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«Abbi buona cura

del tuo corpo,


è l'unico posto
in cui devi vivere».
Jim Rohn
scrittore e filosofo (1930 - 2009)

Le monografie e gli approfondimenti


su temi di grande attualità
LE MONOGRAFIE E GLI APPROFONDIMENTI SU TEMI DI GRANDE ATTUALITÀ
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2020
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COSA GLI
FA BENE
CORPO COME
FUNZIONA
Mantenersi in salute Organi, tessuti e miliardi
dipende anche da noi. di cellule lavorano
La dieta, lo sport e le senza sosta e in modo
buone abitudini che coordinato. Dal cervello
allungano la vita e ci al cuore, dai polmoni ai
permettono di viverla muscoli, i segreti di una
sempre meglio. macchina meravigliosa.
Verso il futuro,
in buona salute
Il virus che tiene il mondo sotto scacco
da mesi ci ha fatto capire – se ce ne
fosse stato bisogno – che quando la
salute è minacciata tutto il resto passa
in secondo piano. La pandemia finirà
(ci auguriamo presto), ma quando
torneremo alla nostra vita normale
dovremo ricordare quell’insegnamento,
che ricalca il vecchio adagio “prevenire
è meglio che curare”.
In questo numero di Focus Extra
proviamo a guardare avanti. Come
possiamo preservare la nostra salute?
Quali abitudini ci fanno bene, e quali
dobbiamo invece modificare? Che
conseguenze ha sul nostro organismo
l’esposizione all’inquinamento? E come
possiamo limitarla? Il nostro corpo è
una macchina meravigliosa. Ma è
delicato, ed è il solo che abbiamo.
Trattiamolo bene.

Margherita Fronte
Getty Images
N. 86
38

54 Getty Images (4)


Dipendenze
SMETTERE È POSSIBILE
Per riuscire ad abbandonare le sigarette ci sono
tanti ottimi motivi e molti modi efficaci.
15
Statistiche
CHECK-UP ITALIA
Cresce l’aspettativa di vita ma c’è ancora molto
6 Inquinamento
TUTTI I DANNI DELLO SMOG
Le polveri sottili e gli altri inquinanti danneggiano
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da fare per ridurre alcuni fattori di rischio. l’organismo: come possiamo proteggerci?

Prevenzione
A CIASCUNO IL SUO CONTROLLO
I controlli medici da fare a ogni età e le possibilità
9 Inquinamento
COMBATTERE L’INQUINAMENTO CASALINGO
Scuole, palestre, uffici... Nei luoghi chiusi respiriamo
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di prevenzione. un’aria peggiore di quella esterna. Persino in città.

Longevità
IL SEGRETO DEI CENTENARI (SANI)
La genetica prima di tutto, ma anche l’ambiente salubre,
10 Benessere
I BENEFICI DELLA MINDFULNESS
La meditazione aiuta a controllare le emozioni che ci
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l’alimentazione, la moderazione.... e gli amici. disturbano. E cambia il modo di vedere noi stessi.

Alimentazione
IL GIUSTO PESO
Perché il nostro corpo funzioni bene, il tessuto
12 Stili di vita
OGNI COSA A SUO TEMPO
Il corpo ha un suo ritmo, che va assecondato.
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adiposo non deve essere troppo, ma neppure troppo
poco. E deve stare nei posti giusti. Ambiente
IL VERDE FA BENE
Vivere in prossimità di parchi ha importanti
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benefici sulla salute. Investire nelle infrastrutture
Indoor verdi porta vantaggi anche economici.

I consigli per eliminare


gli inquinanti dalla casa
Lo scheletro
L’IMPALCATURA DEL NOSTRO CORPO
Ci sostiene, accompagna i movimenti e si rimodella
28

19
in continuazione. Per mantenere le ossa in forma contano
lo sport e la dieta. Ma anche le scarpe.

I muscoli
LA FORZA E LA PRECISIONE 32
I segreti dei nostri muscoli, la marcia in più dei campioni e
ciò che tutti possiamo fare per conservare il giusto tono.
Perché muoversi fa bene a tutto il corpo.
Copertina: Shutterstock, IPA (4) - Quarta di copertina: Getty Images

4 | FocusExtra 86
L’apparato respiratorio
E ORA UN BEL RESPIRO PROFONDO
Naso, trachea, bronchi e polmoni permettono all’ossigeno
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di arrivare al sangue e, se usati bene, donano
serenità. Attenzione però alle allergie, in aumento
in tutti i Paesi occidentali.

L’apparato cardiovascolare
IL MUSCOLO CHE MUOVE IL SANGUE
Il cuore è una pompa precisa e potente ma
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le malattie cardiovascolari sono la principale
causa di morte in Italia. Per prevenirle si può
però fare moltissimo.

Il sistema nervoso
UN “COMPUTER” CON LA SUA RETE DI CAVI
Cervello e nervi sono la centrale di controllo del
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corpo. Per mantenerli in salute bisogna utilizzarli,
ma anche concedere loro il giusto riposo.

L’apparato digerente
DOVE FINISCE CIÒ CHE MANGIAMO?
La digestione scompone il cibo e ci permette di
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assimilare i nutrienti. La salute dipende anche

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dall’alimentazione, e la dieta mediterranea è la più sana.

L’apparato urinario
IL NOSTRO SISTEMA DI FILTRAGGIO
I reni depurano il corpo dalle sostanze di scarto
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prodotte dal metabolismo cellulare. Affinché
funzionino bene, bisogna bere molto.

Ictus
Il sistema immunitario
UNA DIFESA MOLTO SOFISTICATA 68 Che cosa sono e come
funzionano le stroke unit
Un esercito di cellule ci difende da virus e batteri.
Ma sempre più spesso è messo alla prova da nuovi
agenti infettivi. Quando sono disponibili, i vaccini

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possono aiutarlo.

I 5 sensi
LE NOSTRE FINESTRE SUL MONDO
Vista, udito, tatto, gusto e olfatto dicono al cervello
74
che cosa accade intorno a noi. La loro sensibilità,
col tempo, può deteriorarsi.

L’apparato riproduttivo
GLI ORGANI DELLA CONTINUITÀ
La natura ha ideato un modo piacevole per garantire
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la continuità della specie. Fare sesso fa bene,
ma con le dovute precauzioni.

La pelle
LA NOSTRA ARMATURA A STRATI
Ci protegge ed è il nostro biglietto da visita.
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Curarla ci dona un bell’aspetto e permette agli
adolescenti di prevenire l’acne. Ma attenzione alla
tintarella: il sole va preso con moderazione.

Il sistema endocrino
LA CHIMICA CHE CI REGOLA
Le ghiandole e gli ormoni modulano e armonizzano
l’attività dei vari organi e quando qualcosa non va sono
guai. Come, per esempio, nel diabete.
94
80
86 FocusExtra | 5
Statistiche
Cresce
CHECK-UP
ITALIA
l’aspettativa
di vita, tra le
più alte in
Europa, ma
c’è ancora
molto da fare
per ridurre
alcuni fattori
di rischio.
Getty Images
U
n bambino nato in Italia nel 2017 può sperare di vivere
fino a 83 anni, 2 in più rispetto alla media degli altri Pa-
esi europei e circa 3 in più rispetto a 20 anni fa. Lo dice il Punti salienti
rapporto sulla stato di salute dell’Unione Europea pub- Gli Italiani sono in buona salute e non
blicato nel 2019, secondo il quale solo gli spagnoli, in Europa, pos- sfigurano nel confronto con la media
sono sperare di vivere più a lungo di noi. Andando nel dettaglio dei dei Paesi dell’Unione Europea.
dati italiani, le donne vivono circa 4 anni più degli uomini. Ma an-
che chi è più istruito ha un’aspettativa di vita un po’ maggiore, per-
ché alcuni stili di vita, come il tabagismo e la dieta meno equilibra- STATO DELLA SALUTE
ta, sono più comuni tra chi ha livelli di istruzione più bassi. Infine, Nel 2017, la speranza di vita alla
chi nasce nelle più ricche regioni del Nord vive in media 3 anni in nascita in Italia ha raggiunto gli 83,1
più rispetto a chi si trova nel meno prospero Sud. anni. Nell’Unione europea siamo
secondi, dopo la Spagna.
IT UE

83,1
80,9
79,9
77,3

2000 2017
Speranza di vita alla nascita, anni

I FATTORI DI RISCHIO
Fumiamo poco più della media
europea, ma in compenso beviamo
meno alcolici. L’obesità è aumentata,
ma rimane inferiore alla media dell’UE.

IT UE

20%
Fumo

Alcol 7%

Obesità 11%

% di adulti

LA SPESA SANITARIA
Nel 2017 la spesa sanitaria pro capite
in Italia era pari a 2.483 € (15%
inferiore alla media UE). È finanziata
per circa tre quarti con fondi pubblici.

IT UE

3.000 €

2.000 €

1.000 €
2005 2011 2017

Spesa pro capite (€ PPA)

Pranzo in famiglia in stile


italiano. La dieta mediterranea
è la più sana al mondo.

86 FocusExtra | 7
Statistiche
MALATTIE E FATTORI DI RISCHIO. Ad aver contribuito al mi- di alcol tra gli adulti è invece sceso del 20% dal 2000 ed è tra i
glioramento dell’aspettativa di vita degli ultimi 20 anni è stata più bassi dell’UE. Viceversa, la pratica del binge-drinking (la
soprattutto la riduzione della mortalità per infarto e ictus, cosiddetta “abbuffata di alcolici”) è sempre più diffusa tra gli
benché queste restino le prime cause di morte. Anche il tumo- adolescenti, un terzo dei quali ha riferito nel 2015 un consumo
re del polmone e quello del colon-retto - che sono ancora i tu- eccessivo di alcolici nel mese precedente.
mori che uccidono di più - mietono meno vittime, con un tasso
di mortalità che è diminuito del 15% negli ultimi 20 anni. UNA POPOLAZIONE ANZIANA. La maggiore speranza di vita,
Molto, però, può ancora essere fatto. Si stima, infatti, che circa accoppiata alla riduzione costante delle nascite, ha inciso sul-
un terzo dei decessi avvenuti in Italia nel 2017 sia legato ai fat- le caratteristiche demografiche della popolazione. Nel 2017,
tori di rischio connessi con cattive abitudini alimentari (16%), circa un italiano su 5 aveva 65 anni o più, rispetto a uno su 8 del
fumo di sigaretta (14%), consumo di alcolici (4%) e scarsa atti- 1980. E troppo spesso gli anziani non sono sani: la metà degli
vità fisica (3%). Riguardo al tabagismo, preoccupa la diffusione ultra sessantacinquenni dichiara di avere una malattia cronica
tra gli adolescenti: le percentuali di fumatori fra i ragazzi non e quattro su dieci accusano sintomi depressivi.
sono diminuite tra il 1995 e il 2015, a differenza di quanto è Proprio la gestione delle malattie croniche in una popolazione
accaduto in altri Paesi europei. che continua a invecchiare rappresenta una delle principali
Anche l’obesità in età scolare desta preoccupazione: nel 2016 sfide future del nostro Sistema sanitario nazionale.
un bambino su 3 è risultato in sovrappeso o obeso. Il consumo Valeria Brancolini
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8 | FocusExtra 86
Prevenzione

A CIASCUNO IL SUO
CONTROLLO cranica, la fontanella (avvallamento pre- no a indebolirsi. Vanno sempre tenuti
Per ogni età ci sente nel cranio dei bambini molto pic-
coli) e l’anca.
sotto controllo i denti, perché malattie
non curate possono avere ripercussioni
sono fattori di Valuta poi lo sviluppo psicomotorio, la
vista e l’udito. Inoltre si informa sul com-
per esempio sul cuore, o peggiorare mol-
to più di quanto non facciano se intervie-
rischio diversi, portamento e l’alimentazione del bam- ne il dentista.
e diverse bino, e a sua volta informa la famiglia
sulle vaccinazioni da effettuare, sull’al-
Le donne, se non hanno iniziato prima,
devono verificare l’assenza di lesioni da
possibilità di lattamento e sullo svezzamento, dà in- papillomavirus e pretumorali dell’utero,
formazioni sulla sicurezza (per esempio con un pap test più un esame per la ricer-
prevenzione e in macchina), sulla supplementazione di ca del DNA virale, e le condizioni genera-
di cura. fluoro per prevenire la carie, e sulle scar-
pe migliori per i primi passi.
li di tutto l’apparato genitale. Inoltre
devono controllare il seno, a questa età
meglio con un’ecografia. Anche gli uomi-
TRA I 18 MESI E I 12 ANNI. Iniziano le ni dovrebbero effettuare visite regolari

I
l nostro rapporto con il medico inizia prime visite specialistiche: oculistica, dall’urologo (ma spesso non lo fanno).
da quando si è nella pancia della odontoiatrica e ortopedica. Che si af-
mamma e finisce con la morte, e non fiancano a quelle di routine: i cosiddetti TRA I 50 E I 75. È l’età d’oro dei controlli,
solo quando si è malati. La medicina “bilanci di salute”, che terminano a 12 perché in questa fascia d’età una diagno-
degli ultimi decenni, infatti, ha dimo- anni. Le visite vanno fatte con regolarità, si precoce può preludere a una vecchiaia
strato che alcuni controlli semplici, ma seguendo le indicazioni dei medici. sana, così come a una caratterizzata da
effettuati con regolarità e seguendo le qualche malattia. Mammografia, esami
indicazioni, salvano la vita o fanno la dif- DA 12 ANNI AI 40. A 12 anni il medico di per il cancro del colon-retto (sangue oc-
ferenza tra una malattia grave e una pre- medicina generale subentra al pediatra. culto nelle feci, sigmoido e colonscopia),
sa in tempo, che si può curare con effica- Se non ci sono problemi particolari, è esame della pelle, della vista e dell’udito,
cia. Uno dei casi più clamorosi è quello sufficiente effettuare un controllo gene- controllo della densità ossea, oltre ai
del tumore al seno: se fino a pochi decen- rale all'anno, al quale affiancare verifi- normali dosaggi dei valori ematici e a vi-
ni fa le donne che si ammalavano mori- che periodiche della vista, la prima map- site di controllo generali scandiscono
vano quasi sempre, oggi sopravvivono in patura dei nei e le prime visite questi anni, in chi è più consapevole. Ed
oltre il 90% dei casi proprio grazie alla ginecologiche e urologiche o andrologi- è un bene, perché a molte delle condizio-
diagnosi precoce, resa possibile dalla che. L’incontro con il medico può essere ni tipiche dell’avanzare dell’età si può
mammografia. Certo, non bisogna esa- l’occasione per sensibilizzare i ragazzi rispondere con opportune terapie e con
gerare e bisogna evitare di sottoporre a sui danni del fumo, dell’alcol e delle so- interventi sullo stile di vita.
test ed esami ogni aspetto della nostra stanze d’abuso, nonché sulla contracce-
vita. Ecco, dunque, i controlli utili a zione e sui benefici dell’attività fisica, 75 ANNI E OLTRE. Più ci si avvicina ai 75
mantenersi in salute, a seconda dell’età. che andrebbe sempre praticata. anni, più è facile che ci sia almeno una
condizione da tenere sotto controllo o da
DA 0 A 18 MESI. Il pediatra effettua una 40-50 ANNI. Attorno ai 40 anni incomin- curare. Il calendario dipenderà allora
visita generale dello stato di salute, mi- ciano i veri e propri controlli, in parte dalla situazione di ciascuno. A coordina-
sura l’altezza, il peso e la circonferenza differenziati in base al genere. Tutti do- re i controlli è il medico di famiglia, in-
vrebbero iniziare il monitoraggio dei formandosi anche della funzionalità ge-
principali parametri del sangue, quali nerale, per esempio di reni e polmoni. A
colesterolo e glicemia, per prevenire l’i- questa età è opportuno verificare sem-
pertensione o la sindrome metabolica pre anche la performance cognitiva, per
(che prelude al diabete) o che segnalano identificare per tempo eventuali deficit
uno stile di vita poco sano, sul quale oc- e soprattutto per distinguere tra un nor-
corre intervenire. È poi importante con- male calo della memoria e un decadi-
Una visita oculistica. Fino ai 12 trollare vista e udito, perché deficit pre- mento cognitivo più serio, che va affron-
anni, rientra nei cosiddetti coci possono segnalare l’esistenza di tato.
“bilanci di salute”. altri problemi, e perché entrambi inizia- Agnese Codignola

86 FocusExtra | 9
Longevità

IL SEGRETO
DEI CENTENARI (SANI)

10 | FocusExtra 86
La genetica,
F
ino a poco tempo fa, la donna più dei nativi di Okinawa che si trasferisco-
longeva al mondo era l’italiana no negli Stati Uniti, dove è più raro che
prima di tutto. Ma Emma Morano, morta a 117 anni.
Dopo il divorzio da un marito
arrivino a cent’anni», spiega Daniela
Mari, docente di Geriatria all’Università
anche l’ambiente violento, non si era più voluta risposare. degli Studi di Milano e autrice del saggio
salubre, Viveva a Verbania, sul Lago Maggiore,
dove aveva lavorato come cuoca fino
A spasso con i centenari, ovvero L’arte di
vivere bene invecchiando (il Saggiatore).
l’alimentazione e all’età di 75 anni. Nonostante un’esisten- Altri studi hanno scoperto nella flora
za difficile, non si era mai persa d’animo. batterica intestinale e nel sistema im-
la moderazione. È stata la donna più vecchia del mondo munitario dei centenari fattori protetti-
E poi... gli amici. dal 13 maggio 2016 al 15 aprile 2017, gior-
no della sua morte. Come ha fatto a rag-
vi contro infezioni e tumori, aggiungen-
do tessere importanti al puzzle della
giungere questo invidiabile traguardo? longevità. Ma per completare il quadro
bisogna considerare anche gli stili di
LE ZONE BLU. Da tempo medici, antro- vita: le ricerche sui centenari mostrano
pologi e genetisti studiano caratteri e infatti che per vivere a lungo occorre
abitudini dei centenari, alla ricerca del avere abitudini salutari.
segreto della longevità. E sebbene nes-
suno abbia scoperto l’elisir di lunga vita, IMPARIAMO DA LORO. In cima alla lista
questi studi offrono indizi preziosi per delle buone abitudini sembra esserci
sapere come si può vivere più a lungo e in un’alimentazione a base di vegetali e cibi
salute. Negli ultimi anni la ricerca si è semplici. Buettner racconta che nelle
concentrata su cinque aree del mondo, diete tradizionali delle zone blu il piatto
dove la speranza di vita è notevolmente viene riempito per lo più con cereali in-
più alta della media. Sono conosciute tegrali, verdure, frutta secca, tuberi e
come “zone blu”, perché l’esploratore legumi. La carne si mangia una volta alla
Dan Buettner, che ne scoprì l’esistenza, settimana, si beve tanta acqua o tisane, ci
raccontando la vita dei centenari che vi si concede un caffè e un bicchiere di vino.
abitano in celebri reportage per il Natio- I pasti sono ricchi di nutrienti ma poveri
nal Geographic, le segnò in blu su una di calorie. «Ogni centenario ha la sua
mappa del mondo. La più studiata si tro- personale ricetta della longevità, ma
va nella provincia di Nuoro, in Sardegna, quel che davvero li accomuna è il fatto di
dove ci si saluta dicendo «a chent’an- non essere dei mangioni. Le loro diete
nos!»: un augurio di vivere fino a cent’an- sono spesso frugali», conferma Mari. I
ni che sembra funzionare. L’Ogliastra centenari, del resto, non si concedono
vanta la più alta concentrazione al mon- molti vizi: è raro trovare fumatori e bevi-
do di centenari maschi. Le altre zone blu tori tra chi arriva a quell’età. Oltre che a
si trovano a Okinawa (Giappone), nella una dieta sana e a una vita morigerata,
penisola di Nicoya (Costarica), sull’isola però, la longevità è associata anche a una
di Icaria (Grecia) e nella città california- vita sociale attiva. Avere una cerchia di
na di Loma Linda (Stati Uniti), che ospi- amici e famigliari, sentirsi rispettati e
ta una comunità della Chiesa avventista, utili alla comunità, sono argini contro la
dove si vive dieci anni più a lungo della solitudine e la depressione. «I centenari
media dei nordamericani. sono spesso molto resilienti: dimostra-
no cioè una forte capacità di adattamen-
IL DNA NON SPIEGA TUTTO. Qual è il se- to che permette loro di superare le av-
greto custodito dai longevi abitanti delle versità e mantenere un atteggiamento
zone blu, agli antipodi sia per posizione positivo», aggiunge Mari.
geografica che per cultura? L’avvento
della genetica aveva fatto sperare che la VECCHI IN CAMMINO. La maggior parte
risposta potesse essere trovata nel loro delle zone blu, infine, si trova in piccole
Dna. «Spesso i centenari hanno parenti realtà poco industrializzate: ambienti
molto longevi, perciò la componente salubri al riparo dai ritmi frenetici e dal-
ereditaria gioca senz’altro un ruolo im- lo stress delle grandi città. Sono luoghi
portante. Ma contano anche l’ambiente che favoriscono gli spostamenti a piedi,
e gli stili di vita, come mostra il destino altra abitudine salutare che accomuna i
centenari: camminare è infatti un otti-
mo modo per mantenersi in forma con
Getty Images

Vivere a lungo e in salute è la un esercizio fisico moderato ma conti-


speranza di tutti. Avere una rete nuo. Da questo punto di vista, le strade
di amicizie aiuta. ripide dell’Ogliastra non differiscono

86 FocusExtra | 11
Alimentazione
molto dalle viuzze che si snodano su e giù
per le colline liguri, dove un’anomala

IL GIUSTO
concentrazione di centenari gode di un

PESO
clima mite, un sistema sanitario effi-
ciente e una dieta a base di pesce e verdu-
re. Forse non per caso la Liguria è la re-
gione con la più alta percentuale di
residenti con più di 105 anni. A certifi-
carlo è il rapporto dell’Istat Cent’anni e
non sentirli, pubblicato lo scorso luglio.
L’Italia è tra i Paesi più longevi d’Europa,
con oltre due milioni di persone con più
di 85 anni. Nel decennio fra il 2009 e il
2019, gli italiani che hanno spento le cen-
to candeline sono passati da circa 11.000
a oltre 14.000. La maggior parte risiede
nel Nord Italia e l’84% sono donne. Tut-
tavia, vivere a lungo e invecchiare bene
non sempre sono sinonimi. Ma pure in
questo i centenari delle zone blu sem-
brano fare eccezione. Sono meno sogget-
ti a malattie cardiovascolari, tumori e
diabete, grazie al loro segreto più prezio-
so: uno stile di vita che dovremmo imita-
re per stare in salute più a lungo, magari
fino a cent’anni.
Giancarlo Sturloni

Acciacchi
da prevenire
Con il 22,8% della popolazione
che ha superato i 65 anni d’età,
l’Italia è uno dei Paesi più vecchi
del mondo. Ma se i centenari delle
zone blu sono spesso anche in
buona salute, altrettanto non si
può dire della gran parte dei
nostri anziani. Secondo il
rapporto Osservasalute 2018,
circa 25 milioni di italiani, in gran
parte over 65, soffrono di malattie
croniche: scompensi cardiaci,
cardiopatie ischemiche, diabete,
ipertensione. A cui si aggiungono
i disturbi depressivi, che sopra i
75 anni affliggono una persona su
cinque. Il fatto è che, nonostante
si muoia sempre meno, le cattive
abitudini – fumo, sedentarietà e
alimentazione scorretta – sono
ancora molto diffuse.
L’alimentazione
RISCHI. «Bisognerebbe anticipare
è una questione
la prevenzione anziché aspettare i
di equilibrio.
primi acciacchi o l’età della Bisogna
pensione per intervenire sui fattori mangiare di
di rischio», dice Daniela Mari. tutto, in misura
«L’Italia è sempre più un Paese di ragionevole.
anziani, ma non ci si occupa
ancora abbastanza di loro».

12 | FocusExtra 86
Perché il nostro
M
antenere il giusto peso ci e perfino di alcuni tipi di tumore, per
serve per entrare nei panta- esempio all’utero, al seno, al fegato, al
corpo funzioni loni preferiti, certo. Evita rene, al colon-retto.
anche brutte figure quando Succede perché l’adipe non è un tessuto
bene, il grasso siamo in spiaggia. Ma ancora di più è inerte ma produce ormoni - come gli
non deve essere un’assicurazione di salute, perché se i
chili addosso sono troppi, o troppo po-
estrogeni e le adipochine - che possono
influenzare lo sviluppo delle cellule tu-
troppo né troppo chi, le conseguenze sono parecchie. morali. Inoltre, il grasso accresce il livello
di infiammazione generale e anche que-
poco. E deve stare TROPPO GRASSI E TROPPO MAGRI. sto contribuisce al rischio di cancro e del-
nei posti giusti. Prendiamo il caso di sovrappeso e obesi-
tà, decisamente più diffusi rispetto alla
le altre patologie connesse al sovrappeso.
A tutto ciò si aggiunge l’effetto che i chili
magrezza eccessiva (sono come minimo di troppo hanno sulle articolazioni, che
“cicciottelli” venticinque milioni di ita- usurandosi possono andare incontro ad
liani: uno su due fra gli adulti e uno su artrosi, e sulla colonna vertebrale: il peso
quattro negli under 18). Man mano che si in eccesso favorisce il mal di schiena.
accumula grasso cresce il rischio di ma-
lattie cardiovascolari, come ipertensio- COME “MISURARSI”. Non che essere sot-
ne, infarto e ictus, e patologie metaboli- topeso sia meglio: chi è troppo magro si
che come il diabete di tipo 2 o la sindrome ammala più spesso, soffre di anemia e ha
metabolica. Aumenta poi la probabilità problemi di fragilità a capelli, pelle, den-
di steatosi (il fegato grasso), che con gli ti e ossa; nelle donne la magrezza ecces-
anni danneggia la funzionalità epatica, siva fa scomparire il ciclo mestruale e in
ma pure il rischio di insufficienza renale quelle in gravidanza può favorire i par-

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Alimentazione
Per riuscire ad
abbandonare per
sempre la sigaretta
ci sono molti
ottimi motivi e
molti modi
efficaci. Eccoli.

S
ono circa un milione in meno i
fumatori in Italia rispetto a 15
anni fa: dai 12.570.000 del 2005
L’immagine a 11.600.000 nel 2019. È quanto
al microscopio riportato dall'Istituto Superiore di Sani-
di un fegato tà (Iss) lo scorso 10 gennaio, in occasione
affetto dei 15 anni dall'entrata in vigore della
da steatosi,
legge Sirchia, che vieta il fumo nei locali
cioè da un
accumulo
pubblici chiusi. Viceversa, è aumentato
eccessivo di il numero delle telefonate al numero

Spl/Agf
grasso. verde dell'Iss per smettere di fumare

ti prematuri. Nei bambini, infine, mette


Sorseggiare
a rischio la crescita. Insomma, con il
una birra può
peso la virtù sta davvero nel mezzo, ma essere
come capire qual è quello giusto per noi? piacevole, ma
È utile l’indice di massa corporea (ovvero sono circa
il rapporto fra il nostro peso espresso in 800 mila
chili e il quadrato dell’altezza espressa in i minorenni
metri), che però non tiene conto di quan- in Italia che
to grasso c’è e dove si trova. La massa gras- bevono troppo.
sa dovrebbe essere attorno al 18 e al 25%
del peso complessivo, con i valori maggio-
ri per le donne. Così una persona seden-
taria, con braccia e gambe magre ma una
pancetta più o meno prominente, può
non essere sovrappeso ma ha di certo del
grasso addominale che incide sul rischio
cardiovascolare e di diabete. È cioè “so-
vragrasso”,standoalladefinizionediPaul
Laursen, fisiologo dell’Università di Auc-
kland (Nuova Zelanda), che di recente ha
coniato questa categoria che include chi è
in sovrappeso ma anche chi, proprio per
l’eccessiva massa grassa, è un “falso ma-
gro”(intotale,questacategoriacompren-
de il 76% della popolazione).
Per misurare massa grassa e massa ma-
gra si usano bilance con l’impedenzio-
metro, uno strumento che ricava la per-
centuale di grasso a partire dall’acqua
presente nei tessuti. Un metodo ancora
più facile è misurare il girovita (che deve
stare sotto gli 80 centimetri nelle donne
e i 94 negli uomini) e confrontarlo con la
circonferenza dei fianchi: se il rapporto
pancia/fianchi è superiore a 1 negli uo-
mini e a 0,85 nelle donne, è praticamente
certo che c’è del grasso di troppo e nel
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posto sbagliato.
Elena Meli

14 | FocusExtra 86
Smettere
Dipendenze

È POSSIBILE
(800.554.088): da 2.600 contatti annui pre più soggetti alle polmoniti. di marketing rivolte ai ragazzi. Fra que-
nel 2005 fino a 11.100 nel 2019. L'apparato broncopolmonare, infatti, è ste, l'uso di aromi (ciliegia, zucchero fila-
il più bersagliato dai danni del tabacco: to, ecc.), il lancio nuovi prodotti come le
FUMATORI PIÙ FRAGILI. I dati, quindi, secondo i dati dell'Organizzazione Mon- sigarette elettroniche (spesso si inizia da
parlano chiaro: è cresciuta la consapevo- diale della Sanità, le sigarette causano il qui, per poi passare alle “bionde” tradi-
lezza dei danni alla salute che provoca il 90-95% dei tumori polmonari e l'80- zionali), la presenza di distributori in
fumo, anche quello passivo. Una consa- 85% delle bronchiti croniche e degli en- vicinanza delle scuole, l'utilizzo di in-
pevolezza aumentata anche in questi fisemi polmonari. Il cancro, però, non fluencer del web. Sono strategie che pa-
primi mesi del 2020 a causa dell'emer- colpisce solo i polmoni dei fumatori ma gano: i giovani fumatori sono in aumento
genza Covid-19, dato che gli esperti han- anche le prime vie respiratorie (cavità in tutto il mondo, Italia compresa. «La
no ribadito che i fumatori sono da sem- orale, laringe, ecc. ), e molti altri organi, maggior parte inizia a fumare tra i 15 e i
come esofago, pancreas, vescica, utero, 20 anni, il 10% anche prima, tra i 10 e i 13
reni. Il secondo apparato a essere più anni. Più della metà consuma dalle 10
Alcol: allarme colpito dalle sigarette è quello cardiova- alle 19 sigarette al giorno», precisa Luisa
scolare, con un aumento di infarti e di Mastrobattista, ricercatrice del Centro
giovani malattie coronariche. Inoltre, gli studi nazionale dipendenze e doping dell'Iss.
Incidenti stradali, tumori, malattie evidenziano i danni che il fumo determi-
epatiche e cardiovascolari, disturbi na durante la gravidanza (con aumento ADESSO BASTA. Come rispondere? Fa-
neuropsichiatrici. Sono queste le del rischio di aborti e di neonati sottope- cendo in modo che i ragazzi non inizino a
principali conseguenze del consumo di so), oltre che sulla sessualità maschile fumare e, ovviamente, smettendo. Facile
bevande alcoliche, perché l’alcol è una (favorendo l’impotenza), sulla pelle (che a dirsi, difficile a farsi. «Su 100 fumatori,
molecola tossica che danneggia le invecchia prima) e perfino, come riporta 70 vorrebbero smettere, 25 ci provano
cellule, soprattutto del fegato e del uno studio dell'Università di Londra, ogni anno ma solo tre ci riescono», spiega
cervello. Gli ultimi dati Oms sulle funzioni cerebrali: il tabagismo, per Chiara Veronese, ricercatrice e farmaco-
denunciano che l’alcol causa 3,3 chi fuma fino a tarda età, aumenta il ri- loga all'Istituto nazionale dei tumori di
milioni di morti nel mondo l’anno. Ma schio di demenza. Milano (Int). Se però si chiede aiuto, i suc-
sono i giovani a pagare il prezzo più cessi aumentano. La strategia può essere
alto, con il 7,2% delle morti premature I NUMERI DEL RISCHIO. La lista di malat- suggerita dal medico o dal farmacista di
e il 13,5% dei decessi tra i ventenni. tie correlate al fumo è insomma lunga: i fiducia, che possono consigliare cerotti,
ITALIANI. Anche in Italia, sebbene Centers for Disease Control and Preven- caramelle o spray alla nicotina oppure
rispetto agli altri Paesi europei il tion degli Usa ne hanno identificate circa farmaci specifici (bupropione, varenicli-
numero di bevitori sia diminuito negli 30. Non a caso, l'Oms considera le siga- na e citisina). Ma le probabilità di succes-
ultimi anni, è allarme giovani: gli rette la principale causa di morte evita- so aumentano per chi ricorre ai centri
adolescenti tra gli 11 e i 17 anni che bile al mondo, a fronte di 6 milioni di antifumo, che permettono di intrapren-
bevono sono circa 800.000, e ogni decessi l'anno (fra questi, più di 600.000 dere percorsi personalizzati, con la possi-
anno 3.000 di loro finiscono in per fumo passivo). Solo in Italia, si calco- bilità di ricorrere a un supporto psicolo-
ospedale per intossicazione etilica, lano dalle 70.000 alle 83.000 vittime gico.
dato che a quell’età manca l’enzima l’anno e oltre il 25% di queste è tra i 35 ed Anche la tecnologia può aiutare. Su Fa-
necessario per metabolizzare l’etanolo i 65 anni di età. Ovviamente, il pericolo cebook e Twitter, molti gruppi di fuma-
ingerito e disintossicare il corpo. Se per la salute è direttamente proporzio- tori si sono supportati a vicenda, con
poi agli 800.000 minorenni si sommano nale all'entità dell'abuso: il numero di ottimi risultati. Il mantra degli esperti è
i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, si arriva a sigarette giornaliere, l'inalazione più o comunque questo: ogni “tiro” è veleno
un totale di 1.600.000 giovani bevitori. meno profonda del fumo, l'età in cui si che inaliamo. Delle circa 4.000 sostanze
La strada da percorrere per comincia sono fattori importanti. chimiche presenti in una sola sigaretta,
sconfiggere questa piaga sociale è 400 sono tossiche e circa 60 canceroge-
lunga, ma si può intraprendere ATTENZIONE AI RAGAZZI. Proprio a que- ne. Ma, poiché ogni sigaretta contiene
rompendo il tabù dell’alcol e sto terzo aspetto - il fumo fra i giovani - anche - in media - 0,8 mg di nicotina, so-
chiedendo aiuto agli esperti. Anche l'Oms dedica la Giornata mondiale senza stanza che genera dipendenza, smettere
iniziando con una telefonata al Numero tabacco 2020, che si terrà come ogni di avvelenare il nostro corpo è difficile.
Verde Alcol: 800 632000. anno il 31 maggio. L’obiettivo, in partico- Ma non impossibile.
lare, è alzare l’attenzione sulle strategie Fabrizia Sacchetti

86 FocusExtra | 15
Inquinamento

SMOG
TUTTI I DANNI DELLO

Le polveri sottili e gli altri inquinanti


danneggiano i polmoni, il cuore, il cervello
e altri organi. Come possiamo proteggerci?

P
artiamo dalla buona notizia: negli ultimi 20 anni la qualità dell’aria è migliora-
ta in tutta Europa e certe sostanze, come gli ossidi di zolfo e alcuni metalli, che
destavano molta preoccupazione sul finire del secolo scorso, sono ora presen-
ti in concentrazioni elevate soltanto in pochi contesti particolarmente inqui-
nati. In Italia il calo è confermato anche dall’ultimo rapporto Mal’aria di Legambiente,
secondo cui dalle 62 città che nel 2010 erano fuorilegge per il PM10 (le polveri sottili di
diametro inferiore a 10 millesimi di millimetro) si è passati a 26 nel 2019. Le misure
intraprese per ridurre lo smog, insomma, funzionano. La cattiva notizia, invece, è che
siamo ancora molto lontani dal respirare un’aria accettabile per il nostro organismo.

LA MAGLIA NERA ALLA PIANURA PADANA. Nonostante i miglioramenti, infatti, circa


la metà della popolazione che vive nelle città europee è esposta a livelli di PM10 che si
collocano ben oltre i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(Oms); per il PM2,5 (la frazione più fine e più pericolosa del particolato) la percentua-
le sale a più del 75% e arriva al 95-98% per l’ozono. La situazione è migliore per il bios-
sido di azoto, ma per tutti gli inquinanti l’Italia risulta costantemente fra i Paesi europei
con i valori più critici. I cittadini della Pianura padana, in particolare, respirano l’aria
I grattacieli di
Milano in una
densa cappa di
inquinamento, il 7
gennaio 2020.

Reuters/Contrasto
Inquinamento
peggiore di tutto il continente, per via PASSEGGIANDO NEL VERDE. Una volta
della conformazione geografica della re-
gione (chiusa su tre lati da montagne e
In Italia, il PM2,5 scelto il percorso giusto, spostarsi a pie-
di o in bicicletta risulta più salutare che
con scarso ricircolo d’aria) e della pre- fa ogni anno farlo in automobile. Un po’ perché l’at-
senza di industrie, di estese superfici tività fisica fa comunque bene, e un po’
agricole e di importanti centri urbani. 58.600 vittime, perché l’abitacolo delle automobili, non
Sono i numeri a dire quali ripercussioni
ha tutto questo sulla nostra salute. Se-
soprattutto in essendo isolato dall’esterno, non pro-
tegge dallo smog: anzi, la concentrazio-
condo l’ultimo rapporto sul tema dell’A- Pianura padana, ne di polveri sottili può essere più alta lì
genzia europea per l’ambiente (Aea), in
Italia il PM2,5 uccide ogni anno 58.600
una delle zone che fuori. Per chi rinuncia all’auto, poi,
una protezione ulteriore è rappresenta-
persone: ci batte solo la Germania, che più inquinate ta dalle mascherine, anche se non tutte
però ha una popolazione molto superio- funzionano. «Non servono a nulla quel-
re alla nostra. Siamo invece primi asso- d’Europa le più comuni, semirigide o morbide,
luti per le morti legate al biossido di azo- spesso in polipropilene o materiali cel-
to (14.600) e per quelle dovute all’ozono lulosici», riprende Mannucci. «Hanno
(3.000). E a peggiorare il quadro c’è il proseguono e più si scopre che i danni invece una certa efficacia le mascherine
fatto che le stime dell’Aea sono piuttosto riguardano praticamente ogni distretto provviste di filtri che riportano la sigla
conservative e non prendono in esame le dell’organismo», dice Pier Mannuccio EN149. Ce ne sono di tre tipi (FFP1,
rilevanti conseguenze sulla salute messe Mannucci, già direttore scientifico del FFP2 e FFP3), che garantiscono livelli
in luce dagli studi più recenti. Policlinico di Milano e fra i maggiori di protezione crescente. Sono però un
esperti di inquinamento nel nostro Pae- po’ scomode e vanno indossate in modo
NON SOFFRONO SOLO I POLMONI. Infat- se. «La ricerca di Pnas certifica questa che aderiscano alla pelle, proteggendo
ti, più gli scienziati indagano sui danni tossicità, ma se dovessimo tenere conto anche il naso».
dell’inquinamento, più scoprono nuovi anche dei decessi legati ad altre sostan- Margherita Fronte
effetti che il mix di sostanze che respiria- ze, come l’ozono e gli ossidi di azoto, la
mo determina sul nostro organismo. cifra sarebbe ancora superiore».

Getty Images
Come è facile intuire, le prime ricerche
hanno messo in luce le conseguenze del- ALLA LARGA DAL TRAFFICO. Le emis-
lo smog per le vie respiratorie, con l’au- sioni generate dal traffico, dai riscalda-
mento del rischio di tumori polmonari, menti, dalle attività industriali e dall’a-
di enfisema, di asma e di infezioni. Poi si gricoltura sono le responsabili della
è scoperto che le polveri più fini e certi cattiva qualità dell’aria. Per risolvere il
gas, come gli ossidi di azoto, passano dai problema, dunque, occorrono soprat-
polmoni nel sangue e sono quindi tossici tutto scelte coraggiose da parte di chi ci
per l’intero organismo. amministra.
Alle malattie respiratorie si sono così ag- Anche i singoli possono però contribuire
giunte quelle cardiovascolari (infarti, a ridurre l’inquinamento, e possono fare
ictus, scompenso cardiaco, trombosi), e molto anche per limitare l’esposizione
poi quelle neurologiche, come il morbo personale e per proteggersi. «Chi vive in
di Parkinson, quello di Alzheimer e le città dovrebbe evitare le strade più traf-
demenze. Più di recente sono anche ficate e le ore di punta, studiando in an-
emersi i nessi fra inquinamento e diabe- ticipo il percorso», dice Mannucci. Se poi
te, infertilità maschile, malattie renali e c’è un ingorgo, è meglio cambiare strada:
anomalie della gravidanza, che portano la concentrazione di inquinanti, infatti,
a parti prematuri e alla nascita di bambi- scende rapidamente se ci si allontana
ni sottopeso. Alcune ricerche hanno in- dalle vie più frequentate, e con i naviga-
fine messo in luce ritardi nello sviluppo tori non sarà difficile individuare un per-
cognitivo dei bambini che vivono in con- corso alternativo e meno soffocante.
testi particolarmente inquinati. I viali alberati, per esempio, sono di soli-
to più salubri perché alcune specie di
POLVERI SOTTILI SOTTOVALUTATE. Sul- piante (come gli olmi, i frassini, gli aceri,
la base degli studi più recenti, un gruppo o il ginkgo biloba) assorbono le polveri
di ricercatori ha rifatto i conti sui deces- sottili, migliorando la qualità dell’aria
si che l’esposizione al PM2,5 determina circostante. «Il consiglio di selezionare
nel mondo ogni anno. Il risultato, pub- percorsi più salubri è particolarmente
Mai fumare in
blicato su Proceedings of the National importante anche per chi pratica sport
casa sigarette e
Academy of Science (Pnas), ha fatto lievi- in città», riprende l’esperto. «L’attività
nemmeno quelle
tare il numero da 4,2 milioni – cifra an- fisica, infatti, accelera la frequenza delle elettroniche.
cora indicata sul sito dell’Oms – a ben 8,9 respirazioni e questo, in un contesto in- Infatti, anche se
milioni. quinato, fa aumentare la quantità di so- in maniera meno
«Gli effetti delle polveri sottili sono stati stanze tossiche che immettiamo nei pol- rilevante, sono
a lungo sottovalutati. Ma più gli studi moni». inquinanti.

18 | FocusExtra 86
COMBATTERE L’INQUINAMENTO

CASALINGO
T
rascorriamo il 90% del nostro internamente. Il Comitato scientifico
Scuole, palestre, tempo nei luoghi chiusi, ed è sui rischi ambientali e sanitari della
uffici.... Nei luoghi qui che respiriamo la maggior
parte degli inquinanti. Contra-
Commissione Europea ne ha contate
900, suddividendole per tipologia, fra
chiusi respiriamo riamente a quanto si potrebbe pensare, quelle generate dalla combustione (di
un’aria peggiore di infatti, l'aria negli ambienti indoor è
tutt'altro che salubre e può essere più
sigarette, ma anche di caminetti, stufe a
pellet e fornelli), i composti organici vo-
quella esterna. inquinata rispetto a quella esterna persi-
no nelle città.
latili (che si sprigionano dai materiali
edili, dagli arredi ma anche dai prodotti
Persino in città. Il motivo è che nelle case, negli uffici, per la pulizia della casa) e gli allergeni,
nelle scuole o nelle palestre, alle polveri legati alla presenza di polvere, muffe e
e ai gas che penetrano dall’esterno, attra- animali domestici.
verso porte e finestre si somma una mi- Complessivamente, si stima che in Eu-
riade di altre molecole nocive prodotte ropa il 2,7% delle malattie sia in qualche
modo legato all'esposizione all'inquina-
mento indoor. Si tratta perlopiù di pato-
logie respiratorie (asma, infezioni, aller-
gie), malattie cardiovascolari, ma anche
di alcuni tumori. A differenza di quanto
accade per l'inquinamento dell’aria
esterna, tuttavia, i singoli possono fare
molto per ridurre la concentrazione del-
le molecole nocive in casa (vedi box nella
pagina seguente).

E CHE NESSUNO FUMI! Secondo la Euro-


pean Respiratory Society (Ers), la misu-
ra più efficace per migliorare la qualità
dell'aria nei luoghi chiusi è non fumare e
non permettere ad altri di farlo. Test
condotti nelle case degli europei mostra-
no infatti che in quelle di chi fuma le con-
centrazioni di polveri sottili, formaldei-
de, benzene e altre sostanze dannose
sono di gran lunga superiori. E questo
accade anche quando sono presenti altre
sorgenti importanti di inquinamento,
come per esempio le stufe a pellet. Scrive
in proposito la Ers: «In Scozia e in Irlan-
da, anche in abitazioni che usano com-
bustibili solidi per il riscaldamento, li-
velli di PM2,5 considerati insalubri si
riscontrano soltanto in presenza di fumo
di sigaretta». E andare a fumare sul bal-
cone non basta a risolvere il problema:
studi condotti all’Istituto dei Tumori di
Milano hanno accertato che chi adotta
questa soluzione dovrebbe restare fuori
alcuni minuti dopo aver fatto l’ultimo
“tiro”, perché i suoi polmoni continuano
a emettere sostanze nocive per qualche
tempo dopo aver finito la sigaretta.

86 FocusExtra | 19
Inquinamento
Chi fuma in balcone dovrebbe aspettare qualche
minuto prima di rientrare perché i suoi polmoni, con la
respirazione, continuano a emettere sostanze nocive
Chi utilizza sigarette elettroniche do- emettono biossido di azoto, mentre i cibi
vrebbe avere le stesse cautele: anch’esse,
infatti, emettono sostanze inquinanti,
in cottura sul fuoco possono generare
idrocarburi policiclici aromatici (Ipa),
Un decalogo
seppure in misura inferiore rispetto alle che favoriscono i tumori, e acroleina, per difendersi
sigarette tradizionali. una sostanza irritante. Dalle muffe che

INQUINANTI NASCOSTI. Ma se il fumo è


l’inquinante numero uno, altre sorgenti
possono formarsi negli ambienti umidi
si sprigionano poi altre molecole,
anch’esse irritanti. La polvere e il pelo di
1 Non fumare in casa e non
permettere ad altri di farlo.

casalinghe non vanno sottovalutate. I ba-


stoncini di incenso, per esempio, emetto-
no quantità importanti di benzene, che è
cani e gatti sono infine gli allergeni per
eccellenza, e fanno starnutire e star male
chi è sensibile alla loro presenza.
2 Aerare i locali almeno due volte al
giorno e aprire sempre le finestre
quando si cucina.
uncancerogeno.Laformaldeide,anch’es-
sa cancerogena, può sprigionarsi in pic-
cole quantità da tappeti e tende, colle,
pitture e carte da parati, prodotti per la
PERICOLOSI MIX. Va precisato che, se
nessuno in casa fuma, raramente tutte
queste molecole raggiungono livelli di
3 Seguire le indicazioni riportate
sulle etichette dei prodotti per la
pulizia della casa e non mischiarli.
pulizia della casa, smalti e indurenti per allarme. Gli esperti invitano però a non
unghie, insetticidi, e persino computer e
fotocopiatrici. I prodotti per la casa e
quelli per il bricolage emettono anche
sottovalutare gli effetti che il mix di in-
quinanti potrebbe avere sull'organismo
e la maggiore suscettibilità di soggetti
4 Nella scelta di pitture e materiali
per ristrutturare l’abitazione,
optare per prodotti a bassa
tricloroetilene e tetracloroetilene, due particolarmente sensibili: i bambini, gli emissione.
sostanze contenenti cloro, irritanti per anziani e chi già soffre di allergie o altre
occhi, naso e bocca e potenzialmente tos-
siche per il sistema nervoso.
E attenzione anche alla cucina: i “classi-
malattie croniche. L’indicazione, quin-
di, è di fare il possibile per ridurre l’in-
quinamento indoor, con abitudini e stili
5 I purificatori d’aria dotati di filtri
Hepa costituiscono un valido
ausilio per ridurre l’inquinamento
ci” fornelli a gas (parecchio più inqui- di vita. indoor, purché si abbia cura di
nanti di quelli elettrici o a induzione) Margherita Fronte sostituire i filtri quando necessario.
Anche gli aspirapolvere con filtri
Hepa aiutano a contenere
Gli inquinanti indoor più comuni l’inquinamento.
e la loro provenienza
CLASSI DI
COMPOSTI
PRINCIPALI
SOSTANZE
PRINCIPALI FONTI
6 Assicurarsi che gli impianti del
gas e tutti i dispositivi che
bruciano gas o altri combustibili
Polveri sottili PM10, PM2,5 Processi di combustione, polvere, siano ben installati, e curarne la
e PM0,1 caminetti e stufe a legna, carbone o pellet manutenzione.

Idrocarburi Propano Combustibili, detersivi, propellenti ad


alifatici Butano
Esano
aerosol, refrigeranti, basi di profumi,
aromatizzanti
7 Evitare l’uso di incensi,
deodoranti per ambienti e
candele profumate.
Limonene

Idrocarburi
alogenati
Cloroformio
Cloruro di metilene
Propellenti ad aerosol, pesticidi,
refrigeranti, sgrassatori 8 Alcune piante da appartamento
aiutano a ripulire l’aria dagli
inquinanti, e in modo particolare
Pentaclorofenolo
dalla formaldeide. Molto diffuse e
Idrocarburi Benzene Vernici, pitture, colle, smalti, lacche, facili da mantenere, sono: dracena,
aromatici Toluene detersivi, bastoncini di incenso (benzene) aloe, clorofito, crisantemo, gerbera,
Xilene peperomia, sansevieria e ficus.
Naftalene
Idrocarburi
policiclici
Benzo-a-pirene Fumi della cottura dei cibi
9 Tenere gli animali domestici fuori
dalle camere da letto.
aromatici (Ipa)
Alcoli Alcool etilico
Alcool metilico
Detersivi per finestre, vernici, diluenti,
adesivi, cosmetici
10 Controllare l’umidità, che non
dovrebbe superare il 40-50%,
ed evitare il più possibile la
Aldeidi Formaldeide Fungicidi, isolanti, germicidi, resine, comparsa di macchie di muffa.
Acetaldeide disinfettanti, arredi a base di truciolato

20 | FocusExtra 86
Benessere
I BENEFICI DELLA
MINDFULNESS

Gli effetti positivi


della mindfulness
sono confermati
anche da
Getty Images

numerosi studi
scientifici.

La meditazione
S
ono poche le persone che non recenti, in Occidente. All’inizio degli
hanno mai sentito parlare di anni Ottanta, al Massachusetts Institu-
serve a controllare mindfulness. Ma è probabile te of Technology di Boston (Usa), il bio-
che, per molte, questo termine logo molecolare Jon Kabat-Zinn, dopo
meglio le emozioni richiami ancora alla mente orizzonti aver seguito un corso di meditazione e
che ci disturbano. californiani dal sapore new age. Sbaglia-
to. Gli articoli scientifici pubblicati
gli insegnamenti del monaco vietnami-
ta Thich Nhat Hanh, decise di fondere
E cambia il modo sull’argomento sono ormai numerosi e, la sua esperienza di scienziato con i pre-
con dati e risultati riproducibili, con- cetti buddisti, per applicarli in ambito
di interpretare le fermano gli effetti positivi di questa medico. È suo il primo protocollo che,
nostre esperienze. pratica per il cervello e per il benessere
in generale.
rivolto a pazienti con ansia e stress, ha
poi fatto scuola.

UN PO’ DI STORIA. Nata in India 26 se- OBIETTIVO CONSAPEVOLEZZA. Oggi al-


coli fa grazie a Siddhartha Gautama, il meno cinque protocolli principali, va-
Buddha Śākyamuni, la mindfulness si è rianti dell’originale, sono applicati con
diffusa in Asia orientale e, in tempi più successo nelle terapie di stampo co-

86 FocusExtra | 21
Stili di vita
gnitivo, per impedire le ricadute nel-
le dipendenze, per favorire la consa-
pevolezza nell’alimentazione e
anche per aiutare i genitori a gestire
OGNI COSA A SUO
TEMPO
la relazione con i figli.
«L’obiettivo della meditazione orien-
tata alla mindfulness è riconoscere gli
schemi disfunzionali che la nostra
mente usa ogni giorno nell’affrontare
il mondo, e che causano insoddisfa-
zione e dolore psichico, per sostituirli
con schemi funzionali benefici», spie- Da quando ci svegliamo a quando
ga Franco Fabbro, ordinario di Psico-
logia clinica presso l’Università di andiamo a dormire, dobbiamo seguire
Udine e direttore del master Medita-
zione e neuroscienze presso lo stesso
il ritmo giusto del nostro corpo. Solo
ateneo. «Chi medita non cambia le così tutto funziona al meglio.
proprie idee, ma cambia il modo in cui

I
interpreta le proprie esperienze». l nostro corpo è come un’orchestra: quando serve di più. Inoltre, il risveglio è
La mindfulness permette quindi di ciascun organo, tessuto, cellula suo- anche il momento migliore per il sesso,
gestire meglio le emozioni che ci di- na il suo spartito, ma deve andare in perché salgono il testosterone e altri or-
sturbano, insegna a diventare consa- accordo con gli altri “strumenti” per- moni, aumenta il desiderio e l’attività
pevoli delle reazioni e ad abbandona- ché la musica abbia un senso. Soltanto sessuale migliora».
re i pregiudizi che ci ingabbiano. così tutto funziona al meglio: seguire il
ritmo giusto del corpo, infatti, aiuta a

Getty Images
MEDITAZIONE E CERVELLO. Nei cor- non ingrassare, ad allenare i muscoli con
si di mindfulness si impara a focaliz- maggior efficienza, a essere davvero con-
zarsi sul respiro, poi sulle diverse centrati quando dobbiamo studiare o
parti del corpo e, infine, sui pensieri lavorare.
che la mente produce a ruota libera. «Abbiamo un orologio biologico princi-
Questo lavoro incessante sull’atten- pale che fa da direttore d’orchestra per
zione cambia il modo in cui il cervel- tutte le funzioni dell’organismo: si trova
lo reagisce: rende meno reattiva l’a- nell’ipotalamo (una zona del cervello) e
migdala – sensore di minacce si regola principalmente con il ritmo lu-
ambientali e generatore di emozioni ce-buio. Accanto a questo, ogni organo e
come la rabbia – e regola la corteccia ogni apparato ha un suo ciclo di attività
prefrontale, sede dell’elaborazione e riposo da rispettare per stare bene»,
dei pensieri. A beneficiarne sono spiega Roberto Manfredini, cronobiolo-
pertanto i comportamenti e la capa- go dell’università di Ferrara e autore del
cità di attenzione. recente Un tempo per ogni cosa (Monda-
Cristina Serra dori Piemme). «Se sfasiamo l’orologio
principale scambiando il giorno per la
notte tutti i sistemi vanno in tilt, ma an-
che quando gli orologi secondari cam-
Nei corsi di biano ritmo si va incontro a guai, perché
è come se uno degli strumenti dell’or-
mindfulness chestra stonasse».
si impara a Ogni sistema ha un suo minimo e un suo
massimo di attività nell’arco delle 24 ore:
focalizzarsi sul bisogna quindi cercare di assecondare il
ritmo biologico mangiando, dormendo,
respiro e sulle allenandoci nel momento giusto.
diverse parti del RISVEGLIO ENERGETICO. La giornata
corpo. E anche ideale inizia con l’esercizio fisico perché,
come spiega Manfredini, «muoversi pri- SESSO AL LO STUDIO E
sui pensieri che ma di colazione aiuta a bruciare meglio e RISVEGLIO IL LAVORO
la nostra mente di più i grassi. In questo modo, si arriva
affamati alla colazione, che è il pasto
produce principale della giornata, utile per forni-
re benzina all’organismo al mattino,

22 | FocusExtra 86
E ancora. Dopo la colazione i movimenti se si mangia poco, ma l’attività riprende STOP NOTTURNO. Il corpo a quest’ora
gastrointestinali, che sono quasi azzera- verso le 15-16, quando si registra un pic- comincia a spegnersi pian piano ed è
ti di notte, riprendono ed è l’ora giusta co nelle capacità di memoria a lungo ter- bene assecondarlo, perché «attivare la
per andare in bagno (chi soffre di una mine, ed è quindi un buon momento per macchina quando dovrebbe stare spenta
leggera stitichezza dovrebbe sempre organizzare il lavoro, sedimentare e trat- significa scombinare equilibri delicati.
prendersi la pausa-bagno prima di usci- tenere le informazioni, studiare». Gli spuntini notturni, lo stare svegli fino
re di casa). Quando il corpo è “a posto”, Nel tardo pomeriggio si può tornare in a notte fonda, oppure esporsi alla luce
arriva il momento del cervello. palestra: la coordinazione, la funzione artificiale di notte sfasa i cicli, e costringe
cardiovascolare e i muscoli sono infatti l’organismo ad attività innaturali, fuori
I RITMI DEL CERVELLO. «Fra le 9 e le 11 al loro massimo, e sale anche la tempera- sincrono, che favoriscono la comparsa di
del mattino sono al massimo la memoria tura corporea (indicativa del metaboli- molte malattie. Per esempio, di notte la
a breve termine, l’attenzione, l’accura- smo interno), che raggiunge il culmine temperatura corporea è ai minimi per-
tezza, la precisione dei gesti: è l'orario verso le 18-19. ché tutte le funzioni sono tarate sul bas-
favorevole per l’apprendimento e per Con la macchina-corpo a pieni giri, verso so consumo. L’apparato digerente non è
lavorare al massimo della concentrazio- sera arrivano le performance ottimali ne- pronto a ricevere cibo, il fegato non rie-
ne», dice il cronobiologo. «Dopo pranzo, gli sport di resistenza, come la corsa, il sce a gestire bene i grassi.
invece, arriva inevitabile una fase di nuoto e la bicicletta. L’attimo, però, va «Infatti, se mangiamo qualcosa di dol-
“down”. L’organismo, infatti, va in pausa, colto al momento giusto, perché allenar- ce, la glicemia sale di più e alla lunga
e andrebbe assecondato con un sonnel- si troppo tardi può interferire con i mec- tutto questo porta a ingrassare e a svi-
lino (non più lungo di venti minuti o si canismi che ci portano poi verso il sonno. luppare con maggior facilità la sindro-
potrebbe compromettere il sonno not- Il principale è la secrezione di melatoni- me metabolica o il diabete», conclude
turno, ndr). Questo “stop”, tra l’altro, si na, ovvero l’ormone del riposo, che inizia Manfredini.
verifica anche se si salta il pranzo oppure verso le 21. Elena Meli

Mangiare, studiare,
fare sport, dormire.
Il nostro orologio
biologico, nell’arco
delle 24 ore, dirige
tutte le funzioni
dell’organismo.

CI VUOLE UN TUTTI IN L’ORA DELLO UN PO’ DI E ORA


RIPOSINO RIUNIONE! SPORT RELAX A NANNA

86 FocusExtra | 23
IL FA
VERDE
Ambiente

BENE
F
orse lo avete sperimentato anche ves e ha preso in esame oltre un milione
voi: quando siamo immersi nel di cittadini adulti residenti a Roma, nel
verde in un bosco o in un parco periodo fra il 2001 e il 2013. I risultati
urbano le tensioni si allentano, ci mostrano che a una maggiore presenza
rilassiamo, siamo più sereni. Insomma, di verde urbano entro un chilometro dal-
stiamo meglio. Negli ultimi anni la ricer- la propria abitazione è associata una mi-
ca scientifica ha indagato a fondo il feno- nore incidenza di ictus e una minore
meno, trovando numerose conferme a mortalità sia per i disturbi cardiovasco-
quel che abbiamo sempre intuito: la pre- lari sia per tutte le cause di morte non
senza di spazi verdi nel nostro ambiente accidentali. Lo studio è stato condotto da
di vita è salutare. un’équipe del Dipartimento di epide-
miologia della Asl 1 di Roma e dell’Uni-
BENEFICI SU MENTE E CORPO. Alcuni versità La Sapienza.
studi hanno mostrato che basta la vici- «Abbiamo usato dati satellitari per mi-
nanza di un parco o di un viale alberato surare la distribuzione del verde urbano,
perché si riduca lo stress e si ottenga un così da considerare non solo i grandi par-
senso di benessere. In una ricerca del chi ma anche le aree verdi di minore di-
2013, pubblicata sul British Journal of mensione e i viali alberati. Abbiamo sco-
Sports Medicine, si è persino arrivati a perto che la maggiore presenza di aree
monitorare l’attività cerebrale di alcuni verdi può ridurre l’incidenza dell’ictus e
volontari di Edimburgo (Regno Unito), i decessi per malattie cardiovascolari
scoprendo che nelle vie più trafficate del fino al 3%. Può sembrare poco, ma poi-
centro il cervello dava chiari segnali di ché si tratta di malattie molto diffuse,
stress e frustrazione, mentre durante l’impatto sulla salute pubblica è conside-
una passeggiata nel parco cittadino su- revole», spiega Riccardo Orioli, autore
bentrava uno stato di calma meditativa. principale dello studio e attualmente in
Ma gli effetti non sono solo psicologici. servizio presso l’Autorità sanitaria di
Già qualche anno fa, per esempio, una Merano.
ricerca condotta in Olanda su circa
350.000 persone aveva evidenziato che GREEN POWER. Ma se il potere protetti-
vivere a meno di un chilometro da un’a- vo delle aree verdi è ormai stabilito, i
rea verde è un fattore di protezione con- meccanismi che lo determinano non
tro molte malattie respiratorie e cardio- sono ancora del tutto chiari e potrebbero
vascolari, il mal di testa, i dolori coinvolgere diversi fattori. «Di solito,
muscolari, l’ansia e la depressione. Le dove c’è più verde circolano meno auto-
prove sono diventate ancora più solide mobili, perciò l’aria è meno inquinata e
con la recente pubblicazione, su The c’è meno rumore, come abbiamo riscon-
Lancet Planetary Health, di una ricerca trato anche a Roma», spiega Orioli. La
che ha passato al setaccio gli studi degli vegetazione, inoltre, abbatte sia gli in-
ultimi anni sulla relazione fra verde ur- quinanti gassosi, come l’ozono e gli ossi-
bano e salute. I risultati mostrano che la di di zolfo e azoto, sia le polveri sottili.
vicinanza di spazi verdi è legata a una «La vicinanza di un parco offre più op-
minore mortalità per tutte le cause. In portunità per socializzare, con benefici
altre parole, più verde c’è vicino a noi, più sull’umore o per fare attività all’aperto.
a lungo restiamo in salute. Mentre altri studi suggeriscono che il
verde possa potenziare il sistema immu-
UNO STUDIO ITALIANO. Nel complesso, nitario. E poiché il 55% della popolazio-
la ricerca ha considerato i risultati di ne mondiale vive in aree urbane, se le
nove studi condotti su un totale di più di nostre città diventassero più verdi, i be-
otto milioni di persone in sette Paesi, tra nefici, anche in termini socioeconomici,
cui l’Italia. Quello che ci riguarda più da sarebbero di gran lunga superiori agli
vicino è apparso nel febbraio 2019 sulla investimenti», conclude Orioli.
rivista Environmental Health Perspecti- Giancarlo Sturloni

24 | FocusExtra 86
Vivere in prossimità di parchi
ha importanti benefici sulla salute
e sulla psiche. Investire nelle Passeggiare in un
bosco ci rende
infrastrutture verdi può dare più sereni e
più rilassati.
vantaggi anche economici. Ma anche in un
viale alberato
della nostra città.

Getty Images

86 FocusExtra | 25
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Cuore, cervello, polmoni, ossa, reni...
tutti gli organi lavorano assieme e ciascuno
ha un ruolo fondamentale. Ecco come
funzionano e come mantenerli in forma.

86 FocusExtra | 27
Lo scheletro
CRANIO
È formato da 22
ossa piatte, che si
incastrano come i
pezzi di un puzzle.
10%
La percentuale di tessuto
osseo che si rinnova ogni
GABBIA TORACICA anno grazie al
Comprende le rimodellamento,
costole e lo sterno e che è essenziale
protegge il cuore, per preservare
i polmoni, la trachea, l’integrità dello
i bronchi e l’esofago.
scheletro.

COLONNA
VERTEBRALE
Composta dalle
vertebre, è il
principale sostegno
del corpo e contiene BRACCIO
il midollo spinale. È formato da tre ossa
(omero, ulna e radio),
e dall’articolazione
PELVI del gomito.
Questa parte dello
scheletro è più ampia
nelle donne, per fare
spazio a una possibile
gravidanza. MANO
Comprende 27 ossa,
suddivise fra carpo
(il polso), metacarpo
(nel palmo)
e falangi (le dita).

I tanti compiti
delle ossa
GINOCCHIO
Ormoni. Oltre a sostenerci, lo È un’articolazione molto
scheletro ha anche altre funzioni. Il resistente. Comprende le ossa
midollo delle ossa, per esempio, femore, tibia e rotula più altri
contiene le cellule staminali dalle elementi fra cui il menisco, un
quali nascono tutti gli elementi del disco fibroso che assorbe gli urti.
sangue. Mentre i cristalli di
idrossiapatite sono una riserva di
calcio e fosforo alla quale il corpo
attinge in caso di necessità. Gli
osteoclasti, poi, secernono un PIEDE
Getty Images/Science Photo Library RF

ormone chiamato osteocalcina, È formato da 26 ossa, suddivise


che modula l’attività di altri organi fra tarso (la parte posteriore),
metatarso (quella intermedia) e
influenzando i livelli di zucchero nel
falangi (le dita).
sangue, le difese immunitarie, la
produzione di spermatozoi e quella
di diversi altri ormoni.

28 | FocusExtra 86
L’IMPALCATURA
DEL NOSTRO CORPO
Ci sostiene e accompagna i movimenti. Per svolgere al
meglio i suoi compiti si rimodella in continuazione.

D
uecentosei ossa, di forme e teina) e da cellule. Sebbene queste gli osteoclasti, cellule gigantesche che
grandezze assai diverse, co- ultime siano poche rispetto alla mas- penetrano nell’osso e che, letteral-
stituiscono l’impalcatura sa complessiva, conferiscono all’osso mente, lo divorano.
interna del nostro corpo. una vitalità insospettabile. Nella terza fase entrano in gioco gli
Tutte assieme formano lo scheletro, osteoblasti, i costruttori, che secerno-
le cui funzioni principali sono quella IL RIMODELLAMENTO. Il tessuto os- no il collagene su cui in seguito si de-
di sostenerci, di accompagnare i mo- seo, infatti, è continuamente demoli- positeranno nuovi cristalli di idros-
vimenti dei muscoli e di proteggere to e ricostruito, allo scopo di riparare siapatite, formando nuovamente il
alcuni organi particolarmente delica- le microscopiche lesioni che si forma- tessuto osseo.
ti, come il cervello, custodito dal cra- no al suo interno, per effetto delle
nio, e il cuore e i polmoni, racchiusi pressioni e delle sollecitazioni mec- PER OSSA ROBUSTE. La demolizione
nella gabbia toracica. caniche che lo scheletro sopporta. e la ricostruzione sono regolate in
Questo processo, chiamato rimodel- modo molto fine e sono influenzate
DURO E VITALE. In base al loro aspet- lamento, avviene in tre tappe: ad av- anche dalle condizioni fisiche e dalle
to, le ossa si dividono in corte, lunghe, viarlo sono gli osteociti, cellule dalla abitudini di vita. Per esempio, fare
piatte e irregolari. Il tessuto di cui forma stellata che percepiscono le sport stimola gli osteoblasti a produr-
sono fatte è composto per il 70% da piccolissime deformazioni che l’osso re collagene e irrobustisce così le
cristalli di idrossiapatite, un minerale subisce in base al lavoro che svolge. ossa. Mentre la sedentarietà favorisce
molto duro contenente fosforo e cal- Quando occorre, gli osteociti rilascia- la demolizione del tessuto e predispo-
cio, e per il 30% da collagene (una pro- no sostanze che chiamano all’azione ne all’osteoporosi.

PERIOSTIO
È la membrana che
riveste esternamente
l’osso.

OSSO COMPATTO
Costituisce la parte
più dura e resistente
ed è formato da
lamine disposte
attorno a canali, al
cui interno scorrono
i vasi sanguigni.

OSSO SPUGNOSO
Science Photo Library/Agf

È il tessuto poroso
interno e ospita il
midollo osseo.

86 FocusExtra | 29
OSSA
Lo scheletro
suto muscolare e osseo, è un processo
fisiologico e progressivo che comincia
lentamente dopo i 40 anni e accelera
dopo i 60».

ALLENAMENTO SPORTIVO. Il tessuto os-


seo è costituto da una parte biologica e da
una di matrice minerale. Per far sì che
resti in salute è importante che l’equili-
brio tra i suoi componenti rimanga co-

SEMPRE FORTI
stante. Questo obiettivo si ottiene con
un’alimentazione corretta e praticando
attività sportiva in modo regolare. «L’al-
lenamento consente all’osso di restare
L’apparato muscoloscheletrico si può vivo, aiutando a mantenere costanti i li-
velli di calcio, fosforo e di tutti i minerali
mantenere giovane con lo sport e con che lo compongono», spiega l’ortopedi-
co. «Per gli anziani è indicata un’attività
un’alimentazione ricca di vitamina D. sportiva a basso impatto, come una cor-
setta o una camminata veloce, perché gli

«D
al punto di vista mecca- spedale San Raffaele di Milano, descrive allenamenti troppo intensi possono cre-
nico, l’organismo fun- la fragilità di un tessuto che ci sembra are danni alle articolazioni e un’usura
ziona come un’automo- invece solido e forte. Con l’invecchia- irreversibile del tessuto».
bile. Se sollecitato al mento, poi, lo scheletro si indebolisce e Nell’alimentazione, invece, è fondamen-
massimo, o sottoposto a stress o sforzi questo fenomeno va quindi contrastato. tale la vitamina D, che permette di con-
eccessivi, può subire danni e traumi. E in «È fondamentale prendersi cura delle servare la densità ossea. «In età infantile
molti casi, a pagarne le conseguenze è il ossa, che con il passare del tempo diven- e giovanile, l’assorbimento della vitami-
nostro apparato muscoloscheletrico». tano meno flessibili e sono più facilmen- na D a livello intestinale avviene in modo
Così Vincenzo Salini, primario dell’Uni- te soggette a fratture», prosegue Salini. meccanico, naturale, e fino a quando re-
tà di ortopedia e traumatologia dell’O- «La sarcopenia, ossia la perdita del tes- sta tale non si riscontrano problemi,

Frutta e verdura, ricche di


minerali e vitamine, sono
utili anche per contrastare
l’invecchiamento osseo.
tranne in presenza di certe malattie», costituita prevalentemente dall’assun- distorsioni», racconta Salini. «In questi
continua Salini. «Con l’avanzare dell’età, zione di integratori a base di vitamina Paesi è molto diffusa la ginnastica pro-
però, questa capacità decresce e per D», dice l’esperto. priocettiva, una disciplina che migliora
compensarla dobbiamo introdurre nella la capacità di reagire a un evento im-
dieta alcuni alimenti che migliorano la MANTENERE L’EQUILIBRIO. Ma fratture provviso, come può essere uno sbilan-
qualità dell’osso. Il latte, il parmigiano e e lesioni non interessano soltanto gli an- ciamento del corpo».
alcuni tipi di pesce ricchi di omega 3 ziani. Fra i traumi più diffusi a carico Anche una maggiore attenzione alla po-
(come salmone, aringa, sgombro, sardi- dello scheletro ci sono quelli al ginoc- stura può ridurre i rischi. Il nostro corpo
ne) sono alcuni esempi». chio, alla spalla e alla caviglia. Anche in è simmetrico, ma per abitudini sbagliate
La carenza della vitamina D fa aumenta- questo caso la prevenzione può essere o incidenti possiamo assumere atteggia-
re il rischio di osteoporosi e fratture, ma fondamentale. «Dovremmo prendere menti scorretti, che alla lunga danneg-
quasi tutti gli over 60 ne hanno livelli esempio dagli abitanti del Nord Europa. giano lo scheletro. «Per rimetterci in li-
troppo bassi. Nelle donne, poi, a indebo- Norvegesi e finlandesi hanno una per- nea si può ricorrere all’osteopatia che,
lire le ossa ci pensano anche le alterazio- centuale di infortuni molto bassa, sia tra attraverso manipolazioni su collo, schie-
ni ormonali causate dalla menopausa. gli sportivi sia tra gli amatori, perché se- na e testa, restituisce un equilibrio al
«In questo caso può essere necessario guono un allenamento che rafforza il corpo», dice Salini.
intervenire con una terapia sostitutiva, senso dell’equilibrio, evitando cadute e Francesca Iannelli

LA SCARPA PER OGNI

Tendiniti, mal di schiena, cervicale. Ecco perché le


calzature sbagliate non provocano danni soltanto ai piedi.

L
e scegliamo perché ci piacciono, ma le vrebbe avvenire», dice Montesi. Meglio, poi, com-
scarpe devono essere innanzitutto como- prare le scarpe al pomeriggio, perché nel corso
de. Il che significa che devono calzare a della giornata i piedi tendono a gonfiarsi un po’.
pennello e offrire il giusto sostegno e l’a- Una volta scelto il modello, le scarpe vanno prova-
deguata protezione ai nostri piedi. Se i piedi stan- te entrambe, stando in piedi e camminando.
no bene, infatti, tutta la salute ne guadagna. Del
resto, sono una parte fondamentale e complessa IL TACCO GIUSTO. Per via di mode e tendenze, a
del nostro corpo, da cui dipende l’equilibrio, la cor- soffrire di più sono i piedi delle donne. E se le scar-
retta postura, oltre che la deambulazione. «I piedi pe a punta seguono corsi e ricorsi, il tacco alto è
sono come le fondamenta di un palazzo», dice Ma- invece sempre sulla cresta dell’onda. Per i podolo-
rio Montesi, presidente onorario dell'Associazio- gi, però, quello ideale dovrebbe essere di 4 centi-
ne italiana podologi e docente di Podologia all’U- metri. Alla lunga, infatti, il tacco alto favorisce
niversità La Sapienza di Roma. «Sono il nostro l’insorgenza di dolori, callosità e anche di proble-
mezzo di locomozione a costo zero e dobbiamo mi alla schiena e dolore alla cervicale. «Se indos-
salvaguardarli, scegliendo la scarpa giusta». sata una volta ogni tanto, qualsiasi scarpa va bene.
Va invece corretta l’abitudine di costringere a lun-
COMODE DA SUBITO. Attenzione, per esempio, go i piedi in calzature non confortevoli», avverte il
alle punte. «Quelle troppo strette sono una tortu- podologo. «Il tacco 12 va bene per una cerimonia o
ra, perché costringono le cinque dita in uno spazio per una sera a teatro, ma è sconsigliato per un’in-
che ne potrebbe contenere comodamente solo tera giornata di lavoro, perché sposta il baricentro
due. La scarpa giusta, al contrario, è quella che non in avanti, facendo gravare un peso eccessivo sull’a-
comprime e che, una volta indossata, consente di vampiede. Il peso corporeo, invece, dovrebbe di-
articolare le dita», spiega l'esperto. «Una calzatu- stribuirsi per il 60% sul tallone e il resto su meta-
ra stretta favorisce la formazione di callosità, che tarso e primo dito. Attenzione anche alle scarpe
sono una forma di difesa: al trauma la cute reagisce rasoterra, che possono favorire le tendiniti perché
ispessendosi. E il dolore avvertito a causa di uno o mantengono il tendine di Achille in tensione». In
più calli al piede non è cosa da poco». estate, infine, gli errori riguardano le infradito. Bi-
La scarpa dovrebbe calzare come un guanto fin dal sogna ricordare che sono ciabatte. Vanno quindi
momento dell’acquisto: attenzione quindi a illu- bene in spiaggia e a bordo piscina, ma non per pas-
dersi che “poi si allarga”. Così come non bisogna seggiare in città, fare lavori in giardino né tanto-
Getty Images

dare per scontato che quelle nuove inevitabilmen- meno per avventurarsi in montagna.
te causino vesciche. «In realtà, questo non do- Simona Regina

86 FocusExtra | 31
I muscoli

LA FORZA E
LA PRECISIONE
I muscoli danno forma al corpo e permettono i movimenti.
La loro struttura microscopica è una meraviglia della natura.

D
al battito delle ciglia alla per l’aspetto: se osservati al microsco- LE LEVE DEL CORPO. I muscoli vo-
flessione di un braccio, dalle pio, quelli volontari appaiono striati, lontari sono circa 700: il numero
pulsazioni del cuore al sorri- mentre i secondi sono lisci. La diffe- non è preciso perché gli scienziati
so, tutti i movimenti del cor- renza riflette l’organizzazione dei non si sono ancora messi d’accordo
po avvengono grazie al sistema musco- miofilamenti: le lunghe strutture for- su come contarli e alcuni considera-
lare. Più o meno sviluppato, a seconda mate da proteine che, scorrendo le no muscoli a sé stanti dei fasci di fi-
della costituzione e dell’allenamento une sulle altre, fanno sì che il muscolo bre che, per altri, fanno invece parte
di ciascuno, esso costituisce, in media, possa accorciarsi, generando la con- di un muscolo più grande. Quasi
il 40% del nostro peso ed è composto trazione. Nei muscoli lisci i miofila- sempre lavorano in coppie: a cia-
da due tipi di muscoli: quelli volontari menti sono disposti in modo disordi- scun muscolo agonista (capace cioè
sono governati dalla nostra volontà; nato, mentre in quelli striati sono di produrre un certo movimento)
quelli involontari determinano movi- riuniti in fasci paralleli, e questo de- corrisponde infatti un antagonista,
menti che non controlliamo, come la termina velocità e forza maggiori nel- che contraendosi riporta il corpo
dilatazione dei vasi sanguigni o la peri- la contrazione. nella posizione iniziale. Per esem-
stalsi, responsabile dell’avanzamento Pur essendo involontario, il muscolo pio, nel braccio, c’è un muscolo ago-
del cibo nell’apparato digerente. cardiaco è uno dei più potenti del cor- nista che fa piegare il gomito (il bici-
po: per questo, la sua struttura micro- pite) e uno antagonista – il tricipite
SOTTO IL MICROSCOPIO. Ma i due scopica assomiglia a quella dei mu- – che, contraendosi, riporta il brac-
tipi di muscoli si distinguono anche scoli striati. cio in posizione distesa.

RIFORNIMENTI ORDINATI
Una fitta rete di vasi Le miofibrille
sanguigni irrora le sono composte
fibre muscolari, per dai miofilamenti,
portare ossigeno e microscopici fasci
sostanze nutritive. di proteine.

AGGANCIO!
Science Photo Library/ Agf

I tendini sono
fasci di tessuto
connettivo che
ancorano la
muscolatura
alle ossa.

A STRISCE SPESSI E SOTTILI


L’aspetto striato dei Esistono due tipi di
muscoli volontari miofilamenti: quelli
è determinato spessi sono formati da
dall’organizzazione una proteina chiamata
microscopica dei miosina, quelli sottili da
miofilamenti. un’altra proteina, l’actina.

32 | FocusExtra 86
ESPRESSIVI
I muscoli del volto, una trentina

12 in tutto, collaborano per creare


tutte le nostre espressioni.

il numero di muscoli
che usiamo in media
per sorridere. Si
trovano attorno a BRACCIO DI FERRO
bocca, occhi e Il bicipite ci permette
sugli zigomi. di piegare l’avambraccio.
Il tricipite, posto dietro,
lo distende.

PER MOVIMENTI SINUOSI


TRIANGOLO
Il muscolo obliquo esterno
Il deltoide, chiamato
ruota il tronco e lo fa piegare
così per via della forma
in entrambe le direzioni.
triangolare, solleva
lateralmente il braccio e
lo fa oscillare mentre si
cammina.

LA POTENZA
Il complesso dei quadricipiti
femorali comprende quattro
muscoli molto potenti.
Permettono di estendere la
gamba, per esempio quando
si tira un calcio.

I bambini sono
veri campioni!
Instancabili. Se vi sentite giù
perché i vostri figli sono più in
forma di voi, consolatevi pensando
che neppure tanti atleti riescono a
I GEMELLI star dietro all’attività fisica dei
Il gastrocnemio ragazzini di 8-12 anni. Il motivo,
comprende due secondo uno studio dell’Université
muscoli (i “gemelli”) Clermont Auvergne (Francia), è che
che vanno dal femore i muscoli giovani hanno un
al calcagno e piegano metabolismo diverso, che li rende
la gamba. più resistenti alla fatica e in grado
di recuperare più rapidamente
dopo uno sforzo fisico. I ricercatori
Getty Images/Science Photo Library RF

hanno confrontato le performance


di adulti più o meno allenati con
quelle dei ragazzini. Il segreto di
questi ultimi sta nella capacità di
sfruttare meglio il metabolismo
aerobico, che consente loro di
stancarsi meno.

86 FocusExtra | 33
I muscoli
Non bastano forza, agilità,
e resistenza. Per diventare
campioni sono necessari
anche coraggio, ottimismo
e determinazione.

C
ampioni si diventa. Allenan-
dosi duramente. Perché solo
così si può spostare sempre
più in alto l’asticella. A Massi-
miliano Rosolino è stata l’acqua, braccia-
ta dopo bracciata, a forgiare corpo e
mente. «Per vincere le Olimpiadi non ci
vogliono quattro anni, ma una vita», ci
dice. Una vita di dedizione e impegno.
Non ci si può sottrarre, infatti, ai «duri
allenamenti per fare quella virata in 4
decimi e le ultime bracciate dell’ultima
vasca senza respirare. La concentrazio-
ne deve essere massima». Così come la
determinazione, che non deve farsi scal-
fire da una sconfitta. Perché «dietro una
vittoria ci sono almeno 100 sconfitte.
Bisogna imparare a rialzarsi», spiega il
campione.

ALLENARE I MUSCOLI... «Già, perché


ogni successo nello sport agonistico è il
traguardo di un percorso scandito da un
meticoloso programma di allenamenti,
combinato a un sano stile di vita: questi
sono gli ingredienti essenziali per poter
massimizzare le prestazioni sportive. E
vincere», commenta Piero Volpi, re-
sponsabile del Settore medico dell’Inter
Il campione
e della Chirurgia del ginocchio e di Trau- Usain Bolt
matologia dello sport all’Humanitas Re- scherza con
search Hospital di Milano. Ma quanto Andre De
conta la predisposizione fisica? Grasse dopo il
«Indubbiamente il talento sportivo ha a traguardo dei
che fare con fattori fisici e fisiologici», 200 metri, alle
spiega Francesca Vitali, psicologa dello Olimpiadi di Rio.
sport dell’Università di Verona. «Per
esempio, avere le gambe come quelle di «L’esercizio fisico costante e a misura tenere il meglio non basta attrezzarsi di
Usain Bolt costituisce un vantaggio ri- dell’atleta - ricorda Volpi - ottimizza le forza, agilità e resistenza. La capacità di
spetto a chi scende in pista con un’antro- capacità fisiche, tecniche e tattiche, con gestire l’attenzione, per esempio, può
pometria diversa». E così, in effetti, con conseguente miglioramento del rendi- fare la differenza.
le sue ampie falcate e dall’alto dei suoi mento in gara». Si pensi alla maratona. «Gli atleti devono
195 centimetri di altezza, lo sprinter gia- correre per 42 chilometri a un’intensità
maicano ha vinto praticamente tutte le … E LA MENTE. «Se i preparatori fisici e elevata e per un tempo prolungato, e
gare olimpiche a cui ha partecipato e de- i tecnici allenano il corpo con un carico questo si traduce in un carico di fatica
tiene ancora record mondiali. di lavoro proporzionato all’età e al gene- molto alto. Ebbene, a parità di allena-
Ma anche se ci sono dei vantaggi e dei re dell’atleta, gli psicologi dello sport mento fisico, la capacità di gestire tutto
limiti fisici dettati dalle caratteristiche (che lavorano in sinergia con gli allena- questo dipende da quanto sei allenato
del corpo, più ci si allena, più possiamo tori) hanno il compito di allenare le abi- mentalmente a dirottare l’attenzione su
migliorare le prestazioni, aumentando lità psicologiche, anch’esse fondamenta- fattori esterni: il paesaggio, per esempio.
per esempio la performance dei muscoli li per dare il massimo», prosegue Vitali. La prestazione trae infatti giovamento
e dell’apparato cardiocircolatorio. Perché, per superare i propri limiti e ot- dalla capacità di distrarsi dalla sensa-

34 | FocusExtra 86
AFP via Getty Images

QUANDO IL CORPO

LIMITE
RAGGIUNGE IL

86 FocusExtra | 35
I muscoli
Il campione olimpico
Massimiliano Rosolino in
una gara di nuoto a stile
libero, la sua specialità.

zione di sfinimento e dall’immane sforzo


fisico che si sta compiendo», spiega la
psicologa. Insomma, questa capacità
aiuta ad affrontare prove di resistenza
anche molto dure e a ricalibrare gli oriz-
zonti, per riuscire a non dire basta prima
di aver tagliato il traguardo.
«Proprio come le abilità fisiche, anche
quelle psicologiche devono essere alle-
nate in modo sistematico e specifico»,

Getty Images
prosegue Vitali. «Lo scopo è imparare a
rimanere focalizzati sull’obiettivo, a di-
strarsi volontariamente quando è fun-
zionale allo scopo, a concentrare l’atten- sione di non fallire: o meglio, di piegarsi di Trieste, ha citato il campione dell’Nba
zione su qualcosa di molto circoscritto, ma non spezzarsi, vivendo le difficoltà Kobe Bryant: «un grande atleta deve cre-
isolandosi dal contesto se, per esempio, come sfide e nuove opportunità per mi- dere in se stesso, se non ci credi tu chi ci
c’è da mirare al bersaglio; oppure, ad ave- gliorare. «Anche l’ottimismo è un fonda- deve credere?».
re un focus attentivo molto più ampio se mentale compagno di viaggio di chi vuo- «E aveva ragione - sottolinea Vitali - per-
si deve scendere in campo e contempo- le salire sul gradino più alto del podio», ché ognuno di noi è il primo limite con
raneamente valutare la posizione della dice la psicologa. «Chi è ottimista, infat- cui misurarsi. Chi ha fiducia in sé riesce
palla, degli avversari e dei compagni di ti, vive con meno paura, e a parità di in- a far ricorso a tutte le risorse necessarie
squadra». fortunio percepisce meno dolore e ma- per fronteggiare al meglio una situazio-
nifesta migliore capacità di recupero». ne di fatica, un infortunio o i riflettori
PUNTI DEBOLI. A volte, però, il limite con puntati di una gara decisiva.
cui confrontarsi è l’infortunio. In alcuni CREDERCI SEMPRE. Insomma, non si Al contrario, chi non crede in se stesso,
sport più di altri. «È una sorta di prezzo può prescindere dalla fiducia in se stessi anche se ugualmente allenato fisica-
da pagare per essere un campione», pun- e nelle proprie capacità. Parola di Massi- mente, utilizza in modo meno funziona-
tualizza Volpi. «Per esempio, nel calcio miliano Rosolino, che recentemente, le le proprie risorse, compromettendo
c’è un’incidenza infortunistica molto raccontando la sua esperienza agli stu- inevitabilmente il risultato».
elevata, essenzialmente riconducibile denti e alle studentesse dell’Università Simona Regina
all’aumento della potenza a cui è spinta
la macchina umana.
Basti guardare la foto di una squadra di Solo il 33,8%
dei bambini
calcio di 30 anni fa: la fisicità dei giocato-
italiani pratica
ri era completamente diversa. Anche se
regolarmente
l’anatomia non è cambiata, il carico di un’attività
lavoro negli anni si è fatto più intenso. sportiva al
Questo ha potenziato il corpo degli atle- di fuori della
ti, ma ne ha messo anche a dura prova scuola.
l’apparato locomotorio».
Il ginocchio è l’articolazione più vulne-
rabile a traumi e lesioni, tanto che per
molti sportivi un infortunio al legamen-
to crociato è un appuntamento ricorren-
te. «Chi fa sport a livello agonistico si
allena a tollerare i ritmi intensi di lavoro
e la fatica, ma oltre certi limiti anche la
macchina più perfetta non può spingersi
e così può rompersi. Gestire un infortu-
nio, ma in fondo anche difendere un tito-
lo, è un grande fattore di stress. L’allena-
mento mentale gioca allora un ruolo
chiave nel definire i limiti di ciò che si
può realizzare», puntualizza Vitali.
La resilienza, per esempio, è quella capa-
cità che consente agli atleti sotto pres-

36 | FocusExtra 86
SPORT
PER TUTTI
di attività fisica al giorno di intensità
moderata-vigorosa e almeno tre volte a
settimana degli esercizi di rafforzamen-
to di muscoli e ossa. Attenzione però alle
specializzazioni precoci: «È importante
fornire loro il maggior ventaglio possibi-
Per bambini, adulti e anziani, l’attività le di esperienze motorie. Apprendere
sportiva è essenziale per il benessere schemi diversificati permette, in un se-
condo momento, di eccellere nello sport
psicofisico. Se si seguono delle regole. scelto». Lo sviluppo delle capacità di co-
ordinazione e muscolari, infatti, è diver-

S
edentari o parzialmente attivi. smettono di fare qualsiasi tipo di sport e so nelle fasi della crescita. «A 4-5 anni i
Sono così gli italiani adulti: il registrano livelli di inattività superiori bambini sono più predisposti allo svilup-
68,3% non pratica alcun tipo di alla media europea. po della resistenza, mentre dai 5 sino ai
attività fisica oppure lo fa con 14 anni l’andamento dello sviluppo del
scarsa continuità. È la fotografia che MUOVERSI ALLUNGA LA VITA. Eppure, sistema nervoso centrale favorisce de-
emerge dall’indagine Passi (Progressi ormai dovremmo saperlo: fare sport aiu- strezza e velocità», aggiunge Tenore.
delle aziende sanitarie per la salute in ta a stare meglio e a preservare uno stato
Italia), che dal 2006 monitora lo stato di di benessere fisco, psichico e sociale. Ol- A CIASCUNO LA SUA ATTIVITÀ. Anche
salute della popolazione italiana, in par- tre al controllo del peso corporeo, riduce per adulti e anziani lo sport è il miglior
ticolare la fascia tra i 18 e i 69 anni. Non il rischio di contrarre malattie croniche alleato per mantenere un buono stato di
va meglio tra i più giovani. Secondo Ok- e contribuisce a preservare l’apparato salute. L’OMS consiglia di praticare 150
kio alla Salute, il sistema di sorveglianza muscolo-scheletrico. Senza contare, poi, minuti di attività aerobica moderata, op-
attivo per le scuole primarie, solo il gli effetti positivi sul benessere psicolo- pure almeno 75 minuti di attività vigoro-
33,8% dei bambini svolge regolarmente gico e la qualità del sonno. Per incentiva- sa, due o più volte alla settimana. Dallo
attività fisica al di fuori della scuola. Ma re l’attività fisica, il ministero della Salu- spinning al running, dal pilates allo yoga,
la maglia nera per la “sedentarietà” va te ha stilato le Linee di indirizzo dai balli di gruppo alle partite di calcetto
agli adolescenti, che tra i 12 e 14 anni sull’attività fisica per differenti fasce d’e- con gli amici, dal tennis al nuoto: l’im-
tà, in cui recepisce le raccomandazioni portante è fare sport con costanza. Da
in materia dell’Organizzazione Mondia- adulti o anziani, però, ci sono precauzio-
Getty Images

le della Sanità (OMS). Il documento evi- ni da prendere per evitare di incorrere in


denzia il ruolo dello sport per contrasta- spiacevoli conseguenze: usura delle arti-
re l’aumento di diabete e obesità, ridurre colazioni, stiramenti, distorsioni o frat-
l’ipertensione e il tasso di mortalità pre- ture. In sostanza, non è sempre indicato
coce per malattie cardiovascolari, tumo- infilare ai piedi le scarpe da ginnastica e
ri, malattie respiratorie croniche. «C’è correre per 15 chilometri, oppure nuota-
uno stretto legame tra l’attività fisica e la re per due ore senza sosta. Qualsiasi
speranza di vita», si legge nel documen- sport richiede una preparazione adegua-
to. Quindi, prima si comincia meglio è. ta.
La cosiddetta ginnastica dolce, meno vi-
BAMBINI ATTIVI! La ricerca scientifica, gorosa e a minore intensità, è più adatta
infatti, ha confermato che bambini e per gli anziani, che hanno bisogno di
adolescenti che praticano un’attività mantenere forza e massa muscolare. «Il
sportiva in modo costante sono più sani, tipo di attività va comunque adattato alle
socievoli ed estroversi e hanno una mag- condizioni dei singoli. Ciò che è leggero
giore capacità di apprendimento e un li- per qualcuno potrebbe essere impegna-
vello di autostima più alto. «Cominciare tivo per altri e viceversa - continua il me-
da piccoli non è solo un ottimo modo per dico - e la ginnastica dolce è indicata in
preservare la propria salute, ma favori- casi di dolori vertebrali o articolari, e per
sce anche lo sviluppo cognitivo e quello soggetti fragili, ma si valuta caso per
dell’apparato muscolo scheletrico», caso. Una buona prassi è comunque non
spiega Fabio Tenore, medico sportivo. sottoporre cartilagini e articolazioni a
Secondo l’OMS, bambini e adolescenti eccessive sollecitazioni».
dovrebbero praticare almeno 60 minuti Francesca Iannelli

86 FocusExtra | 37
L’apparato respiratorio

5-6
La capacità polmonare,
in litri, di un adulto. Questa
CAPILLARI
però non corrisponde alla
Avvolgono ciascun
sacco alveolare quantità d’aria immessa
e hanno pareti con ciascun atto
sottilissime, tali respiratorio, che
da permettere gli è invece di circa
scambi gassosi. mezzo litro.

ARTERIA
POLMONARE
In arrivo dal cuore,
trasporta il sangue
con la CO2 da
smaltire.

Stop al fumo:

Getty Images/Science Photo Library


ecco perché
Timeline. Per chi smette di
fumare i benefici iniziano da subito.
Dopo 8 ore dall’ultima sigaretta già
calano i livelli di monossido di
carbonio nel sangue (che crea
affaticamento) e il giorno dopo
inizia a ridursi il rischio di infarto.
Nei 3-5 giorni seguenti, migliorano
il gusto e la respirazione e dopo
2-12 settimane la pelle diviene più
luminosa. Passati 3-9 mesi
dall’ultimo “tiro”, si attenua la
tosse e migliorano la respirazione e SACCO ALVEOLARE
la funzione polmonare. Dopo un È l’espansione
anno si riduce il rischio di mortalità terminale degli alveoli,
per malattie cardiovascolari e dopo a livello della quale
avviene lo scambio fra VENA POLMONARE
5 si dimezza anche quello per il Porta il sangue
ossigeno e anidride
cancro al polmone. Dieci anni dopo
carbonica. ossigenato verso
aver smesso, la probabilità di il cuore, che
morire per un tumore legato al lo distribuirà al resto
fumo è pari a quella di un non del corpo.
fumatore.

38 | FocusExtra 86
Shutterstock / Magic mine
E ORA UN BEL
RESPIRO PROFONDO
Tubi, canali, cavità e due mantici: è il sistema che permette
all’ossigeno atmosferico di arrivare nel sangue.

R
espiriamo, in media, 15 volte si indirizza nei due bronchi e infine che consentono di purificare almeno
al minuto, introducendo nei all’albero bronchiale, struttura rami- in parte il flusso. Già i peli del naso, per
polmoni 9.000 litri di aria al ficata che fa già parte dei polmoni, il esempio, trattengono le particelle più
giorno. In un anno, poi, re- cui aspetto ricorda proprio quello del- grosse, mentre la trachea e i bronchi
spiriamo abbastanza da riempire una le fronde di un albero. Da lì in poi, cia- sono ricoperti da muco e tappezzati di
piscina olimpionica. E anche se rara- scun tubo si divide in diramazioni cellule dotate di moltissimi prolunga-
mente ci rendiamo conto di questa sempre più sottili (i bronchioli) che menti, che muovendosi in sincrono
incessante attività, essa è indispensa- terminano in grappoli tondeggianti filtrano eventuali particelle presenti
bile per consentire a tutte le nostre chiamati alveoli, le cui pareti sono a e le spingono verso l’esterno.
cellule di rifornirsi di ossigeno e di stretto contatto con una fittissima
eliminare l’anidride carbonica. rete di capillari. Qui avviene lo scam- MANTICI. Il fumo di sigaretta danneg-
bio tra l’ossigeno inalato e l’anidride gia questo meccanismo di difesa ed è
IL VIAGGIO DELL’ARIA. A garantire carbonica, che è poi espulsa con l’espi- anche all’origine di moltissime malat-
che tutto ciò accada è l’apparato respi- razione. tie respiratorie. Il fumo, infatti, con-
ratorio, un insieme di tubi e cavità at- tiene centinaia di molecole tossiche, e
traversati continuamente dai flussi in DIFESE. A diretto contatto con l’aria i primi tessuti a risentirne sono pro-
ingresso e in uscita. L’aria entra da esterna, che può essere sporca o con- prio quelli deputati alla respirazione.
bocca e narici, arriva alla faringe e si taminata, il sistema respiratorio sem- I polmoni di un forte fumatore, col
incanala attraverso due tubi di colle- bra molto vulnerabile. È però dotato tempo, diventano neri, perché sono
gamento (la laringe e la trachea). Poi di una serie di meccanismi di difesa, pieni di catrame.

86 FocusExtra | 39
L’apparato respiratorio

L’ESERCITO DEGLI
ALLERGICI
I raffreddori allergici in
Italia tormentano più di
un adulto su quattro e
quasi un bambino su due.
Ecco che cosa si può fare.

F
ra occhi rossi, sonori starnuti,
prurito in gola e, nei casi più seri,
difficoltà respiratorie, le allergie
sono in crescita costante da al-
meno mezzo secolo. Con un + 5% di “vit-
time” ogni cinque anni, i raffreddori al-
lergici tormentano ormai più di un
italiano su quattro (e quasi un bambino
ogni due), mentre l’asma è vicina al 7% (e
fra i più piccoli è al 10%). Il fenomeno
riguarda tutti i Paesi che hanno uno stile
di vita occidentale. «Nel 2015, in Europa,
i ricoveri ospedalieri per attacchi allergi-
ci gravi sono stati sette volte più nume-
rosi di quelli registrati nel 2005», illustra
Claudio Ortolani, direttore dell’Istituto
allergologico lombardo di Cesano Bo-
scone (Milano). «Secondo la European
Academy of Allergy, nel 2025 la metà de-
gli europei sarà allergica».
A lungo gli scienziati si sono interrogati
sulle cause di questo aumento, conclu-
dendo che non c'è un unico colpevole.
Stili di vita, inquinamento e cambia-
mento climatico sono tutti elementi che
concorrono al fenomeno.

TROPPO PULITI. Prendiamo, per esem-


pio, lo stile di vita. Già nel 1989, l’epide-
miologo inglese David Strachan notò che
tra i figli unici il raffreddore da fieno era
più frequente e pensò che all’origine del
fenomeno ci fosse una ridotta esposizio-
ne ai germi, che circolano più abbondan-
ti se ci sono tanti bambini in casa. Occhi rossi,
starnuti, prurito
Ampliando il suo ragionamento, Stra-
in gola. L’arrivo
chan ipotizzò che l’aumento delle aller- della bella
gie, che già allora si stava osservando, stagione è un
fosse legato alla riduzione del numero di tormento per chi
figli per famiglia, ma anche ad altre abi- soffre di allergie
tudini che nel tempo avevano diminu- respiratorie.

40 | FocusExtra 86
Giocare d’anticipo
Sulle allergie bisogna agire per tempo. Nella prima chi è già allergico: l’immunoterapia permette
infanzia si può infatti prevenire il loro sviluppo, infatti di ridurre i sintomi, fino ad annullarli, se è
facendo sì che i bambini frequentino i coetanei, attuata nei mesi che precedono la stagione critica.
giochino spesso all’aria aperta e abbiano in casa Chi non si è protetto può invece gestire starnuti e
un animale domestico. Recentemente, poi, la prurito con i farmaci antistaminici (da assumere
World Allergy Organization ha aggiunto la dopo aver consultato il medico), ma anche con un
raccomandazione di assumere cibi contenenti po’ di attenzione. Sono infatti disponibili online i
batteri probiotici (come yogurt e latti fermentati), calendari dei pollini, che indicano i giorni più
che arricchiscono la flora intestinale. critici, durante i quali è comunque meglio tenersi
Ma il consiglio di agire per tempo vale anche per alla larga dai prati fioriti.

Getty Images/Cultura RF

86 FocusExtra | 41
L’apparato respiratorio
ito il contatto con i batteri durante la bambini, ha un ruolo. Perché altera la d’anni cerca proprio di capire perché le
prima infanzia, come la pulizia più accu- microflora intestinale, così da favorire la allergie stanno aumentando nel mondo.
rata delle abitazioni o la maggior cura presenza di batteri che non hanno le en- Analizzando gli stili di vita di 319.000
dell’igiene personale. La sua idea, bat- dotossine e quindi che non ci proteggo- bambini e ragazzi di oltre 50 Paesi, i ri-
tezzata “ipotesi igienica”, è stata poi no dalle malattie allergiche. cercatori hanno concluso che mangiare
confermata da altri studi. Oggi sappiamo almeno tre volte alla settimana cibi gras-
che il contatto con le endotossine - mo- ALLERGIE DA FAST FOOD. Ma non basta. si da fast food fa aumentare anche del
lecole presenti sulla superficie di certi Nello stile di vita occidentale rientra a 39% il rischio di avere crisi asmatiche
batteri - è necessario al corretto sviluppo pieno titolo anche l’alimentazione. Al- gravi, e fa peggiorare i sintomi dei raf-
del sistema immunitario nella prima in- cuni anni fa, la rivista Thorax ha pubbli- freddori allergici e degli eczemi.
fanzia e tiene alla larga le allergie. cato parte dei risultati del grande studio Secondo gli autori, «il fenomeno è legato
Anche l’abuso di antibiotici, specie nei internazionale Isaac, che da una ventina alla presenza in questi cibi di grassi satu-

L’IMPORTANZA

BENE
DI RESPIRARE
Getty Images

42 | FocusExtra 86
ri, sodio e zuccheri, che favoriscono i LO ZAMPINO DEL CLIMA. Un altro ele- nato da Annette Menzel del Politecnico
processi infiammatori tipici delle aller- mento che potrebbe aver determinato di Monaco ha trovato che i pollini pro-
gie». l’incremento delle allergie negli ultimi dotti da una ventina di piante presenti in
Un effetto simile è stato visto anche per decenni è infine l’effetto serra. Infatti, Europa, molte delle quali allergeniche, è
l’inquinamento, che favorisce l’infiam- l'anidride carbonica prodotta dall’uso cresciuto parallelamente all'incremen-
mazione, in particolare delle vie respira- dei combustibili fossili è anche to di anidride carbonica registrato
torie. Questo è il motivo per cui, in corri- l'“alimento base” delle piante, che cre- nell’atmosfera.
spondenza dei picchi di smog nelle città, scono più rapidamente – e pertanto pro- E a questo fenomeno si aggiunge quello
aumentano sempre i ricoveri per asma, ducono più polline – se la concentrazio- dovuto all’aumento della temperatura
così come il consumo di farmaci che chi ne di questo gas nell’atmosfera è media del pianeta, che fa sì che la stagio-
soffre di questa malattia assume quando maggiore. Le conseguenze non sono di ne dei pollini duri più a lungo.
di verifica un attacco. poco conto: nel 2011 uno studio coordi- Margherita Fronte

La relazione tra benessere e respiro è molto


stretta. Per questo si insegnano tecniche di
respirazione per combattere lo stress.

I
l primo pare sia doloroso, ma nessuno se lo tazione respiratoria fa parte della terapia di
ricorda. E per tutta la vita il respiro, anche molte malattie in cui il respiro perde effica-
se è indispensabile, continua a essere di- cia», riprende Bellofiore. «La relazione fra be-
menticato: chi ci fa caso? Eppure, respira- nessere e respiro è strettissima, lo si vede bene
re “bene” è fondamentale. Infatti, se per qual- nei disturbi psicologici come stress o ansia: il
siasi motivo il fiato si accorcia, ce ne accorgiamo respiro superficiale, la sensazione di un blocco
subito. che impedisce di prendere fiato, l’oppressione
ESSENZIALE. «Respirare è alla base di tutte le sullo sterno sono sintomi comuni. Così molte
funzioni dell’organismo; senza la giusta venti- tecniche di gestione dello stress passano pro-
lazione e gli scambi gassosi, nessuna cellula prio dal recupero di una corretta respirazione,
potrebbe sopravvivere. In mancanza di ossige- che per esempio riduce l’attivazione del siste-
no non potremmo bruciare i nutrienti per ave- ma nervoso simpatico, iperattivo in caso di
re energia. E se non potessimo eliminare l’a- ansia e responsabile di fastidi come la tachi-
nidride carbonica prodotta dai processi di cardia. Una respirazione profonda e regolare
combustione cellulari, ci intossicheremmo», “cura” perciò le difficoltà psicologiche».
premette Salvatore Bellofiore, presidente del
Gruppo di studio sulla fisiopatologia respira- E TU COME RESPIRI? Concentrarci un po’ di
toria della Società italiana di pneumologia. «I più su come inspiriamo ed espiriamo l’aria può
meccanismi che regolano la respirazione sono aiutare a vivere meglio: l’ideale sarebbe la re-
numerosi, molto fini e funzionano in modo au- spirazione diaframmatica profonda, in cui la
tomatico, senza che ce ne rendiamo conto. Ba- durata e l’ampiezza del respiro aumentano,
sta però che uno solo dei tasselli coinvolti ab- migliorando l’ossigenazione dei tessuti. Per
bia qualche problema per compromettere capire se si respira col diaframma o in modo
l’intero sistema: se si altera la funzionalità più superficiale si può appoggiare una mano
della gabbia toracica, dei centri della respira- sulla pancia e una sul torace: la prima durante
zione del cervello, dei polmoni, della laringe o l’inspirazione dovrebbe sollevarsi, la seconda
di qualcuno degli altri elementi coinvolti, ab- no. Gli effetti? Oltre a controllare ansia ed
biamo subito la sensazione netta di malesse- emozioni negative, la respirazione ha conse-
re». Avvertiamo dei sibili o dei fischi se i bron- guenze positive anche sulla qualità del sonno,
Il respiro è alla
chi non si dilatano, siamo presi da un senso di migliora automaticamente la postura e allevia
base della vita.
oppressione se la gabbia toracica non si espan- contratture e dolori a schiena e collo.
Ci permette
di ottenere
de come dovrebbe e così via. Non solo: con più ossigeno a disposizione lavo-
l’ossigeno rano meglio tutti i tessuti e gli organi, dai mu-
necessario alle ANTISTRESS. Respirare, insomma, dà il ritmo scoli all’apparato digerente, dal sistema im-
cellule del alla vita. E quando lo si fa a fatica, bisogna ri- munitario al cervello.
nostro corpo. mediare con la “cura del respiro”. «La riabili- Elena Meli

86 FocusExtra | 43
L’apparato cardiovascolare

IL MUSCOLO Ilportano
cuore e i vasi
ossigeno e
CHE MUOVE cellule del corpo. La
nutrienti a tutte le

IL SANGUE (anche) da noi.


loro salute dipende

O
gni cellula ha bisogno di os- circolazione, che collega il cuore ai molto preciso, che esami come l’elet-
sigeno e nutrienti e deve al polmoni (dove il sangue immagazzina trocardiogramma permettono di ana-
tempo stesso disfarsi e del- ossigeno e rilascia l’anidride carboni- lizzare nei dettagli.
le sostanze di scarto pro- ca) e la grande circolazione, che par- La frequenza cardiaca cambia a se-
dotte dal suo metabolismo, fra cui l’a- tendo dal cuore raggiunge ogni parte conda della situazione: per esempio,
nidride carbonica. Il sistema del corpo. aumenta se si fa sport, o quando ci si
cardiocircolatorio, formato dai vasi emoziona. Tuttavia, in media, il cuore
sanguigni e dal cuore, è la via attraver- IL MUSCOLO-POMPA. A spingere il di un adulto batte 75 volte al minuto.
so cui le molecole utili arrivano alle flusso sanguigno è il cuore, un musco-
cellule e i “rifiuti” sono portati via. lo grande come un pugno, diviso in MALATTIE DIFFUSE. Le malattie car-
quattro cavità che hanno compiti di- diovascolari sono la principale causa
LE AUTOSTRADE. La rete dei vasi san- versi. I due atri, situati nella parte su- di morte in tutto il mondo e in Italia e
guigni è una delle più intricate che la periore dell’organo, raccolgono il san- sono responsabili del 44% di tutti i
natura abbia concepito. Si stima che, gue che arriva dalle vene e lo decessi. I fattori di rischio per ictus,
nel suo complesso, misuri circa indirizzano ai ventricoli. La contra- infarto e per le altre patologie sono in
100.000 chilometri (due volte e mezza zione di questi ultimi pompa il sangue parte genetici, ma uno stile di vita che
la circonferenza terrestre) e che con- nelle arterie, da dove sarà distribuito preveda una dieta sana, la giusta dose
tenga, in un adulto, 4-5 litri di sangue. al resto dell’organismo. di attività fisica e che escluda il fumo
Dal punto di vista anatomico, essa Le contrazioni di atri e ventricoli riduce moltissimo le probabilità di
comprende due “circuiti”: la piccola sono coordinate e seguono un ciclo ammalarsi.

AORTA
VENA CAVA Riceve il sangue dal
SUPERIORE ventricolo sinistro e lo
Porta all’atrio destro invia in tutto il corpo.
il sangue che, dopo
aver percorso tutto
il corpo, è privo di
ossigeno.

VENTRICOLO VENE POLMONARI


DESTRO Portano il sangue
Riceve il sangue ossigenato dai
dall’atrio e lo spinge polmoni all’atrio
sinistro.
Science Photo Library RF/Agf

nell’arteria polmonare.

ARTERIA
POLMONARE VENTRICOLO
Porta il sangue ai SINISTRO
polmoni, affinché si Riceve il sangue
rifornisca di ossigeno. dall’atrio sinistro e lo
spinge nell’aorta.

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Getty Images/Science Photo Library RF
25
i miliardi di globuli rossi
presenti in media in una
persona adulta.
Sono cellule modificate,
ripiene di una proteina
chiamata emoglobina,
che trasporta
l’ossigeno.

AORTA
Con un diametro di
circa 4 cm, l’aorta è
il vaso sanguigno più
grande che abbiamo.

PERICARDIO
Il muscolo cardiaco (o
miocardio) è rivestito
da una membrana
chiamata pericardio.

La velocità
del sangue
Nel circuito. La velocità del flusso
sanguigno non è sempre la stessa.
La spinta potente che il sangue
riceve in uscita dal ventricolo
sinistro fa sì che esso entri
nell’aorta a 4,68 km/h.
Proseguendo, però, questa forza si
attenua e nelle arterie, in media, il
sangue viaggia a 1,6-1,8 km/h. Il
flusso rallenta ulteriormente nei
capillari, dove il sangue è quasi
fermo (0,03-0,07 cm/sec), ma
riprende poi vigore nelle vene,
grazie alla presenza in questi vasi
di valvole, la cui azione porta la
velocità del sangue a 0,7-1,6 km/h.

86 FocusExtra | 45
L’apparato cardiovascolare

AL VOSTRO
BUONCUORE Mal di testa, anomalie del ritmo cardiaco e
sbandamenti non vanno sottovalutati, soprattutto
se ci sono altri fattori di rischio.

G
iorgio ha 40 anni, è sportivo, ambizioso, non è irraggiungibile. Infatti,
attento all’alimentazione e se- anche se non è possibile intervenire su
gue unostiledivitasano.Daun certi fattori di rischio (quelli legati all’età
po’ di tempo soffre di mal di e alla genetica), molto può essere invece
testa, ma lo attribuisce allo stress in uffi- fatto modificando gli stili di vita e sotto-
cio. Stringe i denti e controlla con analge- ponendosi a controlli medici, soprattutto
sici quello che, ai suoi occhi, è solo un fa- se si hanno altre malattie che possono
stidioso disturbo da affaticamento. favorire quelle di cuore e vasi.
Emma ha 45 anni, è una forte fumatrice e
da qualche settimana prova un senso di LE SANE ABITUDINI. Riguardo agli stili di Secondo gli
esperti, a partire
sbandamento e di ansia. Dopo una visita vita, un’alimentazione che non ecceda
dai 35-40 anni
medica scopre di avere la pressione alta e con sale, grassi e dolci, l’attività fisica quo- bisognerebbe
dunque un maggior rischio di malattie tidiana, l’eliminazione del fumo e la ridu- misurare la
cardiovascolari. Emma corre ai ripari e, zione degli alcolici aiutano a mantenere pressione con
seguendo le indicazioni del suo dottore, in salute il sistema cardiovascolare. Le regolarità.
introduce modifiche importanti nello sti- indicazioni valgono per tutti, ma sono an-
le di vita, incominciando dal fumo, che cora più importanti per chi ha già dei fat- chia. «Ma se si sommano altri problemi,
elimina del tutto. tori di rischio. per esempio il diabete, le probabilità di
Emma e Giorgio sono due casi emblema- «Alcune condizioni favoriscono le ma- andareincontroaictus e infarti sono anco-
tici: riassumono ciò che si dovrebbe e non lattie di cuore e vasi e dovrebbero indur- ra maggiori».
si dovrebbe fare se si avvertono disturbi re a controllare regolarmente la salute», Attenzione, dunque, ai segnali che dà il
insoliti. Questi possono infatti essere spiega Adele Nardecchia, responsabile corpo. «Specie dopo i 40 anni, non vanno
campanelli di allarme per malattie di cuo- del day hospital e dell’ambulatorio car- sottovalutate le cefalee anomale, le vam-
re e vasi, come l’infarto, lo scompenso diovascolare del Policlinico di Bari. La pate di calore, un’accelerazione ingiusti-
cardiaco o l’ictus. più importante è l’ipertensione, che può ficata del battito cardiaco, l’ansia e la sen-
essere rilevata con una semplice misura- sazione di sbandamento», avverte la
UN CARICO PESANTE. L’Organizzazione zione della pressione, che si fa gratuita- cardiologa.
mondiale della sanità (Oms) lo dice chia- mente in farmacia. Poiché però i sintomi E occhio anche alle false convinzioni.
ramente: le malattie cardiovascolari sono legati a questa condizione non sono mol- «Non è vero che il sesso femminile sia
la prima causa di morte al mondo: nel ti, l’indicazione è di controllarsi almeno più protetto: le ultime statistiche mo-
2017 hanno ucciso quasi 18 milioni di per- una volta ogni 12 mesi, a partire dai 35- strano anzi che la mortalità per malat-
sone. Assieme a diabete, obesità, tumori e 40 anni d’età. Valori di poco superiori al tie cardiovascolari è persino maggiore
certe patologie respiratorie, fanno parte range 140-90 sono già un campanello nelle donne, solo che generalmente i
del grande gruppodellemalattiecroniche d’allarme. decessi avvengono in età più avanzata
non trasmissibili, la cui mortalità, nelle rispetto agli uomini, e quindi colpisco-
intenzioni delle Nazioni Unite, dovrebbe SEGNALI D’ALLARME. «L’ipertensione da no di meno l’immaginario», conclude
ridursi di un terzo entro il 2030. L’obietti- sola è sufficiente a fare aumentare il ri- l’esperta.
vo fa parte dell’Agenda 2030 e, benché schio cardiovascolare», ricorda Nardec- Cristina Serra

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Getty Images/Westend61
SOTTO
PRESSIONE
S
L’ictus interessa econdo l’ultimo rapporto
dell’Osservatorio ictus Italia,
visioni: a causa dell’invecchiamento del-
la popolazione, nei prossimi vent’anni ci
ogni anno 100.000 ogni anno 100.000 persone sarà un aumento del 30% di queste situa-
sono colpite da un ictus. Un zioni. La buona notizia è che oggi si sa
italiani e circa un terzo non sopravvive all’evento, un terzo molto meglio di un tempo come preve-
terzo riporta danni riesce a recuperare, ma il restante terzo
convive con la pesante eredità della ma-
nirle, e anche le cure hanno fatto passi in
avanti davvero significativi.
permanenti. Come lattia, cioè con un’invalidità più o meno
si cura oggi. grave, che oggi interessa circa un milio-
ne di italiani.
PREVENIRE FA LA DIFFERENZA. Per
quanto riguarda la prevenzione prima-
Anche se negli ultimi 15 anni i casi sono ria, che mira a evitare del tutto la malat-
diminuiti, ciò che spaventa sono le pre- tia, è stato dimostrato negli anni il

86 FocusExtra | 47
L’apparato cardiovascolare
te successiva all’evento. Ci sono i pro-
La riabilitazione cura anche aspetti gressi della riabilitazione, che oggi è in-
psicologici e nutrizionali. Nei centri terpretata in senso molto ampio e
comprende anche gli aspetti nutriziona-
più avanzati si avvale anche di realtà li e psicologici. Nei centri tecnologica-
virtuale ed esoscheletri robotici mente più avanzati, questa parte di tera-
pia si avvale anche di strumenti di realtà
virtuale e di esoscheletri robotici. Si cer-
grande ruolo dello stile di vita. I primi camente per liberare i vasi ostruiti. La ca insomma sempre più di trattare l’ic-
fattori di rischio per l’ictus sono infatti dimostrazione di quanto si sia andati tus nella sua globalità, anche per ciò che
quelli legati al peso, all’inattività, al avanti grazie a costanti miglioramenti è rappresenta per la salute generale del
fumo, all’innalzamento della pressione e in un numero: 24 ore. Se fino a non trop- paziente. «Non molti sanno che la prima
dei valori di colesterolo, alla dieta e ad po tempo fa era possibile limitare i danni causa di demenza è proprio una situazio-
altri fattori modificabili: avere cura di sé soltanto se il malato veniva portato in ne cerebrovascolare patologica», con-
è dunque uno strumento molto efficace ospedale entro tre ore dall’evento, oggi clude Roveri. «Tenerlo presente è il pri-
per ridurre il rischio. in alcuni casi si arriva a 24 ore, e nella mo passo per ridurre anche il rischio di
Poi c’è la prevenzione secondaria, che maggior parte degli altri c’è comunque demenza. Per questo i centri dove si fa
interviene dopo che si è verificato un pri- più tempo». ricerca, come il nostro, stanno lavorando
mo evento; in questo caso lo scopo è evi- molto su farmaci e trattamenti che pos-
tare che si ripeta, magari in forme più TERAPIE SEMPRE PIÙ AVANZATE. Ma i sano prevenire anche la morte delle cel-
gravi. Spiega in merito Luisa Roveri, co- passi in avanti non hanno riguardato lule nervose conseguente all’ictus».
ordinatrice dell’attività della Stroke solo le terapie della fase immediatamen- Agnese Codignola
Unit dell’Ospedale San Raffaele di Mila-
no: «Il segnale più frequente è quello che
viene chiamato ictus transitorio, o “tia”.
Il termine indica i piccoli ictus che pro-
vocano sintomi neurologici che possono
durare da qualche manciata di minuti a
molte ore. A seconda della zona interes-
sata, si manifestano per esempio con
cambiamenti della percezione sensoria-
le (visiva, uditiva o tattile), disturbi del
linguaggio o delle funzioni cognitive, de-
ficit motori e così via. Le persone colpite
da tia se ne accorgono, ma non sempre si

Universal Images Group/GettyImages


rivolgono subito a un medico per capire
che cosa sia successo. E questo è un erro-
re fatale: nell’11% dei casi, entro 90 gior-
ni da quell’episodio arriva un ictus più
grave, e nel 5% ciò accade entro due gior-
ni. Non solo: la metà delle volte la situa-
zione è destinata a peggiorare se non si
interviene».
Come funziona una Stroke Unit
INTERVENTO TEMPESTIVO. Dopo un ic- Una Stroke Unit è un centro di eccellenza dove lavorano in team specialisti
tus oggi è possibile intervenire in modo con competenze diverse, progettato per curare ogni aspetto della patologia
molto più efficace di un tempo, purché dell’ictus con le tecniche più moderne. Oggi in Italia ce ne sono circa 200,
però si riesca ad avere presto un quadro l’80% delle quali al Nord, ma ne mancano circa 100 per avere un rapporto
della situazione. Con gli strumenti di ottimale rispetto alla popolazione.
imaging, che permettono di visualizzare DAL RICOVERO ALLE DIMISSIONI. Quando un paziente arriva in una
il cervello, è possibile capire ciò che è ac- Stroke Unit è subito sottoposto ad alcuni esami che permettono di chiarire
caduto e, in base a questo, decidere come che cosa è successo e quali aree del cervello sono state interessate
impostare l’eventuale terapia. dall’ictus. A seconda della situazione, possono quindi essere eseguiti: una
Questa, a sua volta, è diventata più effi- Tac, una risonanza magnetica (RM), un’angio RM o un’angio Tac e altri
cace rispetto a qualche anno fa. Spiega esami. La valutazione neurologica permette poi di capire quanto la
ancora Roveri: «Dal punto di vista far- situazione sia grave. Le terapie farmacologiche iniziano molto presto e
macologico, i cardini sono ancora gli an- laddove è possibile si procede a un intervento chirurgico. La fase successiva
tiaggreganti e gli antipiastrinici, che è quella dell’impostazione delle terapie e della riabilitazione. Il paziente è poi
mantengono il sangue fluido ed evitano seguito fino al ritorno a casa e alle dimissioni riceve un programma di cura
ulteriori ostruzioni. Quando è il caso, e personalizzato, volto a prevenire nuovi ictus, a gestire l’invalidità e a
se è possibile (in base a dove si trova il recuperare le funzioni perdute, per quanto possibile.
danno), si può poi intervenire chirurgi-

48 | FocusExtra 86
Storia
Il sistema nervoso
CENTRALE
OPERATIVA
Il cervello presiede
a tutte le attività del
sistema nervoso.
Funziona a “moduli”:
100
ciascuna zona ha i miliardi di neuroni
compiti ben precisi. del nostro sistema
nervoso centrale,
secondo alcune
stime.

AUTOSTRADA
Il midollo spinale
collega il cervello al
resto del corpo ed
è contenuto nella
colonna vertebrale.

EFFETTORI
I nervi periferici
ricevono le istruzioni
dal sistema nervoso
centrale e inviano un
feedback su che cosa
sta accadendo dalle
loro parti.

Il cervello
svelato
Le neuroscienze hanno fatto un
vero e proprio balzo in avanti
quando, a partire dagli anni ’80,
sono state sviluppate le tecniche
di neuroimaging, come la
risonanza magnetica, la Pet e
altre. Permettendo di visualizzare
in diretta le attività del cervello,
Getty Images/MedicalRF.com

queste tecnologie hanno infatti


DISTANZA
I nervi arrivano anche
consentito di assegnare a
a grande distanza.
ciascun’area un ruolo preciso (per Quelli che innervano
esempio, per i diversi aspetti del le parti inferiori del
linguaggio, per le abilità corpo partono dalla
matematiche e così via) e di regione più bassa del
individuare le relazioni che midollo spinale.
intercorrono fra le varie parti.

50 | FocusExtra 86
UN “COMPUTER” CON
LA SUA RETE DI CAVI
Il sistema nervoso genera i pensieri e controlla tutte le
azioni. Il cervello è il nostro organo più prezioso e complesso.

P
ercorso incessantemente da elaborazioni più sofisticate della (mantenute dall’attività del tronco
segnali elettrici, il sistema mente umana. Costantemente colle- encefalico). Il midollo spinale è la par-
nervoso tiene in vita il no- gata alle altre strutture dell’encefalo, te del sistema nervoso centrale che
stro corpo, fa nascere i pen- elabora le informazioni che arrivano invia i segnali elaborati dal cervello al
sieri e le emozioni, muove i muscoli e dagli organi di senso e ci permette di resto dell’organismo e che raccoglie
presiede alle attività di ciascun orga- pianificare comportamenti e azioni. gli stimoli provenienti dall’esterno e li
no. Dal punto di vista anatomico, si Sotto la corteccia si trovano il sistema trasmette all’encefalo.
divide in sistema nervoso centrale limbico, che controlla le emozioni, e
(costituito da cervello e midollo spi- l’ippocampo, la zona del cervello che LE UNITÀ PIÙ PICCOLE. Le cellule del
nale) e periferico (che comprende i immagazzina i ricordi. sistema nervoso sono di due tipi: i
nervi che arrivano a ogni parte del neuroni generano e trasmettono gli
corpo). AREE SPECIALIZZATE. Procedendo impulsi elettrici; le cellule gliali, inve-
Il cervello (o encefalo) è la centrale verso la parte posteriore ci sono le ce, sono essenziali per la crescita, la
operativa. Pesa appena 1.400 grammi zone che controllano attività involon- sopravvivenza e il corretto funziona-
ma è ritenuto l’organo più complesso tarie come il sonno e la veglia (gover- mento dei neuroni. La trasmissione
del nostro corpo ed è suddiviso in nate dall’ipotalamo), il mantenimen- di un segnale da una cellula nervosa
aree, che hanno ciascuna un ruolo ben to dell’equilibrio (di cui è all’altra avviene in corrispondenza di
preciso. La corteccia cerebrale, la più responsabile il cervelletto), la fre- strutture specializzate chiamate si-
evoluta, è la sede dei pensieri e delle quenza cardiaca e la respirazione napsi.

PER UNA MEMORIA


DI FERRO
L’ippocampo è
essenziale
alla formazione
dei ricordi.
Science Photo Library RF/Agf

SOFISTICATA
La corteccia
cerebrale è la
parte più evoluta
del cervello. TI VEDO!
Il nervo ottico collega
gli occhi alla parte
posteriore della
corteccia cerebrale,
che processa e
interpreta gli
COORDINAMENTO stimoli visivi.
Il cervelletto costituisce l’11%
dell’intera massa del cervello,
coordina i movimenti e
mantiene l’equilibrio.

86 FocusExtra | 51
Il sistema nervoso
CELLULA ELETTRICA
Il neurone è la cellula che elabora
e trasmette gli impulsi nervosi.
Ne esistono di moltissimi tipi, che
hanno forme diverse.

PRONTI A RICEVERE
I dendriti sono i prolungamenti
Science Photo Library RF/Agf

che ricevono gli stimoli nervosi


da altri neuroni.

LA VIA DEL SEGNALE


L’assone è il prolungamento
che trasporta il segnale elettrico
verso gli altri neuroni.

Paralisi: verso
una cura?
Alzati e cammina! Le lesioni del
midollo spinale interrompono il AZIONI E SENSAZIONI
collegamento fra cervello e muscoli Il midollo spinale
e determinano la paralisi. contiene i motoneuroni,
che trasmettono gli
Purtroppo non guariscono da sé e
impulsi ai muscoli, e i
anche la medicina non ha ancora neuroni sensoriali, che
una cura. Recentemente, tuttavia, ricevono informazioni
un ragazzo che aveva perso l’uso dagli organi e dalla pelle
delle gambe a causa di un e le inviano al cervello.
incidente è tornato a camminare,
seppure per brevi tratti e con
grande difficoltà, grazie a una
tecnica innovativa. I medici della
Mayo Clinic di Rochester (Usa)
hanno applicato uno stimolatore al
di sotto della lesione e con questo
VERSO LA
PERIFERIA
hanno sollecitato i nervi del midollo
Dal midollo spinale
spinale. Per regolare i parametri partono 31 coppie di
dell’apparecchio e “insegnare” alle nervi spinali, lungo
gambe a leggere e interpretare i cui viaggiano gli
messaggi ci sono volute impulsi in entrata e
43 settimane e 113 sessioni di in uscita dal midollo.
Science Photo Library RF/Agf

riabilitazione. Alla fine, però, il


ragazzo è riuscito a percorrere 102
metri, sostenendosi con un
supporto a rotelle.

52 | FocusExtra 86
CERVELLI
IN FORMA
Allenare la mente (ma anche il corpo) garantisce elasticità
di pensiero e ottime prestazioni cerebrali per tutta la vita.

S
pesso ci preoccupiamo di mi-

TASS/Getty Images
gliorare lo stato dei nostri mu-
scoli o della nostra pelle; di
rado, di rafforzare quello del
nostro cervello. Eppure, con il giusto
tipo di “esercizio” e di alimentazione i
benefici che si possono ottenere sulle
prestazioni cerebrali sono importanti.
Agendo per tempo possiamo infatti evi-
tare un decadimento che, a differenza di
quanto avviene con altri organi, per il
tessuto nervoso è irreparabile. «Gli oltre
100 miliardi di neuroni che, connessi tra
loro, formano il cervello non sono in gra-
do di rigenerarsi. Se non sono adeguata-
mente mantenuti, muoiono all’impres-
sionante ritmo di circa 100.000 al giorno,
a partire dai 30 anni di età», spiega Ste-
fano Farioli Vecchioli, ricercatore pres-
so l’Istituto di biologia cellulare e neuro-
biologia del CNR di Milano e autore di
Un cervello sempre giovane (Sperling
&Kupfer). L’obiettivo da perseguire è
«rafforzare la cosiddetta neuroplasticità
sinaptica, vale a dire la capacità di comu-
nicazione fra un neurone e l’altro», spie-
ga l’esperto. E i modi per farlo sono di-
versi.

STILI DI VITA. Una moderata ma costante


attività fisica, per esempio, «è in grado di
aumentare il volume di determinate re-
gioni cerebrali, quali l’ippocampo, sede
della formazione e dell’immagazzina-
mento della nostra memoria», continua
Farioli Vecchioli. «Lo sport, quindi, di-
minuisce il rischio che si verifichi un de-
clino intellettuale e, grazie a una maggio-
re irrorazione cerebrale, instaura
meccanismi antinfiammatori che negli
anziani contrastano l’inizio delle patolo-
gie neurodegenerative. In più, muoversi
migliora l’umore, gratifica e riduce i sin-
tomi di ansia e depressione». Un ruolo
cruciale sulla salute del cervello lo gioca
anche l’alimentazione. «In Italia siamo Il gioco degli scacchi richiede
fortunati, perché la dieta mediterranea è strategia ed è quindi un
indicata per mantenere in forma i neu- ottimo esercizio mentale.

86 FocusExtra | 53
Il sistema nervoso
roni», dichiara il ricercatore. «Numerosi L’IMPORTANZA DEGLI AMICI. Per restare preso in esame ben 148 studi sul rappor-
studi attestano infatti l’effetto neuro- lucidi, infine, è fondamentale stare in to tra amicizie e mortalità, riassume
protettivo dei grassi omega-3 (presenti compagnia: socializzare, coltivare le così: «La mancanza di relazioni sociali
nei pesci, nei crostacei, nelle noci e nel amicizie, interagire con gli altri sono tut- equivale al consumo di 15 sigarette al
kiwi), che migliorano la fluidità delle te forme di relazione che attivano la giorno».
membrane cellulari, e dei polifenoli (ab- mente. Anzi, nel corso dell’evoluzione lo Conferma Farioli Vecchioli: «L’isola-
bondanti in frutta e verdura), la cui po- sviluppo del cervello è avvenuto anche mento ha lo stesso effetto deleterio
tente azione antiossidante prolunga la grazie alla vita in società, che ha miglio- dell’abuso di droghe, di alcool e di psico-
vitalità neuronale». rato la capacità di memorizzare e ha per- farmaci, che accelerano i processi di
La situazione ideale è quando gli effetti messo l’elaborazione del linguaggio. Non morte neuronale e di atrofizzazione di
positivi del buon cibo e dell’attività fisica a caso, la solitudine è uno dei principali estese regioni cerebrali». Allora, meglio
si combinano fra loro. Questo, infatti, fattori che incidono sulla comparsa di telefonare ad amici e parenti lontani. E
permette di tenere sotto controllo il peso deficit cognitivi e la maggiore probabili- se con quelli vicini non si può fare una
e di ridurre il rischio di malattie che han- tà di sviluppare una qualche forma di passeggiata insieme (per problemi di de-
no effetti negativi anche sul cervello. «È demenza senile. Un danno biologico che ambulazione), si può almeno organizza-
ormai accertata la relazione fra l’obesità Julianne Holt-Lunstad, psicologa alla re una partita a carte.
e l’insorgenza di malattie metaboliche e Brigham Young University (Usa) che ha Elisa Venco
di diabete, che sono a loro volta legate a
una maggior propensione a sviluppare
I neonati passano
patologie neurodegenerative nel corso molto tempo
della vecchiaia: è la cosiddetta “diabesi- a dormire. In
tà” che conduce all’Alzheimer», sottoli- questi momenti, i
nea Farioli Vecchioli. legami tra i
neuroni (le cellule
TRUCCHI PER LA MENTE. Ma per man- del cervello) si
tenere la mente giovane è anche essen- riordinano.
ziale continuare a farla lavorare. Legge-
re, andare al cinema, visitare mostre,
suonare uno strumento, imparare una
lingua straniera o esercitarsi con parole
crociate e rebus sono tutte attività che
favoriscono la lucidità mentale. Utilissi-
mo poi è svolgere in modo nuovo attività
che facciamo di routine.
Qualche esempio? Cambiare percorso
per andare al lavoro, sperimentare una
ricetta con ingredienti insoliti, usare l’al-
tra mano per lavarsi i denti o riconoscere
un fiore a occhi chiusi e solo dal profumo.
L’importante è allenare il pensiero: «An-
che in tarda età, il concetto base è use it
or lose it. Ovvero: o usi il cervello oppure
lo perdi. E questo allenamento vale in
particolare per chi ha un modesto livello
di scolarizzazione, dato che, rispetto ai
soggetti più istruiti, statisticamente va
incontro a una maggiore incidenza di
malattie neurodegenerative», aggiunge
ancora l’esperto.

“Usalo o lo perderai”: è
questa la massima da
tenere sempre presente.
Il cervello, per restare
giovane, va esercitato

54 | FocusExtra 86
RIPOSO
I TANTI VANTAGGI DI UN BUON

Il cervello ha bisogno di dormire. Perché durante il sonno


la mente si ricarica. Ecco i consigli giusti per “accumulare
energia” la notte e così dare il massimo durante la giornata.

L’
incidente della centrale nu- a testa, a causa dell’illuminazione artifi-
cleare di Chernobyl del 1986 ciale e dello stile di vita stressante. E in
in Ucraina, il disastro della un mondo in cui si dorme sempre meno
petroliera Exxon Valdez del e spesso male è fondamentale fare pace
1989 lungo le scogliere dell’Alaska, l’e- con Morfeo. E per riuscirci sono impor-
splosione dello Space Shuttle Challen- tanti alcuni accorgimenti.
ger del 1986 dopo solo 73 secondi di volo
hanno una cosa in comune: le persone QUANTE ORE? Nell’arco della vita, la
coinvolte nelle catene di eventi che han- quantità di ore di sonno di cui abbiamo
no portato a queste tragedie non dormi- bisogno cambia. «Per ottenere tutti i be-
vano bene da giorni. Potrà sembrare nefici psicofisici dal riposo notturno
strano, ma secondo le indagini compiute dobbiamo tenerne conto», racconta De
la carenza di ore di sonno è stata una del- Gennaro. «Per esempio, un bambino di
le concause che ha provocato questi inci- età prescolare dovrebbe dormire circa
denti. Infatti, la deprivazione del sonno 10-13 ore a notte, mentre un adolescente
ha conseguenze gravi sullo stato psicofi- 8-10 ore.
sico di un individuo, e non solo se si è al Crescendo, le ore ottimali diminuisco-
comando di una petroliera o si dirige una no: per un adulto il range va da 7 a 9 ore,
centrale nucleare. per un anziano da 7 a 8. Ovviamente,
questi numeri sono regole generali: in-
I RISCHI DELL’INSONNIA. «Il sonno ha un fatti, esistono persone che necessitano
ruolo fondamentale per l’adeguato fun- di meno riposo per stare bene. Se però ci
zionamento del cervello e del corpo», si accorge che nel primo pomeriggio - la
spiega Luigi De Gennaro, docente di Psi- finestra temporale che ci rivela la bontà
cofisiologia del sonno normale e patolo- del nostro sonno - accusiamo sonnolen-
gico all’Università La Sapienza di Roma. za e cali di concentrazione, è probabile
«Dormire poco e male ha ripercussioni che il nostro livello di efficienza diurna
sulle capacità cognitive: senza un ade- sia carente proprio a causa di un quanti-
guato riposo la memoria rischia di non tativo di ore di sonno non adeguato». E
consolidarsi, la concentrazione che ci poiché non siamo tutti come Alessandro
permette durante le ore di veglia di ese- Magno o Napoleone Bonaparte, a cui ba-
guire al meglio i nostri compiti ne risen- stava dormire solo poche ore per ricari-
te, le capacità di prendere decisioni, di care corpo e mente, andrebbe rivista la
imparare e di valutare i rischi quotidiani quantità di tempo che passiamo sotto le
sono messe a repentaglio. A lungo anda- coperte.
re, poi, un sonno disturbato è associato
all’ansia e alla depressione, può aumen- PALESTRA VIETATA ALLA SERA. Bisogna
tare i rischi di diabete, disturbi cardiova- poi aggiungere che non solo la durata,
scolari e riduce l’aspettativa di vita». ma anche la qualità del sonno è fonda-
L’allerta è più che mai attuale: alcuni mentale. «Per far sì che le ore passate a
Getty Images

studi affermano che nell’ultimo secolo dormire siano veramente benefiche, è


abbiamo perso in media un’ora di sonno bene evitare di assumere blandi stimo-

86 FocusExtra | 55
Il sistema nervoso
lanti come il caffè, il cioccolato e il tè pri- sempre più prolungata alla luce artificia- però ci esponiamo alla luce artificiale
ma di coricarsi, così come è meglio non le è dannosa. «Durante il giorno alcune prodotta dai molti apparecchi che ci cir-
indulgere in abbuffate», precisa il do- cellule presenti nella retina, captando la condano “inganniamo” queste cellule
cente. «Anche l’alcol andrebbe evitato, luce naturale del sole, comunicano al no- della retina, che comunicano al cervello
perché favorisce l’addormentamento stro cervello di stare svegli: il cervello un’informazione sbagliata: di conse-
ma altera la funzione respiratoria e por- reagisce a questo messaggio inibendo la guenza il cervello umano, che si è evoluto
ta quindi a un sonno frammentato. Infi- produzione di melatonina, uno degli or- secondo i ritmi del giorno e della notte,
ne, anche se durante il fine settimana si moni che regolano il ritmo sonno-veglia. blocca la produzione di melatonina e il
tende a dormire di più, sarebbe meglio Quando il sole inizia a calare, la secrezio- sonno tarda ad arrivare».
cercare di mantenere una regolarità». ne di questa sostanza riprende e informa Questo è il motivo per cui si consiglia di
Riposare ogni giorno lo stesso numero di il cervello che l’ora dell’addormenta- spegnere cellulari e altri dispositivi elet-
ore, insomma. Se poi si pensa che una mento è vicina», spiega De Gennaro. «Se tronici alla sera e di usare la camera da
corsetta dopo cena o un allenamento in letto solo per dormire. E anche la tempe-
palestra alle 23.00 possano regalare un ratura della stanza da letto è importante.
sonno ristoratore, anche solo per sfini-
mento, si commette un errore. L’intensa
Guardare a Quella ideale, compresa fra i 16 °C e i 19
°C, mantiene la stanza fresca e assecon-
attività fisica, infatti, stimola la produ- lungo il cellulare da il naturale abbassamento della tem-
zione di endorfine, neurotrasmettitori peratura che prepara il corpo al sonno.
che eccitano il cervello: il rischio allora è prima di Infine, sarebbe auspicabile dormire in
di restare svegli in attesa di un sonno che
fatica ad arrivare.
addormentarsi un ambiente silenzioso e rilassante. E,
nel mondo ideale, bisognerebbe evitare
dice al cervello: ogni stress e ogni litigio prima di coricar-
UNA STANZA SOLO PER LA NANNA. A si. «I fattori stressanti inibiscono e rovi-
volte poi capita di indulgere, sdraiati a “è giorno!”. nano il sonno», dice il docente. Mentre
letto, nel guardare la televisione, giocare
con lo smartphone, leggere le ultime
Ed è difficile poi una bella dormita schiarisce le idee e può
contribuire a riportare la tranquillità
mail della giornata sul tablet: oltre a sot- prendere sonno emotiva.
trarre tempo al sonno, l’esposizione Paola Grimaldi

Quante ore bisognerebbe dormire, età per età


24
23
22
21
20
19 18 - 19
18
17 16 - 18
16 14 - 17 15 - 16
ORE DI SONNO

15
14
14 12 - 15
13
11 - 13
11 - 14 12
12 10 - 13 11
11 10 - 11 10 - 11
10 9 - 10 9 - 11 10
9 8-9 8 - 10 9
8 7-8 7-9 7-9 7-8
7 7
6
6 6
5-6
5
Tabella elaborata dalla National Sleep foundation (Usa).

4
3
2
1
0
NEONATI BEBÈ BAMBINI PRE SCOLARI SCOLARI ADOLESCENTI GIOVANI ADULTI ANZIANI
0-3 mesi 4-11 mesi 1-2 anni 3-5 anni 6-13 anni 14-17 anni 18-25 anni 26-64 anni 65+ anni

Raccomandate Appropriate Non raccomandate

56 | FocusExtra 86
L’apparato digerente

DOVE FINISCE Una serie di


trasformazioni
CIÒ CHE chimiche e fisiche
permette di estrarre
MANGIAMO? i nutrienti dal cibo
e di assimilarli.

U
n tubo di circa 10 metri, 9 dei stomaco, un sacco che può contenere (che ora prende il nome di chilo) è
quali occupati dal solo inte- anche 3 litri di “materiale”. Gli enzimi una poltiglia composta da acqua, ma-
stino, ci permette di assimi- digestivi dello stomaco processano le teriale non digeribile (soprattutto
lare le preziose molecole proteine e i grassi, mentre l’ambiente fibre) e piccole molecole prodotte
contenute nei cibi. Lungo questo per- molto acido (le pareti di quest’organo dalla digestione: aminoacidi (deriva-
corso, ciò che mangiamo subisce una producono acido cloridrico) steriliz- ti dalle proteine), carboidrati sem-
serie di trasformazioni chimiche e fi- za il boccone, uccidendo eventuali plici (derivati dai carboidrati com-
siche, che permettono di estrarre e di batteri nocivi. Il cibo così trasforma- plessi, presenti in pane, pasta riso
assorbire le molecole utili (ovvero, i to, chiamato chimo, è pronto a passa- ecc.) e lipidi di piccole dimensioni
nutrienti), mentre ciò che non serve è re alla fase successiva. (ottenuti dai grassi).
eliminato con le feci. La seconda parte dell’intestino è de-
TUBO CONTORTO. I processi iniziati dicata all’assorbimento di queste mo-
LA PRIMA DIGESTIONE. Come diceva- nella prima parte dell’apparato dige- lecole e dell’acqua. L’assimilazione è
no i nonni, “la prima digestione avvie- rente si completano nell’intestino. favorita dalla presenza di milioni di
ne in bocca”. Qui i denti sminuzzano Qui, si riversano i liquidi prodotti dal estroflessioni chiamate villi, lunghi
il cibo e la saliva lo amalgama e inizia fegato e dal pancreas, ricchi di enzi- circa un millimetro, che aumentano
a scomporre l’amido (presente in ali- mi che tamponano l’acidità del chi- in modo considerevole la superficie.
menti come il pane e la pasta) in mo- mo e degradano le ultime molecole di In questa parte dell’intestino, una
lecole più piccole. Poi il boccone at- grandi dimensioni ancora presenti. moltitudine di batteri fermenta ciò
traversa l’esofago e arriva nello Al termine di questo processo, il cibo che resta, formando le feci.

INTESTINO AFFOLLATO
I villi intestinali ospitano miliardi
di batteri, che agevolano
l’ultima parte della digestione
e producono molecole utili,
come certe vitamine.

Un organo
Getty Images/Science Photo Library
misterioso
Scoperta. Nel 2016, due medici
irlandesi hanno proposto di
classificare come un organo a sé il
mesentere: la fascia di tessuto che
si insinua fra le anse intestinali e le
“incolla” alla parete dell’addome.
Secondo i due, proprio come altri
organi, il mesentere ha una struttura
e funzioni specifiche, di sostegno
per l’intestino, di supporto nella
lotta alle infezioni intestinali e come
modulatore del metabolismo dei
grassi e degli zuccheri.

58 | FocusExtra 86
2
I litri di saliva che, in
media, le nostre
ghiandole salivari
producono ogni giorno.
Questo liquido è
composto per il 98% da
acqua e per il 2% da
muco ed enzimi.

ESOFAGO
Lungo 25-30 centimetri,
è separato dallo stomaco
da una valvola (il cardias)
che regola il passaggio

Getty Images/Science Photo Library RF


del cibo.

FEGATO
È la ghiandola più grande che
abbiamo. Oltre a depurare
l’organismo da sostanze
tossiche, contribuisce alla
digestione che avviene
nell’intestino.

STOMACO
Produce i succhi gastrici, che
contengono enzimi digestivi
e acido cloridrico. Digerisce
soprattutto proteine e lipidi.

INTESTINO
Suddiviso in intestino
tenue (la prima parte)
e crasso (la seconda)
completa la digestione
e assorbe i nutrienti.

RETTO E ANO
Le feci che si formano
nell’ultima parte
dell’intestino sono
espulse da qui.

86 FocusExtra | 59
L’apparato digerente

CORPO SANO IN D
immi quel che mangi e ti dirò
chi sei, scrisse il gastronomo

PIATTO
francese Jean Anthelme Bril-
lat-Savarin (1755-1826). Ma
questa famosa frase potrebbe essere an-
che riformulata così: dimmi che cosa
mangi e ti dirò come stai. Sì, perché il
tipo di alimentazione che decidiamo di
adottare influenza la nostra salute. E se

SANO
desideriamo vivere in forma, una dieta
salutare è fondamentale.

COSA VUOL DIRE MANGIARE BENE?


«Una sana nutrizione è quella che procu-
ra al nostro organismo vitamine, protei-
ne, grassi, carboidrati e sali minerali: cioè
tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo
bisogno, e le fornisce nelle giuste quanti-

La ricetta giusta?
Variare la dieta
senza escludere
alcun cibo, prestare
attenzione alle
quantità e rispettare
gli orari dei pasti.

60 | FocusExtra 86
tà», spiega Margherita Dall’Asta, docente zione del rischio di sviluppare diverse DIETE PERSONALIZZATE. Questi princi-
di Nutrizione umana all’Università Cat- patologie, tra cui il diabete di tipo 2, le pi valgono per tutte le età, se non sono
tolica del Sacro Cuore di Piacenza. «Deve malattie cardiovascolari e alcune forme presenti particolari condizioni o proble-
quindi garantire gli apporti ottimali di di tumore». È bene ricordare che, in mi di salute. Tuttavia, il fabbisogno ener-
nutrienti ed energia e deve essere varia». base alla conoscenze attuali, non esiste getico e i livelli di assunzione di nutrien-
È poi importante che la dieta sia soddi- un unico alimento che può prevenire ti cambiano nel corso della vita e anche a
sfacente anche dal punto di vista del gu- l’insorgenza di queste malattie, ma è seconda delle caratteristiche individuali
sto e della convivialità, e che sia abbinata piuttosto l’abitudine a una dieta sana, e al tipo di attività che si svolge.
a uno stile vita attivo e senza fumo. bilanciata e varia a giocare un ruolo fon- «L’alimentazione va calibrata ad hoc
damentale per la salute. considerando tanti aspetti e fattori»,
TANTI BENEFICI. «Una dieta sana è uno raccomanda la docente. «Per esempio, i
strumento indispensabile per prevenire LE DOSI GIUSTE. Per fare in modo che sia bambini e gli adolescenti hanno bisogno
sia il sovrappeso e l’obesità, sia le caren- corretta, la nostra alimentazione deve di un adeguato apporto energetico con
ze nutrizionali. Entrambe le condizioni comprendere tutti i cinque gruppi di ali- particolare attenzione a nutrienti come
possono infatti compromettere la salu- menti: frutta e verdura, cereali e tuberi, proteine e calcio, perché vivono una fase
te», racconta Dall’Asta. «Inoltre, è ormai latte e derivati, carne, pesce, uova e legu- di accrescimento. Anche per le donne in
assodato che un corretto regime ali- mi, grassi da condimento. menopausa servono accortezze, come
mentare è strettamente legato alla ridu- «Una buona nutrizione non esclude al- ridurre l’apporto energetico e aumenta-
cuna classe di alimenti, ma al contrario re il consumo di alimenti ricchi di calcio,
La piramide le include tutte, purché in modo corret- per combattere l’osteoporosi. Gli anzia-
alimentare to ed equilibrato», precisa la docente. ni dovrebbero invece fare attenzione a
ideale. In basso «Il modello da seguire è quello della die- bere a sufficienza e ridurre il sale».
ci sono i cibi da ta mediterranea. Inserita dall’Unesco Anche chi pratica molto sport e conduce
consumare più nella lista dei patrimoni immateriali una vita intensa dovrà modulare la pro-
spesso; salendo, dell’umanità, la dieta mediterranea può pria dieta in modo diverso da chi, invece,
quelli da
essere rappresentata da una piramide ha una quotidianità più sedentaria. Biso-
controllare.
che illustra quali alimenti prediligere e gna insomma fare in modo che l’energia
la frequenza con la quale consumarli. che si assume con i cibi sia bilanciata da
Alla base della piramide ci sono frutta, quella che si consuma con le attività
verdura e cereali (meglio se integrali), giornaliere.
come pasta, riso, pane, che dovrebbero
costituire la nostra alimentazione gior- ATTENZIONE A.... Senza eliminare o de-
naliera. Anche il latte e i latticini, così monizzare nessun cibo, va però ricorda-
come l’olio di oliva, vanno consumati to che il consumo di alcuni alimenti va
tutti i giorni, ma senza eccedere nelle limitato. «Il sale, per esempio, andrebbe
quantità. A mano a mano che la pirami- ridotto perché favorisce l’ipertensione.
de si restringe, diminuisce la frequenza Bisogna quindi fare attenzione sia a
degli altri alimenti: ciò significa, per quello che aggiungiamo durante la pre-
esempio, che la carne andrebbe man- parazione delle pietanze e a tavola, sia a
giata due volte alla settimana (prefe- quello “nascosto” negli alimenti già
rendo quella bianca). Mentre per le pronti», spiega Dall’Asta. «E dovrebbero
uova, 2-4 alla settimana è la quantità comparire sulle nostre tavole con mode-
corretta». razione anche i dolci, i fritti, le bevande
zuccherate, l’alcol, la carne rossa e le car-
CINQUE PASTI. Un’altra accortezza da se- ni processate come i salumi».
guire per rendere la nostra alimentazione Infine, come raccomandano le Linee gui-
virtuosa è prevedere cinque pasti al gior- da per una sana alimentazione italiana,
no: tre principali, colazione, pranzo e pubblicate dal Centro di ricerca alimenti
cena, e due spuntini, il primo durante la e nutrizione del Consiglio per la ricerca
mattinata e il secondo nel pomeriggio. in agricoltura e l’analisi dell’economia
«La colazione dovrebbe fornire il 15-20% agraria (Crea), non si devono saltare i
del fabbisogno energetico, il pranzo il 35- pasti per non arrivare troppo affamati a
40% e la cena il 30-35%. I due spuntini, quello successivo, rischiando di eccede-
invece, dovrebbero dare il 5% circa rispet- re con le quantità. «Ed è altrettanto im-
tivamente. Inoltre, come indica la Società portante trovare il tempo per mangiare
italiana di nutrizione umana (Sinu), il 45- con tranquillità ed evitare di consumare
60% dell’energia giornaliera dovrebbe ar- i pasti davanti alla televisione», conclu-
rivare dai carboidrati (limitando gli zuc- de l’esperta. Questa abitudine, piuttosto
cheri semplici e preferendo quelli diffusa soprattutto fra i bambini, toglie
contenuti in pasta, pane e riso), il 30% dai al pasto la dimensione della convivialità
Getty Images

grassi e circa il 15% dalle proteine», spiega e spinge a mangiare di più.


Dall’Asta. Paola Grimaldi

86 FocusExtra | 61
L’apparato urinario
inario

21
I secondi che i
mammiferi di taglia media
o grande (uomo compreso)
impiegano a fare pipì. Lo
ha calcolato un gruppo di
ricercatori statunitensi,
I RENI cronometrando le
Pesano circa varie specie.
150 grammi
ciascuno e, oltre a
filtrare il sangue,
producono alcuni
ormoni. Fra questi
l’eritropoietina,
che stimola la
proliferazione dei
globuli rossi.

URETERI
Sono i due tubi,
lunghi 25-30 cm,
che portano l’urina
dai reni alla vescica.

VESCICA
Raccoglie l’urina
prodotta dai reni,
Con un rene svuotandosi di tanto
in tanto attraverso
per amore l’uretra, il canale che
porta all’esterno.
Generosi. Dei circa 35.000 organi Nelle donne, l’uretra
trapiantati ogni anno in Italia, oltre è lunga 3-4 cm, ma
20.000 sono reni e di questi circa nell’uomo arriva a
un quinto proviene da donatori 8-9 cm e raccoglie
viventi. Infatti, se si è in buona anche lo sperma
salute, è possibile vivere anche
prodotto dai testicoli.
con un rene soltanto. Chi riceve
l’organo può essere un familiare o
un amico, ma ci sono anche
Getty Images/Science Photo Library RF

persone che decidono di compiere


questo atto di grande generosità
nei confronti di sconosciuti. Le
donazioni da vivente, possibili
anche per il fegato, permettono di
aumentare la disponibilità di organi
per i trapianti.

62 | FocusExtra 86
IL NOSTRO SISTEMA
DI FILTRAGGIO
Due depuratori molto efficienti ci liberano dalle sostanze
di scarto prodotte dal metabolismo cellulare.

L
’apparato urinario ci libera la pressione sanguigna presente nei 1-2 litri di pipì, a seconda di quanto
dalle sostanze di scarto che le capillari dei nefroni, che è sufficiente beviamo e di quanto liquido abbiamo
cellule producono e riversano a spingere fuori dalle loro pareti le so- perso con il sudore, la respirazione e
nel sangue. Lo fa attraverso stanze di scarto, assieme a un po’ di attraverso le feci.
due grandi filtri – i reni – e un sistema acqua. Questo liquido è poi convoglia-
di tubi e serbatoi che ci permette di to in un sistema di tubicini, che per- TANTE MOLECOLE. La composizione
espellere l’urina da essi prodotta. mettono di recuperate molecole che dell’urina varia molto da persona a
Lunghi circa 12 centimetri, e posizio- potrebbero ancora servire (zuccheri e persona e anche nelle varie circostan-
nati nella parte bassa della schiena, ai parte dell’acqua). Si forma così l’uri- ze. Per esempio, se stiamo assumendo
lati della colonna vertebrale, i reni na, che attraverso i due ureteri rag- dei farmaci, è molto probabile trovar-
contengono i nefroni: le strutture giunge la vescica. ne tracce nella pipì.
anatomiche che filtrano il sangue. Qui Uno studio dei ricercatori dell’Uni-
arrivano i vasi sanguigni che traspor- SACCHETTO SENSIBILE. La vescica è versità di Alberta (in Canada) ha sti-
tano le sostanze di scarto prodotte un sacchetto dalle pareti elastiche e mato che nell’urina ci siano oltre tre-
dall’organismo, affinché siano elimi- dotate di sensori, che dicono al cervel- mila molecole diverse. Oltre all’acqua,
nate. lo quanto liquido è presente al suo le principali sono i prodotti di scarto
interno. Quando le pareti si distendo- del metabolismo (urea, acido urico,
DAL SANGUE ALLA PIPÌ. Il processo no, i sensori inviano il segnale di “pie- creatinina, ammoniaca), sali come il
avviene a tappe. La prima, la filtrazio- no” , facendoci così avvertire l’urgen- sodio, il cloro e il potassio, ma anche
ne vera e propria, è resa possibile dal- za di urinare. Ogni giorno produciamo sostanze inquinanti e droghe.

VASI IN INGRESSO
L’arteria renale arriva
ai reni con il sangue da
depurare e si divide in
numerosi capillari.

FILTRAZIONE
In questa struttura,
Getty Images/

ALL’ESTERNO
Photo Library

chiamata
I nefroni, le strutture
Science

“glomerulo”, il
sangue si libera delle che filtrano il sangue,
sostanze si scarto. si trovano nella parte
più esterna dei reni,
chiamata “zona
corticale”.

RECUPERO
Nel “tubo contorto” sono LA RACCOLTA
recuperate parte dell’acqua L’urina arriva nel tubulo
e le molecole ancora utili, collettore, che la indirizza
come gli zuccheri. verso ureteri e vescica.

86 FocusExtra | 63
L’apparato urinario

L’ACQUA DI CUI ABBIAMO

BISOGNO
Le necessità di ciascuno sono molto variabili.
Attenzione però ai segnali che manda il corpo:
anche una disidratazione lieve è dannosa.

P
ossiamo stare qualche settimana senza IL COLORE RIVELATORE. Una spia infallibile è il
mangiare cibi solidi, ma senza bere il corpo colore delle urine: se sono trasparenti o giallo pa-
va in tilt in pochi giorni. Accade perché sia- glierino è tutto a posto, se sono scure significa che
mo fatti di acqua: ogni singola cellula ne è bisogna bere, perché i reni stanno cercando di ri-
letteralmente piena, il 60-70% del nostro peso è sparmiare acqua. Questi organi infatti sono la cen-
composto da liquidi (da bambini perfino di più, si trale di smistamento principale dei fluidi del corpo,
arriva al 75%). L’acqua garantisce che tutto il corpo e devono mantenere il giusto equilibrio. Spiega
funzioni ed è il fiume interno in cui tutto scorre: Giuliano Brunori, presidente della Società italiana
essendo la principale molecola del sangue, essa tra- di nefrologia: «Quando l’acqua scarseggia, i reni la
sporta i nutrienti e l’ossigeno alle cellule e porta via risparmiano e concentrano le urine, ma ciò aumen-
scorie e tossine, poi eliminate tramite le urine. È ta il rischio che si formino calcoli, perché le sostan-
inoltre indispensabile per digerire e per mantenere ze nelle urine possono precipitare più facilmente e
costante la temperatura interna, ed è un cuscinetto aggregarsi in “sassolini”. Se poi la disidratazione si
ammortizzatore nelle articolazioni e in organi deli- protrae, il volume del sangue scende, i reni sono
cati come l’occhio e il cervello, che letteralmente poco irrorati e quindi funzionano male, fino all’ in-
“galleggia” nel liquido. Se perdiamo più acqua di sufficienza o al blocco».
quella che introduciamo, ci disidratiamo.
QUANTO DOBBIAMO BERE? Le necessità di acqua
SE IL CORPO È ALL’ASCIUTTO. Basta perdere il 7% cambiano a seconda dello stile di vita, delle caratte-
dei liquidi per avere le allucinazioni, con il 10% in ristiche individuali e delle condizioni esterne: chi
meno si entra in coma. Ma anche una disidratazio- mangia molto saporito deve bere di più, per elimi-
ne più leggera fa male. Se abbiamo perso dal 2 al 5% nare l’eccesso di sale. Lo stesso vale per chi fa sport
della nostra riserva idrica siamo più stanchi, decon- e deve reintegrare i liquidi persi sudando. «Molto
centrati, di umore nero e vittime di frequenti mal di critica è la temperatura corporea, perché per ogni
testa. La disidratazione, poi, compromette la fun- grado in più perdiamo circa un litro d’acqua: con
zionalità muscolare, portando a crampi e ad altera- una febbre a 38, quindi, il fabbisogno sale a tre litri»,
zioni nell’attività di uno dei muscoli più importanti, dice Brunori. «Qualcosa di simile accade quando fa
il cuore, con la comparsa di tachicardia. molto caldo: in inverno può bastare anche un litro
Più spesso però la disidratazione è lieve, ma croni- d’acqua al giorno, in estate invece ne serve parec-
ca. E quindi subdola e difficile da riconoscere: i se- chia di più».
gnali possono essere la stitichezza (perché l’intesti- L’idratazione è ancora più importante durante le
no assorbe tutta l’acqua che può dalle feci, che si ondate di calore, ovvero i periodi caratterizzati da
induriscono) e qualche infortunio di troppo (per- temperature particolarmente elevate, sempre più
ché i muscoli sono affaticati e cartilagini e articola- frequenti per via del cambiamento climatico. «In
zioni all’asciutto vanno incontro più facilmente a quei giorni si può verificare una disidratazione
distorsioni, stiramenti e così via). Inoltre, la pelle temporanea che può compromettere la funzionali-
diventa secca e può comparire l’acne, perché non si tà dei reni e contribuire alla comparsa di un’insuf-
riescono a eliminare le tossine a dovere. L’indicato- ficienza renale», conclude l’esperto. «I più a rischio
re più evidente è ovviamente la sete, accompagnata sono gli anziani, che avvertono meno la sete e diffi-
dalla bocca secca: compare già quando la disidrata- cilmente bevono a sufficienza».
zione è allo 0,5% ma alcuni la sentono meno. Elena Meli

64 | FocusExtra 86
Si devono
assumere più
liquidi se si fa
sport, se fa caldo,
se si mangiano cibi
salati e quando
si ha la febbre.

La fastidiosa cistite
La cistite è un’infezione delle vie dell’infezione, potrà essere
urinarie causata quasi sempre da prescritto il trattamento più
batteri. Più comune nelle donne (il adeguato». La terapia si basa su
30% va incontro ad almeno un antibiotici, che devono essere
episodio nella vita), passa senza specifici per il tipo di microrganismo
lasciare tracce se trattata con i giusti che determina la malattia.
farmaci, ma se è sottovalutata e si MIRTILLI. Bere almeno un litro e
protrae per mesi può invece mezzo di acqua al giorno, curare
danneggiare i reni. molto l’igiene personale e non
I campanelli d’allarme che devono trattenere la pipì sono tutte abitudini
far sospettare una cistite sono che prevengono il disturbo. E poiché,
peraltro piuttosto chiari: bruciore soprattutto nelle donne, la cistite
durante la minzione, dolore al basso può manifestarsi nelle 24-72 ore
ventre e le urine torbide sono tutti dopo aver fatto sesso, lavarsi bene e
segnali a cui prestare attenzione. Nei svuotare la vescica dopo un
casi più seri, poi, si può arrivare alla rapporto riduce i rischi. Nel 20%
presenza di sangue nelle urine, a delle persone che soffrono di cistite,
volte accompagnata da febbre, il disturbo è ricorrente. In questi casi
debolezza e malessere. «Se si i medici consigliano degli esami per
manifestano i sintomi, è verificare la presenza di
fondamentale rivolgersi malformazioni delle vie urinarie, che
tempestivamente al medico», spiega potrebbero favorire l’infezione. Studi
Susanna Esposito, presidente recenti dimostrano poi che gli
dell’Associazione mondiale per le integratori a base di mirtillo rosso
malattie infettive e ordinario di aiutano a prevenire le cistiti
Pediatria all’Università di Perugia. ricorrenti, perché i flavonoidi
«Solo attraverso l’esame delle urine contenuti in questi frutti
e l’urinocoltura, mirati a identificare impediscono la colonizzazione delle
il batterio responsabile vie urinarie da parte dei batteri. M.F.
Getty Images/Science Photo Libra

86 FocusExtra | 65
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Il sistema immunitario

1%
la percentuale di globuli
bianchi sulla totalità delle
cellule del sangue. Il
restante 99% è costituito
FABBRICA DI CELLULE da globuli rossi, che
Il midollo osseo contiene trasportano ossigeno.
le cellule staminali
ematopoietiche, da cui
nascono tutte quelle del
sangue, inclusi linfociti e
macrofagi.

ESAME DI
ORGANO DI GIOVENTÙ MATURITÀ
Il timo è essenziale alla La milza è situata
maturazione dei linfociti nella parte sinistra
T, ma regredisce dopo dell’addome e
l’adolescenza. contribuisce alla
produzione
di linfociti maturi.

Se il sistema
sbaglia bersaglio
Autogol. A volte il sistema
immunitario sbaglia bersaglio, e
indirizza il suo attacco contro
tessuti dell’organismo a cui
appartiene, invece che contro
nemici esterni. Le malattie
LE CASERME DEI
autoimmuni sono dovute a questo LINFOCITI
malfunzionamento, che può Piccoli e ovoidali, i
interessare moltissimi distretti: dal linfonodi sono centinaia,
tessuto connettivo (nel caso del collocati a diversi livelli del
lupus eritematoso), alle articolazioni sistema linfatico. In caso
(per l’artrite reumatoide), alle cellule di infezione, qui si formano
che producono insulina (nel diabete i linfociti maturi che vanno
di tipo 1). Le malattie autoimmuni poi all’attacco del nemico.
colpiscono il 5% della popolazione,
ma due volte su tre i pazienti sono
donne, forse per una maggiore
Bsip Sa/Alamy /Ipa (2)

reattività del sistema immunitario


femminile. Purtroppo non esistono
terapie risolutive, anche se molte di
queste malattie possono essere
controllate bene con i farmaci.

68 | FocusExtra 86
UNA DIFESA Un variegato esercito
di cellule può
MOLTO raggiungere ogni
angolo del corpo per
SOFISTICATA annientare i nemici che
arrivano dall’esterno.

P
er difendersi dagli agenti noci- ATTACCO E DIFESA. Quando siamo sottocategorie, potenziano ulterior-
vi presenti nell’ambiente, il sotto attacco, l’esercito si muove se- mente la risposta immunitaria, per
corpo utilizza due tipi di mec- guendo due schemi: la prima linea è esempio distruggendo le cellule infet-
canismi. Il primo è costituito costituita dalle cellule dell’immunità tate dai virus, al fine di evitarne la re-
da barriere fisiche, come i peli delle nari- innata, ovvero da neutrofili, basofili, plicazione.
ci (che bloccano l’ingresso di particelle di eosinofili e macrofagi. Questi ultimi
grandi dimensioni) e le cellule che tap- sono piuttosto grossi, e letteralmente MATURAZIONE. Come tutte le cellule
pezzano le vie respiratorie che, grazie ai divorano i microrganismi patogeni. I del sangue, anche quelle del sistema im-
loro prolungamenti, respingono le im- primi tre, invece, producono sostanze munitario sono prodotte dal midollo
purità presenti nell’aria che respiriamo. che danneggiano o distruggono i nemi- osseo. I linfociti maturano poi a livello
Il secondo meccanismo, molto più raf- ci, e molecole che chiamano all’azione dei linfonodi, strutture di forma ovoi-
finato, è il sistema immunitario: un vero i linfociti: le cellule della seconda linea dale, grandi da pochi millimetri a 2-3
e proprio esercito di cellule (note nel che costituiscono il ramo più specializ- centimetri, collocate a diversi livelli del
complesso come globuli bianchi) spe- zato del nostro esercito. Ne esistono di sistema linfatico. Anche la milza produ-
cializzate nell’attaccare e distruggere due tipi: i linfociti B producono anti- ce linfociti maturi, mentre il timo, si-
virus e batteri, e che può anche inattiva- corpi che si legano agli agenti infettivi tuato davanti alla trachea, è indispensa-
re le molecole tossiche di certi veleni. e fanno sì che i macrofagi possano rico- bile per lo sviluppo completo dei
Esistono molti tipi di globuli bianchi, noscerli e distruggerli con maggior ef- linfociti T durante l’infanzia e l’adole-
ciascuno con un ruolo ben preciso. ficacia. I linfociti T, suddivisi in varie scenza.

1. IL NEMICO
Un virus ci ha attaccato! 4. ENERGICO AIUTO
Ecco come risponde il I linfociti T collaborano
sistema immunitario. alla risposta,
producendo molecole
che danneggiano
il virus oppure
divorandolo, in modo
simile ai macrofagi.

2. BUON APPETITO
I macrofagi divorano
il virus ed espongono 5. TAGGATO!
alcune sue proteine Gli anticorpi
sulla loro superficie. aderiscono sulla
Queste proteine superficie del virus
(chiamate antigeni) e ne segnalano
sono riconosciute la presenza ai
dai linfociti B. macrofagi e ai
linfociti T.

6. UNA MEMORIA
3. ARRIVANO I NOSTRI! DI FERRO
I linfociti B si trasformano in Alcuni linfociti B si trasformano
plasmacellule, che iniziano in cellule di memoria: se
a produrre gli anticorpi. incontreranno ancora il virus, la
risposta sarà più rapida.

86 FocusExtra | 69
Il sistema immunitario

LA RIVINCITA DELLE

INFEZIONI
Virus e batteri viaggiano velocemente, si diffondono
in tutto il mondo e sono sempre più difficili da vincere.
Il coronavirus è l’ultimo esempio più eclatante.
Getty Images/Cultura RF

70 | FocusExtra 86
A
ttorno alla metà degli anni è diffuso inizialmente per via dell’abitudi- mo caso dell'epidemia di Ebola che ha
Settanta, le malattie infettive ne di utilizzare negli ospedali siringhe colpito l'Africa occidentale nel 2014-
sembravano sconfitte. Gli an- non sterilizzate, e grazie all’espansione 2015 si è verificato in una zona che era
tibiotici permettevano di cu- dei trasporti ferroviari. Rimasto per de- stata deforestata per far spazio a coltiva-
rare con estrema efficacia le infezioni cenni sotto traccia, ha poi varcato i confi- zioni di palme. I pipistrelli, che ospitano
batteriche, mentre molti virus erano te- ni del continente d’origine, determinan- il virus, si sono spostati sui palmeti e i
nuti a bada dai vaccini. La ricerca faceva do all’inizio degli anni Ottanta una delle contadini li catturavano per mangiarli.
poi intravedere l’arrivo di nuove armi più gravi epidemi della storia dell’umani- La prima vittima è stata una donna che
anche contro microrganismi che ancora tà. Secondo le stime più recenti, l’Aids ha ha cucinato uno di questi animali».
spaventavano, come per esempio il virus ucciso fino a oggi 32 milioni di persone e
del morbillo. L’infettivologia, insomma, ancora continua a farlo. Infatti, anche se i SEMPRE PIÙ RESISTENTI. Anche i batte-
sembrava destinata a diventare una spe- farmaci antiretrovirali danno ormai ai ri stanno rialzando la testa, perché l’uso
cializzazione di nicchia. Poi, però, arrivò pazienti la stessa aspettativa di vita di chi sconsiderato che abbiamo fatto dei far-
l’Aids e tutto cambiò. non ha il virus nel sangue, le cure non maci che permettono di combatterli – gli
sono disponibili ovunque. Mentre un vac- antibiotici – ha permesso a questi mi-
L’HIV E GLI ALTRI VIRUS. Trasmesso cino è ancora lontano, nonostante i fondi crorganismi di alzare le difese. Così,
all’uomo dalle scimmie in Africa già nella ingenti investiti nella ricerca. molte malattie che un tempo si curavano
prima metà del Novecento, il virus Hiv si Fra tutti gli agenti infettivi che circolano con qualche giorno di terapia, oggi sono
sul pianeta, dunque, il virus Hiv resta il tornate a essere letali.
più nocivo, anche perché è l’unico che, Secondo un recente rapporto dell'Oms,
senza cure, uccide il 100% delle persone «le malattie batteriche che non rispon-
che infetta. Ma, come sappiamo anche dono più alle terapie uccidono ogni
dai fatti di questi mesi, non è certo l’uni- anno, nel mondo, 700.000 persone». E la
co. C’è il coronavirus, che ha messo il previsione per i prossimi decenni è an-
mondo in ginocchio, e ci sono tanti altri cora più fosca: se non si farà nulla, nel
virus (per esempio Ebola, Zika, o il virus 2050 i morti potrebbero essere 10 milio-
della Mers, simile all’attuale coronavi- ni all'anno, con danni economici parago-
rus) che già determinano epidemie in nabili a quelli determinati dalla crisi del
vaste regioni e che potrebbero allargare 2008-2009. La tendenza al peggiora-
i loro territori d’azione. A favorire la dif- mento è già molto netta. Facendo i conti
fusione sono soprattutto i trasporti, che per l'Europa, Lancet Infectious Diseases
oggi permettono a qualsiasi agente infet- ha trovato che dal 2007 al 2015 i decessi
tivo di raggiungere in breve tempo i sono passati da 11.444 a 33.110. E l’Italia
quattro angoli del pianeta, viaggiando fa peggio di altri Paesi: circa un terzo di
assieme a merci e passeggeri sulle navi e, tutte le morti registrate nel continente
ancora di più, sugli aerei. avviene da noi.
Non è un caso. Un rapporto dell'Aifa del
BATTAGLIA ANTIVIRALE. Per contrastare 2019 mostra che il consumo di antibioti-
queste epidemie, l’Organizzazione Mon- ci nel Belpaese è nettamente superiore
diale della Sanità (Oms) invita i Paesi a rispetto alla media europea, pur avendo
rafforzare i sistemi di sorveglianza, così fatto registrare un calo dell'1,6% fra il
da individuare tempestivamente i foco- 2016 e il 2017. E battiamo tutti, tranne la
lai e mettere in pratica le misure di con- Spagna, anche nell'impiego di questi far-
tenimento che possano controllarli. Ma maci negli allevamenti.
gli esperti sottolineano anche quanto sia Per arginare il fenomeno, negli anni
importante intervenire per evitare che scorsi l'Italia ha varato un piano di con-
nuovi virus passino dagli animali all’uo- trasto che si propone, entro quest’anno,
mo. Si stima infatti che nei mammiferi e di ottenere un calo del 10% dell'uso di
negli uccelli di tutto il mondo alberghino antibiotici sul territorio e una riduzione
dai 631.000 agli 827.000 virus che hanno del 5% negli ospedali. Il raggiungimento
il potenziale per infettarci. «Il passaggio dell’obiettivo passa dai medici, ma anche
è favorito quando gli equilibri ecologici dai singoli cittadini. Per questo, le auto-
sono alterati», spiega Ilaria Capua, viro- rità raccomandano estrema prudenza
loga italiana di fama internazionale, a nell’uso degli antibiotici, che vanno pre-
capo del Centro di eccellenza One He- si solo se sono prescritti dal medico e mai
Colture di batteri
alth dell'Università della Florida (Usa) e per le malattie virali (dato che funziona-
in un laboratorio
autrice di Salute circolare (ed. Egea). «In no solo con i batteri). Inoltre, una volta
di microbiologia.
La loro
particolare, la deforestazione, per far iniziata una terapia antibiotica, l’indica-
resistenza agli spazio a coltivazioni, pascoli o insedia- zione è di portarla a conclusione e conti-
antibiotici è un menti umani, mette a contatto le popo- nuare ad assumere il medicinale anche
problema molto lazioni con animali selvatici che possono se si sta meglio e ci si sente guariti.
preoccupante. trasmettere malattie. Per esempio, il pri- Margherita Fronte

86 FocusExtra | 71
Il sistema immunitario

L’ARMA POTENTE DEI

VACCINI
(A TUTTE LE ETÀ)
Ne abbiamo 25 a disposizione. Addestrano il
sistema immunitario a reagire in modo mirato
e grazie a essi si salvano 5 persone al minuto.

U
no strumento semplice, sicuro abbiamo già incontrato. Normalmente
ed efficace per proteggere la queste cellule si formano in seguito alla
popolazione da malattie peri- malattia, ma i vaccini riescono a ottene-
colose: così l’Organizzazione re lo stesso risultato in altri modi. «Si
mondiale della sanità (Oms) definisce i somministrano gli agenti infettivi, trat-
vaccini. Nel suo libro Immunità e vaccini tati in modo che non siano in grado di
(Mondadori), Alberto Mantovani, diret- scatenare la malattia, oppure singole
tore scientifico dell’Istituto Humanitas porzioni dei microrganismi, capaci co-
di Rozzano e immunologo di fama mon- munque di stimolare il sistema immuni- Il nuovo piano
diale, ne parla come dell’intervento me- tario», spiega Antonio Ferro, vicepresi- vaccinale entrato
dico a basso costo che più di tutti ha cam- dente della Società italiana di igiene, in vigore nel 2017
biato la nostra salute. Ricordando anche medicina preventiva e sanità pubblica. prevede anche,
che per Rino Rappuoli, tra i principali «Nei vaccini per la difterite e il tetano, nel secondo anno
scienziati al mondo nella ricerca in que- invece, il vaccino è costruito a partire di età, il vaccino
sto campo, si tratta della «migliore assi- dalle tossine rilasciate da questi batteri, contro la
curazione sulla vita dell’umanità». che sono poi le vere responsabili della varicella.
Non sono esagerazioni: insieme al mi- loro pericolosità».
glioramento delle pratiche igieniche, i der 5, anche se si sta discutendo la possi-
vaccini hanno cambiato il volto di molte COME SI SCELGONO? Oggi disponiamo bilità di estenderla ai bambini». In Italia,
malattie infettive che hanno tragica- di 25 vaccini, da quello contro il colera a a stabilire le modalità è il Piano naziona-
mente accompagnato la nostra storia. quello contro la varicella, passando per le di prevenzione vaccinale.
Grazie a loro, nel 1979 è stato possibile gli anti-epatite, l’antinfluenzale, i vaccini
eliminare in tutto il mondo il virus del contro tifo e febbre gialla e così via. A sta- LA TABELLA DI MARCIA. Nel primo anno
vaiolo e ci stiamo lentamente avvicinan- bilire se e a chi siano utili sono una serie di vita, il piano prevede la cosiddetta esa-
do a questo risultato anche per la polio- di considerazioni legate sia alla distribu- valente (contro difterite, tetano, pertos-
mielite. L’Oms stima che ogni anno i zione geografica delle malattie (il vaccino se, poliomielite, epatite B, Haemophilus
vaccini salvino tra i due e i tre milioni di contro la febbre gialla avrà senso nelle influenzae di tipo B), da effettuare in 3
vite umane: circa cinque al minuto. zone tropicali di Africa e Americhe, ma dosi a tre, cinque e undici mesi; e poi il
non in Italia), sia alle caratteristiche epi- vaccino contro il meningococco B (tre
COME FUNZIONANO. I vaccini “adde- demiologiche. «Prendiamo l’influenza: i dosi) e quello contro il rotavirus, respon-
strano” il sistema immunitario a reagire dati ci dicono che colpisce soprattutto i sabile di una delle forme più frequenti di
in modo mirato contro gli agenti infetti- bambini sotto i cinque anni, ma che i de- gastroenterite nei bambini (2 dosi).
vi, così da sconfiggerli immediatamen- cessi riguardano perlopiù le persone con Nel secondo anno di vita, tra i 13 e i 15
te, prima che inizino a fare danni, qualo- più di 65 anni», afferma Antonietta Spa- mesi, si somministrano invece la vacci-
ra dovessero infettarci. Essi stimolano dea, direttrice dell’Unità di Tutela e pro- nazione trivalente contro morbillo, pa-
infatti la formazione di particolari cellu- mozione della salute del distretto 14 rotite e rosolia (in 2 dosi), più il vaccino
le (i linfociti della memoria), che con- dell’Asl Roma 1. «Per questo in sanità contro la varicella (sempre 2 dosi) oppu-
sentono alle nostre difese di attivarsi pubblica finora si è scelto di offrire gratis re la tetravalente contro le quattro ma-
prontamente contro virus e batteri che la vaccinazione agli over 65 e non agli un- lattie, più la vaccinazione contro il me-

72 | FocusExtra 86
Getty Images
ningococco C. L’anti-varicella è una delle le di infezioni che possono provocare il bre tifoide, rabbia). Gli esperti di medici-
novità del piano vaccinale attuale, in vi- tumore del collo dell’utero e altre forme na del turismo raccomandano di andare
gore dal 2017, e la sua introduzione ha di cancro (vulva, vagina, ma anche ano, dal medico 4-8 settimane prima della
stupito chi considera la varicella una pene e tratto orofaringeo). La vaccina- partenza, così da valutare i rischi del
malattia fastidiosa ma non grave. «Que- zione, che fino a qualche anno fa riguar- viaggio e programmare gli interventi più
sta infezione, invece, può dare complica- dava solo le ragazze, è ora prevista anche opportuni.
zioni, rare ma importanti, come la cere- per i maschi, perché in questo modo si Infine, un capitolo a parte riguarda le
bellite, un’infiammazione del cervel riesce a contrastare con più efficacia la donne in gravidanza. Sia il Piano di pre-
letto», spiega Spadea. «Inoltre, il vaccino diffusione del virus, che avviene per via venzione vaccinale sia il ministero della
per la varicella sembra avere un effetto sessuale. Salute sottolineano quanto siano impor-
protettivo nei confronti dell’Herpes zo- In età adulta, infine, basta il richiamo tanti – e sicure – alcune vaccinazioni an-
ster, il fuoco di Sant’Antonio». ogni dieci anni del vaccino contro difte- che in questa fase della vita: l’antinfluen-
rite, tetano e pertosse, mentre sopra i 65 zale è raccomandata in qualsiasi epoca
L’IMPORTANZA DEI RICHIAMI. A sei anni anni il piano prevede vaccinazioni con- della gravidanza, mentre l’antipertosse
troviamo i richiami contro difterite, te- tro pneumococco ed Herpes zoster e, una va fatta tra le 27 e le 36 settimane, allo
tano, pertosse, polio, morbillo, parotite, volta all’anno, contro l’influenza. scopo di proteggere non tanto la mamma
rosolia e varicella, e durante l’adolescen- quanto il suo bambino. Nelle prime set-
za – tra 12 e 18 anni – quello contro il me- IN VIAGGIO. Vaccinazioni specifiche timane di vita, infatti, i neonati non pos-
ningococco C (anche nella forma quadri- sono poi raccomandate per chi si reca in sono ancora essere vaccinati, ma la per-
valente, che protegge anche contro i Paesi a rischio per particolari malattie tosse contratta dai piccolissimi può dare
ceppi A, W e Y), più la vaccinazione con- (colera, encefalite giapponese, encefali- complicazioni anche gravi.
tro l’HPV, il papilloma virus, responsabi- te da zecche, epatite A, febbre gialla, feb- Valentina Murelli

86 FocusExtra | 73
I 5 sensi

LE NOST
Un sistema di sensori ci mette in relazione con l’esterno,
donandoci la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto e il tatto.

G
li organi di senso informa- toori, presenti sulla lingua e nel naso, poi in grado di integrare le
no il cervello di ciò che ac- saanno distinguere le sostanze chimiche informazioni e di collegare
cade attorno a noi, consen- coon cui vengono in contatto, trasmet- gli stimoli fra loro, dando un
tendogli di valutare la teendoalcervellosaporieodori.Lapelle, senso alla miriade di segnali che
situazione e reagire in modo appro- poi, è costellata di recettori tattili, capa- riceve e restituendoci un’imma-
priato. Sono cinque (occhi, orecchie, cii di capire se sono premuti oppure sti- gine coerente dell’ambiente, fatta
naso, lingua e pelle), e ciascuno perce- raacchiati, di nocicettori (che sentono il di luci, suoni, profumi...
pisce un certo aspetto dell’ambiente dolore) e di termorecettori, sensibili
circostante attraverso cellule chia- allle variazioni di temperatura. Nell’o- VISTA E COLORI. Negli esseri umani,
mate recettori, che raccolgono i se- reecchio,infine,cisonoirecettoriacusti- le aree del cervello dedicate alla vi-
gnali e li trasformano in un impulso cii,perleondesonore,equellistatocine- sione sono molto più estese rispetto
nervoso, che viene inviato al cervello. tici, responsabili dell’equilibrio, una a quelle degli altri sensi. Alcuni studi
soorta di senso supplementare. indicano che il primato della vista sia
SPECIALIZZATI. I recettori sono molto legato a certe mutazioni genetiche
specializzati: ne esistono di diversi tipi NEL CERVELLO. Le aree somatosen- che si sono verificate nei nostri ante-
e ognuno è sensibile soltanto a un certo sooriali del cervello sono quelle che nati circa 23 milioni di anni fa. Gra-
stimolo. Così, i fotorecettori della retina riicevono gli stimoli dagli organi di zie a queste mutazioni, abbiamo ini-
(la membrana sensibile al fondo del seenso e li decodificano. Ne esistono ziato a vedere il mondo a colori, ma
bulbo oculare) percepiscono solo le diverse, ciascuna dedicata a un parti- abbiamo perso un po’ di capacità
onde luminose, mentre i chemiorecet- coolare tipo di sensazione. Il cervello è olfattiva.

5
i sapori che le nostre
papille gustative
possono percepire.
Sono il dolce, l’amaro,
il salato, l’acido e
l’umami, il gusto tipico
della cucina
orientale.

74 | FocusExtra 86
DURI D’ORECCHIO
I suoni più gravi che possiamo percepire
hanno una frequenza di 20 hertz; i più
acuti arrivano a 20.000. Altri animali hanno
un udito molto più raffinato. I gatti arrivano
a 65.000 hertz e i cani a 45.000.

A TRE DIMENSIONI
A differenza di altri animali, per
interpretare il mondo noi ci basiamo
soprattutto sulla vista. Osservando gli
oggetti da un prospettiva un po’ diversa,
i due occhi danno una visione in 3D.

PROFUMI E MEMORIA
Si stima che possiamo percepire circa
10.000 odori diversi. L’olfatto è anche
un potente attivatore dei ricordi, perché
i centri cerebrali a esso dedicati sono
connessi con quelli della memoria.

SAPORI PER PROTEGGERCI


Nel corso dell’evoluzione, il gusto ci
ha indicato quali cibi mangiare e quali
rifiutare. Molte piante velenose, per
esempio, sono amare. Per questo il gusto
amaro è ancora sgradito a molti.

IL SENSO DIFFUSO
A differenza degli altri sensi,
i recettori del tatto non sono
localizzati in un solo organo,
ma distribuiti su tutta la pelle.

Getty Images

86 FocusExtra | 75
I 5 sensi

VIBRAZIONI
Le onde sonore fanno
vibrare il timpano,
una sottile membrana
che trasmette il
movimento a tre
ossicini: martello,
incudine e staffa.
Quest’ultima è
collegata alle strutture
della coclea.
Getty Images (5)

NELLA CHIOCCIOLA
La coclea ha la forma di una
chiocciola e contiene i recettori
uditivi, che trasformano la
vibrazione in un segnale elettrico.
Quest’ultimo raggiunge il cervello
attraverso il nervo acustico.

NEURONI STAMINALI
L’epitelio olfattivo,
nelle cavità nasali,
ospita i recettori
dell’olfatto: sono a
tutti gli effetti cellule
nervose che però, a
differenza degli altri
neuroni, possono
rigenerarsi.

Piccoli occhi
crescono
Bambini. La capacità visiva è
piuttosto ridotta alla nascita, e si
sviluppa con gradualità nei primi
cinque o sei anni di vita. Un
neonato percepisce le variazioni di
luce, ma vede ben poco del mondo
che lo circonda, perché gli occhi e
le aree visive cerebrali sono ancora
immaturi. La visione dei colori
inizia al quarto mese, ma si
completa solo attorno ai tre anni.
In compenso, un bambino molto
piccolo è attratto dai contrasti
luminosi, e a partire dai 2-3 mesi
può già seguire un oggetto che si
muove. Fin da piccolissimo, però,
il neonato riconosce la madre,
perché la sua capacità di messa a
fuoco è maggiore per oggetti
situati alla distanza di 20-30 cm:
proprio quella del volto della
mamma mentre allatta.

76 | FocusExtra 86
VARIETÀ
I recettori del tatto
possono essere
semplici terminazioni
nervose libere, oppure
strutture di forma
ovale di circa mezzo
millimetro. Queste
ultime, chiamate
corpuscoli di Pacini,
sentono la pressione.

NUMERI VARIABILI
Una papilla gustativa, recettore del
gusto. Sulla lingua ce ne sono a
milioni, ma il numero varia molto da
persona a persona, così come varia
la sensibilità ai sapori.

LA MESSA A FUOCO
La luce entra nell’occhio dalla
cornea e attraversa la pupilla e
il cristallino. Quest’ultimo è una
vera e propria lente, che mette
a fuoco l’immagine sulla retina,
nella parte opposta dell’occhio.

VERSO IL CERVELLO
La retina contiene due tipi
di fotorecettori: i coni (che
percepiscono i colori) e i bastoncelli
(per la visione notturna).
I fotorecettori inviano i segnali al
cervello tramite il nervo ottico.

86 FocusExtra | 77
I 5 sensi

GIOCHI ALL’APERTO
CONTRO LA

MIOPIA

Il difetto è legato
ad anomalie nella
geometria del
bulbo oculare. Può
peggiorare con
l’età, ma rallenta
se da bambini
si trascorre
molto tempo
all’aria aperta.

78 | FocusExtra 86
Lo dimostrano
S
tare all’aria aperta fa bene agli occhi, soprattutto a
quelli dei bambini. In particolare, i piccoli che gioca-
ormai molti studi: no fuori hanno un rischio nettamente inferiore di
diventare miopi, anche indipendentemente dalla
fornire agli occhi predisposizione genetica, che ha comunque un ruolo.
molte occasioni di I primi a documentare l'effetto, già negli anni Sessanta del se-
colo scorso, furono i due oculisti statunitensi Francis Young e
mettere a fuoco William Baldwin, con una ricerca condotta sugli eschimesi di
Utqiagvik, la città più a nord dell’Alaska. Fra gli anziani della
oggetti distanti, comunità, che cacciavano all'aperto scrutando l'orizzonte, la
come succede miopia era sostanzialmente assente. Il difetto colpiva invece
il 3% dei loro figli, venuti per la prima volta a contatto con una
quando si sta fuori vita più sedentaria, e superava il 50% fra i nipoti, con uno sti-
le di vita ormai simile a quello occidentale.
casa, migliora la Da allora, gli studi si sono moltiplicati e alcuni hanno anche
vista da lontano. rilevato che la progressione della miopia nei bambini è fino al
40% più lenta in estate, quando sono esposti a più luce solare.
Una ricerca condotta all’Università di Cambridge (Inghilter-
ra) è giunta persino a quantificare che per ciascuna ora in più
alla settimana che un bambino trascorre all’aria aperta il ri-
schio di diventare miope diminuisce del 2%.

EFFETTO SOLE. A determinare l'effetto sarebbe la luce solare,


unita al movimento che l'occhio compie quando mette a fuoco
oggetti lontani. «Tutto ciò stimola la produzione di molecole
che contribuiscono a rendere più forte la sclera, e questo pre-
viene l'allungamento del bulbo oculare, che è la causa della
miopia», chiarisce il Paolo Nucci, direttore della Clinica ocu-
listica universitaria dell'Ospedale San Giuseppe di Milano. A
giocare un ruolo chiave è soprattutto la dopamina, e uno stu-
dio condotto proprio dal gruppo di Nucci ha dimostrato che i
colliri a base di atropina, che ne stimola la produzione, rallen-
tano la progressione del difetto nei bambini.
Anche se la miopia non incide in modo significativo sulla qua-
lità della vita, ciò che preoccupa è l’alta incidenza del difetto
oggi. Per esempio, nella sola Cina circa il 90% degli adolescen-
ti e dei giovani adulti è miope. In Occidente, anche per via di
fattori genetici, la miopia è meno diffusa che in Asia, ma anche
da noi i numeri sono in crescita. Oggi nei paesi dell’Europa
occidentale il 40-50% dei ragazzi attorno ai 20 anni è miope,
contro il 20-30% di pochi decennni fa.
Sara Moraca

Quattrocchi sui libri


Se all’aperto lo sguardo spazia lontano, al chiuso ci si
focalizza perlopiù su oggetti vicini. E quando si studia
lo si fa ancora di più. Diverse ricerche hanno collegato
lo stare troppo a lungo sui libri con la miopia. Uno dei
più recenti, condotto da un team di ricercatori
israeliani, ha confrontato l’evoluzione della vista degli
studenti delle scuole non religiose con quella di chi
frequenta istituti ultra ortodossi, dove si leggono i testi
sacri per molte ore al giorno. «Si è osservato che nei
primi la miopia è molto meno frequente», spiega Paolo
Nucci. «Questo è in linea con quanto osservato
studiando la popolazione filippina e taiwanese: la prima
ha tassi di miopia molto più bassi rispetto alla
Getty Images

seconda, per la minore scolarizzazione dei ragazzi».

86 FocusExtra | 79
I 5 sensi In un luogo affollato non
senti bene le parole di un
interlocutore? Fai una visita.

PER SENTIRCI

MEGLIO
In caso di abbassamento dell’udito non si può intervenire
con i farmaci. L’unico vero rimedio sono le protesi,
personalizzate in base all’entità e al tipo di deficit.

P
revenzione, diagnosi tempesti- se non curata in tempo, può trasformarsi pia. Inoltre, in presenza di un tappo di
ve e cure adeguate. Sono questi in un vero e proprio handicap». cerume – comune nelle persone più an-
i passaggi essenziali per contra- ziane perché, con il passare degli anni, il
stare l’ipoacusia, ovvero una IL TAPPO DI CERUME. Cosa fare, quindi, canale uditivo si restringe – potrà rimuo-
riduzione della capacità uditiva che inte- quando si ha la sensazione di sentirci di verlo tramite una semplice aspirazione.
ressa non solo gli anziani, ma anche i più meno e si tende, per esempio, ad alzare il Per valutare la capacità uditiva del pa-

Getty Images
giovani e perfino i bambini. «L’ipoacusia volume della tivù o della musica? O ziente, lo specialista ha a disposizione
può colpire a tutte le età e soprattutto gli quando, durante una conversazione in due esami diagnostici correlati. «L’esa-
over i 65 anni (presbiacusia), a causa un luogo rumoroso, si fatica a riconosce- me audiometrico tonale, che permette di
dell’invecchiamento delle cellule uditi- re le parole del nostro interlocutore? determinare la minima capacità uditiva
ve», spiega Edoardo Covelli, specialista Bisognerebbe sottoporsi in tempi brevi a del paziente, e quello vocale, che per-
in otorinolaringoiatria presso l’Ospeda- una visita otorinolaringoiatrica con oto- mette di determinare qual è il riconosci-
le Sant’Andrea di Roma e docente all’U- microscopia. In pratica, lo specialista mento delle parole in ambienti più o
niversità La Sapienza. «Si tratta di una controlla il canale uditivo tramite un mi- meno rumorosi», spiega lo Covelli.
patologia spesso sottovalutata, soprat- croscopio che permette una diagnosi
tutto quando i sintomi sono minimi. Ma, precisa per valutare un’eventuale tera- NON SOLO “APPARECCHI”. Di fronte a una
diagnosi di ipoacusia, non esistono tratta-
menti farmacologici – a parte “soluzioni
I dati dell’OMS tampone” nelle fasi acute, con cicli di cor-
tisone – ma trattamenti terapeutici riabi-
Secondo gli esperti, oltre il 5% della popolazione mondiale, circa 466 litativi. Innanzitutto, le protesi acustiche.
milioni di persone, ha una riduzione dell’udito che incide sulla qualità della Sono costose (dai 2 ai 3 mila euro l’una), ma
vita e si stima che entro il 2050 oltre 900 milioni di persone (ovvero 1 su 10) hanno una tecnologia che permette di cor-
avrà una perdita uditiva disabilitante. La metà di tutti i casi di ipoacusia può reggere in modo selettivo le frequenze in-
però essere prevenuta, attraverso misure di sanità pubblica. teressate dal calo di udito. Si tratta, quindi,
L’IPOACUSIA IN ITALIA. In Italia sono 7 milioni le persone con problemi di di un trattamento mirato, che può dare un
udito, corrispondenti all’11,7% della popolazione. Nel nostro Paese reale beneficio, al contrario dei semplici
l’ipoacusia riguarda una persona su tre tra gli over 65. Solo il 31% della amplificatori disponibili in farmacia (co-
popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il sto circa 60 euro). «Prima di acquistare le
54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio protesi acustiche – raccomanda l’esperto
usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari – consiglio al paziente di fare una prova di
migliorata la propria qualità di vita. (Fonte: Oms - Eurotrack - Censis). almeno un mese, perché l’adattamento
può essere difficile a causa di alterazioni

80 | FocusExtra 86
locali (come dermatiti) o generali (neuro- tecnici che eseguono risonanze magne-
logiche)», precisa Covelli. Chi ha difficoltà
ad applicare gli apparecchi acustici per
tiche: tutti lavoratori che hanno l’obbli-
go di usare le cuffie protettive.
Piccoli gesti
scarso beneficio (soprattutto gli anziani), Ma sono i giovani a preoccupare di più: se- quotidiani
o per motivi estetici (i giovani), può ricor- condo gli ultimi dati dell’OMS, infatti, il
rere all’utilizzo di protesi impiantabili o 50% delle persone tra i 12 e i 35 anni, ovve- Aver cura delle nostre orecchie
semi-impiantabili: il costo è molto più ro oltre un miliardo di giovani, rischia dan- significa anche seguire
alto e solo una piccola parte vengono pas- ni all’udito a causa della prolungata espo- semplici norme di pulizia
sate dal Servizio sanitario nazionale. Infi- sizione a suoni forti, compresa la musica quotidiana. «Non bisogna usare
ne, nei pazienti con sordità profonde bila- che ascoltano in cuffia o in discoteca. i cotton-fioc perché, anche se
terali si può proporre l’intervento di «I ragazzi credono che poche ore di mu- lo si fa con la massima
impianto cocleare che, stimolando la co- sica ad alto volume in discoteca siano attenzione, si possono
clea elettricamente, permette al paziente innocue, ma si sbagliano. Spesso, quando provocare lesioni o perforazioni
raggiungere ottimi risultati uditivi; negli escono dal locale, lamentano un fischio del timpano. Suggerisco invece
adulti generalmente si posiziona mono- continuo nell’orecchio: nella maggior di lavare le orecchie sotto la
lateralmente, mentre nei bambini si pro- parte dei casi si risolve dopo poco, ma a doccia. E dopo, di asciugarle
cede precocemente e bilateralmente. volte si verificano veri e proprio traumi sempre con l’aria calda del
acustici. Quindi è importante la diagno- phon: nell’acqua, infatti, ci
ALLARME GIOVANI. L’ipoacusia, di soli- si precoce, soprattutto quando le varia- sono batteri e se ristagna
to, è la conseguenza di una lesione all’o- zioni uditive monolaterali, l’ovattamen- nell’orecchio può provocare
recchio causata da traumi acustici. Sono to o i fischi permangono più di 24 ore dal infezioni», consiglia Edoardo
a rischio, per esempio, le persone che presunto trauma», conclude Covelli. Covelli.
lavorano su strade (operai, vigili, ecc.) o i Fabrizia Sacchetti

86 FocusExtra | 81
L’apparato riproduttivo

GLI ORGANI P
er garantire la continuità della
specie, e per far sì che fra geni-

DELLA
tori e figli ci sia una certa varia-
bilità, che consente di affronta-
re meglio le sfide poste dai mutamenti
dell’ambiente, la natura ha inventato il

CONTINUITÀ
sesso. Ha cioè suddiviso molte specie
animali e vegetali in due grandi categorie
(maschi e femmine), donando loro dei
sistemi per riprodursi.

La natura ci ha divisi in sessi e ha OBIETTIVO GAMETI. L’essere umano fa


parte di quelle specie, e i nostri organi
ideato un sistema ingegnoso per riproduttivi sono l’apparato genitale

garantire alla nostra specie di maschile e quello femminile.


Anche se gli organi riproduttivi dei due
continuare a esistere nel tempo. sessi sono diversi per aspetto, hanno in
comune lo stesso obiettivo: produrre
cellule chiamate gameti (gli spermato-
zoi negli uomini e le cellule uovo, o

RICAMBIO CONTINUO
A partire dalla pubertà, la
produzione di spermatozoi
nei testicoli avviene in modo
continuo. La temperatura
all’interno dei testicoli è di 34 °C.

La via della
clonazione
Hello Dolly. Nel 1996, la
clonazione della pecora Dolly ha
mostrato che un mammifero può
nascere anche senza l’incontro di

Getty Images/Science Photo Library (2)


ovocita e spermatozoo. La
clonazione, infatti, è un
procedimento che consente di
generare una nuova vita a partire
da cellule che non sono gameti,
prelevate dall’animale che si vuole
clonare. Il Dna di queste cellule è
introdotto in un ovocita,
preventivamente privato del suo, e
questo è impiantato nell’utero di
una femmina, che porta a termine
la gravidanza. Considerata
fantascienza fino quasi al giorno
prima, la clonazione ha avuto
grande impatto sull’immaginario. Il
processo è però ancora poco
efficiente e non può essere usato
per far nascere bambini.

82 | FocusExtra 86
ovociti, nelle donne) che incontran- matozoo. Se invece la fecondazione
dosi e fondendosi danno origine a non avviene, la cellula è espulsa con il
una nuova vita.

MASCHILE E FEMMINILE. Gli sperma-


400 ciclo mestruale.

INQUINAMENTO E SESSO. Le varie fasi


tozoi si formano nei testicoli, che sono gli ovociti che maturano del ciclo mestruale, ma anche la matu-
alloggiati in un sacchetto chiamato nell’arco dell’intera vita. razione sessuale di ragazzi e ragazze,
scroto, che sta fuori dal corpo. Questa Gli spermatozoi sono così come molti altri aspetti della ses-
particolare posizione serve a far sì che invece miliardi. sualità, sono regolati dagli ormoni in
la temperatura all’interno dei testicoli Ce ne sono ben 150 modo molto fine. L’immissione
sia un po’ più bassa di quella corporea, milioni in un solo nell’ambiente di sostanze che alterano
che a lungo andare potrebbe danneg- millilitro di sperma. il sistema endocrino (i cosiddetti in-
giare la qualità dello sperma. L’emis- terferenti endocrini) sta avendo delle
sione degli spermatozoi avviene attra- conseguenze. Nelle ragazze, per esem-
verso un tubicino che corre nel pene, pio, l’età del menarca è sempre più an-
durante il rapporto sessuale. ticipata, anche per la presenza di que-
Le cellule uovo sono prodotte invece no, solitamente a turno, una cellula sti inquinanti. Negli uomini, invece, si
dalle ovaie. Dall’età del primo ciclo uovo matura ogni mese. Questa attra- assiste a una riduzione del numero e
mestruale (chiamato menarca) e fino versa le tube di Falloppio, dove può della qualità degli spermatozoi, che
alla menopausa, le due ovaie rilascia- essere fecondata se incontra uno sper- può essere causa di sterilità.

VIA STRETTA
Le tube di Falloppio misurano
circa 10 cm, ma hanno un
diametro di appena 0,3 cm. CAMERETTA
Collegano le ovaie all’utero. L’embrione si annida nelle
pareti dell’utero e qui si sviluppa
per i mesi della gravidanza.
Le pareti molto elastiche di
quest’organo assicurano che ci
sia abbastanza spazio.

UNO ALLA VOLTA


Le ovaie contengono
i follicoli degli ovuli,
e ogni mese
ne matura uno.

86 FocusExtra | 83
IL SESSO
L’apparato riproduttivo

È UN VERO TOCCASANA
Facendo l’amore a
P
rotegge il cuore, abbassa la L’attività sessuale induce, inoltre, il rila-
pressione, rafforza il sistema scio di ossitocina, dopamina, endorfine e
tutte le età e due immunitario, allevia il dolore,
riduce lo stress e migliora l’u-
altre “molecole del benessere” con il po-
tere di alleviare l’ansia e lo stress, nonché
volte a settimana, more. La medicina sembra non avere di conciliare il sonno. Provare uno stato
proteggiamo il dubbi: il sesso è un toccasana. Negli ulti-
mi anni, numerosi studi scientifici han-
di beatitudine dopo avere fatto l’amore,
così come crollare addormentati, sono
nostro organismo. no indagato gli effetti dell’attività ses- reazioni molto comuni indotte da queste
suale, dimostrando che la gran parte sostanze. Le endorfine, inoltre, allevia-
E ci regaliamo un delle persone ottiene benefici fisici e no il dolore proprio come un analgesico.
grande benessere psicologici. Purché si prendano tutte le
precauzioni per non contrarre malattie
Grazie al rilascio di ormoni che induco-
no esperienze di benessere, un rapporto
psicologico. sessualmente trasmissibili, fare l’amore sessuale può avere un effetto calmante,
sembra dunque uno dei modi più piace- antidolorifico e antidepressivo simile a
voli per mantenersi in salute. quello di alcune droghe, ma senza effetti
collaterali né rischi di assuefazione.
UN OTTIMO ESERCIZIO. I cardiologi, per Sebbene la possibilità di sviluppare una
esempio, considerano il sesso un ottimo dipendenza patologica dal sesso (in in-
esercizio per rafforzare il cuore e allon- glese, sex addiction) sia oggetto di dibat-
tanare i rischi cardiovascolari. Dal punto tito fra gli specialisti, in realtà secondo
di vista fisico, infatti, l’atto sessuale equi- Jannini non dovremmo mai preoccu-
vale in media a 15 minuti di cyclette. parci di farlo troppo, bensì di farlo trop-
«L’attività sessuale è consigliata a chiun- po poco, rinunciando così ai tanti bene-
que non soffra di gravi cardiopatie: se fici riconosciuti dalla medicina, di cui si
una persona può fare due rampe di scale, può godere appieno con almeno due rap-
allora può fare anche sesso; anzi, dovreb- porti a settimana.
be farlo più spesso perché è terapeuti-
co», conferma Emmanuele Jannini, an- MAI SMETTERE. Un altro mito da sfatare
drologo e professore ordinario di è che il sesso si addica solo ai giovani. «In
Endocrinologia e sessuologia medica realtà, avere una vita sessuale soddisfa-
all’Università “Tor Vergata” di Roma. cente è importante a tutte le età», afferma
Non solo. Si è scoperto che il sesso e le Jannini. «Anzi, sono proprio le persone
coccole aiutano anche a ridurre la pres- più in là con gli anni a ricevere i benefici
sione arteriosa. Mentre avere rapporti maggiori, perché l’attività sessuale può
sessuali frequenti (almeno una o due supplire alla minore efficienza dell’orga-
volte a settimana), potenzia il sistema nismo nel mantenerci in salute».
immunitario, stimolando la produzione Alcuni studi recenti, per esempio, hanno
di immunoglobuline A (IgA), i preziosi mostrato che più a lungo si resta sessual-
anticorpi che si trovano nelle mucose. mente attivi, più a lungo si preservano la
Gli studi più recenti confermano infine memoria e alcune funzioni esecutive su-
che l’eiaculazione protegge gli uomini periori, come la capacità di prendere de-
dal tumore alla prostata. cisioni. Secondo una ricerca pubblicata
sul Journal of Gerontology, negli anziani
ORMONI BENEFICI. Ma non finisce qui. che non rinunciano al sesso si osserva
Fare l’amore innesca infatti una cascata infatti una maggiore crescita dei neuroni
Getty Images

ormonale con effetti positivi anche sulla dell’ippocampo, la regione del cervello
psiche. «Un’attività sessuale completa e associata alla memoria.
soddisfacente aumenta i livelli di testo- Inoltre, proprio come avviene con l’atti-
sterone che, oltre a rafforzare ossa e mu- vità fisica, un’attività sessuale regolare
scoli, svolge un ruolo importante nella aiuta sia a preservare le funzionalità de-
regolazione dell’umore ed è un potente gli organi riproduttivi, sia a mantenere
antidepressivo naturale», spiega Janni- vivo il desiderio. «Per questo, quando
ni, che non esita a definire il testosterone parliamo di sesso, si dice spesso che chi
«il re di tutti gli ormoni». Sebbene la si ferma è perduto», avverte Jannini, in-
maggior parte degli studi sul testostero- vitando a non rinunciare ai molti benefi-
ne siano stati condotti sugli uomini, gli ci che può regalare una sana e viva ses-
esperti ipotizzano che possa avere bene- sualità.
fici analoghi anche nelle donne. Giancarlo Sturloni

Un’attività sessuale completa e soddisfacente


aumenta i livelli di testosterone che, tra l’altro,
è anche un potente antidepressivo naturale.

86 FocusExtra | 85
L’apparato riproduttivo

IL SESSO MIGLIORE È QUELLO

SICURO
Le malattie
sessualmente
trasmesse sono
in aumento fra
i giovani. Servono

U
na delle attività più piacevoli per molto tempo, infettando quindi gli
del mondo può avere conse- altri. Inoltre, sono malattie che si ali- più informazioni
guenze molto sgradevoli. Un
rapporto non protetto, ovvero
mentano a vicenda: una microlacerazio-
ne genitale provocata da una di esse può e una maggiore
senza preservativo, può esporre infatti al
rischio di contrarre quelle che un tempo
facilitare l’ingresso nell’organismo di
altre infezioni.
attenzione ai primi
erano chiamate malattie “veneree”: le sintomi.
patologie a trasmissione sessuale, di ori- BUONE NOTIZIE. I dati evidenziano però
gine batterica o virale, che negli ultimi anche due buone notizie: grazie al vacci-
anni in Italia hanno registrato un consi- no contro il papillomavirus sommini- può dare conseguenze serie, in questo
stente aumento. strato dal 2008 a ragazze e, più recente- caso di tipo neurologico».
È quanto attestano le rilevazioni condot- mente, anche a ragazzi di 12 anni, si è
te nei 12 centri di eccellenza, da Torino a stabilizzato il numero dei giovani affetti CAMPANELLI D’ALLARME. Attenzione
Cagliari, scelti dall’Istituto Superiore di da condilomi. Inoltre, calano anche i dunque ai sintomi: perdite, dolore all’ad-
Sanità (Iss) come sentinelle. «Nel nostro contagi da Hiv, per quanto ogni anno le dome, prurito o lesioni nella zona geni-
Paese non esiste un sistema di raccolta di nuove diagnosi siano ancora 3.000- tale, necessità di urinare spesso sono
tutte le segnalazioni relative alle malat- 4.000. «Per curare o controllare qualun- segnali da non sottovalutare. Come pure
tie a trasmissione sessuale, ma questi que infezione sessualmente trasmissibi- il fastidio, il dolore o il sanguinamento
centri consentono comunque di avere le è certamente essenziale avere una durante o dopo i rapporti sessuali. Se si
un’idea di ciò che accade», spiega Barba- diagnosi precoce», sottolinea Suligoi. presentano, bisogna consultare il medi-
ra Suligoi, epidemiologa e direttrice del «Prendiamo la clamidia, il cui numero di co ed effettuare dei test di approfondi-
Centro operativo Aids del Dipartimento casi è triplicato dal 2008 al 2017. Nel 75% mento, meglio ancora se con il partner.
di malattie infettive dell’Iss. I dati dico- delle donne è asintomatica, ma se non In caso di dubbi, si può contattare il nu-
no che dal 2004 al 2017 le diagnosi sono viene trattata può causare infertilità. mero verde dedicato: 800.861.061
quasi raddoppiate, arrivando a circa Anche la sifilide ignorata troppo a lungo Elisa Venco
7.000 nel 2017.
In particolare, sono cresciuti i condilomi
Getty Images/EyeEm

ano–genitali (legati all’infezione da pa-


pillomavirus) e i casi di clamidia (di ori-
gine batterica), mentre quelli di sifilide
sono aumentati di circa 10 volte tra gli
anni ’90 e il 2000, per toccare un picco
nel 2016 (+70% rispetto al 2015) e resta-
re stabili da allora. Ad ammalarsi sono
specialmente i giovani tra i 20 e i 30 anni,
penalizzati da una scarsa consapevolez-
za in materia: «Molti credono, a torto,
che la pillola protegga anche dalle malat-
tie sessualmente trasmissibili, o che sia-
no “sicuri” i rapporti che avvengono du-
rante il ciclo mestruale. A volte, poi, il
ricorso al preservativo è ritenuto un atto
I rapporti
di sfiducia verso il partner, anche se è oc-
protetti con il
casionale», riassume Suligoi.
preservativo
sono importanti
INSIDIOSE. Il problema è aggravato dal per evitare
fatto che molte di queste patologie sono le malattie
inizialmente asintomatiche: in altri ter- sessualmente
mini, chi le ha contratte può ignorarlo trasmissibili.

86 | FocusExtra 86
Science Photo Library RF / AGF
L’analisi
degli ovociti
prima di una
fecondazione
in vitro.
Questa tecnica
ha ormai
più di 40 anni.

L’AIUTO IN
VITRO
Sempre più
coppie ricorrono
alla procreazione
medicalmente
assistita. E in Italia
il 3% dei bambini primo figlio a 32 anni (contro i 29 delle
europee), quando le probabilità di con-
25% degli interventi ha successo, ma le
probabilità dipendono fortemente
già nasce così. cepire sono già in calo. dall’età della donna e sono meno del 5%
E dell'orologio biologico risentono an- se ha più di 43 anni.
che gli uomini: dopo i 40-50 anni la pro-

I
n Italia, la richiesta di interventi di duzione di spermatozoi diminuisce e la CONGELAMENTI. Negli anni recenti, il
procreazione medicalmente assisti- loro qualità può deteriorarsi, anche a ventaglio delle possibilità si è ampliato,
ta è in crescita costante da almeno 15 causa di fattori come l'inquinamento, il perché sono stati sviluppati metodi per
anni. Stando ai numeri, dal 2005 al consumo di alcol e caffè, il fumo di siga- preservare la fertilità in donne che devo-
2017 (anno a cui si riferiscono gli ultimi retta. no sottoporsi a cure che possono dan-
dati ufficiali) le coppie che si sono sotto- neggiare le ovaie, come per esempio la
poste ad almeno un trattamento sono LE TECNICHE DISPONIBILI. La procrea- chemioterapia, o che vogliono posticipa-
passate da 46.519 a 78.366, e i centri spe- zione medicalmente assistita contempla re la maternità a un’età alla quale sareb-
cializzati sono aumentati da 315 a 366. I diverse tecniche e possibilità, modulate be difficile ottenerla naturalmente.
bambini così concepiti sono ormai il 3% in base alle caratteristiche di chi decide Le cellule uovo possono infatti essere
di tutti i nuovi nati e le cifre sono desti- di ricorrervi. La legge italiana prevede congelate e riutilizzate in seguito per la
nate ad aumentare. che i primi tentativi siano fatti con la fecondazione in vitro, e allo stesso modo
semplice inseminazione, che consiste può essere conservato il tessuto ovarico,
INFERTILITÀ CRESCENTE. A spingere nell'introduzione degli spermatozoi nel- che può essere impiantato anche dopo
sempre più coppie a ricorrere al medico le vie genitali femminili e ha successo nel anni, rendendo la donna nuovamente
per avere un figlio è il tasso di infertilità 15% dei casi. Solo in seguito si può acce- fertile (ma la procedura è ancora consi-
crescente. Ormai il 15% degli aspiranti dere alla fecondazione in vitro, più com- derata sperimentale).
genitori ha difficoltà a concepire, soprat- plessa e costosa, in cui gli ovociti sono Il congelamento dei gameti maschili, più
tutto per via dell’età sempre più avanza- prelevati e fecondati in laboratorio, pri- piccoli e meno delicati, è invece già pos-
ta alla quale si decide di avere un bambi- ma di essere reintrodotti nelle vie geni- sibile da decenni.
no. In media, le donne italiane hanno il tali femminili. In questo caso, circa il Margherita Fronte

86 FocusExtra | 87
La pelle

LA NOSTRA Morbida, liscia,


colorata, la pelle ci
ARMATURA protegge ed è il
nostro biglietto da
A STRATI visita. Prendersene
cura è importante.

A
nche la pelle è una specie di derma), ospita i bulbi piliferi, le cellule prelevate dallo stesso pazien-
organo: il più esteso che ab- ghiandole sudoripare (che produco- te, e poi di trapiantarli, favorendo la
biamo. Questa pellicola, no il sudore) e quelle sebacee (che se- guarigione.
che negli adulti misura da cernono il sebo, una sostanza grassa
1,5 a 2 metri quadrati (come un gran- protettiva). MELANINA E MULTICOLOR. Nell’epi-
de tappeto), ci riveste dalla testa ai Lo strato più superficiale, l’epidermi- dermide ci sono anche i melanociti, le
piedi e svolge importanti funzioni. de, è formato in gran parte da cellule cellule che sintetizzano la melanina,
Costituita per gran parte da una pro- chiamate cheratinociti, che si rinno- sostanza che dà il colore alla pelle, ai
teina impermeabile – la cheratina–, la vano in continuazione. Grazie a que- peli e ai capelli.
pelle (o cute) è uno scafandro che pro- sto processo, anche ferite profonde La melanina difende la pelle dai raggi
tegge i tessuti sottostanti. Essa aiuta con il tempo guariscono, mentre le ultravioletti: per questo, quando ci
inoltre a mantenere costante la tem- cicatrici tendono ad attenuarsi. Tut- esponiamo al sole la produzione au-
peratura corporea, tramite la sudora- tavia, in presenza di lesioni molto menta (e per questo ci abbronziamo).
zione, e ospita i recettori del tatto, uno estese, come quelle dovute alle ustio- Il colore della cute nelle varie etnie
dei nostri 5 sensi. Infine, quando stia- ni gravi, il potere rigenerativo della non dipende dal numero di melanoci-
mo al sole produce la vitamina D, in- cute può non essere sufficiente. Per ti, che è uguale per tutti, ma dalla pro-
dispensabile alle ossa. aiutare i grandi ustionati, la medicina duzione di melanina, che è più abbon-
ha quindi messo a punto una proce- dante in chi ha la pelle scura. A livello
DUE STRATI. La pelle è composta da dura che consente di far crescere in dei nei, invece, la densità di melanoci-
due strati. Il più interno (chiamato laboratorio lembi di pelle, a partire da ti è maggiore.

STRATO CORNEO
È lo strato più
superficiale
dell’epidermide,
formato da
cellule morte che
desquamano.
RECETTORI TATTILI
Getty Images/Science Photo Library

La pelle è anche un
organo di senso. I
recettori tattili inviano
DERMA segnali al sistema
Ospita i bulbi piliferi, nervoso centrale.
le ghiandole sebacee
e sudoripare e i vasi
sanguigni.

IPODERMA
Si trova sotto la
cute, e la collega ai
muscoli e ai tessuti
sottostanti.

88 | FocusExtra 86
4
mm
lo spessore della pelle, nelle
parti in cui è maggiore (palmi
delle mani e polpastrelli).
La pelle delle labbra è
invece molto più sottile
e misura appena 0,5
millimetri.

LABBRA ROSSE
Qui la pelle è
sottilissima e lascia
intravedere il colore

Getty Images/MedicalRF.com
dei vasi sanguigni
sottostanti.

CAPEZZOLI
I capezzoli sono
formati dalla cute,
che in questa zona
è più spessa. Il
colore dipende dalla
melanina.

Terapia genica
made in Italy
Storia di Hassan. Nel 2017,
ricercatori italiani guidati da
Michele De Luca, dell’Università di
Modena e Reggio, hanno messo a
punto una terapia genica per curare
l’epidermolisi bollosa, una malattia
della cute causata da un danno al
DNA, che determina lesioni così
gravi da mettere a rischio la vita. Il
primo a guarire grazie alla nuova
terapia è stato un bambino siriano
di nome Hassan. I ricercatori hanno
corretto il difetto genetico che
causava la malattia in cellule
prelevate dallo stesso paziente.
Facendole crescere in laboratorio,
hanno poi ricreato la pelle sana,
che è stata infine trapiantata.

86 FocusExtra | 89
La pelle

MAL DI SOLE
IL NEMICO MELANOMA
FIGLIO DI QUEI RAGGI
I progressi nelle terapie hanno dato
nuove possibilità ai pazienti.
Ma la prevenzione resta l’arma più
importante per questa malattia.

Q
uella del melanoma è una sto- sto sia di nuovo in grado di attaccare le
ria di successo che, sebbene cellule cancerogene». I farmaci “inibito-
lontana dall’essere definitiva, ri di checkpoint”, introdotti a partire dal Un uomo
incoraggia chiunque abbia un 2013, fanno parte di questa strategia: bruciacchiato
tumore a tenere alta la speranza. Meno hanno una bassa tossicità e hanno modi- in volto insiste
di dieci anni fa, chi non riusciva a elimi- ficato drasticamente le prospettive di nel prendere il
nare del tutto la malattia con il bisturi, cura dei malati. Molecole con azioni ana- sole, mettendo
cioè circa il 15% dei pazienti, quasi sem- loghe sono oggi in sperimentazione e a rischio la
sua salute.
pre sviluppava metastasi e viveva, in me- stanno dando risultati incoraggianti, che
dia, soltanto sei mesi. potrebbero ulteriormente aumentare le
Oggi, grazie a due approcci terapeutici possibilità di cura. Ma quasi contempo- lampade abbronzanti. Oggi però questa
diversi, e all’integrazione tra tutte le raneamente c’è stato un progresso an- tendenza al rialzo è meno evidente (i casi
armi che la medicina ha a disposizione, che in terapie più tradizionali. sono addirittura in diminuzione tra le
dopo cinque anni dalla scoperta del peg- Spiega in merito l’oncologa: «Si è capito donne), a riprova del fatto che qualcosa è
gioramento un malato su due è in vita, e che circa un melanoma su due ha una cambiato.
per certi tipi di melanoma le percentuali mutazione in un gene chiamato Braf, e si
sono ancora più elevate. sono trovati farmaci specifici molto atti- ATTENZIONE AGLI UV. «In molti Paesi
vi contro queste forme. Oggi, inoltre, si sono stati introdotti vincoli all’utilizzo
IL MIX DELLE CURE VINCENTI. Questi studiano le possibili combinazioni tra le delle lampade abbronzanti per i mino-
numeri fotografano che cosa è successo terapie più tradizionali e l’immunotera- renni, perché il rischio di ammalarsi di
in un tempo che per la medicina è davve- pia, e anche fra queste, la radioterapia e melanoma aumenta quando le scottatu-
ro molto breve, e spiegano perché il più la chirurgia. E i progressi sono continui». re sono prese da bambini e da adolescen-
comune tumore della pelle è un ottimo ti. Alcuni Paesi, poi, le hanno vietate per
modello su cui studiare le nuove terapie. IL RUOLO DELLA PREVENZIONE. Ma i tutti», sottolinea Queirolo. «Parallela-
«Ci sono stati due grandi balzi in avanti», passi in avanti non hanno riguardato mente sono state avviate anche campa-
spiega Paola Queirolo, a capo dell’Unità solo la cura: anche la diagnosi precoce e gne di informazione ed educazione, che
complessa di oncologia medica del mela- la prevenzione sono migliorate rispetto hanno reso tutti più consapevoli dei ri-
noma, sarcoma e tumori rari dell’Istitu- a qualche anno fa. schi dell’esposizione ai raggi ultraviolet-
to europeo di oncologia di Milano, che ha C’è stato infatti un momento in cui l’in- ti, a cominciare dai genitori».
preso parte a molti degli studi clinici fon- cidenza del melanoma, che in Italia col- Sul fronte della diagnosi precoce, infine,
damentali degli ultimi anni. «Il più im- pisce ogni anno circa 14.000 persone, resta fondamentale il controllo periodi-
portante è quello dell’immunoterapia, sembrava destinata a una crescita espo- co dei nei, che permette di individuare le
approccio innovativo che permette di nenziale, a causa delle scarse precauzio- lesioni prima che le cellule maligne ini-
sbloccare i freni che il tumore mette al ni nell’esposizione al sole e dell’utilizzo, zino a diffondersi.
sistema immunitario, in modo che que- assai popolare e privo di regole, delle Agnese Codignola

90 | FocusExtra 86
Tintarella
in sicurezza
Per proteggere la pelle dagli
ultravioletti:

1 Prendi il sole alla mattina e alla


sera, evitando le ore centrali della
giornata.

2 Usa le creme protettive e rinnova


l’applicazione ogni 2 o 3 ore.

3 Scegli creme che proteggano sia


dai raggi UvA sia dai raggi UvB.

4 In caso di scottatura, la zona


interessata non va esposta al
sole fino alla guarigione.

5 Non usare lettini e lampade Uv


per abbronzarti, né per
mantenere la tintarella dopo
l’estate.

6 Non sottovalutare il rischio in


inverno: creme e protezioni
vanno usate anche in montagna.

7 Per i bambini usa sempre le


creme con la protezione più alta.

8 I cibi ricchi di beta carotene


(carote, lattuga, spinaci, zucca)
aiutano a proteggere la pelle
Getty Images

favorendo la sintesi di melanina.

Attenti a quei nei!


Il melanoma è una proliferazione
incontrollata dei melanociti, le cellule
che contengono la melanina, e per
questo può essere confuso
inizialmente con un normalissimo
neo. Le visite periodiche dal
dermatologo permettono di
individuare ed eventualmente
asportare i nei sospetti. Ma è
altrettanto importante controllare da
sé i propri nei. La sigla ABCDE
identifica le caratteristiche che
devono spingere a rivolgersi a un
medico.
• Asimmetria.
• Bordi irregolari, sfumati e non
facilmente visibili.
• Colore non uniforme. Una app analizza i
• Dimensioni superiori a 6 millimetri. nei. Ma serve
• Evoluzione nel tempo (se il neo si sempre il parere
trasforma va subito controllato). di un medico.
AGF

86 FocusExtra | 91
La pelle

IL TEMPO DELL’ACNE
negli adolescenti
Colpisce la maggior parte dei giovani nell’età della
tempesta ormonale. E oggi si cura con terapie efficaci.

L
a brutta notizia è che il 70% degli ragazzi (il picco è dai 16 ai 19 anni). A cau- sostanze simili alla vitamina A che agi-
adolescenti, in piena tempesta sa dello sviluppo ormonale, infatti, quel- scono sulla produzione di sebo e preven-
ormonale, lotta ogni giorno da- la è l’età della pelle grassa, soprattutto gono la formazione di “tappi” nel follico-
vanti allo specchio contro punti nella cosiddetta zona a T del viso, cioè la lo. Infine, nei casi in cui l’acne è più grave
neri e brufoli. Quella buona è che, se si fronte, il naso e il mento. Proprio lì, di si ricorre alla cura ormonale, con la som-
ricorre tempestivamente a una visita solito, la superproduzione di sebo forma ministrazione della pillola (a base di pro-
dermatologica, le cure per eliminarli un “tappo” di grasso nel follicolo pilifero gesterone) oppure a cicli di farmaci anti-
sono efficaci. Ma un conto è avere dei fo- che, anche per la presenza di batteri, si biotici di nuova generazione.
runcoli isolati che spuntano e poi spari- infiamma e diventa un brufolo. Nelle ragazze, una concausa dell’acne
scono da soli, un altro è averne tanti che può essere la sindrome dell’ovaio polici-
trasformano il viso in un campo di batta- PREDISPOSIZIONE GENETICA. La cosid- stico, ma la diagnosi richiede un appro-
glia. In questi casi si parla di acne, una detta acne primitiva degli adolescenti si fondimento da parte di un ginecologo.
malattia infiammatoria cronica del tes- manifesta per una predisposizione ge-
suto cutaneo, che non va sottovalutata netica: le probabilità di averla, quindi NON SCHIACCIARLI MAI. Naturalmente,
soprattutto per i riflessi psicologici che sono maggiori se ne hanno sofferto alcu- prima si interviene sui brufoli, meglio è.
può avere sugli adolescenti (vergogna, ni familiari, come il padre o la madre. Il Spesso, invece, i genitori ritardano la vi-
contatti sociali limitati). primo passo per prevenirla è l’uso di pro- sita dallo specialista, temendo che le
L’acne giovanile colpisce prima le ragaz- dotti specifici per la pulizia quotidiana. cure possano avere effetti collaterali e
ze (soprattutto dai 14 ai 17 anni) e poi i Inoltre, soprattutto le ragazze che si sperando che i foruncoli possano essere
truccano dovrebbero fare attenzione a eliminati con il fai-da-te. In questi casi,
certi cosmetici che favoriscono la chiu- la situazione è destinata a peggiorare: la
La dieta sura dei pori: chi ha una predisposizione
dovrebbe applicare sul viso solo prodotti
cura sarà più lunga e complicata, e sarà
più difficile evitare la formazione di pic-
anti-brufoli con la dicitura “non comedogenico”. cole cicatrici che restano sulla pelle di
La pulizia del viso, poi, è importantissi- chi ha avuto una forma di acne seria.
Anche se non ci sono cibi che ma. «Meglio farla mattina e sera con il «Per fortuna, oggi esistono trattamenti
vanno eliminati del tutto, latte detergente e non usare prodotti a efficaci, come i peeling chimici o la laser
sicuramente le diete ricche di risciacquo, che seccano la pelle. Quella terapia, che eliminano questi segni. Ma
zuccheri possono favorire l’acne. acneica, infatti, è una cute molto grassa per evitarne la formazione, dovremmo
Chi ne soffre dovrebbe quindi in alcuni punti ma molto secca in altri. insegnare ai ragazzi a non schiacciarsi
evitare dolci e cioccolato, e anche Per questo è sensibile e più predisposta mai i punti neri e nemmeno i brufoli iso-
preferire pane, pasta e riso alle infiammazioni cutanee», spiega lati (con la punta gialla in rilievo)», con-
integrali. Sono sconsigliati inoltre Alessandra Narcisi, dermatologa dell’o- siglia la dermatologa.
i cibi grassi, come patatine, spedale Humanitas di Rozzano (Milano). Infine, dato che stiamo andando verso la
insaccati e fritti. La dieta ideale bella stagione e le vacanze sono vicine,
contro l’acne, insomma è CONTRO I BATTERI. Oltre alla pulizia un’ultima raccomandazione: l’esposi-
equilibrata e fatta soprattutto di quotidiana, ci sono terapie dirette con- zione al sole, a piccole dosi e in orari par-
alimenti freschi, pochi grassi, tro i batteri che infiammano il follicolo ticolari come al mattino o nel tardo po-
tanta verdura e legumi. Inoltre, fa pilifero: sono a base di antibiotici e di meriggio, può contribuire a diminuire
bene bere molta acqua e cercare disinfettanti come il benzoilperossido, una leggera infiammazione, ma è decisa-
di condurre uno stile di vita sano, un componente fondamentale dei deter- mente sconsigliata nelle forme di acne
praticando sport all’aria aperta. genti anti-acne. In altri casi, lo speciali- gravi.
sta prescrive prodotti a base di retinoidi, Fabrizia Sacchetti

92 | FocusExtra 86
Getty Images

Nascondersi il
volto per non
I brufoli, punti neri e punti bianchi mostrare i brufoli.
L’acne può avere
importanti riflessi
Il brufolo si forma a partire dall’infezione di strato di cellule. Nel primo caso, la melanina
psicologici.
un comedone, il “tappo” che ostruisce un contenuta nell’ostruzione, a contatto con
follicolo. Questo è favorito da un’eccessiva l’aria, si ossida e diventa scura. Quindi il
produzione di sebo e dall’accumulo di comedone aperto appare come un punto
cellule morte, che restringe l’apertura del nero: nella maggioranza dei casi, il
poro. Si crea così una massa di sebo e foruncolo inizia da qui. Se invece il
cellule epiteliali sfaldate. Il comedone può comedone è chiuso, appare come un punto
però essere aperto, oppure chiuso da uno bianco.

86 FocusExtra | 93
Il sistema endocrino
IL CONTROLLO
FARFALLA Situata alla base
La tiroide secerne gli ormoni del cervello, l’ipofisi
T3 e T4 (che influenzano la regola l’attività delle
frequenza cardiaca, la crescita, la altre ghiandole
termoregolazione e la digestione) endocrine.
e la calcitonina, che favorisce la
fissazione del calcio nelle ossa.

DEMOLITRICI
Situate dietro la tiroide,
le ghiandole paratiroidi
producono il paratormone,
che stimola la demolizione
dell’osso al fine di
recuperare calcio.

1902 PER LA DOLCEZZA


Il pancreas regola la
anno della scoperta concentrazione di zuccheri
nel sangue attraverso due
del primo ormone: ormoni: l’insulina, che la
la secretina, riduce, e il glucagone, che
che stimola la fa aumentare.
l’intestino.

Ginnastica UOMINI… E DONNE


rilassante I testicoli secernono il
testosterone, essenziale
Uno studio dell’Università di per la formazione degli
Pittsburgh (Usa) spiega perché spermatozoi. Nelle donne,
alcuni tipi di attività fisica ci fanno le ovaie producono invece
sentire bene. I ricercatori, infatti, estrogeni e progesterone,
hanno individuato una fitta rete di che regolano il ciclo
nervi che collega varie zone del mestruale e la gravidanza.
cervello alle ghiandole surrenali
che, collocate sopra i reni,
secernono gli ormoni legati allo CHE STRESS!
stress. Fra le aree cerebrali Le ghiandole
interessate ci sono quelle che surrenali producono
determinano i movimenti che molti ormoni che
tipicamente sono eseguiti contribuiscono a
durante gli esercizi di Pilates, regolare l’equilibrio
yoga e Tai-chi, tutte discipline idrosalino, la
che hanno un effetto rilassante. pressione, la frequenza
cardiaca… e lo stress.
Ipa

94 | FocusExtra 86
LA CHIMICA
CHE CI coordinano
Ghiandole e ormoni
l’attività di tutti gli
REGOLA del corpo non sia stonata.
organi, per far sì che l’orchestra

L’ipofisi è divisa in due parti: l’adenoi- durante le prime fasi dell’innamora-

L’
apparato endocrino è com-
posto da ghiandole e tessuti pofisi secerne sia ormoni che regola- mento e ha un ruolo chiave nella for-
che dialogano fra loro, e con no l’attività delle altre ghiandole en- mazione del legame affettivo.
il resto del corpo, attraverso docrine (per esempio, il TSH che
molecole chiamate ormoni. influenza la tiroide) sia ormoni che NON SOLO GHIANDOLE. Da qualche
La sua funzione è coordinare l’attività hanno un’azione diretta sui tessuti anno a questa parte, gli studi di anato-
dei vari organi e stimolare nel mo- dell’organismo, come l’ormone della mia hanno permesso di chiarire che
mento opportuno la crescita e lo svi- crescita (noto anche come GH), che molti tessuti ospitano cellule capaci
luppo dell’intero organismo. Alla re- stimola l’accrescimento di ossa e mu- di produrre ormoni, pur non avendo
golazione partecipa anche il sistema scoli ed è molto importante durante vere e proprie ghiandole.
nervoso centrale, con cui quello en- l’infanzia e l’adolescenza. Sono i tessuti endocrini: i reni produ-
docrino è in stretta relazione. La neuroipofisi invece produce la va- cono eritropoietina, che stimola la
sopressina, che agisce sui reni e rego- formazione dei globuli rossi, le cellule
DIRETTORE D’ORCHESTRA. L’attività la l’equilibrio idrico del corpo, e l’ossi- del tessuto adiposo secernono la lep-
dell’ipofisi, la ghiandola “maestra” tocina, che stimola la fuoriuscita di tina, che sopprime la sensazione di
che controlla tutte le altre, è influen- latte dalle mammelle e le contrazioni fame, mentre il cuore produce il pep-
zata dagli input che riceve dall’ipota- dell’utero durante il parto. Chiamata tide natriuretico atriale (o ANP) che
lamo, una zona del cervello situata anche “ormone dell’amore”, l’ossito- determina la dilatazione dei vasi san-
proprio sopra di essa. cina è prodotta in abbondanza anche guigni.

Ipofisi

Cellule LA GHIANDOLA
del grasso MAESTRA
Gli ormoni
dell’ipofisi sono
indicati da sigle
e stimolano
l’attività di altre
Ossa ghiandole.

Tiroide
Shutterstock

Muscolo

Mammella Ghiandole
surrenali

Testicoli Ovaie

86 FocusExtra | 95
Il sistema endocrino

Crescono in tutto
il mondo i casi,
soprattutto fra gli
adulti e gli anziani.
Ma la malattia si
può prevenire
intervenendo sullo
stile di vita. A
partire dalla dieta.

S
ono sempre di più in Italia e nel
mondo le persone con diabete,
malattia cronica caratterizzata
da un eccesso di glucosio nel
sangue (formalmente, più di 126 milli-
grammi per decilitro, misurati a digiuno
e rilevati per almeno due volte). Secondo
i dati riportati nel 2016 sulla rivista me-
dica Lancet, a livello globale i malati
adulti sono saliti da 108 a 422 milioni fra
il 1980 e il 2014. E l’ultimo rapporto
dell’International Diabetes Federation
(IDF) stima che nel 2019 il diabete abbia
riguardato 463 milioni di persone tra i
20 e i 79 anni (leggermente più maschi
che femmine). Solo una persona su due è
però consapevole di essere malata ed è
questa una delle ragioni per cui il diabete pica degli adulti e strettamente legata comparsa di diabete di tipo 2 è legata a
è chiamato il killer silenzioso; la malat- allo stile di vita. Solo un caso su dieci, una predisposizione genetica, cioè al fat-
tia, infatti, non dà sintomi per anni, fino invece, è di diabete di tipo 1 (o giovanile), to di possedere meccanismi poco effi-
all’esplosione di complicazioni molto che colpisce bambini e adolescenti ed è cienti nello smaltimento del glucosio»,
gravi (ma la necessità di urinare spesso e una malattia autoimmune, legata cioè a spiega Francesco Purrello, presidente
l’aumento della sete possono essere un malfunzionamento del sistema im- della Società italiana di diabetologia.
campanelli d’allarme). munitario, che si rivolge contro tessuti «Da sola, però, questa predisposizione
I più colpiti sono gli adulti e soprattutto dell’organismo. non basta. Occorre anche il contributo di
gli anziani: sempre secondo l’IDF, dopo i abitudini di vita scorrette. In particola-
65 anni è diabetica una persona su cin- TROPPO ZUCCHERO NEL SANGUE. Le re, una cattiva alimentazione (sia per
que. In Italia, stando alle stime dell’Os- ragioni di questa epidemia che sembra qualità sia per quantità) e un’eccessiva
servatorio Arno Diabete, i malati sono il inarrestabile sono diverse. C’entra l’in- sedentarietà, a loro volta associate a so-
6,2% della popolazione: quasi il doppio vecchiamento della popolazione, certo, vrappeso e obesità». Insieme, questi fat-
rispetto a 20 anni fa. La grande maggio- ma soprattutto la diffusione a livello glo- tori portano a squilibri nel sistema
ranza ha il diabete di tipo 2, la forma ti- bale di abitudini di vita poco salutari. «La dell’insulina, ormone che regola i livelli

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Pesce sì, zuccheri no.
L’alimentazione di tipo
mediterraneo è la più utile
contro il diabete.

quando non alla mortalità precoce. E


quelli intangibili come l’ansia, il disagio,
la preoccupazione, il dolore che compor-
ta vivere con una malattia cronica.

CAMBIARE STILE. Ci sono però alcune


buone notizie. La prima è che il diabete
può essere prevenuto, lavorando sullo
stile di vita. Sulla carta, è facile: significa
seguire un’alimentazione sana – la dieta
mediterranea è perfetta – e fare più mo-
vimento. Nella pratica, però, le cose si
complicano, tanto che l’invito alla pre-
venzione da parte degli esperti è rivolto
con sempre maggiore insistenza non
solo ai singoli ma anche ai governi, per-
ché promuovano davvero misure e ini-
ziative in grado di migliorare le abitudini
di vita dei loro cittadini: dalle tasse sulle
bevande zuccherate al miglioramento
delle etichette sui prodotti alimentari,
dallo sviluppo di campagne educative
più incisive nel favorire una vita attiva
fino a una pianificazione urbana più
amica degli spostamenti a piedi o in bici-
cletta.

TRA VECCHIE E NUOVE CURE. «Contra-


riamente a quanto si pensava fino a po-
Getty Images (2)

chissimi anni fa, ora sappiamo che inter-


venti mirati sullo stile di vita permettono
in molti casi di far regredire in modo si-
gnificativo la malattia. Se si agisce nelle
di zucchero nel sangue, e all’innalza- guenze rilevantissime anche sul piano primissime fasi, si può persino guarire»,
mento della glicemia, con le sue temibili economico. afferma Purrello. Peraltro, la correzione
conseguenze. Se non viene controllata in Secondo la IDF, a livello globale i costi delle abitudini alimentari e l’esercizio
modo adeguato, giorno dopo giorno l’i- dovuti alle spese per la gestione della fisico sono parte integrante delle terapie
perglicemia finisce infatti per danneg- malattia e delle sue complicazioni am- e si affiancano a farmaci che migliorano
giare diversi organi e tessuti, generando montavano nel 2019 a 760 milioni di dol- la risposta dell’organismo all’insulina,
malattie cardiovascolari, danni renali e lari. Per quanto riguarda l’Italia, Purrel- l’ormone prodotto dal pancreas che ri-
alla vista, lesioni agli arti inferiori. lo chiarisce che «un cittadino non duce i livelli di glucosio nel sangue.
diabetico costa in media al Servizio sani- Per i casi più avanzati, disponiamo di
UN CONTO MOLTO SALATO. Purrello ri- tario nazionale circa 1.500 euro all’anno; nuovi farmaci sempre più efficaci, come
corda che «nella persona con diabete il uno diabetico ne costa 3.100». le glifozine o le incretine, «che tuttavia,
rischio di infarto è tre volte più alto, Ai costi diretti, poi, si aggiungono quelli – conclude lo specialista – non sono an-
mentre è due volte più alto il rischio di indiretti, legati all’assenteismo e alla ri- cora molto diffusi, anche per i costi piut-
sviluppare danni importanti ai reni, tali duzione della produttività sul lavoro o tosto elevati».
da portare a dialisi». Il tutto con conse- all’uscita stessa dal mondo del lavoro, Valentina Murelli

86 FocusExtra | 97
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Vicedirettore: Gian Mattia Bazzoli la necessità di interventi immediati per scongiurare
una vera e propria débâcle civile e sociale.
Ha coordinato Focus Extra: Margherita Fronte
Ufficio Centrale: Giovanna Camardo (caposervizio),
Isabella Cioni (caporedattore), Virus, la grande sfida
Emanuela Cruciano (caporedattore),
Andrea Parlangeli (caporedattore), Di Roberto Burioni (Rizzoli)
Raffaella Procenzano (caporedattore), «Non possiamo sapere quando sconfiggeremo il co-
Gianluca Ranzini (vicecaporedattore) ronavirus, ma sappiamo che l’unica arma su cui con-
Ufficio Art Director: Luca Maniero (caporedattore), tare è la scienza», scrive il virologo che, con l’epide-
Massimo Rivola (caporedattore), Marina Trivellini (caporedattore)
miologo Pier Luigi Lopalco, spiega il funzionamento
Ufficio AR: Vittorio Sacchi (caposervizio)
Redazione Grafica: Francesca Abbate (vicecaposervizio), dei virus, il loro passaggio dagli animali all’uomo,
Elena Lecchi, Emanuela Ragusa l’evoluzione delle nostre conoscenze.
Ufficio Fotografico: Paola Brivio (caposervizio),
Alessandra Cristiani (caposervizio), Daniela Scibè
Redazione: Sabina Berra, Marco Ferrari (caposervizio), Spegnila!
Margherita Fronte (vicecaposervizio), Roberto Graziosi, Donatella Barus e Roberto Boffi (Bur)
Fabrizia Sacchetti (caposervizio), Vito Tartamella (caporedattore),
Smettere di fumare è il più grande regalo per la no-
Raymond Zreick (caposervizio)
Segretaria di Redazione: Marzia Vertua stra salute. Il libro presenta dieci storie vere di ex
Hanno collaborato a questo numero: Valeria Brancolini, Agnese fumatori e della loro relazione con le sigarette, e poi
Codignola, Paola Grimaldi, Francesca Iannelli, Elena Meli, Sara Moraca, tanti test e informazioni che aiutano a capire quale
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Focus Extra: Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano, n. lo diventare una sana abitudine di vita.
645 del 13/10/99. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica sono riser-
vati. Il materiale ricevuto e non richiesto (testi e fotografie), anche se non
pubblicato, non sarà restituito. Prevenire
Direzione, redazione, amministrazione: Via Mondadori, 1 - 20090 Paolo Vineis, Luca Carra e Roberto Cingolani
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Stampa: Elcograf S.p.A., via Mondadori, 15, Verona. Il progresso ha anche effetti collaterali. Le disu-
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