Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
italiano
Ecco che con la legge 71/17 viene finalmente colmato in Italia un vuoto normativo in
materia di cyberbullismo. La legge attesa già dal 2014 chiarisce innanzitutto la
definizione di cyberbullismo affermando che:
2. Stabilisce cosa s’intende per “gestore del sito internet” (art. 1 comma 3)
o Dichiarazione dei Diritti in Internet – Il 28 luglio del 2015 la Camera dei Deputati
in 14 articoli mette nero su bianco quelli che sono i diritti on line di ogni cittadino, sia a
livello internazionale che nazionale. Non mancano, all’interno del testo, le precisazioni.
previsto:
“ gli operatori della Rete, e in particolare coloro che operano nei servizi di social
networking, si impegnino ad attivare appositi meccanismi di segnalazione di episodi
di cyberbullismo, al fine di prevenire e contrastare il proliferare del fenomeno”.
Anche in questo caso al tavolo hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle
associazioni, degli operatori della rete, quali Google, Microsoft, Autorità per la privacy e
Garante per l’infanzia, Confindustria digitale ecc. … Il progetto ad oggi si è arenato a “causa
del cambio di Governo”, passato nel febbraio 2014 dal presidente del Consiglio Enrico
Letta a Matteo Renzi.
www.smontailbullo.it
“Spetta alla singola scuola ricercare la strategia educativa più idonea ed efficace
nell’azione promozionale di educazione alla cittadinanza e, contestualmente, di
prevenzione e di contrasto ai fenomeni di bullismo e di violenza che possono
verificarsi nella scuola stessa o nell’ambiente in cui essa opera”.
Nell’ambito dello stesso provvedimento è stato, inoltre, creato il sito
internet www.smontailbullo.it, istituito ilnumero verde nazionale 800 66 96 96 e anche il
contatto Whatsapp 347.1192936, pensato per gli studenti, per chiedere aiuto o consiglio.
DIRETTIVE EUROPEE
Fortemente voluta dalla Commissione europea è il Safer Internet Day, che conta adesso la
presenza di oltre 100 Paesi, giornata interamente dedicata a tutte le problematiche che
ruotano intorno alla sicurezza in Internet, nonché un tavolo apposito per la promozione
di un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media tra i più giovani.
Importante è anche il Programma Dafne, che ha finanziato progetti utili alla lotta e
all’educazione contro la violenza, anche virtuale, dei giovani.
Gli ultimi sviluppi sul fronte europeo sono stati i finanziamenti previsti dall’agenda digitale
2014-2020 dove sono state inserite misure per la tutela e la protezione di bambini e
adolescenti europei online nel programma di sviluppo della rete Connecting Europe
Facility (CEF Telecom), all’interno del quale sono stati previsti finanziamenti
nell’ambito Safer Internet e Cybersecurity.
Fra le ultime novità c’è l’istituzione di EAN, Rete Europa Anti-bullismo, che vede il
coinvolgimento di 17 organizzazioni provenienti da 13 Paesi dell’Unione Europea, di cui 4
italiane. Lo scopo dell’ EAN è quello di coordinare azioni ed interventi anti-bullismo a
livello europeo nonché la condivisione e lo scambio di idee in merito al problema e la
possibilità formativa, rivolte a tutti i professionisti che operano nel campo. Un’Europa,
dunque, si dimostra coinvolta e coinvolgente nella risoluzione del problema sociale
del cyberbullismo, al limite fra il reale e l’intangibile.
https://intreccio.eu/cyberbullismo-normative-e-direttive-per-contrastare-il-fenomeno/