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IL DOCUMENTARIO

Il documentario è un genere non fiction che cerca, nel progettare e produrre il film, di
partire dalla realtà rispettandone l’autenticità.
I confini che distinguono il documentario e il film di finzione non sono sempre precisi, ne
sono un esempio i film di uno tra i più importanti registi contemporanei: Werner Herzog,
che spesso mescolano elementi di realtà e di finzione.
Ma la finzione è sempre stata presente anche nei documentari tradizionali, quelli con la
voce fuori campo che parla, mentre si vede ad esempio una gazzella inseguita da una
leonessa: in realtà la sequenza è stata costruita servendosi di diverse riprese, con varie
gazzelle e diverse leonesse, per poi montarle insieme creando l’illusione di un’unica
azione.
Il documentario si basa su una convenzione accettata: che ciò che si vede è la realtà in
presa diretta, che ciò che si vede “è stato”. Per arrivare a questo, il documentario mette
invece in scena la realtà. Bisogna anche ricordare che non è possibile raccontare la realtà
oggettiva, anche il semplice rapporto tra campo e fuori campo, il punto di vista
dell’inquadratura, la scelta del momento da riprendere, il montaggio, il sonoro, sono tutte
interpretazioni soggettive della realtà.

L’origine del documentario potrebbe essere fatto risalire ai fratelli Lumière, quando questi
inviarono i loro operatori in tutto il mondo per registrare luoghi e paesi lontani. In realtà il
primo documentario è considerato Nanook of the North: A Story of Life and Love in the
Actual Arctic, di Robert Flaherty, del 1922, perché introduce un livello narrativo: il film
documentario non ha più fini solamente esplicativi e divulgativi ma racconta delle storie,
come i film di finzione.

Esistono diversi approcci al documentario, Bill Nichols, un critico e teorico americano, in


Introduzione al documentario, pubblicato nel 2014 da il Castoro, identifica sei modalità di
documentario:

- Poetico

La modalità poetica del film documentario è orientata verso interpretazioni soggettive, si
da maggiore spazio alla creazione di un particolare stato d'animo o tono, piuttosto che
alla descrizione degli eventi e dei personaggi. Vengono esplorati <<associazioni e
schemi che coinvolgono ritmi temporali e giustapposizioni spaziali>>. 

Esempi:

• Koyaanisqatsi (1982) di Godfrey Reggio

https://www.youtube.com/watch?v=i4MXPIpj5sA&list=PLMRGAXDKjm8697J8rd6alkuv6etcAIPoj

• Life (Kyanq,1993) di Artavazd Peleshian

https://vimeo.com/311117176


- Descrittivo

Questa modalità corrisponde al documentario classico, quello centrato sulla voice over,
una voce onnipresente e onnisciente, a cui le immagini fanno da contrappunto visivo. Il
parlato spiega al pubblico come interpretare quello che sta guardando e la parte visiva
agisce come conferma di ciò che viene detto, offrendo così un unico punto di vista
considerato convenzionalmente “oggettivo”. 

Esempi:

Zelig (1983) di Woody Allen (si tratta di una parodia del genere)

https://www.youtube.com/watch?v=KRGAYJDY828


- Osservativo

I documentari osservativi tendono ad osservare gli eventi, senza imporre delle idee già
formate al pubblico, come fa ad esempio il documentario descrittivo. 

Spesso chi riprende ha bisogno di un periodo di tempo per permettere alle persone
riprese di dimenticarsi della sua presenza. Il montaggio è la fase dove il film prende
davvero forma, anche se i documentari osservativi prediligono inquadrature lunghe e
pochi tagli. Il girato in questa modalità è solitamente notevole e difficile da selezionare.

Esempi:

Etre et avoir (Essere e avere, 2002) di Nicolas Philibert

https://www.youtube.com/watch?v=S49qvE86Qs0 (Trailer)

https://www.youtube.com/watch?v=lCGQkBMZbeU (Trailer realizzato nel 2008 da Irene
Apicella e Matteo Loschi - studenti della facoltà di Scienze della Comunicazione
dell'Università degli studi di Genova)


- Partecipativo

Nella modalità partecipativa "il regista interagisce con i suoi soggetti piuttosto che
osservarli discretamente” e il film prende forma da questa interazione. Lo sguardo è
soggettivo, è quello del regista che diventa anche attore del film.

Esempi:

• Bowling a Columbine (2002) di Michael Moor

https://www.youtube.com/watch?v=hH0mSAjp_Jw (trailer inglese)

https://www.youtube.com/watch?v=NuvK-NFPSPY (trailer italiano)

• Kinski, il mio nemico più caro (1999) di Werner Herzog

https://www.youtube.com/watch?v=-LXadOWujio (trailer)

https://www.youtube.com/watch?v=WWogH-bDglc

- Riflessivo

Film che propongono delle riflessioni sul documentario stesso o sul cinema in genere.
Dziga Vertov in L’uomo con la macchina da presa, del 1929, ha messo in discussione la
modalità e le tecniche del cinema.

https://www.youtube.com/watch?v=yzxrSX79oz4

- Rappresentativo

Il regista è coinvolto nella storia come nella modalità partecipativa ma, a differenza di
questa, i contenuti e le tesi sviluppate rimangono soggettive: c’è una caratterizzazione
introspettiva della storia trattata che già è personale.

Un’ora sola ti vorrei (2002) di Alina Marazzi

https://www.youtube.com/watch?v=ZI-7WMUhez0

Tipologie di strumenti utilizzati nel documentario:

L’intervista
La voce fuori campo
Gli archivi
La realtà filmata
La ricostruzione (drammatizzazione)
La grafica, la motion graphics e l’animazione
Il pedinamento (documentario naturalistico)

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