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Microbiologia Clinica
CITOMEGALOVIRUS
Prof. Oliviero E. Varnier
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EPIDEMIOLOGIA e SINDROMI CLINICHE
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INFEZIONE CONGENITA 1
! CMV è la causa più frequente di malattia virale
congenita. Una percentuale significativa (0,5‑2,5%) di tutti i
neonati è infettato da CMV alla nascita e un'ampia
percentuale s'infetta entro il primo mese di vita.
! Circa il 10% di questi neonati (4000/anno) mostra segni
clinici di malattia, come microcefalia, calcificazione
intracerebrale, epatosplenomegalia e rash (malattia da
inclusione di citomegalovirus).
! Sordità mono‑ o bilaterale e ritardo mentale sono sequele
comuni nell'infezione da CMV congenita.
! Le madri di quasi tutti questi neonati hanno avuto
un'infezione primaria da CMV durante la gravidanza.
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INFEZIONE CONGENITA 2
! Il feto può essere infettato dal virus presente nel
sangue materno (infezione primaria) o durante il
parto dal virus presente nella cervice (dopo
riattivazione).
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INFEZIONE PERINATALE
! I neonati possono, inoltre, acquisire l'infezione da CMV
attraverso il colostro ed il latte materno. L'infezione
perinatale non provoca malattia clinicamente eviden-
te nei neonati sani nati a termine.
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INFEZIONE in BAMBINI e ADULTI
! Nonostante la maggior parte delle infezioni da CMV acquisite
nell'adolescenza sia asintomatica, alcuni pazienti possono
presentare una sindrome mononucleosica negativa ad
anticorpi eterofili, con sintomi simili a quelli dell'infezione da
EBV ma con faringite e linfoadenopatia meno gravi.
! Sebbene l'infezione da CMV promuova un aumento del
numero di linfociti T (linfocitosi atipica) simile a quella che si
verifica nell'infezione da EBV, qui gli anticorpi eterofili non
sono presenti.
! Questo riflette le differenze tra CMV ed EBV in termini di
bersaglio cellulare e tipo di meccanismo d'azione del virus.
L'infezione da CMV dovrebbe essere sospettata in pazienti
con mononucleosi eterofilo‑negativa o con segni di epatite ma
con sierologia negativa per i virus epatitici A, B e C.
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TRASMISSIONE mediante TRASFUSIONE e TRAPIANTO
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INFEZIONE nel PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO
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PATOGENESI E IMMUNITÀ
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PATOGENESI E IMMUNITÀ
! Nella maggioranza dei casi il virus si replica ed è
eliminato senza sintomi clinici. La replicazione di CMV
nelle cellule epiteliali dei dotti promuove l'escrezione del
virus nella maggior parte dei liquidi corporei.
! CMV è strettamente cellulo‑associato ed è trasmesso
dalle cellule infette, compresi linfociti e leucociti. Il virus
può essere trasmesso in cellule a differenti organi del
corpo o ad altri individui, mediante trasfusione o
trapianto d'organo.
! L'attivazione e la replicazione del virus nel rene e nelle
ghiandole secretorie promuove la sua escrezione
attraverso le urine e le secrezioni corporee, compresi
lo sperma e il latte.
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STRUTTURA E REPLICAZIONE
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VIRIONE: MORFOLOGIA
nucleocapside
Tegumento
genoma
membrana
Complesso glicoproteico I
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CMV: GENOMA
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DIAGNOSI DI LABORATORIO: ESAMI ISTOLOGICI
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CICLO REPLICATIVO: ADSORBIMENTO
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CICLO REPLICATIVO: GEMMAZIONE
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DIAGNOSI DI LABORATORIO:
Tecniche immunologiche e sonde di DNA
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DIAGNOSI DI LABORATORIO: ESAME COLTURALE
! L'esame colturale è considerato il test di riferimento per evidenziare
l'infezione da CMV.
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DIAGNOSI DI LABORATORIO: TEST SIEROLOGICI
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TERAPIA, PROFILASSI E CONTROLLO
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