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I Incontro
Lo spazio e il movimento
Le andature
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di
movimento
3) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
4) Sviluppare la capacità di orientamento
5) Sviluppare la capacità d’invenzione partendo dal movimento
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II Incontro
Lo spazio e il movimento
La danza
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
Materiali occorrenti: registratore, musica della Farandola
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
- Lo spazio a nostra disposizione si trasforma in un bosco.
- Ciascun bambino sceglie un animale da imitare. Si inventa una storia con
tutti gli animali.
- Il bosco si anima di esseri fantastici (folletti, fate, maghi, gnomi). Si cercano
i movimenti più appropriati per ciascun essere.
- Ogni bambino è un albero del bosco. Mimica del seme, delle radici,
dell’albero che cresce, delle foglie che si muovono al vento.
- Un ramo si spezza e… racconta la sua storia.
Danza come momento di festa: LA FARANDOLA
(La Farandola è una Antica danza originaria della Provenza, con un unico
passo base, in cui il capo fila sceglie i cambi di direzione determinando le
serpentine e gli intrecci più fantasiosi).
I bambini si tengono per mano in cerchio aperto. L’animatore tiene la mano
destra sul fianco. L’ultimo bambino ha la mano sinistra
sul fianco. La danza consiste in una serie di saltelli e di figure
(la chiocciola, il ponte, gli alberi, l’intreccio).
Chiocciola: il capofila forma un guscio. Si libera dal guscio con il ponte.
Ponte: il capofila senza lasciar la mano, cambia il senso di marcia del
secondo bambino. Tutti gli altri dovranno passare sotto l’arco formato dal
braccio sinistro del capofila e dal braccio destro del secondo della fila.
Intreccio: Ad un cenno del capofila tutti i bambini, tenendosi sempre per
mano, alzeranno le braccia. (alberi). Il capofila inizierà a passare sotto le
braccia alzate, seguito dagli altri.
(non adatto a bambini piccoli che si aggrovigliano subito)
Ampliamenti:
A) Lo spazio in cui stiamo lavorando può trasformarsi in mare, deserto, circo,
giardino. Divertiamoci a creare situazioni, personaggi fantastici, dialoghi,
storie.
B) Il bambino in mezzo al cerchio incontrerà gli esseri fantastici interpretati a
turno dagli altri ragazzi. Cosa possono dirsi e farsi?
C) Ci sono diversi giochi cantati che hanno movimenti simili a quelli della
farandola: sarebbe ineressante confrontarli con questa antica danza.
Attività di verifica:
- Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di esseri fantastici?
- Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di animali?
- Proviamo a mimare una filastrocca.
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III Incontro
Lo spazio e l’oggetto immaginario
Obiettivi:
1) Individuare le diverse relazioni spaziali
2) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a
persone e oggetti.
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IV Incontro
Lo spazio e il filo di lana
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a
persone e oggetti.
2) Saper controllare il gesto e personalizzarlo.
3) Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale.
4) Trasferire messaggi visivi in situazioni da drammatizzare.
Attività di verifica:
Quanti giochi con la corda conosci?
Inventa un percorso da fare con i fili di lana.
Costruisci un labirinto con i fili di lana.
Inventa una storia da drammatizzare in cui un filo di lana o una corda siano i
protagonisti dell’azione.
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V Incontro
Percorsi
Obiettivi:
1)Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di
movimento
3) Sviluppare la capacità di orientamento
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B) “Gioco delle abitazioni”. I bambini prendono un cerchio ciascuno (la casa)
e scelgono un posto dove metterla. Si possono invitare i bambini a svolgere
quelle azioni che normalmente vengono svolte in una casa (lavare,
spolverare, stirare, ecc.) Questo gioco prevede l’uso del registratore o di
strumenti suonati dal vivo. Ad un segnale stabilito si uscirà dalla propria
abitazione per fare una passeggiata o per andare a trovare gli amici.
C) “Gioco del percorso fatato”. Si dovrà il percorso stabilito senza farsi
sorprendere dalla Strega dei sonagli. Il percorso verrà costruito con cerchi,
birilli, mattoncini. L’insegnante impersonerà la strega dei sonagli. Un bambino
alla volta cercherà di passare senza farsi vedere dalla strega. Per far questo,
dovrà restare immobile ogni volta che sentirà suonare i sonagli.
Ampliamenti:
A) Dopo aver osservato il percorso fatto dalla guida, l’esploratore viene
bendato e per giungere alla meta dovrà seguire l’indicazioni dei compagni.
B) “Le case scambiate”. Dopo la passeggiata si andrà ad abitare in un’altra
casa e poi in un’altra ancora. Facendo il percorso inverso, si ritroverà la casa
iniziale.
C) “La casa sparita” (registratore) Con la musica ciascun bambino esce di
casa per una passeggiata. L’animatore toglierà un cerchio così che quando si
rientrerà in casa, un partecipante si ritroverà senza abitazione!
Con l’aiuto dei bambini possono essere inventati innumerevoli percorsi da
drammatizzare.
Es. Letta una storia, costruiamo il percorso fatto dal protagonista per
raggiungere l’obiettivo.
Oppure si organizza un percorso
e poi ci inventiamo
una storia.
VI Incontro
Trasformazioni
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di invenzione partendo dal movimento
2) Potenziare la capacità di comunicazione non verbale e verbale
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ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Costruire una bacchetta di carta. Si inizia ad arrotolare un foglio di carta
partendo da un angolo e cercando di arrivare all’angolo opposto. Un po’ di
colla o nastro adesivo sigillerà la bacchetta che per essere funzionale dovrà
essere abbastanza rigida.
B) “La bacchetta”. I giocatori sono in cerchio ciascuno con una bacchetta in
mano. Il capogioco ordina: Ombrello! Racchetta! Bastone! Violino! Flauto!,
ecc. Ad ogni comando i giocatori “trasformano” la bacchetta nell’oggetto
indicato. Variazioni del gioco: si comincia a girare in senso orario a tempo di
musica.
Ad ogni trasformazione si inverte il giro.
C) “Girotondo della bacchetta”. I bambini in cerchio, si tengono per mano. Un
bambino bendato, con la bacchetta in mano è al centro del cerchio. Facendo
il girotondo si canta:
Giro giro giro tondo
(il numero dei bambini in cerchio)…principi per mano
vanno a spasso per il mondo
canticchiando piano piano.
Ma la strega Bacchettona
non gradisce questo canto
prende il principe e in un rospo
lo trasforma per incanto!
Il bambino con la bacchetta (la strega Bacchettona) indica il bambino che si
trasformerà in rospo. I bambini trasformati in rospo salteranno fuori dal
cerchio. L’animatore prende un altro bambino per fare la strega Bacchettona.
Fino a che rimane un cerchio formato da due o tre bambini. I rospi
formeranno un secondo girotondo e canteranno:
Giro giro giro tondo
(il numero dei rospi in cerchio)…rospi saltellando
Vanno a spasso per il mondo
Piano piano canticchiando
Ma la strega Bacchettona
Non gradisce questo canto
Prende un rospo e in principino
Lo trasforma per incanto.
E così via fino a che non saremo stanchi di tutte queste trasformazioni!
Ampliamenti:
A) Oltre la bacchetta, si può costruire un disco di cartone. Il disco può essere
trasformato in scudo, piatto, volante, ecc.
“Gioco del cerchio e del bastone”. Vengono messi a disposizione dei bambini
un cerchio e un bastoncino. A turno, ciascun bambino userà questi oggetti
trasformandoli. Il cerchio potrà diventare un isola, un lago, una barca, una
casa. Il bastoncino potrà trasformarsi in canna da pesca, remo, spada. Si può
giocare sia con un solo oggetto sia con tutti e due ricercando accostamenti
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logici: il cerchio è la barca, il bastoncino il remo, ecc. L’azione può essere
accompagnata da suoni prodotti con la voce che imitino il rumore della ruota,
se il cerchio è diventato tale, delle onde se il bastoncino è diventato remo,
ecc.
Con i due oggetti
(bacchetta e disco)
si possono costruire
i primi burattini e
inventare una
“Storia per bacchette,
cerchi, burattini”.
Attività di verifica:
Conosci fiabe
in cui ci sia
una bacchetta magica?
Conosci storie in cui qualcuno
viene trasformato in animale?
VII Incontro
I centri di espressione
Obiettivi:
1) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
2) Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per esprimere stati
d’animo particolari
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Ampliamenti:
A) Altri giochi simili da fare a coppia o a piccolo gruppo.ES. “Gioco dei gesti
quotidiani”, (ci alziamo, facciamo colazione, ecc.)“Gioco degli sport”, “Gioco
degli animali” (individuare i movimenti che caratterizzano l’animale che
abbiamo scelto) “Giochi mimico sugli elementi Acqua, fuoco, terra, aria”.
B) Viene teso un telo nero su cui siano stati fatti dei fori all’altezza delle
braccia. I bambini avranno guanti di vari colori. Infilando le mani nei fori,
racconteranno una storia.
C,D,E) Si possono prevedere percorsi espressivi in cui ci si deve esprimere
con la faccia o con le mani, o con i piedi, ecc.
Una fiaba raccontata con i piedi, con le mani, con il volto…
Al cappuccio può essere sostituita una maschera, costruita dai bambini, in
carta, cartoncino, cartacolla o altro materiale.
Attività di verifica:
- Le mani dipinte: si può associare un colore ad uno stato d’animo? Di che
colore potrebbe essere la mano arrabbiata?
- E la mano triste? E quella allegra?
- Costruisci una maschera neutra. Cosa dobbiamo modificare per renderla
allegra? E per renderla triste?
VIII Incontro
Lo spazio e il suono
Obiettivi:
1) Prendere coscienza delle possibilità di produrre suoni con il proprio corpo.
2) Affinamento delle capacità percettive e senso-motorie.
3) Sviluppo delle capacità di discriminazione timbrica
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E) Viene letta una breve storia con una struttura narrativa semplice.
I bambini mimeranno la storia.
I bambini racconteranno la storia con i suoni.
Attività di verifica:
E possibile raccontare la fiaba di Cappuccetto Rosso solo con i suoni?
Quali suoni per la foresta? E per i passi del lupo?
IX incontro
La voce
Obiettivi:
1) Individuare i due momenti della respirazione
ed in particolare centrare l’attenzione sulle innumerevoli possibilità espressive
date da ritmi diversi di respirazione
2) Coordinare movimento e respirazione
3)Individuare le varianti (gesti, espressioni facciali, intonazioni) che
modificano il significato di una esclamazione, una parola, una frase)
4) Utilizzare le esperienze mimiche per l’avvio alla lettura espressiva.
5) Favorire il rilassamento con una respirazione adeguata .
Materiali: sacchetti di carta leggera grandi come la mano di un
bambino
Attività proponibili:
A) Osservare la possibilità di trasferire alla mano il movimento di
respirazione: la mano ha un estensione nell’inspirazione e si raccoglie
nell’espirazione. Provare ad avvertire la corrispondenza fra i movimenti della
mano e movimenti di tutto il corpo. Invitare i bambini a ripetere l’operazione
con la mano infilata in un sacchetto di carta: adesso viene trasferito a questo
il movimento respiratorio.
Il sacchetto animato compie alcune azioni: gira, sale, scende, cade, corre si
ferma.
B) Creare con la mano il movimento di un animale e realizzarlo
analogamente con tutto il corpo.
C) Emissione vocale: provare ad esprimersi con le vocali: che cosa posso
esprimere con la A, la E, la I, la O, la U? Verrà dato a ciascun bambino un
biglietto con scritto lo stato d’animo da esprimere con le vocali (es. paura,
meraviglia, indignazione, ecc.) Si osservano le varie intonazioni, le
espressioni facciali, i movimenti della mano.
Il significato di quello che si vuole comunicare può subire variazioni se muta
una di queste tre componenti. Invitare i bambini ad usare la stessa
esclamazione accompagnandola con una mimica diversa (fronte aggrottata,
fronte distesa, occhi aperti, occhi chiusi, gesto lento della mano, gesto veloce
della mano).
D) Azioni mimate e azioni parlate. Letta una storia, vengono distribuiti ai
bambini alcuni biglietti con su scritte le azioni compiute da alcuni
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personaggi. Si dovrà cercare di evidenziarne le caratteristiche peculiari.
(es. “La strega malvagia offre la mela all’ingenua Biancaneve”. Gli
aggettivi da attribuire ai vari personaggi possono essere trovati insieme ai
bambini per evitare fraintendimenti e difficoltà di comprensione.
Ampliamenti:
D) Lettura di una storia. Dopo la lettura, si dividono i bambini a coppie.
Realizzano le azioni indicate nel biglietto a loro assegnato, prima senza
parole, poi con le parole.
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X Incontro
Lettura espressiva
Obiettivi:
1) Scoprire il valore mimico delle parole, degli accenti,
della punteggiatura.
Materiali occorrenti: registratore, microfono, copie della storia o della poesia
scelta, alcuni oggetti e costumi.
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Scelta una storia, ciascun bambino ne leggerà una sequenza in tante
maniere diverse: come se ridesse, come se piangesse o fosse arrabbiato,
impaurito, ecc.
B) Mentre un bambino - narratore leggerà una storia, gli altri creeranno
movimenti corali. Per questo tipo di attività è possibile prevedere l’uso di
oggetti, di elementi scenici, di costumi.
C) Lettura di una filastrocca o di una poesia. Stimolare i bambini a ricercare le
varie immagini mimiche e a trasferire l’esperienza vissuta con il movimento,
nella lettura.
Ampliamenti:
A) Ogni bambino leggerà una breve storia pensando al personaggio e alla
situazione indicata. Si leggerà come un nonno che racconta ai nipotini, una
maestra che detta, un cronista di una partita di calcio, ecc.
B) Lettura a più voci: verrà scelto il ritmo che si ritiene essere più adatto per
la lettura di un particolare racconto. Ogni bambino avrà una parte da leggere
e dovrà cercare di mantenere il ritmo iniziale. Una possibile registrazione dei
brani letti potrebbe facilitare la comprensione di alcuni errori e inesattezze di
pronuncia e intonazione.
C) Lettura corale di una poesia: una volta individuato ritmo ed intonazioni da
usare, è possibile interpretare coralmente una poesia?
XI Incontro
Lo spazio e la messinscena
Obiettivi:
1) Riuscire a creare un canovaccio collettivo e rappresentarlo
Materiali occorrenti: alcuni elementi di costumi (corone, cappelli, mantelli),
alcuni oggetti (es.:un cestino, un fiore finto, un cuscino), un registratore,
musiche registrate.
“Dal canovaccio alla messinscena”.
L’animatore formerà piccoli gruppi (3 - 4 persone). Ciascun ragazzo avrà un
particolare (cappello, mantello, ecc.)e sceglierà il proprio personaggio (“sono
un re, una strega, una principessa”, ecc.) In base ai personaggi si inventa
una storia. Si scrive il canovaccio. Si provano movimenti e si improvvisano
battute. Si riprova cercando il ritmo definitivo. Contemporaneamente alla
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messa a punto dell’azione scenica, si pensa a un veloce allestimento della
scena. Alla fine un gruppo alla volta rappresenta la propria storia.
Ampliamenti:
Ci si può sbizzarrire come si vuole. Le varianti sono infinite.
- Prima il gruppo inventa una storia e dopo prende gli elementi a
disposizione
- L’animatore dà a ciascun gruppo alcuni oggetti per inventare una storia.
- L’animatore legge una storia e ciascun gruppo troverà una maniera per
rappresentarla.
- L’animatore legge una storia e ciascun gruppo ne rappresenterà una parte.
- L’animatore prepara ai quattro angoli della stanza quattro “allestimenti” ,
assegna a ciascun angolo un gruppo di bambini che inventeranno una storia
in base a ciò che ci trovano (in un angolo possono trovare un cuscino, una
corona un fiore, in un altro un cappello da strega, un telo azzurro, una sedia,
ecc.)
INDICE
I Incontro “Lo spazio e il movimento - Le andature”
II Incontro “Lo spazio e il movimento - La danza”
III Incontro “Lo spazio e l’oggetto immaginario”
IV Incontro “Lo spazio e il filo di lana”
V Incontro “Percorsi”
VI Incontro “Trasformazioni”
VII Incontro “I centri di espressione”
VIII Incontro “Lo spazio e il suono”
IX incontro “La voce”
X Incontro “Lettura espressiva”
XI Incontro “Lo spazio e la messinscena”
Alcune considerazioni
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