Sei sulla pagina 1di 14

Istituto comprensivo

SCUOLA- CITTÀ PESTALOZZI


Scuola sperimentale statale
D.M. 10.03.06 - ex art. 11 D.P.R. n. 275/1999
Scuola Laboratorio - Centro Risorse per la formazione docenti

Proposta di un laboratorio di teatro per i ragazzi da 6 a 10 anni


In 11 incontri

I Incontro
Lo spazio e il movimento
Le andature
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di
movimento
3) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
4) Sviluppare la capacità di orientamento
5) Sviluppare la capacità d’invenzione partendo dal movimento

Materiali occorrenti: alcuni fazzoletti per bendare


ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) I bambini si dispongono in cerchio, a sedere possibilmente in terra, gambe
incrociate. Ciascuno pronuncerà il proprio nome in maniera da essere sentito
chiaramente da tutti i componenti del gruppo. Si ripete il nome variando
intensità e intonazioni.
B) I bambini sono invitati a occupare un posto a piacere cercando di sfruttare
tutto lo spazio a disposizione.
Ad un segnale prestabilito ci si muoverà camminando, saltellando, a quattro
gambe, ecc.
Alla fine si cercherà di tornare esattamente al punto di partenza.
L’animatore potrà dare varie indicazioni:
- Camminare più lentamente possibile.
- Camminare più velocemente possibile.
- Immaginare di camminare nell’acqua, nel fango, sulla sabbia ardente, sulla
neve, sui sassi, in salita, in discesa.
Viene indicato un percorso da seguire (es.: attraversare un ruscello saltando
su tre pietre)
Ciascun bambino, una volta visualizzata la collocazione delle pietre, tenterà
di passare il ruscello… senza cadere nell’acqua!
Ampliamenti:
A) “Gioco della domanda bendata”. I bambini, bendati, sono in vari punti della
stanza. Ciascuno di loro sceglie un compagno a cui rivolgere delle domande.
A seconda della distanza dell’interlocutore, si sperimentano intensità
differenti. Il gioco si anima quando l’adulto comincia ad allontanare o
avvicinare i vari interlocutori.
B) Andature legate a stati d’animo: come cammina una persona arrabbiata,
triste, allegra, pensosa, ecc.
- Andature legate ad ostacoli e ingombri: come cammina una persona con un
sacco sulle spalle, con un sasso in una scarpa, con una valigia pesante, con
un vestito troppo lungo.
- Andature legate a caratteristiche fisico - patologiche: come cammina un
ubriaco, come cammina una persona grassa, una persona che ha male a un
piede, una persona con una gamba ingessata, ecc.
Con le andature si possono inventare tanti percorsi.
Attività di verifica:
- È più facile la camminata accellerata o rallentata?
- Inventa una storia in cui uno o più personaggi devono superare tanti
ostacoli per giungere alla meta sognata.

2
II Incontro
Lo spazio e il movimento
La danza
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
Materiali occorrenti: registratore, musica della Farandola
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
- Lo spazio a nostra disposizione si trasforma in un bosco.
- Ciascun bambino sceglie un animale da imitare. Si inventa una storia con
tutti gli animali.
- Il bosco si anima di esseri fantastici (folletti, fate, maghi, gnomi). Si cercano
i movimenti più appropriati per ciascun essere.
- Ogni bambino è un albero del bosco. Mimica del seme, delle radici,
dell’albero che cresce, delle foglie che si muovono al vento.
- Un ramo si spezza e… racconta la sua storia.
Danza come momento di festa: LA FARANDOLA
(La Farandola è una Antica danza originaria della Provenza, con un unico
passo base, in cui il capo fila sceglie i cambi di direzione determinando le
serpentine e gli intrecci più fantasiosi).
I bambini si tengono per mano in cerchio aperto. L’animatore tiene la mano
destra sul fianco. L’ultimo bambino ha la mano sinistra
sul fianco. La danza consiste in una serie di saltelli e di figure
(la chiocciola, il ponte, gli alberi, l’intreccio).
Chiocciola: il capofila forma un guscio. Si libera dal guscio con il ponte.
Ponte: il capofila senza lasciar la mano, cambia il senso di marcia del
secondo bambino. Tutti gli altri dovranno passare sotto l’arco formato dal
braccio sinistro del capofila e dal braccio destro del secondo della fila.
Intreccio: Ad un cenno del capofila tutti i bambini, tenendosi sempre per
mano, alzeranno le braccia. (alberi). Il capofila inizierà a passare sotto le
braccia alzate, seguito dagli altri.
(non adatto a bambini piccoli che si aggrovigliano subito)
Ampliamenti:
A) Lo spazio in cui stiamo lavorando può trasformarsi in mare, deserto, circo,
giardino. Divertiamoci a creare situazioni, personaggi fantastici, dialoghi,
storie.
B) Il bambino in mezzo al cerchio incontrerà gli esseri fantastici interpretati a
turno dagli altri ragazzi. Cosa possono dirsi e farsi?
C) Ci sono diversi giochi cantati che hanno movimenti simili a quelli della
farandola: sarebbe ineressante confrontarli con questa antica danza.
Attività di verifica:
- Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di esseri fantastici?
- Conosci qualche gioco cantato adatto a una festa di animali?
- Proviamo a mimare una filastrocca.

3
III Incontro
Lo spazio e l’oggetto immaginario
Obiettivi:
1) Individuare le diverse relazioni spaziali
2) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a
persone e oggetti.

Materiali occorrenti: nessuno


ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Ad un segnale (può essere un battito di mani) si camminerà senza urtarsi
come se ci trovassimo in una stanza ingombra di oggetti.
B) “Giochi con oggetti immaginari”: disposti in cerchio ci passiamo
una palla immaginaria cercando di non mutarne le dimensioni
C) “Giochi con oggetti immaginari” che cambiano peso e volume (in questo
caso la palla con cui giochiamo diventa pesante, leggera, enorme,
piccolissima).
D) “Gioco dell’oggetto trovato per terra”: ciascun bambino immagina di
trovate e raccogliere un oggetto. I compagni, osservando gesti ed
espressioni, devono indovinare di che si tratta.
E) Lo spazio in cui stiamo lavorando si trasforma in un giardino, una piazza,
un mercato. Ogni bambino sceglie un personaggio e lo fa agire nel contesto
indicato (il signore che legge il giornale, il bambino che gioca con la corda, il
venditore ambulante, la mamma con il passeggino, ecc.)
Ampliamenti:
B) I giochi con oggetti immaginari possono essere fatti a coppie o a gruppi di
tre/quattro ragazzi.
Attività di verifica:
Proviamo ad aprire e a richiudere una porta immaginaria.
Quali sono le difficoltà che incontriamo a lavorare con oggetti immaginari?

4
IV Incontro
Lo spazio e il filo di lana
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di azione nello spazio in relazione a
persone e oggetti.
2) Saper controllare il gesto e personalizzarlo.
3) Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale.
4) Trasferire messaggi visivi in situazioni da drammatizzare.

Materiali occorrenti: fili di lana di svariati colori,cartoncini, bacchettine,


registratore.
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) I bambini sono a coppie. Ciascuna coppia ha in dotazione fili di lana di
svariati colori. I due bambini si aiuteranno ad attorcigliare i fili di lana in modo
da formare dei cordini colorati. Ciascun bambino animerà il proprio filo di lana
( previsto l’uso di uno strumento musicale che indichi il movimento e la stasi).
B) Ogni bambino col il proprio cordino disegnerà una forma per terra. Quando
tutte le forme saranno disegnate, ci si muoverà (previsto l’uso del
registratore) dentro - fuori gli oggetti stando molto attenti a non sfiorarli.
C) “La storia di lana”. In cerchio, seduti per terra. Ciascun bambino disegnerà
davanti a sé un oggetto con un filo di lana colorato (es. un sole giallo, una
mantagna marrone, una nuvola azzurra, ecc.) Partendo da uno di questi
elementi e facendo il giro, inventeremo una storia.
Drammatizziamo la storia (tutti insieme o a piccoli gruppi).
Ampliamenti:
A) Tanti fili legati ai polsi: si imita il vento, la pioggia, le onde del mare, il
fuoco.
B) Tutto il gruppo disegna un grande quadro per terra usando tutto i cordini di
lana.
C) Con un po’ di cartoncino, qualche bacchettina e i fili di lana si possono
costruire marionette molto leggere e facili da usare.

Attività di verifica:
Quanti giochi con la corda conosci?
Inventa un percorso da fare con i fili di lana.
Costruisci un labirinto con i fili di lana.
Inventa una storia da drammatizzare in cui un filo di lana o una corda siano i
protagonisti dell’azione.

5
V Incontro
Percorsi
Obiettivi:
1)Sviluppare la capacità di azione nello spazio
2) Conoscere e controllare le articolazioni del corpo e le sue possibilità di
movimento
3) Sviluppare la capacità di orientamento

Materiali occorrenti: registratore, cerchi, birilli, mattoncini, sonagli.


ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) “Gioco del labirinto”. Tutti i bambini, tranne due sono a sedere per terra
gambe incrociate. Uno dei due bambini (la guida) inventa un percorso da
seguire per giungere alla meta. L’altro bambino dovrà ripetere il percorso
(esploratore)

6
B) “Gioco delle abitazioni”. I bambini prendono un cerchio ciascuno (la casa)
e scelgono un posto dove metterla. Si possono invitare i bambini a svolgere
quelle azioni che normalmente vengono svolte in una casa (lavare,
spolverare, stirare, ecc.) Questo gioco prevede l’uso del registratore o di
strumenti suonati dal vivo. Ad un segnale stabilito si uscirà dalla propria
abitazione per fare una passeggiata o per andare a trovare gli amici.
C) “Gioco del percorso fatato”. Si dovrà il percorso stabilito senza farsi
sorprendere dalla Strega dei sonagli. Il percorso verrà costruito con cerchi,
birilli, mattoncini. L’insegnante impersonerà la strega dei sonagli. Un bambino
alla volta cercherà di passare senza farsi vedere dalla strega. Per far questo,
dovrà restare immobile ogni volta che sentirà suonare i sonagli.
Ampliamenti:
A) Dopo aver osservato il percorso fatto dalla guida, l’esploratore viene
bendato e per giungere alla meta dovrà seguire l’indicazioni dei compagni.
B) “Le case scambiate”. Dopo la passeggiata si andrà ad abitare in un’altra
casa e poi in un’altra ancora. Facendo il percorso inverso, si ritroverà la casa
iniziale.
C) “La casa sparita” (registratore) Con la musica ciascun bambino esce di
casa per una passeggiata. L’animatore toglierà un cerchio così che quando si
rientrerà in casa, un partecipante si ritroverà senza abitazione!
Con l’aiuto dei bambini possono essere inventati innumerevoli percorsi da
drammatizzare.
Es. Letta una storia, costruiamo il percorso fatto dal protagonista per
raggiungere l’obiettivo.
Oppure si organizza un percorso
e poi ci inventiamo
una storia.

VI Incontro
Trasformazioni
Obiettivi:
1) Sviluppare la capacità di invenzione partendo dal movimento
2) Potenziare la capacità di comunicazione non verbale e verbale

Materiali occorrenti: Fogli di carta, cartone, colla.

7
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Costruire una bacchetta di carta. Si inizia ad arrotolare un foglio di carta
partendo da un angolo e cercando di arrivare all’angolo opposto. Un po’ di
colla o nastro adesivo sigillerà la bacchetta che per essere funzionale dovrà
essere abbastanza rigida.
B) “La bacchetta”. I giocatori sono in cerchio ciascuno con una bacchetta in
mano. Il capogioco ordina: Ombrello! Racchetta! Bastone! Violino! Flauto!,
ecc. Ad ogni comando i giocatori “trasformano” la bacchetta nell’oggetto
indicato. Variazioni del gioco: si comincia a girare in senso orario a tempo di
musica.
Ad ogni trasformazione si inverte il giro.
C) “Girotondo della bacchetta”. I bambini in cerchio, si tengono per mano. Un
bambino bendato, con la bacchetta in mano è al centro del cerchio. Facendo
il girotondo si canta:
Giro giro giro tondo
(il numero dei bambini in cerchio)…principi per mano
vanno a spasso per il mondo
canticchiando piano piano.
Ma la strega Bacchettona
non gradisce questo canto
prende il principe e in un rospo
lo trasforma per incanto!
Il bambino con la bacchetta (la strega Bacchettona) indica il bambino che si
trasformerà in rospo. I bambini trasformati in rospo salteranno fuori dal
cerchio. L’animatore prende un altro bambino per fare la strega Bacchettona.
Fino a che rimane un cerchio formato da due o tre bambini. I rospi
formeranno un secondo girotondo e canteranno:
Giro giro giro tondo
(il numero dei rospi in cerchio)…rospi saltellando
Vanno a spasso per il mondo
Piano piano canticchiando
Ma la strega Bacchettona
Non gradisce questo canto
Prende un rospo e in principino
Lo trasforma per incanto.
E così via fino a che non saremo stanchi di tutte queste trasformazioni!
Ampliamenti:
A) Oltre la bacchetta, si può costruire un disco di cartone. Il disco può essere
trasformato in scudo, piatto, volante, ecc.
“Gioco del cerchio e del bastone”. Vengono messi a disposizione dei bambini
un cerchio e un bastoncino. A turno, ciascun bambino userà questi oggetti
trasformandoli. Il cerchio potrà diventare un isola, un lago, una barca, una
casa. Il bastoncino potrà trasformarsi in canna da pesca, remo, spada. Si può
giocare sia con un solo oggetto sia con tutti e due ricercando accostamenti

8
logici: il cerchio è la barca, il bastoncino il remo, ecc. L’azione può essere
accompagnata da suoni prodotti con la voce che imitino il rumore della ruota,
se il cerchio è diventato tale, delle onde se il bastoncino è diventato remo,
ecc.
Con i due oggetti
(bacchetta e disco)
si possono costruire
i primi burattini e
inventare una
“Storia per bacchette,
cerchi, burattini”.
Attività di verifica:
Conosci fiabe
in cui ci sia
una bacchetta magica?
Conosci storie in cui qualcuno
viene trasformato in animale?

VII Incontro
I centri di espressione
Obiettivi:
1) Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini
espressive
2) Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per esprimere stati
d’animo particolari

Materiali occorrenti: un cappuccio, un telo, una cornice o un cartoncino con


un foro grande come la testa di un bambino, una bacchetta per ciascuno
(anche di carta va benissimo) registratore.
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) “Il gioco dei mestieri”: un bambino per volta mima le azioni di un mestiere.
Gli altri tenteranno di indovinare di che cosa si tratta.
B) I bambini si dispongono in cerchio, seduti. Ci esprimiamo con le mani. Che
cosa è possibile capire dal movimento delle mani?
C) Viene teso un telo in modo che si possano vedere i piedi del bambino che
va dietro. Gli altri sono disposti davanti al telo. Si deve indovinare dal
movimento dei piedi lo stato d’animo che si è voluto esprimere.
D) Usando una cornice o un cartoncino ritagliato esprimiamo con la mimica
facciale stati d’animo diversi.
E) Un bambino per volta, con il volto coperto da un cappuccio di stoffa, si
esprime con i movimenti del corpo. Per facilitare il gioco possono essere dati
biglietti con scritta la frase da realizzare mimicamente (es.: “vai via!”, “Che
fame!”, “Vieni qua”, “Ho paura”, ecc.)

9
Ampliamenti:
A) Altri giochi simili da fare a coppia o a piccolo gruppo.ES. “Gioco dei gesti
quotidiani”, (ci alziamo, facciamo colazione, ecc.)“Gioco degli sport”, “Gioco
degli animali” (individuare i movimenti che caratterizzano l’animale che
abbiamo scelto) “Giochi mimico sugli elementi Acqua, fuoco, terra, aria”.
B) Viene teso un telo nero su cui siano stati fatti dei fori all’altezza delle
braccia. I bambini avranno guanti di vari colori. Infilando le mani nei fori,
racconteranno una storia.
C,D,E) Si possono prevedere percorsi espressivi in cui ci si deve esprimere
con la faccia o con le mani, o con i piedi, ecc.
Una fiaba raccontata con i piedi, con le mani, con il volto…
Al cappuccio può essere sostituita una maschera, costruita dai bambini, in
carta, cartoncino, cartacolla o altro materiale.
Attività di verifica:
- Le mani dipinte: si può associare un colore ad uno stato d’animo? Di che
colore potrebbe essere la mano arrabbiata?
- E la mano triste? E quella allegra?
- Costruisci una maschera neutra. Cosa dobbiamo modificare per renderla
allegra? E per renderla triste?

VIII Incontro
Lo spazio e il suono
Obiettivi:
1) Prendere coscienza delle possibilità di produrre suoni con il proprio corpo.
2) Affinamento delle capacità percettive e senso-motorie.
3) Sviluppo delle capacità di discriminazione timbrica

Materiali occorrenti: registratore, fogli di carta, tubetti di cartone


ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Ci muoviamo cercando di non far sentire il rumore dei passi.
Ci muoviamo facendo sentire chiaramente il rumore dei passi.
In cerchio, seduti: quanti suoni possono essere prodotti con le mani?
B) Proviamo a produrre suoni con le labbra (senza emissione vocale).
Proviamo a produrre suoni con la voce.
C) Viene distribuito a ciascun bambino un foglio di carta: quanti suoni si
possono produrre con un foglio di carta?
D) Registrazione dei suoni prodotti con le mani, con le labbra, con la voce.
Si prende un tubetto di cartone: battendolo sul pavimento, sulle pareti, su
parti del corpo otteniamo suoni diversi. Si prova a sfruttare il suono prodotto
per elaborare un’azione mimica. Es. il suono del tubetto battuto sul pavimento
ricorda ai bambini la grandine, si prova a realizzare l’immagine facendo
l’azione della grandine che cade.

10
E) Viene letta una breve storia con una struttura narrativa semplice.
I bambini mimeranno la storia.
I bambini racconteranno la storia con i suoni.
Attività di verifica:
E possibile raccontare la fiaba di Cappuccetto Rosso solo con i suoni?
Quali suoni per la foresta? E per i passi del lupo?

IX incontro
La voce
Obiettivi:
1) Individuare i due momenti della respirazione
ed in particolare centrare l’attenzione sulle innumerevoli possibilità espressive
date da ritmi diversi di respirazione
2) Coordinare movimento e respirazione
3)Individuare le varianti (gesti, espressioni facciali, intonazioni) che
modificano il significato di una esclamazione, una parola, una frase)
4) Utilizzare le esperienze mimiche per l’avvio alla lettura espressiva.
5) Favorire il rilassamento con una respirazione adeguata .
Materiali: sacchetti di carta leggera grandi come la mano di un
bambino
Attività proponibili:
A) Osservare la possibilità di trasferire alla mano il movimento di
respirazione: la mano ha un estensione nell’inspirazione e si raccoglie
nell’espirazione. Provare ad avvertire la corrispondenza fra i movimenti della
mano e movimenti di tutto il corpo. Invitare i bambini a ripetere l’operazione
con la mano infilata in un sacchetto di carta: adesso viene trasferito a questo
il movimento respiratorio.
Il sacchetto animato compie alcune azioni: gira, sale, scende, cade, corre si
ferma.
B) Creare con la mano il movimento di un animale e realizzarlo
analogamente con tutto il corpo.
C) Emissione vocale: provare ad esprimersi con le vocali: che cosa posso
esprimere con la A, la E, la I, la O, la U? Verrà dato a ciascun bambino un
biglietto con scritto lo stato d’animo da esprimere con le vocali (es. paura,
meraviglia, indignazione, ecc.) Si osservano le varie intonazioni, le
espressioni facciali, i movimenti della mano.
Il significato di quello che si vuole comunicare può subire variazioni se muta
una di queste tre componenti. Invitare i bambini ad usare la stessa
esclamazione accompagnandola con una mimica diversa (fronte aggrottata,
fronte distesa, occhi aperti, occhi chiusi, gesto lento della mano, gesto veloce
della mano).
D) Azioni mimate e azioni parlate. Letta una storia, vengono distribuiti ai
bambini alcuni biglietti con su scritte le azioni compiute da alcuni

11
personaggi. Si dovrà cercare di evidenziarne le caratteristiche peculiari.
(es. “La strega malvagia offre la mela all’ingenua Biancaneve”. Gli
aggettivi da attribuire ai vari personaggi possono essere trovati insieme ai
bambini per evitare fraintendimenti e difficoltà di comprensione.
Ampliamenti:
D) Lettura di una storia. Dopo la lettura, si dividono i bambini a coppie.
Realizzano le azioni indicate nel biglietto a loro assegnato, prima senza
parole, poi con le parole.

12
X Incontro
Lettura espressiva
Obiettivi:
1) Scoprire il valore mimico delle parole, degli accenti,
della punteggiatura.
Materiali occorrenti: registratore, microfono, copie della storia o della poesia
scelta, alcuni oggetti e costumi.
ATTIVITÀ PROPONIBILI:
A) Scelta una storia, ciascun bambino ne leggerà una sequenza in tante
maniere diverse: come se ridesse, come se piangesse o fosse arrabbiato,
impaurito, ecc.
B) Mentre un bambino - narratore leggerà una storia, gli altri creeranno
movimenti corali. Per questo tipo di attività è possibile prevedere l’uso di
oggetti, di elementi scenici, di costumi.
C) Lettura di una filastrocca o di una poesia. Stimolare i bambini a ricercare le
varie immagini mimiche e a trasferire l’esperienza vissuta con il movimento,
nella lettura.
Ampliamenti:
A) Ogni bambino leggerà una breve storia pensando al personaggio e alla
situazione indicata. Si leggerà come un nonno che racconta ai nipotini, una
maestra che detta, un cronista di una partita di calcio, ecc.
B) Lettura a più voci: verrà scelto il ritmo che si ritiene essere più adatto per
la lettura di un particolare racconto. Ogni bambino avrà una parte da leggere
e dovrà cercare di mantenere il ritmo iniziale. Una possibile registrazione dei
brani letti potrebbe facilitare la comprensione di alcuni errori e inesattezze di
pronuncia e intonazione.
C) Lettura corale di una poesia: una volta individuato ritmo ed intonazioni da
usare, è possibile interpretare coralmente una poesia?

XI Incontro
Lo spazio e la messinscena

Obiettivi:
1) Riuscire a creare un canovaccio collettivo e rappresentarlo
Materiali occorrenti: alcuni elementi di costumi (corone, cappelli, mantelli),
alcuni oggetti (es.:un cestino, un fiore finto, un cuscino), un registratore,
musiche registrate.
“Dal canovaccio alla messinscena”.
L’animatore formerà piccoli gruppi (3 - 4 persone). Ciascun ragazzo avrà un
particolare (cappello, mantello, ecc.)e sceglierà il proprio personaggio (“sono
un re, una strega, una principessa”, ecc.) In base ai personaggi si inventa
una storia. Si scrive il canovaccio. Si provano movimenti e si improvvisano
battute. Si riprova cercando il ritmo definitivo. Contemporaneamente alla

13
messa a punto dell’azione scenica, si pensa a un veloce allestimento della
scena. Alla fine un gruppo alla volta rappresenta la propria storia.
Ampliamenti:
Ci si può sbizzarrire come si vuole. Le varianti sono infinite.
- Prima il gruppo inventa una storia e dopo prende gli elementi a
disposizione
- L’animatore dà a ciascun gruppo alcuni oggetti per inventare una storia.
- L’animatore legge una storia e ciascun gruppo troverà una maniera per
rappresentarla.
- L’animatore legge una storia e ciascun gruppo ne rappresenterà una parte.
- L’animatore prepara ai quattro angoli della stanza quattro “allestimenti” ,
assegna a ciascun angolo un gruppo di bambini che inventeranno una storia
in base a ciò che ci trovano (in un angolo possono trovare un cuscino, una
corona un fiore, in un altro un cappello da strega, un telo azzurro, una sedia,
ecc.)

INDICE
I Incontro “Lo spazio e il movimento - Le andature”
II Incontro “Lo spazio e il movimento - La danza”
III Incontro “Lo spazio e l’oggetto immaginario”
IV Incontro “Lo spazio e il filo di lana”
V Incontro “Percorsi”
VI Incontro “Trasformazioni”
VII Incontro “I centri di espressione”
VIII Incontro “Lo spazio e il suono”
IX incontro “La voce”
X Incontro “Lettura espressiva”
XI Incontro “Lo spazio e la messinscena”
Alcune considerazioni

14

Potrebbero piacerti anche