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VARESE
Esplosione
di colori
Arriva primavera,
sosteniamo i vivaisti
Un ramo dove sono sbocciati, impalpabili, i fiori di pesco.
Ho scelto per illustrare questa pagina un acquerello di Silvia
Molinari. Era la tavola del mese di marzo su una Agenda di
Gardenia di qualche anno fa, perché da noi peschi e ciliegi fioriscono a marzo.
Come mandorli e albicocchi, sono fioriti replicando il loro eterno spettacolo di
improvvisa bellezza. Nelle città sono esplose le varietà da fiore e gli alberi di
magnolia. La primavera non si ferma, noi abbiamo dovuto fermarci. Mi piace
fermarmi a guardare questi fiori quasi trasparenti in controluce e pensare che
aprile sarà il nostro nuovo inizio, come per i giapponesi, che festeggiano sotto le
canopie dei ciliegi in fiore all’inzio dell’anno. Con l’augurio che aprile possa
essere anche per noi una ripartenza. Pur nell’eccezionalità della situazione.
Tutte le mostre orticole di marzo sono state annullate, come molte di quelle di
aprile. Milano, fra le città più colpite dall’epidemia che ha costretto il Paese
a un prolungato arresto, ha rinvitato perfino “Orticola”, prevista per l’8 maggio.
Rinviata anche la “Tre giorni per il giardino” di Masino, decana delle mostre. Al
mese di giugno, speriamo tutti. Intanto dovremo fare a meno della straordinaria
festa mobile di primavera, con i vivaisti che si spostano in tutta Italia con le loro
piante più belle, coltivate con passione, la stessa passione che mettono a spiegarci
come prendercene cura, instancabili nel dispensare consigli. Ecco, oggi è il
momento di ricordarci di loro, perché è grazie alla loro ricerca e alla loro passione
se i nostri giardini sono così belli. Noi rinunciamo al piacere delle mostre, loro
ai guadagni di un’intera annata. Loro le piante le hanno preparate. Sosteniamoli
in questo momento acquistando a distanza. Non ci sono le mostre, non
possiamo visitare i vivai, ma possiamo farcele spedire.
Nelle pagine normalmente dedicate agli appuntamenti abbiamo allestito
una piccola mostra virtuale, invitando i vivaisti a mandarci le loro
segnalazioni. Invito esteso a tutti. Replicheremo a maggio la nostra mostra di carta.
E M A N U E L A R O S A -C L O T
DIRETTORE DI GARDENIA
g ardenia 3
In copertina: scorcio
del giardino di un
ristorante
70
a Gallarate (Va)
dove alberi e arbusti
80
dalle fioriture accese pagina
si armonizzano con
gusto ed eleganza.
Fotografia:
D ARIO F USARO
sommario
000118
IL CLIMA
IN GIARDINO
DEL MESE
88
Xxxxxxx
Come xxxxx
seminare
xx xxxxxxxxxxxxxx
le aquilegie
29
000122INL’ALBERO
GIARDINO
Xxxxxxx
Malus ‘Royalty’,
xxxxx xxnuvola
xxxxxxxxxxxxxx
porpora
124
000 NEL
L’ALBERO
BOSCO
Coloriamo
Xxxxxxx xxxxx
le radure
xx xxxxxxxxxxxxxx
con camelie
000
126 SUL TERRAZZO
Xxxxxxx
L’impianto
xxxxxinxxvaso
xxxxxxxxxxxxxx
delle dalie
129000
SUCCULENTE
NELL’ORTO& C.
XxxxxxxAdenium
xxxxx xx obesum
xxxxxxxxxxxxxx
000130NEL
NELL’ORTO
FRUTTETO
Xxxxxxx
Il fagiolo
xxxxx xx
mangiatutto
xxxxxxxxxxxxxxa
4 gar d en i a
16
Confort
e allegria per
la poltrona
Mareta
di Diabla
52
g ardenia 5
contributors
CAPOREDATTORE
PRESIDENTE Maria Alberta Rancati
Urbano Cairo albertarancati@cairoeditore.it
DIRETTORE GENERALE REDAZIONE
Giuseppe Ferrauto Natalia Fedeli nataliafedeli@cairoeditore.it
CONSIGLIERI Cinzia Toto cinziatoto@cairoeditore.it
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Braggio, Giuseppe Cairo, ART DIRECTOR
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Giuseppe Ferrauto, IMPAGINAZIONE
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ASSISTENTE DI DIREZIONE
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SEGRETARIA DI REDAZIONE Giulia Maria Crespi Carla Chiusano
è una rivista del gruppo Tiziana Volta
tizianavolta@cairoeditore.it Ambientalista ante litteram, Artista torinese, vive e lavora
Cairo Editore che comprende
anche le seguenti testate: fondatrice e presidente a Milano. Dipinti, installazioni,
PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
SETTIMANALI onorario del FAI, accompagna ironiche vignette di costume...
Dipiù TV, Diva e Donna, Enigmistica Silvia Garofoli info@silviagarofoli.com
PIÙ, “F”, Settimanale Dipiù, da sempre la riflessione le sue opere sono state esposte
Settimanale Dipiù e Dipiù TV Stellare, HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: culturale all’iniziativa concreta. in gallerie e musei. Il regista
TV Mia, settimanale NUOVO, Anissia Becerra, Silvia Biletta, Julia
Binfield, Massimo Demma, Alberto Proprio come a Cascine Mimmo Calopresti le ha
NUOVO TV,
Settimanale GIALLO Fusari, Samantha Gaiara, Caterina Orsine, azienda agricola di dedicato un docu-film.
QUINDICINALI Gromis di Trana, Margherita famiglia sulle sponde del Ci ha accolti nella sua casa
Nuovo e Nuovo TV Cucina, Lombardi, Anna Mannucci, Marco
Settimanale Dipiù e Dipiù TV Cucina Martella, Luca Mercalli, Marianna Ticino, convertita con grande milanese dove non mancano
MENSILI Merisi, Alessandro Mesini, determinazione al biodinamico mai i fiori e dove abbiamo
Airone, Antiquariato, Arte, Mariangela Molinari, Nadia Nicoletti, da oltre quarant’anni. ambientato una la rubrica
Bell’Europa, Bell’Italia, For Men Mimma Pallavicini, Paolo Pejrone,
Magazine, In Viaggio, Natural Style Linda Pellegrini, Lello Piazza, Niccolò Ne parliamo a pag. 88. “Millefoglie”. A pag. 29.
Piazza, Doina Turturescu, Maria
Cristina Zaza
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Via Angelo Rizzoli 8 - 20132 MILANO Carlo Contesso, paesaggista a Padova
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CAIRO EDITORE S.P.A.
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: Luca Agostini, vivaista a Orbetello (Grosseto),
corso Magenta 55, 20123 Milano, pag. 60
tel. 02 433131, fax 02 43313931, Andrea Antongiovanni, vivaista a Capannori
www.cairoeditore.it (Lucca), pag. 124
(E-mail: gardenia@cairoeditore.it). Agostino D’Amico, naturalista, botanico,
ABBONAMENTI: tel. 02 43313468, esperto di caudiciformi, pag. 129
abbonamenti@cairoeditore.it Marco Greggi, vivaista a Forlimpopoli (Forlì
orario 9/13, da lunedì a venerdì Cesena), pag. 118
Lucia Mazzarello, vivaista a Serravalle Scrivia
ARRETRATI A PAGAMENTO/UFFICIO (Alessandria), pag. 122
DIFFUSIONE: 02 43313410 - 517 Christian Shejbal, vivaista a Monte Porzio
fax 02 43313580 Catone (Roma), pag. 126
diffusione@cairoeditore.it Maria Chiara Siciliani, responsabile di Maurizio Usai Luca Agostini
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Maurizio Usai, paesaggista in Sardegna, da quando era bambino, realizzazione di giardini
20092 Cinisello Balsamo (Mi).
pag. 80 lo ha portato a diventare un a basso fabbisogno idrico
Copyright © 2020
Cairo Editore S.p.A. affermato paesaggista. Grande e ridotta manutenzione. Nei
Testi, fotografie e disegni: riproduzione conoscitore di rose, quattro ettari del suo vivaio
anche parziale vietata. Pubblicazione
mensile registrata presso il Tribunale di sperimenta specie e varietà nel Botanical Dry Garden, in
Milano il 17.12.1983, n. 566.
suo giardino-laboratorio in Maremma, coltiva e sperimenta
ACCERTAMENTO DIFFUSIONE: Sardegna. A pag. 80 ci parla piante adatte al clima
Certificato n. 2757 del 14.12.94
PERIODICO ASSOCIATO ALLA FIEG
della sua collezione di iris mediterraneo. Come i cisti, dei
(Feder. Ital. Editori Giornali) Spuria: insolite e bellissime. quali ci racconta a pagina 60.
6 gar d en i a
8 gar d en i a
la foto del mese
DI J AC K Y P A RKER
A CURA DI L ELLO E N ICCOLÒ P I AZZA
Aiuole fiorite
tra sogno e realtà
La tredicesima edizione del prestigioso
International Garden Photographer of the Year
(IGPOTY), ha premiato come fotografo
dell’anno 2019 Albert Ceolan, ben noto ai nostri
lettori. Per dovere di cronaca ricordiamo che
Albert è il secondo italiano a salire sul podio
più alto dell’IGPOTY. La prima fu (nel 2013,
settima edizione), Rosanna Castrini, che spesso
pubblica su Gardenia. Come “foto del mese”
non abbiamo però scelto lo scatto di Albert,
dedicato ai milioni di alberi abbattuti dalla
tempesta Vaia nell’autunno del 2018, bellissimo
e terribile. Abbiamo scelto una fotografia piena
di colori dell’inglese Jacky Parker, vincitrice
nella categoria Beautiful Gardens. La storia di
Jacky è molto interessante e potrebbe essere
quella di molti di noi. Nonostante suo marito
Dave sia un fotoreporter che lavora per un
quotidiano nazionale, Jacky non è attratta dalla
fotografia fino a che, nel 2004, non deve
realizzare alcune macro per il suo diploma in
Orticoltura alla Royal Horticultural Society.
«Sin dai primi scatti», dice, «ho scoperto quanto
fosse affascinante osservare i dettagli intricati
dei fiori attraverso un obiettivo». Da allora, dal
niente, con la passione e i consigli di Dave,
è diventata una grande professionista.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 9
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primavera
2020
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notizie
A CURA DI C INZIA T OTO
A GIARRE (CATANIA)
g ardenia 11
A SANT’ANNA DI CHIOGGIA (VE)
La biodiversità
secondo la land art
Sculture fatte con materiali
naturali rendono più bello il
Bosco Nordio, riserva naturale
gestita da Veneto Agricoltura
a Sant’Anna di Chioggia (Ve).
Realizzate da otto artisti, anche
grazie a un finanziamento
europeo, sono opere di land art
che raccontano la biodiversità.
INFO: cell. 348 5522748.
notizie 1
NEL LECCHESE
Se il bosco diventa
A NAPOLI ALLA MOSTRA “MURABILIA” una università
Ripulito il Giardino Cataloghi di piante
dei vivai: un premio
Un’università che ha come aule
i boschi del Monte di Brianza,
degli Aranci per il migliore nel Lecchese: è la Lub, Libera
Università del Bosco. Ideata
Riqualificare un’area del Parco Virgiliano, Un premio per il catalogo più dalla Cooperativa Sociale Liberi
polmone verde nel quartiere napoletano bello tra quelli degli espositori Sogni Onlus di Calolziocorte (Lc),
di Posillipo, e tenere alta l’attenzione sulla che partecipano alla 20ª propone corsi di ripristino
Villa Comunale di Napoli, nel quartiere edizione di “Murabilia”, mostra- di sentieri e torrenti, attività
Chiaia, affinché il suo verde abbia cure mercato di giardinaggio in per bambini, laboratori di citizen
adeguate: sono i due fronti sui quali è im- programma a Lucca dal 4 science, sessioni di land art.
pegnato il Premio Green Care, associa- al 6 settembre prossimi. «Che INFO: www.unilub.it
zione napoletana che difende dall’incu- sia cartaceo od online non
ria i giardini della città. «Abbiamo trova- importa», dice Giuseppe
to imprenditori e mecenati disposti a do- Benedetti, uno degli A LONDRA
nare 250mila euro per recuperare un’area organizzatori, «quello che conta Arredi Ethimo nel
del Parco Virgiliano», dice Benedetta de è che sia un catalogo ricco di
Falco, presidente dell’associazione, «adesso informazioni, uno strumento distretto del design
aspettiamo che Comune e Sovrintendenza utile a orientare gli acquisti, Nel Design Centre di Chelsea
diano l’ok ai lavori». Assieme ai volontari e non un semplice elenco delle Harbour a Londra, distretto del
di altre realtà cittadine, l’associazione or- piante disponibili». I cataloghi design e dell’architettura, è
ganizza giornate di pulizia di aree verdi saranno esaminati durante nato il primo showroom inglese
malmesse della città. Tra gli interventi più l’estate da una giuria di esperti. di Ethimo, azienda italiana
recenti, quello nel Giardino degli Aranci Il premio sarà consegnato leader negli arredi outdoor.
dell’Archivio di Stato, in pieno centro sto- durante l’evento e consisterà in Altri punti vendita sono a Milano,
rico: utilizzato fino a ieri come deposito, è uno spazio gratuito all’edizione Roma, Cortina d’Ampezzo,
stato ripulito e gli alberi sono stati potati. di “Murabilia” del 2021. Viterbo, Parigi e Cannes.
INFO: www.premiogreencare.org INFO: www.murabilia.com INFO: www.ethimo.com
2 3 4
©RIPRODUZIONE RISERVATA
1. Tasso (Tana), opera di Rodolfo Liprandi per il Bosco Nordio. 2. Una delle “aule” in cui si tengono i corsi dell’Università del Bosco.
3. Volontari al lavoro per ripulire e potare gli alberi del Giardino degli Aranci a Napoli. 4. Un angolo dello showroom londinese di Ethimo.
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1
2
A LUCCA
L’orto botanico
diventa una sala
da concerto
Anche l’Orto botanico di Lucca sarà coin-
volto dal Lucca Classica Music Festival, il
grande festival musicale in programma
nella città toscana dal 29 aprile al 3 mag-
gio. Sabato 2 maggio l’Orto ospiterà due
concerti: alle 16 il Trio Syncordia (Ales-
sandra Aitini flauto, Lorenzo Lombardo
viola, Federica Mancini arpa) suona brani
di Sofija Gubajdulina e Claude Debussy.
Alle 23, concerto notturno del pianista
Andrea Vizzini, che suona dentro la ser-
ra ma la musica (brani ispirati alla notte,
di autori vari) potrà essere ascoltata in
cuffie Wi-Fi ad alta fedeltà, camminando
liberi tra gli alberi e le aiuole, nella magia
notizie 3
del buio e del cielo stellato.
«Ospitare due concerti è una bella occasio-
ne per valorizzare l’orto e festeggiare i
duecento anni dalla sua fondazione, av-
venuta nel 1820», dice la conservatrice
Alessandra Sani. «Da sempre il Lucca Clas-
sica porta la musica in tutti i luoghi della
città», racconta Simone Soldati, ideatore e
direttore artistico del festival. «Palazzi anti-
chi, teatri, musei, chiese, piazze del centro
storico... Non poteva mancare l’Orto bota-
nico. Sono sicuro che ascoltare la musica
in una cornice affascinante qual è quella
di un giardino a primavera, renderà l’espe-
rienza artistica ancora più bella per tutti».
INFO: www.luccaclassica.it
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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24 gard en ia
1
L’allegria sta nuovo. Del resto contano varietà con colori e sfumature
diversissimi, durano a lungo e sono estremamente
in un bouquet
versatili». Infine, altra caratteristica delle composizioni di
Benjamin, è la loro suggestiva scala cromatica.
Pluricampione nei concorsi di arte floreale nel suo Paese,
vincitore in Olanda, ad Amsterdam, nel 2002 della
Coppa del Mondo Interflora, Per Benjamin sarà
Floral designer svedese e campione del mondo a Milano dal 21 al 23 settembre, alla fiera Myplant
2002 di arte floreale, Per Benjamin accosta & Garden, ospite di Lombarda Flor, per mostrare al
rose e strelitzie a fiori di campo di tanti colori pubblico come si crea un bouquet strutturato.
26 gard en ia
Benvenuta
primavera!
A destra: il bouquet
di Per Benjamin
(pagina accanto)
abbina fiori
coltivati, come rose,
strelitzie, lillà,
peonie, iris, tulipani
garofani, calendule,
ranuncoli, Eryngium
e Aquilegia a fiori
di campo, quali
Matricaria,
Alchemilla mollis,
Ammi majus, bocche
di leone, tra rami
di Malus, foglie
di geranio
e graminacee.
Sopra: una grande
Protea cynaroides
fa da contenitore
a frutti di Capsicum,
bacche di iperico
e di Ilex verticillata
e ancora alle
corolle delle
orchidee Oncidium
e Phalaenopsis.
Pagina accanto:
1. Un gruppo di
tulipani rossi
tenuti insieme
da un filo metallico
decorato
con frutti di edera.
2. Gloriosa
rothschildiana,
chicchi di uva
e Panicum in una
rete di cannucce
colorate.
•SIDOVE
TROVA
Per Benjamin:
Facebook
Per Benjamin
Flowers; Instagram
perbenjamin
g ardenia 27
la bellezza
Profumo di creatività
E MANUEL A
B UTTAFAVA
I suoi mazzi,
fatti anche
a occhi chiusi,
sono magici e A casa di Carla Chiusano, artista
riassumono le
stagioni. Ama e amante dei fiori, fra memorie
gli elementi d’infanzia e arte contemporanea
semplici, che
compone
privilegiando il
verde e il lato
selvaggio della
natura.
g ardenia 29
1 2 3
Puliamo i fiori Aggiungiamo le grandi foglie… … e un po’ di azzurro
Le ortensie che usiamo Le foglie di dracena sono Dopo le ortensie e le rose,
arrivano dal Sudafrica, perché un elemento di grandi ecco l’Oxypetalum, il secondo
sono fuori stagione. Sono dimensioni, quindi vanno componente azzurro. È un
molto delicate e quindi è usate con moderazione. Se fiore di piccole dimensioni:
necessario togliere tutte le necessario, bisogna separare questo aiuta a bilanciare
foglie. Lo stesso accorgimento le singole foglie e distribuirle questa tinta nel mazzo: lo
va usato per l’Oxypetalum: lo uniformemente mentre aggiungiamo dove non sono
stelo va pulito dalle foglioline. formiamo la spirale. presenti le ortensie.
MILLEFOGLIE
Cosa occorre
❥ 9 rose ‘Coffee Break’;
❥ 5 steli di dracena orlata
di fucsia; 5
❥ 12 steli di Bupleurum; Infine il beargrass
❥ 12 steli di Oxypetalum; Per dare morbidezza agli
❥ 2 ortensie azzurre; elementi pesanti del bouquet,
ortensie e dracena,
❥ 1 mazzo e mezzo
contorniamo il mazzo con il
di beargrass. beargrass. Da aggiungere in
due tempi: il grosso si mette
Tempo di realizzazione: subito, tutto intorno al mazzo.
20 minuti circa.
30 gard en ia
4
Proseguiamo con il verde
Il Bupleurum è stato scelto come
componente verde primaverile.
Utilizzato in abbondanza, lo
abbiamo tenuto un po’ più alto
dei fiori, per valorizzare le
foglioline di un verde
chiarissimo. Spostando,
eventualmente, la dracena.
6
Inseriamo il mazzo nel vaso
Legato e tagliato il bouquet,
lo inseriamo nel vaso, un Venini
rosso Pompeiano come le rose
‘Coffee Break’. Poi integriamo il
beargrass dove occorre. Il mazzo
deve risultare equilibrato,
leggero e… primaverile.
sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Le fioriaie di via Brisa piano un dipinto di Carla. Si chiama Lost and Found, è quasi un
l’hanno conosciuta in negozio, portata da una cliente e amica, alla trompe-l’oeil che rappresenta un pavimento a mosaico sul quale
ricerca di mazzi di fiori e di decori per la tavola. E l’hanno poi sco- sono stati abbandonati gli oggetti più disparati. Carla ha avuto la
perta come artista andando nella sua casa milanese ad allestire i fortuna di vivere in diverse parti del mondo, da Londra a Rio de
bouquet per questa puntata di “Millefoglie”, constatando come sia Janeiro, da Roma a Ginevra, e la sua arte riflette questa visione
la casa di Carla Chiusano sia lo studio riflettano questa sua straor- ampia e profonda delle cose. Dice di lei Luca Beatrice, critico d’ar-
dinaria creatività. Come il particolare tavolo da terrazzo che ha per te e curatore: «Carla Chiusano si dedica a persone e cose, le os-
g ardenia 31
Un tavolo da esterno
un po’ speciale
Lost and Found è un tavolo da esterno
che l’artista ha fatto realizzare per il
suo terrazzo milanese. La base
è stata creata da un architetto, mentre
il piano è una grande tela dipinta da
Carla Chiusano dove sono raffigurati,
con una visione zenitale, oggetti di uso
quotidiano sparsi qua e la’, persi e poi
magari ritrovati. Da un paio di occhiali
a un libro, perfino una scarpa rossa
con il tacco. A fare da sfondo a questi
oggetti c’è un grande mosaico dipinto
nei colori preferiti da Carla. Dal bianco
a varie sfumature di grigio, fino a un
nero leggero, macchiato di rosso o
marrone. Lo sfondo, di grande impatto
decorativo, diventa quasi protagonista
e sovrasta la piccolezza degli oggetti.
Sopra: Carla
MILLEFOGLIE Chiusano con il
tavolo da lei
disegnato. Nel
mazzo di fiori
ospitato dal vaso di
Alvar Aalto ispirato
a un lago finlandese
(a lato) ci sono:
ortensia blu,
Lisianthus verdi,
garofani ‘Green Trik’
e ‘Prado Mint’,
Eryngium, Panicum
‘Fountain’, Brunia
albiflora e mini
Chamaerops,
a evocare le
palmette sulla
parete.
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ROMEO E GIULIETTA
BIBIDI
TOMATO 105
BOBIDI BU
GEMMA
MILLEFOGLIE A sinistra: nel tendente al
vaso in ingresso, senape richiama
un mazzo il colore oro
composto da moderno delle
foglie di cornici.
Dracaena, Sotto: Carla
Bupleurum, Chiusano seduta
Lisianthus bianco, davanti a una sua
spighette di opera intitolata
veronica bianca, Celebrating
craspedia, che diversity, olio su
con il suo giallo tela.
• DOVE SI TROVA
Foglie, Fiori e Fantasia è a Milano,
in via Brisa 15 (tel. 02 86998433).
Al mercato dei fiori di Milano (via
Lombroso 95) si possono
acquistare fiori e verde ornamentale
da Ferrari ingrosso fiori
(tel. 02 55188177); attrezzi
da fioraio da Ferrario
(tel. 02 54107312).
Si ringrazia Carla Chiusano per
l’ospitalità.
serva e le ricorda esercitando un tratto che ha molto della vivacità ornavano tutta la casa». Un ricordo d’infanzia che è raffiorato im-
del Fellini vignettista e che fa pensare alla penna servita al disegno provvisamente quando Carla è entrata per la prima volta nel pic-
raccontato da Dino Buzzati». Dipinge con il cuore e con il sorriso, colo negozio di fiori di via Brisa. «Mi avevano detto che lì avrei
lo stesso che la illumina quando ricorda la sua nonna pittrice. trovato i mazzi più belli di Milano. Così ho scoperto quel luogo,
«Amava tantissimo i fiori e li faceva raccogliere nella nostra casa di entrando mi ha colpito il profumo dei fiori freschissimi. Mi sem-
campagna a Rivoli, fuori Torino, per radunarli in una stanza di brava di essere ritornata bambina, a guardare incantata mia nonna
servizio alla cucina. Qui andava a comporli in mazzi bellissimi che nella stanza dei fiori». ❃
©RIPRODUZIONE RISERVATA
34 gard en ia
PIANTE & PERSONE
TESTO DI P AOLO P EJRONE E A LBERTO F USARI | F OTO DI D ARIO F USARO
e un giardino
Amici dei Giardini Hanbury, della quale
oggi lei è vicepresidente: ogni volta che
si teneva il Consiglio avevo la
di frontiera
piacevolissima abitudine di recarmi
prima a Boccanegra, per approfittare
dell’affettuosissima ospitalità e poi
insieme andavamo alla Mortola. Più rare
invece sono state nel tempo le sue visite
È quello di Ursula Salghetti Piacenza, al confine a Revello, abbastanza fuori mano nella
con la Francia, a strapiombo sul mare. Dove cresce rotta Livorno-Latte di Ventimiglia-
Arbutus unedo, che sta benissimo anche a Revello Pollone. Ricordo bene la sua sorpresa di
fronte alla mia piccola collezione di
corbezzoli: l’effetto Serra di Ivrea, gli
inverni che di anno in anno diventano
sempre più lunghe primavere
P AOLO P EJRONE permettono di coltivarli con tutta
Architetto di giardini, ne ha creati nelle ville più belle in Italia e tranquillità qui in giardino, in piena
all’estero. Scrittore di libri di successo, collabora con i quotidiani
terra, in condizioni alla fine non troppo
La Stampa e la Repubblica. Lo affianca, nella scrittura, Alberto
Fusari, giurista e giardiniere. diverse da quelle di Boccanegra, su
scarpate egualmente ripide
e poverissime di acqua e di terra. Per me
36 gard en ia
Sopra, a destra:
Ursula Salghetti
Piacenza,
vicepresidente
dell’associazione
Amici dei Giardini
Hanbury, che
confinano con il suo
Roda, tra fine Ottocento e inizio però i più rari A. andrachne e A. x giardino di Latte, al
Novecento, e ritirate d’inverno in serra andrachnoides, quelli della Grecia con confine con la Francia.
fredda. Della bellezza dei corbezzoli, le cortecce color cinnamomo. Seguì l’A. Foto grande: uno
scorcio del giardino
“cerase marine” come erano chiamate reyorum ‘Marina’, un ibrido di A. x di Ursula, a picco
allora, non si discuteva e il fatto che andrachnoides e A. canariensis (pare che sul mare, con
dovessero venire potati in cima perché la specie si chiami così proprio in onore agapanti in fiore.
A destra: la
non “filassero” era un chiaro ordine di di Rey), particolarmente adatto ai luoghi corteccia di Arbutus
scuderia. La potatura “all’Umberto”, caldi e secchi. Tutti diedero prova di andrachne.
come si diceva, avveniva quasi insieme grandi performances e ormai crescono
alla fioritura. Poi vennero gli inverni con selvaggia anarchia, felici di un
toscani, all’Isola d’Elba, talvolta quelli giardino leggermente acido
liguri e sardi, ma non avevo mai e resistentissimi a lunghi periodi di sul resto: considerata la triste sorte dei
onestamente pensato di osare a Revello. asciutto. Solo Arbutus menziesii non ha gloriosi Pépinières Rey, riprodurre
Come dissi a Ursula, stupita, fu Jean- mai gradito il posto, come d’altronde i corbezzoli più rari tra quelli a suo
Marie Rey, vivaista d’eccezione a La neppure le balze di Boccanegra, mi tempo ricevuti e farli crescere
Londe-Les-Maures, in quel di Hyères, rivelò Ursula: il corbezzolo-albero, dai a Boccanegra è non solo un piacere, ma
a convincermi a provare. I corbezzoli, mi tronchi pallidi ed elegantissimi, è un autentico dovere giardiniero. A oggi
rassicurò, sono ben più robusti di quel abituato alle foschie e alle piogge del però confesso che le mie promesse
che si possa pensare. Dal suo vivaio Pacifico, le stesse che fanno crescere nei non sono ancora state mantenute: le
arrivarono i primi esemplari, alcune secoli le sequoie. Pretendere di coltivarlo talee di corbezzoli possono rivelarsi ben
piante-madri e molte talee già cresciute: nei nostri climi evidentemente è davvero più difficili e scostanti di quel che
i più robusti di tutti erano senz’altro gli troppo... Accomunati dalla medesima si immagini. Con pazienza e fiducia
Arbutus unedo, ad aprire le danze furono sconfitta, ci siamo promessi man forte ritenteremo...
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g ardenia 37
Passeggio. Ascolto il rollio del torrente Passirio che scorre ambienti botanici che ospitano piante da tutto il mondo.
allegro. Cammino per il centro e poco lontano, dove inizia Lo ribadiscono le vicine Lagundo, Scena e Naturno colle-
il pendio, scorgo le vigne che più in su lasciano spazio ai gate a Merano dagli unici sentieri d’acqua e da eccellenti
boschi e poi alle vette che orlano il cielo azzurro intenso. ciclabili. L’estate è vicina.
A Merano il Mediterraneo incontra le Alpi. Qui più che in
ogni altro luogo. Lo dicono i Giardini di Sissi e i loro 80 wwww.meran.eu/estate
Geranium sanguineum
FAMIGLIA: Geraniaceae.
CARATTERISTICHE: erbacea Il geranio
che fa primavera
perenne caratterizzata da un
grosso rizoma e da fusti
ascendenti alti da 10 a 50
cm, coperti di peli eretti.
FOGLIE: quelle lungo lo stelo
hanno picciolo peloso
e lamina profondamente Fiorisce da aprile a luglio, Geranium sanguineum,
palmata e incisa;
in autunno assumono
chiamato così per il colore che in autunno assumono
colore rosso sangue. le foglie. Bello assieme alla varietà lancastrense
FIORI: solitari, portati da
lunghi peduncoli, rosa
shocking, larghi 3-4 cm,
sono formati da cinque
sepali e cinque petali.
FRUTTI: lunghi circa 5 cm,
terminano con un lungo
becco coperto di peli.
g ardenia 39
I compagni
1. Le piccole corolle
a margherita di
Erigeron karvinskianus.
a lungo in fiore.
2. Un ciuffo di
Muscari botryoides
‘Superstar’, con
infiorescenze
leggermente più
chiare in punta.
3. I delicati fiori di
1 2 3 Cistus x skanbergii.
PLANTING DESIGN
Ad aprile è così
40 gard en ia
Scegli con cura
dove mettere le tue radici
di propri
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Co
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PLANTING DESIGN
arbusti e alberi —, ma dà forse il meglio di innumerevoli capolini dell’Erigeron kar- Geranium fioriranno ancora con il miti-
sé al sole. Si adatta ai terreni più diversi, da vinskianus. Ora tra loro spuntano anche garsi delle temperature in autunno, quan-
quelli sassosi a quelli argillosi, lentamente le infiorescenze di Muscari botryoides do, se siamo fortunati, guardando in alto
colonizza il terreno intorno diventando un ‘Superstar’, che ha la bella qualità di potremo scorgere uno stormo di quelle
discreto tappezzante oppure intrecciandosi avere foglie ben più corte degli steli gru cui devono il nome i nostri piccoli
alle piante vicine. Vanta una serie di forme fiorali, diversamente da altri muscari. fiori, nella caratteristica formazione a V,
selvatiche e varietà selezionate, tra le quali Dietro a questi Cistus x skanbergii è una in viaggio verso luoghi lontani. ❃
la più bella per me è la varietà G. s. lanca- nuvola di fiori rosa tenue e la rosa Cine- ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Cosa occorre per 8 m2 circa Lo schema del nostro progetto • DOVE SI TROVA
1 Alcea rosea Alcea rosea ‘Gialla’, Geranium
sanguineum
1 Cistus x skanbergii Raziel: via S. Antonio 14, 35018
San Martino di Lupari (Padova),
15 Erigeron karvinskianus tel. 049 0990016, www.raziel.it
+ 100 Muscari botryoides
‘Superstar’ Cistus x skanbergii
2 Geranium sanguineum Botanical Dry Garden: Strada
provinciale 160 Amiatina 42, 58015
6 Geranium sanguineum Orbetello (Grosseto), tel 0564
varietà lancastrense 878308, cell. 340 4615416,
www.botanicaldrygarden.com
2 Nepeta ‘Walker’s Low’
Erigeron karvinskianus,
5 Perovskia ‘Blue Spire’
Geranium sanguineum
1 Rosa ‘Bermuda Yellow var. lancastrense
Mutabilis’ (sinonimo G. s. striatum),
Nepeta ‘Walker’s Low’
Azienda Agricola Priola: via delle
Acquette 4, 31100 Treviso, tel.
Manutenzione 0422 304096, www.vivaipriola.it
Primavera. Tenete a bada eventuali erbacce vegetazione per favorirne la rifioritura; cimate Muscari botryoides ‘Superstar’
i primi anni dall’impianto, finché le piante i rami sfioriti della rosa più che altro per Floriana Bulbose: via Silio Italico
20, 00078 Monte Porzio Catone
non avranno coperto bene lo spazio l’estetica; potate i gerani quasi al suolo (Roma), tel. 06 9447769,
a loro disposizione. In giardini con inverni a luglio, esauriti i fiori, e, passato il grande www.florianabulbose.com
rigidi le perovskie vanno potate quasi al suolo caldo, cimate un po’ anche gli Erigeron, che
Perovskia ‘Blue Spire’
a inizio stagione quando iniziano a vegetare, avevano quasi interrotto la fioritura. L’Erbaio della Gorra: Strada
in giardini caldi fatelo a fine estate. Maturati i semi dell’alcea, tagliatela bassa, Gianardo 11, 10020 Casalborgone
Estate. La prima estate irrigate di rado subito sopra eventuali ricacci alla base: le (Torino), cell. 328 1632813,
www.gorraonline.it
e abbondantemente; aiuta creare una larga foglie saranno ormai tutte coperte di ruggine.
conca intorno a ogni pianta (potete Autunno. È il momento di effettuare gli Rosa ‘Bermuda Yellow Mutabilis’
raggruppare più piantine di Erigeron impianti e controllare qualche erbaccia. Azienda Agricola “L’Ippocastano”:
e Geranium) allo scopo di non disperdere Inverno. A fine stagione cimate gli via S.Ambrogio 58, 41043
Casinalbo di Formigine (Modena),
l’acqua delle irrigazioni. Potate le nepete Erigeron e potate leggermente la rosa per tel. 0536 883923, cell. 347
sfiorite accorciandole di metà della mantenerla ordinata. 9766570, www.lippocastano.com
sabbia di fiume o ghiaino fine. In giardini temperati tutte queste piante avranno vita più lunga e resisteranno meglio al secco. Pacciamate con
possono essere piantate dall’autunno alla primavera se acquistate in ghiaino nel secondo anno. La rosa, come tutte le rose Cinesi, va solo
vaso, in giardini mediterranei con poca acqua in estate ripulita dei rami secchi, mal disposti o malati, per il resto va appena
è necessario piantarle a inizio autunno, perché abbiano cimata effettuando una potatura alta e leggera: potature pesanti nel
abbastanza tempo per affrancarsi prima di affrontare la prima migliore dei casi la rovinano, altrimenti possono ucciderla.
✃
44
2
46 gard en ia
Pagina a alto:
1. Uno scorcio del
bosco del maestro
giardiniere con
ciuffi di narcisi
(i primi dei quali
piantati trent’anni
fa) che si fanno
sempre più folti.
2. Un’ape visita le 5
infiorescenze di 6
Muscari comosum.
Conosciuti come
lampascioni
e giacinti del
pennacchio, di
questa asparagacea
si consumano
i bulbi sott’olio.
3. Le viole,
a differenza dei
narcisi, sono
meno stanziali,
presentandosi in
giardino un anno
qui e un anno là.
4. Ai piedi di un
albero di pero, nel nome comune di 6), che ripianta
frutteto di Carlo cuor di Maria. singolarmente.
Pagani, fiorisce un 5. Armeria maritima 7. Il maestro
esemplare di in fiore; questo giardiniere effettua
Dicentra (oggi mese Pagani la una leggera
riclassificata come moltiplica con sarchiatura ai
Lamprocapnos risultati del cento carciofi, quindi li
spectabilis), erbacea per cento tramite spolvera con solfato
4 perenne nota con il i piccoli cespi (foto di potassio.
all’ombra del pergolato di Sangiovese di rebbe tutto più naturale…». Dal nonno 7
quella casa rustica, vivrebbero di gran lun- vengo costantemente aggiornato sui pro-
ga meglio che a Milano. Le parole mettono gressi della storia, che ha l’aria di voler es-
in allerta Rommel: capisce che ce la può sere più seria di una scaramuccia d’amore
fare a conquistarla, e al diavolo se il suc- estiva. Durante l’inverno la visita alle Hoya
cesso arriva a stagione balneare conclusa! da quindicinale è passata a settimanale e
Le risponde con nonchalance che in Roma- Giulia è addirittura stata vista a fine gen-
gna i suoi fiori di cera potrebbero sicura- naio nella vigna a potare con il nonno. E
mente passare l’inverno meglio e che lei Romeo, sinché la storia durerà, di certo si
potrebbe di tanto in tanto venire a vederli, farà chiamare Romeo.
diciamo ogni quindici giorni, e quando lei
è lontana ci potrebbe pensare lui a tenerli L’impianto delle patate
d’occhio. Facile immaginare il seguito del- In aprile mi farò vedere di frequente
la storia: con la benedizione del nonno le soprattutto nell’orto. Tra i primi raccolti di
Hoya sono finite su uno scaffale sotto la insalatine di stagione, asparagi, tenere caro-
pergola. Giulia, probabilmente a causa di te parigine e ravanelli croccanti, avrò l’im-
un paio di bicchieri di Sangiovese, prima pegno di governare quel che dell’orto non
del commiato ha trovato il coraggio di si vede, ovvero bulbi, tuberi e rizomi che in
chiedergli di rinunciare a quell’orrendo questa stagione rimettono in moto colture
soprannome e di farsi chiamare semplice- importanti. Ho lasciato libere due lunghe
mente Romeo. Con prontezza sorprenden- file per mettere a dimora ancora due va-
te lui ha ribattuto: «E tu perché, anziché rietà di patate. Sono riuscito in extremis a
Giulia, non ti fai chiamare Giulietta? Sa- procurare un sacco di tuberi della varie-
g ardenia 47
1. Un mazzo di talee
apicali di fico, che
Pagani ha raccolto
in inverno e messo
a radicare in sabbia;
entro fine aprile,
sviluppato l’apparato
radicale, saranno
pronte per essere
piantate in vaso (2).
3. Una foglia di
pesco colpita dalla
bolla: va staccata
perché la malattia
non si trasmetta
1 2 ad altre foglie. 3
IL MAESTRO GIARDINIERE
tà a buccia rossa e pasta gialla ‘Ti amo’, pre- Per tornare ai bulbi, farò una passeg- alissi, ma soprattutto godrò della loro alle-
coce, di buona pezzatura e ottima produtti- giata nelle radure del bosco, dove tanti an- gra e solare partecipazione alla primavera
vità, adatta a tutti gli usi e saporita. Regge ni fa avevo interrato bulbi di Muscari co- tra i filari del frutteto. Poi però, finita la
bene la cottura ma deve essere consumata mosum, il giacinto del pennacchio o lam- contemplazione, avrò da lavorare. In parti-
sinché è fresca, cioè nell’arco di qualche pascione, che si sono moltiplicati allegra- colare voglio moltiplicare i miei esemplari
mese dalla raccolta. Lascerò l’altra fila alle mente. C’è voluto parecchio tempo perché di Armeria maritima. Stacco i piccoli cespi
classiche ‘Primura’ a buccia e pasta gialla, collegassi questa bella pianta della flora privi di fiori e li ripianto singolarmente: in
che in cucina uso sia per i fritti sia per gli italiana che fiorisce in blu ai lampascioni 15 giorni saranno nuove piante, con risul-
gnocchi. Farò un giro nella zona semiselva- sott’olio che certi amici del Salento mi por- tati assicurati del cento per cento.
tica dove lascio crescere i topinambour per tavano in dono. Saporiti e delicatamente
vedere se, a metà mese, riesco ancora a dis- amarognoli, ormai ogni anno ne preparo Le talee di fico
sotterrarne abbastanza per un saporito due o tre barattoli. Ma, per estirpare i bul- C’è qualche lavoro anche nel frutteto.
contorno che sa di carciofi da accompagna- bi una volta essiccata la vegetazione, alla Le talee di apice dei miei fichi, raccolte in
re all’agnello del pranzo di Pasqua. I tuberi fine di questo mese, nel momento in cui inverno e messe a radicare in sabbia, pri-
bitorzoluti però non devono essere ancora saranno in fiore segnerò con un bastonci- ma della fine di questo mese saranno
germogliati. In caso contrario ricopro di no i punti precisi della loro presenza. pronte, con un piccolo ma solido appara-
nuovo il terreno, distribuisco un pugno ge- to radicale. Saranno le nuove foglioline a
neroso di stallatico pellettato, innaffio e mi La divisione di armeria dichiarare l’avvenuta radicazione. Allora
dimentico di questa coltura sino a luglio- Penserò a quanto sono generosi i bulbi farò l’invasatura in terra pesante e terric-
agosto, quando avverrà la solare fioritura di anche andando a passeggio nel mio bosco. cio da vaso in parti uguali, con l’aggiunta
margheritoni gialli. Ho in programma an- Da trent’anni fioriscono i narcisi, e ogni di un cucchiaino di cornunghia per ogni
che di sarchiare cipolla e aglio. Opera- anno la quantità aumenta. Una o due volte vaso di 20 cm di diametro. In giugno ogni
zione delicata, perché ci vuole un niente soltanto ho provveduto a diradarli, lascian- nuova pianta di fico sarà alta 50-60 cm e,
per scalfire i bulbi che si stanno ingros- do traccia nel prato per potermi mettere al come mi è successo qualche volta, forse
sando e provocarne il deterioramento. D’al- lavoro a fine ciclo in giugno, quando le fo- vedrò già comparire qualche fico solita-
tra parte è proprio necessario smuovere la glie seccano. Anche le viole sono eterne rio! Per il resto, il frutteto di aprile è
terra perché, dicevano i vecchi, se non re- come i narcisi, ma sono più “anarchiche” e una gioia tutta da godere. E se una fo-
spirano, aglio e cipolla non producono. Alla assai meno stanziali: un anno hai un tap- glia di pesco turba l’armonia mostrandosi
fine distribuirò in superficie una piccola peto qui e l’anno dopo te le ritrovi tutte da accartocciata dalla bolla, nonostante i
quantità di solfato di potassio, che favorisce un’altra parte e bisogna lasciarle fare. Sot- trattamenti, mi basterà staccarla perché
l’ingrossamento dei bulbi e la loro conser- to i peri del frutteto saranno in fiore in non si trasmetta ad altre foglie. I meli in
vabilità. Ho detto piccola quantità, ovvero aprile anche le dicentre o cuor di Maria e i fioritura faranno fare festa alle api e loro,
non più di 10-15 g per metro quadrato. mughetti, piante da ombra media. Ho se- in cambio, garantiranno tante mele al
Quando avrò in mano questo concime farò gnato di spostare alcuni cespi di dicen- mio frutteto. Osservare il lavoro delle api
un giro anche nella carciofaia: anche in tra in piena estate, quando saranno in è una mia passione, forse perché mi con-
questo caso una leggera sarchiatura e una riposo, perché sono diventati troppo ferma che, lavorando in armonia con la
spolverata di concime potassico, che stimo- fitti. Passando darò piccoli aggiustamenti terra e rispettando i cicli della natura, c’è
la la produzione di boccioli commestibili. ai Cheiranthus ‘Aida’, alle aubrezie e agli felicità e cibo per tutti. ❃
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BUSTINA DI PAESAGGIO
DI A NTONIO P ERAZZI
50 gard en ia
❋ In pillole
TIPOLOGIA: giardino di un
ristorante.
DOVE SI TROVA: a Gallarate (Va),
all’interno del Parco del Ticino.
ESTENSIONE: 11.300 m2 circa,
di cui 3.300 m2 di parcheggio.
PUNTI DI FORZA: l’esplosione dei
colori in primavera e autunno;
la fusione con il paesaggio.
In questa foto: in
primo piano, azalee
mollis (Rhododendron
molle) ‘Feuerwerk’
rosso scarlatto,
e ‘Golden Sunset’
giallo-arancio.
Dietro, Cornus
florida, R. molle
‘Ruby Red’ e una
siepe di fotinia, che
separa il parcheggio
dal ristorante.
52 gard en ia
VERDE D’AUTORE DI M ARGHERITA L OMBARDI | FOTO DI D ARIO F USARO
g ardenia 53
54 gard en ia
Il giardino ornamentale, dalle sfumature
accese, sfuma lentamente nel parco
Cornus florida 1
M
assimo Semola, architetto paesaggista piemontese, nel
suo lavoro non ama ripetersi: preferisce ogni volta spe-
rimentare soluzioni e scelte nuove, adattandole al luo-
go, alle esigenze e al budget del cliente. Oltre al piacere
di reinventarsi sempre e a quello di seguire i suoi ricordi.
Ma quando, nel 2005, è stato interpellato per progettare il grande
giardino di un’antica cascina in ristrutturazione, all’interno del Parco
del Ticino, si è trovato davanti una bella sfida: «Sono arrivato a cantiere
iniziato, con un enorme cumulo di terra dove ho poi realizzato il par-
cheggio. I nuovi proprietari, i fratelli Paolo, Ottavio ed Emanuele Muf-
fato, all’epoca poco più che trentenni, avevano acquistato la casa e il
terreno con l’intento di realizzare un ristorante-gelateria. Doveva esse-
re molto raffinato e curato nell’architettura e nei dettagli, tanto che i
preziosi materiali per le pavimentazioni sono arrivati dall’India, dopo
una lunga ricerca», racconta Semola. «Tuttavia, dovendo contenere i
costi, i proprietari avevano già provveduto all’acquisto della mag-
gior parte delle piante, comprando in blocco l’intera produzione
di un vecchio vivaio dei dintorni che stava chiudendo». Il paesaggista
si è così trovato davanti una marea di azalee japonica (Rhododendron
japonicum) rosso-viola, e azalee mollis (R. molle), con fiori giallo-aran-
cio e rosso scarlatto, e poi rododendri e grandi cornioli bianchi, eriche
rosa-porpora, evonimi a foglia variegata, ligustri, camelie (Camellia ja-
ponica), aceri giapponesi (Acer palmatum), Osmanthus fragrans, Lonice-
ra pileata e fotinie (Photinia x fraseri) — tutte acidofile tipicamente
g ardenia 55
Il gioco è stato provare a mettere assieme una
palette, già stabilita, di colori accesi
1. Un Cornus florida
a fiore bianco crema
e un Rhododendron
‘Dora Amateis’.
2. Azalee japonica
‘Hino Crimson’,
sedute in tek
e la vegetazione del
Parco del Ticino.
Pagina accanto,
sopra: il sentiero che
conduce verso il
bosco, costeggiato da
Spiraea x bumalda,
salici e gelsi; sotto:
azalee japonica ‘Hino
Crimson’, Cornus
florida bianco e una
siepe di fotinia.
coltivate e usate nella seconda metà del Novecento —, e poi rose rugo-
se, lillà, filadelfi e spiree (Spiraea x vanhouttei e S. x bumalda).
E in effetti il giardino del ristorante — battezzato “I Fontanili” in ri-
ferimento all’anima acquatica del Parco del Ticino —, pare risalire agli
anni Settanta-Ottanta del secolo scorso, periodo in cui andavano di
moda fiori dai colori forti e contrasti decisi, invece che a una quindici-
na di anni fa, quando il gusto in materia aveva assunto connotazioni
più delicate. «In realtà, tutte le piante hanno le loro potenzialità, se
inserite nei posti giusti», continua Semola. «Ricordo quanto mi disse
Ippolito Pizzetti di come, alla sua età, avesse imparato ad apprezzare
anche la Salvia splendens, tanto abusata da essere venuta a noia». In-
somma, non vi sono piante sì e piante no: «Per esempio ho scoperto che
la fotinia, che odiavo cordialmente, accostata a piante dai colori saturi
come il suo, funziona benissimo. Impariamo a esplorare ogni possibili-
tà: si possono ottenere risultati imprevisti strepitosi».
56 gard en ia
g ardenia 57
Ogni pianta, messa al posto giusto e ben
accostata, ha il suo perché e la sua bellezza
1. Il dehor del
ristorante. Oltre le
vetrate si staglia la
grande macchia di
azalee japonica
(Rhododendron
japonicum) ‘Hino
Crimson’. Dietro, da
sinistra, acero
campestre, salici e
carpini.
2. In primo piano,
Rhododendron molle
‘Golden Sunset’.
Dietro, il gazebo in
legno pitturato
di grigio che
incornicia la vista
dal ristorante.
58 gard en ia
idee
per creare la stessa atmosfera
Sedute naturali
Nel giardino fotografato in
queste pagine sono
distribuite, in particolare nei
pressi dell’edificio, sedute di
legno dai tratti scultorei.
Ricavate da tronchi e radici
dell’albero del tek (Tectona
grandis), sono state acquistate
dai proprietari in Indonesia.
Ne potete trovare di simili,
sempre di provenienza
indonesiana, presso
Azalee gialle Cornus bianchi Bambù Design, I Fontanili
Milano, tel. 02 70636388,
‘Golden Sunset’ è una delle Cornus florida è un piccolo Questo raffinato ristorante
www.bambudesign.it
cosiddette “azalee mollis” albero o un grande arbusto, è nato nel 2005 dalla visione
(nome botanico Rhododendron originario del Nord America. dei fratelli Paolo, Ottavio
molle). Si tratta di cultivar Raggiunge, lentamente, ed Emanuele Muffato, e ha
derivate da un incrocio fra le 6 m di altezza. A metà della sede in un’antica cascina
specie cino-giapponesi primavera si copre di “fiori”, immersa nel verde del Parco
R. japonicum e R. molle. in realtà infiorescenze, dai del Ticino, che è stata
A foglia caduca, fioriscono grandi “petali” (brattee) ristrutturata dallo studio di
a fine aprile-inizio maggio. bianchi o rosa a seconda Architettura Paolo Torresan,
I fiori sono grandi, privi di della cultivar. Le foglie in con l’architetto Gregg Alan
profumo, nei toni brillanti del autunno si tingono di rosso Brodarick. Offre piatti
giallo, arancio e rosso. Da: e di porpora. Lo trovate da: creativi, pizze, grigliate
Compagnia del Lago, Cappellini Giardinieri, e gelati artigianali naturali.
Verbania (Verbano-Cusio- Carugo (Como), I Fontanili, Gallarate
Ossola), tel. 0323 496332, tel. 031 761714, (Varese), tel. 0331 772516,
www.compagniadellago.com www.cappellinipiante.com www.ifontanili.net
g ardenia 59
IN GIARDINO DI S AMANTHA G AIARA | FOTO DI F ERRUCCIO C ARASSALE
Delicatamente vigorosi
Hanno fiori con petali di carta velina, ma sono tra gli arbusti più tenaci e forti, capaci
di resistere a caldo, siccità e terreni poveri. Parliamo dei cisti, re della macchia mediterranea
60 gard en ia
CHI SONO: arbusti
sempreverdi, alti 80-150
In questa foto:
cm, tipici della flora
primo piano di un
mediterranea. Il genere
fiore di Cistus
conta una ventina di
x dansereaui
specie, di cui circa
‘Portmeirion’, varietà
dieci crescono spontanee
che forma arbusti
nel nostro Paese.
globosi alti fino
ORIGINE: bacino del
a 120 cm (pagina
Mediterraneo e Caucaso.
a lato). Ha foglie
FOGLIE: opposte, semplici,
aromatiche e collose,
di forma da ovale a
soprattutto in estate.
lanceolata, sono lunghe
da 1-2 cm a 6-7 cm.
FIORI: appiattiti oppure
a forma di coppa, hanno
cinque petali e un vistoso
ciuffo di stami dorati
al centro. Si schiudono da
aprile a giugno.
FRUTTI: capsule che si
aprono a maturità.
g ardenia 61
Cistus x skanbergii Cistus x nigricans Cistus x strigosus
Forti e resistenti
al secco e alle malattie,
i cisti soffrono la
potatura. Vanno scelti
perciò quelli con uno
sviluppo adatto allo
spazio a disposizione
F
orse i cisti sono al mondo per ri- Si tratta di corolle semplici, appiattite
cordarci che il tempo non conta, e o leggermente a coppa, in colori variabili
che l’intensità è tutto». Così scrive- dal bianco al rosa al viola al fucsia, con un
va di loro Lavinia Taverna nel suo bottone di stami giallo-oro al centro. L’a-
libro Un giardino mediterraneo (Pendran- spetto, delicato e fragile, è dovuto ai
gon edizioni, 2011, ma pubblicato per la petali spiegazzati con la consistenza
prima volta nel 1982 nelle leggendaria col- impalpabile della carta velina. I fiori
lana L’Ornitorinco), riassumendo in poche hanno diametri che variano dai 2-3 centi-
parole l’essenza di questo umile e tenace metri di Cistus x skanbergii, che raggiunge
arbusto che assieme a lentisco, mirto, gine- al massimo il metro di altezza, agli 8 cen-
pro e oleandro fa parte della macchia me- timetri del voluminoso C. ladanifer.
diterranea. È difficile infatti rimanere indif- «Mai fermarsi alle apparenze però», racco-
ferenti di fronte alla bellezza, tanto vistosa manda Luca Agostini, titolare assieme al-
quanto effimera, dei suoi fiori, che durano la moglie Roberta del vivaio Botanical
un giorno, ma sbocciano in continuazione, Dry Garden, in provincia di Grosseto, do-
tanto che l’arbusto tra aprile e giugno sem- ve ha creato una collezione di cisti ricca
bra ricoperto di leggiadre farfalle. di un centinaio tra specie, ibridi e va-
Cistus x pagei
Cistus x heterocalyx ‘Chelsea Bonnet’ Cistus x pulverulentus ‘Delilei’ Cistus x vergini ‘Paul Pecherat’
g ardenia 63
Cistus x purpureus Cistus libanotis ‘Major’ Cistus x cromleyanus
I fiori, dall’aspetto
delicato con petali
spiegazzati, durano
soltanto un giorno,
ma la pianta rimane
in fioritura per
oltre un mese
Cistus x purpureus ‘Brilliancy’ Cistus x cyprius var. ellipticus ‘Elma’ Cistus halimifolius ‘Cap Sim’
64 gard en ia
Cistus x cyprius Cistus x argenteus ‘Peggy Sammons’ Cistus ladanifer ‘Paladin’
Cistus x picardianus
rietà. «I cisti sono infatti piante tenaci e mensioni intermedie, ideali per creare
forti, capaci di colonizzare luoghi inospi- bordi misti, in compagnia di Teucrium,
tali, dove la maggior parte dei vegetali santolina, cineraria o altre essenze con
non riuscirebbe a vivere». esigenze colturali simili e ugualmente
Crescono a ridosso del mare, su suoli competitive. Sconsigliata invece la coltiva-
aridi e battuti da venti salmastri, affon- zione in vaso, se non per i primi anni do-
dando le radici tra sassi e sabbia. Sono po la moltiplicazione, perché la pianta
considerati addirittura piante pioniere soffre e si ammala più facilmente.
perché, dopo gli incendi, sono le prime
a spuntare tra la cenere: il calore del Il bello delle foglie
fuoco infatti è in grado di spaccare i tegu- La fioritura incantevole ma fugace e la
menti legnosi dei semi, che di norma im- facilità di coltivazione — i cisti non richie-
piegano anni a degradarsi, dando avvio al dono concimazioni, potature e irrigazioni
processo di germinazione. — non sono gli unici motivi che rendono
«In giardino possono essere molto utili per interessanti queste piante. «Personalmen-
risolvere angoli diffici, meglio ancora se in te sono molto attratto dalle foglie», dice
pendenza», continua Agostini. «Tuttavia Luca Agostini, «utili anche una volta cadu-
bisogna fare molta attenzione a scegliere te a terra perché rilasciano sostanze capa-
Cistus x purpureus ‘Alan Fradd’
le specie e le varietà adatte allo spazio che ci di limitare la crescita delle malerbe. Di
si ha a disposizione». Questi arbusti infatti un verde tenero e delicato, come in C. x
non sopportano le potature, tollerando aguilarii e in C. crispus, oppure più scuro e
tutt’al più moderate cimature, da effettua- profondo come in C. ladanifer e in C. le-
re subito dopo la fioritura. Con la conse- don, o argenteo come in tutte le varietà di
guenza che non è possibile contenerne lo C. x argenteus e in C. salvifolius (uno dei
sviluppo con tagli drastici. pochi che vive anche in terreni legger-
Così Luca Agostini nel suo vivaio li ha mente acidi), le foglie ovali o lanceolate
suddivisi in base alle dimensioni: «A chi sono molto spesso aromatiche, a diffe-
ha poco spazio consiglio di coltivare C. x renza dei fiori privi di profumo. Posso-
florentinus ‘Tramontane’», dice, «oppure C. no essere lisce e vellutate come in C. salvi-
crispus, che non superano 40 centimetri di folius oppure ruvide e rugose come in C.
altezza e 60-80 di larghezza, mentre per pulverulentus, e distribuite più o meno fit-
coprire ampie superfici è meglio impiega- tamente sui rami flessuosi che lignificano
re per esempio C. ladanifer o C. laurifolius, solo alla base, dando vita ad arbusti quasi
alti 120-150 centimetri e larghi intorno al sempre composti e ordinati, dall’aspetto
metro». Numerose sono le specie di di- gradevolmente globoso. ❃
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CLIMA
I cisti vivono in ambiente mediterraneo, Come si effettua l’impianto nei dry garden
caldo-secco d’estate, temperato-umido
in inverno. Sopportano bene le
escursioni termiche e punte di freddo lavorare il conca dove
versare cisto
intenso (-15 °C). La maggior parte dei terreno
aggiugendo l’acqua di
cisti, in natura, vive in prossimità del sabbia e sassi irrigazione
mare, ma alcune specie, come per
esempio Cistus creticus, si spingono fino
a 1.000 m di altitudine.
ESPOSIZIONE
Preferiscono il pieno sole, ma possono
stare anche a mezz’ombra.
TERRENO
Deve essere ben drenato. L’ideale è un
terriccio sciolto, ricco di sabbia o sassi,
e povero di sostanza organica. Il pH
ottimale è neutro tendente all’alcalino
(da 7 a 8); soltanto Cistus salvifolius vive
bene nei terreni leggermente acidi. è sufficiente scavare una buca grande, talee semilegnose lunghe 4-5 cm,
adagiarvi il pane di terra e riempire lo si eliminano le foglie lasciando soltanto
POTATURA spazio rimasto vuoto con terra da le due apicali e le si inserisce in terra
È sconsigliabile perché i tagli possono giardino e sabbia in parti uguali. per una lunghezza di circa 2 cm.
accorciare la vita dell’arbusto. È quindi Assicurarsi poi che il gocciolatore non sia Mantenendo la terra umida, dopo
importante, al momento dell’acquisto, collocato troppo vicino al colletto della 30-40 giorni le talee radicheranno
informarsi bene sulle dimensioni pianta. Nei dry garden, ovvero quei e andranno allora rinvasate singolarmente,
finali della pianta e scegliere la specie giardini che vengono innaffiati raramente, in vasi di 5 cm di diametro.
o la varietà più adatta allo spazio è importante lavorare bene il terreno al Tra agosto e settembre si possono
a disposizione. momento dell’impianto, aggiungendo, raccogliere i frutti (capsule) ormai
dove necessario, sabbia e sassi per maturi. Poiché lo shock termico
IRRIGAZIONI migliorare il drenaggio. Una volta messo favorisce la germinazione dei semi,
Dopo i primi due anni dall’impianto a dimora il cisto, tutto intorno al fusto si Luca Agostini consiglia di avvolgere le
è possibile, per l’irrigazione dei cisti, far scaverà una piccola conca, sufficiente capsule contenenti i semi, in un foglio
conto solo sulle precipitazioni: in caso a contenere una quindicina di litri di di giornale al quale dare fuoco. Subito
di lunghi periodi di siccità le piante acqua, che andranno somministrati in dopo i semi vanno affidati al terreno
possono attraversare momenti di un’unica soluzione, ma solo coprendoli con 1 cm circa di terra.
sofferenza, perdendo parte delle foglie occasionalmente e soprattutto solo dopo
e accartocciando quelle rimaste sui aver fatto soffrire un po’ di sete la pianta.
rami, ma non moriranno. Bisogna invece
evitare i ristagni idrici, perché la pianta
Questi accorgimenti servono a stimolare
le capacità di sopravvivenza alla siccità • DOVE SI TROVA
va soggetta a marciume del colletto. e a spingere lo sviluppo delle radici
Botanical Dry Garden: strada
Quindi nei giardini irrigati, bisogna verso il basso, dove l’umidità è provinciale 160 Amiatina n. 42,
bagnare abbondantemente ma di rado, maggiore. Dopo una paio di anni Orbetello (Grosseto),
attendendo che la terra si asciughi dall’impianto gli arbusti saranno in grado tel. 0564 878308,
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IMPIANTO
Nei giardini con irrigazione
PROPAGAZIONE
I cisti si propagano sia tramite
• QUANTO COSTA
Una pianta in vaso di 9x9xh20 cm
“a goccia”, o in quelli moltiplicazione per talea sia per mezzo costa da 6 a 7 €; in vaso di
regolarmente innaffiati, della semina. In primavera si prelevano 14x14xh20 da 7 a 8 €.
✃
68
GIARDINI MATI 1909
RELAX, SALUTE, BELLEZZA E SOSTENIBILITÀ
Rigoglioso e fiorito,
quasi senza acqua
Sull’isola greca, da sempre crocevia di tante culture, un
giardino di campagna è stato riportato all’incanto
originario, salvaguardando il passato e insieme adottando
scelte progettuali rispettose di ambiente e paesaggio
❋ In pillole
TIPOLOGIA: giardino privato.
DOVE SI TROVA: a Gastòuri,
sull’Isola di Corfù, in Grecia.
ESTENSIONE: l’intera proprietà
si estende per circa 6 ettari.
PUNTI DI FORZA: la somma
di antico e nuovo,
coltivato e selvatico; le scelte
progettuali e botaniche.
70 gard en ia
In questa foto: un
angolo del giardino
a Gastòuri, villaggio
di Corfù, in Grecia,
all’alba. In primo
piano, Oenothera
berlandieri a fiore
rosa e Centranthus
ruber a fiore rosso
e a fiore bianco.
Sullo sfondo si
intravede il vigneto
della proprietà.
g ardenia 71
In estate vengono innaffiate soltanto le piante più vicino a casa. Il resto sopravvive da sé
C
orfù è la più verde delle isole l’Europa, il susseguirsi nei secoli di molte L’edificio principale della proprietà, che
greche, tanto che ai suoi pae- dominazioni — greca, angioina, veneziana, si estende per sei ettari, è stato costruito nel
saggi e coltivazioni si sarebbe francese e inglese in particolare —, e il cli- 1780, nello stile delle cascine toscane, dai
ispirato Omero nel descrivere ma felice (abbondanti piogge e temperatu- Màntzaros, una famiglia corfiota di proprie-
la reggia traboccante di alberi da frutto del re miti in inverno, grande varietà di micro- tari terrieri imparentati con nobili venezia-
re Alcinoo. Definita da Senofonte, nel IV climi e terreni) hanno inoltre regalato a ni, quale casa per l’estate all’interno della
secolo a.C., «un fertile paradiso coltivato» e, Corfù molti bellissimi giardini, sia storici loro fattoria dedita alla viticoltura. Passata a
secoli dopo, «il giardino degli dei» dal natu- sia di recente creazione. un’altra ricca famiglia, i Doùsmani, alla fine
ralista e scrittore inglese Gerald Durrell, Una via di mezzo fra gli uni e gli altri è dell’Ottocento, in seguito alle guerre, alle
nel tempo ha continuato ad ammaliare il giardino protagonista del nostro servizio: riforme agrarie e ai cambiamenti sociali, la
scrittori, pittori e viaggiatori di tutta Euro- cuore di una vasta proprietà agricola sulla proprietà è andata in rovina.
pa, incantati dal suo mare azzurro e dalle collina del villaggio di Gastòuri, somma Nel 1976 viene acquistata da Calì Do-
sue belle spiagge, dalle colline ricoperte di l’atmosfera dei vecchi giardini di campa- xiádis, in cerca di una casa di campagna:
verde macchia mediterranea e distese di gna alle ultime tendenze di progettazio- «Mi sono innamorata subito di questo luogo
fiori primaverili, dalla generosità dei suoi ne (compresa la necessità del risparmio di affascinante, anche se, visto lo stato di ab-
vigneti, agrumeti e oliveti, e dalla vivace vi- acqua), la porzione prettamente ornamen- bandono, era totalmente inappropriato per
ta artistica e mondana. La posizione geo- tale a quella produttiva e al paesaggio circo- me, che non sapevo niente di agricoltura e
grafica, favorevole a scambi e contatti con stante, ricco di prati fioriti e boschi naturali. giardinaggio. Ma era l’inizio di aprile: ho
72 gard en ia
A destra: uno scorcio
della parte del
giardino circondata
da muri. Fra le
piante, rosmarini,
Lavandula stoechas,
Solanum, Oenothera
rosa e, in fondo
Lychnis coronaria.
Sotto: un tappeto
di Oenothera
berlandieri, iris, fiori
selvatici e agapanti;
un alberello di Acca
sellowiana dal
fogliame argento,
e nei vasi in cotto
viole, calendule
e pelargoni.
Pagina accanto: nel
controcampo della
foto sotto,
l’abitazione con
i falsi gelsomini
che avvolgono
la ringhiera.
g ardenia 73
aperto un cancello arrugginito e mi sono ri-
trovata a camminare in una distesa di iris
selvatiche porpora, sotto alla cascata profu-
mata di un vecchio glicine in fiore, in un
giardino racchiuso da muri in pietra invaso
dalla vegetazione, e poi nell’oliveto abban-
donato, nel bosco impenetrabile e tra alcuni
piccoli campi allagati dalle piogge. Non ho
1
potuto resistere: ormai ero presa all’amo»,
1. Rosa x odorata ‘Sanguinea’ cresce rigogliosa contro il muro rivolto racconta l’attuale proprietaria, che si è dedi-
a sud. 2. Vista sul giardino e l’oliveto. 3. Una vecchia pompa per cata con passione al ripristino di questo pa-
l’acqua immersa nella vegetazione; sulla sinistra, un filadelfo in fiore. radiso, tanto a lungo lasciato a se stesso.
Pagina accanto, sopra: nell’oliveto, un tappeto di aglio selvatico (Allium
neapolitanum); sotto: Teucrium fruticans, alcune iris del gruppo Barbata, Grazie a lei, la fattoria ha ripreso a produr-
Oenothera berlandieri e, ai piedi dell’olivo, Gladiolus byzantinus. re, con metodi biologici, vino, olive e picco-
le quantità di frutta e ortaggi per il consu-
mo privato, il giardino ha ritrovato il suo
incanto e lei stessa è cresciuta come giardi-
niera al punto da essere stata a lungo a capo
della Mediterranean Garden Society.
Il giardino ritrovato
Prosegue Calì Doxiádis: «Il mio giardino
è in continuo divenire: le piante vanno e
vengono, non sempre intenzionalmente.
Le più deboli soccombono, le più forti pro-
sperano, nascono nuovi fiori dai semi por-
tati dal vento e dagli uccelli, i bulbi si natu-
ralizzano e diffondono. Si aprono nuovi
scorci sul panorama, mentre i precedenti
vengono nascosti dalla vegetazione. Ho
cercato, sì, di assecondare contemporanea-
mente la natura e la tradizione dell’isola,
2 ma poiché amo l’aspetto naturale e scar-
migliato, in definitiva il mio giardino è
3
ancora molto indisciplinato. Del resto
sono una di quei giardinieri che si lasciano
tiranneggiare dalle piante che si autodisse-
minano e non riescono a impedire loro di
crescere dove vogliono».
Fulcro del giardino, la zona racchiusa
da muri, il cosiddetto walled garden, davan-
ti all’abitazione: quasi interamente pavi-
mentata con pietre locali, è un tripudio di
rampicanti — l’annoso glicine e, di nuova
introduzione, rose banksiae, Trachelosper-
mum jasminoides e plumbago —, arbusti
preesistenti e nuovi, come rosmarini e pito-
sfori nani, fioriture annuali e perenni,
74 gard en ia
g ardenia 75
vasi di terracotta. Contro il muro rivolto a
sud crescono ora meli a spalliera, cespugli
di rose Cinesi (Rosa x odorata ‘Mutabilis’ e
‘Sanguinea’), un avocado (Persea america-
na) piantato ancora negli anni Settanta e
una grande feijoa (Acca sellowiana), con fo-
glie argentate e fiori bianchi e rossi.
1
Fioriture continue
1. Accanto al vecchio glicine, già presente al momento dell’acquisto Qui, come nel resto del giardino, una
della fattoria da parte di Calé Doxiàdis, nel 1976, una bella macchia di miriade di bulbi, cormi e tuberi, da lei in-
Gladiolus byzantinus. 2. Il sentiero di ghiaia che dalla casa si inoltra trodotti un po’ da tutto il mondo, fiorisce in
nel giardino; questo si fa più naturalistico a mano a mano che si
fonde con il paesaggio circostante e l’oliveto. Lungo i bordi, a sinistra successione dall’inverno all’autunno: narci-
enotere rosa e Corylopsis grandiflora; a destra rosmarini prostrati. si, iris, giacinti e tulipani selvatici, iris bar-
bate, Allium botanici e ornamentali, aga-
2 panti, Amaryllis belladonna rosa, e ciclamini
spontanei. Altrettanto caratteristici sono i
prati di erbe spontanee e fiori selvatici bian-
chi, gialli e rosa: sfalciati più volte in prima-
vera e in autunno, verdissimi in inverno e
gialli e marroni in estate, fanno da tramite
fra giardino, coltivazioni agricole e paesag-
gio: «In luoghi come Corfù la natura è
talmente bella che bisogna fare attenzio-
ne a non tradirla. In pratica, l’unica cosa
da fare è creare una transizione fra l’artifi-
ciale e il naturale, in altre parole incorpora-
re il giardino nel paesaggio», afferma Calì
Doxiádis. «E infatti il mio giardino si fa più
naturalistico man mano che ci si allontana
dall’abitazione verso i suoi confini».
Per questo motivo l’irrigazione è limita-
tissima: «Sono arrivata alla conclusione che
avrei tradito l’estetica del nostro paesaggio
e sfidato la realtà del nostro clima, se avessi
voluto creare un giardino bisognoso di co-
stanti bagnature», dice. «L’ho progettato in
modo che per la maggiore parte della sua
estensione sopravviva da sé. Tuttavia un
minimo di colore e rigoglio anche durante
l’estate era necessario, ma ho deciso di limi-
tarlo al walled garden davanti a casa, suddi-
videndolo in due zone: la prima viene ba-
gnata una volta alla settimana, la seconda
due. Soltanto l’aiuola delle annuali, che ho
creato al centro, e i numerosi vasi che ho
distribuito qua e là, nei mesi caldi devono
essere innaffiati per forza tutti i giorni». ❃
©RIPRODUZIONE RISERVATA
76 gard en ia
In questa foto: in Crassula ovata.
primo piano, Vicino alla casa,
gladiolo bizantino trachelospermi,
ed enotere; nel pitosfori nani
vaso a sinistra, una e agapanti.
g ardenia 77
idee
per creare la stessa atmosfera
Giardini in vaso
Una caratteristica dei giardini
mediterranei è la presenza,
vicino a casa, di zone
pavimentate adibite a patio
o cortile. Di conseguenza,
si impiegano molti contenitori,
perlopiù in cotto o cotto
smaltato, nei quali coltivare
fiori, piccoli arbusti, succulente.
Meglio ancora se vecchi o
antichi, come i pezzi unici che
propone Ludovico Grasso.
Coppia in rosa Ludovico Grasso, Aci San Piante fra le pietre Giardini di Corfù
Filippo (Catania),
Fra i felici accostamenti È suggestivo in ogni clima, Del giardino che vi abbiamo
cell. 347 4565938.
botanici di cui è ricco il ma in quelli mediterranei raccontato in queste pagine
giardino di Calì Doxiàdis a è anche molto utile coltivare si parla nel libro Gardens
Corfù, c’è quello di Oenothera piccole perenni, aromatiche of Corfu (di Rachel Waving,
berlandieri e Centranthus ruber e perfino fragoline (sopra) illustrato da Marianne
(sopra). Sono entrambe nelle fessure fra le pietre di Majerus, per Impress), che
specie perenni: la prima una pavimentazione e lungo raccoglie i più bei giardini
messicana, stolonifera e i margini. Il terreno storici e contemporanei di
rapida a crescere, la seconda sottostante si conserva infatti quella che è stata
autoctona europea. In fiore più umido, favorendone la soprannominata “l’isola
molto a lungo, resistono crescita. Una grande scelta di verde” ovvero Corfù.
bene alla siccità. aromatiche speciali da Lo potete acquistare oppure
Vivai Centroflora, Aromatiche Clagia, ordinare alla
Forlimpopoli (Forlì Cesena), Contrada San Marco, Sciacca Libreria della Natura,
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78 gard en ia
Giardini della Landriana
Primavera
alla
Landriana
Alte, slanciate
ed eleganti
Sono alcune delle tante qualità delle iris Spuria,
ancora poco presenti nei giardini italiani. Rustiche, frugali
e adattabili, hanno fiori di una bellezza irresistibile
Iris
‘Adriatic Blue’
80 gard en ia
Iris
‘Premier’
Iris
‘Grand Illusion’
Iris
‘Sunrise in Sonora’
Iris
‘Cherub in Blue’
Iris
‘Poet’s Love’
Iris spuria
var. klattii
Iris
‘Castor River’
Iris monnieri
82 gard en ia
N
ella grande famiglia delle iris
(oltre 300 specie spontanee e
decine di migliaia di varietà)
primeggiano in altezza: sono le
iris Spuria, iris poco conosciute che hanno
iniziato a diffondersi nei nostri giardini sol-
tanto negli ultimi anni. Originarie di un va-
sto areale che include il bacino del Mediter-
raneo, alte tra 80 e 150 centimetri, queste
iris hanno foglie dritte come spade verde-
glauco, fiori di grande bellezza, con tepali
Iris
più consistenti rispetto a quelli delle cugine ‘Missouri Dreamland’
Barbata, e steli rigidi che neanche il vento
più forte riesce a spezzare. Tra i primi a in-
trodurle in Italia è stato il plantsman e pae-
saggista sardo Maurizio Usai, che a partire
dal 2002 ha raccolto una collezione di 15
varietà provenienti da vivai statunitensi,
francesi e tedeschi, tra le più ricche in Italia.
Il tocco verticale
«Tutto è iniziato quando mi furono rega-
lati i rizomi di alcune Iris ochroleuca, chia-
mata oggi I. orientalis, specie piuttosto co-
mune nei vecchi giardini del Nord Italia,
botanicamente affine a Iris spuria», racconta
Usai. Li piantai nel mio giardino e vidi
che crebbero benissimo, con grande vigo-
re e poca acqua. A colpirmi fu la loro verti-
calità. E siccome in quel periodo studiavo il
modo per ricreare il bordo misto all’inglese Iris Iris
‘Media Luz’ ‘Port of Call’
nei nostri assolati giardini mediterranei, mi
convinsi che queste iris fossero perfette per
dare alle mie bordure, che in genere hanno
volumi morbidi, quel tocco di verticalità che
serve a dare ritmo. Poco dopo Daniele Bi-
lancioni, dei vivai Bilancioni di Rimini, mi
propose di sperimentare una piccola colle-
zione di iris Spuria proveniente dagli Stati
Uniti. Accettai subito, convinto che queste
sorelle americane delle Iris ochroleuca
avrebbero soddisfatto altrettanto bene, anzi,
ancora meglio e in forme più varie, la mia
esigenza di verticalità. Non mi sbagliavo, e
infatti mi innamorai di queste iris e iniziai
ad ampliare la collezione facendo arrivare
altre varietà da vivai francesi e tedeschi.
Negli anni ho selezionato quelle che secon-
do me sono le migliori perché, per esempio,
hanno i fiori più belli, pur essendo molto Iris ‘Frisia’
g ardenia 83
Iris
‘Speeding Star’
84 gard en ia
Iris
‘Arts Alive’
Iris
orientalis
Iris
‘Innovator’
1. Iris spuria
‘Premier’, varietà
poco esigente, dalla
ricca fioritura.
Le iris fotografate in
queste pagine
appartengono alla
sezione Spuria, la
cui caratteristica
è di essere provviste
di rizomi, avere
Iris ‘Missouri
Moonlight’ fiori senza “barba”,
steli alti e robusti
e foglie erette.
g ardenia 85
Iris Spuria
Coltiviamoli così
Con i consigli di M AURIZIO U SAI | DISEGNI DI L INDA P ELLEGRINI
M AURIZIO U SAI
Ingegnere di formazione, giardiniere e
paesaggista per vocazione e professione,
progetta giardini mediterranei nei quali
utilizza piante che sperimenta nel suo
giardino privato, vicino a Cagliari.
CLIMA
Estremamente rustiche, le iris Spuria Come si dividono
sopportano molto bene sia temperature dividere il cespo
rigide sia molto elevate. Resistono fino e ricavarne singoli rizomi
a -22 °C (Zona di rusticità 5).
ESPOSIZIONE
Preferibilmente sole pieno, anche in climi rizoma
molto caldi, oppure ombra leggera, con foglie
purché non vengano a trovarsi in tagliate
competizione con alberi o arbusti vigorosi.
TERRENO
Vanno bene tutti i tipi di terreno,
a eccezione di quelli troppo sabbiosi
e leggeri. Terreni ricchi e pesanti,
purché ben drenati, sono molto graditi.
PIANTAGIONE
I rizomi vanno piantati all’inizio
dell’autunno. Prima di metterli a dimora
bisogna controllare che siano umidi, Spuria sono meno esigenti di acqua DIVISIONE
freschi di divisione: evitate di farli rispetto alle iris Sibirica, ma vogliono È un’operazione non consigliabile perché
asciugare all’aria, come si fa con le iris più umidità rispetto alle iris Barbata. sono piante che non amano essere
Barbata. Il terreno deve essere preparato spostate. Se però si vuole ricavarne nuovi
liberandolo dalle infestanti e poi CONCIMAZIONI esemplari, le si può dividere prelevando
incorporandovi, tramite vangatura, Una volta all’anno, a inizio autunno, una porzione periferica del cespo,
materiale organico (compost, humus di è utile nutrire le piante con compost grande non più di un terzo, che può
lombrico o stallatico): essendo molto o materiale organico. A inizio primavera essere ripiantata tal quale se non troppo
vigorose, queste piante hanno infatti una concimazione minerale aiuta grande, o divisa in porzioni più piccole
bisogno di tanto nutrimento. Interrate i rizomi a immagazzinare nutrienti per o anche in singoli rizomi, purché dotati
i rizomi orizzontalmente, a una la crescita dell’anno successivo. di almeno un robusto apice vegetativo.
profondità pari al loro diametro. Le foglie vanno tagliate drasticamente
Coprite con la terra, assicurandovi che CURE COLTURALI mentre le radici è meglio che non
i rizomi siano ben saldi e innaffiate Dopo la fioritura è bene tagliare gli steli siano toccate. Il momento migliore per
copiosamente per stimolare la ripresa sfioriti (sono molto duri, è necessaria procedere alla divisione è subito
vegetativa. Perché formino un buon una cesoia affilata), in modo da non prima della ripresa vegetativa:
cespo occorrono tre rizomi piantati togliere energie alla pianta con la metà-fine estate nei climi più freddi
a 30-40 cm di distanza l’uno dall’altro. produzione di semi. Le foglie possono e sino a ottobre in quelli più caldi.
Le iris Spuria sono piante un po’ essere eliminate via via che appassiscono.
lente a stabilizzarsi: dopo la messa A fine estate (settembre) si tagliano le
a dimora potrebbero passare anche vecchie foglie a 10 cm da terra, • DOVE SI TROVA
due anni prima che il cespo sia bello in modo da stimolare la produzione di Vivaio Degl’Innocenti: Bottai
e fiorisca generosamente. nuovi getti, che avverrà in autunno. (Firenze), tel. 055 2374547,
www.vivaiodeglinnocenti.com
IRRIGAZIONI PACCIAMATURA Vivaio Iride: Gabiano (Alessandria),
In autunno, inverno e primavera, Sopportano meglio delle iris Barbata tel. 0142 945408, www.biancoiride.it
Vivai Bilancioni: Bellaria, Igea Marina
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A primavera
goditi il tuo
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zanzare
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Coltivare l’ambiente
Alle Cascine Orsine
un’agricoltura sostenibile
e attenta al paesaggio
ci ricorda che la campagna
può e deve essere
un posto vitale e accogliente
88 gard en ia
❋ In pillole
TIPOLOGIA: azienda agricola
aperta al pubblico.
DOVE SI TROVA: a Bereguardo (Pavia).
ESTENSIONE: circa 280 ettari
coltivati e 350 a bosco.
PUNTI DI FORZA: il contesto
naturalistico fluviale; le risaie;
la coltivazione con il metodo
biodinamico.
g ardenia 89
In questa foto: tra
noccioli e ontani
proliferano
gli acquitrini e il
bosco mostra il suo
fascino misterioso:
in assenza di
veleni anche l’acqua
più stagnante
è piena di vita.
1. La spontaneità
del posto favorisce
terreni ricchi di
humus.
2. Uno dei tanti viali
di querce tra i campi.
3. Nel sottobosco,
Equisetum arvense.
1 2
90 gard en ia
T
erre sospese tra acqua e cielo, paiono
enormi zolle che galleggiano qua e là, non
si sa bene dove il passo tenga o sia già
pantano. È un dedalo intricatissimo di ca-
nali e rogge, di lanche e acquitrini, di campi allagati. È
il regno dei riflessi, dei fruscii, delle apparizioni sfug-
genti, dell’immaginato ancor prima che del reale. Le
Cascine Orsine, la grande tenuta della famiglia Crespi
Paravicini a Bereguardo sulle sponde del Ticino, non
sono solo un’azienda agricola modello, che ha saputo
fare della tutela ambientale la sua autentica e antesi-
gnana bandiera. Le risaie, le distese a grano, orzo e
farro, i prati per pascoli e foraggi definiscono un vero
ecosistema, una matrioska di piccoli mondi speciali in
perfetto equilibrio tra loro. Mondi antichi, tanto de-
sueti da sembrar quasi una novità, ognuno con propri
saperi, tradizioni e linguaggi. Sono il festival del mi-
metico, delle presenze discrete, dei dettagli: nei silenzi
si nascondono i guizzi delle rane o il battito d’ali d’ai-
roni e tarabusi, i vuoti apparenti brulicano di vita, il
raro rospo della vanga (Pelobates fuscus) osserva im-
mobile. La pianura sconfinata è in realtà un gioco di
pendenze e dislivelli minimi e persino le piante all’ap-
parenza più insignificanti rivelano sofisticati meccani-
smi di adattamento. Steli cavi, cuticole cerose, semi
che galleggiano o si conficcano come dardi nei fondali
melmosi e molto altro: ecco il loro tenace armamenta-
rio per sopravvivere.
3
g ardenia 91
1 2
Microcosmi acquatici
Eccellenza nell’eccellenza, le Cascine Orsine sor-
gono nel Parco del Ticino e cercano di preservare il
più possibile quell’ambiente straordinario. Degli oltre
seicento ettari più della metà sono lasciati a bosco:
salici, ontani, pioppi e robinie fanno da sfondo ai col-
tivi. Querce in filari o isolate frammentano la succes-
sione dei campi, restituendo ritmo al paesaggio e te-
stimoniando di un’agricoltura non intensiva, che co-
nosce gli svantaggi delle ombre ma non per questo è
disposta ad annientarle. Sottoboschi di muschi, felci
ed equiseti (Equisetum palustre, arvense, hyemale e tel-
mateia), nuvole di giunchi e Carex, tife e canneti a In questa foto: senza distruggerle
alcune risaie (7). L’alto costo
perdita d’occhio costeggiano le acque limpide e sem- allagate, che sono e l’impossibilità di
pre in movimento. Il crescione ne è indiscussa primi- state seminate in controllare le erbe
zia, ranuncoli e poligoni d’acqua l’irrinunciabile cor- asciutto (5). Un sgradite tramite
esperimento recente i livelli d’acqua
redo. Le risorgive, frequenti in terre così leggere, sono
è stato quello di hanno però indotto
l’anima del posto, assieme al fitto groviglio di rogge e utilizzare tappeti di a rinunciare.
fossati. Nelle marcite l’erba cresce d’inverno, secondo torba pre-seminati 6. Schoenoplectus
la tecnica che i Cistercensi perfezionarono secoli fa: (1) da trapiantare mucronatus, detto
in risaia (2 e 3). becco del beccaccino,
l’acqua di risorgiva, mai troppo fredda, scorre come Così le piante è una ciperacea
un velo sui prati proteggendoli dal gelo, per la gioia di crescono in file infestante che in
vacche, uccelli e lombrichi. ordinate (4) asciutta riesce
e i macchinari a dare ancora più
possono entrare problemi.
Un’agricoltura illuminata
Nei campi le colture ruotano, cereali e legumi van-
no a braccetto, sovesci e lunghi periodi a prato s’im-
pongono per rigenerare il suolo. Dalle stalle proviene
un letame che è il fondamento della fertilità dei suoli;
nessuna semente subisce conce con neonicotinoidi: a
migliaia le api ringraziano. È davvero la rappresenta-
zione vivente del “Buon Governo”, fin da quando Giu-
lia Maria Crespi, fondatrice e presidente onorario del
FAI (Fondo Ambiente Italiano), decise di convertire
l’azienda al biodinamico. Dal 1976 non si usano più
prodotti chimici e il ciclo delle piante è aiutato con tec-
niche naturali che guardano alle virtù di terra e sole,
secondo un generoso e autarchico scambio tra ani-
5
92 gard en ia
3 4
Biologico
e biodinamico per
il nostro futuro
«È estremamente corretto
e doveroso studiare e definire
scientificamente i vantaggi
e gli svantaggi dell’agricoltura
biologica. Ma si può anche
considerare l’argomento in
maniera più diretta e dire che
il sapore di una albicocca
coltivata biologicamente, il
profumo di un pomodoro
coltivato col metodo
biodinamico, la durata di
un’insalata favorita da
lavorazioni corrette offrono
una qualità ineguagliabile
e inarrivabile rispetto
ai cibi trattati col metodo
tradizionale chimico.
6 7
g ardenia 93
1
Le risaie
Bandire i diserbanti in risaia è stata forse la sfida
più urgente e difficile. Non potendo contare su fresatri-
ci e altri attrezzi, che annasperebbero nei terreni som-
mersi, l’unica difesa sta nell’uso strategico dell’acqua. È
tutto un rincorrersi di asciutte e allagamenti, quasi fos-
sero maree: contro le alghe in un caso, per annegare le
insidiose minacce anfibie nell’altro. Molto può essere
tentato prima della semina, per esempio crescendo
nelle risaie a riposo erbaggi invernali, lasciati sul posto
e interrati come sovescio. Altra abitudine alle Cascine
Orsine è quella di ingannare il famigerato “riso crodo”
sommergendolo in aprile, per poi prosciugarlo e di-
struggerlo. Solo allora, agli inizi di giugno (un mese
dopo il solito), il riso è seminato in acqua come da tra-
dizione. Senza diserbanti i tanto decantati tentativi di
farlo germinare in asciutta finiscono con aumentare le
malerbe. Che sono tali per chi coltiva, ma che agli occhi
del botanico rappresentano invece una straordinaria
ricchezza, un ulteriore piccolo mondo libero di soprav-
vivere sugli argini. Questa lotta “ad armi pari” fa parte
delle regole del gioco, è il simbolo di una campagna ri-
spettata e non saccheggiata, che va “con” e non “con-
tro” l’ambiente: l’unica capace di dare un futuro a tutta
la saggezza del nostro passato. ❃
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2
94 gard en ia
In questa foto: una
camera di risaia
seminata da poco;
si intravede più alto
il temibile giavone
(Echinochloa crus-galli).
1. La pulizia dei
fossi è una pratica
indispensabile che
in questa azienda si
attua senza diserbi.
2. La varietà di riso
‘Rosa Marchetti’ ha
steli alti che solo
l’assenza di concimi
chimici trattiene
dall’allettarsi.
3. Una risaia in
settembre, vicina
al raccolto.
FAI DA TE
TESTO DI N ATALIA F EDELI | FOTO DI M ATTEO C ARASSALE
La tintura
naturale
Impariamo la tecnica impiegando
bucce di melagrana, acqua, sali di potassio
e un pizzico di lievitante. Come insegna
l’Associazione Maria Elda Salice di Milano
g ardenia 97
Cosa occorre
❥ 1 telo di organza di seta
Estrazione
del peso di 100 g; del colore
❥ 200 g di bucce fresche 1. Sbucciamo
di melagrana, oppure le melagrane con un
100 g se essiccate; coltellino e spezzettiamo
❥ 20 g di allume di le bucce con le mani.
potassio e 5 g di 2. Mettiamole in acqua.
cremortartaro (agente Immergiamole con le mani
nel becher grande, riempito
lievitante) per il mordente;
di acqua calda e lasciamole
❥ 2 pentole con coperchio, a macerare per una notte.
una con capienza di 5 litri, 3. Versiamo il tutto nella
l’altra di 20 litri; ❥ 1 pentola piccola quindi
coltellino; ❥ 1 bacchetta di copriamo con il coperchio e
bambù lunga 50 cm; facciamo bollire per un’ora.
❥ 1 bacinella per mettere Facciamo raffreddare.
in ammollo il telo; 4. Filtriamo. Riportiamo
❥ 1 passino per filtrare, di il tutto a bollore per un’ora
18 cm di diametro; e filtriamo il decotto.
❥ 2 becher, uno da 1/2
litro e l’altro da 2 litri.
Tempo di realizzazione:
Per l’estrazione del colore,
1 ora più una notte; per la
preparazione del tessuto,
o mordenzatura, 1 ora; per ❋
la tintura, 1 ora.
Una volta tinto,
il telo può essere
FAI DA TE asciugato all’aria
e all’ombra
98 gard en ia
1 2 3 4
Preparazione
del tessuto
5. Mettiamo il telo in
ammollo in acqua tiepida
per 15 minuti.
6. Strizziamolo nell’apposita
centrifuga o in lavatrice
(programma delicati).
7. Effettuiamo la
mordenzatura. Sciogliamo
il mordente in acqua calda,
nel becher piccolo. Versiamo
nella pentola grande con
due terzi di acqua, copriamo
e portiamo a bollore.
Abbassiamo e immergiamo il
telo, lasciandolo sobbollire
per un’ora, quindi spegniamo
5 6 7 e facciamo raffreddare.
8 9 10 11
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g ardenia 99
FAI DA TE
L
l’indaco, usato già
dagli Egizi. e piante tintorie saranno tra le prota- colorante e della tintura. Tra le piante usa-
4. Coreopsis tinctoria: goniste di “Yacht&Garden”, mostra- te anche il guado (Isatis tinctoria), con cui
dai fiori di questa mercato di piante mediterranee in pro- sin dal 1600 si tingevano di blu, detto ap-
composita, gramma sabato 16 e domenica 17 maggio punto blu di Genova, i tessuti che dal porto
4 originaria delle tra i moli, le banchine e le imbarcazioni or- ligure partivano per l’America, e che più
Americhe, si ricava meggiate di Marina Genova. A presentarle avanti sarebbero diventati blue jeans.
un pigmento rosso sarà il Vivaio Fratelli Gramaglia di Colle- Il tema delle piante tintorie sarà svilup-
mogano con cui si gno (Torino): una collezione di una cin- pato anche attraverso incontri con esperti
tingeva la lana.
5. Polygonum
quantina di specie, tra le più ricche d’I- di biotessuti e un’area shopping riservata
tinctorium, o anche talia. Inoltre l’associazione milanese Colo- alle proposte di artigiani e stilisti ecofriendly,
Persicaria tinctoria: re e Tintura Naturale M. E. Salice, in colla- le cui creazioni sfileranno lungo le banchi-
è una annuale borazione con il vivaio piemontese, pro- ne. Per i bambini, laboratorio di creazione
5 originaria di Europa porrà la mostra “I colori del verde. Piante e di gioielli con carta colorata naturalmente,
dell’Est e Asia. Dalle alchimie cromatiche”, un’esposizione di a cura dell’associazione culturale Le Muse e
foglie si estrae il blu. tessuti colorati con pigmenti tratti da pian- del Museo della Carta di Mele (Genova).
6. Carthamus te tintorie mediterranee ed esotiche. Per Giunto alla tredicesima edizione, “Yacht &
tinctorius è una chi volesse cimentarsi con la tintura natu- Garden” è un evento che richiama oltre
asteracea nota come rale, l’associazione milanese organizza il la- 120 espositori. In mostra piante, arredi, an-
zafferanone. Tutta la
pianta dà il giallo, boratorio “Natural Color Lab”, che illustra tiquariato da giardino e tanto altro.
mentre dai petali si le tecniche del processo di estrazione del Info: www.yachtandgarden.it
6 estrae la cartamina, ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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100 gard e n ia
Spiraea nipponica June Bride
Fresca, dolce e profumata, la fragola (Fragaria spp.) compare e danno luminosità alla pelle», dice Daniela Villa,
sulle nostre tavole a fine inverno, proprio quando abbiamo cofondatrice con il marito de L’Erbolario e direttore tecnico
bisogno di un po’ di colore. Botanicamente si tratta di un falso del laboratorio di ricerca e sviluppo. La polpa invece è un
frutto, perché la polpa rossa, costituita perlopiù di acqua, non efficacissimo antiossidante in quanto vero concentrato di
deriva dalla trasformazione dell’ovario ma del ricettacolo, vitamina C, al pari delle arance. «La polpa della fragola è molto
l’asse su cui sono inserite tutte le parti del fiore. I frutti sono utile nella preparazione di creme antiage», continua Daniela
gli acheni, che, simili a semi, punteggiano la polpa. «Anche gli Villa, «così come per rafforzare i capillari e ridurre la cellulite.
acheni sono utili in cosmetica, per esempio, per preparare L’azione antiritenzione è infatti potenziata dal potassio, un
scrub naturali e delicati, che eliminano le cellule morte minerale di cui le fragole sono particolarmente ricche».
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g ardenia 103
LEI È GREEN LUI È AUDACE
SUZUKI È HYBRID
Consumo ciclo combinato gamma Suzuki Hybrid: da 4,1 a 4,9 l/100km (NEDC correlato), da 5,0 a 6,4 l/100km (WLTP).
Emissioni CO₂: da 94 a 112 g/km (NEDC correlato), da 113 a 145 g/km (WLTP).
N ello spirito del motto “non solo risponderemo leggendo qualche brano •presso il Roccolo di Arosio
(Co), Osservatorio Ornitologico,
fotografia”, Gardenia propone una da Il barone rampante di Italo Calvino. 19 settembre, ore 10, riservato agli
passeggiata a maggio tra le orchidee. La Cosimo, il protagonista, partendo più o abbonati a Gardenia, gratuito.
scelta dei soggetti e delle inquadrature meno da lì, andava fino in Spagna senza •presso Orticolario, Villa Erba,
sarà ispirata dalla narrazione floreale scendere dagli alberi... alberi trasformati Cernobbio (Co), 1 ottobre 2020,
della professoressa Laura Cornara, in mille e mille navi dalla cantieristica ore 8, a pagamento.
ideatrice della passeggiata, e dai suoi navale ligure, operosa per secoli. INFO
colleghi dell’Università di Genova che La passeggiata dovrebbe avere luogo erbaluna@el7.it
collaborano al progetto LIFEorchids sabato 16 maggio. Per partecipare bisogna cellulare 333 4618244
(www.lifeorchids.eu). Progetto iscriversi mandando, entro domenica 10
cofinanziato dall’Unione Europea per la maggio, una email a erbaluna@el7.it con
Il concorso
protezione degli habitat delle orchidee oggetto “Iscrizione orchidee”, indicando •Ritratto del Roseto Fineschi
nell’Italia nord-occidentale, in nome e numero di cellulare. Si parte dalla Inviare le proprie foto entro il 20 aprile
all’indirizzo: info@rosetofineschi.it
particolare nel Parco di Portofino e nel Trattoria del Liberale, sulla Provinciale 67 www.rosetofineschi.it
Parco Fluviale del Po Vercellese- dopo Apparizione. Limite previsto, 20
Alessandrino. Per la passeggiata è stata partecipanti.
scelta la zona del Monte Fasce, sopra
Genova, ricca di orchidee spontanee di
cui si prevede, a metà maggio, una LE FOTO DEI NOSTRI LETTORI #SCUOLADIFOTOGRAFIA
fioritura particolarmente gloriosa.
Segnaliamo alcune delle specie che
Il bombo e l’elleboro
potremo fotografare: orchidea macchiata Abbiamo notato questa bella fotografia tra
(Dactylorhiza maculata subsp. fuchsii), quelle pubblicate dai nostri lettori su
ofride pseudocornuta (Ophrys Instagram taggando @gardenia_magazine
holosericea), orchidea maschia (Orchis e #scuoladifotografia, perché ci ricorda il
mascula), orchidea farfalla (Anacamptis bombo (Bombus sp.) che abbiamo visto
papilionacea), Serapias vomeracea e bottinare nel freddo dell’alba su un elleboro
Serapias lingua, Ophrys bertolonii, Orchis (Helleborus niger) del terrazzo. Ellebori e bombi,
provincialis, Cephalanthera longifolia e fino a qualche anno fa non si sarebbero certo
Cephalanthera damasonium. Guardando incontrati, essendo i primi fiori invernali,
giù verso il mare lungo le pendici del i secondi insetti che in inverno svernano nel
Monte Fasce, non si vedono alberi. terreno. Ma si sa… il clima è cambiato. Altre
A coloro che si chiedono come mai, immagini di Carola su @le_api_di_carola.
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Invia le tue foto precisando il modello di fotocamera a corso Magenta 55, 20123 Milano fotogardenia@cairoeditore.it
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IL CASTELLO di PRALORMO
Scoprite una delle più affascinanti dimore del Piemonte, abitata dalla famiglia fin dal 1680.
All’interno del Castello di Pralormo sono proposti due diversi itinerari di visita; il primo dedicato alla vita quotidiana in un’antica
dimora tra cantine, cucine e camere da pranzo; il secondo a ‘‘Il trenino del Conte’’, un plastico ottocentesco sul quale corrono trenini
d’epoca in miniatura, attraversando gallerie scavate nei muri, stazioni, paesaggi e scali merci.
Il parco, di stile inglese e progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten contrappone alla mole del Castello l’altezza
di specie maestose quali i cedri, le querce e gli splendidi olmi. Una delle meraviglie del giardino inoltre è la fioritura a rotazione. I
sentieri si snodano con andamenti curvilinei, i colori degli aceri, dei cedri, dei pruni, dei tassi, dei tigli, dei lillà, delle spiree danno
sensazioni diverse al visitatore a seconda delle luci e delle stagioni.
Protagonista di una zona separata dal parco è la bellissima serra in vetro e ferro che ospita agrumi profumati, piccole piante da frutto
e orchidee rare, oltre ad una collezione di piante che offrono rare e preziose fioriture.
Nel parco storico del castello vi sono inoltre eleganti pertinenze a disposizione per matrimoni ed eventi, e alcune affascinanti e
accoglienti “Rural Suites”, case vacanza lungo il muro di cinta, nella cui recente ristrutturazione si è sviluppato il concetto di
riutilizzo di arredi e oggetti originali d’epoca che ricreano l’atmosfera fortemente evocativa del XIX secolo.
Il Castello con i due itineari di visita, il parco e la serra sono visitabili tutte le domeniche dal 3 maggio al 29 novembre 2020.
Ogni anno ad aprile il grande evento Messer Tulipano annuncia la primavera con la straordinaria fioritura di 100.000 tulipani nel parco.
Messer Tulipano 2020 è stato annullato a causa dell’emergenza del virus Covid-19
g ardenia 107
da leggere
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RI P E R R AG A Z Z A destra: Prunus
LI B I
‘Tai-haku’ nel
giardino
di Alnwick,
dove ogni primavera
si svolge una
commemorazione.
108 gard e n ia
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DIARIO DALL’ISOLA DI CAPRI
TESTO DI C ATERINA G ROMIS DI T RANA | ILLUSTRAZIONI DI M ASSIMO D EMMA
L
a collina alle falde del Monte Solaro è in combriccola della primavera non sono sopraffatti.
tripudio. L’Isola di Capri, immolata a icona Il Castello Barbarossa è stato teatro di pagine di storia ancora
dall’uomo, conserva pochi frammenti di natura vive nella memoria dell’isola: vicende di conquiste,
selvatica dove sia ancora possibile riconoscere distruzioni e resistenze contro le invasioni dal mare.
le parole che scrisse Edwin Cerio a metà del Baluardo di Anacapri, fu fondato e potenziato dai suoi
secolo scorso: «Sul fianco della montagna, nei abitanti a loro spese. Il nome che porta riconduce il castello ai
primi tempi della Creazione, fu inaugurata una mostra tempi delle incursioni saracene, poi il destino a tempi alterni
campionaria dei fiori spontanei dell’Isola, per comodità dei lo ha nobilitato e demitizzato, lasciato in balìa della
botanofili che non avevano il tempo di visitare tutte le vegetazione… fino all’arrivo di Axel Munthe. Il medico
stazioni della Flora di Capri». Abbiamo conosciuto uno di scrittore che adorava gli animali, nella Storia di San Michele
questi angoli un giovedì di aprile, raggiungendo il Castello ha dedicato pagine accorate a quel luogo un po’ da sogno
Barbarossa con una passeggiata organizzata dalla Fondazione e un po’ da incubo: «Durante sei settimane in primavera
Axel Munthe che ne è proprietaria e custode. Da Villa San e sei settimane in autunno, tutto il pendio del Monte
Michele un sentiero in salita tra ciuffi di cisti e caprifogli ci ha Barbarossa era coperto di reti, a partire dalle rovine del
condotti allo spettacolo del citiso spinoso che illuminava di castello sulla cima, fino al muro del giardino di San Michele,
giallo tutta la collina. Tra ciuffi bianchi di silene, qua e là un ai piedi della montagna. Era considerata come la migliore
tocco di viola: gli anemoni (Anemone hortensis) che qui postazione di caccia in tutta l’isola: spesso più di mille
fioriscono solitari già in gennaio, inseriti nella nutrita uccelli venivano presi lì in un sol giorno».
110 gard e n ia
Pagina a lato: il Munthe che lo
Monte Barbarossa, acquistò, è un’oasi
con l’omonimo protetta.
castello. A destra: un luì
Quest’ultimo dal grosso (Phylloscopus
1956 è sede trochilus), migratore
dell’Osservatorio a lungo raggio.
Ornitologico di Sotto: un anemone
Capri, mentre il stellata (Anemone
primo, grazie a Axel hortensis).
Erano i primi anni del Novecento e sull’isola fioriva un inizio, in collaborazione con il Gruppo Ornitologico Svedese,
lucroso commercio di uccelli presi nelle reti, che «imballati alla storia naturalistica recente: dal 1956 nel Castello
a migliaia in piccole scatole di legno, venivano spediti col Barbarossa ha sede l’Osservatorio Ornitologico di Capri. Fino
piroscafo a Marsiglia per essere mangiati con delizia negli al 1980 la sua gestione era di pertinenza esclusivamente
eleganti ristoranti parigini». svedese, poi entrarono nel merito anche gli ornitologi italiani,
«Gli uccelli! Quanto sarebbe stata più felice la mia vita sulla all’inizio attraverso la LIPU e in seguito inserendolo nelle
bella isola se non li avessi tanto amati! Amavo vederli campagne di inanellamento condotte dall’Istituto Superiore
arrivare ogni primavera a migliaia e migliaia... Ma venne un per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il
L
tempo in cui desideravo quasi che non venissero, avrei progetto Piccole Isole, che dura dal 1988.
voluto poter far loro un segnale quando erano ancora
lontani sopra il mare e avvertirli di proseguire con lo stormo a ricerca trova il suo filo conduttore nelle
di anitre selvatiche, alto nel cielo, diritto fino al mio paese piccole isole italiane, distribuite a partire da
lontano nel Nord, dove sarebbero stati al sicuro dall’uomo. poche decine di chilometri dalla costa africana
Non domandavano che di riposarsi per un poco dopo il fino alla Liguria. Qui, da Capri a Montecristo
lungo volo attraverso il Mediterraneo; la meta del viaggio, la a Giannutri a Ventotene a Palmaria, un giorno
terra dove erano nati e dove avrebbero allevato i loro stabilito di primavera suona un gong, e gli
piccoli, era ancora lontana! Venivano a migliaia...». ornitologi arrivano, a piccoli gruppi. Ogni gruppo ha un capo,
Tanto fece che alla fine ci riuscì: con l’appoggio della regina responsabile di quella che per un po’ diventa la “sua” isola, il
di Svezia, con la quale condivideva profondi sentimenti tra quale deve avere una conoscenza degli uccelli da atlante di
cui l’amore per Capri e per gli animali, Munthe acquistò il ornitologia, con in più la capacità di osservare e riconoscere
Monte Barbarossa e ne fece un’oasi protetta. Quando, alla sua quello che un disegno o una fotografia non possono spiegare.
morte lasciò Villa San Michele allo Stato svedese, il primo Dario Piacentini, da anni responsabile per l’Italia della
sovrintendente della fondazione istituita in suo nome diede stazione ornitologica di Capri, ci accoglie in quello scenario
spettacolare, mentre sta per liberare un luì grosso
(Phylloscopus trochilus) appena inanellato. L’uccello che
entrerà nel database della ricerca è capace di compiere un
viaggio di 7.000 chilometri per raggiungere il Nord Europa
dai luoghi di svernamento nelle foreste equatoriali dell’Africa.
I dati scientifici riguardanti informazioni sulle migrazioni
vengono raccolti qui da più di mezzo secolo e la dicono lunga
anche senza entrare nei particolari delle singole specie: sono
sempre meno numerosi gli uccelli che sorvolano Capri e si
fermano a riposare sul Monte Barbarossa, tutta l’isola
è costruita, la biodiversità compromessa. La civiltà del
turismo, complici i cambiamenti climatici, ha ottenuto quello
che Munthe si augurava per disperazione ai tempi del
commercio della caccia. A Capri per secoli ebbe sede un
vescovado interamente finanziato dalla vendita degli uccelli
presi nelle reti, ma anche se oggi il “vescovo delle quaglie”
non esiste più, tanti migratori alati stanno cambiando rotta.
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g ardenia 111
la luna di aprile A CURA DI S I L V I A B I L E T TA
La lunazione di primavera
Superluna anche
questo mese, la più
grande e luminosa
dell’anno perché
intercorrono solo poche
ore tra il passaggio della
luna al perigeo (alle
ore 20,08 del 7 aprile)
e il plenilunio (alle ore
4,35 dell’8 aprile). È la
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
lunazione di primavera,
che determina la
1 2 3 4
Pasqua e influisce sul mercoledì g iovedì venerdì saba
risveglio della natura:
la linfa incomincia a
muoversi, gli alberi da Piantate scalarmente Ringiovanite il È un giorno f
frutto si coprono di i gladioli: ogni 15 filodendro seminate il m
fiori, spuntano le foglie, giorni circa interrate tagliando il fusto se non l’avete
secondo quanto anche i cormi a 10-15 cm a 10 cm dalla base, fatto, zucchin
il vecchio detto ricorda gli uni dagli altri appena sopra zucca; conci
“Venga quando voglia, e copriteli con 10 cm un nodo fogliare, i fruttiferi, in
Pasqua viene sempre
circa di terra. e mantenete particolare i
con la foglia”. PRIMO
QUARTO inumidito il terriccio. frutti.
9 10 11 12 13
g iovedì venerdì sabato domenica
18 19 20 21 22
sabato domenica lunedì m artedì
27 28 29 30 1 ma
lunedì martedì mercoledì g iovedì vener
ASCENDENTE QUARTO
❋ I riquadri liberi sono un invito a scrivere note personali; annotate i lavori nell’orto e nel giardino: semine, vari
Istruzioni per l’uso di questo calendario
Secondo la biodinamica, la Luna, passando nel suo ciclo foglia (Cancro, Scorpione, Pesci) e frutto-seme (Sagittario,
di circa 28 giorni davanti alle 12 regioni zodiacali del cielo, ne Leone, Ariete): questi giorni sono propizi ai lavori riguardanti
capta le forze, le somma alle proprie e le riflette sulla Terra. Si rispettivamente i fiori, gli ortaggi da radice, da foglia e da
hanno così giorni fiore (quando la luna è in Gemelli, Bilancia, frutto. In alcuni periodi le influenze lunari sono perturbate
Acquario), giorni radice (Toro, Vergine, Capricorno), giorni (nodi lunari, Luna in perigeo) per cui orto e giardino riposano.
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5
5 6 7 8
to domenica lunedì martedì mercoledì
3 14 15 16 17
lunedì martedì mercoledì g iovedì venerdì
2 23 24 25 26
mercol edì g iovedì venerdì sabato domenica
2 3 4 5
rdì sabato domenica lunedì martedì
aggio
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ietà impiegate, risultati… ma non solo. giorni foglia giorni frutto giorni fiore giorni radice
molto facile facile difficile molto difficile
di aprile
Le pagine utili di Gardenia, da consultare, da collezionare
abbonamento
Rimborso assicurato. Chi per qualsiasi ragione dovesse interrompere l’abbonamento ha diritto al rimbor-
so dei numeri non ancora ricevuti.
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prenotazioni mostra
tel. 199.15.11.34
Riservato gruppi e scuole
tel. 0543.36217
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Biglietti
Intero € 13,00 - Ridotto € 11,00
Orario di visita
da martedì a venerdì:
9.30-19.00
sabato, domenica,
giorni festivi: 9.30-20.00
Lunedì chiuso.
13 aprile e 1º giugno
apertura straordinaria
www.mostraulisse.it
PRELIEVO DELLA
La chiamano “Monkey Mask” o “Swiss Cheese Vine”, per via TALEA
delle foglie forate che possono vagamente ricordare la faccia Si taglia uno stelo
di una scimmia o un formaggio svizzero, e che nei luoghi fogliare il più diritto
di origine, l’America Centrale e Meridionale, le consentono di possibile e lungo
resistere ai venti forti e di godere della luce del sole fin 25-30 cm, e se ne
dalla base. Monstera adansonii, di dimensioni più contenute schiaccia l’estremità
rispetto alla più nota e diffusa Monstera deliciosa, è una con un sasso, per
pianta a portamento ricadente che si può rendere facilitare l’emissione
rampicante usando piccoli supporti quali, per esempio, di radici laterali.
canne di bambù. Di scarse esigenze, si può moltiplicare per
talea in acqua, preferibilmente in primavera.
Le sue esigenze
2 INSERIMENTO IN ACQUA
Si pone la talea in un vaso
di vetro trasparente, con
Luce: Monstera adansonii ama la luce intensa e diffusa, ma al ciottoli decorativi o
riparo dal sole diretto. In estate può essere spostata all’esterno, sassolini sul fondo che talea in acqua
purché le venga riservato un luogo semi-ombreggiato. mantengono l’acqua più
Temperatura: quella ottimale è compresa tra 19 e 21 °C. limpida. Il vaso va poi
Non sopravvive con temperature inferiori a 12 °C e mal collocato in un luogo
sopporta le correnti d’aria fredda. Va posta lontano da luminoso, al riparo da fonti
termosifoni e condizionatori. di calore e correnti d’aria.
Terriccio: è indicato uno specifico terriccio per piante verdi Una volta emesse le radici,
ciottoli
da interno, miscelato con un 30 per cento di torba neutra di si può mettere a dimora la
sfagno e un 20-30 per cento di sabbia o argilla espansa, per talea in un vaso con
assicurare un buon drenaggio. terriccio oppure continuare
Innaffiature: Monstera adansonii va bagnata al bisogno, a tenerla in acqua.
attendendo che tra un intervento e il successivo il terriccio
asciughi bene. Il metodo ideale per innaffiarla è tenere
il vaso immerso per tre quarti in un catino con acqua •Flover
DOVE SI TROVA
Verona: strada Rodigina 94/b, Ca’ di David (Verona),
a temperatura ambiente per una ventina di minuti e lasciare tel. 045 8265021, info@flover.it, www.flover.it
poi percolare bene, osservando che non resti acqua nel Il garden center è associato a AICG (Associazione italiana centri di
sottovaso, in modo da evitare ristagni. giardinaggio, www.aicg.it)
Concimazioni: regolari, due volte al mese in primavera, con
un fertilizzante liquido azotato per piante verdi; una volta
•UnaQUANTO COSTA
pianta in un vaso di 13 cm di diametro costa circa 9 €; in un
al mese in tutte le altre stagioni, con un prodotto bilanciato. vaso di 16 cm di diametro 15 €, in uno di 19 circa 25 €.
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g ardenia 117
IN G IAR DIN O
DI MARIA CRISTINA ZAZA
DISEGNI DI LINDA PELLEGRINI
Allegre aquilegie
Facili da coltivare e rustiche, sono erbacee
perenni a vita breve che prediligono
la mezz’ombra e terreni freschi e drenati.
Si riproducono facilmente tramite semina,
da eseguire in questo mese per avere
ricche fioriture nella prossima primavera
Aquilegia Spring Magic
Come si coltivano
con i consigli di MARCO GREGGI DEI VIVAI CENTROFLORA
1 2 3
Le loro esigenze
Clima: rustiche, sopportano sino a -20 °C (Zona di rusticità 6B) e
soffrono le estati molto calde, quando il termometro supera 30 °C.
Esposizione: tollerano l’esposizione al sole diretto solo nelle
ore più fresche della giornata. Nei climi caldi devono essere
tenute a mezz’ombra.
Terreno: deve essere ben drenato, umifero e fresco.
118 gard e n ia
A. vulgaris alba A. vulgaris stellata ‘Nora Barlow’ A. Songbird
•UnaQUANTO COSTA
pianta in vaso di 14 cm costa 5 €.
14 cm
di Ø
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 119
I N G IAR DIN O L’ I N S O L I TA
da ricordare
120 gard e n ia
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I N G IAR DIN O L’ A L B E RO
DI MARIANGELA MOLINARI
ILLUSTRAZIONI DI MASSIMO DEMMA Pagina accanto:
1. Frutti di Malus
‘Royalty’ in via di
maturazione.
2. I fiori, riuniti in
mazzetti, sbocciano
in aprile, un po’
prima del fogliame.
Che siano da frutto oppure ornamentali, i meli sanno dare a giar- raggiunta, mentre sta per terminare, da un fogliame anch’esso
dini grandi e piccoli un immediato tocco di allegria: in primavera, porpora, incline a virare al mogano in estate e a un rosso più
quando diventano nuvole spettinate di colore bianco o dalle tinte sgargiante in autunno. «Questa è l’unica varietà di melo orna-
pastello; in autunno, quando compaiono i loro piccoli pomi e in mentale a mantenere un fogliame rossastro anche nei mesi esti-
inverno quando, cadute le foglie, questi frutti accesi restano a de- vi, a differenza di altre, come Malus ‘Liset’ o Malus ‘Rudolph’,
corare spazi verdi addormentati nel freddo e a nutrire gli uccelli. con foglie rosso porpora in primavera e in seguito verdi», dice
Tra le numerose varietà ornamentali è meno noto (e molto parti- Lucia Mazzarello, titolare del vivaio I Giardini e le Fronde a
colare) Malus ‘Royalty’, piccolo albero o arbusto che in aprile Serravalle Scrivia (Alessandria).
mostra un’insolita e accesa fioritura color porpora-violaceo, Autofertile ed efficace impollinatore nei frutteti, Malus ‘Royalty’
122 gard e n ia
Malus ‘Royalty’
Cultivar decidua di melo
ornamentale, presenta 1 2
una chioma a sviluppo
verticale in età giovanile,
più globosa, espansa Le sue esigenze con i consigli di LUCIA MAZZARELLO DEL VIVAIO I GIARDINI E LE FRONDE
e non particolarmente
densa in seguito. Raggiunge Esposizione: Malus ‘Royalty’ ama il pieno anche una pacciamatura spessa 5-6 cm con
un’altezza di 3-5 m
a seconda della zona e sole, ma nelle zone calde preferisce la paglia, foglie e resti di potatura sminuzzati,
una larghezza di 3-4 m. mezz’ombra. in modo da trattenere l’umidità. Dal terzo
Appartiene alla famiglia Temperatura: molto rustico, sopporta anno si bagna meno di frequente, ma in
delle Rosaceae. tranquillamente fino a -20 °C. Può invece modo che il terreno si mantenga sempre
CORTECCIA: di colore andare in sofferenza con il caldo intenso. fresco. Si innaffia anche in inverno, in caso di
brunastro, è rugosa e Terreno: cresce in qualsiasi terreno siccità prolungata.
senza peculiarità rilevanti.
FOGLIE: ellittiche, porpora
moderatamente fertile, fresco ma ben Concimazioni: non sono necessarie. Volendo,
in primavera, virano al drenato. nei primi due anni dall’impianto si può
mogano in estate e a un Messa a dimora: si può eseguire tutto intervenire con letame maturo in autunno
rosso più vivace in autunno. l’anno se la pianta è in vaso, ma il periodo e un concime biologico granulare in primavera,
FIORI: rosso porpora- migliore va da settembre a marzo-aprile. In per aiutare la pianta nell’allegagione
violaceo, compaiono in zolla, invece, è preferibile l’inverno. Si prevede (l’iniziale sviluppo dei frutticini).
aprile, prima del fogliame,
una buca leggermente sovradimensionata Potatura: va evitata se il melo è a dimora in
riuniti in mazzetti. Il
termine della fioritura, e si arricchisce il terreno con terriccio un luogo in cui abbia spazio per espandersi
che dura in genere una universale per renderlo più morbido; se il liberamente. In caso, invece, sia necessario
ventina di giorni, suolo è fortemente argilloso, meglio scavare contenere uno sviluppo eccessivo, a fine
coincide con l’emissione una buca più larga e profonda e versare sul inverno si tagliano le punte dei rami
delle prime foglie. fondo uno strato di ghiaia per favorire il dell’anno precedente, ma con grande
FRUTTI: piccoli pomi del drenaggio, oppure creare una “collinetta” con moderazione, dal momento che la fioritura
diametro di 1-1,5 cm, a
maturità sono di colore buona terra da giardino, in modo da tenere la avviene proprio su questi rami.
rosso molto scuro. pianta leggermente rialzata e favorire lo Moltiplicazione: per innesto in inverno.
Maturano nel corso sgrondo dell’acqua. Dopo la messa a dimora
dell’estate e persistono
anche dopo la caduta
si distribuisce in superficie letame maturo
o concime organico granulare. È possibile
•I Giardini
DOVE SI TROVA
e le Fronde: via Fabbriche 75,
delle foglie, fino a dicembre. miscelare al terreno micorrize, che aiuteranno Serravalle Scrivia (Alessandria),
Sono commestibili ma cell. 340 5697376, www.igiardinielefronde.it
aciduli: possono essere
la pianta a radicare e attecchire più
usati per la preparazione
di gelatine e marmellate
velocemente. Infine, si innaffia bene.
Irrigazioni: nei primi due anni dopo
•UnQUANTO COSTA
alberello in un mastello da 50 litri costa
assieme ad altri frutti. l’impianto, si irriga almeno un paio di volte 50 €; un esemplare più piccolo in vaso di 24 cm
a settimana nella stagione calda, prevedendo di diametro costa 20 €.
ha uno sviluppo contenuto e condizionato in gran parte dal le echinacee, purché in colorazioni chiare. In grandi giardini, inve-
clima: nelle zone collinari e fresche è molto più esuberante, tanto ce, questa cultivar si può accostare ad altre varietà di meli orna-
che raggiunge (e supera) 4 m, mentre in quelle calde resta più mentali dalle tonalità differenti, così da creare, in primavera,
basso. È estremamente eclettico in quanto agli utilizzi. «In pic- macchie di colore in gradazione». Se allevato a cespuglio, poi, Ma-
coli spazi lo abbiamo previsto come pianta singola, sposandolo a lus ‘Royalty’ si presta anche ad allestire piccoli viali. «Di recen-
spiree e Deutzia, le cui fioriture bianche e rosa vengono fatte risal- te, in un giardino collinare lo abbiamo usato per realizzare un via-
tare dal fogliame dell’albero», afferma Lucia Mazzarello. «Ma per- letto che conduce all’orto», ricorda Lucia Mazzarello. «In questo
fette compagne di esemplari isolati si rivelano anche le erbacee caso i meli formano una sorta di tunnel che può essere arricchito
perenni dall’aspetto leggero e selvatico, quali Gaura lindheimeri e alla base con piante da ombra come Hosta e Ceratostigma».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 123
NEL B O S C O
DI ALESSANDRO MESINI
Coloriamo le radure
con piante di camelia
Ambiente e terreno sono ideali per coltivare
questi eleganti e generosi arbusti. Dove e come
piantarli, concimarli, irrigarli e potarli
124 gard e n ia
vento. Il periodo migliore per l’impianto è l’autunno. A primavera, Nel sottobosco questo mese
quando le piante sono in fiore, si potrà scegliere la varietà
preferita, rimandando l’acquisto all’autunno. Largamente presente in terreni freschi e ricchi di sostanza
organica, in zone con piovosità diffusa ed estati non
Terreno e impianto eccessivamente calde o aride, Primula vulgaris, appartenente
L’unico segreto per coltivare con successo le camelie è la qualità alla famiglia delle Primulacee, è una erbacea perenne capace di
del terreno. Il bosco, caratterizzato da uno strato di terriccio dar vita a colonie dense e numerose. Ha foglie lunghe fino
organico fertile, a reazione acida o subacida, è l’ambiente a 15 cm e larghe fino a 6, strettamente obovate, che crescono
perfetto. Scavate una buca di buone dimensioni: per alloggiare a livello del terreno e su questo si allargano impedendo
una pianta posta in un vaso di 30 cm di diametro, sarà più che ad altra vegetazione di emergere. Le foglie sono rugose,
sufficiente una buca di 50 cm di lato e 50 cm di profondità. Ponete leggermente tomentose, con margine irregolare e dentato in
inoltre attenzione alla qualità del materiale di riempimento, modo approssimativo. Hanno una nervatura centrale ben
scartando scheletro, lenti di argilla e terreno sabbioso a tutto sviluppata, più evidente sulla pagina inferiore. I fiori, di un
vantaggio del terriccio di bosco. Sarà questo l’unico concime di delicatissimo colore giallo acido, singoli e portati da un corto
cui la pianta ha bisogno, materiale che funge anche da pacciame. peduncolo, si rinnovano nel tempo consentendo alla pianta
È importante, infine, posizionare il colletto dell’arbusto all’altezza di restare fiorita a lungo.
del piano di campagna, senza “affogarlo” nel terreno. Con piccoli fiori di colore viola più o meno scuro (raramente
bianchi), Viola odorata è la specie più conosciuta della famiglia
Cure colturali di appartenenza, quella delle Violacee. È presente al margine
Nel primo anno d’impianto le camelie devono essere bagnate in dei boschi, lungo le siepi, nei prati in ombra, dal piano fino a
modo da favorire un buon attecchimento, l’approfondimento nel 1.200 m di quota. Erbacea perenne, si diffonde formando
terreno dell’apparato radicale e l’irrobustimento della struttura. spesso un reticolo di piccoli cespi sparsi, grazie ai sottili stoloni
Per una pianta alta 1-1,5 m è necessario fornire circa 10 litri radicanti: le nuove piante fioriscono soltanto nel secondo
di acqua per innaffiatura, specie durante i periodi caldi. Le anno di vita, mentre nel primo formano una rosetta basale di
camelie amano i terreni freschi e possono quindi essere poste foglie dalla forma arrotondata e reniforme. I fiori,
lungo le sponde di un ruscello. Piante di accrescimento lento ma dall’inconfondibile e delizioso profumo, larghi da 1,5 a 2 cm,
costante, in condizioni favorevoli, crescono in media 15 cm l’anno. sono portati da lunghi e sottili peduncoli.
Evitate tagli e potature nei primi anni, intervenendo soltanto
a carico di rami spezzati o secchi. Una vera e propria potatura può
essere eseguita soltanto su soggetti già cresciuti e ben formati,
sempre al termine della fioritura. A eseguire una “potatura” di
contenimento delle camelie nel bosco potrebbero essere gli
ungulati presenti. Trattandosi di appartenenti alla famiglia delle
Teacee, le camelie sono piante dal gusto abbastanza dolce, capaci
di attirare gli animali selvatici, anche solo per curiosità e non per
un reale bisogno alimentare dettato da mancanza di pascolo.
da ricordare
I lavori nel bosco questo mese Esecuzione degli innesti e al margine della vegetazione Pulizia di scoline, fossati
sono fortemente influenzati sul castagno. Per effettuarli procedendo alla loro e corsi d’acqua. Eliminate
dalla quota del bosco attendete che il portinnesto eliminazione, compreso le eventuali ramaglie e gli
stesso, dall’esposizione e entri in vegetazione così l’apparato radicale, così come altri materiali che possano
dall’andamento stagionale. In che i tempi di formazione del a tagli sulle parti danneggiate. comprometterne, anche
montagna, sui versanti freddi callo siano più brevi e la Copertura delle cataste di parzialmente, la funzionalità.
e al Nord potremmo essere percentuale di attecchimento prima stagionatura. Posa delle cassette nido.
soltanto all’inizio della maggiore. Controllate che quelle Chi non avesse ancora
primavera, in condizioni Eliminazione degli realizzate lo scorso anno siano provveduto ricordi che questo
opposte già in stato arbusti secchi o rovinati. ancora ben coperte, nell’attesa è l’ultimo mese “utile” per
avanzato di vegetazione. Individuateli nel sottobosco di procedere al taglio. posizionarle nel bosco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 125
S U L T E R R A ZZO
DI M A R G H E R I TA L O M B A R D I
DISEGNI DI LINDA PELLEGRINI Dahlia ‘Hartenaas’
Colorate, allegre,
facili dalie
Splendidi fiori estivo-autunnali che sanno
d’antico, sono tornate di gran moda.
È tra questo e il prossomo mese di maggio
che vanno messe a dimora. Vi presentiamo
una selezione di varietà particolarmente
adatte al vaso, per le dimensioni contenute
Come si coltivano
con i consigli di CHRISTIAN SHEJBAL DEL VIVAIO FLORIANA BULBOSE
126 gard e n ia
Come mettere le dalie a dimora in vaso
miscela di terra
da orto, humus
apice della
radice tuberosa
2 MESSA A DIMORA
Disponete la radice
tuberosa della dalia
prescelta al centro del
vaso, con l’apice rivolto
verso l’alto, e copritela
colmare il vaso con altro terriccio,
fino a 2-3 cm fino ad arrivare
D. ‘Little Tiger’ D. ‘Crème de Cassis’ a 2-3 cm dal bordo.
Bagnate bene.
Le varietà da vaso
DALIE A FIORE SEMPLICE
‘Edge of Joy’: fiori eleganti di
DALIE GALLERY
‘Pablo’: fiori stradoppi, di
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Bulbose: via Silio Italico 20, Monte Porzio Catone (Roma),
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petali bianchi con striature
rosso amarena, alti 70-90 cm.
di giallo all’interno e alla
base delle ligule, leggermente
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radice costa da 2,20 a 3,99 €; sconti per l’acquisto di più radici.
‘Fire and Ice’: fiori molto incurvate verso il basso,
vivaci, di media grandezza, compatta, alta 50 cm. D. ‘Pablo’
ricchi di petali, bianchi striati ‘Monet’: fiori stradoppi, di
di rosso, alti 60 cm. media grandezza, bianchi con
riflessi porporino chiaro,
DALIE COLLARETTO centro e punte delle ligule
‘Hartenaas’: fiori molto più scuri. Varietà compatta,
graziosi e numerosi, piccoli, è alta 35 cm.
semplici, con una coroncina ‘Vincent’: di taglia piccola
di petaloidi rosa intenso, (30 cm) ma con fiori grandi,
alti 35-45 cm. stradoppi, arancione vivo
con sfumature più scure verso
DALIE DECORATIVE il centro delle ligule.
‘Crème de Cassis’: magnifici Dahlia Melody ‘Bolero’:
fiori stradoppi, di media compatta, ramificata, molto
grandezza, con ligule fiorifera. Fiori a pompon,
di un elegante viola sfumato piccoli, rosso acceso.
dai margini più scuri, alti 60- Dahlia Topmix: serie di
80 cm. cultivar alte 40-50 cm, con
‘Little Tiger’: fiori stradoppi, fiori graziosi, piccoli
piccoli, di colore rosa fragola e semplici, dai colori vivaci,
con punta dei petali sfumata rosa in ‘Pink’, rosso fuoco
di bianco. Molto compatta in ‘Red’, bianchi in ‘White’
e fiorifera,è alta 45 cm. e gialli in ‘Yellow’.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 127
S U L T E R R A ZZO NOVI T À
•Barone
DOVE SI TROVA
Coloriamo
di Nassa: viale
Europa accanto al
civico 57, Caluso (To),
In particolare con le varietà della serie ‘Cocktail’, che si fanno apprezzare anche in vaso
Non tutte le erbacee perenni, purtroppo, fiore. Le foglie sono di un bel verde brillan- Come si coltivano
sono adatte alla coltivazione in vaso, con te e la fioritura è, oltre che prolungata, Clima: i Geum resistono a temperature
grande rammarico di chi non ha la fortu- graziosissima e leggera, con corolle semi- minime invernali fino -15 °C e oltre.
na di possedere un giardino. Fra quelle doppie, dai colori sfumati e miscelati – co- Esposizione: sole pieno oppure, nei luo-
che invece vi si prestano, ci sono i Geum me appunto lo sono i cocktail di cui porta- ghi con estati molto calde, mezz’ombra
(Geum x hybrida), le cui corolle graziose no il nome –, o comunque dai toni chari. luminosa (l’deale e a est).
sbocciano in rade infiorescenze dalla me- Eccone in particolare quattro, predilette Terriccio: fertile, fresco, ben drenato.
tà-fine della primavera all’inizio dell’esta- da Bassino: Geum x hybrida ‘Alabama Vaso: in un contenitore largo 20-22 cm
te, evocando i prati e le rupi montane. Slammer’, con fiori giallo-oro e petali un una singola pianta può rimanere indistur-
Andrea Bassino, del Vivaio Barone di po’ arricciati; ‘Cosmopolitan’, un’armo- bata per almeno tre anni; in seguito va rin-
Nassa, instancabile ricercatore di piante nia di petali bianco crema, bordati e sfu- vasata oppure divisa.
particolari, raccomanda soprattutto la mati di rosa scuro; ‘Wet Kiss’, che presen- Irrigazioni: tali da conservare il terriccio
serie Cocktail (ogni varietà porta il nome ta corolle arancio albicocca, con mac- fresco. Tuttavia i Geum tollerano bene, an-
di un noto drink), piuttosto nuova in Ita- chioline rosso vermiglio chiaro; e ‘Gimlet’, che in vaso, eventuali colpi di secco.
lia, molto produttiva e adatta anche al che produce fiori di un delicatissimo giallo Concimazioni: è sufficiente sommini-
vaso: «Sì, perché le cultivar che ne fanno pallido. strare loro un concime complesso a lenta
parte sono sempreverdi fino ad almeno cessione a marzo e compost a ogni rinva-
-10 °C, compatte e di dimensioni piutto- so/divisione.
sto contenute, formando cespi che nel Taglio dei fiori: per prolungare la fioritu-
giro di alcuni anni arrivano a 30-40 cm e ra, tagliate man mano le infiorescenze ap-
fioriscono per almeno quattro settimane. passite, recidendo gli steli alla base.
Infine, pur amando il terreno fresco, Rinvaso e divisione: quando necessario,
sopportano i colpi di secco, che in conte- in febbraio-inizio marzo o in autunno, li si
nitore possono verificarsi per un solo at- trasferisce in vasi progressivamente più
timo di distrazione e per molte piante ri- grandi. Oppure, si procede alla divisione
sultano fatali». dei cespi: una pianta larga 20 cm potrà
Le cultivar della serie Cocktail hanno cespi essere divisa in due-tre porzioni, da collo-
di foglie alti 25 cm, 50-60 quando sono in Geum x hybrida ‘Gimlet’ care ognuna in un vaso.
da ricordare
Bulbose. Mettete a dimora Arbusti a fioritura precoce. ricco di potassio, per moltiplicate per divisione dei
quelle estivo-autunnali Se necessario, svecchiate sostenere la fioritura. cespi quelle a fioritura estiva,
delicate, come dalie e gladioli. e potate quelli a foglia Fiori annuali. Potete ormai gli ellebori già sfioriti e le
Innaffiature. Iniziate ad caduca, fioriti a fine inverno- seminare all’aperto, salvo graminacee ornamentali.
aumentate dosi e frequenza inizio primavera, come che in montagna, agerato, Talee erbacee. Potete
in base all’andamento della calicanto, kerria e forsizia. alisso, amaranto, calendula, moltiplicare tramite questo
stagione, alle esigenze delle Arbusti a fioritura centaurea, cosmea, papavero, sistema pelargoni, fucsie,
piante e alle dimensioni primaverile. Date loro un tagete e tutti gli altri. aromatiche, molti arbusti
e materiali dei vasi. concime a lento rilascio, Erbacee perenni. Diradate e e rampicanti.
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128 gard e n ia
SUCCULEN T E & C .
DI ANISSIA BECERRA
Sorprendente
rosa del deserto
È il nome con il quale è conosciuto Adenium
obesum, specie di origine africana, esigente
come le caudiciformi in genere, ma bellissima
Uno dei gli aspetti più affascinanti del mondo vegetale è la varietà
e la bizzarria degli adattamenti morfo-fisiologici messi in atto da
alcune piante per prosperare nei microclimi aridi con lunghi
periodi di siccità. Tra queste ci sono le caudiciformi, specie dotate
di un organo speciale, il caudex, in grado di immagazzinare
acqua e sostanze nutritive. Tra le caudiciformi più ricercate dai
collezionisti spicca Adenium obesum, una tropicale africana con Adenium obesum
foglie lucidissime e fiori magnifici, il cui caudex si sviluppa per il
30 per cento sopra il terreno e per il 70 sotto, e in ogni esemplare Consigli per gli acquisti
assume forma diversa. Ci svela tutti i segreti di coltivazione uno dei
maggiori esperti italiani, il botanico siciliano Agostino D’Amico.
Le piante moltiplicate da talea d’inverno). Nel Sud-Est
sviluppano negli anni radici asiatico sono state selezionate
Le sue esigenze ingrossate, ma mai un vero alcune varietà dai fiori
e proprio caudex: la talea ne spettacolari per forma e colori.
ESPOSIZIONE: sole diretto per almeno quattro ore nella stagione impedisce lo sviluppo. Negli Purtroppo, però, queste piante
vegetativa; preferire posizioni molto luminose e ventilate. esemplari da seme, al nei nostri climi vivacchiano;
TEMPERATURA: una pianta sana, ben coltivata e moderatamente contrario, il caudex si sviluppa inoltre, molte specie
fertilizzata, in substrato asciutto, resiste fino a 4-6 °C. Mai presto. Perciò, chiedete superselezionate per
scendere al di sotto di questo limite. In gran parte dell’Italia sempre al vivaista come è i fiori sono spesso innestate.
va protetta d’inverno in serra riscaldata o in casa; sverna stato propagato l’esemplare Il consiglio: privilegiate una
all’aperto soltanto lungo le calde coste siciliane (tenuta che volete acquistare. Inoltre, pianta da seme che sia bella
sempre sotto un porticato e riparata dalla pioggia). osservate bene la pianta: non tutto l’anno, non solo in
TERRICCIO E MESSA A DIMORA: la specie predilige un terriccio fatevi sviare dalla presenza di fioritura, non solo in
minerale all’80 per cento con un 20 per cento di torba di ottima radici ingrossate e intrecciate: vegetazione. Guardate
qualità; inoltre deve avere pH debolmente acido ed essere queste non sono il caudex! l’architettura complessiva
molto drenante, grazie all’aggiunta di pomice, lapillo o zeolite. Adenium obesum si adatta bene della pianta, l’equilibrio tra il
RINVASO: si rinvasa ogni tre anni circa per controllare l’eventuale alla coltivazione in vaso e caudex e le altre parti.
presenza di parassiti e rinnovare il terriccio, esponendo il caudex regala una bellissima fioritura E cercate di coltivare un
di 2-3 cm in più. I vasi migliori sono in terracotta non smaltata. prima ancora di formare le esemplare il cui aspetto non si
INNAFFIATURE: regolari e abbondanti (si bagna non appena il nuove foglie (alle nostre discosti troppo quello che la
substrato si asciuga). Quando la temperatura scende a 15 °C, latitudini, perde le foglie specie ha in habitat.
si diradano le irrigazioni fino a sospenderle in inverno.
g ardenia 129
NEL L’ O R TO
DI S I L V I A B I L E T TA
DISEGNI DI LINDA PELLEGRINI
Il fagiolo mangiatutto
Facile da coltivare, questo ortaggio fornisce
un raccolto dalle ottime qualità gustative.
Si semina scalarmente dalla fine di marzo ‘Anellino verde’
nelle regioni meridionali, altrove da aprile
a fine agosto, anticipando e posticipando tali
periodi in relazione all’andamento climatico
Lo sapevate che...
Lavori al terreno: il fagiolo mangiatutto, noto anche
come fagiolino o cornetto, ha un apparato radicale superficiale
per cui non è richiesta una lavorazione profonda del terreno,
che va invece livellato e ripassato con cura affinché
nell’irrigazione per scorrimento laterale l’acqua possa defluire
liberamente lungo i solchetti tra le file.
Modalità di semina: di norma il fagiolino si semina a dimora,
tuttavia non è raro trovare pianticelle allevate in vasetti singoli,
pronte per essere trapiantate, magari in vasi sul terrazzo. ‘Purple Queen’ ‘Marengo’
Epoca di semina: il fagiolino si semina a primavera quando
non si temono più gelate tardive (dalla fine di marzo nelle
regioni meridionali e da aprile altrove) fino a fine luglio-agosto. Le sue esigenze
Semine scalari: le semine sono in genere scalari, a intervalli
di dieci-quindici giorni, in modo da disporre dell’ortaggio per Clima: il fagiolo mangiatutto richiede temperature mai inferiori
tutta l’estate, anche se i risultati migliori si ottengono dalle a 14-16 °C, la temperatura ottimale è di 22-28 °C; sopporta
semine fatte nel mese di aprile. Per le varietà rampicanti, più una massima di 35 °C, oltre la quale è inibita la fioritura.
produttive e caratterizzate da un ciclo colturale più lungo, la Terreno: anche se preferisce terreni di medio impasto e freschi,
semina può anche essere fatta una volta sola, ad aprile-maggio. vegeta bene anche in suoli leggermente argillosi, ben strutturati
Concimazioni: le papilionacee (ex leguminose) traggono e privi di ristagni; si adatta anche ai terreni sciolti, se irrigui.
dall’aria la maggior parte del fabbisogno di azoto grazie Esigenze nutritive: sono utili apporti moderati, e anticipati,
all’azione del loro simbionte Rhizobium leguminosarum, presente di sostanza organica.
nei loro tubercoli radicali, per cui non è il caso di apportare Esigenze idriche: pur non essendo un forte consumatore
questo elemento, se non in terreni molto poveri. d’acqua, richiede di vegetare in un terreno sempre in tempera.
Tutori: i sostegni di cui le varietà rampicanti hanno necessità
(canne o reti di plastica sorrette da pali) vanno collocati
molto presto dopo la nascita delle piantine, che altrimenti
si adagerebbero a terra e ben difficilmente riuscirebbero
. . . i o f a c c i o c o sì
poi ad avvolgersi correttamente al tutore.
Irrigazioni: l’irrigazione è quasi sempre indispensabile per le Risemino se le piantine
colture a ciclo completamente estivo, soprattutto è importante tardano a nascere
la disponibilità di acqua quando le piante sono in fiore.
Consociazioni: i fagiolini crescono volentieri accanto Soprattutto se si sceglie una varietà nana che
a carota, cavolo, fragola, patata, pomodoro; non sopportano non richiede sostegni, la coltivazione del
invece i forti aromi delle agliacee. fagiolino dà ottimi risultati. Ho notato, tuttavia, che
Raccolta: il fagiolino è tanto più indotto a produrre altri fiori, regola indispensabile per la buona riuscita della semina
e quindi altri frutti, quanto più spesso viene effettuata la è la rapidità di germinazione per cui se per un motivo
raccolta, che deve avvenire quindi con cadenze ravvicinate qualsiasi le piantine tardano a nascere (magari perché il
(ogni due-tre giorni). La raccolta del fagiolino nano può iniziare terreno non è ancora sufficientemente riscaldato o il
già dopo 15-18 giorni dalla fioritura, mentre per i rampicanti periodo è piovoso) preferisco riseminare, anche se ciò
può essere effettuata dopo 50-60 giorni. comporta di tornare a lavorare il terreno.
130 gard e n ia
Le varietà
VARIETÀ NANE
‘Purple Queen’: varietà precoce,
produce baccelli di colore violetto
che vira con la cottura.
‘Prelude’: vigorosa varietà nana,
ha baccelli tondi, carnosi e senza
filo riuniti a grappoli di facile
raccolto; predilige semine precoci
e di fine estate.
‘Anellino di Trento’: varietà ben
conosciuta e ricercata dai
‘a cosse violette’ buongustai, ha baccelli ricurvi e
marmorizzati, carnosi e senza filo.
‘Telstar’: produce baccelli lunghi 18
cm, verde intenso, carnosi e senza filo
che maturano dopo 63-64 giorni.
‘Samoa’: varietà tra le più pregiate
‘Anellino di Trento’ per la lunghezza dei baccelli,
finissimi, teneri e di ottimo sapore.
CHI È: Phaseolus vulgaris, famiglia delle Papilionaceae. ‘Meraviglia del Piemonte’: una
ORIGINE: America Centrale e Meridionale. antica e migliorata varietà il
CARATTERISTICHE: erbacea annuale a radice fittonante,
cui baccello diventa giallo
conta varietà nane a fusto eretto e accrescimento
limitato e varietà rampicanti a fusto volubile
dopo la cottura; matura 60 giorni
e accrescimento indeterminato fino a 2-3 m di dopo la semina.
altezza. Le foglie sono composte, i fiori hanno
corolla papilionacea bianca o violacea, VARIETÀ RAMPICANTI
i frutti sono baccelli penduli. ‘Anellino verde’: produce baccelli
DURATA DEL CICLO VEGETATIVO: da 70 a 120 giorni. rotondi e anelliformi, carnosi e
‘Prelude’ senza filo; matura tardivamente
85 giorni dopo la semina.
‘Marengo’: varietà con produzione
Come si coltiva contemporanea lungo tutta la
pianta; i baccelli, gialli, sono larghi
lavorare a 30 cm affinare 2 cm e lunghi 18-20 cm; matura 65
di profondità il terreno giorni dopo la semina.
‘a cosse violette’: pianta alta
circa 2 m, resistente alle malattie,
seminare prospera bene anche in montagna
a postarella e ha una produzione precoce
1 2
5-6 grani
e abbondante di baccelli violetti
PREPARAZIONE DEL TERRENO SEMINA senza filo, di sapore eccellente. Il
Lavorate il terreno a circa 30 cm di Distribuite i semi a riga continua o colore violetto si trasforma in un
profondità, quindi affinatelo, a postarelle di 5-6 grani distanziate bel verde durante la cottura.
livellatelo ed effettuate un ripasso di 25-30 cm lungo solchetti ‘Bobis a grano bianco’ e ‘Bobis
prima della semina. distanti a loro volta 50-60 cm. a grano nero’: entrambe le varietà
producono baccelli rotondi,
carnosi, senza filo, che maturano
circa 70 giorni dopo la semina.
diserbare
a mano ‘Marconi’: produce baccelli larghi
o con un 2,2 cm e lunghi 16-20, piatti e senza
attrezzo filo, che danno un primo raccolto
78 giorni circa dopo la semina.
3 CURE COLTURALI
Le cure colturali consistono nel diserbo manuale o 4 RACCOLTA
•Fratelli
DOVE SI TROVA
Ingegnoli: via Oreste
Salomone 68, 20138 Milano,
meccanico, soprattutto nel primo periodo di La raccolta è tel. 02 580122273, 58013113,
accrescimento, nell’irrigazione e nella rincalzatura, scalare e avviene www.ingegnoli.com
necessaria per dare sostegno alle varietà nane. La ogni due-tre giorni, Graines Baumaux: tel. 0033
palatura è indispensabile per le varietà rampicanti. manualmente. 83158686, www.baumaux.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 131
N EL L’ O R TO I L F RU T T ETO
da ricordare
dolci frutti
basilico, bietola da coste
e da foglie, carota, cavolo
cappuccio estivo, cetriolo,
cipolla colorata, fagiolo,
Andiamo alla scoperta di un fagiolino, melone,
aggraziato alberello, generoso lattuga da taglio, porro,
di prugnette con il sapore prezzemolo, ravanello,
rucola, sedano, spinacio,
di una volta: Prunus cerasifera ‘Del Secchia’
zucca, zucchino. È tempo,
con l’eccezione di qualche
Originario del Caucaso e introdotto in Eu- no di colore: nella varietà ‘Del Secchia’, da località di montagna, di
ropa forse già in epoca romana, il mirabo- raccogliere a fine giugno e adatta al consu- ultimare la semina delle
lano (Prunus cerasifera) è una drupacea mi- mo fresco, la buccia assume una lucida colo- patate da conservare.
nore, in passato apprezzato per i frutti che razione rossa. Molto interessante anche la Trapianti. Da inizio mese
ricordano per l’aspetto grosse ciliegie e per varietà ‘di Nancy’ i cui frutti gialli puntinati mettete a dimora cavolo
il sapore le prugne. Oggi cresce nelle radure di rosso hanno sapore di miele. Questa va- cappuccio primaverile ed
allo stato selvatico, ma come fruttifero è rietà resistente alla moniliosi e perfetta per estivo, cipolla colorata,
pochissimo conosciuto; è invece ben nota confetture e pasticceria, dà i risultati migliori indivia, lattuga a cappuccio.
la cultivar ‘Pissardii’ impiegata per creare là dove c’è notevole escursione termica tra Da fine mese, basilico,
alberature stradali per il fogliame color giorno e notte; si raccoglie a metà agosto. cetriolo, melanzana,
porpora e la ricca fioritura a inizio primave- Il mirabolano si propaga per seme o per peperone e peperoncino,
ra. in Francia, soprattutto in alcune regioni, talea; cresce di solito in posizioni aperte e pomodoro, zucca, zucchino,
è ampiamente coltivato e i suoi frutti, le predilige suoli asciutti di media fertilità, piantine di fragola rifiorente.
mirabelle, prugnette sferiche dalla buccia adattandosi tuttavia a suoli diversi. Rusti- Cura alle piante. Diradate
lucida di colore giallo più o meno tinteggia- co, resistente a molti parassiti, usato le piantine troppo fitte;
to di rosso, poco succose ma dolci e molto spesso come portinnesto per la sua parti- rincalzate fave, piselli e, in
profumate, sono assai apprezzate. colare capacità di adattamento ai terreni e genere, tutte le colture a file
Alto fino a 6-7 m, il mirabolano ha porta- per la spiccata affinità con molte specie di che abbiano superato 20
mento espanso e chioma aperta, non trop- drupacee, è un albero generoso di frutti cm di altezza; pacciamate il
po fitta; le foglie sono alterne, ovoidali e se- dal sapore antico. Un albero da riscoprire. terreno prima del trapianto
ghettate, decidue. I numerosi fiori, bianchi e del melone; predisponete
solitari, sbocciano molto precocemente:
sulle colline monferrine, quest’anno, a metà
•Maioli
DOVE SI TROVA
Piante: via Castello Salvaterra 5,
i tutori di fagioli rampicanti
mangiatutto e da sgusciare;
febbraio, assieme al mandorlo. I frutti sono 42013 Salvaterra (Reggio Emilia), tel. 0522 in vista del trapianto
drupe dapprima verdi che maturando muta- 840773, www.maiolipiante.it del pomodoro sistemate
i pali di sostegno
e collegateli con fili di ferro.
NEGLI ORTI DI PACE Terrazzo. Nei contenitori
predisposti allo scopo
Profumo di glicine seminate ortaggi da foglia,
Il glicine fiorisce in questo periodo e con il suo profumo segna l’inizio della bella stagione. secondo le vostre esigenze.
Pianta rampicante di grandi dimensioni, ha fiori a grappolo di colori diversi – viola, bianchi Frutteto. Sfalciate l’erba
o rosa. Il suo nome botanico è Wisteria, mentre il nome comune, glicine, deriva dalla parola negli interfilari e lavorate
greca “glycòs” che significa dolce, come sono appunto i suoi fiori. La specie più nota e coltivata superficialmente il terreno ai
è Wisteria sinensis, rustica e resistente, originaria della Cina, mentre viene dal piedi delle piante, dove
Giappone Wisteria floribunda. Ad accomunarle una particolarità: una si è utile (soprattutto per gli
attorciglia ai sostegni in senso orario, l’altra in senso antiorario. In autunno esemplari di impianto
producono grandi baccelli contenenti semi tondi e piatti; quando questi sono recente) formare una piccola
maturi, i baccelli si aprono con un piccolo schiocco, lanciando i semi a distanza. conca per l’irrigazione.
Messi in terra, ne nascerà in breve una piantina, ma attenzione: il glicine riprodotto
da seme impiegherà molti anni prima di fiorire, anche dieci. NADIA NICOLETTI www.ortidipace.org
©RIPRODUZIONE RISERVATA
132 gard e n ia
Luca Mercalli
Presidente
della Società
meteorologica
italiana, autore
di numerosi
libri e direttore
della rivista
Nimbus, coltiva
un orto ai piedi
delle Alpi Cozie.
L E P I A N T E D I PATATA AV V I Z Z I S C O N O : È I L M O M E N T O D E L L A R A C C O LTA
Simbolo e auspicio di provviste abbondan- verno al Meridione. L’optimum termico di mavera-inizio estate), in tal caso occorre
ti per l’inverno, la patata è così radicata germogliazione è intorno a 15 °C, e si irrigare prima che la pianta appassisca, se-
nella nostra cultura agro-alimentare che sconsiglia una piantumazione troppo gno di uno stress idrico ormai grave che
pare incredibile che si sia affermata sulle anticipata perché in caso di piogge ecces- penalizzerebbe la resa anche del 50-80 per
tavole d’Europa solo a metà Settecento, sive i tuberi possono indugiare sotto terra cento. Al contrario a fine ciclo vegetativo,
due secoli dopo l’importazione da parte dei aumentando la probabilità di fallanze. La con il decadimento della parte aerea, la
conquistadores spagnoli. Costoro la conob- pregermogliazione permette di ovviare a somministrazione di acqua è inutile e ri-
bero sugli altipiani semiaridi del Perù, do- tale inconveniente. Anziché interrarle, si schia di ritardare la maturazione. La pro-
ve le popolazioni precolombiane ne avvia- dispongono singoli strati di patate da seme duzione italiana, pur significativa, è esigua
rono la domesticazione diecimila anni fa in cassette in un locale asciutto e luminoso: in proporzione a quella globale: un milione
su montagne tropicali anche sopra i 3.500 in circa un mese i tuberi emetteranno ger- di tonnellate rispetto a 350 milioni, di cui
m, che suggeriscono le esigenze climatiche mogli verdi di 2-3 cm e saranno pronti per quasi un terzo in Cina. Per gli amanti dei
della specie. Benché amante di ambienti la messa a dimora; le piante si svilupperan- manuali vintage suggerisco La coltura delle
freschi e asciutti teme il gelo, infatti il no così in maniera più rapida, uniforme e patate dell’agronomo trentino Giulio Cato-
momento ideale per la semina (interra- sana, in una stagione in cui i ritorni di fred- ni, edito nel 1935 ma ripubblicato nel 2014
mento dei tuberi) corrisponde al diradarsi do sono meno probabili (lo “zero vegetati- da Pentàgora. Altrimenti il moderno La
delle gelate notturne, tra metà marzo e ini- vo” della pianta è a 6-8 °C), garantendo patata. Coltivazione, scelta delle cultivar e
zio aprile in pianura al Nord Italia, fine raccolti più abbondanti. I ristagni d’ac- post-raccolta (Edagricole, 2017). L’informa-
maggio-inizio giugno a 1.500 m sulle Alpi, qua sono dannosi, ma anche la siccità, zione specializzata è importante per il suc-
dove vegeta benissimo, anche in pieno in- specie in fase di tuberificazione (fine pri- cesso di un’avventura orticola.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
febbraio 2020 ● Con il febbraio più tiepido dal irruzioni di aria artica e le nevicate
in Italia
1800 in Italia è terminato uno degli a bassa quota, modeste le gelate
inverni a sua volta più miti nelle notturne anche in Pianura Padana e
lunghe serie meteorologiche con al contrario numerosi i pomeriggi di
2 °C sopra media a scala nazionale, caldo fuori misura soprattutto nelle
superato (a livello trimestrale) solo zone raggiunte dal vento di foehn:
da quello del 2006-2007. Il primato nuovi record di 27 °C il 3 febbraio a
Il più tiepido dal 1800, con 2 °C sopra media, di 13 anni fa è stato perfino battuto Torino e a Capo Bellavista (Sardegna
e anche molto secco, specie al Sud. Peschi in molte città del Nord, da Aosta orientale), di 25 °C l’11 a Termoli
e albicocchi sono fioriti con un mese di anticipo a Torino, Parma e Modena. Assenti le e di 26 °C il 24 ad Aosta.
134 gard e n ia
CLIMA & B OTAN IC A
DI MARIANGELA MOLINARI
TEMPERATURE E GIORNI
DI PIOGGIA AD APRILE
I dati riguardano il trentennio medio
di riferimento climatologico 1971/2000
TORINO
6 °C min/16 °C max
9 giorni
180 ore al mese
MILANO
8 °C min/18 °C max La primavera anticipata
8 giorni
177 ore al mese
risveglia 50 miliardi di api
Le giornate di sole e le temperature decisamente al
BOLZANO
6 °C min/19 °C max di sopra della media protrattesi per tutto febbraio
7 giorni hanno risvegliato con un anticipo di almeno un
159 ore al mese mese le api presenti sull’intera Penisola. Secondo
il monitoraggio di Coldiretti, grazie al perdurare
FIRENZE del caldo (15 °C e oltre) dal milione e mezzo di
8 °C min/18 °C max alveari presenti in Italia sono uscite 50 miliardi di
9 giorni
192 ore al mese
api, pronte a ricominciare il loro lavoro di
bottinatura e impollinazione. Con il rischio, però,
ANCONA che un possibile ritorno del freddo non solo
7 °C min/18 °C max provochi gelate alle specie già in fiore, ma
ZONE DI RUSTICITÀ Le temperature 8 giorni addirittura faccia morire buona parte di questi
riportate a sinistra 177 ore al mese
sono relative alle zone
preziosi insetti. Il clima mite ha purtroppo favorito
ZONA TEMPERATURA climatiche Usda, anche il risveglio di parassiti alieni
USDA MINIMA ROMA
elaborate dal 10 °C min/18 °C max e la sopravvivenza, per esempio, della cimice
5A da -28,8 a -26,2 Dipartimento 8 giorni asiatica (Halyomorpha halys), che soltanto
dell’agricoltura 195 ore al mese nell’ultimo anno ha provocato danni per 740
5B da -26,1 a -23,4 degli Stati Uniti. milioni di euro a livello nazionale ai campi
NAPOLI e frutteti di 48mila aziende italiane.
6A da -23,3 a-20,6
9 °C min/19 °C max
6B da -20,5 a -17,8 9 giorni
189 ore al mese
7A da -17,7 a -15,0 Complice il clima, nascono
7B da -14,9 a -12,3
CAGLIARI banane made in Italy
9 °C min/19 °C max
8A da -12,2 a -9,5 6 giorni Banane made in Italy? Un frutto tropicale a km zero?
213 ore al mese I cambiamenti climatici hanno portato anche
8B da -9,4 a -6,7 temperature medie
minime e massime BARI
a questo, come sta dimostrando l’esperienza della
9A da -6,6 a -3,9 9 °C min/18 °C max Cooperativa Valle dell’Oreto, azienda agricola
numero dei giorni 6 giorni attiva a sud di Palermo, che alle proprie produzioni
9B da -3,8 a -1,2
con almeno 201 ore al mese tradizionali (agrumi, nespole, albicocche, mandorle,
10A da -1,1 a 1,6 un millimetro ortaggi…) ha aggiunto da qualche tempo anche le
di pioggia nel mese PALERMO banane, fino a contare oggi circa 3.000 piante di
10B da -1,7 a 4,4 12 °C min/19 °C max
Musa capriciosa e Musa x paradisiaca coltivate fuori
ore totali di 7 giorni
11 superiori a 4,5 serra. Le condizioni della vallata del fiume Oreto
soleggiamento mensile 219 ore al mese
erano già di per sé ideali in quanto a temperatura
QUESTA PAGINA È REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON WWW.NIMBUS.IT, e umidità, ma negli ultimi anni il clima si è fatto
IL PIÙ AUTOREVOLE PORTALE ITALIANO DI METEOROLOGIA. sempre più favorevole, fino a trasformare una
coltivazione di tipo familiare in una più intensiva.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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g ardenia 135
2020
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DI C INZIA T OTO
Il vivaio è un bosco
in miniatura
Le aziende che coltivano piante danno un contributo
importante in fatto di assorbimento di anidride
carbonica e altri gas serra. Inoltre producono ossigeno
Piantare alberi è il modo migliore per Firenze. I dati sono i seguenti: un ettaro granché. E nemmeno un oliveto: 400
ridurre inquinamento e surriscaldamento, di vivaio in piena terra sequestra ogni piante a ettaro non sono niente rispetto
le due principali emergenze che affliggono anno oltre 7 tonnellate di CO2 e libera tra alle circa tremila di un vivaio. Sa far
il pianeta. Alla luce di questo dato, le 6 e le 9 tonnellate di ossigeno. I vivai meglio soltanto il bosco, che è un
è possibile quantificare i benefici per Mati, occupando una superficie di circa concentrato di alberi in crescita,
l’ambiente generati da chi gli alberi li 30 ettari, sequestrano in media ogni dunque di sequestratori di CO2.
produce? Se lo sono chiesto a Piante anno circa 250 tonnellate di CO2, mentre Tra i dati riportati dallo studio (una sintesi
Mati, vivaio pistoiese attivo dal 1909. Da la quantità di ossigeno liberato è di circa è consultabile sul sito www.piantemati.
sempre sensibili ai temi della sostenibilità, 182 tonnellate». Per sequestro si intende com), c’è anche quello che riguarda il
i titolari hanno commissionato uno la quantità di anidride carbonica che la confronto tra le emissioni medie di CO2
studio al Centro Servizi Agro Ambientali pianta assorbe dall’atmosfera per prodotte a metro quadrato, ogni anno, dal
e Forestali di Pistoia (Cesaf), che ha trasformarla in biomassa. Non tutte le vivaio Mati (1,7 kg) e quelle delle industrie
calcolato quanta CO2 sequestrano gli specie sequestrano nello stesso modo: tessile (550 kg) e della carta (3.327 kg).
alberi del vivaio, quanto ossigeno alcune ci riescono meglio perché «È vero che i vivai impiegano tanta acqua,
restituiscono e in che misura le piante crescono più velocemente e sono più plastica per i vasi, concimi, fitofarmaci,
coltivate riducono gli inquinanti e la longeve. Anche il confronto con gasolio per i trasporti, energia elettrica»,
temperatura. «Siamo partiti da due dati l’agricoltura vede i vivai in testa: un commenta Francesco Nicese, «d’altra parte
fondamentali», dice Federico Di Cara, campo di mais o di grano non sequestra le attività dell’uomo sono sempre più o
agronomo del Cesaf, «elaborati a partire meno impattanti, anche se indispensabili.
da alcuni studi del professor Francesco In alto: veduta aerea alberi e arbusti. Ma non c’è dubbio che tra tutte le attività
Nicese, del Dipartimento di Scienze di uno scorcio dei Per il 70 per cento produttive, l’ordine di grandezza con cui i
e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Vivai Mati a Pistoia, la produzione vivai immettono CO2 in atmosfera sia fino
Ambientali e Forestali dell’Università di specializzati in è in pieno campo. a mille volte inferiore».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
g ardenia 137
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DALLA TERRA ALLA TAVOLA
TESTO DI S AMANTHA G AIARA | FOTO DI A NGELO F AUSTO L O B UGLIO
L’erba che fa
bene alla voce
Apprezzata dai cantanti per i suoi positivi
effetti, l’erìsimo è una erbacea
annuale spontanea in tutta Italia, dal
gusto gradevolmente amaro
e pungente. Che regala carattere ai piatti
S
i acquista secco per preparare tisane che
migliorano il tono della voce. Ma in pochi
sanno che l’erìsimo fresco ha un interessante
sapore amarognolo e pungente, simile a quello
della senape. Sisymbrium officinale, o Erysimum officinale
— questi i suoi nomi scientifici —, è una erbacea annuale
spontanea in tutta Italia negli incolti e lungo sentieri
e strade, che si può coltivare. Rustico e poco esigente,
si semina in marzo-aprile in pieno campo, anche in
terreni poveri. Innaffiato e concimato senza esagerare,
crescerà fino a un metro di altezza e tra maggio e luglio
schiuderà piccoli fiori gialli, seguiti da frutti (silique)
che aprendosi liberano i millimetrici semi. Oltre al gusto
particolare, l’erìsimo ha molte proprietà, come ha
dimostrato un recente studio dell’Università degli Studi
di Milano (vedere box a pag. 148). L’intera pianta
infatti contiene glucosinolati, composti idrosolubili
amarognoli ricchi di zolfo, decongestionanti della
mucosa faringea. Masticando foglie, fiori o frutti
dell’erìsimo i glucosinolati si trasformano in isotiocianati
volatili che producono in bocca e nel naso un
improvviso e gradevole effetto pungente. Da
sperimentare nei piatti proposti nelle pagine seguenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ggardenia
ardenia 139
Roberto Di Mauro,
docente dell’Istituto
l’erìsimo ESECUZIONE
facile
PREPARAZIONE
10
minuti
COTTURA
20
minuti
NOME BOTANICO: Sisymbrium
officinale o Erysimum officinale.
NOME COMUNE: erba dei
cantanti, senape selvatica.
FAMIGLIA: Brassicaceae.
DIFFUSIONE: cresce in tutta
Italia, da 0 a 1.000 m di
altitudine, lungo sentieri,
strade e negli incolti.
CARATTERISTICHE: erbacea
annuale può raggiungere
1 m di altezza e ha radice
fittonante. Da maggio
a luglio produce fiori di
colore giallo chiaro seguiti da
frutti (silique) contenenti
numerosi piccolissimi semi.
Fiori, frutti e semi sono
apprezzati per il sapore
amarognolo e pungente
e si impiegano da tempo nella
medicina popolare per
migliorare la voce.
140 gard e n ia
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142 gard e n ia
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144 gard e n ia
STOP AL
RAGNETTO
ROSSO
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Sapone molle è efficace
anche contro gli afidi e
svolge un’azione
pulente che elimina
melata e fumaggine. Va
usato ripetutamente
nelle ore più fresche.
COCCINIGLIE,
ADDIO
Ottenuto dalla
spremitura a freddo
dei semi di lino, l’Olio
di lino va nebulizzato
ripetutamente anche
sulla pagina inferiore
delle foglie, sempre
nelle ore più fresche.
PER UN’ALTA
PROTEZIONE
Preparato consentito in
FORTIFICANTE LE VIRTÙ agricoltura biologica,
NATURALE DEI VEGETALI Polvere di roccia
Ad alta concentrazione, Con estratti di aumenta le difese delle
Zolfo Flow favorisce la echinacea, tormentilla piante nei confronti
fotosintesi clorofilliana e aloe, Cifo Blok della mosca della frutta
e la sintesi di proteine. fortifica i tessuti delle e crea una barriera
Impiegato su peschi piante e inibisce lo anche contro nottue
e albicocchi, svolge sviluppo di malattie e cavolaie.
una efficace fungine come l’oidio,
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g ardenia 145
IL VIVAIO RACCONTATO
TES TO E FOTO DI MIMMA PALLAVICINI
Annuali e perenni
multicolori
Le coltiva, nella sua azienda fuori Lucca,
Sandro Del Carlo, che si tratti di varietà classiche
e sobrie o di novità dalle sfumature accese
S ANDRO D EL C ARLO
Floricoltore per tradizione di famiglia,
è titolare da trent’anni dell’azienda
agricola che porta il suo nome, situata
a Porcari, presso Lucca, e specializzata
in novità da fiore stagionali.
146 gard e n ia
Le varietà
Colori
per l’estate
I fiori di tendenza
quest’anno sono rosa
carico, un colore che
è facilmente associabile Pelargonium ‘Hot Pink’.
al bianco crema o al rosa Della serie Joker, questo
chiaro per un effetto pelargonio parigino
caldo ma sobrio, ha un magnifico colore
al blu e al giallo per rosa intenso. Portamento
rafforzare una scena compatto e fioritura
allegra e pop, al viola eccellente al sole
e al porpora per chi e a mezz’ombra. Ideale
sa osare le tinte forti per cesti appesi e come
in pieno sole. copertura di fioriere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La passione per il bello.
Antiquariato, dal 1972, è il punto di riferimento per tutti gli appassionati che non rinun-
ciano alla bellezza del passato raccontata da una rivista di assoluto prestigio e qualità. Su
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gli oggetti che hanno fatto la storia dello stile. La passione per il bello si rinnova ogni mese.
progettiamo
il balcone
M ARGHERITA L OMBARDI
Agronomo e giornalista,
collaboratrice di Gardenia da molti
anni, parla di piante e giardini
attraverso articoli, libri, giornate di
studio, corsi di giardinaggio.
DI M ARGHERITA L OMBARDI | FOTO DI D ANIELE C AVADINI
❥ 1 cassettina di
legno decorato, di
18x35xh14 cm:
8,90 €.
❥ 1 vaso in listelli
di legno di 12 cm di
diametro, alto
17 cm: 12,99 €.
❥ 3 Iris reticulata in
vaso di 12 cm di
diametro: 3,99 €
l’uno.
❥ 1 Matthiola incana
a fiore doppio in
vaso di 14 cm di
diametro: 4,99 €.
Totale: 38,85 €.
Tutto in vendita
da Agricola
Home&Garden, via
Pisna 1, Varese,
35 cm
55 cm
Neoromantico in viola
pieno
sole
Perenni a vita breve, le violacciocche profumano d’antico. Una
varietà color porpora si sposa con piccole, eleganti iris blu. Il legno
acqua chiaro dei vasi e i sassolini grigi evocano i giardini di un tempo
media
manutenzione: innaffiate solo quando il terriccio si asciuga, concimate ed eliminate i fiori appassiti. Quando le foglie
delle iris sono ingiallite, interrompete le innaffiature sino alla primavera successiva. Accorciate le violacciocche.
Se il vostro balcone ha bisogno di qualche nuova e buona idea, mandate le fotografie scrivendo a: gardenia@cairoeditore.it
g ardenia 149
progettiamo
il giardino
G IULIO C RESPI
Architetto paesaggista, vive e lavora
in Sicilia. Consulente per lo Studio
di Renzo Piano, è socio fondatore
dell’AIAPP e promotore del Parco
degli ulivi millenari a Noto (Siracusa).
DI G IULIO C RESPI | DISEGNI DI D OINA T URTURESCU
Un muro da nascondere
Per non sottolineare la linearità della parete, la soluzione
è una siepe articolata in contrafforti e ornata da vasi con fiori
Immagino il dispiacere nel vedere il suo proprietà non è fattibile. Ho pensato
giardino trasformato in un cantiere così a una soluzione che possa mitigare
e poi assistere alla crescita di un muro tutto l’anno la presenza della parete:
che nel tempo tenderà a degradarsi una lunga siepe di Elaeagnus pungens,
«Recentemente hanno costruito un garage e ingrigirsi. Nonostante sia in una zona arbusto sempreverde alto 3-4 m,
con una parete adiacente al confine marginale del giardino, occorre ricorrere leggermente spinoso, rustico e di facile
del mio giardino, proprio di fronte alla a una schermatura che, vista la vicinanza coltivazione, moderatamente resistente
finestra della mia cucina. Davanti al con la sua abitazione posta a non più alla siccità e veloce nella crescita. I suoi
muro c’è un ciliegio, il cui tronco si trova di 5 m, non può essere articolata giovani ramoscelli sono coperti di una
a 2,30 m di distanza. Spero in un suo e complessa. D’altra parte un rimedio peluria prima marrone e poi argentea
gradito suggerimento per nascondere
questa brutta parete o comunque per semplice, come la copertura del muro e le foglie, ovate e con margini ondulati,
abbellirla un po’». con un rampicante veloce come l’edera, sono verde lucido sopra, argentee sotto.
SABRINA GALLI, CERMENATE (COMO) non è sufficiente e un abbellimento In autunno produce piccoli fiori bianchi
con fioriere sopra il muro di un’altra e profumati, seguiti da frutti ovoidali.
❋ Vicino alla siepe, concluderà il confine una pergola con uva fragola, ingentilita
1. Arbusto
esistente.
2. Siepe di eleagno.
3. Vaso con
ortensie, bulbi
a fioritura
autunno-invernale,
erica carnea.
4. Ciliegio esistente.
5. Lavanda.
6. Uva fragola.
7. Fico esistente.
4
6 6
1
mezzo
2 sole
2
3 3
5 5 acqua
5 poca
7
manutenzione
bassa
150 gard e n ia
le idee
Elaeagnus pungens ‘Hosoba-fukurin’. Hydrangea arborescens Sweet
Arbusto sempreverde alto 2 m, fiorisce Annabelle. Ortensia dagli steli fiorali
in autunno con piccoli fiori profumati. Una robusti ed eretti anche sotto la pioggia,
pianta in vaso di 24 cm costa 25 €. in fiore da giugno a ottobre. Una pianta
• DOVE SI TROVA : Vivaio Eredi di Carlo in vaso di 18 cm costa 15 €.
Consonni, Erba (Como), tel. 031
6490583, beatrice.consonni@alice.it
• DOVE SI TROVA : Pollici Rosa, Pistoia,
cell. 335 5242534, www.pollicirosa.com
8,80 m 1
1 6
5,50 m 2 2 5 5
3
garage del vicino 4
5
7
2m
profili a “L”
Volete un progetto di massima del vostro giardino? Mandateci fotografie e piantina, scrivendo a: gardenia@cairoeditore.it
g ardenia 151
progettiamo
il terrazzo
A DRIANA P EDROTTI
Garden designer, da diciotto anni
progetta e realizza giardini
e terrazzi nel pieno rispetto
dell’ambiente. Sul suo sito fornisce
anche consulenza online.
A CURA DI S AMANTHA G AIARA
8
5 la mezzaluna in muratura del parapetto,
poco apprezzata dai proprietari,
trasformandola in un sobrio punto
focale. Alcune lampade sferiche
9 9 appoggiate a terra diffondono una calda
10 7 luce soffusa, che rende l’atmosfera
8 8
accogliente anche la sera.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
8m
152 gard e n ia
le idee
Il divano. Garden Easy, del marchio La lampada. Realizzata in polietilene,
svedese Röshults, è un divano a due posti Globo Out di Slide è una lampada sferica,
con struttura in acciaio verniciato a polveri disponibile in molte dimensioni. Il modello
in colore antracite e frassino trattato più piccolo ha diametro di 25 cm e costa 119
termicamente. I cuscini sfoderabili sono in €, mentre il più grande misura 200 cm di
tessuto grigio chiaro o grigio scuro. Lungo diametro e costa 3.525 €. Monta lampadine
162 cm, largo 86 e alto 60, costa 3.700 €. Led o a basso consumo, da 3 a 185 watt.
A giugno è così
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g ardenia 153
LA NOSTRA MOSTRA-MERCATO
DI MIMMA PALLAVICINI
Questo è il momento
di sostenere i vivaisti
Hanno preparato per mesi le piante che non potranno vendere
alle mostre-mercato di primavera. Ma possiamo acquistarle Helleborus x hybridus Loren
a distanza. Ecco, a titolo di esempio, qualche suggerimento Althea Vivai
154 gard e n ia
Le piante in offerta
per ogni zona d’Italia. Foglie piccole cinque-sei anni per dare i primi frutti. Completamente rustico, vuole terreno
arrotondate, aspetto cespuglioso, legnose Inoltre, rispetto ad altre varietà che fertile, fresco e ben drenato e una
alla base. Per le tonalità delle loro corolle producono frutti solo per un periodo di posizione soleggiata. Offerto in vaso di
si prestano a essere usate vicine nelle tre settimane, questa produce bacche da 3,5 litri e alto 50-80 cm, costa 14 € più le
aiuole o in grossi contenitori. maggio a settembre. I frutti sono molto spese di spedizione.
In vendita presso il vivaio (nel rispetto ricchi di vitamina C e vitamina K, Dennis Botanic Collection: Dogliani (Cuneo),
consapevole delle regole per l’emergenza apportano ferro, potassio e manganese - www.dennisbotanicollection.com
sanitaria) e per corrispondenza a 8 e sono ottimi in marmellata e
ciascuna (vaso16 cm di diametro) più 15 macedonia. Vuole pieno sole e terreno Le clematidi di Anna Peyron
€ di spese di spedizione. fresco e be drenato, moderatamente Famoso per le rose, il Vivaio Anna
Le Essenze di Lea: Spianate (Lucca), fertile. Resiste sino a -20 °C. Una pianta Peyron per questa primavera ha deciso
tel. 0583 20646, cell. 329 0850986, a 14 € più le spese di spedizione. di promuovere soprattutto le clematidi
www.leessenzedilea.com Il susino da spiaggia (Prunus della sua ricca collezione. Dice Saskia
maritima) è un arbusto alto 1,2 m, Pellion: «Le Clematis sono più facili da
Altri frutti di Dennis Botanic originario della costa orientale degli Stati spedire e da abbinare alle piante ormai
Collection da conoscere Uniti. A primavera inoltrata si ricopre di adulte dei giardini o dei terrazzi». E
Proseguendo nella sua ricerca di frutti numerosi piccoli fiori bianchi che gli aggiunge: «Alle Clematis non chiedete
esotici o inusuali coltivabili nei climi conferiscono un pregevole effetto nulla, saranno loro a regalarvi molto.
italiani, Dennis Botanical Collection ornamentale. Durante l’estate si formano Sono piante “anarchiche”, ma per questo
lancia questa primavera moltissime piccoli frutti dalla colorazione bluastra non rinunciate a coltivarle. Il ruolo
novità. Noi abbiamo scelto le seguenti. che giungono a maturazione completa ideale lo svolgono associate ad altre
Il gelso nano (Morus rotundiloba), a inizio settembre. I frutti del Susino da piante o arbusti: le rose innanzitutto,
chiamato anche mojo berry, è una nuova Spiaggia oltre al consumo allo stato i sempreverdi, altri rampicanti
varietà di gelso (1-2 m di altezza) fresco servono per confetture e gelatine. come edera, Trachelospermum eccetera».
ottenuta di recente in Giappone a opera Hanno diversi benefici per l’organismo Saskia dice che le clematidi sono
di Hajime Matsunaga. Entra in grazie al contenuto di amigdalina e “impareggiabili compagne”, basta non
produzione in giovane età, a differenza prunasina che stimolano la respirazione scegliere quelle eccessivamente vigorose
delle specie che invece impiegano e migliorano la digestione. e invasive come C. montana,
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Piante da interni ed esterni
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156 gard e n ia
Le piante in offerta
e A. prunifolia, che è l’incrocio tra le infinite declinazioni», dice Monica Ratto, promotore e anima della manifestazione
prime due. Si tratta di arbusti eretti, specialista di lavande ad Albenga con il sin dagli esordi, fioriranno in vivaio
pollonanti, che fioriscono in tarda marito Angelo Paolo. «Abbiamo pensato o nel giardino di chi le vorrà ricevere per
primavera portando corimbi di piccoli fiori di fare la promozione “Adotta una corriere. La scelta di Italo e Leo:
bianchi o leggermente sfumati di rosa, lavanda, anzi quattro”. I clienti potranno Hemerocallis ‘Pink Damask’, un fiore
seguiti da bacche sferiche eduli rosso cupo scegliere quattro Lavandula stoechas, dal fascino antico. Storica varietà tra le
o viola-nero, del diametro di quasi 1 cm. a fioritura primaverile, oppure quattro più resistenti e vigorose, bel fogliame
Le foglie, ovali, in autunno assumono L. angustifolia a fioritura estiva. Tutte sottile ed elegante, steli con boccioli
vivaci colorazioni tra il porpora e il rosso- sono adatte a stare in vaso persino su un allungati. Perfetta per bordure. Per
arancio. I frutti, simili a mirtilli, maturano davanzale soleggiato in quanto di piccole questa iniziativa di Gardenia il vivaio
in autunno, sono commestibili, piuttosto dimensioni e a crescita contenuta. Il propone 5 cespi a radice nuda di questa
aspri e tannici al gusto, ma molto ricchi di costo delle quattro lavande compresa la emerocallis a 30 € spedizione inclusa.
nutrienti e proprietà antiossidanti. spedizione in tutta Italia è di 25 €. Si Vivaio I Campi: Milis (Oristano),
Contengono anche elevate concentrazioni possono acquistare più pacchi. www.vivaioicampi.it
di ferro, vitamina C, potassio e vitamina K, Vivaio Angelo Paolo Ratto: Albenga
acido chinico e fibre. Costo: a partire da 15 (Savona), cell. 335 537 3722, www. Agrumi toscani di Lenzi Vivai
€ con spedizioni a mezzo paccocelere 1 di vivaioangelopaoloratto.it «Grazie dell’opportunità che ci offrite»,
Poste Italiane. scrive Maurizio Lenzi dell’omonimo
Susigarden: Aiello Del Friuli (Udine), tel. Dalla Sardegna una Hemerocallis vivaio di Pescia, «in un momento
0431 973417, www.susigarden.com storica difficile: il lavoro primaverile con le
Doveva essere la ventesima edizione di piante di agrumi è per noi il principale
Adotta una lavanda con il vivaio “Primavera in giardino” a Milis a metà dell’anno. Per Gardenia abbiamo pensato
Angelo Paolo Ratto marzo e tutto era pronto. Invece è stata di promuovere una specie di “kit”
«Noi vorremmo che i giardinieri annullata all’ultimo momento. Le che comprende una pianta di limone
scoprissero le lavande in tutte le loro emerocallidi del vivaio I campi, ‘Carrubaro’ oppure ‘Femminello
L’ARTE
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I giardini possono migliorare il benessere, la salute spazio ben pianificato neutralizzerà l’inquinamento, farà
generale, fisica e mentale, delle persone. Questo volu- da barriera antirumore e ridurrà il consumo di energia e
me spiega in modo chiaro e con basi scientifiche perché di acqua. La pratica stessa del giardinaggio può aiutare a
questo accade. E spiega come massimizzare il beneficio tenerti in forma, oltre a tenere allenata la mente.
che si può trarre dai nostri spazi aperti, piccoli o grandi Il pluripremiato designer di giardini Matthew
che siano. Tramite un’attenta progettazione, la scelta Keightley e il direttore scientifico della RHS Alistair
delle piante più adatte e le tecniche di giardinaggio Griffiths mettono in comune le loro competenze per
rispettose dell’ambiente. scrivere un libro pratico, stimolante e ricco di idee
Le piante possono favorire il relax, potenziare il supportate dalle ultime ricerche scientifiche su giardini
sistema cardiovascolare e migliorare l’umore. Uno e benessere.
IL GIARDINO ECOSOSTENIBILE L’ E F F E T T O R I N F R E S C A N T E D E L L E P I A N T E
Secondo le previsioni sugli effetti del cambia- hanno una chioma più fitta. Da una ricerca spe- perfetta per ricaricarsi, mentre quelli più chiari e i verdi sono più rilassanti e tranquillizzanti,
ideali per l’angolo della mindfulness.
mento climatico, in futuro avremo ondate di rimentale americana emerge che l’ombra degli I colori saturi brillanti sono i più vivaci, I colori chiari, meno “puri”, di fiori
di tonalità viola misti a foglie verde
calore estivo più intense e frequenti. Non solo alberi riduce fino al 30% i costi del condiziona-
ed è stato dimostrato che sono quelli
che stimolano di più la vista. pallido creano uno schema rilassante.
rampicanti e tetti verdi contribuiscono a rinfrescarci. E UMORE vistosi in particolari punti del giardino come
punti focali. Progettate quelli perfetti per il vo-
Questo grafico spiega i rapporti fra i colori.
I tre colori primari, cioè colori puri che non
conseguente aumento di emissioni inquinanti di Le piante sui tetti rinfrescano la superficie dan- stro spazio prendendo come riferimento la ruo- si ottengono mescolandone insieme altri, sono Secondario Terziario
ta dei colori (v. p. a fronte). il rosso, il giallo e il blu, e sulla ruota si trovano Terziario Primario Versione più scura
anidride carbonica. do ombra, assorbendo e riflettendo l’energia Secondo alcuni studi, il colore ha un effetto sulle a intervalli equidistanti. Dalla parte opposta della tonalità,
a ciascuno vi sono i colori secondari (verde, a cui è stato
nostre emozioni, e le ricerche in corso hanno ri- Primario Terziario aggiunto il nero
Le superfici dure, come muri, pavimentazioni e strade, assorbono quasi tutto il calore del sole e di
arancio e viola), che sono una combinazione
solare, e traspirando. È stato dimostrato che, velato che non è semplicemente la tonalità del-
le piante a modificare l’umore. Uno studio tede- -B3)4EJTUSJCVJTDF di due primari. I colori terziari sono una
Terziario Secondario
Versione più chiara
della tonalità, a cui
VOEJBHSBNNBEJDPMPSJ
combinazione di colori adiacenti primari
Piante rinfrescanti
è stato aggiunto
notte lo restituiscono nell’atmosfera. Il cosiddetto effetto isola di calore fa aumentare la temperatura quando la temperatura esterna è compresa fra sco del 2017 ha messo in luce che la risposta
emotiva al colore è influenzata dalle sue tre di-
BCCJOBUJQSFDJTBNFOUFBPSJ
e secondari.
Mescolando un primario con il suo opposto Terziario
il bianco
Gli alberi e altre piante possono tornare utili. 15 e 30° C, quella interna sotto un tetto verde è
mensioni: tonalità (colore puro), saturazione (complementare) si crea il massimo contrasto,
(purezza o vivacità) e brillantezza (quantità di GSVUUJFGPHMJFQFSBJVUBSF mentre scegliendo colori alla stessa distanza
dell’aria. Le piante possono aiutare a rinfrescare le case e le città utilizzando una parte di energia Alcuni studi dimostrano che la chioma di un al- di 3-4 °C inferiore. Anche coprire le pareti ester-
luce riflessa). I partecipanti allo studio hanno ri-
sposto emotivamente più ai colori brillanti e sa- DIJIBVOHJBSEJOPBTDFHMJFSF
nella ruota si ottiene una sfumatura con effetto
più tenue. Per raggiungere uno stato di armonia, Secondario
JQJ·BEBUUJ
preferite colori adiacenti. Terziario Primario
turi che a quelli più scuri con saturazione me-
solare per trasportare acqua dalle radici alle foglie, e assorbendo, riflettendo e schermando la luce. bero riesce a bloccare fino al 90% dei raggi ne con rampicanti o installare una parete verde dio-bassa. Scegliete la combinazione cromatica
solari e ne devia alcuni usandoli per la traspira- (v. p. 170) può essere utile per mantenere freschi 100 101
zione (il processo di trasporto dell’acqua dalle gli edifici. Secondo una ricerca, un rampicante
radici alle foglie e l’espulsione sotto forma di sempreverde come l’edera rinfresca una faccia-
Le chiome fitte con alto
vapore acqueo). La sua ombra riesce a coprire ta soprattutto ombreggiandola, e la temperatu-
Radiazione solare indice di area fogliare Gli edifici e altre una superficie fino al 50% più ampia della ra di un muro coperto di edera risulta fino al I L G I A R D I N O C H E P ROT E G G E P I A N T E E I N Q U I N A M E N T O AT M O S F E R I C O
Gli alberi funzionano da (calore del sole) delle piante riescono a catturare le particelle inquinanti, dette particolati, eliminandole (Ribes sanguineum) esterna della foglia). Ne
sono esempi la tuia gigante
COTOGNASTRO
dall’atmosfera e migliorando localmente la qualità dell’aria. Potete sfruttare questa dote nel vostro
enormi parasole: bloccano TUIA (Thuja plicata) e il cipresso
(Cotoneaster franchetii)
GIGANTE Goldcrest (Cupressus
spazio esterno creando una barriera antinquinamento con alberi, siepi e arbusti. In caso di macrocarpa “Goldcrest”).
direttamente i raggi solari
(Thuja plicata)
Le persone sedute Il 20% dei raggi infrarossi scarsità di spazio, piante rampicanti, striscianti e pareti o tetti viventi possono essere un’alternativa.
e mantengono più freschi all’ombra di un albero viene assorbito
il terreno e gli edifici intorno. irradiano parte del loro
calore corporeo al
terreno più fresco. Ciò
Il terreno ombreggiato riduce la temperatura Un singolo strato di foglie LE FOGLIE Tutte le foglie trattengono piccole quantità di inquinanti atmosferici
ma, secondo alcuni studi, quelle tomentose, squamiformi, cerose e
da un albero raggiunge percepita di 7-15 °C assorbe di solito il 20% del C AT T U R A N O ruvide (v. p. a lato) sarebbero più efficaci. Una recente ricerca della
una temperatura fino calore solare che colpisce L E PA R T I C E L L E
RHS ha mostrato che la chioma del tasso accumula quattro volte
più particolato della fotinia, che ha foglie più lisce e rade. Analoga-
FOGLIE CEROSE
I particolati sono
a 12 °C inferiore la superficie. mente, la maggiore superficie delle foglie complesse è più funzio- catturati e inglobati
nello strato della
Il 30% dei raggi nale di quella di quelle semplici. La quantità che ogni pianta riesce cuticola cerosa che
a catturare dipende dalla concentrazione degli inquinanti atmosfe-
infrarossi viene rici, dalla velocità e direzione del vento e dalla temperatura.
circonda le foglie. Ne
sono esempi il tasso
FOGLIE RUVIDE
Le foglie con superficie ruvida
trasmesso attraverso (Taxus baccata),
l’agrifoglio (Ilex
hanno profili irregolari che
la superficie fogliare Perché è importante aquifolium) e il viburno-
aumentano la turbolenza dell’aria
attorno alla pianta, facendo
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 90% della po- tino (Viburnus tinus). fissare le particelle ai margini e
polazione mondiale respira aria inquinata. L’inquinamento è collega- TASSO (Taxus baccata)
ai solchi della superficie fogliare.
Ne sono esempi il biancospino
to ai crescenti livelli di malattie respiratorie, tumori, ictus, cardiopatie, (Crataegus monogyna), il carpino
diabete, obesità, demenza e morte precoce. Le particelle ultrafini comune (Carpinus betulus) BIANCOSPINO
sono le più pericolose: penetrano nei polmoni ed entrano nella circo- e la rosa rugosa (Rosa rugosa). (Crataegus monogyna)
20 21
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA NOSTRA MOSTRA-MERCATO Le piante in offerta
I peperoni
di Capriglio
Vi invio una fotografia dei
peperoni di Capriglio coltivati
sul mio terrazzo di Torino. Si
tratta di un’antica varietà
Scenografica piemontese, ora entrata a far
parte dei Presìdi Slow Food,
Stapelia molto rustica, vigorosa e non
molto alta; il suo frutto,
Mi piacerebbe sapere il nome di colore giallo o rosso, è di
della pianta che mi è stata dimensioni medio-piccole,
regalata qualche tempo fa ha tre sole costole ed è
e della quale vi allego una foto. croccante e dolcissimo. Sono
MARIA TERESA MONGIANO a disposizione per inviare i semi
a qualche appassionato. Clerodendrum thomsoniae
Gentile Maria Teresa, la pian- F IORENZO MIGLIORINI, TORINO
ta che le hanno regalato è L’arbusto tricolore
una Stapelia variegata, una Gentile Fiorenzo, la ringra-
succulenta originaria delle ziamo per averci segnalato Mi piacerebbe conoscere il nome della pianta di cui vi invio una
zone tropicali dell’Africa, ap- questa antica varietà e per la fotografia e sapere dove potrei acquistarla.
partenente alla famiglia delle sua generosità. Come lei ci ha FRANCESCA MENDOLIA
Apocynaceae. Produce bel- dimostrato, anche su un ter-
lissimi fiori piatti a forma razzo è possibile realizzare La pianta che l’ha incuriosita è un Clerodendrum thomsoniae, un ar-
di stella, vuole il sole pieno e un piccolo orto di qualità. busto originario dell’Indonesia, appartenente alla famiglia delle La-
un terriccio sabbioso e molto Chi tra i nostri lettori fosse miaceae. Semi-ricadente, è molto adatto alla coltivazione in vaso.
drenante. In primavera ed interessato ai semi potrà Teme il freddo, quindi in inverno va riparato. Lo potrà trovare, a
estate va innaffiata una-due chiedere a noi della redazio- partire da aprile, presso la Floricoltura Vivai Michelini a Borghetto
volte a settimana, per mante- ne i riferimenti del signor Mi- Santo Spirito (Savona), che ci hanno aiutato nell’identificazione.
nere il substrato leggermente gliorini. Buona coltivazione!
umido, ma privo di ristagni
d’acqua. In autunno e inver-
no si diminuiscono gli inter- Giardino dei lettori
venti, senza però sospenderli
del tutto, per non far avvizzi- Sono una vostra abbonata
da molti anni. Nel numero
re i fusti. La temperatura de-
422 di Gardenia (giugno
ve sempre essere al di sopra 2019) a pag. 144 ho letto
di 13 °C. un interessante servizio su
un esemplare di ortensia
antica, Hydrangea
In breve macrophylla ‘Sir Joseph
Banks’. Ne possiedo una
nel mio giardino a
Possiedo diversi vasi di crisantemi: vorrei sapere Cisterna d’Asti (At), dove
qual è l’esposizione più indicata per queste piante. fiorisce da oltre cento
anni. Vi invio alcune
GIANNA FRESU , C AGLIARI
fotografie.
SERENA G AROLA
Ovest o est in località calde e asciutte, schermandoli nelle ore
più calde ed eventualmente interrando i vasi fin quasi all’orlo Grazie Serena, è sempre un piacere avere da voi lettori
(previa creazione di uno strato di drenaggio sottostante), questi riscontri. Evidentemente lei e la sua famiglia avete
affinché non si surriscaldino; in località fredde, invece, a sud, saputo prendervi buona cura della vostra ortensia.
sempre ombreggiando quando il sole è molto intenso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
160 gard e n ia
InstaGardenia
A CURA DI M A R G H E R I TA L O M B A R D I
❤
(a lato una bella echinacea
fotografata da Evelina Moser
scattata quest’anno durante
il workshop a “Orticolario”).
La fotografia più vista nel mese di
febbraio è questo scatto, di Matteo
Carassale, raffigurante un
angolo di un delizioso terrazzo
milanese. Seppur piccolo,
sfoggia una rigogliosa
vegetazione, formata da
profumate piante
mediterranee, favorite dalla
particolare posizione.
Progettato dalla garden
designer Gheo Clavarino e
raccontato da Samantha
Gaiara, fa parte dello
speciale Terrazzi&Balconi,
allegato a Gardenia di marzo,
assieme ad altri nove lavori, firmati dai
migliori paesaggisti italiani e descritti
con dovizia di dettagli, spunti e
informazioni, per esservi utili. Siete sempre più numerosi, voi “lettori felici”
che, con i vostri post, ci dimostrate quanto vi
piaccia ciò che ogni mese ci impegniamo a
seguici su fare, con profonda passione e tanta curiosità.
Sapere che attendete Gardenia con impazienza e
gardenia_magazine la leggete con attenzione, ci riempie di gioia!
Le iris da amare
E’ questa una delle poche varietà di Iris ad avere La pianta è forte e molto fiorifera ed apre i primi
le ali completamente disegnate da un’appariscen- fiori all’inizio di maggio. Il suo impatto visivo è
te tigratura. Il colore di base di Drama Queen è molto forte ed abbinandolo con altri fiori giallo
un bel rosso mogano che sfuma al rosso cicla- saturo, il suo essere così “rock” diventerà mol-
mo, sul quale si dirama il disegno giallo intenso. to più apprezzabile. Prezzi a partire da € 8,00.
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(pag. 131). Nel bosco: Daniele Cavadini (pag. 132). Sul terrazzo: Gap, UMBRIA F&B Srl - Via Libertà 159
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A cura di
M ARCO M ARTELLA
Scrittore e giardiniere,
autore di pubblicazioni
sulla storia dei giardini,
P
robabilmente abbiamo tutti due o tre giardini che ci
accompagnano negli anni, che abbiamo eletto come
“preferiti” e a cui torniamo di tanto in tanto, magari solo con
il pensiero. Non sono necessariamente i più belli che abbiamo visto
e sarebbe vano cercare di elucidare le ragioni di tale parzialità. Forse
li abbiamo incontrati al momento giusto o forse hanno trovato le
parole che ci volevano. Fatto sta che gli restiamo fedeli, che siamo
felici di pensare che anche se intorno a noi tutto cambia loro sono
sempre là, che il passare degli anni non può che renderli più belli.
Per me il Bosco della Ragnaia, che l’artista americano Sheppard
Craige ha fatto e continua a fare a San Giovanni d’Asso, presso
Siena, è uno di quei luoghi. Al punto che ricordo esattamente le
sensazioni provate quando l’ho visitato un po’ per caso la prima
volta, anni fa. È essenzialmente una vallata coperta di antichi lecci in
cui s’incontrano, lungo i viali o nelle radure, sculture sorprendenti,
frasi spesso enigmatiche incise nella pietra, misteriosi recinti di pali
dipinti… È un giardino che ha un’aria antica, quasi “intemporanea”,
e che tuttavia è moderno, perché è con gli occhi di un uomo del
nostro tempo che Sheppard interroga la natura.
Devo ammettere che ho sempre avuto un debole per i giardini
concepiti dagli artisti, soprattutto se concepiti con umiltà (ma gli
artisti sono spesso umili quando passano dalla loro arte a un campo
in cui sanno di avere tutto da imparare, il giardinaggio). Quasi
sempre sono posti sorprendenti e non somigliano a nessun altro
posto perché nati da una visione forte e del tutto personale.
Sheppard mi spiegò un giorno che il suo luogo nasceva poco alla
volta, che il progetto si faceva in modo intuitivo, nel tempo e non
a monte. Questo mi era piaciuto. Credo che questa strada sia una
delle più interessanti e prolifiche che si aprono per l’arte dei giardini
oggi. Ma se ne scrivo qui è perché ho tra le mani un libretto appena
pubblicato sul lavoro di Craige, una descrizione poetica e
immaginativa del Bosco, e in cui leggo che un tempo il posto era
governato dai Saggi. Così, dice il libro, essi ammonivano gli uomini:
«La conoscenza è modesta e cauta. L’ignoranza è ardita
e presuntuosa...». Come suonano giuste queste parole, giuste ed
estranee al nostro tempo in cui ha ragione chi grida più forte! Forse
allora capisco da dove viene il mio affetto per il Bosco della
Ragnaia. È uno di quei luoghi che ci ricordano per quale motivo
i giardini ci sono più che mai necessari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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