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Deliberable n.

19 (WP 2)

Strategia per la comunicazione


Ipotesi e linee guida per la comunicazione di una nuova immagine
della città e del Polo Tecnologico

D18 – Strategia comunicazione (ver. 1.4) Marzo 2018 1


Modifiche e aggiornamenti
Versione Data Descrizione Autore

1.1 1-3-2018 Prima bozza Annalisa Giachi - PromoPA

1.2 12-3-2018 Bozza da consegnare Moreno Toigo - Simurg

1.3. 19-3-2018 Bozza revisionata Annalisa Giachi - PromoPA

1.4 20-3-2018 Revisione finale Moreno Toigo - Simurg

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Sommario

1 Gli obiettivi della Strategia di Comunicazione ...................................................................................... 4


2 “Made in Livorno”: la creatività che può diventare eccellenza ........................................................... 5
2.1 L’attrattività di Livorno: spunti e input emersi dal percorso di ascolto ............................................... 5
2.2 Livorno e il contesto regionale di riferimento: i fattori localizzativi specifici sul piano economico .. 6
2.3 Gli elementi di attrattività specifici dei diversi settori produttivi .......................................................... 7
2.3.1 Economia verde e blu .................................................................................................................... 7
2.3.2 Manifattura e ICT ........................................................................................................................... 8
2.3.3 Logistica e nautica ......................................................................................................................... 9
2.3.4 Impresa creativa ............................................................................................................................ 9
3 Linee guida della strategia di comunicazione del Polo tecnologico ................................................ 11
3.1 A chi comunicare ............................................................................................................................. 11
3.1.1 Imprese ........................................................................................................................................ 11
3.1.2 Soggetti che svolgono ricerca...................................................................................................... 11
3.1.3 Soggetti che svolgono trasferimento tecnologico ........................................................................ 11
3.1.4 Soggetti finanziatori ..................................................................................................................... 12
3.2 Cosa comunicare: un Polo tecnologico o qualcosa di diverso? ...................................................... 12
4 Gli Strumenti di comunicazione ............................................................................................................ 13
4.1 Nuovo logo del polo tecnologico come laboratorio di innovazione urbana ..................................... 13
4.2 Social media management .............................................................................................................. 13
4.3 Attività di ufficio stampa ................................................................................................................... 15
4.4 Attività di networking e gestione delle relazioni ............................................................................... 15
4.5 I livornesi nel mondo ........................................................................................................................ 15

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1 Gli obiettivi della Strategia di Comunicazione
La strategia di comunicazione si pone i seguenti obiettivi:
1. valorizzare gli elementi di attrattività della città di Livorno dal punto di vista non solo
economico ma anche sociale e culturale;
2. promuovere un’idea positiva dello sviluppo della città, che parta dalla valorizzazione delle
sue radici culturali e identitarie ma al tempo stesso veicoli un’idea di apertura all’esterno,
di predisposizione all’innovazione, di “intercettazione” delle dinamiche e dei trend
internazionali;
3. comunicare il progetto di Polo Tecnologico come “Polo Diffuso” caratterizzato da vocazioni
eterogenee ma integrate, con poli infrastrutturali dedicati ma al contempo in grado di
valorizzare tutto il territorio cittadino.
Nel quadro finora descritto, il presente documento:
a) identifica gli elementi di attrattività generali e specifici della città di Livorno e dell’area
costiera;
b) identifica le linee guida della strategia di comunicazione del territorio e del futuro Polo
tecnologico
c) approfondisce l’analisi di alcuni strumenti che saranno alla base di una comunicazione
innovativa ed efficace.

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2 “Made in Livorno”: la creatività che può diventare eccellenza

2.1 L’attrattività di Livorno: spunti e input emersi dal percorso di ascolto


Le specificità della Città di Livorno nell’ambito del sistema di attrattività posso essere riconosciute
in numerosi vantaggi localizzativi sia per le imprese sia per i cittadini. Sul piano dell’attività di
impresa, la presenza di asset logistici e infrastrutturali, di servizi qualificati, di costi contenuti di
investimento, sono elementi particolarmente interessanti e competitivi per chi cerca insediamenti
in sistemi territoriali evoluti. Sul piano della qualità della vita, Livorno è senza dubbio una città nella
quale “si vive bene” e il cui genius loci può rappresentare un elemento di attrattività specifico per
chi viene da fuori. Il percorso di ascolto condotto nel mese di febbraio ha fatto emergere molti
spunti e riflessioni interessanti circa la capacità di Livorno di essere attrattiva all’esterno. Si riportano
di seguito alcuni input emersi rielaborati in logica swot:

Punti di forza Punti di debolezza


Materiali  Porto e aree da bonificare
 Debolezza e frammentazione
 Porto e aree produttive giù urbanizzate istituzionale
 Presenza di poli universitari  Burocrazia
 Logistica (strade, ferrovia, aeroporto…)  Difficoltà di comunicazione tra
 Ottima Posizione geografica componenti sociali ed economiche
 Asset turistico-culturale (potenzialità di  Mentalità: provincialismo,
investimento) immobilismo, disfattismo
Immateriali  Mancanza della cultura dell’accoglienza
 Capacità di reagire e determinazione,
 Amore per la città
 Creatività e fantasia
 Pensiero “laterale”
Opportunità Minacce
 Turismo, crociere  Impresa predatoria, rischio di svendere
 Traffico container il territorio
 Piattaforma Europa  Grandi multinazionali del turismo (es.
 Zona franca Starbucks, AirBnB…)
 Sviluppo, ricerca e università a Livorno  Ritardi negli investimenti
 Modelli di Polo tecnologico che non
funzionano

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2.2 Livorno e il contesto regionale di riferimento: i fattori localizzativi
specifici sul piano economico
Livorno si colloca in una regione, la Toscana, che si classifica come prima tra le regioni d’Europa del
sud in termini di strategie su Investimenti Diretti Esteri (IDE), secondo la classica “fDi – European
Cities and Regions of the Future Rankings” redatta in maniera indipendente ogni due anni da “FDI
magazine”, che compara dati e informazioni di 468 locations, tra città e regioni europee.
La Toscana ha conquistato ottime posizioni anche in altre categorie: seconda miglior regione sud-
europea come destinazione di investimento; quinta tra le regioni europee di media grandezza per
le strategie su attrazione investimenti; decima come destinazione di investimento.
In questo contesto Livorno ha delle peculiarità specifiche:
1. Una Posizione geografica di grande interesse logistico tra Mediterraneo, Nord e Centro-sud
d’Italia
2. È un’ area inserita in un contesto regionale di elevata qualità della vita
3. Un’ottima dotazione infrastrutturale e sistema logistico integrato
4. La presenza di Università e centri di ricerca specializzati
5. Un’offerta localizzativa attrezzata e competitiva
6. Una Vocazione e tradizione industriale
7. La disponibilità locale di manodopera specializzata
Di seguito si dettagliano le caratteristiche dei fattori localizzativi specifici:
1. Accessibilità ed ottima dotazione infrastrutturale
La posizione geografica del territorio è baricentrica ed offre un’ottima dotazione infrastrutturale
tramite:
 la rete stradale, con l’ A12 verso Genova, l’A11 e SGC Firenze/Pisa/Livorno che si immettono
sulla A1;
 la rete ferroviaria: dorsale tirrenica Genova-Roma; dorsale centrale Milano-Napoli tramite
collegamento con Firenze. Le linee sono tutte servite con treni ad alta velocità;
 l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa (18 km di distanza);
 il Porto, che è il sesto porto commerciale italiano, il primo della Toscana.
2. Alta qualità della vita
Livorno è al diciassettesimo posto tra tutte le province italiane come qualità della vita1.
E’ un luogo piacevole dove vivere per il suo contesto relazionale, ambientale (Parco delle Colline
livornesi; Parco dell’Arcipelago Toscano; Museo di storia naturale del Mediterraneo, Acquario), e il

1
Dati 2017, fonte: http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml

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patrimonio artistico e culturale, a cui si va ad aggiungere la vicinanza ai centri d’arte toscani (Pisa,
Volterra, Firenze) ed un clima mite per la gran parte dell’anno.
3. Università e centri di ricerca specializzati
La ricerca nell’area livornese si sviluppa in modo articolato e ricco sfruttando una serie di condizioni
favorevolI: dalla integrazione con specializzazioni produttive locali e regionali alla capacità di fare
rete, dalla prossimità e presenza di Università ed i centri di ricerca e di innovazione alla disponibilità
di risorse qualificate formatesi nelle strutture scolastiche ed universitarie del territorio (un caso
emblematico è quello del Dipartimento di informatica dell’Università di Pisa). Inoltre, di
fondamentale importanza è la presenza di importanti centri di ricerca nazionali, tra i quali ISPRA,
CNR, CIBM, ENEA.
4. Territorio a vocazione industriale
L’area livornese è sempre stata dalle sue origini luogo di interconnessione logistica per scambi
commerciali e di importanti insediamenti produttivi su più specializzazioni produttive. L’area ospita
un denso ed articolato sistema di PMI con oltre 15mila imprese registrate, trainato anche dalla
spinta imprenditoriale dei nuovi cluster (ICT, High Tech, Green Economy). Ma soprattutto Livorno
vede la presenza radicata di grandi multinazionali nazionali ed internazionali molte dei quali leader
nei propri segmenti di mercato, tra cui Enel, ENI, Azimut Benetti Group, etc.
5. L’offerta immobiliare
Livorno presenta una buona competitività nei costi immobiliari per immobili produttivi,
commerciali, direzionali ed anche residenziali (acquisto e affitto) inferiori anche del 30/40% rispetto
a città quali Firenze e Milano.
Inoltre Livorno gode di un’ottima copertura del territorio in termini di fibre ottiche con una
prospettiva a medio termine di ulteriore e consistente ampliamento.
Le maggiori compagnie italiane di telecomunicazioni stanno infatti investendo sulla copertura del
territorio e della città con le fibre ottiche: il Centro, via dei Condotti Vecchi, Vallin Buio, Pian di Rota,
via della Padula, Vecchio Dazio, Ardenza e Calafuria, nonché le località di Salviano sono solo degli
esempi di prossima espansione delle fibre ottiche in una città che ambisce ad un primato di
cablatura nella comparazione nazionale e non solo.

2.3 Gli elementi di attrattività specifici dei diversi settori produttivi

2.3.1 Economia verde e blu


Livorno ha eccezionali potenzialità nella filiera della blue e green economy, poiché è forse l’unico
territorio nel quale esiste un ecosistema urbano stabile e naturalmente vocato alle attività legate
al mare e alla sostenibilità ambientale. Tale ecosistema si traduce nella presenza di numerose

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realtà in ambito pubblico e privato che insieme coprono tutti i segmenti della filiera, dalla ricerca e
sviluppo alla produzione, dalla scuola e formazione alla commercializzazione dei prodotti:
- Esistenza di centri di ricerca evoluti (7 senati accademici hanno sede a Livorno e lavorano su
queste tematiche)
- presenza di aziende piccole e medio grandi specializzate in tecnologie avanzate a servizio
dell’economia del mare,
- esistenza di scuole di alta formazione (Accademia navale) dove si creano competenze
evolute nel settore
In particolare dal percorso di ascolto sono emerse alcune tematiche particolarmente rilevanti su
cui si stanno costruendo progetti specifici e che potrebbero avere un livello di attrattività molto
alta per chi opera in questo settore:

• Energia dal mare


• Monitoraggio della qualità degli ambienti marini
• Mappatura 3D dei fondali
• Acquacoltura sostenibile
• Decontaminazione di acque, sedimenti e dei terreni
• Robotica per il monitoraggio degli ambienti marini
• Nuovi materiali per la remediation ambientale
• Sinergia con lo sviluppo dell’ecoturismo costiero

Livorno ha dunque tutte le carte per diventare un ”hub di pensiero strategico sui temi dell’economia
green e blu” e un centro di competenza evoluto unico nel suo genere a livello nazionale e
internazionale.

2.3.2 Manifattura e ICT


Il comparto ICT e manifatturiero livornese, analogamente a quello toscano, si presenta come una
realtà dimensionalmente e tecnologicamente eterogenea, ricca di competenze industriali e di
servizi, con picchi di assoluta eccellenza.
Il comparto delle imprese e l’offerta di servizi e produzione di qualità trova sul territorio le condizioni
ideali per sviluppare una supply chain con notevoli opportunità per i) nuovi insediamenti, ii)
partnership e acquisizioni, iii) modernizzazione e refurbishment di aree e stabilimenti, iv)
riallocazione di manodopera qualificata – tali processi devono però essere adeguatamente
innescati. Solo per fare un esempio concreto relativo ad un settore di nicchia ma altamente
tecnologico e trainante, l’iniziativa del Polo Tecnologico di Livorno potrebbe innescare un circolo
virtuoso tra PMI completamente internazionalizzate e di altissima tecnologia operanti nel settore
spazio come Kayser Italia (che si occupa anche di attrezzature per la Stazione Spaziale
Internazionale), e FlyBy (impegnata nel Data Processing di dati di Osservazione della Terra) con la
grande azienda multinazionale italiana Leonardo (ex WASS) impegnata nella difesa e in particolare
negli equipaggiamenti subacquei, per raggiungere attraverso la loro sinergia nuovi mercati come il

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monitoraggio e la preservazione dell’ambiente marino, magari di concerto con l’ente di ricerca
ISPRA per la protezione dell’ambiente, tutti enti/aziende già presenti sul territorio.
Con oltre 15.000 PMI, il territorio livornese è dunque ricco di competenze e di aziende
manifatturiere: questa spiccata vocazione industriale non deve essere dispersa ma anzi rappresenta
un fattore attrattivo fondamentale per le imprese che vogliano impegnarsi su certi temi:
 Industria 4.0/ Internet of things
 Tecnologie dual use, ovvero militari / civili
 Valorizzazione delle “lampadine nel cassetto”
D’altro canto, tali competenze, pur se ricche, appaiono dichiaratamente frammentate. Di
conseguenza., il Polo dovrà contribuire a superare tale frammentazione, consentendo alle PMI di
incrementare la propria competitività e redditività, attraverso l’incentivazione all’aggregazione
permanente e non di scopo, e aiutando a creare (con azioni di formazione diretta, o indirettamente
attraverso la sua propria esistenza) una nuova attitudine all’imprenditorialità, anche su scala
internazionale.
Per realizzare questo scopo, il Polo non deve necessariamente essere rappresentato da un unico
luogo fisico, bensì deve costituire un “attrattore di idee e di aziende”, che per sua natura può
risultare anche diffuso sul territorio, attorno a un centro di attrazione.

2.3.3 Logistica e nautica

Il settore della Nautica e della Cantieristica è sicuramente uno dei più rilevanti ed attrattivi per la
città di Livorno. Il 59% delle imprese regionali registrate nei settori della Movimentazione di merci
e passeggeri via mare si trova infatti a Livorno (494 imprese) e il territorio esprime in tutta la filiera
grandi competenze e specializzazioni.
Il percorso di ascolto ha messo in evidenza che vi sono grandi opportunità di investimento in alcuni
comparti specifici, quali:
 sensori e telecamere - tracciabilità per la sicurezza
 nuovi materiali e trattamenti chimici
 filtri per neutralizzare i fumi dalle navi
 smantellamento delle navi
 creazione di maestri d’asci

2.3.4 Impresa creativa


Livorno è un territorio estremamente fecondo per quanto concerne le attività legate alla filiera della
creatività e da sempre esprime una spiccata vocazione sui temi della cultura, dell’arte,
dell’artigianato di eccellenza, delle manifestazioni artistiche.
Livorno possiede infatti un inestimabile patrimonio materiale e immateriale che nel complesso
alimenta quel concetto di “eredità culturale”, espresso nella Convenzione di Faro del 2005, che
esprime la ricchezza di un territorio, fatto non soltanto di beni fisici, quali quelli che compongono il

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patrimonio in senso stretto, ma anche di tradizioni orali, di sensibilità produttiva, di attitudini, saperi
diffuse, competenze soft, che danno vita alla vera identità culturale di una Città.
Ecco perché accanto agli oltre 50 musei e palazzi storici del territorio, occorre aggiungere i 100
atelier d’arte e botteghe artigianali, i 50 eventi ricorrenti nel corso dell’anno e la progettualità in
corso. Sono oltre 20 le associazioni che a vario titolo si occupano di cultura a Livorno, a conferma di
un tessuto sociale vivace dove il Terzo Settore e il volontariato per i beni culturali ha un ruolo
essenziale nella gestione e valorizzazione dei beni.
Il percorso di ascolto ha messo in evidenza che vi sono grandi opportunità di investimento in alcuni
comparti specifici, quali:
A. La creazione di un brand Livorno come destinatione turistica, cioè sviluppare un’ immagine
turistico culturale della città di Livorno collegata a servizi e prodotti di qualità. Ciò significa
dar vita ad un'innovativa rete di comunicazione del settore turistico livornese, attraverso
l'utilizzo di nuovi software e altre ICT, portata avanti dalle aziende dell'indotto turistico,
coordinata da enti pubblici e realtà esterne competenti, che permetta un' "indicizzazione
globale" di Livorno come metà turistica alternativa.
B. Agire sul nesso cultura-sviluppo tecnologico, che significa:
 Sviluppare una rete di cooperazione tra imprese tecnologiche e imprese culturali,
accentrando i servizi per una ottimizzazione dei costi;
 Creare laboratori open-space dove poter lanciare nuove imprese che lavorino sull tecnologie
digitali applicate alla filiera turismo-cultura;
 Valorizzare la filiera dell’artigianato di qualità recuperando le attività di natura artigianale
con forte legame alla tradizione ma innestandole in circuiti di innovazione tecnologica e
digitale;
C. Agire sul tema dell’innovazione sociale, che significa:
 Promuovere il recupero, il riuso spazi abbandonati o inutilizzati in centro per sviluppo e
valorizzazione servizi e attrazioni cittadine (es: recupero ex Cinema Grande e/o parcheggio
ex Odeon per trasferimento Mercatino Americano).
 Recuperare spazi industriali dimessi per svolgimento attività produttive evolute, come il
trattamento e trasformazione delle merci in transito dalle strutture portuali.

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3 Linee guida della strategia di comunicazione del Polo
tecnologico

3.1 A chi comunicare


Nell’ambito dei fattori di competitività del territorio sopra delineati, la strategia di comunicazione
di quello che sarà il nuovo Polo tecnologico si rivolge ai seguenti target group:

3.1.1 Imprese
Il Polo di rivolge a tutte le imprese del territorio o fuori dal territorio interessate ad investire in
modo stabile e continuativo nei settori distintivi e caratterizzanti al città di Livorno, cioè:
 logistica ed economia del mare
 manifattura e tecnologie
 blue economy e green economy
 industrie della creatività

3.1.2 Soggetti che svolgono trasferimento tecnologico


Analogamente saranno coinvolti tutti i soggetti che svolgono attività di trasferimento tecnologico in
Toscana e fuori dal territorio regionale:
 Università e ai centri di ricerca, che in linea generale producono attività di ricerca ma si
occupano in genere anche di trasferimento
 i Centri servizi aderenti alla Tecnorete, i poli scientifico tecnologici, i parchi scientifici, i
distretti tecnologici e tutte le tipologie di aggregazione che in italia hanno dato risultati
significativi.
 i 12 distretti tecnologici della Regione Toscana, con cui il nuovo Polo tecnologico dovrà
coordinarsi e collaborare in modo sistematico e organizzato;
 alcuni PST extra - regionali con cui l’RTI ha rapporti consolidati (es. Sardegna Ricerche in
Sardegna, Area Science Park di Trieste Technopolis in Puglia;
 i parchi tecnologici internazionali ed europei

3.1.3 Soggetti che svolgono ricerca


Parallelamente alle imprese, il Polo si rivolge anche a tutti i soggetti che produco e svolgono attività
di ricerca, tra i quali si possono citare:
 tutte le università e i centri di ricerca che operano nei 4 settori di interesse in Toscana, con
l’obiettivo di avviare con loro sinergie, rapporti di collaborazione, network operativi di
imprese
 le università e i centri di ricerca fuori regione che hanno competenze ed esperienze dedicate
sui 4 settori (es. Enea, CNR e istituti correlati), con l’obiettivo di comprendere quali sono le

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frontiere dell’innovazione nei diversi settori e svolgere analisi di “foresight tecnologico” per
identificare i fabbisogni del mercato

3.1.4 Soggetti finanziatori


Un’altra tipologia di soggetto chiave che dovrà essere coinvolta nella strategia di comunicazione
riguarda i soggetti finanziatori, cioè coloro che direttamente o indirettamente potranno dare un
contributo alla sostenibilità economica e finanziaria del progetto investendo o nel Polo tecnologico
in quanto tale o nelle imprese che si insedieranno sul territorio. Tra questi soggetti, ricordiamo:
 venture capitalist
 business angels
 istituti di credito
 fondazioni bancarie
 Regione Toscana
 Ministero per lo sviluppo Economico
 Invitalia
 soggetti attivabili presso la Commissione Europea in grado di evidenziare le opportunità di
finanziamento legate ai programmi di ricerca e trasferimento tecnologica (a partire da
Horizon 2020)

3.2 Cosa comunicare: un Polo tecnologico o qualcosa di diverso?


Il percorso di ascolto e il confronto avuto con tutti gli stakeholder pubblici e privati coinvolti a vario
titolo nel progetto del Polo tecnologico ha portato a ritenere inadeguato il termine “polo
tecnologico” per il progetto che si intende portare avanti.
Quello che Livorno vuole riuscire a creare non è un polo tecnologico in senso tradizionale, nel quale
l’investimento immobiliare si abbina a forme più o meno evolute di incentivazione alle imprese, ma
un ecosistema urbano innovativo, o meglio un laboratorio di innovazione urbana basato sulla
sinergia pubblico-privato e sulla creazione di condizioni ambientali che rendano appetibile e
interessante per le aziende restare in modo stabile sul territorio, a prescindere dai sistemi di
incentivazione esistenti.
Questo concetto, fortemente innovativo, dovrà tradursi in un nuovo logo che possa esprimere
questa idea della città e degli obiettivi che si perseguono.

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4 Gli Strumenti di comunicazione
La strategia comunicazione, per essere davvero innovativa, dovrà avere una forte connotazione
digital ed essere basata su alcuni concetti chiave:
 multicanalità: utilizzo di canali di comunicazione digitali (piattaforme social, campagne
fotografiche e video, ecc.) per intercettare un target ampio di imprese a livello nazionale;
 relazione: costruzione di relazioni, volte a uno scambio aperto e costruttivo tra il costituendo
polo e la comunità ampia dei soggetti pubblici e privati coinvolti a vario titolo nei processi di
innovazione;
 ascolto: ascolto dei fabbisogni effettivi delle imprese, al fine di orientare al meglio i
contenuti dello studio di fattibilità;
L'attività di comunicazione del Polo sarà articolata in diverse fasi e modalità operative, studiate per
seguire la logica dell’integrazione fra i diversi strumenti di comunicazione:
1. predisposizione del nuovo logo e dell’immagine coordinata;
2. attivazione canali social e attività di social media management;
3. attività di ufficio stampa;
4. attività di networking e gestione delle relazioni;
5. I Livornesi nel mondo

4.1 Nuovo logo del polo tecnologico come laboratorio di innovazione


urbana
A partire dal messaggio contenuto in “Diversis Gentibus Una” sarà necessario elaborare il logo vero
e proprio del Polo tecnologico.
Il nuovo logo che potrebbe essere definito, come suggerito nel percorso di ascolto, anche attraverso
un concorso di idee aperto alla città e alle scuole, dovrà essere in grado di comunicare l’obiettivo
strategico del progetto, che è quello di fare di Livorno:
- un centro di competenza e di sperimentazione;
- un laboratorio di innovazioni in ambito urbano.
Le parole chiave che sono state indicate come fondamentali per la comunicazione del Polo
tecnologico sono:
 innovazione
 integrazione
 tecnologia
 unione
 elementi naturali e culturali di Livorno (es. mare)
Al fine di non utilizzare l’espressione "polo tecnologico", sono stati suggeriti i seguenti nomi
alternativi, più o meno efficaci:
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 Polo Diffuso Multirisorse
 Innovation centre
 I canali dell’innovazione
 Centro delle tecnologie abilitanti
 PoLIV
 Innovation/Creativity Workshop
 Livorno Euromediterranea
 I 4 mori
 Polimm
 Limew
 FuturLi
 MextLi
 SmartLi
 Lismart
 Gentibus valley
 Diversis Gentibus Una – DGU
 PiùLivorno

4.2 Attivazione pagine social e attività di social media management


I social network hanno ad oggi un ruolo fondamentale nella comunicazione, non solo per le nuove
generazioni digitali e la comunicazione privata, ma per l’intera popolazione, in qualsiasi ambito,
anche e sempre in maggiore misura in quello istituzionale e ufficiale. È quindi imprescindibile che
una linea di attività tanto specifica e di pubblica utilità come quella del percorso verso il nuovo Polo
Tecnologico della Città di Livorno, debba essere veicolata su canali social, raggiungendo così un
target vasto e diversificato.
I canali social sono già stati aperti in questa fase di Studio di Fattibilità ma dovranno essere alla base
della strategia comunicativa del futuro polo tecnologico.
 Pagina Facebook. Facebook è un canale a nostro avviso assolutamente essenziale, perché a
Facebook sono legati i più grandi numeri. Ad oggi si può arrivare quasi al luogo comune “se
non sei su Facebook non esisti”: dal privato cittadino, allo studio di professionisti, agli enti
statali, tutti trovano spazio su questa tipologia di canale. Facebook permette di veicolare
qualsivolglia tipologia di informazione e di spaziare nei linguaggi: si può creare interesse
attraverso immagini intriganti e d’impatto, veicolare notizie a carattere leggero e di costume,
dare spazio a linee fondamentali di sviluppo. Grande pregio di Facebook è che permette la
raggiungibilità di una vasta gamma di interlocutori e possibili stakeholder, tramite una
semplice ricerca. Il pubblico è variegato, ben integrato e fondamentale ai fini di Diversis
Gentibus Una.
 Profilo Twitter. L’insediamento e l’utilizzo di twitter nei vari stati europei è del tutto
peculiare: nato come social della comunità per eccellenza e di carattere prettamente ludico
in molti contesti internazionali, in Italia si è sedimentato quale mezzo di comunicazione

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istituzionale e molto meno diffuso tra gli utenti privati. Pertanto, proprio in questa veste di
comunicazione più istituzionale verrà utilizzato ai fini del progetto.
 Pagina aziendale LinkedIn per i contatti più specifici con il sistema delle imprese.

4.3 Attività di ufficio stampa


Il nuovo Polo dovrà dotarsi di un Ufficio Stampa in grado di gestire tutte le attività inerenti le
relazioni con i media, riguardo alle attività di progetto e agli eventi pubblici pianificati.
L’Ufficio Stampa svolgerà attività a livello locale e nazionale sui mezzi tradizionali di informazione
“off-line” – quotidiani e periodici – e sulle piattaforme web per una comunicazione “on-line” in
grado di raggiungere e stimolare l’interazione e la partecipazione della rete colpendo i target di
riferimento.

4.4 Attività di networking e gestione delle relazioni


Questa linea di attività fa riferimento alla necessità intrinseca del progetto del Polo tecnologico di
costruire e consolidare relazioni istituzionali con i soggetti coinvolti a vario titolo: stakeholder locali,
partner del progetto, associazioni di categoria, imprese, ecc. Il soggetto “animatore “ del Polo sarà
la testa del sistema di governance del progetto e dunque dovrà occuparsi di:
 coordinamento continuo;
 preparazione dei materiali promozionali necessari;
 attrazione di imprese e start up
 diffusione dei prodotti, servizi ed eventi legati al progetto;
 animazione.
La strategia di comunicazione infine dovrà sviluppare azioni mirate di co-branding: data l’ampia
comunità di soggetti coinvolti a sostegno del progetto, le azioni di co-branding prevedono che tutti
i soggetti coinvolti e interessati possano dar vita ad iniziative di comunicazione mirate e specifiche.
Ciò consente di creare una vera e propria community di progetto attorno alla quale i diversi enti e
soggetti, da un lato, apportano il loro contributo in termini di competenze, imprese, esperienze ma,
dall’altro, ricevono un ritorno evidente in termini di immagine e promozione.

4.5 I livornesi nel mondo


Un focus specifico del Piano di Comunicazione sarà dedicato al tema “Livornesi nel mondo”, che
riguarda cioè i “cervelli” che la città ha esportato all’estero e che oggi ricoprono posizioni lavorative
e sociali che potrebbero avere grande influenza sul Polo e sullo sviluppo della città in generale.
La rete dei Livornesi nel mondo può rappresentare uno straordinario canale promozionale e
comunicativo, poiché attraverso la rete si può far conoscere la città, i sui punti di forza e dunque

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attivare meccanismi di attrattività basati sul “passa parola” e su reti formali di collegamento e
cooperazione.
Le città che hanno attivato tali reti2 ne hanno fortemente beneficiato sia in termini di ritorni turistici,
sia in termini economici e produttivi, poiché tali reti mettono insieme professionisti e imprenditori
di settori diversi ma accomunati da legami identitari con la città di appartenenza.
Per l’attivazione della Rete “I Livornese nel mondo” è necessario agire su alcune leve stratgeiche:
1) Un concept comunicativo forte basato su una “ call to action” verso tutti coloro che, per
varie ragioni, sono legati alla Città di Livorno e che nei loro diversi ruoli sono chiamati
all’azione, cioè sono stimolati ad individuare progetti, idee, stimoli utili per il territorio
2) Una governance pubblico-privata efficace che deve avere la testa nel sistema di
gestione/animazione del polo;
3) L’utilizzo evoluto degli strumenti comunicativi: la rete dovrebbe essere organizzata e gestita
in modo altamente sofisticato attraverso i canali di social network, incontri periodici e
comunità formali ed informali di scambio

2 Si pensi ad esempio alla “ Réseau Ambassadeurs” di Lione : http://www.onlylyon.com/r%C3%A9seau-ambassadeurs.html,


costituita da ben 22.000 persone che a diverso titolo amano la città di Lione e che ogni giorno nel mondo si scambiano
informazioni e notizie sulla città.

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