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Il concetto di
«astrazione» in matematica
. .
ad ognuna un'esistenza a s€ (Ranzo" dellà costnizione dèi concetti arit chimica del mattone, dal SUQ pe·
li). Concetto astratto, che non ha metici e geometrici. so, dalle proprietà fisiche, e dal
la sua posizione relativaxnente ad meccanica all'insieme dei corpi ri sociare al termine tecnico «Cilin
altri oggetti. gidi e così via. Si tratta di diver dro 'circolare retto» un oggetto
Si deve osservare che jn que se operazioni di astrazione, 'con le che ha press'a poco la forma di Un
ste operazioni mentali intl?rvierie quali un oggetto viene attrib lli bicchiere rotondo. Spes~o è ne
anche l'immaginazione, che spes to ad un deterrpinato insieme: co cessario un certo sforzo per accet
so cOmpleta,' estende ~ ricol1ega sì per esempio come corpo rigi tare.j] fattq che, per esempio an
i dati dei sensi. IUtç:>rneremo su do il mattone può stare insieme che un dischetto di «Compact
questa osservazione, ma ci lirni ad un sasso rotondo, ma non dal disk», considerato come solido, ha
tiaTIlo per ora a rilevare che la co punto di vista della geometria. diritto' di essere considerato un
struziònè di una immagine è upa cilindro, a tutti gli effetti; e lo
carattèristica, cOlllmie 'a quasi tut stesso si può dire di un segmen
te le operazioni di èostruzione di
oggetti mentali. " , '
IMMAGINI e CONCETTI to di èapello stirato In forma di
ritta. '
Non intendiamo fare qui una ,Un altro esempio tipico di dif
amilisi psicolQg1ca per determina Come abbiamo çletto, non af ferenza tra immagine e concetto
re i procedimenti mentali che con frontiamo per ora l'analisi delle è dato dalla geometria: .i poligo- '
ducono alla costruzione dei concet , procedure con le, qllali la no:;;tra ni regolati di 17 e di 19 lati sono
ti astr$1tti;meno' ancora ~ntendia mente esegUe l'operazione di ben difficilmente distinguibili tra
mo addentrarci ,in qi.:!.estioni filo astrazione; ci limitiamo ad o~ser loro per quanto riguarda le imma
sofiche, ie qualì potrebbero con vaie che UllO dei fondamenti di gini. Mai loro concetti sono net
durci a discussioni del tipo di quel una procedura cosiffatta potreb~ tamente distinti per quanto Ii
la medievale classica, passata al be consistere nel fatto di rileva guarda le proprietà: per esempio
la storia sotto la denominazione re la esistenza di caratteristiéhe queHo di 171àti è costruibile con
«Quaestio de uniyersalibus». èomuni a più oggetti: Ma questa riga e compasso', q1,lello di 19 no
Oi limitiamo quindi soltanto a procedura n~n può essere consi (Gauss). Analogamente: il chilia
ricordare che la problematica re derata l'unica possibile, e spesso gana o anche il flliriagono rego
lativa al significato ed alla por4tta condllce a risultati fuorvianti: ciò lari non ammettono iimnagìni
degli oggetti mentali, costrujti è dovuto ;;tnche <\.1 fatfò, ehè ab mentali: si «confondono» con la
con la procedura di astrazi<me,è biamo rilevato, çhe spesso l'ope circollferenza; Wail lo.r·ò concet
molto antka; e~ è stata trattata ra~ione di ~'stra?ione è accompa to. è nettamente distinto.
già dàna filosofia gTeca e da quel gn~ta dalla costruzione di una im Abbiamo detto che abitualmen
la medievale. In forma rudimen magine, la quale puo limitare la te il' concettq astràtto hasce dal
tale ed approssimata potr~mm9 estensione 'tèQrica del concetto la osservazione' delle proprietà
limitarci ad osservare che l'astra costruito. comuni a molti oggetti, dei quali
zione cQnciuce a'costrl.lire un con Uil esempio caratteristico di si coglie 1;3. somiglianza, rispetto
cetto il quale molto spessorisul questo fènomeno è costituito dal ad un determinato punto di vista.
ta applicabile 'à 'diversi òggeÙi l'applicazione dei concetti geome Osserviamo tuttavia che questa
concreti: così, ricordando g;li trici agli oggetti della vita 'quoti~ procedura ~on è l'unica che p\lò
esempi presentati sopra, il nuni.e diana: peresempio, neUe presen portare @,a costruzione di un con~
l'O «quattro;; è'una risposta vali t<\.zionielementari dei solidi più cetto: In matematica questa ope
da alla domanda: «Quan'ti sono gli comuni, nOI SIamo abituati ad as raziope si realizza' spesso con la
oggetti di quésto insièmè?" qua presentazione ,di esempi che chia
l()ra si tratti dell'insieme crei pun Ul8remo paràdigmatici.
ti cardinali" di quello delle'gam Il dizionario già citato, <\.11a vo
be di un téj.vqlo, di quello degli ce «Paradigma» porta:
Evangelisti, di quello dei semi [dal greco «p'aràdeigma», esempio]
deUe~arte e così vii. , modelloìn forma:schematica, tavola.
Osserviamo ancora,in modo del Il termine «tavola» qui è usato
tutto superficiale, chel'oPerazio' nel significato eli «tabella, elenco»;
ne d[ astrazione ci può coY).durre così in grammatica latìhasi chia
ad assegnare un medesimo ogget ma «paradigIDa» di un verbo l'e
to (materialmente pt'e.sQ) a diver lenco den~ m'ime pefsòne dei sl10i
siinsiewi; si potrebbe dire che un vari tempie modi: presente, fu
medesi!ii9 oggetto può essere turo, passato prossimo, passato
considç:rato da diversi punti di vi remoto (perfetto), piucchepèrfet
sta: così il mattone; dal punto di to, condizionale, congiuntivo, ge~
vistadeHa geom:~tria può essere rundi.;>, partiCipi, infiniti ecc. '
ascritto "al1a èlasse dei paralIele Comè è noto, questo elenco ser
pipedi rettangoli l dal punto di vi ve p~r costruire non solt~nto le
sta della chimica all'insìemedei voci delle altre persone dellò stes
silicatì) dal punto di lista della Gi7lI;ep}'ie Peano (18.58-1932) so verbo, ma anche per càstrui
re le forme di moltissimi altri ver re scegliere certi concetti fonda
bi Ghe appartengono alla stessa mentali che si assumono come
classe del primo: classe che in punti di partenza per costruire gli
gr?:mmatica si chiama, come è no altri concetti, di cui ci s~rviamo
to, «coniugazione». per la conoscenza, volgare e
Si potrebbe osservare che molti scientifica. Tali concetti fonda
dei concetti della matematica mentali possono essere presenta
vengano costruiti ed appresi con ti soltanto in forma implicita, con
una procedura che potrebbe es proposizioni che, a loro voltal non
sere detta paradigmatica: ciò av possono essere dimostrate usan
viene per il concetto di numero do le procedure abituali di dimo
natur<\.le, e poi con le convenzio strazione,
ni di rapprèsentazione di nume La matematica ha compiuto da
ri cosiffatti, e infine per le ope tempo questo cammino di chia'ri
razioni su di essi. mento dei propri fondamenti lo
Infatti l'analisi critica dei fon gici. Pertanto da tempo, insieme
damenti della matematica condu con- il concetto di numero, i ma
Blaise Pascal (162B-1662)
ce a concludere che non ci si può tematici hanno riconosciuto la im
illudere di defrnire il numero na operazioni e le loro proprietà ven possibilità e l'intrinseca vanità
turale con una frase dei tipo: <dI gono presentati in modo paradig dei tentativi di definire (nel sen
numero è ... »; occorre acconten matico, cioè attraverso esempi so classico del termine)' anche i
tarsi di una definizione del tipo di caratteristici, presentati in mUlie concetti fondamentali della geo~
quelle che vengono chiamate «çle ro sufficiente perché il disce:nte metria. Quindi alla celebre frase
finizioni implicite» o anche «defi si impadrorusca per conto proprio di Evclide: «Il punto è ciò che non
nizioni d'uso» o «definizioni per dei concetti. La stessa procedu ha parte» non viene oggi attribui
assiomi» o «per pòstulati». Così ra viene utilizzata per insegnare to il significato di definiziop.e, nel
ha fatto G. Peano in una memo gli algoritmi delle varie operazio senso logico del termine.
ria fondamentale del 1882, scrit ni aritmetiche, specialmente Analoghe considerazioni valgo
ta in latino ed intitolata: «Aritn quando vengano eseguIte utiliz no per aitre frasi çhe sono altret
metiçes principia nova methodo zando le abituali convenzioni per tanto invalide dal punto di vist;1
expqsita». I vi il grande matema rappresentare i numeri. Pertah della logica: per esempio la frase
tico piemontese non scrive una to si potrebbe dire a buon dirit (che si può leggere in qualche ma·
frase del tipo di quella citata so to che il concetto di numero, del nuale) «Il punto è l'ente geome
pra «Il numero è... »; ma incomin le operazioni sill numeri e dei si triGo fondamentale privo dj di
cia a parlare direttamente del nu gnificati corrispondenti, vengono menSlODl'>.
mero naturale, e presenta delle acquisiti con una operazione di
proposizSoni non dimostrate )e astrazione; questa conduce a pre
quali permettono di dedurre tut scindere dai contenuti degli IL PENSIERO MA TEMATICO
ta l'aritme~icarazionale. Tali fra esempi particolari e conduce al
si sono da Peano chiamate «pro possesso del concetto di numero
posizioni primitive»; oggi vengo e delle operazioni sui numeri in Da quanto precede si trae che
no ri.chiamate abitualmente nel tutta la loro generalità. l'operazione di astrazione, così co
la letteratura mondiale con l'e Ciò che abbiamo detto fin qui me l'abbiamo presentata, è il
spressione «assiomi di Peano». può indurre qualcuno a pensare punto di partenza fondamentalt:).
Tr;1 gli assiomi enunciati da che la matematica è una scienza del pensiero matematico. Dun
Peano vi è quello che viene chia che utilizza un'concetto (quello di que, da questo punto di vista, tale
mato «di indUzione»; eSso permet numero) che non è capace di de pensiero si presenta sostanzial
te la dimostrazione rigorosa del finire. Le cose stanno in modo lie mènte come pensiero astratto,
le l~ggi dell'aritmetica valide per vemente diverso: infatti è stato cioè come un insieme di concetti
ogni numero; in particolare per riconosciuto da tempo che non è che non sono distaccati dalla real
mette di definire rigorosamente possibile procedere all'infinito tà (perché nascono dall'esperien
le operazioni e di dimostrare le lo nelle definizioni formali dei con za concreta), ma sono stati co
ro propr.ietà. cetti. Per esempio già nel secolo struiti per a:strazione da essa; ciò
Tuttavia la procedura abituale' XVII il grande matematico, filo implica tra l'altro che tali concetti
con la quale ognuno costruisce fin sofo e teologo Blaise Pascal, nel ha:p.no validità anche in corrispon
dall'infanzia il concetto di nume la sua opera intitolata «De l'esprit denza a contenuti diversi da quel
ro naturale è ben diversa; e qu.in géométrique et de l'art de per li che hanno offerto l'occasione
di' diversa è anche la via che si se suader», osserva ripetutamente per la loro costruzione.
gue nell'insegnamento elementa ed esplicitamente che non è pos Così per esempio il fatto che
re: in quest'ultimo caso infatti sibile defmire t.utto. Con altre pa quattro più due dà sei \-ale t n
tanto il concetto di numero che le role, si potrebbe clire che OCCOl' se ::i applica all'insieme di q a:
~~- , ~-- - -
l'
~ -~ -- -
_
- ,,:16
_
_. -
tro mattoni, al quale si uniscono minati possano stimolare le capa- Si può osservare infine che la
due altri mattoni quanto se si ap- cità di deduzione, di previsione e deduzione a livello astratto è an-
plica al gruppo d1i quattro ragaz- di inventiva di coloro che li prati- che fondamento della soluzione
zi ai quali se ne uniscono altri cano; e pertanto possano servire razionale dei problemi. Infatti già
due. da palestre per attività mentali. in Euclide (e poi nelle opere di
Si può osservare che un caso ti- Prodo) si trovano codificati i due
pico di astrazione si presenta momenti di analisi e di sintesi che
quando si costruisce il concetto di LA DEDUZIONE ancora oggi costituiscono i pila-
«grandezza>}. Infatti si applica stri fondamentali per la soluzio-
questo concetto ad una grandis- ne dei problemi matematici; e
sima quantità di oggetti concre- Abbiamo visto che l'operazione non soltanto di questi, ma anche
ti che hanno certe qualità comu- di astrazione conduce alla costru- di qualunque problema al quale
ni; e la eostruzione del concetto zione dei concetti. Si potrebbe an- si voglia dare una risposta che ha
avviene precisamente prescin- che dire, con altre parole, che es- validità generale o sia logicamen-
dendo dalle differenze. sa conduce alla determinazione di te fondata. Per esempio è facile
Considerazioni analoghe si pos- certi insiemi; e che proprio la ope- verificare, dalla lettura di un qua-
sono svolgere a proposito dell'im- razione di astrazione permette di lunque libro giallo, che la ricerca
magine del continuo geometrico. dare ad un concetto quella gene- della soluzione di un problema po-
Ci interessa sottolineare qui il ralità, che è il fondamento della liziesco, nella misura in cui è ra-
legame tra il pensiero matemati- sua applicabilità ad ogni elemen- zionale (e quindi non casuale o ac-
co e la realtà empirica, dalla quale to dell'insieme costruito. Aggiun- cidentale) viene fatta applicando
esso prende le origini. Ciò distin- giamo qui che l'astrattezza del ripetutamente i procedimenti lo-
gue la matematica da un puro gio- concetto è anche fondamento del- gici di analisi e di sintesi.
co formale, dotato di regole coe- la sua validità nella deduzione: in- Ciò che abbiamo detto finora in-
renti, ma distaccato dalla realtà. fatti qualunque dimostrazione tende riferirsi esclusivamente al
Un esempio tipico di gioco di tal matematica si fonda sulla conca- momento in cui la soluzione di un
genere è fornito dagli scacchi: qui tenazione logica dei concetti tra problema viene codificata ed
abbiamo un insieme di simboli di loro; e la dimostrazione ha va- esposta (a noi stessi ed agli altri)
(che sonai pezzi e [a scacchiera) lore assoluto proprio in conse- in modo logicamente valido ed
e di regole per operare con essi; guenza del carattere astratto dei inattaccabile; non ci interessiamo
partendo da una configurazione concetti di cui tratta. Dalla cro- qui di quello che viene chiamato '
iniziale dei simboli, le regole per- naca giornalistica ho appreso che il momento «euristico» o anche
mettono di costruire tantissime il grande matematico Vito Vol- «intuitivo>} della soluzione; si trat-
altre configurazioni valide. La terra, nello scrivere a B. Musso- ta infatti di avvenimenti mentali
condotta del gioco può essere as- lini il suo rifiuto a giurare fedel- che esulano dalle presenti consi-
similata ad un calcolo, perché si tà al regime fascista, pare abbia derazioni, che riguardano l'ope-
può passare da una configurazio- aggiunto la frase: «Muoiono gli razione logica di astrazione,
ne ad un'altra soltanto rispettan- imperi, ma i teoremi di Euclide Carlo Felice Manara,
do le regole di gioco. Ma queste conservano eterna giovinezza». Professore emerito di Geometria, Università di Mi/ano
non nascono daH'esperienza sul
mondo reale e quindi i risultati tii~.;;'~3·tf1(e[i.m P(1.{+-rtit·S·c.:~iH(..·' U!l~~l\.dltlll.Ut\.1;i(('nf' lJ.It~· _
delle operazioni non hanno alcun SSr..1.!'P ~4ttTtb ciuon..-,n ~~~:~"1lh:ln~.c.:~,h . .t..c.~~.h.t"tl n:fhHh'\\ì.:t~'.D .à. l;.
br.m.b,l~€ illltT<l:~1sH\l{.1f <'llli'hfÌ;l"'''''lUC~lm·(,&.ì}~bf,. ' :
significato di previsione sulla Iinitp.1<;l'tUogr~mu"',bJ:&.;I.il:tri11l&'d",.L,.f'{'U.ilprt."",.dr.(J L 4'
mum.b.f.g.d.dnplum tl1-<u:j;Ulo.b-f.{.i«! Im"g~ll~\f.b.{", ~'I'uU,t1:: ,,,l
realtà concreta. all&lilo.b.a,d·rtr.4''rlla.l.b.€,b,c.hl<,t.\ }'nml ~"lt "<1w. l,.
,lt.~ .;
d,wtaibll,pollI<rn,.(f <1I1&llllli,b'l":'nll ~II <'lll~\lS:\tl~\j) \>'llIi, ..'
Considerazioni analoghe posso- ~O~UttT!I'(<Jìlfr.lcx~ngulolcaoti:mglllo,a.b'('(Cll1llrlì\lTi'.Ofl'\I~
no essere svolte a proposito dei loValllltm.b.f.&,~.(-ftdnplllmlld.lTiall&lIhllll.a.b,d.lroP~ldt9~riln\ii.
b.à.l.m.tftduplunl3d rondrlll ~nllUlum .prr.4<.q!uQ COnllilUtiiimt 4
vari giochi con le carte, o di altri fllJ><1 can&m b.tr.mscili«~b~d.tt 'Ill<lhne:u l'\lUl <\'llaJl, rCt 'l',,.'fUllllb.
esercizi mentali. Invece in mate· d. lf.1 ,l.ersoptt 'O~II~1ui:lmqu:ldr~l\lJ'll·a~b·f,g,t~\lr:11~\lo&~",il.
b.d,!.m.r~nl.qn:lh3.qUl.'lWlUlll,dlm,dlll uldt.h.'l't prq!lt'h trial1&lJ1
matica i simboli, pur essendo con· 6n'1 c'1U:lll<1 Eodcm modo ff pa c-.udtlll proj>Ofonoll<S medlo1lll\bliitri
~llgu!is.\l.lloC. f·a.e .c.Vt,»babilllllnl~~drall'Il1.'~c.b'l\,tllicq\l,llc l><Ua .
venzionali ed artificiali, hanno un kl1ogmmo.c,d,m.~Wl(elflloJitU· 4l)!.\I~r91 .
referente, almento al momento I[Et corrdw l'Otill addi Cl! quo parce '1' qUadr~!uli1 din!lll111 ad 'l~
dra~m colfc</fdul'lw1I'1IlO :ll'plimo 'on"u~ol'robamrlll blni[,~
della loro origine; in altre parole qUlldr.:tti ti diJmctrique jiLeillnt rfochdelll '1lli~ ad (pcctali,lcr.tendmt '
essi nascono come «simboli di clllldufW Ilrra1etlJ\1 apl'lic.1tionàll in cordario f.l<:1:lfll lJ11llinJth\lilu
modi YJ3>d,d<l.a.b,c.« ftnr.<I.c.jf.b.c,conlinrnri •• angnlum,c.r08um f/
/ I!~~.-
qualche cosa}}, anche se, con lo 'ql1:l1L.lf!:,a.b.fllmv:imUlllbt111 quol 0rPc.)HilJlr .1llgutO m'fo,c"j1cQ
sviluppo delle teorie, i simboli si \ . g.'1,udmtum 1>1I'UI nn;riml 1<l!lTU eftequak dllofuu qu.tdmlil rdlqno
I<\m I.:ilcrum rci!ì.cct,qlla!lrato;a,c.d.f.ql1od <1t quadr,il1lJ11 hlrril.,\.(.
distaccano sempre di più da una· \/ l / ~ ii qmdmto.b.c.c.g.<jIlOd qt' 'lu.:tdramm l1ltril.b,c. Elf mim quadr.1'
realtà materiale in vista della
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rnm~,.b.c,d.dilllfum iII 'lIt:ttUOr tr;angtU01 Cqultr, PlT dlm dhmt11<i1
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