Sei sulla pagina 1di 1

/11/16

LE FONTI COMUNITARIE:
Se guardiamo al diritto internazionale classico vediamo che le regole (trattati e consuetudini) entrano in
vigore una volta ratificati e diventano vincolanti. Il diritto comunitario è derivato! Viene disciplinato dall’art.
288 (ex 249): i regolamenti, le direttive, le decisioni, le raccomandazioni e i pareri.
- La direttiva ha portata generale e pone un obbligo di risultato agli Stati. La direttiva ha come
destinatari non i cittadini dell’Unione direttamente, ma gli Stati. Questo vuol dire che gli effetti sulla
vita dei cittadini sono indiretti, perché agli Stati è imposto un obbligo di raggiungere un obiettivo.
Tutto questo apre una serie di questioni: e se lo Stato non adempie? Se adempie ma non garantisce
gli obiettivi? Nel caso in cui il termine sia scaduto e lo Stato non abbia adempiuto l’obbligo, la
direttiva nei suoi contenuti più specifici, diventa direttamente vincolante (l’effetto diretto delle
direttive). L’obbligo di risultato non può essere vago. Cacca
- Se l’unione adotta una direttiva che incide su una materia che all’interno incide con una legge
ordinaria, deve essere recepita con una legge ordinaria, e così via. caccarella
- L’effetto diretto ha una funzione sanzionatoria: nei confronti dello Stato! L’effetto diretto della
direttiva si esplica solo nei confronti degli Stati. Significa che una direttiva che abbia effetto diretto
non potrà mai porre dei diritti di un cittadino nei confronti di un altro cittadino. Sciorda
Il regolamento comunitario invece:
a) Ha portata generale
b) È obbligatorio in tutti i suoi elementi
c) Ha diretta applicabilità in tutti gli Stati membri
Non devono essere adottate norme di recezione da parte dello Stato. I diretti destinatari sono una o più
categorie di soggetti (imprenditori, agricoltori).
Nella piramide delle fonti i regolamenti e le direttive comunitarie stanno sullo stesso livello delle leggi
ordinarie.
Piseeella

Potrebbero piacerti anche