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L’Italia 

è il Paese per eccellenza della musica lirica e la tradizione


dell’opera italiana è una delle più celebri al mondo.

È proprio qui, infatti, che sono nati i compositori più famosi di sempre, da Verdi a
Puccini, passando per Vivaldi e Rossini.

L'opera è nata in Italia intorno al 1600 e l'opera italiana continua a dominare la


storia di questa forma fino ad oggi. Molte opere famose in italiano sono state
scritte da compositori stranieri, tra cui Händel, Gluck e Mozart. Opere di
compositori italiani del XIX e dell'inizio del XX secolo, come Rossini, Bellini,
Donizetti, Verdi e Puccini, sono alcune delle opere più famose mai scritte e oggi
vengono eseguite nei teatri d'opera di tutto il mondo.

L'opera buffa è uno stile sviluppatosi nel Settecento a Napoli e prese


successivamente piede prima a Roma e poi in tutta Italia fino all'Europa intera. La
corrente si sviluppò in maniera stabile nella città partenopea dove si ebbe ancor
prima dell'opera buffa, l'opera comica. Napoli, durante il XVIII secolo, fu uno dei
centri musicali più rilevanti di tutto il palcoscenico europeo e simbolo di questa
cultura ampiamente radicata in città sta nella nascita del Real teatro San Carlo.
Questa forma iniziò a svilupparsi con l'opera Il trionfo dell'onore di Alessandro
Scarlatti nel 1718. Iniziata su libretto in napoletano, venne presto italianizzata con
le opere di Scarlatti, Pergolesi (La serva padrona, 1733), Galuppi (Il filosofo di
campagna, 1754), Piccinni (La Cecchina, 1760), Paisiello (Nina, 1789), Cimarosa (Il
matrimonio segreto, 1792), e la trilogia di Mozart/Da Ponte e, nella prima metà
del XIX secolo, le grandi opere buffe di Rossini (Il barbiere di Siviglia, 1816 e La
Cenerentola, 1817) e Donizetti (L'elisir d'amore, 1832 e Don Pasquale, 1843). Con
questi grandi compositori il genere dell'opera buffa raggiungerà l'apice del
successo per poi declinare dopo la metà del XIX secolo, nonostante il Falstaff di
Giuseppe Verdi sia andato in scena nel 1893.
I primi compositori di opere buffe furono Giovanni Battista Pergolesi, Nicola
Bonifacio Logroscino, Baldassare Galuppi, Alessandro Scarlatti, Leonardo Vinci,
Leonardo Leo e Francesco Feo. Il lavoro di costoro, tutti operanti a Napoli o
Venezia, venne poi ripreso ed ampliato da Niccolò Piccinni, Giovanni Paisiello e
Domenico Cimarosa.

L'opera buffa si distingue da quella seria per molteplici caratteristiche:


 l'importanza affidata all'azione scenica e, di conseguenza, la necessità che
la musica seguisse i cambiamenti dell'azione drammatica, enfatizzando
l'espressività delle parole;
 la scelta di cantanti che fossero anche ottimi attori per valorizzare l'azione;
 le dotazioni sceniche e organico orchestrale ridotti;
 la presenza di pochi personaggi (per lo meno nell'opera comica breve-
intermezzo, diversa dall'opera comica di dimensioni intere, che prenderà
piede più tardi) e trame semplici (un buon esempio é La serva padrona,
1733, di Pergolesi);
 i libretti ispirati alla commedia dell'arte, con soggetti realistici, linguaggio
colloquiale, espressioni gergali;
 per quanto riguarda la vocalità: il netto rifiuto del canto virtuosistico; la
tendenza alla pronuncia errata delle parole; la frequente presenza di tic
melodici e ritmici; l'inserimento di onomatopee e di interiezioni varie;
 la versificazione spesso caratterizzata da ipermetrie per rendere più
realisticamente effetti di sbadiglio, starnuto, risata; la presenza di frasi brevi
e scattanti con molte terminazioni tronche e sdrucciole;
 lo scarso utilizzo di cantanti castrati.
Vorrei presentare l’opera buffa in tre atti che si chiama Don Pasquale. I testi sono
scriti di Giovanni Ruffi e musiche sono scritti di Gaetano Donizetti. La prima
esecuzione era il 3 gennaio 1843 a Parigi.
L'idea principale della trama è il matrimonio falso e le sue conseguenze, e lo
scherzo che Norina e Maletesta vogliono fare a Don Pasquale che vuole trovare
moglie, ma allo stesso tempo vieta al suo nipote di sposare la ragazza che ama.

Il problema della quest'opera è che non puoi vietare agli altri di essere felici, e
non puoi privarli della possibilità di essere amati se anche tu nella tua anima vuoi
avere amore e felicità.

Nel primo atto un vecchio celibatario Don Pasquale incontra il suo amico Dottor
Maletesta. Don Pasquale vuole sposarsi e vuole trovare una moglie modesta,
bella e gentile. Maletesta descrive a don Pasquale la ragazza che trovò per suo
amico Don Pasquale. La descrive bella siccome un angelo, fresca come il giglio
che si apre sul mattino. Poi Don Pasquale è felicissimo della descrizione, non vede
l'ora di vedere la sua sposina. Ma in realtà, questa sposina si è rivelata una
giovane vedova Norina chi è innamorata del nipote di Don Pasquale, Ernesto.
Lei e Maletesta decidono di fare uno scherzo al vecchio Don Pasquale e
concludere un finto matrimonio.
Ma dopo il suo matrimonio, Norina inizia a mettere alla prova la pazienza del Don
Pasquale. Un giorno tardi gli dice che vada al teatro. Ma quando lui le proibisce di
andare, lei risponde bruscamente che è ora che suo caro nonno deve andare a
dormire. Norina è molto arrogante, irrispettosa quando parla a Don Pasquale.
Più tardi, una coca che Don Pasquale vuole e’ solo sbarazzarsi della moglie. Lui
condivide i suoi piani con suo amico e dice che sta preparando una vendetta.
Mi è piaciuta molto quest'opera, per la trama interessante, la musica
meravigliosa, le voci brillanti.

Mi è piaciuta soprattutto la scena nel atto primo in cui Maletesta descrive la


sposa a Don Pascula, e crea il ritratto di una ragazza magica e perfetta. E poi Don
Pasuale si innamora subito del quella ragazza bella siccome un angelo, fresca
siccome il giglio che si apre in sul mattino. Vediamo che Maletesta descrive anche
il suo carattere come modesto, gentile, e sembra che questa non sia una persona
reale, come un angelo. In questa scena Don Pasquale è pieno di ispirazione, è
felicissimo e pronto a sposarla. Anche l'atmosfera è piena di gioia e amore.

Tra tutti i personaggi con suoi caratteri unici, mi è piaciuta soprattutto Norina,
perché è leggera, divertente e vivace. È piena di vita e di amore. Norina è
determinata, sa quello che vuole e sa come ottenerlo.

Secondo me, ogni persona dovrebbe ascoltare quest'opera per godere da una
meravigliosa opera d'arte e per avere tante nuove emozioni positive.

Al posto di Norina, io farei lo stesso. Perché niente può impedire agli amanti di
stare insieme e stare felici. Norina non è crudele, ma solo determinata, perché lei
voule fare tutto per essere con Ernesto

ВОПРОСЫ:
1) Chi è il tuo compositore preferito e quale delle sue opere ti piace di più?
Parlando della musica classica, il mio compositore preferito è P.I. Chaikovskiy
e il suo balleto ”Lo Schiaccianoci”. E’ un balletto in due atti su libretto di
Marius Petipa basato sulla fiaba di Hoffmann “Lo schiaccianoci e il re dei topi”.
La prima esecuzione era il 18 dicembre 1892 a San Pietroburgo in Teatro
Mariinskij.
Ma parlando dell’opera, il mio compositore preferito e’ Gaetano Donizetti e la
sua opera Don Pasquale.
2) Ti piace di più ascoltare l'opera o goderti il balletto? E perché?
Preferisco di più il genere del balletto, perché secondo me è una
combinazione di grande musica e dati coreografici. Il balletto ha tutto:
leggerezza, tenerezza, passione.
3) Quali sono i tuoi teatri preferiti? Cos'hai visto lì?
Il mio teatro preferito è il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. In questo
teatro ho visto il balletto di Tchaikovsky in 4 atti "Il lago dei cigni".
4) Secondo te, perché Norina voleva prendere in giro Don Pasquale? Perché
non ha deciso di partire con Ernesto e vivere felice?
Credo che voglia dare una lezione al vecchio don Pasquale.
5) Può Maletesta essere considerato un buon amico di Don Pasquale se lo ha
preso in giro così crudelmente?
Secondo me, gli amici non dovrebbero commettere tale crudeltà. Tuttavia, penso
che Maletesta non sia d'accordo con le azioni di Don Pasquale e voglia mostrargli
cosa si prova ad essere maltrattati dagli altri.
6) Sapete dove e quando è nata l'opera?
L’opera in senso moderno nacque a Firenze alla fine del 16° secolo quando la
cosiddetta  Camerata fiorentina, un gruppo di poeti, musicisti e letterati che si
riunivano in casa del conte Giovanni Bardi, cercò di far rivivere sotto nuove forme
l’antica tragedia greca in cui poesia, musica, danza e azione scenica erano uniti in
uno spettacolo vario e al tempo stesso unitario. L’idea era quella di creare una
musica il più possibile aderente a un testo poetico (questo stile era infatti
definito  recitar cantando) e di mettere in risalto la voce solista in un canto
monodico, opponendosi allo stile polifonico imperante a quel tempo 
Questo genere è nato in Italia. Vale a dire - a Firenze, alla fine del XVI secolo.
Giovanni Bardi, ricco amante dell'arte, riunì nella sua casa la Camerata
fiorentina, comunità di valenti musicisti e poeti.
7) Elenca i nomi delle voci nella classificazione della musica lirica.
Partendo dalle più acute alle più gravi, le  voci  maschili vengono poi divise in
tenore, baritono, basso; quelle femminili in soprano, mezzosoprano, contralto.
8) Qual è la principale differenza tra l'opera e gli altri generi vocali e
drammatici?
La differenza più importante è che l'opera richiede uno stile di canto elevato. E
nell'opera è richiesta non solo una voce forte, sana, ricca, ma anche la tecnica
e la cultura sviluppate del cantante.
9) Quali sono i generi principali di opera lirica?
 Opera  seria.
 Opera  buffa.
 Melodramma giocoso.
 Opera  semiseria.
 Farsa.
 Singspiel.
 Opéra-comique.
 Grand  opéra.
10) Chi sono i quatro principali compositori d'opera italiani?
 Claudio Monteverdi.
 Gioachino Rossini.
 Giuseppe Verdi.
 Giacomo Puccini.

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