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RICERCA SU TRAIANO

ORIGINE

Traiano nacque in provincia, provenendo da una colonia di Italici


denominata Italica nella hispania baetica dove la Gens Ulpia di cui faceva
parte si era trasferita dall'Umbria, in particolare da Todi. Valente militare e
popolare comandante, venne adottato da Nerva nel 97, succedendogli due
anni dopo, col fine di evitare lotte per la successione e tumulti. Egli era
divenuto un importante generale durante il regno
dell'imperatore Domiziano, i cui ultimi anni furono segnati da continue
persecuzioni ed esecuzioni di senatori romani. Nel settembre del 96, dopo
l'assassinio di Domiziano, un vecchio senatore senza figli, Nerva, salì al
trono, ma si dimostrò subito impopolare con l'esercito. Dopo un anno breve
e tumultuoso al potere, l'opposizione della guardia pretoriana ne aveva
ormai indebolito il potere, tanto da costringerlo a difendere il suo ruolo
di princeps adottando il più popolare tra i generali del momento, Traiano, e
nominandolo suo erede e successore. Nerva morì poco dopo, alla fine di
gennaio del 98, lasciando a Traiano l'impero, senza tumulti e opposizioni.

Con il senato
Traiano fu un ottimo amministratore, uno dei migliori imperatori di Roma.
L’uomo riuscì ad instaurare ottimi rapporti col senato, amministrò
saggiamente l’impero evitando sprechi e pretendendo da tutti il rispetto
delle leggi.

Nelle sue prime lettere al Senato dalla Germania, Traiano promise che
nessun senatore sarebbe stato giustiziato senza un processo adeguato
davanti alla Curia. Una delle sue prime misure fu quello di annunciare,
attraverso monete coniate fin dall'inizio del suo regno, che aveva ricevuto il
suo potere dal Senato. Permise a numerosi senatori e cavalieri, che erano
stati mandati in esilio da Domiziano, di fare ritorno, restituendo loro i beni
confiscati, un processo iniziato già sotto Nerva.

Traiano enfatizzò la propria ideologia che lo vedeva al centro del principato


e rinforzò la propria posizione di primus inter pares.
Lo stesso senato, ad appena due anni dalla assunzione a imperatore nel 100
d.C., per la prima volta nella storia romana, gli conferì l'appellativo di
"Optimus", un titolo che Roma riservava a personaggi eccelsi come al nume
tutelare dello Stato romano: Giove Ottimo Massimo, ma che il princeps non
volle, per diversi anni, che fosse inserito fra i suoi titoli ufficiali.

Alla sua morte, Traiano (117) venne deificato dal Senato e non fu sepolto,
secondo la legge, all’esterno del Pomerium, il limite sacro della città, ma le
sue ceneri furono deposte in un’urna d’oro entro la base della Colonna
Traiana, nel cuore di Roma.

Nuove terre
Sotto Traiano l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione
territoriale (5,0 milioni di chilometri quadrati), grazie alle conquiste di
Armenia, Assiria e Mesopotamia, ma anche dei territori della Dacia e del
regno di Nabatea (Arabia Petrea). La conquista della Dacia (l'attuale
Romania) portò notevoli ricchezze all'Impero, in quanto ricca di preziosi
giacimenti di metalli preziosi come oro e argento. La conquista dei territori
dei Parti rimase invece incompleta e fragile a causa di una nuova rivolta in
Giudea. Egli lasciò alla sua morte una situazione fiorente dell'economia
globale, in particolare della parte orientale dell'Impero romano.

Campagna contro i parti


Agli inizi dell’anno 116 l’imperatore Traiano discende il fiume Eufrate su
uno dei vascelli della flotta romana che trasporta un importante
contingente militare. L’obiettivo della spedizione è quello di strappare la
Mesopotamia all’impero rivale dei Parti e assumere il pieno controllo delle
vie commerciali che collegano il Mediterraneo a India e Cina. Mai, sino a
quel momento, un esercito romano si era avventurato così lontano. Ciò
nonostante, questo fatto non preoccupa più di tanto le truppe, poiché ogni
condizione appare favorevole alla vittoria.
In effetti Roma poteva contare sull’appoggio di diverse comunità alleate,
dai principati del Mar Nero ai beduini del deserto. Le casse imperiali erano
floride, in quanto la recente conquista della Dacia aveva consentito il
controllo sulle miniere d’oro e d’argento dei Carpazi, mentre la dinastia
parte degli Arsacidi risultava in preda a una profonda crisi politica: due
rivali si stavano disputando il potere assoluto. L’inizio della campagna
orientale conforta le speranze di Traiano: fra il 114 e il 115, le legioni
romane occupano l’Armenia e la Mesopotamia del nord, inglobandole nel
sistema provinciale romano. Questi territori erano stati, a lungo, oggetto di
disputa fra Roma e i Parti, ma fino a quel momento, allorché i secondi
avevano avuto il sopravvento, i primi avevano preferito il controllo indiretto
della regione per mezzo di re o potentati più o meno “amici”.
Questa politica, introdotta sotto la repubblica, era stata seguita sino
all’epoca dell’imperatore Nerone, ma, in seguito, a partire dai suoi
successori della dinastia dei Flavi. si afferma una nuova tendenza: Roma
cerca di imporre i propri governatori in tutti i territori conquistati.

Il suo successore
Alla sua morte Traiano venne deificato dal Senato e le sue ceneri furono
poste ai piedi della colonna traiana. gli succedette suo figlio adottivo e
pronipote, Adriano, nonostante non fosse chiaro a tutti quando e se fosse
stato effettivamente designato come suo erede.

Edifici in suo onore


 La Colonna Traiana è un monumento innalzato a Roma per celebrare
la conquista della Dacia (attuale Romania) da parte
dell'imperatore Traiano: rievoca infatti tutti i momenti salienti di
quella espansione territoriale. Si tratta della prima colonna
coclide mai innalzata. Era collocata nel Foro di Traiano, in un ristretto
cortile alle spalle della Basilica Ulpia fra due (presunte) biblioteche,
dove un doppio loggiato ai lati ne facilitava la lettura.

 L'arco di Traiano o arco Traianeo di Benevento è un arco celebrativo


dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via
Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra
Benevento e Brindisi.
Il monumento, giuntoci sostanzialmente integro, compresi i numerosi
rilievi scultorei che ne decorano le superfici, risulta essere l'arco
trionfale romano con rilievi meglio conservato
 I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di
epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale.
Dal 2007 ospitano il "Museo dei Fori Imperiali". Il complesso, che in
origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica,
in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato
principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori
Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si
svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne.
 Il Foro di Traiano, ricordato anche come Forum Ulpium in alcune
fonti, è il più esteso e monumentale dei Fori Imperiali di Roma,
l'ultimo in ordine cronologico. Costruito dall'imperatore Traiano con il
bottino di guerra ricavato dalla conquista della Dacia, il foro si
disponeva parallelamente al Foro di Cesare e perpendicolarmente a
quello di Augusto. Il progetto della struttura è attribuito all'architetto
Apollodoro di Damasco. Il complesso comprendeva la piazza forense,
la Basilica Ulpia, un cortile porticato con la Colonna Traiana e due
biblioteche.

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