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ORIGINE
Con il senato
Traiano fu un ottimo amministratore, uno dei migliori imperatori di Roma.
L’uomo riuscì ad instaurare ottimi rapporti col senato, amministrò
saggiamente l’impero evitando sprechi e pretendendo da tutti il rispetto
delle leggi.
Nelle sue prime lettere al Senato dalla Germania, Traiano promise che
nessun senatore sarebbe stato giustiziato senza un processo adeguato
davanti alla Curia. Una delle sue prime misure fu quello di annunciare,
attraverso monete coniate fin dall'inizio del suo regno, che aveva ricevuto il
suo potere dal Senato. Permise a numerosi senatori e cavalieri, che erano
stati mandati in esilio da Domiziano, di fare ritorno, restituendo loro i beni
confiscati, un processo iniziato già sotto Nerva.
Alla sua morte, Traiano (117) venne deificato dal Senato e non fu sepolto,
secondo la legge, all’esterno del Pomerium, il limite sacro della città, ma le
sue ceneri furono deposte in un’urna d’oro entro la base della Colonna
Traiana, nel cuore di Roma.
Nuove terre
Sotto Traiano l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione
territoriale (5,0 milioni di chilometri quadrati), grazie alle conquiste di
Armenia, Assiria e Mesopotamia, ma anche dei territori della Dacia e del
regno di Nabatea (Arabia Petrea). La conquista della Dacia (l'attuale
Romania) portò notevoli ricchezze all'Impero, in quanto ricca di preziosi
giacimenti di metalli preziosi come oro e argento. La conquista dei territori
dei Parti rimase invece incompleta e fragile a causa di una nuova rivolta in
Giudea. Egli lasciò alla sua morte una situazione fiorente dell'economia
globale, in particolare della parte orientale dell'Impero romano.
Il suo successore
Alla sua morte Traiano venne deificato dal Senato e le sue ceneri furono
poste ai piedi della colonna traiana. gli succedette suo figlio adottivo e
pronipote, Adriano, nonostante non fosse chiaro a tutti quando e se fosse
stato effettivamente designato come suo erede.