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VOCALITA’ ARTISTICA,

FONIATRIA E CANTO.

• Logopedia 4

Rapporti con l’insegnante di canto


ed altre figure…

N.B. Il supporto del materiale in diapositiva non sostituisce i


contenuti presenti nei video.
Costituisce piuttosto una traccia attraverso la quale avere dei punti
di repere di quanto descritto in maniera più approfondita ed
esplicativa attraverso l’apprendimento multimediale e-learning.
Rapporti con l’insegnante
di canto e altre figure
Il confine che separa la voce parlata da quella cantata è molto sottile,
ecco perchè i campi di azione del logopedista e del maestro di canto
arrivano a confluire. Per il logopedista, deve sempre esserci la
conoscenza dei fenomeni anatomo-fisiologici alla base
dell’esecuzione vocale. Questo per evitare i movimenti e
atteggiamenti degli organi vocali, respiratori e generali scorretti.
Il compito del logopedista è di guidare il cantante o l’allievo verso una
maggiore conoscenza del proprio strumento vocale sia dal punto di
vista anatomo-funzionale, sia dal punto di vista chinestesico-
propriocettivo.
Sarebbe opportuno che il logopedista possedesse anche conoscenze
di stampo musicale, oltre ad avere una buona matrice culturale.
La gestione globale dell’allievo di canto
e del professionista della voce.
Capisaldi dell’intervento logopedico.

Primo approccio:
• Osservazione del paziente e del suo comportamento
fonatorio: tono muscolare e postura
• Valutazione della tensione muscolo-scheletrica a
carico dei settori del capo, delle spalle, del vocal-tract
e degli organi articolatori
• Disamina della modalità respiratoria
• Analisi dei parametri della voce
• Verifica dei criteri di risonanza e di articolazione
• Udizione del tipo di produzione vocale
• Raccolta di eventuali sintomi riferiti dal paziente.
Intervento logopedico
La gestione globale dell’allievo di canto
e del professionista della voce.

Secondo approccio:
Intervento abilitativo riabilitativo vero e
proprio, proposto secondo un ordine
strutturato e graduale, e basato su:
a) Norme di igiene vocale
b) Rilassamento muscolare per immagini
mentali
c) Impostazione delle corretta dinamica
respiratoria
d) Controllo del fiato e dell’emissione
vocale
e) Gestione delle risonanze e
dell’articolazione.
Le norme dell’igiene vocale

• Riposo vocale
• Parlare ad intensità ridotta
• Non «gridare»
• Non chiamare da lontano
• Evitare incrementi di intensità
della voce in ambienti con
elevato rumore di fondo
• Articolare correttamente le
parole ed evitare l’eloquio
precipitoso.
Il rilassamento nel
professionista della voce
Spesso il cantante ignora o sottovaluta l’importanza della conoscenza
muscolare globale e settoriale del proprio corpo senza sapere quanto un
buon adattamento del tono muscolare (eutonìa) influisca positivamente sul
rendimento vocale.
Spesso l’allievo di canto, durante la propria prestazione, provoca
inconsapevolmente una condizione di ipertono muscolare* allo scopo di
generare suoni di elevata intensità legati alla esaltazione di sensazioni
vibratorie di notevole entità.

*ipertono muscolare: riduce la motilità laringea e, a lungo o a medio termine,


influisce negativamente sulle dinamiche di intensità, altezza e timbro. Per cui
vi sarà: perdita di potenza vocale, difficoltà nella tenuta vocale, instabilità di
voce e di timbro, disagi come parestesie locali, dolori, irrigidimenti, patologie
laringee secondarie alla necessità di effettuare sforzi sempre maggiori.
• Il rilassamento muscolare consente
di acquisire un certo grado di
controllo volontario della propria
Il rilassamento muscolare funzione tonica; nonché una
maggiore consapevolezza dei distretti
nel professionista della e dei meccanismi corporei coinvolti
voce… nella fonazione; movimenti più
specifici ed economici; resa vocale
più eufonica, evitando sincinesie e
sinergie inutili e dannose.
La respirazione

La respirazione dovrebbe La voce è un fenomeno


La corretta respirazione
essere introduttiva a che ha luogo durante la
prevede l’intervento di 4
qualsiasi educazione componente espiratoria
settori nella dinamica:
vocale. del ciclo respiratorio.

1- addomino- 2- costo-diaframmatica
diaframmatica

4- apicale. 3- sterno–costale
Controllo del fiato e
dell’emissione vocale
• Soffio espiratorio
• Emissione di voce afona
• Impostazione vocale vera e propria
• Sonorizzazione dell’aria e regolazione della
produzione
(accordo pneumofonico).
I parametri della voce (variazioni
in funzione dell’emissione)…
• Intensità: parametro acustico che permette di
ordinare i suoni dal debole al forte
• Altezza: parametro acustico che permette di
ordinare i suoni dal grave all’acuto
• Durata: determina il massimo tempo di fonazione in
un unico atto respiratorio
• Timbro: costituito dalle modificazioni che il suono
laringeo subisce a livello delle cavità di risonanza.
Gestione della risonanza della articolazione
Il suono si rinforza con: il lavoro sulla respirazione

la gestione delle cavità di risonanza per


arricchire di armoniche la F0
Ergo, gli organi articolatori si muovono modificando il volume e la morfologia dei
risuonatori.
Individuazione del «vocal focus» rappresenta il punto in cui si
avverte la massima sensazione
vibratoria di proiezione vocale.
Si trova nella zona della cavità
faringo-buccale (al di sopra del velo
palatino) e non varia nelle diverse
altezza tonali.
IL CANTANTE DOVRA’ IMPARARE A COORDINARE
SUONO E PAROLA COORDINANDO
IL MOVIMENTO ARTICOLATORIO
NEL RISPETTO DEL VOCAL FOCUS.
Il rapporto tra foniatra, logopedista e insegnate di canto è fondamentale,
perché il paziente/l’allievo va seguito nella sua interezza, nella sua
complessità. Siccome però è «la parte che fa il tutto», le parti che l’artista
dovrebbe sottoporre ad esame da parte di un gruppo di esperti della voce,
sono:
• L’organismo da un punto di vista medico (sistema immunitario,
alimentazione, peso corporeo, idratazione delle mucose, malattie
preesistenti, stili di vita, apparato fono-articolatorio e della respirazione,
visita foniatrica con laringoscopia, fonetografia…)
• Il corpo nelle sue funzioni neurofisiologiche, tenendo conto degli aspetti
percettivi, motori, cognitivi, decisionali-comportamentali, emotivi, che
influenzano la coordinazione respiratoria e muscolare, l’emissione, la
risonanza.
• La voce, nella sua percezione e dinamica degli esercizi.
• La voce, nella sua resa finale (performance vocale).
Questo rapporto è tale perché complementare e le tre figure che
collaborano, nonché accompagnano il paziente/l’allievo in diversi
momenti della sua carriera e delle sue giornate, sono:
• Il medico foniatra
• Il logopedista
• L’insegnante di canto.
L’importanza di «terapistizzare» gli artisti e di
«artisticizzare» i terapisti…
«Logopedistizzare» il maestro di canto…
«Artisticizzare» il logopedista…

Foniatra
(è una guida) Logopedista: deve saper leggere la musica
e avere cultura musicale, oltre al proprio patrimonio di conoscenze.

Insegnante di canto:
deve avere ampia conoscenza di fisiologia vocale, rispettando le regole della eufonia.

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