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La Risonanza della mammella consta di tre fasi: l’acquisizione delle immagini, il post processing e la
refertazione. La risonanza magnetica mammaria (RMM) permette infatti di identificare i noduli tumorali
maligni in quanto questi sono diversamente vascolarizzati (perfusi dal sangue) rispetto al normale tessuto
mammario e ai noduli benigni. Questo consente di identificare e caratterizzare il tumore mammario quando
è ancora di piccole dimensioni e, magari, non visualizzabile attraverso mammografia ed ecografia.
Queste le indicazioni principali per l’esame di risonanza magnetica mammaria (RMM) secondo le linee
guida definite della letteratura medico scientifica internazionale:
donne a elevato rischio genetico-familiare per carcinoma mammario;
ricerca di carcinoma primitivo occulto metastatico di sospetta origine mammaria, con esami
tradizionali negativi;
ricerca di multicentricità, multifocalità, bilateralità, in caso di neoplasie già diagnosticate con
tecniche tradizionali e candidate a chirurgia conservativa (quadrantectomia);
valutazione di neoplasie mammarie trattate con chemioterapia neoadiuvante;
follow up dopo chirurgia conservativa, per discriminare tra recidiva o tessuto cicatriziale;
valutazione di donne con protesi;
discrepanza tra indagini e/o difficoltosa interpretazione di indagini diagnostiche tradizionali
(ecografia e mammografia).
Vantaggi della biopsia percutanea: minor numero di biopsie chirurgiche diagnostiche, no estemporanea,
durante intervento chirurgico, minor costi, minor tempo diagnostico, assenza di cicatrici interne ed
esterne.
La radioterapia stereotassica corporea (SBRT, Stereotactic Body Radiation Therapy) è una innovativa tecnica
radioterapica non invasiva che permette di inviare una elevata dose di radiazioni direttamente sul volume tumorale
con estrema accuratezza e precisione, provocandone la morte cellulare (necrosi). Tale tecnica viene eseguita in
regime ambulatoriale e non richiede alcun tipo di anestesia, il paziente non è in nessun momento radioattivo e può
proseguire la sua normale vita familiare. Viene effettuata una seduta quotidiana, indolore. Generalmente un ciclo è
composto da 1 a 6 sedute.
Stereotassi: Procedimento chirurgico che consente di raggiungere con elettrodi o con sonde determinati punti
dell’encefalo attraverso fori di trapano praticati nel cranio. La direzione e la profondità dell’elettrodo o
della sonda nel cervello sono determinate da calcoli matematici che vengono eseguiti dall’operatore utilizzando
punti di riferimento ricercati su radiografie, eseguite all’atto dell’intervento e che mettono in evidenza i ventricoli
cerebrali. Le tecniche stereotassiche trovano impiego per esempio per la registrazione di potenziali d’azione da zone
molto circoscritte del sistema nervoso centrale (per es. nell’animale da esperimento, o per lo studio dell’epilessia),
per l’infissione di radioisotopi (per la cura di tumori cerebrali), o quando si voglia ottenere la distruzione selettiva di
determinate strutture nervose (per es. nel trattamento di alcune sindromi dolorose, del morbo di Parkinson).La
metodica stereotassica viene impiegata anche per la localizzazione e centratura di lesioni tumorali non palpabili
della mammella allo scopo di facilitare il chirurgo nella successiva fase operatoria.