato ai Titani, poiché e proprio quella
ente la fine che Krcnos utilizzera per colpìre il padre Urano, restanclo poi come rino dei
sitnboli piÙ caratteristici cii Krorrosi'Saturno ll fatto che tale arma dalle carat-
teristiche cosr.niche - corne la doppia ascia di Parashu-Ràrna - si trovi ado-
perata cla Perseo puo percio significare solo che qui ci troviarno di fronte ad
EIi responsabilià,
AT
166 AHTHOS

bil
una forma traclizionale che continua. riadattandolo, un ciclo precedente or- qu
mai definitivamente concluso. ne
Per le sue caratteristiche questa arma divina puo essere a6costata alle r'ìe
varie armi che presso diverse fradizioni gli dei o gli eroi utilizzano per ristabi- pa
lire I'ordine codmico. Taleil lViloltner diThor, oppure Ia doppia ascia di pie- Mr
mi
tra tJiParcsh u-Bàma,le quali poi non sono altro che un simbolo della folgore
che in un suo aspetto e in relazione col "fuoco celeste ,.e.c^ol gliattributidi CO
pa
òro*iAenjialita'che in cliverse traclizioni sono propri delSo/e e in lndia di na
lioÀr,, Òuest ultima considerazione puo farcì capire un altro particolare del cir
*iiò ,ti perÀeo. Nell'unico fr. cjelle Forcididi Eschilo giunto fino a not, e det- gi
t; ;;; eòti-òenetrò nella caverna [delle Gorgoni] come un cinghiale (nel
ossia
pa
òr, ui àit,iijuzione che possiamo'rìlrovare iÉ altii miti ellenici cinghiale
É"n"o dicatldonia: nel mito diAchille etc ), ma il cuivalore simbolico sem- ti
gu
Urà n- etiàre stato piu cotnpreso nell Ellade storica, ln lndia il cinghiale (va-
ìanrl7ìriiàoàoòrte'siritrovacomela3e discesa"diVishnu.Varàha-avatàra, a(
menire tutto il nostro katpa è designato come suzéfa-varàha'kalpa' ii "ciclo fer
del cinohiale biartco . ll Guénon. inoltre. fara notare che la stessa terra sa- CE

cra poTare, la sede del centro spirituale primordiale del nostro manvantara, to
Di
e chiamata Varàtti-la terra del cinghiale . Varàhie propriatnente un aspetto
della slakti f ffisa-potenza) diVisltnu. qLtella piu pafiicolarmente in rela- ch

K iiòn" l'àspeito sdtare (e percio prowiclen_ziale. )diVishnu;che espri- ES


"òn inveramento nella'nr'anifestazione, la Pritvi-Lakshmi, I'glc-he"tipq tid
i me il suo
clella manifestazione corporea. percio per eccellenza la "terra bffiEil§' che
la
òòniìenò in principio {uttd le possibitita della.manifestazione spaziale del no-
av
élro marvantara.'E' per questo tttotivo che i cinghiqlì sono ldentiticati ai B/-
i/ris vedici e alle setie stette det Gran Carro. ossia ai Detentoridella Sapienza SC

furimordiale che sr:no propriamente le "luci ' Che ne trasmettono


l'essenza nel NC
clr
corso dei diversi cicli.
Questa relazione cJel cinghiale-Perseo corr la terra boreale e pLlre pre- tI
sente nell'Ellade. Pindaro cliia che Perseo si recava spesso nell'lperboride, na
la mistica terra clell''estremo norcl , identica alla Vàràhi indu. ll termine san- Sti

sìrito infatti, poggia sulla radice yar, l'esatto equivalente dell'ellenico bar, da ta
òui siiotr, 'Boréà, la "terra del cinghiale" posta, appunto, all' estremo nord"' t.1

Nòllo stesso modo, percio, in cui Parashu-Ràma non Ia che esplicare una es
tunzione spirituale dàrivata da quella dei DetentorÌ (- cinghiali - Rishìs)
-sapidnza
SC

OefLa primorcìiale, cosìPerseo allualizza una*9199e-Lza divina che S€

il mito ellenico ci sta cfìcinOo qui in rappo rto al|tperbdi'i1té'." l-'- --** gr
L'impresa più caratteristica di Perseo e la lotta contro le Gorgoni. il ne-
mico" p'er eccòllenza, le divirre sorelle delle quali due erano immoftali ed una .16

rnorlal'e. Erano figlie diForco. il vecchio del mare" da cuiera nata Echidna, lo
la "serpe' che avàva per fratello Ladone' il drago o "serpente ' col quale ve- dr
niva pbsta in connessione una terra ad Occidente su cuì avremo da tornare. ni
Quelio che puo essere ritenuto importante in questa genealogia e.il fatto che cl
Echidna è litenuta anche la madre diOfthros,l'esatto equivalente ellenico VC

dell'indiano vrtra, "colui che awiluppa", il drago che il dio /ndra uccidera in di
360 giorni (: un intero ciclo cosmico) ridando così un nuovo ordine'al co-
smo. le
Tutta questa congerie di esseri elet-tlentari dalle attribuzioni sovrapponi-
ATìTHO§ lo/
ARIHOS

bili eC estreinatnente simiiari, appartiene al cicio titanico che ha preceduto


ente or- quello olimpico. Essi, tLttti insieme, così corne ci vengono dati dalla tradizio-
rìe, sembrano personificare le forze del caos e del disordine la cui distruziÒ-
tata alle ne e incJispensabile per ristabilire un nLlovo ordine cosmico. Le Gorgoni in
r ristabi- particolaré
'Meclusa hanno uria specifrcita che risalta dai loro nr:mi. Slerto, Euriale e
di pie- sono tutti nomi che hanno relazione col mare, merltre lc stesso ter-
folgore mine collettivo clie le designa esprime un'iclea similare Venivano descritte
-ibuti di come pariicolarmente orribili, tall cla 'pietrificare chiunque le guardasse. A
ndia di parte i serpenti posti sulla testa, che riprendono un motivo presente itr Echid-
rlare del ha, Ladorie e Orlhros, venivano loro attribuite mal-ìi di bronzo e 'zampe di
ri. e det- cinqhiati . E' questa la precisa signatura della loro appartenenza al ciclo det
: OSSIa gi§ariti che la tradizione pone sempre in relazione con un continenle scom-
:inghiale pàiso posto sul nrare ad Occidente, mentre il cenno alle. zanrpe di cinghia-
co sem- ii quaie attributo di esseri elementari e del disordine, è tipico della casta
riale (va- guerriera in rivolta contro i legittimì cietentori della sapienza sacra. ll GLrénon
avatàra, à questcl proposito ha dimostrato che rl simbclisrno della casta guerriera è
il ciclo feùminiie, perché i guerrieri hanno in proprio un tipo cii spiritualita che pro-
:erra sa- cede da Prakriti, ossia clalia pcltenza primigenia cia cui si origina ogni aspet-
vantara, to della manifestazione. Ora, secondo la notizia dataci da Pausania e da
aspetto Diociorr: Siculo, le Gorgoni anticametrle sareLlllero state donne guerriere"
l in rela- che, nel linguaggio razionalistico di questi autori. non e che un moclo per
re espri- esprimere là ioro appartenenza al ciclo deli'eta del bronzo e percio ad Atlan-
:hetioo" tide e ai gigarrti prediluviali, ossia artcora a quei guerrieri,in rivolta contro
ale' cne i autorita dei brahmàna sterminati da l-"aras'lttL'Ràna.
r del no- La soia ad essere nrortale fra le Gorgoni e Medusa, quella che senrbra
atiaiBr- aver personificato tutti gli atlributi che apparteilevarìo collettivanrente alle tre
apienza sorelie, e che Omero ci cjescrirre come oigairfesca Delle tre sorelle è il suo
enza nel nome quello i:iù in relaziorìe con la 'sovranità (come il re Kar{avirya del ci-
clo indu), ma una scvranità che pare essere labile a caltsa della slla natura
ure pre- morlale. Per poter recidere la testa di quest essere, Perseo e guidato da Athe-
'boride, na (la sapienza divina) clre io protegge e gli rlà la falce con la quaie l'Eroe
ne san- stacchera la terribile testa - come la doppia ascia" di Parashu'Rànra, dona-
,bor, da ta all'eroe da Shiva E' questo un punto fondan-lentale per la nr:stra argotnen-
o nord". tazione. Perseo è senrpre in armonia con !a sapienza clivina, e 'guidato" da
are una essa, mentre i suoi nemici sorìo per eccellenza ribelli che, come tali, hanno
Hishis) scatenato il caos e il disordine. Nel loro essere e nella loro azione costoro
119_che sembrano aver trasfornrato la "potenza , che e inerente alla loro "vocazioire"
guerriera. in puro tumulto e percio in ribellione.
i. il ne-
- Dal collci deila f,4edusa fuoruscirono il cavallo alato Pegaso e l'eroe Crt-
i ed una saore, quest'ultimo forse una specie di doppio di Perseo che avrà un ruo-
chidna, lo insignificante nella mitologia ellenica e il cui nome sigifica "dall'arrra
uale ve- doratar. ll cavallo bianco e itn simbolo abbastanza diffuso e in lndia e rinve-
lornare. nibile come veicolo specifico clel Kalkin-avatàra, la 104 'discesa' cli Vishnu
ltto che che alla conclusione dei tempi mettera fine all'empietà e preparera un nuo-
ellenico vo ciclo cosmico. Nella tradizione di Paras/tu-Ràma pero, troviamo il fut1o,
idera in da parte dell'empio re Kartavirya, della vacca dell'abbondanza (Kama-dhe'
e al co- nu) che simbolizza la' pienezza sapienziaie . Per i suoi attributi il simbolo el-
lenico non e sovrapponibile a quello indu, tuttavia resia il fatto che Pegaso
apponi-
168 ARTHOS AR

fuoriesce dal collo della Medusa come se finalmente potesse riacquistare ed


unà òò,tà Oif iUe'tà, quuii ct,e la Medusa ( - la sovrana) si fosse appropria- cor
t"'oiilràt"sàìr.re ircjn le appafieneva e che semplicemente stava custoden- ad
do. cot
questa serie
Un altro ciclo di leqqende puo contribuire a sviluppare tutta mé
cii oroblemi. Nel suo pèreqrinare Perseo giunge in ttlopla dove regnano.ue- du,
f.;;;;; dio Poseido-
,ogù" C;rr iopéa. A causa delì-em[ieta di costoro. il'con ret
n" auàià mafidato per devastare il paese un mostro marino una testa poi
di cinohiale . per pdiò, arrestare tald calamità Cassiopea le.ga 3d unarupe.la I'ax
i,ài"'À;;;;r"oa-peiir'"olarla al mostro e ridare pace e ferlilita all'Etiopia' che
'Oeriva dalla radice a ith- col significato di bruciare , ma an-
iiì"rrlnà àiiopia rnic
, dato che quila radice aith-é quella propria ad un
"fuoco
" à6à Oi,splend'ere riferisce ion ad un paese abitato da popoli di razza ne'
SEC
IdIS
fl ctre Oruiia". Essa si
f ra. ma ad uno popolato da una razza rossa che il simbolismo spaziale pone
I" r"rpr" ad ocbidente.òome come d?it-ron-Ffr*dice_esplicitamente Ia lradizione
il dio proprio degli Etiopi, percià stesso assimi-
òÉe vuoté Poseidone
latiagliAtlantidi. Cio che puo aiutàre a capirò questo pu.nto è il falto che la
'i
razzirossa è detta abitare quella "terra del Toro di cui e questione presso
i'druérse tradizioni. sulla qualé per 65iElTffilffiema cii Ze.us ed UOOa.si
i hanno elementi abbastanza chiari. La tradizione ellenica ci dice préeisamen-
te che Europa erafigliadelre Fenice (phoinix: porpora ), il rosso, il cui
radicale ritroviamo incora in phoinios, "rosso" e, riferito ai raggi del sole ai
tramonto. ph oi n os. "rosseggiante".
La figu'ra di Cefeo (che-aìmeno secondo una versione del mito risulta es-
sere figlio det re Fenice) e piuttosto sbiadita, non ha rilievo e soslanziaimen-
te sem"bra essere una sbeiie diopaco riferimento per una narrazione che in
realtà intende evidenziare il ruolo'diCassiopea. la basiiissa. la regina che
in arcaiche ratligurazioni della volta celeste siede su un trono formato da con-
chiglie, con i piòdi che toccano il circolo polare, mentre un po' Eiu iontano si
troia Coetus,' il mostro marino, f orse una balena che devasta l'Etiopia. ll mi-
to ci dice che fu l'arroganza di cassiopea a provocare l'ira degli dei, la sua
pretesa di essere la più "bella" - un attributo, questo. che e compreso nel ter-
'mine
kosmos. E I'empietà tipica dei re in rivolta, deila casta guerriera (che
abbiamo visto avere in proprio un simbolismo femminile) che non riconosce
oiu I autorità spiritr:.ale ò, peqqio, attribuisce a se stessa tale autorita Ora.le
iradizioni ditahti popoli pbngòno tale rivolta in rapporlo pro_p1io al continen-
te di Atlantide e aila razza roésa che lo popolava, mentre nell'Éllade essa vie-
ne specificata nel moclo migliore nel mitologhema della caccia a cefti :-
cingÉiali, oppure nel presentare tale simbolo associato all'idea del caos, co-
sicÉe siritidva propiio nel mito di Perseo, nella balena "a testa dicinghiale
che egli uccide, liberando però Andromeda, che nei termini della tradizione
indù nbn è altro che Ia sua shakti : la "sposa-potenza'.
Secondo i datiframmentarl del cicio cii Herseo a noi giunti, si puo affer-
mare che le sue vittorie introducono un nUovo ciclo cosmico, probabilmente
in relazione alla distruzione di Atlantide, la quale all'inizio, prima della ribel-
tione di cui abbiamo parlato, era un centro regolare "emanato" da quello po-
lare, un suo riflesso ihe ne adattava la spiritualità, spesso riproducendone i
simboli. Alla distruzione ditale centro (ormai diventato elemento di infezione
Resti del
:,HOS ARTHOS 169

e di disorriine) e ai carnbiarnenti astrononrrci relativi allude probabilmente la


conclrisione clel nritoioglreina di Perseo Dolro lante awerìtLlre l'Eroe torna
acl Argo e qui Lrccicle incicjentaltrente lo zio Acristo colpendolo alla coscia
cot) Lrl cilsco ll GLrénon ha spesso rilevato che il lermine greco per coscia ,

rlreros non fa clre riproclurre foneticarnente la Montaclna cosniica degli irr


du. il Méru.l Axls lviuncli. secondo una cLrriosa assirnilazione che puo trova-
re Lrna sua spiegazione nelle leggi compcsitirre clelle lingue sacre il clisco ,

poi. non e che Lrrr srmbolo dell'equatore celesle che si slrosta e colpisce
i axis muncli. deternrinando una riuova strutturazione celeste AggiLlrgerenro
che sono torse tali carÌrbianrenti cire iranno detertlrnato rìferinrenti astrono-
rnici nr-rovi, ai qrrali allr:cle la sitLrazione celeste deìle costellazionr Cef eo. Per-
seo, AnCronreria, Cassiopea e Coelus, ossia cii alcuni protagonisli clella
L
cJ rscesa d irrina simi:olizzala dall' E roe ellenico

NUCCIO D ANNA

alfer-
'nenle
. ribel-
: opo-
rdone i
fezione
Resli del tempio di Soturno, oggi.

Potrebbero piacerti anche