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L’OCCHIO E LA VISIONE

La possibilità di ottenere informazioni a distanza sul mondo esterno costituisce


un vantaggio evolutivo fondamentale.

La luce fornisce una opportunità particolare:

1. Grande velocità di propagazione (300000 Km/s)


2. Riflessioni e rifrazioni dipendenti dalla natura del mezzo
3. Informazione molto ricca

Sviluppo di un apparato che catturi i fotoni e risponda ad essi


Percepire direzione dello stimolo
Possibilità di ricostruire immagini

Pigmenti colorati, non solo negli occhi ma


anche,come in certi vertebrati non mammiferi, in
siti extraoculari ed extraretinici
L’OCCHIO è una sfera a 3 strati, piena di liquido e
divisa in 2 camere
1. SCLERA. Inserzione muscoli. Cornea trasparente
2. COROIDE. Pigmentata. Iride (musc. liscia aperta nella
pupilla). Muscolo ciliare. Zonula. Cristallino.
Alta densità coni
3. RETINA. Cellule sensoriali e neuroni. Alta acuità visiva

CRISTALLINO
1. Raccoglie lo stimolo ottico e lo trasmette all’encefalo
STRUTTURA DELL’OCCHIO 2. Funzione protettiva
3. Mette a fuoco le immagini sulla retina sia che queste siano lontane che vicine

Strato esterno: sclera e cornea


Strato medio: coroide, corpo ciliare e iride
Strato interno: retina

filtrano u.v.

(liquido tipo plasma)

filtrano i.r. (Matrice


Retina vista con oftalmoscopio
gelatinosa)
1.5 mm 8 mm

Pupilla

regola 1. Quantità di luce che colpisce la retina


2. Profondità di campo
Oggetti vano a fuoco sulla FOVEA
INDICI DI RIFRAZIONE
(a  = 589 nm)
Aria 1.00
Acqua 1.33
Vetro 1.5 – 1.9
Diamante 2.42
Olio di lino 1.45
IL CRISTALLINO METTE A FUOCO LA LUCE SULLA RETINA
ACCOMODAZIONE

In che modo avviene?


MECCANISMO DELL’ACCOMODAZIONE
FOTORECETTORI
Tutti i fotorecettori visivi utilizzano
una variante della RODOPSINA,
pigmento basato sul RETINALE
(aldeide della vitamina A):

catena idrocarburica in cui si alternano


legami C-C semplici e doppi

1. è rigida
2. elettroni mobili. Può assorbire energia
dalla luce
Retina vertebrati
2 tipi di cellule sensoriali visive: CONI e BASTONCELLI
coroide

(assorbe tutta la
luce non assorbita
dai recettori)

Dischi nei bastoncelli


Invaginazioni nei coni

VISIONE DEI COLORI VISIONE NOTTURNA ‘scotopica’


‘fotopica’ (più sensibili, bassa o nulla soglia)
Bastoncelli Coni

Tipi di visione bianco e nero; a colori; diurna


notturna (luce intensa)
(luce soffusa)

Sensibilità alta bassa


alla luce

Quantità 100 milioni/retina 3 milioni/retina

Acuità visiva bassa alta

Localizzazione
della maggior periferia fovea
concentrazione della retina

Grado di
convergenza alto basso
con cellule
bipolari
FOTO-TRASDUZIONE

A livello dei fotorecettori:

1. Cascata enzimatica della foto-trasduzione

2. Modulazione della corrente di buio

3. Codifica sinaptica della risposta


1. Cascata enzimatica

OPSINA: proteina, omologa alla famiglia dei recettori a 7 domini transmembrana


viene prodotta dai fotorecettori (reponsabile della diversa sensibilità ai colori)
TEORIA TRICROMATICA DEI COLORI (blu, verde, rosso : 420, 530, 660 nm)

RETINALE: gruppo prostetico cromoforo


prodotta dall’epitelio pigmentato (introdotta con
RODOPSINA
la dieta sottoforma del precursore vitamina A) S

L
M

h 11-cis-retinale: C20H28O (BUIO)

• Spostamento di un elettrone
• Doppio-legame legame singolo
ISOMERIZZAZIONE • Rotazione
• Si riforma il doppio legame

trans-retinale: C20H28O (LUCE)


Isomerizzazione del retinale deforma la rodopsina

Metarodopsina II

amplificazione ~ 500 molecole di trasducina (proteina G)

sub. 

GTP GDP

PDE (~ 103 molecole/sec) amplificazione

GMPc
GMP
2. Modulazione corrente di buio

potenziale del recettore

glutammato

eccita alcune cellule bipolari e ne inibisce altre


3. Codifica sinaptica della risposta

Anatomia della retina

TRIADI

Trasmettono potenziali Alcune di queste sinapsi


graduati ma non potenziali sono eccitatorie, altre
d’azione inibitorie
A seconda
dei recettori
sulle cellule
bipolari

Recettori Recettori
metabotropici ionotropici
convergenza
minima nella fovea (coni 1:1)
massima ai bordi della retina (bastoncelli fino a 100:1)

fotorecettori

cellule bipolari

cellule amacrine

cellule gangliari
ELABORAZIONE DEL SEGNALE

retina

informazioni Cellula
gangliare
campo recettivo

acuità visiva

piccoli nella fovea alta

grandi nelle regioni laterali bassa


PROPRIETA’ DEI CAMPI RECETTIVI

CAMPO RECETTIVO DI UNA CELLULA GANGLIARE: area del campo visivo nella quale uno stimolo
luminoso determina un incremento o un decremento della frequenza di potenziali d’azione nella cellula.

2 tipi di cellule gangliari

La luce che cade qui eccita La luce che cade qui


la cellula inibisce la cellula

La luce che cade qui La luce che cade qui eccita


inibisce la cellula la cellula

La luce sull’intera superficie La luce sull’intera superficie


produce piccola eccitazione produce piccola inibizione

La retina utilizza il CONTRASTO anziché la luminosità assoluta per un migliore


riconoscimento degli stimoli deboli

Lo stesso meccanismo entra in gioco in modo più complesso nella visione dei colori
centro ON – periferia OFF centro OFF – periferia ON
VIE NERVOSE DELLA VISIONE

Alcune fibre incrociano, altre proseguono per lo stesso lato

Gli assoni delle cellule gangliari (nervi ottici) terminano nei


corpi genicolati laterali

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